Messaggio ai Presbiteri

16
MESSAGGIO AI PRESBITERI di S.E. Rev.ma Mons. ANTONIO DE LUCA C.Ss.R Vescovo di Teggiano-Policastro

description

Messaggio del Vescovo Mons. De Luca ai Presbiteri della Diocesi

Transcript of Messaggio ai Presbiteri

Page 1: Messaggio ai Presbiteri

MESSAGGIO AI PRESBITERIdi S.E. Rev.ma Mons.

ANTONIO DE LUCA C.Ss.RVescovo di Teggiano-Policastro

Page 2: Messaggio ai Presbiteri
Page 3: Messaggio ai Presbiteri

DIOCESI DI TEGGIANO-POLICASTRO

MPE S S A G G I O

A I R E S B I T E R I

D I S . E . R E V . M A M O N S .

A N T O N I O D E L U C A

V E S C O V O

D I T E G G I A N O - P O L I C A S T R O

GIOVEDÌ SANTO - 5 APRILE 2012

Page 4: Messaggio ai Presbiteri
Page 5: Messaggio ai Presbiteri

Non trascurare il dono che è in te

Ate presbitero:

( ).

Il 4 febbraio 2012, dopo alcuni mesi dal XXV anniversariodell’unificazione delle Diocesi di Teggiano e di Policastro (Cfr.Decreto della Sacra Congregazione del 30 settembre 1986), ho datoinizio al mio ministero Episcopale in questa meravigliosa Diocesi.Provvidenziale coincidenza!

In questo giorno speciale per il ministero ordinato, per la prima voltabusso alla porta del tuo cuore per intrattenermi con te, percondividere preoccupazioni, per sussurrarti parole di speranza, perrisvegliare la tua spiritualità. Questo fermarmi con te, prendermicura di te è per me Vescovo, impegno e missione (Cfr. 7) e sonocerto che anche dalla nostra fraternità e comunione dipenderà lasantità della Chiesa di Teggiano-Policastro.

(1Tm 4,14)

“grazia, misericordia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesù Signorenostro” 1 Tm 1,2

PO

5

A D Lntonio e ucaVescovo di Teggiano-Policastro

MESSAGGIO AI PRESBITERI

Messa Crismale 2012

Page 6: Messaggio ai Presbiteri

6

L’odierna liturgia ci invita ad inneggiare al Signore per il grandedono del nostro sacerdozio. La Chiesa mette sulle nostre labbra e nelnostro cuore l’acclamazione dell’Apocalisse: "

(Apocalisse 1,5-6).

È ancora la liturgia d’oggi a chiederci di rinnovare, nel segno dellafedeltà, le promesse che al momento dell’ordinazione presbiteraleabbiamo fatto davanti al nostro Vescovo e al popolo santo di Dio.

Lasciamoci tutti afferrare, ancora una volta, dallo Spirito delSignore: è lo stesso Spirito di cui ha parlato profeticamente Isaia( ) e di cui ci ha dato testimonianza Gesù nellasinagoga di Nazaret ( ). A ciascuno di noi, in forza dellaconsacrazione sacerdotale, è concesso di ripetere in verità:

( ). Questo versetto, a mio parere, sintetizza molto benetutta la spiritualità o "vita secondo lo Spirito" di noi presbiteri.

Ed è alla luce di queste brevissime parole, che Gesù dichiara essersipienamente compiute in lui e che per la grazia dell’Ordine sacro sicompiono anche in ciascuno di noi, che oggi voglio condividere conte alcune riflessioni sull’esperienza presbiterale costellata dallacomunione e dalla passione per la verità che trovano la loroesplicazione nella Regola di vita, significativo strumento che ti aiutanon solo ad abitare il tempo ma anche e soprattutto a renderloabitabile.

La comunione, voluta da Gesù tra quanti partecipano del sacramentodell’Ordine, deve manifestarsi in modo tutto particolare nellerelazioni dei Presbiteri con il Vescovo. Il Concilio Vaticano II parla a

A Colui che ci ama eci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noiun regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenzanei secoli dei secoli. Amen"

Isaia 61,1-3.6.8-9Luca 4,16-21

"LoSpirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato conl’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio…”Luca 4,18

Il presbiterio e il Vescovo: come corde alla cetra

Page 7: Messaggio ai Presbiteri

7

questo proposito di una "comunione gerarchica", derivantedall’unità di consacrazione e di missione. Leggiamo: "

” ( 7). Edancora: "

" (28).

Questa comunione si nutre della collaborazione ad una stessa opera:l’edificazione spirituale della Comunità. Certo, ogni Presbitero haun campo personale d’attività, in cui può impegnare tutte le suefacoltà e qualità, ma tale campo rientra nel quadro dell’opera piùvasta con cui ogni Chiesa locale tende a sviluppare il Regno diCristo. L’opera è essenzialmente comunitaria, sicché ciascuno èchiamato ad agire in cooperazione con gli altri operai dello stessoRegno.

A tale proposito consegno alla tua riflessione l’immagine patristicatestimoniata da S. Ignazio di Antiochia che, nella sua lettera allacomunità di Efeso, scrive: “

”.

A me il dono e la responsabilità di , a te l’impegnofaticoso ma necessario ed esaltante della partecipazione, della

Tutti ipresbiteri, in unione con i vescovi, partecipano del medesimo eunico sacerdozio e ministero di Cristo, in modo tale che la stessaunità di consacrazione e di missione esige la comunione gerarchicadei presbiteri con l’ordine dei vescovi manifestata ottimamente nelcaso della concelebrazione liturgica, questa unione con i vescovi èaffermata esplicitamente nella celebrazione eucaristica PO

Per ragione dell’Ordine e del ministero, tutti i Sacerdoti,sia diocesani che religiosi, sono associati al corpo episcopale LG

Conviene procedere d’accordo con lamente del vescovo, come già fate. Il vostro presbiterato ben reputatodegno di Dio è molto unito al vescovo come le corde alla cetra. Perquesto dalla vostra unità e dal vostro amore concorde si canti a GesùCristo. E ciascuno diventi un coro, affinché nell’armonia del vostroaccordo prendendo nell’unità il tono di Dio, cantiate ad una solavoce per Gesù Cristo al Padre, perché vi ascolti e vi riconosca, per lebuone opere, che siete le membra di Gesù Cristo. È necessario pervoi trovarvi nella inseparabile unità per essere sempre partecipi diDio

far fare coro

Page 8: Messaggio ai Presbiteri

8

corresponsabilità e della complementarietà ecclesiale. Insiemeoperiamo affinché la nostra comunione “dono dall’alto” sia visibile,concreta, operosa e quindi credibile.

Essere consacrati nella verità, vuol dire essere consacrati in Cristo, ilquale ha detto: .

il Signore ha ricordato Benedetto XVI chiede che Diostesso li attragga verso di sé, dentro la sua santità. Chiede che Egli lisottragga a se stessi e li prenda come sua proprietà, affinché, a partireda Lui, essi possano svolgere il servizio sacerdotale per il mondo.Consacrali nella verità – ciò vuol dire, dunque, nel più profondo:rendili una cosa sola con me, Cristo. Lègali a me. Tìrali dentro di me.E di fatto: esiste in ultima analisi solo un unico sacerdote dellaNuovaAlleanza, lo stesso Gesù Cristo. E il sacerdozio dei discepoli,pertanto, può essere solo partecipazione al sacerdozio di Gesù. Ilnostro essere sacerdoti non è quindi altro che un nuovo e radicalemodo di unificazione con Cristo.

Consacrato, sostenuto da Cristo, sommo ed eterno Sacerdote, siiconsapevole che attraverso l’esercizio del tuo ministero cresci nellafede e approfondisci la tua vita spirituale che non è soltanto fedeltàalla liturgia e alla pietà, ma è soprattutto necessità di tradurre la tuaunione con Dio nella pratica quotidiana della comunionepresbiterale e in relazioni interpersonali mature e responsabili. Inparticolare, preparando l’annuncio della Parola impari ad ascoltarlanel tuo cuore e a renderla risorsa per la tua vita; vivendo l’Eucarestia,sperimenti la gratitudine di diventare capace di consolazione per ifratelli, esercitando il sacramento della riconciliazione verifichiogni giorno la possibilità di essere segno di benevolenza,riferimento per ogni scelta attraversata dalla misericordia di Dio.

La vita spirituale riceve così linfa vitale dal ministero; il ministerovissuto nel suo ordine nutre la vita spirituale. Ti incoraggio a

“Consacrali nella verità”

"Io sono la via, la verità e la vita" "Consacrali nellaverità": – –

Page 9: Messaggio ai Presbiteri

9

continuare il cammino di santificazione seguendo quanto laProvvidenza ti affida ogni giorno nel tuo ministero per la missione dievangelizzazione della Chiesa. Soffermati su quanto nel tuoministero già si manifesta come buono, bello, giusto e santo non per ituoi meriti, ma per l’amore di Cristo Sacerdote.

Quest’anno ritengo opportuno richiamare il tema dellache è stato sottolineato durante la 56 Assemblea Generale della

CEI del maggio 2006 nella quale, i Vescovi hanno trattato della vita edel ministero dei presbiteri indirizzando poi una

che ti esorto a rileggere e approfondire nella tuameditazione.

Mons. Luciano Monari, nel contesto dell’Assemblea Generalericordava che:

Vorrei ora rilevare l’importanza per noi di avere una . Sitratta, in altre parole, della necessità di pervenire ad una disciplina

La regola di vita

Regola divita

Lettera ai sacerdotiitaliani

“Dopo il Concilio di Trento e l’istituzione deiseminari si era affermata, poco alla volta, una ‘regola di vita’ delprete abbastanza precisa e costante. Dal mattino alla sera un pretesapeva cosa fare: quali i momenti necessari di preghiera, quali leattività pastorali. Questo modo di organizzare il tempo èirrimediabilmente saltato. Ma non si può vivere bene senza unordine. Diventa indispensabile costruire una nuova regola di vitache aiuti a rinunciare alle attività negative o superflue e a mettereordine in quelle necessarie secondo una corretta gerarchia dipriorità. Anzitutto difendere ritmi equilibrati e distesi: il riposo e illavoro, la preghiera e il servizio, il rapporto con gli altri preti equello coi parrocchiani, lo studio e la distensione… L’equilibrio traquesti diversi momenti va cercato e deciso consapevolmente. Non sipuò vivere sul ‘momento’ e sperare che le cose si equilibrino e siaggiustino da sé; questo, soprattutto in una società caotica e‘liquida’come la nostra, è realmente impossibile”.

regola di vita

a

Page 10: Messaggio ai Presbiteri

10

interiore ed esteriore, senza la quale non è possibile vivere bene. Laregola di vita non può essere un precetto esterno da osservare mainteriore convinzione da cui scaturiscono scelte consapevoli.

Benedetto XVI nell’Angelus del 3 settembre 2006 così ha parlato:“

”.

In un mondo che continuamente cambia, ogni presbitero deve“

” (E. PAROLARI – D. PAVONE,, 572).

Ti esorto a scrivere una regola di vita per dare forma alla tua vita.Ricordati di essere il primo responsabile del tuo cammino spirituale.Riascoltiamo un’esortazione di san Carlo Borromeo che la Liturgiadelle Ore ci fa leggere in occasione della sua festa: "Ascolta ciò che ti

La vita del pastore d’anime deve essere una sintesi equilibrata dicontemplazione e di azione, animata dell’amore che tocca vettealtissime quando si piega misericordioso sui mali profondi deglialtri. La capacità di piegarsi sulla miseria altrui è la misura dellaforza di slancio verso l’alto

rimanere dentro le difficoltà e tensioni della vita con una certaserenità e senza il bisogno di frequenti e impulsive gratificazionidevianti, di affrontare con energia e creatività gli ostacoli e lecontrarietà ordinarie del ministero, di ritrovare con pazienza, versodi sé e gli altri, un senso buono alla fatica, alla rinuncia, agliinsuccessi e ai fallimenti, quindi di ammettere i propri errori dacorreggere o i peccati di cui pentirsi, con quell’umiltà che ètutt’altra cosa della depressione e del vittimismo. Questa condizionefondamentale, che in buona parte è data dalla sufficiente o buonasalute psichica del soggetto, respira e si alimenta solamente nellospazio di un’intimità con se stessi habitare secum che simanifesta e cresce in un esercizio personale e semplice, quotidiano ericonoscente di ascolto, di riflessione e di preghiera. In questospazio di intimità personale, grazie all’ascolto della parola e delSignore e all’opera efficace del suo Spirito, i sentimenti, i vissuti, gliincontri e i legami possono trovare il loro profondo e autenticosignificato, quindi purificazione e orientamento, assunzione etrasformazione Ministero allaprova

– –

Page 11: Messaggio ai Presbiteri

11

dico. Se già qualche scintilla del divino amore è stata accesa in te,non cacciarla via, non esporla al vento. Tieni chiuso il focolare deltuo cuore, perché non si raffreddi e non perda calore. Fuggi, cioè, ledistrazioni per quanto puoi… Eserciti la cura d’anime? Nontrascurare per questo la cura di te stesso, e non darti agli altri fino alpunto che non rimanga nulla di te a te stesso. Devi avere certopresente il ricordo delle anime di cui sei pastore, ma non dimenticartidi te stesso".

Ci rendiamo conto che diventa sempre più urgente vivere il temponon in modo disordinato ma regolato, misurato cioè sugli impegnipersonali e sociali, spirituali e pastorali che siamo chiamati adassolvere. Là dove il tempo ci sfugge di mano, diviene per noidifficile se non impossibile una vita sana, buona e bella, veramentesignificativa ed incisiva da un punto di vista sia umano chespirituale.

In una società sempre più accelerata, anche il presbitero rischia diessere schiavo dell’idolatria del tempo, alienato dal vortice chefrustra la sua vita umana e depotenzia la sua interiorità. Una mancataeducazione all’ascesi del tempo genera una vita disordinata,incapace di stabilire e rispettare una priorità degli impegni: la liturgiasanta, la guida della comunità nei diversi modi richiesti, il riposo.

Proprio in questa linea si erano espressi i Vescovi italiani scrivendo:"

Abitare il tempo e renderlo abitabile

La complessità propria della vita contemporanea rende ancor piùacuta la necessità che ogni presbitero scelga e segua, comecondizione e frutto di maturità spirituale, una regola di vita, nonformalistica ma sapienziale, operativa e concreta. Irrinunciabileappare, anche sotto questo aspetto, il ruolo della responsabilitàpersonale. Tocca ad ogni presbitero prendersi cura del dono dellapropria esistenza: non solo la vita spirituale e la preghiera, lameditazione, l’apostolato, ma anche gli aspetti più concreti

Page 12: Messaggio ai Presbiteri

12

dell’economia personale, della salute, del riposo, del tempolibero…"

Mc 1,21-39

v. 21v. 25 v. 29

v. 33 v. 35v. 39

"Il Signore è il mio pastore: non manco dinulla… Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male,perchè tu sei con me"

(Lettera dell'Episcopato italiano ai presbiteri, 22 febbraio1993).

Come aiutarti ad organizzare bene il tuo tempo? Ti consiglio comeicona di riferimento la giornata di Gesù ( ) attraverso cuipuoi verificare la tua vita di presbitero, lo scorrere delle tue giornatee per trovare forza per il tuo cammino presbiterale: Gesù insegnanella sinagoga ( ); libera l’uomo posseduto dallo spiritoimmondo ( ); entra nelle case per guarire i malati ( ); incontrala città presso la porta ( ); prega in un luogo deserto ( );predica per altri villaggi ( ).

Alla luce dell’esperienza di Gesù possiamo dedurre che il segretoper abitare il tempo e renderlo abitabile risiede nel tempo dedicato aDio. Il tempo dedicato a Dio è un moltiplicatore di tempo, in quantosolo trasferendosi nell’Eterno si può dilatare il tempo, non certocronologicamente, ma sicuro qualitativamente; per cui dando a Diodel tempo se ne riceve cento volte tanto. Mentre il tempo sottratto aDio per fare altro è l’opposto, un riduttore, perché senza il contattocon l’Eterno la forza si riduce e lo spirito s’infiacchisce, rendendocideboli e incapaci di svolgere a pieno la nostra missione.

Sono certo che in questo nostro tempo spesso arido e appesantito, ilSignore Gesù ci prende per mano e ci invita a proseguire il nostrocammino presbiterale tra la gente con piena fiducia nel suoimmancabile aiuto. Il nostro canto sia veramente la nostraconfessione di fede:

(Salmo 22,1.4).Ti ringrazio per il tuo impegno e ti sostengo con la mia preghiera. Dicuore ti benedico affidando al Signore e alla Vergine Maria e ai nostriSanti Patroni questa straordinaria avventura ecclesiale che da poco siè aperta per noi!

+ AntonioVescovo

Page 13: Messaggio ai Presbiteri

+ Tonino Bello)

Preghiera per i presbiteri

Spirito del Signore,dono del Risorto agli Apostoli del Cenacolo,gonfia di passione la vita dei tuoi presbiteri.

Riempi di amicizie discrete la loro solitudine.Rendili innamorati della Terra,

capaci di misericordia per tutte le sue debolezze.

Confortali con la gratitudine della gente,con l’olio della comunione fraterna.

Ristora la loro stanchezza,perché non trovino appoggio più dolce per il loro riposo

se non sulla spalla del Maestro.Liberali dalla paura di non farcela più.

Dai loro occhi partano inviti a sovrumane trasparenze.Dal loro cuore si sprigioni audacia mista a tenerezza.

Dalle loro mani grondi il crisma su tutto ciò che accarezzano.

Fà risplendere di gioia i loro corpi.Rivesti loro di abiti nuziali e cingili con cinture di luce

perché, per essi e per tutti,lo Sposo non tarderà.

(

13

Page 14: Messaggio ai Presbiteri

Impaginazione e graficaMassimo La Corte

STAMPA

Via Degli Edili, 101 - SAPRI (SA)Tel. 0973 603365 - E-mail: [email protected]

DIOCESI DI TEGGIANO-POLICASTRO

Page 15: Messaggio ai Presbiteri
Page 16: Messaggio ai Presbiteri