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12 GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 155 6-7-2018 MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DECRETO 18 maggio 2018. Criteri di riparto del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale e l’adozione del Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà, ai sensi, rispettiva- mente, dell’articolo 7, comma 4 e dell’articolo 21, comma 6, lettera b), del decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147. IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE Vista la legge 8 novembre 2000, n. 328 recante legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di inter- venti e servizi sociali; Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196 recante legge di contabilità e finanza pubblica; Visto il decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 90, recante completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, in attuazione dell’art. 40, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196; Visto il decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 93, re- cante riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, in attuazione dell’art. 42, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e 93 del 2016; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 mar- zo 2017, n. 57, recante regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan- cio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020; Visto il decreto del Ministro dell’economia e delle fi- nanze del 28 dicembre 2017, recante ripartizione in capi- toli delle Unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e per il triennio 2018-2020 e, in particolare, la Tabella 4; Visto in particolare, lo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - Centro di Responsa- bilità n. 9 «Direzione generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale» per l’annualità 2018 in cui è iscritto il capitolo di spesa 3550 - «Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale», Missione 3 (24) - Programma 3.2 (24.12) Azione: Lotta contro la povertà; Visto l’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 re- cante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016), che, al comma 386, istituisce, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un fondo denominato «Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale», al quale sono assegnate le risorse di 600 milioni di euro per l’anno 2016 e di 1.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017; Visto l’art. 1, comma 238, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, recante Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019 che dispone l’incremento dello stan- ziamento del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclu- sione sociale, di cui all’art. 1, comma 386, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, di 150 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2017; Visto il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, recante disposizioni per l’introduzione di una misura na- zionale di contrasto alla povertà, e, in particolare, l’art. 2, che, al comma 1, istituisce il Reddito di inclusione, quale misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale; al comma 3, dispone che il Red- dito di inclusione sia articolato in un beneficio economico e in una componente di servizi alla persona identificata in un progetto personalizzato, in esito ad una valutazio- ne multidimensionale del bisogno del nucleo familiare; e, al comma 4, prevede che i servizi previsti nel progetto personalizzato sono rafforzati a valere su una quota delle risorse del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale; Visto l’art. 5 del decreto legislativo n. 147 del 2017, che individua le caratteristiche dei punti per l’accesso al Reddito di inclusione e della valutazione multidimen- sionale, che, ai sensi del comma 10, costituiscono livelli essenziali delle prestazioni nei limiti delle risorse dispo- nibili a legislazione vigente, nonché l’art. 6 del medesi- mo decreto legislativo, che individua le caratteristiche dei progetti personalizzati e dei sostegni in essi previsti, che, ai sensi del comma 11, costituiscono anch’essi livelli es- senziali delle prestazioni nei limiti delle risorse disponi- bili a legislazione vigente; Visto l’art. 7 del decreto legislativo n. 147 del 2017, che, al comma 1, elenca gli specifici servizi per l’accesso e la valutazione e i sostegni da individuare nel proget- to personalizzato del Reddito di inclusione; al comma 2 dispone che per il finanziamento di tali interventi, sia at- tribuita agli ambiti territoriali una quota del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale; al comma 3 stabilisce l’ammontare delle risorse che costituiscono tale quota, pari inizialmente a 262 milioni di euro nel 2018 e 277 milioni di euro a decorrere dal 2019; al comma 4, stabilisce che i criteri di riparto sono definiti con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concer- to con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza unificata; al comma 9 indivi- dua, nell’ambito di tale quota, una riserva di ammontare pari a 20 milioni di euro annui a decorrere dal 2018, per interventi e servizi in favore di persone in condizione di povertà estrema e senza dimora; Visto l’art. 1, comma 195, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, che ridetermina la quota del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale destinata al rafforzamento degli interventi e dei servizi sociali per il contrasto alla povertà in 297 milioni di euro nel 2018, in 347 milioni di euro nel 2019 e in 470 milioni di euro a decorrere dal 2020;

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

MINISTERO DEL LAVORO

E DELLE POLITICHE SOCIALI

DECRETO 18 maggio 2018 .

Criteri di riparto del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale e l’adozione del Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà, ai sensi, rispettiva-mente, dell’articolo 7, comma 4 e dell’articolo 21, comma 6, lettera b) , del decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147.

IL MINISTRO DEL LAVOROE DELLE POLITICHE SOCIALI

DI CONCERTO CON

IL MINISTRO DELL’ECONOMIAE DELLE FINANZE

Vista la legge 8 novembre 2000, n. 328 recante legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di inter-venti e servizi sociali;

Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196 recante legge di contabilità e finanza pubblica;

Visto il decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 90, recante completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, in attuazione dell’art. 40, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196;

Visto il decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 93, re-cante riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, in attuazione dell’art. 42, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e 93 del 2016;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 mar-zo 2017, n. 57, recante regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;

Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020;

Visto il decreto del Ministro dell’economia e delle fi-nanze del 28 dicembre 2017, recante ripartizione in capi-toli delle Unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e per il triennio 2018-2020 e, in particolare, la Tabella 4;

Visto in particolare, lo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - Centro di Responsa-bilità n. 9 «Direzione generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale» per l’annualità 2018 in cui è iscritto il capitolo di spesa 3550 - «Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale», Missione 3 (24) - Programma 3.2 (24.12) Azione: Lotta contro la povertà;

Visto l’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 re-cante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016), che, al comma 386, istituisce, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, un fondo denominato «Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale», al quale sono assegnate le risorse di 600 milioni di euro per l’anno 2016 e di 1.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2017;

Visto l’art. 1, comma 238, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, recante Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019 che dispone l’incremento dello stan-ziamento del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclu-sione sociale, di cui all’art. 1, comma 386, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, di 150 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2017;

Visto il decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147, recante disposizioni per l’introduzione di una misura na-zionale di contrasto alla povertà, e, in particolare, l’art. 2, che, al comma 1, istituisce il Reddito di inclusione, quale misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale; al comma 3, dispone che il Red-dito di inclusione sia articolato in un beneficio economico e in una componente di servizi alla persona identificata in un progetto personalizzato, in esito ad una valutazio-ne multidimensionale del bisogno del nucleo familiare; e, al comma 4, prevede che i servizi previsti nel progetto personalizzato sono rafforzati a valere su una quota delle risorse del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale;

Visto l’art. 5 del decreto legislativo n. 147 del 2017, che individua le caratteristiche dei punti per l’accesso al Reddito di inclusione e della valutazione multidimen-sionale, che, ai sensi del comma 10, costituiscono livelli essenziali delle prestazioni nei limiti delle risorse dispo-nibili a legislazione vigente, nonché l’art. 6 del medesi-mo decreto legislativo, che individua le caratteristiche dei progetti personalizzati e dei sostegni in essi previsti, che, ai sensi del comma 11, costituiscono anch’essi livelli es-senziali delle prestazioni nei limiti delle risorse disponi-bili a legislazione vigente;

Visto l’art. 7 del decreto legislativo n. 147 del 2017, che, al comma 1, elenca gli specifici servizi per l’accesso e la valutazione e i sostegni da individuare nel proget-to personalizzato del Reddito di inclusione; al comma 2 dispone che per il finanziamento di tali interventi, sia at-tribuita agli ambiti territoriali una quota del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale; al comma 3 stabilisce l’ammontare delle risorse che costituiscono tale quota, pari inizialmente a 262 milioni di euro nel 2018 e 277 milioni di euro a decorrere dal 2019; al comma 4, stabilisce che i criteri di riparto sono definiti con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concer-to con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza unificata; al comma 9 indivi-dua, nell’ambito di tale quota, una riserva di ammontare pari a 20 milioni di euro annui a decorrere dal 2018, per interventi e servizi in favore di persone in condizione di povertà estrema e senza dimora;

Visto l’art. 1, comma 195, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, che ridetermina la quota del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale destinata al rafforzamento degli interventi e dei servizi sociali per il contrasto alla povertà in 297 milioni di euro nel 2018, in 347 milioni di euro nel 2019 e in 470 milioni di euro a decorrere dal 2020;

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Visto l’art. 1, comma 250, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, che dispone, nell’ambito della quota del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, una riserva pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020, per interventi, in via sperimentale, in favore di coloro che, al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria, volti a prevenire condizioni di povertà ed esclusione sociale e permettere di completare il percorso di crescita verso l’autonomia;

Visto l’art. 21 del decreto legislativo n. 147 del 2017, che istituisce la Rete della protezione e dell’inclusione sociale, e, in particolare, il comma 6, lettera b) , che pre-vede che la Rete elabori un Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà, quale strumento programmatico per l’utilizzo delle risorse della quota del Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, nonché il comma 7, che prevede che il Piano abbia na-tura triennale con eventuali aggiornamenti annuali e che il Piano medesimo sia adottato nelle medesime modali-tà con le quali i fondi cui si riferisce sono ripartiti alle regioni;

Visto l’art. 22, comma 1, del decreto legislativo n. 147 del 2017 che ha disposto l’istituzione della Direzione ge-nerale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale e la conseguente soppressione della Direzione ge-nerale per l’inclusione sociale e le politiche sociali a par-tire dalla data di entrata in vigore del medesimo decreto;

Visto l’art. 2, comma 109, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finan-ziaria 2010) che, a decorrere dal 1° gennaio 2010, abroga l’art. 5 della legge 30 novembre 1989, n. 386 relativo alla partecipazione delle Province autonome di Trento e Bol-zano alla ripartizione di fondi speciali istituiti per garanti-re livelli minimi di prestazioni in modo uniforme su tutto il territorio nazionale;

Visto il Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà per il triennio 2018-2020, appro-vato dalla Rete della protezione e dell’inclusione sociale nella riunione del 22 marzo 2018;

Acquisita in data 10 maggio 2018 l’intesa della Con-ferenza unificata di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;

Decreta:

Art. 1.

Definizioni

1. Ai soli fini del presente decreto si applicano le se-guenti definizioni:

a) «ReI»: il Reddito di inclusione, di cui all’art. 2 del decreto legislativo n. 147 del 2017;

b) «Fondo Povertà»: il Fondo per la lotta alla pover-tà e all’esclusione sociale di cui all’art. 1, comma 386, della legge n. 208 del 2015;

c) «Quota servizi del Fondo Povertà»: la quota del Fondo Povertà attribuita agli ambiti territoriali delle re-gioni per il finanziamento degli interventi e servizi di contrasto alla povertà ai sensi dell’art. 7, comma 2, del decreto legislativo n. 147 del 2017;

d) «Rete»: la Rete della protezione e dell’inclusione sociale, di cui all’art. 21 del decreto legislativo n. 147 del 2017;

e) «Ambiti territoriali»: gli ambiti territoriali, di cui all’art. 8, comma 3, lettera a) , della legge 8 novembre 2000, n. 328;

f) «SIA»: il Sostegno per l’Inclusione Attiva, ovvero la misura di contrasto alla povertà avviata su tutto il terri-torio nazionale ai sensi dell’art. 1, comma 387, lettera a) , della legge 28 dicembre 2015, n. 208;

g) «Banca dati ReI»: l’apposita sezione del Sistema informativo unitario dei servizi sociali, di cui all’art. 15, comma 3, del decreto legislativo n. 147 del 2017.

Art. 2.

Piano per gli interventi e i servizi socialidi contrasto alla povertà

1. È adottato il primo Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà, relativo al triennio 2018-2020, di cui all’allegato A, che costituisce parte integran-te del presente decreto, approvato dalla Rete nella seduta del 22 marzo 2018.

2. Il Piano di cui al comma 1 costituisce l’atto di programmazione nazionale delle risorse afferenti alla quota servizi del Fondo Povertà e individua, nel limite di tali risorse, lo sviluppo degli interventi e dei servizi necessari per l’attuazione del ReI come livello essen-ziale delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale.

3. Sulla base delle indicazioni programmatiche del Pia-no di cui al comma 1, nel rispetto e nella valorizzazio-ne delle modalità di confronto con le autonomie locali e favorendo la consultazione delle parti sociali e degli enti del Terzo settore territorialmente rappresentativi in materia di contrasto alla povertà, le regioni adottano un Piano regionale per la lotta alla povertà, ovvero altro atto di programmazione regionale dei servizi necessari per l’attuazione del ReI come livello essenziale delle pre-stazioni, a valere sulle risorse di cui al presente decreto, eventualmente integrate con risorse proprie, ovvero affe-renti ai Programmi operativi regionali a valere sui fondi strutturali e di investimento europei. Il Piano regionale, ovvero l’atto di programmazione regionale, individua, in particolare, gli specifici rafforzamenti su base triennale del sistema di interventi e servizi sociali di contrasto alla povertà finanziabili a valere sulla quota servizi del Fondo Povertà.

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Art. 3.

Risorse

1. Le risorse complessivamente afferenti alla quota servizi del Fondo Povertà nel triennio 2018-2020 sono pari a 297 milioni di euro nel 2018, 347 milioni di euro nel 2019 e 470 milioni di euro nel 2020.

2. Le risorse di cui al comma 1, successivamente indicate in milioni di euro, sono destinate alle seguenti finalità:

2018 2019 2020

a)

Somme destinate al finanziamento dei servizi per l’accesso al ReI, per la valutazione multidimensionale finalizzata ad identificare i bisogni del nucleo familiare e per i sostegni da individuare nel progetto personalizzato del ReI, di cui all’art. 7, comma 1, del decreto legislativo n. 147 del 2017

272 322 445

b)

Somme riservate al finanziamento di interventi e servizi in favore di persone in condizione di povertà estrema e senza dimora, di cui all’art. 7, comma 9, del decreto legislativo n. 147 del 2017

20 20 20

c)

Somme riservate al finanziamento di interventi, in via spe-rimentale, in favore di coloro che, al compimento della maggiore età, vivano fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria, volti a prevenire condizioni di povertà e permettere di completare il percorso di crescita verso l’autonomia, di cui all’art. 1, comma 250, della legge n. 205 del 2017

5 5 5

TOTALE 297 347 470

Art. 4.

Servizi per l’accesso, la valutazionee i progetti personalizzati del ReI

1. Le somme di cui all’art. 3, comma 2, lettera a) , sono destinate al finanziamento degli interventi e dei servizi so-ciali di contrasto alla povertà di cui all’art. 7, comma 1, del decreto legislativo n. 147 del 2017, in favore dei beneficiari del ReI, al fine di garantire l’attuazione dei livelli essenziali di cui agli articoli 5 e 6 del medesimo decreto legislativo, nei limiti delle risorse disponibili, e secondo le indicazioni del Piano nazionale di cui all’art. 2, comma 1, e dei Piani regionali, ovvero altro atto di programmazione di cui al all’art. 2, comma 3.

2. Le somme di cui al presente articolo sono ripartite al complesso degli ambiti territoriali di ogni regione se-condo i criteri individuati nel Piano di cui all’art. 2, comma 1, e basati sui seguenti indicatori, a ciascuno dei quali è attribuito il medesimo peso:

a) quota regionale sul totale nazionale dei nuclei familiari beneficiari del ReI nell’annualità precedente a quella del riparto, secondo quanto comunicato dall’INPS. Per il 2018 è utilizzato il dato dei beneficiari del SIA nell’annualità 2017;

b) quota regionale sul totale nazionale delle persone in condizione di povertà assoluta, stimata applicando alla popolazione regionale l’incidenza della ripartizione territoriale secondo i dati Istat più recenti disponibili a tale livello;

c) quota regionale sul totale nazionale delle persone in condizione di grave deprivazione materiale, secondo i dati Istat più recenti disponibili;

d) quota regionale sul totale nazionale delle persone a rischio di povertà, secondo i dati Istat più recenti disponibili;

e) quota di popolazione regionale residente sul totale della popolazione nazionale, secondo i dati Istat più recenti disponibili.

3. Le quote regionali di riparto delle somme di cui al presente articolo, in percentuale del totale nazionale, ot-tenute secondo la metodologia di cui al comma 2, sono indicate nella Tabella 1, che costituisce parte integrante del presente decreto. Le somme attribuite per l’annualità 2018, sulla base di tali quote percentuali regionali, al complesso degli ambiti territoriali di ciascuna regione sono indicate nella Tabella 2, sezione a) , che costituisce anch’essa parte integrante del presente decreto.

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4. Ai fini del trasferimento delle risorse agli ambiti territoriali con provvedimento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, le quote di riparto tra gli ambiti della stessa regione sono determinate sulla base dei se-guenti indicatori, a ciascuno dei quali è attribuito il me-desimo peso:

a) quota di nuclei beneficiari del ReI residen-ti nell’ambito territoriale sul totale regionale dei nuclei beneficiari nell’annualità precedente a quella del riparto, secondo quanto comunicato dall’INPS. Per il 2018 è uti-lizzato il dato dei beneficiari correnti del ReI e del SIA alla data del 30 aprile 2018;

b) quota di popolazione residente nell’ambito terri-toriale sul totale della popolazione regionale, secondo i dati Istat più recenti disponibili.

5. Le regioni possono comunicare al Ministero del la-voro e delle politiche sociali, entro trenta giorni dalla data dell’intesa in sede di Conferenza Unificata sullo schema del presente decreto, criteri ulteriori ai fini della succes-siva attribuzione delle risorse da parte del Ministero me-desimo agli ambiti territoriali di rispettiva competenza. In ogni caso, nel calcolo della quota attribuita a ciascun ambito, l’indicatore di cui al comma 5, lettera a) non può pesare meno del trenta per cento del totale e l’indicatore di cui al comma 5, lettera b) , non meno del quaranta per cento.

6. Entro la medesima data di cui al comma 5, le re-gioni possono richiedere al Ministero del lavoro e delle politiche sociali il versamento della quota regionale sul bilancio della medesima regione. In tal caso è necessario che la regione integri la quota servizi del Fondo Pover-tà con risorse proprie destinate alle medesime finalità di rafforzamento degli interventi e dei servizi sociali di con-trasto alla povertà. Non concorrono a tal fine le risorse attribuite alla regione a seguito di riparto di fondi nazio-nali, così come le risorse a valere sui fondi strutturali e di investimento europei. La regione procede entro sessanta giorni dall’effettivo versamento delle risorse da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a trasferi-re la quota integrata con le risorse regionali agli ambiti territoriali di competenza, nel rispetto dei criteri di cui ai commi 5 e 6.

7. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali pro-cede all’erogazione delle risorse agli ambiti territoriali di ciascuna regione, ovvero alla regione nei casi di cui al comma 6, una volta valutata, entro trenta giorni dal ri-cevimento, la coerenza dello schema del Piano regionale ovvero dell’atto di programmazione, di cui all’art. 2, com-ma 3, con le finalità del Piano nazionale di cui all’art. 2, comma 1.

8. Alle finalità di cui al presente articolo, concor-rono le risorse afferenti al Programma operativo na-zionale (PON) «Inclusione» riferito all’obiettivo tematico della lotta alla povertà e della promozione dell’inclusione sociale in coerenza con quanto stabi-lito nell’Accordo di Partenariato 2014-2020 per l’im-piego dei fondi strutturali e di investimento europei ed, in particolare, le risorse già assegnate agli ambiti

territoriali per il periodo 2017-2019 mediante l’avviso pubblico n. 3 del 2016 adottato con decreto direttoria-le n. 229 del 3 agosto 2016 del direttore generale della Direzione generale per l’inclusione e le politiche so-ciali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il complesso delle risorse assegnate agli ambiti terri-toriali di ciascuna regione, inclusivo delle risorse di cui al presente comma riferite al 2018, è indicato nella Tabella 2, sezione b) , che costituisce parte integrante del presente decreto.

9. Il monitoraggio sull’utilizzo delle risorse di cui al presente articolo avviene mediante la Banca dati ReI, alimentata dagli ambiti territoriali, eventualmente per il tramite dei comuni che li compongono, con informazioni, per ciascun nucleo familiare, sulla valutazione multidi-mensionale, sui progetti personalizzati, sugli esiti dei pro-getti medesimi, nonché, con riferimento all’ambito, con informazioni sull’organizzazione e sulle caratteristiche dei servizi, incluse le professionalità impiegate. All’attua-zione della Banca dati ReI si procede secondo le modalità di cui all’art. 24, comma 9, del decreto legislativo n. 147 del 2017.

10. Alla rendicontazione delle spese effettuate a valere sulle risorse di cui al presente articolo, si procede nelle modalità previste per le risorse già assegnate agli ambiti territoriali afferenti al PON Inclusione, di cui al com-ma 9, e, in particolare, secondo quanto previsto al punto 17.1 dell’avviso pubblico n. 3 del 2016. All’erogazione delle risorse nelle annualità 2019 e 2020 si procede sulla base dello stato di avanzamento della rendicontazione della spesa secondo modalità individuate nei decreti di riparto.

Art. 5.

Interventi e servizi in favore di persone in condizionedi povertà estrema e senza dimora

1. Ai fini dell’utilizzo delle somme di cui all’art. 3, comma 2, lettera b) , per persone in condizione di po-vertà estrema e senza dimora si intendono le persone che:

a) vivono in strada o in sistemazioni di fortuna; b) ricorrono a dormitori o strutture di accoglienza

notturna; c) sono ospiti di strutture, anche per soggiorni di lun-

ga durata, per persone senza dimora; d) sono in procinto di uscire da strutture di protezio-

ne, cura o detenzione, e non dispongono di una soluzione abitativa.

2. Le somme di cui al presente articolo sono desti-nate al finanziamento degli interventi e dei servizi, in favore delle persone di cui al comma 1, individuati nelle «Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia», oggetto di accordo in sede di Conferenza Unificata del 5 novembre 2015, secondo le raccomandazioni ivi contenute, fatta salva l’adozione di ulteriori indirizzi da parte della Rete, ai sensi dell’art. 21, comma 8, del decreto legislativo

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

n. 147 del 2017. È in ogni caso assicurata priorità all’avvio o al rafforzamento, anche in via sperimen-tale, di interventi secondo l’approccio cosiddetto dell’ housing first , di cui alle «Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia», in cui i servizi si orientano a garantire, nell’ambito della progettazione personalizzata, un percorso di accompagnamento verso l’autonomia della persona senza dimora a partire dalla messa a disposizione di una adeguata soluzione alloggiativa. Specifiche ini-ziative di coordinamento operativo degli interventi e delle sperimentazioni in materia di housing first pos-sono essere adottate dal Ministero del lavoro e del-le politiche sociali, sentito il Comitato per la lotta alla povertà, di cui all’art. 16 del decreto legislativo n. 147 del 2017.

3. La programmazione territoriale degli utilizzi delle risorse di cui al presente articolo è effettuata nel Piano regionale, ovvero nell’atto di programmazione, di cui all’art. 2, comma 3, tenuto conto delle attività finanziate a valere sulle risorse di cui al comma 8 del presente arti-colo. Le regioni possono delegare ai comuni capoluogo delle città metropolitane di cui al comma 4 la presenta-zione di apposito atto di programmazione per la quota di competenza.

4. Le somme di cui al presente articolo sono ripartite per il 50 per cento ai comuni capoluogo delle città metro-politane in cui sono presenti più di 1.000 persone senza dimora secondo i più recenti dati Istat e per il 50 per cento in favore delle regioni per il successivo trasferimento agli ambiti territoriali di competenza. Tali quote sono ripartite ai singoli enti in proporzione alla distribuzione territoriale delle persone senza dimora, come stimata sulla base dei dati Istat, secondo quanto previsto dalla Tabella 3, sezioni a) e b) , che costituisce parte integrante del presente decre-to, assicurando comunque a ciascun ente territoriale una somma fissa, dimensionata anche per classi di popolazio-ne residente.

5. Le regioni, con riferimento alla quota ripartita alle medesime, trasferiscono le risorse agli ambiti territo-riali di competenza, selezionati ai sensi del comma 7, entro sessanta giorni dall’effettivo versamento delle risorse da parte del Ministero del lavoro e delle politi-che sociali. Le regioni possono richiedere al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, entro trenta giorni dalla data dell’intesa in sede di Conferenza Unificata sullo schema del presente decreto, il versamento del-la quota regionale direttamente agli ambiti territoriali selezionati.

6. Fatto salvo l’eventuale aggiornamento dell’indagine Istat sulle persone senza dimora e gli eventuali aggiorna-menti annuali del Piano di cui all’art. 2, comma 1, i criteri di cui al comma 3 del presente articolo sono stabiliti per il triennio 2018-2020.

7. Considerato che la presenza di senza dimora è concentrata nelle grandi aree urbane e che, per ragioni di efficienza ed efficacia, appare necessa-ria la presenza di una certa densità del fenomeno al fine di predisporre strategie di intervento coe-renti con le linee di indirizzo di cui al comma 2,

fermo restando che, laddove il fenomeno sia meno diffuso, si possono predisporre interventi in favore delle persone in condizione di povertà estrema a valere sulle risorse ordinarie, incluse quelle di cui all’art. 4, le regioni procedono a selezionare un numero limitato di ambiti territoriali, previamente identificati sulla base della particolare concentra-zione rilevata o stimata di persone senza dimora, ai quali ripartire le risorse assegnate ai sensi del comma 3. In ogni caso non accedono al riparto gli ambiti territoriali in cui la popolazione residente sia complessivamente inferiore a 70 mila unità, a meno che nell’ambito non sia ricompreso un comu-ne con almeno 30 mila residenti. È fatta salva, su espressa indicazione regionale, la deroga a quanto previsto al periodo precedente, motivata dalla spe-cifica presenza in un ambito escluso ai sensi del periodo precedente, di un numero di persone senza dimora maggiore rispetto a quello di altri ambiti inclusi nel riparto. Gli ambiti selezionati e la quo-ta di risorse loro assegnata possono essere indicati nel Piano regionale, ovvero nell’atto di program-mazione di cui al comma 3; ove non si provveda in tal senso, essi sono comunque comunicati al Mini-stero del lavoro e delle politiche sociali prima del versamento delle quote di competenza agli ambiti medesimi.

8. Alle finalità di cui al presente articolo, concorro-no le risorse afferenti al PON «Inclusione» e al Pro-gramma operativo del Fondo di aiuti europei agli indi-genti (FEAD) e, in particolare, le risorse già assegnate ai comuni capoluogo delle città metropolitane e alle regioni per il periodo 2017-2019 mediante l’avviso pubblico n. 4 del 2016 adottato con decreto diretto-riale n. 256 del 3 ottobre 2016 del direttore generale della Direzione generale per l’inclusione e le politi-che sociali del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

9. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali procede all’erogazione delle risorse agli enti di cui al comma 4, una volta valutata, entro trenta giorni dal ricevimento, la coerenza dello schema del Piano regio-nale o dell’atto di programmazione, di cui all’art. 2, comma 3, ovvero, in caso di delega, dell’atto di pro-grammazione del comune capoluogo della città metro-politana, con le finalità di cui al comma 2 del presente articolo.

10. Il monitoraggio sull’utilizzo delle risorse di cui al presente articolo avviene mediante la costi-tuzione di apposita sezione nell’ambito della Banca dati ReI.

11. Alla rendicontazione sull’utilizzo delle risorse di cui al presente articolo si procede secondo modalità indi-viduate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. All’erogazione delle risorse nelle annualità 2019 e 2020 si procederà secondo le modalità individuate ai sensi dell’art. 4, comma 10.

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

Art. 6.

Interventi in favore di coloro che, al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia di origine

1. Gli interventi, in via sperimentale, in favore di coloro che, al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria, finanziabili con le somme di cui all’art. 3, comma 2, lettera c) , sono individuati con decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sentito il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, previa intesa in sede di Conferenza unificata, che individua le modalità attuative della sperimentazione ai sensi dell’art. 1, comma 251, della legge n. 205 del 2017. Alla speri-mentazione possono partecipare le persone nella condizione di cui al primo periodo per le quali il compimento della maggiore età sia avvenuto o avvenga nel corso del 2018, e sino al compimento del ventunesimo anno d’età. In pre-senza di risorse residue, e fino al concorso delle risorse assegnate ai sensi del comma 2, possono essere ammessi alla sperimentazione coloro per i quali il compimento della maggiore età sia avvenuto nel corso del 2017, ovvero avvenga nel corso del 2019.

2. Le somme di cui al presente articolo sono ripartite tra le regioni sulla base della distribuzione regionale per classi numeriche dei minorenni allontanati dalla famiglia di origine, in affidamento familiare o accolti nei servizi resi-denziali per minorenni, alla data del 31 dicembre 2016, rilevata dal Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, secondo quanto previsto dalla Tabella 4, che costituisce parte integrante del presente decre-to. L’adesione alla sperimentazione è comunicata dalle regioni al Ministero del lavoro e delle politiche sociali entro trenta giorni dalla data del decreto di cui al comma 1. In caso di mancata adesione o di successiva rinuncia da parte di una o più regioni, le somme sono redistribuite alle regioni aderenti in proporzione a quelle assegnate con la Tabella 4.

3. I criteri di cui al comma 2 sono stabiliti per il triennio 2018-2020.

4. Gli interventi di cui al comma 1 sono effettuati in un numero limitato di ambiti territoriali selezionati dalle re-gioni, d’intesa con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. La selezione è operata, tenuto conto della tipologia di interventi individuati con il decreto di cui al comma 1 e delle risorse assegnate ai sensi del comma 2, in ragione della numerosità nell’ambito di persone potenzialmente destinatarie degli interventi, nonché della capacità dei servizi di accompagnare il completamento del percorso di crescita verso l’autonomia, garantendo la continuità dell’assistenza nei confronti degli interessati, e includendo i comuni capoluogo delle città metropolitane.

Il presente decreto viene pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, previo visto e registrazio-ne della Corte dei conti.

Roma, 18 maggio 2018

Il Ministro del lavoro

e delle politiche sociali

POLETTI

Il Ministro dell’economia

e delle finanze

PADOAN

Registrato alla Corte dei conti l’11 giugno 2018

Ufficio controllo atti MIUR, MIBAC, Min. salute e Min. lavoro e politiche sociali, reg.ne prev. n. 2056

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

Tabella 2. Somme assegnate agli ambiti territoriali di ciascuna regione destinate al finanziamento dei servizi per l’accesso al ReI, per la valutazione multidimensionale finalizzata ad identificare i bisogni del nucleo familiare e per i sostegni da individuare nel progetto personalizzato del ReI Sez. a) – Quota servizi del Fondo Povertà, annualità 2018

Regioni

Quota regionale di

riparto del Fondo

Povertà

Somme assegnate al

complesso degli ambiti

territoriali della regione -

Annualità 2018

Abruzzo 2,26% 6.147.200,00

Basilicata 1,04% 2.828.800,00

Calabria 4,71% 12.811.200,00

Campania 16,87% 45.886.400,00

Emilia Romagna 4,62% 12.566.400,00

Friuli Venezia Giulia 1,31% 3.563.200,00

Lazio 9,02% 24.534.400,00

Liguria 1,96% 5.331.200,00

Lombardia 11,66% 31.715.200,00

Marche 2,05% 5.576.000,00

Molise 0,52% 1.414.400,00

Piemonte 6,03% 16.401.600,00

Puglia 8,61% 23.419.200,00

Sardegna 3,14% 8.540.800,00

Sicilia 15,69% 42.676.800,00

Toscana 4,31% 11.723.200,00

Umbria 1,18% 3.209.600,00

Valle D'Aosta 0,15% 408.000,00

Veneto 4,87% 13.246.400,00

Totale 100,00% 272.000.000,00

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

Sez. b) – Somme complessivamente assegnate agli ambiti territoriali, inclusive delle risorse a valere sul PON Inclusione riferibili al 2018

Regioni

Somme assegnate al

complesso degli ambiti

territoriali della regione

a valere sul Fondo

Povertà - Annualità

2018

Somme assegnate al

complesso degli

ambiti territoriali

della regione a

valere sul PON

Inclusione riferibili al

2018

Somme totali

assegnate al

complesso degli

ambiti territoriali

della regione

riferibili al 2018

Quota regionale

complessiva

Abruzzo 6.147.200,00 1.793.828,67 7.941.028,67 1,84%

Basilicata 2.828.800,00 5.479.846,67 8.308.646,67 1,92%

Calabria 12.811.200,00 17.778.715,67 30.589.915,67 7,07%

Campania 45.886.400,00 33.741.077,67 79.627.477,67 18,40%

Emilia Romagna 12.566.400,00 3.459.306,33 16.025.706,33 3,70%

Friuli Venezia Giulia 3.563.200,00 1.729.653,00 5.292.853,00 1,22%

Lazio 24.534.400,00 5.393.542,00 29.927.942,00 6,92%

Liguria 5.331.200,00 1.655.259,33 6.986.459,33 1,62%

Lombardia 31.715.200,00 5.858.502,33 37.573.702,33 8,68%

Marche 5.576.000,00 2.138.818,33 7.714.818,33 1,78%

Molise 1.414.400,00 729.359,00 2.143.759,00 0,50%

Piemonte 16.401.600,00 5.412.140,33 21.813.740,33 5,04%

Puglia 23.419.200,00 20.795.709,67 44.214.909,67 10,22%

Sardegna 8.540.800,00 5.992.571,00 14.533.371,00 3,36%

Sicilia 42.676.800,00 38.174.212,00 80.851.012,00 18,69%

Toscana 11.723.200,00 4.314.833,67 16.038.033,67 3,71%

Umbria 3.209.600,00 2.027.228,00 5.236.828,00 1,21%

Valle D'Aosta 408.000,00 409.165,33 817.165,33 0,19%

Veneto 13.246.400,00 3.775.479,33 17.021.879,33 3,93%

Totale 272.000.000,00 160.659.248,33 432.659.248,33 100,00%

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Tabella 3. Somme assegnate per interventi e servizi in favore di persone in condizione di povertà estrema e senza dimora Sez. a) Comuni capoluogo di città metropolitane con più di 1.000 senza dimora

Sez. b) Regioni al netto dei comuni capoluogo di città metropolitane, di cui alla sez. a)

* Regioni nel cui territorio è presente un comune di cui alla sez. a) della presente Tabella. Ai fini del riparto, le persone senza dimora e la popolazione residente nel territorio regionale sono considerate al netto dei rispettivi valori relativi ai comuni di cui alla sez. a).

Comuni

capoluogo delle

città

metropolitane

con più di 1.000

senza dimora

Risorse parte

fissa**

Persone senza

dimora (valori

assoluti)***

Quota di riparto

parte variabile

Risorse parte

variabile

Risorse

assegnate

Bologna 300.000,00 1.032 3,4% 258.400,00 558.400,00

Firenze 300.000,00 1.992 6,6% 501.600,00 801.600,00

Genova 300.000,00 1.125 3,7% 281.200,00 581.200,00

Milano 300.000,00 12.004 40,0% 3.040.000,00 3.340.000,00

Napoli 300.000,00 1.559 5,2% 395.200,00 695.200,00

Palermo 300.000,00 2.887 9,6% 729.600,00 1.029.600,00

Roma 300.000,00 7.709 25,7% 1.953.200,00 2.253.200,00

Torino 300.000,00 1.729 5,8% 440.800,00 740.800,00

Totale 2.400.000,00 30.037 100,0% 7.600.000,00 10.000.000,00

Regioni (al netto dei

comuni capoluogo

delle città

metropolitane)

Risorse parte

fissa**

Persone senza

dimora (valori

assoluti)***

Quota di riparto

parte variabile

Risorse parte

variabile

Risorse

assegnate

Abruzzo 200.000,00 584 3,0% 174.000,00 374.000,00

Basilicata 100.000,00 - - 100.000,00

Calabria 200.000,00 529 2,8% 162.400,00 362.400,00

Campania* 300.000,00 922 4,8% 278.400,00 578.400,00

Emilia Romagna* 300.000,00 2.921 15,2% 881.600,00 1.181.600,00

Friuli Venezia Giulia 200.000,00 662 3,5% 203.000,00 403.000,00

Lazio* 300.000,00 - - 300.000,00

Liguria* 100.000,00 - - 100.000,00

Lombardia* 300.000,00 3.999 20,7% 1.200.600,00 1.500.600,00

Marche 200.000,00 440 2,3% 133.400,00 333.400,00

Molise 100.000,00 - - 100.000,00

Piemonte* 300.000,00 530 2,8% 162.400,00 462.400,00

Puglia 300.000,00 1.870 9,7% 562.600,00 862.600,00

Sardegna 200.000,00 664 3,5% 203.000,00 403.000,00

Sicilia* 300.000,00 1.110 5,8% 336.400,00 636.400,00

Toscana* 300.000,00 1.567 8,2% 475.600,00 775.600,00

Umbria 100.000,00 - - 100.000,00

Valle D'Aosta 100.000,00 - - 100.000,00

Veneto 300.000,00 3.388 17,7% 1.026.600,00 1.326.600,00

Totale 4.200.000,00 19.186 100,0% 5.800.000,00 10.000.000,00

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

** Le risorse in parte fissa sono pari a: 300.000 euro per territori con almeno 1.000 senza dimora ovvero una popolazione residente di almeno 3 milioni di abitanti; 200.000 euro per territori con almeno 500 senza dimora ovvero una popolazione residente di almeno 1 milione di abitanti; 100.000 euro per gli altri territori. *** I dati sono tratti dalla pubblicazione Istat “Le persone senza dimora - Anno 2014” ovvero stimati dall’INAPP a partire dai microdati dell’indagine. Le stime, per i dati non pubblicati da Istat, sono state rese pubbliche con l’avviso pubblico n. 4 del 2016 di cui all’articolo 5, comma 6. Non si presenta il dato quando inferiore alle 400 unità. Per il Comune di Genova è stata utilizzata una rilevazione ammnistrativa ad hoc, pervenuta con nota n. PG/2018/131953 del 7/5/2018 del Vice Presidente della giunta della Regione Liguria.

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

Tabella 4. Somme riservate al finanziamento di interventi, in via sperimentale, in favore di coloro che, al compimento della maggiore età, vivano fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria

* I dati sono rilevati dall’Indagine campionaria 2016 su affidi familiari e servizi residenziali, in corso di pubblicazione, a cura del Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza

Regioni

Numero minorenni allontanati

dalla famiglia di origine, in

affidamento familiare o accolti

nei servizi residenziali, alla data

del 31.12.2016*

Somme assegnate alla

regione per ciascuna

annualità

Abruzzo tra 250 e 499 100.000,00

Basilicata tra 0 e 249 50.000,00

Calabria tra 500 e 749 150.000,00

Campania tra 2.000 e 2.499 400.000,00

Emilia Romagna tra 2.000 e 2.499 400.000,00

Friuli Venezia Giulia tra 250 e 499 100.000,00

Lazio tra 2.000 e 2.499 400.000,00

Liguria tra 1.000 e 1.499 300.000,00

Lombardia più di 4.000 600.000,00

Marche tra 500 e 749 150.000,00

Molise tra 0 e 249 50.000,00

Piemonte tra 2.500 e 2.999 450.000,00

Puglia tra 2.000 e 2.499 400.000,00

Sardegna tra 500 e 749 150.000,00

Sicilia tra 2.500 e 2.999 450.000,00

Toscana tra 1.500 e 1.999 350.000,00

Umbria tra 250 e 499 100.000,00

Valle D'Aosta tra 0 e 249 50.000,00

Veneto tra 1.500 e 1.999 350.000,00

5.000.000,00 Totale

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

ALLEGATO A

PIANO

per gli interventi e i servizi sociali

di contrasto alla

POVERTÀ

2018-20

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GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

Pre

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div

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iser

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serv

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teco

nic

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l’im

pie

go,

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soci

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ari,

lasc

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la,

leag

enzi

efo

rmat

ive,

iser

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per

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fam

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rsio

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ico

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iin

clu

sio

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uar

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ost

egn

inec

essa

rip

erat

tiva

reip

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rsiv

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l’au

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om

iaè

cru

cial

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erch

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ssa

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iun

gere

iri

sult

ati

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Allo

stes

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che

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ted

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mo

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el

terr

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rio

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lavo

rose

tto

rep

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mo

nio

sto

rico

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gran

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ener

gie

nel

con

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lap

ove

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ne

ln

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aese

ele

forz

ep

rod

utt

ive

del

terr

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rio

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voro

con

tin

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do

ades

sere

lavi

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scir

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ost

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on

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po

vert

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rtà.

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ziali

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ann

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mo

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del

20

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Vi

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serv

izi

ven

gan

op

ron

tam

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edad

egu

atam

ente

raff

orz

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per

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fro

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mp

iti

loro

rich

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ite

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pri

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tàè

qu

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di

«fa

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un

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che

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iaff

inar

ean

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iein

dir

izzi

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Page 15: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI · 2018. 10. 18. · Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione

— 26 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

La p

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ion

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lice

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Ital

iai

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vid

im

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on

eri

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oal

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po

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diz

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isti

tuit

ad

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el1

98

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pre

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ieri

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tale

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eco

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ato

lap

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ne

dei

dati

sulla

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vert

àre

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vaco

nu

na

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di

po

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dic

ata

com

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àre

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vaco

nu

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di

po

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àass

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ta,

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po

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un

afa

mig

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ed

ere

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en

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serv

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soci

alm

en

teacc

ett

ab

ile»

.Seco

nd

ota

lein

dic

ato

re(p

rofo

nd

am

en

teri

vis

ton

ella

meto

do

logia

nel

20

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en

elle

seri

est

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che

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01

5)

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leco

nd

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ne

nel2016

sitr

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elle

fam

iglie

pari

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ella

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po

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sid

en

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ito

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revis

ion

em

eto

do

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ao

ggi

ogn

ifa

mig

lia

ha

la«

sua»

soglia

di

po

vert

àch

ed

ipen

de

dalla

meto

do

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a,

oggi

ogn

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mig

lia

ha

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sua»

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di

po

vert

à,

che

dip

en

de

dalla

com

po

sizi

on

ed

el

nu

cle

o(n

um

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ed

età

dei

com

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nen

ti)

ed

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sto

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iviv

e(a

rea

metr

op

olita

na,gra

nd

ico

mu

ni,

pic

coli

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un

i;n

ord

,ce

ntr

o,m

ezz

ogio

rno

).

Sitr

att

ad

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resv

ilu

pp

ate

nelco

nte

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nazi

on

ale

inass

en

zad

ist

an

dard

inte

rnazi

on

ali.

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bit

oeu

rop

eo

,si

nd

alla

Str

ate

gia

diLi

sbo

na

(20

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zio

ne

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ed

el

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nd

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nse

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iin

dic

ato

riso

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èd

el

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icato

red

ip

ove

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rela

tiva

,in

izia

lmen

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en

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inato

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id

dll

’iù

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ll’i

di

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lin

cid

en

zad

bass

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ito

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po

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mm

en

tato

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niz

ion

e,è

ari

sch

iod

ip

ove

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un

afa

mig

lia

ilcu

ire

dd

ito

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feri

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0%

delre

dd

ito

med

ian

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qu

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nte

nazi

on

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ima

rile

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on

e–

de

l2

01

6(m

asu

red

dit

id

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ica

inta

leco

nd

izio

ne

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ella

po

po

lazi

on

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te.

Alla

fin

ed

ello

sco

rso

dece

nn

io,

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on

ed

el

varo

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Str

ate

gia

Eu

rop

a2

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do

po

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ga

nego

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e,

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aesi

mem

bri

han

no

rite

nu

tod

id

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racc

om

pagn

are

tale

ind

icato

reco

nalt

red

ue

mis

ura

zio

ni

della

po

vert

àe

dell’e

sclu

sio

ne

soci

ale

:l’in

cid

en

zad

ella

gra

ve

dep

rivazi

on

em

ate

riale

,p

ari

nel2016

al12,1

%d

ella

po

po

lazi

on

e(s

itr

att

ad

ifa

mig

lie

con

4p

rob

lem

ati

che

su9

id

iid

tli

llU

Ed

lt

itt

lTV

l’t

ll

ti

ilt

lf

td

ti

di

itt

id

if

il’

9in

div

idu

ate

alive

llo

UE:

dal

no

np

ote

rsi

perm

ett

ere

laTV,

l’au

to,

lala

vatr

ice

,il

tele

fon

o,

un

past

oad

egu

ato

ogn

id

ue

gio

rni,

un

ase

ttim

an

ad

ife

rie

l’an

no

lon

tan

od

aca

sa,

aln

on

po

ter

far

fro

nte

ad

un

asp

esa

imp

revis

tad

i8

00

eu

ro,

no

nri

usc

ire

ari

scald

are

ad

egu

ata

men

tel’a

bit

azi

on

e,

ess

ere

inarr

etr

ato

con

ip

agam

en

ti–

mu

tuo

,aff

itto

,b

ollett

e);

e,

infi

ne,

l’in

cid

en

zad

elle

pers

on

ein

fam

iglia

am

olt

ob

ass

ain

ten

sità

lavo

rati

va

(fam

iglie

cio

èin

cui

im

esi

lavo

rati

son

om

en

od

el2

0%

delp

ote

nzi

ale

)p

ari

al12,8

%d

ella

po

po

lazi

on

e.

Page 16: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI · 2018. 10. 18. · Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione

— 27 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

La p

ove

rtà

in I

talia

()

Ne

gli

an

ni

succ

ess

ivi

all’a

do

zio

ne

de

itr

ein

dic

ato

rin

ell’a

mb

ito

de

lla

Str

ate

gia

EU

20

20

,h

aco

min

ciato

ad

iffo

nd

ers

il’u

sod

iu

nin

dic

ato

re«

con

giu

nto

»,

dato

dall’u

nio

ne

de

itr

ein

dic

ato

riad

ott

ati

(fig

ura

inalt

o,a

de

stra

).In

Italia

sitr

att

ad

ici

rca

il3

0%

de

lla

po

po

lazi

on

ein

alm

en

ou

na

de

lle

tre

con

diz

ion

i.La

rati

och

eav

eva

po

rtato

alla

sce

lta

diu

nri

feri

me

nto

così

am

pio

–n

ella

me

dia

UE

sitr

att

ap

ur

sem

pre

de

l2

3,5

%-

ave

vaa

che

fare

con

lan

ece

ssit

àd

ila

scia

rlib

eri

ip

ae

sid

isc

eglie

rsi

ilp

rop

rio

targ

et

di

rife

rim

en

ton

elle

po

liti

che

di

con

trast

oalla

po

vert

àa

seco

nd

ad

elle

spe

cifi

cità

nazi

on

ali,

scelt

afo

rse

po

coo

cula

tase

ob

iett

ivo

de

gli

ind

icato

riè

an

che

qu

ello

dio

rien

tare

qu

elle

po

liti

che

.D

aq

ue

sto

pu

nto

divis

taap

pare

mo

lto

più

inte

ress

ate

l’«

inte

rsezi

on

de

gli

ind

icato

rip

iùch

el’«

un

ion

:sc

op

riam

oco

sìq

qp

qp

pp

pg

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che

qu

asi

sei

pers

on

ari

sch

iod

ip

ove

rtà»

sud

ieci

(fig

ura

al

cen

tro

)n

on

son

oin

un

aco

nd

izio

ne

di

de

pri

vazi

on

em

ate

riale

,m

en

tre

tra

qu

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inco

nd

izio

ne

di

dep

riva

zio

ne

mat

eria

le(f

igu

raa

sin

istr

a)ci

rca

lam

età

no

ari

sch

iod

ipo

vert

à(e

un

asu

sett

eap

par

tien

eal

40

%p

iùri

cco

del

lap

op

ola

zio

ne!

).In

real

tà,l

ep

ers

on

ech

eso

no

allo

stess

ote

mp

oin

un

asi

tuazi

on

ed

ib

ass

ore

dd

ito

(co

me

iden

tifi

cato

dal

risc

hio

dip

ove

rtà

com

un

itar

io,c

ioè

men

od

el6

0%

de

llam

edia

na

eq

uiv

ale

nte

)e

did

ep

rivazi

on

em

ate

riale

–in

alt

rite

rmin

i,l’im

magin

ep

iùvic

ina

alse

nso

com

un

ed

ella

po

vert

à–

son

oil

5,6

%d

ella

po

po

lazi

on

e,u

nd

ato

no

nlo

nta

no

da

qu

ello

della

po

po

lazi

on

ein

po

vert

àass

olu

ta(e

che,se

incr

oci

ato

an

che

con

qu

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della

bass

ain

ten

sità

dila

voro

,si

rid

uce

al2

,3%

).A

com

ple

tare

ilq

uad

rova

qu

ici

tato

l’ap

pro

ccio

svilu

pp

ato

dall’I

stat

ne

gli

ult

imi

an

ni

vers

ou

na

mis

ura

zio

ne

mu

ltis

ett

ori

ale

de

lB

en

ess

ere

Eq

uo

eSo

ste

nib

ile

no

toA

com

ple

tare

ilq

uad

ro,

vaq

ui

cita

tol’a

pp

rocc

iosv

ilu

pp

ato

dall’I

stat

ne

gli

ult

imi

an

ni

vers

ou

na

mis

ura

zio

ne

mu

ltis

ett

ori

ale

de

lB

en

ess

ere

Eq

uo

eSo

ste

nib

ile

,n

oto

com

eB

ES

(fig

ura

pag.

pre

ced

en

te,

inb

ass

o).

Ne

ll’a

rea

de

lb

en

ess

ere

eco

no

mic

o,

son

ori

com

pre

sian

che

alc

un

iin

dic

ato

rid

ifr

agilit

à:

olt

realla

po

vert

àass

olu

tae

itr

ein

dic

ato

rid

iEU

20

20

,m

eri

tan

om

en

zio

ne

:l’in

dic

ato

red

ib

ass

aq

ualità

dell’a

bit

azi

on

e(a

segn

ala

reso

vra

ffo

llam

en

toco

ngiu

nta

me

nte

ad

alm

en

ou

no

tra

ise

gu

en

tip

rob

lem

i:st

rutt

ura

li,

man

can

zad

iacq

ua

corr

en

tep

er

bagn

o/d

occ

ia,

lum

ino

sità

),ch

eca

ratt

eri

zza

il7,6

%d

ella

po

po

lazi

on

e;

lagra

nd

ed

iffi

colt

àeco

no

mic

a,co

me

valu

tata

soggett

ivam

en

tealla

do

man

da

«co

me

arr

ivia

fin

em

ese

,si

tuazi

on

ein

cuiaff

erm

ad

itr

ova

rsiil

10,9

%d

ella

po

po

lazi

on

e.

Insi

nte

sip

ur

inass

en

zad

ist

an

dard

inte

rnazi

on

ali

ilta

rget

di

un

ap

oliti

caco

me

ilR

EI

che

sitr

att

id

ifa

mig

lie

con

con

sum

iin

feri

ori

ad

un

pan

iere

soci

alm

en

teIn

sin

tesi

,p

ur

inass

en

zad

ist

an

dard

inte

rnazi

on

ali,

ilta

rget

di

un

ap

oliti

caco

me

ilR

EI

–ch

esi

tratt

id

ifa

mig

lie

con

con

sum

iin

feri

ori

ad

un

pan

iere

soci

alm

en

teacc

ett

ab

ile

o,

con

giu

nta

me

nte

,co

nb

ass

ore

dd

ito

esi

tuazi

on

ed

id

ep

riva

zio

ne

mate

riale

–se

mb

raid

en

tifi

cab

ile

nell’in

terv

allo

tra

il5

el’8%

della

po

po

lazi

on

e.

Re

sta

com

un

qu

eu

n’a

rea

difr

agilit

àe

con

om

ica

–co

me

mis

ura

tad

ain

dic

ato

rid

ip

ove

rtà

rela

tiva

,d

id

ep

riva

zio

ne,

dip

art

eci

pazi

on

efa

milia

realm

erc

ato

de

lla

vo

ro,

di

valu

tazi

on

eso

ggett

iva

di

dif

fico

ltà

eco

no

mic

a–

che

coin

volg

etr

ail

10

eil

15

%d

ella

po

po

lazi

on

ep

er

est

en

ders

ico

risc

hio

»d

ip

ove

rtà

fin

oal

20

%(e

olt

re,

seco

nsi

dera

ticu

mu

lati

vam

en

te)

ech

eri

man

da

ad

alt

resf

ere

diin

terv

en

top

iùd

irett

ea

con

trast

are

lad

isu

gu

aglian

za.

Page 17: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI · 2018. 10. 18. · Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione

— 28 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

RE

I e

in

dic

ato

ri d

i p

ove

rtà

Gli

ind

icato

rist

ati

stic

iso

no

un

uti

leri

feri

me

nto

pe

rla

po

licy

,m

a–

per

vari

era

gio

ni–

inn

ess

un

pae

seire

qu

isit

ip

er

l’acc

ess

oa

mis

ure

dire

dd

ito

min

imo

qu

ali

ilR

EI

di

ii

il

il

lif

ii

ii

ii

llà

ll

ili

dif

fi

àso

no

dete

rmin

ati

inm

an

iera

an

alo

ga

aq

uan

toavvie

ne

pe

rla

class

ific

azi

on

est

ati

stic

a.Sip

en

sialla

po

vert

àass

olu

ta,le

cuiso

glie

son

od

iffe

ren

ziate

pe

re

tàe

com

un

ed

ire

sid

en

za,

oalla

de

pri

vazi

on

em

ate

riale

,fo

rte

me

nte

ind

utt

iva

sulla

base

de

ll’a

nalisi

di

po

chi

item

,o

agli

ind

icato

rid

ip

ove

rtà

rela

tiva

,in

flu

en

zati

dai

mo

vim

en

tid

ella

dis

trib

uzi

on

ed

ei

red

dit

io

de

ico

nsu

mi

(pe

ralt

rote

nd

en

zialm

en

tep

ro-c

iclici

,ci

ten

de

nti

ari

leva

rem

en

op

ove

riq

uan

do

c’è

rece

ssio

ne

evic

eve

rsa):

no

imm

agin

ab

ile

che

ire

qu

isit

ich

ed

ete

rmin

an

oil

dir

itto

sogge

ttiv

oad

un

ap

rest

azi

on

esi

an

oin

talm

od

od

efi

nit

i.N

elca

sod

el

REI

lap

rova

de

im

ezz

eff

ett

uata

avva

len

do

sid

ell’in

dic

ato

reco

nil

qu

ale

siacc

ed

ep

er

no

rma

all’in

sie

me

de

lle

pre

stazi

on

iso

ciali

age

vo

late

ne

ln

ost

rop

ae

se:l’IS

EE

ealc

un

esu

eco

mp

on

en

tiIn

part

ico

lare

pe

rl’a

cce

sso

alR

EIè

fiss

ata

dalle

gis

lato

red

ele

gato

un

aso

glia

ISEE

di6

mila

eu

roacc

om

pagn

ata

da

un

aso

glia

pae

se:lIS

EE

ealc

un

esu

eco

mp

on

en

ti.In

part

ico

lare

,p

er

lacc

ess

oalR

EIè

fiss

ata

dalle

gis

lato

red

ele

gato

un

aso

glia

ISEE

di6

mila

eu

ro,acc

om

pagn

ata

da

un

aso

glia

ISR

E(l

aco

mp

on

en

tere

dd

itu

ale

de

ll’I

SEE)

di

3m

ila

eu

roe

du

eso

glie

patr

imo

nia

lire

lati

vea:

ib

en

iim

mo

bili

div

ers

id

alla

pri

ma

casa

,ch

en

on

de

vo

no

sup

era

rei

20

mila

eu

ro;

ilva

lore

de

lp

atr

imo

nio

mo

bilia

re(c

on

ti,

de

po

siti

,ti

toli,e

cc.)

de

ln

ucl

eo

,n

on

sup

eri

ore

a1

0m

ila

eu

ro(r

ido

ttia

8m

ila

pe

rfa

mig

lie

di

du

eco

mp

on

en

tie

a6

mila

pe

ru

nsi

ngle

).C

om

ein

alt

rip

ae

si,

dif

fere

nzi

are

leso

glie

red

dit

uali

ep

atr

imo

nia

lip

erm

ett

eu

na

maggio

reeff

icaci

ase

lett

iva

.Ad

ese

mp

io,u

na

sogl

iaIS

EEp

iùal

tad

iqu

ella

ISR

Ep

erm

ette

ach

iha

solo

pat

rim

on

ioe

no

nre

dd

ito

dia

cced

ere

ugu

alm

ente

alR

EI;

ma

ilp

atri

mo

nio

vao

pp

ort

un

amen

teq

ual

ific

ato

,ilf

avo

ree

sse

nd

oso

lop

erla

pri

ma

casa

op

erb

enii

mm

ob

ilid

ive

rsid

alla

pri

ma

casa

dim

od

esto

valo

reo

per

form

ed

iris

par

mio

pre

cau

zio

nal

en

on

die

cces

sivo

rilie

vo.

ll

hl

lld

hd

lM

aq

ual

èla

po

po

lazi

on

ech

esi

tro

vap

ote

nzi

alm

en

ten

elle

con

diz

ion

ieco

no

mic

he

del

REI?

Ten

uto

con

toch

ed

al1

°lu

glio

lam

isu

rasa

ràp

ien

amen

teu

niv

ers

ale,

po

ssia

mo

pre

scin

de

red

alle

cara

tte

rist

ich

ed

el

nu

cle

ofa

milia

re(n

ella

pri

ma

part

ed

ell’a

nn

o,

inve

ce,

ne

in

ucl

ei

be

ne

fici

ari

de

vee

sse

rci

alm

en

ou

nm

ino

ren

ne

ou

nfi

glio

con

dis

ab

ilit

ào

un

am

am

ma

inatt

esa

ou

nd

iso

ccu

pato

ult

raci

nq

uan

taci

nq

ue

nn

e).

Se

con

sid

eri

am

oco

loro

che

han

no

rich

iest

ol’IS

EE

pe

ru

na

qu

alc

he

ragio

ne

in

ucl

ei

ne

lle

con

sid

eri

am

oco

loro

che

han

no

rich

iest

olIS

EE

pe

ru

na

qu

alc

he

ragio

ne

,i

nu

cle

in

elle

con

diz

ion

id

el

REI

son

oo

ltre

un

milio

ne

pe

ro

ltre

3m

ilio

ni

di

pers

on

e.

Evid

en

tem

en

te,

però

,n

on

tutt

ala

po

po

lazi

on

ere

sid

en

tech

ied

el’IS

EE;

inass

en

zad

ip

rest

azi

on

iso

ciali

de

dic

ate

,an

che

fam

iglie

po

vere

po

sso

no

no

nave

ravu

ton

ece

ssit

àd

ip

rese

nta

reu

na

dic

hia

razi

on

ea

fin

iIS

EE.

Pe

rte

ner

con

toan

che

diq

ue

ste

fam

iglie,

inre

lazi

on

ete

cnic

aal

de

cre

tole

gis

lati

vois

titu

tivo

de

lR

EI,

così

com

ealla

rece

nte

legge

di

bilan

cio

che

ne

ha

dl’

llf

dd

lh

hd

isp

ost

ol’a

llarg

am

en

to,

siass

um

eu

nfa

tto

red

ie

span

sio

ne

de

l1

5%

risp

ett

oa

chi

ha

eff

ett

ivam

en

teri

chie

sto

l’IS

EE.

Si

tratt

ad

iu

nfa

tto

red

ie

span

sio

ne

rela

tiva

me

nte

bass

och

esc

on

taim

plici

tam

en

tela

pre

sen

zad

iu

nta

ke-u

pn

on

com

ple

tod

ella

mis

ura

(cio

èn

on

tutt

igli

ave

nti

dir

itto

fan

no

rich

iest

a).

An

che

con

un

aip

ote

sid

ita

ke-u

pp

ari

al9

0%

(co

me

vis

top

rece

de

nte

me

nte

,m

olt

oalt

o),

last

ima

de

ln

um

ero

dip

ers

on

ep

ote

nzi

alm

en

ten

elle

con

diz

ion

ip

revis

tep

er

l’acc

ess

oalR

EI

cre

sce

diq

uasi

un

milio

ne

,fi

no

aci

rca

il6

,5%

de

lla

po

po

lazi

on

ere

sid

en

te,

valo

rece

ntr

ale

ne

ll’in

terv

allo

diri

feri

me

nto

pri

ma

ind

ivid

uato

pe

rla

po

po

lazi

on

eta

rget

inco

nd

izio

ne

dip

ove

rtà

ind

ivid

uato

pe

rla

po

po

lazi

on

eta

rget

inco

nd

izio

ne

dip

ove

rtà.

Att

en

zio

ne,

però

:n

on

sitr

att

ad

egli

eff

ett

ivi

be

nefi

ciari

del

REI.

Inn

an

zitu

tto

,ch

cop

ert

od

aalt

rist

rum

en

ti–

ad

ese

mp

io,

un

am

mo

rtiz

zato

reso

ciale

per

id

iso

ccu

pati

–o

chiri

ceve

tratt

am

en

tiass

iste

nzi

ali

più

ge

ne

rosi

de

lR

EI–

ad

ese

mp

io,ti

pic

am

en

tel’a

sse

gn

oso

ciale

pe

rgli

an

zian

i–

no

nacc

ed

ealla

mis

ura

.In

olt

re,in

sed

ed

ip

rim

aap

plica

zio

ne

,la

soglia

red

dit

uale

no

cop

ert

ap

er

l’in

tero

,m

afi

no

al

75

%:

ne

de

riva

che

in

ucl

ei

con

riso

rse

pro

pri

ep

ross

ime

alla

sog

lia

di

3m

ila

eu

ro,p

ur

ess

en

do

nelle

con

diz

ion

ieco

no

mic

he

pre

vis

tep

er

ilR

EI,

iniz

ialm

en

ten

on

avra

nn

o,in

via

ge

nera

le,d

irit

toalb

en

efi

cio

.

Page 18: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI · 2018. 10. 18. · Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione

— 29 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

La q

uo

ta p

er

inte

rve

nti

e s

erv

izi d

el F

on

do

Po

vert

à

IlR

EIè

fin

anzi

ato

nei

limit

id

elle

riso

rse

del

Fon

do

Po

vert

à,ch

pri

ori

tari

amen

tevo

lto

alla

cop

ertu

rad

lb

fii

ill

CR

EI

lfi

ii

ll

id

elb

en

efi

cio

eco

no

mic

overs

ato

sulla

Cart

aR

EI,

lost

rum

en

tofi

nan

ziar

iosc

elt

op

er

ero

gare

lam

isu

ra–

cio

èu

na

cart

ad

ip

agam

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uti

lizza

bile

per

l’acq

uis

tod

ib

eni

alim

enta

rio

farm

aceu

tici

ep

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ilp

agam

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dib

olle

tte,

olt

rech

ep

erri

tira

reco

nta

nte

(fin

oad

un

mas

sim

od

i24

0eu

rom

ensi

li).

Ata

lfin

eso

no

dest

inati

circ

a1

milia

rdo

750

milio

ni

di

eu

ron

el

2018,

che

cresc

on

oa

2,2

milia

rdi

di

eu

ron

el

2019

.M

ail

Fon

do

no

nes

auri

sce

così

lesu

efu

nzi

on

i:u

na

del

len

ovi

tàp

iùsi

gnif

icat

ive

del

dec

reto

legi

slat

ivo

14

che

ise

rviz

ich

esi

acco

mp

agn

ano

alR

EIn

on

son

oso

loq

ue

llio

rdin

aria

men

tee

roga

tia

legi

slat

ivo

14

che

ise

rviz

ich

esi

acco

mp

agn

ano

alR

EIn

on

son

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ue

llio

rdin

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tee

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livel

lote

rrit

ori

ale

–co

me

era

stat

o,

ade

sem

pio

,p

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lasp

erim

enta

zio

ne

del

SIA

–m

ain

terv

en

tie

serv

izi

speci

fica

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tefi

nan

ziati

avale

resu

lle

riso

rse

del

Fo

nd

oPo

vert

àch

eacq

uis

isco

no

lan

atu

rad

ilivelli

ess

en

ziali

delle

pre

stazi

on

i,n

eilim

iti

del

leri

sors

ed

isp

on

ibili

.E’

alla

pro

gram

maz

ion

ed

egli

inte

rven

tia

vale

resu

tali

riso

rse

–d

’ora

inp

oi“

qu

ota

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izi”

–ch

des

tin

ato

ilp

rese

nte

Pia

no

.N

on

sitr

atta

del

pri

mo

fon

do

naz

ion

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volt

oa

fin

anzi

are

ise

rviz

iso

cial

ite

rrit

ori

ali.

Già

lale

gge

32

8d

ell

ld

lii

ii

ii

ili

ii

iil

di

ll

20

00

–la

legg

eq

uad

rop

er

gli

inte

rve

nti

ei

serv

izi

soci

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–av

eva

isti

tuit

oil

Fo

nd

on

azi

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per

lep

oliti

che

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(FN

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per

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nan

ziam

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dil

ivel

lie

sse

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alid

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pre

staz

ion

inel

cam

po

del

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olit

ich

eso

cio

-ass

iste

nzi

ali.

Al

FNP

Ssi

era

aggi

un

ton

el2

00

7il

Fo

nd

op

er

len

on

au

tosu

ffic

ien

ze(F

NA

),co

nle

med

esim

efu

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on

i,m

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itat

amen

teai

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izis

oci

o-s

anit

ari(

com

po

ne

nte

no

nsa

nit

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)p

erle

per

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en

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auto

suff

icie

nti

.In

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tà,

tali

fon

di

no

nh

ann

om

aip

otu

tosv

olg

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–fi

no

ado

ggi

–le

fun

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ni

loro

asse

gnat

ep

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un

ara

gio

ne

app

are

nte

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te“t

ecn

ica”

ma

sost

anzi

ale

:al

di

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ell’a

mm

on

tare

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riso

rse

asse

gnat

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er

un

ara

gio

ne

app

are

nte

men

tete

cnic

a,

ma

sost

anzi

ale

:al

di

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ella

mm

on

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rse,

di

cui

sid

irà

do

po

,si

trat

tava

di

fon

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lacu

id

ota

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ne

fin

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aria

ven

iva

det

erm

inat

aan

no

per

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oin

legg

efi

nan

ziar

ia(l

’att

ual

ele

gge

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bila

nci

o),

sen

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na

do

tazi

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est

rutt

ura

le.

Inal

tri

term

ini,

ave

nd

ou

no

rizz

on

teal

più

trie

nn

ale,

no

np

ote

van

ofo

rnir

eco

per

tura

fin

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per

ilfi

nan

ziam

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live

llies

sen

zial

i–ch

ein

vece

cost

itu

isco

no

dir

itti

sogg

etti

vid

ura

turi

nel

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po

.A

ciò

siag

giu

nga

che

ne

glia

nn

id

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gran

de

cris

iifo

nd

iso

no

and

atir

idu

cen

do

sifi

no

sost

anzi

alm

ente

adaz

zera

rsin

el2

01

2.

ld

èd

ll

dll’

ll

l(f

l)

lb

lIl

qu

adro

èra

dic

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ente

mu

tato

ne

lco

rso

del

l’ult

ima

legi

slat

ura

(fig

ura

inal

to):

nel

20

13

siri

stab

iliva

un

ad

ota

zio

ne

di

qu

asi

60

0m

ilio

ni

di

eu

roch

cres

ciu

taan

no

per

ann

ofi

no

agli

815

milio

ni

di

eu

roco

mp

less

ivi

del

2017

,in

clu

soil

Fon

do

per

ilcd

.“D

op

od

in

oi”

–l’u

ltim

on

ato

,co

nam

mo

nta

red

iri

sors

ep

iùlim

itat

o.

Ma

fors

ean

cora

più

rile

van

teè

l’ave

rre

sost

rutt

ura

lien

tram

biifo

nd

im

aggio

ria

deco

rrere

dal

2015

(il

FNA

pie

nam

ente

nel

20

16

):si

pu

òp

erta

nto

avvi

are

un

per

cors

ovo

lto

aga

ran

tire

livel

lies

sen

zial

ino

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lon

elca

mp

od

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aal

lap

ove

rtà

esse

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alin

on

solo

nel

cam

po

del

lalo

tta

alla

po

vert

à.La

qu

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izid

elFo

nd

oPo

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àn

asce

inve

cegi

àst

rutt

ura

lep

eru

nam

mo

nta

red

iris

ors

ech

ed

aici

rca

300

milio

nid

ieu

rod

el2018

sale

fin

oa

470

milio

nia

deco

rrere

dal2020

.No

nsi

rip

ete

l’err

ore

fatt

oco

ngl

ial

tri

fon

di

qu

anto

ad

imen

sio

ne

ed

ura

tad

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dis

po

nib

ilità

del

leri

sors

e:si

nd

asu

bit

o,

qu

ind

i,n

eilim

itid

elle

riso

rse

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icat

e,il

Fo

nd

oPo

vert

àp

erm

ett

ed

id

efi

nir

elivelliess

en

ziali

delle

pre

stazi

on

i.

Page 19: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI · 2018. 10. 18. · Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione

— 30 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

I live

lli e

sse

nzi

ali d

elle

pre

sta

zio

ni n

ella

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a a

lla

po

vert

àIN

FOR

MA

ZIO

NE

ZIALI REI

INFO

RM

AZI

ON

E-A

CC

ESSO

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RM

AZI

ON

EC

ON

SULE

NZA

OR

IEN

TAM

ENTO

ASS

ISTE

NZA

NEL

LA D

OM

AN

DA

RTÀ

•SE

GR

ETA

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TO S

OC

IALE

•SE

RV

IZIO

SO

CIA

LE

PR

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SSIO

NA

LE

LLI ESSENZ

VA

LUTA

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NE

MU

LTID

IMEN

SIO

NA

LE

AN

ALI

SI P

REL

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AR

E

QU

AD

RO

DIA

NA

LISI

AP

PR

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ND

ITO

SERVIZI DO POVER

•SE

RV

IZIO

SO

CIA

LE

PR

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SSIO

NA

LE

•SE

RV

IZIO

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CIA

LE

PR

OFE

SSIO

NA

LE

Ild

ecre

tole

gisl

ativ

o1

47

già

ind

ivid

ua

iliv

elli

ess

enzi

alip

eril

REI

,fis

sati

inm

od

od

aac

com

pag

nar

eib

en

efic

iari

nel

loro

per

cors

on

eise

rviz

id

alla

rich

iest

ad

iin

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azio

ni

all’e

roga

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ne

di

inte

rve

nti

ese

rviz

iag

giu

nti

viQ

uin

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inse

qu

enza

(cro

no

)lo

gica

il

LIVEL

PR

OG

ETTO

P

ERSO

NA

LIZZ

ATO

RVENTI E E SUL FON

OB

IETT

IVI G

ENER

ALI

/RIS

ULT

ATI

SP

ECIF

ICI

SOST

EGN

IIM

PEG

NI

PR

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SSIO

NA

LE•

TIR

OC

INI P

ER

L’IN

CLU

SIO

NE

SOC

IALE

•SO

STEG

NO

SO

CIO

-ED

UC

ATI

VO

nei

serv

izi

dal

lari

chie

sta

di

info

rmaz

ion

ial

lero

gazi

on

ed

iin

terv

en

tie

serv

izi

aggi

un

tivi

.Q

uin

di,

inse

qu

enza

(cro

no

)lo

gica

,il

pri

mo

livello

rigu

ard

ais

erv

izip

er

l’acc

ess

oalR

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alp

rop

osi

to,

ille

gisl

ato

red

isp

on

el’a

ttiv

azio

ne

dil

uo

ghid

edic

ati–

iPu

nti

pe

rl’a

cces

soal

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–ch

iara

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teid

en

tifi

cati

nel

terr

ito

rio

,in

cui

rice

vere

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rmaz

ion

e,co

nsu

len

za,

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enta

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toe,

sed

elca

so,

assi

sten

zan

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pre

sen

tazi

on

ed

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do

man

da.

Lad

do

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sia

rico

no

sciu

to,

ilse

con

do

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ess

en

ziale

èl’a

ttiv

ità

pro

ped

eu

tica

alla

def

iniz

ion

ed

egl

iin

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enti

,e

cio

èla

valu

tazi

on

em

ult

idim

en

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nale

o,

per

usa

reu

na

esp

ress

ion

ean

glo

fon

ach

ere

nd

em

eglio

qu

anto

pre

vist

o,l

’assessment,

con

sist

en

tein

un

aar

tico

lata

anal

isid

elle

riso

rse

ed

eifa

tto

rid

ivu

lner

abili

tàd

el

INTERA VALERE

•A

SSIS

TEN

ZA

DO

MIC

ILIA

RE

•SO

STEG

NO

G

ENIT

OR

IALI

TÀ•

MED

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ON

E C

ULT

UR

ALE

nu

cle

ofa

mili

are

,n

on

ché

dei

fatt

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dic

on

test

och

ep

oss

ano

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litar

eo

ost

aco

lare

glii

nte

rve

nti

,fi

nal

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taal

l’id

en

tifi

cazi

on

ed

eib

iso

gni

ed

eip

oss

ibili

per

cors

ive

rso

l’au

ton

om

ia.

All’

anal

isi

pre

limin

are

segu

e(o

ven

eces

sari

oin

caso

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situ

azio

ni

com

ple

sse)

l’att

ivazi

on

ed

ieq

uip

em

ult

idis

cip

lin

ari

alfi

ne

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inir

eu

nq

uad

rod

ian

alis

ip

iùap

pro

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dit

o,

ne

cess

ario

aco

stru

ire

inre

teco

ngl

ial

tri

serv

izi

terr

ito

rial

ico

mp

ete

nti

un

ap

roge

ttaz

ion

eu

nit

aria

.E

ilte

rzo

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ess

en

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èp

rop

rio

lad

efin

izio

ne

del

pro

gett

op

ers

on

alizz

ato

,un

pro

gett

och

esi

sfo

rza

did

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ire

ob

iett

ivig

ener

ali,

ma

anch

eri

sult

ati

att

esi

con

creti

;ch

ein

div

idu

ai

MIA

ION

CU

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A

•P

RO

NTO

INTE

RV

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CIA

LE

sost

egn

in

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sari

per

far

fro

nte

aib

iso

gnie

mer

siin

sed

ed

iass

ess

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che

chia

risc

egl

iim

pegn

ich

eil

nu

cleo

fap

rop

rie

che

con

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ion

ano

l’ero

gazi

on

ed

elb

enef

icio

sost

egn

in

eces

sari

per

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fro

nte

aib

iso

gnie

mer

siin

sed

ed

iass

ess

ment;

che

chia

risc

egl

iim

pegn

ich

eil

nu

cleo

fap

rop

rie

che

con

diz

ion

ano

lero

gazi

on

ed

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enef

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.C

ruci

ale

–in

qu

est

oco

nte

sto

di“

dir

itto

/do

vere

”al

pro

gett

o–

èla

par

teci

paz

ion

ee

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invo

lgim

ento

del

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nel

leat

tivi

tàd

ipro

gett

azio

ne,

no

nch

éla

pre

dis

po

sizi

on

eal

l’asc

olt

od

ei

suo

id

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de

ri,

asp

etta

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ep

refe

ren

ze.

Co

sìco

me

nece

ssari

op

er

ilsu

ccess

oap

pare

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en

tod

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com

un

ità,

delle

sue

org

an

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zio

ni

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Terz

o

Sett

ore

imp

egn

ate

nelco

ntr

ast

oalla

po

vert

à,m

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che

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forz

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rod

utt

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ed

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part

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ciali

.M

ais

ervi

zip

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oe

sser

ein

grad

od

ipro

gett

are

un

itar

iam

ente

,d

ila

vora

resu

lled

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rse

dim

ensi

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idel

ben

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red

eib

enef

icia

ri,d

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ere

gia

sult

erri

tori

o,s

olo

sep

rim

asi

org

aniz

zan

oin

rete

.

Page 20: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI · 2018. 10. 18. · Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione

— 31 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

La r

ete

de

i se

rviz

i e g

li in

terv

en

ti a

va

lere

su

l Fo

nd

o P

ove

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Laco

stit

uzi

on

ed

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rete

dei

serv

izi

terr

ito

riali

èq

uin

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ess

en

ziale

per

ilfu

nzi

on

am

en

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el

REI.

Se

ilse

rvizio

sociale

può

acc

ogliere

eindirizza

re,cioè

“farsica

rico

”delbisogno

dl

ii

ilREI

èll

ifi

di

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ili

hl

iòli

iiSi

id

ii

di

àd

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ll’

rapprese

ntato

daco

loro

acu

ièrico

nosciuto

ilREI,nonèallosp

ecifico

deise

rviziso

cialich

ela

pro

gettazionepuòlimitarsi.Sipensi

adunasitu

azionedipove

rtàdeterm

inata

dall’assenza

dilavo

roin

un

dato

nucleo,a

cuinon

siacc

ompagnano

altri

pro

fili

difragilità:in

questo

caso

,a

seguito

dell’analisi

preliminare,va

attivato

ilce

ntro

perl’im

piego

eil

pro

getto

personalizzato

sostituitodalpattodise

rvizio

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inattuazionedel

job

sa

ct,co

nilsu

oco

rredodipolitich

eattivedellavo

ro.M

ase

l’assenza

dilavo

rosi

acc

ompagnaapro

blematich

edialtra

natu

ra–

ad

es.

salute

mentale

inun

nucleo

con

componenti

minore

nni–

ilce

ntro

perl’im

piego

andrà

sicu

ramente

coinvo

lto,eventu

alm

ente

attivando

letu

tele

del

colloca

mento

mirato

,maco

ntemporaneamente

andranno

pre

dispostedalse

rvizio

sociale

stesso

form

ediso

stegno

allafunzionegenitoriale,andrà

coinvo

ltala

scuola

pertu

telare

ilbenessere

deibambiniegliinterventidovrannoessere

coord

inatico

nquellideise

rvizisp

ecialisticiso

cio-sanitari.Eco

sìvia,in

situ

azionidaldiversogradodico

mplessità,ch

epossono

hd

dd

lb

dll

ld

ld

fl

lh

brich

iedere

diestendere

gliambitidellapro

gettazioneco

invo

lgendole

agenziediform

azione,ise

rviziperle

politich

eabitative

,ise

rvizisa

nitariin

senso

stretto.

Cru

ciale

inquestoco

ntestoèla

gest

ion

eass

oci

ata

deise

rviz

ia

livello

diam

bit

ote

rrit

ori

ale.Ildecreto

legislativo

147preve

dech

eico

munisvolganole

pro

priefunzionico

nnessealREI

cooperando

alive

llo

diambito

territoriale

«a

lfi

ne

di

raff

orz

are

l’eff

ica

cia

el’e

ffic

ien

zad

ella

gest

ion

ee

di

ag

evo

lare

lap

rog

ram

ma

zio

ne

ela

gest

ion

ein

teg

rata

deg

liin

terv

en

tie

dei

serv

iziso

cia

lico

nq

uellid

eg

lia

ltri

en

tio

do

rga

nis

mico

mp

ete

nti

per

l’in

seri

men

tola

vo

rati

vo,

l’is

tru

zio

ne

ela

form

azi

on

e,

lep

oliti

che

ab

ita

tive

ela

salu

te»(art.13,co

.1).

Alriguard

o,va

quiperò

evidenziato

chela

gestioneassociata

deise

rviziè

un

ap

rati

can

on

an

cora

suff

icie

nte

men

ted

iffu

sa,co

nsiderato

chein

unare

cente

indagineco

ndottadalM

inistero

(conso

lometà

degliambitirisp

ondentiperò

)poco

più

dellametà

dellapopolazionevivein

territoriin

cuil’a

ccessoaise

rviziela

presa

inca

rico

sonogestitiin

form

aassociata.

Nonèco

munqueco

mpitodiquestoPianodefinirele

modalità

concu

iise

rvizisi

organizza

nopersvolgere

inmaniera

coord

inata

lefunzionidi

ass

ess

men

tepro

gettazione,trattandosi

di

competenza

esclusiva

regionale.Sara

nn

oquindiiP

ian

ire

gio

nali(o

diversoattodipro

grammazione),ava

lledelpre

sente,a

dis

cip

lin

are

lefo

rme

dico

llab

ora

zio

ne

eco

op

era

zio

ne

tra

ise

rviz

ich

eperm

ettanodiraggiungere

irisu

ltati

ausp

icati

(adese

mpio,ava

lere

suifondideiPORdelFo

ndoso

ciale

euro

peo,iPianire

gionalipotrannoprevedere

mecc

anismipre

miali

voltiafavo

rire

l’efficaciael’e

fficienza

deise

rvizitramiteilrafforzamento

dellagestioneassociata).Viso

noco

munque

du

eco

nd

izio

nipostedallegislato

renazionale

chedevo

noessere

risp

ettate

nellapro

grammazionere

gionale,essendoessestessedefinitelive

lloessenziale

dellepre

stazioni:

che

gli

am

bit

id

ip

rogra

mm

azi

on

ed

ei

com

part

iso

ciale

,sa

nit

ari

oe

delle

po

liti

che

del

lavo

rosi

an

ote

rrit

ori

alm

en

teo

mo

gen

ei;

che

nell’o

ffert

ain

tegra

ta,

sulla

base

di

un

reci

pro

cori

con

osc

imen

to,

site

nga

con

tod

elle

att

ivit

àd

el

Terz

oSett

ore

imp

egn

ato

nel

cam

po

delle

po

liti

che

soci

ali.E,più

ingenerale,unadellesfidepiù

importanti

perla

pro

grammazionere

gionale

deise

rvizièquelladire

nderliapertialterritorio,co

invo

lgendo

anch

ele

partiso

ciali,le

imprese

,gliattoriportato

ridiinnova

zioneso

ciale,la

comunitàin

senso

più

ampio.

Co

mp

itoinve

cesp

ecifico

diq

uest

oP

ian

pro

gra

mm

are

med

ian

tein

dir

izzi

nazi

on

ali

l’u

tilizz

od

elle

riso

rse

aff

ere

nti

alla

qu

ota

serv

izid

elFo

nd

oP

overt

à.Sito

rnain

questoca

sonello

specifico

delse

rvizio

sociale

territoriale

conunaelenca

zionetassativa

diinterventiese

rviziindividuata

neldecreto

legislativo

147(è

l’elenco

didestra

riportato

nellafigura

dellapagina

pre

cedente,associato

aitrelive

lliessenziali).

Perise

rviziaffere

nti

inve

ceallealtre

filiere

amministrative

,va

lequanto

previsto

alegislazionevigente

(ibeneficiari

REIacc

edonocioèai

serviziord

inaridarich

iamare

nelpro

getto,co

nl’unicaecc

ezionedell’assegnodirico

lloca

zione,co

mesi

vedrà

oltre

).Traise

rviziprimaelenca

ti,il

serv

izio

soci

ale

pro

fess

ion

ale

èquello

trasv

ers

ale

ai

tre

livelli

ess

en

ziali,nellesu

efunzionidiorientamento,pre

sain

carico

mediante

valutazionemultidim

ensionale

epro

gettazione(confunzionitipicamente

anch

edi

case

ma

na

gerdelpro

getto).

Ad

ess

osi

aff

ian

cail

segre

tari

ato

soci

ale

neiPunti

perl’a

ccesso

alREI,

eu

na

seri

ed

ise

rviz

ialla

pers

on

a–

dai

tiro

cin

ip

er

l’in

clu

sio

ne

all’a

ssis

ten

zad

om

icilia

re,

dal

sost

egn

ogen

ito

riale

al

sost

egn

oso

cio

-ed

uca

tivo

,d

alla

med

iazi

on

ecu

ltu

rale

al

pro

nto

inte

rven

toso

ciale

–d

ain

div

idu

are

com

eso

stegn

in

el

pro

gett

o.

E’

tra

qu

est

ise

rviz

ich

eil

pre

sen

teP

ian

oin

div

idu

erà

lep

rio

rità

nazi

on

ali,mentre,in

coere

nza

con

queste,iPianire

gionalidovranno

eve

ntu

alm

ente

indicare

ulteriori

specifici

rafforzamenti

da

preve

dere

neiterritoridico

mpetenza

.M

aprimadifissare

talipriorità,va

lla

penaso

ttolineare

chese

ppure

ise

rviziso

cialirafforzatiava

lere

sulleriso

rsedelFondoPove

rtàsianovoltiaperm

ettere

l’acc

esso,l’a

ssess

men

te

l’attuazionedelpro

gettopersonalizzato

peribeneficiari

delREI,

deve

evid

en

tem

en

tetr

att

ars

id

ise

rviz

iin

tegra

ti,nonso

lo–co

meso

pra

evidenziato

–nellarete

deise

rviziterritoriali

affere

nti

adiverse

filiere

amministrative

(lavo

ro,sa

lute,scuola,ecc

.),ma

inn

an

zitu

tto

nello

speci

fico

della

rete

degli

inte

rven

tie

dei

serv

izi

soci

ali.In

alcunica

siè

una

diretta

conse

guenza

delleca

ratteristichedelse

rvizio:adese

mpio,ipunti

perl’a

ccessoalREInonva

nnointesi

comestru

tture

separate,madeve

trattarsidise

rvizipienamente

integrati

nelle

funzionidelse

gretariato

sociale,trattandosi

tipicamente

dise

rvizi«multiutenza

».M

a,più

ingenerale

,la

nece

ssit

àd

igara

nti

resp

eci

fici

sost

egn

iaib

en

efi

ciari

delR

EIn

on

deve

inalc

un

mo

do

trad

urs

iin

un

afr

am

men

tazi

on

eed

au

ton

om

iad

eise

rviz

ip

er

lep

ers

on

ep

overe

risp

ett

oalco

mp

less

od

eise

rviz

iso

ciali.

Page 21: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI · 2018. 10. 18. · Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione

— 32 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

Il p

un

to d

i p

art

en

za:

la s

pe

sa s

oci

ale

de

i co

mu

ni n

ell’a

rea

po

vert

à

Maqualè

ilp

un

tod

ip

art

en

zap

er

ise

rviz

ite

rrit

ori

ali

di

con

trast

oalla

po

vert

à?

Invia

ge

nera

le,

seco

nd

ol’in

dagin

eIs

tat

sulla

spesa

soci

ale

dei

com

un

i(u

ltim

oan

no

dis

po

nib

ile,

il2

01

4)

per

ilco

ntr

ast

oalla

po

vert

àn

ei

com

un

iit

alian

isi

spen

do

no

circ

a488

milio

ni

di

eu

rol’an

no

Si

tratt

ad

iu

na

cifr

are

lati

vam

en

tep

icco

lari

spett

oal

com

ple

sso

della

spe

saso

ciale

terr

ito

riale

circ

ail

7%

de

gli

olt

re6

9

Spesa s

ocia

le

dei com

uni

di cui: a

rea

povert

à

2014

eu

rolan

no

.Si

tratt

ad

iu

na

cifr

are

lati

vam

en

tep

icco

lari

spett

oal

com

ple

sso

della

spe

saso

ciale

terr

ito

riale

,ci

rca

il7

%d

egli

olt

re6

,9m

ilia

rdid

ie

uro

delto

tale

nazi

on

ale

(fig

ura

inalt

o,

asi

nis

tra).

Laq

uo

tap

iùri

leva

nte

èin

vece

rivo

lta

all’a

rea

dell’in

fan

zia

ed

ella

fam

iglia,

per

qu

asi

il4

0%

(iso

lin

idid

’in

fan

zia

con

tan

op

er

olt

reu

nm

ilia

rdo

die

uro

suici

rca

sett

eco

mp

less

ivid

isp

esa

),m

en

tre

gli

inte

rven

tip

er

lep

ers

on

eco

nd

isab

ilit

àe

per

gli

an

zian

ico

mp

less

ivam

en

tep

esa

no

per

circ

ail

45

%(r

isp

ett

ivam

en

te,

25

e2

0%

).Evid

en

tem

en

tem

olt

iin

terv

en

tip

er

ilco

ntr

ast

oalla

po

vert

àso

no

class

ific

ati

sott

oq

uest

eare

ed

iu

ten

za:

ad

ese

mp

io,

per

ilso

ste

gn

oe

con

om

ico

ain

tegra

zio

ne

delre

dd

ito

fam

ilia

re,

nell’a

rea

fam

iglia

em

ino

riico

mu

nih

an

no

spe

son

el2

01

4q

uasi

93

milio

nid

ieu

roe

nell’a

rea

dis

ab

ili

ean

zian

io

ltre

43

milio

ni

Ad

ogn

im

od

oq

ui

site

rrà

con

tod

ella

sola

spe

sae

splici

tam

en

tecl

ass

ific

ata

per

inte

rven

tid

ico

ntr

ast

oalla

Italia

6.9

19

488

Nord

3.9

03

255

Centr

o1.5

65

105

Mezzogio

rno

1.4

51

128

Inte

rventi e

serv

izi

2.6

82

180

Contr

ibuti e

conom

ici

1.8

46

242

e

an

zian

io

ltre

43

milio

ni.

Ad

ogn

im

od

o,

qu

isi

terr

àco

nto

della

sola

spe

sae

splici

tam

en

tecl

ass

ific

ata

per

inte

rven

tid

ico

ntr

ast

oalla

po

vert

à.

Inte

rmin

ip

ro-c

ap

ite

,si

tratt

ad

i8

eu

rop

er

resi

den

te,co

nu

na

vari

ab

ilit

àch

eva

da

9,2

eu

roalN

ord

a6,1

nelM

ezz

ogio

rno

.M

a,in

realt

à,co

nfr

on

tan

do

lere

gio

ni,

lava

riab

ilit

àè

mo

lto

maggio

re,

lasp

esa

pro

-cap

ite

vari

an

do

dagli

olt

re3

3eu

rod

ella

Sard

egn

aaim

en

od

i2

delM

olise

ed

ella

Cala

bri

a(f

ig.

inalt

o,

alce

ntr

o):

tra

ilm

inim

oe

ilm

ass

imo

c’è

cio

èu

nra

pp

ort

od

i1

a2

0.

Più

ingen

era

le,

com

un

qu

e,

lasp

esa

evid

en

tem

en

ten

on

rifl

ett

eil

bis

ogn

o:

nel

Mezz

ogio

rno

,a

seco

nd

ad

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ind

icato

riu

tilizz

ati

,si

con

cen

tra

lam

aggio

rp

art

ed

ei

po

veri

,m

en

tre

lasp

esa

per

ilco

ntr

ast

oalla

po

vert

àè

solo

un

qu

art

od

elto

tale

nazi

on

ale

(12

8m

ilio

nid

ieu

rosu

48

8).

Qu

an

toalti

po

diin

terv

en

tifi

nan

ziati

(fig

.in

alt

o,

asi

nis

tra),

sitr

att

ap

er

circ

ala

metà

di

con

trib

uti

eco

no

mic

ip

er

un

sett

imo

di

stru

ttu

re(c

en

tri

diu

rni

stru

ttu

red

iacc

oglien

zad

orm

ito

ri)

ep

er

po

cop

iùd

iu

nte

rzo

di

inte

rven

tie

serv

izi

sost

an

zialm

en

te

Co

tbut

eco

oc

Str

utt

ure

2.3

91

67

circ

ala

metà

di

con

trib

uti

eco

no

mic

i,p

er

un

sett

imo

di

stru

ttu

re(c

en

tri

diu

rni,

stru

ttu

red

iacc

oglien

za,

do

rmit

ori

)e

per

po

cop

iùd

iu

nte

rzo

di

inte

rven

tie

serv

izi,

sost

an

zialm

en

teq

uelli

de

scri

tti

alle

pagin

ep

rece

den

ti,

cui

èin

vece

de

stin

ata

laq

uasi

tota

lità

delle

riso

rse

della

qu

ota

serv

izi

del

Fo

nd

op

overt

à(f

att

ae

ccezi

on

ep

er

20

milio

ni

di

eu

rofi

nalizz

ati

ad

inte

rven

tip

er

ise

nza

dim

ora

e5

milio

nip

er

in

eo

maggio

ren

nifu

ori

dalla

fam

iglia

dio

rigin

e,cf

r.o

ltre

).In

sin

tesi

,q

uin

di,

lasp

esa

terr

ito

riale

per

ise

rviz

id

ico

ntr

ast

oalla

po

vert

àè

rela

tivam

en

teb

ass

a,co

nce

ntr

ata

sulso

stegn

oeco

no

mic

oe

terr

ito

rialm

en

tesp

ere

quata

.L’

esi

ge

nza

diu

nra

ffo

rzam

en

togen

era

lee

digara

nzi

ad

iu

nlive

llo

un

ifo

rme

dise

rviz

isu

lte

rrit

ori

pert

an

toevid

en

te.

Page 22: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI · 2018. 10. 18. · Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione

— 33 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

Le p

rio

rità

: il

serv

izio

so

cia

le p

rofe

ssio

na

le

Lepriorità

perl’utilizzo

delle

riso

rse

assegnate

vengono

definite

nella

logica

degli

obiettividise

rvizio,co

me

tt

iil

ii

tdili

lli

ili

dll

ti

it

tt

dll

istru

mento

per

avviare

ilrico

noscim

ento

dilive

lliessenziali

delle

pre

stazioni,

tenuto

conto

delle

riso

rse

disponibili.

Ilprimose

rvizio

cheappare

opportunoprendere

inco

nsiderazioneèquellodel

serv

izio

soci

ale

pro

fess

ion

ale,le

cui

fun

zio

ni

–al

di

làd

egli

spec

ific

iin

terv

enti

atti

vati

–so

no

ess

enzi

ali

per

dar

eco

ncr

eta

attu

azio

ne

alR

EI:

tale

serv

izio

cost

itu

isce

ilp

ern

oatt

orn

oa

cuiru

ota

tutt

ol’im

pia

nto

diatt

ivazi

on

ee

incl

usi

on

eso

ciale

della

mis

ura

,d

alm

om

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del

pre

-ass

ess

men

t(l

’an

alis

ip

relim

inar

ein

cui

sid

ecid

eil

succ

essi

vop

erco

rso

nei

serv

izi)

alla

iP

ll’i

ii

iil

ffd

li

ii

lf

il

èh

pro

gett

azio

ne.

Pera

ltro

,l’i

nte

ress

ep

rio

rita

rio

per

ilra

ffo

rzam

ento

del

serv

izio

soci

ale

pro

fess

ion

ale

èan

che

esp

licit

ato

dal

legi

slat

ore

che

inle

gge

di

bila

nci

op

eril

20

18

ata

lefi

ne

stab

ilisc

ech

ep

oss

ano

esse

reef

fett

uat

eass

un

zio

nid

iass

iste

nti

soci

ali

con

rap

po

rto

dil

avo

roa

tem

po

det

erm

inat

oin

dero

ga

aivin

coli

dico

nte

nim

en

tod

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spesa

di

pers

on

ale

,n

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lim

iti

di

un

terz

od

elle

riso

rse

att

rib

uit

ea

cias

cun

amb

ito

ava

lere

sulla

qu

ota

del

Fon

do

po

vert

àp

erin

terv

enti

ese

rviz

iso

cial

i.M

aq

ual

èlo

stat

od

else

rviz

ioso

cial

ep

rofe

ssio

nal

en

eico

mu

ni?

Inm

edia

,se

con

do

l’in

dag

ine

Ista

t,la

spes

ao

gni

llè

ll’

ll

ùll

mill

ere

sid

enti

èp

ari

a6

,6m

ilaeu

roco

nsi

der

and

otu

tta

l’ute

nza

del

serv

izio

soci

ale

ea

po

cop

iùd

im

ille

euro

nel

losp

eci

fico

del

l’are

ap

ove

rtà.

Un

ap

rim

aco

nsi

der

azio

ne

rigu

ard

ap

rop

rio

l’est

ensi

on

ed

else

rviz

ioso

cial

ep

rofe

ssio

nal

en

ell’a

rea

diu

ten

zap

ove

rtà:

com

esi

pu

òo

sser

vare

nel

lafi

gura

inal

toa

sin

istr

a,in

cuit

utt

igli

amb

iti

terr

ito

rial

iso

no

ord

inat

iin

bas

eal

lasp

esa

sia

per

tutt

al’u

ten

zach

ep

erla

sola

area

po

vert

à,q

ues

t’u

ltim

no

tevo

lmen

tep

iùb

assa

di

qu

ella

tota

le(p

ur

esse

nd

ole

gger

men

tesu

per

iore

al7

%d

elto

tale

del

lasp

esa

com

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tato

nel

lap

agin

ap

rece

den

te);

ino

ltre

–e

più

sign

ific

ativ

ame

nte

–n

ell’a

rea

po

vert

à,in

più

del

10

%d

egli

amb

itil

asp

esa

èas

sen

tee

inp

iùd

iun

qu

arto

lasp

esa

ètr

ascu

rab

ile(m

eno

di2

00

euro

ogn

imill

ere

sid

enti

).N

on

siam

oin

grad

o,

sulla

bas

ed

eid

ati

dis

po

nib

ili,

di

esp

rim

erci

inm

anie

raco

ncl

usi

vasu

qu

esti

nu

mer

i(l

afu

nzi

on

ed

else

rviz

ioso

cial

ep

rofe

ssio

nal

spes

soin

div

isib

ilee

qu

ind

ip

otr

ebb

ee

sser

ecl

assi

fica

taso

tto

altr

ear

eed

iu

ten

zao

pp

ure

po

treb

be

no

ne

sser

ciu

np

rob

lem

ad

ip

ove

rtà

inu

nce

rto

nu

mer

od

iam

bit

i),

ma

l’im

pre

ssio

ne

èch

ein

vast

eare

ed

elp

aese

ilse

rviz

ion

on

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att

ivato

pu

rin

pre

sen

zad

iu

nb

iso

gn

ole

gato

alla

po

vert

à.

Ma,

più

inge

ner

ale,

qu

elch

cert

che

lasp

esa

med

iaè

lon

tan

ad

al

rap

pre

sen

tare

un

livello

di

serv

izio

gara

nti

toin

mo

do

un

ifo

rme

alla

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lità

del

lap

op

ola

zio

ne

sull’

inte

rote

rrit

ori

on

azio

nal

e.A

nch

eco

nsi

der

and

oil

serv

izio

off

erto

atu

tta

l’ute

nza

,e

no

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loai

po

veri

,n

el1

0%

di

amb

iti

incu

ila

spes

più

bas

sa(p

10

),al

più

ico

mu

nih

ann

osp

eso

75

0eu

roo

gnim

ille

resi

den

ti(s

iègi

àd

etto

che

lasp

esa

èin

vece

nu

llan

ello

spec

ific

od

ella

po

vert

à);a

ll’al

tro

est

rem

o–

il1

0%

dia

mb

itii

ncu

isis

pen

de

dip

iù(p

90

)–

lasp

esa

èd

ialm

eno

12

,2m

ilaeu

rop

ertu

tta

l’ute

nza

ed

i2,2

mila

eu

ron

ell’a

rea

po

vert

à.N

ell’a

mb

ito

med

ian

o,

lasp

esa

ogn

imill

ere

sid

enti

èd

i4,9

mila

euro

per

tutt

al’u

ten

zae

di

56

0eu

rop

erla

po

vert

à,va

lori

sen

sib

ilmen

tein

feri

ori

alla

med

ian

azio

nal

ep

rim

ain

dic

ata

(6,6

mila

euro

em

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.An

che

pe

san

do

glia

mb

itip

er

lap

op

ola

zio

ne

resi

de

nte

(fig

ura

inb

asso

),il

qu

adro

no

nca

mb

ia:

con

cen

tran

do

cisu

llaso

lasp

esa

nel

l’are

ap

ove

rtà,

da

un

lato

un

dec

imo

del

lap

op

ola

zio

ne

(p1

0)

vive

inte

rrit

ori

incu

ita

lesp

esa

èin

feri

ore

a5

0eu

roe,

dal

l’alt

ro,

un

altr

od

ecim

o(p

90

)d

ip

op

ola

zio

ne

risi

ede

inam

bit

iin

cuil

asp

esa

èd

ialm

eno

3m

ilaeu

ro,d

iffe

ren

zen

ell’o

rdin

ed

igra

nd

ezza

di1

a6

5!

Page 23: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI · 2018. 10. 18. · Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione

— 34 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

Il s

erv

izio

so

cia

le p

rofe

ssio

na

le:

l’ob

iett

ivo

L’et

ero

gen

eità

del

lasp

esa

tro

vari

fles

son

eln

um

ero

dio

per

ato

riin

org

anic

od

elle

amm

inis

traz

ion

i(fi

gura

asi

nis

tra

inal

to).

Di

tti

tti

dt

tti

libiti

lll

id

lPON

il

iiftti

ft

di

Daipro

gettiprese

ntati

datu

ttigliambitiava

lere

sulleriso

rsedelPON

inclusione,infatti,emergeafronte

diunnumero

medio

diassistenti

socialiogni100.000abitanti

pari

acirca14(cioècircauno

ogni7milaabitanti),

cheundecimodella

po

po

lazi

on

e(p

10

)ri

sied

ein

terr

ito

riin

cui

èp

rese

nte

un

ass

iste

nte

soci

ale

ogn

i2

0m

ila

ab

itan

tie,

all’a

ltro

est

rem

o,

nel

deci

mo

sup

eri

ore

(p9

0),

èp

rese

nte

alm

en

ou

nass

iste

nte

soci

ale

ogn

ici

rca

4m

ila

ab

itan

ti.

Ap

pare

inco

ncl

usi

on

eo

pp

ort

un

och

ei

pri

mi

ob

iett

ivi

qu

an

tita

tivi

di

qu

est

oP

ian

osi

an

od

ecl

inati

inte

rmin

id

ise

rviz

ioso

ciale

pro

fess

ion

ale

.In

qu

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oco

nte

sto

siri

tien

ep

rio

rita

rio

ass

icu

rare

un

nu

me

roco

ngru

od

iass

iste

nti

soci

ali,

ifi

bil

il

ii5

00

0b

ii

ld

di

li

ii

di

iq

uan

tifi

cab

ile

inalm

en

ou

nass

iste

nte

ogn

i5

.00

0ab

itan

ti,

alm

en

oco

me

dato

dip

art

en

zan

elp

rim

otr

ien

nio

diatt

uazi

on

ed

elR

EI.

Gli

am

bit

ich

ep

rese

nta

no

un

nu

mero

dio

pera

tori

infe

rio

realta

rget

do

vra

nn

ovin

cola

rep

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ed

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riso

rse

della

qu

ota

serv

izi

del

Fo

nd

oP

ove

rtà

nazi

on

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loro

att

rib

uit

eall’a

cqu

isiz

ion

ed

ita

lio

pera

tori

al

fin

ed

ira

ffo

rzare

ilse

rviz

ioso

ciale

pro

fess

ion

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.Il

vin

colo

èta

nto

maggio

req

uan

top

iùlo

nta

na

èla

situ

azi

on

ed

ell’a

mb

ito

da

qu

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desi

dera

ta,

seco

nd

olo

sch

em

ase

gu

en

te:

Cri

teri

Ris

ors

eCri

teri

Ris

ors

e

Me

no

di

1 a

ssis

ten

te s

oci

ale

og

ni

20

.00

0 a

bit

an

tiA

lme

no

il

60

%

Me

no

di

1 a

ssis

ten

te s

oci

ale

og

ni

10

.00

0 a

bit

an

tiA

lme

no

il

40

%

Me

no

di

1 a

ssis

ten

te s

oci

ale

og

ni

5.0

00

ab

ita

nti

Alm

en

o i

l 2

0%

Alm

en

o 1

ass

iste

nte

so

cia

le o

gn

i 5

.00

0 a

bit

an

tiR

equis

ito s

oddis

fatt

og

L’o

bie

ttiv

od

ara

gg

iun

ge

reè

da

inte

nd

ers

in

ei

term

ini

de

gli

op

era

tori

pre

sen

tip

er

tutt

ele

fun

zio

ni

de

lse

rviz

ioso

cia

lep

rofe

ssio

na

le(c

ioè

,n

on

solo

pe

rl’a

rea

po

ve

rtà

),a

nch

ese

gli

ass

iste

nti

soci

ali

ass

un

tia

vale

resu

lle

riso

rse

de

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nd

op

ove

rtà

de

von

oe

sse

reu

tili

zza

tiin

tale

are

ad

’in

terv

en

ti.

Ivin

coli

ne

ll’u

tili

zzo

de

lle

riso

rse

son

od

ain

ten

de

rsi

fin

oa

lra

gg

iun

gim

en

tod

ell

’ob

iett

ivo

eco

mu

nq

ue

ne

ili

mit

id

ell

eri

sors

ed

isp

on

ibil

i,n

on

ché

ne

ili

mit

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ei

vin

coli

di

con

ten

ime

nto

de

lla

spe

sad

el

pe

rso

na

lep

rese

nti

ale

gis

lazi

on

ev

ige

nte

,fa

tte

salv

ele

de

rog

he

pre

vis

ted

all

’ult

ima

leg

ge

di

bil

an

cio

ne

it

ii

iti

Fi

td

tli

ili

ili

(l

dh

)l

fid

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tiit

àd

lii

tti

term

ini

pri

ma

esp

ost

i.Fe

rmi

rest

an

do

tali

vin

coli

ass

un

zio

na

li(e

led

ero

gh

e),

al

fin

ed

ia

ssic

ura

reco

nti

nu

ità

de

gli

inte

rve

nti

ea

nch

ed

ie

vit

are

con

flit

tid

iin

tere

ssi,

ap

pa

reo

pp

ort

un

och

eil

serv

izio

sia

ero

ga

tod

all

’en

tep

ub

bli

co.

L’e

sig

en

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im

ag

gio

reo

mo

ge

ne

ità

ne

lla

cop

ert

ura

de

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rviz

ioe

vid

en

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en

ten

on

esa

uri

sce

len

ece

ssit

àin

qu

est

’are

a.

Olt

real

raff

orz

am

en

toq

uan

tita

tivo

èin

fatt

iim

po

rtan

tech

esi

mo

dif

ich

ino

lep

rati

che

del

lavo

rod

ei

serv

izi.

Si

oss

erv

i,a

de

sem

pio

,la

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fusi

on

ed

ell

ee

qu

ipe

mu

ltid

isci

pli

na

rip

er

gli

inte

rve

nti

di

con

tra

sto

all

ap

ov

ert

à(f

igu

raa

sin

istr

a,

inb

ass

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fusa

ne

lle

mo

da

lità

pre

vis

ted

all

eli

ne

eg

uid

ad

el

SIA

(qu

ind

in

ell

osp

eci

fico

de

lla

po

ve

rtà

)o

com

un

qu

eco

me

tid

ii

il

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li

iùd

it

dli

bit

iP

ilt

td

lip

rati

caco

mu

ne

de

ise

rviz

ip

er

lap

resa

inca

rico

solo

inp

oco

più

di

un

qu

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od

eg

lia

mb

iti.

Pe

ril

rest

o,

pe

ru

nq

ua

rto

de

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am

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ile

eq

uip

eco

no

gn

ip

rob

ab

ilit

àn

on

son

oa

ttiv

ate

ep

er

me

tàlo

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oso

loco

nri

feri

me

nto

ai

serv

izi

soci

o-s

an

ita

ri.

Pe

rch

éil

RE

Ip

oss

atr

ova

rel’a

ttu

azi

on

ed

esi

de

rata

èp

ert

an

ton

ece

ssa

rio

no

nso

loch

eil

serv

izio

soci

ale

pro

fess

ion

ale

sira

ffo

rzi,

ma

an

che

che

sia

ingra

do

di

est

en

dere

atu

tta

lare

ted

el

terr

ito

rio

-e,

inp

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ico

lare

,ai

cen

tri

per

l’im

pie

go

–p

rati

che

fin

ora

rela

tivam

en

ted

iffu

sen

elso

loco

nte

sto

soci

o-s

an

itari

o.

Page 24: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI · 2018. 10. 18. · Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione

— 35 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

L’a

ttiv

ità

di

ass

ess

men

tp

rop

ria

de

lse

rviz

ioso

cia

lep

rofe

ssio

na

letr

ova

com

pim

en

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ell

ad

efi

niz

ion

ed

el

pro

ge

tto

pe

rso

na

lizz

ato

,in

cui

acc

an

toa

ll’e

spli

cita

zio

ne

de

gli

ob

iett

ivi/

risu

lta

tia

tte

sie

ag

liim

pe

gn

ich

ela

fam

igli

aa

ssu

me

Le p

rio

rità

: i so

ste

gn

i ne

l pro

ge

tto

pe

rso

na

lizza

to

(contattico

nise

rvizi,rice

rcaattivadilavo

ro,frequenza

scolastica,ecc

.),so

no

individuati

glisp

ecifici

sost

egn

idicu

iil

nucleonece

ssita.Ilprogettoinvestele

diversedim

ensionidelbenessere

delnucleo–lavoro,form

azione,istruzione,

salute,casa

–e

rip

ort

aad

un

itar

ietà

gli

inte

rven

tich

ep

oss

on

oe

sser

em

ess

iin

cam

po

da

par

ted

elle

div

erse

filie

ream

min

istr

ativ

ed

igo

vern

od

eise

rviz

iter

rito

rial

i(se

rviz

iso

cial

i,ce

ntr

iper

l’im

pie

go,a

gen

zie

regi

on

alip

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form

azio

ne

,A

SL,

scu

ola

,se

rviz

isp

ecia

listi

ciso

cio

-san

itar

i,u

ffic

ip

erle

po

litic

he

abit

ativ

e,ec

c.).

Per

ise

tto

rid

iver

sid

also

cial

e,

sitr

atta

deg

liin

terv

enti

pre

vist

iale

gisl

azio

ne

vige

nte

,co

nla

rile

van

tee

ccez

ion

ed

ell’assegnodiricollocazione

,pre

vist

oin

gp

gg

gp

attu

azio

ne

del

job

sa

ctp

eri

per

cett

ori

del

laN

ASP

I(i

ln

uo

vosu

ssid

iod

id

iso

ccu

paz

ion

e)co

me

mis

ura

fin

aliz

zata

aga

ran

tire

assi

sten

zasp

eci

alis

tica

nel

lari

cerc

ad

ell’

imp

iego

,es

tesa

con

l’ist

itu

zio

ne

del

REI

anch

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suo

ib

enef

icia

ri.

Al

REI

po

tran

no

ino

ltre

asso

ciar

sisp

ecif

ich

ein

izia

tive

,co

me,

ades

emp

io,n

elca

mp

od

elle

po

litic

he

atti

ved

ella

voro

,sar

àil

caso

del

lacd

.GaranziaGiovani.

Nel

losp

eci

fico

deg

liin

terv

enti

ese

rviz

iso

cial

i,o

ltre

aq

uan

top

revi

sto

ale

gisl

azio

ne

vige

nte

,in

terv

ien

ela

qu

ota

serv

izi

del

Fon

do

Po

vert

à,co

me

già

pre

ced

en

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ente

evid

enzi

ato,

ara

ffo

rzar

ei

sost

egn

id

ap

reve

der

en

eip

roge

tti

,g

p,

gp

pg

per

son

aliz

zati

,n

ell’o

ttic

ad

ell’a

ttu

azio

ne

dei

livel

lie

ssen

zial

id

elle

pre

staz

ion

i.L’

elen

cod

egl

iin

terv

enti

ese

rviz

ifi

nan

ziab

ili,p

revi

sto

dal

de

cret

ole

gisl

ativ

o1

47

,èta

ssat

ivo

edè

ilse

guen

te(f

atti

salv

iils

ervi

zio

soci

ale

pro

fess

ion

ale,

di

cuis

iègi

àd

etto

,eil

segr

etar

iato

soci

ale,

dic

uis

idir

àd

op

o):

•tirocinifinalizzatiall’inclusionesociale,all’autonomiadellepersoneeallariabilitazione;

•sostegno

socio-educativo

domiciliare

oterritoriale,incluso

ilsupporto

nellagestionedellespese

edel

bilanciofamiliare;;

•assistenza

domiciliare

socio-assistenzialeeservizidiprossim

ità;

•sostegnoallagenitorialità

eservizio

dimediazionefamiliare;

•servizio

dimediazioneculturale;

•servizio

dipronto

intervento

sociale.

Lad

iffu

sio

ne

dit

alii

nte

rven

ti–

sia

per

ilto

tale

del

l’ute

nza

che

nel

losp

eci

fico

del

lap

ove

rtà

–è

evid

enzi

ata

nel

lefi

gure

asi

nis

tra

inte

rmin

id

isp

esa

com

ple

ssiv

ao

gni

mill

ere

sid

enti

*.Ilquadro

nonèqualitativamente

diversodaquanto

già

sst

ate

dsp

esa

cop

ess

ao

ge

es

de

tquado

oèquatat

ae

ted

eso

daqua

togà

osservato

nelcaso

delservizio

sociale

professionale,conunaeterogeneitàdellaspesa

però

più

accentuata

nel

confronto

traiterritori

eu

na

qu

ota

mag

gio

red

ell’a

rea

po

vert

àri

spet

toal

tota

le(f

igu

rain

alto

):p

erm

età

deg

liam

bit

i(p

50

)la

spe

sato

tale

èin

feri

ore

a5

mila

eu

roo

gnim

ille

resi

den

tie

nel

l’are

ap

ove

rtà

infe

rio

rea

70

0eu

ro,

me

ntr

ep

eril

10

%p

erce

nto

deg

liam

bit

ico

nsp

esa

più

alta

(p9

0),

qu

esta

èal

men

od

i1

4m

ilaeu

ron

elto

tale

eal

men

od

i3

,6m

ilaeu

ron

ell’a

rea

po

vert

à.A

nch

ep

esan

do

per

lap

op

ola

zio

ne

nel

losp

ecif

ico

del

lasp

esa

per

lap

ove

rtà

(fig

ura

inb

asso

),le

dif

fere

nze

tra

amb

iti

rest

ano

evid

enti

,o

ltre

che

mo

lto

più

sign

ific

ativ

ech

en

elca

sovi

sto

pri

ma

del

serv

izio

soci

ale

dif

fere

nze

tra

amb

iti

rest

ano

evid

enti

,o

ltre

che

mo

lto

più

sign

ific

ativ

ech

en

elca

sovi

sto

pri

ma

del

serv

izio

soci

ale

pro

fess

ion

ale:

c’è

un

10

%d

ella

po

po

lazi

on

ech

evi

vein

amb

iti

incu

in

on

sisp

end

eso

stan

zial

me

nte

nu

lla(m

eno

di

4eu

roo

gni

mill

ere

sid

enti

)e

,al

l’alt

roe

stre

mo

,u

n1

0%

incu

isi

spen

do

no

alm

eno

3,7

mila

euro

.In

olt

re,

oss

ervi

amo

anch

eu

na

no

tevo

leet

ero

gen

eità

all’i

nte

rno

del

de

cim

osu

per

iore

:il

valo

rep

95

,a

del

imit

are

il5

%d

ip

op

ola

zio

ne

asp

esa

più

alta

,èa

olt

re5

,6m

ilaeu

ro.

*L’

assi

sten

zad

om

icili

are

fuo

rid

all’a

rea

po

vert

àsi

con

cen

tra

nel

l’are

ad

iute

nza

dis

abili

tàe

anzi

ani–

incu

ida

sola

vale

46

0m

ilio

nid

ieu

rosu

icir

ca5

10

com

ple

ssiv

i–e

assu

me

spec

ific

he

cara

tter

isti

che

no

nas

sim

ilab

iliag

liin

terv

enti

ne

ll’ar

eap

ove

rtà:

èq

uin

die

sclu

san

elto

tale

.

Page 25: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI · 2018. 10. 18. · Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione

— 36 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

I so

ste

gn

i ne

l p

rog

ett

o p

ers

on

aliz

zato

: l’o

bie

ttiv

oE’possibiledefinireuntargetquantitativo

periso

stegninelpro

gettopersonalizzato

così

comesi

èfattoperilse

rvizio

sociale

pro

fessionale?Appare

quiopportuno

hf

dl

hd

ll

dl

dl

df

hll

drich

iamare

iprincipifondamentalichedevonoispirare

ilprogettopersonalizzato

:se

condola

norm

aistitu

tiva

delREI,«

ilp

rog

ett

defi

nit

o,

an

che

nella

sua

du

rata

,

seco

nd

op

rin

cip

id

iproporzionalità,appropriatezzaenoneccedenza

risp

ett

oa

lle

nece

ssit

àd

iso

steg

no

del

nu

cleo

fam

ilia

reri

leva

tein

coere

nza

con

lava

luta

zio

ne

mu

ltid

imen

sio

na

lee

con

leri

sors

ed

isp

on

ibili,

infu

nzi

on

ed

ella

corr

ett

aa

pp

lica

zio

ne

delle

riso

rse

med

esi

me»

(art.6,co

.7,deld.lgs.

147/1

7).

Adiffere

nza

che

ilse

rviz

ioso

cial

ep

rofe

ssio

nal

e,ch

ein

terv

ien

ese

mp

re–

cio

è,

per

ogn

ib

en

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iari

od

elR

EI–

per

lom

en

on

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fase

del

l’a

ssess

men

t(m

ap

inte

rven

ire

anch

ep

rim

a–

nel

l’acc

ess

o–

ed

op

o–

nel

lare

aliz

zazi

on

ed

elp

roge

tto

),p

ergl

ial

tri

inte

rven

tie

serv

izi

che

cost

itu

isco

no

iso

ste

gni

da

real

izza

ren

elp

roge

tto

,su

llab

ase

dei

sop

rari

chia

mat

ipri

nci

pid

ipro

po

rzio

nal

ità

app

rop

riat

ezza

en

on

ecce

den

zaè

nec

essa

ria

un

ace

rta

pru

den

zan

ell’i

nd

icar

ela

freq

uen

zaco

ncu

idev

on

oes

sere

pre

vist

iri

chia

mat

ipri

nci

pid

ipro

po

rzio

nal

ità,

app

rop

riat

ezza

en

on

ecce

den

za,è

nec

essa

ria

un

ace

rta

pru

den

zan

elli

nd

icar

ela

freq

uen

zaco

ncu

idev

on

oes

sere

pre

vist

i.In

alcu

ni

casi

lost

ess

ole

gisl

ato

red

eleg

ato

che

limit

al’a

zio

ne

dei

serv

izi

soci

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sein

sed

ed

ian

alis

ip

relim

inar

ee

mer

geu

na

situ

azio

ne

di

po

vert

àch

esi

ail

me

roef

fett

od

iunacondizionedidisoccupazione«ordinaria»

(es.

per

dit

ad

iu

np

ost

od

ila

voro

per

cris

iaz

ien

dal

e,e

sau

rim

ento

del

laN

ASP

I,d

iffi

colt

àd

ire

inse

rim

ento

lavo

rati

vo),ilprogettopersonalizzato

vasostituitodal«pattodiservizio»

(dic

uia

ldec

reto

legi

slat

ivo

15

0d

el2

01

5,

art.

20

)ch

eib

enef

icia

riR

EId

ovr

ann

ost

ipu

lare

con

ilce

ntr

op

erl’i

mp

iego

così

com

efa

nn

otu

tti

gli

altr

id

iso

ccu

pat

ial

fin

ed

ico

nfe

rmar

eil

pro

pri

ost

ato

di

dis

occ

up

azio

ne.

Allo

ste

sso

mo

do

,in

ass

en

zad

ib

iso

gni

com

ple

ssi,

no

nd

and

osi

luo

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lafo

rmaz

ion

ed

ieq

uip

em

ult

idis

cip

linar

e,il

serv

izio

soci

ale

po

tre

bb

ep

roce

der

ead

un

ap

roge

ttaz

ion

ese

mp

lific

ata

,se

nza

atti

vare

fl

ll’ll

hl

àl

(l’

lsi

gnif

icat

ivi

sost

egn

i.O

,an

cora

,n

el

caso

all’a

tto

de

llari

chie

sta

de

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EIsi

agi

àp

rese

nte

un

ap

resa

inca

rico

da

par

ted

ial

tri

serv

izi

(si

pen

sia

tutt

al’a

rea

del

soci

o-

san

itar

io),

lava

luta

zio

ne

ela

pro

gett

azio

ne

già

effe

ttu

ate

son

oin

tegr

ate

aifi

nid

elR

EI,m

an

on

nec

essa

riam

ente

dan

no

luo

goal

l’att

ivaz

ion

ed

inu

ovi

sost

egn

i.N

ed

eriv

ach

eèsolo

neicasidibisognocomplesso

ed

iu

na

ssess

men

tch

ed

àlu

ogo

all’a

ttiv

azio

ne

del

l’eq

uip

em

ult

idis

cip

linar

echeappare

necessariofissare

un

targ

et

nei

term

ini

dell’a

ttiv

azi

on

ed

egli

inte

rven

tie

dei

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izi

soci

ali

di

cui

alla

pag

ina

pre

ced

ente

.Si

pen

sial

caso

(pro

bab

ilmen

tetr

ai

più

fre

qu

en

tip

erp

late

ed

iri

feri

men

tod

imis

ure

qu

alii

lREI

),d

inu

clei

incu

ila

situ

azio

ne

did

iso

ccu

paz

ion

esi

acco

mp

agn

aad

altr

eco

nd

izio

nid

ifra

gilit

àch

ere

nd

on

od

iffi

cile

un

inse

rim

ento

inaz

ien

da

sen

on

pre

vio

un

per

cors

oso

cio

-ed

uca

tivo

pre

limin

are

ovv

ero

un

tiro

cin

iofi

nal

izza

toal

l’in

clu

sio

ne

soci

ale

eal

l’au

ton

om

ia(d

alle

cara

tte

rist

ich

eaz

ien

da

sen

on

pre

vio

un

per

cors

oso

cio

ed

uca

tivo

pre

limin

are

ovv

ero

un

tiro

cin

iofi

nal

izza

toal

lin

clu

sio

ne

soci

ale

eal

lau

ton

om

ia(d

alle

cara

tte

rist

ich

esp

eci

fica

men

tein

div

idu

ate

inu

nac

cord

oin

Co

nfe

ren

zaSt

ato

-Reg

ion

id

el2

2.1

.20

15

),so

steg

ni

che

ilse

rviz

ioso

cial

ed

eve

con

div

ider

eco

nil

cen

tro

pe

rl’i

mp

iego

–e

con

iln

ucl

eo

fam

iliar

e–

inse

de

di

ass

ess

men

t.O

pp

ure

,si

pen

siad

un

asi

tuaz

ion

ein

cui

lap

ove

rtà

siac

com

pag

na

adu

na

situ

azio

ne

di

tras

cura

tezz

ad

eim

ino

ren

ni

pre

sen

tin

eln

ucl

eoe

l’eq

uip

em

ult

idis

cip

linar

eat

tivi

serv

izid

iso

steg

no

alla

gen

ito

rial

ità

coo

rdin

and

osi

con

lasc

uo

lae

iser

vizi

soci

o-s

anit

ari.

No

pre

ved

ibile

iln

um

ero

dis

itu

azio

nic

om

ple

sse

incu

isir

ico

rre

alla

com

po

sizi

on

ed

ell’e

qu

ipe

eal

lad

efin

izio

ne

diu

nq

uad

rod

ian

alis

iap

pro

fon

dit

o,

iln

um

ero

dic

asii

ncu

iin

esi

toa

tale

qu

adro

em

erga

lan

ece

ssit

àd

isin

goli

sost

egn

i(ci

oè,

no

nsi

pu

òp

orr

eco

me

targ

etu

nce

rto

nu

me

rod

itir

oci

nip

iutt

ost

och

ed

iatt

ivaz

ion

idi

)as

sist

enza

do

mic

iliar

e,e

cc.)

,ma

alla

luce

diq

uan

toso

pra

app

are

nec

essa

rio

che

alm

en

op

er

tutt

iin

ucl

eiin

cuisi

sia

pro

ced

uto

alla

defi

niz

ion

ed

elq

uad

rod

ian

alisi

ap

pro

fon

dit

o,ven

ga

att

ivato

com

eso

stegn

on

elp

rogett

ou

no

degli

inte

rven

tio

deise

rviz

iso

ciali

evid

enzi

atia

llap

agin

ap

rece

den

te.

Ino

ltre

,ap

par

eo

pp

ort

un

oin

dic

are

un

osp

eci

fico

targ

et

diin

terv

en

to:

sulla

bas

ed

elle

evid

enze

rece

nti

,in

man

iera

sem

pre

più

con

cord

eip

rim

ian

nid

ivit

a–

ip

rim

im

ille

gio

rni

–so

no

con

sid

era

tiu

na

delle

fasi

più

delica

ted

ell’e

sist

en

za,

incu

ila

pre

sen

zad

isp

ecif

icif

atto

rid

iris

chio

pu

òav

ere

effe

ttid

ura

turi

per

ilre

sto

del

lavi

taco

sìco

me

,vi

ceve

rsa,

inte

rve

nti

pre

coci

ed

in

atu

rap

reve

nti

vari

sult

ano

ave

rela

mag

gio

reef

fica

cia.

Lap

ove

rtà

èin

du

bb

iam

en

teu

no

di

qu

ei

fatt

ori

di

risc

hio

che

pe

san

osu

lfu

turo

dei

bam

bin

ise

acco

mp

agn

ati

adal

tre

frag

ilità

del

nu

cle

oIn

olt

rele

rice

rch

ed

imo

stra

no

che

inte

rven

tid

iso

steg

no

alla

gen

ito

rial

ità

ade

sem

pio

pe

san

osu

lfu

turo

dei

bam

bin

i,se

acco

mp

agn

ati

adal

tre

frag

ilità

del

nu

cle

o.

Ino

ltre

leri

cerc

he

dim

ost

ran

och

ein

terv

enti

di

sost

egn

oal

lage

nit

ori

alit

à,ad

ese

mp

ion

ella

form

ad

ell’h

om

evis

itin

go

altr

iin

terv

enti

ilcu

io

bie

ttiv

osi

ail

sost

egn

oal

l’ese

rciz

iop

osi

tivo

del

ruo

loge

nit

ori

ale,

mig

liora

nd

oil

fun

zio

nam

ento

psi

coso

cial

ee

cogn

itiv

od

eib

amb

ini,

han

no

un

’eff

icac

iad

ura

tura

nel

tem

po

,so

pra

ttu

tto

per

inu

clei

più

frag

iliin

con

diz

ion

iso

cio

-eco

no

mic

he

svan

tagg

iate

.U

no

bie

ttiv

osp

eci

fico

di

qu

est

oP

ian

qu

ind

il’att

ivazi

on

ed

iu

np

erc

ors

od

iso

stegn

oalla

gen

ito

rialità

ogn

iq

ualvo

lta

sip

rese

nti

un

asi

tuazi

on

ed

ib

iso

gn

oco

mp

less

oco

me

sop

rad

efi

nita

en

eln

ucl

eo

sia

pre

sen

teu

nb

am

bin

oo

un

ab

am

bin

an

eip

rim

im

ille

gio

rnid

ella

sua

vit

a.

Page 26: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI · 2018. 10. 18. · Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione

— 37 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

Le p

rio

rità

: i p

un

ti p

er

l’acc

ess

o a

l R

EI

Restadaco

nsiderare

inquestoPianoillivelloessenziale

relativoall’inform

azioneeall’accessoal

REI.Nonsi

trattaevidentemente

diunanovitàassoluta

nelca

mpodellepolitich

eso

cialiterritoriali:

già

inattuazione

della

legge

328

del2000

(la

legge

quadro

peril

sistema

diinterventi

ese

rvizi

soci

ali

),le

Re

gio

ni

con

pro

pri

ele

gg

ia

vre

bb

ero

do

vu

top

reve

de

rel’e

rog

azi

on

ed

ell

ap

rest

azi

on

ed

i“s

eg

reta

ria

toso

cia

lep

er

info

rma

zio

ne

eco

nsu

len

zaa

lsi

ng

olo

ea

in

ucl

ei

fam

ilia

ri”

(art

.2

2,

co.

4,

lett

.a

).C

om

ev

isto

pre

ced

en

tem

en

teil

de

cre

tole

gis

lati

vo

14

7p

reve

de

con

rife

rim

en

toa

lR

EI

un

aso

rta

di

Co

me

vis

top

rece

de

nte

me

nte

,il

de

cre

tole

gis

lati

vo

14

7p

reve

de

,co

nri

feri

me

nto

al

RE

I,u

na

sort

ad

isp

eci

ali

zza

zio

ne

ne

ll’a

mb

ito

de

lle

fun

zio

ni

de

lse

gre

tari

ato

soci

ale

con

l’is

titu

zio

ne

dipunti

per

l’accessoalREI,

“pressoiqualiin

ogniambitoterritoriale

èoffertainform

azione,consulenza

e

orientamento

ainucleifamiliari

sulla

rete

inte

gra

tad

eg

liin

terv

en

tie

dei

serv

izi

soci

alie,

qualora

ricorranole

condizioni,assistenza

nellapresentazionedellarichiestadelReI”

(art

.6

.co

.1

).I

pu

nti

pe

rl’a

cce

sso

al

RE

I,p

ert

an

to,

no

nso

no

da

con

sid

era

rest

rutt

ure

sep

ara

tee

an

dra

nn

oin

teg

rati

ne

lsi

ste

ma

già

(eve

ntu

alm

en

te)

pre

sen

ten

ei

terr

ito

rid

ie

serc

izio

de

lle

fun

zio

ni

di

segr

etar

iato

soci

ale.

Ico

mu

nip

oip

otr

ann

op

reve

de

re–

nel

lalo

roau

ton

om

iae

per

spec

ific

ibis

ogn

io

rgan

izza

tivi

–la

po

ssib

ilità

che

lari

chie

sta

del

REI

ven

gam

ate

rial

men

teef

fett

uat

ap

ress

ou

na

stru

ttu

rad

iver

sa(a

de

sem

pio

,il

CA

F),

sen

zach

eci

òp

erò

facc

iave

nir

men

ola

ne

cess

ità

che

ip

un

tip

erl’a

cces

sosi

ano

com

un

qu

eat

tiva

tico

nle

des

crit

tefu

nzi

on

idis

egre

tari

ato

soci

ale.

Trat

tan

do

sid

ise

rviz

iod

ica

ratt

ere

tip

icam

en

tetr

asve

rsal

ea

tutt

al’o

ffe

rta

di

serv

izi

soci

ali

no

Trat

tan

do

sid

ise

rviz

iod

ica

ratt

ere

tip

icam

en

tetr

asve

rsal

ea

tutt

alo

ffe

rta

di

serv

izi

soci

ali,

no

po

ssib

iled

isti

ngu

ere

un

osp

ecif

ico

del

l’are

po

vert

à»n

else

gret

aria

toso

cial

eco

rren

tem

ente

off

ert

oa

live

llote

rrit

ori

ale.

Nel

l’in

dag

ine

Ista

til

serv

izio

èin

fatt

ico

nsi

der

ato

ind

ivis

ibile

(cla

ssif

icat

oco

me

«m

ult

iute

nza

»)

ein

clu

de

anch

efu

nzi

on

ich

eva

nn

oo

ltre

losp

ecif

ico

del

serv

izio

soci

ale

(si

pen

sial

leva

rie

iniz

iati

vein

mat

eria

di

po

rta

un

ica

per

l’acc

esso

aise

rviz

iso

cio

-san

itar

i,co

nu

na

cert

ad

iffu

sio

ne

sul

terr

ito

rio

ein

pas

sato

pro

mo

sse

anch

ea

vale

resu

lleri

sors

ed

elFo

nd

op

erle

no

nau

tosu

ffic

ien

ze).

Ad

ogn

imo

do

,n

on

ost

ante

lep

revi

sio

nid

ella

legg

e3

28

ele

spec

ific

he

iniz

iati

veci

tate

,ancheperil

segretariato

sociale

,co

me

per

gli

altr

ise

rviz

ip

rim

aan

aliz

zati

,iltrattodominante

èquellodiuna

distribuzioneterritoriale

estremamente

eterogenea

e,in

par

tico

lare

,u

na

spes

am

olt

ob

assa

,se

no

nas

sen

te,

inu

na

po

rzio

ne

mo

lto

amp

iad

ite

rrit

ori

o.

Nel

lefi

gure

ala

to(i

nal

to,

lad

istr

ibu

zio

ne

deg

liam

bit

i;in

bas

soip

erc

enti

lip

esan

do

glia

mb

itip

erla

po

po

lazi

on

ere

sid

en

te)

sio

sse

rva

com

ed

egli

amb

iti;

inb

asso

,ip

erc

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lip

esan

do

glia

mb

itip

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po

po

lazi

on

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sid

en

te),

sio

sse

rva

com

ela

spe

sasi

an

ulla

per

più

diu

nd

eci

mo

de

glia

mb

iti

ere

stit

rasc

ura

bile

anch

eo

ltre

il2

per

cen

tile

(men

od

i3

00

eu

roo

gni

mill

ere

sid

enti

),m

entr

ela

med

ian

aco

mu

nq

ue

no

nsu

per

ii

mill

eeu

ro.

Inve

cen

el1

0%

deg

liam

bit

iasp

esa

mag

gio

re,

qu

esta

èd

i3

,4m

ilaeu

roe

com

un

qu

esu

per

iore

a3

mila

euro

anch

ep

esan

do

per

lap

op

ola

zio

ne.

Page 27: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI · 2018. 10. 18. · Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione

— 38 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

I p

un

ti p

er

l’acc

ess

o a

l R

EI:

l’o

bie

ttiv

o Ipunti

perl’a

ccesso

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bbero

dovuto

essere

comunicati

alM

inistero

dellavoro

edelle

politich

eso

cialientronova

nta

giorn

idall’entrata

invigore

deldecreto

legislativo

147(avve

nuta

il14

ottobre

2017).

Al21

marzo

2018

sono

347

gliambitich

ehanno

effettuato

laco

municazione

(poco

meno

del60%

delto

tale,cu

ico

rrisponde

oltre

il65%

della

popolazione

residente).

Intaliterritori

mediamente

èpre

sente

un

punto

perl’a

ccesso

ogni10

milaabitanti,anch

ese

,co

mplessivamente,

oltre

unquartodellapopolazionerisiedein

ambitico

nmenodidue

punti

diacc

essoogni100.0000

abitanti

Inoltre

vièunanotevo

lissim

ava

riabilitàtrare

gioni:si

vadaglioltre

40punti

perl’a

ccesso

abitanti.

Inoltre

vièunanotevo

lissim

ava

riabilitàtrare

gioni:si

vadaglioltre

40punti

perla

ccesso

ogni100milaabitantiin

Molise

ai3delLa

zio,dellaBasilica

taedellaP.A.diTrento

.In

realtà,nelca

sodeipunti

perl’a

ccesso

unace

rtadiffere

nziazionedell’indicato

reèanch

el’e

ffetto

evidente

delladiversaco

nform

azioneterritoriale.Sipre

nda,adese

mpio,daunlato,ilM

olise

,in

cui

sonopre

senti136co

munidicu

iso

lo4co

npiù

di10milaabitanti(nessunoco

npiù

di50mila)eoltre

il90%

con

meno

di5

milaabitanti;dall’altro

lato,ilLa

zio,in

cuiRomadaso

lahapoco

meno

della

popolazione

degli

altri

377

comunidella

regione

messiinsieme

(l’80%

deiquali,co

munque,co

nmenodi10milaabitanti).Le

esigenze

deipicco

lico

muniso

no,in

maniera

evidente,co

mpletamente

diversedaquellediunametropolico

meRomaela

disloca

zionedeise

rviziassumeca

ratteristichenon

comparabili.

Lanotevo

lediffusionein

Italiadipicco

lico

munirimandaaco

nsiderazionich

eva

nnoevidentemente

oltre

losp

ecifico

deipuntiperl’a

ccesso

inve

stendotu

ttal’o

ffertadeise

rviziso

ciali(e

nonso

lo)epiù

oltre

losp

ecifico

deipuntiperla

ccesso,inve

stendotu

ttalo

ffertadeise

rviziso

ciali(e

nonso

lo)epiù

ingenerale

rich

iama

lanecessitàdipromuovere

lagestioneassociata

deiservizi.

Ma,nelca

sodi

servizich

enece

ssitano

diunaloro

rico

noscibilitàfisica

sulterritorio,diventa

essenziale

tenerco

nto

dellaparticolare

conform

azionedelterritoriomedesimo.

Inparticolare

,si

ritienech

e,in

via

generale,perillive

lloessenziale

dell’inform

azioneedell’acc

essoalREI,si

possafissare

untargetneiterm

inise

guenti:garantire

inciascunambitoterritoriale

alm

enounpunto

diaccessoogni40.000abitanti.M

atale

targetdeve

tenerco

nto,daun

lato

,dellapre

senza

dico

munimolto

picco

li,dove

vagarantita

unapre

senza

più

capillare

degliuffici,se

ppure

con

unaflessibilitànell’organizza

zione

deimedesimieve

ntu

alm

ente

gestitaalive

llo

di

ambitoterritoriale;dall’altro

lato

,dellapre

senza

dicittàmetropolitane,in

cuila

conce

ntrazionedellapopolazione

perm

etteadogniufficio

diso

ddisfare

platee

molto

più

ampie.Quindi,

sein

un

dato

ambito

territoriale

sono

compre

sicomuniconmenodi10milaabitanti,pertuttitalicomunivacomplessivamente

previsto

unpunto

diaccessoogni20milaabitanti;se

inve

cenell’ambitoèco

mpre

sounco

muneca

poluogodicittàmetropolitana,p

er

tale

com

un

el’o

bie

ttiv

fiss

ato

inu

np

un

top

er

l’acc

ess

oo

gn

i70

mila

ab

itan

ti.

Gli

ob

iett

iviso

pra

definitiso

nodaperseguireneilimitidelleriso

rsedisponibilico

meperise

rvizipre

cedentemente

esa

minati

eso

no

com

un

qu

ed

aco

nsi

dera

rsi

Gli

ob

iett

iviso

pra

definitiso

nodaperseguireneilimitidelleriso

rsedisponibili,co

meperise

rvizipre

cedentemente

esa

minati,e

son

oco

mu

nq

ue

da

con

sid

era

rsi

sub

ord

inati

al

sod

dis

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men

tod

ei

vin

coli

pre

ced

en

tem

en

teim

po

sti

inte

rmin

id

ise

rviz

ioso

ciale

pro

fess

ion

ale

ed

iso

stegn

id

ap

reved

ere

nel

pro

gett

op

ers

on

alizz

ato

.

Page 28: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI · 2018. 10. 18. · Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione

— 39 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

Il r

ipa

rto

de

lla

qu

ota

se

rviz

i de

l Fo

nd

o P

ove

rtà

Ilive

lliessenzialidelleprestazioniprimaesa

minatidevonoessere

garantitineilimitidelleriso

rsedisponibili

lF

dP

àd

lfi

di297

ili

id

il2018

347

ili

il2019

470

ili

id

iFu

nzi

on

iR

iso

rse

nelFo

ndoPovertà,dotato

atalfinedi

29

7m

ilio

ni

di

eu

ron

el

20

18

,3

47

mil

ion

in

el

20

19

ea

47

0m

ilio

ni

di

eu

roa

de

corr

ere

da

l2

02

0.In

realtà,alcuniinterventiese

rvizidico

ntrastoallapove

rtàhannosp

ecificità

tali

danonesa

urirsinelmodellofinora

illustrato

;èilca

soin

particolare

dei

sen

zad

imo

ra(e,più

ingenerale,di

chièin

po

ve

rtà

est

rem

a)in

cuila

complessitàdelbisognopuòessertale

darich

iedere

apposite

strategie

di

accompagnamento,diintensità

esp

ecializzazione

non

immaginabilinella

generalità

deipro

gettida

di

ib

fii

id

lREIA

tiit

tièd

tit

ti

it

ii

ttt

li2

0

Fu

nzi

on

i2

01

8

Att

uaz

ion

e d

ei li

velli

ess

enzi

ali

con

nes

si a

l REI

(ac

cess

o,

asse

ssm

ent,

pro

gett

o

27

2

mili

on

ip

red

isp

orr

ep

erib

enef

icia

rid

elR

EI.A

qu

esti

inte

rven

tiè

de

stin

ata

un

aq

uo

tap

ari

inte

rmin

ist

rutt

ura

lia

20

mil

ion

id

ie

uro

,su

llab

ase

del

mo

del

logi

àco

nco

rdat

oin

sed

ed

iC

on

fere

nza

Un

ific

ata

volt

oa

pro

mu

ove

rep

olit

ich

ecd

.d

ell’h

ou

sin

gfi

rst(cfr.

Lin

ee

di

ind

iriz

zop

er

ilco

ntr

ast

oa

lla

gra

ve

em

arg

ina

zio

ne

inIt

alia,

appro

vate

inConferenza

Unificata

il5.11.2015,daco

nsiderare

parteessenziale

diquestoPianoperquanto

conce

rnela

pro

grammazionedeise

rviziperise

nza

dim

ora).

Inoltre

periltriennio

201820

ad

altri

interventi

dieleva

tasp

ecializzazione

edelica

tezza

rivo

ltianeo

personalizzato

)

Inte

rven

ti e

ser

vizi

in f

avo

re d

i p

erso

ne

in p

ove

rtà

estr

ema

e se

nza

dim

ora

20

m

ilio

ni

Ino

ltre

,p

eril

trie

nn

io2

01

8-2

0,

adal

tri

inte

rven

tid

iel

evat

asp

ecia

lizza

zio

ne

ed

elic

atez

za–

rivo

ltianeo-

maggiorenniin

uscitadaunpercorsodipresa

incarico

ase

gu

ito

diallo

nta

nam

en

tod

alla

fam

iglia

dio

rigin

e–sonodestinatiin

viasperimentale5milioniannui.

Inq

uest

oca

so,

sarà

un

osp

eci

fico

decr

eto

delM

inis

tro

del

lavo

roe

delle

po

liti

che

soci

ali,

sen

tito

ilM

inis

tero

de

ll’ist

ruzi

on

e,

dell’u

niv

ers

ità

ed

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rice

rca,

pre

via

inte

sain

Co

nfe

ren

zaU

nif

icata

,a

stab

ilir

ele

mo

dalità

att

uati

ved

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speri

men

tazi

on

e.

Ma

ap

art

eq

ue

stiin

terv

en

tiil

rest

od

ella

qu

ota

serv

izi–272milionidieuro

nel2018

cuisiaggiungono50

Sper

imen

tazi

on

e n

eo-

mag

gio

ren

ni g

ià in

car

ico

nel

la

min

ore

età

5 m

ilio

ni

Totale

29

7

Ma

ap

arte

qu

esti

inte

rven

ti,

ilre

sto

del

laq

uo

tase

rviz

i–2

72

mil

ion

id

ie

uro

ne

l2

01

8,

cui

sia

gg

iun

go

no

50

mil

ion

in

el

20

19

,1

73

mil

ion

in

el

20

20

e1

78

ad

eco

rre

red

al

20

21

–è

volt

oa

fin

an

ziare

gli

ob

iett

ivi

di

serv

izio

pri

ma

ind

ivid

uati

inatt

uazi

on

ed

ei

liv

ell

ie

sse

nzi

ali

de

lR

EI.

Tali

riso

rse

son

otr

asf

eri

ted

al

Min

iste

rod

el

lavo

roe

delle

po

liti

che

soci

ali

dir

ett

am

en

teagli

am

bit

ite

rrit

ori

ali,

un

avo

lta

valu

tata

laco

ere

nza

del

Pia

no

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nale

con

lefi

nalità

di

qu

est

oP

ian

on

azi

on

ale

.Le

Re

gio

ni

po

tra

nn

oco

mu

nq

ue

inte

gra

re,

av

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resu

ip

rop

rib

ila

nci

,le

riso

rse

da

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zza

rea

lra

ffo

rza

me

nto

de

ise

rviz

id

ico

ntr

ast

oa

lla

po

ve

rtà

sul

pro

pri

ote

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od

ico

mp

ete

nza

:in

tal

caso

po

tran

no

an

che

eve

ntu

alm

en

teri

chie

dere

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le

Tota

lem

ilio

ni

raff

orz

am

en

tod

ei

serv

izi

di

con

tra

sto

all

ap

ov

ert

àsu

lp

rop

rio

terr

ito

rio

di

com

pe

ten

za:

inta

lca

so,

po

tran

no

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che

eve

ntu

alm

en

teri

chie

dere

che

leri

sors

en

on

sian

otr

asf

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ted

ire

ttam

en

teagli

am

bit

i,p

rovve

den

do

vila

Re

gio

ne

info

rma

inte

gra

ta(e

ntr

o6

0gio

rnid

alri

cevim

en

tod

elle

riso

rse

nazi

on

ali).

Ma

sulla

base

di

qu

ali

crit

eri

avvie

ne

iltr

asf

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toagli

am

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io

alle

Re

gio

ni?

Po

ich

éle

riso

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son

ole

gate

agli

ob

iett

ivi

di

serv

izio

inu

n’o

ttic

ad

ip

rogre

ssio

ne

gra

du

ale

vers

olivelli

ess

en

ziali

delle

pre

stazi

on

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agara

nti

reu

nif

orm

em

en

ten

el

paese

,a

regim

ela

qu

ota

serv

izi

del

Fon

do

po

vert

àd

atr

asf

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rea

ciasc

un

terr

ito

rio

an

drà

ind

ivid

uata

ap

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ire

da

un

ast

ima

delfa

bb

iso

gn

oe

delco

sto

stan

dard

delle

pre

stazi

on

ico

nn

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e.

Ma

èevid

en

tech

esi

tratt

ad

iu

np

erc

ors

ogra

du

ale

che

pu

òtr

ova

red

efi

niz

ion

eso

lod

op

ou

nass

est

am

en

tod

ein

um

eri

ed

elle

cara

tte

rist

ich

ed

eib

en

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ciari

el’a

ffe

rmazi

on

esi

tratt

ad

iu

np

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ors

ogra

du

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che

pu

òtr

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red

efi

niz

ion

eso

lod

op

ou

nass

est

am

en

tod

ein

um

eri

ed

elle

cara

tte

rist

ich

ed

eib

en

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ciari

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fferm

azi

on

ed

iun

mo

dello

dise

rviz

i–

com

eim

magin

ati

dalle

gis

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red

ele

gato

–ch

ep

erm

ett

ad

ist

imarn

eco

np

iùacc

ura

tezz

aico

sti.

Cru

ciale

da

qu

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op

un

tod

ivis

taè

l’alim

en

tazi

on

ed

ella

isti

tuen

da

Ban

cad

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REI,

part

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eln

uo

voSis

tem

ain

form

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vou

nit

ari

od

eise

rviz

iso

ciali

(SIU

SS)

pre

vis

tod

al

legis

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red

ele

gato

per

lara

cco

lta

dei

dati

no

nso

losu

lle

pre

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on

iero

gate

,m

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che

sulle

valu

tazi

on

ie

lep

roge

ttazi

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ip

ers

on

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ate

eff

ett

uate

,n

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ché

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cara

tteri

stic

he

dell’o

ffe

rta

deise

rviz

iatt

ivata

,an

che

inte

rmin

id

ip

rofe

ssio

nie

op

era

tori

soci

ali

coin

volt

i.

Page 29: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI · 2018. 10. 18. · Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Vista la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante Bilan-cio di previsione

— 40 —

GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 1556-7-2018

Gli in

dic

ato

ri d

i ri

pa

rto

Se

quindia

regim

e,

sull

ab

ase

de

ll’a

ttu

azi

on

ed

ell

am

isu

rae

de

lle

info

rma

zio

ni

racc

olt

e,

sip

roce

de

ràa

du

na

qg

,,

pst

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da

rdiz

zazi

on

ete

rrit

ori

ale

de

ico

sti

con

ne

ssi

all

’att

ua

zio

ne

de

lR

EI,

nella

pri

ma

fase

–e

sicu

ram

en

tep

er

ilp

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od

od

ivig

en

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iq

uest

oP

ian

o–

no

nci

sip

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rife

rire

agli

ind

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rid

isp

on

ibilia

lfi

ne

di

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ivid

ua

rei

fab

bis

og

ni

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cia

scu

nte

rrit

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o.

Inta

lse

nso

,n

on

pu

òch

eco

nsi

de

rars

iin

na

nzi

tutt

ou

nin

dic

ato

red

ell

ad

istr

ibu

zio

ne

terr

ito

ria

led

ell

am

isu

ra“p

on

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16

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18

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ell

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L’in

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no

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lfa

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iso

gn

o,

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pa

gn

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l’in

dic

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di

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o:

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gra

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de

pri

va

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ne

ma

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po

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fin

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ne

lla

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nn

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po

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len

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ari

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gio

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len

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Po

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20

%

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drà

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leri

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ero

di

be

ne

fici

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SIA

resi

de

nti

inu

na

da

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ne

sul

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on

ale

,il

nu

me

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ire

sid

en

tisu

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lap

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no

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po

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tta

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nza

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an

iera

che

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taa

ttri

bu

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gio

ne

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uo

teo

tte

nu

tesu

lla

ba

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ed

istr

ibu

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ni

terr

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ria

lid

ei

sin

go

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dic

ato

ri.

Ric

ord

iam

och

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ue

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che

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iri

leva

–tr

att

an

do

sid

iri

pa

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–n

on

èil

nu

me

roa

sso

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pe

rso

ne

inci

asc

un

ad

iq

ue

ste

con

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ion

i,m

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dif

fusi

on

ere

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va

ne

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nfr

on

totr

are

gio

ni

(cio

è,

ad

ese

mp

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sep

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loin

dic

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reg

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eA

pre

sen

tail

do

pp

iod

ip

ers

on

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are

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ne

B,

lap

rim

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ceve

ild

op

pio

de

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riso

rse

).G

liin

dic

ato

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pra

de

scri

tti

no

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no

dis

po

nib

ili

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ve

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am

bit

ote

rrit

ori

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,se

no

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nri

feri

me

nto

all

ad

istr

ibu

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ne

terr

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ria

led

el

SIA

(e,

infu

turo

de

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EI)

ea

lla

po

po

lazi

on

eG

liin

dic

ato

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pra

de

scri

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no

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no

dis

po

nib

ili

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ve

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rrit

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,se

no

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nri

feri

me

nto

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istr

ibu

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ne

terr

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el

SIA

(e,

infu

turo

de

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ea

lla

po

po

lazi

on

ere

sid

en

te.

Sa

ràil

de

cre

tod

iri

pa

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de

lle

riso

rse

(de

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el

Min

istr

od

el

lav

oro

ed

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ep

oli

tich

eso

cia

li,

di

con

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oco

nil

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istr

od

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’eco

no

mia

ed

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efi

na

nze

,p

revia

inte

sain

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ed

iC

on

fere

nza

Un

ific

ata

)a

din

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idu

are

eve

ntu

alm

en

tecr

ite

riu

nif

orm

iin

tutt

ele

Re

gio

ni

pe

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dis

trib

uzi

on

ea

gli

am

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rrit

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,a

tte

soch

e,

alt

rim

en

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rest

an

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eco

mp

ete

nze

de

lla

Re

gio

ne

l’in

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idu

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on

ed

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uo

tad

aa

ttri

bu

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sin

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lia

mb

iti

terr

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li.

Pe

rla

qu

ota

de

lFo

nd

od

est

ina

taa

ise

nza

dim

ora

ea

in

eo

-ma

gg

iore

nn

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riti

en

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inve

ce,

ne

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ari

ou

tili

zza

rein

dic

ato

rid

ive

rsi.

Ise

nza

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son

oin

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rtic

ola

reco

nce

ntr

ati

ne

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gra

nd

ia

ree

urb

an

e:

ne

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pri

me

sett

eci

ttà

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tro

po

lita

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op

rese

nti

olt

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tàd

ei

sen

zad

imo

rad

el

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ese

eso

no

leu

nic

he

citt

àin

cui

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eco

nta

no

più

di

mil

leci

ascu

na

.C

om

eg

iàp

er

gli

inte

rve

nti

fin

an

zia

tin

el

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17

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lere

sul

PO

Nin

clu

sio

ne

esu

lF

EA

Dsi

riti

en

ech

eil

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%d

ell

eri

sors

ed

eb

ba

no

ess

ere

rise

rva

tea

tali

com

un

ie

ilre

sto

all

eC

om

eg

iàp

er

gli

inte

rve

nti

fin

an

zia

tin

el

20

17

ava

lere

sul

PO

Nin

clu

sio

ne

esu

lF

EA

D,

siri

tie

ne

che

il5

0%

de

lle

riso

rse

de

bb

an

oe

sse

reri

serv

ate

ata

lico

mu

ni

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rest

oa

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reg

ion

i,e

ve

ntu

alm

en

teid

en

tifi

can

do

d’i

nte

saco

nla

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ein

tere

ssa

tasp

eci

fich

ed

est

ina

zio

ni

pe

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ni

con

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rtic

ola

reco

nce

ntr

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on

ed

el

fen

om

en

o.

Qu

an

toin

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ea

in

eo

-ma

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iore

nn

i,a

nch

ein

qu

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oca

so,

sop

ratt

utt

oco

nri

feri

me

nto

ai

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izi

soci

o-e

du

cati

vi

resi

de

nzi

ali

,se

mb

rae

sse

rci

un

ap

art

ico

lare

con

cen

tra

zio

ne

ne

lle

citt

àm

etr

op

oli

tan

e,

do

ve

sitr

ova

infa

tti

qu

asi

il3

0%

de

im

ino

ren

ni

fuo

rifa

mig

lia

ne

ise

rviz

ire

sid

en

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li.

Si

riti

en

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mu

nq

ue

che

,o

ltre

all

eci

ttà

me

tro

po

lita

ne

,ci

asc

un

are

gio

ne

de

bb

ap

ote

rp

art

eci

pa

rea

lla

spe

rim

en

tazi

on

ep

er

un

nu

me

rod

ia

mb

iti

dip

en

de

nte

da

lla

dif

fusi

on

ed

ell

ap

op

ola

zio

ne

inte

ress

ata

,d

aid

en

tifi

care

con

ap

po

sito

rip

art

o.

18A04583