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1 Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno Manuale tecnico pratico

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1 Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno

Manuale tecnico pratico

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2 Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno

Introduzione

Avvocato Americo Montera

Presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno

Alfredo De Marsico diceva che il tempo è come un artiglio tenace ed insaziabile. Il Maestro, con questa espressione, voleva comprendere il senso del tempo sia nella brevità che nella lunghezza. E chi sta scrivendo vuol riportarsi indietro : a soli od a tanti anni or sono? Precisamente a circa quaranta anni fa. Il praticante di allora, non esistendo le fotocopiatrici, doveva trascorrere intere mattinate nelle cancellerie per copiare i verbali delle cause e consentire al dominus di redigere gli scritti conclusionali, da depositare in termini perentori, incombenza questa pure delegata al praticante, il quale doveva provvedere alla cucitura del fascicolo, con precisione geometrica e successivamente all’aggiornamento dell’indicazione degli atti e dei documenti con grafia da frate benedettino. Ebbene, quel praticante di allora oggi deve cimentarsi con le dinamiche del processo civile telematico, deve confrontarsi con le sfide del nuovo millennio. Ma queste sfide non devono spaventare: non si può restare indifferenti come quell’asino bigio di carducciana memoria. L’Ordine, che ho l’alto onore di presiedere, si è, subito, ben organizzato istituendo, per tutti gli iscritti, un servizio di assistenza e formazione individuale, un punto telefonico ”dedicato”, un servizio e-mail, una sezione specializzata del sito www.ordavvsa.it e, quindi, procedendo con la pubblicazione del presente vademecum. E così il PCT che dapprima era visto con diffidenza, oggi è accettato con favore anche se attendiamo la verifica al momento dell’”entrata a regime”. A questo punto è doveroso un ringraziamento allo staff di Intertexta Soluzioni ed al Consigliere dell’Ordine Avv. Enrico Tortolani che immediatamente hanno ben compreso le esigenze delle varie fasce dell’Avvocatura e, con riconosciuta competenza, non hanno risparmiato tempo, energie e tanta pazienza. Non voglio, però, temere che il nuovo sistema che, in futuro, sarà incrementato, ci possa far smarrire quel rapporto con i Colleghi, la frequentazione quotidiana del Foro, lo scambio ed il confronto culturale ma voglio essere convinto che la fiaccola dell’eloquenza sarà sempre viva e che la macchina non sostituirà mai il cuore e la passione dell’Avvocato. E sono , altresì , convinto che, anche grazie all’Avvocatura-poiché la Toga e la Patria sono indissolubili - il nostro Paese saprà superare come la diffidenza nei confronti dell’ avvenieristico processo, così il difficile e complicato momento che sta vivendo. Avv. Americo Montera Presidente Consiglio Ordine Avvocati Salerno

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Un manuale dalla parte dell’Avvocato

Avv. Enrico Tortolani Consigliere dell’Ordine delegato all’informatizzazione Il processo civile telematico irrompe negli studi degli avvocati e dal 30 giugno sarà obbligatorio per procedimenti monitori ed atti endoprocessuali. E questa non è una novità: siamo tutti, da mesi, in trincea ad aspettare il d-day. L’attesa è molto attiva: insieme a tanti colleghi abbiamo sperimentato questo nuovo strumento, sollevando problemi, ponendo quesiti, e cercando risposte valide ed utili. Si sono susseguiti, negli utlimi mesi, eventi, seminari con esperti, incontri istituzionali con i magistrati ed il personale degli uffici giudiziari, le rappresentaze degli altri C.O.A. del distretto. A Salerno l’impegno è stato intenso anche per l’anticipato riconoscimento del valore legale dei depositi telematici, sia in Tribunale ( dal 7 aprile decorso per i procedimenti monitori) che in Corte di Appello ( dal 15 aprile decorso, limitatamente gli atti endoprocessuali). Sicuramente l’approccio col p.c.t è stato difficile: le nuove procedure sono oggettivamente complicate, e devono scontare il vizio della coesistenza con procedure cartacee ( per meglio dire analogiche, usando la corretta terminologia) che spesso non si conciliano con la telematica. La dematerializzazione, cui tende il sistema, si scontra con la persistenza di materiali cartacei pesanti e polverosi, fogli e timbri, marche e bolli, che è impossibile abbandonare se non in modo graduale. La prima vera complicazione nasce proprio dal tentativo - forse inevitabile - di adattare il modello informatico a quello analogico; invece, la buona regola, avrebbe voluto un sistema nativo digitale, con una struttura autonoma, non influenzato negativamente da prassi precostituite, legate a registri, pandette, annotazioni ed interlocuzioni dirette con le cancellerie. Ma dovendo gli uffici continuare ad operare, è stato inevitabile stabilire un punto di equilibrio, un compromesso tra vecchio e nuovo. In questa fase, siamo tutti costretti a vivere la transizione, subendone i difetti. Fra qualche anno ogni cosa sarà più facile, grazie alle esperienze che matureremo noi. Nel frattempo, l’Avvocato, inevitabilmente, sarà sempre più solo nel proprio studio, ad affrontare tutti i problemi, piccoli e grandi, che incontrerà nella pratica quotidiana. Privato del confronto dialettico con i destinatari degli atti - cancellieri e giudici, spesso in evidente affanno - senza interlocuzioni salvifiche, sconterà maggiori difficoltà nell’espletamento dei quotidiani adempimenti . E così, il manuale nasce proprio per sopperire ad una esigenza informativa di “primo soccorso”, con schemi e semplificazioni pratiche. Risposte rapide e semplici per una rapida applicazione. Ci sarà poi occasione per proporre approfondimenti su singoli temi, già segnalati e che saranno ancora evidenziati lungo il percorso comune che confidiamo poter proseguire. Abbiamo poi scelto per questo manabile la forma cartacea, oltre a quella digitale, per mantenere un rapporto materiale con i temi trattati ed i nostri iscritti. Alla fine dobbiamo riconoscere che una pubblicazione tradizionale, sul solito vecchio supporto cartaceo, consente una certa facilità di manipolazione che genera anche sicurezza. Un bel segnalibro colorato, un “orecchio” alla pagina, un appunto, sono insostituibili sostegni alla memoria.

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Tuttavia non mancheremo di pubblicare lo stesso manuale anche in formato digitale sul nostro sito www.ordavvsa.it da cui sarà sempre scaricabile, con tutti gli aggiornamenti che saranno implementati, ed anche con i suggerimenti che raccoglieremo. E’ il momento, oggi, di dimostrare ancora una volta la vitalità della classe forense, che responsabilmente non può resistere alle dinamiche di modernizzazione del sistema giudiziario ed anzi deve farsi portatrice delle istanze provenienti dai cittadini, di efficienza e semplificazione. Ed il processo telematico è una delle condizioni essenziali.

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I N D I C E

Il processo civile telematico .............................................................................................................................. 7

Le tecnologie di base per l’avvio del PCT sono .................................................................................................. 7

Dotazione dell’avvocato per il corretto utilizzo del Processo civile Telematico ............................................... 7

Posta elettronica certificata .......................................................................................................................... 7

Certificati e firma digitale .............................................................................................................................. 8

Il Redattore ................................................................................................................................................... 9

Il punto di accesso ......................................................................................................................................... 9

Come funziona il Punto di accesso ............................................................................................................ 9

Come lavorare nel PCT. I passaggi fondamentali ............................................................................................. 9

Il deposito generico di un atto .......................................................................................................................... 9

Atto Principale ................................................................................................................................................. 10

Allegati ............................................................................................................................................................. 10

Alcune regole importante................................................................................................................................ 10

Firma documenti ......................................................................................................................................... 10

Dimensioni Busta ......................................................................................................................................... 10

Deposito iscrizione a ruolo .......................................................................................................................... 10

Relata di notifica .......................................................................................................................................... 11

Contributo unificato Ricevuta di pagamento .............................................................................................. 11

Pagamento eseguito in maniera tradizionale .............................................................................................. 11

Pagamento eseguito in modalità telematica ............................................................................................... 11

Cosa succede dopo un deposito ...................................................................................................................... 11

Termini legali ................................................................................................................................................... 11

É sufficiente l’invio di un file pdf firmato digitalmente alla Cancelleria per effettuare un deposito? ........ 12

Ottimizzare i file pdf ........................................................................................................................................ 12

Quali atti si possono depositare ...................................................................................................................... 13

ESECUZIONI IMMOBILIARI ............................................................................................................................... 13

Procedure concorsuali ..................................................................................................................................... 13

PROCEDIMENTI DI INGIUNZIONE .................................................................................................................... 14

Norme di riferimento ...................................................................................................................................... 14

Figura 1 Impostazioni generali per l’invio a mezzo PEC ................................................................................. 16

Figura 1 Impostazioni generali per l’invio a mezzo PEC ................................................................................. 16

Figura 2 Presentazione classica dei comandi di una forma digitale ................................................................ 16

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Il manuale vuole essere un supporto tecnico formativo per gli avvocati e tutti i professionisti che si accingono ad affrontare questa sfida telematica, nuova per il mondo giudiziario. Una guida pratica e maneggevole che potrà essere consultata nei primi momenti di difficoltà nella utilizzazione degli strumenti del p.c.t . Siamo tutti sicuri che, anche nel nostro Foro, gli Avvocati sapranno aggiornarsi e sfruttare le tecnologie più attuali, per migliorare il lavoro quotidiano. Con un valido supporto tecnico, ed una formazione accurata, tutti i problemi applicativi potranno essere risolti. Il Consiglio dell’Ordine di Salerno, con tutti i suoi iscritti, è pronto al nastro di partenza per contribuire a rendere efficiente il sistema giustizia del nostro paese. Si avvertono gli avvocati e tutti gli utilizzatori che questo manuale va in stampa prima del 30 giugno, per

cui è indispensabile verificare gli aggiornamenti delle norme tecniche che dovessero essere varati, e gli

sviluppi legislativi, di cui è necessario prendere cognizione dalle fonti ufficiali, verificandone costantemente

l’evoluzione.

Le tesi esposte e le procedure descritte rappresentano il frutto di elaborazioni e confronti senza alcun

carattere vincolante e/o esaustivo. Ai fini del corretto adempimento delle procedure, per non incorrere in

decadenze, preclusioni etc., occorre far riferimento alla normativa vigente, pubblicata in Gazzetta Ufficiale

ed alle prescrizioni regolamentari del Ministero della Giustizia, cui si rimandano i lettori. Si declina ogni

responsabilità per erronea interpretazione e/o applicazione di quanto innanzi.

Eventuali modifiche tecniche e legislative che dovessero intervenire dopo la pubblicazione del presente

manuale, verranno opportunamente recepite ed il manuale sarà aggiornato e reso disponibile, nella nuova

versione e scaricabile on line sul sito istituzionale del nostro Ordine: www.ordavvsa.it

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Il processo civile telematico

Il Processo Civile Telematico (PCT) è un progetto del Ministero della giustizia finalizzato allo scambio telematico di atti giuridici digitali a valore legale tra gli attori del processo civile. Tutte le informazioni ufficiali sul Progetto sono pubblicate nel sito internet www.processotelematico.giustizia.it A far data dal 30 giugno 2014 «nei procedimenti civili, contenziosi o di volontaria giurisdizione, il deposito degli atti processuali e dei documenti da parte dei difensori delle parti ha luogo esclusivamente con modalità telematiche» (art. 16 bis d.l. 18 ottobre 2012 n. 179). Con il termine "Processo Civile Telematico" (PCT) si riassume il sistema di servizi telematici che, gradualmente, affiancherà e sostituirà le operazioni di cancelleria e di deposito e notifica di atti giudiziari. Il sistema deve essere realizzato compiutamente con la collaborazione degli uffici giudiziari (magistrati, cancellieri, operatori) e degli Ordini degli Avvocati Nel processo telematico, la trasmissione (deposito telematico) di un atto giudiziario, avviene attraverso un programma software denominato "redattore atti". Chiariamo subito che quest’ultimo non è un software per la scrittura (come potrebbe essere word) di un atto, il redattore di atti infatti deve intendersi come l’attività di "imbustamento" di un atto già redatto e trasformato in file PDF, nonchè per la sottoscrizione con firma digitale del medesimo

Le tecnologie di base per l’avvio del PCT sono

1) la casella di posta elettronica certificata; 2) la firma digitale; 3) il c.d. redattore atti: programma che consente di creare la busta telematica 4) il PdA.(Punto d’accesso) attraverso il quale vedere lo stato dei fascicoli.

Dotazione dell’avvocato per il corretto utilizzo del Processo civile

Telematico

1. Personal computer con almeno una presa USB 2. Un collegamento ad internet 3. Un browser aggiornato che sia in grado di supportare il protocollo SSL 4. Il possesso della posta certificata 5. Il possesso della firma digitale

Posta elettronica certificata Una casella di Posta elettronica certificata (PEC) censita nel registro Generale degli Indirizzi Elettronici (ReGIndE). Il risultato dell’invio è come mostrato in fig. 1

il deposito di un atto giudiziario genera quattro distinte PEC di ricevuta:

1) la Ricevuta di accettazione, certifica che l’invio è stato accettato dal sistema per l’inoltro all’ufficio destinatario

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2) la Ricevuta di consegna, attesta che il messaggio è stato consegnato nella casella di posta dell’ufficio destinatario. Il deposito si considera perfezionato in questo momento;

3) esito controlli automatici del deposito, vengono effettuati i seguenti controlli:

l’indirizzo PEC del mittente, che deve essere censito in ReGIndE;

formato del messaggio, che deve essere standard e seguire le specifiche;

dimensione del messaggio, che non deve eccedere la dimensione di 30 MB

Come è naturale che sia l’esito dei controlli può verificare degli errori che saranno segnalati al mittente (colui che ha depositato) e sono:

1) WARN: non è bloccante per il deposito; si tratta di segnalazioni, di carattere giuridico come ad esempio manca la procura alle liti allegata all’atto introduttivo;

2) ERROR: é bloccante, ma è l’ufficio ricevente, che decidere la modalità di prosieguo e quindi potrà forzare l’accettazione o rifiutare il deposito;

3) FATAL: rappresenta le eccezione non gestite dal sistema telematico potrebbe essere un messaggio del tipo impossibile decifrare la busta

4) esito del controllo manuale del Cancelliere, rappresenta l’intervento manuale ha ad oggetto l’esame quindi se il deposito è stato accettato o meno dalla Cancelleria. È importante perché in caso di errore ERROR o di errore FATAL da la discrezionalità al cancelliere di accettare o meno il deposito. Solo dopo l’arrivo di questa quarta mail si perfeziona l’effetto provvisorio anticipato di cui alla seconda PEC e, solo dopo questa ricevuta, il file viene caricato sul fascicolo telematico, divenendo così visibile alle controparti.

Proprio con riferimento a questa quarta PEC, l’accettazione manuale del Cancelliere richiede ovviamente del tempo e, tale accettazione può intervenire a distanza di tempo dall’invio dell’atto

Certificati e firma digitale La firma digitale è una firma di tipo elettronico basata su un certificato digitale e su un sistema di chiavi crittografiche, una pubblica e una privata correlate tra loro, può essere rilasciata solo da Certificatori autorizzati, ad es. aruba. La firma digitale normalmente si presenta come riportato in figura 2, i comandi sono sempre gli stessi a prescindere dall’ente certificatore che la rilascia. I certificati digitali servono per essere riconosciuti dal PDA. La firma serve per firmare digitalmente gli atti fornito sotto forma di chiavetta usb o smart card conformi con il profilo previsto per la CNS (Carta nazionale dei servizi) Per acquistare il supporto di firma digitale ci si può rivolgersi ad un ente certificatore o ai suoi distributori

sul territorio.

La scelta può essere fatta sostanzialmente fra due dispositivi:

Business Key - pen-drive USB (consigliata per uso su pc diversi)

Kit con smart card - tessera + lettore

Per l’acquisto è necessario inviare all’ente che vende la chiave i seguenti quattro documenti

Un modulo correttamente compilato, con i propri dati che si riceve all’atto della richiesta;

l'attestazione del pagamento, nel caso questo non avvenga in contanti

la fotocopia di documento d'identità

fotocopia del codice fiscale.

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Il Redattore Il redattore di atti è un programma capace di creare le buste telematiche da inviare alla cancelleria, contenente gli atti di parte e tutti gli eventuali allegati. Il deposito tramite PCT deve essere necessariamente fatto tramite la cosiddetta “busta telematica”, consistente in un file (cifrato) denominato Atto.enc, che contiene:

1) il file dell’atto giudiziario, sottoscritto con firma digitale Cades, quindi in formato [nomefile].pdf.p7m

2) i file degli eventuali allegati (procura alle liti, documenti, nota di iscrizione a ruolo, ricevuta del contributo unificato)

3) il file dell’indice della busta, in formato [IndiceBusta].xml 4) il file con i dati dell’atto, nel formato [DatiAtto].enc

In commercio esistono vari redattori a pagamento, ed oltre a questi vi sono anche redattori gratuiti uno fra questi è denominato SLPCT

Il punto di accesso Il Punto di Accesso (PdA) rende possibile

• accedere in tempo reale ai dati della cancelleria e al fascicolo informatico • depositare atti telematici a valore legale • ricevere comunicazioni telematiche dalla cancelleria • richiedere copie atti • in prospettiva, eseguire pagamenti telematici spese di giustizia

Come funziona il Punto di accesso

Il PdA verifica l’identità e l’abilitazione del soggetto che accede attraverso la lettura della smart card e l’interrogazione dell’Albo elettronico (per gli avvocati) e del Registro degli iscritti al PdA. Le specifiche tecniche sono stabilite dal Ministero della giustizia e sono consultabili al seguente indirizzo http://www.processotelematico.giustizia.it/pdapublic/index.jsp?sid=1&id=4&pid=4 Per dotarsi di un PDA è possibile rivolgersi a qualunque fornitore di Punto di Accesso accreditato presso il Ministero della Giustizia: l'elenco dei fornitori è reperibile sul sito pst.giustizia.it nella sezione "Punti di Accesso". É possibile la contemporanea iscrizione a più p.d.a.

Come lavorare nel PCT. I passaggi fondamentali

1) Il professionista predispone l'atto come documento elettronico in formato PDF (redatto con un qualsiasi software di scrittura e poi convertito in PDF), firmato digitalmente. Gli allegati dell’atto sono documenti informatici predisposti nei formati consentiti (pdf, rtf, txt, jpg, gif, tiff, xml).

2) Il professionista con il proprio redattore PCT predispone la nota di deposito in formato XML che riporta tutti i dati essenziali degli atti da trasmettere. Tali dati consentono l’alimentazione automatica dei registri di cancelleria.

3) Il professionista inserisce l’atto da depositare firmato digitalmente e i documenti allegati che vuole certificare con la propria firma in una busta di deposito criptata e firmata.

4) Il professionista invia tramite la propria pec al destinatario indicato durante il caricamento dei dati ed invia telematicamente la busta in canale sicuro e protetto al Tribunale interessato

5) Il professionista verifica l’arrivo sulla propria PEC delle ricevute di ritorno.

Il deposito generico di un atto

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L’atto da depositare e gli eventuali allegati devono essere inseriti in una struttura informatica denominata busta telematica. Il file relativo all’atto deve essere firmato digitalmente dal soggetto che procede al deposito. La busta telematica deve essere inviata come allegato ad un messaggio di Posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo telematico dell’ufficio giudiziario destinatario.

Atto Principale L’atto principale deve essere redatto in formato PDF “testo”, mantenendo tutte le impostazioni grafiche del documento originale, ma eliminando ogni elemento pericoloso o in grado di modificarne il contenuto. Non deve essere scansionato, ma creato con un programma di video scrittura e convertito in PDF. Si può fare usando le funzioni automatiche di word oppure installando sulla macchina un convertitore gratuito come può essere PDF Creator.

Allegati Gli allegati possono essere scansionati, quindi inviati in formato PDF Immagine I formati ammessi sono:

PDF ,ODF ,RTF,TXT, JPG, GIF, TIFF, XML È anche consentito l’utilizzo di formati compressi ZIP, RAR, ARJ purchè contenenti file nei formati indicati in precedenza.

Alcune regole importante

La denominazione dei file non deve contenere caratteri speciali

Firma documenti Il file PDF relativo all’atto deve essere firmato digitalmente dal soggetto che procede al deposito. Deve essere obbligatoriamente firmato anche il file “dati atto xml” creato automaticamente dal redattore e contenente le informazioni fondamentali riferite all’atto. Gli allegati salvo eccezioni non devono essere firmati

Dimensioni Busta La regole ministeriali fissano a 30 MB il limite massimo della busta. Se gli allegati superano il limite massimo si deve depositare la busta con solo alcuni allegati in modo tale da rimanere nel limite dei 30 MB. Il cancelliere nell’esaminare il contenuto della busta verificherà la mancanza di alcuni allegati, iscriverà la causa a ruolo e genererà una comunicazione (biglietto di cancelleria inviato a mezzo PEC) in cui chiederà all’avvocato di produrre i documenti mancanti. A questo punto l’avvocato creerà una seconda busta di tipo “Produzione documentazione richiesta” allegando o l’atto originario o un nuovo atto come semplice nota integrativa e gli allegati mancanti. Per questa nuova busta non sarà necessario creare la nota di iscrizione a ruolo ne allegare la procura alle liti, sarà invece indispensabile indicare il numero di ruolo assegnato al fascicolo dal cancelliere all’accettazione del primo invio.

Deposito iscrizione a ruolo Nel caso di deposito telematico di un iscrizione a ruolo, la busta telematica sarà formata come nel caso di deposito generico, ma una particolare menzione deve essere fatta per gli allegati. Sarà necessario inserire tra gli allegati del deposito, oltre ad altri documenti di pertinenza del procedimento:

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1. Copia per immagine di procura alle liti ove prevista 2. Relata di notifica, nel caso di citazione 3. NIR 4. Ricevuta del pagamento del contributo unificato e dei diritti di cancelleria, nei casi in cui previsto

Relata di notifica Al deposito telematico viene allegata la copia per immagine (scansione) delle relazioni di notificazione restituite in formato cartaceo dall’ufficio UNEP. L’iscrizione si intende eseguita con “velina” con l’obbligo da parte del depositante di presentare, alla prima udienza, l’originale dell’atto di citazione notificato e le relazioni di notificazione. Il cancelliere provvederà alla verifica della corrispondenza tra atto di citazione originale notificato e atto depositato telematicamente e all’esito ne dichiarerà la conformità tramite asseverazione dell’atto di citazione.

Contributo unificato Ricevuta di pagamento

Pagamento eseguito in maniera tradizionale Al deposito viene allegata la copia per immagine della ricevuta di pagamento in formato cartaceo. L’originale della ricevuta sarà consegnato successivamente alla cancelleria.

Pagamento eseguito in modalità telematica Al deposito deve essere allegata la ricevuta telematica (RT) attestante l’avvenuto pagamento come file di dati firmato digitalmente dal soggetto prestatore di servizio di pagamento Qualora non fosse possibile, la RT può essere inserita anche come allegato generico in format PDF Nel caso di pagamento eseguito con più operazioni, si allegano tutte le ricevute telematiche E’ possibile pagare telematicamente con un'unica operazione, quindi ottenendo un’unica ricevuta telematica, contributo unificato e diritti di cancelleria.

Cosa succede dopo un deposito

1. Ricevuta di accettazione (RdA) del proprio gestore PEC che conferma l’avvenuto invio della busta 2. –

a. Ricevuta di Avvenuta Consegna (RdAC): La data e l’ora della RdAC determina il momento della ricezione ai fini dei termini processuali. Nel caso in cui la RdAC sia rilasciata dopo le ore 14.00 il deposito si considera effettuato il giorno feriale immediatamente successivo

b. Avviso di Mancata Consegna (AMC) in alternativa alla RdAC: equivale all’impossibilità a consegnare la PEC di deposito alla casella di posta elettronica certificata dell’ufficio giudiziario adito.

3. Esito controlli automatici è un messaggio di PEC in cui viene riportato l’esito dei controlli inerenti le verifiche formali del messaggio e della busta telematica

4. Esito intervento della cancelleria è un messaggio di pec in cui viene riportato l’esito dell’intervento di accettazione dell’atto da parte della cancelleria o della segreteria dell’Ufficio Giudiziario

Termini legali L’atto si considera depositato nel momento in cui perviene all’avvocato il Messaggio PEC di avvenuta consegna (secondo messaggio) che corrisponde alla RdAC in cui viene riportato il momento esatto della ricezione della busta telematica da parte del gestore PEC del ministero di giustizia

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É sufficiente l’invio di un file pdf firmato digitalmente alla Cancelleria per effettuare un deposito? NO! L'atto, infatti, secondo quanto stabilisce l'art. 12 del DM Giustizia 18.07.2011.: "deve essere corredato da un file in formato XML, che contiene le informazioni strutturate nonchè tutte le informazioni della nota di iscrizione a ruolo”. Prosegue sempre la norma "la struttura del documento firmato é CAdES; il certificato di firma é inserito nella busta crittografica. La modalità di apposizione della firma digitale o della firma elettronica qualificata é del tipo "firme multiple indipendenti" o parallele e prevede che uno o più soggetti firmino, ognuno con la propria chiave privata, lo stesso documento (o contenuto della busta). L'ordine di apposizione delle firme dei firmatari non é significativo e un'alterazione dell'ordinamento delle firme non pregiudica la validità della busta crittografica; il file generato si presenta con un'unica estensione p7m." L'art. 14 si occupa, invece, della trasmissione degli atti e dei relativi allegati stabilendo che sono contenuti nella cosiddetta "busta telematica", ossia un file in formato MIME che riporta tutti i dati necessari per l'elaborazione da parte del sistema ricevente (gestore dei servizi telematici); in particolare la busta contiene il fileAtto.enc, ottenuto dalla cifratura del file Atto.msg, il quale contiene a sua volta: a) IndiceBusta.xml.p7m: b) DatiAtto.xml.p7m: c) <nome file (libero)>.pdf.p7m: atto vero e proprio, in formato PDF, sottoscritto con firma digitale o firma elettronica qualificata(firma esterna). d) Allegato X.xxx[.p7m]: uno o più allegati nei formati di file di cui all'articolo 13, eventualmente sottoscritti con firma digitale o firma elettronica qualificata; il nome del file puo' essere scelto liberamente. Il comma 2, recita poi come segue: “La cifratura di Atto.msg é eseguita con la chiave di sessione(Chiave Sessione) cifrata con il certificato del destinatario; Issuer Dname é il Distinguished Name della CA che ha emesso il certificato dell'ufficio giudiziario o dell'UNEP destinatario, SerialNumber é il numero seriale del certificato dell'ufficio giudiziario o dell'UNEP destinatario; l'algoritmo utilizzato per l'operazione di cifratura simmetrica del file é il 3DES e le chiavi simmetriche di sessione sono cifrate utilizzando la chiave pubblica contenuta nel certificato del destinatario; le chiavi di cifratura degli uffici giudiziari sono disponibili nell'area pubblica del portale dei servizi telematici (il relativo percorso e nome file è indicato nel catalogo dei servizi telematici); lo standard

previsto é il CAdES.

Ottimizzare i file pdf

All’interno del PCT esiste la regola che le mail di DEPOSITO non devono superare i 30 MB

Lavorando con i documenti PDF si può facilmente generare file di dimensioni che eccedono il

limite, in proposito si tenga presente che molti dei file PDF inseriti nella andranno firmati

digitalmente e questo aumenta e di molto la grandezza in byte dei file.

Occorre quindi salvare i file in pdf con delle regole per cercare di ottimizzare la grandezza dei

file, sicuramente si può comprimere la risorsa, attraverso gli archivi compressi più diffusi,

come gli ZIP o i RAR.

Ma questa operazione potrebbe non essere sufficiente si consiglia quindi di procedere prima

di convertire in zip o rar attraverso i seguenti passaggi.

Una strada percorribile è quindi quella dell'ottimizzazione del file PDF stesso, per comprimere

e ottimizzare i formati PDF, attraverso molti software uno dei quali è PDF Compressor, vi

sono molti software gratuiti quindi potete scegliere attraverso molte scelte.

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Attenzione, la riduzione delle dimensioni di un file con firma digitale comporta la rimozione

della firma, quindi tutte le attività di riduzione e ottimizzazione vanno fatte prima di apporre

la firma digitale.

Quali atti si possono depositare In tutte le sedi in cui è stato attivato il servizio telematico di deposito atti (ex art. 62 D.M. 17/7/2008) possono trasmettersi in via telematica i seguenti atti

ESECUZIONI IMMOBILIARI Introduttivi

o Atto di pignoramento ed iscrizione a ruolo

Atti di parte o Atto di intervento/Istanza correzione errore materiale sull’atto di intervento o Istanza di distribuzione o Istanza ex art 41 TUB o Rinuncia all'esecuzione o Rinuncia al mandato o Atto costituzione avvocato/sostituzione del procuratore costituito o Sostituzione creditore per successione nel credito o Rinuncia nei confronti di uno o più debitori o Nota di precisazione/variazione del credito o Istanza di vendita esecuzioni mobiliari e immobiliari o Istanza di assegnazione o Deposito relazione notarile ex art 569 e dettaglio relazione notarile o Atto non codificato

Atti del Perito o Relazione del CTU o integrazione relazione CTU o Progetto di distribuzione del CTU “perito contabile” o Relazione notarile ex art 569 e dettaglio relazione notarile o Istanza di proroga del CTU “perito immobiliare” o Deposito perizia del CTU “perito immobiliare” o Atto non codificato

Atti del Delegato o Relazione periodica o Avviso di vendita art 570 cpc o Verbale di aggiudicazione o Deposito del Prezzo o Istanza di revoca/decadenza aggiudicatario o Minuta decreto di trasferimento o Proposta progetto di distribuzione o Progetto di distribuzione o Aggiudicazione lotto (verbale di vendita) o Atto non codificato Atti del Custode o Rendiconto Custode o Istanza generica custode o Istanza liquidazione custode o Atto non codificato PROCEDURE CONCORSUALI

Procedure concorsuali Introduttivi

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14 Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno

o Istanza di fallimento

Atti di Parte o Atto di costituzione avvocato o Atto di sostituzione procuratore costituito o Atto di deposito mandato per creditore insinuato o Deposito Memorie o Domanda di ammissione al passivo o Rinuncia al credito oggetto di insinuazione o Domanda di rivendicazione, restituzione e separazione cose mobili ex art. 103 l.f. o Rinuncia al credito oggetto di rivendicazione o Atto non codificato

Atti del Perito o Deposito relazione CTU o Deposito integrazione CTU o Deposito perizia del CTU “perito immobiliare” o Relazione notarile ex art 569 o Atto non codificato

Atti del Curatore o Elenco insinuazioni e progetto stato passivo o Rendiconto del curatore o Piano di riparto o Verbale di inventario (beni inventariati e beni esclusi) o Relazione iniziale ex art. 33 l. fall. o Relazione periodica ex art. 33 l. fall. o Istanza di vendita e programma di liquidazione o Atto non codificato

PROCEDIMENTI DI INGIUNZIONE o Ricorso per decreto ingiuntivo o Produzione documenti richiesti

Norme di riferimento

Portale servizi telematici http://pst.giustizia.it Agenzia per l’italia digitale http://www.agid.gov.it/ Riferimento normativi Regole Tecniche (D.M. 21 febbraio 2011 n. 44)

Specifiche tecniche D.M. 21 febbraio 2011 n. 44

Decreto Legge 29 dicembre 2009 n. 193 "Interventi urgenti in materia di funzionalità del sistema

giudiziario"

D.M. 17 luglio 2008 Decreto del Ministro della Giustizia recante << Regole tecnico-operative per l'uso di

strumenti informatici e telematici nel processo civile>>, in sostituzione del decreto del Ministro della

Giustizia del 14 ottobre 2004 n.167

DECRETO-LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179.

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15 Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno

06 - D.M. 15 OTTOBRE 2012 N. 209 MINISTERO DELLA GIUSTIZIA - DECRETO 15 ottobre 2012, n. 209 (in G.U.

n. 284 del 5 dicembre 2012) - Regolamento recante: «Regole tecniche per l'adozione nel processo civile e

penale delle tecnologie dell'informazione e comunicazione - modifiche al decreto ministeriale 21 febbraio

2011, n. 44»

07-Obbligo deposito telematico (Legge Stabilità 2013)

DECRETO 3 aprile 2013, n. 48

Regolamento recante modifiche al D.M. n. 44/2011, concernente le regole tecniche per l'adozione nel

processo civile e nel processo penale delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

DM 27 maggio 1994

Nuove specifiche tecniche art.34 DM 44/2011 del 16.4.14 pubblicate in GU il 30.4.14

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16 Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno

Figura 1 Impostazioni generali per l’invio a mezzo PEC

Figura 2 Presentazione classica dei comandi di una forma digitale

Posta elettronica certificata: le ultime novità. Con il D.M. 16 aprile 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 aprile 2014, sono state rilasciate

le nuove specifiche tecniche ex art. 34 del DM 44/2001 che, dal 15 maggio 2014, sostituiranno quelle

emanate il 18 luglio 2011.

Tra le altre, le novità riguardano la P.E.C. con la possibilità di avere un unico indirizzo per lo studio

associato, e con questo procedere al deposito degli atti, a prescindere dal singolo soggetto firmatario

dell’atto, prima impossibile. Allo stato non è chiara la procedura per la registrazione dell’indirizzo pec al

RegIndE.

Di seguito l’estratto dal richiamato D.M.

..... omississ.....

ACCETTAZIONE DEGLI ATTI TELEMATICI

b. GESTIONE DEL FIRMATARIO DEGLI ATTI DEPOSITATI

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17 Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno

I meccanismi attualmente presenti impongono una relazione tra l’indirizzo di PEC del mittente e il

firmatario dell’atto depositato telematicamente.

Tali meccanismi di controllo saranno modificati in modo da slegare il mittente del deposito dai firmatari

presenti nell’atto principale.

Verrà pertanto consentito a un firmatario dell’atto di utilizzare un indirizzo di PEC del ReGIndE associato

anche ad altri soggetti (è il caso tipico di avvocati appartenenti a uno stesso studio legale che condividono

un uguale indirizzo PEC comunicato sul ReGIndE).

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno ringrazia per la realizzazione la società Intertexta Soluzioni di Cava de’ tirreni.