Martedì 1998 Miglior assistenza agli anziani Il Comune dà ... · in via S. Anastasia e via Lecco...

1
Martedì 21Iuglio 1998 Monza APRE IL 15 OTTOBRE IL CENTRO DIURNO INTEGRATO PRESSO L'OPERA PIA BELLANI Miglior assistenza agli anziani Disponibili venti posti: consentirà agli utenti di ricevere le cure durante il giorno e poi di far ritorno in famiglia Servizio di Fabio Lombardi MONZA - Aprirà il 15 ottobre, presso l'Opera Pia Bellani di via Lipari, il primo centro diurno integrato per l'assistenza agli anziani. Venti posti che saranno a disposizione di altrettanti soggetti affetti da difficoltà psicomotorie. Gli assistiti saranno ospitati presso le strutture di via Lipari nelle ore diurne per essere riaccom- pagnati, a casa dei parenti, la sera. << Si tratta di un di un risultato estremamente importante che si conforma ai modelli più at- tuali e moderni di assistenza agli anziani», commenta l'assessore alle politiche sociali, Gianpietro Mosca. << Questo centro diurno inte- grato permetterà di mantenere, il più possibi- le, queste persone presso il proprio domicilio pur consentendo di ricevere le cure e l'atten- zione adeguata nelle ore diurne •• . Un modello assistenziale che va affermandosi in gran parte del mondo, permettendo di conciliare varie esigenze: la necessità dell'anziano di mantene- re il contatto con l'ambiente familiare, l'esigen- za di ricevere cure adeguate (non sostenibili a casa propria), permettendo ai parenti di svol- gere le normali attività lavorative. Benefici te- rapeutici che si sposano con i costi inferiori che questo sistema di assistenza comporta. << Il potenziamento di questo genere di struttu- re è reso necessario se si analizzano i dati rela- tivi all'età e alle condizioni della popolazione monzese», aggiunge l'assessore. Gli ultra se- santacinquenni presenti sul territorio sono 21.721 (pari al 18,26% dei residenti) di cui il 61,08% donne e il 38,92% uomini. Un divario tra sessi che si fa ancora più evidente salendo con l'età. Tra gli utra ottantenni il 25,17% è co- stituito da maschi ed il restante 73 , 83% da fem- mine. Ma i dati più significativi, dal punto di vista socio assistenziale, rivelano che il 33,88% degli anziani con più di 65 anni (pari a 7.371 unità) vive da solo. Il 75% di questi è affetto da malattie croniche ed il 31% da gravi disabilità. I 20 posti del centro diurno integrato saranno a disposizione di altrettanti utenti i cui nomina- tivi saranno indicati dai servizi sociali di Mon- za. Gli operatori dell'Opera Pia Bellani avran- no il compito di verificare l'idoneità delle ri- chieste. Il Comune si accollereà i costi del ser- vizio di trasporto e la copertura di una quota della retta giornaliera (50 mila lire) in maniera inversamente proporzionale rispetto alle pos- sibilità economiche dei pazienti (i più poveri pagheranno di meno). << Gli anziani - commenta il professar Giuseppe Fassina, presidente del- l'Opera Pia Bellani - troveranno posto nelle ora diurne dal lunedì al venerdì ed il sabato matti- na. Al tremine di questi orari saranno riportati presso le loro famiglie. Uno sforzo che noi e l'amministrazione comunale ci siamo accollati non potendo attendere· l'arrivo di alcune sov- venzioni della Regione». Un servizio che va ad aggiungérsi ai 120 posti letto di residenza sani- taria assistita, già disponibili presso la struttu- ra di via Lipari. L'assessore Gianpietro Mosca e Giuseppe Fassina dell'Opera Pia Bellani. (Ferranti) Le nuove possibilità di lavoro Servizio di Luca Fumagalli MONZA- Fino all'anno scorso si iscriveva chi, in passato, non era riuscito ad arrivare alla li- cenza elementare, oppure a quella media. Dal prossimo mese di settembre sarà, in par- te, ancora così, ma completa- mente diversi saranno presup- posti e sviluppi. Monza dice ad- dio alle vecchie << 150 Ore », isti- tuite nel 1976 per permettere agli adulti di conseguire un di- ploma sfuggito per i motivi più diversi e personali. La nuova organizzazione didattica porta un nome molto ufficiale, Cen- tro Territoriale Permanente per l'Educazione degli Adulti, una definizione nella quale può rientrare di tutto e di più, e nasce in seguito all'emissione di un'Ordinanza Ministeriale, la 455 del 1997. Avrà sede (or- ganizzativa e didattica) presso la scuola media Confalonieri di via San Martino della preside Maria Grazia Re, che ha ospita- to la scuola degli adulti fm dal primo giorno. << Le novità sono tante e sostan- ziali - inizia a spiegare Laura Morasso, coordinatrice delle << 150 Ore •• -.La prima novità ri- guarda il bacino di utenza che viene ora esteso agli otto comu- ni del Distretto Scolastico 63 con i quali dovranno essere at- tivate forme di collaborazione per propagandare il centro per- manente. Le seconda è relativa all'età di chi si può iscrivere: la frequenza è aperta, e gratuita, a tutte la persone che abbiano compiuto 15 anni, uno di meno rispetto alle << 150 Ore». Dal punto di vista didattico, invece, il quadro si è complicato ed è diventato molto interessante». Per la prima volta, l'offerta for- mativa di quelle che erano le << 150 Ore» non sarà rivolta sol- tanto a chi è sporvvisto di li- cenza elementare o media, ma anche a tutti co loro che, anche se in possesso di un titolo di studi, vorranno <<rientrare in formazione - continua Laura Morasso -, per aggiornarsi dal punto dii vista culturale oppu- re, molto più concretamente, per migliorare la propria condi- zione lavorativa. Il centro terri- toriale offrirà corsi personaliz- zati, nel senso che, attraverso un colloquio orientativo. chi si iscrive ai corsi potrà dimostra- re le competenze di cui è già in possesso, evitando quindi di frequentare lezioni in cui risul- terebbe già preparato•> . L'ottica è la stessa del progetto Siria, realtà didattica sviluppata alla scuola serale dell'Hg Mosé Bianchi dove gli studenti godo- no di <<crediti formativi ». La nuova parola chiave è riqua- lificazione, per poter avere nuove chance all'interno del contesto sociale e lavorativo: << il centro lavorerà con i suoi docenti, con gli alfabetizzatori per i cittadini stranieri che hanno necessità di imparare la lingua italiana, ma soprattutto con alcune agenzie formative, pubbliche e private, che 'lavora- no sul territorio brianzolo». Ipsia (la scuola superiore mon- zese che già da un anno sta sprimentando un livello inte- ressante di autonomia), Ecfop (Ente cattolico di formazione professionale) e Fondazione Clerici di Brugherio saranno i partner del nuovo Centro Ter- ritoriale monzese, «con i quali formulare progetti integrati di orientamento al lavoro e di ri- qualificazione professionale - conclude Laura Morasso -.Per capire la consistenza della do- manda di formazione, dovrem- mo lavorare in sintonia anche con il Centro Lavoro Brianza. Partiamo per un progetto i cui sviluppi sono tutti da verifica- re». MONZA- Le prove tecni- che di didattica del nuo- vo Centro Territoriale di Educazione Permanente sono già state fatte du- rante l'anno scolastico appena concluso. Prove relative alla nuova fron- tiera di quelle che erano le << 150 Ore»: la riqualifi- cazione professionale e l'orientamento lavorati- vo. Prove ·realizzate en- · trambe, con successo, in collaborazione con l'·E-· cfop (Eh te ·cattolico" di · formazione professiona- le). Il primo caso tocca molto da vicino la città di Monza e ha riguardato un progetto di riqualificazio- M professionale (svolto in !!€llléil:Hmii!i@fi@ Mn l'As sociazione Serviz i- Formazione e i sindacati) indirizzato a 25 dipen- denti cassintegrati della Philips (23 donne e 2 uo- mini). Il progetto ha per- messo a questi lavoratori di conseguire la licenza media, ma non solo: le le-· zioni prevedevano un corso intensivo di alfabe- tizzazione informatica. In fondo al progetto sono arrivati in 23 , tutti diplo- mati con ottimo. LA PROPOSTA PRESENTATA AL SINDACO DAL COMITATO PER EVITARE L'ISOLAMENTO amificare la pista cic abi e di via e ibertà Più recente, e rivolto ad un differente target di studenti, è il Progetto Work al quale hanno par- tecipato 13 persone, 9 delle quali erano donne straniere. Novanta ore di informatica, sessanta ore di orientamento lavorati- vo, conseguimento della licenza media e maggiori possibilità di inserimen- to nel tessuto socio-lavo- rativo brianzolo. Il Pro- getto Work è un esempio perfetto e preciso di quanto proporrà da set- tembre il Centro Territo- riale Permanente. [Lu.Fu.] le ciclabili già esistenti in via S. Anastasia e via Lecco snodandosi attraverso via Blandoria, Parmenide e Ra- gazzi del '99 (ad est della ferro- via) e via Confalonieri (ad ovest della ferrovia). Una proposta presentata dagli esponenti del Gruppo sponta- neo Libertà di cui è presidente Maurizio Resseghini, al sinda- co Roberto Colombo, all'asses- sore alla programmazione ur- banistica, Daniela Tomé, a tut- ti gli assori ed ai capigruppo del consiglio comunale. << La nostra proposta - si legge al- l'interno del documento - inte- ressa il quartiere Libertà, svi- luppato sull'asse del viale omonimo e situato al margine nord-est del territorio comu- nale. Una zona isolata dal cen- tro cittadino (a causa della li- nea ferroviaria Monza-Lecco) con il solo unico collegamento tramite il cordone ombelicale del sottopasso. Un tunnel più volte balzato all'attenzione del- la cronaca locale per i gravi in- cidenti capitati ai ciclisti. Un sottopasso che in molti percor- rono quotidianamente in bici- ' eletta senza poter usufruire di una minima protezione dall'in- tenso traffico automobilisti- co ». <<Un passaggio- aggiunge il documento - che molti (an- ziani e bambini che si recano alle scuole della zona) rinun- ciano ad attraversare a piedi, perchè il perc!orso pedonale che costeggia il sottopasso non è dei più agevoli e non suffi- cientemente isolato». Il Comi- tato sottolinea come si potreb- bero unire le piste ciclabili esi- stenti in via S. Anastasia e via Lecco attraverso un percorso PALLAVOLO l LA PROMESSA DELIA PRO VICTORIA AL LAVORO IN VISTA DEGLI EUROPEI JUNlORES Cazzaniga, il puledro si veste di azzurro L'azzurro Roberto Cazzaniga. (Foto Santi) MONZA - Un monzese in paradiso. Roberto Cazzaniga, 18 anni, fuorima- no della Pallavolo Pro Victoria, è a un passo dal toccare il cielo per un dito. Dopo varie convocazioni ai raduni del- la nazionale juniores (grandi calderoni dove fmiscono tutti le giovani promes- se del volley nostrano, per poi arrivare a selezionarne 12), il giovane bianco- verde si è conquistato la fiducia del se- lezionatore federale, Fausto Polidori, che l'ha messo in lista tra quelli che parteciperanno, dal 4 al 20 di agosto al raduno collegiale che preparerà la squadra in vista dei campionati euro- pei di categoria (si disputeranno a set- tembre, a Brno, Repubblica Ceca). Ra- duno che prevede uno stage di con- fronto tra i pari età della nazionale ar- gentina. Nato a Milano il 28 ottobre 1979, Cazzaniga ha scoperto la pallavo- lo con la maglia biancoverde della pro Victoria, società che l'ha tesserato nel '91, a soli 12 anni. In sette anni, la gio- vane promessa della Pro, ha bruciato la strada, passando dalle categorie gio- vanili, alla Prima Divisione e all'esor- dio (durante la stagione appena con- elusa con la retrocessione) in serie B2. Una vetrina importante, di livello na- zionale, che gli è servita per venir con- vocato a quattro stage con la nazionale azzuna, prima di scoprire di essere tra i 16 che Polidori terrà ai suoi ordini per due settimane. Si tratta di ragazzi provenienti da società del calibro del- l'Alpitour Cuneo, di Casa Modena, del- la Piaggio Roma, della Sisley Treviso. Realtà di primo piano del volley nazio- nale, dove Cazzaniga rappresenterà l'outsider di provincia. Il suo futuro , però, potrebbe portarlo lontano dalla rete della società di Monza (fondata nel1980 all'interno dell'oratorio di San Biagio). Il 28 luglio infatti, Cazzaniga sarà in palestra a Cuneo, per un provi- no con l'Alpitour. Mentre Cazzaniga sogna gli Europei e suda per conqui- starseli, la Pro Victoria sta impostando la squadra per affrontare ad ottobre la serie C. Preso al volo l'allenatore (Ma s- simo Eccheli, che ha abbandonato la panchina del Gonzaga Milano), man- cano ancora parecchi ritocchi alla ro- sa. [Luca Fumagalli] che parta da via Blandoria << al- le spalle dell'istituto Mapelli, è una strada sterrata che potrab- be essere già percorsa a piedi ed in bicicletta»; prosegua in via Parmenide << di recente si- stemazione in conseguenza delle nuove edificazioni e alle ristrutturazioni insistenti sul- l'area della Cascina Villora, dovrà essere modificata nella sua sezione, ricavando nella larghezza disponibile lo spazio per disegnare la pista ciclabi- le»; sino via Ragazzi del '99, << ha attualmente un calibro stradale che consentirebbe, con modeste modifiche, di ri- cavare sul lato nord (confinan- te con gli impianti sportivi del Monzello) lo spazio necessa- rio». Il Piano regolatore, at- tualmente in fase di adozione, prevede il prolungamento ver- so ovest di via Ragazzi del '99, dall'incrocio di via Amundsen sino al margine della sede fer- roviaria della linea Monza- Lecco, per poi costeggiarla per 250 metri. << Essendo un tragit- to da realizzare ex nova nulla impedirebbe di prevedere gli spazi necessari alla pista». E' poi pianificata la cotruzione di un attraversamento della linea ferroviaria, tramite un sovrap- passo nella zona compresa tra via Molino S. Michele e via Confalonieri. <<Si dovrà tenere conto della necessità di transi- to di biciclette e disabili». Una volta scesi dalla passerella la pista ciclabile dovrà prosegui- re lungo via Confalonieri sino in via Lecco arrivando alla cor- sia preferenziale che costeggia il Parco di Monza. 62H IL GIORNO NE MANCANO ANCORA 500 Il Comune 50 milioni per realizzare il centro dei malati di Alzheimer MONZA - Cinquanta milioni per proseguire nella realiz- zazione del centro diurno integrato per l'assistenza a ma- lati di Alzheimer. E' la cifra che l'assessore alle politiche sociali, Gianpietro Mosca spera di poter reperire tra le pieghe del bilancio. <<Avevamo richiesto all'associazione Alzheimer di Monza e Brianza la presentazione di un piano di fattibilità che è stato attentamente analizzato», ha aggiunto l'assessore. Per il completamento della palazzina di via Molise, occor- re una cifra valutabile intorno ai 500 milioni. Sfumata la possibilità di usufruire di un fondo regionale Frisl pari a 600 milioni (200 a fondo perduto e 400 da resti- tuire) si stanno studiando le strategie che possano porta- re alla copertura dei costi previsti. «La Provincia si è impegnata per la fornitura degli arre- di», commenta Giovanna Quinto, presidente dell'associa- zione Alzheimer Monza e Brianza. <<Qualora riuscissimo a recuperare i soldi necessari, la struttura di via Molise potrebbe cominciare a funzionare già dall'anno prossimo». Un progetto notevole, il primo in Lombardia che vede la realizzazione di un centro di questo genere slegato da una Rsa (residenza sanitaria assistita). <<Qui potranno trovare posto fisso 20 malati di Alzheimer mentre altri 10 saranno sottoposti a rotazione». In via Molise saranno attivi vari servizi, tra i quali: una palestra, un centro di riabilitazione e una zona riservata all'animazione. Una struttura quanto mai necessaria se si' pensa che, solo in Monza, la popolazione anziana affetta da Alzheimer oscilla tra le 1.000 e le 1.300 unità. <<Mi auguro- ha aggiunto l'assessore- che si possa trovare una soluzione che non si limiti ad assegnare fondi 'una tantum' ma che possa garantire un sostegno continuo al centro». [F. Lomb.] Mobilitati Per celebrare i Diritti dell'Uomo MONZA - Libri in biblioteca, opuscoli nelle scuole, una mostra fotografica ed un servizio sull'informatore comu- nale. Monza si sta preparando alle celebrazioni che si svolgeranno, in tutto il mondo, il10 dicembre, in occasio- ne dei 50 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. <<Un documento fondamentale -commenta l'assessore Pierfranco Maffé - formulato al termine della seconda guerra mondiale. Un testo contenente i principi che do- vrebbero contraddistinguere la vita di ciascun uomo. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (il cui testo capeggia anche nell'aula del consiglio comunale) si svi- luppa, infatti su due livelli: uno civile e politico, l'altro riguarda la sfera economica, sociale e culturale». Il consiglio comunale ha deciso di aderire all'iniziativa, promossa da Amnesty International, acquistando 15mila opuscoli informativi (con una spesa di 4 milioni e mezzo sostenuta dal Comune) che verranno distribuiti nelle scuole medie e superiori di Monza, ma si sta studiando la possibilità di estendere l'iniziativa alle scuole elementari (secondo quanto proposto da un emendamento avanzato dal consigliere di Rifondazione Comunista Vincenzo Ascrizi, ed approvato dal assemblea cittadina). «Verranno promosse iniziative differenziate a delle necessità di ogni livello scolastico. Abbiamo pe!Hiàè to, inoltre di sollecitare il sistema bibliotecario affinché acquisti alcuni testi relativi all'argomento», aggiunge l'assessore. ' · · · •'" L'amministrazione metterà, inaltN a dispomione dìA:m, nesty lnternational alcuni spali necessari ad allestire una mostra che mostrerà come molti diritti che la nostra soc1età ritiene ormai inalienabili siano tut- t'ora violati in viarie partì del mondo. [F. Lomb.] Moto Guzzi Chiesta mediazione della Regione MONZA - Slitta a martedì 28 luglio l'incontro presso il Ministero del lavoro, tra i rappresentanti sindacali ed i vertici della Moto Guzzi. Il vertice capitolino previsto per oggi è stato rinviato per lasciare posto ad un incontro che si terrà questo pomerig- gio, presso l'assessorato alle attività produttive della Re- gione. «Nulla di strano - commentano i rappresentanti dei lavo- ratori - la Moto Guzzi, sindacati regionali e territoriali della Brianza e del lecchese avevano richiesto la media- zione della Regione». La Moto Guzzi, con un comunicato diffuso nei giorni scorsi, ha ribadito la ferma intenzione di trasferirsi a Monza. Questa collocazione presenterebbe infatti molti vantag- gi: la vicinanza alle maggiori tratte autostradali (senza l'assillo dell'attraversamento di Lecco che attualmente crea parecchie difficoltà all'azienda), strutture produttive moderne che faciliterebbero l'incrementro di produzione (la Moto Guzzi prevede di salire dai 6.000 veicoli attual- mente realizzati a 20 . 000 entro il 2. 000) incremento im- pensabile all'interno del vecchio stabilimento di Mandel- lo al Lario. In gioco il rispetto dei tempi di reindustrializzazione pre- visti da Philips e dalla Moto Guzzi. Una manovra che consentirà di reimpiegare 265 dipen- denti della Philips. Nelle previsione i primi 15 avrebbero dovuto cominciare a prestare servizio già a partire dal prossimo mese di set- tembre. [F. Lomb.] Daewoo Ra•clonl &erva•lo a Meda (MI) P.zza Clniuur- llllg. VIa dtlllla Collina, 514 A.I!R!ONO (Hl) Auto Nobili 120 A IOVISIO MASCIAGO (P«) Auto De Piccoli \ Vla0nlo,66 11 MEDA nelllll!!lll! dlluglllu llpl!ll'tl --=be

Transcript of Martedì 1998 Miglior assistenza agli anziani Il Comune dà ... · in via S. Anastasia e via Lecco...

Page 1: Martedì 1998 Miglior assistenza agli anziani Il Comune dà ... · in via S. Anastasia e via Lecco snodandosi attraverso via Blandoria, Parmenide e Ra gazzi del '99 (ad est della

Martedì 21Iuglio 1998 Monza APRE IL 15 OTTOBRE IL CENTRO DIURNO INTEGRATO PRESSO L'OPERA PIA BELLANI

Miglior assistenza agli anziani Disponibili venti posti: consentirà agli utenti di ricevere le cure durante il giorno e poi di far ritorno in famiglia Servizio di Fabio Lombardi MONZA - Aprirà il 15 ottobre, presso l'Opera Pia Bellani di via Lipari, il primo centro diurno integrato per l'assistenza agli anziani. Venti posti che saranno a disposizione di altrettanti soggetti affetti da difficoltà psicomotorie. Gli assistiti saranno ospitati presso le strutture di via Lipari nelle ore diurne per essere riaccom­pagnati, a casa dei parenti, la sera. << Si tratta di un di un risultato estremamente importante che si conforma ai modelli più at­tuali e moderni di assistenza agli anziani», commenta l'assessore alle politiche sociali, Gianpietro Mosca. << Questo centro diurno inte­grato permetterà di mantenere, il più possibi­le, queste persone presso il proprio domicilio pur consentendo di ricevere le cure e l'atten­zione adeguata nelle ore diurne•• . Un modello assistenziale che va affermandosi in gran parte del mondo, permettendo di conciliare varie esigenze: la necessità dell'anziano di mantene­re il contatto con l'ambiente familiare, l'esigen­za di ricevere cure adeguate (non sostenibili a casa propria), permettendo ai parenti di svol­gere le normali attività lavorative. Benefici te­rapeutici che si sposano con i costi inferiori che questo sistema di assistenza comporta. << Il potenziamento di questo genere di struttu­re è reso necessario se si analizzano i dati rela­tivi all'età e alle condizioni della popolazione monzese», aggiunge l'assessore. Gli ultra se-

santacinquenni presenti sul territorio sono 21.721 (pari al 18,26% dei residenti) di cui il 61,08% donne e il 38,92% uomini. Un divario tra sessi che si fa ancora più evidente salendo con l'età. Tra gli utra ottantenni il 25,17% è co­stituito da maschi ed il restante 73 ,83% da fem­mine. Ma i dati più significativi, dal punto di vista socio assistenziale, rivelano che il 33,88% degli anziani con più di 65 anni (pari a 7.371 unità) vive da solo. Il 75% di questi è affetto da malattie croniche ed il 31% da gravi disabilità. I 20 posti del centro diurno integrato saranno a disposizione di altrettanti utenti i cui nomina­tivi saranno indicati dai servizi sociali di Mon­za. Gli operatori dell'Opera Pia Bellani avran­no il compito di verificare l'idoneità delle ri­chieste. Il Comune si accollereà i costi del ser­vizio di trasporto e la copertura di una quota della retta giornaliera (50 mila lire) in maniera inversamente proporzionale rispetto alle pos­sibilità economiche dei pazienti (i più poveri pagheranno di meno). << Gli anziani - commenta il professar Giuseppe Fassina, presidente del­l'Opera Pia Bellani - troveranno posto nelle ora diurne dal lunedì al venerdì ed il sabato matti­na. Al tremine di questi orari saranno riportati presso le loro famiglie. Uno sforzo che noi e l'amministrazione comunale ci siamo accollati non potendo attendere· l'arrivo di alcune sov­venzioni della Regione». Un servizio che va ad aggiungérsi ai 120 posti letto di residenza sani­taria assistita, già disponibili presso la struttu­ra di via Lipari. L'assessore Gianpietro Mosca e Giuseppe Fassina dell'Opera Pia Bellani. (Ferranti)

~

Le nuove possibilità di lavoro

Servizio di Luca Fumagalli MONZA- Fino all'anno scorso si iscriveva chi, in passato, non era riuscito ad arrivare alla li­cenza elementare, oppure a quella media. Dal prossimo mese di settembre sarà, in par­te, ancora così, ma completa­mente diversi saranno presup­posti e sviluppi. Monza dice ad­dio alle vecchie <<150 Ore», isti­tuite nel 1976 per permettere agli adulti di conseguire un di­ploma sfuggito per i motivi più diversi e personali. La nuova organizzazione didattica porta un nome molto ufficiale, Cen­tro Territoriale Permanente per l'Educazione degli Adulti, una definizione nella quale

può rientrare di tutto e di più, e nasce in seguito all'emissione di un'Ordinanza Ministeriale, la 455 del 1997. Avrà sede (or­ganizzativa e didattica) presso la scuola media Confalonieri di via San Martino della preside Maria Grazia Re, che ha ospita­to la scuola degli adulti fm dal primo giorno. <<Le novità sono tante e sostan­ziali - inizia a spiegare Laura Morasso, coordinatrice delle << 150 Ore•• -.La prima novità ri­guarda il bacino di utenza che viene ora esteso agli otto comu­ni del Distretto Scolastico 63 con i quali dovranno essere at­tivate forme di collaborazione per propagandare il centro per­manente. Le seconda è relativa all'età di chi si può iscrivere: la

frequenza è aperta, e gratuita, a tutte la persone che abbiano compiuto 15 anni, uno di meno rispetto alle << 150 Ore». Dal punto di vista didattico, invece, il quadro si è complicato ed è diventato molto interessante». Per la prima volta, l'offerta for­mativa di quelle che erano le << 150 Ore» non sarà rivolta sol­tanto a chi è sporvvisto di li­cenza elementare o media, ma anche a tutti coloro che, anche se in possesso di un titolo di studi, vorranno <<rientrare in formazione - continua Laura Morasso -, per aggiornarsi dal punto dii vista culturale oppu­re, molto più concretamente, per migliorare la propria condi­zione lavorativa. Il centro terri­toriale offrirà corsi personaliz-

zati, nel senso che, attraverso un colloquio orientativo. chi si iscrive ai corsi potrà dimostra­re le competenze di cui è già in possesso, evitando quindi di frequentare lezioni in cui risul­terebbe già preparato•> . L'ottica è la stessa del progetto Siria, realtà didattica sviluppata alla scuola serale dell'Hg Mosé Bianchi dove gli studenti godo­no di <<crediti formativi». La nuova parola chiave è riqua­lificazione, per poter avere nuove chance all'interno del contesto sociale e lavorativo: <<il centro lavorerà con i suoi docenti, con gli alfabetizzatori per i cittadini stranieri che hanno necessità di imparare la lingua italiana, ma soprattutto con alcune agenzie formative,

pubbliche e private, che 'lavora­no sul territorio brianzolo». Ipsia (la scuola superiore mon­zese che già da un anno sta sprimentando un livello inte­ressante di autonomia), Ecfop (Ente cattolico di formazione professionale) e Fondazione Clerici di Brugherio saranno i partner del nuovo Centro Ter­ritoriale monzese, «con i quali formulare progetti integrati di orientamento al lavoro e di ri­qualificazione professionale -conclude Laura Morasso -.Per capire la consistenza della do­manda di formazione, dovrem­mo lavorare in sintonia anche con il Centro Lavoro Brianza. Partiamo per un progetto i cui sviluppi sono tutti da verifica­re».

MONZA- Le prove tecni­che di didattica del nuo­vo Centro Territoriale di Educazione Permanente sono già state fatte du­rante l'anno scolastico appena concluso. Prove relative alla nuova fron­tiera di quelle che erano le << 150 Ore»: la riqualifi­cazione professionale e l'orientamento lavorati­vo. Prove ·realizzate en- · trambe, con successo, in collaborazione con l'·E- · cfop (Eh te ·cattolico" di · formazione professiona­le). Il primo caso tocca molto da vicino la città di Monza e ha riguardato un progetto di riqualificazio­M professionale (svolto in !!€llléil:Hmii!i@fi@ Mn l'As sociazione Serviz i­Formazione e i sindacati) indirizzato a 25 dipen­denti cassintegrati della Philips (23 donne e 2 uo­mini). Il progetto ha per­messo a questi lavoratori di conseguire la licenza media, ma non solo: le le- · zioni prevedevano un corso intensivo di alfabe­tizzazione informatica. In fondo al progetto sono arrivati in 23, tutti diplo­mati con ottimo.

LA PROPOSTA PRESENTATA AL SINDACO DAL COMITATO S~pNTANEO PER EVITARE L'ISOLAMENTO

amificare la pista cic abi e di via e ibertà

Più recente, e rivolto ad un differente target di studenti, è il Progetto Work al quale hanno par­tecipato 13 persone, 9 delle quali erano donne straniere. Novanta ore di informatica, sessanta ore di orientamento lavorati­vo, conseguimento della licenza media e maggiori possibilità di inserimen­to nel tessuto socio-lavo­rativo brianzolo. Il Pro­getto Work è un esempio perfetto e preciso di quanto proporrà da set­tembre il Centro Territo­riale Permanente.

[Lu.Fu.]

le ciclabili già esistenti in via S. Anastasia e via Lecco snodandosi attraverso via Blandoria, Parmenide e Ra­gazzi del '99 (ad est della ferro­via) e via Confalonieri (ad ovest della ferrovia). Una proposta presentata dagli esponenti del Gruppo sponta­neo Libertà di cui è presidente Maurizio Resseghini, al sinda­co Roberto Colombo, all'asses­sore alla programmazione ur­banistica, Daniela Tomé, a tut­ti gli assori ed ai capigruppo del consiglio comunale. <<La nostra proposta - si legge al­l'interno del documento - inte­ressa il quartiere Libertà, svi­luppato sull'asse del viale omonimo e situato al margine nord-est del territorio comu­nale. Una zona isolata dal cen­tro cittadino (a causa della li­nea ferroviaria Monza-Lecco) con il solo unico collegamento tramite il cordone ombelicale del sottopasso. Un tunnel più volte balzato all'attenzione del­la cronaca locale per i gravi in­cidenti capitati ai ciclisti. Un sottopasso che in molti percor­rono quotidianamente in bici- ' eletta senza poter usufruire di una minima protezione dall'in-

tenso traffico automobilisti­co». <<Un passaggio- aggiunge il documento - che molti (an­ziani e bambini che si recano alle scuole della zona) rinun­ciano ad attraversare a piedi, perchè il perc!orso pedonale

che costeggia il sottopasso non è dei più agevoli e non suffi­cientemente isolato». Il Comi­tato sottolinea come si potreb­bero unire le piste ciclabili esi­stenti in via S. Anastasia e via Lecco attraverso un percorso

PALLA VOLO l LA PROMESSA DELIA PRO VICTORIA AL LAVORO IN VISTA DEGLI EUROPEI JUNlORES

Cazzaniga, il puledro si veste di azzurro

L'azzurro Roberto Cazzaniga. (Foto Santi)

MONZA - Un monzese in paradiso. Roberto Cazzaniga, 18 anni, fuorima­no della Pallavolo Pro Victoria, è a un passo dal toccare il cielo per un dito. Dopo varie convocazioni ai raduni del­la nazionale juniores (grandi calderoni dove fmiscono tutti le giovani promes­se del volley nostrano, per poi arrivare a selezionarne 12), il giovane bianco­verde si è conquistato la fiducia del se­lezionatore federale, Fausto Polidori, che l'ha messo in lista tra quelli che parteciperanno, dal 4 al 20 di agosto al raduno collegiale che preparerà la squadra in vista dei campionati euro­pei di categoria (si disputeranno a set­tembre, a Brno, Repubblica Ceca). Ra­duno che prevede uno stage di con­fronto tra i pari età della nazionale ar­gentina. Nato a Milano il 28 ottobre 1979, Cazzaniga ha scoperto la pallavo­lo con la maglia biancoverde della pro Victoria, società che l'ha tesserato nel '91, a soli 12 anni. In sette anni, la gio­vane promessa della Pro, ha bruciato la strada, passando dalle categorie gio­vanili, alla Prima Divisione e all'esor­dio (durante la stagione appena con-

elusa con la retrocessione) in serie B2. Una vetrina importante, di livello na­zionale, che gli è servita per venir con­vocato a quattro stage con la nazionale azzuna, prima di scoprire di essere tra i 16 che Polidori terrà ai suoi ordini per due settimane. Si tratta di ragazzi provenienti da società del calibro del­l'Alpitour Cuneo, di Casa Modena, del­la Piaggio Roma, della Sisley Treviso. Realtà di primo piano del volley nazio­nale, dove Cazzaniga rappresenterà l'outsider di provincia. Il suo futuro , però, potrebbe portarlo lontano dalla rete della società di Monza (fondata nel1980 all'interno dell'oratorio di San Biagio). Il 28 luglio infatti, Cazzaniga sarà in palestra a Cuneo, per un provi­no con l'Alpitour. Mentre Cazzaniga sogna gli Europei e suda per conqui­starseli, la Pro Victoria sta impostando la squadra per affrontare ad ottobre la serie C. Preso al volo l'allenatore (Mas­simo Eccheli, che ha abbandonato la panchina del Gonzaga Milano), man­cano ancora parecchi ritocchi alla ro­sa.

[Luca Fumagalli]

che parta da via Blandoria <<al­le spalle dell'istituto Mapelli, è una strada sterrata che potrab­be essere già percorsa a piedi ed in bicicletta»; prosegua in via Parmenide <<di recente si­stemazione in conseguenza

delle nuove edificazioni e alle ristrutturazioni insistenti sul­l'area della Cascina Villora, dovrà essere modificata nella sua sezione, ricavando nella larghezza disponibile lo spazio per disegnare la pista ciclabi­le»; sino via Ragazzi del '99, <<ha attualmente un calibro stradale che consentirebbe, con modeste modifiche, di ri­cavare sul lato nord (confinan­te con gli impianti sportivi del Monzello) lo spazio necessa­rio». Il Piano regolatore, at­tualmente in fase di adozione, prevede il prolungamento ver­so ovest di via Ragazzi del '99, dall'incrocio di via Amundsen sino al margine della sede fer­roviaria della linea Monza­Lecco, per poi costeggiarla per 250 metri. <<Essendo un tragit­to da realizzare ex nova nulla impedirebbe di prevedere gli spazi necessari alla pista». E' poi pianificata la cotruzione di un attraversamento della linea ferroviaria, tramite un sovrap­passo nella zona compresa tra via Molino S. Michele e via Confalonieri. <<Si dovrà tenere conto della necessità di transi­to di biciclette e disabili». Una volta scesi dalla passerella la pista ciclabile dovrà prosegui­re lungo via Confalonieri sino in via Lecco arrivando alla cor­sia preferenziale che costeggia il Parco di Monza.

62H IL GIORNO

NE MANCANO ANCORA 500 Il Comune dà 50 milioni per realizzare il centro dei malati di Alzheimer MONZA - Cinquanta milioni per proseguire nella realiz­zazione del centro diurno integrato per l'assistenza a ma­lati di Alzheimer. E' la cifra che l'assessore alle politiche sociali, Gianpietro Mosca spera di poter reperire tra le pieghe del bilancio. <<Avevamo richiesto all'associazione Alzheimer di Monza e Brianza la presentazione di un piano di fattibilità che è stato attentamente analizzato», ha aggiunto l'assessore. Per il completamento della palazzina di via Molise, occor­re una cifra valutabile intorno ai 500 milioni. Sfumata la possibilità di usufruire di un fondo regionale Frisl pari a 600 milioni (200 a fondo perduto e 400 da resti­tuire) si stanno studiando le strategie che possano porta­re alla copertura dei costi previsti. «La Provincia si è impegnata per la fornitura degli arre­di», commenta Giovanna Quinto, presidente dell'associa­zione Alzheimer Monza e Brianza. <<Qualora riuscissimo a recuperare i soldi necessari, la struttura di via Molise potrebbe cominciare a funzionare già dall'anno prossimo». Un progetto notevole, il primo in Lombardia che vede la realizzazione di un centro di questo genere slegato da una Rsa (residenza sanitaria assistita). <<Qui potranno trovare posto fisso 20 malati di Alzheimer mentre altri 10 saranno sottoposti a rotazione». In via Molise saranno attivi vari servizi, tra i quali: una palestra, un centro di riabilitazione e una zona riservata all'animazione. Una struttura quanto mai necessaria se si' pensa che, solo in Monza, la popolazione anziana affetta da Alzheimer oscilla tra le 1.000 e le 1.300 unità. <<Mi auguro- ha aggiunto l'assessore- che si possa trovare una soluzione che non si limiti ad assegnare fondi 'una tantum' ma che possa garantire un sostegno continuo al centro».

[F. Lomb.]

Mobilitati Per celebrare i Diritti dell'Uomo MONZA - Libri in biblioteca, opuscoli nelle scuole, una mostra fotografica ed un servizio sull'informatore comu­nale. Monza si sta preparando alle celebrazioni che si svolgeranno, in tutto il mondo, il10 dicembre, in occasio­ne dei 50 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. <<Un documento fondamentale - commenta l'assessore Pierfranco Maffé - formulato al termine della seconda guerra mondiale. Un testo contenente i principi che do­vrebbero contraddistinguere la vita di ciascun uomo. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (il cui testo capeggia anche nell'aula del consiglio comunale) si svi­luppa, infatti su due livelli: uno civile e politico, l'altro riguarda la sfera economica, sociale e culturale». Il consiglio comunale ha deciso di aderire all'iniziativa, promossa da Amnesty International, acquistando 15mila opuscoli informativi (con una spesa di 4 milioni e mezzo sostenuta dal Comune) che verranno distribuiti nelle scuole medie e superiori di Monza, ma si sta studiando la possibilità di estendere l'iniziativa alle scuole elementari (secondo quanto proposto da un emendamento avanzato dal consigliere di Rifondazione Comunista Vincenzo Ascrizi, ed approvato dal assemblea cittadina). «Verranno promosse iniziative differenziate a second~ delle necessità di ogni livello scolastico. Abbiamo pe!Hiàè to, inoltre di sollecitare il sistema bibliotecario affinché acquisti alcuni testi relativi all'argomento», aggiunge l'assessore. ' · • · · •'" L'amministrazione metterà, inaltN a dispomione dìA:m, nesty lnternational alcuni spali necessari ad allestire una mostra foto~afi.ca che mostrerà come molti diritti che la nostra soc1età ritiene ormai inalienabili siano tut­t'ora violati in viarie partì del mondo.

[F. Lomb.]

Moto Guzzi Chiesta mediazione della Regione MONZA - Slitta a martedì 28 luglio l'incontro presso il Ministero del lavoro, tra i rappresentanti sindacali ed i vertici della Moto Guzzi. Il vertice capitolino previsto per oggi è stato rinviato per lasciare posto ad un incontro che si terrà questo pomerig­gio, presso l'assessorato alle attività produttive della Re­gione. «Nulla di strano - commentano i rappresentanti dei lavo­ratori - la Moto Guzzi, sindacati regionali e territoriali della Brianza e del lecchese avevano richiesto la media­zione della Regione». La Moto Guzzi, con un comunicato diffuso nei giorni scorsi, ha ribadito la ferma intenzione di trasferirsi a Monza. Questa collocazione presenterebbe infatti molti vantag­gi: la vicinanza alle maggiori tratte autostradali (senza l'assillo dell'attraversamento di Lecco che attualmente crea parecchie difficoltà all'azienda), strutture produttive moderne che faciliterebbero l'incrementro di produzione (la Moto Guzzi prevede di salire dai 6.000 veicoli attual­mente realizzati a 20.000 entro il 2.000) incremento im­pensabile all'interno del vecchio stabilimento di Mandel­lo al Lario. In gioco il rispetto dei tempi di reindustrializzazione pre­visti da Philips e dalla Moto Guzzi. Una manovra che consentirà di reimpiegare 265 dipen­denti della Philips. Nelle previsione i primi 15 avrebbero dovuto cominciare a prestare servizio già a partire dal prossimo mese di set­tembre.

[F. Lomb.]

~l~DAEWOO

Daewoo Ra•clonl &erva•lo a Meda (MI) P.zza Clniuur­llllg. VIa dtlllla Collina, 514 ~-~

A.I!R!ONO (Hl) Auto Nobili VlaV.rd~ 120

A IOVISIO MASCIAGO (P«)

Auto De Piccoli \ Vla0nlo,66

11 MEDA

nelllll!!lll!

dlluglllu

llpl!ll'tl --=be

Administrator
Evidenziato
Administrator
Evidenziato
Administrator
Evidenziato
Administrator
Evidenziato