Microsoft Word - 2008-07-11 Lippi Federica 0000255114 Martelli Maria Carlotta 0000255514 Il News...
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Tesina per l’esame di Comunicazione Giornalistica
Prof. Mauro Sarti
Il news making al Papersera
(analisi di un quotidiano nei fumetti Disney)
Lippi Federica 0000255114
Martelli Maria Carlotta 0000255514
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Indice
Introduzione pag. 3
Cos’è il Papersera? pag. 3
• quando nasce pag. 4
• chi lavora al Papersera – la redazione pag. 6
I settori del Papersera pag. 9
I valori notizia pag. 11
I valori notizia al Papersera pag. 14
I concorrenti del Papersera pag. 15
La concorrenza e logica dello scoop pag. 15
La pubblicità nel Papersera pag. 16
La struttura del giornale (Papersera e Rocker-Mattino a confronto pag. 17
Conclusioni pag. 18
Una curiosità: Papersera.net pag. 19
Bibliografia pag. 21
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Introduzione
Questo elaborato nasce dalla strana idea di conciliare la nostra passione per i fumetti come
Topolino, Paperino e altri grandi classici e il corso di Comunicazione Giornalistica seguito
quest’anno. L’idea è quella di trasporre le nozioni apprese nel corso di giornalismo, concetti come
news making, notiziabilità, valori notizia, dall’ambito prettamente giornalistico ad un ambito un po’
diverso...come si possono ritrovare questi concetti all’interno di un giornalino per ragazzi?
Le storie dei personaggi Disney si svolgono in varie città immaginarie, ma in maniera particolare a
Paperopoli, la città di Paperino, Zio Paperone, Qui, Quo e Qua...e come ogni città che si rispetti
anche Paperopoli ha il suo quotidiano locale: il Papersera!
Il nostro tentativo è stato allora quello di cercare di capire se all’interno della redazione di questo
giornale inventato, i meccanismi, i ruoli, le dinamiche, siano simili a quelli della redazione di un
qualsiasi reale quotidiano che potremmo sfogliare in una nostra normale giornata.
Abbiamo quindi analizzato come si compone la redazione, i settori che vengono trattati nel
quotidiano, i principali valori notizia che si possono ritrovare, la concorrenza con l’altro giornale
della città, diretto da Rockerduck (lo storico antagonista di Paperone) e la logica dello scoop.
Che cos’è il Papersera?
Il Papersera è un quotidiano appartenente al mondo dei fumetti della Walt Disney. La sua sede è in
un edificio nel centro di Paperopoli ed è diretto da Paperon de’ Paperoni, lo zio ricco dei fumetti,
che ne è anche il proprietario e l'amministratore unico. La politica aziendale ed editoriale di
Paperone, volta al risparmio estremo, è fonte di frequenti dissidi fra lui e i suoi giornalisti, che
generalmente non vengono pagati. Nella sua redazione lavorano i nipoti Paperino e Paperoga e in
alcune storie, fra gli impiegati, c'è anche Paperina.
Il Papersera è talvolta presentato in competizione con uno o più quotidiani di cui è proprietario
Rockerduck, il miliardario antagonista di Paperon de’ Paperoni.
Il Papersera viene venduto nelle edicole e dagli “strilloni” per strada, soprattutto quando ci sono
edizioni straordinarie che riguardano particolari avvenimenti che accadono in città, come ad
esempio, l’arrivo di un qualche personaggio famoso a Paperopoli.
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Come nasce il Papersera?
Dalla fine degli anni sessanta lo Studio Program produsse una serie di storie, principalmente scritte
da Dick Kinney e disegnate da Tony Strobl, vagamente atipiche, dove Paperino e Paperoga
lavoravano per il giornale dello zio Paperone, il Papersera appunto, combinando i consueti disastri;
Paperone non era quasi mai impegnato in affari diversi da quelli relativi alla conduzione del
giornale e raramente veniva mostrato il suo deposito o un'ambientazione diversa da quella urbana di
Paperopoli.
Inoltre era presente tutta una serie di comprimari destinati ad apparire quasi esclusivamente in
queste storie: dal tremendo Dinamite Bla al confusionario duo di criminali noti come i "Doe
boys"; mentre per questi ultimi il ruolo limitato di "cattivi generici" non lasciava intravedere molte
possibilità di sviluppo dei personaggi, il personaggio di Dinamite Bla colpì la fantasia degli
sceneggiatori, in particolar modo brasiliani, che lo utilizzarono in moltissime altre storie.
Da non dimenticare, tra i protagonisti abituali di queste storie, il gatto di Paperino, Malachia:
terrorizzato dalla presenza costante (e devastatrice) di Paperoga, che comunica con i lettori tramite i
classici "baloon" a forma di "nuvoletta" dove è possibile leggere il pensiero di chi è inquadrato.
Ben presto questo tipo di avventure furono imitate da autori brasiliani, italiani ed anche francesi,
tanto da fare del Papersera il giornale "ufficiale" di Paperopoli, da utilizzare anche al di fuori di
storie appartenenti al filone appena descritto, ogni volta che lo svolgimento di una storia richiedesse
la presenza di un quotidiano al suo interno (a volte, anche se molto raramente, il Papersera, è stato
sostituito nelle storie dall’anonimo "Eco di Paperopoli").
Come detto, nelle storie di oggi il Papersera continua ad
essere il giornale "ufficiale" di Paperopoli, ma ci sembra
giusto ricordare gli altri grandi giornali del mondo Disney, a
partire dal "Daily War Drum" al mitico "Grillo Palante"
descritto magistralmente da Romano Scarpa in "Paperino e i
gamberi in salmì" (che, a detta del suo direttore Gedeone de’
Paperoni conta ben 4.275.421 lettori!!).
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La redazione
Per poter selezionare dall’intero universo degli accadimenti sociali è necessario che gli operatori
dell’informazione strutturino dei processi di raccolta delle informazioni; questo lavoro è svolto in
specifiche organizzazioni definite “redazioni”.
Di solito vi sono un direttore, dei vice, un ufficio di coordinamento, e poi vari settori operativi
diversificati per tipologia d’informazione: politica, cronaca nazionale, notizie dall’estero, economia,
cultura, spettacoli, sport…
Le principali fonti di informazione di un quotidiano sono:
� agenzie stampa: tipi particolari di redazioni giornalistiche con una diffusione molto più
capillare sul territorio, basata sulla presenza di migliaia di corrispondenti e collaboratori,
sparsi tanto nelle grandi città quanto nei paesi più piccoli.
� raccolta diretta: attraverso la presenza di giornalisti in luoghi deputati a produrre
accadimenti interessanti per i giornali e attraverso contatti diretti con specifiche fonti
d’informazione.
Il lavoro giornalistico nelle redazioni si divide in più fasi:
� raccolta delle informazioni: prevalentemente svolta alla mattina, oppure nei giorni
precedenti. Si decidono i temi, i luoghi, gli eventi a cui prestare attenzione e le modalità con
cui farlo. Questo processo decisionale avviene dapprima nei singoli settori e poi
formalizzato in una riunione, svolta solitamente in tarda mattinata fra i vertici del giornale e
capiservizio dei diversi settori. Quindi si passa alla raccolta vera e propria attraverso un
lavoro che può essere svolto in redazione oppure attraverso contatti formali e informali.
� Organizzazione delle informazioni raccolte e di selezione: si decide il rilievo da fornire a
ciascuna notizia (“gerarchizzazione”) e le modalità di “presentazione”. Anche questo lavoro
è effettuato negli specifici settori, e poi formalizzato in una seconda riunione pomeridiana
con i vertici. Oltre a stabilire cosa sarà pubblicato dai singoli reparti, nella riunione si
delineano le notizie a cui sarà data maggiore rilevanza: la prima pagina, la copertina , i titoli
di testa.
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Nel corso degli anni l’organizzazione produttiva all’interno delle redazioni si è notevolmente
modificata. Fino a un paio di decenni fa, il lavoro giornalistico era nettamente distinto da quello
dei poligrafici. L’innovazione tecnologica ha portato alla sovrapposizione fra le attività
tipicamente giornalistiche e quelle poligrafiche.
Infine, l’ultima fase del lavoro in redazione è la
� stesura del articoli, in cui ogni giornalista si confronta con il proprio caposervizio per definire
bene l’impostazione da dare all’articolo, per ricevere informazioni precise sui tempi di
consegna, sul formato del testo, sulla sua lunghezza e sulla collocazione in pagina.
La redazione del Papersera
La redazione del Papersera è composta da giornalisti non di professione, per i quali il giornale è una
sorta di hobby o un modo per ripagare i debiti contratti con Paperon de’ Paperoni. L’avaro Zio
Paperone, infatti, costringe spesso tutti i suoi nipoti a fare i giornalisti per ripagarlo dei soldi prestati
loro.
La redazione è quindi composta da una schiera di nipoti, con Paperino e Paperoga come principali
inviati, sempre a caccia di scoop e di notizie. I nipotini Qui, Quo e Qua contribuiscono ai servizi del
giornale per esercitarsi nella loro passione per il giornalismo e spesso hanno la collaborazione di
amici e compagni di scuola. L’improbabile gruppo di “nipoti-giornalisti” si riunisce la mattina nella
sede del giornale, dove li attende Paperone, il capo, sempre pronto a ricordare la politica del
giornale, votata al risparmio estremo: “realizzare servizi con la minima spesa”. Paperone potrebbe
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essere paragonato a quello che il giornalista polacco Ryszard Kapuściński, nel suo testo “Il cinico
non è adatto a questo mestiere”, definisce il capo del giornale del giorno d’oggi.
“C’è anche un altro problema.” dice Kapuściński, spiegando la situazione del giornalismo di oggi,
nel quale stanno entrando a far parte sempre più uomini d’affari, interessati, non alla vita della gente
comune, ma solo al loro guadagno; “quaranta, cinquant’anni fa un giovane giornalista poteva
andare dal proprio capo e sottoporgli i propri problemi professionali: come scrivere, come fare un
reportage alla radio o alla televisione. E il capo, che di solito era più anziano di lui, gli avrebbe
parlato della sua esperienza e dato dei buoni consigli. Ora provate ad andare da Mr Turner, che in
vita sua non ha mai fatto il giornalista e che raramente legge i giornali o guarda la televisione: non
potrà darvi alcun consiglio, perché non ha la più pallida idea di come si faccia il nostro mestiere. Il
suo scopo e la sua regola non sono di migliorare la nostra professione, ma solo di guadagnare di più.
Per queste persone, vivere la vita della gente comune non è importante né necessario; la loro
posizione non è costruita sull’esperienza di giornalista, ma di money maker” (R. Kapuściński “Il
cinico non è adatto a questo mestiere”, 2002, pagg. 37 - 38)
Così è Zio Paperone, un money maker, come lo definirebbe Kapuściński, interessato solo al suo
guadagno e alla competizione con l’altro giornale cittadino, il “Rocker Mattino”, diretto dallo
storico rivale Rockerduck.
Non avendo un’agenzia stampa che fornisce loro le notizie, i giornalisti sono tutti dei veri e propri
inviati sul campo. La raccolta delle informazioni è una raccolta diretta, attraverso la presenza dei
giornalisti nei luoghi deputati a produrre accadimenti interessanti. Infatti, i vari “cronisti”,
perlustrano la città armati di taccuini e macchine fotografiche, a caccia di notizie, di qualsiasi
evento che possa essere trasformato in notizia (seguendo la logica del “news is what
newspaperman make it”, “la notizia è ciò che il giornalista rende tale”) e alla sera si radunano in
redazione per scrivere gli articoli e pubblicarli. Spesso gli stessi giornalisti sono anche tipografi,
sono loro a stampare le copie del giornale e li ritroviamo anche nel ruolo di “strilloni” il giorno
successivo, nella distribuzione e vendita del giornale. Insomma, la redazione di Zio Paperone è una
“redazione tuttofare” dove tutti svolgono qualsiasi lavoro e non c’è una vera e propria distinzione di
ruoli.
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Con il tempo, nelle storie Disney, alla
semplice redazione giornalistica, si è
affiancata una sorta di redazione
televisiva; Paperino e Paperoga sono
spesso inviati sul campo con le
telecamere e una troupe televisiva al
seguito, per filmare eventi e cercare dei
veri e propri scoop “essendo sul posto al momento giusto”.
In alcune storie viene creato addirittura un vero e proprio telegiornale, con i soliti nipoti che come
sempre, svolgono tutti i ruoli, dall’annunciatrice Paperina ai nipotini che fanno il pubblico in studio.
In queste idee, Paperone coinvolge anche tutti gli altri amici della
grande famiglia Disney, sempre giornalisti non professionisti che
si incaricano di svolgere tutte le mansioni.. naturalmente senza
essere pagati!
I cronisti uno per uno
Paperino e Paperoga: “due strani (e improvvisati) giornalisti”
Cronisti svampiti e distratti, difficilmente riescono a raccogliere notizie utili da pubblicare sul
giornale.. lavorano tra la redazione, dove subiscono le continue sgridate dello zio che li definisce
“giornalisti non di razza” perché non riescono mai a realizzare un articolo, e le strade della città,
dove vanno a caccia di scoop improbabili, di fotografie o
interviste di personaggi famosi...finendo spesso malmenati
dalle persone che cercano di intervistare o di riprendere con
la loro telecamera.. Il loro giornalismo è approssimativo,
non troppo curato; i loro servizi, rigorosamente realizzati in
coppia, non hanno mai troppo successo ed è a loro che
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Paperone attribuisce la colpa delle poche vendite del suo giornale.
Nei loro servizi propongono temi assurdi, non particolarmente interessanti. Pur con tutti i loro
sforzi, non sono decisamente tagliati per questo mestiere...
Qui, quo e qua: gli inviati speciali
Qui, Quo e Qua hanno una vera passione per il giornalismo, infatti scrivono anche per il giornalino
della scuola. Sono inviati preparati, sanno come realizzare servizi e interviste e spesso i loro articoli
hanno grande successo. Si dedicano prevalentemente alle inchieste, come veri inviati speciali, e gli
argomenti di cui si occupano riguardano soprattutto l’ambito sociale.
Sanno come muoversi per la città, sono furbi e arguti come veri giornalisti; sanno trovarsi al posto
giusto nel momento giusto e infatti sono loro i principali fornitori di scoop e notizie del giornale.
I settori del Papersera
Come ogni giornale, anche il Papersera si divide nei più svariati settori. Uno dei generi più gettonati
nelle storie Disney è sicuramente la cronaca, una cronaca sempre leggera, basata sulle cosiddette
“soft news”..
È una cronaca che non sfocia mai nella cronaca nera che tanto si trova sui quotidiani reali, cronaca
di omicidi, delitti, sparatorie..quella del Papersera è una cronaca simpatica, talvolta originale e
divertente. Si trovano i resoconti dell’ennesima impresa di Amelia per rubare la tanto desiderata
“numero uno”, la prima moneta che Paperone ha guadagnato nella sua vita, oppure i tentativi,
sempre fallimentari, delle rapine al Deposito di Paperone, da parte della Banda Bassotti. Queste
notizie sono le notizie solitamente riportate in prima pagina, l’unica pagina che generalmente è
mostrata nelle storie a fumetti.
Non sono preparati per fare
i giornalisti e per questo
motivo difficilmente
riescono a “scovare le
notizie” come farebbe un
vero giornalista.
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Gli inviati sul campo Qui, Quo e Qua, assieme ai loro compagni di scuola, si occupano, invece,
spesso di reportage in un ambito più “sociale”..storie di animali abbandonati, di gatti randagi,
persone povere, servizi sull’ambiente, sul verde di Paperopoli che spesso rischia di essere
“eliminato”/da parte dei grandi uomini di affari della città (tra cui anche lo Zio Paperone);
argomenti che trovano spazio sul giornale, pur magari non facendo particolarmente notizia, grazie
allo spirito innovativo di questi giovani giornalisti, un po’ come è successo nel giornalismo reale,
attorno agli anni ’70 - ’80, con la nascita del giornalista sociale, il giornalista che si occupa più che
altro di “dare voce a chi non ha voce”, mettendo da parte i criteri standard di notiziabilità e di
notizie “che fanno notizia” per dedicarsi a temi come la disabilità, il disagio sociale, l’ambiente,
fino ad allora relegati nelle ultime pagine dei quotidiani.
Sono frequenti le inchieste dei “nipotini”, anche contro il loro stesso zio, per convincerlo a desistere
da un affare finanziario che gli farebbe guadagnare denaro ma che potrebbe essere nocivo per
l’ambiente, per le persone “paperopolesi”, per gli animali.. inchieste che solitamente, hanno un lieto
fine, poiché il servizio pubblicato sul giornale che racconta le malefatte di Paperone, di Rockerduck
o di altri, come un reale servizio pubblicato su un quotidiano, influenza notevolmente l’opinione
pubblica della gente di Paperopoli, che subito si scaglia contro di loro, boicottandone gli affari.
A Paperopoli, si può dire che il quotidiano locale è un media a tutti gli effetti, che ha notevole
impatto sull’opinione pubblica; molto più della televisione che difficilmente è presente nelle storie.
Se c’è uno scoop, una notizia straordinaria, sono gli strilloni del Papersera a gridarlo a gran voce
nelle vignette dei fumetti, molto più dei direttori dei telegiornali, come invece accade oggi, nella
nostra società.
Lo sport è un altro settore che spesso trova spazio sul quotidiano locale; le cronache giornalistiche
delle partite della squadra di Paperopoli, nel derby calcistico con la storica rivale Ocopoli, sono
spesso presenti nel giornale, talvolta addirittura in prima pagina, quando la squadra cittadina ha
vinto la partita, quasi che il quotidiano locale fosse a tutti gli effetti un quotidiano sportivo. In
generale, comunque, il calcio è l’unico sport trattato.
Un altro genere presente è quello dell’intervista. Gli inviati del Papersera cercano sempre di
intervistare i personaggi famosi che arrivano in città; i personaggi famosi sono spesso “sosia
tramutati in paperi” di personaggi realmente esistenti (è il caso, ad esempio, di Paper Stallone,
l’attore famoso di Hollywood Sylvester Stallone oppure PaperTotti, il papero calciatore che prende
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il nome dal giocatore Francesco Totti..), che vengono raggiunti dai giornalisti dopo aver superato
Paperopoli (sul Cucuzzolo del Misantropo) e caccia gli scocciatori con l'archibugio caricato a
salve. È socio del "Club dei Buzzurri", a cui appartengono altri montanari solitari e poco civili come
lui. Paperoga e Paperino spesso hanno cercato di intervistarlo ma questa resta la loro intervista
impossibile, poiché vengono sempre cacciati in malo modo.
Settori mai trattati nelle storie dei fumetti Disney sono invece la politica e l’economia, se non
limitatamente agli affari finanziari di Paperone e Rockerduck.
I valori notizia del Papersera
I valori notizia (news values) sono criteri valutativi convenzionali che regolano la selezione delle
notizie, poiché contribuiscono a determinare la notiziabilità di un evento, cioè la sua capacità di
valere come notizia. I valori notizia possono essere distinti in due categorie, quelli che riguardano
l’interesse del pubblico e quelli che riguardano il lavoro della redazione.
Rispetto all’interesse del pubblico sono state individuate dieci qualità che un avvenimento deve
possedere per attirare l’interesse dell’opinione pubblica:
1- NOVITÀ: se un fatto si ripete con una determinata frequenza e con le stesse modalità, è
probabile che l’interesse del lettore decada. Questo è uno dei criteri più difficili da applicare,
perché la novità e la singolarità sono importanti soprattutto per un genere di avvenimenti:
quelli imprevedibili; nel caso di avvenimenti previsti la ripetitività o anche la
convenzionalità non hanno un peso negativo se corrispondono alle attese dei lettori.
numerosi ostacoli e difficoltà.
Oltre alle già difficili interviste ai divi del cinema,
a rockstar famose e campioni sportivi, la grande
ambizione dei cronisti del Papersera è intervistare
Dinamite Bla. Dinamite Bla, originariamente
voleva essere una parodia del montanaro
nordamericano che odia la città e vive in isolamento
da tutto e tutti. Vive sulle montagne nei dintorni di
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2- VICINANZA: quanto più un fatto accade vicino ai lettori, tanto più è probabile che li
interessi; s’intende la vicinanza sia in senso fisico che figurato. In generale si può dire che
quanto più una notizia appartiene al contesto culturale dei lettori, tanto più è probabile che
venga selezionata e pubblicata.
3- DIMENSIONE: quanto più grande è la dimensione di un fatto, tanto più rilevante è l’impatto
sul pubblico.
4- COMUNICABILITÀ: quanto più un fatto è semplice da comunicare e interpretare, tanto più è
probabile che susciti un consenso di attenzioni.
5- DRAMMATICITÀ: se una notizia può fare impressione e destare emozioni, diventa
preferibile ad altre, piatte e monotone, o di routine. A tale qualità possiamo collegare un
aspetto che gli studiosi trovano inspiegabile: le notizie negative interessano più di quelle
positive, “bad news is good news”.
6- CONFLITTUALITÀ: la conflittualità riproduce uno schema fondamentale della condizione
umana e dei rapporti sociali; ogni volta che una notizia si presenta in forma di conflitto, con
due poli antagonisti, sostenitori di due posizioni diverse o opposte, è probabile un forte
coinvolgimento del pubblico; molto spesso sono i giornalisti a interpretare un avvenimento
politico, sportivo e anche culturale, in termini di conflitto.
7- CONSEGUENZE PRATICHE: l’importanza di questo valore notizia è di suggerire che in
molti cas,i avvenimenti sottovalutati o percepiti come di scarso rilievo possono avere
conseguenze concrete e dirette sulla vita del lettore. È dunque importante saper riconoscere
e valorizzare questi elementi anche in fatti che apparentemente rispondono ad altri più
evidenti valori notizia.
8- HUMAN INTEREST: comprende tutti quegli attributi che non rientrano in aspetti tecnici o
specialistici e che si riferiscono alla carica di umanità che la notizia esprime e trasmette. I
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sentimenti di solidarietà, l’amore per i bambini, l’indignazione per le prepotenze, l’amore
per gli animali, tutto questo rientra nel concetto di interesse umano.
9- IDEA DI PROGRESSO: quando un fatto rappresenta un avanzamento nelle scienze,
nell’industria, nella tecnica, nella cultura, ciò accresce l’importanza di una notizia.
10- PRESTIGIO SOCIALE: questo criterio si applica quando i protagonisti di una notizia sono
persone o ambienti che appartengono alle élite della società; per analogia, vale anche nei
confronti di fatti che accadono in paesi che appartengono all’élite mondiale. Questo valore
notizia rispecchia una tesi molto polemica, messa a punto verso la metà degli anni ’60,
secondo la quale i processi di selezione delle notizie distorcono l’immagine del mondo,
producendo un’informazione sostanzialmente dominata dalla cultura della parte nord-
occidentale.
Rispetto al lavoro della redazione del giornale, invece, esistono altri criteri che portano i giornalisti
a scegliere di pubblicare alcune notizie piuttosto che altre; questi criteri riguardano:
• la natura dell’avvenimento e quindi la distinzione tra hard news (notizie urgenti e drammatiche,
come delitti e processi, oppure legate agli aspetti istituzionali della vita associativa, come politica ed
economia, affari esteri, attività legislativa..) e soft news (notizie che non hanno un effetto
drammatico e che non hanno un carattere di urgenza, basate soprattutto sullo human interest, spesso
occasioni per il giornalismo di storie);
• la tempestività dell’avvenimento e quindi il valore dell’attualità; più una notizia è recente, più è
“fresca”, più è probabile che sia pubblicata;
• la durata dell’avvenimento; la notizie preferibilmente pubblicate sono quelle in sintonia con il
ritmo dei giornali stessi.
Ultimo criterio da tenere in considerazione sono i costi produttivi necessari per trasformare l’evento
in notizia; nelle redazioni si è più favorevoli alla pubblicizzazione di eventi che siano consoni con le
procedure produttive e non richiedano grandi investimenti tecnici e organizzativi.
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Il Papersera è un giornale esclusivamente locale che si occupa solamente della cronaca cittadina;
tutti i fatti riportati sul quotidiano, sono fatti accaduti in città. Qualsiasi evento, magari anche non
eclatante, può diventare notizia al Papersera. I giornalisti trascorrono le giornate girovagando per la
città, nella speranza di imbattersi in un qualche evento eccezionale, ma spesso sono costretti a
ripiegare su articoli di ordinaria vita cittadina e, proprio per questo motivo, vengono spesso
rimproverati dal capo Paperone per la mediocrità dei loro servizi.
In generale, potremmo dire comunque, che i criteri di notiziabilità di questo giornale, sono
principalmente due: la territorialità e i costi di produzione.
Quello che è fondamentale di una notizia, per essere pubblicata sul Papersera, è il fatto di essere una
notizia “vicina” alla gente, un fatto accaduto all’interno dei confini locali, confini solitamente intesi
non solo in senso geografico, ma anche e soprattutto in senso culturale. Anche se, nel caso del
Papersera, potremmo limitare la territorialità al solo significato geografico, proprio perché ciò che
viene pubblicato, riguarda esclusivamente la vita di Paperopoli, qualsiasi sia il genere della notizia.
L’altro criterio basilare per la creazione di notizie al Papersera è quello che riguarda i costi di
produzione. Infatti, a causa della politica volta al risparmio messa in atto da Paperone, i giornalisti
sono obbligati a spendere il meno possibile per la
realizzazione dei servizi.
I vari nipoti sono costretti ad arrangiarsi come possono,
hanno creato il loro “ufficio” in una sorta di scantinato e
lavorano con pochi fondi e strumentazioni obsolete.
Solo quando Paperone scoprirà l’esistenza della
tecnologia, doterà la sua redazione del primo computer.
Altre due qualità che possono avere le notizie pubblicate
dal Papersera sono l’human interest e il prestigio sociale. Spesso le storie pubblicate, infatti,
riguardano fatti ed eventi di interesse umano, come l’amore per gli animali, per l’ambiente, per i
bambini.
Altrettanti articoli riguardano invece i due personaggi più prestigiosi della vita “paperopolese”,
Paperone e Rockerduck, che finiscono spesso in prima pagina a causa della loro rivalità in affari.
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La concorrenza con gli altri giornali (la concorrenza intra-media)
La concorrenza intra-media è la concorrenza tra lo stesso tipo di media, concorrenza che si disputa
ogni giorno nella selezione delle notizie, che si gioca nell’individuazione e gestione dei criteri di
notiziabilità.
Il principale concorrente del Papersera è il “Rocker-mattino”, il giornale diretto dal rivale in affari,
Rockerduck. È anch’esso un quotidiano locale e per questo motivo, le notizie pubblicate dai due
giornali sono spesso simili, se non addirittura uguali, tant’è che spesso, i due “nemici”, si accusano
a vicenda di copiarsi le notizie.
Obiettivo di entrambe le testate è
“rubarsi” la notizie, arrivare per prime
sul luogo dell’evento, ottenere
l’intervista in esclusiva al personaggio
del momento...proprio come accade nei
quotidiani reali, in cui i giornalisti sono
impegnati, non solo ad arrivare per
primi alle notizie, ma anche nel cercare di prevedere quali saranno le informazioni che
pubblicheranno i diretti concorrenti, in modo da non avere un “buco”, come si dice in gergo
giornalistico, di una notizia.
La caccia alla notizia è, nelle storie a fumetti, una lotta senza esclusione di colpi, con l’uso dei più
svariati stratagemmi per disorientare e depistare gli avversari.
Enfatizzata fino ad essere a volte surreale, la lotta per accaparrarsi la notizia da prima pagina, non
rispecchia sicuramente la realtà quotidiana di una redazione giornalistica ma è esemplare nel
mostrare quella che è la reale necessità di ogni giornale realmente esistente, di arrivare sulla notizia
prima degli altri.
La concorrenza e la logica dello scoop
Lo scoop è la notizia che il giornale ha e che gli altri non hanno e che fa avere un enorme successo
in termini di vendite. Come in ogni redazione, anche in quella del Papersera, è fondamentale
riuscire ad avere lo scoop prima dei diretti concorrenti, soprattutto per aumentare le copie vendute
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del giornale, obiettivo principale di Paperone. La logica dello scoop è fondamentale nelle storie
Disney, infatti, Paperone, pur di battere sul tempo il nemico di sempre ed avere le notizie prima di
lui, è disposto a tutto.. anche ad inventare notizie false! Confezionate su misura, per avere una
notizia da prima pagina..
Spesso infatti, vuole convincere i
due nipoti, Paperino e Paperoga,
a commettere “azioni illecite”
come ad esempio, furti, oppure a
compiere imprese bizzarre e
impossibili, pur di avere la
notizia per primo.
È ad esempio il caso della storia “Paperinik e l’oltraggioso sospetto”, in cui Paperone, preoccupato
per il calo delle vendite del Papersera, prima fa copiare ai suoi giornalisti le notizie dal giornale di
Rockerduck e infine, non contento, decide di procurarsi lui stesso uno scoop, creandoselo da solo. Il
piano di Paperone è rubare una statua (la piramide di Cheopino) che Rockerduck ha comprato, far
ricadere la colpa su Paperinik e avere così il giorno dopo, una notizia che nessuno ha.
Insomma, come per ogni giornalista, anche per Paperone, lo scoop è una vera e propria ossessione!
La pubblicità
Le fonti di ricavo della carta stampata sono ottenute attraverso la vendita delle copie e dagli spazi
pubblicitari.
In altri episodi, Paperone, sempre a caccia dello scoop,
costringe i suoi nipoti a compiere memorabili imprese (ad
esempio, fa saltare a Paperino un burrone a bordo di una moto
per battere un record sportivo, fino a mandarlo addirittura nello
spazio), di cui potranno poi essere riportate le storie nel
giornale del giorno successivo.
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.La vendita degli spazi pubblicitari non è gestita direttamene dalla testata, ma da apposite
organizzazioni di servizi: le “concessionarie di pubblicità”. Le concessionarie stabiliscono le tariffe
delle singole testate ed emittenti sulla base sulla base del numero di lettori o di spettatori, delle loro
caratteristiche socioeconomiche, della collocazione nella pagina oppure nell’inserimento nella
fascia oraria.
La professionalizzazione e complessità dell’offerta ha determinato un analogo atteggiamento da
parte della domanda. Si sono costituiti dei centri media, cioè delle società che gestiscono
professionalmente la domanda di spazi pubblicitari di più utenti pubblicitari e riescono così a
Anche in questo caso possiamo dire che i giornali di Paperopoli rispecchiano abbastanza la realtà
attuale.
La struttura dei giornali (“Papersera” e “Rocker Mattino” a confronto)
Da quello che si evince dalla prima pagina (l’unica visibile nei fumetti) la struttura dei due giornali
di Paperopoli è leggermente diversa. Entrambe usano le foto in prima pagina (il Papersera ha due
foto mentre il Rocker-mattino una sola).
La prima pagina del Papersera è divisa in quattro
riquadri con due notizie principali supportate da
due foto mentre il Rocker-mattino si presenta con
una foto e un articolo scritto su diverse colonne
(quattro colonne).
ottenere prezzi inferiori dalle concessionarie.
Anche nel Papersera, lo Zio Paperone introduce la pubblicità,
copiando l’idea di Rockerduck di inserire spazi pubblicitari per
incrementare le vendite e i guadagni. Anche in questa occasione
si può notare che la solita concorrenza tra Rockerduck e
Paperone porta quest’ultimo a capire l’importanza dell’idea di
Rockerduck di vendere spazi pubblicitari, che è anche una delle
principali fonti di sostentamento dei giornali al giorno d’oggi.
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Conclusioni
Al termine di questa analisi del giornale di Paperopoli possiamo dire che abbiamo riscontrato, nella
creazione del giornale, caratteristiche simili a quelle dei reali quotidiani, così come tante sono
invece le caratteristiche che li differenziano.
I settori del quotidiano, i valori notizia del Papersera, sono simili a quelli dei reali quotidiani, in
particolare, sono simili a quelli dei quotidiani locali piuttosto che nazionali. Gli argomenti trattati, a
volte surreali ed enfatizzati come è normale che sia in un fumetto per ragazzi, sono comunque
argomenti che potremmo leggere su un giornale realmente esistente.
Le differenze principali riguardano invece l’organizzazione del lavoro in redazione.
In tutti i giornali la redazione si compone di diverse figure professionali, direttore, vice-direttore,
capi-redazione addetti ai vari settori del giornale, giornalisti, inviati, titolisti.. nella redazione del
Papersera, invece, non c’è una distinzione così formale. I pochi giornalisti, oltre a non essere
giornalisti professionisti, sono cronisti “tutto fare”, si occupano di qualsiasi settore
indifferentemente e si occupano di tutte le fasi di creazione della notizia, dalla raccolta delle
informazioni che, invece, spesso nei reali quotidiani, è fornita anche dalle agenzie stampa, tramite
flash (notizie brevi, di poche righe) e i take (notizie più articolate), fino alla stesura degli articoli e
all’impaginazione e alla stampa del quotidiano.
Possiamo quindi dire che nel suo piccolo, il Papersera è un giornale “in miniatura”, un giornale
locale dove tutti sanno fare tutto, senza specializzazioni...non ha la complessità delle redazioni delle
testate realmente esistenti che tutti conosciamo, che devono garantire una copertura nazionale, ma è
Da questo possiamo dire che il Rocker-mattino si
avvicina maggiormente ai giornali di oggi che hanno una
foto principale e le notizie sviluppate in colonna. Nella
foto a fianco possiamo vedere anche un titolo e un
sottotitolo sotto al nome della testata, come accade nei
quotidiani reali, in cui troviamo titolo dell’articolo,
occhiello (sopra al titolo) e sommario (sotto al titolo),
cosa che invece non si ritrova nel Papersera.
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comunque in grado di fornire, grazie ai suoi inviati sul campo, un’informazione completa degli
avvenimenti che accadono in città.
Una curiosità: Papersera.net
Nel corso del nostro lavoro abbiamo avuto occasione di parlare con Fausto Vitaliano, uno degli
sceneggiatori e autori italiani delle storie a fumetti Disney, che ci ha parlato del forum Papersera.net
(http://www.papersera.net), un forum a cui partecipa, di appassionati e critici dei fumetti Disney e
di tutti gli altri fumetti che si possono trovare in circolazione.
Non abbiamo realizzato una vera e propria intervista poiché riteniamo che ciò di cui si occupa
Vitaliano non centri del tutto con l’argomento che abbiamo trattato; come ci ha precisato lui stesso,
Papersera.net non ha niente a che fare con il giornale immaginario di Paperon de’ Paperoni, né
tantomeno vuole essere una sorta di redazione on-line del giornale stesso.
Aggiungiamo questa curiosità poiché il nome del sito e del forum prende ispirazione dal giornale
che abbiamo analizzato.
Papersera.net, nell’idea del suo creatore Paolo Castagno, è un sito realizzato e aggiornato a
periodicità assolutamente variabile, a seconda della disponibilità di tempo libero da parte della
“redazione”.
Si occupa di tutto quanto riguarda il mondo dei fumetti Disney: dai contenuti delle pubblicazioni
dei fumetti di tutto il mondo, (grazie al progetto I.N.D.U.C.K.S., un progetto su base mondiale che
ha come obiettivo raccogliere in forma accessibile al grande pubblico i dati sulle storie e sulle
pubblicazioni Disney in tutto il mondo; i dati vengono raccolti da “volenterosi personaggi” sparsi in
una ventina di paesi, che vanno dall'Olanda alla Francia, dalla Germania al Brasile, dagli Stati Uniti
alla Danimarca e, ovviamente, all’Italia!) alla presentazione di articoli di approfondimento di critica
disneyana e alla segnalazione di eventi di particolare interesse per tutti gli appassionati di fumetto
Disney.
Il sito nasce per tentare di “coprire” la mancanza in rete di siti che si occupino in maniera più o
meno approfondita della critica del fumetto disneyano: l’Italia è sempre stato un paese
all’avanguardia in questo campo, infatti innumerevoli sono gli esperti di fumetto Disney
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riconosciuti in tutto il mondo che hanno anche pubblicato libri di successo sul tema, ma prima di
Papersera.net, non vi erano siti espressamente dedicati a questo argomento.
L’obiettivo del sito è anche quello di riuscire a creare una comunità virtuale di appassionati che
possano scambiare idee (tramite un forum, una newsletter, e altri mezzi di comunicazione), e
contribuire, in maniera diretta o indiretta, alla crescita qualitativa della produzione Disney.
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Bibliografia
Papuzzi A., Professione giornalista, Donzelli, 2003
Sorrentino C., Il giornalismo, Carocci, 2002
Sitografia:
alcune voci di wikipedia
www.papersera.net
Per le immagini:
www.disney.com
www.salimbeti.com/paperinik/city.htm
Fumetti “Topolino”, “Paperino”