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Duecento milanesi. Nativi e adottivi tra '800 e ‘900 Milanesi si nasce, milanesi si diventa. Duecento volti di “milanesi” – disegnati da Masahiko Kubo che hanno riconosciutamente contribuito alla vita della città e alla sua rappresentazione nell’800 e nel ‘900, con una breve didascalia biografica. Elenco ispirato alle iscrizioni al Famedio del Monumentale. Con l’aggiunta dell’immagine di Bianca Maria Visconti Sforza (14251468) Selezione e testi a cura del Comitato Brand Milano 1 Criteri tendenziali . Metà ‘800 / metà ‘900 . Metà nativi /metà adottivi . I 70 tumulati al Famedio /i restanti reputati in sede storiografica . La metà società, cultura, istruzione, arte, media, scienza, religione, sport / l’altra metà divisa tra politica e istituzioni e economia,impresa, tecnologia e lavoro Cenni biografici Marta Abba Milano 1990Milano1988. Attrice teatrale e cinematografica. La maggiore interprete del teatro pirandelliano. Importante la sua relazione e il suo grande carteggio con il Premio Nobel. Ha scritto l’autobiografia La mia vita di attrice. Claudio Abbado Milano 1933–Bologna 2014. Musicista, direttore d’orchestra. Dal 1967 (apertura della stagione della Scala con Lucia di Lammermour) fino al 1986 – pur presente nei grandi teatri del mondo – dirige alla Scala, di cui è per molti anni direttore artistico. Poi a Vienna e a Berlino. Il 30 agosto 2013 è nominato senatore a vita. Nicola Abbagnano Salerno 1901Milano 1990. Filosofo e storico della filosofia. Ordinario di Storia della filosofia a Torino, parte del gruppo neoilluminista di filosofi laici italiani negli anni ’50 e ’60. Consigliere comunale liberale a Milano e assessore alla Cultura a Palazzo Marino. Luigi Albertini Ancona 1971–Roma 1941. Giornalista ed editore, diresse il Corriere della Sera (fondato da Eugenio Torelli Viollier) dal 1900 al 1925, portandolo a posizioni di prestigio nazionale e internazionale. Liberale, senatore del Regno dal 1914, fu oppositore del fascismo e autore di opere storiche e politiche. Gioacchino Alemagna Melegnano 1892Milano 1974. Fondatore dell’omonima azienda alimentare, trasformando l’attività di un pasticceria assunta in proprio nel 1925. Negli anni ’30 il locale, dietro piazza Duomo, diventa di moda grazie alla specialità della casa, il panettone. Giorgio Ambrosoli Milano 1933Milano 1979. Avvocato milanese. Ebbe dalla Banca d’Italia il compito di gestire la liquidazione della Banca Privata di Michele Sindona che accettò conoscendo il rischio dell’impegno. Fui assassinato da un sicario mafioso l’11 luglio 1979. Su di lui Corrado Stajano ha scritto Un eroe borghese. Aldo Aniasi Palmanova 1921Milano 2005. Comandante Iso della Brigata Garibaldi Redi in Val d’Ossola e capo della piazzaforte di Milano per conto del CLNAI. Dal 1967 al 1976 sindaco socialista di Milano. Poi parlamentare, vicepresidente della Camera dei Deputati e Ministro della Sanità. Alberto Ascari Milano 1918Monza 1955. Pilota automobilistico e motociclistico. Campione del mondo in Formula 1 (1952, 1953), disputando 32 Gran Premi e vincendone 13 con le scuderie Ferrari, Maserati e Lancia. Morto sulla pista di Monza in un giro di prova. Gae (Gaetana) Aulenti Palazzolo della Stella (Udine) 1927Milano 2012. Architetto e designer, impegnata soprattutto nell’allestimento e nel restauro architettonico. Tra le principali realizzazioni: Il Museo d’Orsay a Parigi, l’Istituto italiano di cultura a Tokio, l’arredo urbano di Piazza Cadorna a Milano, Palazzo Branciforte a Palermo. 1 Hanno collaborato Valentina Bilgini, Bruno Maffeis, Amelia PopaRolando, Federica Scicchitano

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     Duecento milanesi. Nativi e adottivi tra '800 e ‘900 Milanesi si nasce, milanesi si diventa.   

Duecento volti di “milanesi” – disegnati da Masahiko Kubo ‐  che hanno riconosciutamente contribuito  alla vita della città e alla sua rappresentazione nell’800 e nel ‘900, con una breve didascalia biografica. Elenco ispirato alle iscrizioni al Famedio del Monumentale. Con l’aggiunta dell’immagine di Bianca Maria Visconti Sforza (1425‐1468) Selezione e testi a cura del Comitato Brand Milano 1  

Criteri tendenziali . Metà ‘800 / metà ‘900 . Metà nativi /metà adottivi . I 70 tumulati al Famedio /i restanti  reputati in sede storiografica . La metà società, cultura, istruzione, arte, media, scienza, religione, sport / l’altra metà divisa tra politica e istituzioni  e  economia,impresa, tecnologia e lavoro   Cenni biografici   Marta Abba Milano 1990‐Milano1988. Attrice teatrale e cinematografica. La maggiore  interprete del teatro pirandelliano.  Importante  la sua relazione e  il suo grande carteggio con il Premio Nobel. Ha scritto l’autobiografia La mia vita di attrice.  Claudio Abbado Milano 1933–Bologna 2014. Musicista, direttore d’orchestra. Dal 1967 (apertura della stagione della Scala con Lucia di Lammermour) fino al 1986 – pur presente nei grandi teatri del mondo – dirige alla Scala, di cui è per molti anni direttore artistico. Poi a Vienna e a Berlino. Il 30 agosto 2013 è nominato senatore a vita.   Nicola Abbagnano  Salerno 1901‐Milano 1990. Filosofo e storico della filosofia. Ordinario di Storia della filosofia a Torino, parte del gruppo neo‐illuminista di filosofi laici italiani negli anni ’50 e ’60. Consigliere comunale liberale a Milano e assessore alla Cultura a Palazzo Marino.   Luigi Albertini Ancona 1971–Roma 1941. Giornalista ed editore, diresse  il Corriere della Sera (fondato da Eugenio Torelli Viollier) dal 1900 al 1925, portandolo a posizioni di prestigio nazionale e  internazionale. Liberale,  senatore del Regno dal 1914,  fu oppositore del  fascismo e autore di opere  storiche e politiche.   Gioacchino Alemagna Melegnano 1892‐Milano 1974. Fondatore dell’omonima azienda alimentare, trasformando  l’attività di un pasticceria assunta  in proprio nel 1925. Negli anni ’30 il locale, dietro piazza Duomo, diventa di moda grazie alla specialità della casa, il panettone.    Giorgio Ambrosoli Milano 1933‐Milano 1979. Avvocato milanese. Ebbe dalla Banca d’Italia il compito di gestire la liquidazione della Banca Privata di Michele Sindona che accettò conoscendo il rischio dell’impegno. Fui assassinato da un sicario mafioso l’11 luglio 1979. Su di lui Corrado Stajano ha scritto Un eroe borghese.   Aldo Aniasi Palmanova 1921‐Milano 2005. Comandante Iso della Brigata Garibaldi Redi in Val d’Ossola e capo della piazzaforte di Milano per conto del CLNAI. Dal 1967 al 1976 sindaco socialista di Milano. Poi parlamentare, vicepresidente della Camera dei Deputati  e Ministro della Sanità.  Alberto Ascari Milano 1918‐Monza 1955. Pilota automobilistico e motociclistico. Campione del mondo  in Formula 1  (1952, 1953), disputando 32 Gran Premi e vincendone 13 con le scuderie Ferrari, Maserati e Lancia. Morto sulla pista di Monza in un giro di prova.   Gae (Gaetana) Aulenti Palazzolo della Stella (Udine) 1927‐Milano 2012. Architetto e designer, impegnata soprattutto nell’allestimento e nel restauro architettonico. Tra le principali realizzazioni: Il Museo d’Orsay a Parigi, l’Istituto italiano di cultura a Tokio, l’arredo urbano di Piazza Cadorna a Milano, Palazzo Branciforte a Palermo.  

1 Hanno collaborato Valentina Bilgini, Bruno Maffeis, Amelia Popa‐Rolando, Federica Scicchitano 

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Enrico Baj Milano 1924‐Vergiate2003. Pittore e scultore. Studiò Medicina, laureandosi in Giurisprudenza. Di tendenze anarchiche, artista con attenzioni sociali e civili (Funerali dell’anarchico Pinelli).  Antonio Banfi Vimercate  1886‐Milano  1957.  Filosofo  razionalista,  ebbe  stretti  rapporti  con Husserl,  firmò  nel  1925  il manifesto  degli  intellettuali  antifascisti redatto  da  Croce.  Di  orientamento marxista,  diresse  la  rivista  “Studi  filosofici”.    Nel  dopoguerra  fu  senatore  del  Partito  Comunista  per  due legislature.   Luigi Barzini Senior Orvieto  1874‐Milano  1947.  Giornalista  e  scrittore.  Tra  i  pionieri  del  giornalismo  degli  inviati  speciali.  Al  Correre  della  Sera  dal  1899  al  1921, testimone narrante di grandi eventi soprattutto di guerra. Considerato tra i maggiori giornalisti internazionali dell’epoca (con onorificenze inglesi e francesi). Famoso il raid automobilistico Pechino‐Parigi vinto con il principe Scipione Borghese raccontando le popolazioni di Siberia e Russia. Molti scritti. Senatore del Regno dal 1934.   Giannino Bassetti Crenna di Gallarate (Varese) 1851‐ Milano 1980. Artefice di crescita e sviluppo dell’omonima azienda tessile lombarda dalla fine degli anni ’20 fino alla fine degli anni ’60.  Passata poi al nipote Giansandro e acquisita infine prima dalla Marzotto e poi dal gruppo Zucchi. Zio di Piero Bassetti, primo presidente della Regione Lombardia e presidente della Fondazione Giannino Bassetti.    Riccardo Bauer Milano  1896‐Milano  1982.  Collaboratore  di  Rivoluzione  liberale  di  Piero  Gobetti,  fondatore  con  Ferruccio  Parri  del  Caffè,  tra  i  fondatori  del movimento Giustizia  e Libertà. Militò nel Partito d’Azione. Poi a lungo fu presidente della Società Umanitaria a Milano.   Giulia Beccaria Milano 1762‐Milano 1841. Nobildonna milanese figlia di Cesare Beccaria e madre di Alessandro Manzoni. In amicizia con i fratelli Verri, simpatizzò con l’Illuminismo. Visse negli  ultimi venti anni di vita in stretto rapporto con il figlio Alessandro e la sua famiglia.  Luca Beltrami Milano 1854‐Milano1933. Architetto, storico dell’arte, professore al Politecnico di Milano, senatore del Regno d’Italia. Tra opere di restauro e di progettazione  il  suo  contributo  alla  città  di Milano  è  vastissimo  (tra  l’altro  il  riordino moderno  di  piazza  della  Scala  e  il  restauro  del  Castello Sforzesco).  Adolfo Beria d’Argentine Torino 1920‐ Milano 2000. Magistrato e giurista, fondatore e direttore della rivista Giustizia e Costituzione (che fu anche una costola di Magistratura Democratica, associazione che lo ebbe tra i fondatori). Parte rilevante della sua carriera – particolarmente segnata degli anni di lotta al terrorismo – fu a Milano, come procuratore generale della Corte d’Appello.   Antonio Bernocchi Castellanza 1859‐Milano 1930. Fondatore di un grande gruppo industriale tessile a Legnano. Cavaliere del Lavoro e senatore del Regno. Diede i soldi al Comune di Milano per finanziare la costruzione della Triennale. A lui è dedicata una nota corsa ciclistica italiana, la Coppa Bernocchi.  Luigi Vittorio Bertarelli Milano 1859‐Milano 1926.  Geografo e speleologo, tra i fondatori e primo presidente del Touring Club Italiano, di cui diresse importanti produzioni cartografiche.   Giorgio Bocca Cuneo 1920‐Milano 2011. Giornalista e scrittore, tra i maggiori della stampa italiana del secondo ‘900. Aderì al fascismo, ufficiale degli Alpini, poi nel Partito d’Azione. Comandante partigiano nelle brigate di Giustizia e Libertà .Tra le principali firme del Giorno di Milano, con Pietra direttore. Poi tra i fondatori di Repubblica diretta da Eugenio Scalfari e firma storica dell’Espresso. Autore di vasta saggistica storica e politica.    Umberto Boccioni Reggio Calabria 1882 – Chievo 1916. Pittore e sculture tra  i protagonisti del Futurismo. Dal 1907 a Milano (dove vivevano madre e sorella)  in cui frequenta i divisionisti e scrive – con Marinetti, Carrà, Balla e altri – Il manifesto dei futuristi (1910). A Milano sono dedicate sue opere importanti (come Rissa in  Galleria).  Ferdinando Bocconi  Milano 1836‐Milano 1908. Da venditore ambulante di stoffe divenne fondatore e imprenditore di un  gruppo integrato di produzione e commercio di abbigliamento (Casa Bocconi) e fondò l’Università Bocconi in nome del  figlio caduto a Adua. Cavaliere del Lavoro e  senatore del Regno.   Arrigo Boito Padova 1842‐Milano 1918. Letterato e  librettista d’opera. Musicista,  legato alla Scapigliatura milanese, autore di  importanti  libretti per Giuseppe Verdi. Ebbe una intensa relazione con Eleonora Duse. Senatore del Regno dal 1912.   Valentino Bompiani Ascoli  Piceno  1898‐Milano  1992.  Editore,  scrittore  e  drammaturgo.  Fonda  l’omonima  casa  editrice  nel  1929,  puntando  al  mondo  fuori dall’accademismo. La guida fino al 1972, quando l’azienda passa al gruppo Rizzoli. Progetta e realizza – in tempo di guerra – il Dizionario Bompiani delle opere e dei personaggi (poi degli Autori).Ha diretto dal 1953 al 1971 la rivista di teatro Sipario.   Mike (Michael Nicholas Salvatore) Bongiorno  New  York  1924–Monte  Carlo  2009.  Il  più  popolare  conduttore  tv  nell’Italia  del  secondo  ‘900.  Fece  la  Resistenza,  imprigionato  a  San  Vittore, deportato a Mathausen. Con Lascia o raddoppia? in Rai portò la tv alla  dimensione di massa contribuendo all’unificazione linguistica dell’Italia. Dal 1979 fu bandiera delle reti tv di Silvio Berlusconi (Tele Milano e poi Canale5).  

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Anna Bonomi Bolchini Milano 1910‐Milano 2003. Imprenditrice e Cavaliere del Lavoro. Nel 1940 eredita Beni Immobili Italia, generando impresa costruttrice che realizza tra l’altro il Grattacielo Pirelli e Milano San Felice. Sviluppa numerose imprese nel dopoguerra (Mira Lanza, Postalmarket) e partecipa ad altre (La Fondiaria, Montedison). Dedica ultimi anni della vita alla Associazione ricerca cancro.  Giovanni Borghi Milano 1910‐Comerio 1975. Imprenditore, fondatore della Ignis (frigoriferi) e della Emerson (televisori). Attivo soprattutto nella provincia di Varese. Sponsor in molti campi sportivi (pallacanestro, ciclismo, pugilato, canottaggio). Per definizione il “cumenda”.  Senatore Borletti Milano 1880 – Milano 1939. Imprenditore, senatore del Regno (con appartenenza al fascismo). Fondatore e presidente de La Rinascente, fondatore delle Officine Borletti, presidente della Mondadori, presidente della Snia Viscosa.   Piero Bottoni Milano 1903‐Milano 1973. Architetto, artista  e progettista esponente del Razionalismo italiano, tra i promotori della rivista Quadrante, dal 1956 al 1964 consigliere comunale per il PCI a Milano, progetta il Quartiere QT8, nel dopoguerra commissario straordinario della Triennale.   Gino (Luigi) Bramieri Milano 1928‐Milano 1996. Attore di cinema e televisione. Tra i più popolari comici e artisti di varietà. Più di 30 film (il primo Siamo tutti milanesi del 1953, tra gli altri Oh Serafina di Lattuada) e di programmi tv di successo (L’amico del giaguaro, Anche i bancari hanno un’anima, GB Show, Nonno Felice).   Ernesto Breda Campo San Martino 1852‐Milano 1918.  Ingegnere e imprenditore, fondatore della Breda (costruzione meccaniche) trasformando l’officina Elvetica in  liquidazione.  Nella  prima  guerra mondiale  – membro  del  comitato  per  la mobilitazione  industriale  –  il  gruppo  si  allargò  anche  al  settore aeronautico.   Gianni Brera San  Zenone  Po  (Pavia)  1919‐Codogno  1992.  Tra  i maggiori  giornalisti  sportivi  italiani  del  ‘900.  A  15  anni  gioca  a  calcio  nella  “rappresentativa milanese ragazzi”,  a 16 scrive di calcio. A 18 anni è assunto al Guerin Sportivo. Si laurea in Scienze Politiche a Pavia nel ’43. Da fascista a partigiano: prima paracadutista nella Folgore, poi resistente nelle Brigate Garibaldi. Dal ’45 alla Gazzetta dello Sport, direttore dal ’49. Firma di primo piano al Giorno e a Repubblica. Stile originalissimo, autore di molti libri.   Francesco  Brioschi Milano 1824‐Milano 1897. Matematico e ingegnere idraulico, all’origine dell’Istituto tecnico superiore (che diventerà il Politecnico di Milano di cui sarà direttore). Partecipa all’insurrezione delle Cinque giornate. Deputato al Parlamento e senatore del Regno.  Pietro  Bucalossi San Miniato 1905‐Milano 1992. Medico oncologo di fama, direttore (dal 1956)  e poi presidente (dal 1974) dell’Istituto dei Tumori di Milano, autore di studi scientifici. Già membro del Partito d’Azione durante la Resistenza, nel 1948 aderì al Partito Socialista, consigliere comunale e deputato per il PSDI, dal 1968  parlamentare del PRI e vicepresidente della Camera, ministro negli anni ’70 (Ricerca Scientifica e  Lavori Pubblici). Sindaco di Milano dal 1964 al 1967.   Dino Buzzati  San  Pellegrino  (Belluno)  1906‐Milano  1972.  Scrittore,  giornalista, drammaturgo,  artista.    Fin da  giovane  giornalista  al  Corriere  della  Sera  (dove rimase per oltre 40 anni),  il primo romanzo Barnabo delle montagne è   del 1933, grande notorietà dopo  la pubblicazione de Il deserto dei Tartari (1940).A  teatro  il suo Un caso clinico è messo  in scena da Strehler nel 1953. Nel 1958 Premio Strega con Sessanta Racconti. Tra gli ultimi  testi  I miracoli di Valmorel (1971).   Adriano Buzzati Traverso Milano 1913‐Milano 1983. Genetista e  scienziato,  fratello di Dino   Buzzati, promosse  contributi  scientifici originali nel  capo della  radiogenetica. Fondatore del  Laboratorio  di  genetica  e  biofisica  a Napoli, direttore  scientifico  all’Unesco  a  Parigi, dedicò  largo  impegno  ai  temi demografico, ambientale e energetico.   Luigi Cagnola  Milano 1773‐Inverigo 1833. Architetto,  laureato a Pavia,  lavorò a Verona e Venezia. E a Milano nell’epoca napoleonica. Fu autore –  tra  l’altro  ‐ dell’Arco della Pace e dell’Arco di Porta Ticinese. Ideatore del primo piano regolatore di Milano.   Emilio Caldara Soresina  1868‐Milano  1942.  Il  primo  sindaco  socialista  di Milano  (1914‐1920).Socialista  turatiano,  laureato  in Giurisprudenza,  resse  il  Comune durante la prima guerra mondiale. Fu poi deputato del PSI e nel 1924 partecipò all’Aventino e fu decaduto da parlamentare nel 1926.  Davide Campari Milano 1867‐Sanremo 1936. Distaccò a Sesto San Giovanni il laboratorio dal Caffè Campari ereditato, con il fratello, dal padre Gaspare, iniziando nel 1904 la produzione del Bitter e del Cordial. Nel 1932 aprì la filiale in Argentina. Importante la sua attività nella pubblicità.   Massimo Campigli (Max Ihlenfeldt) Berlino  1895‐Saint‐Tropez  1971.  Al  Corriere  nel  1914,  aderisce  al  Futurismo  con  pseudonimo  italiano.  Volontario  in  guerra.  Prigioniero  degli austriaci,  fugge  in Russia nel  ’17, dopoguerra a Milano al Corriere. Corrispondente da Parigi,  frequenta artisti a Montparnasse. Espone a Parigi, Roma e dal ‘26 a Milano. Poi  lascia il giornalismo per la pittura. Decora Padiglione italiano (Expo ’36). Lascia Milano per Parigi nel ’49. Negli anni ’60 mostre personali nel mondo.    

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Remo Cantoni Milano 1914‐Milano 1978. Professore di Filosofia morale, allievo di Antonio Banfi.  Impegno culturale multidisciplinare  (sociologia, antropologia), all’origine di una vasta produzione scientifica  e di prefazioni, traduzioni e curatele di moltissimi grandi filosofi.  Tino (Agostino) Carraro Milano 1910‐Milano 1995. Dal 1952 primo attore del Piccolo Teatro di Milano, grande  interprete delle maggiore  realizzazioni di Giorgio Strehler (Lulù, L’opera da tre soldi, La tempesta, Re Lear, I giganti della montagna, ecc), di popolarissimi sceneggiati televisivi (Il Mulino del Po, I promessi sposi, Piccolo mondo antico, ecc.) e di molti film (Cadaveri eccellenti di Francesco Rosi, Notte italiana di Carlo Mazzacurati, ecc.).  Gabrio Casati Milano  1798‐ Milano  1873.  Presidente  liberale  del  Governo  provvisorio  della  città  di Milano  durante  l’insurrezione  del  1848.  Presidente  del Consiglio  del  Regno  di  Sardegna,  deputato  al  Parlamento  e  presidente  del  Senato  del  Regno  d’Italia  dal  1865  al  1867. Ministro  della  Pubblica Istruzione, promosse la riforma scolastica che va sotto il nome di “legge Casati”.   Teresa Casati Confalonieri Milano 1787‐Buccinigo 1830‐ Sorella di Gabrio Casati e moglie di Federico Confalonieri, dama di corte della viceregina d’Italia Augusta di Baviera (figlia di Massimiliano IV d’Austria). Si prodigò per la posizione del marito condannato all’ergastolo allo Spielberg progettando anche una evasione fallita. Ispirò al Manzoni  il personaggio di Ermengarda nell’Adelchi.   Gino Cassinis Milano 1885‐Milano 1964. Ingegnere, professore di Topografia, preside di Ingegneria e rettore del Politecnico di Milano fino al 1960. Fu presidente dell’Accademia dei Lincei e – come esponente del PSDI ‐ sindaco di Milano dal 1961 al 1964, in cui promosse una giunta di centrosinistra anticipando la formula nazionale.   Carlo Castellaneta Milano 1930 – Palmanova 2013. Scrittore scoperto da Elio Vittorini (Viaggio col padre, 1958), narratore al Corriere della Sera e a Storia illustrata (di cui fu direttore). Presidente del Museo Teatrale alla Scala. Dal romanzo Notti e nebbie Marco Tullio Giordana ha tratto uno sceneggiato tv. Tra gli scritti Storia di Milano (1974). Moltissime pubblicazioni.   Achille Castiglioni Milano  1918‐Milano  2002. Architetto  e  designer,  tra  i  più  significativi nel  campo  del  disegno  industriale  (quattordici  opere  oggi  al MOMA).  In architettura si ricorda la Torre della Permanente e la sede della Camera di Commercio di Milano.   Carlo Cattaneo  Milano  1801–Lugano  1869.    Patriota,  filosofo,  saggista,  politico  federalista,  a  capo  dell’insurrezione  di Milano  nelle  Cinque Giornate  del  1848. Deputato repubblicano nel primo parlamento unitario. Ha lasciato importanti ed eclettiche opere, riferimento del pensiero politico federalista (La città  considerata  come  principio  ideale  delle  istorie  italiane;    Notizie  naturali  e  civili  su  la  Lombardia).  Riparato  in  Svizzera  dopo  il  ’48  prese definitivamente casa vicino a Lugano.  Camilla Cederna Milano 1911‐Milano1997. Giornalista e scrittrice. Per molti anni nella redazione de L’Espresso, coltivando denuncia e satira politica e di costume. Tra i libri:  Pinelli. Una finestra sulla strage (1971), Il lato debole (1977), Giovanni Leone (1978), Nostra Italia del miracolo (1980).  Giovanni Colombo Caronno Pertusella  (Varese) 1902‐Milano 1992.  Studi  teologici  a Milano,  vescovo  ausiliare  a Milano dagli  anni  ’60, nominato da Papa Paolo VI arcivescovo di Milano nel 1963 e  cardinale nel 1965 (fino al 1979). Consacrò 165 nuove chiese e fondò l’Università della terza età.   Giuseppe Colombo Milano 1836‐Milano 1921. Ingegnere, imprenditore e politico. Combattente nella II guerra di indipendenza, garibaldino. Professore di Meccanica e Ingegneria  industriale nella  Scuola  che divenne  il Politecnico.  Imprenditore  lungimirante  assicurò  a Milano  la prima  centrale  elettrica  Edison  in Europa che illuminò nel giugno 1883 le vie del centro. Consigliere comunale, deputato del Regno, ministro delle Finanze e del Tesoro nei governi Di Rudinì,  presidente  della  Camera  e  infine  senatore  del  Regno.  E  ancora  presidente  della  Edison,  rettore  del  Politecnico,  presidente  del  Credito Italiano.   Eugenio Colorni Milano 1909‐Roma 1944. Di famiglia ebraica, laureato in filosofia a Milano, nei Gruppi goliardici della libertà (con Basso e Morandi), poi in Giustizia e Libertà (con Ginzburg e Foa). Pubblicazioni letterarie e filosofiche. Dal 1935 nella lotta antifascista. Dal 1937 dirigente del Centro interno socialista. Arrestato nel  ‘38, al confino a Ventotene  (dove con Spinelli e Rossi  redasse  il Manifesto europeo). Poi al confine a Melfi. Nel  ’43 a capo di una brigata Matteotti. Assassinato dai fascisti a Roma nel 1944.   Federico Confalonieri Milano 1785‐ Hospental 1846. Di famiglia nobile cha appoggiava  l’Austria scelse  la causa patriottica. Contro  il regime napoleonico, sollevò  la folla nel  1814  che  portò  al  linciaggio  del ministro  delle  Finanze  Giuseppe  Prina,  per  cui  ebbe  anni  di  cause.  Fondò  Il  Conciliatore  aderendo  alla Carboneria. Partecipa ai moti del 1821, arrestato dagli austriaci   e  condannato a morte  (poi  commutata  in ergastolo allo Spielberg,  commutata ancora con esilio  in America). Tornato clandestinamente nel  ‘37, prese casa a Mendrisio per continuare azioni  insurrezionali. Morì  in viaggio  tra Parigi e Milano.   Adolfo Consolini Costermano  (Verona) 1917‐Milano 1969. Olimpico a  Londra  (1948) nel  lancio del disco e  tre volte primatista mondiale, per 17 anni  recordman italiano, vincitore di 375 concorsi atletici su 453 disputati fino alla fine degli anni ’60. Capitano della nazionale italiana alle Olimpiadi di Roma del ’60. Recitò in Cronache di poveri amanti (di Carlo Lizzani, con Mastroianni e la Lualdi).   

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Cesare Correnti  Milano 1815‐Lesa 1888. Patriota, politico  e  senatore del Regno.  Tra  gli  agitatori delle Cinque giornate di Milano.  Fondatore  e presidente della Società geografica  italiana, ministro dell’Istruzione  (governi Ricasoli e Lanza). Si dimise per accuse di anticlericalismo. Fu  tra  i progettatori della moderna configurazione regionale italiana.  Bettino (Benedetto) Craxi Milano 1934–Hammamet 2000. Il primo leader del socialismo italiano (segretario del Partito Socialista dal 1976 al 1993) che ha ricoperto l’incarico di presidente del Consiglio dei Ministri (dal 1983 al 1987), consolidando la posizione dell’Italia in Europa e nel contesto internazionale.  Consigliere e assessore a Milano nel 1960, parlamentare milanese dal 1968.   Enrico Cuccia  Roma 1907 – Milano 2000. Tra i più importanti banchieri italiani della seconda metà del’900. Nella delegazione italiana che trattò dal 1944 con gli USA  i  fondi per  la  ricostruzione, nel 1946 divenne direttore  generale  e poi  amministratore delegato di Mediobanca, per  anni  centro della  vita finanziaria di Milano e dell’Italia.   Giovanni D’Anzi Milano 1906‐S.Margherita Ligure 1974. Musicista e compositore, pianista talentuoso, scrisse nel 1935 la nota canzone dedicata alla sua città O mia bela Madunina.  Scrisse anche  la  canzone  vincente a  Sanremo nel  ’53  (Viale d’autunno, Carla Boni e  Flo  Sandon’s). Molti  successi poi a  teatro, cinema e tv (Ma le gambe, Non dimenticar le mie parole,Bambina innamorata, Ma l’amore no, eccetera e molti motivi in dialetto milanese).    Dario Del Corno Milano 1933‐ Milano 2010. Grecista di chiara  fama, allievo di Raffaele Cantarella a cui subentrò nella cattedra di Letteratura greca all’Università degli studi di Milano. Grande  traduttore di opere  teatrali dell’antica Grecia, curatore di edizioni critiche di opere e direttore della  rivista Dioniso (Istituto del Dramma Antico). Divulgatore sulle pagine culturali del Sole‐24 ore e autore di libretti teatrali (tra cui l’opera Outis musicata da Luciano Berio).  Emilio De Marchi Milano  1851‐Milano  1901.  Scrittore,  traduttore  e  docente  di  Stilistica  all’Università  di  Milano.  Culturalmente  manzoniano  (la  morale  della rassegnazione e dell’onestà), aderì  con moderazione  alla  Scapigliatura. Autore di  romanzi pubblicati  sulla  stampa,  inventore del  genere noir  (Il cappello del prete, 1888), predilige ambientazioni milanesi (Demetrio Pianelli, 1889). Ai “vinti” di Verga contrappone umanità dolente ma trattata con  leggero  umorismo.  Scritti  politici  di  natura  conservatrice  (Le  forze  conservatrici)  e  a  sfondo  pedagogico  (Età  preziosa,  sui  valori  religiosi  e familiari).   Victor De Sabata Trieste  1892‐Santa Margherita  Ligure  1967.  Diplomato  al  Conservatorio  di Milano,  dirige  nel  1917  alla  Scala  la  sua  opera  Il macigno.  Dopo Montecarlo e gli Stati Uniti torna alla Scala nel ’29 restando  fino al 1957 come direttore di orchestra e direttore artistico. Immenso il  carnet delle opere dirette. Trattato dalla critica come rivale di Toscanini. Ha diretto nei grandi teatri del mondo, con predilezione per l’opera wagneriana. Legato sentimentalmente  all’attrice Valentina Cortese.   Luigi Devoto Borzonasca (Genova) 1864‐Milano 1936. Docente di Patologia a Pavia, poi ordinario di Clinica delle malattie professionali a Milano, fondatore nel 1910 della Clinica del Lavoro di Milano, primo istituto al mondo in questo settore (oggi Dipartimento di medicina del lavoro).. Dal 1934 senatore del Regno.   Angelo Donati Modena  1885‐  Parigi  1960.  Di  religione  ebraica,  salvò molti  ebrei  dalla  persecuzione  nazista  nella  Francia  occupata  dagli  italiani.  Laureato  in Giurisprudenza,  combattente  in  guerra,  in  Francia  anche  console  generale di  San Marino. Dal  ’40  a Nizza direttore della Banca  Franco‐Italiana continua  i  trasferimenti di ebrei  in Palestina con passaggio clandestino  in  Italia. Sfugge alla cattura dei nazisti  in  Italia, nominato dal Governo ai vertici della Croce Rossa. Con  l’ambasciatore a Parigi Saragat operò per  la  liberazione degli  italiani dai campi di  internamento. Medaglia d’oro al merito civile.    Marcello Dudovich Trieste 1878‐Milano 1962. Pittore e pubblicitario precursore del moderno cartellonismo. A Milano dal 1897,  litografo alle Officine Ricordi, opera nella pubblicità. Decorando  il padiglione  italiano a Expo 1906. Nel   movimento dei Fauves  (Matisse). Molte campagne pubblicitarie nell’età della Belle Epoque. Lavora a Monaco (dove si sposa). Allo scoppio della guerra, internato per via della famiglia germanofila. A Torino fa manifesti per  il cinema. E a Milano è direttore artistico della  Impresa Generale Affissioni Pubblicità  continuando  il  lavoro per  La Rinascente. Dal 1930    realizza manifesti per grandi imprese italiane e straniere. Decoratore murale a Roma, soggiorna in Libia e torna poi esclusivamente alla pittura.   Giorgio Enrico Falck Dongo (Como) 1866‐Sanremo 1947.  Ingegnere (laurea h.c. al Politecnico) e  imprenditore. Fondò nel 1905  le Acciaierie e Ferriere Lombarde Falck, società originata  dal padre e dal nonno alsaziani e  continuata dai figli Giovanni ed Enrico. Cavaliere del Lavoro dal 1919, senatore del Regno dal 1934.  Carlo Feltrinelli Milano 1881‐ Milano 1935. Continuò le imprese di famiglia generate da Giacomo e Giovanni Feltrinelli nel campo industriale (legnami in Carinzia e Transilvania) e finanziario (la Banca Feltrinelli). Ribattezzò  la banca nel 1919  in Banca Unione, fu presidente di Edison e Credito  Italiano (da cui si dimise in conflitto con l’IRI di Alberto Beneduce). Il fratello Antonio lasciò la sua parte di patrimonio all’Accademia dei Lincei per costituire i Premi Feltrinelli.  Giangiacomo Feltrinelli Milano 1926‐Segrate 1972. Fondatore dell’editrice Feltrinelli e organizzatore (primi anni ’70) di formazioni di lotta armata negli anni di piombo, nel cui quadro morì  tragicamente. Partecipa alla Resistenza nel  ’44, aderisce al PCI  (finanziandolo). Costituisce a Milano  la Biblioteca  Feltrinelli poi Fondazione.  Avvia  nel  ‘54  l’editrice  pubblicando  libri  importanti  come  Dottor  Zivago  (con  opposizione  del  PCI,  per  cui  lascerà  il  partito)  e  Il gattopardo. A Cuba nel ‘64 in  rapporti con Castro e Guevara.  

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Andrea Carlo Ferrari Lalatta di Palanzano  (Parma) 1850‐Milano 1921. Arcivescovo cattolico e cardinale  italiano della Chiesa cattolica. Teologo  (la Summula theologiae dogmaticae generalis tra i testi di teologia più diffusi alla fine dell'Ottocento). Vescovo di Como e arcivescovo di Milano dal 1984 al 1921, A Milano la  sua missione  fu,  sulla  scia di Carlo Borromeo, di  "conservare  la  fede" attraverso predicazione e  catechesi.  Istituì presso  le parrocchie oratori maschili e   femminili e promosse  l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole elementari. Proclamato beato da papa Giovanni Paolo II nel 1987.  Virgilio Ferrari Pordenone 1888‐Milano 1975. Medico di professione, iscritto al Partito Socialista Democratico Italiano. Sotto il fascismo arrestato nel ‘31 per avere favorito  la  fuga  in Francia di Filippo Turati. Nel 1943  internato a Bolzano. Nel 1946 entrò nel Consiglio comunale di Milano, e nel 1951  fu eletto sindaco, quando  successe al  socialista Antonio Greppi.  La  sua amministrazione  fu  caratterizzata dalla  ricostruzione e dal  rilancio della  città  con importanti infrastrutture, come la Metropolitana e l'aeroporto Forlanini.  Gianfranco Ferré Legnano 1944‐Milano 2007. Stilista italiano, tra i più conosciuti del made in Italy. Laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1969, entra nella moda  negli  anni  settanta, Nel  1978  fonda  la  sua maison,  la Gianfranco  Ferré  Spa  e  nel  1989  assume  la  direzione  artistica della  casa  francese Christian Dior. Nel 1986 la prima collezione Gianfranco Ferrè Couture. Crea la linea Gianfranco Ferrè Jeans e sigla con la Italiana Manifatture SpA di San Benedetto del Tronto un accordo produrre e distribuire le sue linee.   Angelo Filippetti Milano 1866‐Milano 1936. Politico ed esperantista italiano, sindaco socialista di Milano dal 20 novembre 1920 al 3 agosto 1922, poi esautorato dal prefetto  filofascista dell'epoca. Presidente della  Federazione Esperantista  Italiana dal 1913 al 1920,  si adoperò  come  sostenitore dell'istruzione dell'esperanto.  Ambrogio Fogar Milano 1941‐Milano 2005. Navigatore, esploratore, scrittore e conduttore  televisivo. Nel 1978 alle Falkland  la sua  imbarcazione viene colpita da orche e affonda. Con  lui  il giornalista Mauro Mancini. Si salvano con una zattera autogonfiabile. Soccorsi dopo 74 giorni da un mercantile greco, Mancini muore di polmonite, Fogar sopravvive, ma l’esperienza lo segna per la vita. Negli anni ’80 è conduttore tv del programma  da lui creato su Retequattro, Jonathan‐Dimensione avventura, precursore del filone ambientalista. Pubblica sul Corriere dei Ragazzi le sue avventure.   Carlo Forlanini  Milano 1847‐Nervi 1918. Illustre medico milanese, due volte candidato al premio Nobel, primario all'ospedale Fatebenefratelli. Inventò nel 1882 a Pavia  lo pneumotorace artificiale  che ha  guarito  tanti  tubercolotici e  che ha  riportato  la  speranza nel  cuore dei  tisiologi. Questo  intervento ha ispirato tutta quella nuova cura antitubercolare che forma la collassoterapia.   Enrico Forlanini  Milano  1848‐Milano  1930.  Ingegnere,  inventore  e  pioniere  dell'aviazione  italiana.  Ricordato  come  inventore  dell'aliscafo.    La  sua  attività pionieristica nel nascente settore aeronautico fu significativa su   elicotteri e dirigibili. Realizzò  la navicella di comando solidale con  l'involucro per ridurre la resistenza aerodinamica e per primo utilizzò getti d'aria compressa per il controllo direzionale di un aeromobile, quest'ultimo applicato al  dirigibile Omnia Dir che volò postumo nel 1931.  Lucio Fontana Rosario (Argentina) 1899‐Cornabbio (Varese) 1968. Figlio di italiani in Argentina, lavora con il padre scultore ed è seguace di Adolfo Wildt. Nel 1949 infrangendo  la tela con tagli supera  la dicotomia pittura‐scultura. Fonda  il movimento spazialista, provocando  il pubblico con   quadri monocromi. Lavora come pittore, scultore, ceramista, mosaicista e pratica anche l’architettura. Il suo atelier era ad Albissola Marina, ma la città in cui sviluppò il suo dibattito artistico e  culturale  fu Milano. dove  la moglie Teresita Rasini nel 1982 ha dato  vita alla  Fondazione  Fontana  con oltre 600 opere dell’artista.   Franco Fornari Rivergaro  (Piacenza)  1921‐Milano  1985.  Psicoanalista,  psicologo  e medico.  Laureato  in Medicina  e  specializzato  in  Neuropsichiatria  a Milano. Psicoanalista con Cesare Musatti, membro delleSocietà Psicoanalitiche Italiana e Internazionale. Docente a Trento, nel 1972 direttore dell'Istituto di Psicologia della Statale di Milano. Ha  influito su vari sviluppi della psicanalisi:  la dimensione psicotica dell'uomo;  il  trattamento di schizofrenia e depressione; la dinamica dei gruppi;  la conflittualità sociale. Importanti studi nel campo di ricerca sulla guerra, originata dalla proiezione all'esterno di un pericolo interno e da negazione e alienazione della morte in un'entità persecutrice, da distruggere per sopravvivere.  Giorgio Gaber (Gaberscik) Milano 1939‐ Camaiore 2003. Il Signor G. Cantautore, regista e attore teatrale e cinematografico. chitarrista, tra i primi interpreti del rock and roll italiano. Carriera iniziata con Ghigo Agosti. Esordio al Festival jazz del 1954. Entra nei Rock Boys, il complesso di Celentano con Jannacci al piano. Nel ‘57 in tv con Voci e volti della fortuna. Conosce Tenco a Milano e forma il gruppo dei Rocky Mountains Old Times Stompers che si esibiscono al Santa Tecla (si paga così gli studi alla Bocconi). Inizia la carriera da solista,  incide per Ricordi. Primo grande successo Non arrossire (1960). Innumerevoli  poi  i   titoli. Partecipa quattro volte a Sanremo. Esce dalla tv e si dedica al teatro‐canzone (collaborazione ai testi di Sandro Luporini) con stagioni  raccolte in 15 doppi CD.   Carlo Emilio Gadda Milano  1893–Roma  1973.  Ingegnere,  scrittore,  poeta.  Volontario  di  guerra  (Cronache  di  guerra  e  prigionia),  lavora  come  ingegnere  in  Italia  e all’estero,  inizia   nel  ’27  la  collaborazione a Solaria  (primo  saggio Apologia manzoniana). Dal  ’31  collabora al quotidiano  L’Ambrosiano. Nel  ’40 abbandona la professione e si trasferisce a Firenze. Dal ’50 è a Roma ai programmi culturali di Radiotre Rai. Tra le opere principali: La cognizione del dolore (Prix internazionale de la Littérature), L’Adalgisa (quadro storico‐satirico della borghesia milanese), Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (romanzo giallo sperimentale),  Meditazione milanese (postumo).  Dina (Clotilde Annamaria) Galli Milano 1877‐Roma 1951. Attrice, figlia d’arte. Nel   1890 –  in piena Scapigliatura  ‐   è scritturata da Edoardo Ferravilla, attore dialettale. Nel 1900 scritturata dalla prestigiosa  compagnia di Virgilio Talli.  La  consacrazione  in  teatro è del maggio dello  stesso anno,  interpretando Dame de Chez 

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Maxim di Feydeau. Nel 1906 fonda la sua compagnia, che tre anni dopo diventa la Sichel ‐ Guasti ‐ Galli‐Ciarli ‐ Bracci, detta anche la "compagnia dei cinque”.  Al  tempo  considerata  una  fra  le  maggiori  attrici  italiane.  Nel  1933  ebbe  il  primo  contatto  col  cinema  interpretando  Ninì  Falpalà nell'omonimo film di Amleto Palermi. Interpreterà una ventina di film.  Tommaso Gallarati Scotti Milano 1878‐Bellagio 1966. Scrittore e diplomatico, laureato in lettere all’Università di Genova. Ebbe un intenso rapporto, dapprima educativo, poi amicale, con Achille Ratti (Papa Pio XI). Fondò la rivista Il Rinnovamento, impegnandosi con la Lega democratica nazionale per l'autonomia politica dei  cattolici.  Partecipò  alla  Prima  Guerra Mondiale,  fu  oppositore  del  fascismo.  Ambasciatore  in  Spagna  e  a  Londra.  Scrisse  una  biografia  di Alessandro Manzoni.  Ignazio Gardella Milano 1905‐Oleggio 1999. Architetto,  ingegnere e designer. Nato  in una famiglia di architetti, laureato  in Ingegneria al Politecnico di Milano e  in architettura allo  IUAV. Produce una grande quantità di progetti e  realizzazioni. Protagonista dei CIAM e dei primi congressi  INU. Fonda  la prima azienda italiana di design di alta qualità, la Azucena. Numerosi i riconoscimenti ricevuti lungo la sua carriera, dal Premio Olivetti, al Leone d’Oro.  Aldo Garzanti Forlì 1883‐San Pellegrino Terme 1961. Imprenditore ed editore italiano. Ricevette un'educazione improntata agli ideali mazziniani e risorgimentali. Allievo di Giovanni Pascoli,  laureato  in  Lettere  all’Università di Bologna.  Si dedicò  all’insegnamento.  Trasferitosi  a Milano  si diede  all’attività di imprenditore. Nel 1937 passa all’editoria (Garzanti Editore). Creò la Fondazione Livio e Maria Garzanti destinata ad ospitare artisti e letterati.  Agostino Gemelli Milano 1878‐Milano 1959. Religioso, medico, psicologo e rettore. Laureato in Medicina a Pavia. Servizio militare a Milano. Nel 1903  nel convento francescano di Rezzato è ordinato sacerdote. Nel 1909 fonda la Rivista di filosofia neoscolastica e nel ‘14 la rivista Vita e Pensiero. Sviluppa ricerche scientifiche  in  laboratori  italiani ed europei prima  in Istologia, poi  in Psicologia sperimentale. Presta servizio come medico e sacerdote durante  la prima guerra. Fonda l’Università Cattolica, inaugurata nel ‘21, di cui è per anni rettore. Membro del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione.   Ludovico Geymonat Torino  1908‐Rho  1991.  Filosofo, matematico,  epistemologo.  Laureato  nel  1930  in  filosofia  all’Università  di  Torino  e  in matematica  nel  1932. Mentalità  europea  aperta,  rifiuta  di  iscriversi  al  partito  fascista,  vedendosi  preclusa  la  possibilità  di  carriera  accademica.  Iscritto  al  Partito Comunista, fu partigiano  in Piemonte e assessore al Comune di Torino. Dal 1949  insegnò all’Università di Cagliari, poi a quella di Pavia e  infine, a lungo,  a Milano per la prima cattedra di Filosofia della scienza istituita in Italia. Direttore del comitato di redazione dell'Enciclopedia della scienza e della tecnica.  Antonio Ghiringhelli Brunello  (Varese)  1906‐Curmayeur  1979.  Laureato  col massimo dei  voti  in  Economia  all’Università di Genova. Dopo  essere  stato un  affermato imprenditore calzaturiero, divenne sovrintendente del Teatro alla Scala a 42 anni nel 1948 rimanendo nell’incarico fino  al 1972. Sotto la sua guida, la Scala, riaperta nel maggio del ’46, viene ricostituita facendo da traino alla rinascita di Milano.La sua biografia nel  libro di Vieri Poggiali Antonio Ghiringhelli, una vita per la Scala.   Luigi Giovanni Giussani Desio 1922‐Milano 2005. Sacerdote e  teologo,  fondatore negli anni  ’50 di   GS‐Gioventù Studentesca   che diventerà CL‐Comunione e Liberazione (1970). Nel 1945 riceve l'ordinazione sacerdotale dal cardinale Idelfonso Schuster. Si specializza in teologia orientale e sui protestanti USA. Dal ‘54 al ‘64  insegnante di Religione al Liceo Berchet di Milano.Poi cattedra di  Introduzione alla Teologia alla Cattolica fino al 1990. Creato monsignore da Giovanni Paolo II nel 1883. Nel 1989 contribuisce alla creazione del Banco Alimentare. Nel ’97 il testo Il senso religioso presentato in inglese all’ONU a New York. Funerali celebrati a Milano dal cardinale Ratzinger.   Carlo Gnocchi San Colombano al Lambro 1902‐Milano 1956. Presbitero, educatore e scrittore, beato dalla Chiesa Cattolica (processo diocesano istruito dal card. Martini). Ordinato sacerdote nel 1925 dall’arcivescovo di Milano Tosi. La sua passione fu la crescita e l'educazione dei giovani avvicinatisi alla chiesa e all’oratorio.  L’arcivescovo  Idelfonso  Schuster  lo nominò direttore  spirituale dell’Istituto Gonzaga dei  Fratelli delle  Scuole Cristiane. Volontario durante la seconda guerra mondiale (Balcani e Russia, con gli alpini). Fonda la Pro Iuventute, dedicandosi ai bambini mutilati e poliomelitici.   Paolo Grassi Milano 1919–Londra 1981. Giornalista, editore, organizzatore culturale. Da giovane collaborò con numerose riviste e scoprì passione per il teatro. Fondò (con Giorgio Strehler e Nina Vinchi) nel 1947 il Piccolo Teatro della Città di Milano, dirigendolo per 25 anni,  poi soprintendente del Teatro alla Scala (1972‐1977) e presidente della RAI (1977‐1980). Dal 1980 Presidente della casa editrice Electa. La Fondazione Grassi a Milano promuove il suo pensiero e le sue esperienze.   Antonio Greppi Angera 1894–Milano 1882. Politico  socialista,  scrittore,  commediografo. Combattente nella Prima Guerra Mondiale,  iscritto al Partito  Socialista Italiano. Primo sindaco di Milano dopo  la Liberazione,  fino al 1951.   Fece  la Resistenza nelle Brigate Matteotti. Deputato al Parlamento  (PSI) dal 1958 al 1968. Autore di romanzi.   Tommaso Grossi Bellano (Como) 1790‐Milano 1853. Scrittore e poeta, amico di Manzoni. Laureato  in Giurisprudenza a Pavia. Si diede alla letteratura, pubblicando nel 1816 a Milano  la Prineide, poemetto  satirico  in milanese. L'amicizia con Carlo Porta  fu di grande  importanza per  la  scelta del dialetto e del genere satirico. Il poema storico nazionale I lombardi della prima crociata (1826) fu l'opera letteraria con più alta tiratura del tempo. Si dedicò poi al romanzo storico Marco Visconti,  tradotto  in  francese,  inglese,  tedesco e spagnolo. Dopo  il matrimonio  lasciò  la  letteratura per  la professione di notaio.  Francesco Hayez  Venezia 1791‐ Milano 1882. Pittore italiano, esponente del romanticismo storico, noto per l'opera Il bacio. Nel 1809 vinse il concorso l'Accademia nazionale di San Luca a Roma (allievo di Canova). Nel 1814 lasciò Roma dopo un'aggressione, per vicende sentimentali, trasferendosi a Napoli dove 

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Murat gli commissiona il dipinto Ulisse alla corte di Alcinoo. Dal 1822 insegna a Brera, aiuto di Luigi Sabatelli, alla cui morte ne assume la cattedra fino al 1879. Nella sua opera Il Bacio racconta il suo tempo: un patriota parte in guerra contro gli Austriaci. In  anni in cui era vietato rappresentare liberamente queste scene, camuffò i suoi dipinti trasponendoli in epoche passate. Suo anche il ritratto di Manzoni.  Ulrico Hoepli (Joahannes Ulrich Höpli) Tuttwill  (Svizzera)  1847‐Milano  1935.  Editore di origini  svizzere,  famiglia  contadina del Canton  Turgovia. Nel  1870  rilevò per  corrispondenza  la libreria Laengner a Milano, in Galleria De Cristoforis, presso il Duomo, trasferendovisi. Dal 1871 affiancò l’attività editoriale, con la nascita della Casa editrice Hoepli. Legatosi all’Istituto Tecnico Superiore  (poi Politecnico) e ad altre  istituzioni scientifiche milanesi, concepì  l’operazione culturale di rimediare alla povertà dell’editoria scientifico‐tecnica italiana creando testi agili (manuali), destinati ai quadri tecnici di cui cresceva il  bisogno.  Vladimir Samojlovič Horowitz Kiev  1903‐New  York  1989.  Pianista  e  compositore  russo di origine ucraina  e  famiglia  ebraica.  In Conservatorio  a  11  anni, diplomato  a  16  anni suonando il terzo concerto di Rachmaninov (con cui fu amico suonando anche insieme). Iniziò a suonare a Kiev e presto nei grandi teatri del mondo, tra cui la Scala. Nel 1928 debuttò a New York. Nel ’32 tornò alla Carnegie Hall con la direzione di Toscanini, di cui nel ’33 sposò la figlia Wanda. Dopo crisi di salute, negli anni ’80  l’attività concertistica torna agli splendori di un tempo. In particolare al Teatro alla Scala. E’ sepolto al Monumentale nella tomba Toscanini.  Domenico Induno  Milano 1815‐Milano 1878. Frequenta l’Accademia di Brera, subendo una forte influenza di Hayez. Tratta soggetti biblici e storici, inserendo risvolti patriottici. Per  sfuggire alla  repressione austriaca nei moti milanesi del  ’48  soggiorna  in Svizzera. Espone negli anni  successivi a Torino, Genova, Firenze, Parigi e a Vienna, dove nel 1873 viene premiato per  l’opera Un dramma domestico. Alle esposizioni di Parigi nel  ’78 ottiene  la Legione d’onore. Famosi i ritratti di Goffredo Mameli e Aleardo Aleardi.   Gerolamo Induno  Milano 1825‐Milano 1890. Frequenta  l’Accademia di Brera dal 1839 al 1846, allievo di Luigi Sabatelli. Partecipa ai moti del  ’48, poi con  il fratello Domenico  si  rifugia  in  Svizzera.  A  Firenze  si  arruola  volontario  con  il  generale  Giacomo Medici,  per  la  difesa  di  Roma  assediata  dai  francesi (realizzando schizzi, disegni e pitture dal vero). Gravemente ferito a Porta San Pancrazio, torna a Milano, dove lavora ed espone a Brera. Nel 1854 è nel  corpo dei Bersaglieri di  La Marmora nella  campagna di Crimea. Espone  insieme al  fratello a Parigi nel 1855 e  torna ad arruolarsi nelle  file garibaldine, interpretando pittoricamente molti episodi dell’epopea risorgimentale.    Stefano Jacini  Casalbuttano (Cremona) 1826‐Milano 1891. Politico ed economista, famiglia antica della Bassa lombarda. Studiò in Svizzera, a Milano e in università tedesche. Durante la restaurazione del dominio asburgico sulla Lombardia (1849‐1859), si dedicò a studi economici e letterari. Per il suo lavoro su La Proprietà  fondiaria  in  Lombardia  (Milano, 1856)  ricevette  il premio dalla Società d'incoraggiamento di  scienze e  lettere e  fu accolto nell'Istituto Lombardo. In Sulle condizioni economiche della Valtellina (Milano, 1858), espose  i mali del dominio austriaco e scrisse per Cavour un  libro bianco sulle condizioni generali di Lombardia e Veneto.  Enzo (Vincenzo) Jannacci  Milano 1935‐Milano 2013. Musicista, cantautore, attore, caposcuola del cabaret. 30 album musicali all’attivo. Famiglia pugliese emigrata a Milano, carriera  iniziata  con Gaber,  Tenco  e  Celentano.  Laurea  a Milano  in Medicina,  specializzato  in  Sud  Africa  nell’équipe  di  Barnard.  Si  diploma  al Conservatorio e va negli USA  (sposa Giuliana Orefice). Dopo esperienze  jazz e  rock‐and  roll, nel  ’62   Crivelli  lo  scrittura per Milanon Milanon al Piccolo (con Carraro e Milly) da cui  iniziano le sue composizioni dialettali. Molte performances teatrali, cinematografiche e tv negli anni ’60 e ’70. Collabora con Fo. Popolare il tormentone Vengo anch’io,no tu no. Con Cochi e Renato e Mina lancia in tv i maggiori successi. Compone colonne per il cinema. Nei primi anni ’80 collabora con Paolo Conte (Sudamerica, Bartali) e realizza una memorabile tournèe in Italia. Nel 1984 scrive l’Inno del Milan. Tre volte a Sanremo negli anni ’90 (Se me lo dicevi prima).   Moise Jarach Torino 1846‐Milano 1922. Banchiere, famiglia ebraica di Torino, a Milano nel 1869 con il padre Lazzaro e il fratello Alberto. Nel 1869 costituisce a Milano  a  23  anni  con  i  fratelli  Lazzaro  e  Angelo  la  società  “Donati‐Jarach”  di  cambiavalute  e  commissionario  in  banca  con  sede  in  via  Santa Margherita, presso Piazza della Scala. La banca superò  il difficile biennio 1873‐1874 e  la crisi bancaria del 1893 diversificando  i rischi. Nel 1899  i fratelli Gustavo e Alberto Weill‐Schott decisero di incorporare la società Donati Jarach nella loro nuova Società Bancaria Milanese, alleandosi con un gruppo di banchieri e  industriali milanesi. Dopo  la cessione,  i fratelli Jarach  lavorarono nella Società Bancaria Milanese facendo parte dal 1899 al 1901, come azionisti, del cda. Nel 1913 entrò nel consiglio di reggenza della Banca d’Italia.  Herbert Kilpin Nottingham 1870‐Milano 1916. Calciatore britannico, giocatore dell'Internazionale Torino, co‐fondatore, primo capitano e allenatore del Milan. La carriera iniziò nella squadra del Notts Olympic e poi per il St. Andrews, in cui era indifferentemente difensore e centrocampista. All'inizio del 1898, Kilpin  lasciò  Torino  e  si  stabilì  a Milano.  Il  16  dicembre 1899  insieme  ad  un  gruppo  di  italiani  già  soci  della  Società    per  l'Educazione  Fisica Mediolanum, costituì il Milan Cricket and Football Club. Fu il primo allenatore, il primo capitano ed il primo goleador del club milanese.   Anna Kuliscioff Sinferopoli 1855–Milano 1925. Nata in Crimea, università a Zurigo, aderì al bakuninismo in Russia, conobbe Andrea Costa, con lui a Parigi e in Italia cambiando il cognome Rozenstein in Kuliscioff (“manovale”).Laureata in Medicina e specializzata in Ginecologia, si legò a Filippo Turati, esercitò la medicina a Milano, diresse la Critica Sociale, contribuì alla fondazione del Partito Socialista e al movimento di emancipazione delle donne.  Gina Lagorio (nata Bernocco) Bra 1922‐Milano 2005. Scrittrice, laureata in Letteratura inglese a Torino, sposa Emilio Lagorio e poi, a Milano, l’editore Livio Garzanti. Deputata al Parlamento, eletta a Milano, per la Sinistra indipendente. Con La spiaggia del lupo vince il Premio Campiello (1977), con Raccontami quella di Flic il Premio Flaiano  (1983), con Tosca dei gatti  il Premio Viareggio 1984).  In Càpita, postumo, ha  raccontato  la sua crisi di salute. La sua saggistica è dedicata alla letteratura ligure del’900, in particolare a Camillo Sbarbaro.     

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Alberto Lattuada Vaprio d’Adda 1914–Orvieto 2005. Regista, sceneggiatore, produttore cinematografico.  Intellettuale eclettico, appassionato di  letteratura, arte e fotografia, noto per aver trasposto celebri romanzi e alcuni kolossal anche per il piccolo schermo. In contatto con Gianni Comencini e Mario Ferrari, si mise alla ricerca sistematica di vecchie pellicole, salvandole dal macero presso i magazzini dei distributori e ponendo le basi della futura Cineteca Italiana di Milano. Tra i suoi film principali Anna (1950), Il Cappotto (1952), Sono stato io! (1972) e in tv il kolossal Cristoforo Colombo .  Giuseppe Lazzati Milano 1909‐Milano 1986. politico e  intellettuale  italiano. La diocesi di Milano  lo ha riconosciuto Servo di Dio. Nel 2013  il Papa ha promulgato  il decreto che  riconosce  le sue virtù eroiche. Lazzati è stato dichiarato Venerabile. Laureato  in Lettere classiche alla Cattolica, presiede  la Gioventù italiana di Azione Cattolica dal ‘34 al ‘45. Dal ‘39 è  incaricato di Letteratura cristiana alla Cattolica. Negli alpini  in guerra, dal ’46 è nella direzione nazionale della DC, eletto alla Costituente e poi alla Camera. Torna a Milano dove Montini gli affida  la direzione del quotidiano L’Italia. Rettore dell’Università Cattolica dal 1975  al 1983.  Prospero Moisè Loira Mantova 1814‐Milano 1892. Fondatore della Società Umanitaria,  innovativa  istituzione del riformismo  fattivo del Novecento milanese e  italiano. Israelita,  commerciante,  democratico, massone,  filantropo,  lasciò  in  eredità  al  Comune  di Milano  10 milioni  di  lire  per  dar  corpo  al  sogno  di “mettere i diseredati, senza distinzione, in condizione di rilevarsi da sé medesimi, procurando loro appoggio, lavoro e istruzione”.  Riccardo Lombardi Regalbuto 1901‐Roma 1984. Ingegnere, politico, partigiano, giornalista (direttore dell’Avanti!), parlamentare per otto legislature (anche capolista a Milano). Storico esponente del Partito Socialista italiano (dal 1947). Prima iscritto al Partito Popolare poi al Partito d’Azione (tra i fondatori nel ’42), tra i capi delle brigate Giustizia e Libertà, membro del CLNAI che lo nominò prefetto di Milano alla liberazione della città. Ministro dei Trasporti nel primo governo De Gasperi. Autonomista nel PSI rispetto alla alleanza con il PCI, ottenne il voto favorevole del PSI all’Euratom. Dal 1957 puntò alla alternativa di sinistra, dal ’64 contro  la collaborazione con  la DC. Si  impegnò per  la decolonizzazione e contro  la guerra USA  in Vietnam. Alleato a Craxi nel cambiamento del PSI (1976), eletto presidente del partito si dimise per divergenze.   Leo (Leopoldo) Longanesi Bagnocavallo 1905‐Milano 1957. Disegnatore, giornalista, pittore, editore. Inizia a Bologna,  in ambienti fascisti (Arpinati, Balbo, Grandi) ma anche intellettuali. Nel 1926 fonda il settimanale L’italiano  e avvia una casa editrice. Opera nel quadro della “fronda satirica” al regime, di cui tuttavia cura la propaganda per  l’impresa di Etiopia. Collabora con Giovanni Ansaldo e dirige dal 1929 L’assalto. Nel  ‘37 nasce Omnibus,  rotocalco con grandi firme, in cui si forma Arrigo Benedetti. Dopo il ’43 si stabilisce a Napoli, fa propaganda antifascista alla radio (Stella bianca). Nel 1945 edita Sette. Dal 1946 lavora a Milano. Fonda con l’industriale Giovanni Monti la casa editrice Longanesi. E’ attivo con Montanelli nella campagna anticomunista del ’48. Nel 1950 fonda Il Borghese a cui affianca il movimento Lega dei fratelli d’Italia.  Carlo Maciachini Induno  Olona  1818‐Varese  1899.  Architetto,  Accademia  di  Brera,  si  dedicò  alla  costruzione  e  ristrutturazione  di  chiese  ed  edifici  funerari  in Lombardia, Veneto e Friuli‐Venezia Giulia. La sua opera più famosa è il Cimitero Monumentale di Milano.   Clara Maffei (Elena Chiara Maria Antonia Carrara Spinelli Maffei) Bergamo 1814‐Milano 1886. Patriota e mecenate, figlia dei nobili Ottavia Gambara e G.Battista Carra‐Spinelli. Sposatasi con Andrea Maffei, diede vita al famoso salotto, punto di ritrovo per artisti (come Francesco Hayez, Balzac,   Verdi). Con  il tempo quel salotto fu  luogo di  incontro politico, frequentato dai maggiori patrioti del Risorgimento.   Vico Magistretti Milano 1920‐Milano 2006. Laureato al Politecnico di Milano  in architettura, è stato architetto e designer. Tra  le  realizzazioni più significative:  la Torre al Parco in via Revere e il palazzo per Uffici in Corso Europa. Nel 1956 è tra i soci fondatori dell’ADI (Associazione per il Disegno Industriale). Premio Compasso d’oro per la lampada Eclisse (1967), per la lampada Atollo (1977) e per la poltrona Maralunga (1979). Alcune opere di design sono esposte al MOMA (New York) e in altri musei nel mondo.   Luigi Majno Gallarate 1852‐Milano 1915. Docente di Diritto e procedura penale all’Università di Pavia. Deputato socialista al parlamento nella XXIa legislatura. Presidente della  Società Umanitaria,  rettore dell’Università Bocconi  e Assessore  all’Istruzione del Comune di Milano. promotore  –  insieme  alla moglie – di molte iniziative sociali. Co‐autore del Codice di procedura penale commentato.   Riccardo Malipiero Milano 1914‐Milano 2003. Compositore, critico, organizzatore musicale. Compì studi pianistici e si diplomò a Milano. Diplomato al Conservatorio di Torino. Uno dei maggiori sostenitori della Dodecafonia in Italia.   Luigi Mangiagalli Mortara 1849‐Milano 1928. Laureato in Medicina a Pavia, ginecologo e docente universitario (Sassari e Pavia) di Ostetricia,  rettore universitario e politico. Nel  1902 deputato  alla Camera per  l’Unione Democratica  Sociale.  Senatore  a  vita dal  1905  e  Sindaco di Milano dal  1922  (nel  1923  il Comune  si  allarga  a  11  comuni  limitrofi)  promosse  la  costruzione  della  Università  degli  Studi    essendone  rettore  dal  ‘23  al  ‘26.  Nel  ’24  fu determinante nella creazione dell’Istituto dei Tumori.  Alessandro Manzoni Milano 1785–Milano 1873. Figlio di Giulia Beccaria,  fu  scrittore, poeta, drammaturgo,  tra  i maggiori del  ‘900  italiano ed europeo.   Senatore del Regno d’Italia. Tra le opere principali: I Promessi Sposi, Inni Sacri, Odi civili. Adolescenza a Lugano, poi a Milano, a Venezia e a Parigi (dalla madre). Sposò Enrichetta Blondel e tornò in Italia. Nel 1872 cittadino onorario di Roma.   Ercole Marelli Milano 1967‐Azzano (Como) 1922. Imprenditore e fondatore dell’omonima impresa metalmeccanica (motori elettrici, trasformatori, elettropompe) con stabilimento a Sesto San Giovanni. Fece esperienze internazionali e promosse brevetti industriali nel campo elettromeccanico. Assertore della 

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specializzazione industriale e dell’organizzazione del lavoro creò una grande rete internazionale di vendita. Nel 1919 creò con la Fiat il comparto dei magneti con la Magneti Marelli (passata a Fiat nel 1967).   Filippo Tommaso Marinetti Alessandria d’Egitto 1876‐Bellagio 1944. Poeta, scrittore,  fondatore del movimento  futurista. Baccalaureato a Parigi,  laureato  in Legge a Genova. Prime poesie  in  francese,  ambivalenti  rapporti  con D’Annunzio.  Tra  il  1905  e  il  1909 dirige  la  rivista  Poesia poi organo ufficiale del  futurismo. Promuove  il   Manifesto  del  futurismo  (1908),  contro  i  decadenti,  pubblicato  in  prima  pagina  dal  Figaro.  Lancia  il manifesto  Contro  Venezia passatista.  Bellicista  convinto  nella  guerra  italo‐turca.  In  Russia  nel  ’14  per  rapporti  con  i  futuristi  russi,  guida  la  propaganda  antiaustriaca nell’ingresso dell’Italia in guerra. Due medaglie al valore, dissidi con D’Annunzio nella vicenda fiumana, nel ‘19 è alla adunata di Mussolini a piazza San  Sepolcro.  Tiene  all’originalità  del  futurismo  rispetto  al  fascismo  (contro  monarchia  e  Vaticano).  Esaurita  l’esperienza  politica  torna  alla letteratura. In pieno dadaismo a Parigi è descritto come la caffeina d’Europa. Firma però il Manifesto degli intellettuali fascisti nel ‘25 e Mussolini lo vuole nella Accademia d’Italia contro l’ esterofilia dilagante. Partecipa alla guerra d’Etiopia nel ’36 e, a 66 anni, alla spedizione dell’Armir in Russia. Opera memoriale La grande Milano tradizionale e futurista. Aderisce alla Repubblica Sociale italiana. Suo ultimo testo Quarto d’ora di poesia della X Mas.   Carlo Maria Martini Torino 1927–Gallarate 2012. Biblista, teologo, cardinale della Chiesa Cattolica. Arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002. Tra  i protagonisti, di parte cattolica, dell’ecumenismo e del dialogo inter‐religioso, ha vissuto negli ultimi anni della vita prevalentemente a Gerusalemme. Vasta la produzione di scritti.  Guido Martinotti Milano 1938‐Parigi 2012. Professore di Sociologia urbana, prorettore della Università Bicocca a Milano, con molteplici incarichi universitari in Italia e negli Stati Uniti, una vasta bibliografia scientifica e civile  (tra cui La città difficile del 1982, Metropoli del 1993, La dimensione metropolitana del 1999,  L’Atlante dei bisogni delle periferie milanesi del 2001,  La memoria e  il  tempo del 2006).  Impegnato,   nell’ambito  socialista  (con posizioni critiche),    nella  vita  politica  e  civile,  soprattutto  di Milano  città  in  cui  ha  operato  in  prima  linea  per  il  cambiamento  avvenuto  alle  elezioni amministrative del 2011. Sposato con la grecista Eva Cantarella.   Antonio Maspes Milano 1932‐Milano 2000. Campione di ciclismo, tra i maggiori corridori in pista. Professionista dal 1952 al 1068, sette volte campione del mondo nella velocità. Stabilì il record mondiale sui 200 metri.   Enrico Mattei  Acqualagna  (Pesaro)  1906‐Bascapè  (Milano)  1962.  A Milano  come  giovane  agente  di  commercio,  fu  un  leader  della  resistenza  (di  ispirazione democristiana), nel 1945 nominato liquidatore dell’AGIP che, valutandone le potenzialità, trasformò nell’ENI assumendo in breve un ruolo primario internazionale nel campo dell’energia. Fondò il quotidiano Il Giorno. Morì per un attentato doloso.  Raffaele Mattioli Vasto  1895–Roma  1973.  Direttore  generale  e  poi  Amministratore  delegato  della  Banca  Commerciale  Italiana.  Studioso,  docente,  mecenate culturale. Sepolto all’Abbazia di Chiaravalle (da lui restaurata).   Luciano Mauri Marina  di Massa  1929‐Milano  2005.  Presidente  delle Messaggerie  Italiane,  la  maggiore  distribuzione  editoriale  italiana,  succeduto  al  padre Umberto, è stato uno dei protagonisti dell’editoria italiana della seconda metà del Novecento. Nipote di Valentino Bompiani. Azionista del gruppo Longanesi, chiama Mario Spagnol a riorganizzare  l’azienda, con molti best‐seller  in tutti  i marchi del gruppo. Fonda nel 1983  la Scuola per  librai. Sostiene  con  ottimismo  le  politiche  di  promozione  del  libro  e  della  lettura  (tra  cui  nel  1988  l’Italia  primo  ospite  d’onore  alla  Buchmesse  – sostenendo che “l’Italia produce 210 titoli all’anno per ogni milione di lettori contro i 1000 della Germania” ‐ e l’avvio del Salone del libro a Torino).   Giuseppe Meazza Milano 1910‐Rapallo 1979. Calciatore allenatore, attaccante, considerato uno dei migliori giocatori di foot‐ball di tutti i tempi. Esordì nell’Inter a 17 anni. Campione del mondo con la Nazionale italiana nel 1934 e nel 1938. Gli è stato dedicato lo Stadio di San Siro a Milano.   Mariangela Melato Milano 1941‐Roma 2013. Attrice di teatro, cinema e televisione. Accademia di Brera, vetrinista alla Rinascente, debutta nel 1960, lavora negli anni ’60  con  Dario  Fo,  Luchino  Visconti,  Luca  Ronconi. Moltissimi  film  negli  anni  ’70  e  ’80.  Poi  ancora  teatro  (classico  e moderno).  Versatile,  con  vastissimo repertorio, premiata in ogni campo.   Fausto Melotti Rovereto 1901‐Milano 1986. Scultore e pittore, liceo a Firenze e laureato al Politecnico di Milano in Ingegneria elettronica. Studiò musica e scultura (a Torino e a Brera a Milano sotto la guida di Wildt). Insegnò alla Regia Scuola d’arte di Cantù dirigendola per alcuni anni. Lavorò alla Richard Ginori con Giò Ponti. Una grande mostra gli fu dedicata a Milano nel 1967.   Lodovico Melzi d’Eril Milano 1820‐Milano 1996. Eredita titolo e possedimenti della famiglia Melzi. Imprenditore, attua (con la Banca Rothshild) nel 1856 la privatizzazione della  Società  ferroviaria  del  Lombardo Veneto.  Costruisce  il  palazzo  della  contrada  Cavalchina  a Milano  (oggi  via Manin)  avvia  in  Polesine  una importante bonifica della palude. Dopo l’Unità d’Italia promuove lo sviluppo urbanistico del “quartiere Umberto” a Milano “per l’urgente bisogno di abitazioni e per il decoro e il vantaggio che risulterebbero alla nostra Milano”.   Alda Merini Milano 1931–Milano 2009. Poetessa e scrittrice, una complessa opera poetica (consacrata con  il Premio Librex‐Gugghenheim “Eugenio Montale”) che  si accompagna ad una altrettanto complessa esistenza quasi  interamente  condotta a Milano. Grandi  letterati  italiani  le  sono  stati amici, da Giorgio Manganelli a Giacinto Spagnoletti a Salvatore Quasimodo. Maria Corti identifica il suo capolavoro in La terra Santa (1993).   

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Ottavio Missoni Ragusa  di  Dalmazia  1921‐Sumirago  2013.  Stilista  di moda  e  atleta  nazionale  e  olimpico.  Sette  titoli  nazionali  assoluti  in  atletica  leggera,  alle Olimpiadi di Londra nel ‘48  è nella staffetta 4x400.  Guerra in Africa, dopo la battaglia di El Alamein prigioniero degli inglesi (4 anni in Egitto). Fonda nel 1953, con la moglie Rosita, la creativa casa di moda Missoni che ottiene successi internazionali fin dagli anni ’60. Nel 1970 una bottega Missoni è a Bloomingdales’s a New York. La prima boutique a Milano è del 1976. Milano gli riconosce la medaglia d’oro al valore civile nel 1979.   Giuseppe Missori Mosca  1829‐Milano  1911.  Patriota  e militare,  partecipò  a molte  battaglie  per  l’Unità  d’Italia. Di  fede  repubblicana,  nel  1960  prese  parte  alla spedizione dei Mille. A fianco di Garibaldi nella battaglia di Aspromonte contro i Bersaglieri, sempre con Garibaldi nel 1866 alla Bezzecca e nel 1967 a Monterotondo e a Mentana. Salvò la vita a Milazzo a Garibaldi. Generale garibaldino, dopo l’unità fu consigliere comunale di Milano. Città che gli ha intitolato una piazza dietro il Duomo (la statua a cavallo è opera di Riccardo Ripamonti). Morì a Milano travolto sulle rotaie del tram.   Arnoldo Mondadori  Poggio  Rusco  (Mantova)  1889–Milano  1971.  Dopo  editoria  locale  e  scolastica  (marchio  La  Scolastica),  fonda  a  Ostiglia  la Mondadori  (con  la Tipografia Gaetano Franchini di Verona) presto trasferita a Milano. Franchini vuole  l’accordo con Bemporad, Mondadori preferisce  i Borletti, per garantire credito e sviluppo. Nel  ’21 Borletti è presidente e Mondadori consigliere delegato. La scolastica  resta base, ma arrivano grandi autori: Brocchi, Panzini, Ada Negri e poi nel ’26 D’Annunzio con la sua Opera Omnia (patrocinata dal re e da Mussolini). Con l’acquisto del Secolo a Milano, posizionato contro  il Corriere,  il  fiancheggiamento del  fascismo è avviato e con  la biografia di Mussolini  (Dux) di Margherita Sarfatti si completa. Negli anni ’30 ciò porterà a posizione dominante nella scolastica. Si apre l’editoria popolare: giallo Mondadori, narrativa straniera, collana Medusa. La  guerra  non  favorisce  l’azienda  e  nel  ’43 Mondadori  si  rifugia  in  Svizzera  con  i  figli  (Alberto  è  su  posizioni  antifasciste  e  nel  ’58  fonderà  Il Sagggiatore). Il socialista Mondolfo sarà commissario alla Liberazione, ma Mondadori tornerà alla presidenza. Gli Oscar Mondadori (inaugurati da Addio alle armi di Hemingway) segnano – negli ultimi anni di vita dell’editore – grande successo.  Ernesto Teodoro Moneta  Milano 1833–Milano 1918. Giornalista e patriota, l’unico italiano a ricevere il Premio Nobel per la Pace (1907). Fu direttore (1867‐1895) de Il Secolo (fondato  da  Edoardo  Sonzogno),  lavorò  per  la  pace  e  la  giustizia  internazionale  (rappresentante  italiano  nell’  International  Peace  Bureau  e presidente del Congresso internazionale sulla Pace in occasione dell’Expo 1906 a Milano). Impegnato negli eventi del Risorgimento, si unì a Garibaldi nell’impresa dei Mille e fu capo di stato maggiore del generale Sirtori nella sfortunata battaglia di Custoza.   Eugenio Montale Genova  1986‐Milano  1981.  Poeta,  giornalista,  critico  musicale  e  scrittore  italiano,  Premio  Nobel  per  la  Letteratura  nel  1975.  A  seguito dell’affermazione del  fascismo ne prese subito  le distanze sottoscrivendo nel 1925  il Manifesto degli  intellettuali antifascisti di Benedetto Croce. Visse a Firenze, in periodo di incertezze economiche e complicati rapporti sentimentali;  leggendo Dante,  Svevo e i classici americani. Nel 1948 si trasferisce a Milano e pubblica Le occasioni e le prime liriche di quelle che formeranno La bufera e altro (che uscirà nel ‘56). Prova subito dopo la guerra ad iscriversi al Partito d'Azione, ma ne esce poco dopo. Trascorre l'ultima parte della sua vita (dal 1948) a Milano. Collaboratore stabile del Corriere della sera e critico musicale del Corriere d'Informazione.  Indro Montanelli Fucecchio 1909–Milano 2001. Giornalista, scrittore e storico, firma‐bandiera del Corriere della Sera, lasciato nel 1972 per fondare Il Giornale nuovo e poi La Voce.   Nel 1977 subì  l’ attentato dalle Brigate Rosse. Declinò nel  ‘91  la proposta di Cossiga di nomina a senatore a vita. Opere teatrali e vasta produzione saggistica. Aderì al fascismo.  Sottotenente del battaglione coloniale in Etiopia. Corrispondente del Messaggero nella guerra civile spagnola, con articoli sgraditi al regime, per i quali il ministro Bottai lo mandò a dirigere l’Istituto di cultura a Tallin. Nel ’38 al Corriere come inviato di guerra. Dopo il ’43 aderì a Giustizia e Libertà, arrestato dai tedeschi. Sfuggito al carcere, si rifugiò in Svizzera. Tornato al Corriere, diretto da Mario Borsa, finì in “epurazione”, spostato a dirigere la Domenica del Corriere. Di nuovo al Corriere pubblicando con  Longanesi, collaborando dal 1954 al Borghese.  Della  sua monumentale  Storia  d’Italia  (molti  i  volumi    con Mario  Cervi)  il  primo,  sulla  Storia  di  Roma,  a  puntate  sulla  Domenica. Definendosi anarco‐conservatore ebbe polemiche politiche,  tra cui  l’uscita dal Corriere nel 1972, accettando  l’offerta di Agnelli di  scrivere  su La Stampa; e poi con Berlusconi – proprietario del Giornale – al momento di “scendere  in campo”  in politica partitizzando  il quotidiano. Ancora al Corriere dopo la chiusura della Voce nel 1995.   Giovanni Battista Montini Concesio (Brescia) 1897‐Castel Gandolfo 1978. E’ stato – con il nome di Paolo VI ‐ il 262º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, a partire dal 21  giugno  1963  fino  alla morte.  È  venerabile  dal  20  dicembre  2012,  dopo  che  papa  Benedetto  XVI  ne  ha  riconosciuto  le  virtù  eroiche.  Come Arcivescovo di Milano (nominato l’ 1 novembre 1954) seppe risollevare le sorti della Chiesa lombarda in un difficile momento storico, con i problemi economici della ricostruzione, l'immigrazione dal sud, il diffondersi dell'ateismo e del marxismo all'interno del mondo del lavoro.  Angelo Moratti Somma  Lombardo  (Varese)  1909‐Viareggio  1981.  Figlio del  farmacista di piazza  Fontana  a Milano,  fondatore della  Saras,  gruppo  industriale di raffinazione del petrolio, nei consigli di molte imprese petrolifere e dell’energia, presidente dell’Inter (con successi internazionali), comproprietario del Corriere della Sera negli anni ’70, cavaliere del lavoro.  Angelo Motta Gessate 1890‐ Milano 1957. Imprenditore italiano, fondatore dell'azienda alimentare omonima. Proveniente dalla provincia milanese, Motta fu un pasticcere che agli inizi degli anni dieci del XX secolo, si trasferì a Milano per intraprendere l'attività in proprio. Nel 1919 aprì il suo primo forno in via Chiusa,  con  la  produzione  del  panettone,  dolce  tipico meneghino. Nel  1948  inizia  con  la  produzione  industriale  di  gelati  (Coppa  del Nonno  e Mottarello). Nel 1934 fonda il Premio della Notte di  Natale.  Giorgio Muggiani Milano 1887‐Lenno 1938. Pittore  italiano e pubblicitario,  fondatore dell’Inter.  Famiglia di  commercianti, agli  inizi del  secolo  inviato  in  Svizzera, presso l’ Institut auf dem Rosenberg di San Gallo, per la formazione alle future responsabilità. Nel 1914, su richiesta di Mussolini, disegnò la testata del  giornale  Il  Popolo  d'Italia.  Il  senso  degli  affari  unito  a  vena  artistica  e  creativa,  ne  fece  un  pioniere  della  cartellonistica  e  dell'illustrazione pubblicitaria e un interprete dello spirito del tempo. Le campagne di Cinzano, Pirelli, Società di Navigazione, Rinascente, Martini (1921), Lazzaroni (1928), Moto Guzzi  (1917), Recoaro e Hair Coloring Tonic  sono  i  lavori più  famosi. Nel 1908,  con 43  soci,  fonda  il Foot‐ball Club  Internazionale Milano, disegnando logo e colore della maglia nerazzurra.  

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Bruno Munari Milano  1907‐Milano  1998.  Artista  e  designer,  esponente  della  fortuna  della  creatività  visuale  in  ogni  campo  applicativo  (arti  visive,  design industriale,  editoria,  cinema).  Vasta  produzione  saggistica  e  di  ricerca.  Considerata  una  “figura  leonardesca”  per    creatività  e  complessità applicativa. Partecipò in gioventù al futurismo (anche inventando le macchini inutili). A Parigi negli anni ’30, lavorò come grafico in Mondadori, poi art director a Tempo, poi – con Gillo Dorfles e altri – fondò nel 1948 il Movimento Arte Concreta. Viaggi in Giappone negli anni ’60. Realizza prodotti visivi d’avanguardia, crea nel ‘77 un laboratorio per bambini nella Pinacoteca di Brera a Milano.Tra i suoi libri: Teoremi sull’arte (1961), Arte come mestiere (1966), Da cosa nasce cosa (1981), Uno spettacolo di luce (1984).   Cesare Musatti Dolo (Venezia) 1897‐ Milano 1989. Psicologo, tra  i fondatori della psicoanalisi  in Italia. Università di Padova (Matematica, poi Lettere e Filosofia e successivamente  la  specializzazione  in Psicologia  sperimentale  con Benussi, del  cui  laboratorio divenne nel  ’28 direttore). Nel  ’40 professore di filosofia al  liceo Parini di Milano. Impegno politico con  i socialisti nella Resistenza. Poi a Ivrea fonda  il Centro di Psicologia del Lavoro alla Olivetti. Cattedra di Psicologia all’università Statale di Milano dal 1947 per vent’anni. Importante il suo Trattato di Psicoanalisi  (1949) e la cura delle edizioni italiane delle opere di Sigmund Freud.   Giulio Natta Porto Maurizio (Imperia) 1903–Bergamo 1979. Ingegnere chimico, dopo avere insegnato per due anni a Pavia, a Roma e a Torino, diresse l’Istituto di chimica industriale al Politecnico di Milano, studiando i polimeri a struttura cristallina (fondamentali per le applicazioni della plastica). Premio Nobel per la Chimica  nel 1963 per la scoperta dei “catalizzatori di Ziegler‐Natta”.   Mario Negri Milano 1891‐Milano 1960. Imprenditore e filantropo italiano. Attivo nell'industria e nel commercio di gioielli si occupò di iniziative rivolte al sociale e allo  sviluppo dell'istruzione  in campo professionale. Negli anni  ‘50  rilevò una modesta  industria  farmaceutica della quale  iniziò ad  interessarsi personalmente. A contatto con studiosi dell'istituto di farmacologia dell'Università di Milano. Alla sua morte  lasciò per testamento una parte del patrimonio all'Università di Milano per costituire un istituto di ricerca farmacologica, che divenne l'attuale Istituto di ricerche farmacologiche "Mario Negri".  Bob Noorda Amsterdam 1927‐Milano 2010.   Grafico e designer. A Milano dal  ’54,  lavora per Pirelli e Rinascente. Nel  ’64  (con Franco Albini e Franca Helg)  fa l’archigrafia della Metropolitana Milanese (Compasso d’oro). Fonda con Massimo Vignelli Unimark  International che realizza corporate  identity di grandi imprese italiane. Suo il simbolo di Regione Lombardia (1970).  Gaetano Osculati San Giorgio al Lambro 1808‐Milano 1894. Esploratore, cartografo e botanico italiano. Conoscitore ed esploratore delle Americhe. Fu il primo italiano ad attraversare tutta l'Amazzoni. Per questo venne soprannominato Il Marco Polo del Brasile. Durante gran parte della sua vita ha viaggiato in Asia e nelle Americhe.   Wanda Osiris (Anna Menzio) Roma 1905‐Milano 1994. Attrice, cantante e soubrette italiana del teatro di rivista nel periodo anni trenta‐cinquanta. A Milano nel 1940 uscì da un astuccio di profumo in Tutte donne; a Roma nel 1944 recitò per la prima volta con Carlo Dapporto, in Che succede a Copacabana, nel 1945 in L'isola delle  sirene  e  La  donna  e  il  diavolo.  Dopo  la  liberazione,  di  nuovo  a Milano  e  sempre  con  Dapporto  regina  del Gran  varietà. Nel  1946  nella compagnia teatrale di Garinei e Giovannini. Si stava meglio domani e Domani è sempre domenica, prima rivista italiana dove la Wandissima usciva come Venere da una conchiglia. Sul finire degli anni quaranta, la Osiris diventò la regina dei salotti e del Teatro Lirico.  Franco Parenti Milano 1921‐Milano 1989. Attore,  regista e autore  televisivo  italiano. Nel 1940 debutta come attore nella compagnia Merlini‐Cialente, nel 1941 fonda il gruppo Il palcoscenico con Paolo Grassi, nel 1946 recita nella compagnia Navarrini‐Rol. Dal 1947 al 1949 è al Piccolo di Milano. Interpreta Moscone nel Il mago dei prodigi di Caldéron, Brighella nell'Arlecchino servitore di due padroni di Goldoni e Milordino ne I giganti della montagna di Pirandello. Negli anni ’50 e ’60 recita nei maggiori teatri. Torna al Piccolo a Milano dal ’69 al ’71. Nel 1972 fonda il Salone Pier Lombardo (oggi Teatro Franco Parenti) con Andrèe Ruth Shammah, Testori e Isella, in cui lavora a molti spettacoli.  Giovanni Pesce  Visone  (Alessandria)  1918‐Milano  2007. Militante  comunista,  partecipò  alla  guerra  civile  spagnola  nelle  Brigate  internazionali  guidate  da  Luigi Longo, deportato a Ventotene durante il regime fascista, liberato nel ’43 fece parte dei GAP a Torino e a Milano, uno dei più coraggiosi “guerriglieri urbani” della Resistenza contro i repubblichini e i nazisti. Insignito di medaglia d’oro al valor militare, consigliere comunale di Milano per il PCI dal 1951 al 1964.   Francesco Maria Piave Murano (Venezia) 1810‐Milano 1876. Cominciò e  interruppe  la carriera ecclesiastica. Studiò a Roma e nel 1842 divenne direttore degli spettacoli della Fenice di Venezia e aprì la collaborazione con la Scala, di cui fu “poeta ufficiale” dal 1859 al 1867. Scrisse 10 libretti con Giuseppe Verdi, tra cui Rigoletto, La Traviata e La Forza del Destino.  Italo Pietra Godiasco   1911‐Ponte Nizza 1991. Ufficiale degli Alpini  in Abissinia e  in Albania. Comandante partigiano nel Oltrepò pavese. Collaboratore della stampa socialista, inviato de L’Illustrazione italiana e del Corriere della Sera. Ha diretto a Milano Il Giorno dal 1960 al 1972 e a Roma Il Messaggero dal 1974 al 1975,  individuando e  lanciando giornalisti divenuti famosi. Ha scritto  libri tra cui Mattei,  la pecora nera  , Moro, fu vera gloria?  ,  I tre agnelli.   Giovanni Battista  Pirelli Varenna 1848–Milano 1932. Ingegnere, imprenditore, senatore del Regno, presidente della Confindustria. Brevettando un particolare sviluppo della gomma fondò la sua azienda, continuata dai figli e sviluppatasi internazionalmente.    

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Leopoldo Pirelli Velate 1925‐Portofino 2007. Per 50 anni nella società Pirelli (gomma, pneumatici e cavi), nipote del fondatore Giovanni Battista Pirelli. Laureato in ingegneria meccanica nel 1950 resta fino al 1996 alla guida dell’azienda. Tra i rinnovatori di Confindustria negli anni ’70.  Portò nel ’68 la settimana lavorativa a cinque giorni e le ferie scaglionate. Cavaliere del Lavoro nel 1977.   Gian Domenico Pisapia Caserta 1915‐Milano 1995. Laureato  in Giurisprudenza nel 1935 e  in Filosofia nel 1938, rinunciò alla carriera nell’Avvocatura dello Stato per non giurare al PNF (Partito Nazionale Fascista). Avvocato penalista di grande fama, fu professore di Diritto e procedura penale prima a Modena e poi,  dal  1961  al  1985,  a Milano.  Presidente della  commissione ministeriale  che  elaborò nel  1988  l’attuale  codice di procedura penale. Avvocato  in processi di risonanza nazionale, collaborò con i Ministri della Giustizia Conso e Vassalli. Molte le opere scientifiche in materie giuridiche.   Fernanda Pivano Genova 1917‐Milano 2009. Traduttrice, scrittrice e giornalista. Studia a Torino. Ebbe come supplente di  italiano Cesare Pavese (che  l’avvicinò alla letteratura americana) e come compagno di ginnasio Primo Levi (con cui condivise la sorte della non‐ammissione alla maturità, per temi di italiano giudicati “non  idonei”). Diploma  in pianoforte a Torino nel 1940. Prima  traduzione  l’Antologia di Spoon River per Einaudi nel  ‘43. Sposa nel  ‘49 Ettore  Sottsass  e  si  trasferisce  a Milano.  Nel  ‘56  primo  viaggio  negli  USA.  Traduce  grandi  scrittori  americani. Molti  premi  per  giornalismo  e traduzione.   Amilcare Ponchielli Paderno  (Cremona) 1834‐Milano 1886. Ricevette  la  rima  istruzione musicale dal padre organista. A nove anni  superò  l’esame di ammissione al Conservatorio di Milano, diplomato nel 1854. Un felice esito al Teatro dal Verme dei Promessi Sposi con libretto riveduto da Emilio Praga. Sposato con la cantante lirica Teresina Brambilla, si trasferisce a Milano. Nel 1876 debutta alla Scala con La Gioconda. Ottiene la cattedra di composizione al Conservatorio di Milano (tra i suoi allievi Puccini e Mascagni).   Ettore Ponti  Gallarate (Varese)  1855‐Biumo Superiore (Varese) 1919. Figlio di  facoltoso industriale tessile.  Scuola ufficiali a Genova poi  in Europa per studiare industrie  tessili,  aziende  agricole  e  organizzazione  sanitaria.  Politicamente  liberale,  in  Consiglio  comunale  a  Milano  dal  1881,  membro  di associazioni, consorzi e imprese. Utilizza parte dell’eredità per costruire padiglioni all’Ospedale Maggiore di Milano. Senatore del Regno dal 1900, nel cda della Società Anonima Meccanica Lombarda  (aerei della guerra  italo‐turca). Dal 1905 al 1909 è Sindaco di Milano. Tra  le  realizzazioni  la costruzione del centro urbano di Martirano Lombardo che accoglie le popolazioni terremotate di Martirano (1905).   Gio (Giovanni) Ponti Milano 1891–Milano 1979. Architetto e designer tra i maggiori del secolo XIX. Professore (dal 1936 al 1961) alla Facoltà di Architettura, progettista – tra moltissime opere ‐ del Grattacielo Pirelli e del Palazzo Eiar (poi Rai) a Milano, fondatore della rivista Domus. Dagli anni ’20 rielabora la strategia del design industriale e collabora con Richard Ginori.   Carlo Porta  Milano  1775–Milano  1821.  Il maggior  poeta  dialettale milanese. Manzoni  compose  per  lui  versi  in milanese.  Stendhal  gli  fu  amico. Opere  più significative: Desgrazzi de Giovannin Bongee (1812);  Prineide (1815), in forma anonima, contro i politici corrotti; La Ninetta del Verzee (1815). Tra le sue opere minori anche una traduzione in milanese (incompiuta) della Divina Commedia.  Gaetano Previati Ferrara 1852‐Lavagna 1920. Da Ferrara a Milano nel 1876 per frequentare l’Accademia di Brera, in contatto con gli ambienti della Scapigliatura, ma dal 1821 aderente al Divisionismo e ai temi dei Simbolisti. Nei primi vent’anni del secolo espone a Parigi, a Venezia, a Genova e a Milano. Tra le sue opere più importanti La maternità (1890), Madonna dei gigli (1893), Re sole (1900).   Salvatore Quasimodo Modica  1901‐Napoli  1968.  Poeta,  traduttore,  esponente  di  rilievo  dell’Ermestismo,  Premio  Nobel  per  la  Letteratura  nel  1959.  Figlio  di  un capostazione,  infanzia  in giro per  la Sicilia  (compreso  la Messina del  terremoto del 1909, città  in cui si diploma e  in cui conosce Giorgio La Pira, stringendo duratura amicizia). A Roma dal ‘19  Giovanni Raboni Milano  1932‐Fontanellato  (Parma)  2004.  Poeta,  scrittore  e  giornalista.  Figlio  di  un  funzionario  del  Comune,  di  famiglia  cattolica  sfollata  a Sant’Ambrogio Olona per i bombardamenti, riceve dal padre passione per la letteratura europea dell’Ottocento, che legge da ragazzo come legge le novità. Liceo a Milano, legato a Vittorio Sereni, scopre le riviste culturali e politiche degli anni ’50. Studia Giurisprudenza, è segretario di redazione di Aut Aut (diretta da Enzo Paci). Scrive sul Corriere della Sera. Prime raccolte di poesia negli anni ’60 (la prima Il catalogo è questo). Negli anni ’80 nel comitato direttivo del Piccolo Teatro, scrive testi teatrali. Premio Viareggio nel ’93 per la poesia e  altri riconoscimenti.   Eugenio Radice Fossati  Erba 1910‐Milano 2000. Conte e proprietario terriero, dal 1958 al 1969 presidente della Camera di Commercio di Milano, negli anni ’50 consigliere per il Partito Liberale Italiano al Comune di Milano, grande conoscitore della città e della comunità milanese. La sua biografia (curata da Francesco Samorè) Un gentiluomo visionario nella Milano del Novecento.   Franca Rame  Villastanza di Parabiago (Milano) 1929‐Milano 2013. Attrice teatrale,  drammaturga,  parlamentare. Figlia d’arte, tradizione del teatro dei burattini, scritturata dal 1950 nella compagnia di Tino Scotti (Ghe pensi mi, di Marcello Marchesi). Sposa Dario Fo in Sant’Ambrogio a Milano nel 1954, con lui fonda la compagnia nel ’58. Nel 1962 presenta con Fo Canzonissima in Rai (sostituiti  per uno sketch sulla sicurezza nel lavoro da Sandra Mondaini e Tino  Buazzelli).  Fo‐Rame  uscirono  dal  circuito  ETI  nel  ’68  realizzando  il  gruppo  La  Comune.  Sostenne  Soccorso  Rosso Militante  e  partecipò  al movimento femminista. A  teatro anche su testi propri (Tutta casa, letto,chiesa), stuprata nel 1973 (tema de Lo stupro del 1981). Mise in scena con Dario Fo Mistero Buffo e altre rappresentazioni. Interprete di film. Senatrice nel 2006  per Italia dei Valori, lasciò il Parlamento due anni dopo. La sua autobiografia Una vita all’improvviso nel 2009.   

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Achille Ratti Desio 1857‐Città del Vaticano 1939. 259° pontefice della Chiesa Cattolica, seminari a Seveso e a Monza, maturità al liceo Parini di Milano, terziario francescano, studi teologici al Seminario Maggiore di Milano, sacerdote a Roma dal 1879. Prefetto della Biblioteca Ambrosiana dal 1907, studioso di storia ecclesiastica, tre lauree, passione letteraria (Dante e Manzoni), collaboratore del geologo Don Giuseppe Mercalli. Professore di Matematica al Seminario minore, docente di ebraico, cappellano del Cenacolo di Milano. Rigido nelle posizioni del confronto tra cattolici e liberali, fondò nel 1907 la  rivista  Il  Rinnovamento.  Appassionato  alpinista,  scalò  il  Cervino  e  il Monte  Bianco.  Prefetto  della  Biblioteca  Vaticana  dal  1914,  poi  nunzio apostolico  in Polonia e Lituania. Gettò  le basi del futuro concordato concluso  in Lettonia, dal 1921 arcivescovo di Milano. Nel 1922  , eletto Papa, realizzò numerose encicliche in un periodo storico complesso per le relazioni con il nazismo, il fascismo, il comunismo e la guerra civile spagnola.   Giulio Ricordi Milano 1840‐Milano 1912. Editore milanese (Casa Ricordi fondata dal padre, diretta dal 1888 al 1912). Soprattutto noto per essere stato l’editore di Verdi, Ponchielli, Puccini, Catalani e Giordano. Realizzò periodici musicali e opere di grande rilievo culturale, quali La biblioteca del pianista, L’Opera Omnia di Frydryk Chopin e L’Arte musicale in Italia.   Dino Risi Milano 1916–Roma 2008. Regista e sceneggiatore, tra  i protagonisti della commedia all’italiana. Laureato  in Medicina a Milano. Leone d’oro alla carriera (2002). Maggiori successi: Il sorpasso (1962), In nome del popolo italiano (1971), Profumo di donna (1974).   Angelo Rizzoli Milano 1889‐Milano 1970. Imprenditore, editore, produttore cinematografico. Fondatore della Rizzoli editore. Cresciuto in orfanotrofio (Martinitt), inizia  a  20  anni  con  una  rivista  popolare  (Novella)  l’attività  editoriale  con    significative  collane  di  alta  divulgazione  e molte  testate.  La  Cineriz  produrrà importante cinema italiano dagli anni ’30 agli anni ’70 (tra cui La dolce vita di Fellini e Deserto rosso di Antonioni).  Ernesto  Nathan Rogers Trieste 1909‐Gardone Riviera 1969. Architetto, laureato al Politecnico di Milano in cui fu professore di ruolo in età avanzata, fondò (con Barbiano di Belgioso, Peressutti e Banfi) lo Studio BBPR nel 1932. Nel ’39 in Svizzera per sfuggire alle persecuzioni razziali, fece parte del movimenti resistenziale di Giustizia e Libertà. Banfi morì a Mauthausen e Belgojoso fu deportato. Direttore di Quadrante (’33‐’36), Domus (’46‐’47) e Casabella (’53‐’65), i suoi  editoriali  sono  specchio  di  una  visione  dell’architettura  ispirata  da  Husserl  e  da  Dewey.  Allevò  una  generazione  di  noti  architetti  (Rossi, Gregotti, Aulenti, Stoppino, Canella. De Carlo). Significative pubblicazioni  (Esperienze di architettura, Editoriali di architettura) e progetti come  la Torre Velasca a Milano.    Lalla (Graziella) Romano Demonte (Cuneo) 1906‐Milano 2001. Poetessa, scrittrice, giornalista. Pronipote del matematico Giuseppe Peano, primo amore la pittura (allieva di Casorati), allieva di Lionello Venturi a Torino (si  laurea sullo Stil Novo),   amica di Soldati, Antonicelli, Pavese. Attiva nella Resistenza  in Giustizia e Libertà,  incoraggiata  da Montale  a  pubblicare  poesia  (1941  l’esordio  con  Fiore,  Frassinelli),  Pavese  le  commissiona  traduzioni  di  Flaubert.  Dal dopoguerra a Milano, avvia la scrittura di narrativa (1951, Le metamorfosi). Successo nel 1964 con La penombra che abbiamo attraversato. Scrive su Corriere, Giorno e Giornale, nel 1976 è consigliere comunale indipendente di sinistra a Milano. L’ultima opera Diario Ultimo esce postuma a cura di Antonio Ria.    Nicola Romeo Sant’Antimo (Napoli) 1876‐Magreglio 1938.  Ingegnere e  imprenditore,  laureato a Napoli, studi di  ingegneria elettronica  in Germania e  in Francia, rifiutò  il posto di capostazione a Tivoli fino a trovare un posto di promotore delle tranvie elettriche  in  Italia della società  inglese Robet Blackwell. Diresse  la  filiale  italiana,  poi  fondò  nel  1906  la Nicola  Romeo&C.  con  successo  nel  segmento  dei materiali  rotabili  e  nei macchinari. Nel  1915 proprietario  della  ALFA  (Anonima  Lombarda  Fabbrica  Automobili),  al  Portello,  convertendola  alla  produzione  bellica  e  trasformandola  in  Alfa Romeo. Nacque la Torpedo con cui vinse la prima di dieci Targa Florio. L’azienda produceva anche locomotive a Saronno e aeroplani a Pomigliano d’Arco. Lasciò l’impresa nel 1928. Dal 1929 senatore del Regno.   Medardo Rosso Torino 1858‐Milano 1928. Scultore esponente dell’Impressionismo, a Milano dall’età di 12 anni, Accademia di Brera e partecipe della Scapigliatura. Lavorò  con  cera,  gesso, bronzo,  terracotta.  Esposizioni  a  Parigi  (Esposizione Universale  del  1889)  e Vienna, busti per  il Cimiero Monumentale. Influenzò molti artisti italiani (Boccioni, Carrà, Manzù). Celebri le sue opere dedicate ai bambini.   Nino Rota (Giovanni Rota Rinaldi) Milano 1911‐ Roma 1979. Musicista e compositore per il teatro, il balletto e per il cinema, con celebri colonne sonore (Il padrino, Amarcord,  Rocco e  i  suoi  fratelli,  Casanova,  Assassinio  sul  Nilo,  eccetera)  che  gli  hanno  portato  importanti  premi  (Oscar.  Golden  Globe,  David  di  Donatello). Conservatorio Verdi a Milano, poi a Roma con Alfredo Casella a Santa Cecilia. Negli anni ’30 negli USA poi laurea a Milano in Statale con tesi in storia della musica.  Insegna nei  Licei musicali  e  al Conservatorio di Bari  (direttore nel 1950). Morto dopo  aver  composto  la  colonna  sonora di Prova d’orchestra di Federico Fellini.   Giorgio Rumi Milano 1938‐Milano 2006. Storico di formazione cattolica‐liberale, ordinario di Storia contemporanea alla Facoltà di Lettere e Filosofia della Statale di Milano,  con  rilevanti  studi  su  la  politica  estera  fascista,  i  cattolici  tra  fascismo  e  democrazia,  liberali  e moderati  dopo  l’Unità,  cattolici  e modernizzazione, Milano e la Lombardia nelle relazioni internazionali (“con la schietta convinzione dell’italianità come ragione storica e scelta etico‐politica”,  come ha  ricordato Giuseppe Galasso). Collaboratore di grandi  testate  (Corriere della Sera, Sole‐24 ore, Avvenire),  tra  il 2003 e  il 2005 consigliere di amministrazione della RAI.    Edilio Rusconi Milano  1916‐Milano  1996.  giornalista,  scrittore,    editore,  produttore  cinematografico.  Laureato  in  Lettere  alla  Cattolica,  chiamato  da  Rizzoli  a dirigere Oggi nel 1945  (fino al 1956), portato al primato tra  i settimanali. Poi a metà degli anni  ’50 – acquistate  le riviste Gioia e Rakam – avviò l’attività editoriale e un nuovo  settimanale  (Gente). Poi molte altre  riviste e  collane di  libri. Nell’84 nel  settore dei quotidiani  con  La Notte.  La Rusconi  Film  ha  prodotto  solo  quattro  film    (con  Salce,  Rossellini,  Visconti  e Del  Balzo).  Avviò  anche  attività  televisiva  (Italia  1)  poi  ceduta  a Berlusconi. Cavaliere del Lavoro.   

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Piero Sacerdoti Milano 1905‐Sankt Moritz 1966. Dirigente d'azienda e direttore generale della RAS‐Adriatica di Sicurtà dal 1949 alla morte, riferimento rilevante del mondo  assicurativo  e  della  vita  economica  e  sociale  della  città  e  del  Paese,  introducendo molte  innovazioni  nel  settore.  Di  famiglia  ebraica, perseguitato  e  rifugiato  in  Svizzera  dopo  l'8  settembre  del  '43  dove  insegna  Diritto  amministrativo  a  Ginevra.  Docente  di  Diritto  del  lavoro all’Università degli Studi a Milano dal 1954.   Aligi Sassu Milano  1912  –  Pollença  (Spagna)  2000.  Di  famiglia  paterna  sarda  e  socialista,  in  amicizia  con  Carlo  Carrà,  avvicinatosi  al  futurismo milanese, partecipa  alla Biennale di Venezia nel 1928 per  invito di Marinetti. Amico di Bruno Munari  e Giacomo Manzù,  vasta produzione  a Milano, poi soggiorno a Parigi. Arrestato per complotto antifascista, graziato nel '38, riprende la pittura nel '41. Sua l’illustrazione dei Promessi Sposi nel 1943. Soggiorni in Francia e Spagna. Ha donato 350 opere alla città di Lugano, dando vita alla Fondazione Sassu.  Giorgio Scerbanenco Kiev 1911‐Milano 1969. Scrittore e giornalista ucraino ma di madre italiana, in Italia da ragazzo (prima Roma e poi Milano) per la morte del padre ucciso nella rivoluzione russa, senza studi, dopo diversi mestieri giunse all’editoria. Da correttore di bozze a redattore, a scrittore. E’ considerato il maestro di tutti i giallisti italiani, con moltissime opere all’attivo (racconti, romanzi e oggi antologie) e riconoscimenti nazionali e internazionali.   Giovanni Virginio Schiaparelli Savigliano 1835‐Milano 1910. Astronomo e storico della scienza, noto per gli studi su Marte, accademico dei Lincei, senatore del Regno d'Italia, fece molteplici scoperte scientifiche (asteroidi, crateri e canali con il suo nome sulla Luna e su Marte). Pubblicazioni principali La vita sul pianeta Marte e Le stelle cadenti.  Ildefonso Schuster Roma 1880‐Venegono  Inferiore 1954. Sacerdote benedettino,  laureato  in Filosofia al Collegio Pontificio di S. Anselmo, cardinale e arcivescovo di Milano nominato da Pio XI dal 1919 al 1954, proclamato beato nel 1985 da Papa Giovanni Paolo II (dopo  la riapertura della tomba  in cui  il corpo risultava  intatto).  Perseguì  il  progetto  di  “cristianizzazione  del  fascismo”  che,  dopo  le  leggi  razziali  (condannate  per  “ideologia  neo‐pagana”), abbandonò. Tentò la mediazione sulla sorte di Mussolini proponendo la consegna su sua responsabilità agli Alleati.   Amatore Sciesa Milano  1814‐Milano  1851.  Popolano  e  tappezziere  milanese,  arrestato  dalla  polizia  austriaca  il  30  luglio  1851  per  avere  affisso  manifesti rivoluzionari in via Spadari. Per la legge sullo stadio d'assedio fu ‐ sproporzionatamente ‐ condannato a morte per impiccagione. Fatto  passare sotto le finestre di casa per indurlo a svelare i complici, pronunciò la famosa e storica frase "Tiremm innanz". Causa il decesso del boia, fu fucilato.  Ettore Sottsass Innsbruck 1917‐Milano 2007. Architetto (figlio di architetto) e designer, laureatosi al Politecnico a Torino nel ’39, designer a Milano dal 1947. Inizia collaborazione con Olivetti nel 1958 nel disegno dei computer, collaborando con Marcello Nizzoli di cui prenderà il posto di capo del design. Disegna macchine importanti dell’azienda (Compasso d’oro 1959). Partecipa nel ’72 a mostra sul design italiano al MOMA. Fonda nell’80 un suo studio e con altri (tra cui Branzi, De Lucchi, Isozaki) Memphis nell’81. Molteplici interessi artistici e molte personali nel mondo.   Angelo Sraffa Pisa 1865‐Rapallo 1937.  Eminente  giurista,  fondatore del moderno diritto  commerciale  italiano, professore di Diritto Commerciale  a Macerata, Parma, Torino. Rettore all’Università Bocconi dal 1919 al 1926. Antifascista  (il  figlio Piero  fu valente economista marxista, amico di Gramsci ma anche di Mattioli, messo in cattedra dal padre) fu aggredito davanti all’Università nel 1922, con le scuse poi di Mussolini. Per questa vicenda preferì lasciare il rettorato. Membro della Accademia dei Lincei, fondatore e direttore di Rivista del diritto commerciale.  Albe Steiner Milano  1913‐  Raffadali  1974.  Nipote  di  Giacomo Matteotti,  studia  grafica,  design,  pittura  e  fotografia.  Prima mostra  nel  1940  in  Triennale. Impegnato nella Resistenza nel Partito Comunista, legato a Elio Vittorini diventa grafico della rivista Il Politecnico. In Messico dal ’46 al ’48, torna a Milano  e  insegna  alla  Scuola Grafica Rinascita,  tra  i  capiscuola dell’Umanitaria.  Lavora per  le maggiori  riviste di  settore,    per    giornali   politici (L’Unità) per Pirelli e Olivetti. Art director della Rinascente.   Stendhal (Marie‐Henri Beyle) Grenoble 1783‐Parigi 1842. Studioso d’arte e musica e dell’Italia (biografie e libri di storia), firmò il testo Roma, Napoli, Firenze con lo pseudonimo di Stendhal (la città tedesca di Winkelmann). Con i romanzi Il rosso e il nero (1830)  e La Certosa di Parma (1839) tra i maggiori francesi del XIX secolo. Console di Francia in Italia assiduo a Milano soprattutto dal 1814 al 1821 frequentando gli ambienti intellettuali della Città.   Giorgio Strehler  Trieste 1921–Lugano 1997. Regista. Fondatore – insieme a Paolo Grassi e a Nina Vinchi – del Piccolo Teatro della Città di Milano nel 1947.  Nel 1990 fonda, con  Jack Lang,  l’Unione dei  teatri d’Europa. Senatore socialista della Repubblica e parlamentare europeo. Al Senato eletto con  la Sinistra indipendente.   Emilio Tadini Milano 1927‐Milano 2002. Pittore,  scultore e poeta. Presidente della Accademia di Brera dal 1997 al 2000. Ha  iniziato  la  carriera  scrivendo  sul Politecnico di Elio Vittorini. Nel 2001  la  sua  retrospettiva a Milano. Critico d’arte e  letteratura del Corriere della Sera. Ha  lasciato dipinti,  saggi, romanzi e raccolte di poesia.   Walter Tobagi San Brizio di Spoleto 1947‐Milano 1980. Giornalista e scrittore, nato in Umbria e trasferito a Bresso (padre ferroviere), redattore del giornale degli studenti del Liceo Parini La Zanzara, continua il giornalismo a Milano (Avanti!, Avvenire, Corriere d’Informazione e Corriere della Sera). Impegnato in analisi del terrorismo (morte Feltrinelli, caso Calabresi,  iniziative militari delle BR), è in trincea professionale e civile negli anni di piombo. Scrive sul giudice Alessandrini  assassinato da Prima  Linea  (Vivere e morire da giudice a Milano).  Impegnato nell’associazionismo professionale  riformista. Assassinato  il  18 maggio  1980  a Milano  da  un  commando  della    Brigata  XXVIII marzo  i  cui  componenti  –  di  estrazione    borghese  e  orientati all’estrema sinistra – vengono processati nel 1983.   

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Giuseppe Toeplitz Varsavia 1866‐Sant’Ambrogio Olona 1938. Dirigente d’azienda e banchiere, di origine polacca, cittadino italiano dal 1912. Studia ingegneria a Gand e Aquisgrana,  a Genova  nel  1890  collabora  con  la  Banca  russa  per  il  commercio. Assunto  a Milano  dalla  Banca  Commerciale  ne  diventa  vice‐direttore,  sostituisce nel 1915    il  cugino Otto  Joel ai  vertici della banca  che  lascia per origini  tedesche  incompatibili  con  clima nazionalistico di guerra.  E’  amministratore  delegato  fino  al  1933  (sostituito  da  Raffaele Mattioli).  La  sua  villa  vicino  a Varese  è  ora  adibita  a  polo  universitario dell’Insubria.   Giovanni Testori Novate Milanese 1923‐Milano 1993. Scrittore, drammaturgo e  critico  letterario e d’arte. Formazione  cattolica, Manzoni, Caravaggio e  la pittura lombarda  tra  i  riferimenti  valoriali. Dal  1954  pubblica  narrativa  con  Einaudi.  Poi  il  ciclo  I  segreti  di Milano  con  al  centro  vicende  umane  delle periferie. Sperimentatore linguistico, con la trilogia Conversazione con la morte, Interrogatorio a Maria, Factum est (dal ’78 all’81) si orienta verso Comunione e Liberazione. Dal 1977 ha collaborato al Corriere della Sera.  Arturo Toscanini Parma 1867–New York 1957. Tra  i maggiori direttori d’orchestra al mondo, autorevole  interprete di Verdi e Wagner.  Iniziò  la collaborazione alla Scala nel 1898, in esilio per antifascismo tornò a dirigere a Milano nel 1945 dopo la Liberazione. E’ sepolto al Monumentale.   Wally Toscanini Milano 1900‐Roma 1991. Figlia secondogenita di Arturo Toscanini, vita dedicata alla memoria del padre e al culto del Teatro alla Scala, fondando nel 1943 la associazione Amici della Scala sollecitando la società milanese a sostenere il teatro, in quegli anni per la ricostruzione (mantenendo anche rapporti con gli ambienti della Resistenza) e in seguito per mantenere il livello di eccellenza. Stretta collaboratrice di don Gnocchi a favore dei piccoli mutilati di guerra.   Eugenio Tosi Busto Arsizio 1864‐Milano 1929. Cardinale e arcivescovo di Milano dal 1922 al 1929. Nella congregazione degli Oblati dei Santi Ambrogio e Carlo, vicario parrocchiale nella sua città di nascita poi vicario generale a Rimini, vescovo di Squillace,vescovo a Andria e poi a Milano succedendo al card. Ferrari e nominato cardinale da Pio XI. Si prodigò per il Seminario lombardo a Roma e per quello di Venegono inferiore.   Ernesto Treccani Milano  1920‐Milano  2009.  Pittore,  figlio  del  sen.  Treccani  (fondatore  dell’Istituto  dell’Enciclopedia  italiana),da  giovanissimo  in  ambienti  di avanguardia e antifascisti. Fondatore  (a 18 anni) e direttore di Corrente, nelle cui botteghe espone  le prime opere.  Impegnato nella Resistenza, prima  mostra  personale  a Milano  nel  1949.  Segue  per  anni  temi  civili,  promuove  negli  anni  ’70  la  Fondazione  Corrente. Milano  gli  dedica un’antologica a Palazzo Reale nel 1989.   Cristina Trivulzio di Belgiojoso  Milano 1808–Milano 1871. Patriota, attiva nel Risorgimento milanese, scrittrice, giornalista, editrice di giornali. Dopo vaste relazioni internazionali, sostenne  a  Parigi  la  Gazzetta  Italiana,  fondò  il  periodico  Ausonia,  operando  per  il  sostegno  francese  alla  causa  risorgimentale  italiana  e partecipando alle Cinque giornate milanesi.  Nicola Trussardi Bergamo 1942‐Milano 1999. Assume la guida della azienda familiare di guanti (1970), trasformandola in uno dei grandi marchi della moda. Realizza gli interni dei vettori Alitalia e delle auto Alfa Romeo. Disegna le divise degli atleti olimpici italiani (1988).   Filippo Turati Canzo 1857–Parigi 1932. Giornalista, politico,  leader del Socialismo  italiano, di orientamento  riformista. Deputato dal 1896,  in esilio a Parigi dal 1926, dopo una rocambolesca fuga organizzata da Oxilia, Olivetti, Parri, Pertini e Rosselli. Le spoglie tornarono al Monumentale a  Milano nel 1948. Molte le sue opere di analisi politica e storica, tra cui il libretto dell’Inno dei lavoratori italiani musicato nel 1889.  Davide Maria (Giuseppe) Turoldo Coderno (Friuli) 1916–Milano 1992. Religioso e poeta, a  Milano nel 1940 su invito del card. Schuster predicatore in Duomo, laureato in filosofia alla Cattolica, collaboratore della resistenza milanese (periodico clandestino L’Uomo). Fondò – con Camillo De Piaz – il Centro culturale Corsia dei Servi sostenendo anche il progetto di Nomadelfia (Carpi). Allontanato da Milano negli anni ’50, tornò poi a Firenze e a Udine. Autore di saggi e raccolte poetiche.   Giorgio Valerio Milano 1904‐Milano 1979. Direttore amministrativo della Edison dal 1936, ne fu presidente e amministratore delegato negli anni ’60 operando nel ’66 la fusione che portò alla nascita della Montedison. Cavaliere del Lavoro.  Leo Valiani (Leo Weiczen) Tripoli 1909‐Milano 1999. Cresciuto a Fiume sotto l’impero austriaco, al confino a Ponza per antifascismo dal 1928, aderì al Partito Comunista, poi fuggì in Francia, ruppe con il PCI e aderì a Giustizia e Libertà. Finito in campo di concentramento, alto esponente del Partito d’Azione e – insieme a Sandro Pertini – dell’insurrezione di Milano. Giornalista al Corriere della Sera, storico di vaglia, deputato repubblicano, senatore a vita dal 1980.  Giuseppe Verdi Le Roncole (Parma) 1813–Milano 1901. Il più celebre compositore italiano. Si stabilì a Milano nel 1832 e nel 1839 rappresentò la sua prima opera alla Scala. Con Nabucco (1842) ebbe fama internazionale.  Rigoletto, Il trovatore e La Traviata  costituiscono la sua “trilogia popolare”. Sostenitore dei moti risorgimentali e deputato nel primo Parlamento unitario.   Orio Vergani Milano 1898‐Milano 1960. Giornalista, fotografo e scrittore. Un maestro del giornalismo sportivo e del fotogiornalismo. Per 35 anni al Corriere della Sera. Fondatore a Milano della Accademia nazionale della Cucina. Fondatore del Premio Bagutta. Padre dei giornalisti del Corriere Guido e Leonardo Vergani.  

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Luchino Visconti di Modrone Milano 1906–Roma 1976. Sceneggiatore e  regista cinematografico e  teatrale, considerato  tra  i padri del neorealismo  italiano. Discendente della famiglia Visconti,avvia la carriera nel cinema a Parigi con Jean Renoir. Legato al Partito Comunista. Il suo primo film  Ossessione (1942). I maggiori successi: Bellissima (1951),  Senso (1954), Rocco e i suoi fratelli (1960), Il Gattopardo (1962), Morte a Venezia (1971), Ludwig (1972).  Elio Vittorini Siracusa 1908–Milano 1966. Scrittore, traduttore ed editore (collane editoriali  in Bompiani e  in Mondadori e consulente di Einaudi). Direttore de l’Unità a Milano nel 1945 e della  rivista  Il Politecnico.  Importante  il suo contributo per  la conoscenza degli scrittori americani contemporanei  in Italia. Tra i suoi libri principali Il Garofano rosso e Conversazione in Sicilia.  Adolfo Wildt Milano 1868‐Milano1931. Primo dei sei figli del portinaio di Palazzo Marino, con la terza elementare va a bottega dallo scultore Giuseppe Grandi, svolge mansioni di fatica ma apprende da noti scultori lombardi. Segue a Brera la Scuola d’arte applicata e trova una condizione retributiva stabile in cambio di opere. Da qui una carriera complessa, tra Milano, Venezia, la Romagna, il sostegno di personalità nazionali rilevanti (da D’Annunzio a Margherita  Sarfatti)  che,  oltre  alla  notorietà,  portano  anche  risorse.  Si  cimenta  con  il  busto  del  Duce  e monumenti  ai  Caduti.  Lo  stile  della “lucidatura” del marmo gli è caratteristico.   Marco Zanuso Milano  1916‐Milano  2001.  Architetto,  designer,  urbanista.  Tra  i  padri  del  design  industriale  (nuovi materiali  e  tecnologie  degli  oggetti  di  uso comune). Direttore delle riviste Domus e Casabella, presidente della Associazione per il Disegno industriale. Ha insegnato trent’anni al Politecnico di Milano (1961‐1991). Ha collaborato con Richard Sapper per Brionvega e con Cini Boeri nel campo dell’architettura di interni. Molti riconoscimenti (tra cui sette Compassi d’oro).   Una grande donna in una delicata transizione storica Bianca Maria Visconti Sforza Settimo Pavese 1425–Melegnano 1468. Figlia di Filippo Maria Visconti, che non ebbe eredi maschi, sposa di Francesco Sforza (capo della dinastia che subentrò ai Visconti per volere popolare) e madre di Galeazzo Maria Sforza e Ludovico Maria Sforza detto il Moro. Svolse – in anni cruciali per la vita di Milano ‐ attività diplomatica, politica e culturale di grande rilievo. Sepolta nel Duomo di Milano, città che le ha dedicato un viale importante cha la ricorda solo per nome.