[Anno XVIII - iN. 23. TORINO, H Giugno 1919. CENTESIMI <5 .

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Redazione

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L ' " asso degli assi,, ciclisti d'Italia. — GIRARDENGO COSTANTE. (Fot. Strazza - lastre Cappelli) — (Clichés eseguiti dalla Ditta Carlo Crespi, Via Canova, 22 - Torino).

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Mentre si compie il VII Giro d'Italia.

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I Corsi si susseguono continuativamente alla Sede della Scuola stessa in Via Balbis , N. I, Telef . 63-02, dove si possono ottenere schiarimenti.

II Direttore II Presidente

I n g . E . M a r e n c o . A v i . C. G o r i a - G a t t i ,

ZI Giro d'Italia del 1919 è assurto ad avveni-iento veramente nazionale. — Il suo successo è

indice del risveglio sportivo, di passione, di forza, li concordia e di pace. In ogni punto della Peni-nola la nostra migliore gioventù è accorsa entu-siasta a portare il saluto della propria società, a nettare il fiore della propria regione ai baldi e forti campioni che prendono parte al duro cimento

con queste parole, vogliamo essenzialmente ilevare il successo di interesse e he ha destato e

desterà fino alla fine la gara ciclistica fra la folla dai venti dialetti diversi. — I passaggi e gli orrii'i si tono susseguiti alla presenza di centinaia di migliaia di persone e l'entusiasmo non ha avuto differenzialità di intonazione sia al nord che al Slltl della Patria.

Il VII Giro, ripetiamo, ha assurto ad avveni-mento nazionale e di esso ovunque se ne sono in-teressate autorità civili e militari ; ad ogni arrivo il vincitore ha ricevuto il saluto dell'uomo di sport come quello del personaggio politico, e l'uno e l'altro hanno avuto pensieri eguali nell'esaltare campioni ed organizzazione.

E' la vita sportiva che risorge, hanno concluso gli sporlsmen di tutta Italia, è lo sport che riu-nisce ed affratella sul campo di pace, come prima e più di prima, i giovani che hanno gloriosamente combattuto sul campo di battaglia. E l'avveni-mento ha commosso anche i colleghi dei fogli quo-tidiani politici i quali, visto come Ditta la grande politica di Parigi ormai non interessi più la massa dei loro lettori, si sono rivolti al campo sportivo, ed improvvisando inviati speciali e pubblicando supplementi straordinari si sono aggiunti alla ormai forte stampa sportiva italiana (che conta augi circa 50 pubblicazioni) per esaltare uomini e còse. Ed hanno raccolto ed offerto anche premi. — Come mutano i tempi ! ! E pensare che questi col-leghi... politici avevano prima della guerra l'aria di deridere chi scriveva di cose sportive. — La guerra li ha improvvisati soldati e mentre hanno compiuto il loro dovere, questi colleghi della po-litica hanno saputo e potuto apprezzare meglio gli elementi della nostra gioventù che accorreva alle armi dopo avere compiuta un'educazione fisica. — Meglio così,

Per dire ancora dell'interesse che ha destato questo VII Giro nel giornalismo ricorderemo che un foglio milanese, allo scopo di far giungere nel più breve tempo possibile le notizie delle singole tappe ai lettori della Capitale, è ricorso al tras-porto dei giornali per via aerea.

Ed il totalizzatore ? E' stato un vero concorrente al giuoco del lotto. In ogni città, in ogni paese, in ogni borgo ne è sorto almeno uno.

Le puntate affluirono ovunque per cui si calcola che a giro ultimato in Italia le puntate al tota-

lizzatore abbiano a superare di molto il milione. Il luogo dove è sorto un totalizzatore per quindici giorni è divenuto il ritrovo preferito di tutti gli intenditori e di tutti gli appassionati dello sport. Fra essi sono sòrte le più ampie e svariate dismis-sioni, si sono fatti pronostici e divisi pareri.

Girardengo raccolse ovunque le maggiori sim-patie dando, fino dall'inizio del Giro, affidamento di successo sicuro. Della sua bravura, della sua tenacia, della sua superiorità sugli avversari già dicemmo nei passati nùmeri. — Oggi confermeremo che il campione di Novi Ligure esce da questo set-timo Giro trionfatore sotto tutti i rapporti. — Egli trovasi in una forma eccezionale e ben gli si ad-dice per ora il titolo di asso degli assi dello sport ciclistico italiano.

I suoi avversari migliori, Belloni, Buysse, Ago-stoni, Calzolari, Egg, Lucotti, Corlaita, Oanepari, Sivocci, Gremo, furono da Girardengo nettamente battuti e sé qualcuno ha potuto avere in qualche tappa un vantaggio, diremo così, parziale prece-dendo anche il Girardengo nell'arrivo, quest'ul-timo è riuscito ben presto a rifarsi rimanendo così sempre in testa a tutte le classifiche.

L'avversario più temibile, il concorrente più av-vicinabile per classe al Girardengo fu il Belloni. — Corridore serio, di grandi risorse, vecchio cam-pione al quale non mancherà anche nella presente stagione occasione per fare, parlare ancora molto e meglio di sè. — Dopo il Belloni, il belga Buysse, energico, resistente, unico superstite della rappre-sentanza straniera.

Ma se gli altri corridori figuranti nella clas-sifica generale rappresentano tuttavia una schiera di forti, poiché il compiere l'intero giro vuol dire possedere doti sportive e risorse fisiche eccezionali, uno in modo speciale fra essi va ricordato ed am-mirato : il Gaietti. Appartenente alla vecchia classe di corridori egli è sempre giovane per entusiasmo e per sforzo. — Di 63 partenti, dopo sette tappe, Gaietti lo troviamo al settimo posto della clas-sifica.

Bisultato magnifico che deve riuscire d'esempio ai giovani campioni che hanno tentato per la prima volta il duro cimento ed a quelli che oggi ancora non pronti hanno rimesso la loro partecipazione alla prova futura.

II G i ro d ' I ta l i a , sportivamente parlando, non poteva quest'anno sortire risultati più soddisfa-centi.

Per qualità e per numero di concorrenti non si poteva pretendere di più. — La prova si è svolta dopo alcuni anni di sospensione durante i quali vecchi e giovani campioni dello sport ciclistico ita-liano, dovettero abbandonare la fida compagna per bèn altro allenamento, quello della... guerra. — A querra finita molti si trovarono impreparati.

GUSTAVO VERONA.

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E C O N D U C E N T I DI A U T O M O B I L I

.. 4 Milano, o meglio a Taliedo, si è inaugurata un'Esposizione di Aeronautica per cura della Lega Aerea Nazionale. Vi hanno assistito S. A. lì. il Conte di Torino, il Senatore Conti e V On. Ohiesa.

Vedere pag. 13 — (Fot. Lega Aerea Nazionale Argo) .

•UN UXAITXXA O I U U I I I F L TT U LUIJUOINAAIVYRIA u Ì IAIJJA

Discorrendo con Girardengo Trieste, 2.r) Maggio.

Davanti all 'Hotel Milano, come settimane fa in occasione della Roma-Trieste, c 'era ieri un movi-mento insolito : Camions, auto, moto e biciclette e eapanelli di... uomini dello sport riconoscibili a prima vista. In una parola l 'Hotel Milano era il quartier generale del VII g iro cicl istico d'Italia. Si discorreva lì, iermattina, delle varie fasi dell ' importante gara, degli episodi più salienti e dell ' interessamento del pubblico nostro.

Nel gruppo. Ira organizzatori e corridori, scorgo Girardengo. Ci r iconosciamo subito ed il ciclista ri-corda con grato animo le accoglienze fattegli nella sua prima visita a Trieste, vittorioso nella prima corsa da Roma e da Trento dopo abbattuti i confini. Si discorreva, era un incrociarsi d' impressioni, di scherzi bonari. . . Han tutti un'aria da buoni figliuoli i bravi ciclisti venuti da ogni parte d'Italia, e qual-cuno fin dal Belgio e dalla Trancia ; operai quasi tutti che, iniz-ata per lo più la carriera in qualche fabbrica di biciclette, seppero farsi con amore e co-stanza i collaboratori principali per la diffusione dello sport, per il perfezionamento e l 'accreditamento degli agili mezzi di locomozione, sfidanti le distanze e le difficoltà.

Troviamo modo d'isolarci un momento, e l 'uomo del giorno nel mondo sportivo, mi racconta con sim-patica semplicità, che cominciò a sedici anni a par-tecipare alle piccole gare locali che nel suo paese — Novi Ligure — e nei dintorni si andava organiz-zando.

- Da noi lo sport è stato sempre in auge, dice. — Quando ha cominciato ad affermarsi ? — Il primo anno non sono riescito a nulla, poi, in

seguito, lentamente, h o vinto le prime corse « dilet-tant i » . In seguito perfezionatomi maggiormente, sono entrato nella categoria professionisti per la Casa Ma.yno. Successivamente sono passato tra i bianco-celesti e finalmente tra i bianco-rossi alla Casa Stuc-chi. Il primo successo da professionista l 'ho avuto

Corlaita ha vinto la IV tappa.

nel 1913 al V giro d ' I ta l ia : Vinsi la VI tappa. Nel VI giro, eravamo nel 1914, vinsi la I II tappa. Co-minciavo a piazzarmi bene. Venne la guerra ed anche per me furono anni duri, durante i quali dovetti in-terrompere la vita regolare che mi ero proposta e che è indispensabile per chi vogl ia seguire la nostra car-riera... Ho perduto del tempo.. .

— Ora però è bene avviato e riacquista il tempo perduto in modo da non rimpiangerlo!

— Sarà; ma quando vi si forma una vita regola-tissima, è naturale che una qualunque interruzione riesca di danno. Io divido la mia vita tra la fami-

lidia (ho moglie e un ambino), e la carriera,

che amo e la seguo con passione. I giovani che si dedicano allo sport do-vrebbero tener presente che non è ammissibile un duraturo successo se non ci si dà tutti corpo ed anima al proprio sogno, abbandonando tutte le abitudini che -stancano ed abbattono moralmente e fisicamente. Via da tutti i vplgari passatempi se si vuol far qualcosa.

— Che progetti ha dopo compiuto questo g i r o ?

— Subito dopo andrò a Parigi. Parteciperò a delle corse in pista ed anche ad una grande corsa su stra-da che è già indetta, ma sulla quale non conosco ancora particolari. Poi andrò a Brusselles a cor-rere su quella pista, e poi, poi vedremo...

— Le corse in Italia la tengono già abbastanza in movimento.

•• — Le corse in grande stile si tengono in Italia in media una al mese. Poi c 'è questo giro che conta per parecchie! Non con-tiamo poi le corse su pi-sta che si svolgono con-tinuamente ed alle quali partecipo volentieri.

— E' soddisfatto dei suoi successi?

— Ne sono contento. Specialmente le accoglien-ze avute a Trento e a Trieste dopo aver attra-versato tanti luoghi di de-solazione e di rovina che mi hanno commosso. R in -grazi, la prego, anche la popolazione e le associa-zioni che andarono a gara nell 'usarmi gentilezze.

— Qui si prevede la sua vittoria anche definitiva..

,— Procurerò di conti-nuare e spero di arrivare fino in fondo. . .

— Adesso le due tappe seguenti fino a Pescara svolgono in pianura ; non ci saranno quindi sorpres '

— Però la Pescara-Napoli sarà dura. Si attrave. seranno gli Apennini : Molte e difficili salite. Questa e la tappa Firenze-Genova, saranno le decisive mi non è in queste che temo di perdere il vantàggio gfà acquistato nelle precedenti. Chi si trova abba stanza in forza anche se ha qualche lieve incidente forature od altro, riesce facilmente a « riprenderei pur dando adito à delle fughe da parte dei concor renti.. .

— Che, come si è visto ieri, si risolvono senza al-cun vantaggio.

— Appunto perchè uno sforzo sproporzionato per chi si trova in una certa inferiorità finisce eolio stancarlo e fargli perdere anziché guadagnare terre-io

— Si possono immaginare le accoglienze che avrà ali 'arrivo a Genova, dove accorreranno certamente molti .suoi concittadini dalla vicina Novi .

— E probabile. — In sostanza nello svolgimento della corsa anche

il tempo avrà di certo un'influenza, specialmente per gli isolati, che non dispongono di rifornimenti.

— Certo se il tempo c sarà nemico, il numero de-gli arrivati a Milano non sarà troppo grande. Molti isolati temo che si scoraggeranno, appunto perchè pyivi degli aiuti di cui i corridori in « équipe » pos-sono usufruire largamente.

— Maggiore incoraggiamento ai poveri isolati, dun-que, e la lascio. Grazie e buona fortuna a tutti.

— Grazie a lei e si r i cordi : saluti e ringraziamenti ai triestini, conclude il. campione.

Il gruppo intorno a noi si snoda e si stringe con-t tinuamente. Girardengo lancia juna frase per scherzo ad un giovanottone alto e tarchiato. Questi risponde per le rime. Si ride.. E ' Pilotta, il campione italiano di « boxe ».

Cordialmente ci lasciano dopo avergli ripetuto l 'augurio e l 'arrivederci che va a Girardengo ed a tutti gli altri bravi ed audaci ciclisti.

Amedeo Tedeschi.

La IV, V, e VI tappa. La quarta tappa Ferrara-Pescara, una fra le più

lunghe del Giro d'Italia, ha visto vincitore Corlaita.

Bilioni, il degno rivale di Girardengo. (Fot, Strazza - lastre Cappelli)-

Nella più difficile tappa del

GIRO D ' ITALIA P E S C A R A - N A P O L I ( K m . 312)

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Questi anzi per un quinto di secondo ha superato il secondo che fa il Lucotti. Fino ad Ancona il gruppo del concorrenti rimase compatto. Poi si ebbe una fuga di Corlaita e Lucotti che è riuscita a pieno. Siamo infatti all'ultimo chilometro. Lucotti parte in testa con azione decisa ed energica. Corlaita lo segue alla ruota. Dopo settecento metri una grande svolta fa sboccare i concorrenti sul rettilineo d'arrivo. Lucotti progredisce nella volata voltandosi ad osservare la posizione di Corlaita. Il bolognese sembra lasciarsi trascinare passivo. Avrà tempo ancora per decidere della vittoria? Negli ultimi cento metri si decide finalmente ad attaccare alla destra dell'avversario. I due concorrenti lottano fino a cinque metri dallo striscione d'arrivo, dove Corlaita con un finish energico butta avanti parte della sua ruota ottenendo un bre-vissimo vantaggio. Ma l'arrivo è molto discusso, lasciando parecchi indecisi e provoca reciproci re-clami.

La Giuria termina per proclamare il seguente ordine di arrivo:

1° Ezio Corlaita di Bologna, alle 17,50'38" 1/5, im-piegando ore 15,18'38" 1/5 a compiere i km. 411,2 del percorso, ad una media oraria di km. 26,850 circa.

2 L. Lucotti di Voghera, alle ore 11,56'38" 2/5. 3° M. Godivier di Brest, alle ore 18,6'37"2.5. 4° Marcello Buysse, alle 18,6'37" 2/5. 5» Sivocci, alle 18,6'37"3/5. 6° Girardengo, alle 18,6'88". 7" Belloni, alle 18,6'38" 15 8" Gremo, alle 18,6'38"3,.5.

9' Calzolari, alle 18,6'39". Dal 10° al 13" Agostoni, Canepari, Gaietti, Erba, tutti alle 18,6'39" 2/5.

VII Giro d'Italia, IV tappa.

La quinta tappa si svolge sul percorso Pescara-Napoli, km. 312. In questa tappa si è avuto un vero duello fra Girardengo e Belloni, gli uomini migliori della grande prova, e segnò in modo speciale la ripresa di Belloni.

La tappa, dopo percorsi ben 1500 chilometi, doveva essere l'indioe dell'uomo migliore. Infatti, mentre i numerosi ostacoli naturali e anche la sfortuna, fecero passare in seconda linea campioni di fama mondiale, negli ultimi 100 chilometri la lotta emerse soltanto

La fuga di Corlaita e Lucotti. (Fot. Strazza - lastre Cappelli).

tra i due grandi rivali : Girardengo e Belloni. La superiorità non potè certo essere definita sul selciato di Camporeale, ingombro di folla che nel suo entu-siasmo smodato non capiva che danneggiava i con-correnti. Ma tutta la corsa testimonia l'alto valore dei due competitori. Belloni ci è parso come l 'uomo che finalmente ritrova sè stesso, che ha la coscienza del proprio valore e si leva da uno stato d'incertezza fiducioso nei propri mezzi. Ma egli fu malamente servito doi suoi compagni di squadra.

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soenico e già ha vinto tutti gli ostacoli e si è affermata artista vera e grande. Su di lei sono tacili le predizioni; giungerà allo piii eccelse cime dell'arte e sarà una f̂ ra le maggiori e più acclamate regine della scena. Ora ci è dato di giudicarla nel cinematografo sullo schermo del Cinema Ambrosio nella figura di Dora, la dolce e appassionata eroina di Dora o Le spie di Sardou, edizione Caesar Film. E tutti constatano subito con gioia che l'arte muta ha da contare una trionfatrice di più.

LE DANZE DEI DIAVOLETTI ROSSI (le Sorelline Toschi) e della coppia americana Jack et sa dame, sono assai gradite e divertono piacevolmente gli spettatori nel fresco salone d'ingresso.

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La graziosissima attrice trionfa dallo schermo del Salone Ghersi in P n s s a l a m i n a , l'attraente visione cinedram-matica di Mario Bonnard. Fin dal principio, Linda l'ini attira l'attenzione e appare artista vera ed esperta Sada Savelli è veramente la donna fatale, che conquista tutti e suscita passioni pur mantenendosi sempre fredda, calcolatrice, cattiva. E' un carattere strano, ambiguo. E Linda Pini ha meravigliosamente incarnato quest'ammaliatrice dannosa, oppure deliziosamente bella. La messa in scena magnifica ha contribuito non poco al successo di questo interessante lavoro.

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IL MEDICO DELLE PAZZt 1" Serie: l i Mis tero di un Pat ibo l o

film di romanzesche avventure daranno fra breve la risposta. L'atleta Boccol ini , tanto simpatico e bravo, nella figura del magnifico Gigante Galaor, raccogl ie le generali approva-zioni. La Casa Ambrosio ha messo in scena il popolare romanzo di Saverio di Montèpin con magnificenza e grandiosità, e ne ha tratto una film divertente ed eccezionalmente spet-tacolosa.

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Dalla lotta emerse infatti che l'équipe bianco-rossa mette molto maggiore spirito di sacrificio e procede con una migliore intesa nello sfruttare le circostanze a beneficio del propio condottiero. Quando Girar-dengo forò erano in testa Belloni, Buysse, Lucotti e Egg. Poi Girardengo si congiunse con Corlaita, Gremo e Calzolari. Erano due squadre pari, delle quali una aveva due minuti di svantaggio. Ebbene, noi pen-siamo che se vi fosse stata una maggior solidarietà tra i bianco-celesti forse Girardengo non avrebbe ripreso e sorpassato. Azzini fu molto sfortunato. Ottima la corsa di Bertarelli e sempre notevole la regolarità del piccolo Gaietti. Se il Giro fosse di venti tappe si potrebbe scommettere che il vincitore sarebbe ancora lui. Ecco l'ordine di arrivo : 5? 1° Gaetano Belloni di Milano, alle 16,45'03", impie-gando ore 12,53'3" a compiere i km. 312,5 del per-corso, a una media oraria di km. 29,500 circa.

2" Costante Girardengo di Novi Ligure, alle 16,45'03" 1/5.

3» Marcello Buysse, belga, alle 16,45'03" 2/5. 4" Lucotti, alle ' 16,45'30". 5» Egg, alle 17,02'10".

6" Calzolari, alle 17,01'15". 7° Agostoni, alle 17,07'10". «" Gaietti, alle 17,11'30". 9» Sivocci, alle 17,17'10". 10" Bertarelli, alle 17,17'10" 1/5.

E siamo quindi alla 6" tappa che BÌ porta alla

Il paamggio a Gorizia. (Fot.

2° Arturo Sivocci di Milano, alle 15,50'12" 2/5, 3° Godivier, francese, alle 15,50'13" 1/5. 4" Belloni, alle 15,30'13" 2/5. 5° Galletti, alle 15,5013" 4/5. 6» Buysse, alle 15,50'26" 3/5. 7° Lucotti, alle 15.50,26" 4/5. 8° Lombardi alle

Classifica generale. Ecco la classifica generale. Dopo la VI I Tappa le prime posizioni della

classifica generale sono le seguenti : 1° Girardengo, in ore 82,36'43" 3/5: 2» Buysse, in 83,I0 '43" 3/5; 3" Belloni, 83,16'54" ; 4" Agostoni, in 83,49'56; 5° Canepari, in 84,0'27" 2/5; 6» Sivocci, in 84,19'30" 4/5; 7» Gaietti, in 84 ,27 '2 " ; 8» Gremo, in 84,50'34" 3/5.

Il vantaggio di Girardengo sul secondo classi-ficato, che alla fine della scorsa tappa era di mi-nuti 23 '5" 3/5, aumenta a minati 34.

Capitale. In questa tappa Egg e Azzini scompaiono Bai rango dei concorrenti mentre Girardengo è /or ever.

Il motto è abusato, ma a nessun ciclista si è mai cosi giustamente attagliato come a questo meravi-glioso campione. Veloce, forte, -resistente, calmo, sicuro di sè, superiore in salita, superiore in pianura, nella velata non può temere che un solo uomo: Egg, '1 recordman dell'ora. Ma il complesso delle qualità sportive di Girardengo è cosi ricco, da fare di lui non soltanto il miglior campione italiano, ma uno nei pi(i forti campioni stranieri. .Riuscirebbe interes-santissima una corsa che mettesse in gara Girardengo " Pelissier. Il parigino sta facendo, in Francia, in misura più ridotta, quello che il novese va com-piendo in Italia. Il Giro di Francia vedrà alle prese '•ìrardengo e Pelissier ? Tutti se lo augurano. Si dice che alle ' 15 tappe dei Giro francese già intendano partecipare Santhià e Pifferi. Ma certo ne verranno altri, Per concludere con la corsa odierna, diremo che essa ha ancora una volta messo in luce l 'ottimo giuoco di squadra dei bianco-rossi, che hanno un aihatamento perfetto. Ecco l'ordine di arrivo: .-1" 'Costante Girardengo di Novi Ligure, alle ore ki.oO'U" 4/5, in ore 7,35'll"4/5, compiendo i km. 203,8 ttf,l ridotto percorso a una media oraria di km. 26,863. VII Giro d'Italie, IV tappa, Ferrara-Pescara. — Il rifornimento ad Ancona.

(Fot. Strazza - lastre Cappelli).

si è svolta sul percorso Roma Firenze, ed ha segnato il ritiro di Calzolari e Lucotti .

Ecco l 'ordine di arrivo a Firenze : 1. Costante Girardengo, di Novi Ligure, alle

18,4'21" 3/5, compiendo i km. 344,6 del percorso in ore 14,4'21" 3/5, alla media oraria di chilo-metri 24,500 circa.

2. Buysse, belga, alle 18,4'22' '1/5. 3. Canepari, alle 18,8'33" 3/5.

fi' 4. Gremo, alle 18,15'48" 1/5. t 5. Belloni, alle 18,21'26" 2/5.

6. Agostoni, alle 18,23'52" 2/5. 7. Lombardi , alle 18,40 '15" ; 8. Corlaita, alle

18,49'25"; 9. Pratesi, alle I8,55 '20" ; 10. Sivocci, alle 18,59 '1S"; 11. Gaietti, alle 18,59'19"; 12. Co-sta, alle 19,3'23"; 13. Ferrario Arturo, alle 19,7'21"; 14. Bordin,alle 19,10'37"; 15. Godivier, alle 19,37'; 16. Azzini, alle 19,37 '15"; 17. Poid, alle 19,37 '17" ; 18. Ferrari P., alle 19,51'52" ; 19. Ruggeri, alle 19,51'52" 1/5.

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serii, coscenziosi , t enac i : v o r r e m o noi — mentre la mente degl i studiosi è ancora affaticata nel la ricerca della def init iva soluzione del p r o b l e m a aviatorio — porre ancora nei rischi di ieri — ogg i inutili — quei v o l a t e i che ci lian dato la v i t tor ia e che oggi , con passione pari al loro entus iasmo, ch iedono soltanto di proseguire per altri scop i altamente umanitari il loro aposto lato di f ede e di sacr i f i c io?

Perchè non si consente loro di c o m p i e r e anche questa parte del loro ministero con qualche ga-ranzia di p iù per la loro sicurezza e con qua lche coef f i c ientedi più di successo personale , t ra lasc iando la inuti le corsa alla esibiz ione per la es ib iz ione e alla fatica per la fat ica?

E ' così difficile procedere di pari passo con gl i studi e con la organizzazione dei servizi inerenti alla, a v i a z i o n e ?

E sani, sempre indispensabi le il sacrif icio de l la vita per il t r ionfo di una idea scientif ica?

Già t r o p p o lungo è il mart i ro log io della n u o v a scienza umana per non cercare con un p o ' di previdenza e con un po ' di prudenza di l imitare le perdite di vite u m a n e oggi — d o p o il f lagel lo i m m a n e — d o p p i a m e n t e preziose : si tratta de i nostri migl iori uomini , si tratta di piloti che hanno al loro a t t ivo anni ed anni di sacri f ic io , di stadi e di v o l o n t à : si fratta - per la maggior parte — di uomini , ai quali a b b i a m o d o v u t o ch iedere ne l l ' epoca del conf l i t to — il r ischio quot id iano della propria esistenza per una causa di così alta nobiltà da fare passare in se conda linea ogn i valore u m a n o : ma ogg i a questi uomini — ai quali d o b b i a m o r i conoscenza e grat i tudine e che spontaneamente dal sacrif ic io per la Patr ia si vo tano a quel lo per la scienza e per la loro Idea — d o b b i a m o offr ire ogni poss ib i le garanzia ac-c iocché , nel c o m p i m e n t o di questa vo lontar ia parte del loro lavoro , non siano insidiati da per i -coli e da avversità che ci è dato evi tare e mit igare.

Ed a l l o : a ? A l l o : a si proceda con cautela e nei tentat iv i

azzardati e nelle concez ioni audaci ma — sopra tutto — si ascolti la voce di c o l o ro che de l l ' av ia -zione hanno fatto una missione che — d o p o essere stata g lor iosa — chiede d i essere anche umana ed utilitaria, e si cerchi di aiutare anche in questa parte delle loro travagl iose vigi l ie quel l i che si ded i cano agli esperimenti che d o v r a n n o porta: e l 'umanità a real zzare il sogno non ancora del tutto conquistato . Ing*. Bruno Sonniuo .

Il gruppo alle porte di Ascoli, (Fot. Strazza - lastre Cappelli).

PNEUMATICI GOMME PIENE TESSUTI G O M M A T I

T ® R I N O

Aviazione e o r g a n i z z a z i o n e a terra, i i .

Nell'incertezza del la aspriss ima crisi od ierna — lie in un dato m o m e n t o ha fatto dubi tare a n c h e più fiduciosi assertori del successo av iator io

aturo — non sono mancat i tentat ivi concret i e nove brillanti, dovut i in parte al l ' in iz iat iva pri-utii ed in parte alla tenac ia dei propost i d a l l ' A u -orità Militare agli esper iment i aerei : tentat ivi e ìrove che — se hanno r iaf fermato il p r i n c i p i o he il sistema aviator io (anche ne l lo stato attuale li imperfezione) è passibi le di una larga appl ica-tone — hanno altresì c o n v i n t o de l la necessità, almeno per ora, di non spingere le esperienze lappo oltre nei percorsi e nel le distauze che itìrpassino certi l imiti.

Già t roppo il m o n d o è stato p o s t o a rumore ier la traversata de l l 'A t lant i co , c o m i > a t a a t a p p e dagli americani e troncata bruscamente dal nat-ivo funzionamento del motore nel caso fortuna-

tissimo del l 'austral iano H a w k e r : nè essa ha cer-.amente servito da propaganda per l 'av iaz ione «tura, a lmeno secondo il nostro modes to parere . ^ Piuttosto, nel caso amer icano , è da r imarcare utilità che, in tatt i i tentativi che si andranno compiere nel futuro , non manchi — c o m e ac-

'tinnavamo nel l 'ar t i co lo p recedente — l ' a p p o g g i o •• l'adesione piena ed assoluta del le organizzazioni

uè, lungo la rotta, fac i l i t ino sempre la traversata 1 possano spessissimo evitare uua catastrofe inu -•ìle e — peggio — dannosa per c o l o r o che seguono fli esperimenti aviatori i t r oppo con interesse spor -c o e pochiss imo c o n incoragg iamento serio e scientifico. Non è in f requente anche ogg i il caso

. Personalità che — d a lungo t e m p o iniziate ai "'steri aviatorii — t r o v a n o r id ico lo , i l l og ico o :'?8gio che si curi — ad esempio — acc i o c ché il "Iota parta co l la s icurezza di c onoscere esatta-lente sul suo percorso quali saranno con mo l ta ùobahilità gli ostacol i che le condiz ioni a t m o s f e -lcl)®. porranno al suo passaggio , ini scrive ha sentito obb ie t tare che — in t e m p o

1 guerra — non sempre era poss ib i le c o n o s c e r e li™1)0 t m P e r v e r s a v a 8 U ' territori contesi o

f e l l i avversari e che — pur tut tav ia i va loros i sfidavano così d o p p i a m e n t e l 'ar ia — part ivano

| r ricognizioni, per b o m b a r d a m e n t i in condiz ioni siavi, col pericolo dei b o m b a r d a m e n t i , cogl i ap-

parecchi sovraccarichi e con il p o c o p iacevo le miraggio (in caso di p n n n e s o d i ostacoli a tmosfe -rici) di d o v e r cercare l 'a t terraggio in terra stra-niera : e che perc i ò ?

L a grat i tudine nostra per questi eroi leggen-dari e per le loro imprese che nessuna epopea i l lustrerà mai d e g n a m e n t e ha forse b i sogno di tali a rgoment i per essere sconfinata c o m e il loro c o ragg io ?

Ma Oggi — co l l ' a iuto de l le armi italiane — lo stato di guerra è c e s s a t o : oggi alla dura neces -sità di guerra, che ha consent i to gesti grandiosi ed e p o p e e indescrivibi l i , è succeduta l 'opera paci -fica : al le fat iche penose sono succeduti gli studi

VI I Giro d'Italia, IV tappa.

I P Y K U M A T I C I

che vinsero

tutte le principali corse dilettanti.

VII Giro d'Italia, IV tappa. — A Rimini. (Fot. Strazza » lastre Cappelli).

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La pista di Indianapolis.

a " Liberty Race „ di Indianopolis Si è disputata all 'autodromo di Indianopolis la ima corsa automobilistica in omaggio alla vittoria •Ile' armi alleate. L'autodromo d'Indianopolis si •esenta sotto forma di un rettangolo, di cui due ti sono della lunghezza di un po' più di un chilo-etro e gli altri due, due grandi virages. Di una co-runione r elativamente antica questi virages sono sai poco rialzati. Quindi l'abilità dei conducenti ha lolta importanza per il risultato della corsa. 11 .'irò della pista è di 2 miglia e mezzo (km. 4 m. 022). eliantemo della pista vi è una specie di zona neutra, Ubbiosa, sa cui, in caso di bisogno, possono indu-rarsi quei concorrenti che o una brusca panne o un nprovviso scarto di un conducente obbligano a de-iare dal cammino. 11 cronometraggio è assicurato con apparecchi elet-•ici. L'anfiteatro poi comprende 60.000 posti a sedere 20).000 in piedi. ha corsa è stata non priva di gravissimi incidenti

be costarono la vita di quattro persone e che furono i evocati dallo scoppio dei pneumatici dovuto spe-ialmente all'atmosfera tropicale. Ecco alcuni parti-olari telegrafati alla Gazzetta dello Sport. Alle ore 10 i concorrenti sono allineati in sei file i sei vetture e partono dietro lo starter Fischer, reatore dell'autodromo, che su una potente 100 HP pilota per un giro, il cosi detto giro morto. Durante i quattro chilometri di questo giro la ve-

icità va continuamente aumentanto e quando lo tarter dà la partenza reale portandosi con la sua ettura sulla zona neutra all'interno della pista, i orridori sono lanciati alla velocità di 175 chilometri ll'ora. Il francese Thomas su vettura Ballot prende la sta, incalzato da Guyot (Ballot), Da Palma (Pa-kard), Bablot (Ballot) nell'ordine. Dopo pochi giri però il celebre conduttore italiano

assa in testa ad una velocità spaventosa che man-iene malgrado il pessimo stato del cementò. Le rime 100 miglia sono coperte da Di Palma ad una elocità varia di 92 miglia a 7/10 all 'ora, 2° è Bablot,

L. Chevrolet, 4° G. Chevrolet. Di Palma è ancora in testa alle 150 miglia ma ad

in tratto fa uno scarto, entra nella zona neutra e i arresta. Una valvola di aspirazione è rotta e la orsa è per lui finita.

Nel frattempo numerosi erano stati gli incidenti di ineumatici.. Alcuni concorrenti avevano abbandonato a lotta, ma nessuna disgrazia di persone aveva at-ristato l'emozionante spettacolo.

Fu dopo le duecento miglia che la vettura Roamer li Lecocq in seguito allo scoppio simultaneo dei due

pneumatici anteriori si capovolse, ruzzolò su se stessa, ed andò a finire in fiamme sull'alto di una curva. Il conduttore ed il meccanico l 'italiano Bandini, ri-masero carbonizzati sotto la vettura, senza che nes-suno avesse potuto neanche tentare di portar il mi-nimo aiuto.

Subito dopo un'altra catastrofe: la vettura condotta da Arthur Thevenan si capovolse, per una causa apparentemente imprecisata ; Jean Cassagne che la seguiva fa, per evitarla, uno scarto spaventoso e pre-cipita contro la barriera. Fortunatamente egli è illeso, ma il Thevenan è raccolto cadavere con il cranio spaccato, mentre il di lui meccanico viene trasportato, moribondo, al luogo di soccorso.

Fra questi luttuosi incidenti che avevano distolta l'attenzione del pubblico dalla lotta fra i concorrenti ancora incolumi, la corsa finisce con la vittoria del-l 'americano « Wilcox » su vettura/Vtt^eoideH'avanti-guerra che copre le 500 miglia in 5 ore 44'21" ad una media oraria di 139 km. all'ora ; 2. Eddie Hearne su vettura Durant in 5 ore 45'16" ; 3. J. Goux su Bablot.

Quattordici concorrenti hanno abbandonato durante la corsa. La vettura vincitrice è una Peugeot di 3 litri di cilindrata.

La media ottenuta è lungi dal record stabilito dal Di Palma nel 1915 che ottenne una media di chilo-metri 144 e 552.

della Spa riuscendo in soli 10 anni a far elevare il capitale di quest 'ult ima a 10 milioni. Fu ener-gico propugnatore della prima navigazione aerea in Italia e, durante la guerra, r ivolse tutte le sue cure allo studio e costruzione di quei motori che azionarono i vel ivol i della « Serenissima » nel grande vo lo su Vienna. Queste sono le indiscusse benemerenze acquisite dal provetto tecnico, dal-l ' instancabile organizzatore, dal modesto lavo-ratore, dal dirigente coscienzioso — per le quali , tutti gli amici ed ammiratori suoi, noi compresi , sono oggi lieti di potere constatarne il r iconosci -mento dell 'autorità governativa.

A l l ' amico comm. Matteo Ceirano giungano gra-diti i nostri vivissimi rallegramenti .

G. V.

Le eliminatorie del Campionato italiano di LawTennis

Un'alta onorificenza ad un bene= merito dell 'industria del ciclo, dell 'automobile e dell 'aeroplano.

Con Decre to Lt . del 29 scorso maggio, su pro-posta del Ministro del l ' Industr ia e commerc io on. Ciuffelli, il noto industriale torinese c o m -mendatore Matteo v Ceirano è stato nominato « Cavaliere al merito del Lavoro » . L 'alt iss ima onorif icenza viene a premiare un 'opera di trenta anni dedicata tutta allo svi luppo del l ' industria nazionale del ciclo, de l l 'automobi le e del l 'aero-plano. Infatti il comm. Ceirano che conta 48 anni di età c reò con i suoi fratelli la prima industria nazionale delle b i c i c le t te ; poi si dedicò al l 'auto-mob i l e i e fu;.fra i fondatori della fabbrica Itala e

Nelle e l iminatorie del Campionato italiano sul Campo del L a w n Tennis Club di Tor ino , si sono avuti i seguenti r isultat i :

Singolare signore. S ignore : Perel l i e Gagliardi. Singolare uomini. S ignor i : Suzzi, D e Fernex.

Balbi, Hahn e Colombo. Doppio uomini. Balbi-Massone, Colombo-Suzzi ,

Prouse- Bonacossa. Doppio misto. Signora Perel l i e capitano Co-

lombo, Signora Massone e Signor Massone, Signora Colombo e Signor Suzzi.

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Nel m o n d o a e r o n a u t i c o I i traversata de l l 'A t lant i co è un fatto c o m p i u t o , idroplano NC. 4, part i to il 27 m a g g i o matt ina I 9 20 da Horta, p i c c o l o por to de l le Azzorre , e era giunto il 17 m a g g i o , è arr ivato alle 20,2 ,1 28 maggio a L i sbona . Il pi lota tenente R e a d C aveva coperto in 15 ore e 38' i 1950 ch i lo -etri separanti T e r r a n o v a dalle Azzorre , ha im-pasto 10 ore e 42' a percorrere i 1500 ch i lometr i distanza tra le Azzorre e L i s b o n a , c i ò che

irta a 26 ore e 20' la durata totale del la tra-irsata de l l 'At lant ico . Si rammenterà che o ltre droplano v inc i tore altri d u e apparecchi a v e v a n o ntata l 'ardita impresa partendo s imultanea-eute da Terranova . L ' u n o , il N C 3, è sceso in g r e presso l ' isola di San Michele e l ' a l t ro , N C 1, ,endo deviato dalla rotta tracciata, v e n n e salvato j una delle controtorpedin iere scagl ionate attra-sse l 'Oceano.

Il salvataggio de l l ' av iatore H a w k e r ha pro-atto una magg io re att ività f ra gl i aviatori uniti a Terranova per la t raversa tade l l 'A t lant i co . gwker ha dichiarato che r i comincerà il tentat ivo , irli intanto è passato ieri matt ina d a E d i m b u r g o iBieine al capitano Gr iever . A l la stazione sono ad portati in t r ionfo . Ma l ' entusiasmo ha rag-innto proporzioni fantast iche a L o n d r a , d o v e , |!a stazione di K i n g Cross, H a w k e r è stato ac-jlto con onori quali nessun tr ionfatore mai rac-ilse nella capitale inglese . — Dietro proposta d e l l ' o n . Conti , il pres idente

el Consiglio, r i c o n o s c e n d o quanto urga dare alla OBtra aeronautica c iv i le un rapido e de f in i t ivo psetto, ha nominato una speciale Commiss ione , Ila quale ha dato incar ico di esaminare so l lec i -inieute l 'attuale s istemazione di servizi aerei e |i studiare quel le f o r m u l e che mentre permette -mmo lo sv i luppo e l 'ut i l izzazione de l le d iverse f t iv ità nazionali in tale c a m p o verranno pure a fere all'Italia un per fe t to m e c c a n i s m o aeronaut i co li pace. - ? 1 - • • ; ;

Di questa Commiss ione è pres idente l ' on . Cont i , ie sono membri gli onorevo l i : Foscari , Batta-

glieri, T e s o e Ciappi ; i senatori Bottoni e del Car-retto, l ' on . Chiesa, l ' on . L a n z a di Scalea, l ' ono -revo le Grassi, il ' c ontrammir . Orsini, il generale br igadiere D e Sibert , il c o m a n d a n t e super iore di aeronautica Re , il tenente co l onne l l o Berliri Z o p p i . Segretario v e n n e nominato il maggiore Ar turo Mercanti e il v ice-segretario cap. Carlo Cavalli .

Il G o v e r n o avrebbe approvato già il p r o g r a m m a di questa Commiss ione , n o n c h é la spesa di 80 mi -lioni per l 'aviazione. Ora è pronta la pubb l i ca -zione di un decreto luogotenenz ia le che ist ituisce un n u o v o sottosegretariato di S t a t o : quel lo per l 'aeronaut ica civi le . Il n u o v o sottosegretariato , pure avendo una notevo le autonomia per l ' espl i -cazione del suo mandato , sarebbe aggregato am-ministrat ivamente al Ministero dei trasporti .

Noi ci augur iamo che il Sot tosegretar iato per l 'av iaz ione civi le si formi , ma sia cost i tu i to essen-zialmente di e lemento borghes i , di tecnic i e di pratic i . V e ne sono parecchi e di buoni . Sappia l ' on . Chiesa questa volta fare per t empo la scelta dei suoi uomini .

— D o m e n i c a nel p o m e r i g g i o s ' è inaugurata a Ta l i edo la Mostra di aeronaut ica . Sono interve -nuti il Conte di T o r i n o , l ' on . Conti , sottosegre-tario di Stato per l ' a e r o n a u t i c a , il generale D e Sibert , d irettore generale de l l 'aeronaut ica , il generale Bongiovanni in rappresentanza del mi-nistro del la guerra, il gene : ale Marieni, il pre-fetto, l ' on . Chiesa ed al tre autorità.

L a giornata ha favor i to il l argo concorso di p u b b l i c o , che anche fuor i del rec into assisteva allo spettaco lo aereo. H a pronunc iato il d i scorso inaugurale il senatore Mangiagal l i , v i ce -pres idente della L e g a aerea. Hanno poi parlato il generalo Bongiovanni e l ' on . Conti . Quindi si s ono iniziati i vol i e gli esper iment i del d ir ig ib i le « P V I » e del le squadrig l ie di apparecchi Blériot, Sva e Caproni.

Verso le 18 si era alzato un maestoso tr iplano Caproni a tre motor i , avente a b o r d o tre persone . A d un tratto si v ide l ' apparecch io ondegg iare in m o d o impress ionante . P o c o d o p o p e r ò il t r ip lano riprese la sua stabil ità e proseguì fin fuori il re-c into del campo , e levandos i ad una trentina di metri . I m p r o v v i s a m e n t e l ' apparecch io si p i egò in

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avanti e prec ip i t ò quasi vert i ca lmente al suolo , in f rangendos i .

D a ogn i parte accorse gente, che p r o v v i d e al soccorso degl i aviatori . Questi erano il not iss imo capitano Laureat i , il v i ce -br igadiere dei carabi -nieri Baldi e l ' iug . Camperio , del la Ditta Caproni . Fortunatamente essi non erano feriti g ravemente . L 'apparecch io era sc ivo lato , m e r c è un 'ab i l e ma-novra, su un terreno mol le , in m o d o che i tre aviatori non a v e v a n o sentito g randemente gli effetti de l l ' u r to . Essi hanno r iportato parecchie contusioni , che f u r o n o p r o n t a m e n t e curate .

Mentre si svo lgeva la cer imonia d ' inaugura-zione, da T o r i n o a Milano vo lava in 32 minuti , s cendendo fe l i cemente al c a m p o di aviazione l ' in -gegnere Btezzi, d irettore del le off icine Ansa ldo , di Tor ino .

A Mi lano si è pure recato col B R avente a b o r d o l ' ing . Rosatel l i , il p i lo ta ten. Brach P a p a il quale ha c o m p i u t o sul c a m p o una serie d i vo l i da destare la generale ammiraz ione . Egl i è lo stesso g i o rno tornato a T o r i n o e si prepara a battere il rècord del la ve loc i tà sulla distanza portandosi in vo l o dal P i emonte alla Capitale.

L'Aeroplano

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