Mensile dell'Associazione Trentini nel Mondo _Giugno 2014

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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Trento - Taxe Percue MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO onlus ADERENTE ALLA F.U.S.I.E 6/2014 anno 57° Anche nei boschi del New England (Stati Uniti) si sente il profumo della polenta preparata dai trentini. TRENTINI nel MONDO

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Mensile dell'Associazione Trentini nel Mondo Giugno 2014

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MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO onlus ADERENTE ALLA F.U.S.I.E 6/2014anno 57°

Anche nei boschi del New England (Stati Uniti) si sente il profumo della polenta preparata dai trentini.

TRENTINI nel

MONDO

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CIRCOLI, DELEGAZIONI E FEDERAZIONI/COORDINAMENTI DI CIRCOLI

dell’Associazione Trentini nel Mondo - onlus

Argentina - 57 circoli - 1 delegazione

Alta Gracia, Avellaneda, Azul, Bahia Blanca, Bariloche, Buenos Aires, Catamarca, Chajarì, Chilecito, Colonia Tirolesa, Concepción del Uruguay, Concordia, Cordoba, Cordoba Sud, Corrientes, Corzuela, Cruz del Eje, Formosa, General Roca, General San Martín, La Carlotta, La Plata, La Toma, Lanteri, Las Breñas, Machagai Plaza, Makallè, Malabrigo, Malagueño, Mar del Plata, Mendoza, Olavarria, Pampa del Infierno, Presidente Roque Sáenz Peña, Puerto Tirol, Quitilipi, Reconquista, Resistencia, Río Cuarto, Romang, Rosario, Salta, San Jaime, Sampacho, San José (Depto. Colon), San Nicolas de los Arroyos, Santa Fé, Santa Rosa de la Pampa, Tandil, Tucuman, Venado Tuerto, Viedma, Villa Carlos Paz, Villa General Belgrano, Villa Ocampo, Villa Regina, Zárate - Comodoro Rivadavia

Australia - 8 circoli - 2 delegazioni

Adelaide, Canberra, Mackay, Melbourne, Myrtleford, Perth, Sydney, Wollongong - Tasmania, Townsville

Belgio - 4 circoli - 1 delegazione

Bruxelles, Charleroi, La Louviére, Liegi – Limburgo

Bolivia - 1 circolo

La Paz

Bosnia - 3 circoli

Sarajevo, Stivor, Tuzla

Brasile - 62 circoli

Ascurra, Belo Horizonte, Bento Gonçalves, Blumenau, Brusque, Caxias do Sul, Colatina, Coronel Pilar, Corupà, Curitiba, Divino di Laranjeiras, Encantado, Erexim, Florianopolis, Garibaldi, Gasparin, Gramado, Guaramirim, Indaial, Jahú, Jaraguà do Sul, Joinville, Jundiaì, Laurentino, Londrina, Luzerna, Nereu Ramos, Nova Brescia, Nova Trento, Ouro Fino, Passo Fundo, Pedrinhas Paulista, Piracicaba, Porto Alegre, Presidente Getulio, Rio de Janeiro, Rio do Oeste, Rio do Sul, Rio dos Cedros, Rodeio, Salete, Salvador, São Paulo, Sananduva, Santa María, Santa Olímpia, Santa Teresa, Santa Tereza do Rio Taquarì, São Bento do Sul, São João Batista, Sao Miguel do Oeste,São Sepe, São Valentim do Sul, Taiò, Tapejara, Trentin, Três de Maio, Tucunduva, Venda Nova do Emigrante, Veranòpolis, Vitoria, Xanxerè

L’elenco è consultabile (completo con indirizzi e nomi dei presidenti) sul nostro sito internet: www.trentininelmondo.it

Canada - 5 circoli

Alberta, Montreal, Toronto, Vancouver, Windsor & Detroit

Cile - 3 circoli

Copiapò, La Serena, Santiago

Colombia - 1 circolo

Bogotá

Danimarca - 1 circolo

Copenaghen

Ex emigrati - 3 circoli

Australia, Stivor (BIH), Svizzera

Francia - 3 circoli

Grenoble, Lorena, Parigi

Germania - 7 circoli - 1 delegazione

Colonia, Dortmund, Friedrichshafen, Monaco, Norimberga, Reno Neckar, Stoccarda – Berlino

Gran Bretagna - 1 circolo - 1 delegazione

Londra - Manchester

Italia - 13 circoli

Biella; Borgosesia; Brescia; Bresciani amici del Trentino; Como; Famiglia Trentina di Roma; Friuli; Milano; Pontino; Predazzani nel Mondo; Roma; Società Americana di Storo; Trieste

Lussemburgo - 1 circolo

Lussemburgo

Messico - 13 circoli - 1 delegazione

Aguas Calientes, Citlatepetl, Città del Messico, Colonia Manuel Gonzalez, Colonia Manuel Diez Gutierrez, Cordoba, Huatusco, Monterrey, Puebla, San Luis de Potosí, Tijuana, Veracruz, Xalapa - Cuernavaca

Paraguay - 10 circoli

Asunción, Atyrà, Caacupé, Caaguazù, Concepción, Fernando de la Mora, Lambaré, Luque, Paso Barreto, San Pedro Ycuamandiyù

Peru - 1 circolo

Lima

Portogallo - 1 circolo

Portogallo

Romania - 1 circolo

Romania

Serbia - 1 circolo

Indija

Stati Uniti - 21 circoli

Alliance, Chicago, Cleveland, Denver, Hazleton, Milwaukee, Minnesota, New England, New York, Norway, Ogden, Pittsburgh, Readsboro, San Francisco, Solvay, South Alabama, South East Pennsylvania, Southern California, Washington, Wyoming

Sud Africa - 2 delegazioni

Pretoria, Cape Town

Svizzera - 8 circoli

Amriswil, Basilea, Sciaffusa, Ticino, Winterthur, Zofingen, Zug, Zurigo

Uruguay - 5 circoli

Carmelo, Cerro Largo, Colonia del Sacramento, Montevideo, Rivera (S. Ana do Livramento - BR)

Venezuela - 1 circolo

Caracas

FederazioniITTONA (Canada e Stati Uniti)

CoordinamentiArgentina, Australia, Benelux, Bosnia, Brasile, Canada, Cile, Germania, Messico, Paraguay e Uruguay

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EDITORIALE

IL TESTO DELLA LETTERA INVIATA DAL PRESIDENTE DELLA TRENTINI NEL MONDO, ALBERTO TAFNER

Cari amici dei Circoli Trentini come molti di voi sapranno, la Trentini nel Mondo è stata recentemente protagonista delle prime pagine dei giornali locali: non per tutte le cose buone che ha fatto in quasi 60 anni di lavo-ro, ma per un’inchiesta aperta dalla Corte dei Conti di Trento. Purtroppo chi ha letto solo i gior-nali non ha potuto farsi un’idea giusta di quanto è avvenuto, visto che si è preferito esaltare il sensazionalismo della notizia anzichè spiegare la realtà dei fatti. Questo ha poi contribuito ad alimentare chiacchiere e mal-dicenze che hanno danneggiato profondamente l’onorabilità e l’attività di un’associazione come la Trentini nel Mondo che, volenti o nolenti, è una parte importante della storia del Trentino e dei trentini.

Proprio perché vogliamo difen-dere la dignità di chi si sente la coscienza pulita e per l’amicizia ed il rispetto che abbiamo nei vostri confronti, riteniamo giu-sto chiarire come effettivamente stanno le cose: poi ognuno potrà pensare quello che vuole, senza abbandonarsi ad interpretazioni fantasiose o malevoli come pur-troppo è già accaduto in alcuni Circoli Trentini.

Chiariamo quindi fi n dal prin-cipio una cosa fondamentale: nessuno ha mai accusato la Tren-tini del Mondo ed i suoi dirigenti di aver usato i soldi pubblici per fi ni che non siano quelli previsti dalle norme e dalle scelte concor-date con la Provincia. In parole semplici vuol dire che nessuno accusa la Trentini nel Mondo di essersi appropriata di qualsiasi cosa non le appartenga.

L’inchiesta della Corte dei Conti (che è l’Organo di con-trollo statale dei soldi pubblici e nulla ha a che fare con la magistratura penale e civile) è partita nel 2010 in seguito ad alcuni esposti dei soliti noti «professionisti della calunnia» e dall’intervento del consigliere provinciale della Lega, Claudio Civettini, riguardanti alcuni pro-getti di solidarietà internazionale realizzati in Sud America tra il 2004 e il 2009. Le indagini con-dotte dalla Guardia di Finanza

hanno interessato sia la Trentini nel Mondo che la Provincia di Trento e si sono concluse nell’a-gosto del 2013 con un’ipotesi di “danno erariale” nei confronti dell’Associazione e della Pro-vincia.

A questo punto è importante sapere che cosa signifi ca «danno erariale». La legge italiana dice che il danno erariale consiste so-stanzialmente nell’inosservanza di alcune norme o regole di tipo amministrativo che attengono i soldi pubblici. In parole povere si afferma che possono essere stati commessi errori od omissioni nella stesura dei rendiconti di alcuni progetti di solidarietà internazionale: nel nostro caso si tratterebbe di otto progetti su ol-tre quaranta. Questa ovviamente è un’ipotesi che adesso la Corte dei Conti deve provare.

Da parte nostra quindi dobbia-mo dimostrare con la documen-tazione in nostro possesso, come nella realizzazione dei Progetti a noi affi dati si sia sempre agito rispettando la legge e le regole imposte dalla Provincia. Sia-mo anche consapevoli che in

vent’anni di attività possa essere stato compiuto qualche involon-tario errore - questo è umano e comprensibile tanto più se si agisce in situazioni diffi cili e con regole diverse dalle nostre - ma se ciò è avvenuto non è dipeso sicuramente dalla volontà di provocare danni a nessuno.

A questo proposito c’è da sotto-lineare con forza come non ci sia mai stata alcuna contestazione alle nostre rendicontazioni, da parte degli organi di vigilanza della Provincia. Ciò signifi ca che le cose sono sempre state fatte come previsto dalle leggi che regolano i fi nanziamenti pubblici e che la Trentini nel Mondo ha sempre agito in base allo spirito di solidarietà e di volontariato che sta alla base della propria esistenza.

Questi sono i fatti così come stanno nella realtà, sperando che questa spiegazione che avviene tra amici serva affi nché non si faccia più confusione tra chi si mette i soldi in tasca e chi invece fa il volontario chiedendo in cam-bio solo un grazie o un sorriso.

Alberto Tafner

SOMMARIO

ASSOCIAZIONETRENTINI NEL MONDO

O.n.l.u.s.

TRENTINI NEL MONDOMensile dell’Associazione

Trentini nel Mondoaderente alla F.U.S.I.E

Direzione, amministrazione e redazioneVia Malfatti, 21 - 38122 TRENTOTel. 0461/234379 - Fax 0461/230840sito: www.trentininelmondo.ite-mail:[email protected]

Direttore responsabileMaurizio Tomasi

Comitato editorialeG. Bacca, M. Bazzocco, A. Bazzanella,F. Casagrande, B. Cesconi, C. Ciola, M. Dallapè, P. Dalla Valle, A. Degaudenz,C. Donei, P. Duranti, E. Formilan,B. Fronza, L. Imperadori, A. Lanfranchi,E. Lorenzini, G. Michelon, G. Molon,A. Piccolotto, L. Pontalti, F. Pisoni, S. Regazzola, G. Sbetti, A. Tafner, M. Viola

Hanno collaborato:R. Barchiesi - S. Corradini - G. Degasperi -F. Bocchetti

Autorizzazione del Tribunale di Trenton. 62 - 6 febbraio 1958

STAMPA: Grafiche Dalpiaz srl Ravina di Trento (TN)

Quote di adesione:Italia: Euro 20,00; Europa; Euro 20,00 Sud America: Euro 20,00;Nord America e Australia: Euro 25,00Socio - Euro 55,00Conto corrente postale n. 12509386

N. 6 GIUGNO 2014Stampato il 20 SETTEMBRE 2014

In copertina: «Polenta pic nic» del Circolo trentino del New England (USA).

PresidenteAlberto Tafner

Pagina 2I NUOVI CONSULTORI

Pagina 3IL BUSTO DI p. BOLOGNANI

TRASFERITO A VIGO CAVEDINE

Pagine 4-6ATTUALITÀ

Pagine 7-10GENTE E FATTI

Pagine 11-13 IL SOGGIORNO ESTIVO

PER FAMIGLIE 2014

Pagine 14-20CIRCOLI

(Zarate, Sydney, New England,Seattle, Bento Gonçalves,São Sepe, Rio dos Cedros,

Grenoble, Carmelo)

Pagina 21DALLE VALLI

Pagine 22-23REPORTAGE

Pagina 24ABBONAMENTI

DirettoreAnna Lanfranchi

Con riferimento all’inchiesta condotta dalla Cortedei Conti, l’Associazione chiarisce che nessuno ha

mai accusato la Trentini del Mondo ed i suoi dirigenti di aver usato i soldi pubblici per fi ni che non siano quelli previsti dalle norme e dalle scelte concordate con la Provincia e che le contestazioni riguardanoil fatto che possono essere stati commessi errori

od omissioni nella stesura dei rendicontidi alcuni progetti di solidarietà internazionale

Cari amici dei Circoli trentiniecco come stanno le cose

Mpd

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AGENDA

La Giunta provinciale ha nomi-nato i Consultori, fi gure previste dalla legge provinciale dell’emi-grazione delle quali la Provincia si avvale per la defi nizione e l’at-tuazione degli interventi a favore dei trentini all’estero.

Secondo quanto previsto dalla legge, i Consultori devono aver maturato esperienze nell’ambito dell’associazionismo fra emigrati, degli organismi rappresentativi dell’emigrazione italiana, del volontariato, del lavoro, delle professioni e della cultura.

I dieci consultori, che rimar-ranno in carica fino al termine della legislatura provinciale, sono riportati nella tabella qui a fi anco.

La Trentini nel mondo ha invia-to una lettera ai nuovi consultori con la quale si congratula per l’in-carico a cui sono stati chiamati e nel contempo assicura la massima collaborazione dell’intera Asso-ciazione, pur nel rispetto delle autonomie e dei ruoli.

AREE DI COMPETENZA NOMINATIVO

Argentina Nord Gustavo Fabián Cristofolini

Argentina SudBuenos Aires capitale federale e provincia, Chubut, La Pampa, Neuquen, Rio Negro, Santa Cruz, Tierra del Fuego)

Mariano Roca

Australia Silvano Rinaldi

Brasile Centro – Nord Elton Diego Stolf

Brasile Sud (Santa Catarina – Rio Grande do Sul) Alceu Xenofontes Lenzi

Canada Lucia Larentis Flaim

Cile Omar Andrés Daud Albasini

Messico Leobardo Cortés Mánica

Stati Uniti d’America Luca Dorigatti

Uruguay Maria Laura Vera Righi

La Provincia ha nominato i nuovi ConsultoriSONO DIECI E COME PREVEDE LA LEGGE RIMARRANNO IN CARICA FINO AL TERMINE DELLA LEGISLATURA PROVINCIALE

Bruno Fronza, presidente onorario della Trentini nel mondo (e fedelissimo lettore di questo giornale), il 4 luglio scorso ha compiuto novant’anni. Ecco il testo del messaggio di auguri che Ferruccio Pisoni gli ha inviato anche a nome dell’Associazione.

«Esprimo la mia soddisfazione per un tra-guardo che non è certamente solo temporale, ma corona una vita intensa e profi cua impiegata e profusa al servizio di una solidarietà senza riser-ve. Il tuo traguardo giova a tutti noi come esempio da imitare e da proporre. Lunga vita ancora».

Qui di seguito riportiamo alcuni dei messaggi giunti alla Trentini nel mondo in risposta alla lettera inviata ai Circoli e pubblicata come editoriale sulla pagina precedente.

Caro Presidente Tafner, posso non essere d’accordo su molte cose compiute dall’As-sociazione Trentini nel Mondo (per esempio la questione dell’indicazione del consultore), ma sull’onorabilità dell’Associazione non ho dubbi! E la Sua lettera era attesa. Sono sicuro che presto le cose si chiariranno e potremmo usare questo tempo nelle cose che sono d’in-teresse dei trentini nel mondo. Cordiali saluti.

Pedro Carraro (Porto Alegre)

Abbiamo ricevuto la nota di data 29 luglio e vogliamo dirti che te e tutta la squadra della Trentini nel mondo avete il totale appoggio da parte del nostro Circolo. Noi sappiamo bene quanto di positivo è stato fatto e state continuando a fare per i trentini all’estero, dalla diffusione della cultura trentina al co-stante supporto alle attività dei Circoli tren-tini. Non possiamo che esprimere il nostro ringraziamento.

Sergio Sartori e Jorge Zas (Montevideo)

Presidente Tafner, bellissima spiegazione copn argomenti chiarifi catori e un pronuncia-mento forte e convincente. Contate su di noi.

Laercio Moser (Florianopolis)

In Italia ormai è divenuta un’abitudine in-dagare un po’ tutti. Grazie per la spiegazione ma non ce n’era bisogno. Non è piacevole ma ti auguro buon proseguimento senza tenten-namenti. Cari saluti da tutti noi.

Diego Chistè (Sud Africa)

Ho letto la nota del presidente Alberto Tafner circa la causa in corso e mi sembra che tutte le spiegazioni siano chiare. Pur-troppo ci sono sempre persone mosse da cattive intenzioni e che ridono di ciò che sta accadendo ma che poi nel momento in cui devono hanno bisogno dell’Associazione, chiedono il suo aiuto.

Carlos Trentin (La Plata)

Le risposte alla lettera del presidente Tafner

Buon compleannoa Bruno Fronza...

...e buon compleannoa «Trentino nel mondo»

b l

Giovedì 7 agosto la rubrica radiofonica settima-nale «Trentino nel mondo», in onda sulle frequenze di radio Italia Anni 60, ha compiuto due anni. E il 3 luglio aveva raggiunto un altro signifi cativo traguardo: la trasmissione numero cento.

La rubrica si può ascoltare in diretta sul sito della radio, dove c’è anche l’archivio con tutte le trasmissioni andate fi nora in onda. Al sito si può accedere anche dalla home page dell’Associazione.

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AGENDA

Il 31 agosto scorso è stato inaugurato, a Vigo Cavedine, il busto in bronzo di Padre Boni-facio Bolognani, il missionario francescano, morto nel 2000, che ha dedicato molti anni del suo apostolato missionario al mondo dell’emigrazione negli Stati Uni-ti, dove i nostri emigranti trentini lo chiamavano amichevolmente Father Bonny.

In vent’anni di permanenza ne-gli Stati Uniti, Padre Bonifacio si dedica al servizio pastorale nelle parrocchie rette da francescani di origine italiana, ai nostri emigrati, alla raccolta di fondi per i semi-nari e le missioni; percorre gli Stati Uniti da costa a costa, con base iniziale a Chicago; raccoglie testimonianze dirette dai nostri emigrati e ricostruisce, attraverso contatti diretti ed approfondimen-ti di carattere storico, le vicende, talora drammatiche e talora liete, della emigrazione trentina con particolare riferimento al duro lavoro nelle miniere.

Fa conoscere, con la pubblica-zione di un libro specifi camente dedicato, la fi gura di padre Fran-cesco Eusebio Chini, grande mis-sionario in Arizona che, proprio per merito di padre Bolognani, avrà un posto nel famedio della Casa Bianca a Washington come uno dei fondatori della patria americana.

Il busto di Padre Bonifacio Bolognaniè ora nella piazza del suo paese natale

L’OPERA IN BRONZO REALIZZATA NEL 2007 DALL’ARTISTA LIVIO CONTA È STATA TRASFERITA DA TRENTO A VIGO CAVEDINE

Numerosi sono i libri di padre Bonifacio Bolognani che, diffusi nelle nostre comunità trentine negli Stati Uniti, favoriscono la nascita dell’ITTONA e la crea-zione di numerosi circoli trentini aderenti alla Associazione Tren-tini nel Mondo.

Già nel 2007, in occasione del 50° anniversario di fondazione della Trentini nel Mondo, su proposta dell’allora presidente dell’ITTONA, Eugene Pellegri-ni, fu realizzato, dallo scultore solandro Livio Conta, il busto in bronzo di padre Bonifacio Bolo-gnani, che fu collocato all’interno di Palazzo Geremia a Trento.

Lo stesso busto è stato ora spostato a Vigo Cavedine nella piazza antistante la Chiesa par-rocchiale dedicata a S. Biagio.

La cerimonia ha avuto ini-zio con la S. Messa presieduta dall’arcivescovo di Trento Mons. Luigi Bressan che ha focalizzato, nell’omelia, la figura di padre Bolognani come missionario non

solo impegnato nella diffusione del messaggio evangelico presso le nostre comunità, ma anche come diretto protagonista e sen-sibile ed attento osservatore dei problemi sociali, culturali ed eco-nomici, che seppe effi cacemente evidenziare nelle sue numerose pubblicazioni.

Di fronte ad un numeroso pub-blico di amici, parenti ed autorità, si è, poi, svolta la cerimonia di inaugurazione vera e propria del busto di padre Bonifacio Bolognani.

Per l’Associazione Trentini nel Mondo erano presenti Bru-no Fronza, presidente onorario dell’associazione, Ferruccio Pisoni, ex presidente dell’as-sociazione ed Aldo Degaudenz attuale vicepresidente.

Dopo l’indirizzo di saluto e di apprezzamento da parte del sindaco Renzo Travaglia, si sono succeduti gli interventi di varie autorità ed amici tra cui: padre Francesco Patton, ministro

provinciale dei Padri francescani del Trentino, Eugene Pellegrini di Chicago presidente onorario dell’ITTONA, Paolo Magagnotti grande amico e biografo di Padre Bonifacio Bolognani, Louis Bru-nelli editore del periodico in lin-gua inglese «El fi lò», l’assessore Paolo Biasioli in rappresentanza del sindaco di Trento ed Aldo Degaudenz che ha parlato a nome dell’Associazione Trentini nel Mondo.

Padre Bonifacio Bolognani, nato a Vigo Cavedine il 9 apri-le 1915, morto a Trento il 19 novembre 2000, rimarrà nella memoria di chi lo ha conosciuto come persona che ha vissuto la sua vocazione, come ha afferma-to padre Francesco Patton, dedi-cata soprattutto alla predicazione, all’azione caritativa, all’impegno missionario, agli emigrati ed alla divulgazione culturale.

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NELLE FOTO: a sinistra, il busto a Vigo Cavedine. In centro, il busto all’interno di Palazzo Geremia, sede di rappresentanza del Comune di Trento, dove era stato collocato in occasione delle celebrazioni per il 50° di fondazione della Trentini nel mondo. A destra, un particolare del viso.

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ATTUALITÀ

Evitare l’uso generico del ma-schile, preferendo espressioni quali “la dirigenza” o “la base sociale” al posto di “i dirigenti” o “i soci”. Attribuire i giusti titoli professionali a donne e uomini, declinandoli per genere. Non rivolgersi a una donna chiaman-dola “signorina”, così come non oseremo mai chiamare un uomo “signorino”.

Sono alcune indicazioni con-crete contenute nel segnalibro nato dal progetto «Generi di comunicazione», realizzato dall’associazione Donne in coo-perazione, in collaborazione con la Federazione Trentina della Cooperazione, la SIL – Società Italiana delle Letterate e il so-stegno della Provincia autonoma di Trento.

Un breve decalogo con alcune linee guida per una comunicazio-ne rispettosa delle differenze di genere. Istruzioni per l’uso che saranno distribuite, tra l’altro, ai soci della Cooperazione Trentina in allegato al mensile edito dalla Federazione.

«Abbiamo voluto creare – ha spiegato la presidente delle Donne in cooperazione Barbara Grassi – uno strumento facile da consultare, per dare a tutti e a tut-te la possibilità di avere sempre a portata di mano consigli utili per una comunicazione, fatta di paro-le ma anche di azioni, che rispetti le differenze e permetta di gestire in modo paritario le relazioni tra donne e uomini all’interno e all’esterno delle organizzazioni».

«“Generi di comunicazione” – ha detto la coordinatrice del

PRESENTATE ALCUNE LINEE GUIDA PER UNA COMUNICAZIONE RISPETTOSA DELLE DIFFERENZE DI GENERE

progetto Simonetta Fedrizzi – è un progetto che ha approfondito il ruolo della comunicazione nei processi di cambiamento cultura-le con l’obiettivo di individuare strumenti e pratiche che permet-tano di rappresentare le persone in modo plurale, realistico e pa-ritario. L’uguaglianza linguistica, intesa come pari opportunità per le donne e gli uomini a essere designate e designati, e l’utilizzo della lingua evitando di svalutare uno dei generi sono un primo pas-so, importante, verso una cultura paritaria, dove anche le donne sono visibili rispettandone quindi la loro presenza nei ruoli profes-sionali e nella società tutta».

Comunicazione vista non solo dal punto di vista del linguaggio, ma anche del comportamento, che può condizionare, al pari del-le parole e delle immagini, l’in-terpretazione e il pensiero. Agire sul comportamento significa cambiare anche i pensieri legati alle azioni. Le parole chiave in-

dividuate in questo campo sono: includere, ascoltare, comunicare, rispettare e gratifi care.

Il progetto ha quindi permesso di individuare un nuovo linguag-gio e un diverso modo di agire per costruire una società che sappia realmente tenere conto delle differenze di genere, dove tutte le persone possano esprimere al meglio le proprie capacità professionali, portando energia e nuove idee. “Sono convinta – ha commentato Giovanna Covi, docente dell’Università di Trento e responsabile per il Trentino della SIL – che si possano im-maginare e programmare azioni nuove soltanto attraverso parole ed immagini, per cui parole e azioni innovative devono andare a braccetto le une con le altre se si vuole incidere in qualche modo sulla realtà. Ciò detto resta il fatto che la lingua non la si può prescrivere perché è fatta da chi la parla e la mette in circolazione”.

«Lavorare sul linguaggio – ha

aggiunto Paolo Tonelli, della Federazione Trentina della Coo-perazione – signifi ca promuovere un cambiamento culturale, com-prendere meglio il contesto in cui viviamo e avere un positivo atteggiamento di ascolto».

«La Provincia autonoma di Trento ha realizzato una serie di interventi e azioni in questa dire-zione – ha concluso Sara Ferrari, assessora provinciale all’univer-sità e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo – e credo sia molto positivo che anche una realtà importante come la Cooperazione Trentina si sia fatta parte attiva per dare un contributo concreto per migliorare la nostra società».

Il 70% degli stereotipi che incontriamo più comunemente nella nostra vita quotidia-na riguarda le donne. Per la maggioranza si tratta di stereotipi con una connotazione negativa, e anche quando capita di apprez-zare una donna per le sue competenze, il complimento le assegna attributi maschili. È quanto emerge dal sondaggio «Linguaggio e stereotipi di genere» a cura di Snoq Ge-nova realizzato tra marzo e aprile 2014 su

un campione di 411 persone. Dal sondaggio emerge, tra l’altro, l’importanza apicale dell’aspetto esteriore per le donne, inver-samente proporzionale rispetto agli uomini.

Un contesto che, come sottolineato dall’a-nalisi di Irene Biemme, autrice di «Sessi e sessismo nei testi scolastici», ci viene pre-sentato come normale fi n dai primi anni di scuola. Nei libri di lettura delle elementari, infatti, ogni 10 protagoniste femmine ci

sono 16 protagonisti maschi. E se si appro-fondiscono le professioni di eroi ed eroine si scopre che ai maschi sono attribuite 50 diverse tipologie professionali, tra cui re, cavaliere, maestro, mago, scrittore, poeta, giornalista, ingegnere e scienziato. Sono invece soltanto 15 le tipologie professionali riservate alle protagoniste, tra cui maestra (la più frequente), seguita da strega, maga, fata, principessa e casalinga.

GGENERE

L’uomo è «cavaliere», la donna «strega»ANCHE NEI LIBRI DI LETTURA DELLE SCUOLE ELEMENTARI PREVALE UNA CONNOTAZIONE NEGATIVA DEL RUOLO FEMMINILE

L’uguaglianza fra uomo e donnasi realizza anche nel linguaggio

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ATTUALITÀ

Anche quest’anno il tema scelto dalla Fondazione Tren-tina Alcide De Gasperi per la tradizionale Lectio degasperiana, giunta alla sua undicesima edi-zione, ha attirato un numeroso pubblico. Lunedì 18 agosto il tendone allestito nel piazzale della scuola elementare di Pieve Tesino era gremito di persone, oltre trecento, giunte anche da fuori provincia per ascoltare i due giovani storici Marco Mondini e Maurizio Cau, che hanno parlato su «Silenzio delle patrie e fedeltà trentina. De Gasperi nella Prima guerra mondiale».

Maurizio Cau (1974), è ricer-catore presso l’Istituto storico italo-germanico della Fondazio-ne Bruno Kessler. Studioso del pensiero politico e giuridico di età contemporanea, ha tra i pro-pri principali interessi di ricerca la cultura politica cattolica del Novecento, l’evoluzione della dottrina costituzionale italiana e tedesca del XX secolo, il pensie-ro politico tedesco maturato tra le due guerre.

Marco Mondini (1974), ha stu-diato all’Università di Pisa, dove si è laureato in storia militare, e alla Scuola Normale Superiore, dove si è diplomato in Disci-pline storiche e perfezionato

in Storia contemporanea. Dal gennaio 2011 è ricercatore presso l’Istituto storico italo-germanico della Fondazione Bruno Kessler dove è coordinatore scientifi co dell’unità di ricerca “La prima guerra mondiale 1914-1918” e insegna storia contemporanea all’Università di Padova.

La Lectio, allietata dalle can-zoni del coro Valsella di Bor-go Valsugana e introdotta dal presidente della Fondazione Giuseppe Tognon e dal sindaco di Pieve Tesino Livio Gecele, ha avuto anche quest’anno numerosi ospiti. Fra questi l’arcivescovo mons. Luigi Bressan, l’assessore provinciale Mauro Gilmozzi, il presidente del Consiglio provin-

ciale Bruno Dorigatti, i senatori Franco Panizza, Giorgio Tonini e l’ex senatrice Mariapia Garava-

glia, l’onorevole Lorenzo Dellai, la fi glia dello statista Paola De Gasperi, i consiglieri provinciali Chiara Avanzo e Marco Tonina.

Erano inoltre presenti anche l’autore della Lectio degasperia-na 2013 Pierluigi Castagnetti, il presidente del Centro Studi su Alcide De Gasperi di Borgo Aldo Degaudenz, i consiglieri della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi don Ivan Maffeis e Laura Tomaselli, il segretario generale dell’Istituto Sturzo di Roma Giuseppe Sangiorgi, gli esponenti del Centro studi alpino dell’U-niversità della Tuscia, insieme a molti sindaci, amministratori della Valsugana e del Trentino e autorità militari.

OLTRE TRECENTO PERSONE HANNO PARTECIPATO ALL’INIZIATIVA PROMOSSA DALLA FONDAZIONE TRENTINA ALCIDE DE GASPERI

Alcide De Gasperi e la Prima guerra mondialeal centro della «lectio» 2014 a Pieve Tesino

I relatori: Maurizio Cau ( a sinistra) e Marco Mondini.

Una bombetta e un bel paio di baffi a manubrio: è Caproni, uno dei protagonisti dell’ultimo lun-gometraggio di Hayao Miyazaki, «Si alza il vento», fortemente ispirato all’omonimo progettista e pioniere del volo degli inizi del ‘900. Una fi gura affascinante a cui il regista giapponese, autore di capolavori come «Ponyo sulla scogliera», «Il castello errante di Howl», «La città incantata» e «Il mio vicino Totoro», ha voluto rendere un sentito omaggio.

Il fi lm è uscito nelle sale italia-ne il 13 settembre: un’occasione davvero preziosa per riscoprire una mente talentuosa e visiona-ria, capace di progettare velivoli che sfidavano le conoscenze

dell’epoca. I suoi modelli all’a-vanguardia sono oggi visibili a Trento al Museo dell’Aeronauti-ca Gianni Caproni.

Molti sono i punti di contatto tra la vita e le attività dell’inge-

gnere italiano e il personaggio del fi lm che ne porta il nome. Nel lungometraggio di Miyazaki, Horikoshi – il protagonista appas-sionato di aeroplani e determinato a realizzare il sogno di costruire

un aereo bellissimo - è ispirato in sogno da Gianni Caproni, che appare nei momenti cruciali della sua vita, come una vera e propria guida che lo conduce dall’inizio alla fi ne della sua avventura fi no alla realizzazione del suo sogno.

Il film, inoltre, è ricco di citazioni che rimandano alla produzione industriale dell’inge-gnere trentino - come ad esempio quelle dei trimotori biplani da bombardamento strategico noti come «CA.3» e relativi alla Prima guerra mondiale, che la Caproni produsse in grandi quantità e altri aeroplani particolarmente significativi della produzione Caproni, come il CA.60, CA.73 e il mastodontico CA.90.

È nelle sale il fi lm di animazione «Si alza il vento»un omaggio all’aviatore trentino Gianni Caproni

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Imu, smantellamento dei Con-solati, Rai, nuova emigrazione. Sono alcune delle tematiche af-frontate durante la 49a Assemblea dell’Associazione Bellunesi nel Mondo svoltasi sabato 19 luglio a Belluno presso la Sala Bianchi.

Il presidente De Bona ha letto la relazione morale elaborata con la collaborazione del Comitato esecutivo. «Gli Uffi ci dell’ABM sono sempre impegnati e aperti alle necessità dei propri soci e non solo. L’attuale crisi econo-mica ha portato in sede molte richieste di aiuto per trovare un impiego all’estero. La nostra associazione non è un’agenzia interinale, ma offre qualcosa in più: una consulenza mirata e sicura grazie ai nostri punti di riferimento presenti all’estero (sia dell’emigrazione storica, sia della community di Bellunoradi-ci.net). Inoltre stiamo diventando un punto di riferimento anche per i giovani che vogliono vivere esperienze di studio o di lavoro all’estero».

De Bona ha poi ricordato le «battaglie» a livello nazionale as-sieme all’Unaie (Unione Nazio-

nale Associazioni Immigrazione ed emigrazione) per il riconosci-mento dell’IMU come prima casa agli emigranti, che hanno portato a un primo risultato concreto: da gennaio 2015 gli italiani in pen-sione residenti all’estero e iscritti all’AIRE pagheranno l’IMU della proprietà presente in Italia come prima casa. Inoltre vi sarà la riduzione del 30% per la Tasi e la Tarsu.

«Le Famiglie sono il cuore

pulsante della nostra Associa-zione - ha proseguito De Bona - oltre cento circoli che nella loro quotidianità mantengono vivo il valore dell’emigrante e di quanto ha fatto questa fi gura per il benessere del bellunese e non solo. Se nel complesso le Famiglie ex emigranti risultano attive e vero punto di riferimento per l’Associazione Bellunesi nel Mondo, al di fuori della provincia di Belluno si sta assistendo a un

Passato presente e futuronel nome dell’emigrazione

L’ASSOCIAZIONE HA TENUTO LA SUA ASSEMBLEA ANNUALE IL 19 LUGLIO A BELLUNO

calo progressivo delle attività e del rinnovo delle quote associa-tive. All’estero il vero motore è ancora rappresentato dalle Famiglie Bellunesi in Svizzera sia per il numero di soci, sia per le iniziative svolte. Il Brasile è in crescita, questo principalmente per i patti di amicizia con molti Comuni bellunesi, per gli incontri e per i progetti (vedi progetto Rete) che si sono fatti in questi ultimi anni».

Il giorno successivo, domenica 20 luglio a Vigo di Cadore si è svolta la «Festa dei Bellunesi nel mondo», alla qual erano presenti oltre 250 persone. In primis le Famiglie Ex emigranti, diverse Famiglie dall’estero, l’Associa-zione Trentini nel Mondo, l’Ente Vicentini nel Mondo, l’Associa-zione Lucchesi nel Mondo e una trentina di Sindaci oltre alla Ma-gnifi ca Comunità del Cadoreto.

ATTUALITÀ

«Mattmark, in Svizzera, ha vi-sto morire sul lavoro oltre a tanti bellunesi anche cinque emigrati trentini, che con il loro lavoro in terra straniera cercavano di ri-scattarsi dalla miseria che regna-va nelle nostre terre. Ecco quindi che il prossimo anno la Trentini nel Mondo deve essere assieme ai Bellunesi nel Mondo, unita ai familiari di quelle vittime ed ai superstiti, per commemorare degnamente il 50° anniversario di quella grande tragedia»: l’in-tento è stato espresso da Cesare Ciola, membro di giunta della Trentini nel mondo, durante il suo intervento all’assemblea dell’Associazione Bellunesi nel mondo (vedi altro articolo su questa stessa pagina).

Dopo aver portato il saluto del presidente della Trentini nel Mondo, Alberto Tafner, si

è complimentato per la grande mole di attività che la Bellunesi nel mondo riesce a realizzare.

Ciola ha poi sottolineato che le province di Trento e di Belluno sono due terre di montagna, due terre di emigrazione molto affi ni, e che le due associazioni, presenti entrambe in varie aree del mondo, svolgono la medesi-

ma attività e affrontano le stesse problematiche.

«Ma oltre che ricordare il passato - ha affermato Ciola - dobbiamo “guardare avanti”, cercare di “fare rete” tra le as-sociazioni di emigrazione, anche in modo diretto oltre l’UNAIE e l’UTRIM». A questo proposito ha ricordato che recentemente la

Trentini nel mondo ha modifi cato la sua «mission», cercando di portare l’attenzione alle nuove migrazioni, a quel fenomeno che da decenni si pensava concluso e che invece – complice una crisi italiana che ci vede ancora in mezzo al guado – è ripreso per opera dei nostri giovani che de-vono lasciare l’Italia se vogliono trovare un’occupazione.

«Non possiamo ignorare – ha concluso Ciola – il numero signi-fi cativo di giovani che nel 2013 sono partiti dal Trentino per l’Australia, così come dobbia-mo continuare nel progetto per cercare opportunità di lavoro in Brasile ma anche in altre aree del pianeta, per tentare di supplire alla recessione ed alla disoc-cupazione in essere anche nel nostro ricco nord-est italiano».

C’era anche il gonfalone della Trentini nel mondo alla sfilata che ha aperto la «Festa dei Bellunesi nel mondo» a Vigo di Cadore il 20 luglio scorso.

Le associazioni di emigrazione devono «fare rete»CESARE CIOLA, DELLA TRENTINI NEL MONDO, HA PRESO LA PAROLA DURANTE I LAVORI DELL’ASSEMBLEA DI BELLUNO

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GENTE E FATTI

Il 9 maggio scorso è stata una giornata memorabile per Santo Endrizzi, socio del Circolo tren-tino di New York (Stati Uniti): assieme ad altri trentatre veterani della Seconda Guerra Mondiale è stato insignito dal Governo francese della prestigiosa «Me-daglia della Legione d’onore» (Ordre National de la Légion d’Honneur). La cerimonia si è svolta alla West Point Military Academy, alla presenza del Te-nente Generale Robert Caslen, del Console Generale di Francia a New York Bertrand Lortholary e del Presidente della Società Americana della Legion d’Onore francese, Guy Wildenstein.

Si arruolò nell’aeronautica nel 1942. Era di stanza a Fort Meyers e Lakeland in Florida ed è stato assegnato al 344° Gruppo Bombardieri, nel 495° Squadrone come ingegnere di volo su un B26. Prima del suo trasferimento all’estero Santo chiese di diventare un meccanico. Ha attraversato l’oceano a bordo della Queen Elisabeth, che viag-giava senza scorta e trasportava 18.000 soldati. Durante la guerra fu in Inghilterra, Francia e Belgio.

Dopo tre anni di servizio mi-litare tornò a casa e divenne cittadino degli Stati Uniti.

Santo era infatti nato in Trenti-no, a Cavedago. Aveva quindici anni, nel 1936, quando con sua sorella maggiore lasciò il porto di Genova con destinazione New York, dove lo stava aspettando suo padre, emigrato anni prima.

Dopo la guerra ha fatto diversi lavori: a quarantotto anni diven-ne ispettore della NYC Transit Authority, azienda presso la quale rimase fi no alla pensione, vent’anni dopo, con la qualifi ca di supervisore.

Nel 1954 ha sposato sua mo-glie Ida e hanno avuto quattro fi gli (Marion Whelpley, Donald Endrizzi, Julie Rooney e Joan Woodbury, con lui nella foto) e adesso ha dieci nipoti.

Santo è anche membro del «Long Island Accordion Allian-ce», l’associazione alla quale aderiscono i suonatori di fi sarmo-nica, strumento del quale Santo è da sempre innamorato.

Ma poiché la sua famiglia non poteva permettersi di acquistare una fi sarmonica, Santo ha iniziato i suoi studi musicali all’età di sedici anni, suonando il violino, presso la Scuola di Musica che si

trova a 1397 Broadway nel quar-tiere di Brooklyn a New York. Il costo per le lezioni a quel tempo era venticinque centesimi. Poi, nel novembre del 1937 il padre di Santo riuscì a comperargli una fi sarmonica di seconda mano con 120 bassi. Suonare quello stru-mento gli piaceva così tanto che cominciò ad esercitarsi per molte ore al giorno. Aveva un insega-nante, di origini italiane, che lui chiamava «signor Brown», anche se in realtà il suo vero cognome era Cacioppo. «Ma signor Brown era più facile da pronunciare»,

ricorda con un sorriso Santo.Anche con la fi sarmonica Santo

si è guadagnato molti onori: si è esibito in numerosi recital e con-corsi vincendo molte medaglie. Suonando ha conosciuto Phil Franzese, di cui è stato amico per tutta la vita. Nel 1940 si esibiva regolarmente con la sua fi sarmonica in un resort chiama-to Grandview Mountain House a East Windham, dove tornò a suonare dopo il suo rientrò dalla guerra.

Santo continua tuttora a suo-nare. Ogni primo mercoledì del mese lo si può ascoltare al ristorante «La Vilini» a East Northport. Lui dice che la musi-ca è il «tonico» che lo mantiene giovane ed entusiasta. E al suo entusiasmo contribuiscono anche la famiglia, il Circolo trentino e il cameratismo dei suoi colleghi fi sarmonicisti.

Prestigiosa onorifi cenza per Santo Endrizziveterano di guerra e virtuoso fi sarmonicista

NATO A CAVEDAGO E SOCIO DEL CIRCOLO TRENTINO DI NEW YORK AVEVA QUINDICI ANNI QUANDO EMIGRÒ NEGLI USA

I discendenti di Spedito Bertol-di si sono nuovamente incontrati in una grande festa familiare nella città di Rodeio (Santa Catarina - Brasile). Spedito era fi glio di Abramo Bertoldi, che era emi-grato da bambino dalla località di Serso (Pergine Valsugana) insieme ai suoi genitori, Giacomo Bertoldi e Zampedri Fortunata, e ai suoi fratelli. La famiglia è arrivata a Rodeio nel 1875.

L’incontro, che sta già diven-tando una tradizione annuale, cerca di mantenere in contatto

tutti i membri della famiglia, e di tramandare alle nuove gene-razioni un po’ di storia, cultura e tradizione dei loro antenati.

In occasione della riunione, i partecipanti hanno potuto rive-dere vecchie fotografi e, ricordare storie, degustare un vino prodotto dai familiari stessi, programmare prossimi incontri e iniziative.

Nel 2015 la famiglia si riunirà di nuovo e nel 2016 sarà celebrato il centenario della nascita di Spe-dito Bertoldi.

Daniela Destafani

Riuniti a Rodeio i discendenti di Spedito Bertoldi

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GENTE E FATTI

Padre Valdir Vicentini, di Santa Catarina (Bra-sile), ha celebrato il 50° anniversario della sua ordinazione sacerdotale e prima Messa nei giorni 28 e 29 Giugno 2014.

Nato a Botuverá (vicino a Brusque) il 16 luglio 1937, è nipote di Cesare Vicentini, emigrato da Pomarolo nel 1875.

Sacerdote della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù (Padri Dehoniani), è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1964 presso la Chiesa Parrocchiale di São Luiz Gonzaga, a Brusque, dall’allora Arcivescovo di Florianópolis Mons. Joaquim Domingues de Oliveira. Il giorno successivo, ha celebrato la sua prima Messa nella

Chiesa Parrocchiale di San Giuseppe, nella sua terra natale, 50 anni fa.

Nel corso di questi cinque decenni, ha lavorato in diversi stati del Brasile: San Paolo, Minas Gerais, Maranhão, Paraná e sopratutto a Santa Catarina. Fu maestro, superiore di comunità religiosa, parroco e cooperatore. Attualmente risiede nel Seminario di São José a Rio Negrinho, nello Stato di Santa Catarina.

Padre Valdir Vicentini è una persona molto cordiale e di piacevole convivenza, sempre di un prezioso zelo pastorale. Obbedì all’ordine del Ma-estro: “Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi mando” (Gio 15, 14).

Cinquant’anni di sacerdozio per padre Valdir

Al centro della foto, seduta, c’è Rina Betta, vedova Ravanelli, nata a Preghena di Livo (Trento) il 30 luglio 1913, che risiede a Riva del Garda ed ha festeggiato i 101 anni insieme alle fi glie Bianca, Rinalda, Gilberta, Bruna, Mirella e al fi glio Giuseppe.

La foto è stata inviata dalla fi glia Bianca, che vive ad Arco.Anche la redazione del giornale invia a Rina un caloroso augurio

di buon compleanno.

101 anni per Rina Bettaoriginaria di Preghena

che vive a Riva del Garda

«Nella zona a nord est dell’Alti-piano di Piné, a 25 Km da Trento, provincia nel nord dell’Italia, si distende un piccolo e soleggiato paese di montagna: Bedollo. La parte più in alto di esso, a circa 1.300 metri sul livello del mare, è denominata sulle mappe con il nome SVALDI e indicata sul luogo da una specifica tabella toponomastica. È la culla degli Svaldi: questo cognome trae le sue origini proprio da questa zona. Ogni persona Svaldi, si trovi essa in capo al mondo, porta in sé cromosomi “bedoleri” (di Bedollo)».

Così inizia il libro «Gli SVAL-DI: 400 anni di storia», scritto da Fabio Svaldi, nato e residente a Bedollo e frutto di una lunga e appassionante ricerca negli archivi parrocchiali di Bedollo e paesi limitrofi .

La presentazione del libro è sta-ta l’elemento trainante e centrale del «Primo raduno degli Svaldi»,

che si è svolto a Centrale di Be-dollo il 27 luglio scorso.

La messa, dedicata a tutti gli Svaldi vivi o morti, vicini o lontani e resa ancora più solenne dai canti del Coro Abete Rosso di Bedollo, è stata celebrata dal frate Pierluigi Svaldi.

Il pranzo, preparato dagli en-comiabili e insostituibili alpini di Bedollo, ha visto riunite circa trecento persone.

Nel primo pomeriggio c’è stata la presentazione del libro da parte dell’autore. Sono state due ore davvero piacevoli e belle che han-

no destato un grande interesse.È stato affascinante vedere

tutti quegli Svaldi assieme come una grande famiglia e c’era da rimanere di stucco a notare la loro grande attenzione; Fabio sembra-va un nonno che raccontava ai suoi nipotini una bella storia. Ed effettivamente era bella, perché trattava di loro, delle loro origini,

dei loro genitori o nonni, della loro vera storia e si riconoscevano in essa.

Oltre le vicende del paese di Bedollo, il suo sviluppo, la nascita dei cognomi e infine la nascita della prima famiglia Svaldi, il libro riporta, a grandi linee, l’albero genealogico di tutti gli Svaldi nati a Bedollo e paesi vicini. Molti di essi, però, sono emigrati a volte in paesi vicini, ma spesso all’estero, perdendo con il tempo le tracce. Ci sono, quindi, dei buchi nell’albero ge-nealogico, che l’autore vorrebbe completare.

Per questa ragione Fabio Svaldi chiede agli Svaldi che sono inte-ressati al progetto di mettersi in contatto con lui, preferibilmente via e-mail (l’indirizzo è [email protected]), per com-pletare assieme l’albero genea-logico mondiale degli Svaldi con l’obiettivo di arrivare a un futuro «Raduno mondiale degli Svaldi».

Bedollo ha ospitato il «Raduno degli Svaldi»e ora si pensa ad una edizione «mondiale»

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LA MANIFESTAZIONE SI È SVOLTA DOMENICA 27 LUGLIO CON LA PARTECIPAZIONE DI CIRCA TRECENTO PERSONE

L’autore del libro «Gli SVALDI. 400 anni storia» lancia un appello ai nostri

lettori per raccogliereinformazioni sulle famiglie

che sono emigratee vivono in altri paesi

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GENTE E FATTI

Il Circolo Trentini di Stivor, con sede a Roncegno in Bassa Valsugana, ha risposto all’appello lanciato dalla Assemblea delle Minoranze Etniche della Repubblica Serba per la raccolta di generi di conforto e di primo intervento per le popolazioni della Bosnia Er-zegovina investite dalla disastrosa alluvione del maggio 2014.

In quei giorni si abbattè la più grave al-luvione degli ultimi 120 anni nella Bosnia Erzegovina con ingenti danni in vaste zone del territorio.

Oltre ai gravi danni in diverse città invase dall’acqua e prive di energia elettrica, si sono registrati oltre trenta morti, 950.000 persone hanno dovuto lasciare le loro case, 100.000 case sono state distrutte o gravemente dan-neggiate, un milione di persone sono rimaste prive di acqua potabile, migliaia di animali (mucche, pecore, ecc...) sono andati perduti defi nitivamente, ecc...

La grave inondazione ha avuto ulteriori recrudescenze anche nei mesi di giugno e luglio 2014.

L’Alleanza delle Minoranze Etniche, accreditata presso le autorità locali, presso l’ambasciata italiana di Sarajevo e con il supporto dei propri membri provenienti dai Comuni di Banja Luka, Doboj, Bijeljima, Prijedor, Prnjavor ed altri, è stata uffi cial-mente autorizzata ad effettuare la raccolta e la distribuzione degli aiuti pervenuti a tutte le famiglie che si trovano in gravi necessità.

I Trentini di Stivor si sono attivati con grande disponibilità e si sono organizzati per effettuare una raccolta di generi alimentari a lunga conservazione, materiali per la pulizia personale e degli ambienti, giocattoli per bambini, pannolini, ecc... presso vari negozi della Bassa Valsugana; si è registrata grande

Aiuti concreti del Circolo Trentini di Stivor per gli alluvionati della Bosnia Erzegovina

sensibilità, sia da parte di molti commercianti, che hanno permesso agli stivorani di allestire dei punti di raccolta all’esterno dei negozi, sia da parte della popolazione che ha offerto con generosità.

In un locale messo a disposizione dal Co-mune di Borgo Valsugana, sono stati raccolti oltre 23 quintali di generi vari che, catalogati e sistemati in apposti contenitori, sono stati

opportunamente preparati per la spedizione nel Centro di raccolta del circolo trentino a Stivor, nel Comune di Prnjavor in Bosnia.

Per il trasporto si era chiesto l’appoggio della Protezione Civile della Provincia Au-tonoma di Trento che, tuttavia, a malincuore ha dovuto rispondere negativamenten alla richiesta, causa gli impegni già asssunti e quelli da affrontare giornalmente.

Il Circolo Trentini di Stivor si è, quindi, accollato direttamente anche le spese di tra-sporto dimostrando una grande, onerosa, di-sponibilità per venire incontro alle gravissime necessità di persone colpite così duramente dalle calamità naturali.

Tutta la fase organizzativa e gestionale della raccolta è stata coordinata da Ivanka Djuradeli residente a Borgo Valsugana la quale, con il supporto di Karlo Klaser, Robert Postai, Josip Montibeler, Pavo e Mira Dalsaso e di numerosi giovani stivoroti oriundi trentini residenti in Valsugana, è riuscita ad ottenere risultati veramente effi caci.

A Stivor, sotto la responsabilità del presi-dente dell’Alleanza delle Minoranze Etniche della Repubblica Serba, Franjo Rover di origi-ni valsuganotte, è in atto la distribuzione dei generi raccolti, tramite gruppi di giovani loca-li, che operano sulla base delle necessità delle singole persone e/o delle famiglie, accertate da personale specifi camente incaricato.

Sono escluse eventuali discriminazioni etniche e/o religiose, ma si fa riferimento esclusivamente alle reali necessità.

L’Associazione Trentini nel Mondo espri-me il proprio vivo apprezzamento al Circolo Trentini di Stivor, per la concreta collabora-zione attivata nel venire incontro ai bisogni di persone che si trovano attualmente in gravi diffi coltà.

Sono stati raccolti oltre 23 quintalidi generi vari (alimentari a lunga conservazione, materiali per la

pulizia personale e degli ambienti, giocattoli per bambini, pannolini)

già spediti e in corso di distribuzione

Edmea e Paulo Henrique Chisté Silvacittadini italiani grazie alla legge 379Ci sono voluti nove anni

ma valeva la pena aspet-tare così tanto per vedere riconosciuto un diritto della nostra famiglia: è questo il commento con il quale Paulo Henrique Chistè Silva (presidente del Circolo tren-tino di Ouro Fino - Minas Gerais - Brasile) ha accolto la notizia che in base a

quanto previsto dalla legge 379/2000, era stata concessa la cittadinanza italiana a sua madre Edméa Chistè Silva e a lui stesso.

Paulo Henrique è pro-nipote di Enrico Giovanni Chisté, originario di Stra-vino (nella Valle dei Laghi, in Trentino).

A nome anche della ma-

dre, Paulo Henrique ha ringraziato l’Associazione Trentini nel mondo (che a suo tempo ha fortemente voluto la legge), la signora Thais Palermo, residente a Roma, e la dottoressa Gra-ziella Forti, funzionaria del Ministero degli esteri, che gli ha comunicato la tanto attesa notizia.

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GENTE E FATTI

Auguri a Rinaldoper i suoi 80 anni

Domenica 19 ottobre Rinaldo Andreolli, del Circolo trentino di Buenos Aires (Argen-tina), compirà 80 anni. «Una bella tappa» della sua vita, come la defi nisce nel biglietto d’invito alla festa che si svolgerà una setti-mana dopo, il 26 ottobre, presso la sede del Circolo trentino.

Nato il 19 ottobre 1934 a Gazzadina (Trento), è emigrato in Argentina nel 1948. È andato a vivere nella Provincia di Córdo-ba, insieme al papà Carlo e ai suoi fratelli (Luciano e Carla). Si è sposato con María del Carmen, e hanno avuto tre fi gli, Daniel, Mirta e Mery, che gli hanno dato sei nipoti: Ailín, Santiago, Agustín, Francesca, André, Matteo. E recentemente è arrivata anche la pronipote Maria Eva (con lui nella foto).

«I miei giovani ottant’anni si meritano una

buona festa, che non sarà tale senza la tua presenza», ha scritto Rinaldo nell’invito fatto pervenire anche alla Trentini nel mondo e alla nostra redazione.

Nell’impossibilità di stringergli la mano di persona il prossimo 26 ottobre, gli facciamo i nostri auguri attraverso le colonne della rivista, della quale Rinaldo è da sempre un affezionato lettore.

Biagio Mosca, trentino emigrato a Mel-bourne (Australia), ha festeggiato i suoi 90 anni nel suo paese natale di Caderzone (Val Rendena), insieme alla moglie Maria, alla fi glia, ai fratelli, alle sorelle, ai parenti e con gli amici arrivati da tutte le parti per augurargli un buon Compleanno e di ritrovarsi ancora numerosi a Caderzone per tanti anni ancora.

Biagio ha voluto invitare anche tutti i «Trentini/australiani» che si trovano in

Trentino in vacanza. Vi inviamo una foto del gruppo “Australiano”.

Nella foto Biagio e la moglie sono con i «trentini/australiani»: (da sinistra): Gior-gio Riccadonna (Cirolo trentino di Perth), Maria e Biagio Mosca (Melbourne), Joe e Vitalina Leoni (Joe ex Canberra ora residente a Riva), Angelina Tonelli (Quean-beyan), Rita Paternoster (ex Queanbeyan ma residente ad Arco). In seconda fi la: Franco e Agnese Terzi (Canberra).

Compleanno nel paese natale per Biagio Moscache ha compiuto novant’anni

Porcini e aragoste, delizie del Sud AfricaDiego Chistè è emigrato da

Trento in Sud Africa ed è un nostro affezionato lettore. Pe-riodicamente invia una lettera, con la quale Diego informa sull’attualità del paese in cui vive e condivide alcune sue rifl essioni. Qui di seguito ripor-tiamo alcuni stralci dell’ultima lettera spedita all’Associazione.

Vi spero tutti ottimamente e pieni d’entusiasmo per creare un mondo migliore. Ogni cosa serve se l’intenzione è buona e credo che tanti emigrati si ritrovino nel vostro giornale. Tanti auguri di buon proseguimento!

Per noi sarebbe proprio un peccato lamentarci, stiamo rac-cogliendo i frutti di tanti anni sgobbando per un decoroso arri-vo. Purtroppo l’acido corrosivo dell’infl azione non è certo bene-fi co e ognuno ne soffre.

Credo che certamente sarete al

corrente della nostra situazione politica e sociale. Basta guardarsi in giro per vedere la povertà e l’ineguaglianza con un quarto e più della popolazione senza lavoro e maree di tuguri. Siamo

ad un punto morto senza nessuna crescita. L’infrastruttura è in net-to deterioramento e la corruzione e l’incapacità non inducono certo all’ottimismo. L’apartheid rima-ne la grande colpevole di tanti

insuccessi, anche dopo vent’anni di governo democratico.

Sono ospite in questo Paese da tanti anni e credo di aver dato il mio contributo in modo positivo senza mai aspettarmi niente, que-sto è forse ciò che ancora devono imparare un po’ tutti. Sappiamo tutti del grande potenziale di un Sudafrica ben organizzato e questo è il miracolo che ognuno aspetta.

Nel frattempo si leggono i giornali, si ascoltano le arringhe e si pagano le tasse, non dimen-ticando di vivere la nostra vita, mettere a fuoco le cose che con-tano, la famiglia, nipotini, amici, una moglie che dopo quarantadue anni di matrimonio trovo ancora senza diffetti (grossi).

E poi mare, cieli tersi, aragoste e fughi.... bisogna anche sapersi accontentare.

Diego Chistè

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SOGGIORNO 2014

Il soggiorno per famiglie a Candriai è iniziato nel tardo po-meriggio di sabato 5 luglio con una splendida giornata di sole. Ad accogliere le famiglie c’erano Matteo e Rosanna, del Gruppo giovani e volontariato di Tren-to, che hanno accompagnato il gruppo durante tutta la settimana.

Le persone sono arrivate una alla volta, dopo un lungo viaggio dal Belgio, dalla Svizzera e anche dall’Italia.

Una ventina di persone in tutto tra ospiti e volontari. Dopo una divertente cena tutti insieme a base di pizza, tutti a nanna pre-sto, la domenica ci aspettava con tanti giochi e dovevamo essere ben riposati.

Sono arrivati altri componenti del gruppo giovani: Laura (para-guaiana), Jonathan (americano), Giacinto, Marco, Diego e Danilo (italiani), Noemi (francese), Ivonne (Cilena) e Santiago, Pre-sidente del Circolo Trentino di Chilecito – Argentina in Trentino per partecipare all’interscambio giovanile della Provincia Auto-noma di Trento. Per completare lo staff Mario, il nostro super cuoco volontario.

Per cominciare abbiamo fatto le presentazioni e le prime co-noscenze, tutto in doppia lingua, francese e italiano, affi nché tutti potessero capire. Sono seguite la visita al paese di Candriai e al parco giochi.

Nel pomeriggio abbiamo im-parato e ballato alcuni balli sudamericani che ci hanno inse-gnato Santiago e Ivonne. Do po cena, per concludere la giornata, Marco e Ivonne in costume tipico della Valle del Primiero ci hanno insegnato i balli tipici trentini. Un’esperienza davvero molto divertente.

Passeggiata nel bosco fi no a raggiungere Malga Brigolina dove abbiamo intrapreso un’im-pegnativa caccia a otto tesori

nascosti, impegnativa perché la notte precedente aveva piovuto tanto ed il bosco era molto ba-gnato. Dopo aver diviso il grup-po in due squadre, blu e rossa, siamo partiti alla scoperta degli indizi per raggiungere i tesori. Per scoprire l’indizio successivo dovevamo prima risolvere un indovinello.

Dopo due ore di ricerca, stanchi e sporchi, siamo riusciti a racco-

gliere soltanto 6 tesori. Abbiamo interrotto la caccia al tesoro perché il programma prevede-va l’incontro con i ragazzi del programma d’interscambio della Provincia Autonoma di Trento che già erano arrivati sul posto.

Abbiamo fatto nuovamente le presentazioni: i ragazzi veniva-no da diverse parti del mondo (Argentina, Brasile, Bosnia, Cile, Guatemala, Messico, Paraguay,

Spagna, Stati Uniti e Uruguay) ed anche dal Trentino (gli ospitanti). Abbiamo fatto un picnic tutti as-sieme e nel pomeriggio ci siamo divertiti molto. Ci siamo divisi in quattro squadre e abbiamo gioca-to tutti insieme al telefono senza fi li, al gioco del fazzoletto, alla corsa con i piedi legati, al pas-saggio del pallone e alla gara di aeri di carta. Il pomeriggio è pas-sato velocemente, condividendo sforzi e divertendoci. I bambini, non ancora stanchi, hanno preso Matteo e sono andati alla ricerca dei due tesori ancora da scoprire. I tesori raccolti erano disegni di animali che vivono nel bosco del Trentino.

Siamo rientrati in struttura per la cena, la stanchezza era tanta ma la sera ci aspettavano Ivonne e Roland che ci hanno mostrato e insegnato le stelle del cielo. Peccato per il tempo, tantissime nuvole coprivano tutto il fi rma-mento.

Ma Ivonne, preparata a questa eventualità, si era portata una scatola magica dove ci ha fatto vedere e raccontato la favola della costellazione di Orione, tutto con l’aiuto di Roland come traduttore e come esperto dell’area.

Iniziamo la giornata un po’ tri-sti, il tempo non ci incoraggiava per niente, il freddo e la pioggia insistevano. La nostra giornata prevedeva la visita alla città di Trento alla scoperta dei tesori nascosti. Cosa fare? Andiamo o non andiamo? I partecipanti bel-gi ci hanno incoraggiato: se per colpa della pioggia dovessimo sospendere ogni attività, il Belgio sarebbe fermo visto che piove spesso! Coraggio, prendiamoci le giacche per la pioggia e partiamo. Dopo una tortuosa discesa dal Monte Bondone con l’autobus pubblico, eccoci a Trento per iniziare la nostra scoperta!

lla stazione ci aspettava Noemi, che subito ci ha spiegato le regole del nostro gioco. Da lì nuovamen-

Soggiorno per famiglie 2014,una bella esperienza per tutti

IL DIARIO DELL’INIZIATIVA CHE SI È SVOLTA A CANDRIAI SUL MONTE BONDONE DAL 5 AL 12 LUGLIO

CONTINUA A PAG. 12

Domenica 6 luglio

Lunedìì 7 luglio

Martedì 8 luglio

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SOGGIOR

Apolline Marie Cécile Maximilien Jean-Marc Jean-Marc Sophie Fabienne Alessandro Jere

te le squadre Blu e Rossa sono partite, in base all’itinerario proposto, a conoscere edifi ci e monumenti, che sono la ricchezza storica e architettonica di Trento. La pioggia ci ha dato un attimo di respiro e abbiamo così potuto apprezzare la bellezza della città e fare tante belle fotografi e.

A mezzogiorno eravamo attesi all’Associa-zione Trentini nel mondo dove il presidente e il direttore ci hanno dato il benvenuto. Dopo un sostanzioso pranzo al sacco siamo partiti per la visita al Museo di scienze naturali (MUSE). Proprio in quel momento è arrivato il diluvio, ma molto coraggiosi a piedi abbiamo raggiunto la nuova struttura del museo. Siamo rimasti impressionati dalla modernità e bel-lezza della struttura ancora quando eravamo all’esterno, e dentro ci aspettava una sorpresa ancora più grande.

La nostra splendida guida Lucilla ci aspetta-va per farci conoscere la fauna delle Alpi. La nostra sorpresa è stata scoprire che il nonno di Lucilla era emigrato in Belgio per lavorare nelle miniere, subito ci siamo sentiti tutti parte di una sola famiglia.

Appena entrati nella sala esposizioni (hall a 6 piani) i bambini ed anche gli adulti sono rimasti scioccati, le sagome degli animali pendevano dal tetto. Ci hanno spiegato che il museo si sviluppa su 6 piani e a ogni piano corrisponde un’altezza diversa della realtà e gli animali sono posizionati a seconda dell’altezza in cui si trovano in natura, così abbiamo visto il cavallo a piano terra e l’aquila all’ultimo piano.

Questa è stata un’immagine che rimarrà sempre come un bellissimo ricordo. Abbiamo passato due ore e mezza all’interno del museo e siamo riusciti a vedere solo il piano con gli animali delle Alpi, il piano del ghiacciaio (con l’esperienza di toccare con mano un pezzo di ghiacciaio che è stato riprodotto all’interno) e la serra tropicale.

Per fi nire in bellezza abbiamo concesso un po’ di tempo libero per divertirsi nell’area dove si trovano postazioni interattive con esperimenti legati a concetti e principi della fi -sica, matematica e scienze naturali. All’inizio pensavamo che solo i bambini ne sarebbero stati attratti, ma dopo qualche minuto anche noi adulti abbiamo cominciato a sperimentare e divertirci.

Siamo rientrati a casa per la cena e dopo, assieme a Danilo, abbiamo disegnato gli abitanti del bosco.

CONTINUA DA PAG. 11 Soggiorno peruna bella espe

L’INIZIATIVA È STATA PROMOSSA DALL GRUPPO GIOVA

Svizzera, Belgdai quali proveniva

tra ospiti e volontardi persone. Tutte

un ricco programmnel bosco e in monl’incontro con il m

trentina, visite ae alla sede de

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RNO 2014

Jean-Marc emy Cristelle Juliette Roland Viviane Mario Anna Gerardo

r famiglie 2014erienza per tutti

ANI E VOLONTARIATO DELLA TRENTINI NEL MONDO

Al mattino abbiamo imparato a cucinare tutti assieme due dolci tipici trentini: i bambini il Salame di cioccolato e gli adulti lo strudel. Ci siamo divertiti e tutti hanno potuto fare l’esperienza di mettere le mani in pasta … direi che i bambini non solo le mani a vedere i visi ricoperti di cioccolato!!!

Dopo pranzo ci siamo spostati alla malga Brigolina dove ci siamo incontrati con i vo-lontari del gruppo micologico “Bresadola” di Trento che ci hanno accompagnato nel bosco alla ricerca di funghi. Dopo qualche ora e i cesti mezzi pieni, siamo tornati in struttura per conoscere meglio i funghi che avevamo raccolto.

Giornata libera per tutti. Dopo cena, Maria-no Monauni “il mago” ci ha dilettato con uno spettacolo di magia che ha fatto impazzire grandi e piccini. A fi ne giornata avevamo tanti piccoli maghi che facevano trucchi di magia.

Mattina presto tutti al parco giochi per li-berare un po’ di energia. In tarda mattinata in struttura ci aspettava “Dina la contadina” per farci conoscere i prodotti trentini. Attraverso “la festa della signora polenta” siamo entrati in contatto con tanti prodotti, abbiamo potuto assaggiare, annusare e toccare con mano tutto.

Nel pomeriggio siamo andati a fare un giro alle Viote (1500 mts), dopo una camminata di un’ora siamo arrivati alla cresta della montagna e si è aperto davanti a noi uno sce-nario mozzafi ato, tra le Dolomiti del Brenta e la Valle dei Laghi. Per i più coraggiosi la salita è continuata, per gli altri invece un bel riposino circondati da fi ori di montagna e aria purissima.

Tornati in struttura ultima cena e festeggia-menti assieme ai volontari.

Possiamo dire che è stata una bellissima esperienza, abbiamo conosciuto delle persone meravigliose, fatto nuove amicizie e ci siamo divertiti tanto.

Abbiamo raccontato cosa accade in Tren-tino tra amici della Trentini nel Mondo su iniziativa dei Volontari. Adesso li presentia-mo: Mario, Matteo, Noemi, Danilo, Diego, Marianna, Giacinto, Marco, Laura, Jonathan, Ivonne, Francesco, Lucia, Leticia e Rosanna. A tutti loro il nostro ringraziamento.

Mercoledì 9 luglio

Giovedì 10 luglio

Venerdì 11 lugliogio e Italia erano i paesiano i partecipanti. Il gruppo, ri, era formato da una ventina e le giornate hanno avuto

ma di iniziative: passeggiatentagna, giochi per i bambini, micologo, lezioni di cucina a luoghi storici, al MUSEella Trentini nel mondo

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CIRCOLI

Brindisi, musica e allegria a Zarateper il decimo compleanno del CircoloLo scorso 29 luglio ricorreva il

10° anniversario della fondazione del Circolo trentino di Zarate (Argentina). La festa si è tenuta domenica 3 agosto nel ristorante “La Cala“ di Zarate, con un pran-zo e l’animazione del “Duetto Nostalgia”, di Patricia ed Emilio; vi hanno partecipato 120 persone, fra cui il coordinatore dei Circoli trentini argentini della Zona Centro, Carlos Alberto Trentín e sua moglie, il presidente onorario della Federazione dei Circoli trentini dell’Argentina e socio onorario del Circolo di Zarate, Luciano Andreolli e sua moglie, la presidente del Circolo trentino di Buenos Aires, Gabriela An-zelini, la presidente del Circolo trentino di La Plata, Rosa Maino,

il presidente della “Unión Italiana XX de Septiembre“, Dino Fa-ienza e sua moglie, il presidente del Club Atlético Paraná, Jorge

Bonfanti e sua moglie, il membro del Consiglio di amministrazione della Cooperativa di Elettricità e Serv. Annessi di Zarate, Nelson

Braillard e sua moglie, membri del Direttivo, soci, amici e fa-miliari.

Il compito di dare inizio ai fe-steggiamenti per questo decimo anniversario è stato del presidente del Circolo, Nestor Guillermo Chiarani, che ha innanzitutto reso omaggio ai soci deceduti, citando in particolare la persona che per prima ebbe l’idea di raccogliere i trentini e i discen-denti trentini della nostra zona, il signor Amadeo Bertolini con sua moglie Noelia, sottolineando che la missione da lui iniziata è ormai compiuta e che certamente Don Amadeo dal cielo continuerà a guidare i nostri passi e a far sì che questa fi amma trentina viva per sempre.

IL PRESIDENTE NESTOR CHIARANI HA RIPERCORSO L’ATTIVITÀ SVOLTA E HA RINGRAZIATO LA TRENTINI NEL MONDO

Il Circolo Trentino di Sydney (Australia) continua la bella tradizione di onorare San Vigilio, Patrono di Trento. Non è sempre fa-cile stabilire una data che sia conveniente per tutti. Quest’anno l’occasione si è presentata domenica 20 luglio, presso il Club Marconi.

La festa è iniziata con la celebrazione della santa messa, presieduta da Padre Bertagnolli,

venuto da Hobart in Tasmania per l’occasio-ne. Soci del Circolo, amici e simpatizzanti, rappresentavano tutte le età – da Vittorio Facchini di 96 anni (il «patriarca» dei Trentini in Australia) a Isaac Gionta di pochi mesi (fi glio di Aldo, e nipote di Paola, che vanta di essere la più popolare nonna dei Trentini, con oltre 50 nipoti!). Purtroppo erano assenti

vari soci fedelissimi a questa festa, fra i quali Vittoria Fontana (per impegni di famiglia) e Berta Aloisi-Cunico (che ci aveva lasciati per il paradiso un paio di giorni prima).

In questa occasione c’è stata la possibilità di rinnovare la tessera annuale per i soci.

Essendo questo incontro anche il raduno annuale dei soci, Joanna Terzi a nome del

Il Circolo di Sydney rinnova la tradizionedi onorare San Vigilio, patrono di Trento,

Famiglia Gionta, con nonna Paola, figlio Franco e alcuni nipoti Aldo e Iole Gionta e famiglia

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CIRCOLI

Il presidente ha continuato il suo discorso facendo un riassunto delle cose realizzate in questi lunghi dieci anni ed esprimen-do un ringraziamento speciale all’Associazione Trentini nel mondo per il contributo inviato per l’organizzazione della festa.

Ha infine concluso con que-ste parole: «Personalmente mi sento molto felice, soprattutto pensando ai sogni che ho potuto realizzare ultimamente, come quello di conoscere la terra e il luogo preciso dove nacque mio nonno, Eligio Celso, e di riprendere i contatti con la mia famiglia trentina, e anche il sogno di questo nostro “10° Anniversa-rio”. Dieci anni fa nasceva questo Circolo, che io considero come un fi glio, e in questi anni ha im-parato a camminare, lo abbiamo fatto crescere e ora che ha dieci anni è tempo di lasciarlo andare, sempre logicamente con il nostro sostegno e con l’esperienza che

ci viene da questi anni trascorsi. Questo anziano Presidente tren-tino-tirolese sta ormai pensando di fare un passo indietro e far sì che sia il sangue giovane del nostro Circolo e dei nostri soci a prendere il timone per cercare nuove rotte, nuovi progetti. Da ultimo non posso non ricordare

la fondamentale collaborazione di mia moglie Silvia e dei mie due “soli”, le fi glie Silvina e Silvana, che mi hanno sempre appoggiato e sostenuto nei momenti diffi cili. E per terminare voglio ribadire con forza che “chi non crede nella sua storia passata, non vive il suo presente e perde completamente

la speranza nel futuro».Durante la festa è stata dichia-

rata “Socia onoraria del Circolo trentino di Zarate” la signora Noelia Travaglini in Bertolini, moglie del fondatore; inoltre il Circolo ha dedicato una tar-ga ricordo alla Cooperativa de Electricidad y Servicios Anexos di Zarate, quale riconoscimento per la costante collaborazione ai nostri progetti culturali.

La giornata, che si è prolungata fi no a tarda sera, è stata piace-volmente animata dal “Duetto Nostalgia” e tutti i partecipanti hanno ballato allegramente sulle note delle belle canzoni proposte con bravura e professionalità da Patricia de Emilio.

Al momento del taglio della stupenda torta, realizzata da due membri del Direttivo, Susana Gatti in Viera e sua fi glia Romina, si è brindato con uno squisito “vin brulè”, preparato da Silvia Puig in Chiarani.

NELLE FOTO.In alto a sinistra,

il direttivo del Circolo: (da sinistra) Joanna

Terzi, Suzy Pedri,Julie Demanincor,

Ugo Bergamoe Gianna Raffaelli.

In alto a destra,i “nonesi” di Sydney (Tamanini, DeOliva, Guido Zanella, Ugo Bergamo) con padre Bertagnolli, in piedi.

A fianco: VittorioFacchini (al centro,

seduto, maglia scura), con parenti e amici.

Comitato ha dato un breve resoconto della Convention dei Trentini in Australia, tenutasi nel settembre scorso, con grande successo.

Durante l’ottimo pranzo si sono esibiti i bambini del Circolo, interpretando una poesia in dialetto trentino dal titolo «I do levroti, molto apprezzata dai presenti.

Il Comitato del Circolo, composto da Jo-anna Terzi-Callegari, Suzy Pedri-Cruzado, Gianna Raffaelli, Julie Demanincor e il nuovo eletto Ugo Bergamo, si meritano un bell’ap-plauso e il ringraziamento di tutti i soci per il loro impegno e generosità nell’organizzare questa festa e altre iniziative durante l’anno.

Padre F. Bertagnolli

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CIRCOLI

SONO STATE ANCHE RINNOVATE ALCUNE CARICHE ALL’INTERNO DEL DIRETTIVO DEL CIRCOLO

Oltre cento soci e socie del Circolo trentino del New England (Stati Uniti) hanno partecipato all’annuale «Polenta Picnic», che quest’anno si è svolto il 10 agosto all’ Erving State Forest.

«È stata una bella e calda giornata nell’ambiente rurale del New England - ha commentato il presidente del Circolo, Vin-cent Maganzini - e con questa iniziativa tentiamo di far vivere il Trentino con le sue tradizioni e la sua cultura, anche qui nel New England e questo è indubbiamen-te uno dei grandi meriti del nostro Circolo».

Accanto alla polenta, i presenti hanno gustato altri saporiti piatti della tradizione trentina, come salsicce, crauti e formaggio.

A fare da sottofondo, c’erano canzoni dei cori alpini trentini. E per chi ha voluto, c’è stata anche la possibilità di fare una nuotata.

Fra i partecipanti, anche il presidente dell’ITTONA (la Fe-derazione dei Circoli trentini del Nord America), Ben Maganzini, insieme alla moglie Gayle.

«Ci siamo proprio divertiti tutti - ha detto Ben Maganzini

Pic-nic con polenta nel boscoper i trentini del New England

- e abbiamo mangiato quallo che ci hanno preparato Eugenia Maganzini e Pietro Garbaini, che sono senza dubbio i migliori chef di questa costa dell’Atlantico».

Al terminedel pranzo si è svolta l’asemblea annuale del Circolo. Fra i punti all’ordine del giorno, l’elezione di alcuni componenti del direttivo. John Campedelli è stato riconfermato nella carica di vice presidente; ad Eiza Corrà è stato affi dato l’incarico di «Cor-responding Secretary» e a Marie

Dodge quello di «Recording Secretary». Durante il picnic dell’’anno prossimo si procederà all’elezione del presidente e del tesoriere (cariche attualmente ricoperte da Vincent Maganzini ed Elizabeth Sweitzer).

Sono state consegnate anche le borse di studio messe a disposi-zione dal Circolo, vinte da Olivia Winship e Brendan Sweitzer, ai quali sono andati i complimenti di tutti i presenti.

In un messaggio inviato dopo

il picnic, il presidente ha rin-graziato tutti i partecipanti. Un ringraziamento particolare è stato rivolto a tutti coloro che hanno dato una mano a progettare e or-ganizzare l’iniziativa e che hanno lavorato durante la giornata, che ha avuto grande successo.

Direttivo tutto «rosa» al Circolo di SeattleALLA PRESIDENZA È STATA ELETTA MARY BETH MOSER CHE HA PRESO IL POSTO DI JOAN BARKER, NOMINATA TESORIERE

Il Circolo di Seat-tle (Stati Uniti) ha recentemente rinno-vato il suo direttivo, che ora è interamente composto da donne.

Ne fanno parte (da sinistra a destra nel-le foto): Mary Beth Mosèr (presidente), Dana Deseck-Piazzon (vice presidente), Shawna Gibson (segretaria), Joan Barker (te-soriere) e Maggie Newhouse (rappresentante dei giovani).

I nonni di Mary Beth Mosèr sono Edvi-ge Albasini della Val di Sole ed Emanual Faustini di Salorno, Anna Casagranda di Bedollo e Giovanni Moser di Faida di Piné, tutti emigrati in Colorado nel corso del ventesimo secolo. Per motivi di lavoro ha lasciato il Colorado per raggiungere lo stato di Washington e ora Mary Beth considera il Nord Ovest la sua casa. Recentemente Mary Beth ha completato tesi di dottorato dedicata alle tradizioni popolari del Trentino.

La nonna paterna di Dana Deseck-Piazzon è nata a Darzo (nei pressi di Storo), in Trenti-no. Dana è nata nel Michigan e si è trasferita nel nord-ovest quando aveva cinque anni ed è cresciuta a Whidbey Island.

Dopo la laurea, Dana e la sua famiglia si sono recati in Trentino e hanno visitato il paese natale della nonna. Ha vissuto in Corea del Sud dove ha insegnato inglese ai bambini e poi agli adulti. Dana si è laureata presso l’Università di Washington.

Shawna Gibson è originaria di Silverton, Colorado, dove i suoi bisnonni (nome fami-glia di Todeschi) emigrarono da Sover e da Montesover, in Val di Cembra. Ha conseguito

il dottorato in criminologia presso l’Univer-sità di Trento e durante la sua permenenza in Trentino ha avuto la fortuna di incontrare molti parenti.

Joan Barker è la presidente uscente e uno deI soci fondatori del Circolo trentino di Seattle. Nata a Seattle nel 1936, è fi glia di Elsie Zadra Johnson, a sua volta fi glia di Fiore Amadeo Zadra e Domenica Fellin, entrambi di Revò.

Maggie Newhouse è una matricola alle scuole superiori ed è nuotatrice agonistica, che ha avuto la possibilità di viaggiare in Italia. Si interessa di progetti giovanili foca-lizzati sul servizio alla comunità.

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CIRCOLI

L’appello del Circolo di Bento Gonçalves,restauriamo le case dei primi emigrati

Il 5 settembre si è svolto a Bento Gonçalves (Rio Grande do Sul - Brasile) il «Festival del vino coloniale», che ha offerto la possibilità di degustare i vini prodotti dalle cantine del luogo, in prevalenza gestite da discendenti degli emigrati trentini arrivati in Brasile a partire dal 1875.

Alla manifestazione era presente anche il Circolo trentino di Bento Gonçalves, con un suo proprio spazio, che ha utilizzato per far conoscere la sua attività e i progetti culturali che sta promuovendo e realizzando.

In particolare il Circolo ha richiamato l’attenzione dei numerosi visitatori su due iniziative: la prossima edizione della «Merica Merica. MagnaBento - Cammino di pietra», in programma il 19 ottobre e il progetto deno-

minato «Itinerario culturale. Ricordi d’Italia», che prevede il restauro di decine di costruzioni storiche. Fra gli edifi ci da restaurare ci sono anche le prime residenze degli emigrati arri-vati dal Trentino.

Durante il festival sono state numerose le persone che hanno fatto sosta presso lo spa-zio del Circolo, per farsi scattare una foto e manifestare in questo modo il loro appoggio al progetto «Ricordi d’Italia». Fra le persone che si sono fatte fotografare, anche il sindaco e vicesindaco di Bento Gonçalves, assesori del comune e il deputato Pepe Vargas.

Il Circolo ha anche distribuito un opuscolo di una ventina di pagine, che racconta la storia dell’emigrazione trentino-tirolese nella zona di Bento Gonçalves.

I vini e gli assaggi di piatti della tradizione trentina sono stati molto apprezzati da coloro che si sono fermati presso lo spazio gestito dal Circolo.

Sergio Giordani

Sono la bandiera italiana e quella del Brasile a fare da sfondo alla foto di gruppo del nuovo direttivo del Circolo trentino di São Sepé (Rio Grande do Sul). Con orgoglio la nuova dirigenza mosTra anche il labaro del Circolo e la bandiera del Rio Grande do Sul.

Il direttivo è così composto:Presidente: Elson Roberto Giuliani; Vice presidente: Valmi João

Giuliani; Segretaria: Leandra Marzari; Segretario: Felipe Giulia-ni Fantinel; Primo Tesoriere: Aldair Pisetta; SecondoTesoriere: Laurence da Fonseca Leonardi. Consiglieri titolari: Gabriele Rech dos Santos, Giordano Posser Moro, Leandro Marzari. Consiglieri supplenti: Caroline dos Santos Giuliani e Ivana Posser Giuliani

Il Circolo di São Sepéha eletto il direttivo:Elson Roberto Giulianiè il nuovo presidente

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CIRCOLI

TRAMITE INTERNET TUTTI GLI INTERESSATI POSSONO VISUALIZZARE E SCARICARE UNA COPIA INTEGRALE DEL QUADERNO

È stato consegnato al Circolo Trentino di Rio dos Cedros (Bra-sile) un importante documento storico della città. Si tratta dei primi atti dell’antica cooperativa di Rio dos Cedros, fondata dagli emigrati trentini e loro discen-denti.

Il documento è stato trovato durante i lavori di demolizione di una vecchia casa nel quartiere di “Barra Sul” della città di “Bal-neário Camboriú” (provincia di Santa Catarina – Brasile). L’im-prenditore Antonio Ailton Mar-tins, 53 anni, tecnico idraulico, residente della città, ha trovato il documento abbandonato nella casa dopo la demolizione. Ha salvato e custodito il documento per diversi anni.

Dopo aver identifi cato la sua città d’origine, ha deciso di entra-re in contatto con il suo principale ente culturale, il Circolo Trentino di Rio dos Cedros, per donare il documento.

PERCHÉ IL DOCUMENTOÈ IMPORTANTE

Una volta in possesso del Cir-colo Trentino, tale documento è stato studiato e analizzato in profondità, in modo da fare colle-gamenti con la storia e gli eventi della città.

Il documento è il primo verbale della vecchia cooperativa di Rio dos Cedros. Tutti i registri sono stati scritti in lingua italiana.

Per capire l’importanza di questo documento, è necessario un riassunto storico: nella storia delle cooperative a Rio dos Ce-

dros, si è registrata la fondazione di due cooperative che non hanno superato i primi anni: la “Società del Tabaco”, fondata nel 1893, e la “Società di Mutuo Socorso“, nel 1897. Entrambi, come detto, non hanno progredito.

Il terzo tentativo (e di successo) ha portato nel 1899 alla fondazio-ne della “Società Cooperativa di Rio dos Cedros” , sotto la guida di Andrea Largura e Giovanni Rossi. Questo documento storico (il verbale) fa riferimento a questa cooperativa (la cui sede è ancora conservata nel centro di Rio dos Cedros).

Anche se la prima data scritta

nel verbale è il 1904, si ritiene che queste siano le prime note sulle attività della cooperativa, anche perché il verbali indicano che essi stessi sono i primi ad essere registrati sulla cooperativa.

Il verbale inizia con l’elenco dei nomi del consiglio eletto nella sessione del 28 Aprile 1904: Pre-sidente, Silvio Campestrini; Vice presidente; Sperandio Bendotti; Cassiere, Eugenio Floriani; Fi-scale, Giuseppe Christelli; Con-siglieri: Lino Paternoli, Luziero Buzarello, Giuseppe Ghadotti, Eugenio Campregher, Ignazio Trizoto, Abramo Gianpiccoli, Antonio Lenzi, Batista Buzarel-

lo, Domenico Largura, Luiggi Brancher.

Nella sessione del 6 agosto 1904, sono stati eletti il segre-tario e il vice segretario, rispet-tivamente Domenico Largura e Sperandio Bendotti.

È possibile notare che alcuni nomi sono stati scritti con piccoli errori, ma si è scelto di mante-nere la trascrizione rispettando quelli contenuti nel verbale. Si può anche notare che tra i nomi elencati, alcuni si riferiscono agli immigrati e ai loro fi gli. Alcune di queste persone hanno avuto prestigio nella comunità di Rio dos Cedros, come Sperandio Bendotti, che era “ispettore di blocco” (responsabile per la registrazione civile nelle antiche colonie).

Inoltre, questo documento descrive come si faceva il com-mercio del tabacco, il prodotto principale d’esportazione di Rio dos Cedros, e di come funzionava la cooperativa.

A un certo punto si scrive anche su Giovanni Rossi, fortemente le-gato alle idee liberali e socialiste, che fu ripudiato dal clero locale e dalla società ma che contribuì a sviluppare importanti sistemi agricoli a Rio dos Cedros ed aiutò molto i coloni (anche con la creazione della cooperativa) prima di lasciare defi nitivamente la colonia.

Alla fi ne, ci si rende conto che questo libro, che è stato utilizza-to per registrare i verbali della cooperativa, è servito anche per registrare brevi biografi e di rio-

Consegnato al Circolo di Rio dos Cedrosun documento di grande valore storico

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dA sinistra l’atto di donaazione controfirmato dal vice presidente del Circolo, Andrey José Taffner Fraga, e a destra la copertina del registro.

Il registro che riporta i primi atti della SocietàCooperativa di Rio dos Cedros fondata da emigrati trentini nel 1899, era stato ritrovato durante i lavoridi demolizione di una casa a Balneario Camboriù

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cedrensi. Questo fatto aumenta l’importanza di questo docu-mento per la storia delle famiglie della città.

In pochi parole, si tratta di un documento di interesse per tutti coloro che ricercano la storia e la cultura di Rio dos Cedros.

LA COPERTURAMEDIATICA

Come detto, questo documento è stato trovato nella demolizione di una vecchia casa nel quartiere di “Barra Sul” della città di “Bal-neário Camboriú” (provincia di Santa Catarina – Brasile).

Non si sa ancora come questo documento sia finito in quella casa. Ci sono diversi teorie. Tuttavia, per ora, ciò che si sa è che questa scoperta ha creato un

grande impatto.Ancora prima di essere con-

segnato al Circolo Trentino, il documento è stato presentato il 30 maggio presso il programma “Panorama Geral”, nel canale “TV Panorama Litoral” (questo canale, della città di Balneário Camboriú, è collegato alla rete nazionale “TV Cultura”). Il do-cumento è stato presentato dal vivo durante il programma, e si è anche parlato un po’ della storia di Rio dos Cedros.

Poi, il 31 maggio, il documento è stato consegnato al Circolo Trentino di Rio dos Cedros per studi e analisi, per verificare l’importanza e il contesto storico del documento.

Successivamente, il 9 luglio, il documento è stato nuovamente presentato dal vivo nel program-

ma “Panorama Geral”, questa volta con la partecipazione di Andrey José Taffner Fraga, vice presidente del Circolo Trentino di Rio dos Cedros. Taffner ha spiegato il contesto storico in cui è stato inserito tale documento nella storia di Rio dos Cedros, ha parlato un po’ della storia della città e ha presentato un breve video su Rio dos Cedros.

In quello stesso programma, alla presenza del presentatore Gilberto Luz, è stato ufficial-mente fi rmato il “Strumento di Donazione” e il documento è stato donato al Circolo Trentino di Rio dos Cedros.

COSA FARE PER ACCEDEREAL DOCUMENTO STORICO

Il Circolo Trentino di Rio dos

Cedros ha reso questo documento disponibile su internet per tutte le persone interessate.

Per visualizzare e scaricare questo documento storico, si deveaccedere al seguente link:

http://www.mediafire.com/view/81w1cybzvnz29fu/verbale.pdf

Poiché si tratta di un file di grandi dimensioni, la visualiz-zazione può richiedere un po’ di tempo. Per scaricare il fi le sul computer basta cliccare sul link “Download” nell’angolo in alto a sinistra della pagina. Quindi l’utente viene reindirizzato a un’altra pagina, poi basta con-fermare cliccando nuovamente su “Download”.

Andrey José Taffner Fraga

Il documento rivesteparticolare importanza perché descrive come si

faceva il commerciodel tabacco, il prodotto

principale d’esportazione di Rio dos Cedros, e come funzionava la cooperativa e perché accanto ai verbali

riporta anche brevibiografi e di personaggie famiglie riocedrensi

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Per comunicare con la redazione del mensile:[email protected]

Da due anni l’associazione «Baita Tren-tina di Grenoble» (Francia) - della quale è presidente Jacques Bazzoli - ha trasferito la sua sede a Chatte (località che dista 60 km da Grenoble).

Presidente e membri (nuovi e vecchi) dell’associazione desiderano dare e trovare nuovi stimoli affi nché l’associazione possa continuare anche in futuro il suo lavoro.

Come ogni anno la «giornata della polenta» offre l’opportunità di riunire i «trentini» e i loro amici della regione del Dauphiné.

Domenica 22 giugno, ci siamo infatti ritrovati a St. Romans dai fratelli Bazzoli (Jacques e Vigile) che ci hanno gentilmente accolti e ospitati.

I partecipanti erano meno numerosi del

solito, ma nonostante ciò abbiamo trascorso una bella giornata. Il sole e il buono umore di ciascuno hanno contribuito alla riuscita dell’incontro.

Il bar è stato, come al solito, il luogo dove la simpatia e la disponibilità di tutti hanno permesso un vivo scambio di ricordi.

Pure i bambini hanno avuto il loro momento di divertimento: gara di pesca di libri e di giocattoli.

Vogliamo inoltre ricordare Pierre Bonaz-za che quest’anno ci ha lasciato. Anche lui, assieme a sua moglie Anna, ha contribuito molto a mantener viva la nostra associazione.

Segnalo inoltre che la nostra associazione «Baita Trentina di Grenoble» dal 2 settem-bre e per tre settimane, ha ospitato a Chatte l’esposizione «Un air d’Italie», che racconta la vita degli italiani arrivati in Francia .

Elisa RevolSegretaria dell’associazione

Sole e buonumore per i trentini di Grenoble

IL 22 GIUGNO SI SONO RITROVATI A CHATTE PER IL TRADIZIONALE PIC NIC ALL’APERTO CON MENU A BASE DI POLENTA

La prima lezione del corso di cucina de-nominato «Sapori trentini», organizzato dal Circolo trentino di Carmelo in Uruguay, è stata dedicata ai «grostoi».

Il Coro del Circolo il 6 settembre ha parteci-pato al sesto Incontro dei cori che si è svolto nella città Ombeus de Lavalle. Il Coro si esibirà anche il 4 ottobre nel salone delle feste dell’Hotel Casino Carmelo e il 7 novembre, sempre a Carmelo, nella sede del Club Union.

CIRCOLO DI CARMELO (URUGUAY)

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DALLE VALLI

La storia agricola trentina, in particolare quella antecedente la Prima Guerra Mondiale, si potrà conoscere ed approfondire con un semplice “clic”. La Fonda-zione Edmund Mach ha avviato, infatti, la digitalizzazione delle più importanti riviste storiche agricole: l’Almanacco agrario nelle annate dal 1883 al 1915 e il Bollettino della Sezione di Trento del Consiglio provinciale d’agri-coltura pel Tirolo, dei Consorzi agrari distrettuali e dell’Istituto agrario provinciale di S. Michele dal 1885 al 1914. Si tratta di un primo lotto di riviste che ora escono dagli scaffali delle biblio-teche e diventano comodamente accessibili a tutti.

Il progetto è coordinato dalla biblioteca della Fondazione Mach con la supervisione scientifica dell’Uffi cio per i beni archivistici, librari e archivio provinciale.

“Si tratta di un nuovo modo per diffonderle maggiormente tra i cittadini, per capire come era la vita agricola e sociale

nel trentennio antecedente la prima guerra mondiale” spiega la responsabile della biblioteca, Alessandra Lucianer.

L’accesso alla versione digita-lizzata delle riviste può avvenire sia dalla scheda del Catalogo Bibliografico Trentino (CBT), sia dalla pagina Archivi digitali del sito della biblioteca FEM. Ciascuna scheda catalografica

Basterà un semplice «clic» per conoscerela storia agricola trentina dal 1883 al 1915

in CBT è stata aggiornata con l’aggiunta dell’indirizzo web per l’accesso alle annate digita-lizzate. Sulla piattaforma dedi-cata, poi, è possibile sfogliare i fascicoli, effettuare ricerche per parola chiave, per data, nome e cognome, ecc

Sfogliando l’Almanacco agra-rio del 1915 scopriamo che gli alunni che frequentavano San

Michele nel 1914 erano 76. Cento anni dopo sarebbero diventati 980. In entrambe le riviste si trovano rubriche fisse, riguar-danti per esempio le fasi lunari, il calendario di fi ere e mercati della provincia, le tariffe postali e doganali, le tabelle di conver-sione tra vecchie e nuove misure, le osservazioni meteorologiche, ecc., insieme con articoli tecnici relativi alle principali coltiva-zioni agrarie, la viticoltura, la frutticoltura, l’allevamento del bestiame, il caseifi cio, la bachi-coltura e i resoconti delle lezioni delle cattedre ambulanti, contri-buti tutti destinati all’istruzione dei contadini e al miglioramento delle pratiche agricole. Perio-dicamente compaiono i rendi-conti delle attività dell’Istituto Agrario provinciale e Stazione sperimentale di San Michele e le Cronache e atti del Consiglio d’Agricoltura e di tutti i Consorzi agrari distrettuali. Non mancano avvisi di pubblica utilità e i primi inserti pubblicitari.

HA PRESO IL VIA A SAN MICHELE IL PROGETTO DI DIGITALIZZAZIONE DELLE RIVISTE STORICHE AGRICOLE PIÙ IMPORTANTI

Per accedere all’Almanacco Agrariohttp://pressviewpat.immanens.com/it/pv.asp?group=58

Per accedere al Bollettino della Sezione di Trentodel Consiglio provinciale d’agricoltura pel Tirolohttp://pressviewpat.immanens.com/it/pv.asp?group=57

Dagli alunni della classe terza della Scuo-la Primaria di Revò, abbiamo ricevuto la notizia che ben volentieri pubblichiamo qui di seguito.

Durante l’anno scolastico 2013-14, noi alunni della classe terza abbiamo approfon-dito il tema dell’emigrazione. A settembre 2013 abbiamo visitato la mostra “Storie di emigrazione in Val di Non” promossa dalla Comunità della Valle di Non con la Fondazio-ne Museo storico del Trentino e dai Comuni di Cagnò, Revò, Romallo, Cloz e Brez a Casa Campia, dove abbiamo potuto osservare fotografi e, immagini e oggetti e conoscere la realtà dell’emigrazione nel passato.

L’approfondimento in classe, la lettura di testi storici (“Nelle viscere di queste miniere” della dott.ssa Maria Floretta) e di letteratura (“Dagli Appennini alle Ande” di Edmondo de Amicis e “Dall’Atlante agli Appennini” di Maria Attanasio), la visione del DVD “Anelli di Stagione” realizzato dal Coro Maddalene in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Revò, le visite alla Biblioteca comunale

e la ricerca su internet ci hanno aiutato a conoscere e approfondire il tema dell’emigra-zione attraverso documenti storici, racconti, immagini, fotografi e, canzoni.

Abbiamo avuto l’opportunità di conoscere anche dalla viva voce dei protagonisti la vita e i sentimenti dell’emigrante: la signora Mary Corrà, emigrata da Revò a New York all’età di cinque anni, e il signor Dalibor Mihaljevic, croato immigrato a Cles da vent’anni.

Abbiamo capito che la necessità di emigra-re, la speranza di migliori condizioni di vita, l’adattamento ad un nuovo ambiente e ad una nuova cultura, l’accoglienza, la tolleranza, il rispetto della diversità e la nostalgia del paese d’origine accomunano gli emigranti di ieri e di oggi.

A conclusione del nostro lavoro, la Bi-bilioteca comunale, l’Istituto comprensivo e l’Assessorato alla cultura del Comune di Revò hanno indetto un concorso dal titolo “Emigranti di ieri e di oggi”, articolato nelle sezioni testo, poesia e disegno.

Il 4 giugno, presso la sala convegni a Casa

Campia, si è tenuta la serata di premiazione del concorso, durante la quale abbiamo pre-sentato a tutta la comunità il nostro lavoro, le nostre rifl essioni e i canti sull’emigrazione preparati durante l’anno (“Emigranti” e “Il Naufragio della nave Sirio” del Coro Mad-dalene di Revò).

I nostri genitori ci hanno accompagnati in questa esperienza componendo un piccolo coro e presentando le canzoni „Merica“ del Coro Martinella di Serrada di Folgaria e “Can-to dell’emigrante”. Anche il Coro Maddalene ha collaborato con grande disponibilità alla serata, presentando a sua volta alcuni pezzi sull’emigrazione tratti dal suo repertorio.

Gli elaborati che abbiamo realizzato per il concorso sono stati esposti per tutta l’estate presso la Biblioteca comunale di Revò.

Invitiamo quanti fossero interessati a vi-sionarli e gli emigrati di Revò e della Val di Non raggiunti dalle pagine di “Trentini nel mondo” a contattarci ed inviarci le loro storie di emigrazione, che leggeremmo e conosce-remmo volentieri.

Testi, poesie e disegni sugli «Emigranti di ieri e di oggi»GLI ALUNNI DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA DI REVÒ HANNO FATTO UN APPROFONDITO LAVORO DI RICERCA

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226 - 2014

REPORTAGE

Siamo rientrati dal Brasile. Mano a mano che il ricordo della stanchezza svaniva, subentrava in noi una nostalgia struggente per quelle terre, quasi avessimo lasciato un vero “paradiso terre-stre”. Così, proprio come in un fi lm, abbiamo rivisto (e rivissu-to) tutto il nostro viaggio, dalla partenza di notte da Roma fi no all’arrivo a Rio de Janeiro.

Situata in una meravigliosa baia dell’Oceano Atlantico, vista dall’alto, coi suoi cocuzzoli, il Pan di Zucchero con l’imponente statua del Cristo Redentore, le nu-merosissime favelas e un’infi nità di grattacieli, case e casupole, vale a dire un agglomerato urbano di oltre dieci milioni di abitanti, l’ex capitale del Brasile ci appa-re davvero immensa e ci fa una grande impressione.

Nel grande aeroporto sostiamo per qualche ora, quindi siamo di nuovo sull’aereo che ci porterà a Foz do Iguassù, nello stato del Pa-ranà, dove è prevista, per il giorno seguente, la visita alle imponenti cascate, chiamate a giusta ragione una delle meraviglie del mondo. Situate sull’omonimo fiume, esse costituiscono la meta di molti turisti provenienti da tutto il mondo: data la maestosità dello spettacolo, trova giustifi cazione anche il grande numero di visita-tori e la fama che le cascate stesse hanno acquisito nel mondo!

Qui, presso il ristorante Porto Canoas che s’affaccia sul fi ume,

un ottimo pranzo a base di piatti tipici locali, come i fagiolini rossi col riso, ci rimette in sesto e ci consente di ripartire in volo per Curitiba, la capitale del Paranà, e da lì proseguire poi il viaggio in pullman per Rio dos Cedros, uno di più importanti centri coloniz-zati dai Trentini, oltre un secolo fa, nello Stato di Santa Catarina.

L’arrivo di notte, anche se non ci consente di ammirare la bel-lezza e la novità del paesaggio, ci offre tuttavia l’opportunità di gustare in anteprima, oltre alla tradizionale cena a base di polenta, luganeghe e formai e altri cibi locali, anche un saggio della calorosa accoglienza delle

Di nuovo in Trentino, con nostalgiae gratitudine per gli amici brasiliani

famiglie di origine trentina colà residenti.

Pernottiamo a Rio dos Cedros e, col sorgere del nuovo giorno, cominciamo a comprendere ap-pieno il signifi cato e l’importanza del nostro viaggio.

Nei saluti e negli abbracci che ci scambiamo con i vari Catoni, Odorizzi, Lenzi, Tomaselli, Ba-gattoli, Vicenzi ecc., nel nostro e loro esprimersi esclusivamente in dialetto trentino (lo stesso di moltissimi anni fa, quando par-tirono dalla provincia di Trento, allora tirolese, i primi coloni), c’è un vero e proprio ritrovarsi fra amici di vecchia data, c’è il desiderio, più o meno inconscio,

di conservare, assieme alla parla-ta, anche i ricordi e le tradizioni, ma soprattutto i valori dei loro progenitori, gente considerata da sempre, in tutto il mondo, molto onesta e dignitosa.

Durante il giorno, ed anche nei giorni che seguiranno, avremo modo di vedere come i discen-denti dei coloni trentino-tirolesi, partiti con nulla dalla madrepatria sul fi nire del secolo XIX, si siano rifatti alla grande dei sacrifi ci e delle sofferenze dei loro antenati, perché le valli che visitiamo (bel-lissime la Valle dei Laghi e quella dei Venti), le alture e i campi ci appaiono rigogliosi e fertili (qui il verde è sempre di casa!), mentre i paesi, le vie e le case che andiamo visitando ci appaiono molto cura-ti e funzionali, realizzati nel pieno rispetto dell’ambiente naturale.

Suggestiva, qui a Rio dos Ce-dros, è pure la Santa Messa solenne, celebrata nella chiesa dedicata a S. Maria Assunta (co-struita nel 1950, in ricordo della Madonna di Cavedine): bellissi-me e avvincenti le voci del coro parrocchiale che, in nostro onore, eseguono canti interamente in lingua italiana.

Al termine della cerimonia il coro, con tutta l’assemblea dei fedeli, si esibisce nella notissima “Merica, Merica, Merica, cossa saralo ‘sta Merica...”, facendoci commuovere e d’improvviso ri-tornare bambini, al tempo in cui i nonni ci parlavano di partenze

IRIS FONTANARI MARTINATTI CONDIVIDE RICORDI E SENTIMENTI DOPO UN VIAGGIO FRA LE COMUNITÀ DI EMIGRATI

Il 19 febbraio scorso io e mio marito Giorgio, assieme ad altre nove persone comprendenti anche il parroco don Luigi Benedetti e il sindaco Renzo Travaglia, quasi tutti provenienti da Cavedine e din-torni, siamo partiti alla volta del Brasile, per un viaggio turistico-culturale e, per alcuni, anche di lavoro.

Tuttavia il nostro principale intento era quello di far visita ai luoghi dove, fra il 1870 e il 1900, erano approdate molte famiglie di emigranti trentini, fra le quali anche quelle di audaci e laboriosi “Cavedineri”, che avevano dato inizio alla bonifi ca di quelle terre, trasformando le paludi e la fi tta foresta in suolo coltivabile.

In quelle regioni sarebbero poi sorte numerose colonie, molto fi orenti e svilup-pate sia dal punto di vista commerciale e

industriale che da quello socioculturale.Ideatore e promotore entusiasta e instan-

cabile del nostro viaggio è stato Giuliano Berti (primo a destra nella foto sulla pagina a fi anco), un “brasiliano” residente a Ne-reu Ramos, nello Stato di Santa Catarina, il quale, pur abitando in Brasile, ha sempre sentito l’orgoglio di appartenere alla stirpe degli immigrati di Cavedine (è il pronipote di Antonio Berti e di Barbara Dorigatti, partiti nel 1875 ed ora sepolti nel cimitero di Nereu Ramos).

Giuliano è attualmente impegnato nell’o-pera di conservazione e trasmissione delle tante memorie e testimonianze, nonché delle usanze e consuetudini e soprattutto del linguaggio che i progenitori trentini portarono con sé nel lunghissimo viaggio al di là dell’Oceano.

A Giuliano va il nostro caloroso grazie per l’opportunità offertaci di poter, seppu-re in un lasso di tempo piuttosto limitato, conoscere tante persone gentili, ospitali e generose, alle quali saremo sempre ricono-scenti: esse ci hanno fatti sentire come “a casa nostra” in questa terra che, benché all’inizio sia stata per i nostri emigranti causa di frustrazioni, lacrime e disagi d’ogni genere, ha tuttavia permesso, poi, ai discendenti di usufruire dell’attuale benessere e di tante soddisfazioni morali e materiali.

Un grazie particolare va anche all’amico Valdemar Dallagnolo di Jaraguà do Sul, che ci ha accompagnati per gran parte del nostro viaggio e ci ha gratifi cati della sua presenza e della sua amicizia.

Iris Fontanari Martinatti

Nei saluti in dialetto e negli abbracciche ci scambiamo c’è un vero e proprio ritrovarsi

fra amici di vecchia data, c’è il desiderio,più o meno inconscio, di conservare, assiemealla parlata, anche i ricordi e le tradizioni,ma soprattutto i valori dei loro progenitori

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REPORTAGE

di compaesani per terre lontane e del tutto sconosciute, e di tante lacrime e di strazianti addii...

All’uscita della chiesa gli ospiti ci salutano con affetto e, sulla base dei cognomi, noi ricono-sciamo il paese di origine dei loro antenati. Si rimembrano storie di partenze e di viaggi transoce-anici lunghissimi e diffi coltosi, di disagi indicibili e di tanti patimenti nel procurarsi il cibo e nel combattere gli animali feroci (e gli indios!), ma soprattutto si sottolinea l’acuta, struggente nostalgia che i nostri Trentini devono aver provato per la patria lontana.

NEL MUSEODI RODEIO

Il giorno seguente partiamo per Rodeio, un’altra comunità trentina brasiliana, dove abbiamo modo di incontrare la signora Iracema Maria Moser, oriunda di Faida (Piné) e presidente dei Circoli Trentini del Brasile, per-sona straordinaria, molto colta e provvista di titoli e onorifi cenze (è pure Cavaliere all’Ordine del Merito della Repubblica Italiana) che ci farà visitare il piccolo ma interessante museo - un facsimile di quello “degli usi e costumi della gente trentina di San Mi-chele all’Adige” - e rimarrà a pranzo con noi presso il ristorante “Adesso Cucina Moser” dove si sta svolgendo la festa, allestita dai numerosissimi discendenti dei Travaglia (partiti da Cavedine moltissimi anni fa e qui “appro-dati”) in onore del sindaco di Cavedine, Renzo Travaglia che fa parte, come già ricordato nella premessa, della nostra comitiva.

Io e mio marito rimaniamo a Rio dos Cedros per alcuni giorni perché io devo ancora recuperare forze e salute, dopo una malattia

che m’ha colpita poco prima della partenza, e proprio non me la sento di proseguire il viaggio. Aspetteremo qui gli amici che poi verranno a riprenderci, ospiti della famiglia di Rosetta Catoni Odorizzi, che ci offrirà uno splen-dido soggiorno, consentendoci di conoscere e apprezzare a fondo la disponibilità e la generosità della gente locale.

Nel proseguire poi il viaggio, che ci porterà sempre più verso sud, non può mancare la visita al santuario di Santa Paolina Visin-tainer, nata a Vigolo Vattaro nel 1865 e poi partita coi genitori per il Brasile all’età di dieci anni .

Siamo in quel di Nova Tren-to, un’altra delle principali co-lonie fondate dai Trentini in Brasile, che conta attualmente circa 12.000 abitanti. Il luogo è situato in una piccola valle che assomiglia, come altre visitate in precedenza, a quelle del nostro Trentino, con i pendii coltivati, i campi in cui crescono le viti e i fi anchi dei monti fi tti di vegeta-zione.

Qui visse Amabile Lucia Vi-sintainer ed ora qui è venerata la santa suora che fu generosa, tenace nei propositi e capace di impensabili sacrifici, la quale seppe tenere, per tutta la vita, lo sguardo sempre rivolto al Cielo.

Verso sera giungiamo a Flo-

rianòpolis, la capitale dello Stato di Santa Catarina, che ha circa mezzo milione di abitanti è ed un’isola sull’Atlantico a pochis-simi metri dalla terraferma, dove pernottiamo dopo aver gustato un’ottima cena a base di pesce.

IL SANTUARIO MARIANOPIÙ GRANDE DEL MONDO

La prossima tappa sarà il San-tuario mariano più grande del mondo, quello della famosissima Aparecida, la Madonna nera che è anche la patrona del Brasile.

Vi giungiamo che è quasi notte, dopo aver raggiunto in aereo la grande metropoli di S. Paolo e aver preso il pullmino che ci permetterà di godere di un paesaggio ora del tutto diverso: non più foreste e monti ricoperti di fi tta vegetazione, ma praterie sassose e pascoli a non fi nire dove lo sguardo può spaziare lontano, e sopra di noi un cielo azzurro e tersissimo, come quello degli altri Stati che abbiamo finora attraversato.

Nel tardo pomeriggio don Luigi concelebra la Messa con altri due sacerdoti in una chiesa immensa e affollatissima di gente che sembra provenire da molti luoghi della Terra, visti i costumi e i tratti fi sici delle singole persone.

Un coro di voci bellissime

accompagna il rito in modo così tanto toccante e suggestivo, che i canti sembrano arrivare fino alla volta del grandioso tempio; intanto i nostri occhi cercano la Madonnina nera che è posta in alto in una nicchia dorata, nella parete di fronte all’altare.

Quando, al termine della Mes-sa, passiamo sotto la nicchia per osservarla più da vicino, possia-mo anche ammirare sul muro sottostante l’illustrazione del miracolo che ha dato poi origine alla devozione popolare in questo luogo sacro.

Trattasi di una pesca miracolo-sa, effettuata nell’oceano molti anni addietro, da alcuni schiavi di colore dopo che gli stessi avevano rinvenuto, dapprima il solo corpo e poi anche la testa, di una Madonnina nera (quella qui venerata, per l’appunto).

Tutto ciò ci colpisce molto, soprattutto dopo aver appreso che qui i miracoli sono stati e sono tuttora moltissimi e che da sempre i pellegrini vengono a chiedere alla Madonna Apareci-da grazie e benedizioni speciali, proprio come lo scorso anno fece Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù.

Terminata la visita al Santuario, si è quasi concluso anche il nostro viaggio; ora ci attende il lungo rientro da San Paolo a Roma. Nella trasvolata sull’oceano ab-biamo tutto il tempo necessario per ripercorrere con la memoria i tanti momenti emozionanti del nostro soggiorno in Brasile: no-nostante siamo ancora spossati dalla stanchezza, sentiamo tut-tavia nel cuore tanta nostalgia e gratitudine per gli amici brasiliani che ci hanno fatto davvero vivere un’esperienza davvero unica!

Iris Fontanari Martinatti

Abbiamo avuto modo di vedere come i discendenti dei coloni trentino-tirolesi, partiti con nulladalla madrepatria sul fi nire del secolo XIX,si siano rifatti dei sacrifi ci e delle sofferenze

dei loro antenati, perché le valli visitate, le alturee i campi ci sono apparsi rigogliosi e fertili,mentre i paesi, le vie e le case che abbiamo

visitato sono molto curati e funzionali

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246 - 2014

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CALENDARIO27 settembre

C.T. La Louviere (BE): festeggiamenti per il 10° anniversario

con il gruppo “antichi valori”

C.T. Toronto (CA): cena della Val di Gresta “polenta e lumache”

6-10 ottobre

C.T. Bento Gonçalves (BR): mostra fotografica “Giorno Nazionale

dell’Italia” nella via del Vino

8 ottobre

C.T. Denver – Colorado (USA): riunione mensile

11 ottobre

C.T. Bento Gonçalves (BR): sfilata civica nella settimana del comune

17-19 ottobre

A Villa Madruzzo, Trento, Convegno EZA-UNAIE

“Cambiare paese per cercare/creare lavoro”

19 ottobre

C.T. Colonia Manuel Gonzalez (MX): 133° anniversario

dell’emigrazione italiana in Messico e della fondazione della

Colonia Manuel Gonzalez

C.T. Bento Gonçalves (BR): III Mèrica Mèrica, MagnaBento e

C.T. Windsor- Detroit (CA-USA): riunione mensile

26 ottobre

C.T. Charleroi (BE): polentada d’autum

7-8 novembre

C.T. Caxias do Sul (BR): festeggiamenti di fine anno

12 novembre

C.T. Denver – Colorado (USA): riunione mensile

15 novembre

C.T. Villa Regina (AR): 2° lezione del corso di cucina trentina

“Trentini a Tavola”: Strangolapreti e Schmorn

16 novembre

C.T. Basilea (CH): Castagnata

20-30 novembre

C.T. Bento Gonçalves (BR): mostra fotografica “Giorno

Nazionale dell’Italia” nella casa degli arti

29 novembre

C.T. Londra (GB): Cena annuale danzante

30 novembre

C.T. Rodeio (BR): cantata di Natale

C.T. Basilea (CH): pranzo sociale

6 dicembre

C.T. Minnesota (USA): festa di Natale

7 dicembre

C.T. San Francisco (USA): festa di Natale

C.T. Toronto (CA): festa di natale per i bambini

C.T. Denver – Colorado (USA): Annual Christmas Party

5 settembre

C.T. Bento Gonçalves (BR): II Festival Nacional do Vinho Colonial

6 settembre

A Rodeio 6° riunione del Gruppo Giovani Trentini Brasiliani (SC e PR)

C.T. Villa Regina (AR): Inizio corso di cucina trentina

“Trentini a Tavola”

A Cordoba (MX), torneo di bocce organizzato dai discendenti di

italiani della Colonia Manuel Gonzalez

6-7 settembre

C.T. Puerto Tirol (AR): sarà presente alla Festa delle collettività

7 settembre

C.T. Blumenau (BR): corso di gastronomia tipica trentina “tiramisu”

10 settembre

C.T. Denver – Colorado (USA): riunione mensile

14 settembre

A Rivera do Livramento (UY-BR) 1° incontro dei Circoli trentini

dell’Uruguay

C.T. Caxias do Sul (BR): pranzo 21° anniversario del circolo e incon-

tro dei Circoli Trentini della zona di Rio Grande do Sul

C.T. Windsor Detroit (CA-USA): torneo di bocce

C.T. Buenos Aires (AR): pranzo per il giorno del bambino

15 - 20 settembre

Il C.T. di Montevideo (UY) nel suo viaggio a Rio Grande do Sul

incontra i circoloi trentini di Gramado, Caxias do Sul, e Bento

Gonçalves

16 settembre

C.T. Rodeio (BR): cena del Caminetto

19 settembre

C.T. Jaraguà do Sul (BR): cena e presentazione del coro Ciclamino

di Marano Vicentino

20 settembre

A Mantova tavola rotonda: “Il popolo trentino nel cuore dei Balcani”

storia di migrazioni e contro-migrazioni tra Otto e Novecento, con

l’intervento di Maurizio Tomasi (direttore rivista Trentini nel Mondo),

Paolo Perotto (presidente CT Pontino), Caterina Ghobert (Gruppo

Giovani di Trento) e Alessandro Agrì (dottorando di ricerca Univ.

Bicocca di Milano)

20-21 settembre

C.T. Rodeio (BR): 26° La Sagra

A Rodeio in concomitanza con La Sagra, incontro culturale con giochi

trentini organizzato dal Gruppo Giovani Trentini Brasiliani (SC e PR)

21 settembre

C.T. San Francisco (USA): festa di fine estate

C.T. Blumenau (BR): corso di gastronomia tipica trentina

“strangolapreti”

26 settembre

C.T. Caxias do Sul (BR): cena “risoto das etnias”

Page 28: Mensile dell'Associazione Trentini nel Mondo _Giugno 2014

Toccare il ghiaccio vivo all’interno del MUSE di Trento è per tutti un’esperienza emozionante.