Mare capitale

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Un articolo sulle possibilità di sviluppo di Roma balneare

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Mare capitale Come il Litorale può essere un grande vantaggio competitivo di Roma

Romolo Guasco, per Wikiroma

27 aprile 2016

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Sommario

1.QuelcheRomahadipiù 2

2.Laricettivitàchevorremmo 4

3.Ostiainaccessibile 7

4.Laqualitànecessaria 9

5.Tantiporti,tantescommesse 11

6.Conclusioni:diventareattraenti 12

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1.QuelcheRomahadipiù

Inteoriaècosì,c’èpocodadiscutere:Romaèl’unicacapitaleeuropeaapoteroffrireai suoi visitatori il mare. Il mare non c’è a Londra, non c’è a Parigi, nemmeno aBerlino. C’è a Barcellona, ma non è una capitale. E sul mare Roma offre coseincredibili:leduneelapinetadiCastelPorziano,l’anticacittàromanadiOstiaAntica,portituristicieunoscalocrocieristicoapochiminutidall’Aeroportointernazionale,lenecropoli etrusche, le oasi ambientali, tanti servizi per la balneazione e laristorazione.MailmarediRomaèoggiquasiesclusivamenteilmaredeiromani,cheaffollanolespiaggeneisabatiedomenicad’estate,unaspeciedipiscinadellacittà,chesiestendeperunalungafasciacostieratirrenicadelcentroItalia. Ituristisonorari, la maggior parte di quelli che visitano Roma forse non sa nemmenodell’esistenzadelmareapochichilometri: rapitidaColosseo,ForieSanPietrononcercanoquiquelladistesaazzurrachesannoditrovareinSicilia,aNapoli,aVeneziaonel modaiolo Salento. Perché chi viene a Roma in cerca d’impero romano, papi,baroccoematricianadovrebbeandarealmare?C’èunapossibilitàdifaredelmarediRomaunamètaditurismonazionaleeinternazionale,magariaumentandoilnumerodi visitatori e la loro permanenza nella città eterna con evidenti vantaggi perl’economia della città? Ma a quali condizioni il mare di Roma può diventare unprodottoturistico?

Si può scegliere di lasciare il litorale di Roma ai suoi residenti, e se poi ci scappaqualche turista ben venga. Si può invece provare a capire se e come potrebbediventare un asset in più per il turismo italiano (perché questo non è un marequalsiasi, è il mare della capitale!), abbandonando progressivamente disservizi,mancanzadicura,cialtroneriaeimbrogliperpianificareriqualificazione,investimenti,certezzadelleregole,qualità.E’unpercorsochedureràdecenni,mase losiritieneutileallacittàbisogneràpurcheparta,ricordandoqualcheazione,ancheimportante,fattainpassato.

Un indicatore importanteèquellodell’offerta ricettiva e inparticolare alberghiera,convintocomesonochesenzaalberghinonsifaveraricchezzaturistica.Sullacostadell’AreaMetropolitanadiRomapossiamocontareoggi537strutturericettiveperuntotale di 37.394 posti letto. I maggiori numeri a Civitavecchia (42 con 2.026 postiletto,dicui790inhotel),Fiumicino(131strutturecon4790postiletto,dicui3478inhotel)edAnzio(46strutturecon9592postiletto,dicui1181inalbergo).Undiscoroa partemerita la costa del comune di Roma, il decimomunicipio, che ricordiamoriguardauna fettadi cittàmoltoampiacheva in sostanzadaEuradOstia,attornoallevieOstienseeCristoforoColombo.QuiilComunecensisce156strutturericettiveper un totale di 6136 posti letto. Di queste solo 16 sono alberghi, con 1096 postiletto.

Come si vede c'è una ampia offerta extralberghiera (campeggi anche di grandidimensioni, residenceeb&b). La ricettività alberghieradiqualità conta30alberghiclassificati 4 stelle (il dato è ricavato dal confronto tra le vetuste classificazioniregionalielaricercasulportaleTripAdvisor):quellicollegatiacateneinternazionali

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e conmaggiori dimensioni sono a Fiumicino e a Pomezia. Tutto fa immaginare inqueste strutture soggiorni di clienti bussines, motivati dalla vicinanza allo scaloaereoportualediFiumicinoedallapresenzadiimportantipoliindustrialiedilogisticaa Pomezia. Un solo albergo di lusso spicca sul mare del liotrale laziale (ed ancheabbastanzanascosto!),nelcomunediLadispoli.

Non si può calcolare con esattezza ilmovimento turistico degli ultimi anni, poichél’IstatparenonriceverepiùidatidelLaziocomputatipercomune.Mirifaccioalloraall’ultimo calcolo che ho potuto verificarema risalente al 2007, immaginando chenonessendo variata dimolto l’offerta di servizi turistici anche i flussi siano rimasticostanti.Neicomunicheabbiamopresoariferimentosicontavano670milaarrivie2milioni150milapresenze.VaaggiuntoildatodeltredicesimomunicipiodiRoma:199milaarrivie440milapresenze.Comeabbiamovistogranpartediquestomovimentodi turisticononè certo riconducibile alprodottomare,e lodiceanche lapresenzamediachenonarrivaalletrenotti.Pocoonullasisadelmaggiormovimentotipicodellitoralelaziale:quellonellesecondecase,perlequalisututtoillitoralelazialesistimano più di 500 mila posti letto, ma che poco lasciano all’economia locale interminidioccupazioneeconsumi.

Questi pochi dati rendono evidente un fatto oggettivo e centrale di tutto ilragionamento:pochialberghisulmarediRoma,pocaricettivitàdiqualitàedunquepoca attrazione turistica. Ed anche una scarsa vocazione di gran parte di questeimprese a vendersi sul mercato internazionale delle vacanze, trovando già moltaclientelalocale(sipensiaglistanzialideicampeggi)edaltralegataalturismodiaffari.

Dunque quali sono i driver su cui costruire un prodotto turistico “mare di Roma”?Proverò considerarne tre, tre parole, su cui puntare per il turismo: ricettività,accessibilità, qualità. Su questi tre obiettivi si può giocare per costruire un futuroturisticodiquest'area,cheportiinvestimentiequindiricchezzaeoccupazione.

2.Laricettivitàchevorremmo

Mettiamoci d'accordo subito: è possibile parlare di investimenti (ad Ostia innanzituttoepoinelrestodellitorale)senzaevocareleterribiliimmaginidelfilmSuburra?E'possibilefarealberghi,resort,campeggi,ristoranti,localiperballare,divertirsifaresport? E realizzarli con qualità, integrati nell'ambiente naturale e urbano, magaripartendo proprio dalla ristrutturazione e valorizzazione dei metri cubi che già cisono?E'possibileoffrireaitantiimprenditorichegiàsonosulterritoriolapossibilitàdi migliorare le loro strutture (ho detto migliorare, che non vuol dire ampliare),eliminando le troppe che somigliano a baracche più che a luoghi per l'offertaturistica? Se la risposta è si possiamo continuare io a scrivere e voi a leggere,altrimentisipotrebbechiuderequi.

Nel termine ricettività non comprendo solo alberghi e strutture ricettive,ma tuttoquanto compone l’accoglienza turistica in una località di mare, e quindi il

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soddisfacimentodellerichiestedelturista.IcriminosieventivenutiallaluceaRomaeinparticolareadOstia(ilcuimunicipioèstatoscioltonelsettembre2015surichiestadelPrefettoedaffidatoadunagestionestraordinaria)gettanoombreesospetti suqualsiasi proposta si faccia per quel territorio. Il filone principale su cui gran partedelladrammaticastoriadel romanzo(epoi film)Suburraèraccoltaproprio intornoallespeculazionisuOstia.Unaterribilepubblicità.

Da anni si susseguono progetti diversi per l'intera area e in particolare per ilwaterfrontdiOstia,quasi semprepropostidagruppidi imprenditori locali e con lacondivisione o la critica a fasi alterne della politica. Non sono mancate ideefantasiose: lamigliore quella delle isole artificiali davanti ad Ostia,modello Dubai,raccontatadallecronachedel2009esucuidiconocifosseunostudiodell'Arch.PaoloPortoghesi.Ma andando ancora più indietro nonpossiamo scordare l'annuncio nel1997 di un mega parco giochi a Civitavecchia, con dimensioni adatte a farconcorrenza ad Eurodisney e proposto addirittura durante improbabili incontri traMichaelJacksoneilsindacodiallora.

Di fatto nulla o quasi simuove damolto tempo: partendo dagli anni '90 le opererealizzate si contano sulle dita di una mano. La maggiore è certamente il Portoturistico di Roma ad Ostia ponente, intorno a cui però non si è riusciti a fare lariqualificazione dei quartieri e gli investimenti in infrastrutture e servizi cheavrebbero valorizzato l'intera areadiOstia levante.Agli stessi anni risalgonomolteriqualificazionideglistabilimentibalneari(acominciaredaquelladeltrampolinodelKursal,simbolodellungomare),manonsièarrivatimaiadunadefinizionefinaledeiprocessi amministrativi concessori e urbanistici, e all'approvazione di unpianificazione certaper l'arenile.Unodei più riusciti interventi sempreadOstiahadatovitaalpolomultisalaed intrattenimentoCineland,conunbellissimorecuperodegli spazi costruiti negli anni '20 e che ospitarono laMeccanica romana. BisognaarrivareaTorvaianica(comuneperòdiPomezia)pertrovareuninvestimentodirealeinteresse turistico: il parco tematico Zoo Marine, prima esperienza del genererealizzatanelLazio,chehaattiratoeattiraancoramigliaiadivisitatori,maanchequiinuncontestoquasideltuttoprivodiservizituristici.

Dunque da dove ripartire e per cosa fare? Certamente dalle vocazioni territorialimaturatenelcorsodeglianni,dalrispettodeiluoghiedeisuoiabitanti,perinnestaresia i processi di riqualificazione, sia le nuove strutture ricettive. Come dicevo lapianificazionediquestaareanonpuòcheesserecomplessa,mamisembrasipossaidentificarequalchefilone.

Il primo riguarda le zone già fortemente antropizzate, che vanno fotografate conattenzione.Quisidevepoterintervenireconprocedureautorizzativevelociecerte,sia per riqualificare le strutture ricettive esistenti, sia per farne di nuove secondocanonidicompatibilitàpaesisticaeambientale.Nonvannoesclusigliabbattimentielericostruzionidiedificinonvincolatievadataprioritàal“riempimento”deglispaziesistenti:obiettivoattrarreunturismodiqualitàmedioalta,anchefamiliare,quellodellevacanzebrevi (citybreak),maanche l'indotto turisticodiportieaeroporto,equello di convegni medio piccoli. Per ora non voglio immaginare una vocazione

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congressualeperOstiaoperPomezia,sisonoconsumategiàabbastanzarisorseperrealizzarelaFieradiRomaelastrutturacongressualedenominataNuvolaall’Eur:masesirimetteinmotoquestaareainfuturononvaesclusalacostruzionediunnuovocentrocongressi.

Andrebebro poi strutturate le aree dove realizzare poli d'intrattenimento,particolarmente dedicati ai giovani, partendoda quanto già esiste e valutandole lacompatibilità e l'impatto sul territorio. Qui si potrebbero recuperare strutture indisuso,recuperandometricubi,eprovandoaottenere, inparticolaresui lungomariun'offertaequilibrata,cheeviti isovraccarichitipicidellamovida.Lanotteègiàunagrande vocazioneperOstia, lasciata per lo più ai locali di nicchia degli stabilimentibalneari o a qualche iniziativa estiva con strutture provvisorie e un po’ straccione.PuòillungomarediRomatrovareunsuomodelloperlanotteedivenirecompetitivasulsegmentogiovanile?

Infine lezoneambientalivincolate,cheperònondevevolerdirecircondatecol filospinato e inaccessibili. Bisogna aumentarne la qualità dell’uso pubblico, collocarestrutture“leggere”aridossodiquestearee:parcheggi,itinerariciclabili,busnavetta,zonepic nic, ristorazione leggera, attrezzaturedi giocoe sport, servizimuseali…evadocosìadidentificaredopoquellofamiliareegiovanileilterzofilonedioffertadellungomarededicataallosporteallanatura.

E' evidente la permeabilità di queste offerte, ma un po' di programmazioneterritoriale potrebbe meglio collocare i diversi investimenti da fare. Ma chi fa gliinvestimenti?Romahaundrammaticoproblemadiattrazionedicapitali,eilliotraleèunesempionegativofratutti.

Dovremmo invece affidare lamaggior parte degli interventi da ralizzare a concorsiinternazionali di architettura, solo dopo i quali i propietari delle aree o dei beniavrebbero l'approvazione edilizia dell'amministrazione. Anche così si aprirebbe adidee ed investimenti stranieri che portino qualità, e sfidino su questo terrenoarchitettura e imprenditoria locale. Sarebbe un modo diverso per provare a darequalitàalterritorio,probabilmentecisarebbebisognodiuninterventolegislativoperpoter vincolare a una tale procedura i propietari delle aree,ma sono convinto cherompereunpo’dioligopolilocalièilmodomiglioreperoffrirequalitàedificatoriaeinnovazione.AltrocheSuburra!

Nonsipuòcheripartiredall’ormailontanopianoregolatoreapprovatodalConsigliocomunale nel 2008, studiandone le necessarie varianti. Peraltro gli interventiurbanistici, almenonei comuni limitrofidiRomaeFiumicino, sono statiperlopiùdidoverosa tutela, a cominciaredall'istituzionenel1996della riservanaturale stataledel"LitoraleRomano",chedelimitaun'ampiaareadeiduecomuni(chesonoancheorganidigestione):maancoroggiilpianodigestionedell'areanonrisultaesserci,equindifunzionanosoloiregimidisalvaguardia.

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3.Ostiainaccessibile

Il litorale romano è tutto abbastanza … inacessibile, con infrastrutture quasiimmutate negli ultimi sessanta anni: l’ultima importante realizzazione è la viaCristoforoColombo,progettatanel1937ecompletatanel1952:quandoRomaavevalametàdegli abitantidioggi, e lamaggiorpartedeiquartieri traOstiaedEurnonesistevano.SesivuolecostruireunprodottoturisticomarediRoma,sesivuolechelaspesadeituristiarriviadOstiaedintorni,bisognacheilproblemasiaaffrontatoconnuovaserietàedeterminazione,abeneficioinnanzituttodeiresidenti,perché,comegiàdetto,piùqualitàdivitadeiresidentivuoldireanchepiùpossibilitàdipresenzeturistiche.

Nonèquestoilluogodovesipossanoquantificaregliinvestimentinecessari:qualchericerca permetterà di verificare come molto (se non tutto) è stato in questi annistudiato,valutatoeinparteprogettato.Gliufficipubllicisonosemprepienidimodellitrasportistici e studi di fattibilità, a volte anche costosi, che rimangonoinesorabilmnete sulla carta. Vorrei qui formulare qualche proposta di buon sensonecessariaadaumentarelavivibilitàdelnostropezzodicittàeregione,epermettereaturistieromanidi farsipiù facilmenteunbagnonelmaredellacapitaled’Italia.Evorrei anche provare a sognare un po’ nel ripensare le opere pubbliche, perché èdifficile solo con lamanutenzionedell’ordinario (che comunque se fosse assicuratasarebbegiàqualcosa)portareRomaailivelliditrasportopubblicodellealtrecapitalieuropee.

Nelprimo‘900sicostituisceun“ComitatonazionaleproRomamarittimaperilPortodiRomaelanavigazionedelTevereedelNera”(nonesisteancorailLidodiOstia,cisonosoloinsediamentidipescatorisulmareeilborgodiOstiaAnticaall’interno).IlComitatospingeelavoraperilturismoadOstia,ottenendoqualcherisultato.“TraleprimeoperecompletatedalministerodeiLavoriPubblicic'èilprolungamentosinoalmare della via Ostiense. La nuova strada, allungata di 2 km e mezzo, vienecompletatanelmaggiodel1906graziealdurolavorodeiRavennatiedeiRomagnolie prende il nome di Viale del Comitato. Grazie al prolungamento, nel 1912 vieneattivatoancheunserviziodicorrierepubblichecheportiiRomanidapiazzaVeneziaalmare, con il capolinea inuno spiazzodoveora sorge il pontile. Il collegamentoèeffettuatoduevoltealgiornoconunapermanenzasul litoralediquattroore.Per iltragittolecorriereimpieganocirca40minuti.”(AldoMarinelli,LamiaOstia)Iltempodelpercorsononènientemale,vistocheoggiGoogleMapsmiindicauntempocolmezzopubblicodi1h4’:soloconl’autistadiUberarrivodaPiazzaVeneziaadOstiain43’!

E’ impensabileun litoraleturisticosenzaunadeguatosistemaditrasporto, losieracapitogiànel1912:maqualiinterventisononecessariperl’accessibilitàturistica?

Semplicementequellichepermetterebberoancheunamiglioremobilitàdeiromani.A cominciare dalla metropolitana Roma Ostia, con vetture veloci e frequenti, checonsentirebberoalgrandenumerodituristichevisitanoRomadipassarequalcheora

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almare, e viceversa alle strutture turistiche del litorale di offrire un soggiorno sulmareapochiminutidaRoma.Oggiquestononèpossibileperché l’attualeferroviaRoma–Lidoha imaggiorirecorddiritardiedisservizi, finoadessere indicatanellaclassifica di Legambiente del 2015 come la peggior tratta pendolare d’Italia. Civiaggiano circa 100 mila persone al giorno, su treni usurati (gli ultimi acquisitirisultano nel 2000) e spesso mal condizionati: non esattamente il posto dove unturistavorrebbeessere.Farediquestavecchiaferroviaun’efficientemetropolitanadisuperfice è quindi il primo obiettivo da raggiungere, aumentando la velocità e lafrequenza dei treni e rendendo accoglienti le stazioni. Non ha infatti più sensoinvestirenellamanutenzioneoristrutturazionedellainfrastrutturaattuale.

SonostatispessoannunciatidapartediRegioneeStatogliinvestimentinecessariesièparlatodi300milioni:pocopiùdiquantoècostandounsolochilometrodiMetroC(273milioneachilometro)considerandochequi i chilometri, siapure insuperficie,sono ben 28. Si stanno anche esplorano soluzioni di gestione affidata a gruppiferroviariprivati(sembrerebberointeressatisialeFerroviedelloStato,sialafranceseRATP,chegestisceiltrasportonellaregioneparigina).Afrontedegliinvestimentidafarevaconsideratoche,oltreperresidenti,questametropolitanaserveafarnascereunnuovopoloturisticodellacittà:unamotivazioneinpiùsiaperidecisoripubblici,siapergliauspicabiliinvestitoriprivati.

Propongopoidirealizzareunanuova“viapanoramica”sultracciatodelleattualiViedel Mare e Ostiense, con l’ammodernamento, la messa in sicurezza e latrasformazionedelledueattuali arterie: si chiamano8e8bise corronoper lopiùparallele servendo importanti quartieri della capitale, ma hanno difficoltà a“comunicare” tra loro. Entrambe ad una careggiata sono quotidiano luogo diincidenti drammatici e incolonnamenti sicuri. Realizzare su questo percorso unanuova strada moderna è evidentemente il secondo obiettivo infrastrutturaledell’area. La nuova via la immagino dedicata ai turisti, e per questo sarebbe bellochiamarla Via Panoramica per il Mare. Non sarebbe solo una suggestione, perchésarebbe un vero itinerario culturale e paesistico, che parte dal quartireOstiense edallaBasilicadiSanPaolo,peralcunitratticosteggiailTevere(esipotrebberocreareaffacciezonediristoroeintrattenimentosulfiume),passaperlastraordinariazonaarcheologica di Ostia Antica, costeggia parti di agro romano e arriva nel cuore dellungomare di Roma. Sarebbe una via bellissima, recuperando i tanti spazi nonutilizzatieimmobiliabbandonatichelafinacheggiano:latrasformazionedegliedificidella Meccanica Romana di cui si è detto potrebbe far scuola, e la possibilerealizzazione nell’area di Tor di Valle del nuovo stadio della A.S.Roma arricchisceinteresseancheturisticoperquestoitinerario.

E l’altra arteria di comunicazione, la Cristoforo Colombo? Lancio un’idea la cuifattibilità tecnica ed economica è tutta da verificare, ma che non mi sembraperegrina.Perché,dopol’incrocioconilGra,nonfarneunatrattaditipoautostrale,destinataquindiachihabisognodipercorsiveloci?E’giàogginecessariometterlainsicurezzainmoltitratti,eliminaregliincrocisemaforicicherallentanolacircolazione,migliorare gli svincoli di accesso, e servono risorse. La realizzaione di questa

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“autostrada del mare”, a servizio delle migliaia di residenti che ogni giorno lapercorrono, è un’idea da esplorare, verificando quali e quante risorse pubbliche eprivateservonoequalistrumentiutilizzare(projectfinanceeconcessioni).

PercompletarequestorinnovatosistemastradaleservepoiunvelocecollegamentotraOstia e Fiumicino: anche qui innanzi tutto per i residenti, e quindi per i turisti,perchésignificherebbecollegarerapidamenteilmare,coniportieconl’aereoporto.Unastraordinariaoffertaturisticachegiàvediamosottoinostriocchi,immaginandoturistichedatuttoilmondopossonoarrivareinungrandeaereoportointernazionalee in pochi minuti raggiungere la barca ormeggiata nei porti turistici o le dunemeravigliosediCapocotta.Eccoveramenteunnuovostraordinariopolodiattrazioneturistica.

MaancheilcollegamentoOstiaFiumicino,cheinteoriahatempidicirca20’,siintasaquotidianamente in mille strettoie tra cui quella più nota per lo stretto pontesull’ansa del Tevere nei pressi di via della Scafa. Le vicende che da anni nonpermettono la realizzaionedelpontedella Scafa sono surreali. L’opera finanziataeprogettatadatempononèmaipartita,trainvisibiliquantospecialisticiritrovamentiarcheologici e problematiche amministrative di ogni tipo. Una paradigmaemblematicodi come troppo spesso l’incapacità amministrativa e l’assenzapoliticaimpediscanolacrescitainfrastrutturaleeturisticadelnostroPaese.

L’ultima infrastruttura che vorrei veder realizzata per turisti e romani è la pistaciclabile finoadOstia:attualmente,pur se incattivecondizioni,esisteunaciclabilechedal centrodiRomaarriva finoalGRA,costeggiando la rivadelTevere.Bisognafarequasialtri trentachilometriperarrivarealmare,masarebbeunastraordinariaoperaambientale, in granparte tra fiumee campagna romana:unaveraattrattivainternazionale!

4.Laqualitànecessaria

Ridare qualità ai luoghi pubblici per rendirli meglio utilizzabili da tutti è tema cheriguarda gran parte d’Italia e tutta Roma, e non può essere ignorato volendostrutturareun’offertaturisticasullitoraleromano.Provoadoffrireunavisioneampiadiqualità:quelladell’ambiente,sianaturalesiaurbano;quelladeiserviziculturaliedelle aree archeologiche, quella del paesaggio da recuperare rendendo utilizzabilimanufattie risorseambientali; ed infinequalitàdelle regoleamministrative.Mettovoltamente insieme questioni diverse, ma che vanno affrontate con l’obiettivo direnderemiglioreepiùsemplicelavitadituristi,cittadinieoperatorieconomici.

La prima sfida riguarda proprio Ostia Antica, un’area archeologica straordinariavisitatadapochissimituristi:inumeridelMinisterodel2014dannountotaledicirca332milavisitatori(dicuisolo144milapaganti).Nonèilcasodifareindebitiparagonimainumeridivisitaallegrandiareearcheologicheitalianesonobenaltri:sipensialColosseocon6milionidivisitatoriannoeaPomeicon2milionie600mila.Certocon

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la grande offerta archeologica che già c’è nel centro di Roma andrebbe trovataqualchemotivazioneinpiùperarrivareadOstiaAntica:potrebbediventareun’areaparticolarmente attrezzata per la visita notturna, con adeguati spettacoli di luci esuoni e l’uso delle tecnologie di realtà virtuale, e diffondendo sui circuitiinternazionali l’offerta teatrale nello straordinario anfiteatro, che sembra averultimamente ritrovato la qualità dei classici, dopo diversi anni di sfruttamentocommerciale.

Maandiamoalcuoredell’offerta turisticadel litoralediRoma: il suomaree la suaspiaggia.OggiilLaziohaunmareabbastanzapulito,conunabalneazionevietatasoloin prossimità di alcuni canali e nei tratti portuali: è “idonea alla balneazione”,secondo i sempreaggiornatidatidell’ArpaLazio, l’acquadiOstia finoal comunediPomezia e lo sono anche la maggior parte dei tratti a nord. Questa è una buonanotiziaperchivuolefareturismo:ilmaresidifendebene,vistoilpesoantropicochesopporta,segnoanchechegliinterventiperidepuratorifattinegliannipassatihannodatobuonirisultati.L’emergenzamaggiorederivainvecedall’erosionedellespiagge,unfenomenoinpartenaturaleinpartedovutoallacementificazionedicosteearginideifiumieallaconseguentefortediminuzionedell’arrivodisabbiasullecoste.Negliultimiannisisonosusseguitigliinterventidiripascimento,mararamentehannodatoesiti stabili, segno che andrebberomeglio verificate le diverse tecniche utilizzate eche andrebbe operata una programmazione stabile del ripasciemento, rendendolaun’attività ordinaria degli enti preposti a queste opere pubbliche. Senza spiaggia èevidentechenonc’è turismobalneare,nonc’èeconomiadelmare.Questo tipodiinterventi sono compresi tra i 45 progetti (citati nel portale lazioeuropa.it) dellaprogrammazioneeuropeaPOR2014-2020,maancoranonsonochiare lerisorsee itempidiutilizzo.

Mac’èunaltrotemacheminalaqualitàelacertezzadell’offertaturisticabalnearesul litoralediRomaeingranpartediquello italiano: l’ingarbugliataquestionedelleconcessioni demaniali. Non se ne può non parlare perché rischia di far saltare unserviziostorico,caratteristicodell’offertaturisticaitaliana.Eneparlosottoilcapitoloqualità, perché come esiste la qualità dei luoghi che vanno continuamentemanutenuti e innovati, così esiste quella delle regole, delle leggi e del diritto,anch’essodamanutereeinnovareconancorpiùattenzione.

Inmateria di concessioni sul demaniomarittimo ad uso turistico questo lavoro daparte delle diverse istituzioni è mancato, soprattutto in questi ultimi anni. Nuoveregoleeuropee impongonouna forte revisionedellenorme,maadoggièmancatauna proposta politica che puntasse ad equilibrare con saggezza i due interessi ingioco: quello della salvaguardia dei diritti delle imprese esistenti, e quello dellaconcorrenzaedelmercato. Inmezzoaquesti rinvii eprorogheea tanteposizioneesasperate, ad Ostia sono arrivati indagini e sequestri di stabilimenti balneari, chenonpermettonodiguardareconottimismoallaprossimastagioneestiva.

Sperandochesicompletirapidamenteilquadronazionale,serviràunpazientelavorodi revisione di tutte le concessioni e licenze, per dare certezza agli operatori e aituristi. L’obbiettivo non può essere solo demolire gli abusi (ci mancherebbe) ma

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anchesoprattuttotrasformareemigliorare lestruttureaserviziodelturisti.Questoancheperchél’offertadeglistabilimentibalnearièormaiunatradizionecentenaria:ilmarediOstiafindaglianni20haavutostruttureperospitareromanieforestieri(untemposichiamavanocosì).E’unassetdellanostraofferta,èimprenditoriachecrearicchezza:sepoiqualcunohafattoabusiopeggiolosicolpiscaspietatamente,masituteliilturismobalneare.

5.Tantiporti,tantescommesse

Concludo questo quadro di visione parlando di porti. Sulla costa dell’AreaMetropolitana romana sene contanodiversi, a cominciaredaCivitavecchia, leadereuropea delle crociere. Ma di fronte alla Capitale quattro aree portuali sono allaricerca di una nuova identità: il Porto di Roma adOstia ponente, le strutture sullefocediFiumaraGrande,ilmaicosturitoPortodellaConcordiaeilportodiFiumicino.

Comegià hodetto il Portodi RomaadOstia ponente è forse l’unica infrastrutturasortanegliultimitrentaannisullitoralediRoma.Conisuoi840postibarcadichiaratiha costruito un’offerta importante e di qualità per la nautica con molto turismointernazionale. I collegamenti e i contesti urbani, comehogiàosservato,non sonoadeguatiallastruttura,icuiresponsabilihannoanchepresentatoinpassatoprogettidiampliamento.

Fiumaragrande,unadelledueansedeldeltadelfiumeTevere,èuncasofoseunicoalmeno nei paesi occidentali: ufficialmnete non c’è alcun porto, ma solo alcunemarinedate inconcessioneperqualchechilometro lungo leduespondedel fiume.Molti ritengono che sia di fatto il più grande porto turistico del Mediterraneo, ingradodiospitarefinoa4000imbarcazioni.Ildatoappareverosimilesesolounadellemarinepresenti,quelladenominataPortoromanoechecopreunpiccolotrattodelTevere,dichiaradiospitare200barche.Eaffiancoagliormeggisorgonomoltedellemigliori aziende della cantieristica laziale e decine di altri servizi. Tutto in unasituazione di sostanziale provvisorietà, con problemi di accessibilità per i mezzipesanti e continua congestione del traffico: bloccata qualsiasi possibilità diinvestimento, di innovazione e miglioramento, si vive sull’approssimazioneamministrativaenelsostanzialedisinteressedellapolitica.

A guastare ancordi più l’areaè arrivataunadecinadi anni fa la vicendadel portodella Concordia. La struttura di lusso annunciata da uno dei più importanti gruppiedilizi italianidovevaospitaresecondoipianiapprovati1445nuovipostibarca,conuna particolare attenzione alle grandi imbarcazioni. Si puntava sulla vicinanzaall’aereoporto e sull’attrazione internazionale di Roma, per far diventare il nuovoportolabaseperuncrocierismointernazionaledilusso.Pocotempodopol’avviodeilavori la società concessionaria è incorsa in complesse vicende giudiziarie e in unsuccessivoregimedifallimento:dellagrandeoperaèrimastoilprimograndebracciogià costruito (lo vedete sulla destraquandodecollateda Fiumicino) emontagnedicartebollate!

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Anche il porto di Fiumicino, struttura questa pubblica gestita dalla stessa Autoritàportuale di Civitavecchia, aspetta i suoi lavori di ristrutturazione, che dovrebberoessere dedicati alla maggiore sicurezza dell’area, alle attività dei pescherecci e aitraghettiperleisole.

La portualità turistica, dopo il mare e le spiagge, la cultura e la natura, potrebbeessere un altro grande attrattore di turismo sul litorlae romano: la barca vicinoall’aereoportoeadungrandecapitaleeuropeaè ilsognodimolti.Maperarrivarciappare evidente che bisogna uscire dall’immobilismo politico e amministrativo,completare e ammodernare l’offerta portuale, a cominciare dalla messa in ordinedellecirca5000barchecheormeggianotraOstiaeFiumicino.Nonholasupponenzadi indicare qualche ricetta magica dopo anni di guai: servirebbe una politica cheprendesse a cuore questo straordinario territorio, caro da sempre ai romani einvidiatodaipochi turisticheviarrivano,erisolvesse leannosequestioni facendosiguidare da qualche principio. Prima di tutto la riqualificazione delle sponde delTevere, l’eliminazionedell’abusivismo, legiustecompensazioniperglioperatorie ilrecupero al pubblico uso (ricorderete la proposta di pista ciclabile: dovrebbepercorrereinpartequestazona)dell’area.Quindilospostamentodeicantieriinareepiù idonee alla crescita di questa importante industria (e nonmancano nella zonaancheareedipropietàpubblicachepotrebberoessereidineamenteutilizzate).InfinelarealizzazionedelportochiamatodellaConcordiaconilrecuperodeimanufattigiàfattiequindiilcompletamentodiunagrandeareaportualetraFiumicinoeOstia,conservizidiqualitàecollegamentiidonei,chesarebbeingradodicompeterealmeglioconlepiùimportantistrutturedelMediterraneo.

6.Conclusione

Hovolutooffrireuncontributochenascedaalcuniannidifrequantazionedellitoralelaziale e dallo studio di un po’ di dati (molto pochi ne esistono per la verità) esuggestionichehoritrovatonell’inesauribileweb.Indiversimomentidelmiolavoroedelmioimpegnonelleistituzionimisonomisuratocolgrandeobiettivodifaredellitorale lazialeun luogodiqualitàedi turismointernazionale.Nonpossiamodirediessereall’annozeroperché,graziealleazionidituteladelpaesaggioedelleacqueeadalcuniinvestimentidiprivati,possiamoaffermarechelastradaèstatapresa.Maèancoramoltolunga.

Neimaggioriindiciinternazionalisullacompetitivitàdellecittànelmondoglobaleesulla loro capacità di attrarre investimenti, Roma è sostanzialente assente. Siamoconsideratiunapiccolacittàdiprovinciadachipotrebbevenireaportareintelligenzae risorse, e forse proprio il litorale di Roma è uno deimaggiori esempi di crescitabloccataesviluppomancato.

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Sta alla politica, alle burocrazie pubbliche, agli imprenditori, all’associazionismosocialedecideresecontinuarearotolarenelpantanoincuimiparesiamotutticadutio ritrovare un bandolo per equilibrare gli interessi, offrire percorsi certi per gliinvestimenti,tutelareculturaepaesaggio,reprimerecollusioniecriminalità.

RomoloGuasco

Nota:questoscrittoèunanticipazionedalvolumeinpubblicazioneIlTurismoaRoma,acuradiAttilioCelanteMarcoMisischia,Marchesieditore