Massimo Giuliani: Sotto il tetto di una storia / 1

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SOTTO IL TETTO DI UNA STORIA. LA PAROLA E IL LEGAME COI LUOGHI Luisa Nardecchia e Massimo Giuliani Simposio 31 gennaio ore 11, Aula U. Foscolo: “Atemporalità e assenza di radicamento in un luogo” Parte I (Massimo Giuliani)

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Il mio intervento: prima parte della relazione "Sotto il tetto di una storia", al simposio di venerdì 31 gennaio 2014 nel convegno CGBG "Tecnologia e Leggerezza" (Pavia, 29-31 gennaio 2014)

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SOTTO IL TETTO DI UNA STORIA. LA PAROLA E IL LEGAME COI LUOGHI

Luisa Nardecchia e Massimo Giuliani

Simposio 31 gennaio ore 11, Aula U. Foscolo: “Atemporalità e assenza di radicamento in un luogo”

Parte I (Massimo Giuliani)

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LA PESANTEZZA DELLE MACERIE, LA LEGGEREZZA DELLE PAROLE CONDIVISE

NELLA RETE

(Disegno di Duccio Battistrada)

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OGNI TECNOLOGIA (INCLUSI I MURI DELLE NOSTRE CASE E LE MURA DELLE CITTÀ)

È UN’ESTENSIONE DELLA PELLE, CHE SEPARA E CONNETTE

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LA CONTINUITÀ FRA NOI E I LUOGHI

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“ANGOSCIA TERRITORIALE”, SPAZI FRATTURATI, TEMPO FRATTURATO

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Presente

Passato Futuro

PresentePassato Futuro

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NEI DISTURBI DELLA MEMORIA SI PERDE LA CONNESSIONE COL PASSATO.

NELLA DEPRESSIONE IL SENSO DEL FUTURO.

Il tempo sconnesso

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LO SPAZIO ESPLOSO, IL TEMPO IMMOBILE

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16 gennaio 23.49 Paolo Iannini .... terremoto ? 30 gennaio 23.26 Cristina Mancini la terra trema! Aiuto...

31 gennaio 0.03 Massimo Prosperococco ju terremoto!!! alle ore 00,01 0.03 Paolo Iannini ... scossettina...... 0.04 Massimo Prosperococco ju terremoto!!! ore 00,01 fonte ING 0.16 Paolo Iannini .... secondo gli esperti tutto ciò è normale... fonte capoluogo.it 0.25 Marilena Banfi dal momento che Lele dorme, credo proprio che quello che ho sentito prima sia stato il terremoto!!!!... 9.02 Maria Luisa Serripierro è in ansia per queste continue scosse di terremoto...che palle!

Ibridamenti.com:la cronaca dagli status di

Facebook

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5 aprile 22.49 Paolo Iannini mamma mia che botta 23.03 Giovanni Panichi Fortuna che dovevano essere scosse di assestamento. E ci volevano i massimi esperti per sparare massime cazzate! 23.11 Marilena Banfi ..stavolta è stato fortino!..ma possibile che l’unico modo per far muovere L’Aquila sia il terremoto!!!!!...qualcuno sa la magnitudo in tempo reale?..sò che a coppito sono usciti un pò tutti dsalle case..io non sò che fare!!!!... 23.19 Giovanni Panichi E botta su botta, arriveremo a Roma... 23.31 Massimo Prosperococco un sito inglese da 4,0 ma non certo perche’ rilevato da sismografi lontani 6 aprile 0.13 Giovanni Panichi anzi che le pecore conta le scosse... 0.26 Paolo Iannini io vado a dormire ( spero ) 0.29 Rita Bufalini Anche stasera a L’Aquila si balla ..... il suolo tremava tantissimooooooooooooooooo 0.47 Marilena Banfi ...ancora!...ma quando ci fermiamo?????:::: 1.17 Massimo Prosperococco ...critica x le info sui terremoti sito INGV collassa dopo 3 secondi dalla scossa e’ piu rapido e facile trovare le info su siti stranieri...buonanotte 1.25 Rita Bufalini altra mega scossa .... stanotte tutti all’erta

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5.05 Massimo Prosperococco terribile crolli!!!! 6.44 Massimo Prosperococco amici di FB aquilani ci siete tutti? contiamoci... 7.55 Massimo Prosperococco per noi e tutti amici e cari tutto bene...ma non cosi x altri la citta’ e’ colpita nel cuore i piccoli vedo il campanile di s.bernardino crollato ....ho il cuore spezzato11.02 Giovanni Panichi Siamo vivi, non mi pare vero. Grazie a tutti. 18.02 Massimo Prosperococco grazie a tutti x quello che state facendo ...ho le lacrime agli occhi ...il centro dell’aquila non c’e’ piu.... 19.02 Maria Luisa Serripierro ragazzi aiutateci 21.25 Massimo Prosperococco si prepara una notte insonne manca cibo e tende

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COME LA PELLE TIENE INSIEME IL CORPO E I PENSIERI E CI PERMETTE DI SENTIRCI UN “TUTTO”, LE STORIE

CONDIVISE CONNETTONO PASSATO E PRESENTE, E QUALCHE VOLTA IL FUTURO (VIRTUALE!).

officinafuturo.wordpress.com

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LE STORIE ONLINE COME TESSUTO CONNETTIVO, I SOCIAL NETWORK COME AGORÀ.

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–Anna P. Colasacco (miskappa.blogspot.it)

“Ieri mi ha telefonato l’impiegata di una società di recupero crediti, per conto di Sky. Mi dice che

risulto morosa dal mese di settembre del 2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello

scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto ritorno. (…) Ammutolisce. Quindi si scusa e mi

dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere. Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto. Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di visitarla un paio di anni fa. Ne

è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica di Collemaggio. E mi sale il groppo alla gola.

Le dico che abitavo proprio lì.”.

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–Adriano Di Barba (versolaquila.wordpress.com)

“…Superato da pochi giorni l’Esame di Stato per la professione di ingegnere civile, un paio di giorni

dopo il sisma, ero volontariamente assieme ad altre decine e decine di colleghi, al centro di

coordinamento dei soccorsi per i Comuni di Majano, Buia e Osoppo. Casco, mascherina, guanti, iniezione antitetanica: furono i primi armamentari di lavoro (non esistevano i computer portatili, né i telefoni cellulari, al massimo della fortuna si poteva sperare in un walkie- talkie). E il primo incarico che

mi fu dato consisteva nel dirigere il lavoro della ruspa che apriva la strada di Susans, eliminando

tegole e pezzi di muri pericolanti.”

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–Giorgina Cantalini (lacittafantasma.wordpress.com)

“La città fantasma (liberamente tratto dal VII capitolo del Sutra del Loto)

Si girarono a guardare e si resero conto che la città intorno a loro era sparita. Lieve e improvvisa, come dopo un colpo di vento, se non fosse per le orme delle case e delle vie rimaste impresse sulla sabbia, come per incantesimo si era dissolta nello stupore generale. Fu inaspettato, si credeva stesse lì da sempre e che per sempre avrebbe accolto i viandanti che si avventuravano per la strada lunga e senza fine che attraversava il deserto fuori le mura verso la meravigliosa meta che si diceva

posta al suo termine, la città dai molti tesori…”

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–Luisa Nardecchia

(memoriedalsottosuolo.altervista.org)

“Sono altri ‘noi’ adesso quelli che vanno in giro.

Molti di noi non sentono più puzza, né miasmi.

Molti di noi Molti di noi Molti di noi

!

sono fantasmi”.

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DUE O TRE IDEEDidier Anzieu (1987), “L’Io pelle”, Borla.

Marc Augè (1992), “Nonluoghi”, Elèuthera.

Marco Bianciardi e Massimo Schinco (1992), “L’insostenibile leggerezza del sintomo”, in Connessioni n. 1.

Luigi Boscolo e Paolo Bertrando (1993), “I tempi del tempo”. Bollati Boringhieri.

Italo Calvino (1985), “Lezioni americane”, Einaudi.

Manuela Farinosi e Alessandra Micalizzi (a cura di, 2013), “Netquake, Media digitali e disastri naturali”, Franco Angeli.

Massimo Giuliani (2012), “Il primo terremoto di Internet”, autopubblicato, Amazon.it.

Massimo Giuliani (2013), “Blog, social network e strategie narrative di resistenza nel post-terremoto dell’Aquila”, in Rivista di Psicologia dell’Emergenza n. 11.

Franco La Cecla (2005), “Perdersi. L’uomo senza ambiente”, Laterza.

M. Maddalena Mapelli (2011), “Per una genealogia del virtuale: dallo specchio a Facebook”, Mimesis.

Marshall McLuhan (1964), “Gli strumenti del comunicare”, Il Saggiatore.

Ranieri Salvadorini (2013), “Il terremoto nell’anima”, in Mente e Cervello n. 100.

Adriano Zamperini e M.L. Menegatto (2011), “Cittadinanza ferita e trauma psicopolitico”, Liguori.