Milioni di € “sprecati” per il controllo del trasporto delle merci pericolose

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Estratto dal sito www.ilfuturomigliore.org Milioni di € “sprecati” per il controllo del trasporto delle merci pericolose Sergio Benassai 1. Premessa Qualche giorno fa, durante le giornaliere consultazioni dei siti che mi interessano, scopro che sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato pubblicato il decreto del 28 febbraio 2013 del Direttore Generale della Direzione generale per i sistemi informativi, statistici e la comunicazione del Dipartimento per i trasporti, per la navigazione e i sistemi informativi e statistici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con il quale decreto “si dispone l’annullamento di ufficio in sede di autotutela, della procedura di selezione pubblica per cinque contratti di prestazione d'opera, pubblicato nella G.U.R.I. - Serie Concorsi ed esami - n. 87 del 4.12.2011”.

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Sono in corso diversi progetti finanaziati dall'Unione Europea, dai Ministeri, dalle Regioni per progettare e realizzare sistemi di controllo del trasporto di merci pericolose. Ma servono davvero ?

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Estratto dal sito

www.ilfuturomigliore.org

Milioni di € “sprecati” per il controllo del trasporto delle merci pericolose

Sergio Benassai

1. Premessa

Qualche giorno fa, durante le giornaliere consultazioni dei siti che mi interessano, scopro che sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato pubblicato il decreto del 28 febbraio 2013 del Direttore Generale della Direzione generale per i sistemi informativi, statistici e la comunicazione del Dipartimento per i trasporti, per la navigazione e i sistemi informativi e statistici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con il quale decreto “si dispone l’annullamento di ufficio in sede di autotutela, della procedura di selezione pubblica per cinque contratti di prestazione d'opera, pubblicato nella G.U.R.I. - Serie Concorsi ed esami - n. 87 del 4.12.2011”.

Leggendo il decreto, mi sono reso conto che si trattava della selezione pubblica finalizzata alla stipula di 5 contratti di collaborazione coordinata e continuativa per lo svolgimento di prestazioni di supporto tecnico alle attività del Responsabile per il progetto “Piattaforma telematica integrata per il Controllo e la Gestione delle Merci Pericolose (PICOGE-MP)”.

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Una selezione della quale avevo già dato notizia sul sito di Orange Project, con la news del 4 novembre 2011, accennando anche alla necessità di capire come questo progetto potesse coordinarsi col SISTRI1.

Ma, allora …

2. Un primo intermezzo

Le quasi due pagine di “visto” e “considerato” che precedono le poche righe del decreto sono un interessante spaccato del funzionamento della Pubblica Amministrazione.Ecco cosa se ne ricava:

1. l’avviso di selezione è pubblicato il 4 novembre 20112. la commissione che deve esaminare le candidature viene nominata il 15 dicembre 20113. il 27 novembre 2012, dopo che si sono concluse le prove previste, è approvata la graduatoria

per 3 dei 5 posti4. il 21 gennaio 2013 la Corte dei Conti rifiuta la registrazione del provvedimento in quanto

non coerente con quanto previsto, in termini di controllo preventivo di legittimità, dall’articolo 3 della legge 20/1994

5. poiché gli ulteriori tempi richiesti per perfezionare la procedura di selezione secondo il dettato della Corte dei Conti non sono compatibili con i tempi ristretti disponibili, data l’urgenza di predisporre gli atti per una gara europea per il progetto, l’Amministrazione ha provveduto ad espletare alcune delle attività per le quali si erano previsti i contratti di collaborazione, e non si rende quindi più necessario procedere ad una nuova selezione

Dunque:- gli uffici ministeriali non sembrano conoscere/interpretare/applicare in maniera corretta

alcune norme amministrative- in mancanza di consulenze esterne gli uffici ministeriali riescono ugualmente a svolgere le

attività richieste

1 Il SISTRI è il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, istituito con Decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 17 dicembre 2009, che, dopo ripetute traversie, è stato “sospeso” almeno fino al 30 giugno 2013. Per saperne di più, vedi: http://www.ilfuturomigliore.org/materie-pericolose-e-rifiuti/51-sistri-una-storia-dei-nostri-tempi.html

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3. PON Reti e Mobilità

Ma torniamo al PICOGE-MP, che fa parte del PON.

Infatti il PON (Programma Operativo Nazionale) Reti e Mobilità 2007-2013 ha per obiettivo quello di migliorare i collegamenti tra i mercati del Nord Europa e del Mediterraneo, l’Africa e l’Asia.

Il Programma opera nelle Regioni di Campania, Puglia, Calabria e Sicilia per dotare le imprese di infrastrutture e servizi per la logistica e il trasporto delle merci, promuovendo, al tempo stesso, lo sviluppo economico e la competitività dei territori coinvolti e di tutta l’Italia.

La dotazione economica è di 2.749 milioni di euro cofinanziati dallo Stato italiano e dall’Unione Europea per interventi su ferrovie, porti, interporti, aeroporti, strade, sistemi di trasporto intelligenti e per il sostegno alle imprese della logistica.

Fra i tanti progetti del PON, nell’asse I, al punto I.3.1 “Sviluppo delle infrastrutture di trasporto e logistica di interesse europeo e nazionale” sono previsti i seguenti programmi:

- UIRNET Piattaforme Regionali per l'intermodalità e la logistica integrata - Modulo IT base; finanziamento previsto: 3.040.000 €; assegnatario: UIRNet SpA

- Piattaforma telematica integrata per il controllo e la gestione delle merci pericolose (PICOGE-MP); finanziamento previsto: 2.020.000 €; assegnatario: Ministero delle infrastrutture e dei trasporti

- Realizzazione di una centrale di controllo regionale della circolazione delle merci pericolose, in grado di tracciare tutte le flotte di trasporto interessate (SITIP II); finanziamento previsto: 5.000.000 €; assegnatario: Regione Puglia

4. Secondo intermezzo

I progetti in questione sono ancora nella fase di valutazione e di avvio (come del resto dimostra la vicenda della selezione per le consulenze illustrata al precedente punto 1).

Il che non può che portare a qualche sconsolata considerazione sul fatto che, per un programma 2007-2013, forse, qualcosa si avvierà in questo 2013.

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5. Ma sono necessari questi progetti ?

Vediamo in dettaglio chi sono e cosa fanno gli assegnatari di questi progetti.

5.1 Progetto “Piattaforme Regionali per l'intermodalità e la logistica integrata - Modulo IT base”

Iniziamo col ricordare che UIRNet SpA, alla quale è assegnato il progetto in questione, finanziato con 3.040.000 €, è un organismo di diritto pubblico, partecipato da Selex Elsag SpA 2, Telespazio SpA, Autostrade per l’Italia SpA, Telecom SpA, FAI, Conftrasporto, CTS, CNA Fita, e da molte società che gestiscono interporti.

UIRNet è il soggetto attuatore unico per la realizzazione del sistema di gestione della logistica nazionale, così come previsto dal decreto del 20 giugno 2005 del Ministero dei Trasporti.

Si ricorda che, già il 28 dicembre 2006, UIRNet SpA stipulò con il Ministero dei Trasporti una convenzione per la progettazione, la realizzazione e l'esercizio di una piattaforma hardware e software localizzata, aperta e modulare, in grado di integrare fornitori di servizi e contenuti orientati alla gestione dei processi logistici e del trasporto merci.

E proprio oggi, 7 marzo 2013, sul sito del Ministero viene comunicato che il 14 febbraio 2013 si è concluso positivamente l’ultimo collaudo dei sei macroservizi principali della Piattaforma Logistica Nazionale (PLN), realizzata da UIRNet SpA per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Viene quindi annunciato che entro la fine del 2013 verrà bandita la gara per la selezione del gestore della PLN; secondo le previsioni il gestore rientrerà sull’investimento in 7 anni e quindi la PLN a regime non avrà necessità di ulteriori finanziamenti pubblici.

Ma bisogna ricordare anche che Telespazio, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ENI, Interporto di Bologna ed e-GEOS (una compagnia dell’Agenzia Spaziale Italiana al 20% e di Telespazio all’80%) sono partner, insieme ad altre società europee, del progetto SCUTUM (SeCUring the EU GNSS adopTion in the dangeroUs Material transport), che ha sviluppato un sistema di controllo delle merci pericolose trasportate su strada basato sul sistema europeo di navigazione satellitare EGNOS (European Geostationary Navigation Overlay Service). Questo sistema è già funzionante su circa 300 veicoli dell’ENI.

Quale sia la coerenza fra la PLN sviluppata da UIRNeT SpA, la partecipazione italiana al progetto SCUTUM e il progetto in questione, devo dire, non mi è del tutto chiaro.

2 La Selex Elsag SpA è anche la società che ha sviluppato e gestito il SISTRI (vedi precedente Nota 1 a piè di pagina; nel documento ivi citato sono presenti numerose informazioni sulla Selex Elsag SpA)

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5.2 Progetto “PIGOCE-MP”

L’obiettivo del progetto è quello di “identificare uno strumento di governance nella gestione della logistica del trasporto intermodale delle merci pericolose e la conseguente gestione delle emergenze, sulla base dello Sviluppo dei Sistemi di Trasporto Intelligenti – ITS”.

Notando che il PON Reti e mobilità, di cui fa parte questo progetto, è gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dal momento che l’assegnatario è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, non mi è chiaro come lo stesso debba impiegare i 2.020.000 €.

5.3 Progetto “SITIP II”

L’obiettivo del progetto è la realizzazione di una centrale di controllo regionale della circolazione delle merci pericolose in grado di tracciare tutte le flotte di trasporto interessate.

Questo progetto fa seguito al precedente progetto SITIP I (facente parte del PON Trasporti 2000-2006), che aveva interessato alcuni porti meridionali ed aveva portato, mi sembra di aver capito, anche alla realizzazione di una “server farm”.Il progetto, finanziato con 5.000.000 di € è stato affidato dalla Regione Puglia (che ne è l’assegnatario) alla società InnovaPuglia SpA, una società in house della stessa Regione, che riveste il ruolo di agenzia pubblica per la informatica e la telematica.

Curioso notare che, per questo progetto, si è realizzato un procedimento per qualche verso analogo a quello sopra descritto ai punti 1 e 2. Infatti anche la Regione Puglia aveva indetto un bando di concorso per 4 collaboratori esterni per coadiuvarla nel progetto, ma, a seguito dell’affidamento dell’incarico a InnovaPuglia SpA, il concorso è stato annullato.

Come questo progetto si coordini con i due altri progetti sopra citati non mi è chiaro.

6. Ma non basta !

La situazione è resa, secondo me, ancor più critica e confusa dal fatto che a quanto detto sopra si devono aggiungere molte altre iniziative riguardanti il controllo del trasporto delle merci pericolose.

Ed ecco di seguito un parziale elenco.

6.1 Un progetto lombardo

L’11 maggio 2009 la Regione Lombardia, Federchimica e la Confindutria Lombarda firmano un “Protocollo di intesa per la prevenzione dei rischi tecnologici e del rischio derivante dal trasporto dimerci pericolose” che, all’articolo 4, così stabilisce:

Le Parti, avvalendosi delle competenze e delle esperienze di Federchimica, anche indirette attraverso la propria controllata SC Sviluppo Chimica S.p.A., in relazione al 2.o Progetto e in relazione agli sviluppi previsti per il S.E.T., intendono individuare e sperimentare nuove tecnologie di raccolta, di trasmissione e di elaborazione dati per il

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monitoraggio del trasporto di merci pericolose e lo sviluppo di banche dati dedicate, in modo da: assicurare interventi tempestivi in caso di incidente; pianificare interventi di mitigazione del rischio sul territorio; mettere in atto politiche di prevenzione mutuate dall’analisi degli eventi incidentali con particolare riferimento alle aree gestionali con impatto sulla chimica sostenibile, previste da EXPO 2015.

6. 2 Progetto Destination

Nell’ambito del “Progetto strategico Programma Operativo di cooperazione Transfrontaliera IT-CH 2007-2013 -Tavolo Ambiente”, nel 2010 viene avviato il progetto Destination (DangErous tranSport To New prevenTive Instruments - Conoscere il trasporto di merci pericolose come strumento di tutela del territorio) al quale partecipano: Regione Piemonte, Regione Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Regione Autonoma Valle d'Aosta, Canton Ticino.

Il progetto, con un budget di 2.472.500 €, si propone di sviluppare e implementare un sistema informativo di condivisione dei dati ambientali, territoriali e tecnici sul trasporto di merci pericolose su strada per supportare:

la prevenzione di eventi incidentali il monitoraggio in tempo reale del TMP attraverso On Board Unit (OBU) e punti fissi

(Gate), in integrazione con il sistema di InfoMobilità una più efficiente gestione dell'emergenza

6.3 Progetto Lo.Se

Il progetto Lo.Se. (Logistica e sicurezza del trasporto merci) elaborato dalla Provincia di Lucca, nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia “Marittimo” 2007-2013, ha come obiettivi la riduzione del rischio derivante dalla circolazione delle merci e dei trasporti pericolosi e la diminuzione dell’impatto dovuto alla circolazione dei medesimi sui sistemi di viabilità e ambientali dell’area transfrontaliera, utilizzando gli strumenti dell’ICT (Information-communication-technology) sia per la gestione dei flussi di traffico, che per l’informazione all’utenza.

E’ previsto un sistema articolato di azioni mirate relative ai seguenti filoni:- trasporto merci pericolose e trasporti pericolosi lungo le reti stradali e autostradali,

sviluppato in particolare dalla Provincia di Lucca e nei territori corsi;- trasporti merci pericolose nelle aree portuali e centri urbani, sviluppato in particolare dalla

Provincia di Sassari, dal Comune di Genova e dalla Provincia di Livorno;- trasporto merci pericolose nelle aree fluviali, implementato dalla Provincia di Pisa.

Lo stanziamento è di 1.790.000 €.

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6.4 E … giusto per memoria

Naturalmente ci sono stati diversi altri progetti, ormai conclusi, come:

- il progetto SECTRAM (Sicurezza Trasporto Merci), al quale hanno partecipato la Regione Liguria (capofila), il CRC (Center of Research on Risk and Crisis) di Armines (Freancia), l’Università di Genova e il Groupement d’Exploitation du Frejus, con uno stanziamento di 1.000.000 €

- il progetto Alpcheck2 (Alpine Mobility check – Step 2), 3 al quale hanno partecipato la Regione Veneto, la Regione Valle d’Aosta, il Ministero dell’ambiente, la Carinzia, l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste (????) della Regione Lombardia, la Slovenia, ecc. con un budget di 3.147.300 €

- ecc.

7. E allora ?

La mia, semplice, forse sbagliata, conclusione è la seguente: stiamo sprecando milioni di euro.Perché ?Perché i sistemi di monitoraggio dei trasporti di merci pericolose servono a … NIENTE.

Se le imprese di trasporto hanno l’esigenza di tenere sotto controllo gli spostamenti dei loro veicoli (come già diverse aziende fanno) che trasportano merci pericolose è affar loro.

Ma a cosa serve avere un sistema “pubblico” che monitori gli spostamenti di centinaia di migliaia di veicoli in ogni momento ?

8. Concludendo con un ricordo e una proposta

Per concludere: il ricordo di quando presi una posizione (che può anche essere contestata) e, più importante (per me) una proposta.

8.1 Il ricordo

Non ricordo l’anno esatto, ma circa 10 anni fa, fui invitato ad un colloquio presso l’Agenzia Spaziale Italiana dove, dopo avermi esaltato (giustamente) le capacità del sistema Galileo (il

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sistema europeo satellitare di navigazione alternativo al GPS), mi proposero di collaborare per la sua applicazione al controllo del trasporto delle merci pericolose.

La mia risposta fu: E cosa ci fate con uno schermo, grande quanto volete, sul quale compaiono le tracce di centinaia di migliaia di percorsi di veicoli trasportanti merci pericolose ?

Naturalmente il colloquio si concluse rapidamente.

8.2 La proposta

Stiamo parlando di qualche milione di euro, non una cifra enorme. Però è comunque una cifra con la quale si potrebbe risolvere qualche problema.

Potrei elencare centinaia di progetti “umanitari” che meriterebbero un finanziamento. E, ovviamente, non li elenco.

Ma poiché domani è l’8 marzo, la festa delle donne, ecco una proposta: utilizzare quei milioni di euro per dare un “bonus” alle donne che sono, o vogliono essere, abilitate come conducenti di veicoli trasportanti merci pericolose.