Mini guida riforma

4
Il Cappellaio Matto Il Cappellaio Matto Rivista di LdS-Sinistra Universitaria. Il sindacato studentesco Rivista di LdS-Sinistra Universitaria. Il sindacato studentesco Edizione speciale: riforma didattica Edizione speciale: riforma didattica Dal prossimo anno accademico ci saranno delle grosse novità per gli studenti di Lettere. Durante questo anno la nostra Facoltà ha infatti proceduto alla formulazione dei nuovi ordinamenti e regolamenti didattici, su cui si basano i piani di studio di ognuno di noi. Questo lavoro è stato necessario per l’attuazione della riforma Moratti-Mussi. Cos’è la riforma Moratti-Mussi? Nel 2004 l’allora ministro Moratti promulgò la legge 270, con cui si dava una nuova veste al doppio livello di studi universitari, quel 3+2 in vigore dal 1999, quando il ministro Berlinguer varò la prima riforma didattica, tramite la legge 509. Mussi ha introdotto, tramite decreti, alcuni correttivi alla riforma Moratti, più restrittivi riguardo al numero di esami da dare, al numero e al tipo di docenti che ogni corso di laurea deve offrire. Per mettere in pratica la riforma Moratti, con i correttivi di Mussi, ogni Facoltà ha avuto modo di decidere come agire: intervenire subito, per farla partire dal 2008/09, oppure attendere ancora un anno e studiarla nei dettagli. La nostra Facoltà ha deciso di agire in tutta fretta, perché così spera di potersi ingraziare il Ministero e guadagnare un po’ di credibilità e fondi, necessari perché il debito da 50 milioni di euro che grava sull’università di Firenze non si trasformi nella causa del commissariamento, con rimozione del rettore Marinelli e introduzione di un funzionario del Ministero che metta a posto i conti. Cosa ha fatto LdS-Sinistra Universitaria durante i lavori di applicazione della riforma? Noi ci siamo impegnati, prima nelle commissioni didattiche, poi in Consiglio di Facoltà, seguendo alcuni principi: razionalizzare i piani di studio; ridurre al massimo il numero di esami; aumentare il peso dei corsi di base della triennale a 12 cfu, per dare una preparazione sostanziale; differenziare nettamente triennale e magistrale, a differenza di quanto accade oggi; mantenere libero l’accesso alle magistrali. E i risultati? Siamo solo in parte soddisfatti dei risultati. Per quel che riguarda la didattica, il nostro lavoro è servito: c’è stato un miglioramento e le nostre analisi sono state condivise dai docenti. Per quel che riguarda gli accessi esprimiamo un parere negativo, per la varietà ingiustificata delle norme tra i vari corsi di laurea, per le discriminazioni tra studenti provenienti dalla triennale di Firenze e quelli che vengono da altre città. Inoltre il nostro giudizio è fortemente negativo per il metodo con cui sono stati portati avanti i lavori: estrema fretta, approssimazione, mancanza di

description

edizione speciale del Cappellaio Matto sulla riforma della didaca alla facoltà di Lettere e Filosofia

Transcript of Mini guida riforma

Il Cappellaio MattoIl Cappellaio MattoRivista di LdS-Sinistra Universitaria. Il sindacato studentescoRivista di LdS-Sinistra Universitaria. Il sindacato studentesco

Edizione speciale: riforma didatticaEdizione speciale: riforma didattica

Dal prossimo anno accademico ci saranno delle grosse novità per gli studenti di Lettere.

Durante questo anno la nostra Facoltà ha infatti proceduto alla formulazione dei nuovi ordinamenti e regolamenti didattici, su cui si basano i piani di studio di ognuno di noi. Questo lavoro è stato necessario per l’attuazione della riforma Moratti-Mussi.

Cos’è la riforma Moratti-Mussi?Nel 2004 l’allora ministro Moratti promulgò la legge 270, con cui si dava una nuova veste al doppio livello di studi universitari, quel 3+2 in vigore dal 1999, quando il ministro Berlinguer varò la prima riforma didattica, tramite la legge 509. Mussi ha introdotto, tramite decreti, alcuni correttivi alla riforma Moratti, più restrittivi riguardo al numero di esami da dare, al numero e al tipo di docenti che ogni corso di laurea deve offrire.

Per mettere in pratica la riforma Moratti, con i correttivi di Mussi, ogni Facoltà ha avuto modo di decidere come agire: intervenire subito, per farla partire dal 2008/09, oppure attendere ancora un anno e studiarla nei dettagli. La nostra Facoltà ha deciso di agire in tutta fretta, perché così spera di potersi ingraziare il Ministero e guadagnare un po’ di credibilità e fondi, necessari perché il debito da 50 milioni di euro che grava sull’università di Firenze non si trasformi nella causa del commissariamento, con rimozione del rettore Marinelli e introduzione di un funzionario del Ministero che metta a posto i conti.

Cosa ha fatto LdS-Sinistra Universitaria durante i lavori di applicazione della riforma?Noi ci siamo impegnati, prima nelle commissioni didattiche, poi in Consiglio di Facoltà, seguendo alcuni principi: razionalizzare i piani di studio; ridurre al massimo il numero di esami; aumentare il peso dei corsi di base della triennale a 12 cfu, per dare una preparazione sostanziale; differenziare nettamente triennale e magistrale, a differenza di quanto accade oggi; mantenere libero l’accesso alle magistrali.

E i risultati?Siamo solo in parte soddisfatti dei risultati. Per quel che riguarda la didattica, il nostro lavoro è servito: c’è stato un miglioramento e le nostre analisi sono state condivise dai docenti. Per quel che riguarda gli accessi esprimiamo un parere negativo, per la varietà ingiustificata delle norme tra i vari corsi di laurea, per le discriminazioni tra studenti provenienti dalla triennale di Firenze e quelli che vengono da altre città. Inoltre il nostro giudizio è fortemente negativo per il metodo con cui sono stati portati avanti i lavori: estrema fretta, approssimazione, mancanza di

IL Cappellaio Matto

discussione e confronto in Consiglio di facoltà, fino agli insulti veri e propri che ci sono stati rivolti dalla Presidenza quando abbiamo chiesto il rispetto delle normali regole, vigenti in tutte le facoltà dell’Ateneo, come la garanzia del numero legale per approvare i regolamenti o l’accesso alle informazioni che poi si sarebbero votate.

Come si sono comportate le altre rappresentanze?In modo molto discutibile: Lista Aperta ha detto sì ad ogni proposta della presidenza, approvando i regolamenti malgrado non li avessero letti. Eppure hanno a maggioranza relativa in consiglio di facoltà, e molti più rappresentanti di noi nei corsi di laurea, ma non hanno lavorato affatto nel processo di riforma. Come sempre l’interesse degli studenti per loro collide con l’obbedienza ai superiori. La prossima volta che andrete a votare, pensate bene a chi ha lavorato e chi ha fatto finta! Il Collettivo-Studenti di Sinistra non ha invece partecipato ai lavori, evidentemente non gli interessa un granchè il futuro degli studenti che dovrebbe rappresentare.

Chi interessa la riforma?Queste novità riguarderanno chi si iscriverà alla triennale, chi si iscriverà alla magistrale (specialistica), e chi, volontariamente, farà il passaggio dal “nuovo” al “nuovissimo” ordinamento, cioè dal sistema regolato dalla legge 509/1999 (quasi tutti gli attuali studenti) a quello ordinato dalla 270/2004.

Cambierà il modo di seguire le lezioni?In parte sì, perché ogni professore potrà tenere le lezioni solo per uno o alcuni corsi di laurea. Ciò significa che il prof. Tizio terrà solo il modulo base di storia contemporanea per gli studenti del corso di laurea in storia, mentre il prof. Caio, sempre di storia contemporanea base, farà altrettanto solo per gli studenti del corso di Lingue. L’assegnazione dei docenti (incardinamento) ai singoli corsi di laurea, avverrà nelle prossime settimane e speriamo che a settembre si chiarisca a tutti la “geografia” dei docenti assegnati.

Ci saranno requisiti di accesso alle magistrali?Sì, anche se sono differenziati per ogni corso di laurea. Questo complica le cose, ed è uno dei motivi per cui ci siamo opposti, prevedendo il caos di settembre. Comunque proviamo a dare un accenno di informazioni (per quelle complete si deve attendere ancora, e le metteremo su www.lds07.splinder.com). Come potete vedere, alcuni corsi sono esaustivi nella spiegazione, altri no; alcuni prevedono colloqui che bloccano l’accesso, altri no; alcuni fanno distinzioni tra laureati a Firenze e laureati in particolari corsi di laurea. Come si possa approvare un regolamento del genere è per noi un mistero! Questo è solo un assaggio delle norme, per cui chi vuole sapere con esattezza i criteri di ammissione ci contatti (in ultima pagina i contatti): -chi si iscriverà alla magistrale in GEOGRAFIA, se viene dalla triennale in geografia avrà accesso libero, altrimenti deve possedere 12 cfu nelle discipline M-DEA/01 e altri 12 in M-GGR. -per ARCHEOLOGIA si richiedono 42 cfu nelle discipline archeologiche o affini. Chi non li ha deve sostenere un colloquio, da cui emergeranno i cfu da recuperare entro la data di iscrizione;- SCIENZE ARCHIVISTICHE e BIBLIOTECONOMICHE: chi viene dalle classi affini, se ha avuto un voto di laurea superiore o uguale a 100, ha accesso libero. Per gli altri si richiedono 24 cfu in M-STO,L-LIN,M-STO/08 e la dimostrazione di competenze specifiche durante un colloquio;-FILOLOGIA MODERNA: accede liberamente chi ha una laurea in filologia moderna a Firenze, con voto superiore a 99. Gli altri devono avere 36 cfu e sostenere un colloquio, che se va bene può ridurre i “debiti” a 12 cfu.

LdS-Sinistra UniversitariaIl sindacato studentesco

IL Cappellaio Matto

-FILOLOGIA, LETTERATURA, STORIA DELL’ANTICHITà: richiede 60 cfu distribuiti tra letteratura italiana, st. romana, lingua e lett. Greca e latina, st. greca. Chi non li ha sostiene un colloquio, da cui si evidenzieranno i cfu da recuperare;- LINGUE E CULTURE DELL’ORIENTE: accede liberamente chi ha preso un voto superiore a 99 in corsi della nostra facoltà affini. Altrimenti sono richiesti dai 12 ai 24 o 36 cfu in base al curriculum prescelto, che si possono ridurre a 6 con un colloquio che accerti le competenze.- LINGUE E LETTERATURE EUROPEE E AMERICANE: accede liberamente chi si è laureato nella classe L-11 di questa facoltà, altrimenti sono richiesti 12 cfu per ogni lingua e 12 per ogni letteratura che si intendono studiare.- LINGUISTICA: chi si è laureato in lingue, comunicazione, lettere, con voto superiore a 99 accede liberamente. Gli altri devono possedere 18 cfu e sostenere un colloquio.-METODOLOGIE INFORMATICHE PER LE DISCIPLINE UMANISTICHE: accedono liberamente i laureati in lettere moderne di Firenze, che abbiano una votazione superiore a 99; per gli altri sono richiesti 36 cfu, il superamento di un colloquio e di un test;-MUSICOLOGIA E BENI MUSICALI: accede liberamente chi si è laureato in dams con più di 99, altrimenti si richiedono 42 cfu, nella cui assenza va sostenuto un colloquio o test non interdittivo;- SCIENZE DELLO SPETTACOLO: accesso libero per i laureati in dams e progeas con voto superiore a 99; per gli altri si richiedono 48 cfu, che superando un colloquio possono scendere a 30. Il colloquio è interdittivo.-SCIENZE FILOSOFICHE: accede liberamente il laureato di filosofia a Firenze con voto superiore a 99; per i laureati in filosofia fuori Firenze è necessario un colloquio; per gli altri servono 60 cfu e un colloquio, che, se superato, può far scendere i debiti a 30.- LOGICA, FILOSOFIA, STORIA DELLA SCIENZA: per i corsi di laurea affini l’accesso è libero, per gli altri servono 24 cfu e un colloquio;-STORIA: accede liberamente chi è laureato in storia con più di 99; per gli altri servono 24 cfu oppure il superamento di un colloquio.- STORIA DELL’ARTE: si richiede la laurea con voto superiore a 89, oppure 48 cfu che possono scendere a 36 se si dimostrano elevate competenze;-TEORIE DELLA COMUNICAZIONE: si richiedono 40 cfu nelle discipline di indirizzo

Mi sto per laureare. Posso iscrivermi con riserva alla specialistica del prossimo anno?Questo è un problema causato dai decreti Mussi. Questi prevedono che ci si possa iscrivere solo se non si hanno debiti, quindi al momento dell’iscrizione si devono già aver sostenuti tutti gli esami della triennale e data la laurea. Questo impedisce l’iscrizione con riserva. Ora l’Ateneo sta cercando di trovare una formula per permettere comunque l’iscrizione, probabilmente posticipando il termine dell’iscrizione stessa. Questo, però, può causare il pagamento delle tasse anche per l’anno di ritardo, visto che non si è già iscritti a settembre alla magistrale. L’unica soluzione sembra quella di non far pagare le tasse dell’intero anno, ma solo l’iscrizione ai corsi singoli della magistrale. È un brutto provvedimento comunque, in cui la responsabilità del ministero e dei suoi uffici dovrà esser risolta da un provvedimento del nuovo ministero. Come UdU nazionale ci stiamo già attivando a tal fine, e non appena sarà insediato il nuovo ministro partirà il confronto (si spera…).

Mi conviene fare il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento?Se sei all’inizio della triennale o della specialistica sì, perché in tal modo ti eviti i problemi della riorganizzazione dei corsi (malgrado se decidi di rimanere al vecchio ordinamento la facoltà DEVE garantirti tutti i cfu che hai nel piano di studi vecchio); l’unico problema può derivare dalla conversione di ciò che hai già fatto nel nuovo sistema (esami da 6 cfu che devono

LdS-Sinistra UniversitariaIl sindacato studentesco

IL Cappellaio Matto

diventare da 12…), considerando anche lo stato pietoso della nostra segreteria! Se hai già fatto un bel po’ di esami, invece, meglio non rischiare di incasinarsi la vita per nulla!! Comunque sia rivolgiti al tuo presidente di corso di laurea per sicurezza. Quanti esami dovrò fare alla triennale? E quanti alla magistrale?Il massimo consentito dalla legge è 20 per la triennale e 12 per la magistrale. La riforma ha ridotto il numero di esami, e tutti i corsi si sono adeguati.

Se l’esame che io devo dare, ad esempio storia moderna, è da 6 cfu, ma il prossimo anno la facoltà offre solo esami da 12 cfu in storia moderna, cosa devo fare?

Ogni studente ha il diritto di seguire il proprio piano di studi. Se la facoltà offre solo esami da 12 cfu, lo studente può richiedere al docente un programma adeguato a 6 cfu.

Cosa cambia per la tesina triennale? E la tesi magistrale?La tesina triennale non sarà più un elaborato originale, ma, di fatto, un esame come tutti gli altri, in forma di relazione, o lavoro da presentare, ma con la richiesta di un impegno equivalente a 12 cfu (circa 3 mesi). La tesi magistrale sarà invece l’elaborato originale, come è sempre stata la tesi. Alcuni corsi di laurea prevedono l’assegnazione di 1 punto in più per il voto finale di laurea, se lo studente si laurea nei tempi “normali”. Cosa ciò realmente significhi, quali siano i tempi normali e quali i corsi che assumeranno questa norma, è ancora tutto da capire!

Cos’è LdS-Sinistra Universitaria?LdS-Sinistra Universitaria è l’unico sindacato studentesco presente in facoltà. Per noi fare sindacato significa 2 cose: fare elaborazione politica, tramite la discussione tra tutti quelli che partecipano alle nostre riunioni, in merito ai problemi sia della facoltà che ai grandi temi; risolvere i problemi concreti degli studenti, dalle segreterie al piano di studi, dall’uso degli spazi all’assenza di strumenti.Siamo confederati all’UdU, Unione degli Universitari, l’unico sindacato studentesco nazionale, che mette a confronto molte città d’Italia attorno ai temi universitari e che, anche in virtù di questa forza, è stato in grado di abolire il numero chiuso in molte facoltà d’Italia e di fare serie proposte di legge al Ministero.

Come posso partecipare all’attività di LdS-Sinistra Universitaria?Per partecipare alla nostra attività basta passare ogni giovedì alle 15 in aula 16/A, al II piano di v. Alfani 56b. Noi discutiamo, sia dello stato della nostra facoltà, sia di temi più generali, e in base alla discussione elaboriamo le proposte concrete da portare avanti per difendere i diritti degli studenti, così come il materiale, tipo questo giornalino. Il nostro è un luogo aperto, in cui ognuno si deve sentir libero di esprimere le proprie idee.

Se quel giorno sei impegnato o se hai domande da farci, ci puoi contattare: via mail: [email protected] via telefono: 388-7558890 (Antonio)via blog: www.lds07.splinder.com

LdS-Sinistra UniversitariaIl sindacato studentesco