Maratona dell'Ascolto Cultura

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Maratona dell’Ascolto #CULTURA 29 novembre 2014 - Opera di Firenze

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Report della maratona del 29 novembre 2014

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Maratona dell’Ascolto

#CULTURA

29 novembre 2014 - Opera di Firenze

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Tavolo SPAZI Sul tema degli “Spazi” viene sollevato il problema della loro mancanza, anche se in realtà il saldo di questi ultimi anni è positivo, con riferimento al Teatro della Pergola, al Cinema Alfieri, ma anche al nuovo Teatro dell’Opera e al primo piano del Mercato di San Lorenzo. L’intenzione dell’Amministrazione per i prossimi anni su questo tema riguarderà in particolare alcune strutture come il Complesso di San Firenze e la valorizzazione di alcune caserme militari in disuso, come ad esempio la Caserma Lupi di Toscana con un estensione di circa 30.000 mq, ma anche il Complesso di Sant’Orsola e il Meccanotessile. Non esiste quindi un problema di quantità di spazi ma solo della loro valorizzazione, del loro uso e della loro destinazione. L’intenzione è l’uso degli spazi come contenitori culturali e formazione per elevare il livello della città e abbassare quello del degrado.

Criticità La maggior parte degli interventi hanno posto l’attenzione sulla mancanza di spazi e sulla difficoltà dell’iter amministrativo per ottenere i permessi per svolgere attività. Le criticità evidenziate in questa prima fase del tavolo di lavoro, hanno riguardato in modo particolare:

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- la messa a disposizione degli spazi per uso temporaneo e la possibilità di avere spazi già attrezzati per lo svolgimento di manifestazioni, specie all’aperto nel periodo estivo;

- richieste di spazi fissi dove poter praticare alcune “arti”, come l’istituzione della Casa della Danza; - la necessità di un luogo fisico dove poter tenere in deposito le proprie attrezzature, ovvero dove poter

effettuare lo stoccaggio delle attrezzature, e che l’Amministrazione si faccia parte attiva in questo senso; - la mancanza di disponibilità di spazi per tenere la propria residenza artistica sulla scia delle esperienze già

condotte in alcuni Paesi (Berlino e Barcellona) oppure in Italia, in Puglia o nella capitale. Vengono sollevate criticità sulle procedure che ogni anno devono essere seguite per i permessi degli spazi estivi all’aperto (per es. spiaggia sull’Arno) e viene chiesto dagli operatori una semplificazione delle procedure in questo senso. Viene fatto presente che alcune importanti attività culturali sono attualmente svolte in spazi di Associazioni o Case del popolo che in questo momento sono in grossa difficoltà economiche per i costi di manutenzione, senza che ci sia un intervento pubblico. In ultimo, viene ricordato che tra gli anni ‘80 e ‘90 a Firenze sono nati i migliori gruppi musicali, mentre attualmente a Firenze non ci sono più spazi per suonare ma anche per esprimere altre forme artistiche, e se continuerà così tra poco non esisterà più un intera generazione di artisti.

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Proposte/azioni Viene proposto di creare spazi polivalenti per manifestazioni eno-gastronomiche e allestimenti di musica. Viene richiamata l’attenzione sull’esperienza fatta in Emilia e in Toscana a Livorno, dove sono stati previsti spazi per la residenza artistica. Viene chiesto inoltre:

- di dare ascolto e sostenere economicamente chi fa produzione culturale con pochi fondi a disposizione, almeno per contenere i costi come delle affissioni,

- possibilità di avere spazi da poter gestire in associazione tra più soggetti come è successo a Roma, e viene ipotizzata in questo senso la valorizzazione della Manifattura Tabacchi che potrebbe diventare la più bella cittadella culturale d’Europa;

- di pensare a un luogo dove possono trovare le risposte a quanto richiesto. Per facilitare e semplificare le procedure amministrative e il rilascio dei permessi per gli spazi attrezzati a norma, viene proposto che siano progettati spazi con un “guscio attrezzato normato” su un guscio esterno che potrebbe facilitare l’uso degli spazi, tipo openspace.

- di creare spazi comuni anche per usi temporanei per lo stoccaggio delle attrezzature delle Associazioni, che potrebbero essere gestiti in forma associata;

- di poter condividere le esperienze in un luogo comune che permetta loro di mettersi assieme ad Associazioni diverse;

- la creazione di una piattaforma on line che permetta di mettere insieme domanda e offerta, di interagire e conoscere e che possa divenire un punto di incontro anche dell’offerta di spazi da parte di privati;

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- che il Comune possa sostenere i costi pluriennali dell’affitto degli spazi; alcuni richiedono al Comune di aiutare le Associazioni con il contenimento dei costi delle utenze e di semplificare le procedure tramite procedure on line standard;

- evidenziato che il ruolo dell’Amministrazione è operare delle scelte sulla base di termini oggettivi e soprattutto sulla base di progetti dove sia chiaro l’obiettivo culturale perseguito, viene chiesto di procedere mediante bandi pubblici per favorire l’accesso a più soggetti e consentire alle Associazioni di interfacciarsi in termini imprenditoriali;

- che le politiche culturali siano rivolte non solo ai teatri del centro storico ma che sia fatta una politica globale, che tenga conto anche dei teatri di fascia B al momento in mano a parrocchie e circoli che spesso versano in difficoltà economiche.

Il tavolo è pervenuto a queste conclusioni. È stato colta come prioritaria la necessità che la città sappia modificare il proprio aspetto sotto il profilo culturale attraverso l’utilizzo degli spazi. L’imminente approvazione, annunciata dall’Assessore all’Urbanistica e alle Politiche del Territorio, del nuovo Regolamento Urbanistico potrà svolgere un ruolo strategico per realizzare questo obiettivo, così come potrebbe esserlo la semplicità dei bandi per il riutilizzo degli spazi, nonché la semplificazione e ciclicità dell’utilizzo degli spazi da parte di tutti gli interessati. A conclusione dei lavori, il direttore artistico della Notte Bianca 2015 ha annunciato che in occasione di quell’evento saranno individuati alcuni luoghi per la sperimentazione di prassi e modelli per lavorare con gli uffici in modo diverso sull’utilizzo temporaneo degli spazi. Si fa promotore di questa idea e si rende disponibile a fare da mediatore con la Direzione cultura e Direzione patrimonio per facilitare tali processi.

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Tavolo INTERNAZIONALIZZAZIONE Questo tavolo è stato un momento di riflessione sull’internazionalizzazione della cultura a Firenze e ha coinvolto più di 40 soggetti molto vari tra loro, rappresentati da enti, fondazioni, università, istituti di cultura, scuole di musica, associazioni teatrali, artisti, festival internazionali, cinema, professionisti, piccoli imprenditori, consulenti, rappresentanti istituzionali e dei comuni della città metropolitana. La discussione si è organizzata attorno ai seguenti temi: come valorizzare l’offerta internazionale presente sul territorio fiorentino; come rendere riconoscibili le attività proposte da soggetti del territorio che operano all’estero; con quali forme di garanzia o visibilità. La rilevanza degli argomenti caratterizzanti del tavolo (think tank culturali, circuitazione transnazionale dei saperi, hub internazionale, bandi europei) prende forma nella proposta emersa durante la mattina di confronto, di costituire un network digitale supportato da un gruppo di persone e da un luogo fisico che possa raccordare, valorizzare e catalizzare la presenza culturale internazionale sul territorio per migliorarne le sinergie e le ricadute positive. Malgrado la diversità dei soggetti presenti al tavolo si ritrovano delle criticità e delle proposte/azioni comuni, e che quindi aprono la possibilità di un intervento concreto da parte dell’amministrazione.

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Criticità Tra le criticità rilevate, viene fatta notare una scarsa strutturazione dell’interazione tra le realtà internazionali presenti a Firenze e le Istituzioni, con il risultato di una dispersione dell’offerta portata e organizzata in città dai differenti e molteplici soggetti. Viene evidenziata la mancanza di un calendario comune condiviso che possa non solo rendere partecipi gli altri di quello che un singolo soggetto organizza, ma anche evitare la sovrapposizione in agenda di eventi di richiamo. Un calendario condiviso faciliterebbe, inoltre, una programmazione di lunga durata. Viene fatto notare che ad oggi manca all’interno del Comune un unico referente informativo stabile/segreteria organizzativa dedicata, che possa aiutare a coordinare e pianificare le azioni ed i progetti, come quelli della Comunità Europea (Bandi Europei), d’interesse culturale internazionale. Inoltre che la mancanza di procedure, referenti e percorsi chiari genera situazioni per cui ogni volta che viene organizzato qualcosa è come se fosse la prima volta. Viene altresì fatta notare l’assenza di un uso coordinato e specifico delle risorse digitali e di comunicazione, raccordato con le realtà culturali internazionali presenti a Firenze. Viene rilevata l’assenza di un luogo fisico che possa ospitare le diverse anime della città, diventando luogo di scambio e di contaminazione creativa di saperi e culture, e l’assenza di una regia politica che abbracci i vari

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assessorati che definisca un processo all’interno del quale stiano le varie progettualità della cultura per lo sviluppo sostenibile, della cooperazione internazionale e degli scambi di buone pratiche. Vengono citati ad esempio i temi tema del cibo e dell’acqua che fanno parte del patrimonio culturale immateriale internazionale.

Proposte/azioni La proposta che maggiormente aggrega il dibattito intorno al tavolo è quella di creare un network connesso digitalmente che possa essere una prima interfaccia attraverso la quale informarsi ed alimentarsi delle iniziative proposte dai vari soggetti internazionali presenti a Firenze e, contemporaneamente, far conoscere i diversi attori internazionali e le varie offerte creative del territorio, in un’ottica di collaborazione e con l’obiettivo di essere una risorsa reciproca. Per essere realmente operativo il network digitale dovrebbe avere un riscontro “fisico” con una modalità operativa per incontri/dibattiti dove, con cadenza fissa (una volta al mese, una volta al semestre, una volta all’anno) si possa discutere su tematiche di interesse pubblico, anche “a tema”. Tale network costituirebbe un punto aggregazione di soggetti connessi digitalmente capaci di inserire in una rete e in un calendario comune le varie proposte, come quelle delle istituzioni accademiche internazionali presenti a Firenze. Viene proposto di creare un gruppo di lavoro che si aggiorni e tenga aggiornati i vari enti/istituzioni, raccordando progetti, dando visibilità a risorse e capacità disponibili.

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Si suggerisce di utilizzare la modalità operativa di un centro studi o think tank capace di mettere insieme digitale, network, spazio di dibattito, scambio di informazioni. Tale proposta potrebbe rivitalizzare o ri-valorizzare enti o fondazioni precedentemente costituiti, abbattendo i costi di costituzione di nuove realtà. Un think tank o centro studi, raccordato con gli enti internazionali attraverso un portale digitale, una sede, un calendario di incontri ed un sistema digitale di selezione ed aggregazione di informazioni, potrebbe realmente diventare un catalizzatore del sistema culturale di alto livello già presente in città, dando inoltre visibilità ad una città che si propone come luogo d’incontro internazionale. Un marchio di qualità dell’offerta fiorentina, riconosciuto dalle istituzioni, potrebbe essere di supporto allo sviluppo delle relazioni internazionali e rapporti commerciali dei piccoli e nano-imprenditori culturali fiorentini, magari rendendoli riconoscibili dagli Istituti Italiani di Cultura. Occorrerebbe sfruttare meglio le opportunità che i gemellaggi e i rapporti di lunga durata del Comune con altre città e territori possono offrire per creare reali occasioni di sviluppo culturale ed economico con ricadute per il territorio, attivando rapporti tra le realtà culturali ed imprenditoriali ed utilizzando in maniera strutturata le ricorrenze ed i festeggiamenti proposti tra le città. Viene evidenziata la disponibilità delle diverse realtà, piccole e macro, presenti al tavolo a collaborare con il Comune, ognuno attraverso la propria realtà e le proprie competenze: individuando all’interno delle loro strutture referenti fissi per segnalare personalità di rilievo di passaggio in città, divulgare le ricerche accademiche, organizzare incontri, coordinarsi con gli uffici preposti, essere di supporto alle sinergie emerse dall’incontro,

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contribuire alla creazione del network e portale digitale, anche attraverso una “messa in rete” i singoli portali già esistenti, verificare le condizioni di fattibilità delle proposte emerse dal tavolo. Viene suggerito di dare una maggiore visibilità e conoscenza all’Ufficio Progetti Europei che però attualmente non comprende tra le proprie finalità quella di assistere i soggetti esterni all’amministrazione in una progettualità integrata a livello europeo e internazionale. Al tavolo, l’Assessore alle Relazioni Internazionali accoglie positivamente la proposta della creazione di un portale digitale per la costituzione di un network, aggiungendo che l’Assessorato potrebbe rendersi disponibile a fare un lavoro di raccordo e di visibilità, anche come un primo passo verso la costituzione di una realtà più strutturata, sottolineando la necessità di ingaggiare nuovo personale dedicato.

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Tavolo FUNDRAISING E DEFISCALIZZAZIONE

Al tavolo si è parlato di stakeholders, sponsor, partnership, agevolazioni fiscali per investitori culturali. Le aree d’ascolto e discussione del tavolo sono state: a) investimento di risorse pubbliche per attivare progetti culturali; b) ricerca di risorse, attività fundraising/ crowdfunding; c) rapporto pubblico/ privato L’Assessore al Bilancio ha tracciato un quadro analitico delle spese e delle entrate del triennio 2012/2014 relative alla voce Cultura, dalle quali si evince che, nonostante gli introiti siano stati cospicui, ad oggi le spese sono superiori alle entrate. Ha quindi manifestato la necessità di ripensare ad un modo diverso di “fare cultura” che coinvolga maggiori soggetti privati incentivati a investire tramite defiscalizzazioni e bonus.

Criticità Dalla discussione aperta sono emersi essenzialmente i seguenti punti:

- mancanza di una piattaforma di fundraising che riesca a coinvolgere sul territorio i singoli soggetti, definendo incentivi e nuovi strumenti comunicativi che abbiamo maggiore presa sul singolo investitore;

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- difficoltà per le aziende partecipate di sponsorizzare progetti culturali, sia per la necessità di rispettare precisi criteri interni stabiliti dalle normative vigenti sia a causa della notevole frammentazione della sponsorizzazione tra grandi e piccoli eventi;

- assenza di una cabina di regia fra il pubblico e il privato che coordini il reperimento fondi, crei delle procedure più snelle e meno rigide che facciano presa su medi e grandi investitori;

- mancanza di una rete associativa dei soggetti che lavorano nel settore culturale in grado di mettere in campo progetti sostenibili che riuniscano attività comuni sul territorio da proporre ai potenziali sponsor e partner.

Proposte/azioni - Creazione di una “cabina di regia” fra ente pubblico e operatori culturali per strutturare la ricerca di fondi

pubblici e privati. - Creazione di un “Ufficio Europa” che sia di supporto a soggetti intenzionati a partecipare a bandi europei

per trovare partner sul territorio e proporre progetti sostenibili e competitivi; - Attivazione di una piattaforma di crowdfunding che dia la possibilità a coloro che contribuiscono alla

realizzazione dei progetti culturali proposti di avere bonus o agevolazioni relativi ai servizi sul territorio (mobilità, ingressi eventi, musei ecc.);

- Formare o individuare soggetti interni all'amministrazione in grado di promuovere progetti sostenuti e patrocinati presso potenziali sponsor o partner;

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- Creare occasioni d’incontro strutturati tra finanziatori e operatori culturali per permettere a questi ultimi di illustrare i propri progetti attraverso promo o brevi showcase;

- Rivedere la normativa dei bandi pubblici relativi alla concessione di contributi, inserendo un punteggio di merito aggiuntivo in favore di quei soggetti che presentano bilanci non in disavanzo in relazione ai contributi precedentemente assegnati;

- Consentire agli enti partecipanti di poter accedere anche nella stessa annualità a più bandi emessi dalla stessa Amministrazione;

- Promuovere occasioni di visibilità e riconoscimento per sponsor o stakeholder che hanno investito in progetti culturali sul territorio, sul modello del Fiorino d'Oro.

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Tavolo CONTEMPORANEO Il tavolo ha affrontato le seguenti tematiche: Firenze e il contemporaneo, musei e istituzioni, residenze per artisti e operatori e mobilità transnazionale, festival e rassegne sul territorio, pensatoio sul contemporaneo, mostre e progetti locali e internazionali.

Criticità - Mancanza di una mappatura degli spazi disponibili nella città (pubblici e privati) dove poter svolgere le

attività culturali, suddivise per tipologia e vocazione; - Mancanza di una calendarizzazione degli eventi, che causa spesso una sovrapposizione degli stessi; - Mancanza di un referente all’interno dall’Amministrazione comunale con cui gli operatori culturali possano

agilmente interfacciarsi; - Insufficiente comunicazione e pubblicizzazione degli eventi da parte del Comune, che ha come conseguenza

una scarsa affluenza di pubblico agli stessi; - Scarsi aiuti alla produzione e mancanza di selezione da parte del Comune degli eventi artistici proposti dalle

associazioni; - Residenze d’artista: mancanza di una mappatura e di un sistema di sostegno agli artisti.

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Proposte/azioni Durante la fase di produzione degli eventi, occorrerebbe:

- creare una Commissione selezionatrice dei progetti che agisca seguendo principi e parametri qualitativi oggettivi su tutta l’area metropolitana, facendo scelte coraggiose;

- individuare un sistema affinché all’interno dell’Amministrazione comunale vi possano essere dei facilitatori per sviluppare i progetti selezionati dalla Commissione sull’intera area metropolitana;

- individuare le imprese che potrebbero essere interessate ad investire mettendole in contatto diretto con i progetti selezionati.

Nella fase organizzativa occorrerebbe:

- fare una mappatura degli spazi disponibili (pubblici e privati) dove svolgere le attività culturali ed organizzarle per tipologia e vocazione;

- creare un servizio che ottimizzi il calendario degli eventi e ne proponga/faciliti la realizzazione nei mesi meno turistici e nei luoghi meno richiesti da effettuarsi online, ma anche attraverso un ufficio preposto dove recarsi su appuntamento.

Sotto il profilo comunicativo occorrerebbe:

- selezionare i siti e APP nate per dare informazioni sull’offerta culturale locale, e integrare in un solo sito ed in una sola APP le esperienze meglio riuscite tenendone aggiornati quotidianamente i contenuti;

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- creare una mailing list digitale del Comune da mettere a disposizione degli operatori culturali che ne richiederono l’utilizzo;

- studiare una metodologia di archiviazione dell’offerta culturale contemporanea; - creare un Archivio del Contemporaneo per custodire memoria del presente e valorizzarlo.

Per una adeguata promozione degli eventi sarebbe necessario:

- studiare modalità per muoversi nella città metropolitana, predisponendo una serie di convenzioni per consentire gli spostamenti del pubblico nella città e nei dintorni con i mezzi pubblici/taxi e di parcheggiare le auto durante la sera e la notte;

- creare una card-mobilità della Cultura; - per avvicinare i più giovani agli eventi artistici, potenziare il servizio di formazione già svolto da “Le Chiavi

della Città”.

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Tavolo RAPPORTO PUBBLICO/PRIVATO Il tavolo in questione ha affrontato come tema principale il rapporto tra pubblico e privato nella promozione, organizzazione e realizzazione di eventi nell’ambito culturale (nella sua accezione più vasta), la valorizzazione del territorio attraverso le operazioni culturali, semplificazione e la sussidiarietà culturale. L’occasione è stata particolarmente gradita dagli operatori in quanto ha offerto la possibilità ai soggetti che operano nel settore di confrontarsi con i referenti della Pubblica Amministrazione, in particolare ad operatori minori, che non hanno spesso occasione di far sentire la propria voce. L’ottica è quella di una sempre più proficua collaborazione tra soggetti diversi con l’intento di ottimizzare le risorse finanziarie ed umane, nel rispetto e nella valorizzazione di ciascuna specifica competenza.

Criticità - Carenza di spazi e luoghi dove poter garantire un programmazione culturale costante, in quanto

programmata anche nel periodo invernale; - mancanza di una ricognizione complessiva degli spazi sia pubblici che privati dove poter ospitare la

produzione artistica e da poter utilizzare come magazzini per le compagnie, gli eventi e le produzioni _ difficoltà di realizzare eventi e attività legate al contemporaneo in spazi di valore storico artistico inestimabile, ma poco flessibili alle nuove esigenze artistiche;

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- lentezza e scarsa chiarezza burocratiche: non sempre le risposte delle amministrazioni pubbliche sono certe e risolutive, gli iter per acquisire permessi, autorizzazioni, nulla osta da parte delle stesse non sempre garantiscono tempi certi e rapidi per la conclusione dei procedimenti;

- esistenza di un eccessivo gap tra il momento della partecipazione ai bandi per ottenere finanziamenti e il momento dell’erogazione del contributo attribuito _ la mancanza di un referente unico , anche sotto forma di sportello informativo, a cui gli operatori culturali possano rivolgersi per avere informazioni adeguate, e l'assenza talvolta di coordinamento fra i vari uffici coinvolti nei procedimenti, ma anche un maggior coordinamento tra uffici del Comune e altri enti tra cui la Soprintendenza, in modo da accorciare il più possibile i tempi o dare scadenze fisse;

- assenza di un “luogo” dove domanda e offerta culturale si incontrano per dialogare costantemente con le amministrazioni locali, presupposto per sviluppare sinergie e garantire dinamicità nei rapporti tra pubblico e privato coinvolgendo tutte le realtà culturali attive sul territorio;

- scarsa presenza dei rappresentanti delle istituzioni locali agli eventi e manifestazioni culturali svolte in città anche con il contributo comunale, mancando un feedback o anche un semplice giudizio sulle attività finanziate. Questo riguarda soprattutto progetti di più ampio respiro, per esempio durante i mesi dell'estate o quelli triennali;

- assenza di una comunicazione adeguata e unitaria sulla cultura, di un calendario programmato e coordinato degli eventi cittadini che integri centro e periferia, che eviti inutili sovrapposizioni e che sia di respiro non solo locale ma anche nazionale e internazionale;

- assenza a livello locale di un coordinamento forte tra i vari operatori culturali che permetta la creazione di network che lavorano in sinergia e che garantisca una programmazione coerente durante l’anno.

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Proposte/azioni - Rafforzamento del ruolo del Comune quale “facilitatore” tra pubblico e privato per sviluppare e rafforzare le

capacità interrelazionali fra i vari soggetti culturali, anche affiancandoli con professionalità qualificate nella creazione e progettazione di attività in un’ottica di programmazione condivisa, nonché per favorire le relazioni fra le imprese e gli operatori culturali anche per il reperimento di finanziamenti (creazione di un tavolo di coordinamento permanente;

- creazione di un piattaforma sulla cultura on line per rendere disponibile open data sui singoli operatori culturali che permetta anche una mappatura degli spazi disponibili sia pubblici che privati dove svolgere attività culturali, sulla quale gli operatori possano interagire;

- creazione di un “Help Desk” che fornisca tutte le informazioni utili per la realizzazione di attività culturali o perlomeno la possibilità di prevedere degli incontri preliminari con gli uffici per una prima validazione delle pratiche più complesse;

- creazione di un unico sito web unico per garantire un comunicazione unitaria e costante sugli eventi e le attività culturali programmate sul territorio che promuova le manifestazioni anche a livello internazionale;

- semplificazione degli iter burocratici per ottenere permessi, autorizzazioni, nulla osta; eliminazione dei bandi cartacei (solo online); creazione di tavoli di coordinamento tra Comune e Soprintendenza per redigere linee guida sui procedimenti e sulle possibilità di azione all'interno degli spazi cittadini;

- modifica delle modalità di erogazione dei contributi da parte del Comune che preveda una quota di acconto e una di saldo finale;

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- impegno nella ricerca di fondi presso privati da parte dell’Amministrazione da destinare alle attività delle istituzioni culturali predisponendo appositi bandi;

- creazione di una rete di soggetti che operano nello stesso contenitore (es. Murate) o all’interno di una manifestazione o nel medesimo ambito territoriale;

- utilizzo degli spazi bibliotecari anche per altre attività.

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Tavolo STATO/REGIONE/CITTÀ Il Tavolo ha affrontato i rapporti tra le istituzioni e le relative politiche culturali sul territorio in particolare sul tema della conservazione, della valorizzazione del patrimonio e della gestione del turismo.

Criticità Limitato coordinamento:

- istituzionale in tema beni culturali; - istituzionale in tema di "armonizzazione legislativa tra le varie istituzioni; - istituzionale in tema progettazione europea; - mancanza di un "Sistema Firenze".

Insufficienza di finanziamenti:

- per la conservazione dei beni culturali; - per la gestione di spazi ed iniziative legate all'intrattenimento; - per Istituti di Alta Formazione presenti sul territorio.

Carenza di progettazione a lungo termine (quantomeno triennale) in particolare per la gestione di spazi ed eventi.

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Difficoltà di gestione del patrimonio monumentale per le future devoluzioni dal demanio statale (p.e. caserme, ecc.). Complessità amministrativa per la gestione del patrimonio e degli eventi

- in tema della gestione delle aree metropolitane; - in tema di miglioramento dei servizi al pubblico.

Limitato coordinamento sull’offerta di Servizi di qualità per i cittadini e i turisti, in modo particolare:

- mancanza di coordinamento qualitativo e diffusione di servizi e progetti educativi dedicati alla cultura; - servizio informativo turistico carente con mobilità e ricezione del turista difficoltosa; - offerta turistica legata al patrimonio culturale poco differenziata.

Proposte/azioni CONDIVISIONE, ALLINEAMENTO, INCLUSIVITÀ - Potenziare il tavolo per il Centro Storico di Firenze UNESCO aprendolo ancora più a tutti gli stakeholders

come strumento utile per la programmazione in tema di conservazione, valorizzazione del patrimonio e gestione del turismo;

- Individuare un soggetto unico per la gestione dei grandi spazi pubblici e dei maggiori eventi, e per la gestione di un censimento degli operatori culturali;

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- Adeguare i regolamenti degli enti locali alle leggi nazionali sul tema della gestione degli eventi con particolare attenzione agli eventi culturali dal vivo;

- Maggior trasparenza e controllo dei risultati in riferimento ai finanziamenti dedicati alla cultura (accountability).

SOSTENIBILITÀ e RIPETITIBILITÀ dei modelli funzionanti

- Miglioramento della Firenze Card, strumento valido ma che ha necessità di una sostenibilità economica; - valutare la rinegoziazione dell'accordo MIBACT-Comune di Firenze; - differenziare l'offerta tramite la creazione di percorsi ad hoc (nel Centro Storico, Giardini, Ville Medicee,

siti archeologici, musei scientifici/universitari) e una integrazione con spettacoli dal vivo; - innalzare il livello della comunicazione di qualità e potenziare una promozione mirata; - renderla sostenibile da un punto di vista fiscale (per esempio l’IVA); - creazione di una card annuale differenziata; - potenziare l'offerta culturale dell'area metropolitana con l'obiettivo di diminuire la congestione nel Centro

Storico; - investire ed agevolare lo sviluppo di applicazioni di nuove tecnologie per la gestione del turismo e per

migliorare l'accessibilità al patrimonio, come ad esempio il progetto Social museum and smart tourism dell'Università di Firenze.

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COMUNICAZIONE e PROMOZIONE - Creare un soggetto unico per la gestione della promozione e comunicazione attraverso una piattaforma di

comunicazione condivisa web + social - comunicare il patrimonio culturale attraverso un completo processo di digitalizzazione che consente di dare

vita a nuovi strumenti di fruizione web + social+ APP e opendata.

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Tavolo FORMAZIONE E PRODUZIONE CULTURALE LOCALE

Il tavolo si è occupato della mappatura delle realtà operanti sul territorio, valorizzazione della cultura ‘Made in Florence’, formazione e didattica culturale, produzione e circuitazione da Firenze.

Criticità Il tavolo Formazione e Produzione culturale è stato composto principalmente da operatori e formatori teatrali dall’esperienza pluriennale, associazioni e scuole di cinema, musica e danza, scrittori e operatori del mondo della letteratura fiorentina. Tra le principali criticità riscontrate, al di là di una generica sensazione di divisione tra centro storico (da riprendersi dal flusso turistico a volte troppo invasivo) e metropoli da ripensare oltre le mura, sono state individuate:

- _ la carenza di strutture e alloggi per scambi e attività internazionali di formazione (teatrale, musicale, letteraria) ed in genere di convenzioni che le favoriscano, con accordi Comune-enti e associazioni;

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- la scarsa ricezione da parte delle Istituzioni di una programmazione non “eventuale” ma a lungo termine, specie quella già proposta da reti formali e informali di scrittori, danzatori, teatranti;

- la programmazione a tratti caotica o personalistica di centri e rassegne culturali fiorentine (si fa l’esempio del Caffè Letterario delle Murate, della Biblioteca delle Oblate, della Via dei Libri, ma anche di Leggere Per Non Dimenticare), da vedere meno come contenitori inerti o chiusi e più come progettualità formative e culturali per la città;

- lo scarso sostegno nella circuitazione di spettacoli e produzioni teatrali e musicali, anche con facilitazioni dal punto di vista del trasporto pubblico;

- la difficoltà nello stabilire un legame di rete e orientamento formativo con università americane, scuole medie superiori e inferiori e accademie;

- l’assenza di un sostegno in termini anche fiscali dei centri di formazione teatrale e musicale che da tempo operano sul territorio con attività non solo nazionali (eventi, ma anche scambi e residenze);

- scarso interesse del Comune verso le realtà librarie indipendenti locali e la programmazione letteraria fiorentina, che si presenta anche come fulcro di formazione, produzione e promozione nella generale assenza – o disinteresse – di editori (si fa l’esempio di Giunti editore) non più interessati a fare un percorso virtuoso locale;

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Proposte/azioni A seguito di tali criticità, queste sono state le principali proposte e azioni percorribili emerse dalla discussione:

- il riconoscimento di realtà e aggruppamenti che fanno già rete attraverso la promozione di percorsi istituzionalizzati di formazione e produzione letteraria (tra i quali, un possibile “grotto” o scuola di scrittura per giovani e adulti come offerta formativa del Comune);

- l’ideazione o il progetto di un centro di formazione unificata teatrale per attori e tecnici metropolitano con un conseguente abbassamento dei costi a fronte di una professionalizzazione che già c’è;

- un’iniziativa di promozione delle realtà librarie indipendenti che includa le piccole e medie librerie locali sul modello torinese di “Portici di carta”; una sorta di mercato delle librerie indipendenti, che sia anche promozione del libro Made In Italy;

- un’iniziativa-festival letterario fiorentino incentrato sulla traduzione e legato alle comunità locali americane e ispaniche (trilingue);

- un urgente o istituzionalizzato tavolo di incontro tra sponsor privati e formatori e produttori culturali promosso dal Comune di Firenze;

- l’incremento dell’offerta formativa di “Chiavi della Città” a livello metropolitano; - l’istituzionalizzazione semestrale di questa stessa Maratona dell’Ascolto come meccanismo virtuoso; - l’istituzionalizzazione di un tavolo di controllo di qualità dei progetti e della distribuzione degli spazi; - un ripensamento della programmazione culturale più per Reti Tematiche che per settori, nella mappatura

locale;

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- un ricollocamento o aperture della Biblioteca delle Oblate come un luogo di intersezione e collisione di presenze estere (non solo americane) e italiane a Firenze, in particolar modo quelle consentite dalla Santa Maddalena Foundation durante l’anno;

- un recupero di luoghi come Villa Demidoff e Sant’Orsola come cittadelle o parchi della cultura; - l’estensione della Notte Bianca all’area metropolitana; - un riallineamento dei bandi per contributi comunali con quelli regionali e statali, di modo che non siano a

svantaggio di chi ne fruisce; - la programmazione di iniziative di collegamento tra il mondo della formazione e quello del lavoro.