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Mensile dell’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

5 EDITORIALE

L’Europae la strada per il futuro(DOMENICO MAMONE) 5

INFOIMPRESA ‐ Periodico dell’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Col vatori ‐ Dire ore responsabile Domenico MamoneRedazione Giampiero Castello ‐ Vi orio Piscopo ‐ Fortunata Reggio ‐ Giuseppe Te oProge o grafico e Impaginazione Fortunata ReggioSede legale e Redazione Via Angelo Bargoni, 78 ‐ 00153 Roma ‐ Tel 06 58333803 ‐ Fax 06 5817414 ‐ www.unsic.it ‐ [email protected] Centro Stampa e Riproduzione S.r.l. ‐ Via di Salone, 131/c ‐ 00131 RomaCopia gratuita Autorizzazione Tribunale di Roma ‐ n. 331/2009 del 06/10/09

SOMMARIO

24 AGRICOLTURA

Lotta alla cimice asiatica:si sperimenta la “vespa samurai”(G.C.) 24

6 LA RIPARTENZA

Reinventarsi il lavoro,storie di chi ce l’ha fatta(VANESSA POMPILI) 6

Per l’Italia un futuro green:come funziona il “bonus mobilità”(GIUSEPPE TETTO) 10

Edilizia, Superbonus al 110%:cessione del credito e sconto in fattura(G.T.) 12

20 IMPRESA

Dalla Calabria il rinascimentodei grani locali italiani(MARIA DI SAVERIO) 20

22 STORIE

Imprenditori: l’umbro Morettie il fondo londinese di successo(G.C.) 22

23 UNSIC EVENTI

Enuip: corsi gratuitiper operatori Caf e Patronato(G.C.) 23

Una strategia comune per le aree interne(G.C.) 23

Fondolavoro: pubblicatele nuove procedure(G.C.) 34

28 MONDO UNSIC

Inps, i diritti inespressi:le maggiorazioni sociali(ENASC) 28

Il Caa Unsic,servizi per l’agricoltura(G.C.) 32

Prevenzione e contrastodel contagio da coronavirus(G.C.) 34

25 SOCIETÀ

Esperti su chiusura delle scuole:attenzione alle depressioni(G.C.) 25

14 IL LAVORO

Lavorare a distanza:norme, benefici e critiche(GIAMPIERO CASTELLOTTI) 14

16 NORME

Decreto Rilancio:le scelte per turismo e cultura(GIUSEPPE TETTO) 16

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Non si può che esprimere soddisfazione per il pacchetto di proposte annunciato al Parlamento europeo da Ursulavon der Leyen, presidente della Commissione europea.Il Piano “Next generation Ue” destina ben 750 miliardi di euro ai 27 Paesi comunitari per fronteggiare la crisi economicaprodotta dal Covid-19. Cinquecento miliardi saranno a fondo perduto (sovvenzioni) e 250 sotto forma di prestiti da re-stituire in dieci anni. All’Italia dovrebbero essere destinati 172,7 miliardi, la quota più alta tra i 27 Paesi Ue, di cui 82 afondo perduto e 91 sotto forma di prestito.Dunque le notizie arrivate da Bruxelles sul cosiddetto recovery fund non possono che essere accompagnate dal nostroapprezzamento per entità e regolamentazione. Oltre al corposo e ambizioso aspetto materiale, che ricorda il proficuoPiano Marshall del dopoguerra, merita encomio soprattutto lo spirito che ha animato la Commissione: la realtà attualee il destino concatenato delle economie nazionali, caratterizzate dalla moneta comune e strutturate come un sistemaproduttivo interconnesso, rende ineludibile il rilancio economico di tutta l’Unione in una logica che deve tener contodei valori storici, civili, sociali, politici e morali dei popoli europei. Un’Unione di fatto, non solo somma di nazioni, macomunità di Stati. Positiva anche la denominazione del Piano, che fa esplicito riferimento alle prossime generazioniche dovranno essere le principali destinatarie degli sforzi attuali per un’Europa riformata in una logica inclusiva e soli-dale, ma anche pienamente inserita – se non capofila - della nuova economia digitale, sostenibile e sociale.Per conseguire pienamente tale obiettivo, occorre che i nuovi strumenti assumano via via un carattere permanente,anche attraverso una revisione dei Trattati.In attesa di studiare i dettagli tecnici, di valutare la reazione dei governi nazionali e di misurare l’atteggiamento deimercati, già positivo nelle prime ore, è doveroso sottolineare il cambio di passo del cammino comunitario, già mani-festato nelle scorse settimane con i primi provvedimenti in piena crisi e con lo sforzo tedesco di superare la filosofiadell’austerity che ha foraggiato principalmente le crisi (emblematica la storia greca, pur con il concorso nelle respon-sabilità palesi degli ellenici) e, di conseguenza, i nazionalismi.Il Piano “Next generation Ue” dovrà essere ratificato a maggioranza dal Parlamento europeo, mentre la parte dei bonddovrà essere ratificata dai singoli parlamenti nazionali. Ad inizio luglio si dovrebbe tenere un Consiglio europeo ad hoc.Attenzione, però: i soldi, collegati al nuovo budget pluriennale Ue, “arriveranno a partire dal 2021”, come ha precisatoil commissario al Bilancio, Johannes Hahn. Per la liquidità immediata bisogna ricorrere agli altri pacchetti già approvati,cioè Sure, Bei ed eventualmente Mes, per un totale di 540miliardi. Sarà ora la politica, quella dei singoli Stati, a doverfare la propria parte. Tenendo conto che i veti ideologici ostrategici, in questa fase, potrebbero equivalere alla finedell’Unione, dello spirito comunitario e del cambiamento insenso virtuoso dell’Unione stessa: serve una competenza eu-ropea che attenui gli ardui ostacoli rappresentati dalle ratifi-che unanimi degli Stati membri. Saranno queste le forchecaudine di una partita cruciale tra un senso di comunità soli-dale e quell’irrigidimento nelle logiche nazionalisticheespresso soprattutto da pochi Stati del Nord Europa.

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L’Europae la strada per il futuro

di DOMENICO MAMONE - presidente dell’UNSIC

EDITORIALE

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icominciare. Reinventarsi. Voltare pagina ed an-dare avanti. Tante sono le attività che hannochiuso i battenti a causa delle crisi. Lasciando a

casa moltissime persone. Lavoratori con tanta esperienzae voglia di fare. Capitale umano spesso destinato a rima-nere inutilizzato. Ma a volte c’è chi, con caparbietà e sa-crificio, "come l'araba fenice che risorge dalle proprieceneri", si reinventa e ce la fa. Chi non s’arrende, si rialzae ricomincia da capo, portando avanti un nuovo progetto,magari un sogno inespresso, lontano dai lavori svolti inprecedenza. Secondo Mario Alonso Puig, facoltoso me-

dico e membro dell’Harvard Medical School, “reinventarsinon significa diventare diversi da ciò che siamo, ma faremergere ciò che veramente siamo. E questo dipendesolo da noi”. Per Puig, che ha condotto per venti anni studisull’intelligenza umana, quando ci si trova davanti a un’im-passe “bisogna avere la capacità di scoprire porte doveprima vedevamo soltanto muri”. E’ grazie alla capacità di resilienza propria dell’essereumano, che per far fronte a situazioni critiche ed emergen-ziali, sono venuti alla luce progetti nuovi e start-up innova-tive. E l’Italia si sa, è una fucina di talenti e menti brillanti.

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di VANESSA POMPILI

Reinventarsi il lavoro,storie di chi ce l’ha fattaDall’alimentazione agli eventi, settori di “rinascita”

LA RIPARTENZA

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Mensile dell’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

LA STORIA DI EDIZERO - Ne è un esempio l’impren-ditrice Daniela Ducato, nominata dal Presidente Matta-rella cavaliere della Repubblica e definita da lui stesso“campionessa mondiale di innovazione, orgoglio dellanostra Italia migliore”. La sua azienda, la Edizero archi-tecture for peace, nel 2019 è stata inserita tra le industriedi eccellenza green. Ancor prima, nel 2016, al forummondiale dell’economia tenutosi a New Delhi, è entratanella top ten delle eccellenze nel campo delle biotecno-logie. La Ducato ha puntato tutto sugli scarti naturali,utilizzando materiali provenienti da fonti rinnovabili ec-cedenti e di recupero, trasformandoli in nuove risorse,biomateriali impiegabili nell’edilizia e per elementi di in-terior design.Lana di pecora, canapa e sughero sono le materie primeper i pannelli acustici e termoisolanti, terra cruda e calcepura per pitture e rasanti, paglie e surplus di sfalci e po-tature sono solo alcuni dei 100 ingredienti rinnovabili re-cuperati dall’agroindustria e dalle filiere del cibo peressere riconvertiti in biomateriali ad alta tecnologia. Iltutto plastic, petrol e fossil free, senza formaldeide edaltre sostanze cancerogene e, altro fattore niente affattotrascurabile, a chilometro zero. La bioimprenditrice, cagliaritana di nascita, ha fatto sor-gere la sua azienda a Guspini, a sud ovest dell’isolasarda, considerata una delle aree più povere d’Italia.Scelta coraggiosa ma vincente anche per il territorio, cheha portato alla costruzione di infrastrutture prima carentio del tutto assenti ed alla nascita di nuovi posti di lavoro. “Dalla terra alla terra” lo slogan dell’azienda. L’utilizzodelle materie locali, comprese quelle di recupero, che inSardegna, prima terra emersa d’Europa, sono spesso diqualità superiore grazie al naturale geo-patrimonio del-l’isola, consente di avere una produzione a chilometrocortissimo, quasi zero. Un altro punto di forza dell’azienda è l’utilizzo dell’intelli-genza artificiale 4.0 che evita e riduce gli sprechi di ma-terie prime, ma soprattutto l’ingrediente più importanteè lo scambio delle intelligenze tra i produttori delle filiereEdizero e gli istituti di ricerca ed i laboratori d’avanguar-dia, che genera un flusso bidirezionale di saperi ed aiutoreciproco. Quella della collaborazione e della condivisione di risorsemateriali ed immateriali, è oggi più che mai una strategiaaziendale ben precisa adottata da molte imprese, special-mente di grandi dimensioni, per innovarsi e reinventarsiogni volta risultando così maggiormente competitive sulmercato. La direzione è quella dell’innovazione digitale,ritenuta necessaria per svecchiare i vecchi sistemi e mol-tiplicare le potenzialità delle aziende che ne fanno ricorso. L’open innovation o “Innovazione aperta”, deve la sua

teorizzazione all’economista americano Henry Che-sbrough che nel 2003 definì l’Open innovation come “unparadigma che afferma che le imprese possono e deb-bono fare ricorso a idee esterne, così come a quelle in-terne, ed accedere con percorsi interni ed esterni aimercati se vogliono progredire nelle loro competenzetecnologiche”. Da qui il bisogno delle imprese di affi-darsi ad un modello di innovazione che non tenga contosolo delle idee e delle risorse interne, ma anche di stru-menti e competenze provenienti dall’esterno, in partico-lare da start-up, università, istituti di ricerca, consulentie aziende non concorrenti. Allo stesso modo le impresenon devono più solo ragionare in termine di sfrutta-mento interno delle idee, ma devono tenere in conside-razione anche percorsi verso il mercato esterni ai propriconfini o alternativi al proprio modello di business.

RICONVERSIONE INDUSTRIALE - A marzo 2020,in piena esplosione Covid-19, Henry Chesbrough ha as-serito in un articolo che “le buone idee possono prove-nire da qualsiasi luogo, l'apertura è un imperativo inquesti tempi di crisi. Ed è dannatamente una buona ideaanche in altre occasioni. Questa è una delle tante lezioniche stiamo imparando mentre lottiamo per affrontare lasfida dei nostri tempi”. Durante i momenti di difficoltà,la velocità dell’azione è cruciale e l’apertura, e si ritornacosì alla teoria dell’Open innovation, permette un’acce-lerazione del progresso. In piena emergenza sanitariadovuta alla pandemia, molte aziende hanno dimostratola loro capacità di aprirsi al cambiamento, di reinventarsie trasformarsi per fornire soluzioni tempestive necessa-rie alla lotta contro il coronavirus.In Italia numerose grandi realtà industriali, dalla moda aldigitale, hanno riconvertito la loro produzione per sop-perire alla carenza di elementi essenziali per contrastareil virus, creando mascherine, camici, guanti, gel disinfet-tanti e respiratori polmonari. Gucci e Prada si sono mo-bilitate per produrre mascherine chirurgiche e camici peril personale sanitario, seguite poi da Fendi, Scervino, Fer-ragamo, Celine, Zegna e Valentino solo per citarne al-cuni. Anche Armani ha convertito tutti i suoi stabilimentiitaliani nella realizzazione di camici monouso destinatialla protezione individuale degli operatori sanitari impe-gnati in prima linea nella lotta al virus.Un processo di riconversione che ha interessato tutta lafiliera della moda ma non solo. Natuzzi, storica aziendaitaliana di arredamento e design ha trasformato il suostabilimento di Ginosa per la produzione di DPI realiz-zando mascherine chirurgiche con una capacità di fil-traggio dei batteri del 99,7 per cento e dotate inoltre diun’ottima traspirabilità. Il Gruppo Safilo, uno dei maggiori

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LA RIPARTENZA

produttori al mondo di occhiali da sole e vista, ha ricon-vertito parte della produzione industriale in alcuni deisuoi siti per fornire maschere di protezione e visiere fac-ciali ad alcuni ospedali italiani in difficoltà. E ancora, ilcolosso farmaceutico Menarini si è impegnato nella rea-lizzazione di gel disinfettante da donare alle strutture sa-nitarie ed agli operatori. Così pure l’azienda cosmeticaparmense Davines, ha consegnato forniture di gel disin-fettante mani a case di riposo comunali, Croce Rossa,enti assistenziali e comunità di accoglienza.Anche nel settore del digitale si è assistito ad una verae propria “rivoluzione” produttiva. Per sopperire alla ca-renza di dispositivi di protezione individuale e di appa-recchiature elettromedicali durante l’epidemia, sonoscese in campo start up innovative formate da giovanimenti brillanti che hanno messo a disposizione le loroabilità per far fronte all’emergenza.E’ così che la Caracol, azienda tutta italiana costituita nel2018, specializzata nella stampa 3D, ha sviluppato unprogetto di mascherine riutilizzabili e lavabili dotate di20 filtri intercambiabili, disponibili a basso costo e conun ridotto impatto ambientale. Un’altra start-up innova-tiva che è stata determinante nel trovare soluzioni al-l’emergenza Covid-19 è stata la Isinnova, aziendabresciana di ricerca, sviluppo e progettazione, che harealizzato con stampa 3D le valvole d’emergenza per re-spiratori. Ma i ragazzi dell’Isinnova sono andati oltre. Perfar fronte alla carenza di maschere C-PAP ospedaliereper terapia sub-intensiva, in collaborazione con un me-dico, hanno costruito una nuova maschera respiratoriad’emergenza, riadattando una maschera da snorkelinggià in commercio (di una nota catena di articoli sportivi)e disegnando il nuovo componente per il raccordo al re-spiratore, che hanno poi stampato in breve tempo tra-mite stampa 3D. Una delle eredità del Covid-19 è il cambiamento dellaroutine lavorativa. Quando possibile, si è reiventato lospazio e il tempo del lavoro, ma soprattutto il modo, at-traverso l’utilizzo dello smart working. Abbiamo assistitoad una radicale separazione tra esecuzione della presta-zione lavorativa ed il luogo di lavoro. Alcuni sostengonoche questa sperimentazione del lavoro agile, l’alta digi-talizzazione e l’utilizzo quotidiano delle videoconferenze,decreterà la fine dell’economia face to face, altri inveceche porterà ad un maggior desiderio di socialità.

STORIE DI VITA (LAVORATIVA) - La sorprendentevelocità di cambiamento della nostra società ha reso ne-cessaria l’attivazione di altrettanto veloci dinamiche diadattamento ai nuovi modelli economici che man manosi stanno affermando (ad esempio la sharing economy

con il coworking e la corporate entrepreneurship, o lagig economy con la sua digitalizzazione “estrema” dellavoro) e c’è chi nella necessità di trovare un posto nel-l’affollato mondo del lavoro, ha deciso di reinventarsi ab-bracciando quest’ondata di innovazione e chi invece hacercato di avanzare verso il futuro guardando al passato,riscoprendo la semplicità e la tradizione. L’illustre economista americano David Audretsch ha no-tato come a partire dagli anni Settanta si è assistito “al-l’ascesa delle PMI con la trasformazione delle economieda gestite (managed) ad imprenditoriali (entrepreneu-rial)”, trend confermato anche dall’Unesco secondo cui“il vecchio paradigma del XX secolo è stato soppiantatodal paradigma della società imprenditoriale, una societàche premia la ricerca proattiva di opportunità, l’adatta-mento creativo, l’iniziativa che permette di trasformarele idee in azione. Nel futuro la maggior parte delle op-portunità di lavoro proverrà dalla crescita di nuove im-prese ed ai giovani sarà chiesto di generare le proprieopportunità di impiego”.

PANIS NATURAE - Proprio quello che hanno fattoAlessandro Arlant e Oscar Primavera che, poco più cheventenni, nel 2004 si sono trovati di fronte ad un bivio:rimanere senza lavoro o fare un salto nel vuoto e da la-voratori subordinati reinventarsi imprenditori. Lavora-vano da qualche anno in uno storico forno romano,esistente già ai tempi della seconda guerra mondiale, ri-convertito poi nel 1994 da tradizionale a biologico, ilforno “Panis naturae”.Nel 2004 la società che gestiva il forno ha dichiarato fal-limento e Alessandro e Oscar improvvisamente hannovisto vanificare tutti gli sforzi compiuti fino a quel mo-mento, venendo travolti dall’incertezza del loro futuro la-vorativo. Ma hanno scelto di non abbattersi. Così, conenormi sacrifici, hanno deciso di rilevare l’attività, pun-tando sul duro lavoro, sulla selezione delle migliori ma-terie prime provenienti esclusivamente da agricolturabiologica e sull’utilizzo dell’antico metodo di lievitazionea “pasta acida” per la produzione artigianale del loropane. Il tempo e la perseveranza che hanno dimostratonel corso degli anni ha dato loro ragione.La società “Panis naturae” è cresciuta, affermandosicome una delle aziende leader sul mercato romano, por-tando avanti l’idea di non dimenticare l’importanza dellatradizione e dell’artigianalità, ma comprendendo anchela necessità di evoluzione dettata dai processi produttivie cercando di trovare nuovi spazi sul mercato nazionaleed internazionale.

CACAO CRUDO - Marcel Proust, nell’opera massima

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“Alla ricerca del tempo perduto”, narrava che “il veroviaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre,ma nell’avere nuovi occhi”, come il protagonista di un’al-tra storia di nuova vita, Daniele Dell’Orco e della sua“Cacao crudo”. Anche lui ha capito che le accresciutenecessità dei consumatori in termini di qualità e diversi-ficazione, hanno generato un bisogno di risposte indivi-dualizzate alle loro esigenze, determinando la possibilitàdi occupare così nuove nicchie di mercato con la crea-zione di nuovi prodotti.Partendo da tale presupposti, Daniele, antropologo e ri-cercatore, specializzato nel settore alimentare e della con-servazione in situ e nella valorizzazione della biodiversitàagricola e selvatica, dopo aver vissuto anni di precariatonell’ambito della ricerca accademica ed istituzionale, du-rante alcuni dei suoi viaggi e studi all’estero viene a cono-scenza delle proprietà salutari del cioccolato crudo e,tornato in Italia, sceglie di dedicarsi alla sua produzioneponendo grande attenzione alla qualità delle materie primeed alla finezza del gusto.Dopo circa due anni di sperimentazione, volta al migliora-mento delle modalità produttive atte a mantenere intattele preziose peculiarità nutritive del cacao e di accurata se-lezione degli ingredienti, nel 2013 viene fondato a pochipassi dalla città di Roma, il laboratorio di “Cacao crudo”,prima azienda in Italia a produrre cioccolato crudo. Iniziacosì la realizzazione di un cioccolato gourmet e biologico,che utilizza esclusivamente pregiato cacao Criollo peru-viano proveniente da piccoli produttori, lavorato a tempe-rature mai superiori ai 42 gradi per non deteriore lecaratteristiche nutritive della materia prima. C’è chi poi del

reinventare la propria vita in un nuovo Paese, accettandonuove sfide, ha fatto il suo punto di forza.

EVENTI ITALIANI - Giulietta Saconney Cerruti, ha vis-suto in Italia fino al 1997, anno in cui inizia la sua vita daespatriata per seguire il marito in giro per il mondo. Daogni espatrio ha così cercato sempre di ricavare unanuova esperienza lavorativa, iniziando ogni volta un’av-ventura professionale ex novo. In Francia, ha lavorato inuna scuola di lingue locale, con particolare attenzione al-l'esposizione precoce dei bambini ad idiomi e culturestraniere. Durante il suo soggiorno in Giappone, ha in-trodotto lezioni di cucina italiana come modo per condi-videre la cultura del suo Paese. In India ha fondatoun’azienda di abbigliamento con distribuzione europeaed approdata in California, ha co-fondato "Vivere in Sili-con Valley" e "Godetevi Silicon Valley", due gruppi per ita-liani ed europei che offrono la possibilità ai nuovi arrivatidi incontrare altri espatriati e trovare aiuto e supportopiù facilmente all'arrivo.Contemporaneamente ha costituito “Eventi italiani”, unasocietà che organizza eventi italiani nella Bay Area di SanFrancisco, con l'idea di condividere con la comunità mul-ticulturale che anima la Silicon Valley, il meglio della cul-tura e tradizione italiana. Il trait d’union di tutte questestorie è senz’altro la capacità di resilienza che hanno di-mostrato i protagonisti, la volontà di non arrendersi e ditrovare nuove soluzioni per andare avanti con determina-zione e tenacia, comprendendo la fluidità delle dinamicheeconomiche e sociali della postmodernità, esplorandostrade inedite. In fondo, niente è impossibile.

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uturo mobilità verde. È questa la strada che l’Ita-lia è intenzionata a percorrere nel breve e nellungo periodo nonostante il settore green rappre-

senti ancora una quota marginale, soprattutto l’elettrico,i numeri mostrano un settore in costante crescita, in cuiil fattore sostenibilità inizia ad essere un driver impor-tante nelle scelte degli italiani. A questo si aggiunge l’ini-ziativa che il governo ha introdotto nel precedentedecreto rilancio, il cosiddetto “Bonus mobilità”. Misuraquesta introdotta in conseguenza all’emergenza Covid-19 che ha imposto un distanziamento sociale forzatocome prevenzione alla diffusione del virus. Un fatto cheha spinto molti a non utilizzare, dove possibile, i mezzidi trasporto pubblico preferendo “l’isolamento” dell’autoprivata, con il conseguente aumento dell’inquinamento.E allora via al ripensamento della mobilità sostenibilecon l’incentivo all’acquisto di bici tradizionali o elettrichema anche monopattini, attraverso un contributo pari al60 per cento della spesa sostenuta e, comunque, in mi-sura non superiore a euro 500. Come spiega la relazioneillustrativa al provvedimento, contenuto nel decreto Ri-lancio, è riconosciuto a partire dal 4 maggio, data di en-trata in vigore del Dpcm 26 aprile 2020, e fino al 31dicembre di quest’anno. Le risorse previste dal governoper finanziare questa misura sono, per il 2020, 120 mi-lioni di euro. Per aiutare il cittadino a destreggiarsi nella fruizione del-l’incentivo, il ministero dell’Ambiente ha rilasciato un va-demecum per far luce sui dubbi più comuni e dare tuttele informazioni del caso.

-- BUNUS MOBILITA’ IN COSA CONSISTE?

Il buono mobilità è un contributo pari al 60 per cento dellaspesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore aeuro 500 per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assi-stita, nonché veicoli per la mobilità personale a propulsioneprevalentemente elettrica (ad es. monopattini, hoverboarde segway) ovvero per l’utilizzo di servizi di mobilità condi-visa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture.

- CHI VIENE RIMBORSATO?

Ci saranno due fasi: in una sarà il cittadino ad essererimborsato del 60% della spesa; nella seconda il citta-dino paga al negoziante aderente direttamente il 40% esarà il negoziante aderente a ricevere il rimborso del60%.

- COME FUNZIONA?

Il buono mobilità può essere fruito utilizzando una spe-cifica applicazione web che è in via di predisposizione esarà accessibile, anche dal sito istituzionale del Mini-stero dell'ambiente, entro 60 giorni dalla pubblicazionein Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale attua-tivo del Programma buono mobilità. Per accedere all'ap-plicazione è necessario disporre delle credenziali SPID(Sistema Pubblico di Identità Digitale).

• Fase 1 (dal 4 maggio 2020 fino al giorno di inizio ope-ratività dell'applicazione web): è previsto il rimborso albeneficiario; per ottenere il contributo è necessario con-servare il documento giustificativo di spesa (fattura enon scontrino) e allegarlo all'istanza da presentare me-diante l'applicazione web.

• Fase 2 (dal giorno di inizio operatività dell'applicazioneweb): è previsto lo sconto diretto da parte del fornitoredel bene/servizio richiesto, sulla base di un buono dispesa digitale che i beneficiari potranno generare sul-l’applicazione web. In pratica gli interessati dovranno in-dicare sull'applicazione web il mezzo o il servizio cheintendono acquistare e la piattaforma genererà il buonospesa digitale da consegnare ai fornitori autorizzati perritirare il bene o godere del servizio individuato.

- POSSONO USUFRUIRNE SOLO I CITTADINI IN CO-MUNI SOPRA I 50.000 ABITANTI?

No! Possono usufruire del buono mobilità per l’anno 2020 imaggiorenni che hanno la residenza (e non il domicilio)

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LA RIPARTENZA

di GIUSEPPE TETTO

Per l’Italia un futuro green:come funziona il “bonus mobilità”Al via il ripensamento sulla mobilità sostenibile con gl incentivi

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nei capoluoghi di Regione (anche sotto i 50.000 abitanti),nei capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50.000 abi-tanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50.000abitanti e nei comuni delle Città metropolitane (anche aldi sotto dei 50.000 abitanti).

- COSA SI INTENDE PER COMUNI DELLE CITTÀ ME-TROPOLITANE?

Le Città metropolitane sono 14: Bari, Bologna, Cagliari,Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Pa-lermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia.L'elenco dei Comuni appartenenti alle suddette Città me-tropolitane è consultabile sui relativi siti istituzionali.Per la popolazione dei Comuni si fa riferimento allabanca dati Istat relativa al 1 gennaio 2019.

- COSA POSSO ACQUISTARE?

Per l’anno 2020 il buono mobilità può essere richiestoper una sola volta e per un unico acquisto di:

• biciclette nuove o usate, sia tradizionali che a pedalataassistita;

• handbike nuove o usate;

• veicoli nuovi o usati per la mobilità personale a propul-sione prevalentemente elettrica, di cui all’articolo 33- bisdel DL 162/2019, convertito con modificazioni dallalegge 8/2020 (es. monopattini, hoverboard, segway);

• servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusiquelli mediante autovetture.

- POSSO ACQUISTARE ACCESSORI?

Non è ammissibile l'acquisto di accessori (caschi, batte-rie, catene, lucchetti, ecc.).

- POSSO ACQUISTARE BICI O VEICOLI USATI?

Sì, possono essere acquistati veicoli usati per la mobilitàpersonale e bici usate, per i quali è comunque necessa-rio ottenere una fattura fiscale.

- POSSO ACQUISTARE LA BICI IN QUALSIASI NEGOZIO?

• Per la fase 1 puoi acquistare la bici o il veicolo per lamobilità personale in qualsiasi negozio. Basta che vengarilasciata la fattura.

• Nella fase 2, sulla piattaforma che sarà rilasciata e co-municata attraverso il sito del Ministero dell’Ambiente(www.minambiente.it) sarà pubblicato l’elenco di tutti inegozianti aderenti all’iniziativa.

- POSSO COMPRARE LA BICI O IL VEICOLO DELLA

MOBILITÀ PERSONALE SU UN SITO ONLINE DIUN’AZIENDA STRANIERA?

Sì, è comunque necessario ottenere una fattura, anchein lingua inglese, che abbia però tutte le voci di una fat-tura italiana.

- PER OTTENERE IL CONTRIBUTO NELLA FASE 1SERVE LA FATTURA O LO SCONTRINO?

Nella Fase 1 (dal 4 maggio 2020 fino al giorno di iniziooperatività dell'applicazione web) per ottenere il contri-buto è necessario conservare la fattura (non lo scon-trino) e allegarla all'istanza da presentare mediantel'applicazione web.

- E' POSSIBILE ACQUISTARE ON LINE?

SI. In particolare:

• nella Fase 1 (dal 4 maggio 2020 fino al giorno di iniziooperatività dell'applicazione web) è possibile acquistareon line purché venga emessa la fattura, che dovrà es-sere successivamente allegata all'istanza di rimborso;

• nella Fase 2 (dal giorno di inizio operatività dell'appli-cazione web) è possibile acquistare on line solo pressoi rivenditori accreditati sull'applicazione web.

- PERIODO DI VALIDITÀ DEL BUONO

I buoni di spesa devono essere utilizzati entro 30 giornidalla relativa generazione, pena l’annullamento.

- PROGRAMMA BUONO MOBILITÀ 2020 (SENZA ROT-TAMAZIONE) E PROGRAMMA BUONO MOBILITÀ 2021(PREVIA ROTTAMAZIONE)

Il Programma buono mobilità (art. 2 comma 2 del DLClima così come modificato dal DL Rilancio) prevede:

• per il 2020 l'erogazione di buoni mobilità per acquistieffettuati dal 4 maggio 2020 al 31 dicembre 2020, senzaprovvedere ad alcuna rottamazione di veicoli vetusti;

• a partire dal 1 gennaio 2021 l'erogazione di buoni mo-bilità a fronte della rottamazione di veicoli vetusti effet-tuata solo nel corso del 2021; i buoni mobilità potrannoessere spesi entro il 31 dicembre 2024.

- SE NEL 2020 HO USATO IL BONUS MOBILITÀ 2020(SENZA ROTTAMAZIONE) IL PROSSIMO ANNO POSSOUSARE ANCHE IL BUONO MOBILITÀ 2021 (CON LA ROT-TAMAZIONE PREVISTA PER LEGGE NEL LEGGE CLIMA?)

Si. Modalità e termini per l'ottenimento e l'erogazione deibenefici saranno definiti con un successivo decreto inter-ministeriale attuativo del Programma buono mobilità.

Mensile dell’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

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na delle misure più importanti contenute nel de-creto Rilancio per dare nuova linfa all’economiaitaliana è l’introduzione del “Superbonus” per

chi decide di ristrutturare casa, migliorando l’efficienzaenergetica o la resistenza antisismica, usufruendo di uncredito di imposta del 110%. Una misura molto impor-tante che riguarda tra l’altro gli interventi per il rifaci-mento delle facciate, se eseguiti congiuntamente alleopere di miglioramento energetico.La forza del provvedimento risiede nella possibilità delprivato di cedere la detrazione, girandola a un istitutobancario, prima vietata, e addirittura autorizzando anchepiù di due cessioni del credito.In sostanza si parla di uno sconto immediato in fatturadel 100% da parte del fornitore che coprirebbe il costo,ricevendo poi un rimborso del 110% sotto forma di cre-dito di imposta da utilizzare in compensazione in cinquequote annuali di pari importo.

-- CHI PUO’ ACCEDERE

A poter accedere alle agevolazioni introdotte dalla Su-perbonus sono:

a) condomini;

b) persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività diimpresa, arti e professioni, su unità immobiliari;

c) Istituti autonomi case popolari (IACP) nonché daglienti aventi le stesse finalità sociali dei predetti Istituti,istituiti nella forma di società che rispondono ai requisitidella legislazione europea in materia di "in house pro-viding" per interventi realizzati su immobili, di loro pro-prietà ovvero gestiti per conto dei comuni, adibiti adedilizia residenziale pubblica;

d) dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa, perinterventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti eassegnati in godimento ai propri soci.

- INTERVENTI PER SUPERBONUS 110%

Nello specifico, la detrazione si applica nella misura del110 per cento, per le spese documentate e rimaste a ca-rico del contribuente, sostenute dal 1 luglio 2020 e finoal 31 dicembre 2021, da ripartire tra gli aventi diritto incinque quote annuali di pari importo, nei seguenti casi:

• interventi di isolamento termico delle superfici opa-che verticali e orizzontali che interessano l'involucro del-l'edificio con un'incidenza superiore al 25 per cento dellasuperficie disperdente lorda dell'edificio medesimo. Ladetrazione è calcolata su un ammontare complessivodelle spese non superiore a 60 mila euro moltiplicatoper il numero delle unità immobiliari che compon-gono l'edificio. I materiali isolanti utilizzati devonorispettare i criteri ambientali minimi;

• interventi sulle parti comuni degli edifici per lasostituzione degli impianti di climatizzazione invernaleesistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento,il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitariaa condensazione, con efficienza almeno pari alla classeA di prodotto prevista dal regolamento delegato (UE)n. 811/2013 della Commissione del 18 febbraio 2013,a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geoter-mici, anche abbinati all'installazione di impianti fotovol-taici e relativi sistemi di accumulo, ovvero con impiantidi microcogenerazione.La detrazione è calcolata su un ammontare complessivodelle spese non superiore a 30 mila euro moltiplicato peril numero delle unità immobiliari che compongono l'edi-ficio ed è riconosciuta anche per le spese relative allosmaltimento e alla bonifica dell'impianto sostituito;

• interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzionedegli impianti di climatizzazione invernale esistenti conimpianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la for-nitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi in-clusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinatiall'installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemidi accumulo, ovvero con impianti di microcogenera-zione. La detrazione è calcolata su un ammontare com-

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LA RIPARTENZA

di G.T.

Edilizia, Superbonus al 110%:cessione del credito e sconto in fatturaEcco chi può accedervi e quali sono gli interventi nella misura

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Mensile dell’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

plessivo delle spese non superiore a 30 mila euro ed èriconosciuta anche per le spese relative allo smaltimentoe alla bonifica dell'impianto sostituito;

• tutti gli altri interventi di efficientamento energeticoprevisti all’articolo 14 del Decreto-Legge n. 63/2013(come ad esempio l'acquisto e posa in opera di finestrecomprensive di infissi, di schermature solari e di sosti-tuzione di impianti di climatizzazione invernale con im-pianti dotati di caldaie a condensazione con efficienzaalmeno pari alla classe A di prodotto), a condizione chesiano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli in-terventi descritti nei suddetti punti [comma 2 dell'art.119].

Per accedere alla detrazione del 100 per cento gli inter-venti di riqualificazione devono apportare un migliora-mento di almeno due classi energetiche dell’edificio,ovvero, se non possibile, il conseguimento della classeenergetica più alta, da dimostrare mediante l’attestatodi prestazione energetica (APE), ante e post intervento,rilasciato da tecnico abilitato nella forma della dichiara-zione asseverata.

- FOTOVOLTAICO

La detrazione del 110% si applica anche all'installazionedi impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica,per le spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre2021, fino ad un ammontare complessivo delle stessespese non superiore a 48 mila euro e comunque nel li-mite di spesa di 2.400 euro per ogni kW di potenza no-minale dell’impianto solare fotovoltaico, da ripartire tragli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo.Inoltre, la fruizione delle detrazioni fiscali al 110 percentoper il fotovoltaico è subordinata alla cessione al GSE del-l'energia non autoconsumata e non cumulabile con altriincentivi pubblici o altre forme di agevolazione, compresigli incentivi per lo scambio sul posto.

- SISMA BONUS

La detrazione fiscale potenziata al 110 per centro (com-prese le spese sostenute per la classificazione e verificasismica degli immobili) è applicabile agli interventi chericadono ne cosiddetto Sisma Bonus, ovvero per tuttiquei lavori che apportano un miglioramento sismico me-diante adozione di misure antisismiche (anche mediantedemolizione e ricostruzione) con particolare riguardo al-l'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica,realizzati sulle parti strutturali di edifici o complessi diedifici collegati strutturalmente e comprendere interiedifici (ubicati sulle zone sismiche 1, 2 e 3) e, ove riguar-dino i centri storici, eseguiti sulla base di progetti unitari

e non su singole unità immobiliari. Nel caso specificodel Sima bonus per la possibilità di cessione del creditod'imposta sarà obbligatoria la sottoscrizione contestualedi una polizza avente ad oggetto il rischio da eventi ca-lamitosi. Il costo di questa polizza potrà essere portatoin detrazione al 90%.

- SCONTI E CESSIONE DEL CREDITO

Il punto di forza del superbonus è la possibilità di optareper la cessione del credito o lo sconto in fattura. Perpoter utilizzare una delle due opzioni, il contribuentedeve richiedere il visto di conformità dei dati relativi alladocumentazione che attesta la sussistenza dei presup-posti che hanno diritto al superbonus del 110%. Il vistodi conformità potrà essere rilasciato da:

• gli iscritti negli albi dei dottori commercialisti, dei ra-gionieri e dei periti commerciali e dei consulenti del la-voro;

• i soggetti iscritti nei ruoli di periti ed esperti tenuti dallecamere di commercio, industria, artigianato e agricolturaper la sub-categoria tributi, in possesso di diploma dilaurea in giurisprudenza o in economia e commercio oequipollenti o diploma di ragioneria.

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LAVORO

n tempo si parlava esclusivamente di “telela-voro” quale modalità professionale del futuro.Ne parlavano già oltre trent’anni fa molti socio-

logi con toni entusiastici. In termini generali s’indicavauna prestazione lavorativa svolta distanti dalla sedeaziendale, attraverso una postazione fissa.Il concetto, con il tempo, s’è esteso. Le tipologie sonoaumentate parallelamente alle trasformazioni sociali eall’evoluzione tecnologica. Ma, in fondo, la sostanza nonè cambiata molto.

PRO E CONTRO - Lavorare da casa, per un lavora-tore, equivale, oltre ad una migliore organizzazione dellavita familiare, anche al risparmio sui costi di trasportoper il tragitto casa-lavoro, al recupero dei “tempi morti”del viaggio (in città anche due-tre ore tra andata e ri-torno), ad una maggiore produttività, evitando perdite ditempo o situazioni conflittuali con colleghi. In alcuni casiil telelavoro permette di prestare assistenza a disabili oanziani a carico, evitando di usufruire della legge 104.Secondo diversi studi su aziende internazionali, chi uti-lizza il telelavoro avrebbe registrato un incremento dellaproduttività pari al 35 per cento medio ed un decre-mento dell’assenteismo pari al 60 per cento. Non a casoall’estero, tra i Paesi più avanzati, questa modalità è piùdiffusa rispetto al nostro Paese.Anche per i datori di lavoro, però, non mancano i bene-fici. Diminuiscono i costi delle bollette, ad esempio(acqua, elettricità, ecc.), quelli di pulizia e di manuten-zione dei pc, l’usura delle strutture, i sovraccarichi dilinea per internet, l’uso di aria condizionata o riscalda-mento. In molti casi si abbatte il tasso di assenteismo esi riducono i problemi di convivenza e conflittualità tra ilavoratori.Il Jobs Act ha introdotto benefici per i datori di lavoroprivato che facciano ricorso al telelavoro per venire in-contro alle esigenze di cure parentali dei loro dipendenti.In alcune circostanze esistono anche benefici econo-mici. Da non dimenticare, infine, i benefici per l’am-

biente, grazie alla drastica riduzione del traffico (conmeno incidenti, riduzione dei costi sanitari e dei costi dimanutenzione dei veicoli e assicurativi), dell’inquina-mento e della dipendenza estera dal petrolio, città piùvivibili. Tra gli aspetti positivi anche la prevenzione del-l’abbandono dei paesi grazie alla possibilità di lavorareda casa anche in aree paesaggisticamente migliori.Ci sono, però, dei rovesci della medaglia, come in tuttele cose. Qualche datore di lavoro lamenta meno produt-tività, ma ciò è dovuto essenzialmente alla responsabilitàdel lavoratore: se, in sostanza, è uno scansafatiche inufficio, lo sarà anche a casa.Un secondo aspetto potrebbe danneggiare il telelavora-tore: non rendersi conto degli orari e quindi lavorare dipiù. Questo è quanto riporta, ad esempio, il report del-l’ILO (l’Organizzazione internazionale del lavoro) e del-l’Eurofound denominato “Working anytime, anywhere:the effects on the world of work”: di fatto un lavoratorediventa “reperibile” per il datore di lavoro anche durantequelle ore generalmente dedicate al riposo.C’è poi il problema psicologico dell’isolamento, man-cando rapporti diretti con i colleghi.Tralasciando le differenze tra le diverse tipologie di tele-lavoro e tra questa modalità e lo smart working – benchénon proprio uguale, comunque simile, con analoghi be-nefici – va ricordato che tale disciplina ha trovato le prin-cipali resistente nelle organizzazioni sindacali deilavoratori, che vedono di fatto la sottrazione del proprioruolo. Così per anni il telelavoro è stato applicato sol-tanto da qualche azienda (ad esempio le società telefo-niche), tra mille difficoltà e ostacoli.

LE NORME - Si è dovuto aspettare il nuovo millennioper avere una disciplina di fonte legislativa dettata prin-cipalmente dall'accordo interconfederale del 9 giugno2004, con cui è stato recepito in Italia l'accordo quadroeuropeo sul telelavoro del 16 luglio 2002, che lascia aicontratti collettivi di settore l'introduzione di norme piùdettagliate. Precedentemente si poteva far riferimento

di GIAMPIERO CASTELLOTTI

Lavorare a distanza:norme, benefici e criticheTanti gli aspetti positivi. Ma anche qualche perplessità

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alla legge 877 del 18 dicembre 1973 che regola, in lineagenerale, il lavoro a domicilio.Secondo l’accordo quadro del 2004, sono a carico deldatore di lavoro i costi di fornitura, installazione, manu-tenzione e riparazione delle attrezzature informatiche estrumentali, i consumi telefonici ed energetici, nonchéquelli necessari per fornire i supporti tecnici necessariallo svolgimento del lavoro.Il lavoratore può gestire in maniera libera il proprio orariodi lavoro, ma i suoi carichi di lavoro non saranno diffe-renti rispetto a quelli dei lavoratori presenti in azienda.Per quanto riguarda la pubblica amministrazione italiana,l'accordo quadro è dell'8 giugno 2011, mentre il telela-voro è regolato dall'articolo 4, comma 3, della legge nu-mero 191 del 1998 (la “Bassanini ter”) e dal decreto delPresidente della Repubblica 8 marzo 1999, numero 70,articolo 6.Il trattamento retributivo e disciplinare dei dipendenti èrimesso, anche in questo caso, alla contrattazione col-lettiva e nazionale. Ovviamente il rapporto di lavoro inatto rimane lo stesso anche con tale modalità, com-preso il trattamento retributivo.Con il “decreto Crescita 2.0” (numero 221 del 17 dicem-bre 2012), le amministrazioni pubbliche sono tenute aredigere un piano per la realizzazione del telelavoro, incui devono specificare “le modalità di realizzazione e leeventuali attività per cui non è possibile l’utilizzo del te-lelavoro”.Al datore di lavoro è data facoltà di controllare a distanzal’attività del telelavoratore, ma le verifiche devono essereeseguite nel rispetto della normativa.E’ possibile “telelavorare” non solo da dipendente (atempo pieno o part-time, con contratto fisso o a tempodeterminato), ma anche da lavoratore parasubordinatoo autonomo. Ciascuna di queste soluzioni presentaun’apposita normativa.Il decreto del 28 gennaio 2016, infine, allegato alla Leggedi Stabilità, ha introdotto il cosiddetto "Jobs Act deiNuovi Lavori" per il lavoro autonomo, disciplina dellosmart working con parità di retribuzioni e norme pertempi di riposo, infortuni e malattie professionali dipen-denti dalla prestazione lavorativa, deducibilità dellespese per formazione.Discorso a parte per i decreti dell’emergenza coronavi-rus che di fatto hanno eliminato la negoziazione.

IL FRENO DEI SINDACATI – Da sempre la posizionedei sindacati dei lavoratori è di una generalizzata diffi-denza dei confronti di questo strumento che di fatto de-potenzia il ruolo delle organizzazioni sindacali. La Cgilparla di “lavoro fordista dentro le mura di casa”. Susanna

Camusso, l’ex leader del sindacato, ha dichiarato secca:“Non è uno strumento di conciliazione vita-lavoro”.La stessa Cgil, insieme alla Fondazione Di Vittorio, hasvolto un’indagine tra suoi seimila iscritti sulle modalitàdi attuazione del lavoro agile durante la pandemia da cuiemergerebbe la volontà da parte di ben il 60 per centodei telelavoratori di proseguire la modalità da remotoanche dopo la fine dell'emergenza sanitaria. Il 94 percento degli intervistati sottolinea come il “lavoro agile”faccia risparmiare i tempi di spostamento casa-lavoro.Secondo Landini, però, “nei nuovi contratti vanno affron-tate tutte le questioni e i problemi che sono emersi sul-l'applicazione dello smart working, dalla formazione aldiritto di disconnessione. Prevedere pause, fare distin-zioni tra lavorare il giorno e la notte, di sabato e festivi,sui mezzi da utilizzare, evitare le discriminazioni di ge-nere: bisogna allargare la contrattazione e fare in modoche tutte le modalità di lavoro, compreso lo smart wor-king, siano regolamentate”.Uno dei problemi emersi nell’indagine è che c’è un 31per cento di lavoratori che non è ancora in possessodella padronanza nell’uso di strumenti e tecnologie in-formatiche.

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ono cinque i miliardi di euro che con il decretoRilancio arrivano per turismo e cultura, in mododa rilanciare un comparto tra più economica-

mente impattanti per il nostro Paese e che più ha risen-tito dell’emergenza coronavirus a causa dellasignificativa contrazione degli arrivi internazionali a cuisi sono poi aggiunte le chiusure dovute alle misure dicontenimento del contagio.L’attenta fase di ascolto delle rappresentanze delle di-verse categorie della filiera turistica e di quella culturale,che insieme producono il 15 per cento del Pil nazionale,ha portato alla elaborazione di questi provvedimenti chetengono in gran parte conto delle esigenze manifestate.“Tutti i settori hanno sofferto duramente in questa crisi– ha dichiarato il ministro per i Beni e le attività culturalie per il turismo, Dario Franceschini – ma il turismo e lacultura sono quelli che ha pagato maggiormente le con-seguenze dell’epidemia.Il decreto Rilancio prevede interventi per sostenere leimprese turistiche e culturali, dai crediti di imposta pergli affitti ai ristori per gli alberghi e le aziende con grandiperdite di fatturato sino all’allungamento degli ammor-tizzatori sociali, così come per la sanificazione e l’ade-guamento delle strutture alle prescrizioni sanitariedovute. Senza scordare la promozione turistica con fondidestinati al turismo interno a partire dal bonus vacanze,che da solo vale circa 2,4 miliardi di euro, e le tante sem-plificazioni come quella per i tavolini di bar e ristorantiche incentiveranno i consumi all’esterno per una ripresapiù sicura”.

Ecco di seguito le misure esplicative:

PPACCHETTO TURISMO

2,4 MILIARDI PER IL BONUS VACANZE – Tax credit va-canze, un contributo per l’estate italiana. Fino a 500 euroda spendere entro il 31 dicembre 2020 – È riconosciutoun contributo fino a 500 euro per le spese sostenute persoggiorni in ambito nazionale presso imprese turistiche

ricettive e bed & breakfast. Possono ottenere il contri-buto i nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro. L’im-porto è modulato a seconda della numerosità del nucleofamiliare: 150 euro per nucleo composto da un sog-getto; 300 euro da due soggetti; 500 euro da tre o piùsoggetti. Il contributo potrà essere speso dal 1 luglio al31 dicembre 2020 nella misura dell’80% come scontosul corrispettivo dovuto alla struttura e nel restante 20%come detrazione d’imposta sul reddito. Le strutture ri-cettive potranno cedere il credito ai propri fornitori, a pri-vati, agli istituti di crediti o intermediari finanziari.

FONDO PER LA PROMOZIONE TURISTICA – 20 milionidi euro nel 2020 per promuovere il viaggio in Italia –Nasce con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro perpromuovere i diversi settori e le differenti destinazionidel turismo italiano anche attraverso l’Enit – Agenzia Na-zionale del Turismo, organismo che vedrà un maggiorcoinvolgimento nella propria governance di Regioni, EntiLocali, Comuni e associazioni di categoria.

ESENZIONE IRAP – Per imprese e lavoratori autonomicon ricavi fino a 250 milioni di euro. Le imprese con unvolume di ricavi compresi tra 0 e 250 milioni di euro e ilavoratori autonomi con un corrispondente volume dicompensi non sono tenuti al versamento del saldo Irap2019 e dell’acconto Irap 2020.

ESENZIONE IMU – No alla prima rata 2020 per un valorepari a 200 milioni di euro. È infatti prevista l’esenzionedella prima rata dell’IMU 2020 per gli stabilimenti bal-neari marittimi, fluviali e lacuali, gli stabilimenti termali egli immobili rientranti nella categoria D2 (alberghi). Pergli alberghi l’esenzione si applica alle imprese proprieta-rie degli immobili a condizione che i proprietari sianoanche gestori dell’attività. È istituito un fondo per il ri-storo ai Comuni delle minori entrate.

TUTELE PER I LAVORATORI – Rafforzamento indennità

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NORME

di G.T.

Decreto Rilancio:le scelte per turismo e culturaTutte le indicazioni per famiglie e lavoratori

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per gli stagionali estesa ad aprile e maggio. Proroga di 9settimane continuative per la cassa integrazione – I la-voratori stagionali dei settori del turismo non titolari dirapporto di lavoro dipendente o privi di accesso a formedi integrazione salariale, riceveranno un’indennità di 600euro anche ad aprile e di 1.000 euro a maggio. È proro-gata di 9 settimane la cassa integrazione per i lavoratoridelle imprese turistiche, delle fiere e dei congressi che,eccezionalmente per il settore turistico, potrà essere uti-lizzata in via continuativa.

FONDO TURISMO DA 150 MILIONI – Nasce con una do-tazione iniziale di 150 milioni di euro nel biennio 2020-2021 che verranno utilizzati, anche con Cassa Depositi ePrestiti, per l’acquisizione, la valorizzazione e la ristruttu-razione di immobili destinati a attività turistiche e ricettive.

FONDO EMERGENZE AGENZIE DI VIAGGIO E TOUROPERATOR – Contributi a fondo perduto per 25 milioni dieuro nel 2020 – È istituito un fondo di 25 milioni di europer sostenere le agenzie di viaggio e i tour operator chehanno subito perdite a causa dell’emergenza Covid-19.

TAX CREDIT DEL 60% PER GLI AFFITTI DELLE IM-PRESE TURISTICHE E RICETTIVE – Per le imprese delsettore turistico ricettivo con fatturato fino a 5 milioni dieuro e per gli alberghi senza limiti di fatturato è previstoun credito d’imposta del 60% delle spese per gli affittidegli immobili in cui si svolgono le attività. Questo cre-

dito è riservato alle imprese che hanno avuto una perditadel fatturato del 50% o più.

SANIFICAZIONE, CREDITO D’IMPOSTA DEL 60%DELLE SPESE SOSTENUTE E RISTORO ALLE IMPRESE– Credito d’imposta del 60% fino a un massimo di80.000 euro e contributi da 15.000 a 100.000 euro in rap-porto al numero dei dipendenti per l’adeguamento deglispazi e per l’acquisto di dispositivi e apparecchiature perridurre la diffusione del virus Covid-19.

BAR E RISTORANTI: TAVOLI ALL’APERTO E DEHORS,NO ALLA TOSAP FINO AL 31 OTTOBRE 2020 E AUTO-RIZZAZIONI PIÙ FACILI. 127 MILIONI DI EURO AI CO-MUNI – Per promuovere la ripresa delle attività insicurezza e privilegiare i consumi all’esterno, le impresedi pubblico esercizio (bar, ristoranti, pizzerie, birrerie, sta-bilimenti balneari, gelaterie) sono esonerate dal paga-mento della tassa di occupazione di spazi e areepubbliche fino al 31 ottobre del 2020.Fino alla stessa data è sospeso anche il regime di auto-rizzazione da parte delle soprintendenze. È istituito unfondo per il ristoro ai Comuni delle minori entrate.

TASSA DI SOGGIORNO, FONDO RISTORO MINORI EN-TRATE DA 100 MILIONI DI EURO NEL 2020 PER I CO-MUNI E SEMPLIFICAZIONE PER I GESTORI DELLESTRUTTURE – Nasce un fondo con una dotazione inizialedi 100 milioni di euro per il ristoro parziale dei Comuni a

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NORME

fronte delle minori entrate derivanti dalla mancata riscos-sione dell’imposta di soggiorno.Vengono semplificati gli adempimenti per i gestori dellestrutture ricettive responsabili dei pagamenti dell’imposta.

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO ALLE IMPRESE TU-RISTICO RICETTIVE PROPORZIONALE AL CALO DELLEATTIVITÀ – Le imprese e gli operatori turistici, con un fat-turato fino a 5 milioni di euro, riceveranno un contributoa fondo perduto per il 2020 per un importo proporzionalealla riduzione del fatturato e dei corrispettivi nel periodocompreso tra aprile 2019 e aprile 2020.

RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE DELLE IMPRESETRAMITE AGEVOLAZIONI FISCALI – Per le società di ca-pitali e cooperative con un fatturato dai 5 ai 50 milioni dieuro che hanno riscontrato una riduzione dell’ammon-tare dei ricavi non inferiore al 33% e che deliberano unaumento di capitale, sono previste: detrazioni pari al20% dei conferimenti; deduzioni del 20% del reddito so-cietario. Per le imprese con fatturato superiore ai 10 mi-lioni di euro è prevista la possibilità per il “fondopatrimonio PMI” di sottoscrivere strumenti finanziari par-tecipativi.

SOSPENSIONE DEI VERSAMENTI PREVIDENZIALI, AS-SICURATIVI E FISCALI – È prorogata fino al 16 settembrela sospensione delle ritenute, dei versamenti dei contri-buti previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicu-razione obbligatoria per agenzie di viaggio e turismo,tour operator, bar, ristoranti, aziende termali, parchi di di-vertimento o tematici, servizi di trasporto, noleggio di at-trezzature sportive e ricreative o di strutture eattrezzature per manifestazioni e spettacoli, guide e as-sistenti turistici e per le altre imprese turistiche.

ESTESO L’USO DEI VOUCHER DA 12 A 18 MESI – Vieneesteso da 12 a 18 mesi il termine per usufruire dei vou-cher ricevuti a compensazione di viaggi e dei pacchettituristici annullati a causa dell’emergenza Covid-19.

CONCESSIONI BALNEARI – Confermata la proroga giàdisposta dalla legge 145/2018.

PACCHETTO CULTURA

FONDO EMERGENZA IMPRESE CULTURALI. 210 MI-LIONI DI EURO PER IL 2020 – Viene istituito un fondoda 210 milioni di euro nel 2020 per il sostegno al mondodel libro e all’editoria, agli spettacoli, ai grandi eventi, allefiere, ai congressi e alle mostre annullati a causa del-l’emergenza Covid-19 e ai musei non statali.

MUSEI STATALI, 100 MILIONI DI EURO PER IL 2020 –100 milioni di euro per il sostegno ai musei del MiBACTcolpiti dai mancati introiti da biglietteria in conseguenzadella chiusura disposta per contenere la diffusione delcontagio da coronavirus.

FONDO CULTURA PER LA PROMOZIONE DEGLI INVE-STIMENTI SUL PATRIMONIO. 100 MILIONI DI EUROPER IL 2020 E 2021, APERTO AI CONTRIBUTI PRIVATI –Viene istituito con una dotazione iniziale di 100 milionidi euro per il biennio 2020-2021 il Fondo Cultura, finaliz-zato a promuovere investimenti in favore del patrimonioculturale materiale e immateriale e aperto alla partecipa-zione di soggetti privati. L’istruttoria e la gestione delleoperazioni vedrà coinvolta Cassa Depositi e Prestiti,mentre una quota del fondo potrà essere gestito dall’Isti-tuto per il Credito Sportivo a garanzia di contributi inconto interessi e mutui per interventi di tutela e valoriz-zazione del patrimonio culturale.

FONDO EMERGENZA SPETTACOLO, CINEMA E AUDIO-VISIVO AUMENTATO A 245 MILIONI DI EURO PER IL2020 – Le risorse dei fondi di emergenza per lo spetta-colo introdotti dal decreto Cura Italia vengono aumen-tate da 130 a 245 milioni di euro. Previsto un incrementodi ulteriori 50 milioni per il 2020.

CINEMA E AUDIOVISIVO. SOSTEGNO ALL’INDUSTRIACINEMATOGRAFICA – Si potranno assegnare stanzia-menti anche in deroga alle percentuali previste per i cre-diti d’imposta derivanti dal tax credit cinema, pur nellimite delle risorse individuate dalla legge di disciplinadel cinema e dell’audiovisivo. Allo stesso modo po-tranno essere finalizzate anche le risorse individuate peri contributi automatici e selettivi.

FUS: EROGAZIONE STRAORDINARIA E SOSTEGNO AILAVORATORI – Fondazioni liriche – Ripartizione per il 2020e il 2021 sulla base della media dei punteggi assegnatiper il triennio 2017-2019, mentre per il 2022 i criteri di ri-partizione saranno adeguati tenendo conto dell’attivitàsvolta a fronte dell’emergenza Covid-19, delle esigenze ditutela dell’occupazione e della riprogrammazione deglispettacoli. Nel 2020 il Fus potrà essere utilizzato ancheper integrare gli strumenti di sostegno al reddito dei pro-pri dipendenti. Teatro e spettacolo dal vivo – Nel 2020erogato un anticipo del contributo pari all’80% di quantoricevuto nel 2019. Il restante 20% verrà erogato in basealle attività svolte a causa dell’emergenza Covid-19, dellatutela dell’occupazione e della riprogrammazione deglispettacoli. L’erogazione dei contributi nel 2021 avverràin deroga alla durata triennale della programmazione

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Mensile dell’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

sulla base delle attività effettivamente svolte e rendicon-tate nel 2020. Nel 2020 il Fus potrà essere utilizzatoanche per integrare gli strumenti di sostegno al redditodei propri dipendenti.

TAX CREDIT AFFITTI PER TEATRI, CINEMA E ASSOCIA-ZIONI CON PERDITE PER OLTRE IL 50% – Per i teatri, icinema, le associazioni e le fondazioni culturali con fat-turato fino a 5 milioni di euro è previsto un credito di im-posta del 60% delle spese per gli affitti degli immobiliin cui si svolgono le attività. Tale credito è riservato aisoggetti che hanno avuto una perdita di fatturato del50% o più.

PIATTAFORMA DIGITALE DELLA CULTURA PER SPET-TACOLI DAL VIVO ON LINE E IN STREAMING – 10 mi-lioni di euro stanziati al MiBACT per realizzare, anche conCassa Depositi e Prestiti, una piattaforma digitale per lafruizione del patrimonio culturale e degli spettacoli dalvivo on line e in streaming anche a pagamento.

TUTELE PER I LAVORATORI: PROROGA DELL’INDEN-NITÀ DI 600 EURO A APRILE E MAGGIO, NUOVA IN-DENNITÀ PER LAVORATORI CON ALMENO 7GIORNATE LAVORATIVE – L’indennità di 600 euro previ-sta per il mese di marzo per i lavoratori dello spettacolocon 30 giornate lavorative nel 2019 viene prorogata peri mesi di aprile e maggio. Viene introdotta una nuova in-dennità di 600 euro per i mesi di aprile e maggio per i la-voratori dello spettacolo con 7 giornate lavorative nel2019 e con reddito fino a 35.000 euro.

FONDO PER ARTISTI, INTERPRETI E ESECUTORI PER 50MILIONI DI EURO – Viene istituito un fondo con una do-tazione iniziale pari ai residui derivanti delle procedure diliquidazione dell’IMAIE per artisti, interpreti e esecutori.

ESENZIONE IRAP PER IMPRESE E LAVORATORI AUTO-NOMI CON RICAVI FINO A 250 MILIONI DI EURO – Leimprese con un volume di ricavi compresi tra 0 e 250 mi-lioni di euro e i lavoratori autonomi con un corrispon-dente volume di compensi non sono tenuti alversamento del saldo Irap 2019 e dell’acconto Irap 2020.

SANIFICAZIONE, CREDITO D’IMPOSTA DEL 60%DELLE SPESE SOSTENUTE E RISTORO ALLE IMPRESE– Credito d’imposta del 60% fino a un massimo di80.000 euro e contributi da 15.000 a 100.000 euro in rap-porto al numero dei dipendenti per l’adeguamento deglispazi e per l’acquisto di dispositivi e apparecchiature perridurre la diffusione del virus Covid-19.

ARTBONUS E 5 PER MILLE CULTURA – L’agevolazionefiscale del 65% per le donazioni in favore della culturaviene estesa a circhi, complessi strumentali, societàconcertistiche e corali, spettacoli viaggianti. L’erogazionedella quota del 5 per mille Cultura del 2019 è anticipataal 2020 e sarà erogata ai beneficiari entro il 31 ottobre2020.

SOSPENSIONE DEI VERSAMENTI PREVIDENZIALI, AS-SICURATIVI E FISCALI – È prorogata fino al 16 settembrela sospensione delle ritenute, dei versamenti dei contri-buti previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicu-razione obbligatoria per i soggetti che gestiscono teatri,sale da concerto, cinema, fiere o eventi di carattere arti-stico o culturale, musei, biblioteche, archivi e altre im-prese della cultura.

ESTESO L’USO DEI VOUCHER DA 12 A 18 MESI – Vieneesteso da 12 a 18 mesi il termine per usufruire dei vou-cher ricevuti a compensazione di spettacoli cancellati edi chiusure di spazi espositivi.

PARMA CAPITALE DELLA CULTURA ANCHE NEL 2021– Parma sarà Capitale Italiana della Cultura anche nel2021. La procedura di selezione in corso assegnerà il ti-tolo per il 2022.

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inizio della pandemia ha indotto molti italiani arealizzare pane, pizza e dolci direttamente incasa, utilizzando, per l’apprendimento i vari tu-

torial messi in rete da cuochi, panettieri o sempliciamanti della cucina. Vi è stato, quindi, un aumento dellarichiesta della farina e del lievito, fenomeno senza pre-cedenti nella storia dell’Italia repubblicana. Soltanto il 4per cento della farina prodotta in Italia però viene confe-zionata in buste da un chilogrammo e i mulini industrialinon sono attrezzati per questo aumento della domanda. In aiuto di imprenditori e italiani è arrivato il digitale, maanche due competenze-chiave quali la creatività e lo spi-rito d’iniziativa, che hanno permesso alle imprese di au-mentare l’offerta commerciale e il fatturato.Il digitale ha infatti riscritto le abitudini e le relazioni degliitaliani, traghettandoli verso una “nuova normalità”. Maè stato anche un moltiplicatore di opportunità e un ele-mento centrale nella riorganizzazione della filiera, nellaridefinizione dei processi, nella riscrittura di narrazioni,nel ripensamento dei mercati. Nel periodo di lockdown, in Italia, i nuovi consumatorion-line sono triplicati, passando da 700 mila di un annofa a 2 milioni, secondo un’indagine Netcomm. I servizipiù cliccati sono stati quelli ibridi di click & collect, ordi-nare on-line e ritirare in negozio, che hanno registrato unincremento del 349 per cento.Molte delle aziende, inoltre, hanno rafforzato l’uso deisocial media (87 per cento), l’e-commerce (39 percento), le chat di instant messaging (WhatsApp, Tele-gram o Messenger, più 32 per cento) e YouTube. Stru-menti che spostano la competizione su un terreno fattodi semplicità, accessibilità e rapidità di risposta, facendodiventare l’e-commerce un luogo di compartecipazionee prendendo il posto del negozio di vicinato.In questo contesto si inserisce anche l’esperienza di gio-vane imprenditore agricolo di San Floro, in provincia diCatanzaro, il quale, intercettando le carenze del mercatoe comprendendo l’esigenza dei consumatori, ha sfrut-tato le proprie competenze creative e le proprie intui-

zioni. Stefano Caccavari, trentenne orgogliosamente ca-labrese, di San Floro appunto, ha realizzato un grandeprogetto: quello di recuperare e rivalorizzare il lavoro deisuoi nonni e dei suoi avi producendo farine, macinate apietra, dai grani antichi locali.Con in tasca una laurea in economia aziendale e il sognodi andare a lavorare in campo economico-informatico inCalifornia, Caccavari si è rimboccato le maniche e ha av-viato un progetto di filiera che, inizialmente, ha visto pro-tagonista l’ultimo mulino calabrese ancora in attività. E’ nato così “Mulinum”. Nel 2016, infatti, grazie ad una raccolta fondi su Face-book, è riuscito ad assemblare ben 500 mila euro in ap-pena 90 giorni. I soldi gli sono serviti per ristrutturarel’ultimo mulino francese, del Novecento, con il quarzoche non produce calore, ancora perfettamente funzio-nante nella regione per macinare il grano autoctono eavviare una produzione di prodotti da forno.In realtà la storia di Stefano ha avuto inizio qualche annoprima, quando ha deciso di dar vita a Orto di famiglia nelpiccolo borgo di San Floro, una multiproprietà agricolacon spazi affittati ad oltre centocinquanta ortisti. Ha de-ciso, inoltre, di approfondire le origini dei grani autoctonidel suo territorio, portando a macinare il grano di fami-glia presso un mulino a pietra, per poi condividere contutti il pane inizialmente prodotto per uso domestico. Larichiesta è cresciuta. Nel momento in cui il mugnaio hadeciso di vendere il mulino, Caccavari l’ha acquistato eristrutturato grazie alla raccolta fondi a cui hanno aderitoben 101 soci, che hanno creduto pienamente nel pro-getto del giovane calabrese. Quella è stata la prima raccolta fondi nel settore agricoloe il successo dell’iniziativa farà scuola, diventando unesempio per molti altri giovani imprenditori agricoli. Dopo il restauro del mulino, con tecniche di bioedilizia,nel 2017 è stato inaugurato, con grande risalto media-tico. Da quel primo mulino, la strada è stata tutta in salitaper Caccavari, ma ricca di soddisfazioni.Infatti, non contento del primo successo ottenuto, ha

IMPRESA

di MARIA DI SAVERIO

Dalla Calabria il rinascimento dei grani locali italianiCompetenze, e-commerce e social per la ripartenza post covid

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Mensile dell’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

lanciato una seconda raccolta fondi, riuscendo a rag-giungere questa volta la cifra di 916 mila euro e 220 soci,che gli ha permesso di sviluppare il format di San Floroin altre regioni italiane, in alleanza con aziende agricolelocali che operano nel biologico. In cantiere ulteriori mu-lini in Toscana, a Buonconvento, nel cuore della Val d’Or-cia, e in Puglia, a Mesagne, nel Salento.Senza alcun apporto di soldi pubblici e partendo da zero,Stefano ha sviluppato in Calabria una delle più grandi fi-liere specializzata in grani locali. Partendo dalla colturabiologica di varietà di semi, esclusivamente locali, è ar-rivato alla produzione di farine integrali, macinate a pie-tra, fino alla trasformazione in pane secondo “antichericette e con l’utilizzo di lievito madre” e in prodotti daforno dolci e salati.“Mulinum” lavora, ogni giorno, diverse varietà di graniantichi e locali, quali Senatore Cappelli, Verna, Farro, Ier-mano, Maiorca, Rubeum, tutti coltivati oggi in Calabria.La ricchezza delle loro proprietà e la biodiversità dei semirestano integre grazie alla macinazione a pietra. Lagrande distribuzione interessata a farine e pani di qualitàe i panificatori che hanno scelto di utilizzare solo graniantichi locali sono i suoi naturali intrelocutori. “Mulinum”vende, però, anche direttamente e al dettaglio sul suoshop on-line, a San Floro e in tutti gli altri luoghi dovesorgerà una sua struttura.In questo periodo di pandemia, il “Mulinum” è riuscitoad incrementare le vendite grazie ad un’intuizione ge-

niale: far arrivare a casa dei consumatori, azzerando lespese di spedizione, farine e pane, ma aggiungendo inregalo il lievito madre con le istruzioni per l’uso, raffor-zando così la relazione con il cliente.“Velocità e capacità di esecuzione, mantenendo le pro-messe date e perseguendo la missione di mettere inatto qualcosa di etico e di bello per il proprio territoriosono state le chiavi del successo di ‘Mulinum’ – affermasoddisfatto Stefano Caccavari.Ma l’affermazione di “Mulinum” è dovuta anche alla ca-pacità di rinnovarsi e di saper cogliere le opportunità chesi presentano di volta in volta, anche in periodi di crisi,utilizzando le soft skills così importanti in un mondosempre più interconnesso e globalizzato. E questo a“Mulinum” lo hanno capito bene, tanto che, grazie aduna strategia imprenditoriale basata sull’idea del farerete e su virtuose dinamiche partecipative, hanno prefe-rito ricorrere ad un azionariato diffuso sul territorio e nelmondo, in grado soprattutto di replicare esponenzial-mente il suo format, attraverso una raccolta fondi per-manente che ha consentito di individuare soci e risorseper le prossime due destinazioni di “Mulinum” (Toscanae Puglia) e per quelle future. La visione imprenditoriale che ha dato vita ad una formadi azionariato estremamente partecipata, è legata so-prattutto a motivi idealistici: la riscoperta delle proprieorigini, la salvaguardia della propria storia e la tutela e lacrescita del proprio territorio.

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iventare imprenditori nel mondo della finanza apoco più di trent’anni si può: Mauro Moretti,giovane finanziere umbro con esperienze in

tutto il mondo, ha dal 2013 fondato Three Hills CapitalPartners, un fondo di private equity capital con sede aLondra che si appresta ad aprire la sua prima sede eu-ropea proprio a Milano.“Il nome del fondo è un tributo all’Italia, le tre collinesono quelle del paese di Collazzone in Umbria, dove hopassato la mia infanzia con i miei nonni - ha spiegatol’imprenditore collegato in diretta con Starting Finance,la startup e il network di giovani esperti e appassionatidi finanza, che punta a lavorare per diffondere in Italia lacultura dell’informazione finanziaria.Nell’ultimo appuntamento con le #SFLive, il format diinterviste trasmesse dai profili social di Starting Finance,Moretti ha raccontato il suo percorso imprenditoriale eha spiegato come vede i problemi dell’economia italianadal punto di vista di chi fa finanza di mestiere.“All'interno delle storie aziendali italiane che mi trovo aconoscere - ha spiegato Moretti - mi pare esserci unasottovalutazione dell’importanza della flessibilità sulposto di lavoro e uno sbagliato rapporto fra istituzioni eaziende. Qui parlo sia dell’aspetto fiscale sia del ver-sante più regolamentare: nel Regno Unito l'investimentoin capitale di rischio non comporta quasi mai un’ipoteticaresponsabilità penale e chi si assume il rischio di con-durre un’azienda viene dunque in qualche modo pro-tetto. In Italia non c'è questa sinergia e un grandetraguardo sarebbe proprio quello di unire questi mondi,Stato ed economia, che devono viaggiare come comple-mentari. Gli effetti di questa distanza si vedono a contoeconomico di molte aziende nel costo dell'energia, nelcosto del lavoro, nella tassazione del lavoro: per questogli imprenditori italiani mediamente sono geniali, perchésanno aver successo in un contesto molto difficile.Poi c'è il noto debito pubblico che non permette alloStato di fare investimenti in educazione, in formazioneche è il mio chiodo fisso. Allora forse bisognerebbe pen-

sare in maniera creativa a strumenti partecipativi da of-frire ai cittadini, dei titoli di finanziamento che abbianoun riscontro sull’upside a valere sui vari indicatori ma-croeconomici come Pil, occupazione, etc. Quel cheviene proposto con i ‘Btp-Italia’ è qualcosa a cui io hosempre pensato ma con una connotazione di equity: unprodotto che consenta ai cittadini quasi di diventare‘soci dello Stato’ oltre che contribuenti, ma con capitaleprotetto”.Spazio anche al racconto di come funzioni concreta-mente l’attività di un investitore e di un professionistadella finanza.“Alcune serie tv che girano - evidenzia Moretti - che puresono molto fedeli in alcuni aspetti non colgono bene lacomplessità del mondo della finanza. Per dirne una, letipiche speculazioni finanziarie sono più proprie delmondo delle Borse e dei mercati quotati, per chi comenoi investe in private equity, investe direttamente nelleaziende, si tratta di capire come permettere alle personedi lavorare al meglio e di esprimere il loro potenziale. In-vestire è come una relazione affettiva: c'è il voler lavorareinsieme, il voler passare del tempo insieme e il proget-tare insieme, gli investimenti però poi finiscono, noi inparticolare gestiamo i soldi degli altri, soldi di pensionatitramite i fondi pensione, fondi di assicurazioni e dopocinque anni questi soggetti si aspettano di vedere delledistribuzioni.Oggi, poi, ad essere sempre più protagonista è la fi-nanza sostenibile: abbiamo una persona apposita nelnostro team che fa un reporting trimestrale per tutti i no-stri investimenti, aggiornandoci sulla carbon footprint,sul gender balance, sulla gender pay gap; ci sono sem-pre più investitori che se non hai una policy di questotipo non investono”.

STORIE

di G.C.

Imprenditori: l’umbro Morettie il fondo londinese di successoIl giovane finanziere è il fondatore di Three Hills Capital Partners

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UNSIC EVENTI

ente di formazione Enuip, convenzionato con icirca 500 patronati Enasc e con i 2.100 CafUnsic, offre corsi per operatori Caf e Patronato

on-line gratuiti. L’ente «offre una serie di corsi on-line gra-tuiti per formare in modo mirato e qualificato nuovi ope-ratori di Caf e Patronati, tassello indispensabile peroffrire ai contribuenti l’aiuto indispensabile nella presen-tazione e nell’iter delle pratiche fiscali, previdenziali, as-sistenziali e sociali - spiega Reno Insardà, presidentenazionale dell’Enuip.«Abbiamo deciso di mettere in gioco le competenze

della nostra organizzazione per offrire una risposta con-creta alle contingenti difficoltà occupazionali, createsicon l’annosa questione del coronavirus – continua In-sardà. Per questo, «i nuovi corsi di formazione per ope-ratori base di Caf e patronati sono gratuiti proprio peravvicinare tante persone, anche estromesse in questoperiodo dal mondo del lavoro, ad una nuova opportunità.Le video-lezioni comprendono un totale di 15 ore.

INFORMAZIONI E ISCRIZIONI:Tel 06 58333803 - E-mail: [email protected]

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Enuip: corsi gratuitiper operatori Caf e PatronatoAttività in remoto

i è tenuto mercoledì 27 maggio, dalle ore 17, ilwebinar organizzato da Unsic Cosenza, in colla-borazione con la presidenza Unsic nazionale, sul

tema “Una strategia comune per le aree interne”.L’evento ha affrontato nel dettaglio i temi del valore deidati e degli strumenti per leggerli, organizzazione di stu-dio e controllo di gestione. L’iniziativa ha rappresentatoun’importante occasione per i protagonisti del mondopolitico e di quello produttivo, anche attraverso i rappre-sentanti di categoria, per confrontarsi su possibili ambitidi sviluppo della professione resi maggiormente acces-sibili dalla digitalizzazione.Il webinar, gratuito, ha visto la partecipazione di profes-sionisti, aziende e cittadini interessati alla salvaguardiadell’ambiente.

Relatori:

- Gianluca Gallo, assessore Agricoltura Regione Calabria;- Carlo Franzisi, presidente Unsic provinciale Settore Cosenza;- Alessandro Zanfino, responsabile nazionale Cesca Unsic;- Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria;- Domenico Mamone, presidente Unsic Nazionale;- Domenico Passarelli, professore associato presso l’Uni-versità Reggio Calabria e presidente Uni Calabria;- Pietro Molinaro, consigliere Regione Calabria.

Ha moderato:

- Piero Cirino, direttore Acrinews e giornalista del “Quoti-diano del Sud”

Per informazioni: Tel 0984 941873E-mail: [email protected]

di G.C.

Una strategia comune per le aree interneWebinar organizzato da Unsic Cosenza

di G.C.

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AGRICOLTURA

ono una ventina i siti al momento individuati inTrentino in cui verranno effettuati i lanci della“vespa samurai” utili a contrastare la diffusione

della cimice asiatica marmorata.Il gruppo di lavoro della Fondazione Edmund Mach, incollaborazione con il Centro Agricoltura Alimenti Am-biente (UniTrento-Fem), ha però in programma di rad-doppiarli. Intanto è iniziato quindici giorni fa, nell’ambitodello specifico progetto per la lotta biologica Swat, fi-nanziato dalla Provincia autonoma di Trento, l’alleva-mento del Trissolcus japonicus specializzato nelparassitizzare le uova di cimice sulla base del primo pre-zioso nucleo di microvespe da moltiplicare arrivato dalCrea. Nonostante l’emergenza Covid-19 ricercatori e tec-nici sono, dunque, in piena attività, soprattutto dopo ilvia libera ai rilasci della Conferenza Stato-Regioni, e as-sicurano che la vespina, che si riproduce a spese del suoospite deponendo le proprie uova all’interno delle uovadella cimice asiatica, è assolutamente innocua perl’uomo e per gli altri organismi. In parallelo sta proce-dendo l’allevamento della cimice: ad oggi grazie al pianodi raccolta che ha coinvolto i cittadini sono stati raccoltioltre 17 mila esemplari che hanno già prodotto oltre1.200 ovature. Ma la raccolta non si è fermata, anzil’obiettivo è raggiungere quota 30 mila.L’assessore provinciale all’agricoltura, Giulia Zanotelli,esprime grande soddisfazione per questo ulteriore tra-guardo che sarà raggiunto a breve con i lanci della vespasamurai. “Ciò - evidenzia Zanotelli - è frutto di un per-corso che ha visto Provincia, Fondazione Mach e mondoagricolo lavorare fianco a fianco, arrivando anche all’isti-tuzione negli scorsi mesi del Piano provinciale di contra-sto alla cimice i cui contenuti sono già stati in larga parteattuati. Ringraziamo la Fondazione Mach del grande la-voro svolto, sottolineando che la stessa sta lavorandotra le altre cose anche sulla lotta biologica alla Droso-phila suzukii. Sul tema più generale delle fitopatie l’As-sessorato non è mai stato fermo in questi due anni econtinuerà a portare avanti con i soggetti preposti pro-

getti e dialogo”. Saranno rilasciate 100 femmine di ve-spine samurai, T. japonicus, in ambienti semi-naturali ca-ratterizzati da presenza di colture agrarie (frutteti),margini boschivi e a ridotto input chimico che permet-teranno alla specie di insediarsi nel territorio. I puntisono stati distribuiti in tutte le zone a maggior presenzadella cimice asiatica, cercando di garantire rilasci in Valdi Non, Piana Rotaliana, Val di Cembra, Val d’Adige, Val-sugana, Vallagarina, Alto Garda e Valle Laghi.A seconda della disponibilità di ovature di cimice è in-tenzione del gruppo di lavoro Fem incrementare il nu-mero di siti. I lanci verranno effettuati in concomitanzacon il picco della deposizione delle uova da parte dellacimice asiatica (giugno-luglio) in modo da massimizzareil successo dell’operazione. La tempistica precisa verràstabilita in base ai dati del monitoraggio.Fem ha aderito al piano operativo del programma nazio-nale di lotta biologica per il controllo della cimice asiatica(Halyomorpha halys) mediante l’impiego del suo anta-gonista naturale: Trissolcus japonicus, un imenottero diridotte dimensioni (1,3 millimetri), il principale agente dicontrollo della cimice asiatica in Cina, che in Trentino èstato individuato nel mese di settembre scorso.La cimice asiatica è una specie invasiva originaria del-l’Asia orientale. Fuori dal suo areale originario, ed anchein Trentino dal 2016, è divenuto il fitofago chiave in nu-merosi agroecosistemi causando ingenti danni econo-mici su colture arboree come melo, pero e pesco,nonché su molte orticole.Sulla base di tali sviluppi e grazie agli investimenti incompetenze e strutture di Fem e Pat, il gruppo di lavorosulla lotta biologica si è organizzato in un progetto trien-nale chiamato Swat, acronimo di Samurai Wasps ActionTeam. Swat è rappresentato nei tavoli nazionali in cui sistanno discutendo le strategie di lotta biologica alla ci-mice. Il progetto Swat prevede di sviluppare un pro-gramma di lotta biologica classica anche nei confrontidi un’altra devastante specie aliena invasiva, Drosophilasuzukii, il moscerino asiatico che dal 2009/2010 sta pro-

di G.C.

Lotta alla cimice asiatica:si sperimenta la “vespa samurai”Partita la fase dei lanci in Trentino-Alto Adige

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curando danni ingenti alla produzione di ciliegie e piccolifrutti in Trentino. Per far fronte quindi a questa minacciaè stato creato all’inizio del 2019 un gruppo operativo aSan Michele all’Adige che coinvolge ricercatori e tecnicidella Fondazione Edmund Mach (Centro Ricerca e Inno-vazione e Centro Trasferimento Tecnologico) e del Cen-tro Agricoltura Alimenti e Ambiente (Fem-Università diTrento) per il coordinamento di tutte le attività di ricercae sperimentazione in corso su questo tema.Grazie al lavoro di monitoraggio condotto in questo pro-getto è stato possibile rilevare per la prima volta la pre-senza sul territorio trentino delle due specie esoticheTrissolcus japonicus, la cosiddetta microvespa samurai,e Trissolcus mitsukurii.Queste due specie sono i due principali antagonisti na-turali della cimice in Asia e la loro presenza in equilibriocon il fitofago impedisce pullulazioni devastanti della ci-mice nelle aree di origine. Essi sono probabilmente arri-vati in Europa in maniera accidentale seguendo le stesserotte di invasione del loro ospite. La loro presenza sulnostro territorio ha aperto prospettive importanti per uncontrollo sostenibile ed integrato della cimice asiatica

nei nostri ambienti in cui la lotta biologica classica co-stituisca il metodo più efficace e duraturo, soprattuttoalla luce del nuovo quadro normativo nazionale in mate-ria. Sulla spinta, infatti, dell’emergenza cimice asiatica,una nuova normativa nazionale è stata recentementepromulgata (pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del 5settembre 2019, del decreto del Presidente della Repub-blica 5 luglio 2019 numero 102). La nuova legge, dopoanni di chiusura totale, regola l’immissione sul territoriodi specie e popolazioni non autoctone ed i criteri per taliimmissioni ai fini di lotta biologica sono contenuti in unsuccessivo decreto attuativo pubblicato nel mese diaprile 2020.Il Crea di Firenze, come capofila nazionale del tavolo dilavoro sulla lotta biologica alla cimice asiatica, ha pro-dotto uno specifico studio di valutazione del rischio alfine di richiedere la definitiva autorizzazione al rilasciodella microvespa samurai, consegnando tale studio alleregioni, le quali nei giorni scorsi hanno sottomesso la ri-chiesta formale al ministero dell’Ambiente. Si tratta delleprovince di Trento e Bolzano, e delle regioni Friuli-Vene-zia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto.

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emergenza sanitaria in atto, dilagatasi a livelloglobale, ha causato uno stop forzato e necessa-rio delle scuole. Se per i ragazzi più grandi le

conseguenze non sono così nefaste, anche perché abi-tuati a lunghi periodo di isolamento con le nuove tecno-logie (purtroppo), ben diversa è la situazione per i servizidella prima infanzia. Molti esperti denunciano ripercus-sioni negative sulle condizioni psicologiche dei bambiniche ormai da mesi vivono in una vera e propria condi-zione di isolamento sociale.Secondo una recente indagine dell’American Health As-sociation che ha coinvolto oltre duemila bambini, pub-blicata sul The New York Times, uno su cinque avrebbemanifestato sintomi depressivi e stato di infelicità pervia della mancanza di relazione con i coetanei. E ancora,secondo una ricerca pubblicata su Psychology Today, unperiodo prolungato di desocializzazione scaturisce in undeficit di attenzione e capacità di espressione, ed è statostimato un incremento del 55 per cento del tempo tra-scorso davanti ai dispositivi elettronici rispetto a quelloprecedente l’inizio dell’isolamento.Ma quali sono i consigli degli esperti per fronteggiare lachiusura prolungata delle scuole in Italia, anche durantela Fase 2?Proporre attività ludiche che ricordino l’ambiente scola-stico, ripristinando la dimensionalità della routine, recu-perare i concetti di memoria culturale e tradizionefamiliare, e assecondare le capacità multitasking deibambini attraverso lezioni a distanza, fondamentali pernon perdere il rapporto con docenti e compagni diclasse.“Purtroppo, la Fase 2 dell’emergenza sanitaria continuaa incidere negativamente sui più piccoli e le scuole,anche quelle materne o gli asili nido, devono avere unprogetto didattico lontano dal mero accudimento, voltoa condurre ogni bambino nella sua individualità, nel suopercorso di crescita e di sviluppo delle competenze co-gnitive, emotive, relazionali, linguistiche e motorie –spiega Eva Balducchi, co-fondatrice di Baby e Junior Col-

lege di Monza e Seregno. “Questo processo è veicolatoogni giorno dalle educatrici ed educatori che attraversola quotidianità e la routine accompagnano i bambini alraggiungimento degli obiettivi di crescita consoni allefasi evolutive per età. L’isolamento sociale ha colpito ibambini, molto più degli adulti, i quali in ragione dellaloro fase di maggior crescita e sviluppo, necessitereb-bero invece di numerosi stimoli visivi, auditivi, dei pro-cessi di pensiero e di emulazione. Vanno sensibilizzatele famiglie sull’importanza di mantenere vivo il contattocon la scuola, in questo particolare ed estremamentedelicato momento storico. La nostra realtà ha attivatoper i bambini attività didattiche on-line, contrariamentea quanto si possa pensare, anche il solo ascolto di vocie suoni più o meno noti può accompagnarli in un per-corso di stimolazione cognitiva e relazionale importantiper la loro crescita. D’altro canto, lo stesso isolamentoavrà ricadute psicologiche sui più piccoli anche in fasedi reinserimento nella comunità scolastica il cui difficilecompito sarà affidato alle educatrici professioniste e alladirezione scolastica, nel ruolo di pedagogista. In questafase potrà essere stato senz’altro d’aiuto non aver persol’abitudine alla musicalità vocale delle insegnanti e acerte sollecitazioni”.Secondo una ricerca pubblicata sul portale Cbs, tra edu-catore e bambino si instaura un rapporto di fiducia reci-proca, che tende a decadere con una chiusuraprolungata delle strutture, aumentandone i capricci el’aggressività.Scenario condiviso anche da un report della Società Ita-liana per lo studio dello Stress Traumatico, secondo cuimolti bambini stanno reagendo all’isolamento socialecon atteggiamento di iperattività, maggiore irritabilità,disturbi del sonno, discontinuità nel gioco e comporta-menti regressivi. Bisogna ricordare che nella specieumana la socializzazione assume un peso particolare eda essa dipende la sopravvivenza della collettività, ra-gion per cui nella piramide dei bisogni primari di Ma-slow, quelli sociali furono messi al terzo posto, dopo

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SOCIETÀ

di G.C.

Esperti su chiusura delle scuole:attenzione alle depressioniUn problema che riguarda soprattutto i più piccoli

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quelli fisici e di sicurezza. Per questo motivo gli educatoridevono avere uno sguardo da pedagogisti rivolto ai piùpiccoli, che sono passati dall’avere agende stracolme diimpegni, prima dell’emergenza Covid-19, al rimaneresenza la loro scuola, senza le attività extra, ma soprat-tutto privati del contatto con i loro coetanei.“La chiusura forzata e prolungata delle scuole ha co-stretto i più piccoli ad affrontare un difficile periodo didesocializzazione che ha destabilizzato le loro routinequotidiane, incidendo soprattutto nella fascia 0-10. Inquesto momento difficile si sta perdendo la dimensioneantropologico culturale data dai legami che si creano al-l’interno di un gruppo – spiega Ivanka Popova, pedago-gista. “Per i più piccoli c’è il rischio che il legame con lascuola si spezzi e che i tempi si confondano in quantopassato e presente sono meno distinti. Ricordiamociche i bambini vivono il presente e le routine gli danno lesicurezze necessarie alla loro crescita, ed è per questoche il nostro compito in qualità di insegnanti, educatorie genitori, è di non far mancare questa dimensione. Ab-biamo assistito ad un vero e proprio cambio di forma so-ciale, dal solido verso il fluido come diceva il sociologopolacco Bauman, ed è quello che sta accadendo anchecon la scuola. Per queste ragioni occorrerebbe ripristi-nare tre parole chiave: memoria culturale, rito e conti-nuità. Come dice Assmann, la memoria culturale ha unruolo innegabile nella costruzione dell’identità collettivae tutti i componenti di una cultura, dal linguaggio, ai miti,ai riti costruiscono un orizzonte simbolico comune entroil quale ogni individuo si riconosce e trae coscienza dellapropria appartenenza sociale. Per fare in modo che que-sto processo non si interrompa possiamo portare lescuole nelle nostre case, far fare ai nostri figli i giochisimbolici legati alla scuola, raccontare storie ad essa le-gate e soprattutto non facciamo mancare della didatticaa distanza. Anche per i più piccoli, che sembrano appa-rentamene distratti questo momento è essenziale, fa-cendogli sentire le voci dei loro amici ed educatori,oppure la canzone conosciuta e legata alle ruotine dellascuola, non potrà che essere di aiuto per tenere bensaldo questo legame. Non bisogna interrompere il pro-cesso di sviluppo di sé, quel “essere- nel- mondo”, comediceva Heidigger, è possibile solo attraverso l’altro”.Ecco infine i consigli degli esperti per aiutare i bambinie più piccoli ad affrontare con maggiore serenità il pro-lungato isolamento sociale, dovuto alla chiusura dellescuole e degli asili nido:- Non sottovalutare l’importanza della didattica a distanza:le lezioni in videoconferenza favoriscono gli stimoli visivie auditivi dei bambini, consentendogli di restare in con-tatto coi propri docenti e compagni di classe, mante-nendo un senso di continuità del percorso scolastico.

- Proporre attività ludiche che ricordino l’ambiente sco-lastico: dedicarsi a laboratori artistici fatti in casa, rac-contare storie ambientate a scuola o guardare cartonianimati che ne parlino è fondamentale per non far pe-sare sui bambini l’assenza relazionale del gruppo classe.- Recuperare i concetti di memoria culturale e tradizionefamiliare: i genitori dovrebbero dedicarsi ad attività incucina con i propri figli, magari riscoprendo vecchie ri-cette, e compiere lavori manuali come quello della ma-glia, combinando espressione creativa, rilassamento eazione.- Non sopperire la routine: si tratta di un vero e propriorito ciclico che, soprattutto per i più piccoli, aiuta adorientarsi a livello spaziale, relazione e temporale, svilup-pando una sicurezza interna per compiere le sempliciazioni quotidiane.- Portare i bambini all’aria aperta almeno un’ora al giorno:la chiusura forzata in casa destabilizza il loro equilibriopsicofisico. Per questo è fondamentale non sopprimerele esigenze di movimento all’aperto, garanzia di una cor-retta salute fisica e mentale.

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MONDO UNSIC

e maggiorazioni sociali costituiscono una formaparticolare di incremento delle prestazioni previ-denziali, in favore di soggetti economicamente

svantaggiati, che abbiano compiuto un’età pari almenoa 60 anni (per gli invalidi civili, i ciechi civili ed i sordomutianche con età inferiore, in base al loro riconoscimento).Le fonti normative che regolano l’attribuzione delle mag-giorazioni sono: la legge n. 140 del 1985; la legge n. 544del 1988, articolo 1; la legge 388 del 2000, articolo 70,comma 6; la legge 448 del 2001, articolo 38, detta anche“incremento al milione” e la legge 127 del 2007, articolo5, comma 5.Siccome gli interventi normativi si sono stratificati nelcorso degli anni cercheremo, in questo piccolo “vade-mecum” sull’argomento, di riepilogare il tutto.La legge n. 140 del 1985 è stata la prima norma che haapportato dei miglioramenti ai trattamenti pensionistici,tra i quali la maggiorazione sociale dei trattamenti mi-nimi (con effetto dal 1 gennaio 1985, ai titolari ultrases-santacinquenni di pensioni integrate al trattamentominimo, ai sensi dell'articolo 6 del decreto-legge 12 set-tembre 1983, n. 463, convertito, con modificazioni, nellalegge 11 novembre 1983, n. 638, a carico dell'assicura-zione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaiaed i superstiti dei lavoratori dipendenti, della gestionespeciale per i lavoratori delle miniere, cave e torbiere,delle gestioni speciali per i commercianti, per gli arti-giani, i coltivatori diretti, mezzadri e coloni, è corrisposta,a domanda, una maggiorazione sociale della pensionenella misura di lire 10.000 (attuali € 5,16) mensili dal 1gennaio 1985, elevata a lire 20.000 (attuali € 10,33 ) men-sili dal 1 luglio 1985 ed elevata a lire 30.000 (attuali €15,49) mensili dal 1 gennaio 1987, per tredici mensilità),l’aumento della pensione sociale, la maggiorazione pergli ex-combattenti ed altri ritocchi su diverse prestazioni.Invece l’articolo 1 della legge 544 del 1988 ha dispostoche la maggiorazione sociale spetti, in presenza dellecondizioni richieste ed a partire dal 1° luglio 1988, “ai ti-tolari ultrasessantacinquenni di pensioni a carico dell'as-

sicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vec-chiaia ed i superstiti dei lavoratori, della gestione spe-ciale per i lavoratori delle miniere, cave e torbiere, dellegestioni speciali per i commercianti, per gli artigiani, peri coltivatori diretti, mezzadri e coloni“.Successivamente con la legge n. 388 del 2000 , articolo69, comma 4, si stabilisce che, a partire dal 1° gennaio2001, la maggiorazione sociale di cui all’articolo 1 dellalegge 544 del 1988 spetta, alle medesime condizioni,anche “ai titolari di pensioni a carico delle forme esclusivee sostitutive dell’assicurazione generale obbligatoria”.Quindi sono esclusi gli iscritti alla Gestione Separata edalla Casse dei Professionisti, che però, quest’ultimi ,possono avere diritto ad agevolazioni differenti, secondoil regolamento del proprio ente previdenziale.Sempre l’articolo 69 , comma 3, della legge n. 388 del2000, aumenta, a far tempo dal 1° gennaio 2001, l’im-porto della maggiorazione sociale per i pensionati ultra-sessantenni ed ultrasessantacinquenni ed introduce unimporto di maggiorazione più elevato per i pensionati ul-trasettantacinquenni.

REDDITI DA CONSIDERARE - Secondo quanto stabilitodall’articolo 1, comma 4, della legge n. 544, per l’accer-tamento del diritto e della misura della maggiorazionesociale devono essere presi in considerazione i redditidi qualsiasi natura, compresi i redditi esenti da impostee quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di impostao ad imposta sostitutiva, con inclusione della 14^ men-silità, se percepita, e con esclusione della casa di abita-zione (a partire dal 1° gennaio 2002) e dei trattamenti difamiglia comunque denominati.Devono essere valutati anche i redditi conseguiti al-l'estero o in Italia presso Enti od organismi internazionali. Non devono essere considerati, i redditi:

− delle pensioni di guerra, (vedere circolare n.268 del 25novembre 1991);− delle indennità di accompagnamento di ogni tipo (ve-dere messaggio n. 38607 del 22 gennaio 1993);

a cura della Direzione Generale ENASC

Inps, i diritti inespressi:le maggiorazioni socialiUna forma particolare di incremento delle prestazioni

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− dell'indennità prevista per i ciechi parziali dall'articolo3 della legge 21 novembre 1988, n. 508 e dell'indennitàdi comunicazione prevista per i sordi prelinguali dall'arti-colo 4 della stessa legge (vedere messaggio n.14878 del27 agosto 1993);− dell’indennizzo previsto dalla legge 25 febbraio 1992,n. 210, in favore dei soggetti danneggiati da compli-canze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbli-gatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati(vedere circolare n. 203 del 6 dicembre 2000);− delle 200.000 lire (attuali € 103,29) di rimborso forfet-tario per l’anno 2000 di cui all’articolo 1 bis del decretolegge 30 settembre 2000, n. 268, convertito con la legge23 novembre 2000, n.354;− delle 300.000 lire (attuali € 154,94) di importo aggiun-tivo previsto dall’articolo 70, commi da 7 a 10 della legge23 dicembre 2000, n. 388;− bonus famiglie di cui alla legge n. 2 del 2009.

Non devono essere altresì computati nel reddito i sus-sidi economici che i Comuni ed altri Enti erogano aglianziani, destinati a bisogni strettamente connessi a si-tuazioni personali e contingenti e che non presentano lacaratteristica della continuità (vedere messaggio n.362del 18 luglio 2000).La decorrenza di questa maggiorazione è il primo giornodel mese successivo alla data della domanda.L’articolo 70 della legge n. 388 del 2000 ha previsto, adecorrere dal 1° gennaio 2001, una maggiorazione del-l’assegno sociale, di cui all’articolo 3 , comma 6, dellalegge 8 agosto 1995 n. 335, l’incremento dell’aumentodella pensione sociale, di cui all’articolo 2 della legge 29dicembre 1988, n. 544 e le maggiorazioni delle presta-zioni degli invalidi civili, ciechi civili e sordomuti (per in-validi civili, ciechi civili e sordomuti di qualsiasi etàanagrafica).

1 - Maggiorazione dell’assegno sociale.

L’articolo 70, comma 1, ha stabilito che ai titolari di as-segno sociale è concessa una maggiorazione per un im-porto pari a lire 25.000 (attuali 12,92 euro) mensili per ititolari con età inferiore a settantacinque anni e a lire40.000 mensili (attuali 20,66 euro) per i titolari con etàpari o superiore a settantacinque anni.La decorrenza di questa maggiorazione è dalla data didecorrenza dell’assegno sociale, se richiesta; invece èdal primo giorno del mese successivo alla data della do-manda, se non richiesta in prima istanza.

2 - Maggiorazione dell’aumento della pensione sociale.

L’articolo 2 della legge n. 544 del 1988 modificato dal-l’articolo 70 comma 4 della legge 388 del 2000 e l’arti-

colo 38 della legge n. 488 del 2001 – Finanziaria del 2002– modificato dall’articolo 5 comma 5 della legge n. 127del 2007, hanno concesso un aumento della pensionesociale, per maggiorazione e per età anagrafica dai 65anni ai 75 anni, di euro 272,56 mensili.La decorrenza di questa maggiorazione è il primo giornodel mese successivo alla data della domanda.

3 - Aumenti in favore degli invalidi civili, ciechi civili e sor-domuti.

L’articolo 70, comma 6 della legge 388 del 2000 recita“a decorrere dal 1° gennaio 2001 è concessa una mag-giorazione di lire 20.000 (attuali 10,33 euro) mensili pertredici mensilità della pensione ovvero dell'assegno diinvalidità a favore di invalidi civili, ciechi civili e sordomuticon età inferiore a sessantacinque anni“.La decorrenza di questa maggiorazione è il primo giornodel mese successivo dalla data di compimento dell’etào del diritto, con prescrizione quinquennale.La legge n. 448 del 28 dicembre 2001 (legge finanziaria2002) ha previsto, all’articolo 38 , l’aumento, a decorrere

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dal 1° gennaio 2002 , della misura delle “maggiorazionisociali” fino a garantire un reddito mensile pari ad euro516,46 ( il famoso aumento “al milione“)

REQUISITI DI ETÀ - L’interessato deve avere 70 anni dietà. Per gli infrasettantenni:

- l’età viene ridotta, fino ad un massimo di 5 anni (da 70a 65 anni), di un anno ogni 5 anni di contribuzione, o fra-zione pari o superiore a due anni e mezzo. In allegato 1è riportata la tabella delle riduzioni; - l’aumento spetta a partire dai 60 anni di età per gli in-validi civili totali, sordomuti, ciechi assoluti, titolari di pre-stazione INVCIV, e per i titolari di pensione di inabilità exlege 222/1984.

Nel dettaglio, l’incremento spetta:

- agli invalidi civili totali, ai sordomuti o ai ciechi civili asso-luti, titolari di pensione ordinaria o di inabilità; per i titolaridi pensione di inabilità, gli invalidi civili totali, i sordomutie i ciechi civili assoluti l'età per poter ottenere l'incrementodella maggiorazione sociale si riduce a 60 anni;- ai titolari di assegno sociale;- ai titolari di pensione sociale (o della sola maggiora-zione della pensione sociale);- ai titolari di pensione dei fondi esclusivi e sostitutivi del-l'assicurazione generale obbligatoria;- ai titolari di pensione a carico dell'assicurazione gene-rale obbligatoria dei lavoratori dipendenti e dei lavoratoriautonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti,mezzadri e coloni);- ai titolari di pensione della gestione speciale per i lavo-ratori delle miniere, cave e torbiere.

Il limite anagrafico per l’incremento, come anticipato,può essere ridotto fino a 65 anni: in pratica, il requisitodi 70 anni di età si riduce nella misura di un anno ogni 5anni di contribuzione.

Vediamo, nel dettaglio, come si riduce il requisito di età;per l’incremento al milione sono necessari:

- 69 anni età, se la contribuzione è versata per almeno 5anni;- 68 anni età se la contribuzione è versata per almeno 10anni;- 67 anni età se la contribuzione è versata per almeno 15anni;- 66 anni età se la contribuzione è versata per almeno 20anni;- 65 anni età se la contribuzione è versata per almeno 25anni.

Si può ottenere la riduzione di un anno anche se si è in

possesso di un periodo di contribuzione non inferiore a2 anni e mezzo: ad esempio, se l’interessato ha almeno2 anni e 6 mesi di contribuzione la maggiorazione puòessere concessa a 69 anni, con almeno 7 anni e 6 mesidi contributi a 68 anni, con almeno 12 anni e 6 mesi a67 anni e così via.A tal fine è utile tutta la contribuzione (obbligatoria, figu-rativa, volontaria e da riscatto) fatta valere dall’interes-sato relativamente alla pensione su cui spetta ilbeneficio, ivi compresa eventuale contribuzione utiliz-zata o utilizzabile per la liquidazione di supplementi.Nel caso di pensioni liquidate in regime internazionaledeve essere considerata utile anche la contribuzioneestera presa in considerazione ai fini del diritto alla pen-sione stessa. Eventuali periodi sovrapposti temporalmente devono ov-viamente essere computati una sola volta.Per la riduzione dell’età anagrafica si deve tener contodell’anzianità contributiva utile per il diritto o, se più fa-vorevole, di quella utile per la misura della pensione.Per le pensioni ai superstiti occorre prendere in consi-derazione la contribuzione fatta valere dal dante causa.In caso di titolarità di pensione diretta e di pensione aisuperstiti, qualora il reddito posseduto consenta il dirittoall’incremento in parola, l’età ridotta a partire dalla qualedeve essere concesso il beneficio è quella più favore-vole ottenuta computando separatamente la contribu-zione fatta valere per la pensione diretta dal soggettointeressato ovvero dal dante causa per la pensione ai su-perstiti. Il comma 4 dell’articolo 38 della legge n. 448 del2001 stabilisce che l’incremento spetta ai soggetti di etàpari o superiore a 60 anni che risultino invalidi civili totalio sordomuti o ciechi civili assoluti titolari di pensione.Per tali pensionati pertanto, ove ricorrano le condizionidi reddito richieste, il beneficio deve essere concesso,come nei confronti dei pensionati ultrasettantenni, indi-pendentemente dall’anzianità contributiva posseduta.La decorrenza di questa maggiorazione è il primo giornodel mese successivo dalla data di compimento dell’etào del diritto , con prescrizione quinquennale.Inoltre si ricorda che, l’articolo 5 comma 5 della legge n.127 del 3 agosto 2007 che ha convertito il decreto leggen. 81 del 2 luglio 2007 , ha aumentato di ulteriori € 12,67la maggiorazione al milione, in modo da raggiungerel’importo di € 580,00 mensili.

Le nuove disposizioni in materia di verifica dei dati red-dituali per i titolari di prestazioni collegate al reddito

A decorrere dal 31 maggio 2010, l’articolo 13, comma 6,del decreto legge in oggetto ha apportato talune modi-fiche all’art. 35 del decreto legge 30 dicembre 2008,n.207 convertito dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14.

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Si reputa confermare quanto chiarito con la circolare n.62 del 22 aprile 2009, al paragrafo 2: “…Il diritto e la mi-sura delle prestazioni previdenziali e assistenziali devonoessere determinati in riferimento ai limiti di reddito vi-genti nell’anno solare di corresponsione della presta-zione. Nulla è innovato riguardo alle tipologie di redditorilevanti ai fini del riconoscimento di una determinataprestazione e riguardo alle situazioni in cui debbano es-sere considerati anche i redditi di soggetti diversi dai be-neficiari della prestazione”.

Quindi la circolare Inps n. 126 del 24.9.2010 precisa:

- Prime liquidazioni di prestazioni collegate al reddito

Ai sensi dell’articolo 35, comma 9, “in sede di prima li-quidazione di una prestazione il reddito di riferimento èquello dell’anno in corso dichiarato in via presuntiva”.

Sul punto si conferma quanto già precisato al punto 3della circolare n. 62 del 2009.

- Criteri di verifica delle situazioni reddituali

A seguito delle abrogazioni e integrazioni previste dalledisposizioni indicate in oggetto, il comma 8 dell’articolo35, della legge n. 14 del 2009 risulta così formulato:

“Ai fini della liquidazione o della ricostituzione delle pre-stazioni previdenziali ed assistenziali collegate al reddito,il reddito di riferimento è quello conseguito dal benefi-ciario e dal proprio coniuge nell'anno solare precedente.Per le prestazioni collegate al reddito rilevano i redditiconseguiti nello stesso anno per prestazioni per le qualisussiste l’obbligo di comunicazione al Casellario centraledei pensionati di cui al Decreto del Presidente della Re-pubblica 31 dicembre 1971, n. 1388 e successive modi-ficazioni e integrazioni”.Pertanto, a decorrere dal 1° gennaio di ogni anno, ai finidel riconoscimento del diritto e della misura delle pre-stazioni collegate al reddito già in pagamento, si tieneconto:- dei redditi per prestazioni, per le quali sussiste l’obbligodi comunicazione al Casellario centrale dei pensionati dicui al Decreto del Presidente della Repubblica 31 dicem-bre 1971, n. 1388 e successive modificazioni e integra-zioni (di seguito denominato Casellario centrale deipensionati), conseguiti nello stesso anno;- dei redditi diversi da quelli di cui al punto precedenteconseguiti nell’anno precedente.

Tutte le maggiorazioni sono esente Irpef, in base allalegge n. 449 del 1998, articolo 3.

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Centri di assistenza agricola (Caa) sono soggetti pri-vati delegati da Agea (Agenzia per le erogazioni inagricoltura) per la costituzione e validazione del fa-

scicolo aziendale delle imprese agricole oltre che dellagestione delle varie domande che le aziende possonopresentare per l’accesso a specifiche misure di soste-gno comunitario, nazionale e regionale. I Caa, per poteroperare, hanno bisogno di un mandato scritto da partedel rappresentante legale dell’impresa agricola.I Caa sono disciplinati dal decreto ministeriale 27 marzo2001 e successivamente dal decreto ministeriale 27marzo 2008 “Riforma dei Centri autorizzati di assistenzaagricola” e rappresentano il tramite tra gli agricoltori e glienti che gestiscono e finanziano i programmi d'intervento.I Caa hanno quindi il compito di gestire il fascicolo azien-dale nel sistema dell'Anagrafe delle aziende agricole, unarchivio informatizzato collocato nella rete regionale con-tenente le informazioni di tipo anagrafico inerenti a tuttii soggetti, pubblici o privati, anche di natura non impren-ditoriale, che vogliono interagire con la pubblica ammi-nistrazione nell'ambito del settore agricolo.Agea, attraverso Agecontrol, vigila sui soggetti delegatisia per quanto riguarda la parte dell'organizzazione e ilfunzionamento, sia per quanto riguarda la gestione deifascicoli e delle domande di accesso agli aiuti finanziarie in particolare per quel che riguarda le attività svolte inmateria di acquisizione, custodia e aggiornamento deifascicoli aziendali.Tra i più importanti Caa a livello nazionale, il Centro au-torizzato di assistenza agricola Unsic s.r.l. (Caa Unsic) siè costituito il 18 luglio 2006 per iniziativa dell’Unsic,Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori, as-sociazione sindacale di rappresentanza datoriale a carat-tere nazionale.Con determinazione della Regione Lazio numero C1997del 30 agosto 2006, il Caa Unsic è stato autorizzato adespletare le attività di assistenza agricola espressa-mente previste dal decreto ministeriale del 27 marzo2008. Presente in quasi tutte le regioni d’Italia, eroga ser-

vizi in convenzione con diversi organismi pagatori tra cuiAgea, Arcea – Regione Calabria, Avepa Regione Veneto,Artea Regione Toscana ed Arpea Regione Piemonte.Con 104 uffici presenti in tutto il territorio nazionale e150 operatori a disposizione, assiste oltre 40.000aziende.Il modello organizzativo adottato dal Caa Unsic non pre-vede distinti livelli funzionali. La sede nazionale, infatti,attraverso la sottoscrizione di appositi contratti di pre-stazione professionale con dottori agronomi e forestali,periti agrari, agrotecnici in possesso di apposite cono-scenze o attraverso propri dipendenti, eroga servizi diassistenza in oltre 100 uffici territoriali ed una rete dioltre 300 professionisti presenti su tutto il territorio na-zionale.Tra le attività la costituzione, l’aggiornamento e la tenutadel Fascicolo aziendale attraverso il quale si predispon-gono gli adempimenti connessi alla gestione degli aiutiderivanti dalla Politica agricola comune (Pac), nonché degliinterventi sul mercato sulle strutture del settore agricolo,finanziate dal Feoga e del Feasr.Altro servizio è la cura degli aspetti legati alla verifica deirequisiti dei nuovi e/o giovani agricoltori finalizzati all’asse-gnazione dei titoli in applicazione della riforma della Pac.Il Caa Unsic assiste gli agricoltori nell’elaborazione ecompilazione degli atti amministrativi indispensabili perl’accesso a premi e/o contributi comunitari, nazionali eregionali, nei seguenti ambiti:- Premio unico e Greening; sviluppo rurale: misure a su-perficie tra cui agroambientali, indennità compensativa,forestazione, benessere animale, agricoltura biologica,agricoltura integrata, ecc; misure strutturali: richieste diprimo insediamento di giovani agricoltori, ammoderna-mento delle aziende agricole, diversificazione verso at-tività non agricole, domande di aiuto d’investimenti;Settore vitivinicolo: ristrutturazione e riconversione deivigneti, aggiornamento e gestione dello schedario viti-vinicolo, dichiarazioni di raccolta uve e di produzionevino, dichiarazioni di giacenza vino e/o mosti, domande

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MONDO UNSIC

di G.C.

Il Caa Unsic,servizi per l’agricolturaAssiste oltre 40mila aziende

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Mensile dell’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

di estirpazione, domande di arricchimento e magazzi-naggio, domande di distillazione, domande di iscri-zione/variazione albi vigneti Doc ed elenco delle vigneIgt, ecc.; Utenti Macchine Agricole (Uma): gestione at-tività istruttoria per la concessione delle agevolazioni fi-nalizzati all'acquisto del carburante da impiegare inmacchine agricole.Sul fronte della zootecnia, si occupa di aiuti accoppiatiper bovini, caprini, ovini ed aiuti integrativi per i pro-grammi di miglioramento delle carni di qualità.Il Caa Unsic cura, inoltre, l’istruttoria finalizzata all’otte-nimento dei contributi su premi assicurativi pagati nel-l’ambito del Pai (Piano assicurativo individuale), il qualecopre i rischi delle colture vegetali, vitivinicole, sanitarie zootecnici.Riguardo all’anagrafe bovina, ovina e suina, offre sup-porto relativo agli adempimenti previsti nell’ambito dellagestione delle anagrafi zootecniche (bovina ovina esuina) per conto dell’allevatore, che prevedono tra l’altrol’inserimento nella Banca dati nazionale dei dati dei capirichiesti a premio e non a premio e la notifica delle mo-

vimentazioni. Effettua anche il servizio di distribuzionedelle marche auricolari. Infine garantisce assistenza nel-l'applicazione delle regole di condizionalità in agricolturae supporto giuridico alle imprese agricole per la solu-zione di contenziosi con l’amministrazione.Fanno parte del Caa Unsic: Antonio Gullone (assistenzatecnica), Salvatore Medica (audit interni), Marco Ranieri(organizzazione e logistica).

Per contattare il Caa Unsic:Via Angelo Bargoni, 78 (sesto piano) 00153 RomaTel 06 58333803 - 5817414E-mail: [email protected]: [email protected]

Gli orari nella sede romana sono:dal lunedì al venerdìdalle ore 9 alle ore 18sabato e domenica gli uffici sono chiusiPer richieste di assistenza: [email protected] assistenza tecnica sul fascicolo aziendale Sian:[email protected]

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di G.C.

ono state pubblicate le nuove procedure di Fon-dolavoro approvate con delibera del Consiglio diamministrazione in data 27 febbraio 2020.

Nel dettaglio:

– “Avviso n. 01/2020 – Accesso al conto sistema 2020” e“Manuale delle procedure delle attività formative riferite alconto sistema”, con una dotazione di spesa di €1.100.000,00 per la sessione di apertura dal 15 giugno2020 alle ore 18:00 del 10 luglio 2020 (modalità a finestra);

– “Avviso n. 02/2020 – Accesso al conto sistema profes-sionisti 2020” e “Manuale delle procedure delle attivitàformative riferite al conto sistema professionisti”, conuna dotazione di spesa di € 120.000,00 per la sessionedi apertura dal 15 giugno 2020 alle ore 18:00 del 10 lu-glio 2020 (modalità a finestra);

– “Avviso n. 03/2020 – Accesso al conto individuale” e“Manuale delle procedure delle attività formative riferite

al conto individuale” (modalità a sportello);

– “Avviso n. 04/2020 – Accreditamento degli enti attua-tori”, dedicato alle persone giuridiche preposte alla ela-borazione, presentazione, esecuzione e rendicontazionedei piani formativi;

– “Avviso n. 05/2020 – Accreditamento degli ispettori perle verifiche in itinere”, per l’accreditamento di personefisiche preposte alla verifica dello stato di realizzazioneed il regolare svolgimento delle attività formative;

– “Avviso n. 06/2020 – Accreditamento dei revisori perle verifiche ex post e la certificazione del rendiconto”,per l’accreditamento di persone fisiche/giuridiche inte-ressate all’esecuzione delle verifiche ex post e certifica-zione del rendiconto successivamente alla conclusionedelle attività formative;

– “Manuale delle procedure delle attività di gestione epropedeutiche”.

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MONDO UNSIC

Fondolavoro: pubblicatele nuove procedureApprovate dal Consiglio di amministrazione

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onsiderate le implicazioni derivanti allo svolgi-mento delle attività formative dall’epidemia dipolmonite da coronavirus; attese, altresì, le pre-

scrizioni restrittive per la prevenzione e contrasto delcontagio, di cui ai decreti del Presidente del Consigliodei ministri in data 8, 9, 11, 22 marzo 2020, nonché 1°,10, 26 aprile 2020 e provvedimenti collegati; vista, infine,la lettera di Anpal (Agenzia nazionale politiche attive dellavoro) del 10 marzo 2020 in materia di ammissibilitàdelle attività formative espletate in modalità digitale/vir-tuale (consultabile nel sito web di Fondolavoro all’indi-rizzo https://fondolavoro.it), si dispone, ad integrazione

e parziale rettifica di quanto stabilito con comunicati diFondolavoro del 11, 17, 24 marzo 2020: - compatibilmente con le misure restrittive poste in es-sere dalle Autorità governative richiamate in premessa,la facoltà di effettuare la verifica ispettiva ex post in sedefisica diversa da quella inizialmente dichiarata dall’enteattuatore/beneficiario, in cui è conservata la documen-tazione amministrativa/contabile del piano formativo,fermo restando l’obbligo di esibire al revisore incaricatogli originali dei documenti prescritti dalle procedure vi-genti di Fondolavoro.

Prevenzione e contrastodel contagio da coronavirusLe prescrizioni ministeriali e Anpal

di G.C.

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Page 35: Mensile · 2020. 7. 24. · nire da qualsiasi luogo, l'apertura è un imperativo in ... seguite poi da Fendi, Scervino, Fer-ragamo, Celine, Zegna e Valentino solo per citarne al-cuni.
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