Miglioramento della sicurezza e del comfort negli impianti ... · Miglioramento della sicurezza e...
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2005
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Miglioramento della sicurezza e del comfort negli impianti elettrici esistentiedizione gennaio 2005
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Formazione Tecnica Responsabile: Giuseppe MezzadriRedattore: Carlo Petrini
Grafica: Studio dal Verme Tenti Stampa: ??????
Redazione a cura della
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Premessa
In Italia è allarme per la sicurezza elettrica: le abitazioni con impianti non a norma sono 12 milioni (due su tre);il 38% circa degli incendi in luoghi pubblici o aperti al pubblico (quali scuole, alberghi, centri commerciali, luo-ghi di spettacolo) hanno origine da problemi sull’impianto elettrico. Manca una cultura adeguata in materia disicurezza elettrica. Inoltre l’aumento di potenza elettrica nelle abitazioni – anche a seguito delle vendite recorddi condizionatori (previsti 2 milioni solo nel 2004) – non fa che aumentare il rischio.
Questo è quanto ha affermato PROSIEL1 - associazione per la promozione della cultura e dell’uso sicuro ed ef-ficiente dell’energia elettrica - nella conferenza stampa tenutasi a Milano il 19-luglio-2004. Nell’autunno dellostesso anno, in occasione del “Mese della sicurezza elettrica” Prosiel lancia un’iniziativa pilota indirizzata ai cit-tadini delle città campione di Bari e Reggio Emilia con campagne dirette di comunicazione e informazione sul-la sicurezza, prevenzioni dei rischi e interventi gratuiti di check-up sugli impianti elettrici privati.
Queste iniziative fanno seguito ad un’indagine affidata a Demosckopea nei primi mesi dell’anno 20042, nella qua-le risulta che il 2/3 del totale delle abitazioni costruite prima del 1990 (anno di entrata in vigore della legge 46/90),non rispettano la legislazione sulla sicurezza elettrica. Secondo l’indagine il 13% delle abitazioni è a rischio in-cendio per motivi elettrici (es. il corto circuito); il 52% degli impianti è a rischio fulminazione per presenza di com-ponenti danneggiati e il 18% presenta il medesimo rischio ma per mancanza di un’interruttore differenziale. Il73% delle abitazioni che non hanno subito intervento sull’impianto elettrico negli ultimi dieci anni presenta si-tuazioni di rischio e, quel che è peggio, il 30% di quelle che hanno subito revisioni (pari al 52% del totale delleabitazioni) hanno tuttora problemi di sicurezza elettrica.
La necessità di sensibilizzare e promuovere concretamente i temi della sicurezza elettrica vede Prosiel impe-gnata nel dialogo con le Istituzioni per rendere più efficace il sistema di verifiche (già previsto dalla legge) e in-trodurre un sistema di verifiche periodiche.
La BTicino, in qualità di socio ANIE, vuole dare il suo diretto contributo nella battaglia per la sicurezza elettricafornendo agli operatori di settore un’utile strumento per verificare i rischi insiti in impianti realizzati prima dell’entratain vigore della legge 46/90. Rischi che dall’indagine Demosckopea risultano principalmente essere l’innesco ela propagazione incendi nelle condutture montanti e la fulminazione per contatto diretto e indiretto sui com-ponenti.
La verifica dei rischi ipotizzabili o possibili è stata fatta suddividendo l’impianto, a valle del contatore di energia,in tre parti: A montanti e dorsali principali – B quadri elettrici e centralini – C unità abitative e locali annessi. Perogni parte, insieme alla metodologia di valutazione del rischio, abbiamo descritto le possibili soluzioni per riportarel’impianto ai minimi di sicurezza previsti dalla legislazione vigenze.
Il fascicolo è corredato di quattro allegati esplicativi delle soluzioni adottate e di utili suggerimenti per migliora-re il confort e la sicurezza delle abitazioni. Miglioramenti che proposti all’utente finale nella fase di verifica del-l’impianto non mancheranno di suscitare il suo interesse.
1 i soci: ANIE, ENEL, FIERA MILANO TECH, IMQ, CEI, FEDERENERGIA, FNGDME, ASSISTAL, UNC2 vedi “2° Rapporto Prosiel sulla Sicurezza Elettrica 2004”
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INDICE PAG
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A
B
C
Montanti e dorsali principali(valutazione dei rischi e provvedimenti da adottare) 6-17
Condutture protette a monte dal solo limitatore del Distributore. (schema 1) 6
Condutture protette a monte dal limitatore del Distributore e da un interruttore differenziale privo di relé magnetotermici. (schema 2) 8
Condutture protette a monte da un interruttore magnetotermico privo di relé differenziale. (schema 3) 10
Note esplicative. 12
Esempi di apparecchiature da installare per eliminare i rischi accertati. 14
Andamento I2t dell’interruttore installato sul nuovo contatore elettronico (63A curva C) a confronto con l’I2t sopportabile dai cavi in PVC. (grafico 1) 16
Caratteristiche d’intervento dell’interruttore installato sul nuovo contatore elettronico e curve di intervento dello sganciatore elettronico. (grafico 2) 17
Quadri elettrici e centralini(valutazione dei rischi e provvedimenti da adottare) 18-21
Quadri elettrici e centralini di classe I installati ad incasso o a parete. 18
Esempi di contenitori per l’eliminazione dei rischi accertati. 20
Unità abitative e locali annessi(valutazione dei rischi e provvedimenti da adottare) 22-29
Scatole portapparecchi con supporti e/o placche di copertura in metallo. (1) 22
Prese a spina con alveoli non schermati. (2) 23
Adattatori multipli sovrapposti. (3) 23
Esempi di componentistica per l’eliminazione dei rischi accertati 24
Allegati 30-51
Protezione contro i contatti indiretti del montante unità abitativa e della dorsale locali annessi con interruttore differenziale di tipo “S”. (allegato 1) 30
Scelta dei cavi per le condutture montanti delle unità abitative e le dorsali principali dei locali annessi. (allegato 2) 32
Miglioramento del confort e della sicurezza nella casa con il sistema di automazione domestica My-Home. (allegato 3) 38
Protezione contro le sovratensioni di apparecchiature e utilizzatori “sensibili” all’interno della casa. (allegato 4) 44
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Rischi ipotizzabili o possibili nelle colonne montanti delle unità abitative e nelle dorsali di alimentazione ai locali annessi
2+3
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PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE PER ELIMINARE I RISCHI ACCERTATI
Installare un interruttore magnetotermico immediatamente a valle del contatore di energia con In tale da limitare l’energia passante (A2s) nei cavi: per cavi 1,5 mm2 In max 25A - per cavi 2,5 mm2 In max 40A.
Sostituire l’interruttore generale del quadro unità abitativa con un magnetotermico differenziale (Idn 30 mA)avente In uguale o minore della portata max della conduttura: In <_ Iz. Se il rischio di sovraccarico è presentesolo per le dorsali dei locali annessi, installare un interruttore magnetotermico dedicato immediatamentea valle del contatore di energia o un interruttore magnetotermico in ogni locale annesso. In ogni caso la In de-ve essere uguale o minore della portata max della conduttura (In <_ Iz)
Installare un interruttore magnetotermico immediatamente a valle del contatore di energia con In uguale ominore della portata max della conduttura: In <_ Iz.
1
1+2corto circuito +sovraccarico
sovraccarico +contatto indiretto
(vedi alcuni esempi di apparecchiature per l’eliminazione dei rischi accertati a pag. 14-15)
3
Installare un interruttore magnetotermico differenziale1 immediatamente a valle del contatore di energia conIn uguale o minore della portata max della conduttura: In <_ Iz.Se il rischio di contatto indiretto, sovraccarico e/o c.to-c.to è presente solo nelle dorsali dei locali annessi,installare un interruttore magnetotermico differenziale dedicato (Idn 30mA) immediatamente a valle delcontatore di energia con In uguale o minore della portata max della conduttura (In <_ Iz)
corto circuito
1 Se nei montanti unità abitative e nelle dorsali dei locali annessi è collegato il PE, il differenziale può essere di tipo selettivo (Idn 300mA). In casocontrario deve avere Idn <_ 30mA (vedi allegato 1).
contatto indiretto
1+2+3
corto circuito +sovraccarico +contatto indiretto
2 sovraccarico
montante unità abitativa
3kW 4,5 kW 6 kW 10 kW
con sezione conduttori (mm2)
POTENZA CONTRATTUALEdorsale box - cantina
3kW 4,5 kW
con componenti di classe IIcon componenti di classe I
VALUTAZIONE DEL RISCHIO IPOTIZZABILE(vedi note esplicative a pag. 12-13)
RISCHIO NO RISCHIO
Iz (A)
con In generale (o ∑In deriv.) _<Iz
con In generale (o ∑In deriv.) >Iz
1,5 2,5 4 2,5 4 6 4 6 10 6 10 16 1,5 2,5 4 2,5 4 6
17,5 24 32 24 32 41 32 41 57 41 57 76 17,5 24 32 24 32 41
Condutture protette a monte dal solo limitatore del Distributore
schema 1
montanti e dorsali principali - A
RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER SOVRACCARICO
RISCHIO DI FOLGORAZIONE PER CONTATTO INDIRETTO
1
2
3
RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER GUASTO DA CORTO CIRCUITO
8
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Rischi ipotizzabili o possibili nelle colonne montanti delle unità abitative e nelle dorsali di alimentazione ai locali annessi
9
Condutture protette a monte dal solo limitatore del Distributore e da un interruttore differenziale
privo di relé magnetotermici
PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE PER ELIMINARE I RISCHI ACCERTATI (vedi alcuni esempi di apparecchiature per l’eliminazione dei rischi accertati a pag. 14-15)
N.B. Si ricorda che un differenziale puro deve essere protetto da corto circuito a monte (back-up) con un dispositivo indicato dal costruttore dell’apparec-chio. Se è presente un differenziale privo di sganciatori magnetotermici immediatamente a valle del contatore del distributore, si consiglia di sostituir-lo con uno provvisto di relè magnetotermici in quanto non è sempre possibile garantire il back-up con il dispositivo limitatore del distributore.
schema 2
montanti e dorsali principali - A
montante unità abitativa
3kW 4,5 kW 6 kW 10 kW
con sezione conduttori (mm2)
POTENZA CONTRATTUALEdorsale box - cantina
3kW 4,5 kW
con componenti di classe II o I
RISCHIO NO RISCHIO
Iz (A)
con In generale (o ∑In deriv.) _<Iz
con In generale (o ∑In deriv.) >Iz
1,5 2,5 4 2,5 4 6 4 6 10 6 10 16 1,5 2,5 4 2,5 4 6
17,5 24 32 24 32 41 32 41 57 41 57 76 17,5 24 32 24 32 41
RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER SOVRACCARICO
RISCHIO DI FOLGORAZIONE PER CONTATTO INDIRETTO
Installare un interruttore magnetotermico differenziale (Idn 30 mA) immediatamente a valle del contatore dienergia con In tale da limitare l’energia passante (A2s) nei cavi: per cavi 1,5 mm2 In max 25A - per cavi 2,5 mm2
In max 40A
Installare un interruttore magnetotermico differenziale (Idn 30 mA) immediatamente a valle del contatore dienergia con In uguale o minore della portata max della conduttura: In <_ Iz.Se il rischio di sovraccarico è presente solo nelle dorsali dei locali annessi, installare un interruttore magneto-termico dedicato immediatamente a valle dell’interruttore utente, con In uguale o minore della portata maxdella conduttura (In <_ Iz).
1 corto circuito
1+2corto circuito +sovraccarico
2 sovraccarico
1
2
3
VALUTAZIONE DEL RISCHIO IPOTIZZABILE(vedi note esplicative a pag. 12-13)
RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER GUASTO DA CORTO CIRCUITO
10
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Rischi ipotizzabili o possibili nelle colonne montanti delle unità abitative e nelle dorsali di alimentazione ai locali annessi
11
Condutture protette a monte da un interruttore magnetotermico privo di relè differenziale.
2 Se nei montanti unità abitative e nelle dorsali dei locali annessi è collegato il PE, il differenziale può essere di tipo selettivo (Idn 300mA). In caso contra-rio deve avere Idn <_ 30mA (vedi allegato 1).
schema 3
montanti e dorsali principali - A
montante unità abitativa
3kW 4,5 kW 6 kW 10 kW POTENZA CONTRATTUALE
dorsale box - cantina
3kW 4,5 kW
con In utente (A) _<
e sezione conduttori (mm2) _< 1,5
16 - 20 - 25 - 32 25 - 32 - 40 40 - 50 63 16 - 20 - 25 - 32 25 - 32 - 40
2,5 4 2,5 4 6 4 6 10 6 10 16 1,5 2,5 4 2,5 4 6
con componenti di classe IIcon componenti di classe I
RISCHIO NO RISCHIO
2+3
PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE PER ELIMINARE I RISCHI ACCERTATI
Non è presente il rischio di corto circuito se la In dell’interruttore automatico magnetotermico immediatamen-te a valle del contatore di energia e le sezioni della conduttura rientrano tra i valori indicati in tabella. In casocontrario si deve adeguare l’interruttore o la conduttura. (N.B = In inferiori a quelle indicate non consen-tono l’intero prelievo della fornitura contrattuale)
Sostituire l’interruttore magnetotermico immediatamente a valle del contatore di energia con uno aventeIn uguale o minore della portata max della conduttura: In <_ Iz.
1
1+2corto circuito +sovraccarico
(vedi alcuni esempi di apparecchiature per l’eliminazione dei rischi accertati a pag. 14-15)
3
Sostituire l’interruttore immediatamente a valle del contatore di energia con un magnetotermicodifferenziale2 avente In uguale o minore della portata max della conduttura: In <_ Iz.Se il rischio di contatto indiretto, sovraccarico e/o corto circuito è presente solo nelle dorsali dei locali annessi,installare un interruttore magnetotermico differenziale dedicato (Idn 30 mA) immediatamente a valle delcontatore di energia con In uguale o minore della portata max della conduttura (In <_ Iz.)
corto circuito
contatto indiretto
1+2+3
corto circuito +sovraccarico +contatto indiretto
2 sovraccarico
sovraccarico +contatto indiretto
3
VALUTAZIONE DEL RISCHIO IPOTIZZABILE(vedi note esplicative a pag. 12-13)
RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER GUASTO DA CORTO CIRCUITO
RISCHIO DI FOLGORAZIONE PER CONTATTO INDIRETTO
Se la In dell’interruttore automatico magnetotermico a valle del contatore di energia (In utente) o la somma degli inter-ruttori derivati nel centralino (∑ In deriv) sono <_ Iz, la conduttura si considera protetta da sovraccarico rispettivamente amonte o a valle. In caso contrario sostituire l’interruttore utente a valle del contatore con uno aventeIn <_ Iz; oppure sostituire l’interruttore generale del centralino unità abitativa con un magnetotermico differenziale(Idn 30 mA) avente: In <_ Iz. Se il rischio di sovraccarico è presente solo nelle dorsali dei locali annessi, installare inter-ruttore magnetotermico dedicato immediatamente a valle del contatore di energia o un interruttore magnetotermico inogni locale annesso. In ogni caso la In deve essere uguale o minore della portata max della conduttura: In <_ Iz.
Iz (A)
con In generale (o ∑In deriv.) _<Iz
con In generale (o ∑In deriv.) >Iz
17,5 24 32 24 32 41 32 41 57 41 57 76 17,5 24 32 24 32 41
RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER SOVRACCARICO
2
1
12
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Ai fini dei calcoli per la determinazione dei rischi ipotizzabiliabbiamo considerato le seguenti caratteristiche del disposi-tivo di protezione dell’Ente distributore di energia:
• Interruttore automatico magnetotermico curva C – In 63A;
• Energia passante lasciata transitare (vedi grafico 1 a pag. 16);
• Soglia max di intervento dello sganciatore elettronicoin funzione della potenza contrattuale(vedi grafico 2 a pag.17).
• La Iz (portata della conduttura) indicata in tabella è relativa a due cavi attivi isolati in PVC senza guaina (N07V-K) posati:- in tubo o canale o canaletta in aria o a parete- in tubo o canale sottointonaco;- in tubo o canale in cunicolo aperto o ventilato.
• In edifici dove le unità abitative e il locali annessi si trovano a grande distanza dal contatore del distributore è importante valutare anche la caduta di tensione.
• La Norma CEI 64-8 art. 473 (commento) consente di utilizzare l'interruttore automatico del distributore come dispositivo disezionamento e protezione da c.to-c.to delle linea montante se:- è accessibile all’utente e conforme alle specifiche norme e adatto allo scopo- la conduttura montante è adeguatamente protetta a valle da sovraccarico- la conduttura montante è costruita in modo da rendere minimo il rischio di corto circuito ivi compresa la protezione
meccanica, termica e contro l’umidità.
1. RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER GUASTO DA CORTO CIRCUITO(vedi allegato 2 - Scelta dei cavi per le condutture montanti .......)
Per evitare l’innesco dell’incendio si deve verificare che i dispositivi di protezione installati a monte della condutturasiano in grado di limitare la corrente di guasto a quella massima sopportabile senza danno dai cavi stessi (A2s).Come è evidente dal grafico 1 di pag. 16, il dispositivo di protezione installato sui nuovi gruppi di misura integra-ti non protegge dal cortocircuito i conduttori di sezioni <_ 2,5 mm2.
Rischi ipotizzabili o possibili nelle colonne montanti delle unità abitative e nelle dorsali di alimentazione ai locali annessi
POTENZA CONTRATTUALE
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2. RISCHIO DI SOVRATEMPERATURE PER SOVRACCARICO(vedi allegato 2 - Scelta dei cavi per le condutture montanti .......)
• La Norma CEI 64-8 art. 473.1 consente di proteggere la conduttura dal sovraccarico anche con dispositivi installati a valle.
note esplicative
montanti e dorsali principali - A
Per evitare il danneggiamento dei cavi e l’innesco dell’incendio si deve verificare che la corrente nominale dei dis-positivi magnetotermici installati a monte della conduttura (In utente), o quelli installati a valle (es. nel centralinounità abitativa - In gen o ∑ In deriv.), sia uguale o minore della portata della conduttura stessa (In <_ Iz).
3. RISCHIO DI FOLGORAZIONE PER CONTATTO INDIRETTO(vedi allegato 2 - Scelta dei cavi per le condutture montanti .......)
• La soluzione più indicata per la protezione dai contatti indiretti delle condutture montanti e/o dorsali principali, in edifici dicivile abitazione, é mediante componenti di classe II o con isolamento equivalente (vedi commento all’art. 413.2.1.1 - CEI64-8), oppure mediante interruzione automatica dell’alimentazione (vedi art. 413.1.4.2 - CEI 64-8).
Per evitare la folgorazione da contatto indiretto si deve verificare che la conduttura sia stata realizzata con com-ponenti di classe II. In alternativa a monte deve essere previsto un dispositivo differenziale avente Idn <_ 30mA op-pure con Idn uguale o minore al rapporto tra la massima tensione di contatto ammessa e la resistenza del dispersoreal quale sono collegate le masse (Idn <_ 50/RT).
14
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Rischi ipotizzabili o possibili nelle colonne montanti delle unità abitative e nelle dorsali di alimentazione ai locali annessi
Tipo di rischio
Rischio presente nella colonnamontante dell’ unità abitativa enella dorsale di alimentazionedei locali annessi
Rischio presente solo nella dor-sale di alimentazione dei localiannessi
Installare un interruttore magnetoter-mico dedicato con In _< Iz immediata-mente a valle del contatore energia(punto b).
Se è presente il rischio di contatto indi-retto l’interruttore magnetotermico de-ve essere anche differenziale di tipogenerale (istantaneo).
In caso sia presente solo il rischio di so-vraccarico, in alternativa a quanto so-pra è possibile installare interruttori au-tomatici magnetotermici in ogni localeannesso (b1 - b2) assicurandosi che lasomma delle In non superi la portatadella conduttura dorsale (∑In _< Iz)
1 solo corto circuito
1+2 solo corto circuito + sovraccarico
2+3 sovraccarico + contatto indiretto
3 solo contatto indiretto
2 solo sovraccarico
1+2+3
corto circuito + sovraccarico + contatto indiretto
Installare un interruttoremagnetotermico con In _< Izimmediatamente a valle del contatoreenergia (a).
Se è presente il rischio di contattoindiretto l’interruttore magnetotermicodeve essere anche differenziale di tipo S
Sostituire l’interruttore c con unoadeguato (In _< Iz) o assicurarsi che lasomma delle In degli interruttoriautomatici magnetotermici derivati (c1 - c2) non superi la portata dellaconduttura (∑In _< Iz)
F881N/.. F81NA/...F81N/...F82A/...F82/...
G8813A/.. G8130/...ACG8230/...AC
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esempi di apparecchiature da installare per eliminare i rischi accertati
montanti e dorsali principali - A
Riferimento a schema 1 (contratti da 3 kW)
Differenziale tipo AC che protegge da correnti di guasto verso terradi tipo alternato
Differenziale tipo A che protegge sia da correnti di guasto versoterra di tipo alternato, sia di tipo pulsante unidirezionale
F81NA/16 + G23/32AHF82A/16 + G23/32AH
G8813A/16AF81NA/16 + G23/32AF82A/16 + G23/32A
Rischio articolo n°poli mod.DIN note esplicative
G8813A/16ACG8130/16ACF81NA/16 + G23/32ACG8230/16ACF82A/16 + G23/32AC
F881N/16F81N/16F82/16
1+N 11+N 22P 2
11+2
Differenziale tipo S uguale al tipo A e selettivo nei confronti del differenziali da 30mA
F81N/16 + G24/32ASF82/16 + G24/32AS
1+N 42P 4
32+31+2+
3
Differenziale tipo AH uguale al tipo A ma con elevata resistenza alle sovra-tensioni causate dai disturbi atmosferici e/o dovuti a manovre sulla rete
Rischio articolo n°poli mod.DIN note esplicative
BTDIN 60 - Icn 6000A / curva C / automatico magnetotermico magnetotermico differenziale Idn = 30 mA
Rischio articolo n°poli mod.DIN note esplicative
BTDIN 60 - Icn 6000A / curva C / automatico magnetotermico differenziale Idn = 300 mA - tipo S
ESEMPIO DI INTERRUTTORI Btdin®
(vedi anche CATALOGHI GENERALI 04/05 Installazione e Distribuzione)
G23/..ACG23/..A
G23/..AHG24/..AS
2
1+N 21+N 41+N 42P 42P 4
1+N 21+N 42P 4
1+N 42P 4
BTDIN 45 - Icn 4500A / curva C / automatico magnetotermico differenziale Idn = 30 mAnetotermico differenzialeIdn = 30 mA
16
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Andamento I2t dell’interruttore installato sul nuovo contatore elettronico(63A curva C) a confronto con l’I2t sopportabile dai cavi in PVC
Come visibile dal grafico i cavi iso-lati in PVC di sezione < 2,5 mm2
non sono adeguatamente protettiin caso di guasto da corto circuito
Le curve caratteristiche di interventosono relative ai limitatori ENEL e trattedal Supplemento TUTTONORMELgiugno 2003
1
17
grafici
montanti e dorsali principali - A
Caratteristiche d’intervento dell’interruttore installato sul nuovo contatoreelettronico e curve di intervento dello sganciatore elettronico
La corrente di non intervento del-lo sganciatore elettronico instal-lato sui nuovi contatori elettronicivaria in funzione della potenza con-trattuale.
Le curve caratteristiche di interventosono relative ai limitatori ENEL e trattedal Supplemento TUTTONORMELgiugno 2003
2
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Verifica dei rischi ipotizzabili o possibili nei quadri elettrici (e centralini) con struttura metallicaRischi ipotizzabili o possibili nei quadri elettrici e/o centralini di classe I
Condutture metalliche di gas,acqua, riscaldamento e/oelementi metallici facenti partedella struttura dell’edificio
2
2
1
1
19
Incassati nella muratura con scatola e/o pannello di copertura in metallo
o con scatola in metallo e pannelli di copertura in materiale isolante.
Installati in vista a parete (o incasso parziale) con scatola e/o pannello di copertura in metallo.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO IPOTIZZABILE
La mancanza del conduttore di protezione (PE) collegato al dispersore di terra e opportunamente coordinato con il dispositivo diffe-renziale installato a monte della conduttura secondo la condizione Ra•Idn <_ 50 (art.413.1.4.2-CEI 64-8) comporta, in caso di cedi-mento dell’isolamento principale dei componenti interni (es. cavi), il rischio di folgorazione per contatto indiretto.
La presenza di un collegamento (o contatto) del contenitore metallico del centralino con parti metalliche non facenti parte dell’im-pianto elettrico masse estranee1 e la mancanza del PE (vedi sopra), comporta il rischio di folgorazione per contatto indiretto anchenelle unità abitative e nelle parti comuni dell’edificio dove non è avvenuto il guasto.
2
per quadri incassati nella muratura:- realizzare il collegamento con l’impianto di terra opportunamente coordinato con il dispositivo differenziale installato
a monte della conduttura* secondo la condizione: Ra•Idn <_ 50; oppure- sostituire il centralino con uno di materiale isolante
per quadri installati a parete in vista o a incasso parziale:- sostituire il centralino con uno in materiale isolante; oppure- realizzare il collegamento con l’impianto di terra opportunamente coordinato con il dispositivo differenziale installato a monte della
conduttura* secondo la condizione: Ra•Idn <_ 50
11+2
* Il dispositivo differenziale può essere installato anche come interruttore generale all’interno dello stesso quadro. In questo ca-so la conduttura a monte deve essere del tipo a doppio isolamento e il collegamento al dispositivo differenziale realizzato a re-gola d’arte2
quadri elettrici e centralini - B
1 Parte conduttrice non facenti parte dell’impianto elettrico in grado di introdurre un potenziale, generalmente il potenziale di terra.2 art. 413.2.1.1 commento - CEI 64-8
1
PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE PER ELIMINARE I RISCHI ACCERTATI(vedi esempi di quadri elettrici e centralini per eliminare i rischi accertati a pag. 20 -21)
20
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Scatola da incasso non compresa
Centralino ad isolamento comple-to secondo norma CEI EN604391(CEI 17-13/1) paragrafo 7.4.3.2.2.
Centralino ad isolamento completosecondo norma CEI EN604391(CEI 17-13/1) paragrafo 7.4.3.2.2.
Grado IPN° moduli da17,5 mminstallabili(n° file)
2468121824 (2x12)36 (2x18)36 (3x12)54
IP40F115/2DF115/4DF115/6DF115/8D
IP40
F117/4D
F117/8DF117/12D
F117/24D
F117/36DF117/24D
IP55F107/4D
F107/8DF107/12D
F107/24DF107/36D2F107/36D3F107/54D
CONTENITORI IN RESINA DA PARETE
Calotte da parete Centralini Idroboard da parete Centralini Idroboard da parete
Grado IPN° moduli da 17,5 mminstallabili(n° file)
2468121824 (2x12)36 (2x18)36 (3x12)5472
IP40
F105P/8DF105P/12D
F105P/24DF105P/36D2F105P/36D3F105P/54DF105P/72D
IP40
F215P/4DF215P/6DF215P/8DF215P/12DF215P/18DF215P/24DF215P/36D2F215P/36D3F215P/54DF215P/72D
IP55
F215PB/4DF215PB/6DF215PB/8DF215PB/12DF215PB/18DF215PB/24D
Centralini da parete Centralini da incasso
Scatola da incasso compresa N.B. Per dettagli dimensionali vedi Catalogo generale Installazione 2003/2004
CENTRALINI MULTIBOARD IN RESINA
21
quadri elettrici o centralini - B
Centralino ad isolamento completosecondo norma CEI EN604391(CEI 17-13/1) paragrafo 7.4.3.2.2.
esempio di contenitori per l’eliminazione dei rischi accertati(vedi anche CATALOGHI GENERALI 04/05 – Installazione e Distribuzione)
QUADRI MODULARI TIBOARD IN RESINA
Grado IPN° moduli da17,5 mminstallabili(n° file)
7296120144
IP41 con porta / IP30 senza porta
E55/72CE55/96CE55/120CE55/144C
IP41 con porta / IP30 senza porta
E55/72ME55/96ME55/120ME55/144M
IP41 con porta / IP30 senza porta
E55/72IE55/96I
Quadri da parete completi di pannelli
Quadri da parete da completare con pannelli
Quadri da incassocompleti di pannelli
22
®
Verifica dei rischi ipotizzabili o possibili all’interno delle unità abitative e dei locali ad esse annessi (box-solai-cantine-ecc.)Rischi ipotizzabili o possibili all’interno delle unità abitative e nei locali ad esse annessi
VALUTAZIONE DEL RISCHIO IPOTIZZABILE
La mancanza della messa e terra del telaietto metallico (PE collegato al dispersore di terra e opportunamente coordinato con il dis-positivo differenziale installato a monte della conduttura secondo la condizione Ra•Idn 50 - art 413.1.4.2 - CEI 64-8), comporta, incaso di cedimento dell’isolamento principale dei cavi, il rischio di folgorazione per contatto indiretto
1
PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE PER ELIMINARE I RISCHI ACCERTATI(alcuni esempi di componentistica per eliminare i rischi accertati a pag. 24/28)
- sostituire il telaietto metallico con uno di materiale isolante; oppure- sostituire la placca di finitura metallica con una di materiale isolante o con una di metallo provvista di sottoplaccha
isolante; oppure- collegare il PE (se esistente) al telaietto metallico;
1
NB = al fine di garantire l’installazione a regola d’arte le placche di finitura e telaietti devono essere dello stesso costruttore. Art. 413.1.4.2 - CEI 64-8
Scatole portapparecchi con supporti e/o placche di copertura in metallo
1
11
23
unita’ abitative e locali annessi - C
Possibilità di inserire negli alveoli attivi della presa, oltre aspine non rispondenti alla vigente normativa elettrica, an-che corpi metallici estranei, come esempio chiodi ferretti,ecc, in particolare da parte di bambini. Rischio di fulmina-zione diretta.
2
L’eccessivo peso degli adattatori e delle relative spine,deforma nel tempo gli alveoli della presa e genera sovra-temperature che possono essere la causa dell’innescod’incendio.
3
VALUTAZIONE DEL RISCHIO IPOTIZZABILE
- sostituire le prese, in particolare quelle facilmente acces-sibili ai bambini, con quelle provviste di schermi sugli al-veoli.
2- aumentare il numero delle prese da incasso in quel punto.
oppure- sostituire gli adattatori multipli con multiprese mobili
3
Prese a spina con alveoli NON schermati
Adattatori multipli sovrapposti
3
PROVVEDIMENTI DA ADOTTARE PER ELIMINARE I RISCHI ACCERTATI(alcuni esempi di componentistica per eliminare i rischi accertati a pag. 29)
2
24
®
Verifica dei rischi ipotizzabili o possibili all’interno delle unità abitative e dei locali ad esse annessi (box-solai-cantine-ecc.)
contenitore IP55
INSTALLAZIONI DA INCASSO
INSTALLAZIONI DA PARETE
contenitore IP40coperchio IP55 per Living International
® ®
1 telaio con struttura reticolare diirrigidimento, che impedisce laflessione del supportoportapparecchi
2 fori di fissaggio asolati, per ilcorretto allineamento orizzontale
3 apparecchi ad ingombro ridotto,per riservare maggior spazio utileai collegamenti
4 placche di finitura in materiali ecolori diversi, per adattarsi aqualsiasi esigenza
5 viti a filetto lungo e tagliocombinato chepermettonol’utilizzo di cacciaviti a taglio o acroce
6 tappi coprivite, utilizzabili comesigillo di garanziaantimanomissione dell’impiantorealizzato
coperchio IP55 per Light
5
21
3
4
6
COMPONENTI PER SERIE CIVILI COMPONIBILI
25
unita’ abitative e locali annessi - C
esempi di componentistica per l’eliminazione dei rischi accertati(vedi anche CATALOGO GENERALE 04/05 - Installazione)
INSTALLAZIONI DA INCASSO
503E
INSTALLAZIONE DA PARETE INSTALLAZIONE DA ESTERNO
C4703
C4803.....
C4802....
500
la soluzione ideale per l’offerta base in tutte lenuove costruzioni, comoda da montare su
scatola tonda, si adatta perfettamente anche alrifacimento di vecchi impianti elettrici.
Inoltre Luna si installa all’esterno, nei contenitoriprotetti Nuova Idrobox per Luna, e a parete,
nell’apposita scatola a 3 posti.
24401
C4702G
COMPONENTI PER SERIE CIVILI COMPONIBILI
503BP
C4703
C4803
26
®
25602S 2560325602
25501 25502 25503 25504
25603S 25943
Contenitori da parete orizzontali completi di base e coperchio- IP55. Per apparecchi Magic e Màtix con apposito adattatorefornito a corredo
Coperchi per installazione incassata delle apparecchiature Magic e Màtix in scatola art. 502 (capienza 2 moduli) o scatola 503(capienza 3 moduli)
MATIX
Magic® MATIX
una ampia gamma di soluzioniinstallative con la massima installabilità su tutte le
scatole normalmente in uso
INSTALLAZIONI DA INCASSOINSTALLAZIONE DA PARETE
COMPONENTI PER SERIE CIVILI COMPONIBILI
COMPONENTI PER SERIE CIVILI COMPONIBILI
27
unita’ abitative e locali annessi - C
esempi di componentistica per l’eliminazione dei rischi accertati(vedi anche CATALOGO GENERALE 04/05 - Installazione)
SUPPORTI
Magic®
Tutte le placche in alluminio sono interamente protette da unrivestimento isolante: con Magic la sicurezza è di serie.Grazie ai denti graduati, che permettono il posizionamentodifferenziato, si ottiene una perfetta adesione anche susuperfici irregolari o dopo la tinteggiatura
Il nuovo supporto tre moduli accetta sia le placche adaggancio graduale, sia le placche tradizionali.
Il nuovo supporto TT sostituisce i tradizionali supporti Magicper l’installazione delle prese schuko e degli apparecchielettronici, con notevoli vantaggi installativi e logistici
PLACCHE
COMPONENTI PER SERIE CIVILI COMPONIBILI
Sottoplacca isolanteSistema di aggancio
graduale
Placca tradizionale Placca ad aggancio graduale
28
®
Serie Domino 6A 250V a.c.singoli apparecchi con placca in resina avorio89x69 mm - installazione ad incasso conscatola tonda art. 500 Ø 60 mmArticolo Descrizione1100N interruttore unipolare1100BN interruttore bipolare1101N deviatore unipolare1102N pulsante unipolare in chiusura1115N presa 2P + T 10A e 16A 250V a.c.
tipobipasso ad alveoli schermati1300N invertitore1102EN pulsante unipolare in chiusura - con
targhetta portanome
N.B. - Il commutatore si ottiene collegando fra loro i morsetti centrali del doppio deviatore 1201N
Serie Domino 6A 250V a.c.doppi o tripli apparecchi in resina avorio 89x69 mm- installazione ad incasso con scatola tonda art.500 Ø 60 mmArticolo Descrizione1201N 2 deviatori unipolari1202N deviatore unipolare + pulsante
unipolare in chiusura1216N presa 2P + T 10A e 16A 250V a.c.
tipo bipasso ad alveoli schermati + deviatore unipolare
1266N presa 2P + T 10A + presa 2P + T 10A e 16A 250V a.c. tipo bipasso ad alveoli schermati
301N 3 deviatori unipolari
Graffette specialiArticolo Descrizione500/1 coppia di graffette a profondità
maggiorata per scatole incassate sotto filo intonaco
1100N 1100BN 1101N
1115N 1300N
1201N
1202N
1216N
1266N
1301N
500/1
1102EN
COMPONENTI PER SERIE CIVILI MONOBLOCCO
1102N
29
unita’ abitative - C
esempi di componenti per l’eliminazione dei rischi accertati(vedi anche CATALOGO GENERALE 04/05 Installazione)
MULTIPRESE
PRESE CON ALVEOLI SCHERMATI
Alcuni esempi di tipologie per le serie civili componibili:LIVING INTERNATIONAL, LIGHT, LIGHT TECH, MATIX, MAGIC, LUNA
Multiprese SLIM3 o 6 prese da 10A o bipasso10/16A con alveoli schermati emarchio IMQ; per impiego datavolo o a parete; disponibili neicolori bianco e grigio, con osenza cavo e spina dialimentazione.
Multiprese POKER3-4-5 prese universali (standardtedesco Schuko – italiano 10A– italiano 16A); alveolischermati con o senza cavo espina di alimentazione; perimpiego da tavolo o a parete;disponibili nei colori bianco egrigio; disponibilità diinterruttore luminoso o diinterruttore con protezione dasovraccarico nella versione a 4prese.
Multiprese MINI6in poco spazio 6 prese da 10Ao 6 prese bipasso 10/16A o 2prese Schuko P30 e 4 presebipasso 10/16A; con alveolischermati e complete di cavo espina di alimentazione da 16A;disponibili nei colori bianco,grigio e con interruttoreluminoso o salvafulmine.
Avvolgicavi YO-YO4 prese da 10A o bipasso10/16A con alveoli schermati emarchio IMQ, complete diavvolgicavo, cavo di 3 metri espina da 10A.
NT 4180-35180-2L4311-10 5140
L4140VL4180 N4140 L4140_16R
Multipresa MINI6 S3661G_F e preseS3673G_BT_PS3657G_P
30
®
Come è visibile nel grafico, la con-dizione di sicurezza è sempre sod-disfatta fino a tensioni di 230 Vin quanto le curve d’intervento deidifferenziali di tipo “S” si collocanosempre al di sotto della curva di si-curezza tensione/tempo.
Confronto tra la curva di sicurezza
tensione/tempo in condizioni ordinarie
(IEC 479-1) e le tensioni totali in un sistema TT
protetto con differenziali
31
Protezione contro i contatti indirettidel montante unità abitativa e della dorsale locali annessi
con interruttore differenziale di tipo “S”
allegato 1
Se è presente (e collegato) il conduttore di protezione (PE), per ottenere la protezione dai contatti indiretti deicircuiti interni ai locali annessi all’unità abitativa è sufficiente installare, a valle del contatore di energia, undifferenziale di tipo “S” (Idn 300 mA).Grazie alla sua caratteristica di intervento (vedi grafico a lato) è possibile con un solo dispositivo ottenere:- la protezione dai contatti indiretti del montante unità abitativa;- la protezione dai contatti indiretti nel box, cantina, solaio, annessi all’unità abitativa;- la selettività con il dispositivo differenziale ad intervento istantaneo (Idn 30 mA) installato nel quadro o
centralino dell’unità abitativa.
32
®
Per la Norma CEI 64-83 le condutture elettriche sono considerate a isolamento doppio o rinforzato (di classe II) quando la ten-sione nominale del sistema non supera i 690V e sono costituite da:
cavi unipolari senza guaina installati in tu-bo protettivo o canale isolante, rispon-dente alle rispettive norme;
cavi con guaina non metallica aventi ten-sione nominale maggiore di un gradinorispetto a quella necessaria per il sistemaelettrico servito e che non comprendonoun rivestimento metallico;
cavi con guaina metallica aventi isola-mento idoneo per la tensione nominaledel sistema elettrico servito, tra la parteattiva e la guaina metallica e tra questa el’esterno.
N07V-Kunipolare senza guaina - U0/U = 450/750 V
A - Conduttore a corda flessibile di rame rosso ricotto
B - Isolante in PVC qualità R2.Costruito in doppio strato fino a 6 mm2.
C - Marcatura ad incisione
FG70Rmultipolare con guaina - U0/U = 0,6/1 kV
A - Conduttore a corda flessibile di rame rosso o stagnato acorda flessibile o rigida
B - Isolante in HEPR (gomma etilene propilenica vulcanizzata)qualità G7
C - Riempitivo in materiale non fibroso e non igroscopico.
D - Guaina in PVC qualità RZ.
E - Stampigliatura ad incisione ad inchiostro.
CONDUTTURE A DOPPIO ISOLAMENTO
ESEMPIO DI CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DI CAVI
3commento all’art. 413.2.1.1
C AB
CEI 20-22 II IEMMEQU
E D C B A
CEI 20-22 II IEMMEQU
N07V-K FG7OR
partiattive
isolamentoprincipale
tubo protettivoisolante
partiattive
isolamentorinforzato
guaina nonmetallica
isolamentosupplementare
parti attive
guaina metallica
isolamentoprincipale
33
Scelta dei cavi per le condutture montanti delle unità abitative
e le dorsali dei locali annessi
PORTATA CORRENTE DEI CAVI SECONDO TABELLE CEI-UNEL 35024/1
Cavo senza guaina N07V-K posato in tubo sottotraccia
(2 cavi attivi)
17,5 A24 A32 A41 A57 A76 A
Cavo con guaina FG7OR posato in canale installato a parete (2 cavi attivi) *
19 A26 A36 A46 A64 A85A
Sezione cavo (in mm2)
1,52,5461016
La scelta della sezione minima dei cavi dipende dalla nota formula Ib ≤ In ≤ Iz dove: Ib è la corrente di impiego calcolata in funzione della potenza contrattuale1; In è la corrente nominale del dispositivo di protezione della linea di alimentazione; Iz è la portata in regime permanente della conduttura che varia in funzione del tipo di posa del cavo.
Nella scelta dei cavi bisogna considerare anche la caduta di tensione (cdt), specialmente quando le unità abi-tative e i locali annessi si trovano a grande distanza dal locale contatori2.
Ai fini di agevolare l’installatore nella scelta della sezione più adatta per realizzare le condutture principali di ali-mentazione, nelle pagine che seguono abbiamo indicato una serie di valori relativi alla % di cdt sui cavi in fun-zione della potenza contrattuale e della lunghezza dalla conduttura di alimentazione.
Nelle caselle colorate sono consigliate le % di cdt max per montanti e dorsali principali di alimentazione al fi-ne di mantenere la percentuale totale entro il 4% suggerito dalla normativa. Questo permette di ottimizzare eridurre le sezioni dei cavi nei circuiti terminali.
I differenti valori % consigliati per unitàabitative e locali annessi si giustificano dalridotto sviluppo dei circuiti terminali diquesti ultimi rispetto alle lunghezze delledorsale che li alimentano.
* per più cavi raggruppati nella stessa conduttura devono essere applicati i coefficienti di correzione indicati nella tabella che segue:
1 Ib = P/(V lcos ϕ)2 L'art. 525 della Norma CEI 64-8 raccomanda che la tensione non superi, in qualsiasi punto dell’impianto utilizzatore e con il relativo carico di progetto, il 4% della tensione nominale dell'impianto (9,2 V).
N.B. coefficienti validi per gruppi omogenei di cavi percorsi dalla stessa corrente.
n. cavi multipolari
Coefficiente Kc
allegato 2
1 2 3 4 5 6÷7 8÷10 11÷14 ≥ 15
1,00 0,80 0,70 0,65 0,60 0,55 0,50 0,45 0,40
montante circa 1,5% (3,45V)
dorsalecirca 2,5% (5,75 V)
circuiti interno unitàcirca 2,5% (5,75 V)
circuiti interno localicirca 1,5% (3,45V)
unità abitative
locali annessi
34
®
• POTENZA CONTRATTUALE 3 KW (Ib=15A)
locali annessi circa 2,5% = 5,75 Vunità abitative circa 1,5% = 3,5 V
metri sezione (cavi N07V-K)
1,5 2,5 4 6 10 16
1 0,196 0,118 0,074 0,049 0,029 0,018
7 1,372 0,827 0,515 0,345 0,202 0,129
8 1,568 0,945 0,588 0,394 0,231 0,148
9 1,764 1,063 0,662 0,443 0,259 0,166
12 2,353 1,417 0,882 0,591 0,346 0,222
13 2,549 1,535 0,956 0,640 0,375 0,240
14 2,745 1,654 1,029 0,690 0,404 0,259
20 3,921 2,362 1,470 0,985 0,577 0,369
21 4,117 2,480 1,544 1,034 0,605 0,388
22 4,313 2,598 1,617 1,084 0,634 0,406
31 6,078 3,661 2,279 1,527 0,894 0,572
32 3,780 2,352 1,576 0,923 0,591
34 4,016 2,499 1,675 0,980 0,628
35 4,134 2,573 1,724 1,009 0,646
50 5,906 3,675 2,463 1,442 0,923
51 3,749 2,512 1,470 0,942
52 3,822 2,562 1,499 0,960
53 3,896 2,611 1,528 0,979
54 3,969 2,660 1,557 0,997
81 5,954 3,990 2,335 1,496
82 4,039 2,364 1,514
83 4,089 2,393 1,533
86 4,236 2,479 1,588
87 4,286 2,508 1,606
88 4,335 2,537 1,625
metri sezione (cavi FG7OR)
1,5 2,5 4 6 10 16
1 0,215 0,129 0,080 0,054 0,031 0,020
6 1,292 0,777 0,481 0,321 0,186 0,119
7 1,508 0,906 0,561 0,375 0,217 0,139
8 1,723 1,035 0,642 0,428 0,248 0,159
11 2,369 1,424 0,882 0,589 0,341 0,218
12 2,585 1,553 0,962 0,642 0,372 0,238
13 2,800 1,683 1,042 0,696 0,403 0,258
18 3,877 2,330 1,443 0,963 0,559 0,357
19 4,092 2,459 1,524 1,017 0,590 0,377
20 4,308 2,589 1,604 1,070 0,621 0,397
21 4,523 2,718 1,684 1,124 0,652 0,417
28 6,031 3,624 2,245 1,499 0,869 0,556
29 3,754 2,326 1,552 0,900 0,576
30 3,883 2,406 1,606 0,931 0,595
31 4,012 2,486 1,659 0,962 0,615
32 4,142 2,566 1,713 0,993 0,635
47 6,083 3,769 2,515 1,459 0,933
48 3,849 2,569 1,490 0,953
49 3,929 2,622 1,521 0,972
50 4,010 2,676 1,552 0,992
75 6,014 4,014 2,328 1,488
76 4,068 2,359 1,508
77 4,121 2,390 1,528
81 4,335 2,514 1,607
82 4,389 2,545 1,627
35
• POTENZA CONTRATTUALE 4,5 KW (Ib=23A)
locali annessi circa 2,5% = 5,75 Vunità abitative circa 1,5% = 3,5 V
metri sezione (cavi N07V-K)
1,5 2,5 4 6 10 16
1 0,181 0,113 0,076 0,044 0,028
4 0,724 0,451 0,302 0,177 0,113
5 0,906 0,564 0,378 0,221 0,142
7 1,268 0,789 0,529 0,309 0,198
8 1,449 0,902 0,604 0,354 0,227
9 1,630 1,014 0,680 0,398 0,255
13 2,354 1,465 0,982 0,575 0,368
14 2,535 1,578 1,057 0,619 0,396
15 2,717 1,691 1,133 0,663 0,425
19 3,441 2,141 1,435 0,840 0,538
20 3,622 2,254 1,511 0,884 0,566
21 3,803 2,367 1,586 0,928 0,595
22 3,984 2,479 1,662 0,973 0,623
23 4,165 2,592 1,737 1,017 0,651
32 5,795 3,606 2,417 1,415 0,906
33 5,976 3,719 2,493 1,459 0,934
34 3,832 2,568 1,503 0,963
35 3,945 2,644 1,547 0,991
52 5,860 3,928 2,299 1,472
53 5,973 4,003 2,343 1,501
54 4,079 2,387 1,529
57 4,305 2,520 1,614
58 4,381 2,564 1,642
89 6,722 3,934 2,520
90 3,979 2,548
metri sezione (cavi FG7OR)
1,5 2,5 4 6 10 16
1 0,198 0,123 0,082 0,048 0,030
4 0,794 0,492 0,328 0,190 0,122
7 1,389 0,861 0,574 0,333 0,213
8 1,588 0,984 0,657 0,381 0,243
9 1,786 1,107 0,739 0,428 0,274
12 2,382 1,475 0,985 0,571 0,365
13 2,580 1,598 1,067 0,619 0,396
14 2,779 1,721 1,149 0,666 0,426
18 3,572 2,213 1,477 0,857 0,548
19 3,771 2,336 1,559 0,904 0,578
20 3,969 2,459 1,641 0,952 0,609
21 4,168 2,582 1,723 0,999 0,639
22 4,366 2,705 1,805 1,047 0,669
30 5,954 3,689 2,462 1,428 0,913
31 3,812 2,544 1,475 0,943
32 3,935 2,626 1,523 0,974
33 4,058 2,708 1,570 1,004
49 6,025 4,021 2,332 1,491
50 4,103 2,379 1,521
51 4,185 2,427 1,552
52 4,267 2,475 1,582
53 4,349 2,522 1,613
54 4,431 2,570 1,643
83 6,811 3,950 2,526
84 3,997 2,556
allegato 2
cadute di tensione % consigliate nei montati e nelle dorsaliprincipali in funzione delle diverse correnti di impiego (Ib)
36
®
• POTENZA CONTRATTUALE 6 KW (Ib=31A)
unità abitative circa 1,5% = 3,5 V
metri sezione (cavi N07V-K)
1,5 2,5 4 6 10 16
1 0,152 0,102 0,060 0,038
8 1,215 0,814 0,477 0,305
9 1,367 0,916 0,536 0,343
10 1,519 1,018 0,596 0,382
11 1,671 1,120 0,655 0,420
13 1,975 1,323 0,775 0,496
14 2,127 1,425 0,834 0,534
15 2,279 1,527 0,894 0,572
16 2,430 1,629 0,953 0,611
17 2,582 1,731 1,013 0,649
18 2,734 1,832 1,072 0,687
21 3,190 2,138 1,251 0,801
24 3,646 2,443 1,430 0,916
25 3,798 2,545 1,490 0,954
26 3,949 2,647 1,549 0,992
27 4,101 2,749 1,609 1,030
29 4,405 2,952 1,728 1,107
39 3,970 2,324 1,488
40 4,072 2,383 1,526
41 4,174 2,443 1,565
42 4,276 2,502 1,603
43 4,378 2,562 1,641
65 6,617 3,873 2,480
66 3,932 2,519
67 3,992 2,557
metri sezione (cavi FG7OR)
1,5 2,5 4 6 10 16
1 0,166 0,111 0,064 0,041
7 1,160 0,774 0,449 0,287
8 1,326 0,885 0,513 0,328
9 1,492 0,995 0,577 0,369
10 1,657 1,106 0,641 0,410
11 1,823 1,217 0,706 0,451
13 2,154 1,438 0,834 0,533
14 2,320 1,549 0,898 0,574
15 2,486 1,659 0,962 0,615
16 2,652 1,770 1,026 0,656
17 2,817 1,880 1,090 0,697
22 3,646 2,433 1,411 0,902
23 3,812 2,544 1,475 0,943
24 3,977 2,655 1,539 0,984
25 4,143 2,765 1,603 1,025
26 4,309 2,876 1,668 1,066
36 5,966 3,982 2,309 1,476
37 4,092 2,373 1,517
38 4,203 2,437 1,558
39 4,314 2,501 1,600
40 4,424 2,566 1,641
50 5,530 3,207 2,051
60 3,848 2,461
61 3,912 2,502
62 3,977 2,543
37
• POTENZA CONTRATTUALE 10 KW (Ib=51A)
unità abitative circa 1,5% = 3,5 V
metri sezione (cavi N07V-K)
1,5 2,5 4 6 10 16
1 0,098 0,063
5 0,490 0,314
10 0,980 0,628
14 1,372 0,879
15 1,470 0,942
16 1,568 1,004
17 1,666 1,067
20 1,960 1,256
21 2,058 1,318
22 2,156 1,381
23 2,255 1,444
24 2,353 1,507
25 2,451 1,570
26 2,549 1,632
30 2,941 1,883
35 3,431 2,197
37 3,627 2,323
38 3,725 2,386
39 3,823 2,448
40 3,921 2,511
41 4,019 2,574
45 4,411 2,825
50 4,901 3,139
60 5,881 3,767
70 4,395
metri sezione (cavi FG7OR)
1,5 2,5 4 6 10 16
1 0,106 0,067
5 0,528 0,337
10 1,055 0,675
14 1,477 0,945
15 1,583 1,012
16 1,688 1,080
17 1,794 1,147
20 2,110 1,349
21 2,216 1,417
22 2,321 1,484
23 2,427 1,552
24 2,532 1,619
25 2,638 1,687
26 2,743 1,754
30 3,166 2,024
35 3,693 2,362
37 3,904 2,497
38 4,010 2,564
39 4,115 2,631
40 4,221 2,699
41 4,326 2,766
45 4,748 3,036
50 5,276 3,374
60 4,048
70 4,723
allegato 2
cadute di tensione % consigliate nei montati e nelle dorsaliprincipali in funzione delle diverse correnti di impiego (Ib)
38
®
My Home Webl Servizi per il controllo
e la gestione della casaa distanza
Cellulare
Telefono fisso
Personal computer
CONTROLLOl Web server l Comunicatorel Attuatorel Centralino telefonico
MY HOME: IL MODO PIÚ PRATICO PER GESTIRE LA CASA
39
Miglioramento del confort e della sicurezza nella casa con il sistema di automazione domestica MY-HOME
allegato 3
My Home è un sistema di automazione domestica in grado di offriresoluzioni avanzate sempre più richieste nelle abitazioni e nel terziario. L’offerta copre tutte le funzioni e applicazioni domotiche relative acomfort, sicurezza, risparmio, comunicazione e controllo. Caratteristica comune di tutti i dispositivi di My Home è l’utilizzo del-la medesima tecnologia impiantistica, basata sul bus digitale, chepermette di creare una sinergia tra i vari componenti del sistema se-condo le scelte e le esigenze dell’utente.
La modularità installativa e l’integrazione funzionale dei diversi dis-positivi permette inoltre di ottimizzare i costi, potendo scegliere qua-li applicazioni adottare fin da subito e quali rimandare nel futuro.My Home è in grado di comunicare con il mondo esterno per mezzodi appositi dispositivi che interagiscono con la casa; dai telefoni direte fissa e mobile e/o da un qualunque Personal Computer via re-te locale o via Internet.
l Gestione energia l Attivazione oraria
dei carichil Termoregolazione
l Antifurto filare l Antifurto onde radio l Telesoccorso l Allarmi tecnicil Videocontrollo
l Citofonia e videocitofonia digitale
l Centralini Pabx l Cablaggio strutturato l Prese TV
l Diffusione sonoral Automazione luci e scenari l Automazione tapparellel Termoregolazione l Programmazione l Riarmo automatico centralinol Display segnalazione luminosa
RISPARMIO
SICUREZZACOMUNICAZIONE
COMFORT
Abitazione
40
®
Miglioramento del confort e della sicurezza nella casa con il sistema di automazione domestica MY-HOME
A seguito di un evento di pericolo My Home reagisce nel modo più opportuno attivando le segnalazioni sonore dell’impianto Antifurto o inter-venendo con dispositivi Automazione per bloccare l’ingresso d’acqua o gas nell’abitazione, chiudere le tapparelle in caso di pioggia ecc..
SICUREZZA ATTIVA
SEMPLICE DA UTILIZZARE
elettrovalvolabloccaggio flusso acqua
Impianto antifurto
Impianto automazione
elettrovalvolabloccaggio flusso gas
Rivelatoredi gas
Attuatore a rete
Ricevitore Radio
Attuatore a rete
Attuatore
chiusura automatica delle tapparelle a causa di eventi pericolosi
GAS
M
Le funzioni evolute del sistema My Home sono controllate da dispositivi intelligenti che si attivano con le stesse modalità dei dispositivi tradizionali.
Dispositivo a BUS
Dispositivitradizionali
rilevatore di allagamento radio
41
I vantaggi di MY-HOME
allegato 3
L’utente può scegliere solo una parte dell’offerta My Home e ampliarla in futuro secondo nuove esigenze. Grazie alle moderne tecnologie di-gitali di comunicazione, le funzioni d’ogni singolo impianto possono essere modificate facilmente in qualsiasi momento, variando la solaconfigurazione dei dispositivi senza interventi onerosi al cablaggio ed alle strutture murarie.
MODULARE E FLESSIBILE
SI APPLICA SENZA INTERVENTI STRUTTURALI
Estendere o modificare un impianto Automazione e Antifurto filare senza interventi alle strutture murarie o al cablaggio esi-stente è semplice con My Home, grazie all’impiego di apposite interfacce e dispositivi a onde radio posizionabili in qualsiasipunto dell’abitazione.
Rete 230V
Alimentatore Alimentatore
Apparecchidi comando
Apparecchidi comando
Attuatori Attuatori
Comando rapido tapparelle
Serrande elettriche Illuminazione
Serrande elettriche IlluminazioneVentilazione
SELV BUS
230V a.c.
Impianto base Impianto ampliato
SELV BUS
230V a.c.
Comando luce
BUS
Comando rapido tapparelle
Automazione radio e filare.Esempio di impianto filare con aggiunta di comandi radio per il comando della tapparella
Attuatore luce
Attuatore tapparelle
Comandoluce
Interfaccia ricevente
Impianto automazione
42
®
Miglioramento del confort e della sicurezza nella casa con il sistema di automazione domestica MY-HOME
Grazie all’alimentazione in bassa tensione (27V d.c.), all’impiego di un doppino twistato ed al ridotto consumo dei dispositivi, My Homepermette di realizzare impianti elettrici anche complessi caratterizzati da ridotti livelli d’emissioni elettromagnetiche.
Sensori e particolari interfacce possono essere utilizzate con i dispositivi My Home per raccogliere le volontà d’utenti disabili e tradurle in co-mandi per l’azionamento d’utenze elettriche o strumenti d’ausilio. Particolarmente utile è l’impiego di telecomandi IR e trasmettitori radio,con i quali l’utente può interagire con gli elettrodomestici della casa e comandare agevolmente in funzione alle proprie esigenze, serramentimotorizzati, impianti di illuminazione ed inviare richieste di soccorso.
RISPETTA LA NATURA
PUÒ RISOLVERE ESIGENZE PARTICOLARI DI DISABILI
BUS 27V d.c.
AttutoreSCS
230V a.c.Comandoluce
Ricevitore radioper telesoccorso
Ricevitore IRper comandotapparelle
Centralino nel vano tecnicodell’abitazione
InterruttoriBtdin
Comandoluce
Impiantoautomazione
Impiantoantifurto
43
I vantaggi di MY-HOME
allegato 3
Ogni sistema può funzionare indipendentemente o in collaborazione con gli altri per realizzare funzioni anche complesse. Un esempio: ilsensore ad onde radio di rilevamento liquidi può dialogare con l’impianto Antifurto filare per avvisare l’utente, mediante il comunicatore telefonico, della presenza d’acqua nell’abitazione e comandare, con un attuatore dell’impianto Automazione, la chiusura dell’elettroval-vola dell’impianto idrico.
Con l’impiego di un comunicatore telefonico o di un Web Server è possibile controllare tutte le funzioni della casa ed essere avvisati in casodi eventi (allarme intrusione ecc). Ciò può essere fatto per mezzo di un telefono fisso o cellulare (mediante ricezione o invio di messaggi te-lefonici) oppure con un Personal Computer mediante pagine Web o invio/ricezione di e-mail. Un esempio: in assenza dell’utente il WebServer può svolgere la funzione di segreteria videocitofonica registrando il messaggio audio e le immagini del posto esterno ed inviandole al-l’utente come files allegati ad un messaggio e-mail.
PUÒ INTEGRARE SISTEMI E TECNOLOGIE DIVERSE
Impianto filare
Supervisione e comando remoto da telefono
elettrovalvolasu tubazione ingresso acquanell’abitazione
Ricevitoreradio
Rilevatore diallagamento
Comunicatoretelefonico
Web erver audio/videoLampada di segnalazione
Posto esterno
Comandolocale
Attuatore persegnalazione
Impiantoautomazione
Impiantoantifurto
linea telefonica
urbana Impianto radio
Impiantovideocitofonico
Impiantoalimentazione
Internet / LAN
PERMETTE IL CONTROLLO COMODO, SEMPLICE E SICURO DELLA CASA A DISTANZA
44
®
PREMESSA
• Gli effetti provocati dalla fulminazione diretta e/o indiretta possono essere molto dannosi e pericolosi. Lestrutture sono sottoposte ad una serie di rischi che vanno dall'innesco incendi, a causa delle correnti di ful-mine, alla morte di persone o animali per tensioni di passo e contatto, fino alla distruzione di impianti e ap-parecchiature per il cedimento dell'isolamento principale dei singoli componenti.
• Il problema legato alla protezione delle strutture in generale e degli utilizzatori in particolare da questi feno-meni è molto complesso. Le Norme CEI 81-1 CEI 81-3 e CEI 81-4 invitano ad un’attenta analisi progettualeper valutare il rapporto tra il rischio che si corre di avere un particolare danno (R) e il rischio che l’utente, o lacomunità, considera tollerabile (Ra): se il primo è maggiore del secondo (R > Ra) devono essere prese ade-guate misure per la protezione. Le Norme danno chiare indicazioni al progettista sui fattori di rischio tollerabilein relazione ai danni inerenti al sociale, come la perdita di vite umane e di servizi pubblici essenziali o distru-zione del patrimonio artistico e culturale, ma non entrano nel merito della perdita economica privata, la cuivalutazione è lasciata alla sensibilità del singolo committente.
• E' noto che le sovratensioni provocano numerosi danni agli impianti elettrici, in particolare ai componenticon tensioni di tenuta ≤2,5kW, come ad esempio: gli avvolgimenti dei motori; le apparecchiature informati-che (computer - modem - ecc.); gli elettrodomestici e gli utensili portatili; gli apparecchi per la comunicazio-ne audio e video e in generale tutte le apparecchiature con parti elettroniche. Questi componenti, partico-larmente "sensibili" alle sovratensioni, sono sempre più utilizzati nell'industria, nel terziario e, oggi, anche al-l'interno delle nostre abitazioni. Componenti, apparecchiature e sistemi che gestiscono e controllano fun-zioni e servizi sempre più "vitali" per la sicurezza e il comfort dei gestori e dei fruitori degli impianti elettrici eche per questo necessitano di protezioni particolari.
• In queste pagine abbiamo inserito alcuni esempi applicativi di corretta installazione dei limitatori di sovraten-sione Bticino (SPD) in ambito abitativo unitamente ad una serie di dati tecnici tratti dai nostri cataloghi
45
esempi applicativi sull'uso degli SPD in ambienti abitativi
Protezione contro le sovratensioni di apparecchiature e utilizzatori “sensibili” all’interno della casa
In <_ 32 A con Id 30 mA; si consiglia l'utilizzodi differenziali HPI ad alta resistenza ai dis-turbi
SPD tipo H - Up 1,2 (art. F10H/2) - con l'en-tra/esci sugli SPD (L+L' = 0) Up = Uprot.Uprot = 1,2
SPD tipo T - da installare in vicinanza di ognipresa o gruppi di prese e di utilizzatori che sivogliono proteggere (vedi articoli a pag. 50).
FULMINAZIONE INDIRETTA: componenti di rischio G-M Esempio n° 1
1 2 3
F-PE stessa conduttura: 20 m
F-PE condutture diverse: 30 m
nessun limite
Uten = 1,5 kV (I)Apparecchi particolarmente sensibili(esempio apparecchi elettronici)
Uten = 2,5 kV (II)Apparecchi utilizzatori dalla tenuta"normale" (es. elettrodomestici)
CATEGORIA DI TENUTA AD IMPULSO E TENSIONE DI TENUTA APPARECCHIO (Uten)
RAPPORTOUprot/Uten
DISTANZA MAX PROTETTA
<_ 0,8con SPD H
<_ 0,5con SPD H
CONTATORE DI ENERGIA IN LOCO
allegato 4
CALCOLO DEL LIVELLO DI PROTEZIONE EFFETTIVO
46
®
In _< 32 A diff. tipo S con Id_> 300 mA
In _< 32 A con Id 30 mA; siconsiglia l'utilizzo di diffe-renziali HPI ad alta resi-stenza ai disturbi.
SPD tipo H - Up 1,2 (art.F10H/2) - con l'entra/escisugl i SPD (L+L' = 0) Up = Uprot.Uprot = 1,2
SPD tipo A - Up 1 (art.F10A/2) - con l'entra/escisugli SPD (L+L' = 0) Up = UprotUprot = 1
SPD tipo T - da installarein vicinanza di ogni presa ogruppi di prese e di utiliz-zatori che si vogliono pro-teggere. (vedi articoli apag. 50)
FULMINAZIONE INDIRETTA: componenti di rischio G-M Esempio n° 2
1 2 3 4
F-PE stessa conduttura: 20 m
F-PE condutture diverse: 30 m
nessun limite
Uten =1,5 kV (I)Apparecchi particolarmente sensibili (esempio apparecchi elettronici)
Uten = 2,5 kV (II)Apparecchi utilizzatori dalla tenuta "normale"(es. elettrodomestici)
CATEGORIA DI TENUTA AD IMPULSO E TENSIONE DI TENUTA APPARECCHIO (Uten)
RAPPORTOUprot/Uten
DISTANZA MAX PROTETTA
<_ 0,8con SPD H
F-PE stessa conduttura: 30 m
F-PE condutture diverse: 45 m
<_ 0,7con SPD H
<_ 0,5con SPD H e A
CONTATORE DI ENERGIA REMOTO
5
CALCOLO DEL LIVELLO DI PROTEZIONE EFFETTIVO
47
6 per Iimp fino a 10 kA. - Per Iimp fino a 20 kA sostituire con SPD tipo S 7 il valore considerato è quello più alto tra (Up a In) e (Up a Iimp) riferito a 10 kA
FULMINAZIONE DIRETTA E INDIRETTA: componenti di rischio D-C-G-M Esempio n° 3
Uten = 2,5 kV (II)Apparecchi utilizzatori dalla tenuta "normale" (es. elettrodomestici)
In _< 32 A diff. tipo S con Id_> 300 mA
In _< 32 A con Id 30 mA; siconsiglia l'utilizzo di diffe-renziali HPI ad alta resi-stenza ai disturbi.
SPD tipo L6- Up 1,87 (art.F10L/2) - con l'entra/escisugli SPD (L+L' = 0) Up =Uprot.Uprot = 1,8
SPD tipo A - art. F10A/2(Up 1) - con l'entra/escisugli SPD (L+L' = 0) Up = Uprot. Uprot = 1
SPD tipo T - da installare invicinanza di ogni presa ogruppi di prese e di utilizza-tori che si vogliono proteg-gere (vedi articoli a pag. 50).
1 2 3 4 5
nessuna protezione
F-PE stessa conduttura: 30 m
nessun limite
Uten =1,5 kV (I)Apparecchi particolarmente sensibili (esempio apparecchi elettronici)
CATEGORIA DI TENUTA AD IMPULSO E TENSIONE DI TENUTA APPARECCHIO (Uten)
RAPPORTOUprot/Uten
DISTANZA MAX PROTETTA
<_ 0,8con SPD L
F-PE condutture diverse: 45 m
F-PE stessa conduttura: 30 m
F-PE condutture diverse: 45 m
<_ 0,7con SPD A
<_ 0,7con SPD L
<_ 0,5con SPD H
allegato 4
CONTATORE DI ENERGIA REMOTO
esempi applicativi sull'uso degli SPD in ambienti abitativi
CALCOLO DEL LIVELLO DI PROTEZIONE EFFETTIVO
48
®
49
Protezione contro le sovratensioni diapparecchiature e utilizzatori “sensibili” all’interno della casa
(art. 3.2) Apparecchio utilizzatoreApparecchio che trasforma l'energia elettricain un'altra forma di energia, per esempio lu-minosa, calorica e meccanica
(art. 3.4) Corrente ad impulso (Iimp)
Valore di picco Iimp della corrente che circolanell'SPD e che ha carica Q. Questa è usataper classificare l'SPD nella Classe di Prova I.Nota: Il valore di picco della corrente, Iimp, checircola nell'SPD e che ha una forma d'onda10/350µs soddisfa la definizione di correntead impulso
(art. 3.5) Corrente continuativa (Ic)
Corrente che circola in ogni modo di prote-zione (o polo) dell'SPD alimentato alla tensio-ne massima continuativa, Uc, per ogni modo.
(art. 3.6) Corrente max di scarica (Imax)
Valore di picco della massima corrente chepuò circolare nell'SPD senza danneggiarlo eche ha una forma d'onda 8/20µs.
(art. 3.7) Corrente nominale di scarica (In)
Valore di picco della corrente che circola nel-l'SPD e che ha una forma d'onda 8/20µs.Questa è usata per classificare l'SPD nellaClasse di Prova II.
(art. 3.9) Corrente susseguente (Is)
Corrente a frequenza industriale fornita dal-l'impianto elettrico utilizzatore di bassa ten-sione e che circola nell'SPD dopo il passag-gio della corrente di scarica. La corrente sus-seguente è significativamente diversa dallacorrente continuativa.
(art. 3.10) Dispositivo di distaccoDispositivo per disconnettere un SPD dal si-stema in caso di guasto dell'SPD. Esso pre-viene un guasto permanente nel sistema e dauna indicazione visibile del guasto dell'SPD.
(art. 3.11) Distanza di protezione (d)Distanza massima tra l'SPD e l'apparecchia-tura da proteggere in funzione di Uprot/Uten:se <_ 0,9 d = 10 m (*) o 15 m (**); se <_ 0,8 d =20 m (*) o 30 m (**);se <_ 0,7 d = 30 m (*) o 45m (**)6
.
(art. 3.22) Limitatore di sovratensioneSPD 7
Dispositivo utilizzato per limitare le sovraten-sioni transitorie e deviare le correnti impulsi-ve. Esso contiene almeno un componentenon lineare. Nota: Un SPD può essere realiz-zato in versione unipolare (a due morsetti) omultipolare.
(art. 3.23) Livello di protezione (Up)
Valore di tensione che caratterizza il compo-nente dell'SPD nel limitare la tensione tra isuoi terminali e che è scelto da una serie divalori preferenziali.
(art. 3.24) Livello di protezione effettivoUprot
8
Valore di picco della tensione misurata tra iconduttori dell'impianto BT e la barra di equi-potenzializzazione (EBB), in presenza del-l'SPD, durante il passaggio della corrente no-minale di scarica o della corrente ad impulsonell'SPD. Esso dipende dal livello di protezio-ne dell'SPD e dalle cadute induttive, nei col-legamenti dell'SPD e negli eventuali dispositi-vi di protezione da sovracorrente nei diversi
modi di protezione, causate dal passaggiodella corrente nominale o della corrente adimpulso.
(at. 3.28) Protezione da sovracorrente (Icc
10)
Dispositivo di protezione, che può essereparte dell'impianto elettrico, ubicato a montedell'SPD, avente lo scopo di evitare surriscal-damenti e distruzioni nel casi di SPD non ido-nei ad interrompere la corrente di corto cir-cuito a frequenza industriale dell'impiantoelettrico. Esso può essere costituito da un fu-sibile o da un interruttore magnetotermico.
(art. 3.30) SPD di Classe di Prova I SPD provato con la corrente nominale di sca-rica In e la corrente ad impulso Iimp
(art. 3.30) SPD di Classe di Prova II SPDprovato con la corrente nominale di scaricaIn e con la massima la corrente di scarica Imax
(art. 3.35) Tensione max continuativa (Uc)
Massimo valore della tensione efficace o con-tinua che può essere applicata permanente-mente all'SPD. Questa è la tensione nomina-le dell'SPD.
(art. 3.37) Tensione di tenuta (Utenuta )Valore di picco della tensione ad impulso(1,2/50) che l'apparecchio è in grado di sop-portare senza subire danni: 1,5-2,5-4-6-kVprovati su F-N, F-PE, N-PE.
Nota: l'apparecchiatura funziona corretta-mente dopo la prova che l'ha sollecitata conla tensione di tenuta, mentre potrebbe nonfunzionare durante tale prova.
GLOSSARIO DEI TERMINIDefinizioni tratte dalla Guida CEI 81-8 / 2002-02 / prima edizione / fasc. 6364
6 * PE nella stessa conduttura / ** PE non nella stessa conduttura)7 acronimo di Surge Protective Device - ndr8 Uprot = Up + (L+L’) x 1 (1 = valore della pendenza del fronte della corrente che circola nell'SPD - kA/µs)
L = Induttanza in µH/m dei cavi di collegamento all'SPD (L+L'): 1,0 µH/m se PE fa parte stessa conduttura / 1,5 µH/m se PE non fa parte dellastessa conduttura
10 vedi a pag. 51 la tabella della corrente di corto circuito max condizionata"
allegato 4
50
®
A5471MAGICmod TT
AM5471MATIX
L4536LIVING
INTERNATIONAL
N4536LIGHT
NT4536LIGHTTECH
5471MAGIC
LIMITATORI DI SOVRATENSIONE TERMINALI
Questi SPD sono adatti per la protezione della apparecchiature da sovratensioni differenziali (tra fase e neutro). Inoltre sono ingrado di svolgere una discreta azione protettiva anche nei confronti delle componenti Dind ed M anche quando gli SPD di tipo S-L-H o A installati a monte sono a più di 10 metri dall’utilizzatore da proteggere
Limitatori di sovratensione 1P da abbinare alle prese di alimenta-zione delle utenze – corrente nominale di scarica In = 1kA – cor-rente max Imax = 2kA – tensione max di protezione Up = 1kV –tensione nominale Un = 110-230V a.c. – tensione max perma-nente Uc = 250V a.c - monouso
Multipresa MINI6 con salvafulmine e 6 prese 2P+T 10/16A con spina 16A.
Salvafulmine – spina/presa con limitatore di sovratensioni incorpo-rato – spina e presa 2P+T 10° 250V a.c. – alveoli schermati - adat-to alla protezione di televisori, HI-FI, computer, da sovratensioni im-pulsive presenti nella rete di alimentazione
S366D/T
S5470
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SPD a varistore Imax 15kA - classe di prova II
Articolo N° moduli Iimp (kA) Imax (kA) In (kA) Up (kV) a In Up (kV) a Iimp Uc (V a.c.) Uo (V a.c.)F10A/1 1 2,5 15 5 1 1 320 230F10A/2 2 2,5 15 5 1 1 320 230F10A/4 4 2,5 15 5 1 1 320 230
SPD a varistore Imax 40kA - classe di prova IIArticolo N° moduli Iimp (kA) Imax (kA) In (kA) Up (kV) a In Up (kV) a Iimp Uc (V a.c.) Uo (V a.c.)F10H/1 1 5 40 10 1,2 1,2 320 230F10H/2 2 5 40 10 1,2 1,2 320 230F10H/4 4 5 40 10 1,2 1,2 320 230
SPD a varistore Imax 70kA - classe di prova I e IIArticolo N° moduli Iimp (kA) Imax (kA) In (kA) Up (kV) a In * Up (kV) a Iimp Uc (V a.c.) Uo (V a.c.)F10L/1 1 10 70 20 2 1,6 440 400F10L/2 2 10 70 20 2 1,6 440 400F10L/3 3 10 70 20 2 1,6 440 400F10L/4 4 10 70 20 2 1,6 440 400* Il livello di protezione Up per la corrente nominale In di 10 kA è pari a 1,8 kV.
SPD a varistore Imax 100kA - classe di prova I e IIArticolo N° moduli Iimp (kA) Imax (kA) In (kA) Up (kV) a In Up (kV) a Iimp Uc (V a.c.) Uo (V a.c.)F10S/1 2 20 100 40 2,2 1,8 440 400Nota: per la disponibilità di questo prodotto contattare la rete di vendita BTicino
Con interruttore magnetotermico (curva C)
Icn o Icu Icc max condizionata (SPD)Btdin ≤ 32A tipo S-L-H-A4,5 kA 4,5 kA 6kA 6kA10kA 10kA
Con fusibile di tipo gG
In tipo Icc max condizionata fusibile H-A L S (SPD)≤ 80A ≥ 32A - - 100kA ≤ 125A - 125A - 100kA≤ 160A - - 160A 100kA
Spia di segnalazione
Cartuccia sostitutiva
Basemodulare
allegato 4
LIMITATORI DI SOVRATENSIONE MODULARI
CORRENTE DI CORTOCIRCUITO MAX CONDIZIONATA DEI LIMITATORI DI SOVRATENSIONE.
esempio di limitatori di sovratensione (SPD)(vedi anche CATALOGO GENERALE 04/05 Installazione e Distribuzione)
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BTicino spaVia Messina, 3820154 Milano - Italiawww.bticino.it
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