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Metodologia dell’allenamento ….. Aldo Castaldo

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Metodologia dell’allenamento …..

Aldo Castaldo

il vizio (del movimento) non è padre dell’ ozio

da soli

o in compagnia

per partecipare

oppure per vincere

per star bene

forse solo perpiacerci di più

cerchiamo spazi, tempi, occasioni per muoverci

tentiamo di dare sensibilità, affidabilità, disponibilità

allo strumento deputato alla realizzazione movimento:

l’ apparato locomotore

Circuito motorio aperto

Circuito motorio chiuso

Circuito motorio aperto

Neuroni

specchio?

S.N.C. e S.N.P.

Sentire il movimento

Le informazioni

• propriocettive (posizione del corpo, tensione

di muscoli,articolazioni e tendini).

• enterocettive (fame, sete, variazione di

pressione del sangue), provenienti dall’interno

del nostro corpo;

• esterocettive con i dati esterni al nostro

corpo

La raccolta di dati èaffidata a cellulespecializzate: i recettori periferici

Le informazioni sono condotte dai nervi verso il SNC e raggiungono la corteccia cerebrale.

Qui vi sono zone specifiche deputate al riconoscimento delle informazioni provenienti dalla

periferia

Analizzatori stato dinamico e cinestesico

Stato dinamico (vestibolare)

• Ci informa delle accelerazioni a cui il corpo è soggetto , in particolare angolari, e, della posizione della testa rispetto al corpo.

• Le sue informazioni consentono di controllare e regolare l’equilibrio

Cinestesico (motorio )

• Elaborando informazioni riguardanti il movimento ne consente la regolazione.

• L’apprendimento tecnico è condizionato dal grado di sensibilità di questo analizzatore.

• La sua sensibilità risulta maggiormente elevata in atleti praticanti discipline polivalenti.

• Il maggior livello tecnico dipende da una maggiore capacità di differenziazione cinestesica: soprattutto in relazione alla disciplina praticata (specificità).

Ricordare il movimento

• Di scegliere il movimento o la sequenza di movimenti più adeguata per risolvere per una situazione già sperimentata

• Di accedere alle informazioni di carattere sensopercettivo che hanno accompagnato le precedenti acquisizioni ( impronta motoria)

Le acquisizioni motorie possono essere memorizzate; questa particolarità consente:

maturazione

•La ricchezza delle sperimentazioni (esplorazione orizzontale e verticale)

•L’ orientamento verso le corrette percezioni

•Il controllo cosciente degli esercizi

Consentono la validaeducazione delle attività

senso-percettive

Capacità motorie

sono i prerequisiti indispensabili per la

realizzazione del movimento

Le fasi della coordinazione motoria

Cosa è l’allenamento?

E’ un processo d’azione psico-

pedagogico complesso che, a

seguito di corretti ed appropriati

stimoli ed interventi, tende al

miglioramento qualitativo e

quantitativo dei livelli minimi delle

abilità psico-motorie del soggetto

L’allenamento si compone di:

• Obiettivi

• Contenuti

• Mezzi

• Metodologie

Obiettivi dell’allenamento

• Apprendimento psicomotorio

• Apprendimento cognitivo

• Apprendimento affettivo

Contenuti dell’allenamento

• Esercizi di sviluppo generale

• Esercizi speciali

• Esercizi specifici o di gara

Mezzi dell’allenamento

• Di tipo organizzativo

• Attrezzi

• Di genere informativo

Metodologie di allenamento

Sono le procedure pianificate che

vengono sviluppate allo scopo di

realizzare gli obiettivi dell’allenamento

L’allenamento si effettua tramite:

• Tecniche di movimento

• Forme di esercizio

Esso avviene con

Carichi abbinati a

date

Forme d’allenamento

• lo stimoloE’ l’elemento/i che determina la

variazione di un sistema rispetto

alla condizione iniziale.

• sistema = organismo

• stimolo = esercizio fisico

• elementi dello stimolo

• intensità

• specificità

• durata

• grandezza

• densità

Carico fisico:l’insieme degli stimoli dell’allenamento

Il carico può essere:• interno:

risposta dell’organismo

allo stimolo proposto

• esterno:

è il compito proposto, lo

stimolo utilizzato per

raggiungere un obiettivo

dall’allenatore

Intensitàrappresenta il grado, il livello di impegno richiesto rispetto alla massima capacità

del soggetto di eseguire quel compito.

•Possiamo dire che l’intensità dipende dal rapporto tra grandezza dello stimolo e

capacità del sistema.

E’ possibile calibrare l’intensità considerando:

• specificità

Uno stimolo, in base alle proprie peculiarità, determina una risposta del sistema. Il fatto che quello stimolo dia luogo a quella reazione e non ad un’altra, ne costituisce la specificità.

• durata

La quantità di tempo in cui si manifesta contribuisce alla caratterizzazione dello stimolo. La durata è strettamente connessa alla specificità dello stimolo stesso

• grandezza

Il numero di serie, il numero di ripetizioni, la distanza per ripetizione; la quantità, la somma dei metri è un altro parametro utile all’individuazione della corretta intensità con cui svolgere l’esercitazione. A volte, purtroppo, viene utilizzato come unico elemento per organizzare l’allenamento.

• densità

Il recupero ha lo scopo di riportare, in un certo tempo, il sistema alle condizioni che precedevano la sollecitazione. Modificando la durata del recupero che separa gli esercizi possiamo: modulare la specificità variare la durata dello stimolo ( recupero incompleto) Il rapporto tra tempo di lavoro e recupero rappresenta la densità.

Il miglioramento avviene scegliendo tra le varie

metodologie le più appropriate al soggetto dopo

aver considerato

• le sue caratteristiche:

età, sesso, maturazione

fisica, stato psichico

• il suo livello:

valore delle capacità

motorie al momento

• il periodo:

momento dell’inizio

dell’allenamento

Le principali metodologie

• Il metodo continuo

• Il metodo delle ripetizioni o

frazionato

• Il metodo variabile

• Il metodo degli intervalli

• Il metodo delle competizioni

I metodi della tecnica

• Il metodo analitico

• Il metodo globale

• Il metodo complesso

Costruzione dell’allenamento

• Pianificazione

• Periodizzazione

• Programmazione

• Ciclizzazione

Pianificazione:è la formulazione, in uno spazio di tempo ampio, di obiettivi

intermedi e finali, e della strategia delle macrovariazioni di

struttura dell’allenamento.

Tale procedimento diretto al raggiungimento di un obiettivo,

deve tenere conto dello stato individuale di prestazione, della

strutturazione sistematica ed avere un carattere previsionale

del processo d’allenamento a lungo termine.

Prevede la scelta delle metodologie più adatte per il

raggiungimento dell’obiettivo.

Periodizzazione:

è l’enunciazione, nell’ambito di un determinato

ciclo ed in base agli obiettivi preposti, dei principi

teorici relativi all’andamento dello sviluppo del

carico d’allenamento.

Tale procedimento diretto al raggiungimento di

obiettivi intermedi, suddivide il piano a lungo

termine d’allenamento in periodi all’interno dei

quali vengono adottati taluni metodi d’allenamento.

Programmazione:

è la concretizzazione dei principi teorici della

periodizzazione nella stesura e nell’ordinazione

dei mezzi d’allenamento

Ciclizzazione:

è la realizzazione della programmazione tramite

l’organizzazione della periodizzazione in cicli

d’allenamento di varia durata con l’obiettivo del

potenziamento delle qualità necessarie al

miglioramento dell’atleta; si suddivide in macrocicli

e microcicli.

Il ciclo d’allenamento è l’insieme delle sedute

preparatorie relative ad un obiettivo in un arco

temporale che precede e posticipa l’obiettivo stesso.

La ciclizzazione dell’allenamento prevede una successione temporale di più periodi:

• il periodo di preparazione

• il periodo competitivo

• il periodo di transizione

In genere la ciclizzazione è annua

Macrociclo:

E’ un elemento della periodizzazione di

lunga e determinata durata che ricerca il

raggiungimento di un dato obiettivo intermedio

Microciclo:

E’ un elemento del macrociclo di breve e

determinata

durata la cui ripetizione ciclica consente di

ottenere

l’obiettivo intermedio del macrociclo

Nella Ciclizzazione si possono

individuare:• una macrostruttura; cioè l’organizzazione dei grandi cicli

d’allenamento che può comprendere, in caso di ciclizzazione annua, alcuni mesi;

• una mesostruttura; cioè l’articolazione delle fasi d’allenamento che comprendono una serie relativamente completa di unità d’allenamento di microcicli, ad esempio 7 giorni, 10 giorni, 3 settimane, un mese;

• una microstruttura; cioè l’articolazione di un “frammento compiuto” di una mesostruttura nella quale sono contenuti, almeno una volta, tutti gli elementi presenti nella mesostruttura, la sua durata è in genere di 2-3 giorni, una settimana;

Unità d’allenamento:

E’ la singola seduta

d’allenamento che viene

organizzata all’interno del

microciclo; essa può non

essere unica nella giornata e

nella sua struttura si

possono distinguere:

• una fase preparatoria o di

riscaldamento

• una fase centrale o

principale

• una fase finale o di

defaticamento

Organizzazione dell’unità d’allenamento:

• Riscaldamento

• Attività con forte impegno

coordinativo e/o neuromuscolare

(reattive, esplosive, elastiche, di

potenza),

• Attività di medio impegno

coordinativo e/o neuromuscolare

(resistenza-veloce),

• Attività di tipo misto

• Defaticamento

"QUELLI CHE SI INNAMORAN DIPRATICA SENZA SCIENZA, SONO COME I NOCCHIERI CH'ENTRAN IN NAVILIO SENZA TIMONE O BUSSOLA, CHE MAI HAN CERTEZZA DOVE SI VADA"

Leonardo da Vinci