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Epigrafia Latina, A.A. 2012/2013 I diplomi militari come fonte storica: produzione, tipologie, significato.

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Epigrafia Latina, A.A. 2012/2013

I diplomi militari come fonte storica: produzione,

tipologie, significato.

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Caratteristiche generali

●Documenti epigrafici seriali di natura giuridica.●Cronologia: dal 52 al 306 d.C.●Etimologia del termine: conio moderno dal greco diplovw (diplòo)=“raddoppiare”.●Aspetto: coppia di piccole tavolette bronzee rettangolari (10x15cm o 15x20cm), legate tra loro, scritte sia all’interno sia all’esterno e protette da sigilli ufficiali.

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Diploma del 9 febbraio 71 d.C., testo in RMD IV n. 204.

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Diploma del 21 maggio 74 d.C., testo in CIL XVI n. 20.

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Diploma del gennaio o settembre 90 d.C., testo in RMD V n. 332.

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Diploma del 19 gennaio 103 d.C., testo in CIL XVI n. 48.

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Diploma del 7 gennaio 246 d.C., testo in CIL XVI n. 151.

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Contenuto principale●Estratto della constitutio (=legge imperiale) con la quale l’imperatore congedava i veterani.●Si concedevano ai veterani (inizialmente solo a quelli meritevoli) due fondamentali privilegi di ordine giuridico e sociale: la civitas e il conubium.●I testi ufficiali di queste constitutiones, che noi non possediamo, erano incisi su bronzo e affissi dapprima in Campidoglio, nell’Aedes Fidei populi Romani, poi presso altri luoghi consacrati dell’area capitolina. Dopo il 90 d.C. furono sempre affissi su un muro davanti al ricostruito tempio di Augusto, sul Palatino, che Domiziano dotò di un santuario dedicato a Minerva.

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Contenuti specifici●I diplomi erano “copie conformi” delle constitutiones pubblicate a Roma.●Erano personalizzati e individuali, perché consegnati ai singoli veterani congedati che ne facessero richiesta.●Intus (parte interna delle tavolette): - testo della constitutio, con i nomi di tutte le unità militari della provincia i cui soldati ricevevano il congedo in quella specifica data; - nome e origo del soldato destinatario del diploma; - talvolta i nomi di moglie e figli.

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●Extrinsecus (parte esterna delle tavolette): - testo della constitutio; - nomi di sette testimoni (signatores), tratti dal personale militare presente a Roma; - sigilli (signa).

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Signatores su un extrinsecus II.

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Raccolte e pubblicazioni

●CIL III (Mommsen, 1873, 1893, 1902): primi nuclei, diplomi dell’Egitto e delle province balcaniche.●CIL XVI (Nesselhauf, 1936).●CIL XVI, Supplementum (Nesselhauf, 1955).●Pubblicazioni soprattutto su “Tyche”, “Chiron” e “ZPE” (Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik), con immediato accoglimento in AE.●M.M. Roxan, P. Holder, Roman Military Diplomas (5 voll., dal 1978 al 2006)=RMD.

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Frontespizio di CIL XVI (1936).

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Frontespizio di CIL XVI Supplementum (1955).

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Frontespizio di RMD I (1978).

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Frontespizio di RMD II (1985).

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Frontespizio di RMD III (1994).

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Frontespizio di RMD IV (2003).

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Frontespizio di RMD V (2006).

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Miscellanee, studi e monografie●M.M. Roxan, The Distribution of Roman Military Diplomas, in «Epigraphische Studien» XII, 1981, pp. 265-286.●AA.VV., Heer und Integrationspolitik. Die römischen Militärdiplome als historische Quelle, Köln-Wien 1986.●B. Pferdehirt, Die Rolle des Militärs für den Sozialen Aufstieg in der Römischen Kaiserzeit, Mainz 2002.●Ead., Römische militärdiplome und Entlassungsurkunden in der Sammlung des römisch-germanischen Zentralmuseums, Mainz 2004 (RGZM).●M.A. Speidel, H. Lieb (a cura di), Militärdiplome. Die Forschungsbeiträge der Berner Gespräche von 2004, Stuttgart 2007.

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Terminologia tecnica 1

●Constitutiones imperiali: leggi emanate direttamente dai principes in virtù del loro imperium e della loro auctoritas, “autorevolezza”, da intendere come potere decisionale volto all’utilitas dello stato.

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Terminologia tecnica 2●Congedo: poteva assumere diverse forme.●Congedo con onore= honesta missio. Dal 6 d.C. fu fissata la durata minima obbligatoria del servizio militare. Subì solo piccole variazioni nel corso degli anni.●Altri tipi di congedo, che non interessano i diplomi, erano la causaria missio (congedo anticipato per malattia), la ignominiosa missio (congedo disonorevole anticipato), la emerita missio (si verificava quando un soldato avesse prestato servizio per un numero di anni superiore al minimo previsto per ottenere la honesta missio).

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Terminologia tecnica 3 (privilegi)

●Civitas: diritto di cittadinanza secondo lo ius Romanum, che comportava il pieno godimento dei diritti civili e politici. Il cittadino romano non poteva essere torturato durante gli interrogatori e aveva il diritto di appellarsi ad un tribunale di Roma o all’imperatore stesso, massima autorità dello stato.●Era la condizione indispensabile (ma non sufficiente) per accedere al gruppo ristretto di coloro che detenevano officia (=cariche) civili o militari. Il diritto alla partecipazione e alla deliberazione politica, invece, era scomparso tra Augusto e Tiberio.

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●Nei primi due secoli dell’impero il possesso della cittadinanza perse in parte il suo valore, perché a poco a poco i privilegi che comportava furono circoscritti ai soli cosiddetti honestiores (equites, decurioni, veterani), con esclusione degli humiliores.●Questo processo si concluse con la concessione generalizzata della cittadinanza decretata da Caracalla nel 212 d.C. Ma fino agli imperatori Severi la condizione di cittadino romano continuò a garantire pur sempre uno status privilegiato, appetibile soprattutto per i peregrini=stranieri.

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Terminologia tecnica 4 (privilegi)●Conubium: diritto di contrarre un matrimonio legalmente riconosciuto con una donna, anche se peregrina, cioè sprovvista della cittadinanza romana.●Rendeva legittima la prole nata prima, durante o dopo il servizio militare.●Era ancora più importante per i soldati, giacché era loro vietato (fino a Settimio Severo) contrarre matrimonio durante il servizio militare. L’ottenimento del conubium rendeva riconosciuta dalla legge romana una famiglia che, fino a quel momento, era tale solo de facto.

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Modalità di produzione e conferimento

1.Il comandante di un’unità raccoglieva i nomi degli idonei e inviava la lista al governatore provinciale, a meno che non si trattasse di truppe di stanza a Roma.

2.Tutte le liste raccolte dai vari governatori erano inviate a Roma.

3.L’amministrazione imperiale redigeva il testo della constitutio che garantiva i privilegi ai veterani degli elenchi ricevuti.

4.L’imperatore approvava personalmente la constitutio, che poi veniva affissa a Roma.

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5.Venivano preparate le copie individuali dei diplomi da inviare ai veterani nelle singole province.

6.Le copie dei diplomi erano verificate e sigillate alla presenza di sette testimoni (signatores).

7.Dopo l’invio dei diplomi ai vari governatori e, quindi, ai comandanti, ciascuno di questi consegnava ai veterani il documento, verosimilmente in una cerimonia ufficiale.

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Categorie di truppa nel Principato

●Legioni: fanteria pesante, cittadini romani.●Auxilia: soldati peregrini o cittadini divisi in: - alae di cavalleria; - cohortes di fanteria leggera; - numeri etnici (da Traiano in poi): irregolari di incerto statuto, con compiti speciali; solo peregrini. È dubbio se ricevessero regolarmente i diplomi.●Pretoriani, urbaniciani, vigili: guardia imperiale e truppe metropolitane; italici fino a Settimio Severo. Dislocati a Roma.

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●Equites singulares Augusti: guardia imperiale a cavallo, istituita da Traiano e reclutata prevalentemente fra Germani e Traci privi della cittadinanza romana. Dislocati sul Celio.●Classiarii: marinai delle flotte italiche e provinciali, reclutati prevalentemente fra i peregrini. Le flotte pattugliavano i mari e i grandi fiumi navigabili. Le flotte pretorie avevano sede a Ravenna e Miseno.

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Beneficiari dei diplomi

●I legionari erano esclusi, tranne quelli delle legioni costituite con provinciali peregrini.●Classiarii, dopo 26 stipendia=anni di servizio (28 stipendia tra 166 e 209 d.C.). I marinai delle flotte pretorie italiche ricevevano diplomi appositi, quelli delle flotte provinciali a partire dal II secolo erano inseriti negli stessi diplomi degli ausiliari.●Ausiliari che avevano militato in un’ala o in una cohors di peregrini; dopo 25 stipendia (26 in età flavia).

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●Pretoriani e urbaniciani, beneficiari solo a partire da Vespasiano; dopo 16 stipendia.●Equites singulares Augusti, dopo 25 stipendia come gli ausiliari.●Fino ad Adriano i privilegi dell’honesta missio potevano essere concessi anche prima del termine del servizio, come premio al valore. In RMD questi conferimenti sono accomunati dall’etichetta “special grants”.

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Diplomi degli ausiliari fino al 105 d.C.

Da Pferdehirt 2002, Karte 4.

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Diplomi degli ausiliari dal 107 al 139 d.C.

Da Pferdehirt 2002, Karte 5.

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Diplomi degli ausiliari dal 140 al 169 d.C.

Da Pferdehirt 2002, Karte 6.

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Diplomi degli ausiliari dal 170 al 203 d.C.

Da Pferdehirt 2002, Karte 7.

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Struttura testuale, parte generale1.Titolatura imperiale completa, che permette di datare con precisione l’anno di regno in cui la constitutio fu emanata: IMP CAES […] PONT MAX TR POT […] IMP […] COS […] PP.

2.Elenco delle unità interessate: EQUITIBUS ET PEDITIBUS QUI MILITAVERUNT IN […].

3.Menzione della provincia e del governatore provinciale: ET SUNT IN […] SUB […].

4.Testo giuridico di concessione dei privilegi (che nel corso del tempo subì cambiamenti): QUORUM NOMINA SUBSCRIPTA SUNT CIVITATEM (ROMANAM) DEDIT […] ET CONUBIUM.

5.Data del giorno di emissione della constitutio e menzione della coppia consolare: A D […]; […] COS.

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Struttura testuale, parte individuale1.Menzione dell’ultima unità in cui il veterano ha prestato servizio e in cui ha maturato le condizioni per richiedere il congedo, e del comandante di essa, talvolta con origo.

2.Rango del beneficiario e indicazione dell’eventuale status di veterano (non dopo Traiano).

3.Nome, patronimico e origo del beneficiario in caso dativo.4.Eventuale nome e patronimico della moglie, se presente.5.Nomi dei figli, se presenti.6.Supporto e luogo di affissione dell’originale: DESCRIPTUM ET RECOGNITUM EX TABULA AENEA (AEREA dal febbraio 138 d.C.) QUAE FIXA EST ROMAE […].

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Distribuzione cronologica dei diplomi

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I diplomi come fonte per la storia militare

●Anche se un diploma non enumera necessariamente tutte le unità dislocate in quella provincia in un determinato momento, sicuramente ne elenca almeno la maggior parte.●Conoscere numero e identità degli auxilia consente due operazioni: - monitorare gli spostamenti dei reparti da un settore di frontiera all’altro; - calcolare con buona approssimazione il numero di effettivi di cui disponeva l’esercito in un determinato momento della sua storia.

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I diplomi come fonte per la storia economica

●Il mantenimento di un apparato militare permanente costituiva una delle poche voci di bilancio in uscita di uno stato pre-moderno come l’impero romano.●Conoscendo l’ammontare degli stipendi e dei donativi riservati alle diverse categorie di soldati, ricavabili dalle fonti letterarie e dai papiri, è possibile calcolare la spesa approssimativa complessiva dell’esercito.●Conoscere il capitolo di spesa bellica dell’impero consente di indagare come il gettito fiscale la sostenesse, e quindi il peso tributario delle forze armate.

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I diplomi come fonte per la storia sociale

●Riguardo alla politica di integrazione delle province si possono notare due processi concorrenti grazie ai diplomi: - progressivo incremento di reclute provenienti dalle province danubiane, in particolare le due Pannonie (attuali Ungheria e Serbia), la Dacia (attuale Romania), le due Mesie e la Tracia (attuali Serbia-Montenegro, Bulgaria e Turchia europea). Confrontando l’origo o l’onomastica del soldato con l’ultima provincia di dislocamento e il luogo di ritrovamento del diploma, si possono tentare statistiche sugli spostamenti di residenza dei combattenti prima, durante e dopo il servizio;

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- i cittadini romani preferivano sempre più arruolarsi negli auxilia, dove non era richiesta la cittadinanza. A partire dalla fine del I secolo d.C., mentre le legioni andavano via via allargando il bacino di reclutamento ai cittadini provinciali dei ceti più umili, i corpi ausiliari andarono attingendo sempre più fra i cittadini romani.

Da Y. Le Bohec, L’esercito romano. Le armi imperiali da Augusto alla fine del III secolo, Paris 1989, tr. it. Roma 1992, p. 125.

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●Le statistiche che si possono elaborare con questi dati permettono di studiare il progressivo avvicinamento tra legionari e ausiliari, e di capire meglio i presupposti dell’esercito tardo, quando la pratica dei diplomi scomparve.●Il quadro complessivo che emerge permette di affermare che l’esercito, almeno fino all’emanazione dell’editto di Caracalla, non era solo uno strumento di conquista e gestione del potere, ma anche una “fabbrica di nuovi cittadini”, l’unico organismo statale antico che garantisse, oltre ad una certa sicurezza economica, anche una promozione sociale certa.

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I diplomi come fonte per la storia giuridica

●I precedenti sottesi all’introduzione della pratica dei diplomi da parte di Claudio, e il mutamento della formula giuridica utilizzata nei diplomi degli ausiliari a partire dal 140 d.C., permettono di seguire le tendenze prevalenti nel percorso evolutivo della concezione giuridica dei privilegi connessi con il servizio militare.