MILAN 1 -GENOA 1 Un Milito di troppo e il Milan si trova a ... · 38 SPORT ilGiornale Giovedì29...

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38 SPORT il Giornale Giovedì 29 gennaio 2009 le pagelle MILAN 1 GENOA 1 Marcatori: 33’ pt Beckham, 42’ st Mi- lito. Milan: Abbiati, Zambrotta, Maldini, Favalli, Jankulovski, Beckham (26’ st Flamini), Pirlo, Ambrosini, Kakà, See- dorf (34’ st Senderos), Pato (30’ st Ro- naldinho). All.: Ancelotti. Genoa: Rubinho, Biava, Bocchetti, Criscito, Mesto, Milanetto, Thiago Motta (46’ pt Vanden Borre), Juric, Modesto (39’ pt Jankovic), Sculli (18’ st Palladino), Milito. All. Gasperini. Arbitro: Gervasoni. Ammoniti: Zambrotta, Favalli, Be- ckham, Ambrosini, Biava, Criscito, Ju- ric, Flamini, Maldini. Spettatori e incasso: 7085 paganti, incasso 159.275 euro; 42.822 abbo- nati, quota 727.965, 21 euro. Franco Ordine Milano Dalla curva meno insi- diosa, la sbandata più temuta. Il Milan si ferma nei suoi successi domestici al numero 9, incassa il primo pareggio della serie e si morde le mani per l'occasione mancata. L'Inter vola via, anco- ra una volta, guadagnato un so- lo punto sulla Juve castigata a Udine. Il difetto è quello di sem- pre: la mancanza di continuità. Un altro pari, dopo quello con la Roma, nell'intermezzo di due successi. Così i sogni di gloria muoiono all'alba. È vero, al Mi- lan del primo tempo dice male: la traversa, due volte, gli nega il 2 a 0 che può mettere in banca il successo. Ma poi, nella ripresa, non riesce a trovare la strada ver- so Rubinho e forse anche Ance- lotti ha qualche responsabilità attirando nella propria metà campo tutto il Genoa lanciato a caccia del pari, alla fine merita- to e ottenuto da Milito, solo in quel frangente sfuggito alla sor- veglianza di Maldini. Adesso de- ve ricominciare a inseguire e for- se trovare un altro equilibrio per il proprio attacco. Al Genoa bisogna fare i complimenti. E non tanto per l'1 a 1 che pure vale oro zecchino ma per la fede avuta nel finale quando ha attac- cato a pieno organico. Che nes- suno se la prenda con Abbiati, fino a quel momento una specie di diga umana dinanzi agli arti- gli del Grifone. Piuttosto vale una considerazione: non serve rinforzare la trincea per riuscire ad avere ragione del ritorno ge- noano. Da segnalare la serata opaca di Kakà: per lui è una noti- zia. Se il Genoa è quello del primo tempo, timido e impacciato, è un altro Genoa rispetto al suo recente passato. E allora il Milan può metterlo sotto, nella prima frazione, ben al di là del risicato 1 a 0 rischiando addirittura di chiudere subito i conti della sfi- da. Perché alla contabilità di An- celotti bisogna aggiungere le due suddette traverse piene scheggiate da Pirlo su punizio- ne e un paio di blitz rossoneri in area che mettono i brividi a Ro- binho, non proprio impeccabi- le. Se Beckham è questo, allora fa proprio bene Fabio Capello a muoversi per venirlo a "testare" e il Milan ad attenderlo per il do- po 9 marzo, la data della sua par- tenza. Per 10 minuti orchestra da regista defilato, con una se- rie di passaggi a incrociare che servono palla al piede Pato e Kakà. Poi sempre l'inglese tro- va, su punizione, lo spunto che rompe l'inerzia, sulla punizione laterale: Robinho si aspetta il cross, l'inglese lo beffa con una parabola velenosa sopra la bar- riera. Gasperini, un po' per ne- cessità (infortunio muscolare di Thiago Motta a fine tempo) e un po' per scelta (fuori Modesto, dentro Jankovic per tenere Zam- brotta in trincea) modifica l'as- setto tattico del Genoa forse a riconoscimento d'averne sba- gliato l'iniziale assortimento. Nella seconda frazione, col Milan schierato e col Genoa pro- teso verso il pareggio, si aprono gli spazi nei quali in teoria pos- sono infilarsi le frecce rossone- re e invece per quasi tutto il tem- po Pato e Kakà non trovano lo spunto necessario. Quando poi tocca ad Ancelotti procedere al rimpasto governativo, allora emergono altre crepe tra pubbli- co e Seedorf che finiscono col ferire l'olandese. Che è vero, non firma mai giocate decisive, ma corre e si danna, si spende fisicamente come non capita di vedere tutti i giorni. Da discute- re anche il cambio precedente, Ronaldinho per Pato che sem- bra un risarcimento per l'ex Pal- lone d'oro e toglie dalla sfida la vivacità del giovanissimo brasi- liano. Nonostante l'arrivo di Senderos, la resistenza del Mi- lan cede a uno degli ultimi assal- ti del Genoa, già vicinissimo al pareggio con Milito (paratona di Abbiati) e determinatissimo, convinto di farcela. La bravura di Palladino consente a Biava di toccare sotto misura per il prin- cipe, in gol a porta vuota. Il film della partita a cura di Franco Ordine 42’ minuto MILITO TROVA IL PARI A soli tre minuti dalla fine l’argentino Mili- to trova il pari e ricaccia il Milan a otto pun- ti di distanza dall’Inter: l’attaccante rosso- blù anticipa Zambrotta a pochi passa dalla linea di porta e appoggia in rete con Abbia- ti battuto 33’ minuto BECKHAM FULMINA IL GENOA Grande punizione dalla sinistra dell’ingle- se David Beckham, secondo gol per lui in questo campionato e Milan in vantaggio. Il centrocampista calcia da posizione molto defilata sul primo palo, Rubinho è sorpre- so e la palla s’insacca sotto l’incrocio. GASPERINI Il tecnico genoano: «Siamo stati bravi a recuperare, per noi un risultato prezioso» MILAN 1 - GENOA 1 Ancelotti Rabbia e litigio con 2 tifosi «Perfetti tranne gli ultimi 15 minuti» Un Milito di troppo e il Milan si trova a meno 8 Sotto gli occhi del ct inglese Fabio Capello, David Beckham illude i rossoneri con una splendida punizione Il diavolo gestisce ma non chiude la gara: Pirlo colpisce due traverse, poi l’argentino pareggia a 3 minuti dalla fine Secondo tempo NOTTE FONDA Dopo aver assaporato i tre punti per 87 minuti grazie alla punizione di David Beckham, i rossoneri sono stati raggiunti sul pari dall’argentino Milito [Sportimage] MILAN ABBIATI 7 Quando serve mostra anche una presa d'acciaio. ZAMBROTTA 6,5 Per mezz'ora imperversa sul suo binario incontrastato. MALDINI 6,5 Vederlo a 40 anni così brillante e sicuro fa quasi tenerezza. FAVALLI 6 Fa la sua parte e regge agli assalti con un errore grossolano. JANKULOVSKI 5,5 Solita storia: bene in attacco, meno efficace dietro. BECKHAM 7 Si guadagna la simpatia del pubblico con gol e lanci al bacio. (Dal 26 st FLAMINI 6. Lotta e s’impegna) PIRLO 6,5 Prende la mira e sbatte due volte contro la traversa. AMBROSINI 6,5 Non perde mai di vista la parte difensiva del suo compito. SEEDORF 6 Il pubblico lo prende di mira, lui si spazientisce e sbaglia. KAKÀ 5,5 Non gli riesce quasi niente, tranne un paio di affondi. PATO 6 Quando schiaccia l'acceleratore è uno spettacolo. All. ANCELOTTI 5. Sostituzione discutibile tutta la vita. GENOA RUBINHO 5,5 Le punizioni non sono il suo pezzo forte. Sul resto meglio. MESTO 5 Vede sfrecciare Pato e Kakà e invoca sempre aiuti dai sodali. BIAVA 6 Cerca di tappare qualche buco e di cavarsela col mestiere. BOCCHETTI 6 Parte sicuro in dribbling poi deve concentrarsi al meglio. CRISCITO 5 Al primo scatto di Pato rimedia l'ammonizione. MILANETTO 6 Protesta tanto per dare un po' di coraggio ai suoi. THIAGO MOTTA 6 Si ritira per acciacco muscolare. (Dal 45 pt VANDEN BORRE 6. Lotta) JURIC 6,5 A 32 anni lo scoprono pure in Croazia convocandolo in nazionale. MODESTO 5 Inutile e in soggezione. (Dal 39 pt JANKOVIC 5,5) SCULLI 5 Comincia spavaldo, rifila qualche colpo proibito e si ritira. (Dal 18 st PALLADINO 6,5. Deciviso nel finale) MILITO 7 Si vede che non sta bene fisicamente: scatta poco e tira meno. All. GASPERINI 6,5. Cambia e ricambia alla ricerca della formula giusta. Arbitro: Gervasoni 5. Toglietegli il fischietto: è pericoloso. Primo tempo __ SCINTILLE Partita molto combattuta: alla fine saranno nove gli ammoniti da Gervasoni Ancelotti vorrebbe solo cancella- re quei quindici minuti finali. «Il nostro primo tempo è stato esem- plare: pressing e determinazio- ne come mai ci erano riusciti pri- ma. Nella ripresa abbiamo pati- to le tante energie spese e il Ge- noa ci ha fatto soffrire sulle fa- sce: poi il gol di Milito, che pecca- to». L'allenatore del Milan è ram- maricato perché consapevole di aver giocato bene per gran parte del match: «Non siamo riusciti a vincere una partita in cui merita- vamo di fare risultato, ma non tutte le speranze di scudetto so- no perse. La strada ora si fa più dura ma rispetto all'andata ab- biamo quattro punti in più e la squadra gira bene». Ancelotti conferma anche il diverbio con alcuni tifosi rossoneri dietro la sua panchina: «Ma erano solo due, mentre San Siro è fatto di ottantamila persone...». Evasivo sui fischi a Seedorf: «Non me ne sono accorto». Il futuro di Be- ckham: «È lui che deve risolvere prima la sua situazione con i Los Angeles Galaxy». Infine, il punto sugli infortunati: «Borriello ha avuto una ricaduta, Nesta prose- gue bene: tra dieci giorni dovreb- be tornare a lavorare con la squa- dra». Dall'altra parte Gasperini è contento, per il gran secondo tempo e per un punto trovato quando nessun genoano ci spera- va più: «Avevamo deciso di aspet- tare il Milan inizialmente, per poi giocare le nostre carte nella ripresa» dice l'allenatore rosso- blu. «Abbiamo subito un gran gol, Beckham e Pirlo sono favo- losi sui calci piazzati, ma siamo stati bravi a recuperare. Per noi è un ottimo risultato». Stefano Fiore

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38 SPORT il Giornale Giovedì 29 gennaio 2009

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MILAN 1

GENOA 1

Marcatori:33’ ptBeckham,42’ stMi-lito.Milan: Abbiati, Zambrotta, Maldini,Favalli, Jankulovski, Beckham (26’ stFlamini), Pirlo, Ambrosini, Kakà, See-dorf (34’ st Senderos), Pato (30’ st Ro-naldinho). All.: Ancelotti.Genoa: Rubinho, Biava, Bocchetti,Criscito, Mesto, Milanetto, ThiagoMotta (46’ pt Vanden Borre), Juric,Modesto (39’ pt Jankovic), Sculli (18’st Palladino), Milito. All. Gasperini.

Arbitro: Gervasoni.Ammoniti: Zambrotta, Favalli, Be-ckham,Ambrosini,Biava,Criscito, Ju-ric, Flamini, Maldini.Spettatori e incasso: 7085 paganti,incasso 159.275 euro; 42.822 abbo-nati, quota 727.965, 21 euro.

Franco Ordine

Milano Dalla curva meno insi-diosa, la sbandata più temuta. IlMilan si ferma nei suoi successidomestici al numero 9, incassail primopareggiodella serie e simorde le mani per l'occasionemancata. L'Inter vola via, anco-ra una volta, guadagnato un so-lo punto sulla Juve castigata aUdine. Il difetto èquellodi sem-pre: la mancanza di continuità.Unaltropari,dopoquelloconlaRoma, nell'intermezzo di duesuccessi. Così i sogni di gloriamuoiono all'alba. È vero, al Mi-lan del primo tempo dice male:la traversa, due volte, gli nega il2 a 0 che puòmettere inbanca ilsuccesso. Ma poi, nella ripresa,nonriesceatrovare lastradaver-so Rubinho e forse anche Ance-lotti ha qualche responsabilitàattirando nella propria metàcampo tutto il Genoa lanciato acaccia del pari, alla fine merita-to e ottenuto da Milito, solo inquel frangente sfuggito alla sor-veglianzadiMaldini.Adessode-vericominciareainseguireefor-se trovare un altro equilibrioper il proprio attacco. Al Genoabisogna fare i complimenti. Enon tanto per l'1 a 1 che purevaleorozecchinomaper la fedeavutanelfinalequandohaattac-cato a pieno organico. Che nes-suno se la prenda con Abbiati,finoaquelmomentounaspeciedi diga umana dinanzi agli arti-gli del Grifone. Piuttosto valeuna considerazione: non serverinforzare la trinceaper riusciread avere ragione del ritorno ge-noano. Da segnalare la serataopacadiKakà:per luièunanoti-zia.

Se ilGenoaèquellodelprimotempo, timido e impacciato, èun altro Genoa rispetto al suorecentepassato.Eallora ilMilanpuò metterlo sotto, nella primafrazione, ben al di là del risicato1 a 0 rischiando addirittura dichiudere subito i conti della sfi-da.PerchéallacontabilitàdiAn-celotti bisogna aggiungere ledue suddette traverse pienescheggiate da Pirlo su punizio-ne e unpaio di blitz rossoneri inarea che mettono i brividi a Ro-binho, non proprio impeccabi-le. Se Beckham è questo, allorafa proprio bene Fabio Capello a

muoversi per venirlo a "testare"e ilMilanadattenderloper ildo-po9marzo, ladatadellasuapar-tenza. Per 10 minuti orchestrada regista defilato, con una se-rie di passaggi a incrociare che

servono palla al piede Pato eKakà. Poi sempre l'inglese tro-va, su punizione, lo spunto cherompe l'inerzia, sullapunizionelaterale: Robinho si aspetta ilcross, l'inglese lo beffa con unaparabola velenosa sopra la bar-riera. Gasperini, un po' per ne-cessità (infortuniomuscolarediThiagoMotta a fine tempo) eunpo' per scelta (fuori Modesto,dentroJankovicper tenereZam-brotta in trincea) modifica l'as-setto tattico del Genoa forse a

riconoscimento d'averne sba-gliato l'iniziale assortimento.

Nella seconda frazione, colMilanschieratoecolGenoapro-tesoverso il pareggio, si apronogli spazi nei quali in teoria pos-

sono infilarsi le frecce rossone-ree inveceperquasi tutto il tem-po Pato e Kakà non trovano lospunto necessario. Quando poitocca ad Ancelotti procedere alrimpasto governativo, alloraemergonoaltrecrepetrapubbli-co e Seedorf che finiscono colferire l'olandese. Che è vero,non firma mai giocate decisive,ma corre e si danna, si spendefisicamente come non capita divedere tutti i giorni. Da discute-re anche il cambio precedente,Ronaldinho per Pato che sem-braun risarcimentoper l'exPal-lone d'oro e toglie dalla sfida lavivacità del giovanissimo brasi-liano. Nonostante l'arrivo diSenderos, la resistenza del Mi-lancedeaunodegliultimiassal-ti del Genoa, già vicinissimo alpareggio con Milito (paratonadi Abbiati) e determinatissimo,convinto di farcela. La bravuradiPalladino consente aBiavaditoccare sotto misura per il prin-cipe, in gol a porta vuota.

Il filmdella partita

a cura di Franco Ordine

42’ minuto

MILITO TROVA IL PARIA soli treminuti dalla fine l’argentinoMili-to trova il pari e ricaccia ilMilanaotto pun-ti di distanza dall’Inter: l’attaccante rosso-blùanticipaZambrotta apochipassadallalineadiportaeappoggia in reteconAbbia-ti battuto

33’ minuto

BECKHAM FULMINA IL GENOAGrandepunizione dalla sinistra dell’ingle-se David Beckham, secondo gol per lui inquesto campionatoeMilan invantaggio. Ilcentrocampista calcia da posizione moltodefilata sul primo palo, Rubinho è sorpre-so e la palla s’insacca sotto l’incrocio.

GASPERINI

Il tecnicogenoano: «Siamostati bravi arecuperare, pernoi un risultatoprezioso»

MILAN 1 - GENOA 1

Ancelotti Rabbia e litigio con 2 tifosi«Perfetti tranne gli ultimi 15 minuti»

Un Milito di troppo e il Milan si trova a meno 8Sotto gli occhi del ct inglese Fabio Capello, David Beckham illude i rossoneri con una splendida punizioneIl diavolo gestisce ma non chiude la gara: Pirlo colpisce due traverse, poi l’argentino pareggia a 3 minuti dalla fine

Secondo tempo

NOTTE FONDA Dopo aver assaporato i tre punti per 87 minuti grazie alla punizione di David Beckham, i rossoneri sono stati raggiunti sul pari dall’argentino Milito [Sportimage]

MILANABBIATI 7Quando serve mostra anche unapresa d'acciaio.

ZAMBROTTA 6,5Per mezz'ora imperversa sul suobinario incontrastato.

MALDINI 6,5Vederlo a 40 anni così brillante esicuro fa quasi tenerezza.

FAVALLI 6Fa la sua parte e regge agli assalticon un errore grossolano.

JANKULOVSKI 5,5Solita storia: bene in attacco, menoefficace dietro.

BECKHAM 7Si guadagna la simpatia delpubblico con gol e lanci al bacio.(Dal 26 st FLAMINI 6. Lotta es’impegna)

PIRLO 6,5Prende la mira e sbatte due voltecontro la traversa.

AMBROSINI 6,5Non perde mai di vista la partedifensiva del suo compito.

SEEDORF 6Il pubblico lo prende di mira, lui sispazientisce e sbaglia.

KAKÀ 5,5Non gli riesce quasi niente, tranneun paio di affondi.

PATO 6Quando schiaccia l'acceleratore èuno spettacolo.All. ANCELOTTI 5. Sostituzionediscutibile tutta la vita.

GENOARUBINHO 5,5Le punizioni non sono il suo pezzoforte. Sul resto meglio.

MESTO 5Vede sfrecciare Pato e Kakà e invocasempre aiuti dai sodali.

BIAVA 6Cerca di tappare qualche buco e dicavarsela col mestiere.

BOCCHETTI 6Parte sicuro in dribbling poi deveconcentrarsi al meglio.

CRISCITO 5Al primo scatto di Pato rimedial'ammonizione.

MILANETTO 6Protesta tanto per dare un po' dicoraggio ai suoi.

THIAGO MOTTA 6Si ritira per acciacco muscolare. (Dal45 pt VANDEN BORRE 6. Lotta)

JURIC 6,5A 32 anni lo scoprono pure inCroazia convocandolo in nazionale.

MODESTO 5Inutile e in soggezione. (Dal 39 ptJANKOVIC 5,5)

SCULLI 5Comincia spavaldo, rifila qualchecolpo proibito e si ritira. (Dal 18 stPALLADINO 6,5. Deciviso nel finale)

MILITO 7Si vede che non sta benefisicamente: scatta poco e tira meno.All. GASPERINI 6,5. Cambia ericambia alla ricerca della formulagiusta.

Arbitro: Gervasoni 5. Toglietegli ilfischietto: è pericoloso.

Primo tempo

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SCINTILLE Partita molto

combattuta: alla fine

saranno nove gli

ammoniti da Gervasoni

Ancelottivorrebbesolocancella-re quei quindici minuti finali. «Ilnostroprimotempoèstatoesem-plare: pressing e determinazio-necomemai ci eranoriusciti pri-ma. Nella ripresa abbiamo pati-to le tante energie spese e il Ge-noa ci ha fatto soffrire sulle fa-sce:poi ilgoldiMilito,chepecca-to». L'allenatore del Milan è ram-maricato perché consapevole diaver giocatobene per gran partedel match: «Non siamo riusciti avincereunapartita in cuimerita-vamo di fare risultato, ma nontutte le speranze di scudetto so-no perse. La strada ora si fa piùdura ma rispetto all'andata ab-biamo quattro punti in più e lasquadra gira bene». Ancelotticonferma anche il diverbio conalcuni tifosi rossoneri dietro lasua panchina: «Ma erano solodue, mentre San Siro è fatto di

ottantamila persone...». Evasivosui fischi a Seedorf: «Non me nesono accorto». Il futuro di Be-ckham: «È lui che deve risolvereprima la sua situazione con i LosAngelesGalaxy». Infine, ilpuntosugli infortunati: «Borriello haavuto una ricaduta, Nesta prose-guebene:tradiecigiornidovreb-betornarealavorareconlasqua-dra».Dall'altraparteGasperini ècontento, per il gran secondotempo e per un punto trovatoquandonessungenoanocispera-vapiù:«Avevamodecisodiaspet-tare il Milan inizialmente, perpoi giocare le nostre carte nellaripresa» dice l'allenatore rosso-blu. «Abbiamo subito un grangol, Beckham e Pirlo sono favo-losi sui calci piazzati, ma siamostatibraviarecuperare.Pernoièun ottimo risultato».

Stefano Fiore