Maya school project. Auction

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Maya School project Asta benefica di opere d’arte Per la costruzione di una scuola a Orchha, in India www.artforlife.it È un’iniziativa di Art Consulting ®

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The catalog of the auction that we have organized to raise funds for the construction of the school in Orchha, India.

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Maya School projectAsta benefi ca di opere d’arte

Per la costruzione di una scuola a Orchha, in India

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È un’iniziativa di Art Consulting®

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Solo per dire grazie a tutte le persone che hanno lavorato alla realizzazione di quest’asta non sarebbe bastata questa pagina. Troverete l’elenco dei loro nomi sulla quarta di co-pertina, uno a fi anco all’altro: come abbiamo lavorato.L’India è oltre il dolore. E il dolore dei bambini indiani è oltre la nostra capacità di immaginazione.Come consulenti d’arte, abbiamo una base a Mumbai e fre-quentiamo questo paese meraviglioso e diffi cile. Un anno fa, abbiamo creato Art for Life, una sezione del no-stro sito www.artconsulting.net, dedicata a progetti umani-tari. Oggi è diventata un sito autonomo: www.artforlife.it. Art for Life vuole essere il luogo dove l’arte lavora per la vita. Sappiamo di essere dei privilegiati. Siamo in grado di apprezzare l’arte, la bellezza e l’armonia. Possiamo permet-terci di comprare opere d’arte, perché sappiamo che l’arte porta poesia nelle nostre vite. Ma proprio perché siamo così fortunati, sentiamo di dover aiutare chi deve preoccuparsi invece della fame, della violenza e della malattia. Insieme, possiamo portare anche a loro un po’ di bellezza. Bellezza può essere un pezzo di pane, una medicina, un posto sicuro dove studiare, un libro, un computer, un prestito per avviare un lavoro e l’opportunità di imparare a farlo.Abbiamo incontrato Eeva Schult a Orchha e il suo progetto è diventato il nostro progetto. Ha tolto un centinaio di bam-bini dalla strada, bambini dalits, “intoccabili”, che vivevano in condizioni pietose. E si sta battendo perché abbiano una vera scuola.Un’asta di opere d’arte ci è sembrato il sistema migliore per raccogliere i fondi per costruire la scuola. Ci siamo messi al lavoro, noi e la bravissima Chiara Canali, per cercare opere che volevamo di ottima qualità. Tanti artisti hanno risposto con entusiasmo e ognuno ha dato in base alle proprie pos-sibilità. C’è chi ha donato interamente l’opera e chi ha accet-tato di trattenere solo una percentuale. Le opere sono tutte di artisti affermati, alcuni addirittura a livello internazionale.Riconoscendo l’alto livello artistico dell’evento e la validità del progetto umanitario, il Comune di Merate e la Provincia di Lecco hanno voluto dare il loro patrocinio. Gliene siamo profondamente grati. Per colmare un debito di gratitudine

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verso la città di Merate, abbiamo deciso di donare il dieci per cento del ricavato all’Associazione Amici dell’Ospedale di Merate.La prestigiosa casa d’Aste Porro & C. ha accettato di bandire l’asta gratuitamente. Il prezzo di aggiudicazione sarà dun-que netto: non bisognerà aggiungere i diritti.Con il prezioso aiuto del notaio Corrado Minussi abbiamo creato un Comitato che si occuperà della gestione dei fondi: primo passo per la creazione dell’Associazione onlus Art for Life.Se leggete queste parole è perché A.G. Bellavite ha curato gratuitamente l’edizione di questo catalogo.Tutti gli amici che via via si sono aggiunti a lavorare con noi rappresentano una splendida conferma. L’arte è un vento meraviglioso. E quando soffi a sulla vita, può spostare le montagne.

Marina Pizziolo & Romano RavasioCodirettori di Art Consulting e fondatori di Art for Life

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il Progetto Maya è un’istituzione completamente privata, nata per aiutare i bambini più poveri fra i poveri, per offrire loro la possibilità di andare a scuola, fare un pasto nutriente, avere vestiti e cure mediche.Ho fondato la Maya School nel 2005 ed è stata riconosciuta dal Governo Indiano nel 2006. L’ispirazione mi venne durante una visita a Orchha, per una vacanza da Agra, dove vivevo all’epoca. Vidi tante famiglie povere vivere in edifi ci fatiscenti, andare avanti praticamente senza soldi, con le pance dei loro fi gli gonfi e come palloni per la malnutrizione, senza alcu-na speranza di poterli mandare a scuola, per via delle tasse di iscrizione, le uniformi costo-se e i libri. Credo che l’istruzione sia un diritto di tutti i bambini: l’unico modo per uscire da questo abisso di povertà. Quindi, sono venuta a vivere a Orchha e ho dato inizio al Progetto Maya, con l’aiuto di amici in India e in tutto il mondo.Quasi tutti i nostri bambini appartengono alla casta dei dalits o “intoccabili”. Le loro famiglie vivono al di sotto della soglia di povertà. Un dalit può sperare di guadagnare 1500 rupie al mese, poco più di 20 euro. Il che equivale a 50 rupie al giorno (circa 70 centesimi di euro). Se pensate che in India un chilo di lenticchie costa 90 rupie, è chiaro che nessuno di loro può permettersi un pasto nutriente.La Maya School è una scuola elementare, per bambini tra i 4 e i 14 anni. Dopo aver termi-nato la classe quarta, ammettiamo i bambini più dotati e volenterosi alle scuole superiori, a Orchha e Jhansi, una grande città a circa venti chilometri da Orchha.Al momento abbiamo 98 bambini. Di questi, 9 stanno studiando alle scuole superiori di Orchha. All’inizio le lezioni si svolgevano all’aperto e nel periodo delle piogge monsoniche era un disastro. Nel 2006 abbiamo preso in affi tto un vecchio edifi cio. È davvero malandato, ci piove dentro e continuamente troviamo nelle aule scorpioni e serpenti. Non abbiamo un terreno da gioco e intorno non crescono alberi che possano riparare i bambini dal sole cocente, quando giocano fuori della scuola. Inoltre, abbiamo solo quattro aule. In futuro ci piacerebbe avere più aule per essere in grado di fare lezione ai bambini suddividendoli per fasce di età o livello di apprendimento.Per non continuare a pagare l’affi tto assurdo ci è richiesto (5400 rupie al mese, circa 120 euro) e offrire un luogo sicuro ai bambini, per studiare e giocare, abbiamo deciso di costru-ire la nostra scuola su un terreno che i miei amici indiani ci hanno donato. Si trova in una zona di Orchha chiamata Gundraie, a circa tre chilometri dalla nostra scuola attuale. Molti dei nostri alunni vivono là. Ogni giorno li andiamo a prendere con un tuk-tuk e li riportiamo a casa.Marina Pizziolo e Romano Ravasio seguono i nostri bambini da tempo: con entusiasmo e generosità. Quando mi hanno detto che avrebbero organizzato un’asta per raccogliere i fondi per la costruzione della scuola ho pianto di gioia. Il mio sogno, per i bambini, è costru-ire fi nalmente la nostra scuola: con un maggior numero di aule, un terreno da gioco sicuro, una cucina funzionale e un piccolo deposito. Se potrà realizzarsi sarà solo grazie a voi.Con rispetto e gratitudine, vi ringrazio per il vostro prezioso aiuto, dal profondo del cuore.

Eeva SchultFondatrice della Maya School

Carissimi amici,

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le opere

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Dario Arcidiacono - Catania, 1967

Studio di Adamo ed Eva, 2008 acrilico e smalto su acetato + cornice in legno, 50 x 40 cm

Non vi sono forzature nella pittura di Arcidiacono, non vuole esprimere giudizi, non partecipa emotivamente, non cerca lo scandalo. Rivede l’assurdo a modo suo. Lo colora, lo evidenzia, ne sottolinea alcuni dettagli, lasciando al pubblico la possibilità di rifl ettere e approfondire o semplicemente di alimentare la propria morbosità verso le realtà più sconcertanti. Dà per scontate, per non dire fi siologiche, violenza e brutalità, pertanto si può permet-tere di dileggiarle con chirurgica e garbata leggerezza. I tabù e i sacrilegi, nella pittura di Arcidiacono, fi niscono col divenire, attraverso i colori, allegorie da raccontare a un’umanità spersonalizzata e affamata di sangue. In quest’opera, cercando di utilizzare pochissimi riferimenti a modelli della raffi gurazione pittorica e scultorea clas-sica, Arcidiacono ho voluto rappresentare i temperamenti sessuali e gli stati di tensione primigeni fra uomo e donna. (Loris Di Falco)

stima € 1.400 - 1.600

Fiorenzo Barindelli Cesano Maderno (MI), 1952

Rings in a window, 2008 acrilico su tela, 100 x 100 x 4 cm

La tensione espressa dal colore e dalle dinamiche illusoriamente mobili, che le geometrie creano, sposta gli equili-brismi dei passaggi tonali e delle geometrie oltre il bordo della tela, alla ricerca di nuovi e inattesi pronunciamenti. C’è la musica dell’io, il sentimento interiore dello spazio che trova misura e regola nell’ordine della pittura. La geometria diventa misura delle cose per arrivare all’astratto, all’essenziale, alla purezza.

stima € 3.500 - 4.000

Thomas Berra Desio (MI), 1986

Untitled, 2009 acrilico su tela, 100 x 80 cm

Una composizione che urla il disagio esistenziale. Eppure la vivacità cromatica annulla il senso del tragico, la mi-naccia del memento mori dei teschi. Rimane il segno di una rifl essione sulla fragilità della vita, sul suo inarrestabile scorrere. Una pittura metropolitana, audace e disincantata.

stima € 1.600 - 1.800

Andrea Bianconi Arzignano (VI), 1974

Rane, 2006 tecnica mista su carta, 50 x 35 cmL’inesauribile fantasia neobarocca di Bianconi sembra aver criptato in quest’opera un preciso messaggio. Le istru-zioni per l’uso si inseguono sulla carta, inventando una storia possibile. L’artista, che da qualche anno vive a New York, dove sta riscuotendo un grande successo, non fi nisce di incantarci.

stima € 1.300 - 1.500

Simona Bramati Jesi, 1975

Venere, 2009 tecnica mista su tela, 50 x 70 cm

Simona Bramati ha optato per una scelta di campo nei confronti della rappresentazione fi gurativa dell’uomo, tralasciando la suggestione del corpo come materia di studio in una visione meccanicistica e preferendo invece la percezione del corpo visto da una distanza intellettuale, che si attua attraverso la rifl essione della pittura.Oggetto della ricerca non è, infatti, solamente il corpo come forma distaccata da sé (tema ormai ipertrofi co nella nostra società odierna), ma l’esperienza di un racconto ineffabile, indicibile e invisibile, nascosto nelle trame del-la loro pittura, che restituisce all’identità dell’uomo contemporaneo un’alterità aurea da tempo perduta. (Chiara Canali)

stima € 2.000 - 2.200

Alessandro Brighetti Bologna, 1978

The pituitary job, 2009 acrilico olio e collage fotografi co su tela, 120 x 150 x 5 cm

Il miglioramento è il più forte dei propellenti intellettuali. Abbiamo provato a trasformare il bronzo in oro e il corpo umano in una macchina perfetta. L’uomo ricombina, altera e fa progredire le basi naturali tramite tecnologie speci-fi camente realizzate. In quest’ottica, si colloca la scelta dell’interazione fra pittura e collage fotografi co. La biologia, espressa con la pittura, viene reinterpretata e fatta evolvere dalla macchinosità dell’intervento fotografi co, umano. L’opera, che fa parte della serie God Alter Ego, rappresenta l’intervento umano sull’ipofi si, centro della funzione del regolamento ormonale corporeo, e tenta di metterci in guardia sulle potenzialità di tale atto.

stima € 3.000 - 3.200

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Gianluca Capozzi Avellino, 1973

Untitled, 2008 acrilico su tela, 50 x 70 cm

Frame: fermo immagine, attimo congelato, perdurare di un istante irripetibile, un atomo del dovunque, nel tempo e nello spazio. E ad incarnare, o meglio, disincarnare questo dovunque, niente si presta oggi meglio della Rete. Nelle sue esplorazioni attraverso i meandri di Second Life, Gianluca Capozzi intercetta frammenti di storie e le ricom-bina in un puzzle di schegge visive: così facendo, egli tritura l’attimo e lo converte in un’immagine che esplode e prolifera dall’interno, svelando inediti orizzonti di senso. Alla monotonia dei pixel si sostituisce l’imprevedibilità di pennellate che dissociano l’ordine del discorso e spiazzano le aspettative di signifi cato.

stima € 1.600 - 1.800

Felipe Cardeña Balaguer (Spagna), 1979

Power fl ower n.30, 2008 collage su tela, 24 x 30 cm

L’opera fa parte del ciclo Power Flower, basato sull’idea della sorpresa, della meraviglia. Sono piccole e grandi composizioni coloratissime, ricoperte di collages dalle forme imprevedibili, dall’effetto eccentrico e volutamente esagerato, a base soprattutto fl oreale. Le immagini toccano trasversalmente temi del sacro, delle diverse identità culturali, dell’incontro tra natura umana e forme naturali.

stima € 500 - 600

Maurizio Carriero Milano, 1980

Oltre i racconti, 2008-2009olio, pastello a olio, gesso, acrilico e grafi te su lino, 110 x 150 cm

L’opera, realizzata fra il 2008 e il 2009, fa parte del ciclo dei Notturni. È la rappresentazione di un attimo prezioso, in cui la lettura di una storia e l’immedesimazione del lettore confi nano l’individuo in una dimensione altra, in una sorta di dolce oblio.

stima € 2.300 - 2.600

Alberto Casiraghy Osnago (LC), 1952

Nel sogno, 2009 tecnica mista su tela, 15 x 9,5 cm

Alberto Casiraghy è un gentile ciclone senza sosta. Non si agita mai, se non per difendere i tritoni sopravvissuti in uno stagno vicino a casa sua. La sua dimora è una gigantesca raccolta di mondi che si scontrano e si fondono. “Gli alberi hanno sempre ragione”, è uno dei suoi innumerevoli, fulminanti aforismi. È vero, ha ragione lui, come loro. (Afro Somenzari)

stima € 200 - 300

Andrea Chiesi Modena, 1966

Ecate 63, 2009 inchiostro su carta, 25 x 25 cm

In questo disegno, l’inchiostro nero violaceo scioglie il soggetto in uno spazio liquido. L’opera rientra nella ricerca di Chiesi incentrata sul tema del paesaggio contemporaneo. Periferie, fabbriche abbandonate, aree industriali, porti, stazioni, parcheggi, cantieri rinascono in un altrove che non è più reale, ma mentale. Un mondo che evoca la memoria, la solitudine, il silenzio. Uno spazio fuori dal tempo o in cui il tempo è sospeso.

stima € 700 - 800

Marco Cingolani Como, 1961

opera e dettagli in esposizioneCerto, non lavori per lasciare una traccia. Forse, mi piacerebbe contribuire a riportare nel mondo un sentimento, una disposizione verso il sacro e lo spirituale, verso dio, mettiamola così. Ma in particolare verso il dio giudaico cristiano. Non quello gnostico o new age. Vorrei contribuire con una virgola pittorica a ripresentare al mondo i doni di dio sulla terra. Ma per fare ciò, devi aderire al mondo. Perché il mondo è fatto di pura tentazione, è del diavolo e dio diventa ammonizione o consolazione. Vorrei che i quadri contribuissero a parlare di questa bellezza. (Marco Cingolani)

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Georges de Canino Tunisi, 1952

Angelo, tu che dormi, 2002 tecnica mista su carta, 50 x 70 cm

“Angelo, tu che dormi nei tuoi sogni, il tuo corpo è un fi lo di inchiostro e di miele sulle mie labbra, dormi, che tu sei il più bel sogno reale della vita bianca sul foglio, sei tu il mio disegno della notte di fuoco e d’amore”.

stima € 800 - 1.000

Ettore de Conciliis Avellino, 1941

Campagna romana, 1998 olio su tela, 27 x 44 cm

Le immagini di de Conciliis, le sue campagne assolate, i suoi fi umi in cui si rifl ette l’incanto della luce che muore, risultano altrettanto allarmanti delle inquietanti automutilazioni di Orlan o dei vari reperti di macelleria spacciati come reliquie della morte del bello: perché hanno il coraggio di opporre al tanfo cui ormai siamo abituati, il sottile profumo della poesia. De Conciliis, dimostra di saper stringere saldamente il timone del tempo. Sa procedere lento verso quell’estuario oltre il quale non ci è dato di vedere, ma che potrà sembrarci lontano se durante il nostro viaggio avremo imparato a guardare. (Marina Pizziolo)

stima € 4.000 - 4.500

Leo Ferdinando Demetz Bolzano, 1967

Gemello 1, 2009 cirmolo, h 40 cm

Un fatto inequivocabile è che Leo Ferdinando Demetz sappia trattare la materia con grande maestria. E inca-tenarla, aggrapparla a quel muro. Sì, perché le sue sculture sono in aggetto, e riportano alla mente i Prigioni di Michelangelo, rimasti avvinghiati dalla materia, impossibilitati ad ogni più piccolo movimento. Ma Demetz fa di più: aggiunge espressione e dà vita ai suoi personaggi in castagno o in tiglio, e li colloca tra “color che son sospesi”. Non sai mai se sono dei ‘sommersi’ o dei ‘salvati’ (categorie coniate da Primo Levi nel suo saggio per defi nire gli individui che ce l’avrebbero fatta a sopravvivere ad Auschwitz o meno).La concentrazione di Leo è tutta sull’attimo, il tempo come visione o gioco di prestigio che irrompe nelle nostre vite e le modifi ca radicalmente. (Bianca Maria Rizzi)

stima € 2.500 - 2.800

Desiderio Milano, 1978

Toys series: toyland see-saw, 2009 acrilico su tela, 70 x 100 cm

Desiderio presenta i protagonisti di un mondo infantile assurdo e allucinato, in un’indagine poliedrica che conta-mina la pittura con l’illustrazione, passando attraverso il cortometraggio e la scenografi a teatrale. Nei suoi lavori, cerca di ristabilire la condizione fabulistica dell’infanzia rivestendo di un certo fascino gli oggetti comuni, con cui il bambino ha a che fare abitualmente. Non è in atto l’invenzione di un mezzo, bensì viene operata una “distrazione d’uso”. (Chiara Canali)

stima € 1.500 - 1.700

Emilia Faro Catania, 1976

Blond-haired girl, 2007 acquerello su carta, 51 x 36 cm

La fi gura umana mi appaga. Vi trovo tutto. Mi affascina la varietà dei volti, quei volti che ogni giorno cerco dispera-tamente e che mi sfuggono. Mi commuovono un particolare del viso, un pensiero segreto, tragiche testimonianze dell’unicità di ogni essere umano. L’opera rappresenta una giovane donna. Il suo sguardo languido, il rossore delle labbra e la sinuosità del movimento delle mani esprimono la sua sensualità. Nel volto predomina un certo effetto di disfacimento, creato dall’acquerello su carta, attraverso il quale voglio sottolineare l’aspetto effi mero della bellezza. (Emilia Faro)

stima € 1.200 - 1.300

Tamara Ferioli Legnano (MI), 1982

January fever. He’s cold, 2009matite e capelli su carta haruki 100% kozo intelaiata, 90 x 120 x 5 cm

Quello di Tamara Ferioli è un tratto che delinea con morbidezza i contorni di enigmatiche, quanto tormentate fanciulle, la cui nudità rifl ette un senso di vulnerabilità e forse d’inadeguatezza. Nella sua ricerca si avverte, tutta-via, una tensione lirica che sembra attenuare l’apparente imprinting pessimistico, traslando la rappresentazione grafi ca del vissuto inconscio ed emotivo entro una dimensione fantastica e irreale. (Ivan Quaroni)

stima € 1.900 - 2.100

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Armando Fettolini Milano, 1960

Il caso domina la vita, 2001 polimaterico su tavola, 120 x 69,5 cm

“L’arte è per gli altri”, ha scritto Sartre; ma l’arte è anche per se stessi. Può rappresentare, nella storia di un uomo, un percorso di crescita interna, di rinnovazione del proprio linguaggio, della propria esperienza di vita. Per Armando Fettolini, l’arte è il luogo della crisi che si rifl ette nella metafora, ma altresì della ricerca interiore, della interrogazione e del riconoscimento. L’artista guarda in sé come altro da sé, partecipa partecipandosi al mistero della creazione. (Giorgio Agnisola)

stima € 2.700 - 3.000

Stefano Fioresi Modena, 1965

New York City Night - Broadway, 2009collages, acrilico e resina su tela, 150 x 100 cm

La città utilizza da circa due secoli la luce artifi ciale per rappresentarsi, ma anche per aumentarne la propria forza di incantamento. Anche l’architettura non è esente dagli effetti della nuova luce che, se utilizzata in maniera incisi-va, può rendere le facciate meno importanti del loro involucro luminoso e può trasformare l’edifi cio in un semplice supporto di messaggi e segnali luminosi. È il caso della night newyorkese dove i palazzi di Time Square, per la presenza di messaggi pubblicitari al neon, targhe luminose, schermi a led, sono illuminati, creando un effetto di riverbero e rifl esso, amplifi cato da Fioresi tramite l’utilizzo di materiali industriali, come la resina, e pigmentazioni in corrispondenza dei punti luce, mentre il resto dell’immagine rimane nel tipico bianco e nero. (Chiara Canali)

stima € 4.700 - 5.000

Giovanni Frangi Milano, 1959

Pasadena, 2008 primal e pigmenti su carta sadena, 55 x 50 cm

Frangi è artista che ostinatamente volge la sua ricerca “all’intensità del vedere”, ma non per inseguire una fedele trascrizione del reale. Come lui stesso ha scritto: “descrivo il reale per scioglierlo dalle sue regole, per averlo come un accadimento del cuore”. Memoria e desiderio della forma si fondono così in una riscrittura del naturale, emozionale negli intenti e negli esiti. Il titolo dell’opera, Pasadena, si riferisce a un’esperienza fatta da Frangi nell’Huntington Botanical Gardens della città californiana, dove esiste una delle più straordinarie ricostruzioni di ambienti naturali del mondo. La scelta del nero per la rappresentazione di fi ori, che chiederebbero un tripudio di colori, vale come “azzeramento del colore”, atto conclusivo della tendenza di semplifi care la descrizione, di ridurre al minimo gli elementi rappresentativi.

stima € 3.700 - 3.900

Luca Gastaldo Milano, 1983

Dove sei ora?, 2008 tecnica mista su tela, 80 x 120 cm

Luca Gastaldo esplora la pittura senza temere di indulgere a provocatori apparenti anacronismi che mescolano impressioni romantiche - sembra a tratti di avvertire un sapore di mistica sublime insieme alla vertigine di un misterioso disagio, concordia disarmonica che fonde e non confonde il soggetto col paesaggio - a soluzioni che condividono parziale realismo e simbolismo di certa pittura italiana del secolo scorso. (Ettore Ceriani)

stima € 1.800 - 2.000

Jonathan Guaitamacchi Londra (UK), 1961

British Black - Fear, 2009 tecnica mista su tela, 30 x 40 cm

Guaitamacchi dipinge monumentali paesaggi futuri, scenari di urbanizzazione selvaggia, caotiche vie della comu-nicazione e le probabili connessioni di reti a fi bre ottiche che soffocheranno gli agglomerati urbani, attorcigliate tra i cavi di energia che segnano traiettorie intersecanti e inquietanti. Le protagoniste di questi spazi sono la solitudine e l’alienazione, le dive prodotte dalla “surmodernità”. Imprime sul bianco della tela timbri di grigio, linee grevi di nero, per tracciare disincantate panoramiche del caos del mondo in maniera ordinata. Spesso, come in quest’ope-ra, sulle immagini appare una grafi a corsiva, che assegna a quel luogo misterioso precise coordinate mentali.

stima € 2.300 - 2.600

Federico Guida Milano, 1969

L’angelo, 2003 tecnica mista su tela, 110 x 130 cm

Cos’è il corpo e cos’è l’anima? Certo, quando un artista indaga il mistero più antico, quello della vita, non può che dare una rappresentazione della forma della vita: il corpo. Eppure, rappresentando il corpo, quella che viene messa a fuoco, in realtà, è l’anima. Perché la rappresentazione della forma è specchio dell’artista, del suo pensiero. Della sua anima. E nelle fattezze del corpo ritratto si rifl ette lo stato mentale di chi ha posato, un’altra volta la sua anima. Quel soffi o che muove il corpo, fragile burattino, nel territorio del sogno. Federico Guida dà forma e colore a corpi. Protagonisti di un racconto che affonda le sue radici nelle nostre paure, nelle nostre inquietudini di donne e uomini incapaci di risolvere l’enigma della vita. “Con Guida il ritratto rinuncia alla superfi cie, si tuffa negli abissi dell’anima, della storia, della predestinazione divina”. (Marina Pizziolo)

stima € 11.000 - 12.000

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J&Peg Antonio Managò, Busto Arsizio (VA), 1978e Simone Zecubi, Gallarate (VA), 1979

Ecstasy, 2009 Fotografi a e acrilico si PVC, 100 x 100 cm

J&Peg, il nome d’arte di Antonio Managò e Simone Zecubi, richiama il formato delle immagini digitali utilizzate nel loro processo creativo, che combina scenografi a, fotografi a, pittura e computer grafi ca. Gli artisti creano degli scenari complessi e surreali per i loro quadri, fatti di situazioni improbabili, di strani personaggi, di costruzioni di modellini, set cinematografi ci, scatti fotografi ci e anche interventi pittorici. I fondali sono neri, con elementi di colore che risultano ancora più contrastanti. J&Peg cercano di ricostruire l’atmosfera magica ed enigmatica del sogno, carica di ambiguità e mistero.

stima € 3.900 - 4.100

Mihailo Beli Karanovic Vrsac (Serbia), 1980

Bridge, 2008 tecnica mista su tela, 37 x 49 cm

Quello che Beli Karanovic è andato, quadro dopo quadro, costruendo, è, più che un puzzle paesaggistico o archi-tettonico, un vero e proprio diario per immagini in cui il sentimento della storia, il suo andamento lento e ondivago, fatto della stratifi cazione successiva delle mille memorie private e personali di chi la storia l’ha vista crescere e mutare sotto i propri occhi. Un diario per immagini, tracciato con la mano svelta e decisa del pittore puro, che della città fornisce pochi e decisivi elementi - lo skyline urbano, a chiudere visivamente l’orizzonte, e in primo piano la prospettiva in fuga di un ponte appena ricostruito, o quella, spezzata, di un ponte divelto dalla violenza di un attacco aereo, o il fumo nero d’una raffi neria in fi amme, che impesta ogni cosa con i suoi miasmi putrescenti. (Alessandro Riva)

stima € 1.100 - 1.300

Enrico Lombardi Meldola (FC), 1958

Le fabbriche vicino al mare, 2008acrilico su carta incollata su legno, 70 x 50 cm

“Il segno rituale non è un segno rappresentativo”, ha scritto Baudrillard. Tutti i miei segni sono rituali e rituale è il mio modo di operare. Per questo le mie fi gure non rappresentano nulla, se non il proprio apparire. (Enrico Lombardi)

stima € 1.600 - 1.800

Andrea Martinelli Prato, 1965

L’uomo che aveva ombre crudeli (studio per), 2004tecnica mista su carta, 32 x 23 cm

Immortalare. Recuperare il valore profondo del rapporto umano, di quella comunicazione che, ab origine, passa dagli sguardi, dalle espressioni, anche dai silenzi. Atmosfere pervase da una latente religiosità, accentuata dalla serialità dei soggetti, temi con variazioni, una cadenza ritmata di forme che evoca il mantra buddhista, o il rosario cattolico. E che comunque favorisce la concentrazione sul quell’unico grande mistero: il volto, proiezione dell’ar-tista stesso, che lo carica di valenze metafi siche. Se il volto è quindi il territorio su cui si gioca questa dinamica sensoriale e spirituale, è all’ombra che l’artista assegna il ruolo “costruttivo”: ombra che traccia le mimiche espres-sive, che infonde l’anima nel suo paradossale incrociarsi con improvvisi riverberi di luce. Ombra come paradigma pirandelliano dell’identità, della coscienza, individuale e collettiva. Dell’esistenza. (Massimo Mattioli)

stima € 5.800 - 6.000

Andrea Mastrovito Bergamo, 1978

Studio per collage, 2003 anilina, pennarello e collage su carta, 42 x 29,7 cm

Andrea Mastrovito ci ha già abituati alle sue incursioni nello spazio della storia o dei capolavori dei grandi maestri. Abbiamo visto il suo autoritratto scanzonato di rapper metropolitano interrompere le elucubrazioni di Platone e Aristotele, per avvisarli dell’assalto di un ghepardo. O esibirsi in un onirico coito metaforico sulle modelle della Beecroft, cadute addormentate a terra. Le sue opere sono costruite attraverso la sovrapposizione di sagome di carta colorata. E questi origami pazienti, a poco a poco, costruiscono un palcoscenico che spesso si espande nello spazio attorno al quadro. Le sagome di carta, come tentacoli di una pianta vorace, si allungano fuori del perimetro dell’opera. Nella ripetitività dei moduli, delle sagome delle foglie dei fi ori o delle farfalle che compongono questi pazzeschi all over, c’è l’eco dell’ossessiva scansione di un rap. Troppo tardi per cercare di capire le parole: ormai ci è entrato dentro. (Marina Pizziolo)

stima € 900 - 1.000

Elena Mutinelli Milano, 1967

Attesa, 1993 gesso, 70 x 40 x 25 cm

Attesa, accoglie la propria natura manifesta nella postura contratta e nel silenzio: aderenza assoluta di anima e corpo nei forti profi li anatomici. Attesa è sospesa nel silenzio intriso di tensione. Vorrei abbracciare ciò che Kan-dinsky ha espresso con sentimento: l’idea che la vita dello spirito proceda lentamente, ma inesorabilmente verso l’alto, come un triangolo acuto senza partecipare alle utopie della modernità. (Elena Mutinelli)

stima € 7.500 - 8.000

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Barbara Nahmad Milano, 1967

Lady D, 2007 olio e smalto su tela, 150 x 130 cm

Nei dipinti di Barbara Nahmad i corpi sono negati. Il viso è la cifra dell’identità. E una lente impietosa ingrandisce a dismisura labbra occhi nasi alla ricerca del segreto di quell’identità. Che si propone ammiccante o sorpresa, spaventata o arrogante, sempre nella solitudine di uno spazio cancellato dal colore. Il grande formato rende questi volti quasi gli ideali frammenti di giganteschi manifesti, strappati da una mano irriverente per comporre un mosai-co che è quello di un’epoca. (Marina Pizziolo)

stima € 9.000 - 9.500

Alessandro Papetti Milano, 1958

Porto industriale, 2006 olio su tela, 100 x 150 cm

La potente immagine è ricostruita con precisione analitica, anche se la resa dell’immagine è affi data a una ge-stualità rapidissima, che non conosce cancellature o pentimenti. Il dipinto è infatti eseguito a olio, senza alcun disegno preparatorio. Papetti lavora molto velocemente. Dopo aver studiato i dettagli della rappresentazione, porta a compimento il dipinto in un’unica sessione. La stesura del colore, a tratti molto diluito, quasi acquerellato, quindi trasparente, non consente infatti riprese.“La gestualità nel mio lavoro ha un ruolo importante, che in parte coincide con quello del colore. Anche la pennel-lata veloce, come l’assenza di colori defi niti e contrastanti, serve a far sì che l’energia del quadro non si blocchi in un punto preciso ma scorra circolarmente. Inoltre, da un punto di vista puramente soggettivo, la velocità è un modo di non darmi il tempo di pensare a quel che faccio, di escludere il calcolo razionale e l’intenzionalità della composizione”. (Alessandro Papetti)

stima € 20.000 - 25.000

Dolores Previtali Bergamo, 1949

Uomini, 2005 bronzo, 52 x 33 x 23 cm

Dolores Previtali è l’elogio della verità. Nella consistenza della semplicità, autentica, immediata, incapace di ogni estranea parvenza. Le sue fi gure in cammino, anime o brani di umanità, vanno cercando l’equilibrio interiore che lei ha trovato nella dimensione della contentezza. E torna in mente quell’antica ninnananna che dice ti auguro di avere quanto, di buono e giusto, tu possa desiderare. Buono e giusto, il perimetro etico di Dolores. La consapevo-lezza della precarietà della vita e la concezione trascendente dell’universo. Il rispetto per l’uomo e la meraviglia per la natura aprono la scala dei valori.

stima € 4.500 - 4.900

Nicolò Quirico Imbersago (LC), 1966

Il cavallo, 2005 stampa Lambda su alluminio (edizione di 6 esemplari + 2 p.a.), 74,5 x 49,5 cmdal ciclo Bestiario dell’Ora BluHeure bleue... la fascia temporale che precede il sorgere del sole, quando non è più buio ma non è ancora giorno. Pare che in quella particolare ora la natura sia immobile, indecisa se concedersi ancora al letargo notturno o destarsi nell’ani-mazione del giorno. Gli animali del buio, infatti, smettono di lanciare i loro suoni, mentre quelli del giorno non hanno ancora iniziato a cantare: tutto tace, tutto è apparentemente come sospeso, rimandato. Ma in realtà, in tutto questo blu, un’altra specie di animali prende vita e si anima. Da questa tensione, nell’Ora Blu, gli animali di questo bestiario evadono allegramente: cigni elegantemente assorti, cavalli ansiosi di galoppare via, gatti e paperi ammiccanti e divertiti dalla pre-senza dell’artista, fi gure dai lineamenti colorati, grotteschi e geometrici. Subito il pensiero va al ricordo dei racconti fan-tastici che hanno accompagnato l’infanzia di ognuno e che il fl ash ha rivelato ancora una volta. Sotto questa particolare luce, che luce ancora non è, amabili bestioline assumono nuova dignità, raggiungono fi sionomie e fi losofi e insospettabili, che la coda della notte nobilita e il sopraggiungere del sole uniforma e, incredibilmente, sbiadisce. (Paolo Stecca)

stima € 400 - 500

Ugo Riva Bergamo, 1951

In viaggio, 2000 bronzo, 48 x 26 x 10 cm

“L’opera nasce come rappresentazione del passaggio nel nuovo millennio, ma vuole essere anche segno delle vecchie e nuove grandi migrazioni”, ha scritto Ugo Riva.” La vita dell’uomo, infi ne, non è che un piccolo viaggio in attesa dell’eternità”. Le sculture di Ugo Riva, le sue fi gure dai panneggi graffi ati, dai volti affi lati, dai corpi androgini o efebici, provengono dall’universo sereno di un’atemporale classicità. Non c’è urlo, non c’è azione dirompente, non c’è arrogante incursione nel nostro spazio. Solo un silenzio magico, sospeso. Solo una danza segreta, dalle moven-ze lente. Solo un’attesa sognante e fi duciosa. Anche quando i corpi sono acefali o mutili, non è comunque l’esito di un dramma. Nulla è dolente nella scultura di Riva. I corpi acquistano allora, piuttosto, la valenza di reperti preziosi, di simulacri violati non dalla mano dell’uomo, ma dalla pioggia del tempo, che ha sciolto la terra con cui sono stati plasmati. Una pioggia che ubbidisce a una stagione divina, che non ci è dato modifi care. (Marina Pizziolo)

stima € 8.700 - 9.000

Zelda Sartori Fidenza (PR), 1976

Senza titolo, 2009 olio su tela, 49 x 69 cm

L’opera riassume tutti i temi fondamentali della poetica di Zelda Sartori, fedele alla rappresentazione di archetipi formali, come fi ori, bottiglie e in questo caso un vaso, dipinti nelle infi nite suggestioni del grigio. Gli oggetti diventa-no, sempre più, un pretesto per una rifl essione sul rapporto tra spazio e luce.

stima € 1.400 - 1.600

Page 13: Maya school project. Auction

Marco Teatro - Milano, 1968

Senza titolo, 2008 acrilico su tela, 100 x 100 cm

L’opera proposta è un tipico lavoro di Marco Teatro e fa parte del ciclo delle visioni aeree, città e insediamenti umani visti dall’alto, in un’angolazione prospettica che accentua il convergere degli edifi ci verso il centro della tela. L’azzeramento della tradizionale visione delle linee orizzontali e verticali accentua il senso di vertigine generato dall’immagine.

stima € 2.000 - 2.200

Lamberto Teotino - Napoli, 1974

Raskolnikov, 2009 stampa fotografi ca su carta Kodak Endura montata su plexiglass(edizione di 3 esemplari + 2 p.a.), 37 x 55 x 3 cm

Il rasoio di Occam, 2009 stampa fotografi ca su carta Kodak Endura montatasu plexiglass (edizione di 3 esemplari + 2 p.a.), 37 x 55 x 3 cm

Autore di tetre visioni, incubi travestiti da foto o foto travestite da incubi. Nell’ambiguità della meticolosa manipo-lazione delle immagini, che scioglie impercettibilmente i contorni, li sbava, li liquefa, simboli di un mondo-presenza aleatorio e caduco, si impongono talvolta citazioni colte: Raskolnikov, come il tormentato protagonista del dostoje-vskiano Delitto e castigo, in cui una nuvola nera si addensa su un terso paesaggio; Il rasoio di Occam che, rinviando ai tre postulati del fi losofo medievale, invita a non complicare le cose quando non è necessario e, quindi, a non chiedersi cosa ci faccia un tappeto in cima a un albero spoglio. (Anita Pepe)

stima € 5.600 - 6.000 (la coppia)

Walter Trecchi - Como, 1964

Linee di fuga IX, 2008 tecnica mista su tela, 70 x 50 cm

Il mio lavoro pittorico si concentra sull’analisi dei molteplici aspetti del paesaggio urbano, sul rapporto tra l’uomo, mai direttamente rappresentato, e lo spazio vitale da lui stesso creato. Chiaroscuri, aspetti positivi e negativi che simbolicamente alludono alla profonda e contraddittoria natura dell’animo umano, a quel precario gioco di equili-brio che è la nostra vita. (Walter Trecchi)

stima € 2.800 - 3.000

Velasco - Bellano (Lc), 1960

Suite, 2009 olio su tela, 18 x 24 cmIl primo aspetto che emerge dai lavori di Velasco è il tramonto sereno, distaccato, dolce di ogni funzione mimetica e descrittiva dall’orizzonte narrativo, non si scorgono strappi violenti, non affi orano confl itti strazianti, non c’è traccia di brandelli di lotta, semplicemente, l’immagine svapora nel suo ricordo. Eppure, la sua pittura può rinunciare alla fi gura, alla sua immagine rassicurante, alla sua familiarità ma non abbandona il piacere della narrazione, non si separa dalla pratica del racconto. La manipolazione del linguaggio pittorico, che nel suo caso avviene senza il con-tributo del gesto o del raffreddamento concettuale ma anche senza la rinuncia allo spazio scenico del quadro, si compie all’interno di una costruzione letteraria che rinuncia al suggerimento mimetico per coglierne il sussurro più intimo, per cogliere l’anima stessa dell’immagine. È la sua evocazione, il suo lato poetico, visionario, “romantico”, il soffi o del suo incanto che rappresenta il soggetto della sua arte, è il lento affi orare dell’emozione che allunga la propria ombra sull’immagine e ne accarezza l’inutilità. Il racconto si fa dunque più mentale, rarefatto, etereo, rinuncia all’ingombrante presenza della fi gura per affi darsi alla più incerta solitudine. (Danilo Eccher)

stima € 4.800 - 5.000

Giuseppe Veneziano - Mazzarino (CL), 1971

Andrea G. Pinketts, 2008 acrilico su tela, 50 x 50 cm

Le opere dell’artista sono gigantografi e a tinte piatte che ri-estetizzano l’immagine mitica di personaggi e volti popolari e restituiscono immediatamente allo spettatore l’icona di un’epoca, l’emblema di un comportamento, l’incarnazione di un modo di pensare, grazie alla sintesi espressiva dei tratti e all’essenzialità delle campiture di colore. (Chiara Canali)

stima € 2.000 - 2.200

Mario Washington - Bucarest (Romania), 1987

Battito, 2009 stampa lambda si Di-bond, 100 x 70 cm

L’opera è una ricerca dei giochi di luce che dalla sfera si propagano nel buio: un misto tra fi sico e metafi sico di una superfi cie ondulata, che deforma il fascio di luce facendolo assomigliare alla propagazione centrifuga di onde su una superfi cie sferica, i cui limiti sfumano nel buio.

stima € 900 - 1.000

Page 14: Maya school project. Auction

condizioni di venditaGli oggetti vengono aggiudicati al migliore offerente e per contanti; il banditore conduce l’asta partendo dall’offerta che considera ade-guata, in funzione del valore del lotto e delle offerte concorrenti. Il banditore può fare offerte fi no al raggiungimento del prezzo di ri-serva.In caso di contestazione tra più Aggiudicatari, l’oggetto disputato verrà, a insindacabile giudizio del Banditore, rimesso in vendita nel corso dell’Asta stessa e nuovamente aggiudicato. Al fi ne di migliorare le procedure d’asta tutti i potenziali acquirenti sono invitati a registrarsi e a munirsi di una paletta per le offerte prima dell’inizio dell’asta. Tutti i possibili acquirenti sono pregati di portare con sé un documento di identità.Non verrà applicata alcuna commissione d’asta.È possibile partecipare all’asta anche lasciando un’offerta scritta al Comitato Art for Life nel corso dell’esposizione. Nel caso si doves-sero ricevere più offerte scritte di pari importo per un identico lotto ed esse siano le più alte risultanti all’asta per quel lotto, quest’ultimo sarà aggiudicato al soggetto la cui offerta sia pervenuta per prima.Le richieste di partecipazione telefonica all’asta dovranno essere concordate con il Comitato Art for Life, telefonando a Romano Rava-sio (335 5495774) oppure Marina Pizziolo (335 5375913).

pagamento, ritiro e trasportoIl pagamento dei lotti dovrà essere effettuato immediatamente dopo l’asta e comunque non oltre sette giorni lavorativi dalla data stessa.Saranno accettate le seguenti forme di pagamento: contanti fi no a 12.500 euro, assegno circolare, assegno bancario di conto corrente.I lotti acquistati potranno essere ritirati subito dopo l’asta.Il Comitato Art for Life provvederà alla spedizione del lotto acquista-to, previo integrale pagamento.L’imballaggio e la spedizione avverranno a spese dell’aggiudicatario (ai sensi dell’Art. 1737 segg. Codice Civile).

gestione dei fondi raccoltiI fondi raccolti saranno versati su un conto corrente intestato al Co-mitato Art for Life, aperto presso la Banca di Credito Cooperativo, Alta Brianza e Alzate Brianza, fi liale di Merate.Sul sito www.artforlife.it sarà pubblicato un resoconto dettagliato dei fondi raccolti e aggiornamenti sul loro utilizzo da parte del Comitato. Per qualsiasi informazione relativa alla destinazione dei fondi e lo stadio d’avanzamento dei lavori potete scrivere a [email protected]. Vostre offerte di aiuto, consigli e suggerimenti saranno particolar-mente graditi.

È un’iniziativa di Art Consulting®

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Grazie a: Dario Arcidiacono, Angelo Baiguini, Fiorenzo Barindelli, Paolo Bellavite, Paolo Berra, Thomas Berra, Anna Bianchi, Andrea Bianconi, Matteo Boria, Chiara Canali, Gianlu-ca Capozzi, Felipe Cardeña, Alberto Casiraghy, Daniela Cerutti, Cinzia Chiari, Marco Cin-golani, Romina Comi, Ettore de Conciliis, Georges de Canino, Claudio Costa, Rebecca De Marchi, Loris Di Falco, Julie Duddridge, Giancarlo Ferrario, Giovanni Frangi, Federica Giro-lami, Jonathan Guaitamacchi, Alfredo Imparato, J&Peg, Irma Landi, Enrico Lombardi, Aldo Mari, Andrea Mastrovito, Corrado Minussi, Paola Montagna, Barbara Nahmad, Cris Nulli, Maria Alessandra Panbianco, Alessandro Papetti, Giovanni de Peverelli, Manuela Pizziolo, Alessandro Porro, Dolores Previtali, Nicolò Quirico, Leslie Ray, Matthias Ritter, Ugo Riva, Bianca Maria Rizzi, Orfeo e Alice Scarpellini, Antonio Spini, Velasco, Flavia Villani, Sabina Zotti, Amici dell’Ospedale di Merate. Patrocinii: Comune di Merate, Provincia di Lecco, CNCC (Centro Nazionale Centri Commerciali), Rotary Club Colli Briantei, Soroptimist Me-rate. Media Partner: Porro & C., A.G. Bellavite, Giornale di Merate, WhyNot, Copigraf, iN Europa. Contributi: Banca Credito Cooperativo, La Casa dei Sapori.