Mensile del Medio Friuli · Anno I n°4/2016 · CODROIPO (UD ... · Tutto secondo le norme, come...

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Mensile del Medio Friuli · Anno I n°4/2016 · CODROIPO (UD) · Euro 1,00 · Copia Gratuita

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Mensile del Medio Friuli · Anno I n°4/2016 · CODROIPO (UD) · Euro 1,00 · Copia Gratuita

Editore: FORTE & CHIARO

Redazione: 33033 CODROIPO (UD)Via G.B. Candotti 75

Direttore Responsabile: Marco Mascioli

Aut. Tribunale di Udine N° 2/2016del 28/01/2016

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Grafica ed impaginazione:FORTE & CHIARO pubblicità e immagineStampa: Tipografia Menini

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4 ⁄ EDITORIALE:

5 ⁄ 25 APRILE - LIBERAZIONE

6 ⁄ STUDIO SPORT

9 ⁄ MUSICA CITTA’ DI CODROIPO

10 ⁄ PAINTBALL DA RECORD

⁄ AUTENTICAMENTE

11 ⁄ ROSA DI SERA

12 ⁄ TRATTATO TRANSATLANTICO

13 ⁄ SAPORI PRO LOCO

15 ⁄ BIKER FEST 2016 - LIGNANO

18 ⁄ AMORE PELOSO

⁄ QUARANTA NON BASTANO

19 ⁄ MATTE MENTA PER L’ESTATE

20 ⁄ LA PANNOCCHIA. NOZZE D’ORO E...

21 ⁄ FESTIVAL RI-FRAZIONI

⁄ UNA SQUADRA D’ECCELLENZA

22 ⁄ CRISTINA CONTE - WORK IN PROGRESS

23 ⁄ NAPOLEONE A VILLA MANIN

24 ⁄ GONARS CROSS

25 ⁄ MEMORIE DEL TERREMOTO

26 ⁄ FESTA DEL TORO E DEL VINO

27 ⁄ GLI AMORI DI IPPOLITO NIEVO

28 ⁄ TRENT’ANNI DI INTERNET

⁄ BASKET U18 E LA RIPROMESSA

29 ⁄ I FEEL GOOD - ATLETICA 2000

⁄ OGGI FESTA?

30 ⁄ RUGBY - TORNEO 5 GIUGNO

ARTICOLI

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1210

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27 28Patrocinio della

Città di Codroipo

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Avrei voluto scrivere di tutte le belle inizia-tive che si svolsero nei primi giorni di prima-vera e quelle che si svolgeranno nei prossimi giorni. Ce ne saranno per tutti i gusti: la festa a Camino al Tagliamento con la cuccagna oriz-zontale, il X Meeting Nazionale di Atletica, il Torneo di Rugby “Città di Codroipo” e della 15^ Sapori di pro Loco 2016, da sabato 14 maggio 2016 a domenica 15 maggio 2016, ma mica posso mettere in secondo piano gli eventi più importanti del Medio Friuli!

La fusione tra i comuni di Sedegliano, Flaibano e Mereto di Tomba è arrivata con qualche attimo di ritardo rispetto alle mie pre-visioni, in verità era nota (agli interessati) già dall’estate scorsa. Perché chi non s’interessa di politica, chi non segue le amministrazioni da vicino, pensa, immagina e inventa le accu-se più assurde. La più frequente è che tutte queste decisioni sono state prese di fretta. Nulla di più falso, dato che oltre 6 mesi di ri-flessioni, per iniziative che erano scontate sin dall’inizio, non mi sembrano pochi, sebbene opportuna la condivisione con tutti e non risulti invece esclusivo e ristretto! Lo scorso 13 aprile si è tenuto a Sedegliano il consiglio comunale per la richiesta di referendum sulla fusione con Mereto di Tomba e Flaibano. L’ar-monia è apparsa subito come una chimera: a pochi minuti dall’inizio del consiglio la seduta è stata sospesa e convocata una conferenza dei capigruppo richiesta da Christian Tam e Dino Giacomuzzi (di maggioranza e minoran-za rispettivamente). I due capigruppo han-no chiesto al sindaco di rinviare il punto 2 all’ordine del giorno (quello sulla fusione) per poter fare delle valutazioni più approfondite, coinvolgendo preventivamente anche la po-

polazione. Il sindaco si è espresso in maniera contraria e il consiglio ha votato a maggioran-za decidendo così di continuare il percorso che, secondo il sindaco Ivan Donati, porterà a una razionalizzazione delle spese e a meno tasse per i cittadini. La minoranza, capitana-ta da Dino Giacomuzzi, ha invece sostenuto di non essere mai stata coinvolta e che an-che i cittadini di Sedegliano erano all’oscuro di tutto, fatto salvo un volantino distribuito ad alcune famiglie del comune pochi giorni prima del consiglio. Il capogruppo di mino-ranza Giacomuzzi ha chiesto a più riprese di rimandare il punto, invitando il sindaco a riaprire un tavolo di discussione più ampio sull’argomento, coinvolgendo anche Codroi-po (che già aveva paventato alcuni mesi fa la possibilità di iniziare un percorso di fusione con Sedegliano, tramite il sindaco Fabio Mar-chetti). Perplesso e incredulo il capogruppo di maggioranza Christian Tam, ha dichiarato di essere favorevole alle fusioni comunali, purché queste siano frutto di ragionamenti e valutazioni concrete (possibilità di sviluppo artigianale, commerciale, dei servizi socia-li...) e non solo di idee. Dopo alcune ore di discussione si è arrivati alla votazione e alla conseguente approvazione del percorso di fusione con 10 voti favorevoli, mentre tutti i consiglieri di minoranza sono usciti dall’aula senza partecipare alla votazione, insieme al capogruppo di maggioranza Tam.

Non conosco i dettagli della seduta di Me-reto di Tomba, non avendo ricevuto nessun

invito, giacché la comunicazione da quelle parti è di “Tomba”.

Il consiglio comunale di Flaibano si è svolto nella normalità al punto che hanno approvato all’unanimità la richiesta di fusione. Un solo particolare ha lasciato tutti basiti: l’inserimen-to in delibera di un punto che prevede la ne-cessità, al referendum che dovrebbe indire la Regione, di ottenere il 50% +1 di sì dei votanti del solo comune di Flaibano. Essendo tutto basato su una legge regionale 26 del 2014 che prevede l’indizione del referendum popolare consultivo e complessivo nell’ambi-to dei comuni coinvolti dalla fusione, questo punto aggiuntivo, neppure presente nelle delibere di Sedegliano e Mereto, sembra il-legittimo.

Chi rimase al palo fu Bertiolo titubante, ma l’interesse del sindaco uscente era veramen-te e comprensibilmente scarso. Varmo pote-va entrare in gioco dall’inizio, con Sedegliano e Codroipo, ma vede i cambiamenti come incubi, a meno di un anno dalle elezioni non vorrebbe nemmeno parlarne (quando lo fa dimostra poche idee ma ben confuse).

Camino al Tagl.to, a discapito del sindaco, ha colto la palla al balzo per ottenere tutto ciò che poteva sognare per i suoi abitanti, senza correre alcun rischio. Codroipo Camino, in caso di esito positivo del referendum, avran-no vantaggi sotto tutti i punti di vista. I gioca-tori calano in tavola solo quand’è il momento, ma tra compagni di squadra, anche senza vedere le carte del compagno, grazie all’in-

A carte scoperte

tesa, si conoscono e dirigono reci-procamente le mosse con grande anticipo. Tutto secondo le norme, come stabilisce la legge. Lamen-tare la fretta è la dimostrazione di chi non riesce più ad aggrapparsi sugli specchi, scivola in basso e lamenta anche il colore della pen-na usata per firmare. Vorrei poter esperire un’indagine approfondita per sapere quanti sono i residenti nei comuni di Codroipo e Camino al Tagl.to che non sanno nulla sulla fusione. Vorrei vedere soprattutto quante persone saranno all’oscu-ro prima del 19 giugno, data del referendum. Non considerateci cretini. Siamo cittadini informati, interessati alle cose importanti e comprendiamo quello che ci viene detto. Ascoltiamo radio e televisio-ne, leggiamo i giornali, sappiamo mettere una croce sul SI’ (sulla scheda mancherà l’accento, ma fa lo stesso) o sul NO. Infastidisce do-ver andare ai seggi solo tra le 8 e le 20, come se la Regione non desse importanza alla consultazione po-polare di domenica 19 giugno a Camino e Codroipo.

Buona lettura, Marco Mascioli

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COMMEMORAZIONI25 A prile - Liberazione

Lo scopo di commemorare il 25 aprile dovrebbe essere di rinnovare la gioia della liberazione del nostro Paese, con una festa nazionale della repubblica Italiana. Dopo 71 anni c’è ancora chi è interessato a riven-dicare responsabilità di questa o di quella parte, protestando e litigando anziché fe-steggiare. Liberazione dell’Italia significa fine della guerra, delle oppressioni e vivere in pace.

Una sola cosa abbiamo imparato tutti: la guerra è sbagliata.

In tutto il mondo si studiano le guerre così come le raccontano i vincitori, che scrivono un solo punto di vista. Quanto conta oggi ciò che accadde da questa o da quella parte? Quanti hanno commesso atrocità tra le diverse fila? C’erano brave persone costrette a combattere, difender-si e uccidere controvoglia tra i militari, gli italiani, i tedeschi e i partigiani o le persone comuni? C’era la guerra. Oggi c’è la libertà.

Quello che conta oggi è ricordare che il 25 aprile fu un giorno fondamentale per la storia d’Italia e assume un particolare signi-ficato proprio come l’inizio della pace, della libertà.

Il presidente della Repubblica depose una corona al monumento del milite ignoto a Roma, che come tale non è appartenente a questa o quella fazione, bensì rappresen-ta gli uomini che perirono in guerra, anche prescindendo da quale guerra, per la pace.

Dal 25 aprile 1945, giorno in cui il Co-mitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) con sede a Milano e presieduto da Luigi Longo, insieme a Emilio Sereni, San-dro Pertini, Leo Valiani, Rodolfo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza, pro-clamò l’insurrezione in tutti i territori an-cora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze attive nel Nord Italia, facenti parte del Corpo Volontari della Libertà, di imporre la resa, pochi giorni prima dell’ar-rivo delle truppe alleate. Il CLNAI emanò decreti legislativi, assumendo il potere “in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano”, stabilendo tra le altre cose la condanna a morte per tutti i gerar-chi fascisti, incluso Benito Mussolini, la cui

esecuzione avvenne il 28 aprile 1945 in-sieme alla sua compagna Claretta Petacci, per fucilazione.

Non m’interessa pensare da parte vorrei essere se tornassimo indietro di settantu-no o ottant’anni. Sono felice di vivere nel 2016. Festeggio la libertà ammirando i militari in servizio, i congedati, gli altri cit-tadini e le autorità, ripudiando coloro che, nascondendosi dietro scuse di storicità, ali-mentano l’odio verso il prossimo. Lo stesso sentimento che ha generato e sostenuto le guerre.

A Codroipo la tradizione è una commi-stione di sacro e profano: il 25 aprile si commemora nella frazione di Iutizzo, dove san Marco è il santo patrono e il monu-mento ai caduti è prospicente a un piazzale con monumento ai caduti e pennone per la bandiera. Grazie all’organizzazione della proloco locale, in un tendone che occupa il posto dove a breve si erigerà la struttura definitiva in muratura, dopo l’alzabandiera, don Roland Kulik ha officiato una messa ac-compagnato dal maestro Daniele Parussini

all’organo. Chiara la volontà di riflessione espressa dal sacerdote nei confronti dei nostri giorni, in cui i nemici minacciano la pace e la libertà, anche se non usano le stesse armi. Al termine della funzione re-ligiosa è stato il sindaco Fabio Marchetti a prendere la parola per commemorare tutti i caduti nelle guerre: se festeggiamo la liber-tà è merito loro.

Le polemiche da parte di estremisti che vorrebbero attribuirsi meriti inconsistenti e festeggiamenti inesistenti, con la complici-tà di certa stampa unilaterale che, quando vuole, attribuisce a questa o quella asso-ciazione importanza, solo perché esprime dissenso per certe persone. Il nemico del mio nemico è mio amico. Hanno fatto bene a non partecipare gli iscritti all’associazione nazionale partigiani d’Italia, dato che non era la loro festa. Peccato che in questo modo, con questo odio, queste falsità o almeno nascondendo parzialmente la veri-tà, si animino proprio le guerre e i conflitti, anziché commemorare la libertà e la pace.

Marco Mascioli

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OSTEOPATIAL’Osteopatia è una medicina non convenzionale riconosciuta

dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, nonostante in italia non sia ancora riconosciuta come professione sanitaria, ricordiamo che, a norma di Legge può praticare l’osteopatia esclusivamente un fisioterapista laureato o un medico.

Cos’è l’OSTEOPATIA. L’osteopatia è un sistema di diagnosi e trattamento che si basa sulle conoscenze mediche tradizionali (ana-tomia, fisiologia, ecc.) e, attraverso manipolazioni e altre manovre specifiche, si dimostra efficace per la valutazione , il trattamento e la prevenzione di disturbi che interessano non solo l’apparato neuro-muscolo-scheletrico, ma anche cranio-sacrale (legame tra il cranio, la colonna vertebrale e l’osso sacro) e viscerale (azioni sulla mobilità degli organi interni)

L’osteopatia considera il sintomo un campanello d’allarme e mira ad individuarne la causa che, spesso , risiede in distretti o addirittura strutture diversi da quello in cui è comparso il sintomo. per fare questo l’approccio deve necessariamente essere globale e considerare il corpo in tutte le sue componenti consentendo così di risolvere problematiche che spesso non trovano risoluzione con approcci tradizionali.

L’osteopatia utilizza prevalentemente tecniche manuali, come le manipolazioni articolari (thrust), per agire sulle rigidità della colonna e delle altre articolazioni, stretching muscolare e mani-polazioni fasciali per lavorare più direttamente sui muscoli, tecni-che neurali per migliorare la conduzione nervosa, manipolazioni viscerali per lavorare direttamente sulle fasce degli organi interni, tecniche cranio-sacrali per lavorare sia sul cranio (mal di testa e non solo) che sulla colonna. L’insieme di queste tecniche, anche da noi utilizzate, possono essere applicate in maniera diversa e mirata su persone di ogni età, dai bambini agli anziani.

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A Codroipo le strutture sportive non mancano di certo, sebbene alcuni asseri-scano a ragione che si potrebbe fare di più (si può sempre migliorare), ma tra il centro polisportivo, la piscina e tutti i campi dis-seminati nelle diverse frazioni, consento-no agli atleti di coltivare le loro passioni e raggiungere anche ottimi risultati.

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La componente essenziale è quella composta dai più giovani, che grazie alle opportunità offerte, devono dimostrare grande impegno e al contempo procede-re negli studi con costanza.

Dal 1989 il Club Vecchie Glorie Calcio Codroipo organizza una specie di concor-so dedicato esclusivamente ai frequenta-tori del terzo anno delle scuole secondarie di primo grado dell’istituto comprensivo di Codroipo, quindi Varmo compresa.

L’iniziativa premia i ragazzi che hanno conseguito risultati considerevoli in am-

bito sportivo, mantenendo al contempo votazioni superiori alla media in tutte le materie scolastiche.

In oltre un quarto di secolo sono stati oltre trecento i ragazzi premiati, atleti di ogni disciplina.

Per stabilire chi merita, ci sono due commissioni che valutano gli studenti: al-lenatori e istruttori delle discipline sportive segnalano chi ha ottenuto piazzamenti no-tevoli, dall’altra i professori attribuiscono un punteggio risultante da tutte le materie di studio.

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premiati ogni anno. Dare il massimo per loro significa ricevere un premio che, gra-zie all’intervento della BCC di Basiliano, consiste in un libretto di risparmio con un deposito utile e beneaugurante per il fu-turo.

La premiazione è l’occasione per conse-gnare i premi dinnanzi alle autorità cittadi-ne: il sindaco Fabio Marchetti, la Dirigente Scolastica Giovanna Crimaldi, il direttore Ranieri Fioritto della filiale di Codroipo del-la BCC di Basiliano, il campione di atletica e prossimo alle paralimpiadi Luca Campe-otto, l’allenatore della primavera dell’Udi-

nese calcio Luca Mattiussi, accompagna-to dai giocatori Samuele Perisan e Luca Magnino, insieme a buona parte del Club Vecchie Glorie calcio Codroipo che sono i promotori del concorso-premio.

Questi gli allievi che hanno meritato il ventottesimo premio nel 2016: Singh Gurtey, Trevisan Matteo, Trevisan Mattia e Banelli Antonio (calcio); Cupin Chiara (gin-nastica artistica); Collovati Silvia (pallavo-lo); De Santis Morgan e Zoccolan Alessia (atletica); Basso Tommaso, Galassi Matteo, Mizzau Alyssia e Pin Eleonora (pallacane-stro); Pastore Francesca, Peresan Gloria e

Della Siega Jenny (nuoto).Questo premio è molto significativo,

rappresenta un valido riconoscimento per l’attività sportiva svolta e l’impegno profu-so nello studio. Per tutti deve servire da sprone per fare sempre meglio.

Tutti possono essere campioni sia nello sport, sia nello studio, sia nella vita e que-sta iniziativa contribuisce al raggiungimen-to d’importanti obiettivi, dimostrando che la volontà, l’impegno e la passione porta-no al successo in tutto.

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CODROIPO AI RAGGI XSscuola di musica “Città di Codroipo”la Musica è “Servita”

Ogni vita ha la propria colonna sonora. Da prima di nascere il “tam tam” del

cuore della madre scandisce un tempo an-cora non ben percepito. Poi si scopre che la musica è ovunque, perfino nel silenzio, quindi è di tutti. Anche Codroipo ha la per-sonale colonna sonora e si chiama Scuola di Musica, gestita dall’Associazione Musica-le e Culturale “Città di Codroipo”, con oltre 400 soci. Diretta dal M° Elena Blessano e presieduta da Manuela Sartore. Ha sede in edificio storico in via 4 novembre, ac-canto all’auditorium comunale. Apparenza classica da fuori, esplosione di vita dentro. Bambini, anche piccolissimi, ragazzi e non-ni entrano ed escono a ogni ora, mentre anche i muri cantano. Sì, avete capito bene, questa scuola la musica è per tutti e a tutti è dato conoscerla e viverla. Basta un po’ di coraggio iniziale nell’aprire la porta o fare una telefonata e poi la musica sarà servita su un piatto d’oro da un team di docen-ti qualificati che amano la scuola e chi la frequenta. S’impara molto, dal linguaggio musicale a ogni tipo di strumento, anche in collaborazione con il conservatorio “J. Tomadini” di Udine.

Altra possibilità è data dalle orchestre, band, big band, gruppo vocale, coro lirico e coro cinque per adulti. Per far parte del

patto scientifico. Il vice-direttore M° Giorgio Cozzutti, è referente italiano per il metodo BAPNE, in grado di sviluppare attenzione, concentrazione e memoria attraverso i fon-damenti e i principi sistemici della didattica della percussione corporale.

La scuola di musica ha lo sguardo che va ben oltre l’orizzonte che si profila dall’edifi-cio fisico, perché è stimata e seguita da chi fa musica per professione o, semplicemen-te, per passione. Promuovendo a Codroipo seminari di altissimo livello, con insegnanti accreditati a livello internazionale e parteci-panti da tutta Europa, tra cui il BAPNE, con il dr. Javier Romero Naranjo, musicologo presso l´università di Berlino e ideatore del metodo. Aperta al territorio, si esprime con saggi corali, concerti e spettacoli in mani-festazioni pubbliche e private, tra cui i con-certi della domenica in biblioteca, il premio San Simone, le serate dedicate ai sosteni-tori, come quella dedicata alla memoria di Barbara Scaini, la cui famiglia ha donato tre timpani. E’ presente nelle scuole codroipe-si, dall’infanzia alla secondaria di 1° grado, in convenzione con l’istituto comprensivo e il comune, in un percorso musicale ra-gionato pluriennale. Propositiva anche nei corsi di amplificazione, montaggio e ripre-sa video e molti altri. Degno di nota il di-

partimento di teatro, coordinato da Monica Aguzzi, che sforna spettacoli seguitissimi e di pregio, interpretati da una cinquantina di ragazzi, dalla primaria alla secondaria. La scuola costituisce un vanto e motivo di cre-scita per la città di Codroipo, ma sta in piedi grazie alle quote degli allievi, al contributo di enti e privati e agli eventi di auto soste-gno, tra cui spicca “La musica è servita” in Corte Bazan a Goricizza, in collaborazione con l’associazione Sante Sabide. Il risultato del 2015 è un bilancio economico in posi-tivo oltre gli investimenti in strumentazioni indispensabili allo svolgimento delle attività e un bagaglio di competenze musicali e umane che ne costituiscono la spina dor-sale e patrimonio prezioso.

A scuola di musica si sta bene, al ritmo giusto, perché la musica è per tutti e ognu-no può trovarvi la propria, magari realizzan-do un sogno nel cassetto. Il suo orgoglio sta nelle centinaia di allievi di ogni età che l’hanno scelta, ma il tallone d’Achille è sem-pre la cronica mancanza di spazi per poter soddisfare tutte le richieste. Perché dire di no a chi desidera fare musica significa dare uno schiaffo alla cultura e allo sviluppo ar-monioso delle future generazioni.

Pierina Gallinacoro 5 ad esem-pio, non è richie-sta competenza musicale, ma solo entusiasmo e voglia di can-tare in gruppo. La scuola è sud-divisa in 5 dipar-timenti musicali coordinati da al-trettanti docenti ed è l’unico cen-tro nazionale e di ricerca per la for-mazione BAPNE, con diversi arti-coli pubblicati su riviste di alto im-

SPORTMAGGIO 2016

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LIBERTA’ del Cafè filosofico. Che cos’è la Libertà? Appartiene a tutti noi o è forse un libertarismo, di cui ci affermiamo detento-ri? È un tutto che si può fare, di ciò che si può fare? Comunemente la Libertà è inte-sa come un essere privi di costrizioni e di eterodirezione, ma se analizzassimo atten-tamente in che consiste la Libertà ovvero la nostra “scelta di Libertà’” costatiamo che essa avviene attraverso un processo logico articolato: _giudizio (iudicium); _riflessione (consilium); _scelta (electio); _consenso (consensus); _azione (actio).

L’azione ”scelta “ pertanto avviene dopo un’analisi “logica” del problema che dob-biamo risolvere, sia che si presenti tempe-stivo, sia che richieda una riflessione più approfondita; ognuno di noi ha libertà di scelta ed è responsabile di ciò che sceglie, non dimenticando che scegliere vuol dire in questo caso decidere (dal latino decide-re) che è un tagliare: un Sì o un No.

L’uomo è libero di autoprogettarsi, auto-gestirsi e autorealizzarsi, sempre nei limiti della sua condizione umana.

“Fai ciò che devi. Fai in modo che la mas-sima del tuo agire possa costituire legisla-zione universale” diceva il grande filosofo Immanuel Kant sulla Libertà e sulla scelta morale delle proprie azioni.

Un pensiero moderno oggi tende a dire che se l’uomo si libera dalla paura (Fear-dom) può conquistare la Libertà (Freedom), ma tale visione è discutibile... paura e Liber-tà sono spesso interdipendenti e la paura può essere considerata un passaggio utile.

Certamente l’uomo giacché “Persona” cioè razionale, autocosciente, può sceglie-re nei limiti fra il Bene e il Male e accet-tare la sua responsabilità e colpa, sempre rispettando la Libertà dell’altro. Si potrebbe dire che la Libertà è espressione della vo-lontà buona o cattiva di ognuno di noi, del nostro essere a questo mondo.

E la scienza è libera nella sua ricerca?Questi alcuni degli argomenti discussi

in maniera colloquiale e concertiva con i partecipanti dal relatore dott. Renato Pilutti al cafè filosofico “Autentica/mente” di Co-droipo, che si riunisce ogni secondo lunedì del mese presso il bar pasticceria Pezzè in piazza Garibaldi a Codroipo.

Marinella Macoratti

Un’altra novità per lo sport e il diverti-mento a Codroipo: inaugurato il campo di Paintball. Possiamo tornare tutti bambini e giocare in un’area che per decenni è rima-sta inutilizzata. I presupposti ci sono tutti: lo spazio non manca e la volontà da parte de-gli appassionati dell’associazione sportiva dilettantistica Paintball FVG - Red Light, con l’approvazione da parte dell’amministrazio-ne comunale che con l’assessore allo sport Flavio Bertolini ha espresso l’orgoglio con cui taglia il nastro di questa struttura che, nel massimo rispetto delle norme, della si-curezza e dell’ambiente. Uno dei problemi principali nell’allestimento del circuito che impegnerà gli atleti è stato proprio il rispet-to del biotopo caratteristico protetto per legge, che hanno dovuto lasciare intatto. Comunque lo spazio è talmente vasto che per il momento hanno potuto realizzare una U dove giocare con i marcatori. Così chiamano gli attrezzi che, sebbene abbia-no le sembianze di fucili, sono solamente caricati di aria compressa, a sufficienza per spingere a qualche metro le palline di gela-tina con il colore. Per intenderci, se volessi colpire un avversario a dieci metri di distan-za, dovrei sparare verso il cielo, sperando che la pallina non termini la sua parabola prima del bersaglio. La tintura utilizzata è biodegradabile, atossica ed ecocompatibi-le, innocua per l’ambiente e gli esseri vi-venti, quindi anche nel caso in cui mancan-do il bersaglio, cioè gli avversari, finisse a terra, con la prima pioggia si scioglierebbe senza recare danno.

Le costruzioni realizzate per simulare il campo di battaglia sono realizzate con materiale di scarto, vecchi bancali, pezzi di tessuto, reti, legno e plastica, mentre le antiche strutture presenti dai tempi della guerra vera, come bunker e protezioni in-terrate in cemento, saranno i magazzini e le aree tecniche per gli organizzatori. Lo sco-po del gioco, per quanto semplice, ha di-verse varianti: 2 o più squadre si affrontano e devono marchiare gli avversari riuscen-do ad impossessarsi della bandiera altrui per dichiarare la vittoria. In alternativa ogni squadra avrà dei coni colorati nella propria zona ai quali saranno assegnati dei valori, il conteggio finale dei punti accumulati dalla squadra avversaria determinerà il vincitore.

Il record al momento è sulla carta, prima di aprire ufficialmente l’attività sportiva, l’asd Paintball FVG conta già 60 iscritti e a breve saranno tantissimi coloro che vorranno rag-giungere Codroipo per dilettarsi in questo sport. Non appena sarà possibile il circuito sarà ampliato e raggiungerà le dimensio-ni di gran lunga superiori a qualsiasi altro campo di paintball d’Italia. Le condizioni offerte agli atleti sin d’ora sono impareggia-bili, sia per i costi sia per la struttura che presenta aree in cui si simula un mercato, le case e le postazioni dalle quali escono anche finti cannoni di plastica e metallo che non sparano nulla, ma fanno una gran scena. Alcuni lamentano il fatto che questo sport richiama i conflitti, le guerre e since-ramente non capisco come l’ignoranza e gli errori del passato possano ricadere su atleti che vogliono divertirsi a praticare il loro sport, come sui bambini che giocano coi soldatini. Non sono queste le iniziative che generano violenza e odio, bensì coloro che giudicano senza nemmeno conoscere. Nulla di più divertente, innocuo e impegna-tivo. Uno sport che può praticare chiunque, anche senza grande prestanza fisica, che alla fine, qualunque sia il risultato, ti faranno morire… dal ridere. Alex Carrasco

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Foto MMMi

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SOCIALER osa di Sera - Racconti al femminile

11 comuni aderenti all’Ambito. Il progetto mira a contrastare il fenomeno della violen-za di genere e assistita attraverso azioni di sensibilizzazione di vario tipo, in raccordo con i percorsi di educazione alla relazione e alla sessualità, realizzati in tutte le scuole dell’ambito di Codroipo con i progetti STS da diversi anni, attraverso il coinvolgimen-to dei gruppi giovani del territorio e della popolazione in generale. In linea generale il progetto si propone di fungere da punto di riferimento per le persone bisognose al fine di favorire passaggi in strutture specia-lizzate e sviluppare azioni su 3 macro linee di intervento: progetti specifici nelle scuole e con le famiglie; per la generalità della po-polazione attraverso interventi di carattere culturale; con i gruppi giovani del territorio sia per l’approfondimento del tema sia nel coinvolgimento nella realizzazione delle di-verse iniziative. La prima iniziativa risale a marzo 2015 con il progetto “Cuori in rete”, in collaborazione con il sistema bibliote-cario e la lettura di genere, che nel 2015

Sabato 30 aprile una serata di presenta-zione ufficiale del gruppo Ambito Donna, nato con l’obiettivo d’informare e sensibiliz-zare sulle tematiche della discriminazione e della violenza di genere. Dopo i discorsi ufficiali con Elena Ponte consigliera delega-ta alle politiche giovanili, attività ricreative, innovazione del comune di Talmassons e l’assessore della città di Codroipo Claudio Tomada, dove dovevano essere anche pre-senti tutti gli amministratori rappresentanti gli 11 comuni aderenti, hanno presentato la rappresentazione di teatro dialettale “Tre Tacis di Cristal” della compagnia “La Loggia” di Udine. Al termine i ringraziamenti a tutti i Gruppi Giovani dell’ambito distrettuale di Codroipo e all’artista Simone Squecco per la collaborazione nei progetti “Scarpette Rosse” e “Cuori in rete”. L’evento si sarebbe dovuto svolgere presso il museo civico delle carrozze a S. Martino di Codroipo, ma nono-stante la bella serata, per la bassa tempera-tura hanno deciso di trasferirsi nell’audito-rium comunale in via IV Novembre in centro a Codroipo. Negli ultimi 2 anni un gruppo di amministratori dei comuni dell’ambito di Codroipo, sensibili al tema della violenza di genere e spinti dai cruenti accadimenti che si verificano, in collaborazione con l’ASP D. Moro di Codroipo, si sono trovati per con-frontarsi allo scopo di realizzare iniziative nel territorio che consentissero di affrontare il tema della violenza alle donne. Tale inten-to trovava rispondenza anche nel Piano di Zona dell’Ambito distrettuale, che attraverso l’obiettivo 5.2, ha previsto di realizzare azio-ni di promozione culturale su temi legati alla famiglia, ai minori, all’accoglienza e alle rela-zioni in genere. Oggi fanno parte del grup-po Ambito Donna i rappresentanti di tutti gli

aveva come tema la Donna, in 5 biblioteche dei comuni sono stati posizionati dei cuori, opere concesse dall’artista Simone Squec-co, che a marzo 2016 sono state spostate nelle restanti biblioteche dei nuovi comuni aderenti. Questi cuori erano “vestiti” da pen-sieri scritti dai cittadini su bigliettini colorati appesi al cuore stesso. Il tema era: cosa vuol dire essere donna oggi. Nel 2015 anche “Scarpette Rosse”. Il 28 novembre in ogni comune è stato destinato uno spazio alla realizzazione dell’iniziativa consistente nella pittura e posizionamento di scarpe rosse, con il coinvolgimento di tutti i gruppi giovani dell’ambito di Codroipo (circa 100 ragazzi) e della popolazione che si sono ritrovati tutti insieme per un flash mob collettivo in piazza a Talmassons con la presenza di tutti i sinda-ci dei comuni. L’evento si è riferito al proget-to delle scarpette rosse nato a seguito della mostra d’arte dell’artista Elina Chauvet del 2009 e alle tante iniziative effettuate nelle piazze di tutto il mondo. E. P.

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MERETO DI TOMBAMAGGIO 2016

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Trattato transatlantico...

Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti, oppure…

Si è svolto in Spagna l’incontro paneuro-peo di autorità locali e nuova generazione di trattati di libero scambio. Quaranta città s’impegnarono a Barcellona per garantire i diritti dei loro cittadini. Tra i rappresentan-ti di tutta Europa, c’era Mereto di Tomba come unico comune italiano, a Barcellona per lo scambio di esperienze e strategie allo scopo di contrastare i trattati commer-ciali “tossici” che minacciano i diritti delle popolazioni locali.

Il 21 e 22 aprile numerosi sindaci, mem-bri dei consigli comunali e regionali di tutta Europa, del Parlamento europeo ed esper-ti, si sono trovati per l’incontro paneuropeo di “autorità locali e nuova generazione di trattati di libero scambio” durante il quale si

discusse di strategie di dissenso ai diversi accordi commerciali che minacciano l’au-torità degli enti locali.

Trattati commerciali nati alle spalle dei cit-tadini come il TTIP (libero scambio in corso di negoziato dal 2013 tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America) e il CETA (tra Canada e l’Unione Europea) minacciano i diritti dei cittadini, servizi pubblici, la tutela dei consumatori e “possono ridurre anco-ra di più l’autonomia degli enti locali e la propria sovranità per gestire la salute, l’am-biente, i servizi sociali, l’istruzione o il cibo”, come segnala Walter Mattiussi, consigliere comunale che ha rappresentato l’ammini-strazione di Mereto di Tomba nell’incontro.

“Entro breve proporrò al consiglio comu-nale una mozione per esprimere la nostra preoccupazione per gli accordi commer-ciali previsti dal TTIP, come già hanno fatto altri municipi friulani, europei e statuniten-si”, dice Massimo Moretuzzo, sindaco di Mereto di Tomba, “Sono infatti più di 1.500 i comuni in tutta Europa e Stati Uniti che si sono dichiarati contrari a questi accordi commerciali”.

Se il TTIP sarà approvato così com’è, i comuni si troveranno di fronte al rischio molto consistente di bloccare ogni ten-tativo di sviluppo sostenibile locale e per Mattiussi, non sarà possibile limitare l’uso di tecniche considerate pericolose come alcuni pesticidi, OGM e, sicuramente, sa-ranno penalizzate le denominazione di ori-gine controllata e i progetti virtuosi come quello della filiera del pane che il nostro comune, assieme a Basiliano, Flaibano e Sedegliano porta avanti. Alla fine dei due giorni rappresentanti di Vienna, Siviglia, Bir-mingham, Colonia, Bruxelles, Corfù, A Co-ruña, Madrid, Grenoble e Mereto di Tomba, tra gli altri, hanno firmato la “Dichiarazione di Barcellona” che prevede la sospensione dei negoziati per gli accordi e richiede che i comuni mantengano la sovranità in settori che potrebbero essere messi a repentaglio.

Altra proposta condivisa da Mattiussi e Valentina Guerra, giovane laureata pres-

generazioni”, dichiarano Mattiussi e Guerra.Adesso è l’organizzazione mondiale

Greenpeace a lanciare l’allarme: questa trattativa, con la scusa di un’armonizzazio-ne delle normative sul libero commercio, antepone il mercato e gli interessi privati a quelli della collettività e apre ad una ri-duzione degli standard sociali e ambientali. Le trattative sul TTIP si sono svolte finora a porte chiuse: parlamenti nazionali e citta-dini non sono adeguatamente informati su normative che potrebbero invece incidere sui loro diritti. Greenpeace ha denuncia-to, con la pubblicazione di documenti se-cretati, le vere intenzioni dei governi che vogliono sottoscrivere il TTIP. La mancan-za di trasparenza nasconde la volontà di omogeneizzazione di alcuni vincoli, che vanno ben oltre le condizioni commerciali: la protezione ambientale, le condizioni di lavoro e i diritti dei lavoratori europei con l’armonizzazione delle regole con quelle americane.

Il lavoro intrapreso dalle amministrazioni locali, con Mereto di Tomba in prima fila a rappresentare tutta l’Italia, vuole sottolinea-re i pericoli che un’intesa così importante potrebbe comportare senza condivisione, gestita senza controllo nelle “stanze dei bottoni” per tutelare interessi di pochi a di-scapito di milioni di europei.

MMMi

so l’Università di Udine proprio con una tesi sul proget-to di filiera del Me-dio Friuli, è quel-la di creare una rete tra i comuni per collaborare e soddisfare le esi-genze dei cittadini in netta opposi-zione ad accordi che faciliteranno principalmente le imprese multina-zionali. “Vogliamo essere ascoltati e informati dalle decisioni prese a Bruxelles che in-cideranno diretta-mente sulla nostra vita quotidiana e sui diritti dei no-stri concittadini. In risposta propo-niamo una rete di progetti virtuosi e buone prassi che ci permettano di dare ossigeno alle nostre piccole e medie imprese e un futuro sosteni-bile alle prossime

Ci sono donne che desideri al-tre che hai avuto, ma in fondo uno o pochi fiori ti fermi veramente a guardarli e a raccoglierli in quel campo o quella rosa in quel ro-seto... puoi pungerti con le spine, puoi urticarti con le erbacce che le circondano, ma ogni volta che ti capita di sentire di nuovo quel profumo non ti importa delle spine non ti importa di esserti urticato... ti importa solo il profumo non vor-resti piu’ mandarlo via e capisci che per sempre in quello sarà in qualche modo il tuo profumo an-che se non a tutti a volte piu’ ap-partiene... ma solo quello ti fa bat-tere il cuore!

S.B.

R iflessioni

I nseguimento

Ciaosono Pallino

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EVENTISapori Pro Loco - La sagra delle sagre

A Codroipo, in villa Manin, è partita l’edi-zione di quest’anno della manifestazione enogastronomica più grande della regione, con 31 stand, dove 43 Pro Loco prepara-no 111 piatti tipici del Friuli Venezia Giulia e propongono i vini e le birre della regione.

Avrebbe dovuto iniziare sabato 14 alle 18, ma il diluvio preceduto da una grandi-nata e problemi burocratici legati all’abita-bilità di alcuni stand, ha costretto gli orga-nizzatori a rinviare a domenica 15 maggio alle 10.30 l’avvio della festa. In verità il sole si è visto solamente domenica mattina, giu-sto per l’inaugurazione ufficiale alla presen-za delle autorità, con la banda, il taglio del nastro e il brindisi beneaugurante. Già dalle 13 è tornata la pioggia che con alternan-za di momenti con scrosci violenti e lieve pioggerellina, ha discretamente rovinato il primo fine settimana di festa.

Valter Pezzarini, presidente del Comitato Regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Unio-ne Nazionale delle Pro Loco d’Italia, mentre faceva la danza della non pioggia, si è fi-nalmente avvalso di un bravo presentatore per la cerimonia inaugurale: Claudio Moret-ti. Sul palco c’era il sovrintendente uscente a fine mese di villa Manin, sul palco insieme a Pezzarini c’era il sovrintendente, uscente a fine mese, di villa Manin, il sindaco della città di Codroipo Fabio Marchetti e il vice presidente della regione FVG Sergio Bolzo-nello, giacché la presidente era negli Stati Uniti d’America.

Al centro del giardino di villa Manin, tra le esedre rimesse a nuovo dai lavori appena conclusi, ci saranno una serie d’incontri e conferenze dove i vari enti e istituti finan-ziati con i soldi della regione, presentano il loro lavoro. Spettacoli nel Giardino d’ono-

re di Villa Manin con i gruppi folkloristici di Tarcento, Blessano di Basiliano, Pasian di Prato e Gorizia, l’Anbima Fvg, Percoto canta in tour, nell’area spettacoli composta da un palco proprio sotto la gradinata per acce-dere alla villa.

L’opportunità di percorrere i viali del parco di Villa Manin con le carrozze de-gli aderenti all’Afac (Associazione Friulana Appassionati Carrozze), le animazioni per bambini sul prato della villa con il gruppo Maravee, l’esposizione d’arte con il Circolo Culturale Artistico Quadrivium in piazza dei Dogi, come previsto dal programma, subi-ranno procrastinamenti al fine settimana prossimo, nella speranza di essere assistiti da giornate di sole.

In occasione di Sapori Pro Loco la mo-stra “Memorie - Arte, immagini e parole del terremoto in Friuli” in villa Manin, rimarrà aperta fino alle 21 e il biglietto d’ingresso sarà a costo ridotto (solo 3,00 euro a per-sona). Inoltre sarà accessibile il parco seco-lare insieme ad altre mostre di foto e arte nelle esedre. Aperti anche i musei civici di Codroipo: quello delle Carrozze d’epoca e quello Archeologico. Una delle occasioni migliori per scoprire Codroipo, visitare villa Manin, le esposizioni, i musei, i parchi e gu-stare le principali specialità gastronomiche riunite in un’unica piazza, con le pro loco provenienti dalle diverse aree della regio-ne. Marco Mascioli

L'inseguimento è fondamentale nel comportamento felino, ammirato nel gatto selvatico, incoraggiato nel gatto domestico. Viene appreso dai piccoli in età mol-to precoce, attraverso il gioco, insieme agli insegnamenti della madre. Osservando i cuccioli di un felino, mentre si inseguono, assistiamo ad una le-zione di abilità finalizzata all'insegnamento della caccia, della sopravvivenza. Mo-vimenti veloci e scattanti mostrano il naturale istinto della caccia. Non conta si tratti di un gioco o una preda, ciò che si muove... si insegue e si prende.

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REDAZIONALEMAGGIO 2016

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i prodotti a chilometri zero, sia per l’orto-frutticolo, sia per la carne. La macelleria propone esclusivamente carni del posto, con lavorazioni particolari che stimolano l’appetito solo a guardarle. Per sottolineare questa propensione verso il territorio, tutte le insegne e le indicazioni saranno anche in friulano.

Tra i servizi che ritrovano i clienti c’è an-che la consegna a domicilio. Nel futuro sarà implementata con il supporto degli ordini telefonici, tramite sito internet e app per smartphone, che potranno utilizzare non solo le persone che a causa dell’avanzare dell’età non possono andare fisicamente al negozio o non riescono a portare le pesan-ti borse della spesa fino a casa, ma anche le famiglie di lavoratori potranno ordinare la spesa e richiedere la consegna in un de-terminato orario.

Novità per i sabato saranno gli eventi or-ganizzati in collaborazione con i fornitori: degustazioni, prove, assaggi, dimostrazioni e test di prodotti, sempre per promuovere i produttori locali.

Super1one non è un supermercato ma un super negozio di città, dove trovare l’atmosfera famigliare che la consuetudine consente, con la confidenza e l’affetto reci-proco. Senza tante offerte per le “allodole” la politica dei prezzi sempre onesti, con prodotti di altissima qualità, freschi perché provenienti da Codroipo e dintorni.

Aperti dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.00, sabato orario continuato dalle 08.00 alle 20.00 e la domenica mattina dalle 08.30 alle 13.00.

I rapporti tra il personale e le persone, tra commessi e clienti, anzi tra di noi, erano saltati agli occhi dell’opinione pubblica sin da quando aleggiava la voce che non c’era-no speranze per CoopCa e quindi anche a Codroipo avremmo presto visto le ser-rande chiuse. Obiettivamente non c’erano molte speranze che le sorti cambiassero e nemmeno che, con l’attuale situazione economica, si trovasse velocemente qual-cuno intenzionato a riaprire i battenti. Le lacrime scesero sia dalle persone che ve-devano sfumare le loro speranze lavorative, sia dai clienti affettuosi e sensibili.

Ma questa è davvero una famiglia super. Una di quelle che si vedono nelle favole e le favole si sa che finiscono sempre bene.

Così ci siamo ritrovati a piangere di nuo-vo, ma questa volta per la gioia. Adesso lo storico supermercato di Codroipo, quello in centro, con parcheggio privato, le com-messe col sorriso, comodo anche se un po’ caro, adesso ha riaperto con un nuovo nome e con i prezzi ribassati.

SuperOne è aperto da qualche giorno grazie a una famiglia d’imprenditori che hanno creduto nella validità del progetto e con idee chiare hanno partecipato all’asta e si sono aggiudicati tutto: sia l’attività com-merciale (ramo d’azienda), sia l’edificio.

Il gruppo si occupa principalmente di tu-rismo in Italia ed è già presente nel settore del commercio alimentare all’estero, sin dal 1900. Il primo impegno è stato quello di

U na Famiglia Super

aprire il prima possi-bile, compatibilmente con la burocrazia che in questo caso ha vi-sto la complicità di tut-ta l’amministrazione comunale. Dal sinda-co Fabio Marchetti al comandante della po-lizia locale, tutti si son dati da fare per realiz-zare il sogno di questa famiglia allargata che si chiama Codroipo e di cui storicamente fa parte questo negozio.

Il nuovo progetto prevede, oltre al con-tenimento dei prezzi, una predilezione per

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LIGNANOB iker Fest 2016

Confermata a grande richiesta l’iniziativa che permette ai visitatori di salire in sella alla moto dei propri sogni: numerose Case mo-tociclistiche mettono a disposizione del pub-blico i loro nuovi modelli, per dei “riding test” gratuiti sulle strade di Lignano. Quest’anno in prova le novità di Honda, Harley-David-son, Ducati, Kawasaki, Yamaha, Moto Guzzi, Aprilia, Indian, Victory, Polaris, e Kustombike (altre in fase di conferma). Per il quinto anno consecutivo l’Harley-Davidson è presente all’evento. Le piccole e grintose della famiglia, la Iron 883 e la Forty Eight essenziali e ideali per qualsiasi tipo di customizzazione, saran-no esposte e sarà inoltre possibile ammirare alcuni esempi della collezione abbigliamento H-D. Come tutti sanno questo è l’unico radu-no italiano dove sono presenti tutti i marchi a proporre i propri Demo Rides e allora visto il periodo e l’estate che si avvicina, protagoni-ste per H-D saranno sei moto della gamma Dark Custom. Tra queste l’iconica Iron 883, l’agile Street 750, l’inconfondibile FortyEight e l’essenziale Dyna Street Bob. A gestire i Demo Rides Nik’s H-D di Pordenone con l’ap-poggio del locale “Friuli Chapter” con un’am-pia area a lui dedicata. Come consuetudine in collaborazione col MotoClub Morena FMI sabato 21 maggio partirà dal Luna Park la Grande Sfilata in Moto che attraverserà l’inte-ra cittadina di Lignano e il lungomare per far conoscere la splendida località a tutti i parte-cipanti bardati per l’occasione. Organizzate i gruppi e siate puntuali: tutti al Luna Park con adeguato anticipo, pronti per partire verso le ore 19:00! Qui si svolgerà l’unica data italia-na del Campionato Mondiale Bike Show or-ganizzato dalla AMD e la Finale Italiana delle 14 date dell’Italian Motorcycle Campionship con ricchi premi in accessori moto e voli alla Bike Week di Daytona. Vista l’importanza e storicità del Bike Show della Biker Fest grandi realtà per questa trentesima edizione daran-no il loro contributo. L’Ace Cafè London capi-tanato da Mark Wilsmore, offrirà un proprio riconoscimento a tutte le Cafè Racer in gara e premierà la prima classificata, mentre il Motor Bike Expo di Verona, oltre a omaggiare tutti i concorrenti in gara, premierà il miglior custo-mizer emergente con uno spazio espositivo di 14 mq all’edizione 2017.

Nell’area Off Road torna sabato pome-riggio a grande richiesta il secondo evento italiano dedicato alle moto Scrambler! Lo spettacolo di questi mezzi precursori delle moto da Enduro, oggi anello di congiunzione tra l’Off Road e il Custom. In base al numero di iscritti saranno redatte apposite categorie fra cui quella di Ciao e cinquantini apposita-

mente preparati. La Biker Fest si è sempre distinta per l’offerta di un numero esorbitan-te di spettacoli che non danno un attimo di respiro. Anche in questa edizione ci sarà il grande Vanni Oddera del Team Daboot, uno dei più importanti rappresentanti del Tricolo-re all’estero grazie ai suoi frequenti viaggi. Per questa 30a edizione ha promesso di porta-re grandi novità. Lo stesso vale per i ragazzi della Swot Gang che si cimenteranno nello Stunt Riding da asfalto, carichi come delle molle. Anche quest’anno alla Biker Fest 2016 ci sarà un evento dedicato al motocross ed enduro. In questa nuova edizione il testimone organizzativo passa al Motoclub Gemona, ed è aperto a tutti i possessori di tessera Hob-by Sport FMI con moto fuoristrada, cross ed enduro, grandi e piccini. Ci sarà anche la pa-rentesi a 4 ruote USA dell’evento. La US Car Reunion è il più storico evento italiano di Auto Americane. Nasce nel 1995 dagli stessi or-ganizzatori della Biker Fest di cui è ospite, go-dendo del vasto programma internazionale della stessa, ma per i suoi 4 lustri si vuole fare di più. Alla storica collaborazione con l’Old School Garage capitanato da Luca Bortoletti (Team NASCAR) e agli amici e collaboratori più stretti, si aggiunge il Club J.E.S. (Jeepers East-coast Side) con la sezione Eventi4x4 che per filosofia affiancano quella degli organiz-zatori che amano la semplicità, la praticità, il sorriso e l’ospitalità. Per l’occasione si propor-ranno inoltre delle fantastiche esibizioni di Off Road e Modellismo dinamico che garantirà divertimento ed emozioni per grandi e pic-cini con modelli di US Cars degli anni 60/70 in scala 1/10. Per il secondo anno saranno presenti gli amici JEEPERS del Club porde-nonese Jeep East Coast Side “Eventi 4x4”,

Art of Skateboarding” oppure “la Kustom Kul-ture in un fumetto”. Nuovo, frizzante, esplosi-vo, ecco come si preannuncia l’“East Coast Sweet Pin Up”, che vedrà calcare il palco da bellissime Pin Up pronte a sfidarsi all’ultimo filo di rossetto. Un concorso suddiviso in due manche, una il sabato e l’altra la domenica in concomitanza con la 21° U.S.Car Reunion, ma tutto sarà dinamico, divertente e da vivere fino in fondo sia che siate in corsa per essere incoronate Miss Pin Up, sia che siate spettato-ri. East Coast Sweet Pin up è il collante ideale tra il mondo dei motori a due e quattro ruote, la spiaggia d’Oro di Lignano e quel singola-re sound dal retrogusto fifties che soffierà su 30 candeline! L’azienda milanese leader nei prodotti per la cura e la pulizia delle 2 e 4 ruote parteciperà col Truck Ma-Fra Events. All’ingresso del Luna Park Ma-Fra proporrà l’unico ed originale Sexy Bike Wash realizzato dalle spumeggianti Stelline, nessun Biker pre-sente potrà esimersi dal far dare una lavatina al proprio mezzo a 2 o 4 ruote made in USA. L’azienda sarà affiancata dal dealer moto Mare.Lan, con l’intera gamma di prodotti per la cura e pulizia delle due ruote, super pulito-ri, cere, grassi catena, pulicasco...

Il Friuli Venezia Giulia è una terra di con-fine ancora incontaminata da eccessi e of-fre un’infinità di panorami, dalla montagna, al mare, alla collina, ai laghi, ai fiumi ancora limpidi a reperti storici e artistici di particolare valore che meritano una visita. Un’area appo-sita fornirà informazioni e ben 7 itinerari mo-toturistici da percorrere in Regione. Per tutti gli ospiti, saranno proposti numerosi servizi, fra cui moto a noleggio, Camping e Hotel per tutte le tasche. Milo Illy

realizzando un percorso di Off Road che metterà in diffi-coltà le Jeep che lo vorranno affrontare, ma sarà possi-bile anche iscriversi per un corso di Guida Sicura o un breve test attitudinale. Fede-le come sempre allo slogan “Rally-Race-Rock Festival” ci saranno non meno di una dozzina di concerti Rock dal vivo. Kustom World/Ae-roArt Action organizza il 14° Custom Painting Show, un contest aperto a tutti e fina-lizzato alla realizzazione in loco di un’artwork su tavola skateboard pachyderm, con aerografia “live”. Il tema da sviluppare è a scelta tra: “The

SI VOTAdalle 08:00 alle 20:00

Referendumdomenica 19 giugno 2016

Committente Responsabile: Comuni di Codroipo e Camino al Tagliamento (UD)

LE RAGIONI PER UN SÌ:

• Aumentano le risorse

• Si sbloccano le opere pubbliche

• Aumentano i servizi al Cittadino

• Diminuiscono i costi della politica

• Diminuiscono i costi della burocrazia

Committente Responsabile: Comuni di Codroipo e Camino al Tagliamento (UD)

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Q uaranta non bastano

Il 6 maggio, una data che inevitabilmen-te fa riaffiorare alla mente il terremoto di quarant’anni fa. Sarebbe bello dimentica-re, ovvero dare spazio ad azioni concre-te per prevenire, per organizzarci meglio. Parliamo dell’esempio del Friuli in Italia. Paragoniamo altri eventi sismici avvenuti nel meridione d’Italia e i tempi di ripristi-no vergognosi, anziché ricordare che in giro per la Carnia ci sono ancora baracche (prefabbricati temporanei) utilizzate o ab-bandonate.

Abbiamo avuto quasi 1000 morti e oltre 70mila sono rimasti senza una casa. Scuo-le, chiese e palazzi rasi al suolo. Con le soli-te bocche aperte davanti alle strutture cen-tenarie che resistettero alle scosse, mentre le costruzioni degli anni sessanta e settanta venivano giù come castelli di sabbia.

Noi italiani invece abbiamo speso un mucchio di soldi per organizzare grandi eventi commemorativi: la visita del presi-dente della repubblica Mattarella con tutta la scorta; manifestazioni e commemorazio-ni dovunque. Quanto è stato speso in que-sti quarant’anni in formazione? Quando e con che frequenza hai fatto le esercitazioni per il terremoto negli ultimi anni?

Nel Medio Friuli ci possiamo basare sulla fortuna: viviamo su un letto di sassi che dif-ficilmente trasmetterà movimenti sussultori o ondulatori di una certa entità al terreno. Facciamo affidamento sulla speranza, sul fato e sulla mancanza di precedenti.

Fare investimenti per prevenire anziché per seppellire, probabilmente sarebbe me-glio per tutti! Stefano Artoni

Ti piace stare con gli animali? Vorresti fare il volontario in ambito cinofilo? Vuoi ampliare le tue conoscenze teoriche e pratiche? Ti interessa sapere come inter-venire in determinate situazioni in cui puoi trovarti con cane? L’associazione Amici di Luna e Sam O.n.l.u.s. mette a disposizione una giornata di formazione gratuita. Il cane è un valore sociale, una famiglia su tre ne possiede uno e dall’altra parte della meda-glia però randagismo e numero dei cani nei canili sono in aumento. L’importanza della formazione e informazione soprattutto per le nuove generazioni, le culture in cui l’ani-male è ancora maltrattato e non tutelato come prevedono le leggi. I volontari sono tanti, spendono energie soldi e tempo per dedicarsi a tutti i casi che vengono segnala-ti. Spesso la buona volontà e l’empatia ver-so gli animali non basta a saper affrontare e gestire situazioni difficili. Questa giornata formativa mette insieme diverse competen-ze ed esperienze per rendere le persone, volontari e non, abili ad aiutare concreta-mente e consapevolmente, per fare la dif-ferenza in maniera positiva e tangibile. Tanti argomenti saranno trattati: dal recupero di un cane sul territorio (normativa, messa in sicurezza, iter burocratico e sanitario da se-guire); cosa fare e chi chiamare in caso di segnalazioni di maltrattamento; i famigerati pre-affidi e le adozioni di cani regionali ed extraregionali. L’associazione Amici di Luna e Sam in collaborazione con l’educatore ci-nofilo Laura Marchetti, sabato 28 maggio alle ore 14,00 offre gratuitamente una gior-nata di formazione e confronto per “aiuta-re a saper aiutare”. La conferenza si terrà presso la sala della biblioteca di San Gior-gio di Nogaro nel complesso di Villa Dora in P.zza Plebiscito, 2. Per informazioni sulla giornata contattare 347.39.85.830

Jenny Pitton

Impariamo dal Giappone: sono all’avanguardia per quanto riguarda le costruzioni antisi-smiche; ogni anno propongono nuove soluzioni costruttive; tutti gli edifici nuovi devono seguire ri-gorosi standard di costruzione; i gratta-cieli più vecchi, dopo il terremoto di Kobe del 1995, hanno do-vuto adeguarsi inse-rendo barre d’accia-io, che hanno dato anche un tocco di modernità.

La prevenzione contro i terremoti in Giappone è concre-ta: interessante os-servare che negli ho-tel in ogni stanza c’è una torcia d’emer-genza, di solito in basso vicino al letto, per far sì che in qual-siasi caso, anche al buio, si possa trovare la via d’uscita. I giap-ponesi fanno molte esercitazioni contro i terremoti e sanno mantenere la calma in ogni situazione.

A more peloso

“Un Nuovo Giorno” di Sonia Peruch

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REDAZIONALE

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L atteMenta per l’estateSe da taglie forti

si è passati a parlare di una vera e propria moda “Curvy” un mo-tivo ci sarà. Non è solo una questione pura-mente lessicale, un modo per far sentire a proprio agio le donne con le curve al posto giusto o con qualche chilo in più. Se quegli articoli che fino a poco tempo fa finivano rele-gati all’ultima pagina di qualche catalogo o nell’angolo più na-scosto del negozio hanno conquistato le copertine delle riviste di moda, è perché gli abiti per le donne più formose sono diven-tati una tendenza, una realtà del mercato, un prodotto veramente importante.

Candice Huffine, la prima modella cur-vy protagonista di un

La differenza tra stringere una velina e una donna vera è che la velina… è fatta di carta.

Esattamente un anno fa a Codroipo qualcuno ha deciso di dare spazio anche all’abbigliamento per le donne vere, quelle fatte di carne ed ossa (non pelle e ossa). Al posto della farmacia, vicino all’ufficio po-stale, c’è Curve e Dintorni. Abbigliamento da donna di classe, sportivo, elegante e da tutti i giorni.

Soprattutto in primavera e in estate, gli inviti a cerimonie, eventi, matrimoni e qual-siasi occasione dove la tuta da ginnastica sarebbe fuori luogo, trova la soluzione giu-sta alla faccia dell’abbigliamento “orientale” con cinesi e non solo che propongono le stesse taglie con misure sempre più risica-te. Forse non sanno che in Friuli Venezia Giulia, in Italia e in occidente le donne… sono cresciute.

Per avere un’idea del divario che c’è tra la moda delle sfilate e la vita reale, basti pensare che negli Stati Uniti la taglia media femminile era la 40 nel 1960 mentre oggi è la 46; in Francia, invece, si è passati dalla 38 degli anni Settanta alla 40-42 di oggi.

Da Curve e Dintorni hanno i look curvy adatti a chi ha un fisico formoso che deve valorizzare e non nascondere. Dire a una donna “come sei magra” normalmente per gli uomini è considerata un’offesa, mentre le donne credono sia un complimento. Sei bellissima è un complimento, essere magra è una preoccupazione.

Il primo anniversario di Curve e Dintorni è stato festeggiato in pompa magna con il sindaco Fabio Marchetti e diversi clienti.

Per ricordare l’evento hanno anche fatto un bel buco nel soffitto con il tappo dello spumante!

calendario Pirelli nel 2015, parlava di una nuova era della moda, dove vengono ac-cettati e apprezzati tutti i diversi tipi di per-sone. La rivoluzione del fashion system si può dire iniziata e sarebbe ora.

Le grandi taglie restano confinate ai mar-gini della moda, lontane dagli standard de-gli stilisti più affermati, segnando però un importante divario tra la donna nella vita reale e le sue necessità di abbigliamento e quella più astratta che si vede sfilare sul-le passerelle internazionali. Si tratta di un divario culturale, il mercato della moda è strutturato su un’ideologia che oppone molto chiaramente la bellezza naturale e quella culturale. Quest’ultima è fondata sull’idea che esistono delle misure ideali che i grandi marchi vanno a incarnare con delle muse. La bellezza naturale implica che tutte le donne sono belle anche se non ne hanno la conoscenza.

FOTO MICHELOTTO ©

REDAZIONALEMAGGIO 2016

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N ozze d’Oro e...

Che emozione magnifica ho provato du-rante i giorni che hanno preceduto la Festa dei 70 anni. Sentire la spontaneità affettuo-sa con cui le persone si rivolgevano a me, liete di parlare con noi e di essere state in-vitate ad intervenire alla Festa. Ho sentito molto vicine le operatrici del centro, quasi delle figlie che volevano fare festa con ri-spetto e simpatia. Per contro, quanti dubbi, quante paure per eventuali imprevisti che avrebbero potuto turbare la festa e quanti esami di coscienza per il timore di essere fraintesi e di vedere stravolto il nostro in-tento. Lungi da noi l’idea di metterci sotto i riflettori: preferiamo fare che mostrarci, credetemi. Lo stress nell’attesa dell’evento si è fatto sentire domenica sera, quando i giochi ormai erano fatti e la festa era finita. Io e mio marito abbiamo dormito dodici ore filate senza svegliarci, per recuperare un po’. Dopo alcuni imprevisti e disguidi risolti, è iniziata la Festa dei 70 anni con la prima parte dedicata alle nozze d’oro dei coniugi Gremese i quali hanno avuto la possibilità di abbracciare alcuni amici e parenti ospiti nel 1966 ed ora. È stato proprio emozio-nante rivedere persone dopo tanti anni e

del testimone di nozze di Claudio, che ha officiato la Santa Messa all’interno della tensostruttura nel retro della Pannocchia. Il coro Candotti, nel quale aveva cantato anche Claudio negli ultimi 10 anni, ha ese-guito i migliori pezzi del suo repertorio con simpatia e professionalità.

Alla fine sono iniziati i discorsi ufficia-li: io, presidente pro-tempore, ho salutato e ringraziato i presenti e coloro che, non potendo esserci, avevano inviato parole di stima e affetto. Ho ricordato i motivi per cui è nata l’associazione e anticipato che il prossimo anno quando scadrà il mandato, lascerò l’incarico. È giusto che forze nuove intervengano e nuove idee prendano il po-sto di quelle passate, pur dando assoluta disponibilità ad affiancare chi lavorerà per lo sviluppo dell’associazione. Sono seguiti discorsi ufficiali con l’intervento del mode-ratore Sgrazzutti Elvio, socio e presidente dell’associazione AIAS, del rappresentante del Sindaco di Codroipo, assessore ai ser-vizi sociali Claudio Tomada, del direttore generale dell’AAS n.3, dr. Pier Paolo Be-netollo, dell’assessore provinciale alle po-litiche sociali Elisa Battaglia, del consigliere

regionale Vittorino Boem, e dell’assessore regionale alla sanità Maria Sandra Telesca, oltre ad autorità militari e rappresentan-ti dell’economia locale.. Tutti hanno avuto buone parole per l’associazione e per il suo futuro: si intende infatti ampliare la struttura con un modulo aggiunto di 4-5 posti, de-dicato ai disabili in età avanzata e non in grado di adattarsi velocemente a vivere in case di riposo normali.

Terminati i discorsi ufficiali, tutti si sono dedicati al pranzo servito da una ditta di catering rapida ed efficiente. La torta me-gagalattica, decorata secondo i simbolismi dell’invito, (50 cuori e 20 pannocchie + le foto dei due sposi nel 1966) è stata prepa-rata dal Panificio Moroso Stefano di Zom-picchia con gran cura. Una Sant’Honorèe veramente speciale.

Nel pomeriggio ci sono stati alcuni mo-menti dedicati ai ragazzi: il Mago Lenard ha deliziato tutti con i suoi giochi di prestigio, carino e gentile con tutti come sempre.

Anche Stefano Andreutti è intervenuto a gran richiesta, coinvolgendo gli ospiti nel Drum Circle sotto il gazebo del giardino se-greto. Il gruppo di volontari AnimaSogni si è occupato di intrattenere i ragazzi durante gli spettacoli. Lisetta Bertossi

AssociazioneLa

Pannocchia

leggere sul loro viso gli stessi segni lasciati dal tempo anche su di noi.

Sabato, Don Ivan Bettuzzi era all’estero e non ha potuto officia-re la Messa per il rinnovo dei voti coniugali. Suo sostituto è sta-to don Giovanni Del Missier, figlio

La categoria dei Disturbi Evolutivi Spe-cifici di Apprendimento viene convenzio-nalmente identificata con l’acronimo DSA e si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche, e in particolare, a: DISLES-SIA, DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA, e DISCALCULIA.

Le difficoltà specifiche di apprendimen-to sono ad oggi una realtà che suscita sempre più interesse, idati epidemiologici riportano che circa il 10-20% della popola-zione in età scolare presenta difficoltà in tal senso e che nel 3-5% dei soggetti vi è un disturbo specifico di apprendimento: DSA (SINPIA,2006). In questi ultimi anni l’atten-zione su tali problematiche si è ampliata ed ha visto la convergenza di interventi da vari ambiti scientifici, non solo didattico, ma anche pedagogico, medico e riabilitativo.

Valutazione Logopedica: in un una prima fase il logopedista propone una bat-teria di test di primo livello per una valuta-

zione di orientamento rispetto ai parametri fondamentali del DSA. A questo scopo il logopedista valuta: • la prestazionalità ge-nerale ( attraverso la valutazione delle fun-zioni corticali superiori correlate al deficit comunicativo) • le competenze linguistiche verbali (prassiche, fonologiche, metafono-logiche, lessicali, morfosintattiche, pragma-tiche) in comprensione e produzione • le abilità di lettura • le abilità di scrittura (erro-ri e grafia) • le abilità di calcolo • le abilità percettive uditive • le abilità visuospaziali e prassiche.

Il percorso valutativo si conclude con il colloquio di rimando ai familiari durante il quale il logopedista comunica l’andamento del bilancio logopedico e propone il suc-cessivo progetto di presa in carico.

Il logopedista monitora infine l’entità dei progressi attraverso rivalutazioni in itinere.

Dott.ssa Michela Englaro - Logopedista

Foto MMMi

Disturbi evolutivi specifici di apprendimento

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EVENTIF estival

Il comune di Basiliano con il supporto di Pro Loco Variano in collaborazione con Pro Loco Basiliano, Pro Loco Blessano, Pro Loco Vissandone, Pro Loco Villaorba, Gruppo ANA Basiliano, Sportello Associa-zioni e con il sostegno di BCC di Basiliano e PIC - Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli presentano Arte e Cultura per il Festi-val Ri_frazioni di Basiliano. Al via la 2° edi-zione del Festival Ri_frazioni, che quest’an-no si svolgerà da sabato 14 maggio fino al 24 giugno, con iniziative che spaziano dal-la musica al teatro, dall’arte alla letteratura. Promossa dal Comune di Basiliano con il supporto delle associazioni del territorio, la rassegna andrà a toccare tutte le sette frazioni del Comune alternando spettacoli teatrali, concerti musicali, presentazioni di opere letterarie.

Venerdì 20 maggio alle 18.30 a Basaglia-penta, sarà Flavio Santi che, conversando con Cristina Micelli, presenterà il suo libro “La primavera tarda ad arrivare”, un roman-zo giallo ambientato nella nostra terra, il Friuli. Il 27 maggio alle 18.30 a Vissandone il libro, fresco di pubblicazione, di Stefano Montello “L’albero capovolto”, il racconto dell’esperienza vissuta dall’autore all’inter-no di una fattoria sociale, dove da molti anni vive a contatto con l’umanità misterio-sa e spiazzante degli utenti che la abitano. A dialogare con l’autore, Simone Ciprian. I Luna e un quarto, uno dei gruppi più origi-nali del panorama musicale friulano, saran-no i protagonisti del concerto del 5 giugno alle 21.00 a Orgnano, un mix esplosivo e coinvolgente dalle sonorità etno folk, dove atmosfere mediterranee e musica popolare si fondono con arrugginite sonorità blues. A Villaorba, domenica 12 giugno alle 21.00, il Festival ospiterà Claudio Moretti, Elvio Scruzzi, Fabiano Fantini del Teatro Incerto, uno dei gruppi teatrali più amati e popolari della regione, che, insieme ad Alessandro Venier, racconteranno la storia, gli aneddoti e le gag più famose di oltre 30 anni di car-riera, raccolti in un libro curato da Mauro Daltin e Alessandro Venier dal titolo “L’In-certo: un gruppo teatrale friulano”. Si torna a teatro sabato 18 giugno alle 21.00 con la locale compagnia dei Baracons, che, all’interno della corte di Villa Zamparo a Basiliano, metterà in scena lo spettacolo Dome cjacares, una commedia popolare in friulano, dove non mancheranno le situa-zioni esilaranti e i colpi di scena. Per il gran finale, previsto il 24 giugno, in programma un concerto musicale, con ospiti speciali, nella suggestiva cornice del colle di Varia-no. L’ingresso per tutti gli eventi è libero.

Il programma dettagliato del Festival è disponibile sul sito www.rifrazioni.it, rivisto con una nuova veste grafica per il lancio della seconda edizione.

Il Festival Rifrazioni è un’iniziativa pro-mossa da Comune di Basiliano con il sup-porto di Pro Loco Variano in collaborazione con Pro Loco Basiliano, Pro Loco Blessano, Pro Loco Vissandone, Pro Loco Villaorba, gruppo ANA Basiliano, Sportello Associa-zioni e con il sostegno di BCC di Basiliano e PIC – Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli

C.S. com. Basiliano

U na squadra d’EccellenzaQuest’anno la Società Polisportiva Co-

droipo Calcio A 5, sponsorizzata dalla so-cietà di pubblicità FORTE & CHIARO, fe-steggia i suoi primi 13 anni di fondazione.

In questi anni ha brillantemente raggiun-to, dopo vari passaggi di categoria, dalla 3° alla 2° alla 1° Categoria, nella stagione 2015/16 l’ambita Eccellenza.

Alla fine di un brillante campionato, dove

si sono piazzati al secondo posto, hanno anche realizzato il miglior “punteggio in coppa disciplinare” accreditandosi 10 pun-ti entrando di diritto nei play off, dove si sono aggiudicati il secondo posto.

Un sentito ringraziamento va a tutti gli atleti della squadra e ai dirigenti che sono sempre stati al loro fianco. GRAZIE!!!!

Walter Nadalin

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Perchè fareun massaggio

Il massaggio ha origini molto antiche, se ne trovano riferimenti addirittura al periodo degli Egizi, in alcuni testi cinesi del 3000 a.C., i greci con Ippocrate che ne intuì le proprietà terapeutiche, fino ad arrivare ai Romani dove il “massista” (massaggiatore) era posto allo stesso livello di un medico. In occidente subì un forte declino nel periodo del Medio-evo per poi riprendersi durante il Rina-scimento, soprattutto in Francia e nel nord Europa, ed arrivare ai giorni nostri dove sta vivendo un momento di vigo-rosa rinascita. Nel frattempo in Oriente il massaggio è divenuto sempre più uno strumento molto vicino alla medicina tradizionale, sia essa cinese, indiana e molte altre, a volte essendone addirit-tura una parte integrante. La filosofia con cui viene interpretato il massaggio nella tradizione orientale è totalmente diversa dalla visione occidentale, il mas-saggio per gli orientali è un rito, molte volte infatti si intreccia alla religione, ma è soprattutto un mezzo per mantenere corpo, mente e spirito al meglio, il fine del massaggio in Oriente è infatti quasi sempre preventivo. I benefici che il mas-saggio può portare alla persona sono molteplici, i più conosciuti effetti “fisici”, quali il rilassamento delle tensioni mu-scolari, elasticità articolare, aumento dell’attività circolatoria sia sanguigna che linfatica, con conseguente migliore eliminazione delle scorie e delle tossi-ne dell’organismo, ed alcuni emotivi. Durante un massaggio infatti anche la mente si rilassa, si distrae, si abbando-na, alcune persone si addormentano proprio per questo motivo, la capacità del massaggio di far scaricare a mente e corpo le tensioni e lo stress accumu-lati, la sensazione molte volte è appun-to quella di sentirsi “leggeri”, “liberi”, sia fisicamente che mentalmente. Ancora per molte persone però spogliarsi è una sorta di tabù, a cui è abbastanza facile porre rimedio, infatti ci sono alcuni mas-saggi in cui non è necessario spogliarsi e farsi ungere d’olio. Il Massaggio Tradi-zionale Thailandese per esempio, simile allo Shiatsu, oppure il massaggio sulla sedia ergonomica, pratico e veloce, la cui limitazione è data solo dalla posizio-ne, per cui è adatto per trattare soprat-tutto schiena e collo. Non vi resta che trovare il più adatto a voi e provare…

a cura di Ananda Centro Olistico

G occe di benessere

Work in progress“Qualunque cosa tu possa fare, qualun-

que sogno tu possa immaginare, comincia. L’audacia reca in sé magia e forza. Ero una ragazza di quelle che si tuffano dentro ai libri, alle poesie, all’arte. Se poi la vita è carogna non importa; una ragione per so-gnare la trovi comunque. Perché non si è mai troppo grandi per impostare un altro obiettivo o per sognare un nuovo sogno. La vita è una zattera. Devi caricarla di tutto quello che sai. Devi intercettarne il percor-so: che poi lo capirai bene, strada facendo. Punta attraverso il tuo lavoro, alla durata di vita, a quella stella fissa che ti appartiene e ti significa.”

Queste sono le frasi scritte da Cristina e scorrono nella lettura come un pennello a tracciarne il ritratto. Cristina è l’euforia, la voglia di vivere tutto e trasmettere al mon-do le sue elettrizzanti sensazioni, le emo-zioni, le visioni, con esplosioni di colori che attirano l’attenzione. Alle volte riconosci l’intento, altre senti la libertò di far viaggiare l’immaginazione.

Cristina Conte, è di San Giorgio di No-

garo (UD), artista creativa, che su tele e le-gnami cerca di trovare l’armonia con il suo “Io” interiore. Stabilisce un legame d’amore con la tela o la materia vergine, che nasce con i preliminari, per poi sfociare in un for-tissimo innamoramento di piacere vibrante e sensoriale. Ama maggiormente il legna-me sul quale dipinge e crea, realizzando artigianalmente le sue tavole e cornici, per avere più libertà di scelta e interpretazione. Anche i colori sono artigianali e, quindi mai uguali giacché preparati, miscelati e dosati, secondo la sua necessità.

Il motto di Cristina Conte è: non esisto-no tecnica né colore e nemmeno spatola e pennello. Quello che esce da un quadro è solo “Anima e Chiave del Cuore” che tutto fa’ muovere e realizzare.

Espone dal 2009 in tutta Italia e, nel mese di maggio 2016, partecipa con le sue opere a “Pordenone chiama Europa” nel Palazzo Pera. Per aggiornamenti sui prossimi eventi, su internet c’è il suo sito, la pagina personale e quella ufficiale su Face-book: Cristina Conte Work in Progress.

Elena Cara

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STORIA

vinczy. Si fronteggiarono nelle battaglie di Lonato e Castiglione (3 e 5 agosto 1796), nella leggendaria battaglia di Arcole del 15-17 novembre, ma furono sconfitti da Napoleone nella battaglia di Rivoli del 14 gennaio 1797, confermando la superiorità dell’esercito francese benché di gran lun-ga numericamente inferiore al nemico. Di seguito Napoleone puntò sulla Romagna

Si era innescato un grande conflitto tra la Francia e le monarchie europee preoc-cupate per i gravi fatti avvenuti durante la rivoluzione del 1789. Al volgere del 1796, il 2 marzo, succedendo al generale Schérer, che aveva fallito a Loano nel 1795 contro l’esercito piemontese, Napoleone Buona-parte era stato nominato dal Consolato generale de l’Armèe d’Italie. L’obbiettivo primario per i francesi era sconfiggere l’ar-mata imperiale degli Asburgo e il compito di Napoleone era penetrare in Italia per distogliere forze dal fronte del Reno dove erano stati inviati altri due eserciti: l’armèe du Rhin et Moselle del generale Moreau e l’armèe du Sambre et Meuse del generale Hoche. Anche se Napoleone aveva avuto già modo di dimostrare quanto bene aves-se imparato le lezioni della scuola militare di Brienne, distinguendosi durante l’assedio di Tolone e l’insurrezione realista del 95 a Parigi, all’epoca il giovane corso era ancora poco conosciuto e visto con una certa diffi-denza, anche per il fatto che se fosse nato un anno prima non avrebbe avuto nemme-no la cittadinanza francese. Si mormorava che fosse un parvenu, raccomandato dalla moglie Joséphinne de Beauharnais. Napo-leone aveva allora 26 anni ed era molto più giovane di Massena Angereau, Sèrurier, La Harpe, Victor, suoi generali subordinati e personalità già affermate nelle loro rispet-tive carriere militari.

Giunse a Nizza il 26 marzo 1796 per as-sumere il comando del suo esercito e volle con sé anche i già conosciuti generali Mu-rat, suo futuro cognato e re di Napoli, Mar-mont e Lannes, uomini valorosi e sprezzan-ti del pericolo che lo porteranno in seguito agli allori. Così valicando le Alpi entrò in Ita-lia passando dal colle di Cadibona (435 mt) in provincia di Savona, con un esercito indi-gente, scomposto e indisciplinato, compo-sto da 40.000 uomini, mal vestiti e mal nu-triti, tra cui molti giovani senza armamenti e senza scarpe. Napoleone iniziò una guerra lampo in cui riuscì a separare l’esercito del Regno di Sardegna, con a capo il generale Colli, dall’alleata armata asburgica coman-data dal generale Beaulieu, sconfiggendo ambedue e costringendoli all’armistizio di Cherasco del 28 aprile 1796. Successiva-mente proseguiva verso Milano dove entra-va vittorioso dopo i successi conseguiti nella battaglia di Lodi del 10 maggio dello stesso anno. Qui fu accolto da una folla en-tusiasta per le idee illuministe che i francesi portavano con sé al grido di liberté, egalité, fraternité, oltre che per i successi militari già conseguiti da Napoleone in Piemonte, anche se alquanto sorpresa nel vedere un esercito di straccioni, essendo abituata alle impeccabili divise dei soldati austriaci.

Napoleone si firmava alla francese Bo-naparte, invece che col suo vero cognome Buonaparte, dall’inizio di questa campagna che finanziava in gran parte con le requi-sizioni e dalle clausole che vincolavano gli armistizi con copiose donazioni di de-naro oltre alla consegna di opere d’arte che inviava regolarmente a Parigi, con grande gratitudine del Direttorio in gravis-sime difficoltà finanziarie. Sempre in prima linea, sprezzante del pericolo, stimato e amato dai suoi soldati che conosceva uno ad uno, era chiamato le petit caporal. Aveva conquistato la loro fiducia e infiammato gli animi a tal punto, che non c’era ostacolo insuperabile per questi giovani, che davano tutti se stessi con slancio e coraggio, pur di compiacere il loro petit caporal e seguirlo nella sua missione di liberatore dalle tiran-nie monarchiche.

Napoleone a Villa Manin“Soldati, voi siete

ignudi e malnutriti, la Francia vi deve mol-to, ma non può darvi nulla….io vi condurrò nelle più fertili pianu-re della terra. Ricche province, città opu-lente cadranno in vo-stro potere e vi trove-rete ricchezze onori e gloria.”. Proseguiva con l’assedio della fortezza di Mantova, roccaforte degli au-striaci, che durò per sei mesi dal 1 agosto 1796 al 2 febbraio 1797. L’Austria, forte dei successi ottenuti dall’Arciduca Carlo nei territori germani-ci, inviava contro di lui nuovi eserciti al comando dei gene-rali Wuermser e Al-

cercando lo scontro con lo stato Pontificio e, dopo averne sconfitto l’esercito sul Se-nio, costrinse il Papa Pio VI (Giannangelo Braschi) a rinunciare alle attuali province di Ferrara, Bologna, Ravenna e Forlì.

Lucien ZinuttiPrima Parte - Continua nel ProssimoNumero di FORTE & CHIARO

MOTORIMAGGIO 2016

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Da alcuni anni Edi Comisso è partito da Rivignano Teor (UD) per gestire l’area sportiva di Gonars (UD) dedicata agli sport motori-stici fuoristrada. Si tratta di una ex cava, che grazie al grande lavoro con ruspe e trattori, è diventato un anfiteatro per il cross. L’inizio nel 2012 è stato segnato da una tap-pa del campionato europeo di su-percross. Si tratta di una specialità inventata negli Stati Uniti d‘America per svolgere le competizioni di mo-tociclisti in fuori strada contenen-doli all’interno di un’arena che con-senta a tutti gli spettatori di vedere completamente il circuito, con la possibilità di seguire tutte le evolu-zioni che i centauri fanno durante le competizioni. Un successo stre-pitoso che ha motivato tutti i mem-bri del moto club Edi a perseguire altri risultati ospitando nel circuito anche altri eventi come l’autocross, il quadcross, il motocross e persino i veicoli storici e con un estensione della pista, svolgono competizioni anche per enduro. Nell’impianto di Gonars organizzano pure molte manifestazioni di diverso genere: fiere ed esposizioni, corsi di guida sportiva, corsi di cross per bambi-ni, concerti ecc. Inoltre il Club ade-risce al programma Piste in Rosa, dedicato alle protagoniste femmi-nili di MX GIRLS. Nel corso delle passate stagioni, oltre alle mani-festazioni minori, hanno ospitato campionati internazionali, campio-nati europei, italiani e regionali di diverse discipline motoristiche. Per quest’anno vorrebbero riportare gli Internazionali d’Italia di supercross e raggiungere risultati più ambi-ziosi. Uno dei tanti sarebbe quel-lo di coinvolgere maggiormente i bambini, con nuove formule alla loro portata a scopo educativo, nel rispetto dell’utilizzo di mezzi a motore nelle competizioni a loro dedicate. La riapertura di questo impianto, certamente ha contribu-ito positivamente a un rilancio del mercato motoristico fuoristrada e può solo che giovare al comparto, considerando che anche il Comu-ne di Gonars facilita e agevola a livello burocratico. Sono qualche settimana fa l’area che dal punto di vista cartaceo era ancora con-siderata una cava, ora è divenuta un’area sportiva a tutti gli effetti. Questa stagione 2016 è iniziata alla grande: tanti eventi; tante ma-nifestazioni spor-tive; il 10 aprile autocross; il primo maggio campiona-to regionale FVG di Motocross. Pros-simamente sarà pubblicato il calen-dario ufficiale con tutti gli eventi della stagione 2016.

Alex Carrasco

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M emorie del terremotoIl violento sisma del 6 maggio 1976

danneggiò fortemente molti paesi friulani, in particolar modo quelli della fascia pe-demontana, dove il sottosuolo roccioso ne aveva maggiormente accentuato gli effetti. I friulani seppero reagire, non pian-sero sulla loro disgrazia aspettando aiuti esterni, ma si rimboccarono le maniche e dopo pochi anni il Friuli rinacque. Tuttavia nella fretta della ricostruzione mancò una direttiva attenta alla conservazione delle caratteristiche dell’architettura friulana ne-gli agglomerati danneggiati e mentre paesi come Venzone furono meravigliosamente ricostruiti per esclusivo merito di alcune persone colte che seppero imporre con-dizioni intelligenti, tanti altri paesi furono in-vece stravolti, cadendo vittime di decisioni inopportune che io non ho dubbi nel defi-nire vandaliche.

Un caso emblematico è proprio la piaz-za di Forgaria, col suo enorme municipio, totalmente incompatibile col paesaggio circostante e l’entourage di costruzioni a tema, che ha cambiato completamente l’identità di quel delizioso paesino delle Prealpi Giulie nella suggestiva Val d’Arzino.

Ebbene l’impatto visivo di tale costruzio-ne inserita in quel contesto é di una volga-rità inaudita, denota un’assoluta mancan-za di sensibilità estetica e totale disprezzo dell’identità di Forgaria e del suo tessuto storico preesistente. Un simile snatura-mento del paesaggio, inoltre, preclude per sempre la possibilità di un futuro sviluppo turistico in quel luogo. Basti pensare, per contrasto, al successo che Venzone, nel-la sua intelligente ricostruzione, riscuote presso i turisti di ogni nazione.

Come avvenne per Venzone, un centro storico, anche se definito minore, andava considerato come un’opera d’arte e su di esso si sarebbe dovuto intervenire in modo conservativo e mai stravolgerne il significa-to con rifacimenti invasivi e stilisticamente incompatibili.

Ma ci sono tanti altri esempi negativi di questo genere.

Visitando la mostra in corso in questo periodo in villa Manin “Memorie. Arte, immagini e parole del terremoto in Friuli” troviamo alcuni di questi esempi, fra tutti il municipio di Forgaria, la chiesa di Majano e il municipio di Gemona, che qui vengono paradossalmente elogiati come affermazio-ne identitaria di un popolo e di una comu-nità.

..nelle nuove chiese prevale il tema della riconoscibilità... anche in risposta al dram-matico rischio di perdita d’identità...????

Dire che queste costruzioni sono una risposta al drammatico rischio di perdi-ta d’identità, come riportato nelle relative didascalie della mostra (per citare solo una delle tante eresie e ossimori presenti

in quelle didascalie) è inaccettabile e pa-radossale, soprattutto se proposto dalle istituzioni. Da chi dovrebbe rappresentare la cultura, vuol dire che a distanza di qua-rant’anni non si è capito nulla dei propri errori ed è triste che siano proprio le istitu-zioni promotrici di queste operazioni “della memoria” a fornire esempi così diseduca-tivi.

Dovrebbero fornire ai nostri giovani mo-delli positivi, di modo che possano avere validi termini di raffronto per crearsi una corretta coscienza artistica.

E’ veramente triste questa politica dise-ducativa di globalizzazione in cui non c’è più distinzione tra bello e brutto, tra bene e male, perché se vero che l’arte nobilita l’uomo, è altrettanto vero che la volgarità lo imbarbarisce. Lucien Zinutti

REDAZIONALEMAGGIO2016

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F esta di Camino del Toro e del Vino

C’è aria di festa per le vie di Camino al Tagliamento in vista della 70^ edizione della Festa del Toro e del Vino. Evento che dal 1946 a oggi ha portato allegria e vita-lità in paese e che si terrà tra il 28 maggio e il 5 giugno grazie alla collaborazione tra la Pro Loco “Il Var”, il Comune di Camino e le associazioni del territorio.

Oltre alle numerose sorprese che ci aspettano quest’anno, c’è una manifesta-zione che da sempre viene attesa con tre-pidazione dai Caminesi: la Cuccagna sul fiume Varmo. Questa tradizione è molto comune nel Friuli, ma a Camino possia-mo vantarci di essere tra i pochi a farla orizzontalmente. Il tutto si svolge l’ultimo giorno della Festa, quindi il 5 giugno, ed è un evento che attira un gran numero di persone. Per chi non sapesse in cosa con-sista la Cuccagna lo spieghiamo subito: l’obiettivo è percorrere il palo, che viene abbondantemente coperto di grasso, per poi tuffarsi e cercare di prendere il premio che è appeso due metri circa di fronte al palo. Le cadute dei partecipanti in acqua nelle più esilaranti e goffe maniere, sono motivo di divertimento per il pubblico che incita tutti i concorrenti con tifo da stadio.

Ci auguriamo che questa breve de-scrizione abbia colpito il vostro interesse e che il 5 Giugno alle 18:00 siate sulle sponde del fiume Varmo per gustarvi dal vivo lo spettacolo.

Vi aspettiamo! Chei da la Cuccagne

Filiale di Camino al Tagl.to

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La storia del nostro territorio sta a cuo-re alla Commissione Biblioteca caminese, ai comuni di Camino e Varmo e si capisce dalle iniziative attivate sui personaggi che qui hanno lasciato traccia. La 2° edizione è stata dedicata a Ippolito Nievo, (1831-1861) con riferimento ai suoi amori. La prof.ssa Carmela De Caro, ricercatrice appassionata di eventi sconosciuti ai più perché tenuti nascosti negli archivi e nel-le dimore private, ha delineato un quadro preciso e documentato delle donne che avevano fatto innamorare Nievo, morto tra-gicamente a trent’anni, in Sicilia, dove era stato mandato a recuperare le casse con oro e documenti dell’impresa dei Mille, di cui era tesoriere. Amori di cui si sa poco in effetti e svelati durante la serata, con dovi-zia di particolari. Com’era Ippolito? Magro, dato che non mangiava volentieri, pallido al punto da far intravvedere sul viso i peli della barba. Perché era legato al Friuli? La madre Adele, figlia della contessa Ippolita di Colloredo di Monte Albano aveva sposa-to, in seconde nozze, Antonio Nievo. Adele ricevette in dote terreni a Colloredo e, da donna colta ed emancipata qual era, li am-ministrava saggiamente fin dall’età di ven-tidue anni. Ippolito amava poco il castello e preferiva seguire il fattore che abitava tra

Varmo e Camino. Non stava bene con i no-bili, preferiva la gente. Da piccolissimo ve-niva con la madre a San Martino, dai nobili Di Prampero, dove scrisse la novella “Il Var-mo”. Lì giocava con Pisanina Di Prampero (1837-1858) che sarà la protagonista delle “Confessioni di un italiano”. Lei era frizzan-te, controcorrente e morì a ventuno anni, di parto. E’ sepolta a Udine, nel cimitero S. Giovanni, nella prima arcata a sinistra, in una tomba imponente. La critica si chiede “Pisana, qual è tra le donne che Nievo ha amato”? La risposta è “Tutte”. I suoi amori? Il primo fu per Matilde Ferrari, 1830-1868, che conobbe a Mantova, nella villa di Attilio Magri, suo amico di sempre, che morì sui-cida nel lago di Como. Matilde era arcigna, magra, con capelli castani. Nievo andava a farle visita, in salotto, suonava il pianofor-te e cantava per lei. Era molto geloso. Di notte la spiava per vedere se ricevesse altri uomini. Le scriveva tante lettere ma lei, in due anni lei non gli rispose mai. Un giorno Nievo assistette, non visto, a un dialogo tra Matilde e la madre che, mentre passeg-giavano, le disse: “Devi trovarti un partito migliore”. Nievo lasciò Matilde senza spie-gazioni. A vent’anni, scrisse “Antiafrodisia-co dell’amore platonico”. Matilde morì gio-vane, due anni prima di Nievo, invocando il suo nome. Il secondo amore fu Beatrice, contessa di Magenta, nata nel 1832. Fu un amore grandissimo e pazzo, perché lei era

Martedì e Mercoledì09:00/12:30 14:30/19:00

Giovedì 12:00/21:00Venerdì 09:00/18:00Sabato 09:00/17:30

Chiuso il Lunedìsi riceve preferibilmente per appuntamento

CAMINO AL TAGL.TOG li amori di Ippolito Nievo

sposata con Carlo Gobio, cugino acquisito di Nievo. Non esiste traccia di questo amo-re. Le scrisse sessantuno lettere cui lei non rispose mai. Bice o Beatrice era seria, sta-va sempre in casa, era malata di tisi fin da bambina. Stava a Mantova e a Bellagio, sul lago di Como, dove oggi c’è l’Hotel Suis-se. Forse a causa di questo amore Nievo si arruolò nei Mille, con Garibaldi. Per torna-re da lei, salì sul piroscafo sbagliato, dove trovò la morte. Era una nave per merci che faceva spola tra Messina e Napoli. Traspor-tava con sé due casse e registri. Dato che Cavour aveva accusato Garibaldi di rubare soldi, egli mandò Nievo a portargli i registri su cui annotava ogni spesa. Ci fu il naufra-gio e Nievo morì il 4 marzo 1861. Bice, di-sperata, ebbe un altro bambino, poi morì. Fu sepolta avvolta nella camicia rossa di Nievo, nel 1863.

Per la storica Carmela De Caro, Nievo è meglio di Manzoni perché descrive un mondo straordinario dopo averlo toccato e amato, conoscendo bene i personaggi. Purtroppo non ha avuto il tempo di rima-neggiare le sue opere mentre Manzoni ha impiegato vent’anni per la stesura finale dei Promessi Sposi. Pierina Gallina

SFIDARE IL MODO IN CUI PENSIAMO.ALLONTANARSI DALLE ABITUDINI.INTERROMPERE PER INNOVARE.

Sei mesi di studio e analisi trend per due proposte moda capelli moda e un’intera collezione dedicata all’uomo, il primo mood, ha colori intensi, contrasti sempre soft, che però attraverso punti luce definiranno aree precise. Forme più decise e dettagli del viso valorizzati con disconnessioni ricercate frabge lunghe o corte, le tessiture si animano con un contrasto di luci e ombre ottenuto grazie alla com-binazione di un finish matt and shine. la seconda collezio-ne, interpreta il colore in modo desaturato, con assenza di contrasti, ma piuttosto con sfumature che si fondono tra loro. Forme leggere e mancanza di geometrie, alla ricerca di una estrema naturalezza, con capelli in totale liberà e continuo movimento. Nell’uomo l’evoluzione Hipster ge-nera due tendenze di influenza british. Nel New Huipster un nuovo concetto di barbering e un uso chirurgico della brillantina tornano a curare maniacalmente sfumature e ciuffo. Il Fashon Addict invece analizza e rielabora i nuovi trend, proiettando un’immagine brit con linee di taglio de-finite, Forward. Come un immaginario quinto componente dei Beattles proiettato al futuro, dal viso pulito e privo di ogni traccia di barba, ormai un lontano ricordo.

Primo MoodLa tradizione sartoriale si fa arte attraverso una cura estrema dei dettagli. Colori intensi e pieni, contrasti soft, attraverso decisi punti luce, si fanno notare e creano aree precise. Forme e perimetri attraverso linee geometriche acquisiscono definizione. I dettagli del viso vengono valo-rizzati tramite frange e ricercate disconnessioni.

Secondo MoodLa fusione di grace, grazia, e land, terra, propone una collezione ispirata all’elegante imperfezione della natu-ra. Leggiadre e delicate, senza contrasti, le sfumature di colore si fondono creando un’apparente monocromia di diverse venature. Forme leggere e capelli in continuo mo-vimento creano un effetto di raffinata sobrietà.

UomoL’evoluzione hipster ha influenze british genera due tipologie di uomo. Il fashon addict, come un immagina-rio quinto componente dei Beatles, rielabora le tenden-ze proiettando un’immagine Brit dalle linee di taglio d’avanguardia. Il new hipster, l’evoluzione del barbering classico, ha capelli sfumati in maniera maniacale, ciuffi modulabili e uno stile da biker contemporaneo.

Foto P. G.

SPORTMAGGIO 2016

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BAR DA TETOViale Venezia, 22 · CODROIPO (Ud) · Info 333.4846265

B asket U18 e la ripromessa

L’Area Più under 18 Elite si è laureata campione regionale vincendo la Finale contro il BVO Portogruaro per 62-49.

La formazione codroipese allenata da Matteo Silvani si qualificò alle Final 4 di Udine grazie al primato nel girone “high” dell’under 18 Elite, frutto di sei vittorie e una sola sconfitta assieme alla StarEnergy Trieste, al Decathlon San Vito Trieste e al BVO Portogruaro.

In finale l’Area Più si scontrò per la quar-ta volta in stagione con il Portogruaro che iniziò la gara approfittando dei codroipesi poco attenti. Dal 12-22 del 10’ la difesa codroipese iniziò a tornare sui livelli della semifinale permettendo di ridurre sempre più il divario. All’inizio del quarto periodo i codroipesi operarono il sorpasso e non mollarono più la guida della gara anche grazie all’ottima difesa collettiva.

La vittoria del titolo regionale Elite riem-pie d’orgoglio lo staff tecnico della squadra e la dirigenza con il presidente Faggiani in primis che si è detto fiero della squadra e del risultato conseguito.

In occasione dell’Internet day Fvg di ve-nerdì 29 aprile, il laboratorio sui nuovi media (NuMe) del dipartimento di studi umanisti-ci e del patrimonio culturale dell’università di Udine, assieme al comune di Udine e a Confartigianato-Imprese Udine, partecipò all’organizzazione di 6 laboratori dedicati alle scuole secondarie di primo grado di Udine. In particolare, furono coinvolti gli studenti delle scuole Marconi, Fermi e Man-zoni che sperimentarono i principi della ro-botica (realizzando dei semplici movimenti con materiali di riciclo), la creazione di App per Android (su una piattaforma educativa sviluppata dal MIT di Boston) e l’uso del-la realtà virtuale nella scuola con i Google Cardboard. In aula con i ragazzi c’erano Mi-chele Viel e Antonio Steffan del Laborato-rio NuMe, laureati magistrali dell’università di Udine in comunicazione multimediale e tecnologie dell’informazione e gli impren-ditori Saul Clemente (RTView), Walter Della Mora (Mago) e Fabrizio Peresson (FF Engi-neering). I laboratori organizzati dal NuMe, comune e Confartigianato di Udine rappre-sentano «un’occasione importante e pre-ziosa di collaborazione inter istituzionale, sottolinea Leopoldina Fortunati, docente di sociologia dei processi culturali e co-municativi dell’ateneo friulano e coordina-trice del gruppo di ricerca del Laboratorio NuMe, che permette di abbattere steccati, aprendo le istituzioni coinvolte a una ancor maggiore collaborazione su temi importan-ti che riguardano enti e cittadini». L’Internet day Fvg, organizzato dalla regione Friuli Ve-nezia Giulia e Insiel spa per celebrare i 30 anni dell’avvento di Internet in Italia, con il coinvolgimento del territorio a tutto campo, 170 eventi dedicati alla cultura digitale nel-le scuole, nelle pubbliche amministrazioni e nella vita quotidiana dei cittadini: una for-te sinergia con l’ampia rete di associazioni, enti pubblici e privati, ma solo nei capoluo-ghi di provincia. Negli istituti di ogni ordine e grado delle altre località, come nel Medio Friuli, le lezioni si sono svolte normalmente. Forse Insiel, la Regione e tutti gli altri atto-ri protagonisti del cosiddetto Digital Divi-de non avevano il coraggio di presentarsi dove, dopo trent’anni, ancora non c’è una copertura della connettività accettabile per le risorse disponibili da tutto il mondo.

Sara L.P.

L’Area più cede il passo al Charly Ba-sket che si qualifica meritatamente all’In-terzona di Borgo Pace. I ragazzi di coach Silvani sono una delle 3 squadre regionali, assieme a Trieste, Udine, ad aver varcato i confini regionali per accedere alle fasi na-zionali del campionato. Per i codroipesi si è trattato di una stagione importante avendo disputato prima l’Eccellenza e avendo vinto poi l’Elite regionale. Resta il rammarico per la sconfitta ma la vittoria del titolo regionale e i costanti miglioramenti dei singoli e della squadra non possono che far trarre un bi-lancio positivo dal 2015/2016 dell’Area Più.

“L’anno scorso abbiamo vinto la Coppa Primavera e quest’anno il campionato di Elite, è un segno tangibile della crescita e del potenziale di questo gruppo che alle-no da tre anni. Questa vittoria è una bella soddisfazione ed è il giusto premio per i ragazzi e per l’impegno che mettono in pa-lestra. Ora dobbiamo continuare a lavorare duramente come fatto finora per prosegui-re il cammino anche oltre lo spareggio” le parole di un soddisfatto coach Silvani.

Alessandro Zamparini

Trent’anni di Internet

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SPORTI Feel Good - Atletica 2000

Anche quest’anno il periodo Maggio-Giu-gno sarà un frizzante rincorrersi di eventi e manifestazioni per l’asd Atletica 2000.

Nel volantino delle nostre manifestazioni denominato I Feel Good - Events spieghia-mo l’idea che movimento-sport-cultura-socialità porta l’individuo e i gruppi a star bene con se stessi e gli altri.

Partiamo dall’evento clou, il X Meeting nazionale di atletica leggera, tra i cinquan-ta eventi sportivi più importanti in F.V.G., si svolgerà anche quest’anno il 2 giugno e vedrà i migliori interpreti delle discipline dell’atletica sfidarsi sulle pedane e corsie del Polisportivo comunale.

Ci saranno rappresentanti della naziona-le sia assoluta, sia paralimpica. Il 1° Giugno la manifestazione sarà preceduta da Mez-zofondo Party, gare di atletica incentrate sul mezzofondo in pista.

Per un motivo o per l’altro le feste a li-vello locale, nazionale o mondiale stanno diventando quasi 365 l’anno. Tra le nuove occasioni per festeggiare, per non lasciar-sene scappare nemmeno una, nei prossi-mi giorni ci saranno: 15 maggio la giornata internazionale della famiglia; 25 maggio giornata dell’Africa; 31 maggio giornata mondiale senza tabacco; 8 giugno giorna-ta mondiale degli oceani; 25 giugno della segretaria; 6 luglio giornata dei baci; 25 luglio giorno degli automobilisti; 26 luglio giorno degli zii. Queste sono solo le prin-cipali occasioni, ma sono certa d’averne dimenticate diverse.Tra quelle trascorse da poco, dopo il referendum sulle trivelle, mentre si moltiplicano i casi e combatte-vano per marginare le chiazze di petrolio e greggio, abbiamo fatto festa per la gior-nata della terra. La Giornata della Terra fu istituita nel 1970 su iniziativa del Senatore degli Stati Uniti Gaylord Nelson. Quando tra il gennaio e il febbraio del 1969 a Santa Barbara, in California, si verificò uno dei più gravi disastri ambientali degli Stati Uniti, causato dalla fuoriuscita di petrolio da un pozzo della Union Oil. Il senatore Nelson decise di occuparsi maggiormente delle questioni ambientali e, per portarle all’at-tenzione dell’opinione pubblica, propose di fissare una giornata dedicata a questi temi. La giornata della terra si tenne per la prima volta il 22 aprile 1970 per ragioni pratiche, scegliendo una data tra le vacan-ze primaverili e la sessione di esami per coinvolgere gli studenti e vi parteciparo-no moltissimi cittadini americani. Non c’è proprio nulla da festeggiare: la giornata della terra dovrebbe essere al massimo un’occasione di vergogna. A Genova dopo i danni dell’alluvione dello scorso anno, il petrolio che trasportato dal fiume raggiun-se il mare qualche giorno fa, è sembrata la risposta lampante all’astensione riscon-trata al referendum contro le trivelle. Certo parlare d’inquinamento fa sempre colpo e a quanto pare creare video virali sul web è la massima aspirazione di parecchie perso-ne. A Marina di Grosseto, come ogni anno e come accade in tutte le località balneari, in primavera si provvede a ripristinare l’are-nile, laddove il mare ha scavato, spostato e asportato zone di spiaggia. Filmare il ripo-sizionamento della sabbia pescata in fondo al mare del porto e collocata sulle zone dov’è carente, descrivendo l’odore di idro-carburi, ha indotto in errore gli spettatori. Tuttavia si è trattato di un evidente caso di cattiva informazione. Il liquido ripreso nel video, infatti, non è petrolio ma sabbia mi-sta ad acqua. Sara LP

di Udine e, per permettere ai genitori di seguire lo stesso convegno, sempre alle 18.30 il laboratorio sulle Olimpiadi con Creattivamente.

A Camino al Tagliamento il 21 Maggio si disputerà la gara podistica Coppa Friuli. A giugno organizzeremo la tavola roton-da “F.V.G. – Una regione che ti toglie il fia-to” assieme a C.O.N.I., Regione F.V.G. e alle associazioni sportive che organizzano le maggiori manifestazioni podistiche.

Chiudiamo con 177 Km Di Solidarietà cioè il progetto di correre la Traversata car-nica tutta d’un fiato sponsorizzando i chilo-metri per sostenere borse di studio sporti-ve e progetti di psicomotricità.

Maggiori info sul sito www.atletica2000.it o sul blog atletica2000.blogspot.it

C.S. ASD Atletica 2000

Andando per ordine ricordiamo la 3^ marcia Dal Var al Tiliment, il 1° Maggio a Bel-grado di Varmo che nonostante la pioggia e il freddo si è disputata con tanti temerari.

Il 13 Maggio alle 18.30 le let-ture incentrate sulle olimpiadi in Biblioteca per i bambini delle elementari (In Bi-blioteca... Di Cor-sa!), il 14 Maggio il festival sul be-nessere denomi-nato I Feel Good - Lab, in collabo-razione con i ra-gazzi del Linussio, il 14 e 15 grazie al Circolo Lumiè-re Al Cinema... Di Corsa!

La proiezio-ne del film The Race (la storia di Jessie Owens), il 18 maggio la conferenza in biblioteca Il Mo-vimento Crea La Mente con il Prof. Pascoletti del l ’Univers i tà

Oggi Festa?

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Medio Friuli R ugby - torneo il 5 giugno

Domenica 5 giugno 2016, ritorna l’evento di mini-rugby più importante dell’anno. Nello stadio di Codroipo, dopo un anno di lavoro, preparazione e grandi soddisfazioni, la squadra locale, l’OverBu-gLine rugby Codroipo, ripropone il torneo che lo scorso anno ha lasciato tutti a boc-ca aperta.

Oltre 500 giovani atleti che si esibiranno in campo davanti a migliaia di spettatori. Rappresentative provenienti da tutta la re-gione Friuli Venezia Giulia, dal Veneto e dal Lazio: Azzano X Rugby; Benetton Treviso; Colleferro Rugby (Roma); Juvenilia Rugby Bagnaria Arsa; Pedemontana Livenza Pol-cenigo Rugby; Red&Blù Rugby Roma; Rep Trieste; RFC Junior Udine; Rugby Gemona del Friuli; Rugby Maniago; Rugby Pordeno-ne; Vittorio Veneto; i padroni di casa Over-BugLine rugby Codroipo (sono le squadre che hanno confermato la presenza, ma forse se ne aggiungerà qualcun’altra pri-ma del fischio d’inizio).

Sabato 30 aprile intanto a Codroipo, con i pullman, gli scuolabus, a piedi, op-pure usufruendo dei mezzi messi a dispo-sizione dall’Esercito, dall’Aeronautica e

dai Carabinieri, hanno raggiunto lo stadio di Codroipo (UD) per le categorie Under 14 e 16 maschi e femmine, mentre a villa Manin, in località Passariano di Codroipo, c’erano tutti gli altri atleti Under 8, under 10, 11 e 12. C’erano campi da mini-rugby all’interno del parco della villa dove gioca-vano i più piccoli fino ai dieci anni. Gli stu-denti fino alla prima media, si affrontavano nella piazza tra le esedre di villa Manin, mentre gli Under 14 e 16, che necessitano del campo più grande, si sono incontrati a Codroipo nell’area polisportiva. Si tratta di tutti gli istituti che hanno aderito al proget-to scuola della Federazione Italiana Rugby.

Tra le scuole partecipanti al torneo sco-lastico regionale c’erano: I.C. di Pagnacco (UD); Scuola Secondaria di 1° grado “Egi-dio Feruglio” di Feletto Umberto (UD); I.C. VI di Udine con le scuole Bellavitis e Mar-coni; Liceo Scientifico Sportivo “A. Volta” di Udine; Liceo Scientifico “N. Copernico” di Udine; Scuola Primaria “G. Carducci” di Attimis (UD); Scuola Primaria “I. Nie-vo” di Udine; Scuola Primaria “G. Ellero” di Pradamano (UD); I.C. Palmanova (UD) - Scuola secondaria di primo grado “Pie-tro Zorutti”; I.C. Cervignano (UD) - Scuo-la secondaria di primo grado “Giovanni Randaccio”; I.C. Dante Alighieri di Staran-zano (GO) - Scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri”; I.C. Livio Verni di Fogliano Redipuglia (GO) - Scuola secon-daria di primo grado “Filippo Corridoni”; I.C. Codroipo (UD) - Scuola secondaria di primo grado “G. Bianchi”; I.C. Codroipo (UD) - Scuola primaria “G.B. Candotti”; I.C. Codroipo (UD) - Scuola primaria “Anna Fa-bris”; I.C. Codroipo (UD) - Scuola primaria “Risultive” Bertiolo (UD); I.C. Sedegliano (UD) - Scuola secondaria di primo gra-do “Martin Luther King”; I.C. Sedegliano (UD) - Scuola primaria “Padre David Maria Turoldo”; I.C. Coseano (UD) - Scuola se-condaria di primo grado “G. Ungaretti”; I.C. Basiliano (UD) - Scuola secondaria di primo grado “Aurelio Mistruzzi”; I.C. Marco Polo di Grado (GO).

Una mattinata stupenda per tutti gli studenti che hanno avuto la possibilità di partecipare e saggiare questo sport grazie agli istituti comprensivi (quelli veramente comprensivi) che hanno superato qualsia-si difficoltà e sono riusciti a portare tutti gli studenti interessati a villa Manin dove ol-tretutto avevano anche l’ingresso gratuito per visitare la mostra sul terremoto grazie al direttore di villa Manin Antonio Giusa. Dato che comunque si tratta di attività scolastica, il terzo tempo per questa vol-ta è saltato. Avranno avuto l’occasione di

raccontare a tutti gli altri compagni l’espe-rienza fatta giacché sono dovuti rientra-re nei rispettivi istituti… prima che suoni la campanella! Tutti gli istituti potranno esporre gli attestati di partecipazione che gli sono stati consegnati dall’assessore allo sport della città di Codroipo e dall’as-sessore provinciale di Udine Beppino Go-vetto. Un gran lavoro per gli organizzatori, che avendo tre location diverse, si sono dovuti fare in quattro, così come Renato Dominici e tutto il personale della Croce Rossa, disponibili per ogni evenienza.

L’OverBugLine, la squadra di rugby di Codroipo, ha iniziato l’attività solo da due anni e da subito si sono fatti notare per la grande capacità di organizzare mani-festazioni, incontri, triangolari e raggrup-pamenti che si trasformano in feste dello sport, dedicate ai giovanissimi, con i loro fratelli, genitori, parenti e tifosi di tutte le età. Il momento più importante dell’anno, per la seconda edizione, sarà domenica 5 giugno con il torneo città di Codroipo. Lo spettacolo sarà garantito sia dallo sport più signorile al mondo, con gironi all’italia-na tra gli atleti delle categorie under 12, 10, 8 e 6, sia dal celeberrimo terzo tempo.

Il 5 giugno si inizierà alle 10 del mattino con incontri senza soluzione di continuità e le fasi finali saranno il pomeriggio dalle 14.30 alle 16.00. Una domenica di sport con oltre 500 bambini pronti a fronteg-giarsi. La Over Bug Line Rugby Codroipo si avvarrà della collaborazione della de-legazione FVG di Rugby, del comune di Codroipo, della provincia di Udine, della regione FVG, dell’Ente Turismo FVG, della polisportiva di Codroipo, l’A.C. Codroipo, la protezione civile del Medio Friuli, gli alpini della sezione A.N.A. di Codroipo e tutti i genitori dei ragazzi tesserati a Co-droipo, che si adopereranno per la riuscita del secondo torneo della nostra città.

A Goricizza di Codroipo si è creato un ambiente unico grazie al rugby, dove sicu-ramente è più formativo l’aspetto compor-tamentale di quello agonistico. L’amicizia, il rispetto e la collaborazione sono valori da infondere nei bambini, sin da quando cominciano a muoversi sulle gambe, uni-tamente all’attività fisica con la partecipa-zione attiva nella squadra sin da subito, con grande soddisfazione degli atleti e ….dei genitori.

Lo sport del rugby, diversamente da come è considerato da tutti, è delicato, adatto a tutti e con la palla ovale è indi-spensabile lo spirito di fratellanza e amici-zia, prima, durante e dopo gli incontri.

Foto MMMi

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