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edizioni la meridiana p a r t e n z e Una proposta per educare i bambini Mark T. Greenberg Carol A. Kusché EMOZIONI PER L’USO

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ISBN 978-88-6153-077-5

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Una proposta per educare i bambini

Mark T. GreenbergCarol A. Kusché

EMOZIONIPER L’USOAncora sulle emozioni!!! Calma, questo non è un libro come gli altri.

Nessuna teoria, ma concretamente una proposta, o meglio un programma pereducare all’apprendimento sociale ed emotivo.Sì, un vero programma di lavoro per imparare a gestire le emozioni distruttive,i tre veleni della mente: rabbia, desiderio e illusione. La proposta contenutain queste pagine è, infatti, una rielaborazione per gli educatori italiani delprogramma di prevenzione Promoting Alternative Thinking Strategies (PATHS,cioè “percorsi”), adottato in molteplici scuole dell’infanzia e primarie negliStati Uniti e in diversi altri Paesi del mondo, per la sua particolare efficacia.Il programma PATHS ha l’obiettivo di migliorare la comprensione e ilriconoscimento delle emozioni, incrementare le abilità di pensiero e diminuirei problemi comportamentali, stabilendo e mantenendo relazioni positive.Insomma, prevenire è sempre meglio che curare, ma educare è sempre meglioche prevenire. E, comunque, sia chiaro: servono efficaci tecniche pedagogiche,ma soprattutto la capacità degli educatori di entrare in relazione con i ragazzi.A questo può servire, allora, un testo di “emozioni per l’uso”: a offrire strategieefficaci per gli educatori che vogliano migliorare la relazione con se stessi econ gli altri.

Mark T. Greenberg, Ph.D., è fondatore e direttore del “Centro di ricerchesulla prevenzione per la promozione dello sviluppo umano” e professore dipsicologia dello sviluppo alla Pennsylvania State University. Fra i pionieri nelcampo dell’educazione socio-emotiva, è uno degli esponenti di spicco delCASEL (Collaborative for Academic, Social, and Emotional Learning) e autoredi più di 100 tra articoli e capitoli che coniugano i suoi interessi per lo sviluppodel bambino e la prevenzione dei comportamenti aggressivi.�Carol A. Kusché, Ph.D., è professore associato �presso �l’University ofWashington e docente presso la Seattle Psychoanalytic Society e il NorthwestCenter for Psychoanalysis.

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Indice Introduzione all’edizione italianadi Davide Antognazza ...................................... 7

Parte PrimaCOS’È PATHS

Strategie per promuovereun pensiero alternativo .................................. 13Come si svolge il programma ........................ 15Breve descrizione dell’intervento .................. 25

Parte SecondaCARATTERISTICHE E ATTUAZIONEDEL PROGRAMMA

PATHS in pratica .......................................... 31Caratteristiche del programma ..................... 35Pianificazione e realizzazione ........................ 45Valutazione .................................................... 51

Parte Terza REVISIONI DEL PROGRAMMAE NUOVE SPERIMENTAZIONI

Revisioni del programma .............................. 61Nuove sperimentazioni ................................. 65Benefici e limiti .............................................. 71Indicazioni per il futuro ................................ 79

APPENDICI

Appendice A .................................................. 83Appendice B .................................................. 89Appendice C .................................................. 92

Bibliografia .................................................... 95

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PARTEPRIMA

Cos’è PATHS

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Strategieper promuovereun pensieroalternativo

In cosa consiste il programmaIl programma denominato Promoting Alterna-tive Thinking Strategies “Strategie per promuo-vere un pensiero alternativo” (PATHS inseguito), è un intervento integrato che mira apromuovere nei bambini in età scolare le compe-tenze emotive e sociali e a ridurre i problemi diaggressività e di comportamento, potenziando altempo stesso i processi educativi in aula. Taleprogramma educativo di prevenzione universalepluriennale è stato messo a punto per essere uti-lizzato da educatori e psicologi. Sebbene essen-zialmente strutturato come percorso scolastico, ilprogramma prevede informazioni e attività chepossono essere utili anche ai genitori.

Obiettivi del programma

Il programma PATHS è pensato per l’utilizzo inambito scolastico con i bambini della scuoladell’infanzia ed elementare. È stato verificatosul campo e sperimentato sia su bambini fre-quentanti un regolare percorso di studi, sia inalunni con esigenze speciali (sordi e ipoacusici,con difficoltà di apprendimento, emotivamentedisturbati, con ritardo mentale lieve e iperdo-tati). In teoria, il suo avvio dovrebbe coincidere

con quello della scolarizzazione e proseguirefino all’ultimo anno della scuola primaria.

I contenuti del programma

Il programma PATHS, che si consiglia di pro-porre tre volte alla settimana per almeno 20 o30 minuti alla volta, fornisce agli insegnantilezioni, materiali e istruzioni ispirati ad unapproccio evolutivo, che mirano a promuoverenegli allievi l’alfabetizzazione emotiva, l’auto-controllo, la competenza sociale, a fare in modoche riescano a stabilire relazioni positive con iloro pari e ad acquisire capacità di problem sol-ving interpersonale. Uno degli obiettivi fonda-mentali nel promuovere tali abilità evolutive èla prevenzione o la riduzione dei problemi com-portamentali ed emotivi. Le lezioni di PATHScomprendono istruzioni per identificare e defi-nire ed esprimere le emozioni, stabilirne l’inten-sità, gestirle, comprendere la differenza fraemozioni e comportamenti, rimandare la grati-ficazione, controllare gli impulsi, ridurre lostress, stimolare il dialogo interiore, leggere einterpretare le situazioni sociali, comprendere ilpunto di vista altrui, utilizzare strategie decisio-nali e di problem solving, avere un atteggia-mento positivo nei confronti della vita, acqui-sire coscienza di sé e, inoltre, abilità comunica-tive non verbali e verbali1. La formazione agliinsegnanti è garantita attraverso seminari delladurata di due o tre giorni e incontri bisettima-nali con i consulenti del programma.

I risultati del programma

È stato dimostrato che il programma PATHSincrementa i fattori protettivi e riduce i fattoridi rischio comportamentali. In sede di valuta-zione sono stati messi in evidenza migliora-menti significativi per i bambini che hanno ade-

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1. Goleman, 1995.

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rito al programma (sia frequentanti un regolarecorso di studi, sia inseriti in classi speciali e/oaffetti da sordità) rispetto ai soggetti del gruppodi controllo nelle seguenti aree:

• maggiore autocontrollo;• maggiore comprensione e riconoscimento

delle emozioni;• maggiore capacità di tollerare la frustrazione;• uso di più efficaci strategie di risoluzione dei

conflitti;• maggiori capacità di mediazione e di pianifi-

cazione;• meno sintomi di ansia/depressione (secondo

quanto riferito dagli insegnanti di sostegno);• meno problemi di condotta (secondo quanto

riferito dagli insegnanti di sostegno);• meno sintomi di tristezza e di depressione

(secondo quanto riferito dai bambini conbisogni speciali);

• minor numero di problemi di condotta, com-presi episodi di aggressività (secondo quantoriferito dai bambini).

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Breve descrizionedell’intervento

Il programma PATHS è costituito da unmanuale di istruzioni, sei volumi di lezioni,immagini, fotografie, poster, carte delle emo-zioni e materiale aggiuntivo. PATHS è suddi-viso in tre aree principali: 1) prontezza e auto-controllo, 12 lezioni dedicate all’abilità di agire(o reagire) prontamente e allo sviluppo dellacapacità di autocontrollo; 2) sentimenti e rela-zioni, 56 lezioni dedicate all’insegnamento dellaconsapevolezza emotiva e della comprensioneinterpersonale (cioè l’intelligenza emotiva); 3)problem solving cognitivo interpersonale, 33lezioni che descrivono undici passaggi atti afavorire il problem solving interpersonale.Altre due aree a cui viene riservata attenzione inPATHS riguardano la costruzione di un’auto-stima positiva e il miglioramento della comuni-cazione/relazione tra pari. Invece di avere unitàdistinte su questi ultimi due argomenti, si è pre-ferito inserire alcune lezioni in ciascuna delletre unità principali. È inoltre presente un’UnitàSupplementare contenente 30 lezioni che riesa-minano e ampliano i concetti di PATHS trattatinelle tre aree principali. Le varie unità diPATHS coprono, dunque, cinque sfere concet-tuali:

• l’autocontrollo;• la consapevolezza emotiva;• l’autostima positiva;• le relazioni;• le abilità di problem solving interpersonale.

Ciascuna di queste sfere ha diversi sotto-obiet-tivi, secondo il particolare livello di sviluppo e iparticolari bisogni dei bambini che formano igruppi oggetto dell’intervento. PATHS è un programma flessibile e ampliabileche consente lo svolgimento delle 131 lezioninell’arco di un periodo di 5 anni. Va tuttaviapuntualizzato che non necessariamente cia-scuna lezione equivale ad un’unica sessione: inrealtà, in base alle esigenze particolari di cia-scuna classe, una lezione di PATHS può occu-pare da una a cinque o anche più sessioni. Perciascuna lezione vengono fornite immagini efotografie.

Allo scopo di favorire la generalizzazione deicontenuti e la ripresa degli stessi anche al difuori dall’ambito scolastico, durante le lezionivengono forniti periodicamente esempi dicomunicazioni da inviare alle famiglie e infor-mazioni per i genitori, che possono essere utiliz-zate a discrezione dell’insegnante. Sempre conl’intento di coinvolgere i genitori, vi sonoinoltre delle “attività da svolgere a casa” (in ver-sioni diverse in base all’età degli allievi) che ibambini possono sperimentare in famiglia (peresempio, chiedere alla mamma o al papà o adun altro adulto in quale occasione si sono sentitiorgogliosi – vedere Appendici A e B).

Conferme dell’efficaciadel programmaGli autori del presente testo hanno condotto trestudi con gruppi di controllo randomizzati con-trapposti a gruppi sperimentali (utilizzando datiraccolti prima e dopo un anno di intervento edei follow-up). In questi studi sono stati coin-volti tre diversi tipi di campione quali soggettinon udenti/ipoacusici, soggetti normodotatifrequentanti classi regolari e, infine, soggettiinseriti in percorsi di sostegno educativo.

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Incremento dei fattori protettivi

In tutti e tre gli studi clinici, l’impiego del pro-gramma PATHS ha notevolmente incrementatonei bambini che vi hanno partecipato (messi aconfronto con quelli del gruppo di controllo) lacapacità di:

• riconoscere e comprendere le emozioni;• comprendere i problemi sociali;• sviluppare soluzioni alternative efficaci;• ridurre la percentuale di soluzioni aggres-

sive/violente.

Per tutti e tre i gruppi di bambini, gli insegnantiriportano miglioramenti significativi nelleseguenti aree:

• autocontrollo;• consapevolezza emotiva;• capacità di tollerare la frustrazione;• uso di strategie efficaci nella risoluzione dei

conflitti.

I test cognitivi indicano che PATHS determinamiglioramenti nelle seguenti abilità:

• abilità di programmazione per la risoluzionedi compiti complessi in bambini normali econ bisogni speciali (disegno con cubi e ana-logie del Test di Abilità Cognitive dellaWISC-R, ossia la Scala di Intelligenza Wech-sler per bambini, riveduta; test non sommini-strati ai soggetti non udenti/ipoacusici);

• flessibilità cognitiva e bassa impulsività neicompiti non verbali (codifica della WISC-R);

• incremento della capacità di lettura nei bam-bini piccoli non udenti.

Diminuzione del disadattamento

Ad un anno dall’intervento gli insegnanti riferi-scono di aver notato un decremento nelle diffi-coltà comportamentali consistente in:

• riduzione dei sintomi di interiorizzazione(tristezza, ansia e introversione) nelle classicomposte da bambini con bisogni speciali;

• riduzione dei sintomi di esteriorizzazione(comportamenti aggressivi e di disturbo)nelle classi che attuavano una programma-zione differenziata.

Ad un anno dall’intervento, gli allievi (nelleclassi regolari e in quelle con bisogni speciali)riferiscono di aver riscontrato una modifica diproblemi comportamentali quali:

• riduzione dei sintomi di tristezza e depres-sione (test del Child Depression Inventory);

• minor numero di problemi di condotta.

Risultati del“National Fast TrackDemonstration Program”Il programma PATHS/Fast Track (una versioneaggiornata di PATHS che mantiene gli elementifondamentali del programma originale) è lacomponente centrale dell’intervento preventivodenominato Fast Track. Si tratta di un pro-gramma di intervento integrato i cui obiettiviincludono la prevenzione dell’aggressività edella delinquenza e la promozione della compe-tenza sociale e scolastica. Il programma FastTrack segue un approccio longitudinale ed ècondotto in quattro differenti aree degli StatiUniti (Seattle, Nashville, Durham e zone ruralidella Pennsylvania). I risultati al termine delprimo anno di scuola elementare (dopo un

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anno di implementazione) indicano che nellescuole in cui si opera con PATHS vi è un piùalto livello di adattamento sociale (rispetto allescuole che fungono da gruppo di controllo) evi-denziato da dati positivi circa le seguentidimensioni:livelli più bassi di aggressività tra pari (risultatoriscontrato dalla valutazione degli stessi allievitramite indagine sociometrica);diminuzione dei comportamenti indisciplinati(secondo quanto riferito dagli insegnanti);miglioramento del clima di classe (secondo lavalutazione di osservatori esterni).

ConclusioniÈ stato dimostrato che PATHS supporta i fat-tori protettivi e riduce il rischio di comporta-menti inadeguati in un’ampia tipologia di bam-bini di scuola primaria. Inoltre tali risultati sonostati confermati incrociando le valutazioni degliinsegnanti, le autovalutazioni, i test e i questio-nari somministrati ai bambini e, infine, le valu-tazioni autonome degli osservatori esterni.

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PATHS in pratica

Finalità e obiettivi misurabiliLa finalità complessiva del Programma PATHS èla riduzione dei comportamenti aggressivi e pro-blematici tramite la promozione delle compe-tenze sociali ed emotive nei bambini di scuolaprimaria. Più comunemente nota come intelli-genza emotiva, tra i fattori protettivi specifici checostituiscono l’obiettivo dell’intervento vi sonol’autocontrollo, la consapevolezza emotiva, unapositiva autostima, rapporti adattivi con i pari eabilità di problem solving interpersonale. Taliabilità, a loro volta, forniscono ai bambini glistrumenti necessari affinché essi siano in condi-zione di agire con maggior efficacia nella sferainterpersonale (per esempio, con i pari a scuola,in famiglia, nel contesto comunitario, ecc.) e dimigliorare il profitto durante gli anni della scuolaelementare. Altra importante finalità di PATHSè migliorare il clima di classe (comprendendoanche i rapporti fra allievi e insegnanti) in mododa facilitare l’apprendimento e l’interiorizza-zione dei valori pro sociali.

Per meglio chiarire, tra gli obiettivi specifici diPATHS vi sono:

• Autocontrolloaumento dell’autocontrollo, ossia dellacapacità di calmarsi e fermarsi a riflettereprima di intraprendere un’azione, in modoparticolare quando si è turbati.

• Consapevolezza emotiva, capacità di compren-sione e regolazione

sviluppo della capacità di comprendere e

utilizzare un vocabolario adeguato per l’e-spressione di emozioni e stati d’animo;aumento della capacità di riconoscere einterpretare sentimenti e punti di vistapropri e altrui;promozione di empatia, considerazione erispetto per gli altri;sviluppo della capacità di riconoscere ecapire in che modo il proprio comporta-mento ha influenza sugli altri.

• Problem solving sociale e relazioni tra pari aumento della conoscenza e della capacitàdi applicare le fasi del problem solvingsociale, allo scopo di prevenire e/o risol-vere i problemi e i conflitti nei rapportiinterpersonali;promozione delle abilità di problem sol-ving creativo e di pensiero critico inambito scolastico.

• Clima di classe, promozione di valori positivi ebuone relazioni

miglioramento del clima di classe permigliorare i risultati scolastici, relazioniequilibrate tra pari e un atteggiamentopositivo nei confronti della scuola;sviluppo di un atteggiamento positivo eresponsabile verso la scuola, la comunità everso se stessi.

Si ritiene che tali obiettivi specifici siano tra ifattori chiave in grado di indirizzare l’interventoverso i risultati ricercati a breve e lungo termineossia: 1) diminuzione della sintomatologia com-portamentale ed emotiva (comportamentoaggressivo o sintomi di depressione/ansia), 2)crescita sotto il profilo prosociale ed emozio-nale, 3) stabilirsi di relazioni positive tra pari einfine 4) conseguimento di un atteggiamentopositivo nei confronti della scuola.

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Fattori di rischio e fattori pro-tettivi oggetto dell’interventoVi sono una serie di rischi e fattori protettivi,riferibili in modo specifico al bambino, chePATHS tiene particolarmente in considerazionee che dovrebbero facilitare la prevenzione difuturi atteggiamenti devianti, violenza e dipen-denze. Questi si possono riassumere come diseguito:

1. È ben noto che l’impulsività (cioè lo scarsoautocontrollo) è connessa all’aggressività,all’assunzione di rischi e allo scarso rendi-mento scolastico, tutti reali fattori di rischioche possono essere precursori di futuri com-portamenti devianti.

2. Riconoscere, definire e ripensare i propristati d’animo rende meno probabile la tra-sformazione delle emozioni in reazioni orien-tate all’azione (vi sarà cioè maggior controlloa livello corticale rispetto a quello esercitatodal sistema limbico sulle reazioni nei con-fronti delle emozioni forti). Per esempio, ibambini e gli adulti con significativi problemidi condotta, dimostrano minore capacità diespressione delle proprie emozioni e di com-prensione di quelle altrui. Per di più, la con-sapevolezza affettiva dovrebbe accrescere ilprofitto scolastico, uno dei fattori protettiviin precedenza menzionati. Come sottolineatoda Goleman (1995): “… l’intelletto non puòlavorare al meglio senza l’ausilio dell’intelli-genza emotiva.”10

3. L’empatia, il rispetto per il prossimo e lacapacità di comprendere in che modo il pro-prio comportamento influenzi quello deglialtri sono fattori importanti nell’auto-inibi-zione del comportamento antisociale. È statodimostrato, ad esempio, che il tasso di recidi-vità criminale si riduce in modo significativo

quando agli adolescenti “difficili” si insegnaa sostenere il ruolo e ad assumere la prospet-tiva delle loro vittime. Inoltre tali abilitàinterpersonali facilitano la capacità di stabi-lire relazioni positive e adattive con gli altri,fattori che, a loro volta, fanno sì che gli indi-vidui avvertano un maggior senso di apparte-nenza ai gruppi prosociali.

4. Avendo acquisito le abilità di problem sol-ving adattivo e la pratica nel farne uso, è piùprobabile che bambini e adolescenti vi fac-ciano ricorso quando sono turbati, messisotto pressione dai pari e così via, piuttostoche lasciarsi andare ad azioni impulsive(come, ad esempio, assumere alcool osostanze stupefacenti per “curare” i senti-menti forti o per debolezza a resistere allerichieste di amici). Il saper affrontare situa-zioni problematiche (coping) e la positivitànelle relazioni con i pari si sono dimostrateentrambe in grado di agire come fattori pro-tettivi per i bambini coinvolti in situazioni distress. Analogamente, le ricerche suggeri-scono che lo sviluppo di tecniche e strategiepiù complesse nella gestione delle emozioniha una grossa influenza sul comportamentosociale del bambino.

5. Si ritiene che gli aspetti “ecologici” conside-rati in PATHS assolvano a molteplici scopiprotettivi. In primo luogo, attraverso preciseistruzioni e tramite l’acquisizione della consa-pevolezza emotiva da parte degli insegnanti edi altre figure del mondo della scuola,PATHS punta a modificare in senso positivola qualità dei rapporti fra personale scolasticoe allievi. Tale cambiamento nella qualità deirapporti è inteso a migliorare l’atmosfera inclasse e a scuola, ad accrescere l’attacca-mento positivo del bambino verso la scuola ei docenti e a diminuirne l’aggressività inambito scolastico. In secondo luogo, serven-dosi di PATHS, gli insegnanti acquisisconomaggior consapevolezza circa i fattori dina-mici che influenzano il comportamento,come pure circa i bisogni emotivi specifici

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10. Ivi, p. 28.

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dei propri allievi “particolari”, riuscendodunque ad essere più empatici e più capaci diintervenire in maniera efficace. In terzoluogo, i bambini acquistano una maggiorecapacità di comprendere gli insegnanti, dirispettarne i sentimenti e di identificarsi con ivalori prosociali dei propri docenti. Infine,quando i bambini sono ascoltati con rispettoda insegnanti e pari, si sentono stimati,apprezzati e parte di un gruppo, elementiche, a loro volta, danno loro la motivazione avalorizzarsi, provare interesse e nutrire senti-menti prosociali nei confronti del gruppo acui appartengono.

Popolazione targetIl programma PATHS è destinato ad una popo-lazione molto giovane – tutti i bambini discuola dell’infanzia e di scuola primaria. L’o-biettivo centrale di PATHS è far sì che i bam-bini crescano capaci, competenti ed equilibratie acquisiscano basi solide e sane prima dell’ado-lescenza.

La prima versione di PATHS fu elaborata neiprimi anni ’80 allo scopo di offrire agli inse-gnanti che lavoravano con bambini ipoacusicigli strumenti necessari per fornire ai loro allievil’istruzione di base; questi bambini erano, ingenerale, carenti dal punto di vista della com-prensione socio-emotiva a causa dei problemidi linguaggio e della mancanza di comunica-zione, perlopiù in famiglia (infatti la maggiorparte dei genitori di bambini non udenti è ingrado di sentire e ha poca dimestichezza con illinguaggio dei segni, mentre la gran parte deibambini non udenti ha difficoltà nel leggere illabiale). Quando iniziammo a lavorare nell’am-bito della scuola, fummo piuttosto sorpresi del-l’entusiasmo dimostrato da insegnanti e diret-tori didattici impegnati con altri gruppi di bam-bini, compresi quelli che seguivano un corsonormale e quelli appartenenti a gruppi con una

serie di bisogni speciali. Molto spesso ci venivachiesto: “Cosa vi fa pensare che ne abbianobisogno soltanto i bambini non udenti?”. Pertanto, sebbene il programma sia stato origi-nariamente elaborato per l’impiego con bam-bini non udenti, nei successivi sedici anni l’o-pera dei curatori è consistita nella valutazione esperimentazione sul campo di versioni aggior-nate di PATHS rivolte ad una vasta gamma disoggetti, compresi gli allievi normodotati equelli con bisogni specifici. In base alle diversefasce di età e alle varie tipologie di soggetti si dàrisalto a sotto-obiettivi e abilità differenziate. IlManuale di istruzioni presenta capitoli distintiin cui vengono fornite indicazioni su comeavviare il programma con gruppi diversi e comeadattare il programma a contesti particolari. PATHS si è dimostrato valido sia nell’ambitodell’istruzione normale che di quella speciale,con bambini di entrambi i sessi. Considerandosoggetti con difficoltà specifiche, PATHS èstato utilizzato efficacemente con varie tipo-logie, compresi i bambini con problemi diapprendimento, con ritardo mentale lieve, nonudenti o ipoacusici e con disturbi emotivi ecomportamentali gravi. Ciò è importante, inquanto è noto che i bambini con questo tipo diproblemi mostrano ritardi nella sfera socio-emotiva e sono a maggior rischio di insorgenzadi disturbi psicologici durante lo sviluppo.PATHS è stato inoltre utilizzato con successoanche nel caso di allievi con profitto al di sopradella norma. I risultati positivi ottenuti dagliallievi normali e con i non udenti sono stativerificati a più riprese.

PATHS è stato applicato con successo sia contutte le classi di una scuola elementare (dallaprima alla quinta) sia con classi singole, comepure con classi di bambini con bisogni specialidalla scuola materna fino al termine della scuolaelementare. Inoltre PATHS ha ricevuto ottimaaccoglienza sia nel settore scolastico pubblicoche in quello privato, da soggetti di ogni statussocioeconomico e da allievi provenienti daun’ampia varietà di contesti etnici, culturali e

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familiari. Crescere nel mondo di oggi è difficileper chiunque e non sono più sufficienti i van-taggi offerti da favorevoli condizioni econo-miche, razziali, culturali o familiari.

PATHS è stato utilizzato efficacemente con variepopolazioni, compresi i bambini normodotatidalla scuola materna all’ultimo anno di scuola ele-mentare, i bambini con bisogni speciali e gli allievicon risultati scolastici superiori alla media, prove-nienti da un’ampia gamma di contesti etnici, cul-turali, socioeconomici e familiari. PATHS è statoutilizzato con soggetti particolari quali non udentie ipoacusici, con problemi specifici di apprendi-mento, con ritardo linguistico, con problemi com-portamentali ed emotivi e con ritardo mentalelieve.

I risultati hanno indicato l’efficacia di PATHSsia come programma di prevenzione che diintervento. Tale doppia funzione risulta partico-larmente utile agli educatori, in quanto le classicomprendono generalmente gruppi compostida bambini bisognosi di qualche tipo di inter-vento e da bambini non “a rischio”, i quali pos-sono tuttavia beneficiare dei programmi di pre-venzione miranti ad indurre un atteggiamentoequilibrato.Sebbene PATHS sia stato sviluppato allo scopodi essere impiegato con bambini di scuolamaterna e primaria, esso è stato inoltre adattatocon successo per i bambini in età prescolare11.PATHS è stato anche utilizzato, ma non fattooggetto di ricerca, con bambini di scuola ele-mentare in situazioni al di fuori dell’orario sco-lastico.

Obiettivo principale di PATHS è l’insegna-mento della competenza sociale ed emotiva aibambini, ma esso prevede anche informazioni eattività che gli insegnanti possono inviare a casaai genitori affinché questi migliorino le loro

conoscenze riguardanti lo sviluppo del bam-bino, e perché possano essere stimolate e rin-forzate le competenze collegate a PATHS che ibambini imparano a scuola (si favorisce così ilprocesso di generalizzazione e trasferimentodell’apprendimento di cui si è parlato in prece-denza). Anche se i genitori non sono conside-rati popolazione target di PATHS, è certamentepossibile proporre contestualmente una serie diincontri o un programma aggiuntivo a loro spe-cificamente indirizzato.

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11. Occorre qui specificare i gradi di istruzione scolastica statunitense.Pre-K (pre Kindergarten) per bambini di 3-4 anni. Kindergarten perbambini di 5 anni. Scuola elementare dai 6 agli 11 anni (grade 1 to 5). Inquesto caso l’adattamento effettuato con bambini in età prescolare hadunque riguardato soggetti di 3 e 4 anni.

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Revisionidel programma

Cambiamenti apportatia PATHS in base ai risultatie alla sperimentazioneIn base a quanto rilevato dalle precedentiimplementazioni e valutazioni, come pure dalfeedback di vari insegnanti e consulenti in loco,si sono apportate modifiche significative al Pro-gramma PATHS prima che esso venisse pubbli-cato. Le modifiche apportate sono state sia dicarattere generale che specifico.

Modifiche generali a PATHS:implementazione di un modellopluriennale

Sebbene le valutazioni condotte fino ad ora suPATHS abbiano comportato implementazionidi un solo anno, il programma venne originaria-mente elaborato come progetto pluriennale.Pertanto le valutazioni circa l’efficacia delmodello non si traducono direttamente inmodifiche concrete. La nostra esperienza e lericerche condotte su altri modelli per la scuolasuggeriscono che un anno di intervento è insuf-ficiente per dimostrare il raggiungimento alungo termine dei maggiori effetti significativi.Inoltre, i responsabili del programma, i diri-genti scolastici e gli insegnanti sono tutti con-cordi nel riconoscere la necessità di metodi diinsegnamento che considerino l’apprendimentoda un punto di vista evolutivo e siano capaci di

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stimolarlo. Impiegare un modello di compe-tenza sociale come PATHS per un annosarebbe come insegnare la lettura per un soloanno; di certo potrebbero esserci dei cambia-menti, ma non sarebbe logico aspettarsi miglio-ramenti continui senza aver fornito istruzionisupplementari di anno in anno a bambinisempre più maturi dal punto di vista cognitivo.Va perciò ribadito che, come sottolineato anchedagli esperti nel campo23, PATHS è soprattuttoun programma pluriennale.

Modifiche specifiche a PATHS

Attenzione ad una autostima positiva e allerelazioni tra pari. Nel corso del primo anno diimplementazione divenne chiaro che il pro-gramma si concentrava eccessivamente sui pro-blemi e non riservava sufficiente attenzione inpositivo alle aree dell’autostima e della comuni-cazione tra pari. Di conseguenza la versioneattuale di PATHS contiene un’attività quoti-diana da utilizzarsi in ciascuna lezione, daltitolo “Il Bambino del giorno”24. Nel giorno incui tale attività viene introdotta per la primavolta (nel corso di una delle prime lezioni), sidiscute del concetto del complimentarsi e deidiversi tipi di complimenti da rivolgere. Inoltre,l’insegnante e i bambini discutono di come ci sisente nel ricevere complimenti e si scambiano iruoli per capire cosa fare quando si riceve uncomplimento. La procedura del Bambino delgiorno diviene tanto più gratificante per gliallievi quanto più essi interiorizzano il processo.

Il Bambino del giorno è una strategia quotidiana ilcui obiettivo è quello di determinare autostima,comunicazione e relazioni positive tra i pari.

Introduzione anticipata del problem solvingattivo. Una seconda difficoltà rilevata nella ver-sione originale di PATHS consisteva nel fatto

23. Elias et al., 1997.24. Adattato da Urbain, op. cit.

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che un modello effettivo di problem solvingvenisse introdotto soltanto nella terza e ultimaparte del programma. Sebbene fossimo persuasiche la Tecnica della Tartaruga conducesse natu-ralmente al dialogo e al problem solving, il pro-gramma non concedeva in effetti abbastanzaspazio in tal senso ad allievi e insegnanti. Questiultimi non erano dunque soddisfatti del fattoche la sezione riservata al problem solving fosseintrodotta in una fase tanto avanzata del pro-gramma. Per rimediare a tale inconveniente, e per fornireun modello intermedio che contribuisse amigliorare l’autocontrollo, fu inserito il Posterdei Segnali di controllo. Grazie ad alcunelezioni, i bambini vengono avviati alle abilità daimpiegare per i diversi segnali del poster, e pos-sono usufruire dunque di un modello semplifi-cato e attivo di problem solving. Agli insegnantisi raccomanda di fare ricorso al poster nel casodi problemi in classe. Ad esempio, è possibileesortare i bambini ad “andare al SemaforoRosso” come forma di prevenzione dei pro-blemi. Si suggerisce inoltre di creare poster sup-plementari da sistemare in altri ambienti dellascuola (ingresso, sala mensa, palestra, segre-teria, ecc.) allo scopo di facilitare la generalizza-zione.

Gestione del conflitto tra pari. Per focalizzareancor più il programma sulle relazioni tra pari,sono stati introdotti un certo numero di nuoveabilità e nuovi concetti. Innanzitutto, sono stateaggiunte parecchie lezioni riguardanti la naturadell’amicizia e il modo per rimediare ai con-trasti tra amici. Sono state inoltre create trenuove lezioni riguardanti questioni relative allemolestie tra pari. Tali lezioni esplorano le varieragioni per cui le persone si prendono in giro esi infastidiscono a vicenda, gli stati d’animoprovati da chi perpetra la molestia e da chi lasubisce in determinate situazioni, e i vari modidi affrontare questo tipo di situazioni.

Infine, sono state elaborate alcune lezioni con-cernenti i concetti dell’essere rifiutato, accet-

tato, integrato, escluso, indulgente e risentito, lequali esplorano questi stati d’animo nel con-testo delle dinamiche di gruppo tra pari. Lelezioni possono essere ampliate per includerviargomenti di natura simile relativi a quegli stessistati d’animo (ad esempio, differenze razziali eculturali, condizione di handicap, ecc.).

Utilizzo dell’Unità della Prontezza (la Tarta-ruga). Dato il feedback positivo degli inse-gnanti, si raccomanda di prendere in considera-zione l’Unità della Prontezza (la Storia dellaTartaruga e le relative lezioni) per le prime ele-mentari.

Nuove lezioni sulle emozioni. Lezioni di livellopiù avanzato sono state aggiunte all’Unità deiSentimenti allo scopo di esplorare la consape-volezza e la gestione delle emozioni. Adesempio, sono state inserite lezioni per esami-nare i segnali verbali e non verbali utili al rico-noscimento delle emozioni, il concetto di riser-vatezza circa i propri sentimenti, e le motiva-zioni della riservatezza, dando risalto anche aiprocessi del nascondere o mutare i sentimenti.

Nuove lezioni sui modi di fare. Sono state ela-borate una serie di lezioni per trattare l’argo-mento degli atteggiamenti, con particolareattenzione alla considerazione del modo in cui ipropri comportamenti incidono sugli altri eviceversa. L’obiettivo principale di questelezioni non è tanto insegnare delle abilità speci-fiche quanto piuttosto aiutare i bambini adinteriorizzare l’empatia e i valori pro sociali(cioè, ad avere interesse e considerazione sin-ceri per i sentimenti altrui). Vengono inoltreesplorati in modo approfondito i diversi signifi-cati e usi dell’espressione “mi dispiace”(rimorso, compassione, preoccupazionegenuina, accondiscendenza forzata, ecc.).

Il concetto di lealtà. Nello svolgimento diPATHS si è constatato come scaturissero rego-larmente da parte dei bambini problematicheconcernenti convinzioni e giudizi circa la lealtà.

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Si è elaborata pertanto una serie di lezionimiranti a esplorare i concetti di lealtà, responsa-bilità e intenzionalità. Tali lezioni prevedonostorie che forniscono ai bambini “dilemmimorali” di complessità crescente tratti dal con-testo quotidiano. Dato il livello avanzato diqueste lezioni, esse sono inserite nell’Unità Sup-plementare di PATHS. Tali argomenti costitui-scono il punto di partenza di una sequenza suiconcetti di giudizio morale e pensiero filoso-fico.

Maggiore attenzione alla generalizzazione.Sebbene il programma originale enfatizzasse leprocedure di generalizzazione attraverso l’im-piego di tecniche quali il Sistema di Rinforzodella Tartaruga, l’uso delle Carte delle emozionie della Scatola dei Problemi, l’enfasi sulla gene-ralizzazione al di fuori del contesto della classeera relativamente scarsa. La generalizzazione adaltri contesti è stata favorita in diversi modi:innanzitutto, è stato proposto l’uso del Posterdei Segnali di controllo nei vari ambienti scola-stici. Per fare ciò, è necessario fornire forma-zione/aggiornamento ad altri insegnanti emembri del personale della scuola (personalenon docente, ausiliari, ecc.) circa le modalità diutilizzo del PSC nella prevenzione dei problemie nel problem solving. Una seconda strategia digeneralizzazione è stata quella di fornire ulte-riori informazioni e conoscenze ai genitori.

Maggiore coinvolgimento dei genitori. I datiricavati dalle versioni sperimentali di PATHSsuggerivano che la maggior parte dei genitorinon leggeva l’opuscolo informativo di 17pagine spedito a casa all’inizio del programma,né erano presenti all’incontro di formazione perle famiglie di metà anno scolastico. Pertanto,rielaborammo le informazioni per i genitori in13 mini opuscoli (di appena due pagine) daspedire a casa in momenti importanti dell’annoscolastico. Questi brevi resoconti descrivonoquello che i bambini imparano a scuola e sugge-riscono ai genitori quello che essi potrebberofare a casa. Inoltre, vi è stata aggiunta una serie

di “compiti a casa” da svolgere insieme ai geni-tori (ad esempio, chiedere alla mamma o alpapà che tipo di responsabilità avevano in casaall’età attuale dei figli).

Incremento del numero di Fasi del Problem-solving. La versione originale del programmaconteneva soltanto sette fasi di problem solving,che si basava su altri modelli disponibili all’e-poca. Procedendo con la nostra prima imple-mentazione, divenne tuttavia chiaro che nonerano sufficienti; mancavano aspetti fondamen-tali, cosa che determinava fraintendimenti ecarenze e impediva la realizzazione efficace delproblem solving. Furono pertanto aggiuntequattro fasi supplementari con le relativelezioni. Particolare enfasi venne data alle abilitàdi pianificazione, poiché l’incapacità di pianifi-care sembra costituire un grosso ostacolo permolti bambini (e il deficit in questa area sembraassociato ad un successivo sviluppo non otti-male del lobo frontale).

Lezioni di revisione del problem solving e del-l’Autocontrollo. Sono state elaborate un certonumero di lezioni concernenti il problem sol-ving, l’autocontrollo, incluse nell’Unità Supple-mentare a scopo di revisione per gli allievi piùgrandi (quelli in quinta classe o magari inquarta) che abbiano completato l’Unità di Pro-blem solving l’anno precedente.

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ISBN 978-88-6153-077-5

edizioni la meridianap a r t e n z e

Una proposta per educare i bambini

Mark T. GreenbergCarol A. Kusché

EMOZIONIPER L’USOAncora sulle emozioni!!! Calma, questo non è un libro come gli altri.

Nessuna teoria, ma concretamente una proposta, o meglio un programma pereducare all’apprendimento sociale ed emotivo.Sì, un vero programma di lavoro per imparare a gestire le emozioni distruttive,i tre veleni della mente: rabbia, desiderio e illusione. La proposta contenutain queste pagine è, infatti, una rielaborazione per gli educatori italiani delprogramma di prevenzione Promoting Alternative Thinking Strategies (PATHS,cioè “percorsi”), adottato in molteplici scuole dell’infanzia e primarie negliStati Uniti e in diversi altri Paesi del mondo, per la sua particolare efficacia.Il programma PATHS ha l’obiettivo di migliorare la comprensione e ilriconoscimento delle emozioni, incrementare le abilità di pensiero e diminuirei problemi comportamentali, stabilendo e mantenendo relazioni positive.Insomma, prevenire è sempre meglio che curare, ma educare è sempre meglioche prevenire. E, comunque, sia chiaro: servono efficaci tecniche pedagogiche,ma soprattutto la capacità degli educatori di entrare in relazione con i ragazzi.A questo può servire, allora, un testo di “emozioni per l’uso”: a offrire strategieefficaci per gli educatori che vogliano migliorare la relazione con se stessi econ gli altri.

Mark T. Greenberg, Ph.D., è fondatore e direttore del “Centro di ricerchesulla prevenzione per la promozione dello sviluppo umano” e professore dipsicologia dello sviluppo alla Pennsylvania State University. Fra i pionieri nelcampo dell’educazione socio-emotiva, è uno degli esponenti di spicco delCASEL (Collaborative for Academic, Social, and Emotional Learning) e autoredi più di 100 tra articoli e capitoli che coniugano i suoi interessi per lo sviluppodel bambino e la prevenzione dei comportamenti aggressivi.�Carol A. Kusché, Ph.D., è professore associato �presso �l’University ofWashington e docente presso la Seattle Psychoanalytic Society e il NorthwestCenter for Psychoanalysis.

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