Mauro Restiffe History as landscape

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Mauro Restiffe History as landscape Progetto di allestimento / Exhibition design: Metro Arquitetos Coordinamento progetto di allestimento / Exhibition design coordination: Francesco Fassone Progetto luci / Light design: Fernanda Carvalho Allestimento opere / Art handling: Attitudine Forma Cartongessi / Drywalls: Scuriu Dragos Fornitura luci / Light supply: Dada Servizi Musicali Trasporti / Transports: Grupo Alke; ArtinDep Assicurazione / Insurance: Reale Mutua Assicurazioni Condition Report: Francesca Pizzo Supporto per la grafica / Graphic design: Noodles Comunicazione Ufficio Stampa / Press Office: Lara Facco La mostra è resa possibile grazie al supporto di / This exhibition is made possible thanks to the support of: Fortes D’Aloia & Gabriel - São Paulo, Rio de Janeiro Prestatori / Lenders: Collezione Rodrigo Andrade, Elisa de Arruda Botelho Condê, Collezione Cury-Liran, Alex Gabriel, Alessandra D’Aloia, Marina Rheingantz Un ringraziamento speciale a / Special thanks to: Anna Bergamasco; Banca Popolare, Verona; Biblioteca Civica, Verona; Casa Boschi di Stefano, Milano (Chiara Fabi, Cristina Filippi); Camera di Commercio, Torino; Città di Torino; FAI Fondo Ambiente Italiano; Fondazione Franco Albini, Milano; Fondazione Piero Portaluppi, Milano; Fondazione Querini Stampalia, Venezia; Fortes D’Aloia & Gabriel - São Paulo, Rio de Janeiro; Gallerie dell’Accademia, Venezia; Julia Koropoulos; Museo Casa Mollino, Torino (Fulvio Ferrari); Museo di Castelvecchio, Verona (Alba Di Lieto, Francesca Rossi); Palazzo Bianco e Palazzo Rosso, Genova (Raffaella Besta, Iacopo Baccani); Palazzo del Lavoro, Torino (Stefano Ponchia); Palazzo FATA, Pianezza (Patrizia Giraudo); Palazzo Lancia, Torino (Tiziana Carpinello, Maurizio Gelatti); Teatro Regio, Torino; Andrea Succo; Villa Borsani, Varedo (Federico Borsani, Mariuccia Panigone); Villa Necchi Campiglio, Milano; tutto il team OGR. Società consortile per azioni OGR-CRT Presidente / President: Fulvio Gianaria Consiglio di Amministrazione / Board of Directors: Franco Amato, Luca Angelantoni, Roberto Cena, Anna Beatrice Ferrino, Giulio Pascazio, Paola Porta Direttore Generale / General Manager: Massimo Lapucci Direttore Artistico / Artistic Director: Nicola Ricciardi Con il supporto di / Supported by: Fondazione CRT www.ogrtorino.it #ogrtorino SEGUICI FOLLOW US Corso Castelfidardo, 22 - Torino Nicola Ricciardi, Artistic Director OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino Considerate questa mostra come un romanzo sull’architettura. Un romanzo nell’accezione proustiana (ossia dello scrittore che più di chiunque altro ha voluto far coincidere la propria opera letteraria con un’opera architettonica). In un famoso passaggio de Le Temps retrouvé, Proust sostiene che “la letteratura che si accontenta di ‘descrivere le cose’, di darcene soltanto un miserevole estratto di linee e di superfici, è quella che, pur chiamandosi realistica, è più lontana dalla realtà, quella che più ci immiserisce e ci intristisce, giacché taglia bruscamente ogni comunicazione del nostro ‘io’ presente col passato.” Allo stesso modo le fotografie di Restiffe, in superficie mosse dal desiderio di raccontare l’avventura del modernismo, non descrivono puntualmente i territori dell’architettura ma traducono per noi l’esperienza del vivere quei luoghi. È un gioco di messa a fuoco, in cui la storia dell’Uomo - qui intesa come storia della civilizzazione occidentale - perde sempre più nitidezza facendo al suo posto emergere contorni e dettagli delle tante e minute storie individuali delle persone ritratte e di quelle che le osservano. Per questo le coordinate geografiche del fotografo brasiliano appaiono incerte. Non si tratta tuttavia di leggerezza o superficialità, ma al contrario di una fedele trasposizione di luoghi che originano dalla mente e dal ricordo, e che da essi sono plasmati. Così come il nome Parma in Proust “non designa una città dell’Emilia, situata sul Po, fondata dagli Etruschi” ma la dolcezza stendhaliana e il riflesso delle violette, allo stesso modo negli scatti di Restiffe le città di Torino, Milano, Genova non appaiono per mezzo della loro descrizione ma emergono per via di accenni, situazioni, circostanze. Questi scorci sull’architettura e sul reale, raccolti e ordinati sul grande muro del Binario 2 delle OGR, restituiscono visivamente e idealmente l’immagine di un paesaggio - un paesaggio “letterario”, in cui il visitatore è invitato a far coincidere le linee e le superfici del movimento modernista con il profilo del proprio spazio interiore. In conclusione si potrebbe dire che - come ogni buon romanzo - quel muro non è altro che uno specchio. Consider this exhibition as a novel about architecture - a novel in the sense given by Proust (that is, of the writer who more than anyone else wanted to make his literary work coincide with an architectural work). In a famous passage from Le Temps retrouvé, Proust sustains that “literature that is content with ‘describing things’, to give us only a miserable extract of lines and surfaces, is the one that, although it is called realistic, is further from reality, one that most impedes us and saddens us, since it abruptly cuts all communication between our present ‘I’ and the past”. In a similar fashion, Restiffe - on the surface moved by the desire to recount the adventure of Modernism - do not describe palaces, houses, rooms, but rather translate for us the experience of living inside them, today as yesterday. It is a game of focus, in which the contours of the history of architecture slowly lose clearness while bringing out the details of the many and minute personal histories of the people and object that are pictured in the photographs, as well as of those of the observers. Those portrayed by Restiffe are fleeting geographies: his pictures are not a meticulous and scientific account of the places he visited but rather the transposition of environments that originate from collective memory and that are constantly shaped and re-shaped by personal reminiscences. Just as the name Parma in Proust does not merely designate a city in Emilia, situated on the Po river, founded by the Etruscans, but rather evokes “the essential oil of violets and all the Stendhalian fragrance”, likewise the cities of Turin, Milan, Genoa portrayed by the Brazilian artist do not materialize through their description but emerge due to hints, situations, circumstances. These glimpses of architecture and life, collected and neatly arranged on a large wall inside OGR’s Binario 2, visually and ideally represents the very concept of a landscape - a “literary” landscape, where the visitor is invited to match the lines of modernist structures with the silhouette of his or her own interior space. In the end, one could say that – just like any good novel - Restiffe’s wall is nothing but a mirror. L’architettura, in particolare quella relativa al periodo modernista, è da sempre fonte di ispirazione per il fotografo brasiliano Mauro Restiffe. Nel corso della sua carriera, l’artista ha viaggiato e fotografato le opere di noti architetti in tutto il mondo: da Philip Johnson a Oscar Niemeyer, dalla Russia al Giappone. Nelle foto Restiffe rivela combinazioni inaspettate tra architettura e paesaggio, tra interni ed esterni, focalizzandosi soprattutto su dettagli inosservati e tracce di presenza umana. Un edificio non è mai solo una combinazione di cemento e vetro: l’architettura funge da palcoscenico per la storia, sia essa pubblica o privata. Le immagini di Restiffe, intrise di valore storico, raccontano intime prospettive sulla storia di un Paese, come nel caso delle famose serie Empossamento (2003) e Oscar (2012). Per la sua personale alle OGR di Torino, Restiffe fotografa l’Italia con lo stesso approccio, raccontando alcuni tra i progetti di Carlo Mollino, Piero Portaluppi, Franco Albini e Carlo Scarpa. La mostra comprende 78 opere, 26 delle quali sono il risultato del suo viaggio tra Torino, Milano, Genova e Venezia. Restiffe lavora esclusivamente in analogico e conferisce alle immagini, spesso dal taglio molto ravvicinato, una grana che aiuta a narrare il passaggio del tempo. L’installazione progettata meticolosamente dall’artista sottolinea l’importanza che Restiffe attribuisce alla connessione tra fotografia e architettura. Un grande muro collocato trasversalmente nello spazio di Binario 2 presenta da un lato una ritmata successione di immagini di diverse dimensioni, capace di creare la suggestione di un paesaggio delineato da elementi ricorrenti; mentre sulla parete opposta 9 opere di formato più grande svelano il lato monumentale dell’approccio alla fotografia di Restiffe. Mauro Restiffe (São José do Rio Pardo, 1970) vive e lavora a San Paolo. Tra le sue recenti mostre personali: San Paolo, Fora de Alcance, Instituto Moreira Salles (San Paolo, 2018 – Rio de Janeiro, 2014); Álbum, Estação Pinacoteca (San Paolo, 2017); Post-Soviet Russia 1995/2015, Garage Museum (Mosca, 2016); Obra, MAC-USP (San Paolo, 2013). Tra le principali mostre collettive cui ha partecipato: Gwangju Biennial (2018), Aichi Triennial (Nagoya, Giappone, 2016); Cuenca Biennial (Ecuador, 2014); San Paolo Biennial (2006); Panorama de Arte Brasileira (San Paolo, 2013 and 2005). I suoi lavori fanno parte delle seguenti collezioni: MoMA (New York), Bronx Museum of the Arts (New York), SFMOMA (San Francisco), Tate Modern (Londra), Inhotim (Brumadinho), Instituto Moreira Salles (Rio de Janeiro), MASP (San Paolo), MAC-USP (San Paolo), MAM (San paolo), Pinacoteca do Estado (San Paolo). Architecture and the modernist period in particular has always been a source of inspiration for Brazilian photographer Mauro Restiffe. Along his career the artist has traveled and captured the oeuvre of well known architects around the world, from Philip Johnson to Oscar Niemeyer, from Russia to Japan. In his photos Restiffe reveals the unexpected combinations between architecture and landscaping, indoors and outdoors and most of all unobserved details and traces of human presence. A building is never just a combination of concrete and glass: architecture serves as stage for history, may it be public or private. Restiffe’s images are often embedded with historical value and present intimate perspectives on a Country’s history, such is the case of his known series Empossamento (2003) and Oscar (2012). For his show at OGR Restiffe has taken his survey to Italy, researching the projects of Carlo Mollino, Piero Portaluppi, Franco Albini and Carlo Scarpa among others. The exhibition comprises 78 works 26 of which are the result of his visits between Turin, Milan, Genoa and Venice. Restiffe exclusively works with analogical photographs, granting his often closely cropped images a texture that helps narrating the passage of time. The installation meticulously designed by the artist underlines the importance that Restiffe attributes to the connection between photography and architecture. A close succession of images in different sizes presented on the first side of the wall sets a rhythm, suggesting a landscape where recurring elements reference each other. On the opposite wall 9 larger format works showcase the monumental side of Restiffe’s approach to photography. Mauro Restiffe (São José do Rio Pardo, 1970) lives and works in São Paulo. Recent solo shows include: São Paulo, Fora de Alcance, Instituto Moreira Salles (São Paulo, 2018 – Rio de Janeiro, 2014); Álbum, Estação Pinacoteca (São Paulo, 2017); Post-Soviet Russia 1995/2015, Garage Museum (Moscow, 2016); and Obra, MAC-USP (São Paulo, 2013). Restiffe participated in major group show such as: Gwangju Biennial (2018), Aichi Triennial (Nagoya, Japan, 2016); Cuenca Biennial (Ecuador, 2014); São Paulo Biennial (2006); and Panorama de Arte Brasileira (São Paulo, 2013 and 2005). His work is part of the following collections: MoMA (New York), Bronx Museum of the Arts (New York), SFMOMA (San Francisco), Tate Modern (London), Inhotim (Brumadinho), Instituto Moreira Salles (Rio de Janeiro), MASP (São Paulo), MAC-USP (São Paulo), MAM (São Paulo), Pinacoteca do Estado (São Paulo), among others. Mauro Restiffe History as landscape Mostra prodotta da / Exhibition produced by OGR Torino Mauro Restiffe History as landscape 31.10.2019 - 05.01.2020 A cura di / Curated by: Nicola Ricciardi con Giulia Guidi Fotografie / Photos: ©Mauro Restiffe Giovedì - venerdì: 15.00 - 21.00 Sabato - domenica: 11.00 - 19.00 Thursday - Friday: 3 pm - 9 pm Saturday - Sunday: 11 am - 7 pm

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Progetto di allestimento / Exhibition design: Metro Arquitetos Coordinamento progetto di allestimento / Exhibition design coordination: Francesco Fassone Progetto luci / Light design: Fernanda Carvalho Allestimento opere / Art handling: Attitudine Forma Cartongessi / Drywalls: Scuriu Dragos Fornitura luci / Light supply: Dada Servizi Musicali Trasporti / Transports: Grupo Alke; ArtinDep Assicurazione / Insurance: Reale Mutua Assicurazioni Condition Report: Francesca Pizzo Supporto per la grafica / Graphic design: Noodles Comunicazione Ufficio Stampa / Press Office: Lara Facco
La mostra è resa possibile grazie al supporto di / This exhibition is made possible thanks to the support of: Fortes D’Aloia & Gabriel - São Paulo, Rio de Janeiro Prestatori / Lenders: Collezione Rodrigo Andrade, Elisa de Arruda Botelho Condê, Collezione Cury-Liran, Alex Gabriel, Alessandra D’Aloia, Marina Rheingantz
Un ringraziamento speciale a / Special thanks to: Anna Bergamasco; Banca Popolare, Verona; Biblioteca Civica, Verona; Casa Boschi di Stefano, Milano (Chiara Fabi, Cristina Filippi); Camera di Commercio, Torino; Città di Torino; FAI Fondo Ambiente Italiano; Fondazione Franco Albini, Milano; Fondazione Piero Portaluppi, Milano; Fondazione Querini Stampalia, Venezia; Fortes D’Aloia & Gabriel - São Paulo, Rio de Janeiro; Gallerie dell’Accademia, Venezia; Julia Koropoulos; Museo Casa Mollino, Torino (Fulvio Ferrari); Museo di Castelvecchio, Verona (Alba Di Lieto, Francesca Rossi); Palazzo Bianco e Palazzo Rosso, Genova (Raffaella Besta, Iacopo Baccani); Palazzo del Lavoro, Torino (Stefano Ponchia); Palazzo FATA, Pianezza (Patrizia Giraudo); Palazzo Lancia, Torino (Tiziana Carpinello, Maurizio Gelatti); Teatro Regio, Torino; Andrea Succo; Villa Borsani, Varedo (Federico Borsani, Mariuccia Panigone); Villa Necchi Campiglio, Milano; tutto il team OGR.
Società consortile per azioni OGR-CRT Presidente / President: Fulvio Gianaria Consiglio di Amministrazione / Board of Directors: Franco Amato, Luca Angelantoni, Roberto Cena, Anna Beatrice Ferrino, Giulio Pascazio, Paola Porta
Direttore Generale / General Manager: Massimo Lapucci Direttore Artistico / Artistic Director: Nicola Ricciardi
Con il supporto di / Supported by: Fondazione CRTwww.ogrtorino.it #ogrtorino
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Nicola Ricciardi, Artistic Director OGR – Officine Grandi Riparazioni, Torino
Considerate questa mostra come un romanzo sull’architettura. Un romanzo nell’accezione proustiana (ossia dello scrittore che più di chiunque altro ha voluto far coincidere la propria opera letteraria con un’opera architettonica). In un famoso passaggio de Le Temps retrouvé, Proust sostiene che “la letteratura che si accontenta di ‘descrivere le cose’, di darcene soltanto un miserevole estratto di linee e di superfici, è quella che, pur chiamandosi realistica, è più lontana dalla realtà, quella che più ci immiserisce e ci intristisce, giacché taglia bruscamente ogni comunicazione del nostro ‘io’ presente col passato.” Allo stesso modo le fotografie di Restiffe, in superficie mosse dal desiderio di raccontare l’avventura del modernismo, non descrivono puntualmente i territori dell’architettura ma traducono per noi l’esperienza del vivere quei luoghi. È un gioco di messa a fuoco, in cui la storia dell’Uomo - qui intesa come storia della civilizzazione occidentale - perde sempre più nitidezza facendo al suo posto emergere contorni e dettagli delle tante e minute storie individuali delle persone ritratte e di quelle che le osservano. Per questo le coordinate geografiche del fotografo brasiliano appaiono incerte. Non si tratta tuttavia di leggerezza o superficialità, ma al contrario di una fedele trasposizione di luoghi che originano dalla mente e dal ricordo, e che da essi sono plasmati. Così come il nome Parma in Proust “non designa una città dell’Emilia, situata sul Po, fondata dagli Etruschi” ma la dolcezza stendhaliana e il riflesso delle violette, allo stesso modo negli scatti di Restiffe le città di Torino, Milano, Genova non appaiono per mezzo della loro descrizione ma emergono per via di accenni, situazioni, circostanze. Questi scorci sull’architettura e sul reale, raccolti e ordinati sul grande muro del Binario 2 delle OGR, restituiscono visivamente e idealmente l’immagine di un paesaggio - un paesaggio “letterario”, in cui il visitatore è invitato a far coincidere le linee e le superfici del movimento modernista con il profilo del proprio spazio interiore. In conclusione si potrebbe dire che - come ogni buon romanzo - quel muro non è altro che uno specchio.
Consider this exhibition as a novel about architecture - a novel in the sense given by Proust (that is, of the writer who more than anyone else wanted to make his literary work coincide with an architectural work). In a famous passage from Le Temps retrouvé, Proust sustains that “literature that is content with ‘describing things’, to give us only a miserable extract of lines and surfaces, is the one that, although it is called realistic, is further from reality, one that most impedes us and saddens us, since it abruptly cuts all communication between our present ‘I’ and the past”. In a similar fashion, Restiffe - on the surface moved by the desire to recount the adventure of Modernism - do not describe palaces, houses, rooms, but rather translate for us the experience of living inside them, today as yesterday. It is a game of focus, in which the contours of the history of architecture slowly lose clearness while bringing out the details of the many and minute personal histories of the people and object that are pictured in the photographs, as well as of those of the observers. Those portrayed by Restiffe are fleeting geographies: his pictures are not a meticulous and scientific account of the places he visited but rather the transposition of environments that originate from collective memory and that are constantly shaped and re-shaped by personal reminiscences. Just as the name Parma in Proust does not merely designate a city in Emilia, situated on the Po river, founded by the Etruscans, but rather evokes “the essential oil of violets and all the Stendhalian fragrance”, likewise the cities of Turin, Milan, Genoa portrayed by the Brazilian artist do not materialize through their description but emerge due to hints, situations, circumstances. These glimpses of architecture and life, collected and neatly arranged on a large wall inside OGR’s Binario 2, visually and ideally represents the very concept of a landscape - a “literary” landscape, where the visitor is invited to match the lines of modernist structures with the silhouette of his or her own interior space. In the end, one could say that – just like any good novel - Restiffe’s wall is nothing but a mirror.
L’architettura, in particolare quella relativa al periodo modernista, è da sempre fonte di ispirazione per il fotografo brasiliano Mauro Restiffe. Nel corso della sua carriera, l’artista ha viaggiato e fotografato le opere di noti architetti in tutto il mondo: da Philip Johnson a Oscar Niemeyer, dalla Russia al Giappone. Nelle foto Restiffe rivela combinazioni inaspettate tra architettura e paesaggio, tra interni ed esterni, focalizzandosi soprattutto su dettagli inosservati e tracce di presenza umana. Un edificio non è mai solo una combinazione di cemento e vetro: l’architettura funge da palcoscenico per la storia, sia essa pubblica o privata. Le immagini di Restiffe, intrise di valore storico, raccontano intime prospettive sulla storia di un Paese, come nel caso delle famose serie Empossamento (2003) e Oscar (2012). Per la sua personale alle OGR di Torino, Restiffe fotografa l’Italia con lo stesso approccio, raccontando alcuni tra i progetti di Carlo Mollino, Piero Portaluppi, Franco Albini e Carlo Scarpa. La mostra comprende 78 opere, 26 delle quali sono il risultato del suo viaggio tra Torino, Milano, Genova e Venezia. Restiffe lavora esclusivamente in analogico e conferisce alle immagini, spesso dal taglio molto ravvicinato, una grana che aiuta a narrare il passaggio del tempo. L’installazione progettata meticolosamente dall’artista sottolinea l’importanza che Restiffe attribuisce alla connessione tra fotografia e architettura. Un grande muro collocato trasversalmente nello spazio di Binario 2 presenta da un lato una ritmata successione di immagini di diverse dimensioni, capace di creare la suggestione di un paesaggio delineato da elementi ricorrenti; mentre sulla parete opposta 9 opere di formato più grande svelano il lato monumentale dell’approccio alla fotografia di Restiffe.
Mauro Restiffe (São José do Rio Pardo, 1970) vive e lavora a San Paolo. Tra le sue recenti mostre personali: San Paolo, Fora de Alcance, Instituto Moreira Salles (San Paolo, 2018 – Rio de Janeiro, 2014); Álbum, Estação Pinacoteca (San Paolo, 2017); Post-Soviet Russia 1995/2015, Garage Museum (Mosca, 2016); Obra, MAC-USP (San Paolo, 2013). Tra le principali mostre collettive cui ha partecipato: Gwangju Biennial (2018), Aichi Triennial (Nagoya, Giappone, 2016); Cuenca Biennial (Ecuador, 2014); San Paolo Biennial (2006); Panorama de Arte Brasileira (San Paolo, 2013 and 2005). I suoi lavori fanno parte delle seguenti collezioni: MoMA (New York), Bronx Museum of the Arts (New York), SFMOMA (San Francisco), Tate Modern (Londra), Inhotim (Brumadinho), Instituto Moreira Salles (Rio de Janeiro), MASP (San Paolo), MAC-USP (San Paolo), MAM (San paolo), Pinacoteca do Estado (San Paolo).
Architecture and the modernist period in particular has always been a source of inspiration for Brazilian photographer Mauro Restiffe. Along his career the artist has traveled and captured the oeuvre of well known architects around the world, from Philip Johnson to Oscar Niemeyer, from Russia to Japan. In his photos Restiffe reveals the unexpected combinations between architecture and landscaping, indoors and outdoors and most of all unobserved details and traces of human presence. A building is never just a combination of concrete and glass: architecture serves as stage for history, may it be public or private. Restiffe’s images are often embedded with historical value and present intimate perspectives on a Country’s history, such is the case of his known series Empossamento (2003) and Oscar (2012). For his show at OGR Restiffe has taken his survey to Italy, researching the projects of Carlo Mollino, Piero Portaluppi, Franco Albini and Carlo Scarpa among others. The exhibition comprises 78 works 26 of which are the result of his visits between Turin, Milan, Genoa and Venice. Restiffe exclusively works with analogical photographs, granting his often closely cropped images a texture that helps narrating the passage of time. The installation meticulously designed by the artist underlines the importance that Restiffe attributes to the connection between photography and architecture. A close succession of images in different sizes presented on the first side of the wall sets a rhythm, suggesting a landscape where recurring elements reference each other. On the opposite wall 9 larger format works showcase the monumental side of Restiffe’s approach to photography.
Mauro Restiffe (São José do Rio Pardo, 1970) lives and works in São Paulo. Recent solo shows include: São Paulo, Fora de Alcance, Instituto Moreira Salles (São Paulo, 2018 – Rio de Janeiro, 2014); Álbum, Estação Pinacoteca (São Paulo, 2017); Post-Soviet Russia 1995/2015, Garage Museum (Moscow, 2016); and Obra, MAC-USP (São Paulo, 2013). Restiffe participated in major group show such as: Gwangju Biennial (2018), Aichi Triennial (Nagoya, Japan, 2016); Cuenca Biennial (Ecuador, 2014); São Paulo Biennial (2006); and Panorama de Arte Brasileira (São Paulo, 2013 and 2005). His work is part of the following collections: MoMA (New York), Bronx Museum of the Arts (New York), SFMOMA (San Francisco), Tate Modern (London), Inhotim (Brumadinho), Instituto Moreira Salles (Rio de Janeiro), MASP (São Paulo), MAC-USP (São Paulo), MAM (São Paulo), Pinacoteca do Estado (São Paulo), among others.
Mauro Restiffe History as landscape
Mostra prodotta da / Exhibition produced by OGR Torino
Mauro Restiffe History as landscape 31.10.2019 - 05.01.2020
A cura di / Curated by: Nicola Ricciardi con Giulia Guidi Fotografie / Photos: ©Mauro Restiffe
Giovedì - venerdì: 15.00 - 21.00 Sabato - domenica: 11.00 - 19.00
Thursday - Friday: 3 pm - 9 pm Saturday - Sunday: 11 am - 7 pm
Accademia #1, 2019 Stampa cromogenica 40x40cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro; Gallerie dell’Accademia, Venezia
2
Avenida Paulista #10, Anchieta, 2017 Stampa alla gelatina d’argento incorniciata e montata su Dibond 40x40cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
15
Europa #8, 2012 Stampa alla gelatina d’argento 40x40cm Collezione Marina Rheingantz
28
FAU, 2014 Stampa alla gelatina d’argento 65x97cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
12
Avenida Paulista #19, Três Marias #2, 2017 Stampa alla gelatina d’argento 75x112,5cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
55
Girl at the Window, 2015 Stampa alla gelatina d’argento incorniciata e montata su Dibond 100x150cm Courtesy Collezione Privata
42
Não Vai Ter Golpe, 2016 Stampa alla gelatina d’argento 50x75cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
17
Photograph of Photographs of Photographs, 2013 Stampa alla gelatina d’argento 24x36cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
1
Albini #1, 2019 Stampa cromogenica 80x80cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
39
Teatro Regio #1, 2019 Stampa cromogenica 90x135cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
58
Teatro Regio #2, 2019 Stampa cromogenica 50x75cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
27
Tlatelolco 14, 2010 Stampa alla gelatina d’argento 100x150cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
41
Viadutos, 2018 Stampa alla gelatina d’argento 75x112,5cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
46
Villa Borsani #1, 2019 Stampa cromogenica 67x67cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
6
Villa Borsani #2, 2019 Stampa cromogenica 50x75cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
3
Villa Borsani #3, 2019 Stampa cromogenica 68x102cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
51Villa Borsani #4, 2019 Stampa cromogenica 65x97cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
24
Villa Necchi #1, 2019 Stampa cromogenica 83,5x124,5cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro; FAI, Fondo Ambiente Italiano
50Villa Necchi #2, 2019 Stampa cromogenica 65x97cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, SãoPaulo/Rio de Janeiro; FAI, Fondo Ambiente Italiano
23
W, 2010 Stampa alla gelatina d’argento 206x137cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
Warchavchik - Cícero Prado 4, 2013 Stampa alla gelatina d’argento 50x75cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
32 Portaluppi #1, 2019 Stampa cromogenica 60x60cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro; Fondazione Piero Portaluppi, Milano
14
Prudência, 2012 Stampa alla gelatina d’argento 80x120cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
45
Reflexão #4, 2007 Stampa alla gelatina d’argento 100x150cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
21
Residência, 2016 Stampa alla gelatina d’argento 46x69cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
25
Rietveld, 2011 Stampa alla gelatina d’argento 50x75cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
8
Russia (Lenin), 1996 Stampa alla gelatina d’argento 35,6x27,9cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
67
Scarpa #1, 2019 Stampa cromogenica 90x135cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro; Archivio Carlo Scarpa
7
Scarpa #2, 2019 Stampa alla gelatina d’argento 70x105cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro; Archivio Carlo Scarpa
9
Scarpa #3, 2019 Stampa cromogenica 60x90cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro; Archivio Carlo Scarpa
11 Scarpa #4, 2019 Stampa alla gelatina d’argento 90x60cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro; Archivio Carlo Scarpa
29
Inominável #1, 2019 Stampa cromogenica 80x120cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
18
Russia (Corner), 1995 Stampa alla gelatina d’argento 27,9x35,6cm Collezione Rodrigo Andrade
69 Nervi #1, 2019 Stampa alla gelatina d’argento 55x82cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
60
Nervi #2, 2019 Stampa alla gelatina d’argento 61x61cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
62
O Aquário, 2000 Stampa alla gelatina d’argento 68x102cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
48
Observatory, 2015 Stampa alla gelatina d’argento 68x102cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
38 Oscar #12a, 2012 Stampa alla gelatina d’argento 50x75cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
65
Oscar #12b, 2012 Stampa alla gelatina d’argento 50x75cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
66
Pampulha #2, 2018 Stampa cromogenica 90x90cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
49
Pampulha #3, 2018 Stampa alla gelatina d’argento 72x108cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
47
Parada, 2011 Stampa alla gelatina d’argento 100x150cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
52
Passaggio, 2019 Stampa alla gelatina d’argento 72x108cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
10
Glass House #2, 2012 Stampa alla gelatina d’argento montata su Dibond 130x195cm Collezione Privata
Glass House #3, 2012 Stampa alla gelatina d’argento montata su Dibond 50x75cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
33
Hanging Vermeer, 2002 Stampa alla gelatina d’argento 50x75cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
13
Helena Jogando Xadrez, 2011 Stampa alla gelatina d’argento 60x60cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
54
Imperial, 2016 Stampa alla gelatina d’argento inorniciata e montata su Dibond 45x67,5cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
64
JK 2, 2014 Stampa alla gelatina d’argento 135x207cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
Krasinski, 2013 Stampa alla gelatina d’argento 55x82cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
59 Lianna e Simone, 2007 Stampa alla gelatina d’argento 35x52,5cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
68
Melnikov #3, 2015 Stampa alla gelatina d’argento 72x108cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
22
São Paulo - Memorial #6, 2013 Stampa alla gelatina d’argento 110x165cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
20
Mollino #1, 2019 Stampa alla gelatina d’argento 136x202cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
Monument, 2015 Stampa alla gelatina d’argento incorniciata e montata su Dibond 112,5x166,5cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
35 Baragan, 2010 Stampa alla gelatina d’argento 67x100cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
44
Casa Mollino #1, 2019 Stampa cromogenica 72x72cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
31
Castelvecchio #1, 2019 Stampa alla gelatina d’argento 50x75cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro; Archivio Carlo Scarpa
4
Empossamento Revisitado #6, 2003 Stampa cromogenica 90x135cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
57
Empossamento #1c, 2003 Stampa alla gelatina d’argento 50x60cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
43 Empossamento #3, 2003 Stampa alla gelatina d’argento 68x102cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
34
Empossamento #9, 2003 Stampa alla gelatina d’argento 110x166cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
19
Europa #2, 2012 Stampa alla gelatina d’argento 50x75cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
5
Europa #7, 2012 Stampa alla gelatina d’argento 50x75cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
53
Fernanda, 2012 Stampa alla gelatina d’argento 40x60cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
40
Geometry, 2015 Stampa alla gelatina d’argento incorniciata e montata su Dibond 123x181cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
Accademia #2, 2019 Stampa cromogenica 75x112cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro; Gallerie dell’Accademia, Venezia
16
Albini #3, 2019 Stampa alla gelatina d’argento 75x75cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
26
Albini #2, 2019 Stampa alla gelatina d’argento 35x48cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
61
Allen by the Window at James’ House, 2005 Stampa alla gelatina d’argento 60x90cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
37
Alvorada #13, 2018 Stampa cromogenica 60x60cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
63 Alvorada #2, 2018 Stampa cromogenica 85x85cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
36
Alvorada #3, 2018 Stampa cromogenica 75x112,5cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
30
Apartment on Fifth Ave, 2003 Stampa alla gelatina d’argento 50x75cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
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Brutal Mirror, 2015 Stampa alla gelatina d’argento incorniciata e montata su Dibond 136x201cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
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Oscar #18, 2012 Stampa alla gelatina d’argento 50x75cm Collezione Cury-Liran
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Pampulha, 2010 Stampa alla gelatina d’argento 138x207cm Collezione Privata, São Paulo
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Borsa Valori, 2019 Stampa alla gelatina d’argento 137x203cm Courtesy Fortes D’Aloia & Gabriel, São Paulo/Rio de Janeiro
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