MANUALE QuarkXPress 7 ITA

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Guida a QuarkXPress 7

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Guida a QuarkXPress 7

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NOTE LEGALI

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NESSUN CASO APACHE SOFTWARE FOUNDATION O I SUOI COLLABORATORISARANNO RITENUTI RESPONSABILI PER QUALSIASI DANNO DIRETTO, INDI-RETTO, ACCIDENTALE, SPECIALE, ESEMPLARE O CONSEQUENZIALE (INCLUSIMA NON LIMITATAMENTE A APPROVVIGIONAMENTI DI BENI O SERVIZI SOSTI-TUTIVI, PERDITA DELL’USO, DATI O PROFITTI; O INTERRUZIONE DELL’ATTIVITÀAZIENDALE IN QUALUNQUE MODO SIANO STATI PROVOCATI E SOTTO QUALUN-QUE FORMA DI RESPONSABILITÀ O COLPA (INCLUSI NEGLIGENZA O SIMILE)CHE SORGANO IN UN MODO QUALUNQUE DALL’USO DI QUESTO SOFTWAREANCHE SE AVVERTITI DELLA POSSIBILITÀ DI TALI DANNI.

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Page 8: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Introduzione a QuarkXPress 7QuarkXPress nel 21° secolo xx

Evoluzione delle funzionalità xxi

I “documenti” diventano “progetti” xxii

La nuova versatilità del layout della pagina xxv

Tipografia xxviii

Immagini grafiche xxx

Produttività xxxiii

Output xxxv

Oltre QuarkXPress xxxvii

Utilizzo di questa guida xxxvii

Vi serve aiuto? xxxvii

Convenzioni di questa guida xxxviii

1 GraficaUtilizzo dell’opacità 3

Specifica dell’opacità 3

Specifica di opacità per i gruppi 4

Creazione di sfumature con trasparenza 5

Utilizzo delle ombreggiature 5

Applicazione di ombreggiature 6

Personalizzazione delle ombreggiature 7

Incorporazione delle ombreggiature negli elementi della pagina 9

Utilizzo delle maschere alfa 10

Salvataggio delle maschere alfa 11

Selezione delle maschere alfa 11

Nozioni di base sull’appiattimento e sulle problematiche di produzione 12

Appiattimento durante il processo di stampa 12

Verifica di possibili problemi 13

INDICE

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Utilizzo di QuarkVista 13

Utilizzo di immagini e effetti 14

Regolazioni 16

Filtri 22

Automatizzazione degli effetti di un’immagine 27

Revisione dell’uso delle immagini 28

Esportazione dei file di immagine 29

Impostazione delle preferenze di QuarkVista 32

Salvataggio dei layout con effetti immagine in un formato QuarkPress 6 32

Apertura di progetti delle versioni precedenti 33

Incorporazione di trasparenza e di effetti in un workflow OPI 33

Utilizzo delle immagini PSD 34

Preparazione dei file Photoshop 35

Importazione di file Adobe Photoshop 35

Utilizzo dei livelli PSD 36

Utilizzo dei canali PSD 39

Utilizzo dei percorsi PSD 42

Ottimizzazione dell’ambiente di PSD Import 43

File PSD modificati o mancanti 44

Apertura di progetti QuarkXPress senza PSD Import 45

Stampa con PSD Import 45

Creazione di pellicole di colori piatti e vernice 46

Utilizzo delle immagini 46

Specifica dei colori di sfondo per le immagini 46

Conservazione degli attributi dell’immagine 48

Conversione di una modalità colore dell’immagine 49

INDICE

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Page 10: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

2 Sincronizzazione e contenuto condivisoNozioni generali sulla sincronizzazione 50

Nozioni generali sulla libreria di un contenuto condiviso 51

Creazione di molteplici layout in un singolo progetto 53

Sincronizzazione del contenuto 54

Nozioni generali sulle opzioni di sincronizzazione 55

Sincronizzazione di linee e finestre senza contenuto 56

Sincronizzazione di un contenuto protetto 57

Collocazione di oggetti e contenuto sincronizzati 57

Collocazione di un oggetto sincronizzato 57

Collocazione di un contenuto sincronizzato 57

Importazione di un contenuto in una libreria di contenuto condiviso 58

Molteplici visualizzazione di un layout 59

Suddivisione di una visualizzazione 59

Creazione di una visualizzazione in una nuova finestra 62

Sincronizzazione con le aree di composizione 62

3 Layout WebNozioni di base sui layout Web 63

Che cos’è il layout Web? 64

Prove dei layout Web 65

Layout Web in azione 65

Gestione dei layout Web 69

Creazione di un layout Web 69

Gestione delle finestre di testo 71

Utilizzo degli elementi grafici 74

Conversione nei e dai layout Web 76

INDICE

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Page 11: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Link ipertestuali 76

Nozioni di base sui link ipertestuali 77

Utilizzo dei link ipertestuali 79

Rollover 85

Creazione di un rollover di base 86

Modifica e eliminazione dei rollover di base 86

Creazione di un rollover a due posizioni 87

Alternanza delle immagini del rollover di un layout 88

Rimozione di una finestra di destinazione da una finestra con rollover a due posizioni 88

Rottura del collegamento di un rollover a due posizioni 88

Mappe immagine 89

Creazione di una mappa immagine 89

Modifica di una mappa immagine 90

Moduli 91

Nozioni di base sui moduli 91

Utilizzo dei moduli 92

Menu 99

Utilizzo di menu standard 99

Utilizzo dei menu sovrapposti 101

Tabelle dei layout Web 105

Meta tag 107

Nozioni di base sui meta tag 107

Gestione dei meta tag 107

Anteprima delle pagine Web 109

Anteprima del layout Web attivo 109

Specifica di altri browser per la visualizzazione in anteprima 110

INDICE

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Page 12: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Esportazione di pagine Web 110

Preparazione dell’esportazione 110

Esportazione di una pagina Web 111

File creati all’esportazione 113

4 LivelliNozioni generali sui livelli 114

Livelli in azione 115

Utilizzo dei livelli 115

Creazione di un livello 116

Selezione dei livelli 116

Livelli visualizzati e nascosti 117

Creazione di oggetti su un livello 117

Determinazione del livello su cui si trova un oggetto 118

Eliminazione dei livelli 118

Opzioni di modifica dei livelli 118

Spostamento degli oggetti su un livello diverso 119

Modifica dell’ordine di sovrapposizione dei livelli 120

Livelli e scorrimento del testo 120

Duplicazione dei livelli 121

Unificazione di livelli in un unico livello 122

Protezione degli oggetti nei livelli 123

Utilizzo delle pagine master con i livelli 123

Soppressione della stampa dei livelli 124

5 Testo e tipografiaUtilizzo delle font OpenType 125

Revisione degli stili delle font OpenType 125

Nozioni generali sugli stili OpenType 126

Applicazione degli stili OpenType 128

INDICE

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Page 13: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Utilizzo delle legature 130

Definizione del kern OpenType per i progetti 132

Salvataggio degli stili OpenType come “XPress Tags” 133

Utilizzo dei glifi 133

Visualizzazione dei glifi 134

Inserimento dei glifi 136

Salvataggio dei glifi come preferiti 136

Visualizzazione dei codici 137

Inserimento di caratteri speciali 138

Inserimento di spazi 138

Inserimento di altri caratteri speciali 141

Formattazione e scorrimento del testo 143

Definizione della lingua dei caratteri 143

Impostazioni di tabulazioni interattive 144

Modifica del kern orizzontale e verticale 145

Aggiornamento dei metodi di scorrimento del testo 145

Gestione dello sfondo delle finestre di testo 146

Utilizzo delle Font alternative 146

Attivazione della Font alternativa 147

Applicazione ai caratteri della Font alternativa 148

Importazione ed esportazione di un testo con le opzioni Unicode 148

Utilizzo delle regole di mappatura delle font 149

Creazione di regole di mappatura delle font 149

Gestione delle regole di mappatura delle font 150

Definizione delle preferenze per la mappatura di font 150

INDICE

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Page 14: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

6 TabelleCreazione di tabelle 152

Creazione completa di una tabella 152

Conversione di un testo in tabella 155

Importazione di tabelle in Excel 158

Incollatura delle tabelle di Excel 161

Importazioni di grafici Excel 161

Aggiunta di testo e immagini alla tabella 161

Aggiunta di un testo alle celle di una tabella 161

Importazione di immagini nelle celle di una tabella 162

Utilizzo di un’immagine come sfondo della tabella 163

Modifica e formattazione del testo di una tabella 163

Modifica del testo di una tabella 163

Taglia/copia e incolla il contenuto di una tabella 165

Collegamento delle celle di una tabella 166

Formattazione del testo di una tabella 167

Aggiornamento di una tabella di Excel 168

Formattazione delle tabelle 169

Cornici delle tabelle 169

Creazione dello sfondo di una tabella 170

Specifica della trasparenza di una tabella 170

Formattazione delle griglie 171

Formattazione di celle, righe e colonne 172

Regolazione delle tabelle 173

Posizionamento delle tabella in una pagina 173

Inserimento di righe o colonne 174

Eliminazione di righe o colonne 174

Unificazione delle celle 175

Mantenimento della geometria della tabella 175

INDICE

XIV |

Page 15: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Regolazione automatica di righe e colonne per il contenimento del testo 176

Ridimensionamento numerico di tabelle, righe e colonne 177

Ridimensionamento manuale di tabelle, righe e colonne 177

Conversione di tabelle in testo 178

Utilizzo delle tabelle e dei gruppi 179

Tabelle estese in varie sezioni del layout 180

Specifica della divisione di una tabella 180

Separazione di tabelle estese e creazione di tabelle distinte 181

Aggiunta di righe di intestazione e di pié di pagina a una tabella 181

Utilizzo dei menu contestuali con le tabelle 183

7 Job JacketsNozioni generali sui Job Jackets 184

Che cosa sono i Job Jackets? 186

La struttura dei Job Jackets 186

Workflow di esempio di un Job Jackets 191

Vantaggi del Job Jackets 192

Job Jackets in azione 193

Utilizzo dei Job Jackets 195

Modalità di base e modalità avanzata 195

Creazione dei Job Jackets 196

Utilizzo dei Job Ticket 200

Creazione di un modello di Job Ticket 201

Aggiunta di una definizione di layout a un Job Ticket: modalità avanzata 206

Applicazione di un modello di Job Ticket a un progetto 206

Applicazione di una definizione di layout a un progetto 209

INDICE

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Page 16: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Collaborazione tramite i Job Jackets condivisi 209

Esportazione e importazione di Job Ticket 212

Il file Job Jackets di default 213

Modifica del modello di default di un Job Ticket 214

Modifica del file Job Jackets di default 215

Utilizzo delle risorse: modalità avanzata 215

Accesso alle risorse: modalità avanzata 215

Configurazione delle risorse: modalità avanzata 216

Specifica del percorso delle risorse: modalità avanzata 217

Utilizzo delle specifiche di layout 218

Creazione delle specifiche di layout: modalità avanzata 218

Applicazione delle specifiche di layout a un layout 219

Utilizzo delle specifiche di output 220

Creazione delle specifiche di output: modalità avanzata 221

Applicazione delle specifiche output a un layout 221

Utilizzo delle specifiche di output con il Job di output 223

Utilizzo delle regole e dei set di regole 224

Creazione delle regole: modalità avanzata 224

Aggiunta di regole a un set di regole modalità avanzata 226

Applicazione di un set di regole a un layout 227

Valutazione di un layout 229

Protezione del Job Jackets 231

Stampa con un output JDF 232

Preferenze dei Job Jackets 233

Valutazione del layout 233

Percorso dei file Job Jackets 234

INDICE

XVI |

Page 17: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

8 Composition ZonesNozioni generali sulle Composition Zones 235

Le Composition Zones in azione 235

Terminologia delle Composition Zones 237

Creazione di una Composition Zones 240

Creazione di una Composition Zones da una serie di oggetti selezionati 241

Creazione di una Composition Zones da un layout 242

Creazione di una Composition Zones tramite lo strumento Composition Zones 242

Collocazione di una Composition Zones 243

Gestione di molteplici pagine in una Composition Zones posizionata 244

Condivisione di un layout di composizione 245

Condivisione di un layout di composizione per la modifica 245

Condivisione di un layout di composizione per il posizionamento (ma non per la modifica) 247

Collegamento a un layout di composizione in un altro progetto 248

Gestione della zona di condivisione per gli aggiornamenti 250

Modifica di un layout di composizione 252

Modifica del contenuto di un layout di composizione di un progetto singolo 253

Modifica degli attributi di una Composition Zones 254

Desincronizzazione e modifica dei collegamenti per le Composition Zones e i layout di composizione 255

Desincronizzazione di una Composition Zones 255

Desincronizzazione di un layout di composizione 255

Rottura del collegamento a un layout di composizione 255

INDICE

| XVII

Page 18: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Eliminazione di un layout di composizione collegato 256

Eliminazione di un layout di composizione 256

Conversione di una Composition Zones in un’immagine 257

Utilizzo dell’impostazione di collaborazione 257

Collegamento ad altri progetti 258

Visualizzazione di informazioni sui layout di composizione collegabili 258

Importazione e gestione di un contenuto condiviso 259

Specifica delle opzioni di aggiornamento 259

9 Gestione del coloreImpostazioni di origine e impostazioni di output 261

Esperienza della gestione del colore 261

Ambiente di gestione del colore di default 261

Utilizzo di impostazioni d’origine e impostazioni di output definite da un esperto del colore 264

Utilizzo dell’ambiente di gestione del coloredelle versioni precedenti 266

Prova del colore su schermo 266

Controllo delle gestione del colore da parte di esperti 268

Creazione di impostazioni d’origine 268

Creazione di un’impostazione di output 270

Condivisione delle impostazioni di origine e impostazioni di output 272

Sintonizzazione della gestione del colore per singole immagini 273

Gestione dei profili 275

Installazione dei profili 275

Caricamento di profili 276

Verifica dell’uso del profilo 277

INDICE

XVIII |

Page 19: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

10 Altre nuove funzionalitàGestione potenziata delle palette 278

Aggiunta di palette: creazione di un gruppo di palette 278

Set di palette: salvataggio di una configurazione delle palette 280

Altre considerazioni sui set e sui gruppi di palette 281

Design potenziato della palette delle Misure 282

Visualizzazione della palette delle Misure standard 282

Controlli di Spazio/Allinea 283

Altre note sulla palette delle Misure 284

Protezione di oggetti e contenuti 285

Incorporazione automatica di font nei file EPS esportati 286

Nuove opzioni di output per QuarkXPress 7 286

Salvataggio di una pagina in formato EPS 287

Esportazione di un layout in formato PDF 289

PPML (Print Markup Language) personalizzato 292

Stili di output 297

Altre modifiche dell’interfaccia 298

INDICE

| XIX

Page 20: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Introduzione a QuarkXPress 7QuarkXPress® 7 rappresenta un nuovo, significativo paradigma nell’ambito delle

applicazioni del layout della pagina. QuarkXPress non costituisce più soltanto il

punto finale di raccolta delle pubblicazioni destinate alla stampa. È importante

infatti osservare come le funzionalità implementate in QuarkXPress dalla sua

entrata nel 21° secolo, ossia dalla versione 4, abbiano generato non soltanto

nuove opportunità creative e una semplificazione dei processi di stampa, ma

anche un ambiente editoriale efficiente ed integrato con contenuti destinati

a media diversi utilizzando lo stesso formato. Indipendentemente dal tipo di

contenuto con il quale lavorate (testo, immagini, fogli elettronici, contenuto

di database, XML e così via) e indipendentemente dalla loro destinazione

(stampa, PDF e Web, tanto per citarne alcuni), QuarkXPress 7 vi offre la

potenza di design e di workflow di cui avete bisogno.

QUARKXPRESS NEL 21° SECOLO

Se, come altri utenti, state compiendo solo ora la transizione da un ambienteeditoriale tradizionale, come ad esempio Windows® 95 o Mac OS® 9, questopotrebbe rappresentare il vostro primo sguardo a QuarkXPress del 21° secolo.O forse avete già aggiornato alle versioni 5 e 6 pur mantenendo lo stessoworkflow in conformità a procedure e scadenze strutturate. Oppure avete giàaggiornato a QuarkXPress 6.5 ed avete già adottato tutte le nuove tecnologieofferte e siete ora pronti a trarre vantaggio dai nuovi avanzamenti. Qualunquesia il vostro punto di partenza, questa guida e questo software, sono stati studiatie realizzati appositamente per voi.

Questa guida, QuarkXPress nel 21° secolo, intende offrirvi una comprensioneapprofondita delle opportunità creative e di produttività insite nelle funzio-nalità introdotte da QuarkXPress, a iniziare dalla versione 4. Una scorsa veloceall’evoluzione compiuta da QuarkXPress in questo secolo, vi mostrerà anche lavia da seguire per il futuro.

QUARKXPRESS NEL 21° SECOLO

XX | INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7

Page 21: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

Proviamo a dare ora un’occhiata alle potenzialità implementate nelle versioni 5, 6e 7 di QuarkXPress. Non ha importanza sapere in quale specifica versione sianostate introdotte, ma piuttosto capire la loro rilevanza:

• QuarkXPress 5 ha aggiunto i layout Web, i livelli e le tabelle.

• QuarkXPress 6 ha aggiunto i file progetto che contengono layout multipli,sincronizzazione del testo, esportazione in PDF, importazione in Photoshop®,effetti applicati alle immagini e anteprime di immagini a piena risoluzione.

• QuarkXPress 7 aggiunge trasparenza, Job Jackets™, Composition Zones™, supportodi Unicode® e supporto di OpenType®.

E per quanto questi rappresentino sicuramente i potenziamenti di maggiorrilievo, non possiamo dimenticare che Quark continua, come sempre, adapportare miglioramenti anche all’interfaccia, alla velocità di esecuzione delprogramma e alle funzionalità esistenti. Prendiamo ora un progetto tipico evediamo come le funzionalità di QuarkXPress 7 influiscono sulla sua esecuzione:

1 Il progetto che vi è stato assegnato consiste nella creazione di una serie di avvisipubblicitari per un negozio di musica; gli avvisi pubblicitari verranno pubblicatianche sul Web. Il progetto, assegnato da un project manager, include un JobJackets con tutte le specifiche di layout e di stampa necessarie per una correttaesecuzione del progetto. Ad esempio, le specifiche della gestione del colore age-voleranno, per il disegnatore grafico, la visualizzazione del colore nell’appositospazio cromatico.

2 Iniziate ora la creazione del progetto QuarkXPress utilizzando come base JobJackets che contiene automaticamente molteplici layout per dimensioni diversedi avvisi pubblicitari. Nel primo layout, create l’avviso pubblicitario di base.Importate un file Adobe® Photoshop nativo per lo sfondo e procedete adesplorare diverse possibilità manipolando la trasparenza dei suoi livelli inQuarkXPress. Create un livello specifico per un file TIFF e sovrapponeteloa un testo e ad altri elementi della pagina; utilizzate quindi la mascheraalfa dell’immagine TIFF per creare un’interazione realistica tra immagine,testo e oggetti dello sfondo.

3 Create molteplici livelli per l’avviso pubblicitario in modo da poter generareversioni regionali dell’avviso. Sincronizzate il testo e gli oggetti della pagina inmodo da assicurare uniformità di contenuto tra i vari avvisi. Importate le infor-mazioni sul costo dell’avviso pubblicitario da una tabella di Microsoft® Excel®.Poiché il testo scorre oltre i limiti designati, create dal layout un’area di composi-zione e assegnatela a un revisore di testi affinché ne corregga la lunghezza mentrevoi, nel frattempo, continuate a lavorare con il layout.

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7 | XXI

Page 22: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

4 Esportate automaticamente l’avviso pubblicitario in un file PDF e inviatelo perla revisione. Una volta approvato, create diversi layout di stampa nell’ambitodel progetto in modo che contengano diverse dimensioni dell’avviso e quindicreate il layout Web. Per usare l’avviso originale come punto di partenza, poteteaggiungerlo agli altri layout del progetto. Mano a mano che procedete con ildesign dell’avviso, il testo e gli elementi della pagina sincronizzati mantengonouniformità attraverso i molteplici layout. Se il costo dell’avviso pubblicitariocambia, potete aggiornare automaticamente la tabella del file Excel in modoche riporti i dati più aggiornati.

5 Quando siete pronti per l’output, usate Job Jackets come guida, raccogliete i fileper l’output, generate i file PDF e esportate in HTML.

È indubbio che abbiate completato numerosi progetti come questo in passato,ma avete probabilmente dovute gestire molteplici file, passare da un’applicazioneall’altra, immettere correzioni e revisioni e trasferire i file da una persona all’altra.Oggi la produzione di documenti cha mantengano uniformità di contenuto esoddisfino i più alti requisiti di qualità, è diventato un compito semplicissimo.

I “DOCUMENTI” DIVENTANO “PROGETTI”La modifica di maggiore impatto adottata da QuarkXPress a partire dallaversione 4 è stato la sostituzione del concetto di “documento” con il concettodi “progetto” e “layout”. Quello che una volta era un “documento”, ossia unfile singolo con dimensioni di pagina fisse e destinato alla stampa o al Web, è oraun “layout”. QuarkXPress consiste ora in vari layout a cui vengono assegnatinomi specifici e che vengono archiviati in un file “progetto”, anche questo conun nome specifico. Il file progetto può includere i layout di stampa e i layoutWeb (introdotti con la versione 5). La memorizzazione di vari layout nell’ambitodi un singolo file progetto semplifica la condivisione di informazioni tra i layoute riduce sensibilmente i compiti di gestione dei file. E questa nuova unificazionedi compiti non implica una minore collaborazione: le nuove funzionalitàdelle aree di composizione consentono infatti a molteplici utenti di lavoraresimultaneamente sullo stesso layout. Ma andiamo per ordine…

LAYOUT E PROGETTIPresumiamo che siate abituati a creare documenti e che disponiate di unagrande quantità di documenti creati in passato. Cosa farne ora? Quando createun documento, create ora essenzialmente un progetto contenente un singololayout. Quando create il progetto, assegnate al layout un nome specifico e quandosalvate il progetto, assegnate al progetto un nome generico. Mano a mano checreate i layout, assegnate loro un nome e un tipo, ad esempio stampa o Web.Quando aprite un documento da QuarkXPress 4 o 5, il layout e il progettoavranno lo stesso nome, a meno che non decidiate di cambiarlo.

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

XXII | INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7

Page 23: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Questo progetto QuarkXPress, creato per il lancio di un album musicale, includedei layout distinti per ciascun componente della promozione dell’album, ossia deilayout per i cartoncini di annuncio e gli inviti ufficiali oltre a un layout Web contenenteil programma delle rappresentazioni del gruppo.

Per una maggiore praticità, potete creare dei progetti con layout singoli inmodo che il nome del progetto e il nome del file siano gli stessi. Potete inoltreesportare dal progetto singoli layout o potete aggiungere al progetto interi layoutin modo che determinati contenuti vengano facilmente condivisi tra i layoute i progetti. L’applicazione di numerose funzionalità si estende ai vari layoutper consentire di ottenere un’uniformità di contenuto. Ad esempio potetesincronizzare un testo e una formattazione tra diversi layout; potete far condi-videre specifiche riguardanti fogli di stile, colori e SG tra i vari layout di unprogetto; e potete anche convertire determinati layout da un media di distri-buzione a un altro.

La memorizzazione di molteplici layout nell’ambito di un singolo file pro-getto offre inoltre una serie di nuove opportunità. Prima di tutto potete avereora molteplici dimensioni di pagina nello stesso file e potete quindi gestiresimultaneamente in un solo progetto, buste, biglietti da visita e carta intestata.E potete memorizzare layout di stampa e Web nello stesso file utilizzando lostesso contenuto indipendentemente dal mezzo di distribuzione, che siastampa e Web.

Supponiamo che uno dei vostri clienti sia un ristorante. Con il progetto, poteteora archiviare le immagini grafiche che utilizzate per i menu stampati, peri volantini, i buoni di sconto, la pubblicità e le T-shirt nello stesso file, insiemeal contenuto per il sito Web. Se fosse necessario introdurre una variazione,ad esempio una modifica di colore o di un numero di telefono da applicareglobalmente, potete apportarla una volta soltanto in quanto questa verràapplicata automaticamente e di riflesso a tutti i layout del progetto. Questosemplifica le gestione dei file e dei progetti per i vostri clienti, con un notevolerisparmio di tempo e costi di produzione.

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7 | XXIII

Page 24: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

LAYOUT WEBQuarkXPress 5 ha introdotto il concetto di documenti Web, divenuti ora layoutWeb, che possono far parte di un progetto più grande. Per facilitare il passaggioda parte dei disegnatori grafici da un ambiente di stampa a un ambiente Web,gli strumenti e la terminologia Web sono stati realizzati con l’intento di sfruttarela conoscenza e l’esperienza già acquisite con l’uso di QuarkXPress. Con i metodiWYSIWYG e gli strumenti intuitivi offerti da QuarkXPress, non avete bisognodi diventare un Webmaster per produrre pagine Web interattive dall’aspettoestremamente professionale. QuarkXPress offre tutto ciò che vi serve peraggiungere moduli in linea, link ipertestuali, rollover, menu sovrapposti edaltro ancora, senza dover imparare il linguaggio di programmazione HTML.

Iniziando da una busta per il CD realizzata per la stampa, il disegnatore grafico hacreato anche una pagina interattiva per il sito Web. Altre pagine del sito contengonoi programmi delle rappresentazioni del gruppo, clip audio e video, biografie deimembri del gruppo, elenchi di pezzi musicali nonché i versi delle canzoni. Qualsiasitesto destinato alla stampa o al Web, come ad esempio i versi delle canzoni,vengono sincronizzati tra i layout di stampa e i layout Web.

Per cominciare a produrre pagine, potete convertire il contenuto di stampa.O meglio ancora, potete sincronizzare il testo e la formattazione tra i layoutdi stampa e i layout Web per mantenere uniformità di contenuto. Ma poteteanche creare un testo e una formattazione specifici per un determinato media.

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

XXIV | INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7

Page 25: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

LA NUOVA VERSATILITÀ DEL LAYOUT DELLA PAGINASebbene gli elementi di base del layout della pagina di QuarkXPress sianosostanzialmente gli stessi, ossia finestre di testo, finestre immagine e linee, lenuove funzionalità accrescono le vostre possibilità di creazione di un prodottoversatile e facilmente modificabile. Nuove tecnologie hanno reso infatti possi-bili funzionalità come quella della trasparenza, introdotta da QuarkXPress 7,che consente di specificare determinati livelli di opacità nell’applicazione dicolore e ombreggiature. Tabelle, livelli e sincronizzazione facilitano la scorre-volezza del workflow mentre le viste multiple di layout, i potenziamenti dellaprotezione e i miglioramenti apportati alle palette rendono QuarkXPress unostrumento sempre più flessibile e facile da usare.

OPACITÀ PER COLORI, OGGETTI E CONTENUTOEra già possibile in passato specificare l’intensità di un colore applicato adoggetti e a un contenuto, come ad esempio a finestre, a linee, a cornici, testo ealtro ancora, ma l’unico metodo disponibile per “vedere” attraverso gli oggettiera di usare il colore Nessuno. In QuarkXPress 7 potete ora specificare l’opacitàda applicare a qualsiasi oggetto o contenuto, definendo un valore da 0% a 100%(da trasparente a opaco). Potete specificare l’opacità ogni volta che applicate uncolore e potete quindi creare effetti come ad esempio sfumature da un biancouniforme a trasparenti. Questo vi consente di applicare un valore di trasparenzaesattamente quando e dove lo volete, ossia in un titolo, un’immagine o unatabella di sfondo e così via.

Se specificate il 65% di opacità per la parola “Blonde”, la lucentezza della chitarrafiltrerà attraverso i caratteri.

Specificando semplicemente l’opacità, potrete creare effetti su diversi livelli cherichiedevano in passato l’uso di un’applicazione di gestione delle immagini.Potete ora restare in QuarkXPress e produrre effetti originali per i layout distampa e Web.

OMBREGGIATURAÈ sempre stato possibile creare un’ombreggiatura in QuarkXPress semplicementeduplicando gli elementi della pagina e ponendoli su diversi livelli. Tuttavia perombreggiature tenui e sofisticate, con bordi frangiati, dovevate usare i softwareXTensions® o un software di gestione delle immagini. L’introduzione della tecno-logia della trasparenza consente ora di applicare automaticamente ombreggiaturead oggetti e testo nonché di specificare scostamento, angolo, colore, ombre,opacità e nitidezza, tanto per citare soltanto alcune delle opzioni disponibili.

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7 | XXV

Page 26: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Restando in QuarkXPress potete quindi ora creare delle ombre grafiche comeparte del design della pagina senza dover usare un’applicazione di gestionedelle immagini. Ridurrete con questo la necessità di passare da una applicazioneall’altra nonché gestire simultaneamente molteplici file di immagine. Se doveteinoltre modificare un testo contenente un’ombreggiatura, potete ora apportarele modifiche direttamente in QuarkXPress. Con le opzioni di sincronizzazione,potete infine creare delle ombre uniformemente distribuite lungo un layouto un progetto.

TABELLELe funzionalità di creazione e modifica delle tabelle introdotte da QuarkXPress 5,sono state ulteriormente migliorate. Le funzionalità delle tabelle sono centratesu due principi di base: facilitare l’organizzazione dei dati posseduti e metterea disposizione dell’utente le stesse opzioni di formattazione disponibili inQuarkXPress. Sul fronte dei dati, sono disponibili tre opzioni: creazione di unatabella vuota e aggiunta di immagine e testo, conversione di un testo in unatabella e importazione/aggiornamento di fogli elettronici Microsoft Excel, digrafici e di immagini. Per quanto riguarda la formattazione, QuarkXPress offreun controllo totale sulla creazione di sfondi di tabelle, righe e celle nonché sulcolore, stile e spessore delle cornici e delle linee delle celle della griglia.

Ci vogliono solo pochi secondi in QuarkXPress per la creazione e la formattazionedi una tabella come questa, incluso l’applicazione automatica di ombre.

Quando si tratta poi di modificare delle tabelle, potete ridimensionare interat-tivamente righe, colonne e perfino l’intera tabella. E potete automaticamenteadattare una tabella a un dato contenuto. Come per tutti gli altri elementi dellapagina, potete ruotare le tabelle a qualsiasi grado di angolazione. E come perqualsiasi altro tipo di contenuto editoriale, una tabella può continuare da unapagina all’altra di un layout. Le tabelle possono inoltre includere righe perintestazioni e pié di pagina automaticamente sincronizzate. Tutte queste fun-zionalità rendono facile e rapida la preparazione di una presentazione basatasu tabelle, come ad esempio rapporti finanziari annuali e moduli d’ordinedi cataloghi.

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

XXVI | INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7

Page 27: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

LIVELLIPotete suddividere un layout in diversi livelli per agevolare la produzione dipubblicazioni multilingue, la gestione di parti di illustrazioni o di altri elementidel design della pagina nonché per includere nella pagina note non stampabili.I livelli funzionano come versioni elettroniche di strati sovrapposti e possonoessere visualizzati, protetti e stampati in base alla vostre necessità. Introdottoper la prima volta con QuarkXPress 5, il controllo dei livelli continua ad esserepotenziato in ogni nuova versione.

VISUALIZZAZIONE DI MOLTEPLICI LAYOUTPotete visualizzare l’incidenza di determinate modifiche sull’aspetto di unapagina o di un layout suddividendo la finestra di QuarXPress in due riquadriseparati oppure aprendo un numero qualsiasi di finestre per un dato progetto.In entrambi i casi, potete visualizzare ciò che volete nei due riquadri o nelle duefinestre, ossia diverse scale di visualizzazione, pagine, layout e così via. Questafunzionalità di QuarkXPress 7 consente una verifica immediata dell’impatto cheeventuali modifiche possono avere sugli elementi della pagina, ad esempio sepotrebbero causare una fuoriuscita dai limiti prestabiliti.

La divisione della finestra di un progetto consente di lavorare su due schermatediverse di una pagina del layout e consente di verificare come eventuali modificheapportate ad un’area della pagina incidono sulle altre aree.

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7 | XXVII

Page 28: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

SINCRONIZZAZIONE DEL TESTO E DI ALTRI ELEMENTI DELLA PAGINAÈ possibile ottimizzare l’uniformità dei contenuti e automatizzare modifiche daapportare all’intero progetto sincronizzando testo, immagini e attributi deglielementi della pagina tra cui formattazione del testo, effetti applicati alleimmagini, colori e ombre. Introdotta con la versione QuarkXPress 6, la sincro-nizzazione vi consente di decidere ad esempio se sincronizzare sia i contenutidi una finestra immagine che la sua formattazione, oppure soltanto la finestraimmagine o la sua formattazione.

PROTEZIONE DEGLI ELEMENTI DELLA PAGINAPer impedire l’applicazione di modifiche indesiderate, QuarkXPress dispone oradi una funzionalità di protezione più rigida con l’aggiunta di una protezionedi testo e immagini. Prima di QuarkXPress 7, la protezione impediva soltantolo spostamento involontario di un oggetto con il mouse.

POTENZIAMENTO DELLE PALETTEQuarkXPress è stata la prima applicazione a mettere le palette a portata di manodell’utente e QuarkXPress 7 continua ad aggiungere praticità e convenienza alloro uso. Potete ora infatti massimizzare la vostra area di lavoro raggruppandole palette e assegnando equivalenti da tastiera personalizzati alla visualizzazionedi set di palette. Potete creare gruppi di palette personalizzati per tenere a portatadi mano quelli che usate più di frequente. E nell’ambito di un gruppo, le palettepossono essere ingrandite, ridotte e ridimensionate in base alle necessità.

La tradizionale palette delle Misure di QuarkXPress offre ora ancora più opzioni,incluse numerose opzioni derivate dalle finestre di dialogo Modifica, Attributiparagrafo e Attributi carattere. Anziché aumentare le dimensioni della paletteper includere i nuovi comandi, la palette è ora provvista di schede interattivecontenenti dei controlli sensibili al contesto.

La nuova palette delle Misure offre una maggiore potenza e sensibilità al contesto.Una nuova scheda per Spazia/Allinea rende una distribuzione uniforme deglioggetti sulla pagina un processo interattivo rapidissimo.

TIPOGRAFIAGrazie a un ulteriore supporto di nuove tecnologie delle font e a potenziamentiapportati all’interfaccia utente, QuarkXPress 7 offre una precisione tipograficasempre più sofisticata, facilitando al massimo la gestione del testo. Il controllotipografico è sempre stato il punto di forza di QuarkXPress. Potete ora estenderequesta capacità di controllo tipografico oltre i limiti della stampa e trarrevantaggio dalle nuove tecnologie come quella di OpenType.

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

XXVIII | INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7

Page 29: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

SUPPORTO DI OPENTYPEOpenType è un formato di font cross-platform in grado di gestire set di caratteridi grandi dimensioni nonché legature discrezionali. Le font OpenType, cheincludono spesso la parola “Pro” nel loro nome, variano notevolmente in ciòche possono offrire. Alcuni set contengono semplicemente il gruppo di caratteristandard mentre altri sono stati considerevolmente estesi. Alcuni set offrono dueo tre variazioni di una font – Roman, grassetto e corsivo – mentre altri offronovariazioni più elaborate come numeri vecchio stile, maiuscoletto e frazioni.

QuarkXPress 7 agevola l’accesso alle funzionalità disponibili nella font OpenTypeselezionata. Sia tramite la palette delle Misure che la finestra di dialogo Attributidel carattere, potete ora accedere a tutte le funzionalità offerte da una font.

Con le opzioni OpenType disponibili nella font corrente, Caflisch Script Pro, poteteusare la funzionalità “Lettere ornate” e “Alternative contestuali” per ottenere unravvicinamento delle lettere per conferire loro un aspetto più naturale e più italico.

PALETTE GEROGLIFICILa nuova palette Geroglifici di QuarkXPress 7, offre un accesso rapido, conun solo clic, a tutti i caratteri di una font. Sia che abbiate bisogno di un puntoelenco, di un carattere frazionale o di un particolare accento, li avrete tuttia portata di mano. Se avete poi caratteri specifici che usate frequentemente,potete salvarli come i vostri caratteri preferiti.

POTENZIAMENTO DI CARATTERI SPECIALIQuarkXPress ha sempre supportato o offerto direttamente tutti i tipi di caratterispeciali e di codici a fini tipografici e di design del layout: spazi em, trattino nondivisibile, carattere di rientro, carattere del numero di pagina. Ma finora dove-vate sapere che esistevano e dovevate quindi cercare il loro codice e ricordarlo.E nella maggior parte dei casi dovevate aver fiducia nella capacità del caratterespeciale di fare quello che si voleva.

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7 | XXIX

Page 30: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

QuarkXPress offre ora delle opzioni per l’inserimento di caratteri speciali tramiteil menu Utilità e rappresenta tali caratteri con icone specifiche (ad esempio, unospazio non divisibile ha ora un aspetto diverso da uno spazio standard nel casodi caratteri invisibili).

Se siete appassionati del codice Unicode, sarete lieti di sapere che QuarkXPresssupporta ora FontFallback. Questo supporto aiuta a visualizzare i caratteri spe-ciali se la font che state utilizzando non è in grado di visualizzarli. Inoltre, ilsupporto Unicode rende possibile abbinare caratteri romani e caratteri asiaticinella stesso layout.

ANTI-ALIASING PER IL CARATTEREIl motore tipografico aggiornato di QuarkXPress 7 vi offre bellissime font anti-alias che appaiono con estreme nitidezza sullo schermo ad ogni livello di scala,anche quando le ruotate o le allungate per cui il WYS è sempre più vicino al WYG.

IMMAGINI GRAFICHENon è certo più necessario passare in continuazione da QuarkXPress aun’applicazione di gestione delle immagini e viceversa, accumulando unaserie di file quando questo tipo di lavoro può essere svolto ora rapidamente inQuarkXPress. Sebbene non sia un programma di gestione delle immagini tipico,QuarkXPress intende continuare ad aggiungere funzionalità di correzione del-l’immagine non soltanto per un risparmio di tempo, ma anche per massimizzarela vostra creatività consentendovi di esplorare la possibilità di effetti appli-cati alle immagini nel contesto di un design di contorno. QuarkXPress haottenuto questo risultato grazie ai moduli QuarkXTensions® gratuiti, direttiall’importazione di file Photoshop oltre che all’applicazione di effetti alleimmagini e alla visualizzazione in anteprima di immagini ad alta risoluzione.

SUPPORTO PER I FILE PHOTOSHOP NATIVIIl software PSD Import XTensions introdotto nel mercato con QuarkXPress 6.5,vi consente di importare nei layout QuarkXPress i file nativi di Adobe PhotoshopCiò comporta un notevole risparmio di tempo e di spazio sul disco rigido, neces-sario per l’esportazioni di immagini in formati accettabili, specialmente quandosi manipolano diverse versioni della stessa immagine.

PDS Import offre inoltre opportunità creative in quanto consente l’accesso alivelli, canali e percorsi nell’ambito delle immagini importate. Tanto per comin-ciare, potete ora nascondere e visualizzare i livelli per provare varie alternative,potete selezionare una modalità di sfumatura per i livelli come ad esempiodissolvi o schiarisci, potete modificare l’opacità dei livelli, mappare i canali alfasu colori o inchiostri per produrre vernici piatte e la quinta pellicola di un colorepiatto, nonché selezionare diversi percorsi di ritaglio per la visualizzazione eil ritorno a capo del testo. Con PSD Import, il lavoro normalmente svolto inPhotoshop può venire svolto ora in QuarkXPress. Se ad esempio siete in gradodi memorizzano diverse versioni di un’immagine di sfondo sui livelli, potetescorrere lungo i livelli di QuarkXPress per scegliere l’immagine che preferiteanziché produrre cinque file TIFF diversi.

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

XXX | INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7

Page 31: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

EFFETTI DELL’IMMAGINEIl software QuarkVista XTensions, inviato insieme a QuarkXPress 6.5, porta glistili dell’immagine a un livello completamente nuovo. È vero che nelle versioniprecedenti avevate già a disposizione opzioni per l’applicazione di colore,sfumature, contrasto negativo e mezzitoni su determinati tipi di immagine.Ma QuarkVista va al di là di queste funzioni ed offre effetti speciali quali filtri,regolazioni e opzioni di output per i formati di file di immagine più diffusi.Ed implementa queste funzioni in un modalità “non distruttiva”, ossia salvandogli effetti in QuarkXPress anziché alterare il file di immagine originale, se nonvolete alterarlo.

Gli effetti speciali e le regolazioni includono livelli, curve, rilievo, sfocaturagaussiana, maschera di contrasto, luminosità/contrasto, posterizzazione e cosìvia. Potete sperimentare applicando diversi effetti alle immagini, agendo diretta-mente da QuarkXPress e distribuendo le immagini e altri elementi della paginasu vari livelli per ottenere un effetto globale. Per uniformità ed efficienza, glieffetti dell’immagine possono essere esportati e condivisi con altri progetti eutenti. Se decidete di creare dei file di immagine contenenti effetti speciali,potete specificare una modalità di colore, un formato di file, l’inclusione omeno di un ritaglio e di una scalatura, e così via.

Pur non trascurando concrete opportunità di design, molti utenti utilizzano tuttaviaQuarkVista soprattutto per l’esportazione di immagini ritagliate.

SUPPORTO DI MASCHERE ALFAPuò darsi che siate già abituati ad usare percorsi di ritaglio per migliorarel’interazione tra immagini importate, testo ed elementi grafici di una pagina.Ma il supporto di canali alfa, introdotto con la versione QuarkXPress 7, consentedi acquisire un livello di interazione completamente nuovo. Mentre un percorsodi ritaglio produce un contorno deciso, i canali alfa offrono una maschera gra-duata in modo che elementi più tenui come ad esempio un’immagine di capelliappaia più naturale contro i caratteri e gli elementi della pagina posti nellosfondo. Potete creare ora una maschera alfa in un file TIFF usando la vostraapplicazione di gestione delle immagini, potete importare il file TIFF in unlayout di QuarkXPress e acquisire effetti di grande impatto visivo che nonsarebbero stati possibili in applicazioni per il layout della pagina. QuarkXPresssupporta inoltre la trasparenza di Photoshop nei file TIFF e PSD nativi.

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7 | XXXI

Page 32: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

La selezione delle maschere alfa nell’immagine del fuoco e l’alterazione successivadell’opacità in modo che il fuoco abbia un’apparenza di trasparenza, producequesto effetto avvincente.

VISUALIZZAZIONE DELLE ANTEPRIME A PIENA RISOLUZIONEUna volta iniziato il lavoro con i file di Photoshop e dopo aver sperimentato congli effetti dell’immagine, è estremamente importante valutare i risultati ottenuti.QuarkXPress 6 offre a questo proposito il software Full-Res Preview XTensionsrivolto all’acquisizione dei dettagli che volete osservare e valutare. Con questafunzione, potete finalmente abbandonare le immagini TIFF, EPS e PDF pixelateanche se scalate o le ingrandite. Questa funzionalità può generare inoltre ante-prime per i file EPS in modo che il messaggio di “non anteprima” non vengapiù visualizzato.

La funzionalità di Anteprima a piena risoluzione facilita la valutazionedell’interazione tra immagini, testo e elementi della pagina durante il processodi design e migliora in modo particolare la revisione sullo schermo. Applicandol’anteprima a piena risoluzione immagine per immagine, potete personalizzarequesta funzionalità per bilanciare le vostre ispirazioni creative con la realtà dellapotenza di elaborazione del computer in uso.

ANTI-ALIAS PER TUTTI GLI ELEMENTI DELLA PAGINAIn aggiunta alle anteprime a piena risoluzione per le immagini, QuarkXPress 7offre una funzione di anti-alias per tutti gli elementi visualizzati su schermo.Questo significa che le finestre e le linee non appariranno mai “scalettate”,

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

XXXII | INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7

Page 33: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

neppure quando esportate i layout Web in formato HTML. Noterete subito unmiglioramento quando osservate un’anteprima delle pagine Web nel browsere l’aspetto del vostro sito, che apparirà ora decisamente più professionale.

Con la nuova tecnologia di visualizzazione, implementata in QuarkXPress, lavisualizzazione di testo, curve e elementi ruotati è estremamente uniforme.

PRODUTTIVITÀQuarkXPress 7 offre la possibilità di svolgere il proprio lavoro in modo piùintelligente, prevenendo duplicazione di compiti, ritardi e tempi di esecuzioneeccessivamente lunghi. Funzionalità rivolte specificatamente ad un’ottimizza-zione della produttività includono la sincronizzazione del testo tra i vari layoutdi uno stesso progetto, la possibilità di avere molteplici utenti che lavoranosulle stesse pagine del layout, molteplici livelli di annullamento, nuove fun-zionalità di amministrazione nonché opzioni di importazione e esportazionedi XML. Non avete bisogno di cronometrarvi per sapere che state risparmiandotempo e costi di produzione!

TESTO SINCRONIZZATOLa sincronizzazione del testo, introdotta con QuarkXPress 6, sfrutta appieno ilvantaggio di molteplici layout che fanno parte di uno stesso progetto. Poteteutilizzare ora lo stesso testo in qualunque parte di un progetto, ossia nella partedestinata sia alla stampa che al Web, e in qualunque punto del testo si apportiuna modifica, questa viene automaticamente applicata anche alle altre parti delprogetto con lo stesso testo. Questa funzionalità intuitiva facilita enormementeil processo di modifica di un testo nei vari layout di un progetto, sia che si trattidi una modifica semplice come una data o l’indicia di un mailing o una modificamolto complessa come la sostituzione di un intero testo legale o un interoarticolo. Non è più necessario quindi eseguire operazioni di ricerca e sostituzione.

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7 | XXXIII

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COMPOSIZIONE MULTI-UTENTE DELLA PAGINAQuarkXPress 7 rimuove la limitazione di un utente per progetto consentendoa molteplici utenti di collaborare alla creazione delle singole pagine di unlayout. Suddividendo le pagine in “aree di composizione”, gli utenti possonoaccedere alle parti condivise di una pagina tramite rete o anche remotamentetramite e-mail. Le aree di composizione sono applicabili ai layout di stampae Web e possono essere di dimensioni minime, come ad esempio 2,5 cm x 2,5cm o grandi tanto quanto i layout. Parallelamente al procedere del lavoro deivari utenti, autori di testo, disegnatori grafici e illustratori di foto, le paginevengono automaticamente aggiornate in modo che il grafico del layout possavedere le modifiche apportate da tutti gli utenti che lavorano sullo stesso layout.

Con la aree di composizione, molteplici utenti possono lavorare sullo stesso layout,perfino sulla stessa pagina. Ciò rende possibile che un utente lavori su un testomentre un altro si concentra ad esempio su immagini e layout.

ANNULLAMENTI MULTIPLIQuarkXPress 6 ha esteso le azioni che possono venire annullate ed ha introdottola funzione di annullamento multiplo, ossia fino a 30 azioni consecutive. Perquanto non sembri una funzionalità di grande impatto, può in effetti incideresignificativamente sull’interazione quotidiana che mantenete con QuarkXPress.

QLA E SUPPORTO DI CITRIXCome ben sappiamo, soltanto il personale IT è veramente interessatoall’amministrazione delle licenze e alle procedure di installazione. Ma la gestionedelle licenze per ogni copia di un programma software in esecuzione nonchél’installazione di QuarkXPress su sistemi singoli sono operazioni estremamentecostose per ogni azienda. Quark® License Administrator, un software server distri-buito gratuitamente ai clienti che possiedono molteplici copie di QuarkXPress 5 esuccessive, assegna una licenza d’uso del programma agli utenti soltanto quandone hanno bisogno. Il supporto del server di presentazione Citrix MetaFrameaggiunto a QuarkXPress 6.5 gestisce aggiornamenti e installazioni duplicandol’installazione del software server in computer individuali.

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

XXXIV | INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7

Page 35: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

WORKFLOW DI XMLDalla versione 5, QuarkXPress ha incluso degli strumenti potenti e basati sustandard per il riutilizzo del contenuto in XML.

OUTPUTCome ben sapete, ciò che ha un aspetto molto piacevole sullo schermo inQuarkXPress non è utile se non lo si può stampare o visualizzare sul Web.Di conseguenza nelle ultime versione di QuarkXPress, Quark ha valutatomolto attentamente nuove tecnologie di output, incorporando standard enuove funzionalità che offrono la garanzia un di output di alta qualità. Latecnologia più significativa è Job Jackets, seguita da un nuovo schema digestione del colore e dall’introduzione dell’editoria basata sul database.QuarkXPress 7 supporta inoltre ancora più formati di output e offre nuovistili di output.

JOB JACKETSJob Jackets, una nuova funzionalità rivoluzionaria di QuarkXPress 7, acquisisceciò che non è stato umanamente possibile acquisire in passato, ossia accertarsiche ogni aspetto del design sia indicato per l’output a cui è destinato. Job Jacketsè in pratica un contenitore di tutte le specifiche di un intero processo di stampaeditoriale. È in grado ossia di contenere informazioni sul lavoro, attributi comecolori e fogli di stile, regole che indicano quali funzionalità di design possonoe non possono venire utilizzate, elenchi di risorse necessarie, informazioni suicontatti, informazioni sulla pianificazione dei tempi, ecc. Tutte queste infor-mazioni vengono salvate in Job Jackets per prevenire errori durante i processidi creazione e di output della pubblicazione. Per usare un semplice esempio,potete specificare un elenco di colori, inchiostri e spazi cromatici per l’immaginedi un progetto, in modo che il disegnatore grafico non crei dei progetti che nonpossano avere un output corretto dalle presse di destinazione.

Job Jackets offre ai disegnatori grafici tutte le specifiche di cui hanno bisogno perprodurre lavori strutturati correttamente per l’output a cui sono destinati.

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7 | XXXV

Page 36: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Come molte nuove funzionalità, la funzionalità di Job Jackets è basata su unopen standard, in questo caso JDF (Job Definition Format), un formato di tipoXML che offre un controllo e un’automatizzazione della produzione dell’editoriaper la stampa semplificando nel contempo lo scambio di informazioni traapplicazioni e sistemi.

GESTIONE DEL COLOREQuarkXPress 7 converte il processo di gestione del colore in un’operazionesemplicissima che offre ottime simulazioni per la revisione sullo schermo. Graziea una nuova interfaccia utente e a nuovi controlli, gli utenti non devono piùpassare dalla procedura laboriosa di acquisizione e selezione di dispositivi e profilidelle immagini al fine di acquisire una gestione del colore facilmente gestibile.Con l’aiuto infatti di un tipografo o di un esperto della gestione del colore,potete ora definire uno schema di gestione cromatica rapido e che richiedepochissimo tempo. I disegnatori grafici non devono più prendere decisionirelative alla gestione del colore, immagine per immagine o layout per layout.

In QuarkXPress 7, la gestione del colore si basa su tre principi essenziali:impostazione dell’immagine d’origine, simulazione della visualizzazione eimpostazione dell’output. Tutte e tre queste impostazioni sono dipendenti dalsistema, ossia offrono diverse opzioni a seconda del tipo di supporto di cuidispongono per l’output. Ad esempio, potete ora visualizzare in anteprimasullo schermo come un RGB viene stampato in CMYK e come un CMYK vienestampato in scala dei grigi.

EDITORIA BASATA SUL DATABASEQuarkXPress 7 consente di integrare dei contenuti provenienti da diverse fontie di creare output da inviare alla stampa, il tutto con tempi di produzione pre-stampa minimi e a costi ridotti. È possibile gestire ora con facilità la produzionedi cataloghi personalizzati e di offerte tramite mailing, listini di proprietà invendita e rapporti giornalieri sui fondi comuni.

OPZIONI DI OUTPUT ESTESO E STILI DI OUTPUTQuarkXPress è diventato ancora più flessibile in termini di opzioni di outputsemplificando l’obiettivo di uniformità di output. I potenziamenti apportatialle versioni 6 e 7 hanno comportato come risultato opzioni per l’esportazionediretta in HTML, PPML, XML, XHTML, XSLT, PDF e PDF/X (senza Acrobat®

Distiller®). Potete ora salvare impostazioni di output complessi per la stampa,per EPS, PDF e PPML, come stili che potete riutilizzare e condividere con un’altraarea di lavoro.

EVOLUZIONE DELLE FUNZIONALITÀ

XXXVI | INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7

Page 37: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

OLTRE QUARKXPRESS

QuarkXPress, il prodotto cardine di Quark, continua ad offrire potenza in terminidi potenzialità creativa e produttività con ogni nuova versione. Ma il vero puntodi forza di QuarkXPress è la sua scalabilità. Mano a mano che si acquistano sem-pre più copie di QuarkXPress, ci si può affidare a Quark License Administratorper gestire licenze multi-utenza. Per i gruppi di lavoro editoriali, il passaggio aQuark Publishing System® comporta un’automatizzazione e un’accelerazionedei processi di produzione implementati. Quark Dynamic Document Serveroffre un accesso basato sui browser ai documenti QuarkXPress, a fini dellapersonalizzazione.

Quark offre questi e numerosi altri prodotti rivolti alla gestione di tutti i processieditoriali, dalla redazione al layout della pagina, alla gestione delle immaginiper arrivare fino alla personalizzazione, fatturazione e automatizzazione dellaproduzione. Per ulteriori informazioni, visitate www.quark.com e fate clicsu Solutions (Soluzioni).

UTILIZZO DI QUESTA GUIDA

La guida QuarkXPress nel 21° Secolo è stata redatta specificatamente per l’utenteesperto di QuarkXPress, particolarmente per coloro che hanno acquisitoun’ottima dimestichezza con le funzionalità della versione 4. Sia che abbiateusato una versione più recente o meno, le informazioni di questa guida sonodestinate ad agevolare l’apprendimento e l’uso di tutte le nuove funzionalitàofferte da QuarkXPress 7.

VI SERVE AIUTO?Se siete nuovi utenti di QuarkXPress, o se volete esplorare una delle funzionalitàpiù tradizionali dell’applicazione, consultate le risorse seguenti:

• Guida in linea di QuarkXPress

• Libri su QuarkXPress pubblicati da terzi

• Libri sull’editoria elettronica in generale

Se avete difficoltà a destreggiarvi con funzionalità a livello di sistema, adesempio salvataggio di file, spostamento di file, attivazione di font, consultatela documentazione di accompagnamento del vostro computer.

OLTRE QUARKXPRESS

INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7 | XXXVII

Page 38: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CONVENZIONI DI QUESTA GUIDALe convenzioni di formattazione di questa guida intendono mettere in evidenzadeterminate informazioni per facilitarne il reperimento.

• Stile di carattere grassetto I nomi di tutte le finestre di dialogo, campi e altricontrolli sono scritti in grassetto. Ad esempio: “Scegliete Modifica dalmenu Oggetti”.

• Riferimenti: Nella descrizione delle funzionalità, troverete riferimenti in paren-tesi che vi segnalano dove potete accedere a queste funzionalità. Ad esempio:“La finestra di dialogo Modifica (menu Oggetti) vi consente di formattare alcunielementi della pagina”.

• Frecce: Vedrete spesso delle frecce (Þ), che indicano il percorso a una datafunzionalità. Ad esempio: “Scegliete Oggetti Þ Modifica Þ Testo per accedereal campo Colonne”.

• Icone: Sebbene ci si riferisca a molti strumenti e pulsanti con il loro nome, chepotete visualizzare nell’elenco dei Suggerimenti strumenti, in alcuni casi ven-gono visualizzate delle icone per una loro rapida identificazione. Ad esempio,“Fate clic sul pulsante della palette delle Misure per accedere allefunzionalità OpenType”.

• Problematiche di cross-platform: QuarkXPress mantiene uniformità tra i sistemioperativi. Tuttavia alcune denominazioni, combinazioni di tasti e altri aspettidi QuarkXPress sono diversi in Mac OS e in Windows a cause di convenzionidell’interfaccia utente o di altri fattori. In questi casi, vengono inlcuse le versionidi entrambe le piattaforme, separate da una barra obliqua. Ad esempio, se il nomedi un pulsante è etichettato come Seleziona in Mac OS e come Sfoglia inWindows, le istruzioni vengono indicate come “Fate clic su Seleziona/Sfoglia”.Differenze più radicali nelle due piattaforma vengono indicate medianteapposite note o in parantesi.

Utilizzando questa panoramica delle funzionalità più rilevanti della versionee utilizzando il sommario all’inizio della guida, potete lanciarvi alla scopertadi QuarkXPress 7.

UTILIZZO DI QUESTA GUIDA

XXXVIII | INTRODUZIONE A QUARKXPRESS 7

Page 39: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Capitolo 1: GraficaCon l’introduzione di numerose nuove funzionalità, QuarkXPress 7 porta la

gestione delle immagini grafiche del layout della pagina ad un livello mai rag-

giunto prima: dalla creazione di effetti grafici applicati ai caratteri all’utilizzo

di maschere alfa nelle immagini importate. Poiché QuarkXPress 7 introduce una

tecnologia di trasparenza che risolve le limitazioni inerenti a PostScript® (che, da

parte sua, non ha alcun concetto di trasparenza), potete ora specificare un valore

di opacità ad ogni applicazione del colore, sia che lo stiate applicando a un testo,

a delle immagini, allo sfondo di una finestra, a linee, cornici o tabelle. La tecno-

logia della trasparenza consente inoltre di creare delle ombreggiature sfumate,

di utilizzare maschere alfa e specificare sfumature con riduzioni graduali fino a

divenire invisibili.

QuarkXPress 6.5 aveva già introdotto due nuovi moduli XTensions che

estendevano significativamente la possibilità di correzione delle immagini e

queste possibilità sono state potenziate in QuarkXPress 7. Il software QuarkVista

XTensions offre delle opzioni professionali di correzione del colore e di appli-

cazione di effetti speciali, mentre PSD Import consente di importare direttamente

file di immagine in formato Adobe Photoshop (PSD). Questi moduli XTensions

hanno quindi un impatto notevole sul workflow in quanto riducono la necessità

di usare altre applicazioni e potenziano la creatività del disegnatore grafico

mostrando gli effetti delle correzioni apportate all’immagine nel contesto

dell’area di design circostante.

UTILIZZO DELL’OPACITÀ

CAPITOLO 1: GRAFICA | 1

Page 40: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Provate a immaginare come è semplice ora creare la copertina di una rivista in

QuarkXPress 7. Ombreggiature applicate ai sottotitoli? Facilissimo! Modifica

dei sottotitoli? Facilissimo! Sovrapposizione del nome della rivista ai capelli di

una modella? Anche questo facilissimo! Inserimento di una quotazione in una

finestra semi-trasparente? Ormai lo sapete, facilissimo! Provate ora a immaginare

quanti passaggi eviterete, avanti e indietro, in altri programmi di gestione delle

immagini e di effetti grafici. E pensate al numero molto più limitato di file che

dovrete destreggiare. E non dimenticate uno dei vantaggi irrinunciabili: poter

continuare ad utilizzare le ineguagliabili funzionalità di tipografia, colore,

precisione di gestione degli oggetti esclusivi di QuarkXPress.

Utilizzando una combinazione di ombreggiatura, opacità, maschere alfa ed effettispeciali, potrete ora creare un design di forte impatto visivo per il CD senza maiuscire da QuarkXPress.

UTILIZZO DELL’OPACITÀ

2 | CAPITOLO 1: GRAFICA

Page 41: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

UTILIZZO DELL’OPACITÀ

In QuarkXPress l’opacità viene applicata a livello di colore e potrete quindispecificare un valore di opacità per qualsiasi elemento della pagina a cui èpossibile applicare il colore, incluso il secondo o terzo colore di una sfumatura.Ciò significa che potete applicare diverse opacità ai vari attributi dello stessoelemento della pagina. In altre parole, la cornice di una finestra di testo, losfondo, un’immagine e ciascun carattere del testo può avere un’opacità diversa.Quando si specifica l’opacità, è importante tenere presente i rapporti dicomposizione che si stabiliscono tra un elemento e l’altro.

Con l’applicazione di diversi livelli di opacità alle celle della tabella, alla cornicedella tabella e all’immagine della chitarra, potete osservare le numerose possibilitàofferte dall’effetto opacità applicato a livello di colore.

SPECIFICA DELL’OPACITÀLa definizione dell’opacità è una procedura tanto semplice quanto lo è definirel’intensità di un colore. Qualunque sia lo strumento da cui scegliete un colore,sia che sia che si tratti della palette Colori, della palette delle Misure, del menuStile o dei vari scheda della finestra di dialogo Modifica (menu Oggetti) o dellafinestra di dialogo Attributi del carattere (Stile Þ Carattere) ed altri ancora,potete immettere un valore di opacità da 0% (trasparente) a 100% (opaco) conincrementi di 0,1%. Per specificare l’opacità da applicare a un’immagine, immet-tete un valore nel campo Opacità del scheda Immagini (Oggetti Þ Modifica).L’unica difficoltà associata all’opacità è essere in grado di sfruttare tutte leopportunità che offre.

Utilizzate la palette Colori (menu Finestra) per specificare l’opacità da applicare aciascun colore

UTILIZZO DELL’OPACITÀ

CAPITOLO 1: GRAFICA | 3

Page 42: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

SPECIFICA DI OPACITÀ PER I GRUPPIDovete tenere presente che quando si sovrappongono oggetti di varie opacità,i colori vengono integrati e potrebbero produrre un eccesso di inchiostro. Adesempio, se portate una finestra gialla con applicata un’opacità del 30% davantia una finestra cyan con un’opacità del 100%, la finestra di sovrapposizioneassumerà un colore leggermente verde.

Potete correggere questo effetto raggruppando gli elementi della pagina especificando un’opacità di gruppo piuttosto che opacità individuali. Per farequesto, utilizzate il campo Opacità del gruppo della finestra di dialogo Modifica(menu Oggetti). A seconda dell’effetto che si vuole ottenere, potrebbe esserenecessario portare il valore del campo Opacità dei singoli elementi della paginasu 100% (questo per evitare di avere un’opacità singola e un’opacità di gruppoapplicata agli oggetti).

Quando selezionate un gruppo con lo strumento Oggetti, viene visualizzata lascheda Gruppo della finestra di dialogo Modifica (menu Oggetti) in cui potetespecificare un ’Opacità del gruppo in sostituzione delle opacità applicateindividualmente.

Con questi tre oggetti raggruppati, confrontate l’opacità applicata ad un oggettosingolo rispetto all’opacità applicata a un gruppo. A sinistra, ciascun oggetto haun valore di opacità del 50%, ossia gli oggetti in primo piano si sovrappongonoagli oggetti retrostanti. A destra, i singoli oggetti hanno un’opacità del 100%mentre l’opacità del gruppo è del 50%. ossia l’intero gruppo si sovrappone allosfondo. Gli oggetti del gruppo, tuttavia, possono anche avere opacità individuali inaggiunta all’opacità del gruppo.

UTILIZZO DELL’OPACITÀ

4 | CAPITOLO 1: GRAFICA

Page 43: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CREAZIONE DI SFUMATURE CON TRASPARENZALa tecnologia della trasparenza di QuarkXPress 7 consente di sfumare uncolore con Nessuno piuttosto che soltanto con il bianco. Scegliete semplice-mente Nessuno per il primo o per il secondo colore di una sfumatura nellapalette Colori o nella scheda Finestra della finestra di dialogo Modifica(menu Oggetti).

La scelta di Nessuno per il colore n. 2 della sfumatura, riduce gradualmentel’intensità del colore fino a divenire trasparente, consentendo quindi all’immaginedi sfondo di divenire visibile.

UTILIZZO DELLE OMBREGGIATURE

L’ombreggiatura è un attributo dell’elemento della pagina, come può esserlo ilcolore, applicabile tramite il scheda Ombreggiatura della finestra di dialogoModifica (menu Oggetti) o della palette delle Misure. QuarkXPress vi offre uncompleto controllo sulle ombreggiature tramite la selezione di colore, sfocatura,angolo, distanza ed altro ancora. Potete creare delle ombreggiature da applicareai vari elementi della pagina come cornici, testo, immagini ed altro ancora inbase alla loro formattazione.

Per utilizzare le ombreggiature in QuarkXPress, dovete avere il softwareDropShadow XTensions caricato nel computer.

UTILIZZO DELL’OPACITÀ

CAPITOLO 1: GRAFICA | 5

Page 44: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

APPLICAZIONE DI OMBREGGIATUREPer applicare un’ombreggiatura, selezionate un elemento della pagina e quindiApplica ombreggiatura dal scheda Ombreggiatura della palette delle Misure odalla finestra di dialogo Modifica (menu Oggetti). Le sfumature vengonoapplicate come segue:

• Oggetti: Le sfumature vengono applicate nella forma di un oggetto — finestra,linea, percorso di testo, tabella — purché l’oggetto abbia un colore di sfondo adesso applicato. Se l’oggetto ha un colore Nessuno, l’ombreggiatura viene appli-cata al contenuto (testo o immagine). Se l’oggetto ha una cornice, la sfumaturaviene applicata anche alla cornice.

• Testo: Le ombreggiature vengono applicate al testo quando lo sfondo della fine-stra ha un’opacità inferiore al 100%. Le ombreggiature sono applicabili a tuttoil testo di una finestra di testo o di un percorso di testo.

Poiché questa finestra di testo ha uno sfondo impostato su Nessuno ed unacornice, l’ombreggiatura viene applicata sia al testo che alla cornice.

• Immagini: Le ombreggiature vengono applicate ai contorni di un’immaginedopo aver selezionato un percorso di ritaglio o una maschera alfa e se lo sfondodella finestra è impostato su Nessuno. L’ombreggiatura viene applicata aicontorni del percorso di ritaglio o della maschera alfa.

• Gruppi: Se applicate un’ombreggiatura a un gruppo, l’ombreggiatura rifletteràla forma collettiva di tutti gli oggetti del gruppo e verrà collocata dietro tutti glioggetti del gruppo. (Per accedere ai controlli dell’ombreggiatura applicabile aigruppi, selezionate il gruppo con lo strumento Oggetti.) I singoli oggetti delgruppo possono mantenere la propria ombreggiatura.

A sinistra, il testo e la finestra hanno applicata la propria ombreggiatura. A destra,l’ombreggiatura viene applicata al gruppo in modo che la stessa ombreggiaturaviene applicata al testo e alla finestra.

UTILIZZO DELLE OMBREGGIATURE

6 | CAPITOLO 1: GRAFICA

Page 45: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Potete personalizzare l’ombreggiatura di default utilizzando i controlli dei schedadi Ombreggiatura, potete aggiungere oggetti con applicata un’ombreggiaturaalla palette Contenuto condiviso per sincronizzarli, qualora inseriti in diversepagine, e definire le preferenze di Ombreggiatura per i singoli strumenti(QuarkXPress/Modifica Þ Preferenze Þ Strumenti).

Il riquadro Ombreggiatura della palette delle Misure offre dei controlli perl’applicazione e la personalizzazione delle sfumature.

PERSONALIZZAZIONE DELLE OMBREGGIATUREUtilizzando i controlli del scheda Ombreggiature della finestra di dialogoModifica (menu Oggetti) o della palette delle Misure, potete personalizzarel’aspetto di un’ombreggiatura tra cui la sua distanza dall’oggetto, l’angolod’origine della luce, il colore, la sfocatura ed altro ancora.

I controlli dell’ombreggiatura funzionano come segue:

• Campo Angolo: Immettete un valore compreso tra 180° e –180° conincrementi di 0,001 per specificare l’angolo dell’ “origine della luce” che crea l’ombreggiatura.

• Casella di selezione Sincronizza l’angolo: Selezionate questa opzione per sin-cronizzare l’angolo con le altre ombreggiature del layout per il quale è stataselezionata questa funzionalità. La modifica del valore assegnato ad Angoloper le ombreggiature per le quali è stata selezionata l’opzione Sincronizzal’angolo, inciderà su tutte le ombreggiature per le quali viene selezionataquesta casella. Questa funzionalità rende possibile mantenere una sorgente diluce significativa lungo un intero layout, conferendo un aspetto più naturalealle ombreggiature.

• Campo Distanza: Immettete un valore di scostamento per l’oggetto; lo scosta-mento dell’ombreggiatura viene misurato dall’angolo superiore sinistro dellafinestra di delimitazione dell’oggetto. Il valore di Distanza è limitato soltantodalle dimensioni della pagina e degli appunti.

• Campo Scala: Immettete un valore da 0 a 1000% per specificare le dimensionidell’ombreggiatura in rapporto all’oggetto originale. Un’ombreggiatura inferiorea 100% è più piccola dell’oggetto, un’ombreggiatura standard è pari al 100% edha le stesse dimensioni dell’oggetto e un’ombreggiatura superiore al 100% è piùgrande dell’oggetto. Ad esempio, se specificate una Scala pari al 120% e unaDistanza di 0, potete creare un contorno sfocato intorno all’oggetto piuttostoche creare un effetto di ombreggiatura.

• Campo Sfocatura: Immettete un valore per specificare il grado di sfocaturadei contorni dell’ombreggiatura con i valori più alti che creano dei contornipiù sfocati.

UTILIZZO DELLE OMBREGGIATURE

CAPITOLO 1: GRAFICA | 7

Page 46: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Campo Inclinazione: Immettete un valore compreso tra –75° e 75° per inclinarel’ombreggiatura ad una determinata angolazione. È consigliabile usare questoeffetto speciale con parsimonia.

L’inclinazione di un’ombreggiatura assume una posizione obliqua rispetto al testoo all’oggetto.

• Colore, Intensità e Opacità: Scegliete un colore dal menu a discesa e immet-tete dei valori negli appositi campi per specificare colore, intensità e opacitàdell’ombreggiatura. Riducete il grado di ombreggiatura per schiarire il colore;riducete l’opacità per rendere più visibili gli oggetti sottostanti l’ombreggiatura.

• Sovrastampa ombreggiature: Questa impostazione controlla comel’ombreggiatura deve venire integrata allo sfondo al momento della separazione.Quando questa casella è selezionata, l’ombreggiatura sovrastampa lo sfondo.Quando questa casella è selezionata, il colore dello sfondo viene integratoal colore dell’ombreggiatura per creare le sfumature intermedie visibili sulloschermo. In generale, questa casella può venire selezionata quando l’ombreg-giatura è nera (indipendentemente dall’intensità o opacità applicate), madeselezionata quando l’ombreggiatura è di un colore più chiaro.

Utilizzate il scheda Ombreggiatura della finestra di dialogo Modifica(menu Oggetti) per personalizzare l’aspetto dell’ombreggiatura.

Se necessario, puntate alle icone della palette delle Misure per visualizzare ladescrizione della funzione del controllo.

UTILIZZO DELLE OMBREGGIATURE

8 | CAPITOLO 1: GRAFICA

Page 47: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

INCORPORAZIONE DELLE OMBREGGIATURE NEGLI ELEMENTIDELLA PAGINAUlteriori opzioni disponibili controllano il tipo di interazione che le ombreg-giature mantengono con gli oggetti, incluso la gestione dell’opacità e loscorrimento del testo intorno agli oggetti. Analogamente agli altri controlli,queste opzioni sono disponibili nel scheda Ombreggiature della finestra didialogo Modifica (menu Oggetti) o della palette delle Misure. Le caselle diselezione funzionano come segue:

• Eredita opacità dell’oggetto: Selezionate questa casella per fare in modo chel’ombreggiatura rifletta le diverse opacità dell’oggetto, come ad esempio ledifferenze definite per lo sfondo della finestra e per la cornice.

Con selezionata l’opzione Eredita opacità dell’oggetto, come potete osservarea sinistra, l’ombreggiatura riflette le diverse opacità applicate allo sfondo dellafinestra e alla cornice. A destra, l’opzione Eredita opacità dell’oggetto non èselezionata nella palette delle Misure e l’ombreggiatura è intera.

• Oggetto ritaglia l’ombreggiatura: Selezionate questa opzione per impedire cheun’ombra attraversi le aree semi-opache di un oggetto, ad esempio per impedirela visibilità di un’ombra attraverso la sua finestra.

A sinistra l’opzione Oggetto ritaglia l’ombreggiatura è deselezionato nella palettedelle Misure e potete quindi vedere il cerchio con il 50% di opacità che si sovrap-pone all’ombreggiatura a cui è stato applicato il 75% di opacità. A destra, conselezionato Oggetto ritaglia l’ombreggiatura, l’ombreggiatura non è visibileattraverso la finestra.

• Ombreggiatura con circonda: Selezionate questa opzione per applicareun’ombreggiatura al contorno di un testo che scorre intorno a un oggetto comespecificato nel scheda Circonda (Oggetto Þ Modifica). Il valore di Esternoviene calcolato dai contorni dell’ombreggiatura. Ad esempio, se il testo circondauna quotazione in formato rettangolare con ombreggiatura, il testo non sisovrappone all’ombreggiatura quando selezionate l’opzione Ombreggiaturacon circonda.

UTILIZZO DELLE OMBREGGIATURE

CAPITOLO 1: GRAFICA | 9

Page 48: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Opzioni di Eredita opacità dell’immagine e Oggetto ritaglia l’ombreggiaturaabbinate: Otterrete risultati diversi in base all’abbinamento di questeimpostazioni, come illustrato di seguito.

All’estrema sinistra, entrambe le opzioni Eredita opacità dell’oggetto e Oggettoritaglia l’ombreggiatura sono deselezionate. Nella seconda da sinistra, soltantol’opzione Eredita opacità dell’oggetto è selezionata. Nella terza da sinistra,soltanto Oggetto ritaglia l’ombreggiatura è selezionato. All’estrema destra,entrambe le opzioni sono selezionate.

UTILIZZO DELLE MASCHERE ALFA

Al contrario dei percorsi di ritaglio che producono un contorno definito,utilizzato per separare un’immagine di primo piano da un’immagine di sfondo,le maschere alfa possono includere informazioni di trasparenza al fine di inte-grare impercettibilmente un’immagine di primo piano in un nuovo sfondo. Perutilizzare le maschere alfa in QuarkXPress 7, dovete prima aver acquisito familia-rità con la creazione di una maschera alfa in un’applicazione di correzione delleimmagini, come ad esempio Photoshop. Potete quindi utilizzare la mascheraalfa in QuarkXPress.

La maschera alfa applicata alle fiamme consente di intravedere l’immagine di sfondo.

UTILIZZO DELLE OMBREGGIATURE

10 | CAPITOLO 1: GRAFICA

Page 49: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

SALVATAGGIO DELLE MASCHERE ALFAPer utilizzare le maschere alfa in QuarkXPress, dovete salvarle con l’immaginein un formato che supporti i canali alfa.

• In un’applicazione di gestione delle immagini, potete creare una mascherae salvarla come un canale alfa. Accertatevi di salvare i canali alfa con il filedell’immagine. Ad esempio, in Photoshop, selezionate Canali alfa nella finestradi dialogo Salva come (Archivio/File menu).

• In Photoshop, potete convertire automaticamente una trasparenza nativa(ossia una trasparenza non basata su una maschera alfa) in un canale alfaselezionando Salva la trasparenza nella finestra di dialogo Opzioni TIFF(Archivio/File menu Þ Salva come Þ pulsante Salva).

• Salvate il file di immagine in un formato che supporti i canali alfa, incluso TIFF,PDF e PNG-24 ed altri ancora.

In alcune situazioni, le maschere alfa e la trasparenza vengono applicate auto-maticamente a un’immagine. Ad esempio i file PSD, GIF e PNG possono veniresalvati con la trasperenza e i file TIFF possono venire salvati con l’opzione Salvala trasparenza selezionata.

SELEZIONE DELLE MASCHERE ALFAQuarkXPress elenca tutte le maschere salvate nei canali alfa nei nuovi controllidi Maschera. Potete selezionare la maschera alfa da utilizzare dal menu a discesaCanale nell’area Maschera del scheda Immagini (Oggetti Þ Modifica). Questooffre un’anteprima della maschera consentendovi di confermare la selezioneeseguita. Potete anche scegliere un’opzione dal menu a discesa Mascheraall’estrema destra del scheda Classico della palette delle Misure. Specificate,come sempre, l’opacità dell’immagine nel campo Opacità del scheda Immagini(Oggetti Þ Modifica).

Utilizzate l’area Maschera del scheda Immagini (Oggetti Þ Modifica) perscegliere dalle maschere alfa salvate con l’immagine attiva.

UTILIZZO DELLE MASCHERE ALFA

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NOZIONI DI BASE SULL’APPIATTIMENTO E SULLE PROBLEMATICHE

DI PRODUZIONE

Quando si utilizza l’effetto trasparenza, è naturale essere preoccupati circaeventuali problematiche di produzione. Una buona conoscenza di quello cheaccade nel retro scena e l’esecuzione di determinate operazioni per ottenereun output più rapido e privo di problemi, può essere rassicurante. Inizieremocon una spiegazione dell’appiattimento che avviene durante il processo distampa e offriremo quindi alcuni suggerimenti utili nell’utilizzo della trasparenza.

Per utilizzare la funzione di appiattimento in QuarkXPress, dovete avere ilsoftware Flattening XTensions caricato sul computer.

APPIATTIMENTO DURANTE IL PROCESSO DI STAMPAPoiché PostScript non ha alcun concetto di trasparenza, utilizza l’appiattimentocome un processo di simulazione della trasparenza senza per questo alteraregli elementi della pagina al fine di produrre il design desiderato. Poiché l’ap-piattimento avviene soltanto nel corso del processo di stampa, ossia quandogli oggetti vengono alimentati alla stampante, i layout di QuarkXPressnon subiscono alcuna modifica. In QuarkXPress, l’appiattimento avvienecome segue:

• Decomposizione: Le finestre vengono decomposte, gli elementi trasparentivengono identificati e i rapporti tra le forme discrete (incluse le delimitazionidel testo) vengono decostruite.

• Senza rasterizzazione: Le regioni che non devono venire rasterizzate vengonoriempite con un nuovo colore creato dalla fusione dei colori esistenti. (Le areecon un’opacità impostata su Nessuno o su un valore di 0% non hanno bisognodi essere appiattite quando utilizzate per sfumature e immagini.)

• Rasterizzazione necessaria: Le regioni che hanno bisogno di essere rasterizzatedanno origine a percorsi di ritaglio. (Le immagini semi opache, ombreggiature,sfumature semi-opache e oggetti semi-opachi che si sovrappongono a elementidella pagina, devono venire rasterizzati.)

• Risoluzione: Questa impostazione controlla la risoluzione dell’output deglielementi della pagina che vengono rasterizzati a seguito degli effetti ditrasparenza o di ombreggiatura applicati. Tenete presente che una riduzionedella risoluzione può essere applicabile se la finestra Output TIFF a pienarisoluzione è deselezionata nel riquadro Opzioni della finestra di dialogoLayout di stampa.

NOZIONI DI BASE SULL’APPIATTIMENTO E SULLE PROBLEMATICHE DI PRODUZIONE

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• Trapping: In generale, quando si lavora con rapporti di trasparenza, non è neces-sario applicare il trapping. Quando entra in gioco il trapping, la sovrastampa dioggetti opachi viene ereditata da percorsi creati mediante la decomposizione;riduzione ed estensione definite per gli elementi della pagina trasparenti vengonoignorate. A tutti gli altri elementi originati dalla decomposizione viene applicatauna foratura e il trapping di default di QuarkXPress durante la separazione deicolori eseguita dall’applicazione host (in questo caso da QuarkXPress).

• PDF: Tutti gli elementi della pagina trasparenti vengono sempre appiattiti inun output in PDF.

VERIFICA DI POSSIBILI PROBLEMIJob Jackets di Quark può contribuire a prevenire determinati problemi relativiall’output della trasparenza, prima che questi si verifichino. Nel verificarel’esistenza di potenziali problemi, tenete presente quanto segue:

• Ordine di sovrapposizione: Per motivi di rapidità, accertatevi che QuarkXPressnon appiattisca elementi che non è necessario appiattire. Per ottenere ciò, portategli elementi trasparenti più in fondo possibile nell’ordine di sovrapposizione,ponendo gli elementi non coinvolti nell’effetto della trasparenza in primo piano,se possibile. (Se necessario, create elementi della pagina con il colore impostatosu Nessuno, per forzare lo scorrimento del testo intorno all’oggetto.)

• Modelli di colore: Tenete presente le ramificazioni dell’integrazione di diversimodelli di colore nell’ambito di un rapporto di trasparenza con la possibileinsorgenza di problemi nel caso di un appiattimento.

• Trapping: Verificate il trapping e ricordate che la riduzione ed estensioneimpostate per elementi trasparenti della pagina, verranno ignorati.

• Rilegatura a punti: Verificate la definizione della rilegatura a punti peraccertarvi che tutti gli elementi della pagina siano correttamente allineatilungo le varie pagine.

• Risoluzione: Verificate ancora la risoluzione impostata nel riquadro Trasparenzadella finestra di dialogo Stampa (Archivio/File menu).

UTILIZZO DI QUARKVISTA

Il software QuarkVista™ XTensions® aggiunge a QuarkXPress funzionalità bennote di gestione dell’immagine tra cui la correzione del colore e i filtri per effettispeciali. Questo consente di applicare sofisticate manipolazioni dell’immaginedirettamente nel layout di QuarkXPress anziché dover usare un’altra applicazionee dover continuamente passare da un’applicazione all’altra. Le modifiche appor-tate con QuarkVista non sono distruttive, ossia non incidono sul file di immagined’origine (a meno che non lo si scelga). Modifiche e filtri vengono infatti salvatiinsieme ai file del progetto QuarkXPress, vengono visualizzati su schermo apiena risoluzione e applicati soltanto in fase di output.

NOZIONI DI BASE SULL’APPIATTIMENTO E SULLE PROBLEMATICHE DI PRODUZIONE

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Se tuttavia, preferite salvare le modifiche direttamente con i file di immagine,QuarkVista vi offre anche questa opzione. In QuarkVista potete esportare inmodo selettivo le immagini insieme a qualsiasi tipo di correzione, filtro e tra-sformazione, da una rotazione e ritaglio eseguiti in QuarkXPress all’applicazionedi effetti, come una sfumatura in Negativo o una Curva gaussiana. Durantel’esportazione delle immagini potete anche convertire il tipo di file e il modellodel colore e specificare se volete salvare i file di immagine d’origine o crearenuovi file di immagine (che possono venire automaticamente ricollegatial layout).

QuarkVista consente inoltre di visualizzare informazioni sul colore dei pixelmentre spostate il puntatore sopra un’immagine. QuarkXPress considera glieffetti di QuarkVista come attributi dell’immagine che possono venire salvaticome preimpostazioni e inclusi nella sincronizzazione per garantire uniformitàtra i vari layout.

I nuovi strumenti di modifica della curva possono enfatizzare i dettagli diun’immagine scura e regolare i colori per complementare il layout.

Per utilizzare gli effetti immagine in QuarkXPress, dovete avere il softwareQuarkVista XTensions caricato nel computer.

UTILIZZO DI IMMAGINI E EFFETTIPotete utilizzare la palette Effetti immagine (menu Finestra) per sperimentarecon varie regolazioni e filtri. È sufficiente importate e selezionare un’immaginein uno dei formati di file supportati seguenti: TIFF (.tif), PNG (.png), JPEG (.jpg),Scitex CT (.sct), GIF (.gif), PICT (.pct o .pict), BMP (.bmp), o rasterizzato/Photoshop EPS (.eps). Potete quindi, con estrema facilità, applicare, rimuovere,riorganizzare e modificare gli effetti speciali.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

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APPLICAZIONE E MODIFICA DI EFFETTIL’effetto speciale consiste in una regolazione o in un filtro applicati tramiteQuarkVista; gli effetti vengono descritti in dettaglio nelle sezioni “Regolazioni”e “Filtri” che seguono. Tramite la palette Effetti immagine, potete applicareeffetti speciali all’immagine selezionata, procedendo come segue:

• Per applicare un nuovo effetto, scegliete un’opzione dal menu a discesaRegolazioni o dal menu a discesa Filtri. Potete applicare molteplici effettie molteplici istanze dello stesso effetto ma con parametri diversi.

• Per applicare un effetto esistente in un’altra immagine, trascinate l’icona diRegolazione o l’icona del Filtro (a sinistra del nome dell’effetto nellapalette Effetti immagine) sopra un’immagine diversa di un layout.

• Per visualizzare le impostazioni di un effetto, fate clic sul triangolo adiacente aun’icona dell’effetto. Per modificare una delle impostazioni, selezionate l’effettoe fate clic su Modifica l’effetto o fate doppio clic sul nome dell’effetto.

La palette Effetti immagine (menu Finestra) elenca gli effetti applicati all’immagineselezionata, mostra dettagli sulle impostazioni definite e visualizza le informazionisul colore riguardo ai pixel quando si porta il puntatore su di essi.

RIORGANIZZAZIONE SEQUENZIALE DEGLI EFFETTIGli effetti speciali vengono applicati a immagini in base all’elenco dellapalette Effetti immagine, dall’alto verso il basso. Ad esempio, se posterizzateun’immagine e quindi la offuscate, acquisirete un aspetto significativamentediverso da quello che otterreste offuscandola e quindi posterizzandola. Perriorganizzare l’ordine sequenziale degli effetti, trascinateli verso l’alto o versoil basso nell’elenco.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

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A sinistra, viene applicata prima la Sfocatura gaussiana e quindi la Posterizza inmodo da posterizzare la sfumatura. A destra, Posterizza viene applicata per primaper ottenere che la Sfocatura gaussiana agisca sull’immagine posterizzata.

RIMOZIONE ED ELIMINAZIONE DI EFFETTI SPECIALILa palette Effetti speciali vi consente di rimuovere provvisoriamente un effettoa scopo di sperimentazione oppure di eliminarlo completamente dell’elenco.

• Per rimuovere un effetto (senza eliminarlo), deselezionatelo. Potete selezionareo deselezionare effetti speciali per sperimentare con diversi tipi di combinazione.

• Per eliminare un effetto, selezionatelo e fate quindi clic su Elimina effetto .Tenete presente che i tasti Backspace/Canc sulla tastiera eliminano l’immagine(quando è selezionato lo strumento Contenuto) o l’immagine con la sua finestra(quando è selezionato lo strumento Oggetti).

VISUALIZZAZIONE DI EFFETTI A PIENA RISOLUZIONEQuarkVista visualizza immagini a seconda della risoluzione dell’anteprimacorrente. Potete modificare la risoluzione applicata a un’immagine selezionatascegliendo un’opzione dal sottomenu Risoluzione anteprima (menu Oggetti).

REGOLAZIONIPotete usare il menu a discesa Regolazioni della palette Effetti immagine(menu Finestra) per analizzare i pixel lungo un’immagine e mapparli su diversivalori. (Il menu a discesa Filtri, d’altro canto, offre opzioni che valutano l’interaimmagine o cluster di pixel e modificano quindi i pixel in base al contesto.)Se avete familiarità con le funzionalità di regolazione di un’altra applicazione,sarete sicuramente in grado di usare i controlli di regolazione disponibili inQuarkVista. Ricordate che gli effetti sono cumulativi, ossia vengono applicatidall’alto verso il basso nell’ordine in cui appaiono elencati nella paletteEffetti immagine.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

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Quando si valutano i colori su schermo, anche se in un ambiente di calibrazionee gestione del colore, accertatevi di tenere in considerazione tutte le variabilicoinvolte. Per visualizzare gli effettivi valori di colore dei pixel, utilizzatel’area Info della palette Effetti immagine. Le correzioni di colore apportatesullo schermo, specialmente da un principiante, potrebbero produrre risultatiinaspettati. In generale, le correzioni del colore come ad esempio Livelli e Curvepossono essere eseguite soltanto da utenti con un’ampia esperienza nella gestionedel colore e nei processi di stampa.

Scegliete un’opzione dal menu a discesa Regolazioni della palette Effettiimmagine per applicare correzioni del colore e effetti speciali mappando ipixel su valori diversi.

LIVELLISe un’immagine è troppo chiara o troppo scura, potete utilizzare l’effettoLivelli per accentuare le alte luci, comprimere le ombreggiature e regolareindividualmente i mezzi toni. Al contrario dell’effetto Curva, che offre ungrado più alto di precisione, la regolazione dei livelli modifica un’immaginenel suo complesso ed è spesso più semplice da imparare e da usare.

Utilizzate la finestra di dialogo Livelli per regolare le alte luci, le ombreggiature ei mezzi toni.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

CAPITOLO 1: GRAFICA | 17

Page 56: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

La finestra di dialogo Livelli funziona come segue:

• Scegliete i colori che volete utilizzare dal menu a discesa Canale. Vedrete lemodifiche apportate soltanto ai canali selezionati.

• Regolate Livelli di input per comprimere o espandere il range della tonalità.L’incremento dei livelli di input mappa i pixel più scuri sul nero e i pixel piùchiari sul bianco. Modifica quindi l’immagine scurendo i livelli più scuri eschiarendo i valori più chiari. Ad esempio, se portate il controllo scorrevoledell’ombreggiatura su 10, tutti i pixel con un valore di 10 o inferiore diventanoneri. Quando portate il controllo scorrevole delle alte luci su 210, tutti i pixelcon un valore di 210 o superiore diventano bianchi. L’istogramma rispecchiaimmediatamente le modifiche apportate nei campi o nei controlli scorrevolidi Livelli di input.

• Regolate i Livelli di output per specificare quanto scuri o chiari devono esserei livelli di bianco e nero quando rimappati sui Livelli di input. Ad esempio,supponiamo che un’immagine includa sia il nero (0) che il bianco (250) nelsuo range tonale. Se impostate il livello di output del nero su 20 e il livello dioutput del bianco su 235, i pixel più scuri dell’immagine assumeranno il valoredi 20 e i pixel più chiari il valore di 235. QuarkVista scala tutte le altre tonalitàdell’immagine in proporzione e riduce il contrasto complessivo. L’istogrammariflette le modifiche apportate ai Livelli di output.

CURVEPer schiarire o scurire un’immagine, potete apportare regolazioni tonali utiliz-zando l’effetto Curva. Anziché limitare le regolazioni a ombreggiature, alte lucie mezzitoni, potete regolare qualsiasi punto lungo una scala da 0% a 100%(per CMYK e scala di grigi) o da 0 a 255 (per RGB). La caratteristica di preci-sione di questo strumento richiede molta più esperienza e pratica di quantonecessario per l’uso dell’effetto Livello.

La finestra di dialogo Curve offre funzionalità di precisione per la regolazione dellealte luci, ombreggiature e mezzitoni.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

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Page 57: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

La finestra di dialogo Curve funziona come segue:

• Nell’area Canali, verificate i canali dell’immagine selezionata che voletemodificare. Potete regolare le curve di ogni canale selezionando i canaliuno per volta.

• Fate clic sull’icona per la modalità di curva con la quale preferite lavorare.Segmento curvo, Segmento diritto o Segmento a scaletta.

• Per eseguire modifiche tonali e di colore, regolate le curve del grafico.Se necessario, fate clic su Ripristina tutto per ricominciare daccapo.

• L’asse orizzontale rappresenta i valori di intensità originale dei pixel(livelli di input) e l’asse verticale rappresenta i nuovi valori di intensità(livelli di output). La linea di default diagonale visualizza tutti i pixel convalori di input e di output identici.

• Modificate la forma della curva per modificare la visualizzazione di questi valoridistribuiti. L’effetto delle modifiche apportate alla curva dipende dal modellodi colore dell’immagine selezionata. Ad esempio, nelle immagini in RGB e scaladi grigi, il rialzo della curva in qualsiasi punto rende i pixel di quel range diluminosità più chiari. In CMYK, il rialzo della curva rende i pixel più scuri.

• Per regolare l’immagine, manipolate le curve come segue: Trascinate una curvao fate clic su un punto della curva che volete rimanga fisso. Potete aggiungere 16punti alla curva. Per rimuovere un punto dalla curva, premete Option+clic sulpunto/Ctrl+clic sul punto. Per spostare un punto di controllo, selezionate quelpunto e muovete i tasti freccia verso l’alto o verso il basso.

• Mentre trascinate i punti sul grafico, i campi Input e Output visualizzano ivalori di intensità di quei punti. Per modificare la posizione di un determinatopunto, potete immettere nuovi valori negli appositi campi.

LUMINOSITÀ/CONTRASTOPer apportare semplici modifiche al range tonale di un’immagine, potete utiliz-zare l’effetto Luminosità/Contrasto per regolare la tonalità di ogni pixel anzichédei singoli canali. Per utilizzare la finestra di dialogo Luminosità/Contrasto,immettete i valori necessari nei rispettivi campi oppure trascinate icontrolli scorrevoli.

EQUILIBRIO COLOREUtilizzate l’effetto Equilibrio colore per rimuovere i colori non desiderati o percorreggere i colori che possiedono una saturazione in eccesso o in difetto. Questoeffetto cambia la miscela complessiva dei colori in un’immagine ai fini di unacorrezione generalizzata del colore.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

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Page 58: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

L’effetto Equilibrio colore agevola l’ancoraggio di colori non desiderati, saturatiin eccesso o in difetto.

La finestra di dialogo Equilibrio colori funziona come segue:

• Scegliete l’area tonale che volete utilizzare, dal menu a discesa in alto: Ombre,Mezze tinte o Alte luci.

• Modificate i livelli del colore immettendo nuovi valori negli appositi campi otrascinando i controlli scorrevoli.

• Per mantenere l’equilibrio tonale nell’immagine, selezionate Preservaluminosità. Ciò previene l’applicazione di luminosità all’immagine mentresi modificano i colori.

TONALITÀ/SATURAZIONEL’effetto Tonalità/Saturazione consente di regolare l’intensità e la luce comples-siva del colore in un’immagine sbiadita o smorzata, ma viene generalmenteutilizzato come un effetto speciale. La tonalità, la saturazione (intensità) e la lu-centezza (livello di luce) applicate correntemente all’immagine vengono espressecome zero per impostazione di default. Immettete i nuovi valori negli appositicampi e trascinate i controlli scorrevoli per aumentare o ridurre Tonalità,Saturazione e/o Lucentezza nella finestra di dialogo Tonalità/Saturazione.

COLORE SELETTIVOPer imitare il tradizionale metodo di correzione del colore, potete usare l’effettoColore selettivo. Questo incrementa o riduce la quantità di colore di quadricro-mia in ciascuno dei colori primari di un’immagine. Ad esempio, se una melaè troppo viola, potete eliminare del cyan dall’area che si vuole alleggerire.

Utilizzate l’effetto Colore selettivo per regolare la quantità di colore di quadricromiaapplicata ai colori primari.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

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Page 59: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

La finestra di dialogo Colore selettivo funziona come segue:

• Scegliete un colore primario dal menu a discesa: Rosso, Giallo, Verde, Cyan,Blu, Magenta, Bianco, Neutro e Nero.

• Specificate i componenti Cyan, Magenta, Giallo e Nero del colore selezionatomodificando i valori negli appositi campi o trascinando i controlli scorrevoli.Potete modificare i colori di quadricromia del colore primario selezionatosenza alterare gli altri colori primari. Ad esempio, potete modificare il cyandel componente verde di un’immagine mentre lasciate invariato il cyan delcomponente blu.

• Fate clic su Assoluto per modificare i valori in base alle quantità specificate.Ad esempio, se iniziate con un pixel che è 50% magenta e aggiungete 10%, ilvalore totale diventa 60% (50% + 10%). Fate clic su Relativo per specificare ivalori percentuali relativi rispetto ai valori dei componenti del colore primariospecificati in precedenza. Ad esempio, se iniziate con un pixel che è 50%magenta e aggiungete 10%, il valore totale diventa 55% (50% + [10% di 50]).

CORREZIONE GAMMAPer le immagini destinate a una visualizzazione su schermo (in un layout Web)potete regolare il punto bianco utilizzando l’effetto Correzione gamma.La regolazione del punto bianco controlla la luminosità dell’immagine visua-lizzata sullo schermo. Per utilizzare la finestra di dialogo Correzione gamma,regolate i mezzi toni immettendo un nuovo valore nel campo Gamma oppuretrascinando il controllo scorrevole. Un valore più alto genera un’immaginecomplessivamente più scura.

Sebbene la modifica gamma offra un maggior controllo sulla visualizzazione delleimmagini, le differenze tra Windows e Mac OS possono comportare dei problemi.Windows utilizza un valore di gamma più alto (2,2) per la visualizzazione rispettoa Mac OS (1,8), per cui la stessa immagine apparirà più scura in Windows.

DESATURAZIONEL’effetto speciale Desaturazione converte un’immagine a colori in un’immaginein scala di grigi quando si lasciano invariati la modalità del colore e il valore dilucentezza di ogni pixel. Ad esempio, viene assegnato lo stesso valore di rosso,verde e blu a ogni pixel in un’immagine RGB in modo che l’immagine appaiain scala di grigi.

INVERTIL’effetto speciale Inverti converte il valore di luminosità di ogni pixel al suovalore inverso. Ad esempio, un pixel di un’immagine in positivo cambia da unvalore di 255 al valore 0 e un pixel con un valore di 5 cambia in un valore di 250.

Se si utilizzano immagini CMYK, applicate l’effetto Negativo anzichéél’effetto Inverti.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

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Page 60: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

SOGLIAL’effetto speciale Soglia converte le immagini del colore in bianco e nerosenza utilizzare il grigio. Immettete un valore nel campo Soglia o trascinate ilcontrollo scorrevole; tutti i pixel più chiari rispetto al valore di soglia vengonoconvertiti in bianco e i pixel più scuri vengono convertiti in nero.

POSTERIZZAZIONEL’effetto speciale Posterizza modifica i livelli tonali di ogni canale d’immagineper produrre effetti speciali. Per usare la finestra di dialogo Posterizza immet-tete un nuovo valore nel campo Livelli o trascinate il controllo scorrevole.Ad esempio, se scegliete cinque livelli tonali in un’immagine RGB otterrete 15colori (cinque per ognuno dei tre colori primari).

NEGATIVOL’effetto speciale Negativo crea un negativo colorimetrico di un’immagineCMYK. Questo effetto è utile in quanto la funzionalità Inverti rende di solitole immagini CMYK troppo scure (a causa dell’inversione del canale del nero).Se esportate l’immagine in un’altra modalità di colore (Archivio/File menu Þ

Salva l’immagine), l’effetto Negativo non viene applicato.

FILTRIIl menu a discesa Filtri della palette Effetti immagine (menu Finestra) offreopzioni che valutano l’intera immagine o cluster di pixel e modificano quindii pixel in base al contesto. (Il menu a discesa Regolazioni, d’altro canto, offreopzioni che analizzano i singoli pixel e li mappano su valori diversi.) Se avetefamiliarità con i filtri di altre applicazioni, è possibile che le relative opzioni eeffetti siano simili a quelli disponibili in QuarkVista. Ricordate che gli effettisono cumulativi, ossia vengono applicati dall’alto verso il basso nell’ordine incui appaiono elencati nella palette Effetti immagine.

Scegliete un’opzione dal menu a discesa Filtri della palette Effetti immagineper applicare effetti speciali mediante un’analisi dei pixel nel contesto deipixel circostanti.

SMACCHIAIl filtro Smacchia rileva i contorni di un’immagine e sfoca l’intera immagineeccetto i contorni. Rimuove il rumore, preservando i dettagli e puòò essereutile per rimuovere l’effetto di polvere da un’immagine scansita.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

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SFOCATURA GAUSSIANAIl filtro Sfocatura gaussiana attenua le transizioni approssimando una mediadei pixel adiacenti ai contorni delle linee definite e delle aree ombreggiatedi un’immagine. Per impostazione di default, l’effetto viene applicato all’im-magine e alla maschera selezionata per l’immagine nel scheda Oggetti Þ

Modifica Þ Immagine.

Utilizzare la finestra di dialogo Sfocatura gaussiana per applicare l’effetto aun’immagine e/o alla sua maschera.

La finestra di dialogo Sfocatura gaussiana funziona come segue:

• Per specificare il raggio dell’area a cui applicare il filtro, immettete un valore dipixel nel campo Raggio oppure trascinate il controllo scorrevole.

• Per modificare come deve venire applicato l’effetto all’immagine e alla maschera,potete deselezionare Sfoca l’immagine o Sfoca la maschera.

• La palette Effetti immagine visualizza un’icona di Maschera per indicarecome deve venire applicato l’effetto. L’icona della Maschera con un centrobianco indica che entrambe l’immagine e la maschera sono sfocate, l’iconadella Maschera con un centro rosso indica che soltanto la maschera è sfocatae nessuna icona indica che soltanto l’immagine è sfocata.

MASCHERA DI CONTRASTOIl filtro Maschera di contrasto confronta i valori di pixel di un’area definita conil valore di soglia specificato. Se un pixel ha un valore di contrasto più basso delvalore di soglia, il suo contrasto viene aumentato.

Utilizzate la finestra di dialogo Maschera di contrasto per specificare la quantità dicontrasto da applicare e le aree a cui applicarlo.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

CAPITOLO 1: GRAFICA | 23

Page 62: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

La finestra di dialogo Maschera di contrasto funziona come segue:

• Per incrementare la quantità di contrasto applicata, immettete una nuovapercentuale nel campo Quantità o trascinate il controllo scorrevole.

• Per specificare il raggio dell’area a cui applicare il filtro, immettete un valore dipixel nel campo Raggio oppure trascinate il controllo scorrevole.

• Per specificare il valore al quale il contrasto dei pixel va aumentato, immetteteun valore nel campo Soglia o trascinate il controllo scorrevole. I valori più bassi(inferiori a 5) rendono definite più aree.

TROVA I BORDIIl filtro Trova i bordi accentua i contorni di un’immagine con linee scure controun background bianco.

SOLARIZZAZIONEIl filtro Solarizza integra le aree positive e negative di un’immagine, producendoun effetto di solarizzazione fotografica. Per usare la finestra di dialogo Solarizza,immettete un nuovo valore nel campo Soglia o trascinate il controllo scorrevole.Il valore immesso specifica i pixel da modificare, ossia quelli con valori inferiorialla soglia vengono considerati negativi e quelli con valori superiori alla sogliavengono considerati positivi. I valori dei pixel possono quindi venire invertiti.

DIFFONDIIl filtro Diffondi ridistribuisce i pixel per far apparire l’immagine più sfocata. Perimpostazione di default, l’effetto viene applicato all’immagine e alla mascheraselezionata per l’immagine nel scheda Oggetti Þ Modifica Þ Immagine.

Utilizzate la finestra di dialogo Diffondi per specificare come ridistribuire ipixel, i pixel da ridistribuire e se questo effetto va applicato all’immagine e allasua maschera.

La finestra di dialogo Diffondi funziona come segue:

• Per specificare come vanno ridistribuiti i pixel, fare clic su un’opzione nell’areaModalità: Normale ridistribuisce i pixel a caso e ignora i valori del colore,Oscura soltanto sostituisce i pixel chiari con pixel più scuri e Schiariscisoltanto sostituisce i pixel più scuri con pixel più chiari.

• Per specificare il raggio dell’area a cui applicare il filtro, immettete un valore dipixel nel campo Raggio oppure trascinate il controllo scorrevole.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

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Page 63: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Per modificare come deve venire applicato l’effetto all’immagine e alla maschera,potete deselezionare Immagine diffusa o Maschera diffusa.

• La palette Effetti immagine visualizza un’icona di Maschera per indicarecome deve venire applicato l’effetto. L’icona della Maschera con un centrobianco indica che l’effetto diffusione è stato applicato ad entrambe l’immaginee la maschera, l’icona della Maschera con un centro rosso indica l’effettodiffusione è stato applicato soltanto alla maschera e nessuna icona indical’effetto diffusione è stato applicato soltanto all’immagine.

IN RILIEVOIl filtro In rilievo fa apparire l’immagine in rilievo o incisa.

Utilizzate la finestra di dialogo In rilievo per controllare l’area da porre in rilievo oil grado di visibilità dell’effetto.

La finestra di dialogo In rilievo funziona come segue:

• Per specificare il raggio dell’area a cui applicare il filtro, immettete un valore dipixel nel campo Raggio oppure trascinate il controllo scorrevole.

• Per specificare l’angolo dell’effetto “in rilievo”, immettete un valore nel campoAngolo o trascinate il controllo di scorrimento. Gli angoli positivi creano uneffetto di rilievo mentre gli angoli negativi creare un effetto di incisione (timbro).

• Per specificare la quantità di rilievo o di incisione dei pixel, immettete un valorenel campo Quantità. I valori più altri creano un effetto più drammatico.

EFFETTI IN RILIEVOQuando viene applicato il filtro In rilievo, potete specificare la direzione su cuirialzare o incidere l’immagine utilizzando il filtro Effetti in rilievo Fate clic sullefrecce direzionali della finestra di dialogo Effetti in rilievo per applicare diversedirezioni. Ad esempio, facendo clic su Est si può specificare che la pressionedell’incisione sull’oggetto deve essere rivolta leggermente verso destra.

RILEVAMENTO BORDOIl filtro Rilevamento bordo visualizza soltanto i contorni di un’immagine,sopprimendo i colori rimanenti. La finestra di dialogo Rilevamento bordooffre due metodi matematici per la determinazione dei bordi: Sobel e Prewitt.Il metodo Sobel è forse più preciso in quanto considera nel calcolo un numeromaggiore di pixel circostanti.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

CAPITOLO 1: GRAFICA | 25

Page 64: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

TRACCIA CONTORNOIl filtro Traccia contorno delinea le transizioni delle aree di più alta luminositàper ciascun canale, producendo una delineazione in bianco e nero dell’immagine.Avete la possibilità di invertire il risultato ottenuto.

Utilizzate la finestra di dialogo Traccia contorno per specificare quanto dettagliatodeve essere il contorno e per invertire i risultati.

Per utilizzare la finestra di dialogo Traccia contorno:

• Per specificare il valore di luminosità che accentua al massimo i dettagli diun’immagine, immettete un valore nel campo Livelli oppure trascinare ilcontrollo scorrevole. I valori più alti producono immagini più scure conmeno delineazione.

• Per convertire al valore opposto il valore di luminosità di ciascun pixel nelladelineazione che ne risulta, fate clic su Inverti.

AGGIUNGI DISTURBOIl filtro Aggiungi disturbo applica casualmente dei pixel a un’immagineper simulare un’immagine ripresa in un film ad alta velocità. Il filtro applicaun modello uniforme alle tonalità dell’ombreggiatura e ai mezzi toni mentreaggiunge un modello più levigato e saturato alle aree più chiare dell’immagine.

Utilizzate la finestra di dialogo Aggiungi disturbo per specificare la quantità,distribuzione e colore dei pixel casuali aggiunti a un’immagine per l’effettodel disturbo.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

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Page 65: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

La finestra di dialogo Aggiungi disturbo funziona come segue:

• Per specificare la quantità di pixel casuali da aggiungere, immettete un valorenel campo Quantità o trascinate il controllo scorrevole.

• Per specificare la distribuzione dei valori del colore in pixel casuali, fate clic suun’opzione nell’area Distribuzione. Uniforme utilizza un numero casuale perdistribuire i valori del colore al fine di ottenere un effetto tenue mentre Curvagaussiana utilizza una curva a forma di campana per distribuire i valori delcolore in modo da ottenere un effetto macchiato.

• Per rendere neri i pixel casuali, selezionate Monocromatico.

MEDIAIl filtro Media riduce o elimina l’aspetto di movimento di un’area specificadell’immagine. L’effetto cerca i pixel di simile luminosità e sostituisce il pixelcentrale con il valore di luminosità media dei pixel di ricerca; i pixel chedifferiscono in modo significativo dai pixel adiacenti rimangono inalterati.Per specificare il raggio dell’area a cui applicare il filtro, immettete un valoredi pixel nel campo Raggio oppure trascinate il controllo scorrevole. SelezionateScala di grigio per ridurre l’effetto di movimento dei pixel grigi.

AUTOMATIZZAZIONE DEGLI EFFETTI DI UN’IMMAGINEQuarkVista e QuarkXPress offrono due metodi per la gestione automatica deglieffetti dell’immagine: preimpostazioni e sincronizzazione. Le preimpostazionivi consentono di salvare molteplici regolazioni e filtri come un file che potetefacilmente applicare ad altre immagini. Se sincronizzate la formattazione diun’immagine, potete essere certi che gli effetti dell’immagine verrannoapplicati uniformemente a tutto il progetto.

SALVATAGGIO E APPLICAZIONE DELLE PREIMPOSTAZIONIPer applicare rapidamente e uniformemente le stesse regolazioni e filtri a mol-teplici immagini, potete esportare le impostazioni come preimpostazioni. Adesempio, se sapete che le immagini dalla vostra macchina fotografica digitalehanno sempre bisogno di determinate correzioni del colore, potete salvarequeste correzioni del colore come una preimpostazione. Dopo aver applicatouna preimpostazione a un’immagine, potete sempre apportare modifiche alleimpostazioni applicate e aggiungere o rimuovere effetti. Le preimpostazionivengono salvate come file distinti con l’estensione .vpf e potete caricare lepreimpostazioni per l’immagine attiva in qualsiasi progetto. Potete anche facil-mente condividere le preimpostazioni definite con altri utenti. Per utilizzarele preimpostazioni, procedete come segue:

• Salvataggio delle preimpostazioni: Prima di tutto, applicate gli effetti aun’immagine e verificate tutte le impostazioni. Con l’immagine selezionata,fate clic su Salva preimpostazioni nella palette Effetti immagine. Immetteteun nome intuitivo e specificate un percorso per il file .vpf. Per default, lepreimpostazioni vengono archiviate nella cartella delle “Picture EffectsPresets” all’interno della cartella dell’applicazione QuarkXPress.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

CAPITOLO 1: GRAFICA | 27

Page 66: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Applicazione delle preimpostazioni: Selezionate un’immagine del layout e fatequindi clic su Carica preimpostazioni nella palette Effetti immagine. Navigateal file delle preimpostazioni e fate clic su Apri. Gli effetti della preimpostazionevengono aggiunti dopo altri effetti già applicati all’immagine.

Non potete modificare le preimpostazioni. Se volete apportare modifiche alleimpostazioni di un file di preimpostazioni, eliminate il file di preimpostazionicorrente e createne uno nuovo.

SINCRONIZZAZIONE DELLE IMMAGINIQuando sincronizzate un’immagine, potete includere gli effetti QuarkVista inmodo che se aggiungete, eliminate o modificate un effetto, quella modifica vieneapplicata a tutte le istanze dell’immagine sincronizzata. Quando aggiungete unafinestra immagine alla palette Contenuto condiviso (menu Finestra), selezionateContenuto e quindi Sincr. nella finestra di dialogo Proprietà oggetto condiviso.Quindi per essere certi, fate clic su Contenuto e attributi. Questo applica glistessi effetti allo stesso file di immagine utilizzato in vari punti del layout.

La sincronizzazione di Contenuto e attributi accerta che gli effetti dell’immagineapplicati a un’immagine sincronizzata vengano aggiornati nell’intero progetto.

REVISIONE DELL’USO DELLE IMMAGINIPer facilitare l’individuazione degli effetti di QuarkVista utilizzati in un layout,fate clic sulla riquadro Vista della finestra di dialogo Utilizzo (menu Utilità).Analogamente alla riquadro Immagini già nota, la riquadro Vista elenca ilnome e il percorso del file, il numero di pagina (il simbolo di uno stiletto o PBche indica l’area di lavoro), il tipo di file e il numero di effetti per ciascunaimmagine del layout.

Per motivi di praticità, potete usare la riquadro Vista per renderizzare gli effettied altre modifiche apportate all’immagine, salvando le modifiche apportateal file di immagine esistente oppure generando dei nuovi file di immagine.Selezionate semplicemente le immagini dall’elenco e fate clic su Renderizza.Utilizzate la finestra di dialogo Opzioni di esportazione immagine perspecificare quello che volete includere nei file dell’immagine. Per ulterioriinformazioni, vedere la sezione “Esportazione dei file di immagine” più avantiin questo capitolo.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

28 | CAPITOLO 1: GRAFICA

Page 67: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

La riquadro Vista della finestra di dialogo Utilizzo (menu Utilità) offre un metododiretto alla creazione di file di immagini che riflettano le modifiche apportatein QuarkXPress.

Se le immagini sono mancanti o modificate, utilizzate la riquadro Immaginiper individuare e aggiornare i file di immagine.

ESPORTAZIONE DEI FILE DI IMMAGINEAnalogamente al metodo utilizzato per esportare un testo formattato daQuarkXPress in altri formati, potete esportare file di immagine modificati nelformato di vostra scelta. Qualsiasi modifica apportata in QuarkXPress, tracui qualsiasi azione eseguita nel scheda Immagini della finestra di dialogoModifica (menu Oggetti) e nella palette Effetti immagine (menu Finestra),possono venire salvate insieme al file dell’immagine d’origine o in un nuovofile di immagine. L’applicazione di modifiche al file d’origine di un’immagineviene definita come renderizzazione e viene normalmente eseguita per accelerarei tempi di elaborazione in fase di output. Potrebbe tuttavia essere necessarioa volte avere dei file di immagine nuovi e modificati da utilizzare in altreapplicazioni o in altri progetti.

Durante l’esportazione di file di immagine, si può specificare esattamente lemodifiche da salvare con ciascuna immagine, il tipo di file e la modalità dicolore. Potete inoltre scegliere di sovrascrivere i file di immagine esistenti o dicreare nuovi file. I nuovi file di immagine possono essere ricollegati al layout.Ad esempio, potete iniziare con un’immagine CMYK in formato TIFF, ritagliarlae ruotarla e quindi applicarvi gli effetti QuarkVista. Potete quindi esportareun’immagine a bassa risoluzione RGB in formato JPEG che viene ritagliata eruotata in modo da poterla inviare via e-mail.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

CAPITOLO 1: GRAFICA | 29

Page 68: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

QuarkVista può esportare immagini nei formati seguenti: TIFF (CMYK, RGB,scala di grigi, 1-bit senza compressione o con compressione LZW ), PNG(RGB e scala di grigi), JPEG (CMYK, RGB e scala di grigi con compressionebassa, media o alta), Scitex CT (CMYK, RGB e scala di grigi), GIF (indicizzato),PICT (RGB), BMP (RGB e 1-bit) e EPS (CMYK, RGB, scala di grigi e 1-bit).

UTILIZZO DELLA FINESTRA DI DIALOGO OPZIONI DIESPORTAZIONE DELL’IMMAGINEPer esportare immagini, utilizzate la finestra di dialogo Opzioni di esportazioneimmagine, disponibile mediante una serie di controlli:

• Scegliete Archivio/File menu Þ Salva l’immagine Þ Immagine selezionataper esportare l’immagine selezionata.

• Scegliete Archivio/File menu Þ Salva l’immagine Þ Tutte le immagini nellayout per esportare tutte le immagini di un layout. (Le immagini in formatie modalità di colore non supportati da QuarkVista non vengono esportati.)

• Scegliete Archivio/File menu Þ Raccolta dati per la stampa e fate quindiclic sulla scheda Vista e selezionate Renderizza alterazioni immagine.

• Scegliete Utilità Þ Utilizzo Þ riquadro Vista, selezionate un’immagine e quindifate clic su Renderizza.

Utilizzate la finestra di dialogo Opzioni di esportazione immagine per specificarele modifiche da applicare ai file d’origine e la modalità di creazione dei file.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

30 | CAPITOLO 1: GRAFICA

Page 69: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

La finestra di dialogo Opzioni di esportazione immagini funzionacome segue:

• Nell’elenco in alto, deselezionate le modifiche che non volete applicare ai filedi immagine esportati.

• Se ridimensionate in scala delle immagini, QuarkVista può ridurre la risoluzionedell’immagine (eliminando qualsiasi dato estraneo dell’immagine) a secondadella risoluzione di ouptut. Nell’area Risoluzione, fate clic su Mantieni larisoluzione oppure fate clic su Riduci la risoluzione a per specificare il numerodi punti per pollice (dpi).

• Se ritagliate delle immagini (creando una finestra immagine più piccoladell’immagine), potete immettere un valore nel campo Finestra immagine alvivo. Questo specifica la quantità di dati d’immagine da includere oltre ladelimitazione del ritaglio; l’inclusione di dati extra consente di apportareleggere regolazione alla posizione dell’immagine.

• Per convertire i colori nei file d’immagine, scegliete un’opzione dal menu adiscesa Modalità colore. Ad esempio, se importate tutte immagini RGB informato TIFF, potete esportare immagini CMYK in formato TIFF.

• Per convertire le immagini a un formato di file diverso, scegliete un’opzione dalmenu a discesa Formato appropriato alla risoluzione e alla modalità di colorespecificati. Se modificate il formato dei file, dovete creare nuovi file di immaginepiuttosto che sovrascrivere i file originali.

• Per renderizzare le modifiche apportate ai file di immagine d’origine, selezio-nate Sovrascrivi immagine originale. Per creare nuovi file di immagine conapplicate le modifiche selezionate, deselezionate questa opzione.

• Per importare automaticamente i nuovi file di immagine nel layout, selezionateCollega layout alla nuova immagine.

Dopo aver fatto clic su OK per esportare le immagini, vi potrebbe venire richiestodall’applicazione di specificare dettagli sulla compressione nonché un percorsoper i nuovi file.

GESTIONE DELLA STESSA IMMAGINE CON DIVERSE MODIFICHESe utilizzate la stessa immagine in vari punti del layout, ma apportate diversemodifiche all’immagine usando i controlli QuarkXPress e QuarkVista, nonesporterete necessariamente molteplici copie dell’immagine. QuarkVista esportai file di immagine necessari per riprodurne l’aspetto senza generare file nonnecessari. Ad esempio, se ridimensionate in scala molteplici istanze della stessaimmagine in modo diverso, ma con le stesse proporzioni, QuarkVista esportaqueste molteplici istanze come un file singolo.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

CAPITOLO 1: GRAFICA | 31

Page 70: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

STAMPA, SALVATAGGIO DI PAGINE IN EPS E ESPORTAZIONE IN PDFQuando stampate, salvate pagine in EPS o create PDF da un layout, il QuarkVistaXTensions software incorpora le immagini nel layout o nello stesso output contutti gli effetti applicati. Se l’output è su pellicola, il processore di immaginiraster (RIP) applica direttamente tutte le trasformazioni.

IMPOSTAZIONE DELLE PREFERENZE DI QUARKVISTAPer impostazione di default, quando salvate le preimpostazioni, queste vengonosalvate nella cartella “Picture Effects Presets” nella cartella dell’applicazioneQuarkXPress. Mentre state lavorando su un’immagine utilizzando la paletteEffetti immagine, i dati dell’immagine vengono salvati nella memoria cache.Potete modificare il percorso di default per le preimpostazioni, ad esempio inun percorso su un server dove i file possono essere disponibili per altri utenti.Se avete inoltre bisogno di ulteriore spazio sul disco fisso per ottenere miglioriprestazioni della cache, potete modificare il percorso della cache.

Per personalizzare il percorso di salvataggio delle preimpostazioni e della cache,utilizzate il riquadro Effetti immagine della finestra di dialogo Preferenze(QuarkXPress/Modifica Þ Preferenze. Utilizzate le opzioni disponibili inPosizione preimpostazioni degli effetti immagine e Posizione cacheimmagine per specificare i percorsi preferiti.

SALVATAGGIO DEI LAYOUT CON EFFETTI IMMAGINE IN UNFORMATO QUARKPRESS 6Potete esportare un layout QuarkXPress 7 contenente effetti di immagine diQuarkVista come un progetto della versione 6 (Archivio/File menu Þ Esporta Þ

Layout come progetto). Potete quindi aprire il progetto in QuarkXPress 6.5 oversione successiva con il software XTensions QuarkVista in esecuzione. Leseguenti modifiche vengono automaticamente applicate al layout salvato nelformato QuarkXPress 6:

• L’effetto Negativo (palette Effetti immagine Þ menu a discesa Regolazioni)viene sostituito dallo stile delle versioni precedenti Negativo (Stile Þ Negativo).Qualsiasi effetto di immagine applicato in congiunzione con l’effetto Negativoviene ignorato.

• L’effetto Inverti (palette Effetti immagine Þ menu a discesa Regolazioni)applicato a immagini RGB, a 1-bit e scala di grigi viene sostituito dallo stiledelle versioni precedenti Negativo (Stile Þ Negativo).

• Nell’effetto Curve (palette Effetti immagine Þ menu a discesa Regolazioni),le modalità di curva Segmento diritto e Segmento a scaletta applicate alleimmagini, vengono sostituite con la modalità curva delle versioni precedenti.La posizione dei punti di controllo tuttavia, rimane invariata.

• Tutti gli effetti applicati ai file EPS rasterizzati vengono rimossi.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

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Page 71: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Affinché gli effetti QuarkVista possano venire visualizzati e stampati adegua-tamente, occorre aprire il progetto con il software QuarkVista XTensions inesecuzione in QuarkXPress 6.5 e QuarkXPress 7. Se aprite il progetto in unaversione che non è in grado di gestire gli effetti, riceverete un messaggiodi avvertenza.

APERTURA DI PROGETTI DELLE VERSIONI PRECEDENTIQuando aprite un progetto creato in una versione precedente di QuarkXPress,gli stili Negativo e Contrasto (menu Stile) applicati alle immagini vengonomappati sugli effetti corrispondenti di QuarkVista. Lo stile Negativo viene map-pato su Inverti o su Negativo e lo stile Contrasto viene mappato su Curve,entrambi dei quali sono disponibili nel menu a discesa Regolazioni dellapalette Effetti immagine. Gli stili vengono mappati come segue:

• Stile Negativo: Quando applicato a 1-bit, scala di grigio o immagini RGB, lo stileNegativo viene mappato sull’effetto Inverti. Quando applicato alle immaginiCMYK, lo stile Negativo viene mappato sull’effetto Negativo.

• Stile Contrasto: Lo stile Contrasto viene mappato sull’effetto Curve; le specifichedel contrasto vengono mappate sulle curve QuarkVista se un’immagine CMYK haregolazioni di contrasto CMYK applicati, se un’immagine RGB ha regolazioni dicontrasto RGB o CMYK applicati o se l’immagine è in scala di grigi.

QuarkVista non è in grado di convertire le specifiche di contrasto definite nelleversioni precedenti nelle situazioni seguenti: un’immagine LAB con contrastoRGB, un’immagine CMYK con contrasto RGB, un’immagine RGB con contrastoCMYK o qualsiasi immagine con contrasto HSB. Quando aprite il progetto, vienevisualizzato un messaggio di errore.

INCORPORAZIONE DI TRASPARENZA E DI EFFETTI IN UN WORKFLOW OPI

Quando si lavora con file di immagini a bassa risoluzione che verranno sosti-tuiti in seguito da file di immagini ad alta risoluzione, occorre evitare di usareeffetti di immagine QuarkVista e qualsiasi effetto di trasparenza che potrebbecomportare un appiattimento (come descritto nella sezione “Nozioni di basesull’appiattimento e sulle problematiche di produzione” più indietro inquesto capitolo). Poiché QuarkXPress non è in grado di accedere a dati diimmagine ad alta risoluzione fino alla fase di output, non può applicare inmodo accurato effetti o appiattire le immagini. In questo caso, potrebbe esserenecessario applicare gli effetti direttamente ai file di immagine ad alta risoluzionein un’applicazione di gestione delle immagini.

UTILIZZO DI QUARKVISTA

CAPITOLO 1: GRAFICA | 33

Page 72: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

UTILIZZO DELLE IMMAGINI PSD

È possibile ora importare file di immagine nativi, non appiattiti, da AdobePhotoshop direttamente in QuarkXPress con il PSD Import XTensions software,in dotazione con QuarkXPress. Una volta importati i file, potete manipolarequalsiasi livello, canale e percorso salvato con i file Photoshop (PSD). Questaintegrazione tra Photoshop e QuarkXPress semplifica il vostro workflow con-sentendovi di evitare l’appiattimento dei file, comporta un risparmio di spaziosul disco rigido grazie alla possibilità di lavorare con file nativi e potenzia lavostra creatività grazie all’accesso a livelli, canali e percorsi.

Questa figura mostra PSD Import in atto. L’immagine in alto a sinistra mostral’immagine originale in Photoshop. L’immagine contiene tre livelli, uno per il testo,uno per il chitarrista e uno per lo sfondo (le chitarre). In QuarkXPress, il disegnatoregrafico cambia la sfumatura del livello della chitarra con Luminosità come dimostratonell’immagine in alto a destra. Cambia quindi l’opacità del livello della chitarra conun valore del 25% come mostrato nell’immagine in basso a sinistra. Nasconde infineil livello di testo originale e lo sostituisce con un testo ricavato da QuarkXPress.

Per utilizzare i file PSD in QuarkXPress, dovete avere il software PSD ImportXTensions caricato nel vostro computer.

UTILIZZO DELLE IMMAGINI PSD

34 | CAPITOLO 1: GRAFICA

Page 73: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

PREPARAZIONE DEI FILE PHOTOSHOPQuando si stanno preparando immagini in Photoshop per un uso con PSDImport, occorre tenere presente alcuni particolari. Le operazioni di preparazionedipendono dal livello di manipolazione dell’immagine che si intende eseguirein QuarkXPress. Ricordate quanto segue:

• Non occorre salvare l’immagine in un formato di file diverso, ossia non doveteappiattire i livelli.

• Gli effetti QuarkVista non sono disponibili per le immagini Photoshop. Seun’immagine richiede una di queste manipolazioni, ricordare di eseguire lamanipolazione in Photoshop.

PREPARAZIONE DI IMMAGINI CON LIVELLI, CANALI E PERCORSISe pensate di utilizzare PSD Import per altre operazioni oltre all’importazionedi file Photoshop nativi, sperimentate con le tecniche seguenti:

• Portate diverse versioni della stessa immagine su livelli diversi.

• Se volete disporre della flessibilità di mostrare e nascondere determinati aspettidi un’immagine, collocate queste aree su diversi livelli.

• Create canali alfa o percorsi di ritaglio per qualsiasi contorno intorno al qualevolete far scorrere un testo.

• Create canali per aree dove potete applicare un colore piatto o unavernice diversi.

• Se utilizzate degli effetti di livello come ad esempio ombre o sfumatura, convertitel’effetto in un livello. Per ottenere questo, premete Control e fate clic/fate cliccon il pulsante destro del mouse sull’icona della scheda Livelli di Photoshop.Se non convertite gli effetti di livello in livelli veri e propri, non sarete in gradodi accedere ai singoli livelli utilizzando PSD Import.

PREPARAZIONE DELLE IMMAGINI CON EFFETTI DI LIVELLO E LIVELLIDI REGOLAZIONESe un’immagine include degli effetti di livello e dei livelli di regolazione, doveteincludere un composito con il file di immagine per importare quel file mediantePSD Import. La scheda Livelli della palette PSD Import elenca soltanto un livellocomposito per questo tipo di immagine; non potrete quindi manipolare i livelliusando PSD Import. Potete stampare il composito e le separazione dei coloridell’immagine come fate solitamente e le schede Canali e Percorsi funzionanocome sempre in relazione all’immagine.

IMPORTAZIONE DI FILE ADOBE PHOTOSHOPCon il PSD Import XTensions software in esecuzione, potete usareArchivo/File Þ Importa immagine per importare un file PSD in una finestraimmagine QuarkXPress selezionata. PSD Import supporta i file PSD in modalitàscala di grigio, RGB, CMYK, indicizzato e multicanale.

UTILIZZO DELLE IMMAGINI PSD

CAPITOLO 1: GRAFICA | 35

Page 74: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Una volta importato il file PSD, potete manipolarlo come la maggior parte dellealtre immagini QuarkXPress con alcune eccezioni: I comandi Colore, Intensitàe Mezzitoni del menu Stile non sono disponibili e gli effetti QuarkVista dellapalette Effetti immagine (menu Finestra) non sono disponibili.

• Per utilizzare livelli, canali e percorsi di un’immagine, scegliete Finestra Þ

PSD Import. Potete utilizzare la palette PSD Import per integrare vari livelli,utilizzare i canali del colore e selezionare i percorsi.

Se non potete vedere il file PSD o se il nome del file non è disponibile,confermate che il PSD Import XTensions software è in esecuzione (Utilità Þ

XTensions Manager). In Windows, per visualizzare i file PSD della finestra didialogo Importa immagine, scegliete Tutti i file di immagine dal menu adiscesa File di tipo.

UTILIZZO DEI LIVELLI PSDPotete archiviare diverse versioni di un’immagine in un singolo file PSD, impor-tare il file d’immagine in un layout QuarkXPress e quindi mostrare e nasconderei livelli per determinare la versione da stampare. Sperimentando con i livelli èpossibile visualizzare diverse immagini nel contesto dell’intero layout. È possibileinoltre modificare l’opacità di un livello e provare ad applicare varie modalitàdi fusione, come ad esempio dissolvenza, luce e differenza per verificare comequesti effetti si integrano con il resto del design.

Potete usare il riquadro Livelli della palette PSD Import per mostrare, nascon-dere, sfumare e modificare l’opacità dei livelli all’interno delle immagini PSD.Se non esistono livelli nel file PSD, la palette PSD Import mostra soltanto illivello dello sfondo. La palette PSD Import visualizza informazioni sulla moda-lità di creazione del file d’immagine, ma non consente di apportare modificheradicali al file di immagine.

• Non potete creare, assegnare un nome, copiare, duplicare, allineare, riposizionare,eliminare o unificare vari livelli tramite il riquadro Livelli.

• L’icona Collega e l’icona Proteggi indicano la modalità di creazione dell’imma-gine in Photoshop e indicano che non è possibile modificare l’immagine tramitePSD Import.

• L’icona Collega indica i livelli collegati che si spostano insieme e usano glistessi effetti applicati in Photoshop. I collegamenti erano stati creati inPhotoshop e non possono essere modificati in PSD Import.

• L’icona Proteggi indica i livelli protetti e ancorati in una determinata posizionee che non possono essere spostati in Photoshop. Le protezioni non possonoessere eliminate con PSD Import.

• Una linea tratteggiata intorno a livelli continui indica un gruppo di ritaglio.

UTILIZZO DELLE IMMAGINI PSD

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Page 75: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Il riquadro Livelli della palette PSD Import mostra ciascun livello salvato inPhotoshop. Potete visualizzare, nascondere e scegliere opzioni di sfumatura daapplicare ai livelli.

LIVELLI VISUALIZZATI E NASCOSTIPotete visualizzare e stampare i livelli non nascosti. I livelli nascosti nonvengono visualizzati su schermo e non appaiono in uno stampato. PSD importconsente di nascondere i livelli incluso il livello dello sfondo.

• Per visualizzare un livello, fate clic su un’icona della finestra vuota a sinistradel livello.

• Per mostrare tutti i livelli, premete Option+Maiusc+clic/Alt+Maiusc+clicsull’icona della finestra vuota.

• Per nascondere un livello, fate clic sull’icona con il simbolo dell’occhio.

• Per nascondere tutto ad eccezione di un livello, premete Option+clic/Alt+clicsull’icona con il simbolo dell’occhio.

FUSIONE DEI LIVELLIIl menu a discesa Modalità di fusione del riquadro Livelli consente di control-lare come i pixel di un livello selezionato interagiscono con i pixel di tutti i livellisottostanti al livello selezionato. Le modalità di fusione sono simili a quelle dialtre applicazioni di gestione delle immagini: Moltiplica, Colore scherma,Esclusione, Saturazione, ecc. La palette PSD Import visualizza i livelli dall’altoverso il basso nel riquadro Livelli, con il livello sovrastante in primo piano eil livello di sfondo sottostante a tutti gli altri.

Per specificare una modalità di fusione, fate clic sul nome del livello perselezionarlo. Scegliete un’opzione dal menu a discesa Modalità di fusioneper specificare come i pixel del livello selezionato devono interagire con ilivelli visibili sottostanti al livello selezionato.

UTILIZZO DELLE IMMAGINI PSD

CAPITOLO 1: GRAFICA | 37

Page 76: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Create effetti interessanti scegliendo diverse opzioni di fusione per i livelli.

MODIFICA DELL’OPACITÀ DEI LIVELLIUn menu e un campo del riquadro Livelli vi consente di controllare la traspa-renza dei pixel di un livello selezionato. Potete specificare una trasparenza d 0%(trasparente) a 100% (opaco) in incrementi di 1%. Per modificare l’opacità di unlivello, fate clic sul suo nome per selezionarlo. Immettete un valore nel campoOpacità oppure scegliete un valore dal menu a discesa per specificare l’opacitàdei pixel del livello selezionato. Se applicate un valore di opacità all’immaginemediante il scheda Immagine (Oggetti Þ Modifica), l’opacità viene applicata atutti i livelli visibili dell’immagine.

Cambiando l’opacità del livello selezionato a una percentuale di si crea uneffetto interessante.

UTILIZZO DELLE IMMAGINI PSD

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Page 77: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

UTILIZZO DELLE MASCHERE DEI LIVELLISe le maschere dei livelli vengono salvati con i file PSD, potete attivare odisattivare le maschere nel riquadro dei Livelli della palette PSD Import. Perattivare/disattivare le maschere di un livello, premete Maiusc.+clic sull’iconaMaschera del riquadro Livelli.

ANNULLAMENTO DI MODIFICHE APPORTATE AI LIVELLISe la modifica di sfumature e opacità dei livelli produce dei risultati non sod-disfacenti, potete riportare i livelli al loro stato originale, ossia quello del filePSD importato. Per ottenere questo, scegliete Livello d’origine o Tutti i livellid’origine dal menu della palette PSD Import o dal menu contestuale.

I comandi Annulla e Ripristina del menu Modifica (Windows) o Comp.(Mac OS) non sono applicabili alle modifiche apportate nella palettePSD Import.

UTILIZZO DEI CANALI PSDI canali Photoshop archiviano le informazioni sui colori delle immagini. Perimpostazione di default, le immagini in scala di grigio o con colori indicizzatipossiedono un solo canale, le immagini RGB possiedono tre canali e le immaginiCMYK possiedono 4 canali. Ci si riferisce a questi canali come canali di default.Potete utilizzare il riquadro Canali della palette PSD Import per mostrare onascondere tutti i canali, per modificare l’uniformità del colore o dell’inchiostrodi un canale di colore piatto selezionato o di un canale alfa nonché di assegnarecolori piatti ai colori indicizzati selezionati. Ad esempio, potete assegnare effettispeciali come ad esempio colori piatti, vernici, rilievo e ritagli sagomati.

Il riquadro Canale della palette PSD Import visualizza i canali di default del filePSD e qualsiasi altro canale creato per il file.

UTILIZZO DELLE IMMAGINI PSD

CAPITOLO 1: GRAFICA | 39

Page 78: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CANALI VISUALIZZATI E NASCOSTII canali che vengono visualizzati su schermo, possono anche venire stampati; icanali nascosti, che non appaiono visualizzati su schermo, non possono venirestampati. Il processo adottato per visualizzare e nascondere i canali è lo stessodi quello dei livelli.

• Per nascondere tutto ad eccezione di un canale, premete Option+clic/Alt+clicsull’icona con il simbolo dell’occhio.

• Per mostrare tutti i livelli, premete Option+Maiusc+ clic (Mac OS) oAlt+Maiusc+clic sull’icona della finestra vuota.

• Facendo clic sul canale composito si visualizzano tutti i canali di default, comead esempio CMYK o RGB.

Per impostazione predefinita, il riquadro Canali visualizza i canali in scala digrigio. Per visualizzare i canali con i colori, scegliete Visualizza canali concolore dal menu della palette PSD Import o dal menu contestuale.

MODIFICA DEL COLORE E DELLA DENSITÀ DEL CANALEPotete utilizzare PSD Import per modificare la densità del colore, dell’intensità edell’inchiostro di ogni colore piatto, maschera o canale alfa creati in Photoshop.Potete assegnare colori piatti ai canali che sovrastampano immagini compositee potete specificare densità di colore per la visualizzazione di canali su schermoe per la stampa di compositi del colore (il valore di uniformità non vieneconsiderato durante la stampa delle separazioni del colore).

I canali specificati come canali maschera in Photoshop vengono importati inmodo diverso dai canali specificati come colori piatti. In Photoshop, ai canalimaschera viene assegnata un’impostazione di opacità, mentre ai canali piattiviene assegnata un’impostazione di densità. Poiché PSD Import supporta ladensità di inchiostro, i canali maschera vengono importati con una densità diinchiostro dello 0%. I canali tinte piatte mantengono l’impostazione di densitànel file PSD. Per poter utilizzare i canali in questo modo, dovete stampare leseparazioni di stampa da QuarkXPress.

Per modificare il colore, l’intensità o la densità di inchiostro dei pixel di uncanale tinte piatte o alfa, procedete come segue:

1 Fate clic sul nome del canale per selezionarlo. Non potete modificare i canalidi default.

2 Scegliete Opzioni canale dal menu della palette PSD Import o dalmenu contestuale

3 Per modificare il colore dei pixel del canale, scegliete un colore dal menu adiscesa Colore della finestra di dialogo Opzioni canale.

UTILIZZO DELLE IMMAGINI PSD

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Page 79: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Il menu Colore elenca tutti i colori piatti, i colori multi-inchiostro e i coloripiatti elencati nella finestra di dialogo Colori (menu Modifica in Windows oComp. in Mac OS), ad eccezione dei colori Bianco e Registrazione.

Utilizzate la finestra di dialogo Opzioni canale per modificare colore, intensità edensità di inchiostro per i canali tinte piatte e i canali alfa. Potete ottenere conquesto una pellicola di vernice.

4 Per specificare una tinta per il colore, scegliete un valore da 0% a 100% inincrementi di 1% dal menu a discesa Intensità.

5 Per modificare il modo in cui i pixel vengono visualizzati nel canale, sceglieteun’opzione dal menu a discesa Densità inchiostro.

Un valore alto di densità (100%) visualizza il canale come un inchiostro opaco,similarmente ai colori piatti. Un valore di opacità basso (0%) visualizza ilcanale come semi-trasparente, similarmente alle vernici.

6 Fate clic su OK per salvare le modifiche.

UTILIZZO DEI CANALI COLORI INDICIZZATIPer impostazione di default, quando stampate le separazioni dei colori daQuarkXPress utilizzando PSD Import, i colori delle immagini a colori indicizzativengono separati a CMYK. Potete oltrepassare questa impostazione creando uncolore piatto o un colore multi-inchiostro in QuarkXPress (Comp./Modifica Þ

Colori) e assegnare quel colore ai colori indicizzati selezionati nell’immagine.PSD Import vi consente anche di creare dei colori piatti dai colori dell’immaginea colori indicizzata. I colori indicizzati non modificati verranno sempre separatiin CMYK.

Per assegnare i colori piatti ai colori indicizzati, proseguite come segue:

1 Con la palette PSD Import aperta, selezionate un file PSD con colori indicizzati.

2 Nel riquadro Canali, fate doppio clic sul canale Indicizzato oppure sceglieteOpzioni canale dal menu della palette o dal menu contestuale.

3 Per assegnare un colore piatto a un colore indicizzato, fate clic sul campionedel colore indicizzato nella finestra di dialogo e scegliete quindi un’opzionedal menu a discesa Colore.

UTILIZZO DELLE IMMAGINI PSD

CAPITOLO 1: GRAFICA | 41

Page 80: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Utilizzate la finestra di dialogo Opzioni Colori indicizzati per mappare i coloriindicizzati per l’output.

UTILIZZO DEI PERCORSI PSDPotete anche utilizzare Import PSD per scegliere tra i percorsi incorporati dautilizzare per il ritaglio e lo scorrimento del testo intorno a un oggetto. Potetecreare percorsi in Photoshop per isolare il primo piano di un’immagine dallosfondo, per isolare diversi aspetti di un’immagine ai fini di sperimentazione eper isolare i contorni dello scorrimento di un testo. Il riquadro Percorsi dellapalette PSD Import offre un accesso pratico al percorso di ritaglio e alle funzionidi scorrimento del testo in QuarkXPress.

Utilizzate il riquadro Percorsi della palette PSD Import per scegliere i percorsi diritaglio a scopo di visualizzazione e scorrimento del testo.

REGOLAZIONE DELLO SCORRIMENTO DEL TESTOUtilizzando il riquadro Percorsi, potete selezionare diversi percorsi di ritaglio dausare per i contorni dello scorrimento del testo. Il contorno dello scorrimentodel testo non deve essere lo stesso del percorso di ritaglio che controlla lavisualizzazione. Per selezionare un contorno per lo scorrimento del testo,fate clic sulla casella vuota della prima colonna. Viene visualizzata l’iconaScorrimento testo e il testo scorre intorno ai contorni del percorso di ritaglio.

Per ottenere uno scorrimento del testo in QuarkXPress, la finestra immaginedeve essere in primo piano rispetto al testo. Se il testo non scorre, selezionatela finestra immagine e scegliete Oggetti Þ Porta avanti o Porta in primo piano.

UTILIZZO DELLE IMMAGINI PSD

42 | CAPITOLO 1: GRAFICA

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SELEZIONE DI UN PERCORSO DI RITAGLIOPotete anche utilizzare il riquadro Percorsi per controllare la visualizzazione diun’immagine selezionando un percorso di ritaglio creato in Photoshop. Perselezionare un percorso di ritaglio, fate clic sulla casella vuota della secondacolonna. Viene visualizzata l’icona Percorso di ritaglio e l’area dell’immagineall’interno del percorso di ritaglio.

ANNULLAMENTO DI MODIFICHE APPORTATE AI PERCORSIPotete annullare qualsiasi modifica apportate ai percorsi in PSD Import. I per-corsi ritorneranno allo stato originale di creazione del file PSD importato. Perottenere questo, scegliete Percorso o Tutti i livelli d’origine dal menu dellapalette PSD Import o dal menu contestuale.

I comandi Annulla e Ripristina del menu Modifica (Windows) o Comp.(Mac OS) non sono applicabili alle modifiche apportate nella palettePSD Import.

OTTIMIZZAZIONE DELL’AMBIENTE DI PSD IMPORTQuando importate un’immagine PSD in un layout QuarkXPress, PSD Importcrea un’anteprima basata sulle impostazioni correnti del riquadro Visualizzadella finestra di dialogo Preferenze (QuarkXPress/menu Modifica). Pervisualizzare le immagini Adobe Photoshop, PSD Import utilizza una cacheper rendere più rapida la visualizzazione. Per agevolare il controllo esercitatosull’uso della memoria e sulla rapidità di rigenerazione dello schermo, èpossibile ottimizzare l’ambiente PSD Import mediante le impostazione divisualizzazione di QuarkXPress ed è possibile modificare le impostazioni dellacache tramite le preferenze.

MODIFICA DELLE IMPOSTAZIONI DI VISUALIZZAZIONEDI QUARKXPRESSPer ottimizzare la visualizzazione, potete provare a utilizzate Bassa risoluzione(Oggetti Þ Visualizza) piuttosto che le anteprime a Piena risoluzione. Poteteinoltre ridurre le impostazioni di TIFF a colori e TIFF grigio del riquadroVisualizza nella finestra di dialogo Preferenze (QuarkXPress/Modifica) ereimportare quindi le immagini. Questa modifica agisce soltanto sulleimmagini importate.

MODIFICA DELLE PREFERENZE DI PSD IMPORTUtilizzate la finestra di dialogo Preferenze PSD Import (Utilità Þ PSD Import)per specificare le impostazioni di regolazione delle dimensione e del percorsodella cache utilizzati per archiviare i dati dell’immagine. Potete anche annullare,se necessario, i dati dell’immagine nella cache.

UTILIZZO DELLE IMMAGINI PSD

CAPITOLO 1: GRAFICA | 43

Page 82: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Potete utilizzare la finestra di dialogo Preferenze PSD Import per personalizzarele dimensioni e il percorso della cache utilizzata per l’archiviazione dei datidell’immagine.

La finestra di dialogo Preferenze PSD Import funziona come segue:

• Campo Dimensioni: Per aumentare la quantità di spazio su disco allocato ai datidell’immagine nella cache, immettete un valore compreso tra 1MB e 32.767 MBnel campo Dimensioni. Questa è la quantità di spazio della memoria che i filedella cache usano durante la gestione delle immagini tramite PSD Import.Questo spazio non viene tuttavia mantenuto nell’unità disco rigido e vienerilasciato non appena uscite da QuarkXPress.

• Con QuarkXPress e PSD Import in esecuzione, PSD Import utilizza tanto spaziosul disco rigido quando ne serve per le immagini nella cache. Quando uscite daQuarkXPress, i dati delle immagini nella cache vengono limitati allaquantità allocata.

• Pulsante Cancella la cache: Se insorgono problemi dovuti alla mancanza dispazio disponibile sul disco fisso, potete eliminare i dati delle immagini archiviatenella cache facendo clic su questo pulsante:

• Pulsante Seleziona: In Mac OS, la cartella “PSD Import Cache” è reperibile alpercorso “hard drive\User\<user name>\Library\Preferences”. In Windows, lacartella “PSD Import Cache” è reperibile all’interno della cartella “XTension”, asua volta nella cartella dell’applicazione QuarkXPress. Se lo spazio disponibilesul disco fisso per questo percorso non è sufficiente, potete selezionareun’altra cartella.

• Le modifiche apportate alle dimensioni e al percorso della cache vengonoapplicate non appena si esce da QuarkXPress.

FILE PSD MODIFICATI O MANCANTICome con gli altri file di immagine, QuarkXPress deve avere i dati di immaginipiù recenti per visualizzare adeguatamente le immagini PSD. Se apportate modi-fiche ai file di immagine in Photoshop o spostate i file di immagine, potrebbeverificarsi una condizione di immagini modificate o mancanti.

PSD Import non vi consente di continuare a lavorare con file PSD fino a quandonon aggiornate i collegamenti definiti per immagini modificate o mancanti.Viene visualizzata un’icona Stop insieme a un messaggio nell’area inferioredella palette PSD Import, come specificato di seguito:

UTILIZZO DELLE IMMAGINI PSD

44 | CAPITOLO 1: GRAFICA

Page 83: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Aggiornamento dei collegamenti: Per una semplice modifica in Photoshop comead esempio una modifica del nome di un file o l’applicazione di una modalità difusione o di opacità diversa, fate clic sull’icona Stop per aggiornare il collega-mento. Per aggiornare tutte le ricorrenze dell’immagine nel documento, premeteOption+clic/Alt+clic sull’icona Stop.

• Reimportazione dei file PSD: Per una modifica di Photoshop complessa comead esempio una modifica di modalità o un’aggiunta di livelli, canali o percorsi,dovete aggiornare il collegamento per poter apportare altre modifiche tramitePSD Import. Fate clic sull’icona Stop per visualizzare il riquadro Immaginidella finestra di dialogo Utilizzo e quindi per identificare o aggiornare ilfile di immagine.

L’icona Stop nell’area inferiore della palette PSD Import indica la presenza di filePSD modificati o mancanti.

APERTURA DI PROGETTI QUARKXPRESS SENZA PSD IMPORTPotete aprire e stampare un progetto QuarkXPress contenente file PSD nativianche se l’ PSD Import XTensions non è installata. Se tuttavia stampate unlayout senza il software XTensions PSD, verranno stampate soltanto delleanteprima a bassa risoluzione dell’immagine.

Il riquadro Immagini della finestra di dialogo Utilizzo (menu Utilizzo)visualizza la dicitura “Nessuna XTension” nella colonna Stato per i file PSDquando l’XTensions PSD Import non è in esecuzione.

STAMPA CON PSD IMPORTQuando stampate un layout tramite PSD Import, potete specificare i livelli, icanali e i percorsi presenti in ciascuna immagine PSD da stampare. Poichél’icona con il simbolo dell’occhio disponibile nella palette PSD Import con-trolla sia la visualizzazione che la stampa, le immagini vengono stampate comeappaiono sullo schermo. Se quindi avete numerose versioni di un’immaginesu vari livelli di PSD Import, accertatevi che il livello contenente la versionedell’immagine che volete stampare, venga visualizzato nella finestra immagine.

Se stampate un layout senza il PSD Import XTensions software in esecuzione, ifile PSD vengono stampati come anteprime composite a bassa risoluzione. Leinformazioni sui livelli, i canali e i percorsi non sono disponibili e le immagininon verranno separate.

UTILIZZO DELLE IMMAGINI PSD

CAPITOLO 1: GRAFICA | 45

Page 84: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CREAZIONE DI PELLICOLE DI COLORI PIATTI E VERNICEUtilizzando PSD Import potete creare delle pellicole di colori piatti e delle pelli-cole di vernice per determinate aree dell’immagine. Avrete bisogno di prepararei file di immagine per queste pellicole in Photoshop.

CREAZIONE DI UNA PELLICOLA PER IL COLORE PIATTOPotrebbe essere necessario stampare una parte di un’immagine CMYK inPhotoshop in un colore piatto, come ad esempio nel caso di un logo aziendale.Per fare questo, selezionate innanzi tutto l’area interessata in Photoshop e daquesta create un canale. Se sapete il colore che volete assegnare, potete speci-ficare colore e opacità per il canale in Photoshop. Se siete certi sul colore dausare, potete assegnare al canale il nome del colore in modo che stampi nelleseparazioni. Se non siete certi del colore, assegnate al canale un nome genericocome ad esempio “colore piatto”.

Se preferite specificare il colore dopo aver visto l’immagine inserita nel layout,potete utilizzare il comando Opzioni canale (nella scheda Canale del menudella palette). Potete anche utilizzare PSD Import per modificare il colore el’opacità che avete specificato in Photoshop.

CREAZIONE DI UNA PELLICOLA PER LA VERNICEIn Photoshop, create un canale che contenga l’area a cui volete applicare lavernice, ad esempio, salvando una selezione come maschera. Assegnate aquesto canale il nome “Vernice” nella finestra di dialogo Opzioni del canale.Quando importate questa immagine nel documento QuarkXPress, vieneaggiunto un nuovo colore piatto “Vernice” all’elenco dei colori di QuarkXPress.

Quando si stampano le separazioni, accertatevi che la pellicola della vernicesia visibile nella palette PSD Import; in caso contrario, la pellicola non verràstampata. Per una stampa composita, se non avete bisogno di un colore, poteteimpostare il colore della vernice sul bianco nella finestra di dialogo Modificacolore di QuarkXPress (Modifica Þ Colori). In questo modo la pellicola dellavernice non verrà inclusa nel composito ma verrà separata correttamente durantela separazione dei colori.

UTILIZZO DELLE IMMAGINI

Alcuni aspetti della gestione delle immagine sono cambiati in QuarkXPress 7,incluso il metodo di applicazione del colore dello sfondo e della sostituzionedelle immagini quando queste vengono reimportate.

SPECIFICA DEI COLORI DI SFONDO PER LE IMMAGININelle versioni precedenti di QuarkXPress, quando applicavate un colore alleimmagini in scala di grigi e di arte al tratto, i pixel bianchi acquisivano il lorocolore dal colore di sfondo della finestra immagine. Ne deriva che se una fine-stra immagine aveva uno sfondo rosso e importavate un’immagine in scala di

UTILIZZO DELLE IMMAGINI PSD

46 | CAPITOLO 1: GRAFICA

Page 85: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

grigi, i pixel neri, bianchi e grigi assumevano sfumature rosse. Per offrire piùopzioni di design per le immagini, QuarkXPress 7 offre ora colori per le finestre,colori per le immagini e colori per lo sfondo delle immagini. Le funzionalitàdisponibili funzionano come segue:

• Colore finestra: Il colore per la finestra controlla lo sfondo della finestraimmagine (Oggetti Þ Modifica Þ scheda Finestra Þ area Finestra Þ menu adiscesa Colori oppure icona Colore di sfondo della palette Colori.

• Colore immagine: Il colore per l’immagine viene applicato ai pixel neri e grigidell’immagine (Oggetti Þ Modifica Þ scheda Immagine Þ area Immagini Þ

menu a discesa Colore o icona Colore immagine della palette Colori).

• Colore sfondo immagine: Il colore per lo sfondo dell’immagine vieneapplicato ai pixel bianchi e grigi dell’immagine (Oggetti Þ Modifica Þ

scheda Immagine Þ area Sfondo Þ menu a discesa Colore o icona Coloresfondo immagine della palette Colori).

• Per i pixel grigi, il colore per l’immagine e il colore per lo sfondovengono mischiati.

• Se specificate diverse opacità per il colore dell’immagine o per il colore dellosfondo dell’immagine, i colori interagiranno uno con l’altro e con il coloredella finestra.

Il scheda Immagini, a sinistra, (Oggetti Þ Modifica) include un menu a discesaColore nell’area Immagine e nell’area Sfondo.

Quando aprite un documento o un progetto da una versione precedentedi QuarkXPress, il colore della finestra viene mappata sul colore di sfondodell’immagine in modo che l’immagine mantenga lo stesso aspetto.

UTILIZZO DELLE IMMAGINI

CAPITOLO 1: GRAFICA | 47

Page 86: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CONSERVAZIONE DEGLI ATTRIBUTI DELL’IMMAGINEQuando importate un’immagine in una finestra immagine, sia che la finestraimmagine contenga o meno un’immagine, QuarkXPress 7 offre l’opzione diconservare gli attributi dell’immagine. Ad esempio, se una finestra di immaginevuota in un modello specifica che l’immagine deve venire ridimensionata inscala del 50% e ruotata di 90°, potete importare una nuova immagine e questiattributi vengono automaticamente applicati. Oppure, se avete investito deltempo regolando perfettamente un’immagine alle dimensioni di una finestrae decidete in seguito di usare un’immagine leggermente diversa nello stessomodo, potete importare un’altra immagine con tutti gli stessi attributi.

Per importare un’immagine e conservare gli attributi specificati per la finestrae/o per l’immagine esistente, selezionate Conserva gli attributi della finestraimmagine nella finestra di dialogo Importa immagine (menu Archivio/File).Gli attributi che seguono, del scheda Immagine della finestra di dialogoModifica (menu Oggetti), vengono conservati: scostamento, scala, angolo,inclinazione, capovolgimento e soppressione dell’output oltre a colore, intensitàe opacità sia per l’immagine che per lo sfondo immagine.

Utilizzate la casella di selezione Conserva gli attributi della finestra immagine dellafinestra di dialogo Importa immagine (menu Archivio/File) per determinare se unanuova immagine debba avere gli stessi attributi dell’immagine esistente.

Conserva gli attributi della finestra immagine è selezionato per default.Se preferite iniziare con gli attributi dell’immagine di default dalle Preferenzestrumenti quando importate le immagini, deselezionate Conserva gli attributidella finestra immagine nel riquadro Interattivo della finestra di dialogoPreferenze (QuarkXPress/Modifica). Questa casella di selezione determinaanche se le finestre immagine debbano mantenere i loro attributi quandoincollate delle immagini in diverse finestre. Questa è una Preferenza dell’ap-plicazione, per cui diventa un’impostazione di default per la vostra copia diQuarkXPress. Potete tuttavia selezionare o deselezionare Conserva gli attributidella finestra immagine ogni volta che importate un’immagine.

UTILIZZO DELLE IMMAGINI

48 | CAPITOLO 1: GRAFICA

Page 87: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CONVERSIONE DI UNA MODALITÀ COLORE DELL’IMMAGINENelle versioni precedenti di QuarkXPress, gli equivalenti da tastiera vi consen-tivano di convertire una modalità di colore dell’immagine mentre importavatel’immagine. Potevate in pratica convertire le immagini a colori in immagini inscala di grigi, le immagini in scala di grigi in immagini in bianco e nero e leimmagini in bianco e nero in immagini in scala di grigio premendo il tastoMela/Ctrl mentre facevate clic su Apri nella finestra di dialogo Importaimmagine (menu Archivio/File). Se dovete convertire la modalità di colore diun’immagine, potete ora esportare l’immagine con QuarkVista, come descrittoin precedenza nella sezione “Esportazione di file di immagine”.

Poiché le funzionalità di gestione dell’immagine sono state estese inQuarkXPress 7, queste conversioni non vengono più supportate. Se aprite undocumento o un progetto da una versione precedente di QuarkXPress, qualsiasiimmagine convertita continuerà a venire visualizzata correttamente.

UTILIZZO DELLE IMMAGINI

CAPITOLO 1: GRAFICA | 49

Page 88: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Capitolo 2: Sincronizzazione econtenuto condiviso

Grazie all’architettura di QuarkXPress 7, potete utilizzare ora la funzionalità

di sincronizzazione per organizzare facilmente delle informazioni ai fini di

una distribuzione in molteplici formati e attraverso vari canali. Oltre alla

personalizzazione del design in base al supporto di destinazione, ossia stampa

o Web, potete anche creare progetti che contengano molteplici dimensioni di

layout. Ma ancora più importante, potete facilitare in modo significativo la

gestione del vostro contenuto mediante una sincronizzazione automatica tra

layout di simile o diverso tipo.

NOZIONI GENERALI SULLA SINCRONIZZAZIONE

L’editoria moderna dispone oggi di un’ampia varietà di canali per la distribu-zione dei suoi contenuti editoriali. Giornali e riviste che una volta eranodisponibili soltanto in forma stampata, sono ora disponibili in stampa, sulWeb e in una varietà di altri formati basati su XML e destinati a dispositivicome ad esempio telefoni cellulari. È da tenere presente inoltre che anche uncontenuto disponibile soltanto in forma stampata necessita a volte di unadiversificazione in base a diversi formati di output, ad esempio nel caso lostesso contenuto debba venire prodotto in un formato di carta U.S. Letter o A4.

Questa diversificazione dei formati di distribuzione è sicuramente positiva intermini di diffusione delle informazioni ma crea inevitabilmente una serie dicomplicazioni. Se vi è capitato di lavorare in un progetto il cui contenuto deveessere mantenuto identico in molteplici locazioni, siete sicuramente consapevolidel livello di rischio coinvolto. Come si può evitare che ad esempio la versionestampata di un documento venga aggiornata, ma non la versione Web? Lacoesistenza di due versioni diverse di un contenuto che dovrebbe essereidentico è decisamente poco professionale.

Il problema è dovuto parzialmente al fatto che le aziende usano diversi stru-menti per produrre un contenuto destinato a diversi formati di distribuzione.Anche nell’ambito di un gruppo di strumenti utilizzati per lo stesso tipo didistribuzione, il problema può comunque esistere. Come evitare che la versionedi una lettera in formato U.S. Letter resti sincronizzata con la versione A4 quandole due versioni esistono in file completamente distinti? Chiaramente quello

NOZIONI GENERALI SULLA SINCRONIZZAZIONE

50 | CAPITOLO 2: SINCRONIZZAZIONE E CONTENUTO CONDIVISO

Page 89: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

che serve è uno strumento che consenti non solo di produrre un contenutodestinato a molteplici formati di ouptut ma che consenta anche di sincronizzarequel contenuto tra documenti di diverso tipo e dimensioni.

Per affrontare questo problema, QuarkXPress 7 include una serie difunzionalità specifiche:

• Molteplici layout in singolo file di progetto: Un singolo file di progettoQuarkXPress può contenere molteplici layout di stampa, molteplici pagine diun sito Web o una combinazione di entrambi.

• Sincronizzazione: Questa funzionalità consente di collegare un contenutoutilizzato in diverse località di un file progetto. Se una copia del contenutocambia, le altre copie vengono immediatamente e automaticamente aggiornateper riflettere queste modifiche. Potete sincronizzare testo (con e senza format-tazione), immagini, finestre, linee e aree di composizione (vedere il capitolo 8,“Aree di composizione”).

• Visualizzazioni suddivise: Questa funzionalità consente di visualizzare diverseparti di un progetto simultaneamente. Potete utilizzare questa funzionalità peresaminare due pagine dello stesso layout o due layout completamente diversi operfino due tipi di visualizzazione diversi della stessa pagina. Utilizzando questafunzionalità potete verificare immediatamente come le modifiche apportate inun progetto incidano sulle altre parti del progetto.

Questo capitolo descrivo l’uso di queste funzionalità per assicurare non solo chei materiali pubblicati siano della più alta qualità, ma anche che mantenganouna reciproca concordanza.

NOZIONI GENERALI SULLA LIBRERIA DI UN CONTENUTO CONDIVISO

Diverse persone interpretano la sincronizzazione in diversi modi. Se non avetedimestichezza con le pagine master, potete presumere che la sincronizzazioneutilizzi la “versione master” di un oggetto al fine di determinare l’aspetto ditutte le altre istanze di quell’oggetto. Oppure, potete presumere che quando dueoggetti vengono sincronizzati, una modifica apportata all’oggetto A aggiorniautomaticamente l’oggetto B e viceversa. Quale impostazione è corretta?

La risposta è che sono entrambe corrette. Per la maggior parte degli oggettisincronizzati, QuarkXPress mantiene una versione master ma archivia quellaversione in una parte invisibile del file del progetto chiamato libreria di contenutocondiviso. Se apportate una modifica a un oggetto sincronizzato di un layout,quella modifica viene scritta nella versione master conservata nella libreria dicontenuto condiviso e QuarkXPress aggiorna automaticamente tutte le copiesincronizzate di quell’oggetto nel progetto per riflettere la modifica apportata.Se quindi aggiornate l’oggetto A, l’oggetto B viene automaticamente aggiornatograzie all’oggetto master conservato nella libreria di contenuto condiviso e seaggiornate l’oggetto B, l’oggetto A viene egualmente aggiornato.

NOZIONI GENERALI SULLA SINCRONIZZAZIONE

CAPITOLO 2: SINCRONIZZAZIONE E CONTENUTO CONDIVISO | 51

Page 90: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

La libreria di contenuto condiviso può comprendere immagini, finestre, linee,testo formattato e non formattato, aree di composizione e altri oggetti che èpossibile vogliate riutilizzare o sincronizzare. Dopo aver creato uno di questioggetti, potete aggiungerlo alla libreria di contenuto condiviso e sincronizzarlo(o “condividerlo”).

La libreria di contenuto condiviso comprende testo, immagini, linee, aree dicomposizione e oggetti che possono venire utilizzati in diversi layout nell’ambitodi un progetto. Quando modificate l’istanza di un oggetto conservato in unalibreria di contenuto condiviso, le istanze di quell’oggetto in tutti i layout vengonoautomaticamente aggiornate in quanto sono collegate alla versione master dellalibreria di contenuto condiviso.

Gli oggetti conservati nella libreria di contenuto condiviso vengono visualizzatinella palette Contenuto condiviso. Da questa palette, potete duplicare esincronizzare quegli oggetti in diversi layout, come illustrato in precedenza.

La palette Contenuto condiviso offre un accesso agli oggetti della libreria dicontenuto condiviso. In questo esempio, il “Layout di stampa 1” utilizza la“Finestra immagine dell’articolo di copertina” e l’immagine in essa contenuta,ma il “Layout Web 1” utilizza soltanto l’immagine (in una finestra immagine piùgrande). Se l’immagine cambia in uno dei due layout, entrambi i layout vengonoautomaticamente aggiornati.

TESTATA

Art.princi-pale

Layout di stampa 1 Progetto QuarkXPress

Art. prinicpale(soltanto testo)

Testata(finestra di

testo e testo)

Immagine(Immagine

dell’articoloprincipale nella

finestradell’immagine

articolo principal)

Libreria di Contenuto condiviso

TESTATA

Art. principale

Immagine

Imma-gine

Layout Web 1

Progetto QuarkXPress

Libreria di Contenuto condiviso

Art. prinicpale(soltanto testo)

Foto(immagine nella

finestra immagine)

Layout di stampa 1

Testata

Art.princi-pale

Testata

Art.princi-pale

Layout di stampa 2 Layout Web

Testata

Art. principale

Testata(finestra di testo e testo)

NOZIONI GENERALI SULLA LIBRERIA DI UN CONTENUTO CONDIVISO

52 | CAPITOLO 2: SINCRONIZZAZIONE E CONTENUTO CONDIVISO

Page 91: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Nelle versioni precedenti di QuarkXPress, la libreria di contenuto condivisoera chiamata “spazio indipendente dal layout”.

Non potete aggiungere un gruppo alla libreria di contenuto condiviso. Potetetuttavia convertire un gruppo in un’area di composizione e quindi aggiungerel’area di composizione alla libreria di contenuto condiviso. Per ulterioriinformazioni, vedere il capitolo 8, “Aree di composizione”.

CREAZIONE DI MOLTEPLICI LAYOUT IN UN SINGOLO PROGETTO

Per creare un singolo progetto con molteplici layout:

1 Scegliete (in Windows) o Archivio/ File Þ Nuovo Þ Progetto.

Utilizzate la finestra di dialogo Nuovo progetto per attivare molteplici layout delprogetto e per specificare le impostazioni per il primo layout.

2 Immettete un nome per il layout nel campo Nome del layout. Tenete presenteche il nome del layout è distinto dal nome del file del progetto. Un layout puòavere lo stesso nome di un progetto o un nome diverso.

3 Deselezionate Modalità Layout singolo.

4 Specificate i parametri del primo layout e fate clic su OK.

5 Scegliete Layout Þ Nome per visualizzare la finestra di dialogo Nuovo layout.I controlli corrispondono a quelli della finestra di dialogo Nuovo progetto,ad eccezione della casella di selezione Modalità Layout singolo. Specificatenome, tipo di layout, dimensioni, orientamento, margini e colonne e fateclic su OK.

6 Ripetete il punto 4 per ciascun layout che volete aggiungere al vostro progetto.

7 Scegliete Archivio/ File, immettete un nome per il progetto e sceglieteun percorso.

NOZIONI GENERALI SULLA LIBRERIA DI UN CONTENUTO CONDIVISO

CAPITOLO 2: SINCRONIZZAZIONE E CONTENUTO CONDIVISO | 53

Page 92: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

SINCRONIZZAZIONE DEL CONTENUTO

Potete sincronizzare oggetti, il contenuto di oggetti o entrambi. Ma potetespecificare le opzioni di sincronizzazione soltanto quando aggiungete unoggetto o un contenuto alla palette Contenuto condiviso.

Per sincronizzare un testo e un contenuto e gli attributi della finestra di testo,procedete come segue:

1 Visualizzate la palette Contenuto condiviso (menu Finestra).

2 Scegliete una finestra di testo.

3 Fate clic sul pulsante Nuovo della palette Contenuto condiviso pervisualizzare la finestra di dialogo Proprietà oggetto condiviso.

Utilizzate la finestra di dialogo Proprietà oggetto condiviso per sincronizzare ilcontenuto esclusivamente o in congiunzione con gli attributi del contenuto(come ad esempio i parametri della finestra e i tipi di stili applicati).

4 Selezionate Sincronizza attributi finestra. Vedere “Nozioni generali sulleopzioni di sincronizzazione” più avanti, per informazioni su altre opzionidisponibili per la finestra e il contenuto.

5 Selezionate Sincronizza il contenuto e fate clic su Contenuto e attributi.

6 Fate clic su OK e aggiungete la finestra di testo alla palette Contenuto condiviso.

SINCRONIZZAZIONE DEL CONTENUTO

54 | CAPITOLO 2: SINCRONIZZAZIONE E CONTENUTO CONDIVISO

Page 93: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

La palette Contenuto condiviso (menu Finestra) offre un accesso agli oggetti eal contenuto della libreria di contenuto condiviso. In questo esempio, la finestradella testata e il suo contenuto, il testo della storia di copertina e l’immagine dellastoria di copertina sono sincronizzati in tutti e i layout. Se modificate il testo ol’immagine in uno dei layout, il contenuto viene aggiornato automaticamente intutti gli altri layout.

Potete anche archiviare linee, percorsi di testo (con o senza testo e attributidi testo) e finestre senza contenuto nella palette Contenuto condiviso perrisparmiare tempo quando dovete ricreare uno stile specifico.

Potete sincronizzare un testo all’interno della cella di una tabella, ma nonpotete sincronizzare un’intera tabella o i suoi attributi.

NOZIONI GENERALI SULLE OPZIONI DI SINCRONIZZAZIONE

Quando aggiungete oggetti e contenuto alla palette Contenuto condiviso,potete scegliere varie opzioni di sincronizzazione dalla finestra di dialogoProprietà oggetti condivisi.

Le scelte effettuate nella finestra di dialogo Proprietà oggetto condiviso deter-minano l’uso della palette Contenuto condiviso, ossia se semplicemente a scopodi archiviazione o anche per motivi di sincronizzazione.

TESTATA

Art.princi-pale

Layout di stampa 1 Progetto QuarkXPress

Art. prinicpale(soltanto testo)

Testata(finestra di

testo e testo)

Immagine(Immagine

dell’articoloprincipale nella

finestradell’immagine

articolo principal)

Libreria di Contenuto condiviso

TESTATA

Art. principale

Immagine

Imma-gine

Layout Web 1

SINCRONIZZAZIONE DEL CONTENUTO

CAPITOLO 2: SINCRONIZZAZIONE E CONTENUTO CONDIVISO | 55

Page 94: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Per sincronizzare il contenuto della finestra di testo, del percorso di testo o dellafinestra immagine selezionati, senza sincronizzare la finestra o il percorso,deselezionate Sincronizza attributi finestra e selezionate Sincronizza ilcontenuto. Il testo sincronizzato in questo modo deve essere trascinato inuna finestra di testo o in un percorso e le immagini sincronizzate in questomodo devono venire trascinate in una finestra immagine.

• Potete sincronizzare il testo o l’immagine con i relativi attributi (come adesempio, formattazione per il testo e ridimensionamento in scala, rotazione eeffetti per le immagini) facendo clic su Contenuto e attributi.

• Per sincronizzare il testo o l’immagine ma consentire modifiche univoche daapportare agli attributi del contenuto, fate clic su Soltanto il contenuto. Inquesto caso, il testo o l’immagine possono venire formattati in modo diverso indiverse parti del progetto. Se però modificate il testo o aggiornate l’immaginein un dato posto, quella modifica verrà duplicata ovunque.

• Per sincronizzare una finestra di testo, un percorso di testo o una finestraimmagine e i relativi attributi senza sincronizzare il contenuto, selezionateSincronizza attributi finestra e deselezionate Sincronizza il contenuto. Adesempio, supponiamo che applichiate queste selezioni a una finestra di testoo immagine e che quindi trasciniate fuori da questa due copie della finestrastessa. Se procedete a ridimensionare e ad aggiungere una cornice a una diqueste finestre, l’altra finestra viene automaticamente ridimensionata edacquisisce la stessa cornice. Potete tuttavia importare diversi contenuti inciascuna finestra.

Per sincronizzare gli attributi di un oggetto, di un contenuto e degli attributidi un contenuto, selezionate Sincronizza attributi finestra e Sincronizza ilcontenuto e fate quindi clic su Contenuto e attributi. Se sincronizzate duefinestre in questo modo, qualsiasi modifica apportata a una di queste vieneautomaticamente applicata all’altra, incluse le modifiche apportate alledimensioni della finestra, al suo contenuto e alla sua formattazione.

SINCRONIZZAZIONE DI LINEE E FINESTRE SENZA CONTENUTOQuando aggiungete una linea o una finestra senza contenuto alla paletteContenuto condiviso, potete assegnare un nome a tali oggetti. Modificheapportate successivamente a qualsiasi istanza di quegli oggetti vengonoapplicate a tutte le istanze.

Utilizzate la finestra di dialogo Proprietà oggetto condiviso per le linee e per lefinestre senza contenuto (Oggetti Þ Contenuto Þ Nessuno).

NOZIONI GENERALI SULLE OPZIONI DI SINCRONIZZAZIONE

56 | CAPITOLO 2: SINCRONIZZAZIONE E CONTENUTO CONDIVISO

Page 95: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

SINCRONIZZAZIONE DI UN CONTENUTO PROTETTOLe impostazioni di protezione degli oggetti vengono mantenute anche nelcaso di oggetti sincronizzati. Ad esempio, se scegliete Oggetti Þ Proteggi Þ

Proteggi contenuto immagine per il contenuto di una finestra immagine esincronizzate quindi la finestra immagine, il suo contenuto e gli attributidel suo contenuto, l’immagine rimarrà protetta quando collocate copiedella finestra sincronizzata. In altre parole, non potete importare un testo odelle immagini o comunque sostituire il contenuto delle copie sincronizzate.Se proteggete la posizione di un oggetto (Oggetto Þ Proteggi Þ Proteggi laposizione) e aggiungete quindi l’oggetto alla palette Contenuto condiviso,dopo averlo trascinato in una pagina del layout non potrete più spostarlo.Se eliminate la protezione alla posizione di un oggetto o a un contenuto, laprotezione verrà eliminata da tutte le istanze.

COLLOCAZIONE DI OGGETTI E CONTENUTO SINCRONIZZATI

Per utilizzare un oggetto sincronizzato, potete trascinarlo dalla paletteContenuto condiviso nel layout della pagina. Per utilizzare tuttavia uncontenuto sincronizzato senza la propria finestra o il suo percorso, avetebisogno di una finestra immagine, di una finestra di testo o di un percorso ditesto che possano contenerlo.

COLLOCAZIONE DI UN OGGETTO SINCRONIZZATOPer inserire un oggetto sincronizzato, procedete come segue:

1 Selezionate la voce dell’oggetto nella palette Contenuto condiviso.

2 Trascinate la voce dalla palette Contenuto condiviso nella pagina.

COLLOCAZIONE DI UN CONTENUTO SINCRONIZZATOPer collocare un contenuto sincronizzato:

1 Selezionate una finestra di testo, un percorso di testo o una finestra immagine.

2 Selezionate la voce del contenuto di testo o di immagine dalla paletteContenuto condiviso e fate clic su Inserisci .

Tenete presente che le maniglie di ridimensionamento dell’oggetto cambianoin simboli di sincronizzazione .

Potete anche trascinare la voce del testo o dell’immagine dalla paletteContenuto condiviso in una finestra di testo, percorso di testo o finestraimmagine attivi.

NOZIONI GENERALI SULLE OPZIONI DI SINCRONIZZAZIONE

CAPITOLO 2: SINCRONIZZAZIONE E CONTENUTO CONDIVISO | 57

Page 96: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Se avete condiviso un oggetto e il suo contenuto, potete fare clic sul simbolo diespansione a sinistra del nome dell’oggetto nella palette Contenuto condivisoper visualizzare il contenuto dell’oggetto e quindi trascinare il contenutodell’oggetto in una finestra immagine, finestra di testo o percorso di testocontenuti nel layout.

Se inserite un contenuto sincronizzato in una finestra o in un percorso chedispone già di un contenuto, viene visualizzato un messaggio di avvertenzache il contenuto precedente verrà sostituito.

Per osservare come un contenuto sincronizzato venga aggiornatosimultaneamente, vedere “Molteplici visualizzazioni del layout” più avantiin questo capitolo.

IMPORTAZIONE DI UN CONTENUTO IN UNA LIBRERIA DI

CONTENUTO CONDIVISO

Oltre ad importare un testo o delle immagini in finestre di testo o di immagine,potete utilizzare due modalità per l’importazione di un contenuto direttamentenella palette Contenuto condivisa.

Per importare un contenuto utilizzando la finestra di dialogo Impostazionedi collaborazione:

1 Con un layout attivo, scegliete Archivio/File Þ Impostazioni di collaborazione.

2 Fate clic sulla scheda Contenuto.

3 Fate clic su Importa immagine o su Importa testo.

4 Navigate al file delle preimpostazioni e fate clic su Apri.

Il contenuto importato viene visualizzato nella scheda Contenuto dellafinestra di dialogo Impostazione di collaborazione e nella palette Contenutocondiviso. Se trascinate un’immagine importata in questo modo nel vostrolayout dalla palette Contenuto condiviso, il nome dell’immagine e il percorsoverranno visualizzati nella finestra di dialogo Utilizzo (menu Utilità).

Per importare un contenuto, usando il pulsante Sfoglia, nella paletteContenuto condiviso procedete come segue:

1 Selezionate la voce di un’immagine o di un testo dalla paletteContenuto condiviso.

In alcuni casi, questi potrebbero essere una finestra immagine vuota, un finestradi testo o un percorso di testo per i quali era stato selezionato Sincronizza ilcontenuto nella finestra di dialogo Proprietà dell’oggetto condiviso. Vedere“Sincronizzazione contenuto” più sopra.

COLLOCAZIONE DI OGGETTI E CONTENUTO SINCRONIZZATI

58 | CAPITOLO 2: SINCRONIZZAZIONE E CONTENUTO CONDIVISO

Page 97: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

2 Fate clic su Sfoglia.

3 Navigate al file di testo o di immagine che volete utilizzare e fate clic su Apri.Il nuovo file di testo o di immagine condiviso riempie il percorso o la finestra ditesto vuoti oppure il nuovo contenuto sostituisce tutte le istanze del contenutoprecedentemente condiviso.

Il testo importato con questo metodo, viene incorporato nel file del progetto;non viene mantenuto alcun collegamento con il file di testo d’origine. Leimmagini importate con questo metodo, possono venire visualizzate eaggiornate nel riquadro Immagini della finestra di dialogo Utilizzo.

MOLTEPLICI VISUALIZZAZIONE DI UN LAYOUT

Con QuarkXPress 7, potete aprire simultaneamente molteplici visualizzazionidi un layout e potete vedere le modifiche apportate simultaneamente a tutte levisualizzazioni. Potete suddividere molteplici visualizzazioni in senso verticaleo orizzontale all’interno di una finestra di progetto oppure potete creare nuovefinestre che possono venire ridimensionate e riposizionate ma che mostrano lostesso progetto come le altre visualizzazioni.

Con le versioni precedenti di QuarkXPress, gli utenti dovevano utilizzare lo zoomdi riduzione per vedere l’intera composizione e usare lo zoom di ingrandimentoper vedere tutti i dettagli. Con la funzionalità di visualizzazione di molteplicilayout in QuarkXPress 7, potete evidenziare i dettagli a un’alta percentuale diingrandimento e nello stesso tempo osservare l’effetto visivo globale. Poteteanche verificare come le modifiche incidano sui diversi layout del vostroprogetto (senza alternare le visualizzazioni).

SUDDIVISIONE DI UNA VISUALIZZAZIONESe volete vedere molteplici layout in una singola finestra di progetto, poteteorientare le varie visualizzazioni orizzontalmente o verticalmente e poteteridimensionarle in modo indipendente una dall’altra dopo aver scelto undeterminato tipo di visualizzazione.

1 Con il progetto che contiene tre layout aperti, scegliete Finestra Þ

Finestra suddivisa Þ Orizzontale.

IMPORTAZIONE DI UN CONTENUTO IN UNA LIBRERIA DI CONTENUTO CONDIVISO

CAPITOLO 2: SINCRONIZZAZIONE E CONTENUTO CONDIVISO | 59

Page 98: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Potete confrontare molteplici visualizzazioni all’interno di una finestra di progettosingolo. La finestra superiore mostra Visualizza Þ Pagina intera e la finestrainferiore mostra Visualizza Þ Dimensioni reali.

2 Fate clic sulla finestra inferiore e scegliete Finestra Þ

Finestra suddivisa Þ Verticale.

3 Visualizzate un layout nella finestra superiore, un secondo layout nella finestrainferiore sinistra e un terzo layout nella finestra inferiore destra.

4 Scegliete Visualizza Þ Pagina intera per una finestra, Visualizza Þ 75% perun’altra finestra e Visualizza Þ 200% per la terza.

Potete suddividere le finestre orizzontalmente e verticalmente nell’ambito dellastessa finestra di progetto.

MOLTEPLICI VISUALIZZAZIONE DI UN LAYOUT

60 | CAPITOLO 2: SINCRONIZZAZIONE E CONTENUTO CONDIVISO

Page 99: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

5 Se il vostro layout contiene un’immagine non protetta, spostatela semplicementeall’interno della sua finestra. Potrete osservare il movimento che si verifica intutte e tre le finestre.

6 Per cambiare le dimensioni delle due visualizzazioni, trascinate la barra diseparazione situata tra di loro.

Sebbene non possiate modificare una visualizzazione suddivisa orizzontal-mente in una visualizzazione suddivisa verticalmente, potete suddividere lesingole visualizzazioni.

Potete chiudere le visualizzazioni suddivise con un’unica operazione,scegliendo Finestra Þ Finestra suddivisa Þ Elimina tutto.

Potete suddividere orizzontalmente una visualizzazione facendo clic sullapiccola casella sopra la barra di scorrimento verticale. Potete anche suddividereverticalmente una visualizzazione facendo clic sulla piccola casella a destradella barra di scorrimento orizzontale.

Potete utilizzare le barre di separazione orizzontali e verticali per suddividere lefinestre in senso orizzontale e verticale.

MOLTEPLICI VISUALIZZAZIONE DI UN LAYOUT

CAPITOLO 2: SINCRONIZZAZIONE E CONTENUTO CONDIVISO | 61

Page 100: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CREAZIONE DI UNA VISUALIZZAZIONE IN UNA NUOVA FINESTRAPotete creare una finestra separata per aprire una nuova visualizzazione.

1 Attivate una delle finestre del layout.

2 Scegliete Finestra Þ Nuova finestra.

La nuova finestra del progetto diventa attiva. Se il progetto contiene molteplicilayout, l’area inferiore del menu Finestra indica “<Nome del progetto: Nomedel layout>” per identificare quella visualizzazione particolare.

Sebbene possa sembrare che le visualizzazioni della nuova finestra mostrino fileseparati, sono soltanto provvisorie. Ossia, non sarà possibile salvare questevisualizzazione per condividerle con altri utenti. Quando chiudete il progetto,la visualizzazione non viene salvata.

SINCRONIZZAZIONE CON LE AREE DI COMPOSIZIONE

Come avete già imparato da questo capitolo, potete usare la palette Contenutocondiviso per sincronizzare testo e altri tipi di contenuto all’interno di unprogetto. Potete tuttavia anche utilizzare la palette Contenuto condiviso persincronizzare un’area di composizione, ossia un layout oppure un’area definitadall’utente nell’ambito di un progetto, che può essere condivisa con altri utentiQuarkXPress. Per informazioni sulla sincronizzazione di un contenuto tra variprogetti, vedere il capitolo 8, “Aree di composizione”.

MOLTEPLICI VISUALIZZAZIONE DI UN LAYOUT

62 | CAPITOLO 2: SINCRONIZZAZIONE E CONTENUTO CONDIVISO

Page 101: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Capitolo 3: Layout WebQuarkXPress è ed è sempre stato l'applicativo di scelta dei creatori di documenti

destinati alla stampa. Con la versione 5, QuarkXPress aveva già aggiunto

funzionalità che consentivano ai designer di creare pagine Web con gli stessi

strumenti utilizzati per la crezione di progetti stampati nonché di convertire

layout di stampa in layout Web (e viceversa). Con la versione 6 di QuarkXPress,

i grafici di layout potevano sincronizzare il contenuto di un layout di stampa

con il contenuto di un layout Web nell'ambito dello stesso progetto. Ora, con

la versione 7, QuarkXPress arricchisce sempre di più la qualità dei layout Web

esportati e aggiunge una funzionalità per l'importazione in formato Flash® (SWF)

consentendo ai grafici di layout di creare pagine Web visivamente più attraenti

e sempre più interattive.

NOZIONI DI BASE SUI LAYOUT WEB

Oltre ai layout di stampa e QuarkXPress supporta i layout Web che poteteesportare per creare delle pagine Web in HTML. QuarkXPress offre una seriedi strumenti per la creazione di pagine Web, tra cui rollover, mappe di imma-gine, menu e CSS oltre ai componenti standard delle pagine Web come linkipertestuali. Qualunque cosa potete fare in una pagina Web, potete ora farloin QuarkXPress.

QuarkXPress offre inoltre tre funzionalità che non sarà facile trovare in altriambienti di authoring di pagine Web.

• Potete creare automaticamente versioni rasterizzate e completamente anti-alias del testo di una pagina, con la possibilità quindi di mantenere tutte lecaratteristiche tipografiche più potenti di QuarkXPress quando portate unlayout sul Web.

• Potete creare automaticamente versioni rasterizzate degli elementi grafici dellapagina, tra cui immagini, finestre, linee e testo su un percorso. Ciò significache gli elementi grafici non avranno bordi scalettati e l’utente finale dellapagina Web vedrà gli stessi elementi che vedete voi nell’ambiente di design.

• Potete usare le funzionalità a voi famigliari di QuarkXPress per costruire levostre pagine e non dovrete quindi imparare ad usare strumenti di linguaggioHTML né avrete mai bisogno di vedere un codice scritto in HTML. Potetesemplicemente creare ciascuna pagina esattamente come la volete e quindiesportarla come file HTML.

NOZIONI DI BASE SUI LAYOUT WEB

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 63

Page 102: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Detto questo, è da notare che esistono differenze significative tra il design desti-nato al Web e un design destinato alla stampa ed occorre tenerle presenti. Questasezione offre informazioni su ciò che è applicabile e non applicabile a un layoutWeb, oltre ad esempi su come potete efficacemente creare dei layout Web.

CHE COS’È IL LAYOUT WEB?Il layout Web è un tipo di layout QuarkXPress particolare che potete usareper creare file HTML. Il layout Web non è un documento HTML in quantonon viene memorizzato in un formato HTML, ma viene invece memorizzatocome layout di un progetto QuarkXPress. Per creare una versione HTML di unlayout Web, dovete esportare i layout Web in formato HTML.

QUAL È LA DIFFERENZA TRA UN LAYOUT WEB E UN LAYOUT DI STAMPA?Il layout Web di QuarkXPress funziona in modo diverso da un layout di Stampadi QuarkXPress in quanto HTML ha determinati punti di forza e limitazioni chei layout di stampa non hanno. Ad esempio, il trapping non ha alcun senso peruna pagina creata per una visualizzazione su monitor. E i rollover non hannoalcun senso nei layout di stampa in quanto non potete far “scorrere” il cursoresopra un pezzo di carta.

Ci sono anche altre differenze. In un layout di stampa, potete specificareesattamente dove volete collocare una finestra di testo, quanto grande deveessere ed esattamente quali font deve usare. Ma l’acquisizione di questo tipodi precisione è piuttosto difficoltosa in un layout Web in quanto HTML èstato creato con l’intento di mantenere la massima flessibilità. Ad esempio,il concetto di “dimensioni della pagina” non esiste in una pagina Web inquanto gli utenti finali possono modificare le dimensioni delle finestre deiloro browser Web. Inoltre non c’è modo di sapere se gli utenti finali del Webavranno disponibili le stesse font di cui disponete voi sul vostro computer.

Fortunatamente QuarkXPress consente di risolvere facilmente queste restrizioni.Quando create un layout in QuarkXPress, le dimensioni della pagina sono esat-tamente quelle create in QuarkXPress (a meno che diversamente specificato)e potete mantenere la qualità tipografica acquisita in QuarkXPress usandofinestre di testo rasterizzate (ossia finestra di testo convertite in immagini -vedere “Utilizzo degli elementi grafici” più avanti in questo capitolo). L’usodi finestre di testo raster vi consente di conservare non soltanto le font maanche effetti tipografici come ad esempio kerning e interlinea,

Ciò potrebbe far pensare che è necessario convertire tutte le finestre di testoin finestre di immagine raster per poter mantenere lo stesso effetto visivo dellapagina. Ma questo tipo di conversione potrebbe comportare un incrementodrammatico dei tempi di scaricamento da parte dell’utente finale. Inoltre, senon convertite una finestra di testo in un’immagine, potrete trarre vantaggiodalle funzionalità offerte per i testi in HTML sui quali è possibile condurrericerche e che possono essere ingranditi o ridotti a seconda delle preferenzedell’utente finale. Il testo HTML può anche essere letto da browser che nonsupportano immagini.

NOZIONI DI BASE SUI LAYOUT WEB

64 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 103: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

PROVE DEI LAYOUT WEBPrima di pubblicare una pagina sul Web, è consigliabile sottoporre la pagina adei test con diversi browser e diversi computer. La prova di uno scaricamentoa bassa velocità può dare un’idea di quello che l’utente dovrà affrontare quandodispone di connessioni lente.

LAYOUT WEB IN AZIONEQuesta sezione vi mostrerà la sequenza delle operazioni da eseguire in unprogetto che usa un layout Web. Non preoccupatevi se alcuni dettagli nonsono facilmente comprensibili; verranno infatti descritti più estesamentenelle sezioni successive del capitolo. Questa sezione intende dare soltantoun’idea generale di come e perché potreste voler creare un layout Web.

Supponiamo che Paolo sia incaricato della pubblicità di un gruppo musicale.Il gruppo musicale vuole avere un sito Web che includa i seguenti elementi:

• Una pagina principale di forte impatto visivo

• Una pagina contenente il programma della tournée del gruppo

• Una pagina contenente un elenco dei CD prodotti dal gruppo

• Una pagina contenente informazioni sul gruppo musicale, con una paginadedicata a ciascun musicista parte del gruppo

• Un modulo che i visitatori del sito possono riempire se vogliono prenotare ilgruppo per una rappresentazione

Supponiamo che il gruppo possieda già un’identità visiva che vuole usare sullapubblicità stampata (che naturalmente viene prodotta utilizzando QuarkXPress).Qual è il miglior modo in cui Paolo può costruire questo sito per ilgruppo musicale?

Paolo apre per prima cosa un layout di stampa creato in QuarkXPress cheinclude l’identità visiva del gruppo e crea una copia di questo layout in unlayout Web scegliendo Layout Þ Duplica. Utilizza la finestra di dialogoDuplica il layout per specificare una larghezza di pagina di 600 pixel esceglie uno dei colori del brand del gruppo, Nero, come colore di sfondo.

NOZIONI DI BASE SUI LAYOUT WEB

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 65

Page 104: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Quando il layout viene visualizzato, anziché il contorno di una pagina, Paolovede una linea blu sul lato destro dello schermo che indica la posizione dellalinea di guida di 600 pixel. Vede anche una nuova serie di strumenti Webdisponibili in una nuova barra degli strumenti posta sotto la barra deglistrumenti originale.

Paolo regola ora il layout in modo che possa essere visualizzato da un browserWeb e costruisce la pagina principale del sito Web del gruppo.

NOZIONI DI BASE SUI LAYOUT WEB

66 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 105: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Procede quindi con le seguenti operazioni:

• Si accerta che le finestre contenenti “Wendigo” e “Blonde” siano finestre ditesto raster che consentano una visualizzazione accurata del logo del gruppo.

• Disegna quindi una finestra blu che contiene la parola “Navigate” e crea quindiun menu di navigazione utilizzando Comp./Modifica Þ Menu sovrapposti.Paolo associa quindi il menu di navigazione alla finestra “Navigate” in modo chei fan del gruppo possano spostarsi facilmente all’interno delle pagine del sito.

NOZIONI DI BASE SUI LAYOUT WEB

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 67

Page 106: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Aggiunge quindi dei rollover che collegano alle stesse pagine nel caso i fan delgruppo preferiscano usare la pagina principale come base per la navigazione.

• Costruisce una pagina contenete un modulo HTML che consente ai visitatori delsito interessati a prenotare il gruppo, di inviare le loro informazioni di contatto.

• Crea quindi una serie di meta tag che consentono ai motori di ricerca del Webdi trovare la pagina del gruppo e di riprodurne la descrizione.

NOZIONI DI BASE SUI LAYOUT WEB

68 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 107: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Terminate queste operazioni, Paolo esporta il layout Web come una serie dipagine e immagini HTML, le carica sul suo server e il sito Web del gruppo ècompleto. Paolo non è stato esposto neppure una volta al linguaggio HTML.

GESTIONE DEI LAYOUT WEB

Questa sezione descrive le operazioni di base per la creazione dei layout Web.Alcune sezioni successive descrivono come usare funzionalità avanzate comelink ipertestuali, rollover e moduli.

CREAZIONE DI UN LAYOUT WEBLe operazioni che seguono descrivono la procedura da adottare per la creazionedi un layout Web.

1 Per prima cosa, eseguite una delle operazioni seguenti:

• Per creare un layout Web come il primo layout di un progetto, sceglieteArchivio/File Þ Progetto.

• Per creare un layout Web come un nuovo layout di un progetto esistente, apriteil progetto e scegliete Layout Þ Nuovo.

• Per creare un layout Web basato su un layout esistente, aprite il layout e sceglieteLayout Þ Duplica.

Viene visualizzata la finestra di dialogo Nuovo progetto, Nuovo layouto Duplica layout (sono tutte essenzialmente le stesse).

NOZIONI DI BASE SUI LAYOUT WEB

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 69

Page 108: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Potete configurare un nuovo layout Web nella finestra di dialogo Nuovo progetto.

2 Scegliete Web dal menu a comparsa Tipo di layout.

3 Per usare un testo e dei colori di sfondo diversi da quelli di default di una paginaWeb, scegliete le opzioni disponibili dai menu a comparsa dell’area Colori.

4 Specificate la larghezza di una pagina adottando uno dei metodi seguenti:

• Per creare una pagina con larghezza fissa (indipendentemente dalla finestra delbrowser usato) immettete un valore nel campo Larghezza pagina e lasciatedeselezionata l’opzione Pagina a larghezza variabile.

• Per rendere la larghezza della pagina adattabile alla larghezza della finestradel browser usato, selezionate Pagina a larghezza variabile ed immettete deivalori per Larghezza (in modo da definire la posizione della guida verticaleche indica la fine della pagina) e Minimo (in modo da definire la larghezzaminima consentita per la pagina). Quando si crea la pagina, occorre indicare lefinestre di testo la cui larghezza viene automaticamente adattata alle dimensionidella finestra del browser selezionando Oggetti Þ Modifica Þ Testo Þ

Pagina a larghezza variabile.

5 Per definire l’immagine di sfondo della pagina, selezionate Immagine disfondo, fate clic su Seleziona per specificare il file di immagine che voleteapplicare allo sfondo e scegliete un’opzione dal menu a comaprsa Ripeti.(Quando esportate la pagina, l’immagine di sfondo verrà copiata nellaposizione di esportazione.)

6 Fate clic su OK.

GESTIONE DEI LAYOUT WEB

70 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 109: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

GESTIONE DELLE FINESTRE DI TESTOI layout Web supportano due tipi di finestre di testo:

• Finestre di testo raster: Le finestre di testo raster hanno disponibile la casella diselezione Converti in immagine all’esportazione, selezionata nella finestradi dialogo Modifica (menu Oggetti). Le finestre di testo raster assumono unottimo aspetto visivo in una pagina esportata in quanto vengono convertitein immagini all’atto dell’esportazione (come indicato dalle piccole icone a formadi macchina fotografica negli angoli superiori destri) ma il loro contenutonon è modificabile o ricercabile dall’utente finale. Si consiglia di utilizzare lefinestre di testo quando la duplicazione accurata di un design è essenziale.Per informazioni sul formato in cui le finestre di testo raster possono venireesportate, vedere “Utilizzo degli elementi grafici” più avanti in questo capitolo.

• Finestre di testo HTML: Le finestre di testo HTML hanno la caselle di selezioneConverti in immagine all’esportazione deselezionata nella finestra di dialogoModifica (menu Oggetti). Le finestre di testo HTML sono selezionabili e ricer-cabili in una pagina Web esportata ma possono usare soltanto font installate nelcomputer dell’utente finale. Nella fase di creazione di una pagina, potete usarele vostre font preferite in una finestra di testo HTML ma non potete essere certiche quella font verrà visualizzata nel browser dell’utente finale. Utilizzatefinestre di testo HTML se la ricerca e la selezione del testo è più importantedel suo aspetto visivo.

Le finestre di testo HTML hanno le limitazioni seguenti:

• Le finestre di testo HTML devono essere rettangolari. Una finestra di testoHTML non rettangolare viene convertita in un’immagine grafica all’attodell’esportazione.

• Le finestre di testo HTML non possono essere ruotate.

• Le finestre di testo HTML possono contenere colonne ma le colonne verrannoconvertite in una tabella HTML quando il layout Web viene esportato.

• Non potete ridimensionare (allargare) una finestra di testo HTML senza tenerconto delle proporzioni.

• Non potete applicare dimensioni frazionali a un testo contenuto in una finestradi testo HTML.

• Il testo di una finestra HTML circonderà un oggetto posto davanti alla finestranella pagina esportata ma soltanto se questo oggetto non copre completamentela finestra di testo HTML. Se la finestra di testo HTML è completamente coperta,si comporterà come se l’opzione di scorrimento del testo intorno all’oggettoposto davanti ad essa fosse impostata su Nessuno.

• Non potete collegare finestre di testo HTML da una pagina all’altra.

GESTIONE DEI LAYOUT WEB

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 71

Page 110: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Le funzionalità descritte di seguito non sono disponibili in finestre ditesto HTML.

• Allineamento forzato o giustificato

• Specifiche di sillabazione e giustificazione (SG)

• Rientro di prima riga

• Blocco alla griglia della linea di base

• Tabulazioni

• Impostazioni di Prima linea di base e Max tra i paragrafi

• Spostamento linea di base

• Kerning e tracking

• Scala orizzontale e verticale

• Tipi di stile Bordato, Ombreggiato, Maiuscoletto, Superiore eParola sottolineata

• Capovolgimento orizzontale e verticale

Se volete usare una di queste impostazioni in una finestra di testo HTML, sceglieteOggetti Þ Modifica e selezionate Converti in immagine all’esportazione perconvertire la finestra di testo HTML in una finestra raster.

UTILIZZO DELLE FAMIGLIE DI FONT CSSLo standard CSS (fogli di stile sovrapposti) rende possibile creare della famigliedi font, ossia gruppi di font che possono venire associati a un testo contenutoin finestre di testo HTML. L’idea di base delle famiglie di font è la seguente:quando la pagina viene caricata, il browser cerca di visualizzare il testo con laprima font della famiglia di font ad esso applicata. Se quella font non esiste sulcomputer dell’utente finale, il browser cerca la font successiva della famiglia. Senessuna delle font della famiglia è utilizzabile, il browser cerca la font “generica”di quella famiglia (ossia “Serif” e “Sans Serif”) e utilizza quel tipo di font.

Le famiglie di font sono utili in quanto danno la possibilità di esercitare uncerto controllo sulle font che verranno utilizzate per visualizzare le paginecreate in quanto non è certo possibile controllore la scelta delle font installatenel computer dell’utente finale. Normalmente una famiglia di font inizia conuna font molto specifica (come ad esempio Agency FB), elenca quindi alcunefont simili ma più comuni che sono generalmente disponibili nella maggiorparte delle piattaforme (come ad esempio Arial e Helvetica) e termina quindicon una font “generica”: Serif, Sans-serif, Cursive, Fantasy o Monospace. Nonpotete determinare esattamente la font generica che verrà utilizzata, ma potetealmeno definire il tipo di font generica che volete.

GESTIONE DEI LAYOUT WEB

72 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 111: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Per creare una famiglia di font (CSS – Cascading Style Sheet), procedetecome segue:

1 Scegliete Comp./Modifica Þ Famiglie font del CSS. Viene visualizzata lafinestra di dialogo Famiglie font.

Definite le famiglie di font desiderate nella finestra di dialogo Famiglie font.

2 Fate clic su Nuovo. Viene visualizzata la finestra di dialogo Modifica lafamiglia font.

Potete indicare quali font sono membri di una famiglia di font utilizzando lafinestra di dialogo Modifica famiglia font.

3 Scegliete una font generica dal menu a comparsa Font generica.

4 Per aggiungere font alla famiglia font, utilizzate gli appositi pulsanti a freccia.Utilizzate i pulsanti Sposta in alto e Sposta in basso per modificare le prioritàdi font di una data famiglia (quelle più in alto nell’elenco hanno unapriorità maggiore).

5 Fate clic su OK.

Per usare una famiglia di font, applicate semplicemente la prima font dellafamiglia di font ad una finestra di testo HTML. Quando il file viene esportato,la famiglia di font appropriata viene automaticamente applicata al testo.

GESTIONE DEI LAYOUT WEB

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 73

Page 112: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

UTILIZZO DEGLI ELEMENTI GRAFICIQuando esportate un layout Web, gli oggetti che seguono vengono convertitiin immagini, in un formato adatto ad una visualizzazione sul Web:

• Finestre contenenti immagini importate

• Linee

• Testo su un percorso

• Nessuna finestra (Oggetti Þ Contenuto Þ Nessuno)

• Finestre vuote

• Tabelle per le quali le opzioni Oggetti Þ Modifica Þ Tabella Þ

Converti la tabella in immagine all’esportazione sono selezionate.

Potete regolare questa conversione utilizzando la scheda Esporta della finestradi dialogo Modifica.

Potete definire le opzioni di immagini, finestre di testo raster e altri elementigrafici dalla scheda Esporta della finestra di dialogo Modifica.

Per configurare un elemento grafico per l’esportazione, procedete come segue:

1 Scegliete Oggetti Þ Modifica e andate alla scheda Esporta.

2 Per specificare un nome diverso per l’immagine esportata, immettete il nomenel campo Nome file. Ad esempio, se il nome del file originale contiene deglispazi, potete specificare un nome senza gli spazi.

3 Scegliete un’opzione dal menu a comparsa Esporta come.

• GIF (Graphics Interface Format) è un formato indicizzato con colore, più adattoalle immagini con colori interi e a finestre di testo contenenti elementi grafici.GIF è supportato da quasi tutti i browser.

• JPEG (joint Photographic Experts Group) è più adatto alle immagini fotogra-fiche. Per il formato JPEG, quando si sceglie un’opzione dal menu a comparsaQualità immagine, tenete presente che una più alta qualità significa anche unfile di dimensioni più grandi. JPEG è supportato da quasi tutti i browser.

GESTIONE DEI LAYOUT WEB

74 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 113: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• SWF (Flash) è il formato più indicato se l’immagine contenuta nella finestraimmagine è un file SWF importato o una zona di composizione contenenteun layout Interattivo. Tenete presente che per visualizzare l’immagine SWF,l’utente finale deve avere installato il plug-in Flash. Tenete presente che perutilizzare questa opzione dovete aver caricato il software SWF Filter XTensions eil software SWF Toolkit XTensions.

• PNG (Portable Network Graphics) è molto flessibile e supporta sia i coloriindicizzati (come GIF) e il colore vero e proprio (come JPEG). Tenete presenteche, al contrario dei formati JPEG e GIF, PNG non è supportato da tutti ibrowser Web. Tenete presente che per utilizzare questa opzione dovete avercaricato il software PNG Filter XTensions.

Le opzioni disponibili per questi formati sono le seguenti (non tutte le opzionisono disponibili per ogni formato):

• Usa intensità graduata: Migliora la visualizzazione delle immagini congradazioni del colore consentendo quindi l’uso di colori non disponibilinella palette di colori Colori adatti per il Web.

• Usa interlacciamento: Consente una visualizzazione graduale dell’immaginenel browser.

• Progressivo: Consente una visualizzazione graduale dell’immagine nel browser.

• Palette: Indica i colori che possono essere applicati all’immagine esportata.Scegliete Colori adatti per il Web per usare soltanto colori supportati da tuttii browser, Windows per usare soltanto colori supportati sui monitor da 256colori di Windows, Mac OS per usare soltanto colori supportati sui monitorda 256 colori di Mac OS o Adattabile per una visualizzazione ottimale(opzione consigliata).

4 Per specificare una directory di destinazione per i file di immagine esportati,immettete un valore nel campo Esporta in.

5 Immettete una breve descrizione o un nome per l’immagine nel campo Testoalternativo. Questo valore viene visualizzato quando l’immagine non puòessere caricata e quando l’utente finale porta il mouse sopra l’immagine.Questo valore può anche essere letto dai browser non visivi.

IMPORTAZIONE DI UN FILE IN FORMATO FLASH (SWF)Oltre ad importare immagini in tutti i formati supportati dai layout di stampa,potete anche importare file in formato Flash (SWF). Quando esportate un layoutcontenente un file Flash importato, il file Flash viene copiato nel punto diesportazione e viene visualizzato come parte della pagina HTML esportata.

Tenete presente che per utilizzare questa funzionalità dovete aver caricato ilsoftware SWF Filter XTensions e il software SWF Toolkit XTensions.

GESTIONE DEI LAYOUT WEB

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 75

Page 114: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CONVERSIONE NEI E DAI LAYOUT WEBPer convertire un layout di Stampa o un layout Interattivo in un layout Web,aprite il layout e scegliete Layout Þ Duplica e scegliete quindi Web dal menua comparsa Tipo di layout.

Quando convertite un layout di Stampa in un layout Web, si verificano leseguenti modifiche:

• La casella di selezione Converti in immagine all’esportazione è selezionataper tutte le finestre di testo. Se deselezionate questa opzione e convertite lafinestra in una finestra di testo HTML, tutte le tabulazioni vengono convertitein spazi.

• Le finestre di testo collegate e contenute nelle pagine affiancate, vengonovisualizzate come finestre di testo separate sulla stessa pagina.

Gli attributi dei fogli di stile non supportati nelle finestre di testo HTMLvengono contrassegnati con un asterisco (*) nella finestra di dialogoModifica fogli di stile Comp./Modifica Þ Fogli di stile).

Quando convertite un layout Web in un layout di Stampa, si verificano leseguenti modifiche:

• Le finestre di testo HTML e raster vengono visualizzate come finestre di testo.

• Le finestre dei moduli in HTML e i moduli vengono eliminati.

• I rollover e le mappe delle immagini vengono convertiti in immagine normali.

LINK IPERTESTUALI

Il link ipertestuale è un elemento della pagina Web su cui l’utente può fare clicnel browser per ottenere uno dei risultati seguenti:

• Passare a un’altra pagina Web dello stesso sito Web o di un sito diverso

• Passare a una sezione diversa della pagina aperta

• Scaricare un file

• Aprire un messaggio e-mail da inviare

I link ipertestuali funzionano tramite gli URL (Uniform Resource Locators).Ciascun URL punta ad una risorsa specifica. Tale risorsa potrebbe essere unapagina Web, un’area particolare di una pagina Web, un file o anche un indirizzoe-mail. Per creare un link ipertestuale, occorre soltanto associare un URL ad unelemento su cui l’utente può fare clic nella pagina. Quando l’utente fa clic,il browser apre la risorsa a cui l’URL punta.

GESTIONE DEI LAYOUT WEB

76 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 115: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Gli URL possono essere assoluti o relativi:

• L’URL assoluto è un URL completo che include un indirizzo di server Web.Ad esempio, http://www.quark.com è un URL completo.

• L’URL relativo indica la posizione della risorsa di destinazione in relazione allaposizione del file corrente. Ad esempio, l’URL relativo “/immagini/logo.gif”punta a un file “logo.gif” all’interno di una cartella “immagini” situata nellostesso posto del file HTML contenente il link ipertestuale. La scritta “../” diun URL indica che il browser deve cercare il file nella cartella principale dellacartella contenente il file HTML.

Se state collegando dei file contenuti nello stesso sito, è meglio usare un URL rela-tivo in quanto sono più portatili. Se usate URL assoluti per collegare diverse partidel vostro sito, non potete spostare il sito in un server diverso senza modificaretutti i collegamenti. Se invece usate URL relativi, potete spostare il sito in qua-lunque posizione volete. Questo può essere vantaggioso in un ambiente disviluppo/staging dove state provando un sito prima di andare in linea.

Sebbene i link ipertestuali costituiscano fondamentalmente una funzionalitàdei layout Web, possono anche essere utilizzati per fornire un mezzo dinavigazione nei layout di Stampa esportati in formato PDF.

NOZIONI DI BASE SUI LINK IPERTESTUALICon la maggior parte degli strumenti HTML, potete creare un link ipertestualeselezionando una porzione di testo o un’immagine e digitando quindi l’URLnell’apposito campo. In QuarkXPress questo funziona in un modoleggermente diverso.

DESTINAZIONILa destinazione è il “contenitore” di un determinato URL. Così come un pro-getto QuarkXPress può contenere elenchi di colori e di fogli stile, può anchecontenere un elenco di destinazioni. Ciascuna destinazione contiene uno deitipi seguenti di URL:

• URL: Punta a una particolare risorsa del Web.

• Pagina: Punta a una pagina specifica dello stesso layout.

• Àncora: Punta a un’area particolare di una pagina del layout.

Sebbene l’interfaccia utente differenzi tra URL, pagine e àncore, il collegamentoeffettivo incluso nel file HTML esportato è sempre un URL.

Come i colori e i fogli di stile, ciascuna destinazione ha un nome specifico.Potete assegnare un nome qualunque a una destinazione. Ad esempio, seavete una destinazione per l’URL http://www.quark.com, potete assegnare ilnome “Sito Web di Quark”

LINK IPERTESTUALI

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Page 116: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Così come potete vedere un elenco dei colori utilizzati in un progetto nellapalette Colori, potete vedere l’elenco delle destinazioni del progetto nellapalette Link ipertestuali. E così come potete applicare un colore dalla paletteColori, potete “applicare” una destinazione al testo o all’oggetto selezionatofacendo clic su un link ipertestuale nella palette Link ipertestuali.

Potete modificare l’elenco delle destinazioni nella finestra di dialogo Linkipertestuali (menu Comp./Modifica). Tenete presente che così come peri colori, anche l’elenco delle destinazioni di un progetto può conteneredestinazioni che non vengono necessariamente utilizzate in un progetto.

Se preferite creare dei link ipertestuali selezionando un elemento della paginae immettendo quindi un URL, potete farlo anche in QuarkXPress. Occorre teneretuttavia presente che quando fate questo, create una destinazione e che questadestinazione verrà aggiunta all’elenco delle destinazioni del progetto ed inclusanella palette Link ipertestuali.

ÀNCOREL’àncora è semplicemente un indicatore che potete applicare a un oggettocontenuto nel layout. Potete applicare un àncora agli elementi seguenti:

• Una parola, un carattere o una stringa di una finestra di testo raster o HTMLoppure a un testo su un percorso

• Una finestra immagine

• Un’area particolare di una mappa di immagine

• Una cella particolare di una tabella

• Una finestra vuota

• Una linea

In QuarkXPress, gli indicatori dell’àncora sono rappresentati dalle iconeseguenti: oppure .

Un link ipertestuale non deve puntare a un’àncora.

FINESTRA-TARGETPotete utilizzare le finestre-target per determinare in quale finestra si vuoleaprire una destinazione. I tipi di finestre-target disponibili sono le seguenti:

• None: La destinazione deve venire visualizzata nella stessa finestra dellink ipertestuale.

• _blank: La destinazione deve venire visualizzata in una nuova finestra delbrowser. Questa opzione è utile se volete tenere aperta la pagina corrente inmodo che gli utenti finali vedano ancora la pagina originale quando chiudonola finestra per accedere alla pagina di collegamento.

• _self: La destinazione deve venire visualizzata nella stessa finestra dellink ipertestuale.

LINK IPERTESTUALI

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Page 117: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• _parent: La destinazione deve venire visualizzata nella finestra principale dellapagina contenente il link ipertestuale. Se non esiste una finestra principale,questa impostazione funziona come l’opzione _self Questa opzione è utilequando create una pagina da utilizzare in una serie di frame nidificati e sevolete aprire la pagina di collegamento per sostituire il frame principale delframe corrente.

• _top: La destinazione dovrebbe eliminare tutti i frame della pagina e occuparel’intera finestra del browser. Questa opzione è utile quando create una paginada utilizzare in una serie di frame nidificati e se volete aprire la pagina dicollegamento per sostituire tutti i frame della serie di frame.

La finestra-target è associata a un link ipertestuale singolo (un elemento sucui l’utente finale fa clic), piuttosto che a una destinazione (l’URL aperto daquel clic). Di conseguenza, non potete specificare una finestra-target se statesoltanto creando una destinazione.

UTILIZZO DEI LINK IPERTESTUALIIl metodo migliore per creare i link ipertestuali è tramite l’uso della paletteLink ipertestuali (Finestra Þ Mostra i link ipertestuali). Con la paletteLink ipertestuali potete:

• creare, modificare e eliminare destinazioni e àncore

• visualizzare tutte le destinazioni e le àncore del layout attivo, in base al loronome o URL

• aprire dei link ipertestuali o navigare a un àncora facendo doppio clic sul linkipertestuale o sull’àncora nella palette.

Tramite la palette Link ipertestuali potete gestire destinazioni, àncore elink ipertestuali.

Questa sezione descrive come utilizzare la palette Link ipertestuali per crearedestinazioni, àncore e link ipertestuali.

Potete anche completare tutte le operazioni descritte sopra direttamente dallafinestra di dialogo Link ipertestuali (menu Comp./Modifica).

LINK IPERTESTUALI

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Page 118: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CREAZIONE DI UNA DESTINAZIONELa destinazione contiene un URL a cui un link ipertestuale può puntare.Per creare una destinazione, procedete come segue:

1 Scegliete Visualizza Þ Mostra i link ipertestuali Viene visualizzata la paletteLink ipertestuali.

2 Fate clic sul pulsante Nuovo link ipertestuale della palette Link ipertestuali.Viene visualizzata la finestra di dialogo Nuovo link ipertestuale.

3 Immettete un nome per la destinazione nel campo Nome. Ricordate chequesto è il nome del contenitore dell’URL, non l’effettivo URL. Potete usareun nome descrittivo come ad esempio “Sito Web di Quark”.

4 Scegliete un’opzione dal menu a comparsa Tipo.

• Per specificare l’URL manualmente, scegliete URL e digitate quindi l’URL nelcampo URL oppure usate il pulsante Seleziona per creare un percorso a undeterminato file. (Ricordatevi di verificare che il percorso sia ancora validonella pagina HTML esportata.) Potete scegliere tra quattro protocolli tramiteil menu a comparsa disponibile vicino al campo URL.

• Se volete collegarvi a una pagina diversa dello stesso layout, scegliete Paginadal campo Tipo e scegliete quindi una pagina dal menu a comparsa Pagina.

• Se volete collegarvi a un’ ancora particolare dello stesso layout, scegliete Àncoradal campo Tipo e scegliete quindi un’àncora dal relativo menu a comparsa.

5 Fate clic su OK. (Se state aggiungendo molteplici destinazioni, premete Maiusc.mentre fate clic su OK e la finestra di dialogo Nuovo link ipertestualerimarrà aperta.)

Create una nuova destinazione utilizzando la finestra di dialogoNuovo link ipertestuale.

CREAZIONE DI UN’ÀNCORAL’ ancora è semplicemente un indicatore rivolto a un punto specifico del layout.Per creare un’àncora, procedete come segue:

1 Scegliete Visualizza Þ Mostra i link ipertestuali Viene visualizzata la paletteLink ipertestuali.

2 Per indicare la posizione in cui volete situare l’àncora, portate il punto diinserimento del testo sopra una serie di pagine, selezionate una porzione ditesto o selezionate una finestra immagine o una linea.

LINK IPERTESTUALI

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Page 119: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

3 Visualizzate la finestra di dialogo Nuova àncora in uno dei modi seguenti:

• Fate clic sul pulsante Nuova àncora nella palette Link ipertestuali.

• Scegliete Stile Þ Àncora Þ Nuovo.

• Visualizzate il menu della palette Link ipertestuali e scegliete Nuova àncora.

• Visualizzate il menu contestuale per il testo o per l’oggetto selezionato escegliete Àncora Þ Nuova.

4 Immettete il nome da assegnare all’àncora nel campo Nome dell’àncora oppure,dal menu a comparsa, scegliete un nome di àncora non ancora utilizzato.

5 Fate clic su OK.

Configurate una nuova àncora utilizzando la finestra di dialogo Nuova àncora.

Per creare un’àncora “vuota”, deselezionate tutto e fate clic sul pulsanteNuova àncora nella palette Link ipertestuali. Utilizzate questo metodoper creare link ipertestuali che puntino ad àncore situate in aree del layouta cui non avete accesso o che non avete ancora creato.

Potete definire il colore dell’àncora di default nel riquadro Layout Web Þ

Generale della finestra di dialogo Preferenze (QuarkXPress/menuComp./Modifica).

CREAZIONE DI UN LINK IPERTESTUALE UTILIZZANDO UNADESTINAZIONE ESISTENTEIl link ipertestuale è una stringa di testo, una finestra o una linea che puntanoa una destinazione particolare. Per creare un link ipertestuale utilizzando unadestinazione esistente, selezionate il testo o la finestra immagine che voleteusare come link ipertestuale e procedete come segue:

• Fate clic su una destinazione nella palette Link ipertestuali.

• Scegliete Stile Þ Link ipertestuale Þ [destinazione].

• Visualizzate il menu contestuale per il testo o per l’oggetto selezionato e sceglieteLink ipertestuale Þ [destinazione].

Potete definire il colore del link ipertestuale nel riquadro Layout Web Þ

Generale della finestra di dialogo Preferenze (QuarkXPress/menuComp./Modifica).

LINK IPERTESTUALI

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 81

Page 120: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CREAZIONE COMPLETA DI UN LINK IPERTESTUALEIl link ipertestuale è una stringa di testo, una finestra o una linea che puntanoa una destinazione particolare. Per creare simultaneamente un link ipertestualee una destinazione, procedete come segue:

1 Selezionate un testo o un oggetto che volete usare come link ipertestuale.

2 Visualizzate la finestra di dialogo Nuovo link ipertestuale in uno deimodi seguenti:

• Fate clic sul pulsante Nuovo link ipertestuale della palette Link ipertestuali.

• Scegliete Stile Þ Link ipertestuale Þ Nuovo.

• Visualizzate il menu contestuale per il testo o per l’oggetto selezionatoe scegliete Link ipertestuale.

3 Immettete un nome per la destinazione nel campo Nome. Ricordate chequesto è il nome del contenitore dell’URL, non l’effettivo URL. Potete usareun nome descrittivo come ad esempio “Sito Web di Quark”.

4 Scegliete un’opzione del menu a comparsa Tipo.

• Per specificare l’URL manualmente, scegliete URL e digitate quindi l’URL nelcampo URL oppure usate il pulsante Seleziona per creare un percorso a undeterminato file. (Ricordatevi di verificare che il percorso sia ancora validonella pagina HTML esportata.) Potete scegliere tra quattro protocolli tramiteil menu a comparsa disponibile vicino al campo URL.

• Se volete collegarvi a una pagina diversa dello stesso layout, scegliete Paginae scegliete quindi una pagina dal menu a comparsa Pagina.

• Se volete collegarvi a un’àncora particolare dello stesso layout, scegliete Àncorae scegliete quindi un’àncora dal menu a comparsa Àncora.

5 Fate clic su OK.

Potete usare la finestra di dialogo Nuovo link ipertestuale per crearesimultaneamente un link ipertestuale e una destinazione.

LINK IPERTESTUALI

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Page 121: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

VERIFICA DI UN LINK IPERTESTUALECi sono due modi per verificare che un link ipertestuale sia stato applicatoa una stringa di testo o a un oggetto specifici:

• I link ipertestuali vengono visualizzati con il colore (in un layout Web) o conuna sottolineatura colorata (in un layout di stampa), specificati nei riquadri diGenerale della finestra di dialogo Preferenze (QuarkXPress/menu Modifica).

• I link ipertestuali di un’immagine o di un elemento grafico, sono rappresentatida un’icona di collegamento visibile nell’angolo superiore destro.

LINK IPERTESTUALI DELLA PALETTE LINK IPERTESTUALII pulsanti Mostra e i menu a comparsa della palette Link ipertestuali vi con-sentono di determinare ciò che volete visualizzare nell’elenco a scorrimentodella palette:

• Fate clic sul pulsante Mostra destinazioni per visualizzare le destinazioni.

• Fate clic sul pulsante Mostra àncore per visualizzare le àncore.

• Fate clic sul pulsante Mostra link della pagina per visualizzare i link allepagine del layout.

• Scegliete Nome per mostrare gli elementi dell’elenco con il loro nome oppurescegliete Link per mostrare gli elementi dell’elenco in base al loro URL.

Potete usare la palette Link ipertestuali per visualizzare e per navigare alledestinazioni, alle àncore e ai link ipertestuali.

FORMATTAZIONE DEI LINK IPERTESTUALIPer default, il testo ipertestuale viene sottolineato e colorato secondo i coloridi default definiti nella finestra di dialogo Proprietà del layout (Layout Þ

Proprietà del layout). Potete ignorare l’aspetto visivo di default di determinatilink ipertestuali selezionando della parole specifiche del link e applicandovi laformattazione desiderata (colore, dimensioni e font).

LINK IPERTESTUALI

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Page 122: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Se modificate la formattazione di un paragrafo contenente un testo con linkipertestuali, i link ipertestuali rifletteranno le modifiche di font e di dimen-sioni apportate alla font del paragrafo pur mantenendo il colore di default ela sottolineatura applicati. In questo modo il testo con link ipertestuali puòcontinuare ad essere differenziato dal resto del testo del paragrafo.

MODIFICA E ELIMINAZIONE DELLE DESTINAZIONIPer modificare il nome o l’URL di una destinazione, selezionate le destinazionenella palette Link ipertestuali e fate clic sul pulsante Modifica . Qualsiasimodifica apportata viene applicata a tutti i link ipertestuali del layout cheutilizzano la stessa destinazione.

Per eliminare una destinazione, selezionate la destinazione dalla palette Linkipertestuali e fate clic sul pulsante Elimina . Tutti i link ipertestuali direttia questa destinazione vengono rimossi dal layout.

In alternativa, potete modificare e eliminare destinazioni utilizzando la finestradi dialogo Link ipertestuali (menu Comp./Modifica).

MODIFICA E ELIMINAZIONE DELLE ÀNCOREPer modificare il nome di un’àncora, selezionatela dalla palette Link ipertestualie fate clic sul pulsante Modifica . Potete modificare il nome dell’àncora el’àncora stessa. Se un’àncora non ha un nome, viene visualizzata nella paletteLink ipertestuali.

Per eliminare un’àncora, selezionatela dalla palette Link ipertestuali e fateclic sul pulsante Elimina . Tutti i link ipertestuali diretti a questa àncoraverranno rimossi dal layout.

In alternativa, potete modificare e eliminare le àncore utilizzando la finestradi dialogo Link ipertestuali (menu Comp./Modifica).

MODIFICA E ELIMINAZIONE DEI LINK IPERTESTUALIPer modificare la destinazione di un link ipertestuale, selezionate il link dallayout, fate clic sul pulsante Modifica della palette Link ipertestuali edimmettete quindi una nuova destinazione nel campo URL o sceglieteun’opzione dal menu a comparsa posto vicino al campo URL.

Per rimuovere la destinazione di un link ipertestuale, selezionate il link dallayout e fate clic su Nessun link ipertestuale nella palette Link ipertestualioppure scegliete Stile Þ Link ipertestuale Þ Modifica.

LINK IPERTESTUALI

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Page 123: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

NAVIGAZIONE UTILIZZANDO LA PALETTE LINK IPERTESTUALIOltre alla creazione dei link ipertestuali nella palette Link ipertestuali, poteteusare la palette Link ipertestuali per navigare ai link ipertestuali e alle àncorecontenute nel layout QuarkXPress attivo. Per navigare utilizzando la paletteLink ipertestuali, procedete come segue:

• Per visualizzare una destinazione costituita da un URL, fate doppio clic sulladestinazione nella palette Link ipertestuali. L’URL viene trasferito al browserWeb designato.

• Per navigare a un’àncora del layout attivo, fate doppio clic sul nome dell’àncoranella palette Link ipertestuali.

Utilizzate la palette Link ipertestuali per aprire le destinazioni e navigare alle àncore.

ROLLOVER

Il rollover è un’immagine contenuta in una pagina HTML che cambia quandoportate il puntatore del mouse sopra di essa. I rollover vengono normalmenteutilizzati come “pulsanti” che collegano a una pagina diversa o che avviano loscaricamento di un file. Per quanto visivamente attraenti, i rollover comportanouna serie di inconvenienti in termini di dimensioni del file e di tempi di scarica-mento. I rollover inoltre non sono supportati da tutte le versioni dei browser Web(sebbene siano supportati dalla versione 3.x e successiva di Microsoft InternetExplorer e Netscape Navigator e dalle versioni correnti di Safari e Firefox).

QuarkXPress offre due tipi di rollover:

• Rollover di base. Cambia l’immagine quando il puntatore del mouse si trovasulla finestra del rollover.

• Rollover a due posizioni. Cambia l’immagine in uno o più di uno degli altririquadri quando il puntatore del mouse si trova sopra la finestra del rollover.

Il rollover cambia il suo aspetto visivo quando l’utente finale porta il puntatore delmouse sopra di esso.

LINK IPERTESTUALI

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 85

Page 124: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CREAZIONE DI UN ROLLOVER DI BASEPotete creare un rollover di base con finestre immagine e con finestre ditesto. Se usate finestre di testo, queste vengono automaticamente convertitein immagini all’esportazione. Per creare un rollover di base, procedetecome segue:

1 Selezionate una finestra immagine o una finestra di testo nel layoutWeb attivo.

2 Scegliete Oggetti Þ Rollover di base Þ Crea rollover. Viene visualizzata lafinestra di dialogo Rollover.

3 Specificate quello che volete visualizzare quando il puntatore del mouse siposa sul rollover.

• Se si tratta di un rollover di immagine, immettete il percorso e il nome delfile dell’immagine nel campo Immagine di default oppure fate clic suSeleziona/Sfoglia per trovare manualmente il file.

• Per un rollover di testo, immettete e formattate il testo come desiderato.

4 Specificate quello che volete visualizzare quando l’utente finale porta ilpuntatore del mouse sopra il rollover:

• Se si tratta di un rollover di immagine, immettete il percorso e il nome delfile dell’immagine nel campo Immagine per il rollover oppure fate clic suSeleziona/Sfoglia per trovare manualmente il file.

• Per un rollover di testo, immettete e formattate il testo come desiderato.

5 Per aggiungere un link ipertestuale al rollover, immettete un URL nelcampo Link ipertestuale oppure scegliete un URL dal menu a comparsaLink ipertestuale. Potete anche fare clic su Seleziona/Sfoglia per trovareil file di destinazione manualmente ma tenete presente che ciò crea unlink assoluto; per creare un link relativo, dovete immettere manualmenteil percorso relativo al file di destinazione.

6 Fate clic su OK. La finestra del rollover visualizza l’icona per indicare checontiene immagini scambiabili, visualizza l’icona per indicare che è sensi-bile al rollover del mouse e, se avete aggiunto un link ipertestuale, visualizzal’icona per indicare la presenza di un link ipertestuale.

MODIFICA E ELIMINAZIONE DEI ROLLOVER DI BASEPer modificare un rollover, selezionate una finestra immagine contenente ilrollover e scegliete Oggetti Þ Rollover di base Þ Modifica rollover. Vienevisualizzata la finestra di dialogo Rollover. Potete modificare l’immagine omodificare il link ipertestuale.

ROLLOVER

86 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 125: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Per eliminare un comportamento del rollover dal rollover stesso, selezionate lafinestra immagine contenente il rollover e scegliete Oggetti Þ Rollover di base Þ

Elimina rollover.

CREAZIONE DI UN ROLLOVER A DUE POSIZIONINel caso di un rollover a due posizioni, l’utente finale porta il puntatore delmouse sopra una finestra e l’immagine del rollover viene visualizzata in un’altrafinestra. La finestra su cui l’utente finale porta il puntatore del mouse, si chiamafinestra d’origine e la finestra che visualizza l’immagine del rollover si chiamafinestra di destinazione. Per creare un rollover a due posizioni, procedetecome segue:

1 Create una finestra di testo o una finestra immagine da utilizzare come finestrad’origine, ossia la finestra su cui viene portato il puntatore del mouse per attivareil rollover. Se la finestra è una finestra di testo, scegliete Oggetti Þ Modifica eselezionate Converti in immagine all’esportazione.

2 Create un’altra finestra di testo o finestra immagine da utilizzare come finestradi destinazione, ossia la finestra che cambierà di contenuto quando il puntatoredel mouse viene portato sopra la finestra d’origine. Se la finestra è una finestradi testo, scegliete Oggetti Þ Modifica e selezionate Converti in immagineall’esportazione.

3 Importate un’immagine o immettete un testo nella finestra di destinazione.Questo è il contenuto di default della finestra di destinazione.

4 Con la finestra di destinazione selezionata, scegliete Oggetti Þ Rollover Þ

Crea destinazione in due posizioni. Nella finestra d’origine vienevisualizzata l’icona .

5 Per specificare l’immagine di rollover, importate una nuova immagineo immettete un testo nella finestra di destinazione.

6 Per collegare la finestra di origine alla finestra di destinazione, selezionate lostrumento Collegamento rollover a 2 posizioni nella palette StrumentiWeb; fate clic sulla finestra d’origine e quindi sulla finestra di destinazione.Nella finestra di destinazione viene visualizzata l’icona .

Se non vedete il comando Finestra Þ Strumenti Þ Mostra strumenti Web,dovete attivare il software Image Map QuarkXTensions tramite XTensionsManager (menu Utilità).

ROLLOVER

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 87

Page 126: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

7 Per creare altre finestre di destinazione, ripetete le operazioni descritte aipunti 2–6.

8 Visualizzate un’anteprima della pagina per accertare che il rollover funzionicome desiderato.

Potete usare un rollover di base come finestra di origine di un rollover a dueposizioni, ma non potete usare la finestra di destinazione di un rollover a dueposizioni come finestra di origine di un altro rollover a due posizioni.

ALTERNANZA DELLE IMMAGINI DEL ROLLOVER DI UN LAYOUTLa finestra di destinazione di un rollover di base o di un rollover a due posizioniè una finestra immagine con due immagini importate: una per lo stato di defaulte una per lo stato di rollover. Si può tuttavia visualizzare soltanto una di questedue immagini per volta. Per alternare le due immagini nel layout, selezionatela finestra contenente la destinazione del rollover di base o del rollover a dueposizioni e procedete come segue:

• Per il rollover di base, scegliete Oggetti Þ Rollover di base Þ Immagine didefault per l’immagine di default oppure Oggetti Þ Rollover di base Þ

Immagine per il rollover.

• Per un rollover a due posizioni, scegliete Oggetti Þ Rollover a 2 posizioni Þ

Mostra e scegliete quindi una voce del menu. (La voce che termina con“(default)” è l’immagine di default.)

RIMOZIONE DI UNA FINESTRA DI DESTINAZIONE DA UNAFINESTRA CON ROLLOVER A DUE POSIZIONIPer rimuovere una destinazione da una finestra con rollover a due posizioni,selezionate la finestra contenente il rollover a due posizioni, scegliete Oggetti Þ

Rollover a 2 posizioni Þ Elimina destinazione e scegliete quindi l’immagineche volete rimuovere.

ROTTURA DEL COLLEGAMENTO DI UN ROLLOVER A DUE POSIZIONIPer rompere il collegamento di un rollover a due posizioni, selezionate lostrumento Rimozione collegamento rollover della palette StrumentiWeb, fate clic sulla finestra d’origine e fate quindi clic sulla finestra di desti-nazione. Questo rimuove il collegamento tra la finestra d’origine e la finestradi destinazione, ma non rimuove il contenuto dalle finestre.

Se non vedete il comando Finestra Þ Strumenti Þ Mostra strumenti Web,dovete attivare il software Image Map QuarkXTensions tramite XTensionsManager (menu Utilità).

ROLLOVER

88 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 127: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

MAPPE IMMAGINE

La mappa immagine è una funzionalità HTML che consente all’utente finaledi collegarsi a due diversi URL facendo clic su due punti di un’immaginecontenuta in una pagina Web. Per creare una mappa immagine, importateun’immagine, disegnate le “aree interattive” (forme) nei punti dell’immagineche volete agiscano come link ipertestuali e associate i link ipertestuali a que-ste aree interattive. Le aree interattive sono invisibili all’esportazione ma ilink ipertestuali entrano in azione quando l’utente finale fa clic sulle varieparti di un’immagine.

Per utilizzare le mappe immagine in QuarkXPress, dovete aver caricato ilsoftware ImageMap QuarkXTensions.

CREAZIONE DI UNA MAPPA IMMAGINEPer creare una mappa immagine, selezionate una finestra immagine e disegnateuna o più aree interattive nella finestra immagine. Per disegnare delle areeinterattive in una finestra immagine attiva, procedete come segue:

1 Selezionate uno strumento Mappa immagine dalla palette StrumentiWeb. Potete scegliere dallo strumento Mappa immagine rettangolare,dallo strumento Mappa immagine ovale e dallo strumento Mappaimmagine Bézier.

Usate lo strumento Mappa immagine rettangolare, lo strumento Mappaimmagine ovale e lo strumento Mappa immagine Bézier (da sinistra a destranella palette in alto) per disegnare le aree interattive di una finestra immagine.

Se non vedete il comando Finestra Þ Strumenti Þ Mostra strumenti Web,dovete attivare il software Image Map QuarkXTensions tramite XTensionsManager (menu Utilità).

2 Se state usando lo strumento Mappa immagine rettangolare o lo strumentoMappa immagine ovale, trascinate il puntatore a croce, iniziando dell’internodella finestra immagine.

MAPPE IMMAGINE

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 89

Page 128: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

3 Se state utilizzando lo strumento Mappa immagine Bézier, fate clic (o fateclic e trascinate) per posizionare i punti del poligono. Accertatevi che il primoclic sia all’interno della finestra immagine. Quando avete terminato il disegno,fate doppio clic per chiudere il contorno dell’area interattiva.

4 Per convertire un’area interattiva in un link ipertestuale, fate clic su una destina-zione o su un’àncora della palette Link ipertestuali. (Per ulteriori informazioni,vedere “Utilizzo dei link ipertestuali” più indietro in questo capitolo.)

5 Scegliete Visualizza Þ Mostra le guide e verificate che le aree interattivesiano dove lo volete.

Le aree interattive vengono visualizzate quando la finestra immagine che lecontiene è selezionata. Le aree interattive non vengono stampate.

Potete creare delle aree interattive che si estendano oltre i limiti di una finestraimmagine. All’atto dell’esportazione tuttavia, queste aree interattive vengonoritagliate in corrispondenza dei contorni della finestra (ad eccezione delle areeinterattive circolari).

Le aree interattive ovali (aree ellittiche che non sono cerchi perfetti) vengonoconvertite in poligoni. Per gestire il numero di punti di tali poligoni, modificatele impostazioni di ciascuno strumento nel riquadro Layout Web Þ Strumentidella finestra di dialogo Preferenze (QuarkXPress/menu Modifica).

MODIFICA DI UNA MAPPA IMMAGINEDopo aver creato una mappa immagine, potete spostare le sue aree interattive,modificarne le dimensioni o eliminare tutte o alcune di esse. Per modificareuna mappa immagine, procedete come segue:

1 Selezionate una finestra immagine che contiene una mappa immagine.

2 Se le aree interattive non sono visibili, scegliete Visualizza ÞMostra le guide.

3 Per ridimensionare un’area attiva, selezionatela e trascinate una dellesue maniglie.

4 Per spostare un’area interattiva, trascinatela all’interno del suo contorno.

5 Per eliminare un’area interattiva, selezionate l’area interattiva e premeteCanc/Backspace.

MAPPE IMMAGINE

90 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 129: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Se l’immagine di una finestra immagine viene spostata, le aree interattivedell’immagine si sposteranno insieme ad essa.

Non potete tagliare, copiare o incollare aree interattive ma potete tagliare,copiare e incollare le immagini contenute nelle aree interattive.

Le aree interattive vengono memorizzate insieme all’immagine all’internodella quale sono state create. Se un’immagine viene duplicata, spostata,ridimensionata, inclinata o ruotata, le mappe immagini rimangono incluse.

Se si inserisce una nuova immagine in una finestra immagine usando il comandoImporta immagine (Archivio/File), le aree interattive create per l’immagineprecedente vengono eliminate.

MODULI

I moduli HTML consentono agli utenti di unificare liste di mailing e di inviarefeedback tramite Internet o Intranet. I moduli (o form) possono contenerecampi di testo, caselle di selezione, menu a comparsa ed elenchi; gli utentipossono usare questi controlli per immettere testo, password e anche percaricare file.

NOZIONI DI BASE SUI MODULIQuando si vogliono creare dei moduli, è essenziale tenere presente che nonpossono esistere da soli; ossia quando si crea un modulo, occorre creare ancheuno script o un’applicazione basati sul server, che siano in grado di elaborarei dati trasmessi dal modulo. Tali script o applicazioni usano spesso, ma nonsempre, il protocollo CGI (Common Gateway Interface) e possono esserescritti in linguaggi come Perl, C, Java™ e AppleScript®. I protocolli e i linguaggidi programmazione utilizzati sono in funzione del software server del Web edalla piattaforma su cui il software server del Web viene eseguito.

Se volete usare i moduli HTML come parte del vostro sito Web, dovete usareuno strumento sviluppato da terzi per generare lo script o l’applicazione server.Per informazioni su come gestire queste operazioni, consultatevi con ilvostro Webmaster.

Gli strumenti per la creazione di moduli, sono disponibili nella paletteStrumenti Web (Finestra Þ Strumenti Þ Mostra strumenti Web). Se nonvedete il comando Finestra Þ Strumenti Þ Mostra strumenti Web, doveteattivare il software Image Map QuarkXTensions tramite XTensions Manager(menu Utilità).

MAPPE IMMAGINE

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 91

Page 130: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

UTILIZZO DEI MODULICome il resto della pagina Web, il modulo HTML consiste di tag HTML.I browser Web leggono i tag di un modulo e li convertono in campi di testo,pulsanti, caselle di selezione, menu a comparsa ed elenchi. I lettori utilizzanoquesti elementi della pagina per immettere informazioni e quindi fanno clicsu un pulsante per inviare il contenuto del modulo all’URL di uno script o diun’applicazione in esecuzione sul server Web.

Potete utilizzare un modulo per raccogliere informazioni sui visitatori del vostrosito Web.

CREAZIONE DI UNA FINESTRA DEL MODULOLa finestra del modulo definisce il contorno di delimitazione del modulo HTML.La finestra del modulo contiene uno o più controlli e può anche contenerecampi nascosti. Potete usare impostazioni di convalida per specificare quelloche deve accadere se un utente finale lascia vuoto un determinato campo.Per creare la finestra di un modulo, procedete come segue:

1 Selezionate lo strumento Finestra del modulo dalla palette Strumenti Web.

2 Portate il cursore a croce in una posizione qualunque della pagina e quinditrascinate per disegnare la finestra del modulo.

3 Scegliete Oggetti Þ Modifica per visualizzare la finestra di dialogo Modificae fate quindi clic sulla scheda Modulo.

4 Immettete un nome per la finestra del modulo nel campo Nome.

MODULI

92 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 131: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

5 Scegliete un metodo di trasmissione delle immissioni dal menu acomparsa Metodo:

• Scegliete Get se volete che il broswer Web aggiunga i dati del modulo alla finedell’URL dello script o dell’applicazione di destinazione. Questo metodo puòlimitare la quantità di dati del modulo da trasmettere; consultate al propositola documentazione disponibile sul software del server.

• Scegliete Post se volete che il browser Web invii i dati del modulo allo scripto all’applicazione di destinazione come una transazione http separata.

6 Se scegliete Post dal menu a comparsa Metodo, specificate un tipo MIME(Multipurpose Internet Mail Extensions) per i dati del modulo scegliendoun’opzione dal menu a comparsa Tipo di codifica:

• L’opzione urlencoded significa che i dati del modulo inviati al server Websono codificati per URL. La codifica URL è una specifica comune che rendepossibile codificare i dati URL (Uniform Resource Locator) e usarli con lamaggior parte delle piattaforme hardware e applicazioni software.

• L’opzione form-data significa che i dati del modulo che includono file alle-gati verranno codificati come multipart/form-data. Questo metodo di codificaassicura che ciascuna parte della trasmissione “multipart” venga interpretatacorrettamente dal server Web. Senza questa opzione, viene trasmesso soltantoil nome del file allegato (anziché i dati contenuti nel file).

• L’opzione plain significa che i dati del modulo inviati al server Web non sonocodificati per URL.

7 Per specificare dove l’applicazione CGI deve visualizzare le sue eventualirisposte, scegliete un’opzione dal menu a comparsa Destinazione.

• Scegliete None o Self per specificare lo stesso frame o la stessa finestradel modulo.

• Scegliete Blank per specificare la finestra-target come una finestra nuovae senza nome.

• Scegliete Parent per specificare la finestra-target come un frame o una finestracon un ruolo primario rispetto al modulo. Se non esistono finestre principali,i dati del modulo verranno visualizzati nella stessa finestra del modulo(anche se sono stati specificati None o Self nel campo Destinazione).

• Scegliete Top per specificare come finestra-target la prima finestra che noncontiene dei frame, di solito la pagina di introduzione del modulo.

8 Per specificare lo script o l’applicazione di destinazione che elaboreranno i datitrasmessi dalla finestra del modulo attiva, immettete un URL nel campo Azione.Potete anche fare clic su Seleziona/Sfoglia per trovare manualmente lo scripto l’applicazione di destinazione ma tenete presente che ciò crea un link assoluto;per creare un link relativo, dovete immettere manualmente il percorso relativoal file di destinazione.

MODULI

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 93

Page 132: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

9 Utilizzate l’area Convalida del modulo per specificare quello che deve accaderese un utente cerca di trasmettere un modulo senza immettere le informazioninecessarie in un campo obbligatorio:

• Scegliete Pagina dell’errore per specificare di visualizzare una pagina HTMLdiversa ed immettete quindi l’URL di quella pagina. Potete anche fare clicsu Seleziona/Sfoglia per trovare manualmente la pagina di destinazione matenete presente che ciò crea un link assoluto; per creare un link relativo, doveteimmettere manualmente il percorso relativo al file di destinazione.

• Scegliete Messaggio nella finestra di dialogo per specificare che l’avvertenzadeve venire visualizzata in una finestra di dialogo e quindi immettete il mes-saggio di avvertenza in quella finestra di testo. Per includere il nome del primocampo obbligatorio vuoto dell’avvertenza, usate <missing field>. Quandoviene visualizzata l’avvertenza, questo tag viene sostituito dai nomi dei campiobbligatori vuoti.

10 Fate clic su OK.

Potete anche creare un modulo disegnando i controlli del modulo in un’areavuota del layout Web. (Quando disegnate i controlli del modulo, la finestradel modulo viene creata automaticamente.) La finestra del modulo in questocaso utilizza le dimensioni di altezza e larghezza di default specificate nelriquadro Layout Web Þ Strumenti della finestra di dialogo Preferenze(QuarkXPress/menu Modifica).

Le finestre dei moduli non possono sovrapporsi ad altre finestre di moduli.

I controlli dei moduli devono essere contenuti interamente in una finestraper modulo.

AGGIUNTA DI UN CAMPO PER TESTO, UN CAMPO PER PASSWORD OUN CAMPO NASCOSTOIl campo di un testo consente agli utenti di immettere un testo normale. Il campodi una password consente agli utenti di immettere un testo normale, ma visua-lizza quel testo soltanto come una serie di asterischi. Il campo nascosto invia unvalore quando il modulo viene trasmesso ma non visualizza quel valore perl’utente. Per aggiungere un campo per testo, password o un campo nascosto,procedete come segue:

1 Utilizzate lo strumento Campo del testo per tracciare un campo per il testoall’interno della finestra del modulo. Tenete presente che mentre i campi nascostipossono sovrapporsi uno all’altro all’interno di una finestra di modulo, i campivisibili di un modulo non possono sovrapporsi.

2 Scegliete Oggetti Þ Modifica e andate alla scheda Modulo.

MODULI

94 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 133: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

3 Immettete un nome per il campo di testo nel campo Nome.

4 Scegliete un’opzione dal menu a comparsa Tipo per specificare il tipodi campo:

• Scegliete Testo su una riga per un campo che può contenere soltanto una rigadi testo.

• Scegliete Testo su molteplici righe per un campo che può contenere più diuna riga di testo.

• Scegliete Password per un campo dove tutti i caratteri vengono visualizzaticome asterischi o punti.

• Scegliete Campo nascosto per un campo che verrà trasmesso insieme al moduloma non verrà visualizzato nel browser Web dell’utente finale. Potete utilizzareun campo nascosto per inviare dati che l’utente finale non può vedere. I campinascosti vengono usati solitamente per memorizzare informazioni ID, varia-bili, codici di convalida, ecc di una determinata sessione. Se scegliete Camponascosto, le opzioni Numero massimo di caratteri, Testo a capo autom.,Solo lettura e Obbligatorio non sono disponibili.

5 Immettete un numero nel campo Numero massimo di caratteri per specificareil numero massimo di caratteri che il campo può accettare.

6 Selezionate la casella Testo a capo autom. per specificare che le righe di testodi un controllo devono automaticamente andare a capo. (Questa casella diselezione è disponibile soltanto se si è scelto Testo su molteplici righe dalmenu a comparsa Tipo).

7 Per impedire che l’utente possa modificare il contenuto del campo, selezionateLettura soltanto.

8 Per indicare che il campo deve contenere un’immissione prima che il modulopossa essere inviato, selezionate Obbligatorio.

9 Fate clic su OK.

AGGIUNTA DI UN PULSANTEIl pulsante per l’invio dei dati consente agli utenti di inviare il modulo a unoscript o a un’applicazione di destinazione su server. Il pulsante per il ripristinoriporta tutti i campi e i pulsanti del modulo alle loro impostazioni di default.Per creare un pulsante per l’invio dei dati e per il ripristino, procedetecome segue:

1 Utilizzate lo strumento Pulsante per disegnare il pulsante nella finestradel modulo.

2 Scegliete Oggetti Þ Modifica e andate alla scheda Modulo.

3 Immettete un nome per il pulsante nel campo Nome.

MODULI

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 95

Page 134: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

4 Scegliete un’opzione del menu a comparsa Tipo.

• Scegliendo Ripristina si configura il pulsante in modo che riporti i campie i pulsanti del modulo alle loro impostazioni di default.

• Scegliendo Invia si configura il pulsante in modo che invii i dati del moduloallo script CGI o all’applicazione di destinazione indicata dalla finestradel modulo.

5 Fate clic su OK.

6 Se volete un pulsante con testo, fate clic sul pulsante con lo strumentoContenuto e immettete il testo che volete venga visualizzato sul pulsante.

I pulsanti si ridimensionano automaticamente per contenere la lunghezza deltesto immesso.

AGGIUNTA DI UN PULSANTE CON IMMAGINEPotete creare pulsanti con immagine per l’invio dei dati di un modulo. Per creareun pulsante con immagine, procedete come segue:

1 Utilizzate lo strumento Pulsante immagine per disegnare il pulsante nellafinestra del modulo.

2 Scegliete Importa immagine (Archivio/File Þ Importa immagine) pervisualizzare la finestra di dialogo Importa immagine. Selezionate il file diimmagine che volete visualizzare sul pulsante con immagine e fate clicsu Apri.

3 Scegliete Oggetti Þ Modifica e andate alla scheda Modulo.

4 Immettete un nome per il pulsante nel campo Nome.

5 Fate clic sulla scheda Esporta (Oggetti Þ Modifica) per visualizzare le opzionidi esportazione relative al pulsante con immagine selezionato. La scheda Esportavisualizza diverse opzioni a seconda delle opzioni selezionate nel campo Esportacome. Per informazioni sulle opzioni di questa scheda, vedere “Utilizzo deglielementi grafici” più indietro in questo capitolo.

6 Fate clic su OK.

AGGIUNTA DI VOCI DI MENU A COMPARSA E DI ELENCHII menu a comparsa consentono agli utenti di scegliere una voce di menu.Gli elenchi consentono agli utenti di scegliere una o più voci di menu.Per aggiungere un menu a comparsa o un elenco, procedete come segue:

1 Utilizzate lo strumento un menu a comparsa o lo strumento Finestradell’elenco per creare l’elenco nella finestra del modulo.

2 Scegliete Oggetti Þ Modifica e andate alla scheda Modulo.

MODULI

96 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 135: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

3 Immettete un nome per il menu a comparsa e l’elenco nel campo Nome.

4 Scegliete un’opzione del menu a comparsa Tipo, se necessario.

• Scegliete Menu a comparsa per creare un menu a comparsa.

• Scegliete Elenco per creare un elenco scorrevole.

5 Specificate un menu da visualizzare procedendo come segue:

• Per specificare un menu che avete già creato, scegliete il nome di quel menudal menu a comparsa Menu.

• Per creare un nuovo menu, fate clic su Nuovo. Per utilizzare la finestra di dialogoMenu Modifica, vedere “Creazione di un menu standard” in questo capitolo.

6 (Soltanto per gli elenchi) Per indicare che è possibile selezionare una o più vocidell’elenco, selezionate Consenti selezioni multiple.

7 Per indicare che almeno una delle voci dell’elenco deve essere selezionata primache il modulo possa essere inviato, selezionate Obbligatorio.

8 Fate clic su OK.

AGGIUNTA DI UN GRUPPO DI PULSANTI DI OPZIONEIl gruppo di pulsanti di opzione consente agli utenti finali di scegliere un’opzionespecifica tra una serie di opzioni. Quando un utente finale fa clic su un pulsantedi opzione, disattiva automaticamente tutti gli altri pulsanti opzione del gruppo.Per aggiungere a un modulo un gruppo di pulsanti di opzione, procedetecome segue:

1 Utilizzate lo strumento Pulsante di opzione per disegnare il pulsante diopzione nella finestra del modulo.

2 Selezionate uno dei pulsanti di opzione e scegliete quindi Oggetti Þ Modificae fate clic sulla scheda Modulo.

3 Scegliete Pulsante di opzione dal menu a comparsa Tipo, se necessario.

4 I pulsanti di opzione con lo stesso nome vengono considerati come partedello stesso gruppo. Decidete un nome da assegnare al gruppo dei pulsanti diopzione e immettetelo nel campo Gruppo.

5 Per specificare un valore per il pulsante di opzione selezionato, immettete unvalore nel campo Valore.

6 Ripetete le operazioni descritte dal punto 2 al punto 5 fino a quanto non avetecreato e configurato tutti i pulsanti di opzione del gruppo.

7 Per rendere uno dei pulsanti di opzione selezionato per default, selezionate ilpulsante di opzione desiderato, scegliete Oggetti Þ Modifica, fate clic sullascheda Modulo e quindi selezionate Usa come default.

MODULI

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 97

Page 136: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

8 Per indicare che uno dei pulsanti di opzione del gruppo deve essere selezio-nato prima che il modulo venga inviato, selezionate uno dei pulsanti diopzione e quindi Obbligatorio. Selezionando Obbligatorio per un pulsantedi opzione, si selezionano automaticamente tutti gli altri pulsanti di opzionedel gruppo.

9 Fate clic su OK.

Potete specificare un testo da visualizzare accanto a un pulsante di opzionedel modulo.

Il pulsante di opzione non può avere lo stesso nome di una casella di selezionedisponibile nello stesso modulo.

AGGIUNTA DI UNA CASELLA DI SELEZIONELa casella di selezione è un tipo di controllo che può essere selezionato odeselezionato dall’utente. Per aggiungere una casella di selezione a un modulo,procedete come segue:

1 Utilizzate lo strumento Casella di selezione per disegnare la casella diselezione nella finestra del modulo.

2 Scegliete Oggetti Þ Modifica e andate alla scheda Modulo.

3 Scegliete Casella di selezione dal menu a comparsa Tipo.

4 Immettete un nome per la casella di selezione nel campo Nome.

5 Immettete un valore per la casella di selezione nel campo Valore.

6 Per indicare che la casella di selezione deve essere selezionata quandola pagina Web viene visualizzata per la prima volta, selezionateSelezionata all’inizio.

7 Per indicare che un casella di selezione deve essere selezionata prima cheil modulo possa essere inviato, selezionate Obbligatorio.

8 Fate clic su OK.

La scheda Modulo non consente di aggiungere un testo a una casella di sele-zione; potete tuttavia specificare un testo da visualizzare accanto alla caselladi selezione quando, mediante lo strumento Contenuto, selezionate la caselladi selezione come controllo per il modulo.

La casella di selezione non può avere lo stesso nome di un pulsante di opzionedisponibile nello stesso modulo.

MODULI

98 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 137: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

AGGIUNTA DI UN COMANDO PER L’INVIO DEI FILEIl comando per l’invio dei file consente agli utenti finali di specificare il percorsoa un file locale che verrà caricato quando si invia il modulo. L’utente finalepuò immettere il percorso di un file o fare clic sul pulsante Sfoglia (creato conil modulo) e navigare al file. Per aggiungere al modulo un comando per l’inviodi un file, procedete come segue:

1 Utilizzate lo strumento Selezione dei file per disegnare il comando dell’inviodel file nella finestra del modulo.

2 Scegliete Oggetti Þ Modifica e andate alla scheda Modulo.

3 Immettete il nome del comando per l’invio dei file nel campo Nome.

4 Potete anche specificare un elenco dei tipi di MIME accettabili, separati davirgole, nel campo Accetta.

5 Selezionate la casella di selezione Obbligatorio per specificare che un file deveessere inviato insieme ai dati del modulo.

6 Fate clic su OK.

MENU

Il menu consiste in una serie di voci che vengono visualizzate in un elenco o inun menu a comparsa all’interno di una finestra di modulo. Potete usare i menuper consentire agli utenti di scegliere tra una serie di opzioni oppure potete crearedei menu di navigazione dove ogni voce ha un URL di destinazione.

UTILIZZO DI MENU STANDARDI menu standard consistono in un elenco di opzioni utilizzabili in un moduloHTML. Il menu standard offre dei valori che possono essere trasmessi nel modulio possono essere utilizzati per la navigazione.

CREAZIONE DI UN MENU STANDARDPer creare un menu standard, procedete come segue:

1 Scegliete Comp./Modifica Þ Menu per visualizzare la finestra di dialogo Menu.

Potete gestire i menu standard mediante la finestra di dialogo Menu.

MODULI

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 99

Page 138: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

2 Per creare un nuovo menu, fate clic su Nuovo. Viene visualizzata la finestra didialogo Modifica menu.

Utilizzate la finestra di dialogo Modifica menu per configurare un menu standard.

3 Per specificare che un menu debba essere un menu di navigazione, selezionateMenu di navigazione. Quando un utente finale sceglie una voce dal menu dinavigazione, il browser Web tenterà di aprire l’URL specificato come valore diquella voce.

4 Per aggiungere una voce al menu selezionato, fate clic su Aggiungi. Vienevisualizzata la finestra di dialogo Voce di menu.

La finestra di dialogo Voce di menu offre controlli per la configurazione delle vocidi un menu standard.

5 Immettete un nome nel campo Nome. Il nome viene visualizzato come unavoce nel menu a comparsa.

6 Immettete un valore nel campo Valore. Il modo in cui il valore viene utilizzatodipende dal fatto che il menu sia o meno un menu di navigazione.

• Se il menu è un menu di navigazione, la scelta di una voce comporterà che ilbrowser Web tenti di aprire l’URL specificato nel campo Valore. Di conseguenza,se il menu è un menu di navigazione, accertatevi che il valore immesso nelcampo Valore sia un URL valido.

• Se il menu non è un menu di navigazione, la scelta della voce significasemplicemente che il valore immesso nel campo Valore verrà inviato al serverWeb insieme al resto dei dati del modulo quando il modulo viene trasmessoper l’elaborazione.

MENU

100 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 139: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

7 Per specificare che una voce di menu deve apparire selezionata per default,selezionate Usa come default.

8 Fate clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Voce di menu.

9 Fate clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Modifica menu.

10 Fate clic su Salva per chiudere la finestra di dialogo Menu.

Potete anche usare la finestra di dialogo Menu per modificare, duplicare,eliminare e aggiungere menu standard.

Potete anche visualizzare la finestra di dialogo Voce di menu facendo doppioclic sul nome di una voce.

Se non si specificano voci di default, la prima voce del menu o dell’elenco vienesolitamente visualizzata come selezionata nel modulo (questo comportamentodipende dal browser).

UTILIZZO DI UN MENU STANDARDPer aggiungere un menu standard a un layout Web, dovete aggiungere unafinestra di modulo.

• Se state utilizzando il menu per l’immissione di valori in un modulo HTML,disegnate il menu nella finestra del modulo come descritto in “Aggiunta di unelenco a discesa e di un elenco normal voci a menu a comparsa e a elenchi”,più indietro in questo capitolo.

• Se state utilizzando un menu per la navigazione, disegnate il menu nella paginautilizzando gli strumenti Menu a comparsa oppure Elenco dalla paletteStrumenti Web. QuarkXPress crea automaticamente un modulo per contenereil menu a comparsa o l’elenco ma userà il modulo solo come contenitore.

Gli strumenti per la creazione di moduli, sono disponibili nella paletteStrumenti Web (Finestra Þ Strumenti Þ Mostra strumenti Web). Se nonvedete il comando Finestra Þ Strumenti Þ Mostra strumenti Web, doveteattivare il software Image Map QuarkXTensions tramite XTensions Manager(menu Utilità).

UTILIZZO DEI MENU SOVRAPPOSTICon la funzionalità Menu sovrapposti potete creare dei layout ottimizzati per ilWeb che offrono un’efficace interfaccia utente e un ottimo effetto visivo. I menusovrapposti semplificano il vostro design in quanto “nascondono” le voci deimenu fino a quando l’utente non porta il puntatore del mouse sopra unelemento specifico.

MENU

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 101

Page 140: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CREAZIONE DI UN MENU SOVRAPPOSTOPrima di poter applicare un menu sovrapposto, dovete crearlo. Per creare unmenu sovrapposto, procedete come segue:

1 Scegliete Comp./Modifica Þ Menu sovrapposti Viene visualizzata la finestradi dialogo Menu sovrapposti.

Potete gestire i menu sovrapposti mediante la finestra di dialogoMenu sovrapposti.

2 Fate clic su Nuovo. Viene visualizzata la finestra di dialogo Modificamenu sovrapposti.

Utilizzate la finestra di dialogo Modifica menu sovrapposti per configurarei menu sovrapposti.

MENU

102 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 141: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

3 Immettete un nome per il menu sovrapposto nel campo Nome menu.

4 Nella scheda Proprietà menu, configurate le proprietà generali del menusovrapposto nel modo seguente:

• Scegliete un colore per il menu sovrapposto dal menu a comparsa Coloredi sfondo.

• Scegliete un foglio di stile per il menu sovrapposto dal menu a comparsaFogli stile.

• Immettete un valore nel campo Dist. testo/fin. per specificare la distanza delbordo della finestra del menu sovrapposto rispetto al testo del menu.

• Nell’area Orientamento del menu, fate clic su Orizzontale e Verticale perspecificare la direzione di lettura del menu.

• Nell’area Finestra, specificate la larghezza ed altezza dell’intero menusovrapposto. Il valore Autom. viene calcolato utilizzando il conteggiodei caratteri del nome della voce di menu o di sottomenu e le relativedimensioni font.

• Nell’area Bordo, specificate lo spessore di una linea nel campo Linea e un coloreper la linea nel menu a comparsa Colore. Questa linea e colore verranno applicatiall’intera finestra del menu sovrapposto.

• Nell’area Separatore, specificate lo spessore di una linea nel campo Lineae un colore per i separatori Nel menu a comparsa Colore. Lo spessore e ilcolore di questa linea verranno applicati ai separatori che dividono le vocidel menu.

• Nell’area Animazione d’apertura, scegliete un’opzione dal menu a comparsaDirezione per determinare come si deve aprire il menu.

• Se scegliete un’opzione diversa da Nessuna dal menu a comparsa Animazioned’apertura, il campo Velocità diventa disponibile. Immettete un valorecompreso tra 0 e 10.000. La velocità viene misurata in millesecondi.

• Nei campi Spostamento, immettete un valore nei campi X e Y per specificarela distanza delle voci di menu rispetto al bordo del menu.

5 La scheda Voci di menu consente di specificare le voci del menu e di eventualisottomenu. Nell’area Struttura menu, scegliete Voce di menu dal pulsanteNuovo per creare una nuova voce di menu.

MENU

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 103

Page 142: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Potete creare voci di menu e di sottomenu dalla scheda Voci di menu della finestradi dialogo Modifica Menu sovrapposto.

6 Nel campo Nome voce di menu, immettete un nome per la voce del menu.

7 Per specificare un link ipertestuale per la voce di menu, scegliete un link iper-testuale dal menu a comparsa Link ipertestuale oppure immettete un linkipertestuale nel campo Link ipertestuale. Soltanto i link ipertestuali associatia URL vengono visualizzati nel menu a comparsa Link ipertestuali.

8 Per specificare una voce di sottomenu, selezionate il menu dall’elenco Strutturamenu e scegliete Voce del sottomenu dal pulsante Nuovo e configurate quindila voce del sottomenu come descritto sopra. Le voci di un sottomenu vengonoaggiunte sotto la voce di menu selezionata e visualizzate con un rientronell’elenco Struttura menu.

9 Nelle aree Mouseover voce menu e Mouseover voce sottomenu, sceglietei colori per le voci del menu e del sottomenu dal menu a comparsa Fonte scegliete i colori per lo sfondo dal menu a comparsa Sfondo. Quando ilpuntatore del mouse viene portato sopra un oggetto, l’oggetto vienevisualizzato utilizzando questi colori.

10 Fate clic su OK e quindi su Salva nella finestra di dialogo Menu sovrapposti.

Potete anche usare la finestra di dialogo Menu sovrapposto per modificare,duplicare, eliminare e aggiungere menu sovrapposti.

MENU

104 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 143: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

APPLICAZIONE DI UN MENU SOVRAPPOSTO A UNA FINESTRAUna volta creato un menu sovrapposto, potete applicare quel menu a qualsiasioggetto che sia stato specificato come un elemento grafico per l’esportazione(Oggetti Þ Modifica Þ Converti in immagine all’esportazione). Per fareciò, selezionate semplicemente l’oggetto e scegliete quindi Oggetti Þ

Menu sovrapposto Þ [Nome del menu sovrapposto].

ll menu sovrapposto (in questa illustrazione, si estende dalla finestra di testo“Navigate”) può rendere la navigazione più invogliante.

RIMOZIONE DI UN MENU SOVRAPPOSTO DA UNA FINESTRAPer rimuovere un menu sovrapposto da una finestra, selezionate la finestrae scegliete Oggetti Þ Menu sovrapposto Þ Rimuovi menu sovrapposto.Il menu sovrapposto viene rimosso dalla finestra e il contenuto della finestrarimane intatto.

La rimozione di un menu sovrapposto da una finestra non elimina il menusovrapposto dal progetto. Per eliminare un menu sovrapposto da un progetto,utilizzate la finestra di dialogo Menu sovrapposto (menu Comp./Modifica).

TABELLE DEI LAYOUT WEB

Potete creare tabelle nei layout Web nello stesso modo in cui le create neilayout di Stampa. Le funzionalità per tabelle descritte di seguito sono tuttaviadisponibili soltanto nei layout di stampa; queste funzionalità possono esserediverse o non disponibili nei layout Web.

• Sfumature applicate allo sfondo delle celle. Potete specificare soltanto coloriinteri per lo sfondo delle celle dei layout Web.

• La percentuale di sfumatura per lo sfondo quando si scelgono colori adatti per ilWeb. Se usate un altro modello cromatico, come ad esempio RGB o PANTONE®,potete specificare una sfumatura per lo sfondo.

MENU

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 105

Page 144: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Tratteggi e strisce sulle linee griglia. Linee griglia, inclusi i contorni delletabelle e le linee griglia delle celle devono essere ininterrotte.

• Spessore variabile delle linee griglia Le linee griglia devono avere uno spessoreuniforme che diventa la spaziatura tra le celle in un’esportazione HTML.

• Valori di Prima linea di base, Minimo, Spostamento e Max tra paragrafi.

• Valori di distanza testo/finestra Multipli. Le celle di testo devono avere unvalore di distanza testo/fin. uniforme, che diventa il riempimento di celle inun’esportazione HTML.

• Scorrimento testo intorno a tutti i lati.

• Capovolgim. orizzontale/Capovolgim. verticale applicato al testo.

• Testo ruotato o inclinato all’interno delle celle.

Se volete usare queste funzionalità in un layout Web, dovete rasterizzare latabella o alcune delle sue celle:

• Per rasterizzare un’intera tabella, scegliete Oggetti Þ Modifica e selezionateConverti tabella in immagine all’esportazione. Per informazioni sulleopzioni di questa scheda, vedere “Utilizzo degli elementi grafici” più indietroin questo capitolo.

• Per rasterizzare una singola cella, selezionate la cella con lo strumentoContenuto; scegliete Oggetti Þ Modifica; fate clic sulla scheda Cella;e selezionate Converti la cella in immagine all’esportazione.

Se una tabella viene impostata per l’esportazione come un’immagine, tutte lesue celle verranno incorporate nell’immagine. Non potete esportare le celleindividualmente come contenuto HTML.

Le celle immagine e le celle con un contenuto di tipo Nessuno verranno automa-ticamente esportate come immagini: quando questo tipo di celle è selezionato,l’opzione Converti celle in immagine all’esportazione (finestra di dialogoModifica) non è disponibile.

Quando create una tabella in un layout Web, l’area di delimitazione della tabellaha un aspetto tridimensionale, esattamente come le tabelle create in HTML.

TABELLE DEI LAYOUT WEB

106 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 145: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

META TAG

I meta tag contengono informazioni sulle pagine Web. Non vengonovisualizzati in un browser Web ma l’aggiunta di meta tag al vostro layoutWeb può semplificare l’indicizzazione delle vostre pagine da parte dei motoridi ricerca.

NOZIONI DI BASE SUI META TAGI meta tag consistono in tre parti diverse:

• Tag: Indica il tipo di meta tag. Questo è normalmente impostato su “nome”o su “http-equiv.”

• Nome: Indica il nome del meta tag. Sono disponibili diversi gruppi di nomiper diversi tipi di meta tag.

• Contenuto: Questa è l’essenza del meta tag, contenente un elenco di valoriseparati da virgola.

Come detto prima, i meta tag possono essere di due tipi diversi:

• I meta tag del tipo nome (Tag = “name”) offrono agli utenti Web e ai motoridi ricerca informazioni sulla pagina. Potete specificare i vostri meta tag per ilnome oppure potete scegliere tra i meta tag standard seguenti, relativi alnome: author, copyright, description, distribution, generator, keywords,resource-type, revisit-after e robots.

• I meta tag del tipo http-equiv (Tag = “http-equiv”) vi consentono di istruire ilbrowser ad eseguire determinate azioni quando visualizzano le pagine, come adesempio caching, rigenerazione dello schermo e visualizzazione della pagina inuna determinata lingua. Potete specificare i vostri meta tag http-equiv specificioppure potete scegliere tra i meta tag http-equiv standard seguenti: charset,cache-control, content-language, refresh e set cookie.

Per ulteriori informazioni sui meta tag specifici e sui loro valori, consultatequalsiasi tipo di documentazione relativa a HTML.

Alcuni meta tag elencati sopra potrebbero richiedere una modifica del contenutodel documento HTML in un editor di testo per accertare che le informazionio le azioni dei meta tag vengano correttamente interpretate.

GESTIONE DEI META TAGI meta tag vengono memorizzati in set di meta tag. Potete associare dei set dimeta tag a una pagina del layout Web e quando quella pagina viene esportatacome HTML, la pagina esportata includerà tutti i meta tag del set.

META TAG

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 107

Page 146: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Il meta tag è un elemento HTML, come ad esempio <title> oppure <body>.I meta tag utilizzati più di frequente hanno due attributi: name e content.L’attributo name identifica un tipo di meta tag mentre l’attributo contentinclude i valori specifici del meta tag.

Potete usare un’ampia varietà di meta tag. Due dei meta tag utilizzati più difrequente sono tuttavia i seguenti:

• <meta name="description">: L’attributo content per questo meta tag vieneletto e visualizzato da alcuni motori di ricerca.

• <meta name="description">: L’attributo content per questo meta tag vieneutilizzato da alcuni motori di ricerca per agevolare la classificazione delle paginee potrebbe anche venire usato nelle ricerche di parole chiave.

CREAZIONE DI UN SET DI META TAGPer creare un set di meta tag, procedete come segue:

1 Scegliete Comp./Modifica Þ Meta Tag Viene visualizzata la finestra di dialogoMeta Tag.

2 Fate clic su Nuovo. Viene visualizzata la finestra di dialogo Modifica set dimeta tag.

3 Immettete un nome per il set di meta tag nel campo Nome.

4 Fate clic su Aggiungi. Viene visualizzata la finestra di dialogoNuovo meta tag.

5 Utilizzate i controlli disponibili nella finestra di dialogo per configurare il nuovometa tag nel modo seguente:

• Utilizzate il menu a comparsa Meta Tag per scegliere un tipo di attributo peril meta tag o immettete un attributo nel campo Meta Tag.

• Utilizzate il menu a comparsa e il campo Nome per specificare un valore daassociare al tipo di attributo dei meta tag selezionato nel campo Meta Tag.

• Immettete il contenuto del meta tag nel campo Contenuto. Ciascun elementodel contenuto immesso nel campo Contenuto dovrebbe essere separatodall’elemento successivo con una virgola.

6 Fate clic su OK per salvare il nuovo meta tag.

7 Quando avete aggiunto tutti i meta tag desiderati, fate clic su OK per chiuderela finestra di dialogo Modifica set di meta tag.

8 Fate clic su Salva per salvare le modifiche e per chiudere la finestra di dialogoMeta Tag.

META TAG

108 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 147: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Potete gestire i set di meta tag dalla finestra di dialogo Meta tag.

Potete anche usare la finestra di dialogo Meta Tag per modificare, duplicare,eliminare e aggiungere set di meta tag.

Per creare un set di meta tag di default che può venire riutilizzato e persona-lizzato per ciascun progetto Web, create un set di meta tag mentre nessunprogetto è aperto.

SPECIFICA DI UN SET DI META TAG PER UNA PAGINA WEBPer associare un set di meta tag a una pagina Web, scegliete Pagina Þ

Proprietà della pagina; scegliete un set di meta tag dal menu a comparsaSet di meta tag e fate quindi clic su OK.

ANTEPRIMA DELLE PAGINE WEB

I layout Web possono apparire diversi in QuarkXPress da come appaiono inun browser Web. Potrebbero anche venire visualizzati in modo diverso neivari browser Web o perfino nello stesso browser ma su piattaforme diverse.Fortunatamente, QuarkXPress rende molto semplice la visualizzazione inanteprima di una pagina HTML nel browser di vostra scelta, prima diesportare il file.

ANTEPRIMA DEL LAYOUT WEB ATTIVOSono disponibili due metodi per visualizzare il layout Web attivo in undato browser:

• Fate clic sul pulsante Anteprima HTML nell’area inferiore della finestradel documento.

• Scegliete un’opzione dal menu a comparsa Anteprima HTML nell’area inferioredella finestra del documento.

META TAG

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 109

Page 148: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

SPECIFICA DI ALTRI BROWSER PER LA VISUALIZZAZIONEIN ANTEPRIMAQuando installate QuarkXPress, il browser HTML di default del vostro computerviene automaticamente selezionato per visualizzare i layout Web. Potete specifi-care altri browser HTML per renderli disponibili in un menu a comparsa nell’areainferiore della finestra del documento, consentendovi così di visualizzare in ante-prima le vostre pagine Web con diversi browser. Per creare un elenco di browserper la visualizzazione in anteprima delle pagine Web, procedete come segue:

1 Aprite la finestra di dialogo Preferenze (QuarkXPress/ menu Modifica) e fateclic su Browser nell’elenco a sinistra per visualizzare il riquadro Browser.

2 Fate clic su Aggiungi per visualizzare la finestra di dialogo Seleziona browser.

3 Navigate a un browser Web, selezionatelo nell’elenco e fate quindi clic su Apri.Il browser viene aggiunto all’elenco di browser visualizzato nel riquadro Browser.

4 Se volete che questo browser diventi il browser di default per la visualizzazionein anteprima dei layout Web di QuarkXPress, fate clic nella colonna sinistra delbrowser che avete appena aggiunto e accertatevi che appaia un segno di spuntain quella colonna.

5 Fate clic su OK.

ESPORTAZIONE DI PAGINE WEB

Potete creare delle pagine Web di forte impatto visivo utilizzando le funzio-nalità dei layout Web di QuarkXPress. Prima di poter rendere le pagine Webdisponibili al mondo intero, dovete tuttavia esportare il layout Web in unformato HTML.

PREPARAZIONE DELL’ESPORTAZIONEPrima di esportare una pagina, procedete come segue:

1 Visualizzate il riquadro Layout Web Þ Generale della finestra di dialogoPreferenze (QuarkXPress/ menu Modifica).

2 Per indicare dove esportare i file, immettete un percorso a una directory delvostro sistema di file nel campo Directory principale del sito oppure fate clicsu Seleziona/Sfoglia per trovare manualmente la cartella di destinazione.

3 Quando esportate un layout Web, i file immagine che accompagnano la paginao le pagine HTML vengono automaticamente collocati in una sotto directorydella Directory principale del sito. Per indicare il nome di questa sottodirectory,immettete un valore nel campo Directory di esportazione immagini.

4 Visualizzate in anteprima il layout per accertarvi che abbia l’aspetto visivoprevisto (vedere “Anteprima delle pagine Web” più indietro in questo capitolo).

ANTEPRIMA DELLE PAGINE WEB

110 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 149: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

ESPORTAZIONE DI UNA PAGINA WEBPer esportare un layout Web attivo come una pagina HTML, procedetecome segue:

1 Scegliete Archivio/File Þ Esporta Þ Layout come HTML, Layout comeXHTML 1.1 oppure Layout come XSLT 1.0. Viene visualizzata la finestra didialogo Esporta HTML.

Utilizzate la finestra di dialogo Esporta HTML per scegliere un’opzione diformattazione per i layout Web esportati.

2 Navigate alla cartella dove volete memorizzare i file esportati. Questa nondeve necessariamente essere la stessa cartella specificata nel campo Directoryprincipale del sito del riquadro Layout Web Þ Generale della finestra didialogo Preferenze (QuarkXPress/menu Modifica).

3 Scegliete un’opzione del menu a comparsa Esporta come.

• HTML: Esportate la pagina nel formato HTML 4.0 Transitional Questa è unavalida opzione per una massima compatibilità con i browser esistenti.

• XHTML 1.1: Esportate la pagina nel formato HTML 1.1 Scegliete questa opzionese volete aderire al formato XHTML 1.1 e creare un file HTML che sia anche unfile XML. Tenete presente che questo formato non è supportato al momentoda tutti i browser.

• XSLT: Genera trasformazioni XSL in un file XSL contenente nodi XML. Questetrasformazioni XSL, quando applicate a XML utilizzando un processore XSLT,possono produrre un file HTML (compatibile XHTML 1.1) che visualizza i datiXML nella finestra del vostro browser Web.

ESPORTAZIONE DI PAGINE WEB

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 111

Page 150: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

4 Immettete un range di pagine nel campo Pagine oppure scegliete un’opzionedal menu a comparsa Pagine.

5 Scegliete un’opzione del menu a comparsa Tipo di codifica.

• Se state esportando una pagina contenente caratteri con molteplici codifiche(come ad esempio diverse lingue con font di diverse lingue) scegliete Unicode(UTFx). Questa opzione conserva le codifiche dei caratteri del vostro layout,con una più alta probabilità che i caratteri vengano visualizzati correttamentein un browser che supporta Unicode.

• Se state esportando una pagina che usa soltanto un tipo di codifica (come adesempio una lingua con font di una sola lingua), scegliete la codifica corri-spondente dal menu a comparsa. Il vostro testo dovrebbe venire visualizzatocorrettamente in qualunque browser che supporti quel tipo di codifica.

6 Selezionate File CSS esterno per specificare che le informazioni sullo stile dellayout Web esportato verranno memorizzate come un file CSS (CascadingStyle Sheet) nella cartella di esportazione. Un file CSS contiene informazionidi stile utilizzate dal browser per visualizzare file HTML. Selezionando questaopzione, generate un file CSS singolo che regola la formattazione di tutte lepagine nel sito esportato. Ciò facilita l’aggiornamento della formattazione delsito in un secondo tempo.

7 Selezionate Lancia il browser per visualizzare la prima pagina esportata nelvostro browser di default.

8 Fate clic su Esporta.

Quando siete pronti a rendere i vostri file HTML disponibili in Internet oIntranet, ricordate che tutti i file devono usare lo stesso percorso di file; inaltre parole, i file devono trovarsi nella stessa posizione (in rapporto uno conl’altro) quando li rendete disponibili su Internet o Intranet. Se spostate i fileo se assegnate loro un nome diverso, potrebbero verificarsi errori o alcunicollegamenti potrebbero rompersi.

ESPORTAZIONE DI PAGINE WEB

112 | CAPITOLO 3: LAYOUT WEB

Page 151: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

FILE CREATI ALL’ESPORTAZIONEQuando esportate un layout Web in formato HTML, si genera quanto segue:

• Un file HTML, XHTML o XSL per ciascuna pagine del layout Web. A ciascunapagina viene assegnato un nome basato sul nome di quella pagina nella paletteLayout della pagina.

• Una cartella “immagine” contenente file di immagine per tutti gli elementigrafici nonché le finestre di testo raster del layout. I nomi di questi file sono glistessi dei nomi delle immagini d’origine, se possibile; se le immagini sono stateincollate nelle finestre immagini anziché essere importate, vengono utilizzatinomi di default. Per default, le immagini vengono esportate in formato JPEGma potete ignorare questa impostazione di default, selezionare l’immagine equindi utilizzare i controlli della scheda Esporta della finestra di dialogoModifica (menu Oggetti).

• Un file CSS se selezionate File CSS esterno dalla finestra di dialogo EsportaHTML. Se utilizzate questa opzione, tutti i file HTML esportati dal layout Webvengono collegati a un file CSS singolo per la formattazione del loro testorendendo in tal modo più semplice apportare modifiche globali di stile.

ESPORTAZIONE DI PAGINE WEB

CAPITOLO 3: LAYOUT WEB | 113

Page 152: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Capitolo 4: LivelliLa funzionalità dei livelli è in pratica uno dei molti modi in cui QuarkXPress

facilita la gestione di diversi documenti con correlazione di contenuto. Potete

utilizzare i livelli per abbinare, in un unico layout, molteplici versioni di un

contenuto in diverse lingue, potete isolare e stampare parti specifiche di una

pagina mediante una sola operazione ed altro ancora.

NOZIONI GENERALI SUI LIVELLI

I livelli di QuarkXPress sono come sovrapposizioni trasparenti che coprono lepagine di un layout. Potete mettere qualsiasi cosa su un livello, incluso finestreimmagine, finestre di testi, linee, tabelle oggetti interattivi e qualsiasi altro tipodi elemento della pagina di QuarkXPress.

I livelli sono utili per diversi motivi:

• Potete immettere diverse traduzioni di un documento su diversi livelli e quinditenere memorizzate in un singolo layout tutte le versioni tradotte del documento.Quando stampate il layout, potete nascondere tutti i livelli ad eccezione di quelloche contiene la lingua che volete stampare.

• Potete immettere diverse versioni di un design su vari livelli in modo da poterfacilmente passare da una versione all’altra del design quando si fa, ad esempio,una presentazione per il cliente.

• Potete anche usare la funzione di protezione dei livelli per impedire che deter-minate modifiche vengano applicate a dei livelli contenenti elementi dellapagina che non volete alterare. Ad esempio, se volete stampare su una cartaprestampata con un’intestazione e un’immagine grafica di sfondo, potete inclu-dere sia l’intestazione che l’immagine su un dato livello, valutare l’effetto visivoglobale di una pagina stampata e quindi applicare a quel livello la funzione diprotezione e saltarlo interamente durante la stampa.

Se avete già utilizzato applicazioni di gestione dell’immagine come ad esempioAdobe Photoshop e Macromedia® Fireworks®, avrete probabilmente già acqui-sito dimestichezza con il concetto dei livelli. I livelli hanno tuttavia alcuneimplicazioni in QuarkXPress che non hanno in altri programmi digestione dell’immagine:

• Anche se un livello è visualizzato in primo piano, potete fate clic su un’areavuota di quel livello e selezionare oggetti posti sui livelli sottostanti senzadover manualmente attivare i rispettivi livelli.

NOZIONI GENERALI SUI LIVELLI

114 | CAPITOLO 4: LIVELLI

Page 153: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Ogni pagina del layout di QuarkXPress comprende tutti i livelli anziché soltantolivelli specifici di una determinata pagina o documento disteso. Ciò facilita lagestione dell’aspetto visivo di ciascuna pagina di un layout composto damolte pagine.

• Il testo di un livello più sottostante può circondare gli oggetti di unlivello sovrastante.

LIVELLI IN AZIONEDiamo ora un’occhiata ai livelli in azione. Supponiamo che Tia debba produrrediverse versioni di una circolare che include una serie di prezzi e di indirizzispecifici di determinati mercati. Tia ha anche bisogno di inviare il progettoQuarkXPress contenente la circolare, a diverse persone per l’approvazione,prima di finalizzare il documento.

Per il primo ciclo di approvazione del layout, e quindi prima di aggiungerei dati di specifiche località, Tia crea un “livello di commenti” non stampabilee invia il progetto alle persone che fanno parte del suo gruppo di lavoro. Anzichésegnare la copia stampata e aggiungere note al layout vero e proprio, i revisoriimmettono le loro note nel livello non stampabile riservato per i commenti.

Quando il progetto ha completato il ciclo di revisione, Tia scorre le noteimmesse nel livello dei commenti, nascondendole e visualizzandole secondo lenecessità in modo da poter apportare le corrette modifiche ai livelli sottostanti.Una volta che tutti i commenti sono stati considerati, Tia può eliminare quellivello o può salvarlo e tenerlo come copia di riferimento.

Una volta finalizzato e approvato il layout iniziale, Tia crea un livello per ciascunmercato, in modo che ognuno di essi riporti soltanto prezzi e informazionispecifiche. Quando è il momento di raccogliere i file per l’output, Tia visualizzail livello di ogni mercato e raccoglie i rispettivi file ripetendo questo processoper ciascun livello.

UTILIZZO DEI LIVELLI

La palette Livelli costituisce il punto di gestione centrale di tutti i livelli Con unsemplice clic in questa palette potete nascondere o mostrare i livelli, o poteteapplicarvi o eliminare la protezione. Potete usare questa palette anche perspecificare il livello che volete attivare (ossia quello in cui volete creare deinuovi oggetti), potete riorganizzare l’ordine di sovrapposizione dei livelli,unificare due livelli e spostare gli oggetti da un livello a un altro.

Ciascun livello che create dispone dei propri colori campione nella palette Livelli.Quando create un oggetto su un dato livello, la finestra di delimitazione e lemaniglie dell’oggetto assumono il colore di quel livello.

NOZIONI GENERALI SUI LIVELLI

CAPITOLO 4: LIVELLI | 115

Page 154: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Per visualizzare la palette Livelli, scegliete Visualizza Þ Livelli.

Potete gestire i livelli dalla palette Livelli.

Ciascun layout ha un livello di Default. Potete aggiungere e rimuovere oggettidal layout di default ma non potete eliminare il livello di Default. Quando apriteun layout che è stato creato con una versione di QuarkXPress precedente allaversione 5, tutti gli oggetti appaiono nel layout di Default.

Un layout può contenere fino a 256 livelli, incluso il livello di Default.

CREAZIONE DI UN LIVELLOPer creare un livello, fate clic sul pulsante Nuovo livello della palette Livelli.Il nuovo livello viene aggiunto alla palette Livelli, in posizione sovrastanterispetto al livello attivo. Il nuovo livello è attivo per default ossia tutti i nuovioggetti che create vengono posti su quel livello.

SELEZIONE DEI LIVELLIIl livello attivo è identificabile nella palette Livelli dall’icona Modifica . Il livelloattivo è il livello dove viene posto ogni oggetto che create. Si può definire illivello attivo in due modi diversi:

• Facendo clic sul nome del livello nella palette Livelli.

• Selezionando un singolo oggetto della pagina. Il livello di quell’oggetto diventaautomaticamente il livello attivo.

Può essere attivo soltanto un livello per volta (anche se selezionate contempo-raneamente oggetti posti su più di un livello). Potete tuttavia selezionare piùdi livello per volta (se ad esempio volete unificare due livelli). Per selezionarepiù di un livello, eseguite una delle seguenti operazioni:

• Selezionate degli oggetti posti su più di un livello (ad esempio, selezionando tuttigli oggetti di una pagina).

• Per selezionare livelli consecutivi dalla palette, premete Maiusc. mentre fate clicsul primo e sull’ultimo livello del gruppo di livelli che volete selezionare.

• Per selezionare livelli non consecutivi dalla palette, premete il tasto Mela/Ctrlmentre fate clic sui livelli che volete selezionare.

Per deselezionare un livello dopo aver selezionato diversi livelli, premete il tastoMela/Ctrl e fate clic sul livello che volete deselezionare.

UTILIZZO DEI LIVELLI

116 | CAPITOLO 4: LIVELLI

Page 155: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

LIVELLI VISUALIZZATI E NASCOSTILa colonna Visibile della palette Livelli consente di definire i livelli che voletevisualizzare in un dato momento. Quando l’icona Visibile viene visualizzatanella colonna Visibile, significa che un livello è visibile.

• Per visualizzare o nascondere un livello, fate clic sull’icona Visibile a sinistra delnome del livello. Potete anche fare doppio clic su un livello per visualizzare lafinestra di dialogo Attributi, selezionare o deselezionare Visibile dalla finestradi dialogo e fare quindi clic su OK.

• Per visualizzare o nascondere simultaneamente tutti i livelli di un layout, sele-zionate il nome di un livello e scegliete quindi Mostra tutti i livelli o Nasconditutti i livelli dal menu della palette Livelli.

• Per nascondere tutti i livelli ad eccezione del livello attivo, selezionate il nomedel livello che volete mantenere attivo e scegliete Nascondi gli altri livelli dalmenu della palette Livelli. In alternativa, potete premere il tasto Mela/Ctrlmentre fate clic sull’icona Visibile del livello che volete visualizzare; tutti glialtri livelli verranno nascosti.

• Per visualizzare tutti i livelli ad eccezione del livello attivo, scegliete Mostra glialtri livelli dal menu della palette Livelli.

Quando utilizzate la funzionalità Trova/Cambia, QuarkXPress conduce laricerca sia nei livelli nascosti che nei livelli visualizzati. Se si trova una corri-spondenza in un livello nascosto, QuarkXPress visualizza temporaneamentela finestra di testo o il percorso di testo nascosti.

Quando eseguite la verifica ortografica di un layout o di una storia, QuarkXPressconduce la ricerca in tutti i livelli del layout o della storia. Se trova una parolache potrebbe essere ortograficamente incorretta in un livello nascosto,QuarkXPress visualizza temporaneamente la finestra di testo o il percorso ditesto nascosti.

Quando un livello è nascosto, quel livello appare deselezionato per default nelriquadro Livelli della finestra di dialogo Stampa e conseguentemente non verràstampato (a meno che non facciate clic su di esso per selezionarlo manualmentedalla finestra di dialogo Stampa).

Quando create un oggetto su un livello nascosto, quell’oggetto rimane visibilefino a quando non lo deselezionate.

CREAZIONE DI OGGETTI SU UN LIVELLOPer creare un nuovo oggetto su un determinato livello, fate prima clic sul nomedel livello nella palette Livelli per attivarlo. Utilizzate quindi uno degli strumentidi creazione degli oggetti per creare un oggetto nel livello selezionato.

UTILIZZO DEI LIVELLI

CAPITOLO 4: LIVELLI | 117

Page 156: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

DETERMINAZIONE DEL LIVELLO SU CUI SI TROVA UN OGGETTOPer determinare il livello su cui si trova un determinato oggetto, potete eseguireuna delle due operazioni seguenti:

• Osservate la finestra di delimitazione dell’oggetto e le sue maniglie (potresteaver bisogno di scegliere Visualizza Þ Guide per visualizzarle). A ciascunlivello (ad eccezione del livello di Default) viene assegnato un campione dicolori esclusivo dalla palette Livelli e le finestre di delimitazione e le manigliedegli oggetti di quel livello vengono quindi disegnati assumendo il coloreassegnato al livello.

• Osservate la palette Livelli. Quando selezionate un oggetto di una pagina,l’icona Oggetti viene visualizzata nella palette Livelli, adiacente al nome dellivello contenente l’oggetto selezionato. Se selezionate molteplici oggetti postisu livelli diversi, l’icona Oggetti viene visualizzata accanto a ciascun livellocontenente un oggetto selezionato.

ELIMINAZIONE DEI LIVELLINon potete eliminare il livello di Default, ma potete eliminare qualsiasi altrolivello. Quando eliminate dei livelli, potete scegliere di eliminare gli oggetti deilivelli o spostare gli oggetti su un altro livello. Per eliminare un livello, procedetecome segue:

1 Nella palette Livelli, selezionate il livello o i livelli che volete eliminare.

2 Fate clic sul pulsante Elimina il livello / .

3 Se il livello che state eliminando contiene degli oggetti, viene visualizzata lafinestra di dialogo Elimina livello. Scegliete una delle opzioni seguenti:

• Se i livelli includono oggetti che volete eliminare, selezionate Elimina oggettidal livello(i) selezionato(i).

• Se i livelli includono oggetti che volete spostare a un altro livello, deselezionateElimina oggetti dal livello(i) selezionato(i) e scegliete un livello di destinazionedal menu a comparsa Sposta l’oggetto sul livello.

4 Fate clic su OK.

Per eliminare i livelli non utilizzati di un layout, scegliete Elimina i livellinon in uso dal menu della palette.

OPZIONI DI MODIFICA DEI LIVELLIPotete gestire i seguenti attributi, in relazione al livello selezionato, dalla finestradi dialogo Attributi:

• Nome: Il nome del livello visualizzato nella palette Livelli.

• Colore del livello: Il colore utilizzato per le finestre di delimitazione e per lemaniglie degli oggetti contenuti in quel livello.

• Visibile: Determina la visibilità o meno del livello in QuarkXPress.

UTILIZZO DEI LIVELLI

118 | CAPITOLO 4: LIVELLI

Page 157: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Impedisci l’output: Determina se il livello deve venire stampato quando sistampa il layout. Si può ignorare questa impostazione tramite le opzioni dellafinestra di dialogo Stampa.

• Protetti(e): Determina se si possono manipolare gli oggetti di questo layout.

• Mantieni scorrimento del testo: Determina se lo scorrimento del testo intornoa un oggetto di un livello nascosto va applicato ai livelli sottostanti

Per visualizzare la finestra di dialogo Attributi relativa ad un determinato livello,fate doppio clic sul nome del livello nella palette Livelli, oppure selezionato unnome dalla palette e scegliete Modifica livello dal menu della palette.

Potete gestire le opzioni dei livelli dalla finestra di dialogo Attributi.

Potete selezionare le impostazioni di default Visibile, Protetti(e),Impedisci l’output e Mantieni scorrimento del testo ed applicarleai nuovi livelli dai riquadri Livelli della finestra di dialogo Preferenze(menu QuarkXPress/Modifica).

SPOSTAMENTO DEGLI OGGETTI SU UN LIVELLO DIVERSOLa palette Livelli offre tre metodi per spostare degli oggetti su un livello diverso.Utilizzando lo strumento Oggetti, selezionate gli oggetti che volete spostare edeseguite quindi una delle operazioni seguenti:

• Fate clic sul pulsante Sposta l’oggetto sul livello , e scegliete quindi il livellodi destinazione nella finestra di dialogo Sposta oggetti.

• Trascinate l’icona Oggetti nel layout di destinazione.

• Tagliate gli oggetti dal livello corrente e incollateli nel livello di destinazione.

Per collocare la copia di un oggetto su un livello diverso, premete il tasto Mela/Ctrl durante il trascinamento dell’icona Oggetti nel livello di destinazionenella palette Livelli.

Potete spostare degli oggetti da una pagina master alle pagine del layout, spo-standoli dal livello di Default agli altri livelli, ma in questo caso gli oggettispostati non saranno più oggetti della pagina master.

UTILIZZO DEI LIVELLI

CAPITOLO 4: LIVELLI | 119

Page 158: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

MODIFICA DELL’ORDINE DI SOVRAPPOSIZIONE DEI LIVELLILa sovrapposizione di un livello su altri livelli funziona esattamente come perle pagine normali. Nell’ambito di un livello, ciascun elemento della pagina hauna posizione specifica nell’ordine di sovrapposizione (posizionamento degli ogg-etti in primo piano o in posizione sottostante all’interno di uno stesso livello).Quando si creano degli oggetti in un livello, i nuovi oggetti vengono posti difronte agli oggetti esistenti in quel particolare livello. Potete usare i comandiManda in fondo, Manda dietro, Porta in primo piano e Porta avanti (menuOggetti) per modificare l’ordine di sovrapposizione degli oggetti all’interno diun livello, ma tenete presente che questi comandi non spostano gli oggetti sualtri livelli Tuttavia il contenuto di un livello sovrastante viene visualizzatodavanti a qualsiasi contenuto di un livello sottostante.

Per modificare l’ordine di sovrapposizione dei livelli, trascinate un determinatolivello nella posizione desiderata, nella palette Livelli. (Il livello in primo pianonella palette Livelli, è anche il livello in primo piano del layout.)

LIVELLI E SCORRIMENTO DEL TESTOGli oggetti posti sui livelli seguono le regola di scorrimento del testo standarddi QuarkXPress: il testo può circondare soltanto gli oggetti che sono sovrastantirispetto al testo. Ad esempio, se disegnate una piccola finestra immaginenel centro di una colonna di testo, il testo per default circonderà lafinestra immagine.

QuarkXPress valuterà anche l’impostazione dell’opzione Tipo della schedaCirconda della finestra di dialogo Modifica (menu Oggetti) quando determinase far scorrere o meno il testo intorno agli oggetti.

Quando nascondete un livello, potete visualizzare o nascondere unoscorrimento del testo causato da oggetti di intralcio presenti in quellivello. Per default, lo scorrimento del testo forzato da oggetti nascostiviene mantenuto.

• Per nascondere lo scorrimento di un testo intorno a un oggetto causato daglioggetti di un livello nascosto, fate doppio clic sul livello nascosto dalla paletteLivelli per visualizzare la finestra di dialogo Attributi, deselezionate Mantieniscorrimento del testo e fate clic su OK.

• Per modificare l’impostazione di default dello scorrimento di un testo intornoa un oggetto, deselezionate Mantieni scorrimento del testo dal riquadro Livellidella finestra di dialogo Preferenze (QuarkXPress/menu Modifica).

UTILIZZO DEI LIVELLI

120 | CAPITOLO 4: LIVELLI

Page 159: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Il testo di un livello più sottostante può circondare gli oggetti di unlivello sovrastante.

DUPLICAZIONE DEI LIVELLIPer duplicare un livello, selezionate quel livello dalla palette Livelli e sceglieteDuplica livello dal menu della palette Livelli. Il nuovo livello duplicato vieneposto davanti al livello da cui è stata originato. Quando duplicate un livello,QuarkXPress duplica anche tutti gli elementi di quel livello, incluso il contenutodi ciascun oggetto.

UTILIZZO DEI LIVELLI

CAPITOLO 4: LIVELLI | 121

Page 160: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Se duplicate una storia associata alle finestre di testo collegate che sono stateposizionate su diversi livelli, osserverete quanto segue:

• Se duplicate il livello contenente la prima finestra della storia, tutto il testo diquella finestra, incluso il testo contenuto nelle finestre di testo ad essa collegateche completano la storia, viene duplicato. La prima finestra apparirà nel livelloduplicato e verrà visualizzato un simbolo di fuoriuscita del testo.

• Se duplicate un livello contenente una delle finestre nel mezzo della storia, tuttoil testo di quella finestra, incluso il testo contenuto nelle finestre di testo ad essacollegate che completano la storia, verrà duplicato. La finestra di mezzo appa-rirà nel livello duplicato e verrà visualizzato un simbolo di fuoriuscita del testo.Il testo contenuto nelle finestre precedenti della storia non verrà copiato nellivello duplicato.

• Se duplicate il livello contenente soltanto l’ultima finestra di una storia, soltantoil testo dell’ultima finestra e nessuna parte di testo contenuto nelle finestreprecedenti della storia, verrà copiata nel livello duplicato.

UNIFICAZIONE DI LIVELLI IN UN UNICO LIVELLOQuando unificate due o più livelli creando un unico livello, tutti gli oggetti deilivelli unificati si sposteranno nel nuovo livello. L’ordine di sovrapposizioneviene mantenuto nell’ambito di ogni livello e tra i diversi livelli unificati.Per unificare i livelli, procedete come segue:

1 Nella palette Livelli, selezionate i livelli che volete unificare.

2 Fate clic sul pulsante Unisci i livelli della palette Livelli. Viene visualizzatala finestra di dialogo Unisci i livelli.

3 Scegliete un livello di destinazione dal menu a comparsa Scegli il livellodi destinazione.

4 Fate clic su OK. Gli indicatori visivi degli oggetti unificati visualizzano il coloredel livello di destinazione dell’unificazione e i livelli selezionati per l’unificazionevengono eliminati.

I livelli non possono venire unificati se uno dei livelli è protetto.

Gli elementi della pagina possono venire unificati dal livello Default, ma illivello Default non verrà mai eliminato da un'operazione di unificazione.

I livelli incidono sulla modalità di visualizzazione e di stampa; potete quindiselezionare tutti gli attributi da applicare a ciascun livello prima di inviare illayout a un servizio per la stampa. Potete anche salvare una copia del layoute “appiattirla” unificando tutti i livelli nel livello di Default.

UTILIZZO DEI LIVELLI

122 | CAPITOLO 4: LIVELLI

Page 161: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

PROTEZIONE DEGLI OGGETTI NEI LIVELLIPer evitare l’applicazione di modifiche involontarie agli oggetti di un livello,potete usare la palette Livelli per proteggere l’intero livello.

La protezione dei livelli è indipendente dalla protezione degli oggetti. Gli oggettiprotetti tramite Oggetti Þ Protezione possono sempre essere selezionati emodificati; gli oggetti di un livello protetto non possono venire selezionati. Seproteggete l’oggetto di un livello usando Oggetti Þ Proteggi e quindi proteggeteed eliminate la protezione del livello, l’oggetto mantiene la protezione dopo chela protezione del livello è stata eliminata.

La colonna Proteggi della palette Livelli viene utilizzata per definire laprotezione dei livelli. Per proteggere i livelli, adottate uno dei metodi seguenti:

• Per proteggere o eliminare la protezione di un livello, fate clic sulla colonnaProteggi a sinistra del nome del livello. Potete anche fare doppio clic sul livelloper visualizzare la finestra di dialogo Attributi, selezionare o deselezionareProteggi e fare quindi clic su OK.

• Per proteggere tutti i livelli eccetto uno, premete il tasto Mela/Ctrl e fate clicsulla colonna Proteggi posta accanto al livello che volete modificare.

• Per proteggere tutti i livelli, scegliete Proteggi tutti i livelli dal menudella palette.

È possibile creare degli oggetti in un livello protetto.

UTILIZZO DELLE PAGINE MASTER CON I LIVELLIGli oggetti posti sulle pagine master risiedono nel livello di Default dellepagine del layout. Riguardo ai livelli, gli oggetti della pagina master hannole caratteristiche seguenti:

• Se applicate una pagina master a una pagina del layout, gli oggetti della paginamaster incideranno soltanto sul livello di Default della pagina del layout.

• Gli oggetti aggiunti a una pagina master vengono posti dietro gli oggettiaggiunti al livello di Default di una pagina del layout.

• Gli oggetti di una pagina master che risiedono nel livello di Default, possonovenire spostati su un altro livello ma in questo caso non saranno più oggettidella pagina master.

La pagina master non può contenere livelli per cui quando visualizzate unapagina master, la palette Livelli diventa automaticamente disattiva.

UTILIZZO DEI LIVELLI

CAPITOLO 4: LIVELLI | 123

Page 162: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

SOPPRESSIONE DELLA STAMPA DEI LIVELLICosì come si può sopprimere la stampa di oggetti, come ad esempio dellefinestre immagine tramite la finestra di dialogo Modifica, potete sopprimereanche la stampa dei livelli. Per sopprimere la stampa di un livello, fate doppioclic su quel livello nella palette Livelli. Nella finestra di dialogo Attributi,selezionate Impedisci l’output e fate quindi clic su OK.

Quando Impedisci l’output è selezionato per un dato livello, quel livello apparedeselezionato per default nel riquadro Livelli della finestra di dialogo Stampae conseguentemente quel livello non verrà stampato (a meno che non facciateclic su di esso per selezionarlo manualmente nella finestra di dialogo Stampa).

La finestra di dialogo Stampa offre impostazioni di gestione della stampa dei layout.

Per modificare l’impostazione di default della stampa di nuovi livelli, selezionateImpedisci l’output dal riquadro Livelli della finestra di dialogo Preferenze(QuarkXPress/menu Modifica).

L’impostazione Impedisci l’output applicata a un livello è indipendente daImpedisci l’output e dai controlli di Impedisci l’output dell’immagine dellafinestra di dialogo Modifica (menu Oggetti).

UTILIZZO DEI LIVELLI

124 | CAPITOLO 4: LIVELLI

Page 163: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Capitolo 5: Testo e tipografiaPer modificare un testo e ottimizzare la tipografia applicata alla pagina, è

necessario poter accedere alle numerose opzioni disponibili e essere in grado

di vedere i risultati del proprio lavoro sullo schermo. Per ottimizzare l’aspetto

del testo e la gestione dei caratteri, QuarkXPress 7 supporta ora Unicode e

OpenType, include una palette Glifi che consente di accedere a tutti i caratteri

di una data font, offre opzioni di menu per l’accesso a caratteri speciali e ha

aggiunto varie funzionalità sviluppate ai fini della massima convenienza, di

un miglioramento della visualizzazione e un’ottimizzazione dei caratteri.

Per poter usare la palette Glifi dovete avere il software GlyphPalette XTensionsattivato, come da impostazione di default.

UTILIZZO DELLE FONT OPENTYPE

OpenType è un formato di font cross-platform sviluppato da Adobe e daMicrosoft che supporta set di caratteri e glifi di grandi dimensioni che includonospesso frazioni, legature discrezionali, numerali di “vecchio stile” (Old Style)ed altro ancora. Potete attivare le font OpenType tramite il sistema operativoo un programma di gestione di font, in modo analogo alle altre font.

Come siete abituati a fare in QuarkXPress, potete selezionare una font OpenTypedal menu Font. Quando il testo contiene una font OpenType, potete accederealle opzioni relative ai vari stili incorporati nella font tramite la paletteMisure (menu Windows) e la finestra di dialogo Attributi carattere (Stile Þ

Carattere). OpenType sta diventando rapidamente il formato di font preferitoin QuarkXPress per l’editoria professionale in quanto previene ricorrimenti deltesto nel passaggio da una piattaforma all’altra.

REVISIONE DEGLI STILI DELLE FONT OPENTYPEÈ importante tenere presente, riguardo agli stili OpenType, come ad esempiofrazioni e legature, che non tutti gli stili sono disponibili in tutte le fontOpenType, in effetti pochissime font OpenType offrono tutte le opzioni di stiledescritte in questo capitolo. Se iniziate a lavorare su un progetto che potrebbetrarre vantaggio dalle funzionalità di OpenType, potete acquistare una fontOpenType dai siti Web di molti sviluppatori di font. Se avete bisogno di qual-cosa di particolare, accertatevi di valutare tutti i glifi e le opzioni disponibili

UTILIZZO DELLE FONT OPENTYPE

CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA | 125

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prima di acquistare una font. Alcune font OpenType sono semplicemente fontPostScript Type 1 convertite in un formato OpenType senza l’inclusione dellenuove funzionalità. Altre font OpenType offrono molti caratteri speciali efunzionalità. Come con altre font, le font OpenType possono inoltre venirecontinuamente aggiornate con un’eventuale aggiunta di nuove funzionalità.

NOZIONI GENERALI SUGLI STILI OPENTYPEQuarkXPress 7 consente di accedere agli stili OpenType che potrebbero o nonpotrebbero essere disponibili in una data font. Se vi serve qualcosa di specifico,vogliamo ricordarvi ancora di valutare le opzioni disponibili quando acquistatedelle font OpenType. QuarkXPress non può offrire accesso agli stili OpenStylenon disponibili in una determinata font. Potete usare anche la palette Glifi(menu Finestra) per valutare le opzioni disponibili per una determinata font.Tenete presente che quando applicate questi “stili”, i caratteri vengono visua-lizzati come glifi diversi nella font. Non dimenticate inoltre che gli stili acui accedete tramite OpenType sono il risultato di una decisione del designerdel carattere, non di QuarkXPress.

CARATTERI E GLIFIUna corretta comprensione della differenza tra caratteri e glifi aiuta sicuramentenella comprensione di come funzionano gli stili OpenType. Il carattere è unelemento della lingua scritta — lettere maiuscole, lettere minuscole, numeralie punteggiatura sono tutti caratteri. Il glifo è in pratica un’immagine che rap-presenta un carattere, possibilmente in diverse forme. Ad esempio il numerale 1è un carattere, mentre il numerale 1 in “vecchio stile”, è un glifo. Un altroesempio potrebbe essere una “f” e una “i” adiacenti, che sono caratteri, mentreuna legatura “fi” è un glifo.

Non esiste tuttavia sempre una relazione, da uno a uno, tra caratteri e glifi. Inalcuni casi, tre caratteri (come ad esempio 1, il segno “/” e un 2) costituisconoun glifo a frazione (1⁄2). Oppure un carattere potrebbe essere rappresentato da treglifi (ad esempio, tre diversi simboli di congiunzione) Utilizzando QuarkXPress,potete selezionare singoli caratteri ai fini della formattazione e revisione deitesti, indipendentemente dai glifi utilizzati.

DEFINIZIONE DI STILEGli stili OpenType a cui si può accedere tramite la palette Misure e la finestradi dialogo Attributi carattere (menu Stile Þ Carattere) vengono definiticome segue:

• Legature standard: Legature comuni, definite dal designer della font.Solitamente, le legature standard includono come minimo le coppie dicaratteri fi e fl e a volte le coppie ff, ffi e ffl. Alcuni stili possono ancheincludere altre sequenze di caratteri come ad esempio fi e ffi.

• Legature discrezionali: Sono costituite da legature particolari, come ad esempioct, sp, st e fh, raramente incluse nelle font.

• Ordinali: I glifi di tipo apice per gli ordinali come ad esempio 1º, 2º e 3º, ecc.

UTILIZZO DELLE FONT OPENTYPE

126 | CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA

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• Alternative di titoli: Solitamente tutte le lettere maiuscole create per titoli didimensioni più grandi.

• Tutto minuscolo: Versioni più piccole delle lettere maiuscole utilizzate sia perlettere maiuscole che minuscole.

• Frazioni: Specifici glifi per frazioni. Questi includono solitamente almeno 1⁄2, 1⁄4,e 3⁄4 e a volte includono 1⁄3, 2⁄3, 1⁄8, 3⁄8, 5⁄8 e 7⁄8. Alcuni stili offrono anche la possibilitàdi costruire frazioni. [typesetter: use real fraction characters here if possible]

• Lettere ornate: Caratteri ornati caratterizzati da tratti lunghi. I caratteri ornatisono solitamente disponibili in font script o nella versione in corsivo di unafont, ma potrebbero essere disponibili anche in altre font.

• Maiuscoletto: Lettere maiuscole utilizzate in dimensioni più piccole per lelettere minuscole soltanto. I caratteri di dimensioni maiuscole rimangono neiglifi standard.

• Alternative contestuali: Legature e glifi alternativi che sostituisconocombinazioni specifiche di lettere per un aspetto più naturale.

• Contorno tabulare: Numerali con la stessa altezza delle maiuscole e la stessalarghezza una rispetto all’altra.

• OldStyle proporzionale: Numerali di altezza e larghezza variabili, appropriatiper l’uso con un testo in lettere minuscole.

• Contorno proporzionale: Numerali con la stessa altezza delle lettere maiuscolee con larghezza diversa in base al design specifico del numerale.

• OldStyle tabulare: Numerali di altezza variabile e di pari larghezza unorispetto all’altro.

• Apice: Lettere e numerali più piccoli e rialzati rispetto alla linea di base.

• Pedice: Lettere e numerali più piccoli e abbassati rispetto alla linea di base.

• Numeratore: Il numerale superiore di una frazione.

• Denominatore: Il numerale inferiore di una frazione.

UNIFORMITÀ DIMENSIONALE DELLE FRAZIONIQuando lavorate con le frazioni, avete svariate opzioni per la loro creazione epotete eseguire le operazioni seguenti:

• Utilizzare le opzioni Frazioni, Numeratore e Denominatore nellefont OpenType.

• Utilizzare il comando Crea frazione (Stile Þ Tipo di stile) in QuarkXPress

• Formattare manualmente le frazioni

• Utilizzare una font creata in modo specifico per le frazioni

Se utilizzate una varietà di frazioni in un layout, l’uniformità dei caratteri èestremamente importante. Un uso combinato di diversi tipi di frazioni puòcomportare l’acquisizione di risultati non uniformi. È consigliabile definire itipi di frazione che servono e determinare quindi l’opzione di creazione difrazione più adeguata.

UTILIZZO DELLE FONT OPENTYPE

CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA | 127

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In questo esempio, utilizzando caratteri Myriad Pro, potete vedere come la com-binazione di frazioni formattate in modo diverso non è una soluzione valida. Laprima frazione è stata creata con il tipo di stile Crea frazione di QuarkXPress(menu Stile) La seconda è stata formattata con gli stili OpenType Numeratore eDenominatore nella font. (Entrambe le frazioni utilizzano il segno “/ ” anziché labarra rovesciata.) La terza frazione, la più attraente delle tre, è il glifo della font.Mentre 1⁄2 è un esempio semplice, se state utilizzando frazioni come 3⁄16 e 1⁄8, avetebisogno di trovare una font con glifi specifici oppure scegliere un’altra opzione dicreazione della frazione.

UTILIZZO DI ALTERNATIVEAlcune font OpenType includono variazioni di glifi specifici e includono pos-sibilmente Forme storiche, Ornamenti, Zero barrato e Alternative stilistiche.Potete visualizzare queste variazioni nella palette Glifi (menu Window) facendoclic sulla cella di un glifo che contiene una casella nell’angolo inferiore destro.Potete inoltre scegliere opzioni dal menu Mostra della palette Glifi. Ad esem-pio, Alternative di selezione visualizza glifi alternativi per il primo carattereselezionato nel testo.

La palette Glifi visualizza un glifo alternativo per il carattere del dollaro nella fontPalatino Linotype®.

APPLICAZIONE DEGLI STILI OPENTYPEPotete applicare uno “stile” OpenType ai caratteri per visualizzare glifi diversi,creati specificatamente o riposizionati nell’ambito della font corrente. Ad esem-pio, potete applicare Frazioni per accedere a specifici glifi di frazioni anzichéformattare manualmente le frazioni mediante un ridimensionamento o ripo-sizionamento dei caratteri esistenti. Similarmente, l’applicazione di Legaturestandard utilizza i caratteri secondo le legature disponibili nella font. (Per ulte-riori informazioni al proposito, vedere la sezione successiva, “Utilizzo dellelegature”.) Potete applicare gli stili OpenType utilizzando la palette Misure, lafinestra di dialogo Attributi carattere (Stile Þ Carattere) oppure i fogli di stile.

UTILIZZO DELLE FONT OPENTYPE

128 | CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA

Page 167: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Potete applicare gli stili OpenType a un testo selezionato in una font qualunque,a prescindere dal fatto che la font supporti o meni questi stili. Ad esempio,potete applicare Frazioni a un testo in PostScript Helvetica. Se applicate inseguito la font OpenType a un testo che supporta Frazioni, lo stile OpenTypeentra in azione. Per ottenere i risultati migliori, applicate stili OpenType suppor-tati a un testo che ne ha effettivamente bisogno. In caso contrario, potrebberisultare una spaziatura inaspettata causata da stili conflittuali. L’applicazione diFrazioni, Numeratore e Denominatore in combinazione, ad esempio, non èun’alternativa valida.

UTILIZZO DELLA PALETTE MISUREPer applicare gli stili OpenType utilizzando la scheda Caratteri o Classico dellapalette Misure, procedete come segue:

1 Applicate una font OpenType al testo.

2 Evidenziate il testo d’interesse, come ad esempio una frazione.

3 Fate clic sul menu OpenType della palette Misure. Le opzioni visualizzatein parentesi quadre [Alternative di titolatura] non sono disponibili per lafont attiva.

4 Scegliete un’opzione disponibile dal menu OpenType, utilizzando come guidala sezione precedente, “Nozioni di base sugli stili OpenStyle”, Potete applicaremolti stili in abbinamento, sebbene alcuni di essi, come ad esempio Apice ePedice si escludano a vicenda.

Il menu OpenType della scheda Carattere della palette Misure; le opzioni inparentesi quadra non sono disponibili per la font attiva. (In questo caso, PalatinoLinotype non offre Ordinali, Tutto maiuscoletto, Lettere ornate, Alternativecontestuali, Contorno tabulare, Numeratore o Denominatore. Sebbene possaapparire che questa font supporti pochissimi stili OpenStyle, di fatto ne supportamolti in confronto con le altre font OpenType disponibili.

Fino a quando non acquisite familiarità con le opzioni disponibili nelle fontOpenType che utilizzate, è probabile che vi dobbiate sperimentare condiversi stili.

UTILIZZO DELLE FONT OPENTYPE

CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA | 129

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UTILIZZO DELLA FINESTRA DI DIALOGO ATTRIBUTI CARATTERE O DEIFOGLI STILEOltre ad accedere agli stili OpenType mediante la palette Misure, potete utiliz-zare la finestra di dialogo Attributi carattere (Stile Þ Carattere) e i riquadriModifica attributi del carattere (Comp./Modifica Þ Fogli stile) per definire ifogli stile dei caratteri e dei paragrafi. Fate clic sulla freccia adiacente a OpenTypeper visualizzare gli stili e utilizzate quindi le caselle di selezione per applicarli.Una casella di selezione che appare non disponibile o un’opzione di menu adiscesa in parentesi quadra indica uno stile di OpenType che la font correntenon supporta.

L’area OpenType della finestra di dialogo Attributi carattere (menu Stile); leopzioni non disponibili non sono incorporate nella font attiva.

UTILIZZO DELLE LEGATUREQuarkXPress 7 offre due metodi per l’uso delle legature: il metodo tradizionale eil metodo OpenType. Il metodo tradizionale, con il quale vengono implementatelegature standard come fi e fl delle font PostScript, è stato ampliato, al di làdelle preferenze, a un attributo di carattere che può venire applicato in modoselettivo. Il metodo OpenType, mediante il quale QuarkXPress accede allelegature standard e alle legature discrezionali incorporate nelle font, è l’altrometodo disponibile. Quando si applicano le legature, il metodo tradizionale eil metodo OpenType si escludono a vicenda. Le Character Preferences relativeal layout vengono tuttavia applicate ad entrambi i tipi di legature.

UTILIZZO DELLE FONT OPENTYPE

130 | CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA

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UTILIZZO DELLE LEGATURE NELLE FONT POSTSCRIPTLe legature nelle font PostScript, solitamente fi, fl, ffi e ffl, possono venire oraapplicate come un attributo di carattere utilizzando sia la versione Mac OS oWindows di QuarkXPress. Selezionate semplicemente il testo al quale voleteapplicare le legature e selezionate quindi Attiva legature della schedaCarattere disponibile nella palette Misure (menu Finestra). Potete inoltreselezionare Legature dalla finestra di dialogo Attributi carattere (menuStile Þ Carattere) e potete applicare legature mediante i fogli di stile delcarattere (Comp./Modifica). (Tenete presente che le legature erano stateincluse primariamente nelle font PostScript. Se una font TrueType includelegature, anche queste continueranno ad essere supportate.)

La casella di selezione Attiva legature della scheda Carattere della palette Misure viconsente di applicare legature nelle font PostScript o TrueType al testo evidenziato,

UTILIZZO DELLE LEGATURE NELLE FONT OPENTYPEQuando un testo viene formattato con una font OpenType, potete utilizzare ilset esteso delle legature di OpenType anziché le funzionalità di legature tradizion-ali di QuarkXPress. In questo caso, selezionate il testo e scegliete Legaturestandard dal menu OpenType della scheda Classico o Carattere della paletteMisure (menu Finestra). Verranno applicate legature come ad esempio fi, fl, ff,ffi, ffl, fj, ffj, e th se incorporate nella font. Potete inoltre scegliere Legaturediscrezionali per applicare altri tipi di legature come ad esempio sp, st, ct e fh.Se una o l’altra delle opzioni di legatura viene visualizzata in parentesi quadrasignifica che la font OpenType non supporta quelle funzionalità di legatura.

Con Zapfino Extra LTX, di Linotype potete vedere le legature standard e discre-zionali in azione. Nell’esempio della prima riga, non sono state usate legature.Nell’esempio della seconda riga, potete vedere legature discrezionali applicatealle lettere “st” di “First” e “first” e “th” e “ng” applicate a “things”. Poteteinfine vedere le legature standard per “fi” in “first”, ma osservate come la “f”sia diversa da quella della riga sopra.

Potete selezionare Legature standard e Legature discrezionali nell’areaOpenType della finestra di dialogo Attributi carattere (menu Stile Þ

Carattere) e nella finestra di dialogo Modifica fogli stile del carattere(Comp./Modifica Þ Fogli stile)

UTILIZZO DELLE FONT OPENTYPE

CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA | 131

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DEFINIZIONE DELLE PREFERENZE PER LE LEGATUREQuando applicate legature, tutti i caratteri per i quali esistono legature nellafont corrente le utilizzeranno in base alle Preferenze carattere definite peril layout. Nel riquadro Carattere della finestra di dialogo Preferenze(QuarkXPress/Modifica), le opzioni disponibili regolano la modalità diapplicazione delle legature. Nell’area Legature:

• Dividi sopra: Il valore immesso in questo campo specifica un valore di tracko kern sopra il quale le legature verranno divise. Al valore di default di 1, seapplicate un tracking al testo pari a +1 (1/200° di uno spazio em), le legatureritornano alle lettere standard.

• Non “ffi” o “ffl”: Selezionate questa casella per impedire l’applicazione dellelegature fi e fl in parole come ad esempio “ufficio” o “flanella” se queste legaturenon esistono nella font corrente. Tenete presente che molte font PostScript nonhanno legature ffi e ffl, ma la maggior parte delle font OpenType le includono.Questa opzione è deselezionata per default.

L’impostazione Non “ffi” o “ffl” viene applicata quando si lavora su documentio progetti che usano il metodo dello scorrimento del testo di QuarkXPress 6.5o versione precedente, in quanto il metodo di scorrimento del testo non sup-portava legature ffi e ffl nelle font PostScript. Per aggiornare lo scorrimentodel testo in un progetto approfittando della gestione estesa delle legature,vedere “Aggiornamento dei metodi di scorrimento del testo” più avanti inquesto capitolo.

L’area Legature del riquadro Carattere (QuarkXPress/Modifica Þ Preferenze Þ

Layout di stampa Þ Carattere) è dove potete regolare la modalità di applicazionedelle legature alle font.

DEFINIZIONE DEL KERN OPENTYPE PER I PROGETTIUna nuova opzione delle preferenze si riferisce alle font che includono le infor-mazioni di kern di OpenType sotto forma di tabelle GPOS (gliph positioningdata - dati di posizionamento dei glifi). Disponibile nella riquadro Generaledelle Preferenze del progetto (QuarkXPress/Modifica Þ Preferenze), l’opzioneUsa kern OpenType è selezionata per default per progetti creati in QuarkXPress.Per mantenere lo scorrimento del testo, Usa kern OpenType è deselezionato peri progetti creati in QuarkXPress 6.5 e precedenti. Questa funzionalità si riferisceanche a tutti i tipi di layout di un progetto ossia stampa, stampa o Web. Quandoil kern di OpenType è attivo, acquista priorità su ogni altro tipo di kern definitotramite Modifica la tabella di kern (menu Utilità) per quelle font. Potetetuttavia applicare manualmente più kern, se necessario.

UTILIZZO DELLE FONT OPENTYPE

132 | CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA

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SALVATAGGIO DEGLI STILI OPENTYPE COME “XPRESS TAGS”Quando si marca un testo con “XPress Tags” ai fini dell’importazione equando si esporta un testo in formato “XPress Tags”, tutti gli stili OpenTypesono supportati. L’intero elenco di “XPress Tags” è disponibile nel file diAiuto di QuarkXPress; potete inoltre visualizzare facilmente i codici che viservono selezionando il testo formattato e esportandolo come “XPress Tags”(Archivio/File Þ Salva il testo). Importate quindi il testo con l’opzioneInterpreta XPress Tags deselezionata nella finestra di dialogo Importa testo(Archivio/File). Questo approccio visualizzerà i codici di cui avete bisogno.

La prima riga di testo è in Palatino Linotype, con lo stile dei numeri ordinali su“No”, lo stile delle frazioni su “1/2” e le legature standard su “waffle”.

UTILIZZO DEI GLIFI

Il glifo è l’unità più piccola di una font — ogni lettera maiuscola, ad esempio,possiede il proprio glifo. Ciascuna lettera minuscola possiede anche un glifocosì come ogni segno di punteggiatura e ogni carattere speciale. Per accedere atutti i glifi di una font, specialmente una font OpenType che potrebbe includerecirca 65.000 glifi, avete bisogno di visualizzare l’intera mappa dei caratteri.QuarkXPress consente l’accesso alla mappa dei caratteri, tramite la paletteGlifi (menu Finestra) mediante la quale potete visualizzare tutti i glifi dellafont selezionata, visualizzare grassetto o corsivo, fare doppio clic su un glifoper inserire quel glifo nel testo e salvare i glifi preferiti per un rapido accesso.

La palette Glifi è altrettanto utile quando si tratta di trovare un glifo che si usaoccasionalmente, come ad esempio il pallino per indicare primo, secondo e terzoo una frazione 1/2, nonché per trovare glifi che si usano raramente, come adesempio il segno di cediglia sotto una “c”. Per i glifi che si usano spesso, lineeem, pallini di elenchi listati o alcuni tipi di lettere accentate, vale la pena ricor-dare e utilizzare i comandi da tastiera. (Alcuni software sviluppati da terzi, comead esempio applicazioni di gestione delle font, visualizzano a volte i comandida tastiera disponibili per ogni glifo di una font.)

UTILIZZO DELLE FONT OPENTYPE

CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA | 133

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VISUALIZZAZIONE DEI GLIFICome primo passo per trovare il glifo di cui avete bisogno, dovete accertarvi,tramite un’utilità del sistema o tramite un’applicazione di gestione delle font,che la font di cui avete bisogno sia attiva nel vostro sistema,. Se state cercandoun carattere insolito, come ad esempio certi segni diacritici o frazioni, è proba-bile che dobbiate usare una font OpenType che includa molti caratteri speciali.La maggior parte dei fornitori di font visualizzano, nel loro sito Web, una mappacompleta dei caratteri inclusi nelle font che vendono, in modo che gli utentipossano accertarsi che i caratteri di cui hanno bisogno esistano in quelladata font.

Per visualizzare i glifi di una font, procedete come segue:

1 Se la palette Glifi non è visualizzata, scegliete Finestra Þ Glifi.

2 Scegliete una font dal menu Font disponibile nell’angolo superiore sinistro.Potete anche digitare le prime lettere del nome della font fino a quando questonon viene riconosciuto.

3 Se volete visualizzare dei glifi nelle istanze di una font in grassetto, corsivo ograssetto-corsivo (come ad esempio Helvetica Bold), fate clic sul pulsanteGrassetto o sul pulsante Corsivo o su entrambi accanto al menu. Fate clic suNormale per ritornare alla font principale, in caratteri romani (come ad esempio,Helvetica). Se le istanze della font in grassetto, corsivo o grassetto-corsivo nonsono attive nel vostro sistema, QuarkXPress simulerà il grassetto, il corsivo o ilgrassetto-corsivo così come fa con i glifi quando applicate gli stili di carattereGrassetto e Corsivo utilizzando la palette Misure.

4 Per visualizzare un sottogruppo dei glifi di una data font, scegliete un’opzionedal menu a discesa Mostra. I tipi di glifi tra i quali potete scegliere sono speci-fici di una data font e quindi il menu a discesa mostra soltanto le categoriedisponibili per la font selezionata.

Il menu a discesa Mostra delle palette Glifi (menu Finestra) è dove potetevisualizzare un sottogruppo di glifi disponibili nella font.

UTILIZZO DEI GLIFI

134 | CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA

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5 Per visualizzare alternative disponibili per un determinato glifo, fate clic sullarelativa casella nell’angolo inferiore destro della cella del glifo.

Le alternative disponibili in Palatino Linotype Bold per il segno del dollaro.

6 A seconda della font e della complessità dei glifi, potrebbe essere difficoltosovisualizzare i glifi. Se necessario, fate clic sullo strumento Zoom della paletteper incrementare le dimensioni del glifo. Se i glifi visualizzati non sonosufficienti, trascinate l’angolo della palette per ridimensionarla.

7 Scorrete lungo i glifi fino a quando non trovate quello di cui avete bisogno.Se vi occorre avere il punto codice Unicode di un glifo, ad esempio per unaprogrammazione in HTML, potete puntare al glifo stesso per visualizzarne ilpunto codice Unicode (rappresentato come un esadecimale).

QuarkXPress supporta tutti i glifi di una font, ad esempio tuttte le variabilidisponibili negli stili OpenType, perfino i glifi che non hanno punti di codiceUnicode ufficiali.

Il valore Unicode visualizzato per il glifo 1⁄2 della palette Glifo (menu Finestra).

UTILIZZO DEI GLIFI

CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA | 135

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INSERIMENTO DEI GLIFIPotete inserire il glifo, selezionato nella palette Glifi, al punto di inserimentodel testo facendo doppio clic sul glifo. Se avete selezionato un testo, il glifosostituirà l’intero testo selezionato.

Il glifo della frazione 1⁄2 è stato inserito selezionando un’alternativa per i caratteri 1, 2e barra obliqua in Palatino Linotype.

SALVATAGGIO DEI GLIFI COME PREFERITISe usate frequentemente specifici glifi di una data font, potete salvare questiglifi come preferiti per potervi accedere rapidamente. Potete ad esempio usarei preferiti per un rapido accesso a tutte le frazioni di una “export” font mentresi sta lavorando sul libro di gastronomia. Per creare un elenco di preferiti, fateprima clic sul simbolo di espansione adiacente a Glifi preferiti della paletteGlifi (menu Finestra). Quindi trascinate semplicemente in una cella vuotadell’area Glifi preferiti. Per eliminare un preferito, premete Control+clic fateclic con il pulsante destro del mouse sul glifo e utilizzate il menu contestuale.

Tutti i preferiti salvati vengono visualizzati nella palette Glifi, indipendentementedal layout che avete aperto o dalla font che avete selezionato. Se la font di unglifo è inattiva nel vostro sistema, tuttavia, quel glifo viene visualizzato comeuna casella. Fate clic nella casella per visualizzare un suggerimento relativo allafont mancante.

L’area Glifi preferiti della palette Glifi (menu Finestra) offre un accesso rapido aiglifi usati frequentemente in qualsiasi font.

UTILIZZO DEI GLIFI

136 | CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA

Page 175: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

VISUALIZZAZIONE DEI CODICI

L’opzione Mostra i codici (menu Visualizza) è sempre molto utile per le revi-sioni dei testi e per un’ottimizzazione della tipografia in quanto consente divisualizzare i codici (detti anche caratteri invisibili) come ad esempio spazi,tabulazioni e ritorni a capo del paragrafo. Con QuarkXPress potete ora visua-lizzare l’intera serie di caratteri invisibili tra cui i trattini discrezionali, glispazi em, gli spazi non divisibili ed altro ancora. I codici vengono inoltreautomaticamente ridimensionati in base alle dimensioni del carattere e allapercentuale di visualizzazione definita. Ne risulta che il punto che rappre-senta uno spazio ha un aspetto diverso quando visualizzato alle dimensionidi un carattere pari a 10 punti piuttosto che 60 punti ed ha un aspetto diversoquando visualizzato ad una percentuale di visualizzazione del 100% piuttostoche del 500%. I codici vengono visualizzati come segue:

SIMBOLO SIMBOLO CODICI STANDARD NON DIVISIBILE

Spazio

Spazio con larghezza del numero zero/collegamento parole

Spazio molto sottile

Spazio sottile

6 per spazio Em

4 per spazio em

3 per spazio em

Spazio en

Spazio em

Spazio della figura

Spazio punteggiatura

Spazio flessibile

Rientro qui n/a

Nuova riga discrezionale n/a

Trattino di sillabazione n/anon divisibile

Nuova riga n/a

Nuova colonna n/a

Nuova finestra n/a

Tabulazione n/a

VISUALIZZAZIONE DEI CODICI

CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA | 137

Page 176: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

INSERIMENTO DI CARATTERI SPECIALI

QuarkXPress supporta tutti i tipi di caratteri speciali da utilizzare a fini tipograficie di formattazione. Ad esempio, le linee em e le linee en sono caratteri specialiche vengono visualizzati e stampati per conferire un aspetto professionale allatipografia di un documento. Altri caratteri speciali sono invisibili e vengonoutilizzati unicamente per controllare lo scorrimento del testo, come ad esempiogli spazi non divisibili, i trattini di sillabazione discrezionali e i caratteri colonnasuccessiva/finestra successiva. Altri sono semplicemente codici utilizzati comesegnaposto per altri elementi della pagina, come ad esempio il carattere per ilnumero della pagina.

Potete di solito inserire queste tipi di caratteri speciali usando gli equivalentida tastiera. In QuarkXPress 7, potete immettere tali caratteri direttamente dalmenu Utilità. Se utilizzate spesso questi caratteri speciali, vale la pena ricordareil relativo comando da tastiera. Questi comandi da tastiera sono inclusi nellesezioni “Inserimento di spazi” e “Inserimento di altri caratteri speciali”.

Come discusso nella sezione precedente. “Visualizzazione dei codici”, ciascuncarattere viene visualizzato in modo diverso quando vengono visualizzati icodici (Visualizza Þ Codici).

INSERIMENTO DI SPAZII compositori di testo utilizzano una serie di caratteri di spazio speciali perottimizzare lo scorrimento e la spaziatura di un testo, particolarmente aipunti finali della riga e nelle colonne con numeri. Per inserire un tipo spe-cifico di spazio, come ad esempio uno spazio em, al punto di inserimento deltesto, scegliete Utilità Þ Inserisci carattere Þ Spazio oppure Utilità Þ

Inserisci carattere Þ Spazio non divisibile. Le opzioni del sottomenu Spazionon divisibile agiscono da “colla” tra due parole, due numeri, ecc, impedendoche si verifichino delle divisioni tra i due elementi “incollati” alla fine della riga.Ad esempio, potreste voler applicare uno spazio non divisibile alle parole“Mac” e “OS” per tenere il marchio “Mac OS” insieme alla fine di una riga.

La larghezza degli spazi “em” (e quindi degli spazi “en”) immessi in un layout èregolata dall’impostazione di Spazio em standard nelle preferenze del carattere(QuarkXPress/Modifica Þ Preferenze Þ Layout di stampa Þ Carattere).Spazio em standard è deselezionato per default, ossia lo spazio em rappresentala larghezza di due zero nella font attiva (e uno spazio en rappresenta lalarghezza di uno zero). Quando Spazio em standard è selezionato, QuarkXPressutilizza la dimensione di punto corrente dello spazio em specificato nella fontattiva. La larghezza dello spazio flessibile è controllato anche dall’impostazionedefinita per Larghezza spazio flessibile nelle Character Preferences.

INSERIMENTO DI CARATTERI SPECIALI

138 | CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA

Page 177: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

COMANDO DATIPO DI SPAZIO USO TASTIERA STANDARD

Spazio em La dimensione di punto Tasto Mela+6,corrente o una larghezza Ctrl+Maiusc+7specificata nell’ambito della font; quando la preferenza Spazio em standard èselezionata, la larghezza didue zeri in una data font; utilizzato per separare dei dati.

Spazio en Metà della dimensioni di Option+Spazio,punto corrente oppure una Ctrl+Maiusc+6larghezza specificata nell’ambito della font; quando la preferenza Spazio em standard èselezionata, la larghezza di uno zero in una data font. utilizzato spesso in elenchi numerati dopo il punto che segue il numerodelle voci dell’elenco.

3 per spazio em La larghezza di 1/3 di uno n/aspazio em; utilizzato come variazione di uno spazio sottile.

4 per spazio em La larghezza di 1/4 di uno n/aspazio em; utilizzato comevariazione di uno spazio sottile.

6 per spazio em La larghezza di 1/6 di uno n/aspazio em; utilizzato come variazione di uno spazio sottile.

Spazio sottile La larghezza di 1/8 di uno Tasto Mela+7,spazio em ; separa gruppi Ctrl+Maiusc+8di numeri o può essere utilizzato ad entrambe leestremità di una lineaem o en.

INSERIMENTO DI CARATTERI SPECIALI

CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA | 139

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COMANDO DATIPO DI SPAZIO USO TASTIERA STANDARD

Spazio molto sottile 1/24 di larghezza di uno n/aspazio em; utilizzato per regolazioni minute.

Spazio della larghezza Nessuna larghezza; n/adi uno zero utilizzato per indicare

divisioni delle parole che non richiedono trattini sillabici.

Spazio flessibile Uno spazio di larghezza Option+Maiusc+Spazio,fissa definito dall’utente; Ctrl+Maiusc+5un’impostazione di default delle preferenze carattere è pari al 50% di uno spazio en.

Spazio figura La larghezza di un n/anumerale nello stile di carattere corrente; allinea i numeri di tabelle finanziarie

Spazio punteggiatura La larghezza di un Maiusc+Spazio/Ctrl+6punto nello stile di carattere corrente;allinea i numeriquando contengono dei punti o delle virgole

TIPO DI SPAZIO COMANDO DA NON DIVISIBILE TASTIERA STANDARD

Spazio em (non divisibile) Tasto Mela+Option+6,Ctrl+Alt+Maiusc+7

Spazio en (non divisibile) Tasto Mela+Option+Spazio,Ctrl+Alt+Maiusc+6

3 per ogni spazio em n/a(non divisibile)

4 per ogni spazio em n/a(non divisibile)

6 per ogni spazio em n/a(non divisibile)

INSERIMENTO DI CARATTERI SPECIALI

140 | CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA

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TIPO DI SPAZIO COMANDO DA NON DIVISIBILE TASTIERA STANDARD

Spazio sottile (non divisibile) Tasto Mela+Option+7,Ctrl+Alt+Maiusc+8

Spazio molto sottile n/a(non divisibile)

Collegamento parole Tasto Mela+Spazio/Ctrl+5(non divisibile, noto in precedenza come spazio non divisibile con larghezza pari a uno zero)

Spazio flessibile (non divisibile) Tasto Mela+Option+Maiusc+Spazio,Ctrl+Alt+Maiusc+5

Spazio della figura n/a(non divisibile)

Spazio punteggiatura Tasto Mela+Maiusc+6/Ctrl+Alt+6(non divisibile)

Spazio standard (non divisibile) Tasto Mela+Spazio/Ctrl+Spazio

INSERIMENTO DI ALTRI CARATTERI SPECIALIPer inserire un carattere speciale diverso dallo spazio, come ad esempio unalinea em o un carattere segnaposto per il numero di pagina corrente, al puntodi inserimento del testo, scegliete Utilità Þ Inserire carattere Þ Speciale oUtilità Þ Inserire carattere Þ Speciale non divisibile. Come con i caratterispazio, le opzioni del sottomenu Speciale non divisibile impediscono ladivisione di due caratteri alla fine di una riga. Ad esempio, potreste usare untrattino non divisibile in un numero di telefono per tenere l’intero numerosulla stessa riga.

CARATTERE SPECIALE COMANDO STANDARD USO DA TASTIERA

Linea en Gruppi di numeri, Option+trattino,valori negativi Ctrl+Alt+Maiusc+trattino

Linea em Indicatore di clausole, Option+Maiusc+trattino,transizioni improvvise Ctrl+Maiusc+=

Trattino di sillabazione Divisione sillabica trattinodi parole, unione di parole composte

INSERIMENTO DI CARATTERI SPECIALI

CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA | 141

Page 180: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CARATTERE SPECIALE COMANDO STANDARD USO DA TASTIERA

Trattino di Collocato all’inizio di Tasto Mela+trattinosillabazione discrezionale una parola per prevenire Ctrl+trattino

la sillabazione o limitare la sillabazione a punti di sillabazione discrezionali; immesso tra le parole per indicare punti di sillabazione preferiti

Rientro qui Rientri della riga Tasto Mela+\Ctrl+\

Nuova riga discrezionale Linea di divisione Maiusc+Invio,all’interno di Maiusc+Returnun paragrafo

Tabulazione di La tabulazione crea un Option+Tabulazione,rientro destro allineamento con il Maiusc+Tabulazione

rientro destro, usato spesso per posizionare i caratteri alla fine delle storia

# pagina Numero pagina nella Tasto Mela+2,finestra precedente riga di “continua” Ctrl+2

# pagina corrente Segnaposto per i Tasto Mela+3,numeri pagina nelle Ctrl+3pagine master, aggiungeun numero pagina alla pagina corrente

# pagina Numero pagina nella Tasto Mela + 4,finestra successiva riga di “continua” Ctrl+4

Linea en (non divisibile) Gruppi di numeri da n/anon dividere alla fine di una riga

Linea em (non divisibile) Impedisce l’inserimento Tasto Mela+Option+=,di una linea all’inizio o Ctrl+Alt+Maiusc+=alla fine di una riga

Trattino (non divisibile) Numeri di telefono Tasto Mela+=,Ctrl+=

INSERIMENTO DI CARATTERI SPECIALI

142 | CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA

Page 181: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Il sottomenu Inserisci carattere Þ Speciale del menu Utilità; il sottomenuInserisci carattere Þ Speciale non divisibile offre le versioni non divisibili dialcuni caratteri speciali.

FORMATTAZIONE E SCORRIMENTO DEL TESTO

Alcuni aspetti della formattazione e dello scorrimento del testo all’interno diun layout sono stati modificati in QuarkXPress 7 ed hanno acquisito una maggiorflessibilità e facilità d’uso. Queste modifiche includono quanto segue:

• Lingua è ora un Attributo Carattere anziché un Attributo Paragrafo

• La palette Misura include ora un scheda Tabulazioni

• La frecce vengono visualizzate in un modo diverso

• Potete utilizzare il software Kerning Table Edit XTensions per applicare unkerning orizzontale e verticale.

Indipendentemente da eventuali problemi di formattazione, QuarkXPressmantiene lo scorrimento del testo delle versioni precedenti in modo che nonincorriate in un riscorrimento del testo quando aprite dei documenti e progettipre-esistenti. Per sfruttare le nuove funzionalità di scorrimento del testo, comead esempio le legature nei layout di Windows, potete aggiornare lo scorrimentodel testo quando aprite i file.

DEFINIZIONE DELLA LINGUA DEI CARATTERINelle versioni precedenti, Lingua era un Attributo Paragrafo ConQuarkXPress 7, potete specificare la lingua utilizzata per la sillabazione e perla verifica ortografica come un Attributo Carattere. Questa funzionalità èutile soprattutto in QuarkXPress Passport® dove potete mischiare ora paroledi diverse lingue nello stesso paragrafo senza causare una sillabazione di bassaqualità o un numero più alto di Parole sospette nella Verifica ortografica

INSERIMENTO DI CARATTERI SPECIALI

CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA | 143

Page 182: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

(menu Utilità). Oltre ad applicare una lingua specifica ai caratteri, poteteapplicare l’impostazione Nessuno in modo che una parola non venga consi-derata per la sillabazione o per la verifica ortografica. Nelle versioni di linguasingola di QuarkXPress, potete usare questa opzione di Lingua quando nonvolete generare un numero eccessivo di eccezioni di sillabazione o di vocidei dizionari ausiliari con parole che utilizzate raramente ma che non voletesillabare o verificare ortograficamente ogni volta che le usate.

Per applicare una lingua ai caratteri selezionati, utilizzate il menu a discesaLingua della finestra di dialogo Attributi carattere (Stile Þ Carattere) o lascheda Carattere della palette Misure.

Utilizzate il menu a discesa Lingua della scheda Carattere della palette Misureper applicare una lingua ai caratteri selezionati.

IMPOSTAZIONI DI TABULAZIONI INTERATTIVESono stati apportati diversi perfezionamenti ai metodi di definizionedelle tabulazioni in QuarkXPress 7 per facilitare l’allineamento di dati. I perfezionamenti apportati includono:

• Un nuovo scheda per le Tabulazioni nella palette Misure consente di definiretabulazioni senza oscurare il layout con il scheda Tabulazioni della finestra didialogo Attributi del paragrafo (Stile Þ Tabulazioni).

• Oltre a poter trascinare le icone dei tabulatori sul righello, potete ora trascinarele icone sul testo per specificare i fermi di tabulazione.

• Quando state trascinando i tabulatori sopra il righello o sopra un testo, vienevisualizzata una linea verticale sullo schermo che vi aiuta a definire doveposizionare la tabulazione.

Utilizzando la palette Misure potete conservare spazio sullo schermo e poteteosservare in tempo reale gli effetti delle modifiche che state apportando alleimpostazioni delle tabulazioni.

Sia che stiate utilizzando il scheda delle Tabulazioni della finestra di dialogo AttributiParagrafo o il riquadro Tabulazioni della palette Misure, potete trascinare le iconedelle tabulazioni sul righello di tabulazione e visualizzare una linea verticale che viaiuta a valutare con precisione il posizionamento della tabulazione.

FORMATTAZIONE E SCORRIMENTO DEL TESTO

144 | CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA

Page 183: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

MODIFICA DEL KERN ORIZZONTALE E VERTICALEIl software Kern-Track Editor XTensions, fornito con QuarkXPress, ha sempreconsentito la regolazione della spaziatura orizzontale tra due caratteri. Poteteora personalizzare anche la spaziatura verticale all’interno di coppie di kerning.Procedete come segue:

1 Scegliete Utilità Þ Modifica della tabella di kern Se volete specificarel’applicazione del kern di default per tutti i nuovi progetti, eseguite questaoperazione senza alcun progetto aperto.

2 Selezionate una font e fate clic su Modifica.

3 Selezionate una coppia di kern dall’elenco a sinistra. Se necessario, immetteteuna coppia di kern nel campo Coppia di kern.

4 Immettete un valore nel campo Vert. e orizz. oppure fate doppio clic sulle frecceper personalizzare la spaziatura.

5 Quando avete finito di modificare la tabella del kern delle font, fate clic su OKe quindi su Salva.

Incrementando il valore del campo di kern Vert. e orizz. in Modifica della tabelladi kern (menu Utilità), abbiamo rialzato le virgolette doppie in relazione alla “A”per Zapfino Plain.

AGGIORNAMENTO DEI METODI DI SCORRIMENTO DEL TESTOPer sfruttare i perfezionamenti apportati in QuarkXPress 7, come ad esempiole legature fi, fl, ffi e ffl nei progetti Windows, dovete aggiornare il metododi scorrimento del testo applicato al progetto. A questo scopo, selezionate ildocumento o il progetto nella finestra di dialogo Apri (Archivio/File) mentrefate clic sul pulsante Apri. Non potete aggiornare il metodo di scorrimento deltesto premendo Option/Ctrl mentre fate doppio clic su un file del desktop.

FORMATTAZIONE E SCORRIMENTO DEL TESTO

CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA | 145

Page 184: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

GESTIONE DELLO SFONDO DELLE FINESTRE DI TESTO

In QuarkXPress 7, le finestre di testo hanno, per default, un colore di sfondoimpostato su Nessuno. Quando selezionate inoltre la finestra di testo con lostrumento Contenuto per modificare un testo, la finestra rimane trasparentein modo da consentirvi di vedere gli elementi della pagina sotto di essa. (Primadi QuarkXPress 6, il colore di default dello sfondo delle finestra di testo eraBianco; prima di QuarkXPress 5, lo sfondo delle finestre veniva visualizzatoin bianco quando modificavate il testo.) Se volete che QuarkXPress funzioniin modo più simile alle versioni precedenti, potete modificare le preferenzecome segue:

• Sfondo di default delle finestre di testo: Se preferite che lo sfondo delle finestredi testo sia Bianco, o in qualsiasi altro colore, fate doppio clic sullo StrumentoFinestra di testo rettangolare per aprire il riquadro Strumenti della finestra didialogo Preferenze (QuarkXPress/Modifica). Fate clic su Tipi simili se voletemodificare le preferenze per tutti gli strumenti delle finestre di testo. Fate infineclic su Modifica. Nella scheda Gruppo, modificate l’impostazione nel menu adiscesa Colore. Se fate questo senza progetti aperti, diventerà l’impostazione didefault per tutti i nuovi progetti. Potreste voler definire questa impostazione peri layout di stampa in quanto le finestre con un colore impostato su Nessunorichiedono tempi di esecuzione più lunghi quando inviati al RIP.

• Sfondi per la modifica del testo: Se preferite modificare un testo con uno sfondoa colore intero, selezionate Modifica finestra di testo opaca nel riquadroVisualizza della finestra di dialogo Preferenze (QuarkXPress/Modifica).Sebbene lo sfondo delle finestre di testo sia opaco mentre state modificando untesto con lo strumento Contenuto, il colore della finestra ritorna al suo coloreoriginale non appena selezionate un oggetto diverso (ad esempio, Nessuno ouna sfumatura). Questa è un’impostazione di default dell’applicazione chepotete tuttavia modificare in modo da potervi concentrare sul testo senza esseredistratti da elementi dello sfondo.

UTILIZZO DELLE FONT ALTERNATIVE

Il supporto di Unicode — un sistema di codifica dei caratteri a 16 bit checonsente di espandere notevolmente i set di caratteri contenuti nelle font —include anche il supporto di Font alternativa. La Font alternativa consente adun’applicazione di selezionare automaticamente e intelligentemente una fontalternativa per visualizzare un carattere specifico quando la font corrente nonpuò visualizzare o stampare quel carattere.

Font alternativa entra in azione quando QuarkXPress incontra un caratterenon-standard in un testo impostato o incollato che la font corrente non include.Senza la Font alternativa, le versioni precedenti di QuarkXPress visualizzavanoin quel caso il carattere di una piccola casella. Può darsi che abbiate avuto occa-sione di vederla nel caso di un particolare carattere accentato, di una frazione

GESTIONE DELLO SFONDO DELLE FINESTRE DI TESTO

146 | CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA

Page 185: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

o di un dingbat non disponibili nella font utilizzata. Se un carattere non vienevisualizzato, è impossibile ovviamente determinare di che carattere si tratti ecome formattarlo adeguatamente. Il supporto della Font alternativa inQuarkXPress risolve questo problema in quanto cerca una font in grado divisualizzare e stampare correttamente ciascun carattere.

Font alternativa è una Preferenza a livello di Applicazione che agisce soltantosu un testo che non possiede le font specificate. Questo vale anche quantocopiate e incollate un testo da altre applicazioni, quando importate un testonormale o un testo in HTML e quando inserite un punto Unicode da unapalette del sistema come ad esempio PickChar.

ATTIVAZIONE DELLA FONT ALTERNATIVALa Font alternativa viene implementata come una Preferenza a livello diApplicazione, ossia la funzionalità è attiva o disattiva per la vostra copiadi QuarkXPress. Questa funzionalità è attiva come impostazione predefinita,ma se dovete disattivarla, deselezionate Font alternativa nel riquadroInterattivo della finestra di dialogo Preferenze (QuarkXPress/Modifica). Sepreferite essere informati di qualsiasi problema associato alle font e di gestirlopersonalmente per evitare un possibile riscorrimento del testo, è consigliabiledeselezionare la Font alternativa.

La casella di selezione Font alternativa, disponibile nel riquadro Interattivo dellafinestra di dialogo Preferenze (QuarkXPress/Modifica), che potete deselezionarese preferite gestire personalmente tutte le questioni inerenti alle font.

UTILIZZO DELLE FONT ALTERNATIVE

CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA | 147

Page 186: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

APPLICAZIONE AI CARATTERI DELLA FONT ALTERNATIVAPrima dell’implementazione della Font interattiva, quando importavate oincollavate un testo che non possedeva le font specificate, il testo veniva for-mattato in base ai propri fogli stile o in base alla font selezionata al punto diinserimento del testo. Qualsiasi carattere che la font attiva non contenevaveniva sostituito con caratteri di caselle vuote ocon altri simbol simili. Con laFont alternativa:

• Se QuarkXPress incontra un carattere non disponibile nella font corrente, cercatra le font attive nel vostro sistema una font che includa il carattere in questione.Ad esempio, se Helvetica è la font applicata al punto di inserimento del testoe state importando o incollando un testo contenente un carattere Kanjii,QuarkXPress potrebbe applicare una font Hiragino a quel carattere.

• Tenete presente che la funzionalità Font alternativa applica una font che con-tiene quel particolare carattere; è vostra decisione tuttavia scegliere una fontadatta al design e alla tipogragia applicati e che contenga il carattere necessario.

• Se QuarkXPress non riesce a trovare una font attiva che contenga il carat-tere necessario, questo viene ancora visualizzato come una casella vuota oun simbolo.

IMPORTAZIONE ED ESPORTAZIONE DI UN TESTO CON LE

OPZIONI UNICODE

Con il supporto di Unicode di QuarkXPress 7, avete ora la possibilità di speci-ficare un tipo di codifica quando importate ed esportate un testo. Il tipo dicodifica specifica la sequenza di byte utilizzata per rappresentare ciascun glifonel testo. Quando si lavora su un testo internazionale o su un testo HTML,potete scegliere la codifica appropriata per convertire tutti i caratteri del file inUnicode. Le opzioni disponibili funzionano come segue:

• La finestra di dialogo Importa testo include un menu a discesa Tipo di codificaquando selezionate un testo normale o un testo in HTML. Il software cerca dideterminare la codifica dei file di testo selezionati e di applicare un tipo dicodifica appropriata. Potete tuttavia scegliere un’opzione diversa per il testo.

• La finestra di dialogo Salva il testo e le finestre di dialogo Esporta HTML offronoil menu a discesa Tipo di codifica quando esportate un testo in formato normale,HTML o XPress Tag.

• L’opzione Converti virgolette continua a convertire le virgolette diritte invirgolette curve e la linea doppia in linea em.

UTILIZZO DELLE FONT ALTERNATIVE

148 | CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA

Page 187: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

UTILIZZO DELLE REGOLE DI MAPPATURA DELLE FONT

Quando aprite un progetto, QuarkXPress effettua una verifica per accertare chetutte le font applicate al testo — nei layout di stampa e nei layout Web, nellepagine standard e nelle pagine master — siano attive nel vostro sistema. In casocontrario, viene visualizzato il messaggio Font mancanti che vi dà l’opportunitàdi sostituire le font mancanti con delle font attive. Ad esempio, potete sempresostituire Helvetica con Arial o Times con Times New Roman. Potete salvarequindi queste sostituzioni come “regole di mappatura delle font” globali inmodoche vangano applicate automaticamente ogni volta che aprite un progetto.QuarkXPress vi consente di creare regole di mappatura delle font istantanea-mente durante l’apertura del progetto; vi consente di gestirle tramite modifiche,eliminazioni e condivisioni nonché di definire le Preferenze dell’applicazioneper personalizzare la gestione delle font mancanti.

Se seguite un workflow basato sulla stampa che prevede un’attivazione specificadelle corrette font per ciascun progetto, particolarmente in un ambiente dioutput, non è consigliabile creare delle regole di mappatura delle font e disopprimere la visualizzazione del messaggio Font mancanti. Se state utilizzandoun manager di font che include funzionalità automatiche di attivazione dellefont, sarà molto probabile che aggiri il messaggio di QuarkXPress Font mancantie non avrete quindi bisogno di specificare regole di mappatura delle font.

CREAZIONE DI REGOLE DI MAPPATURA DELLE FONTPer creare una regola di mappatura delle font, aprite per prima cosa un progettoche utilizzi una font mancante (inattiva). Selezionate Elenco font per visualizzareil messaggio Font mancanti. Utilizzate il pulsante Sostituisci per scegliere dellefont di sostituzione per tutte le font mancanti e fate quindi clic su Salva comeregola. Tutte le sostituzioni riportate nell’elenco del messaggio Font mancantivengono salvate come regole anche se selezionate soltanto alcune sostitu-zioni. Se cambiate idea riguardo a una sostituzione, selezionate la rigacorrispondente e fate clic su Ripristina. Potete anche scegliere Archivio/File Þ

Versione precedente dopo aver aperto il progetto. Questo visualizza ancora ilmessaggio Font mancanti e vi consente di apportare le modifiche necessarie.(Tenete presente che le modifiche sono applicabili soltanto a quel progetto,non a regole appena salvate.)

Una font “mancante” è semplicemente una font che non è correntemente attivanel vostro sistema. Se possedete la font, potete attivarla utilizzando le opzionidel sistema o un manager di font piuttosto che sostituirla con un’altra font.

UTILIZZO DELLE REGOLE DI MAPPATURA DELLE FONT

CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA | 149

Page 188: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

GESTIONE DELLE REGOLE DI MAPPATURA DELLE FONTUna volta creata una regola di mappatura delle font, facendo clic su Salva comeregola nel messaggio Font mancanti la regola viene salvata nelle preferenzedella vostra copia di QuarkXPress e applicata a tutti i progetti. Se avete bisognoin seguito di modificare, eliminare o condividere delle regole di mappatura dellefont, scegliete Utilità Þ Mappatura delle font. La finestra di dialogoMappatura delle font elenca tutte le regole create, mostrando la font origi-nale e la font di sostituzione e vi consente quindi di importare, esportare,modificare e eliminare delle regole, come necessario. Tenete presente checon il pulsante Esporta si possono esportare tutte le regole di mappaturadelle font elencate, indipendentemente dal fatto che siano selezionate.

DEFINIZIONE DELLE PREFERENZE PER LA MAPPATURA DI FONTPer facilitare la gestione delle font, QuarkXPress offre alcune Preferenze alivello Applicazione, applicabili a tutti i progetti. Nel riquadro Mappaturadelle font (QuarkXPress/Modifica Þ Preferenze) potete specificare una fontdi sostituzione di default tutte le volte che viene visualizzato il messaggioFont mancanti.

• Specificare la font sostitutiva di default: Quando una font mancante nonpossiede una regola, potete specificare la font di default da usare per la sosti-tuzione. Selezionate Specificare la font sostitutiva di default e scegliete quindiuna font attiva dal menu a discesa. In genere, questa dovrebbe essere una fontche è sempre attiva nel sistema.

• Non visualizzare la finestra di dialogo “Font mancante”: Una volta definitele regole di mappatura di font adatte al vostro workflow, potete sopprimerela visualizzazione del mesaggio relativo alle font mancanti selezionandoNon visualizzare la finestra di dialogo “Font mancante”. Se QuarkXPressincontra una font mancante che non possiede una regola di mappatura, fateclic su una delle opzioni seguenti per specificare come gestirla: Visualizza lafinestra di dialogo “Font mancanti” oppure Sostituisci le font mancanticon le font sostitutive (che utilizza la Font di sostituzione di default).

La creazione di regole di mappatura delle font e l’impostazione delle preferenzeeliminano la necessità di visualizzare la finestra di dialogo Font mancanti.Tenete presente tuttavia che la maggior parte dei workflow di stampa preve-dono l’uso delle font corrette in ogni progetto. Prima di creare queste regoleglobali e prima di impostare le preferenze, accertatevi che siano applicabili atutti i progetti.

UTILIZZO DELLE REGOLE DI MAPPATURA DELLE FONT

150 | CAPITOLO 5: TESTO E TIPOGRAFIA

Page 189: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Capitolo 6: TabelleSia che stiate lavorando con i dati di una tabella tradizionale, come ad esempio i

dati di un rapporto annuale, una pianificazione dei tempi o un modulo, o che

vogliate semplicemente distribuire simmetricamente delle foto in una finestra,

potete trarre vantaggio dalle funzionalità delle tabelle di QuarkXPress e sem-

plificare il vostro lavoro. Le funzionalità delle tabelle offrono tutte le opzioni e

la precisione di design tipiche di QuarkXPress, incluse l’applicazione di colori

a singole celle, la creazione di celle di testo e celle di immagini, la formattazione

con cornici e griglie nonché la gestione di testi importati o di file creati in

Microsoft Excel.

In QuarkXPress, la tabella è un oggetto, come può esserlo una finestra di testo,

una finestra immagine, un percorso di testo o una linea. E come con questi

oggetti, potete modificare l’ordine di sovrapposizione di una tabella, raggrup-

parla con altri oggetti, modificare i suoi attributi, ruotarla, ridimensionarla e

modificarne il contenuto. Come con gli altri oggetti, potete modificarne il

contenuto (testo e immagini) utilizzando lo strumento Contenuto nonché

modificarne gli attributi (dimensioni, posizione, ecc) utilizzando lo strumento

Oggetti. In un certo senso, tuttavia, le tabelle si differenziano dagli altri oggetti.

La tabella può infatti essere considerata un gruppo a sé in quanto consiste in

una serie di finestre rettangolari raggruppate, chiamate celle. Quando lavorate

con le tabelle, potete gestire la cella come una finestra immagine individuale,

una finestra di testo o una finestra senza contenuto e potete gestirla nello stesso

modo in cui gestireste gli altri oggetti. Per lavorare con gli oggetti di una tabella,

come ad esempio righe e colonne, potete utilizzare il menu Tabella.

Le funzionalità delle tabelle, introdotte con la versione di QuarkXPress 5, vi

hanno consentito di creare tabelle con celle di testo e con celle immagini e di

trarre vantaggio dalle numerose opzioni di formattazione disponibili. Le fun-

zionalità delle tabelle sono state potenziate nella versione QuarkXPress 6 e sono

CREAZIONE DI TABELLE

CAPITOLO 6: TABELLE | 151

Page 190: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

state ulteriormente rifinite nella versione di QuarkXPress 7, producendo dei

controlli potenti e sofisticati per la creazione, aggiornamento e formattazione

di tabelle. Le tabelle possono ora essere collegate ad altri oggetti di testo, possono

essere ruotate, possono estendersi ad altri sezioni del layout e possono contenere

intestazioni e pié di pagina sincronizzati.

Per informazioni sulla gestione delle tabelle nei layout Web, vedere il Capitolo 3,

“Layout Web”.

CREAZIONE DI TABELLE

QuarkXPress offre tre opzioni per la creazione di tabelle: un disegno completodella tabella con l’inserimento dei dati, una conversione di un testo esistentein una tabella e un’importazione di dati da Excel. L’opzione che scegliete dipendedall’origine dei dati:

• Il disegno completo di una tabella è consigliabile se state lavorando con undocumento stampato da cui dovete ricavare i dati, se state importando deidati che non sono delimitati per essere usati in tabelle oppure se la tabellaconsiste primariamente in immagini.

• La conversione di un testo in tabella è indicata se i dati sono già stati divisi (o delimitati) in qualche modo (come ad esempio con i tabulatori)per indicarne colonne e righe.

• L’importazione di dati da Excel è la scelta naturale per dei dati che sono statioriginati in Excel soprattutto considerando l’opzione ora disponibile di unaggiornamento automatico dei dati nelle tabelle importate.

CREAZIONE COMPLETA DI UNA TABELLACon QuarkXPress potete disegnare un rettangolo che si avvicini alle dimensioniche volete dare alla tabella e questo è tutto per quanto riguarda il disegno in sé.Non appena rilasciate il pulsante del mouse, viene visualizzata la finestra didialogo Proprietà della tabella che vi offre opzioni per la personalizzazione dellatabella disegnata. Per disegnare interamente una tabella e per specificarne leproprietà, procedete come segue:

1 Selezionate lo strumento Tabelle dalla palette degli Strumenti.

2 Trascinate per disegnare un rettangolo che abbia approssimativamente ledimensioni della tabella desiderata. Per forzare il rettangolo a una formaquadrata, premete Maiusc mentre disegnate la tabella.

CREAZIONE DI TABELLE

152 | CAPITOLO 6: TABELLE

Page 191: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Trascinate lo strumento Tabella per disegnare un rettangolo che abbiaapprossimativamente le dimensioni delle tabella finale.

3 Quando rilasciate il pulsante del mouse, viene visualizzata la finestra di dialogoProprietà della tabella.

Se la finestra di dialogo Proprietà della tabella non viene visualizzata, ridise-gnate la tabella con l’opzione Mostra la finestra di dialogo selezionata nellePreferenze strumenti relative allo strumento Tabelle. Per accedere a questacasella di selezione, fate doppio clic sullo strumento Tabelle, scegliete Modificae fate quindi clic sul riquadro Creazione.

4 Specificate il numero di righe orizzontali nel campo Righe e specificate ilnumero di colonne verticali nel campo Colonne. Potete aggiungere ed eliminarerighe e colonne in un secondo tempo. QuarkXPress calcola automaticamentela larghezza delle righe e l’altezza delle colonne in base alle dimensioni delrettangolo che avete disegnato.

La finestra di dialogo Proprietà della tabella è dove potete personalizzare letabelle disegnate con lo strumento Tabelle.

CREAZIONE DI TABELLE

CAPITOLO 6: TABELLE | 153

Page 192: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

5 Per specificare il tipo di cella di default, fate clic su Celle di testo o Celle diimmagine nell’area Tipo di cella. Fate clic sull’opzione che riflette la maggiorparte del tipo di contenuto da immettere nella tabella. Potete in seguitoselezionare specifiche celle e convertire il tipo di contenuto, se necessario.

6 Se volete creare delle celle di testo che si espandono automaticamente quandoaggiungete un testo, utilizzate i controlli dell’area Conten. autom. SelezionandoRighe definite un aumento automatico dell’altezza delle celle, mentre selezio-nando Colonne definite un aumento automatico della larghezza delle celle.Se selezionate entrambe le opzioni, le celle aumenteranno prima in larghezzaraggiungendo i valori massimi specificati nel riquadro Celle della finestra didialogo Modifica (menu Oggetti).

Per ulteriori informazioni su Conten. autom., vedere “Regolazione automaticadi righe e colonne per il contenimento del testo”, più avanti in questo capitolo.

7 Se avete una preferenza su come navigare lungo le celle di una tabella quandopremete Control+Tab, potete scegliere un’opzione diversa dal menu a comparsaOrdine di tabulazione.

8 Se volete collegare le celle di testo in modo che il testo importato scorra lungole celle specificate — come nelle finestre di testo collegate — selezionateCollega le celle.

Se non collegate le celle con questo sistema, potete collegarle in un secondotempo utilizzando lo strumento di Collegamento o il comando Collega le celledi testo (menu Tabella). Inoltre, anche se non collegate le celle di testo,potete sempre utilizzare Control+Tab per passare da una cella all’altra mentreimmettete o modificate i dati.

9 Se selezionate Collega le celle, potete scegliere l’ordine in cui volete collegarele celle di testo dal menu a discesa Ordine di collegamento. Ad esempio, potetespecificare un ordine di collegamento diverso se sapete che i dati che stateimportando mostreranno i valori in senso ascendente da sinistra verso destramentre ritenete che sarebbe meglio mostrarli in ordine discendente.

10 Se intendete importare i dati da Excel, selezionate Collega a dati esterni.Per ulteriori informazioni, vedere “Importazione di tabelle Excel” più avantiin questo capitolo.

11 Fate clic su OK per creare la tabella.

Se i valori di default della finestra di dialogo Proprietà della tabella non sonoindicati per la tabella che state creando, ad esempio se tutte le vostre tabelleconsistono in celle di immagine o hanno una cornice di 2 punti di spessore,potete modificare le Preferenze strumenti dello strumento Tabelle. Fate doppioclic sullo strumento Tabelle per accedere alla Preferenze strumenti.

CREAZIONE DI TABELLE

154 | CAPITOLO 6: TABELLE

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CONVERSIONE DI UN TESTO IN TABELLASe le informazioni che volete usare in una tabella sono già state importate odigitate in una finestra di testo QuarkXPress, potete convertire questo testo inuna tabella. Ciò è particolarmente indicato se un testo è già stato in qualchemodo delimitato per indicare come suddividere le informazioni in colonne ein righe. Nella maggior parte dei casi, i caratteri di tabulazione indicano nuovecolonne mentre i ritorni a capo di paragrafo indicano nuove righe.

La conversione di un testo in una tabella è spesso la soluzione più semplice epiù rapida per la creazione di una tabella. Questo sistema consente inoltre dimantenere tutti gli attributi di carattere e di paragrafo rilevanti. Le impostazionidei nella scheda Tabulazioni Þ Regole della finestra di dialogo Attributiparagrafo (Stile e Formati) non vengono mantenute in quanto questeimpostazioni non sono associate alle celle di una tabella.

Il successo della conversione di un testo in una tabella dipende dalla preparazionedel testo. È importante che paragrafi, tabulazioni, spazi o virgole (ossia i caratteriche QuarkXPress può convertire) vengano utilizzati uniformemente nello stessoblocco di testo in quanto verranno utilizzati nella conversione in tabelle perdefinire righe e colonne. Gli utenti usano normalmente molteplici tabulazionein un programma di gestione del testo per allineare colonne di dati piuttosto chedefinire specifici fermi di tabulazione. Se il blocco di testo che state convertendopossiede questi tipi di tabulazione, contiene probabilmente un numero di tabu-lazioni non uniforme nelle varie colonne. Dovrete quindi uniformare i caratteridi tabulazione prima di convertire un testo in tabella.

Il testo delimitato preparato in Microsoft Word mostra un ritorno a capo alla finedi ogni riga e soltanto un carattere di tabulazione tra una colonna e l’altra.

Per convertire un testo in una tabella:

1 Importate o immettete il testo in una finestra di testo. Scegliete Visualizza Þ

Codici per visualizzare i delimitatori e determinare come separare i dati. Se neces-sario, ripulite il testo eliminando tutti i caratteri superflui e sostituendoli coni caratteri corretti (ad esempio, sostituite due caratteri di tabulazione con unooppure sostituite le divisioni di righe forzate, con ritorni a capo del paragrafo).

2 Utilizzando lo strumento Contenuto, selezionate tutto il testo che voleteconvertire in tabella.

CREAZIONE DI TABELLE

CAPITOLO 6: TABELLE | 155

Page 194: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

3 Scegliete Tabelle Þ Converti il testo in tabella per visualizzare la finestra didialogo Converti il testo in tabella.

La finestra di dialogo Converti il testo in tabella è dove potete determinare comesuddividere i dati tra righe e colonne, l’ordine in cui le celle vanno riempite e sevolete riempire automaticamente le righe e le colonne con un testo.

4 In base al testo selezionato, QuarkXPress determina automaticamente comeseparare le righe (Specifica separazione righe) e le colonne (Specifica sepa-razione colonne) e quante Righe e Colonne potrebbero essere necessarie, nelpeggiore dei casi, per contenere l’intero testo evidenziato. Nella maggior partedei casi, queste ipotesi sono corrette e potete proseguire. Se necessario, poteteapportare modifiche come indicato di seguito:

• Campi Righe e Colonne: Se questi valori non sono corretti, potetemodificarli. (In questo caso, dopo aver creato la tabella, dovrete confermarele modifiche eseguite.) Potete inoltre incrementare questi valori per aggiun-gere righe segnaposto alla fine della tabella e colonne segnaposto al lato destrodella tabella.

• Specifica separazione righe, Specifica separazione colonne: Se le righe e lecolonne non sono state adeguatamente separate, potete modificare le opzionirelative alla loro separazione in questi due menu a discesa. Se non sapete cosaè meglio selezionare, accertatevi di verificare il testo d’origine con l’opzioneCodici selezionata (menu Visualizza).

Se i valori di default della finestra di dialogo Converti testo in tabella nonsono corretti, significa spesso che esiste un problema con il testo, come adesempio un carattere di tabulazione erroneo che crea più colonne di quelleche volete. Potete fare clic su Annulla, riparare il testo e quindi di scegliereancora Tabella Þ Converti il testo in tabella.

CREAZIONE DI TABELLE

156 | CAPITOLO 6: TABELLE

Page 195: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

5 Come impostazione di default, Converti testo in tabella crea delle celle cheincludono un blocco di testo più grande del range evidenziato. Le dimensionidelle celle rimangono in questo caso invariate fino a quando non le modificate.Se volete creare delle celle di testo che si espandono automaticamente quandoaggiungete un testo, utilizzate i controlli dell’area Conten. autom.

• Selezionate Righe per aumentare automaticamente l’altezza delle celle in modoche possa contenere il testo aggiunto.

• Selezionate Colonne per aumentare automaticamente la larghezza delle cellein modo che possa contenere il testo aggiunto.

• Se selezionate entrambe le opzioni, le celle aumenteranno prima in larghezzafino a quando questa non raggiunge il valore massimo specificato nella schedaCelle della finestra di dialogo Modifica (menu Oggetti).

Per ulteriori informazioni su Conten. autom., vedere “Regolazione automaticadi righe e colonne per il contenimento del testo”, più avanti in questo capitolo.

6 Se volete che i dati inseriti in questa tabella scorrano in modo diverso, adesempio se i valori sono attualmente in ordine discendente ma li vorrestevedere in ordine ascendente, potete modificare l’ordine. Scegliete un’opzionedal menu a discesa Ordine di riempimento delle celle (l’impostazione didefault è Da sinistra a destra, dall’alto in basso).

7 Fate clic su OK. Viene creata una nuova tabella, con uno scostamento dallafinestra di testo originale.

8 Il testo d’origine rimane nella pagina, dietro la nuova tabella. Potete eliminarea questo punto il testo d’origine, la finestra di testo o entrambi.

Il testo delimitato mostrato in precedenza era stato convertito in questa tabellache include altri elementi di formattazione, tra cui una cornice, uno stile di grigliae una nuova distanza testo/finestra.

Una volta convertito il testo in una tabella, potete modificare e formattare latabella come fareste con qualsiasi altra tabella. Se avete bisogno di estrarre idati dalla tabella, vedere “Conversione di un testo in tabelle” più avanti inquesto capitolo.

CREAZIONE DI TABELLE

CAPITOLO 6: TABELLE | 157

Page 196: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

IMPORTAZIONE DI TABELLE IN EXCELI dati di una tabella vengono spesso originati in un programma di fogli elet-tronici, come ad esempio Excel, e potete quindi importare i dati che voleteinserire nella tabella esattamente come importereste delle immagini. Sebbenela tecnica di importazione sia leggermente diversa, il risultato è lo stesso: latabella di QuarkXPress viene collegata al file Excel per facilitare la gestione deidati e l’aggiornamento. Il collegamento è in un certo senso più sofisticato delcollegamento applicato alle immagini in quanto ogni cella della tabella inQuarkXPress è collegata alla cella corrispondente in Excel.

Confrontate il foglio di Excel a sinistra con la tabella QuarkXPress a destra.Quando importate una tabella, ciascuna cella di Excel viene collegata a una celladella tabella di QuarkXPress.

Sebbene possiate aggiornare le tabelle nello stesso modo in cui aggiornereste leimmagini, dovete tenere presente alcuni punti importanti.

• Se selezionate Includi formati nella finestra di dialogo Collegamento tabellaquando importate una tabella Excel, la formattazione della tabella Excel vienepreservata (il più possibile) in QuarkXPress. Se più tardi volete aggiornare latabella, qualsiasi tipo di formattazione locale applicata in QuarkXPress, vienerimossa e sostituita dalla formattazione applicata al file Excel.

• Se non selezionate Includi formati nella finestra di dialogo Collegamentotabella quando importate una tabella Excel, la formattazione della tabellaExcel viene eliminata. Se più tardi volete aggiornare la tabella, QuarkXPresscerca di preservare qualsiasi formattazione locale abbiate applicato alla tabellain QuarkXPress.

Per importare le tabelle e i grafici Excel in QuarkXPress, dovete avere il softwareTable Import XTensions caricato.

CREAZIONE DI TABELLE

158 | CAPITOLO 6: TABELLE

Page 197: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Per importare una tabella di Excel e mantenere il collegamento con QuarkXPress,procedete come segue:

1 Se disponete del programma Excel, aprite prima il file in Excel e determinatequello che volete importare. Ad esempio, volete importare più di un foglioelettronico o volete importare soltanto alcune celle di un determinato foglioelettronico? Annotate quello che volete importare e chiudete il file.

2 Utilizzando lo strumento Tabella, trascinate per disegnare una tabella delledimensioni approssimative che volete.

3 Quando rilasciate il pulsante del mouse, viene visualizzata la finestra di dialogoProprietà della tabella. Selezionate Collega a dati esterni.

Se la finestra di dialogo Proprietà della tabella non viene visualizzata, selezio-nate Mostra la finestra di dialogo nelle Preferenze strumenti dello strumentoTabelle. Per accedere a questa casella di selezione, fate clic su Modifica e quindisul riquadro Creazione.

4 Se avete una preferenza su come volete navigare lungo le celle di una tabellaquando premete Control+Tab, potete scegliere un’opzione diversa per l’Ordinedi tabulazione.

5 Se volete che il testo venga adeguatamente contenuto nelle celle, particolarmentese avete scelto di non usare la geometria della tabella di Excel, utilizzate icontrolli dell’area Conten. autom. Selezionando Righe definite un aumentoautomatico dell’altezza delle celle mentre selezionando Colonne definite unaumento automatico della larghezza delle celle. Se selezionate entrambe leopzioni, le celle aumenteranno prima in larghezza fino a quando non raggiun-gono il valore massimo specificato nella scheda Celle della finestra di dialogoModifica (menu Oggetti).

6 Fate clic su OK per visualizzare la finestra di dialogo Collegamento tabella.

La finestra di dialogo Collegamento tabella è dove potete selezionare un fileExcel e quindi specificare quale foglio di lavoro importare e come importarlo.

CREAZIONE DI TABELLE

CAPITOLO 6: TABELLE | 159

Page 198: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

7 Fate clic su Sfoglia per individuare e selezionare il file Excel da importare.

8 Se il file include molteplici fogli di lavoro, scegliete il foglio che voleteimportare dal menu a discesa Fogli. Potete importare soltanto un foglioelettronico per volta.

9 Se volete importare soltanto una parte dei dati, potete specificare un rangedi celle nel campo Range oppure scegliere un range con un nome dal menua discesa.

10 Nell’area Opzioni, selezionate gli attributi che volete importare:

• Includi righe nascoste e Includi colonne nascoste: Importa le righe e/o lecolonne nascoste tramite il comando Formato Þ Riga Þ Nascondi o Formato Þ

Colonna Þ Nascondi di Excel.

• Includi formati: Importa un testo formattato come ad esempio con font, colorie allineamento specificati nella barra degli strumenti Formattazione (menuVisualizza) di Excel.

• Includi geometria: Importa le celle mantenendo le dimensioni che hanno inExcel. Deselezionate questa opzione per regolare la tabella di Excel e portarlaalle dimensioni della tabella disegnata in QuarkXPress.

• Includi fogli stile: Importa gli stili applicati al testo e definiti nella finestra didialogo Formati (menu Stile) di Excel. Potete risolvere eventuali conflitti chepotrebbero sorgere con i fogli stile di Excel importati nello stesso modo in cuirisolvereste conflitti con i fogli stile di Word.

11 Fate clic su OK per creare una tabella dai dati di Excel.

I dati di Excel vengono importati in QuarkXPress nel modo seguente:

• I bordi vengono mappati agli stili di linea di QuarkXPress, se possibile; incaso contrario, i bordi vengono importati come linee ininterrotte, con unospessore di 1 punto.

• Gli stili di sottolineatura Singola, Doppia, Totale e Totale doppia vengonoconvertiti nello stile Sottolineato.

• I valori di rotazione delle celle vengono mantenuti.

• I link ipertestuali vengono importati e visualizzati nella palette Link ipertestuali(menu Finestra).

• Le celle unificate vengono importate come celle abbinate della tabella.

• Eventuali formule e riferimenti non vengono importati. I valori finali cherisultano da formule e riferimenti vengono invece importati.

• Le immagini inserite non vengono importate.

• Il testo a cui è stato applicato Filtro automatico o Filtro avanzato(Dati Þ Filtro) viene importato come testo statico.

CREAZIONE DI TABELLE

160 | CAPITOLO 6: TABELLE

Page 199: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

INCOLLATURA DELLE TABELLE DI EXCELUn modo rapido per creare una tabella dai dati Excel, senza dover collegarela tabella d’origine ai progetti QuarkXPress per gli aggiornamenti, è dicopiare e incollare. Passate quindi semplicemente a QuarkXPress e sceglieteComp./Modifica Þ Incolla. QuarkXPress crea una tabella appropriata per ladata e inserisce il testo. La tabella rifletterà la geometria della tabella Excel.

IMPORTAZIONI DI GRAFICI EXCELSe avete grafici o immagini creati tramite Inserisci Þ Grafico o Inserisci Þ

Immagine in Excel che volete utilizzare in un layout di QuarkXPress, poteteimportare questi grafici o immagini nello stesso modo in cui importate altreimmagini. Per fare ciò, utilizzate il riquadro Grafico della finestra di dialogoImporta immagine (menu Archivio/File) di QuarkXPress. I grafici e le imma-gini importate da Excel sono gestibili dal nella scheda Immagini della finestradi dialogo Utilizzo (menu Utilità), esattamente come tutte le altre immagini.

AGGIUNTA DI TESTO E IMMAGINI ALLA TABELLA

Nel vostro lavoro con le tabelle, potete considerare la cella della tabella comeuna finestra di testo o una finestra immagine. Ciascuna finestra possiede uncontenuto, ossia un testo che potrebbe essere o non essere collegato alla cellasuccessiva, o potrebbe essere un’immagine singola o potrebbe non esserenulla (potrebbe essere ad esempio soltanto una sfumatura). Potete quindiaggiungere un contenuto alle tabelle così come potete aggiungere un conte-nuto alle finestre, ossia digitando un testo, importando un testo o importandodelle immagini.

AGGIUNTA DI UN TESTO ALLE CELLE DI UNA TABELLAPotete aggiungere un testo alle celle di una tabella in due modi diversi: digitandoil testo nelle celle o importando il testo nelle celle collegate. (Potete anche impor-tare un testo nelle singole celle, sebbene questo richiederebbe molto più tempo.)Per iniziare, utilizzate lo strumento Contenuto e fate clic su una cella:

• Iniziate a digitare per immettere il testo manualmente. Quando avete immessotutto il testo necessario in una cella, premete Control+Tab per spostarvi allacella successiva oppure premete Control+Maiusc+Tab per ritornare allacella precedente.

• Scegliete Archivio/File per importare il testo. Se avete selezionato Collega lecelle nella finestra di dialogo Proprietà della tabella o se avete collegato le cellecon lo strumento Collegamento, il testo importato scorrerà lungo le celle inbase all’Ordine di collegamento specificato.

CREAZIONE DI TABELLE

CAPITOLO 6: TABELLE | 161

Page 200: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Come con le finestre di testo collegate, il testo riempirà ogni cella collegataprima di spostarsi alla cella successiva. Potreste aver bisogno di utilizzare ilcarattere Colonna successiva (tasto Invio per Windows e Enter per Mac OS deltastierino numerico) per portare il testo alla cella collegata successiva. Se statelavorando con un testo delimitato, ad esempio con tabulazioni tra le colonnee con ritorni a capo delle righe, importate il testo in una finestra di testo e uti-lizzate Converti testo in tabella (menu Tabella) anziché importare il testo inuna tabella già completata.

L’importazione di un testo nelle celle collegate di una tabella è analogoall’importazione di un testo in finestre di testo collegate. Come con le finestredi testo collegate, le frecce indicano l’ordine di collegamento delle celle.

IMPORTAZIONE DI IMMAGINI NELLE CELLE DI UNA TABELLAQuando create una tabella, la finestra di dialogo Proprietà della tabella offrel’opzione di creare delle Celle di immagine. Sebbene questo tipo di celle sianopratiche nel caso di tabelle con celle contenenti un’immagine, questo non è unoscenario tipico. È molto più probabile che la vostra tabella inizi con delle celledi testo e continui con celle di immagine.

La conversione di celle di testo in celle immagine è analoga alla conversionedi una finestra di testo in una finestra immagine. Selezionate tutte le celle chevolete convertire e scegliete Oggetti Þ Contenuto Þ Immagine. Potete impor-tare e formattare le immagini nelle celle di una tabella nello stesso modo in cuiimportereste immagini in finestre di immagine. Selezionate per prima cosa lacella di immagine con lo strumento Contenuto e utilizzate quindi la finestradi dialogo Importa immagine (menu Archivio/File) per importare l’immagine.Per formattare l’immagine, utilizzate il nella scheda Immagini della finestra didialogo Modifica (menu Oggetti), il menu Stile e la palette Effetti immagine(menu Finestra).

Oltre ad importare immagini, potete incollare un’immagine a bassa risoluzionenella cella selezionata di una tabella.

AGGIUNTA DI TESTO E IMMAGINI ALLA TABELLA

162 | CAPITOLO 6: TABELLE

Page 201: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

L’utilizzo sia delle celle del testo che delle celle immagine di una tabella, facilita lacreazione di grafici e di cataloghi.

UTILIZZO DI UN’IMMAGINE COME SFONDO DELLA TABELLAPer utilizzare un’immagine come sfondo di un’intera tabella, collocate la tabelladavanti alla finestra immagine contenente l’immagine. Affinché l’immaginepossa essere visibile attraverso la tabella, le celle devono essere trasparenti.Nell’area Colore del riquadro Celle (Oggetti Þ Modifica), scegliete Nessuno oimmettete un valore di Opacità inferiore a 100% per le celle selezionate.

MODIFICA E FORMATTAZIONE DEL TESTO DI UNA TABELLA

La gestione di un testo nelle tabelle è analoga alla gestione di un testo nellefinestre. L’unica differenza consiste nella navigazione tra le celle e nel sistemadi selezione del testo nelle celle. Quando si lavora con tabelle importate daExcel, potete automaticamente applicare le modifiche apportate in Excelsemplicemente aggiornando la tabella.

MODIFICA DEL TESTO DI UNA TABELLADue fattori importanti da tenere presente quando si vogliono apportare modifi-che a un testo contenuto di una tabella, sono il sistema di navigazione tra le cellee il sistema di selezione del testo per la formattazione. Come sempre, quando silavora con un testo, dovete per prima cosa selezionare lo strumento Contenuto.

La navigazione tra le celle di una tabella funziona nel modo seguente:

• Fate clic sulla cella in cui volete immettere o importare un testo.

• Premete Control+Tab per spostarvi alla cella successiva.

• Premete Control+Masiuc+Tab per ritornare alla cella precedente.

• Premete i tasti a freccia per spostarvi lungo il testo di una cella e per spostarvida una cella all’altra.

AGGIUNTA DI TESTO E IMMAGINI ALLA TABELLA

CAPITOLO 6: TABELLE | 163

Page 202: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Per immettere un carattere di tabulazione in una cella di testo, premete Tab.Per immettere una tabulazione di rientro a destra, premete Option+Tab/Maiusc+Tab. Se dovete allineare dei numeri contenuti in una tabella sulnumero decimale o su un altro tipo di carattere, potete inserire le tabula-zioni in ogni cella della tabella e quindi specificare i fermi di tabulazionenecessari con Allinea su (Stile Þ Tab).

Per selezionare un testo contenuto nelle celle, procedete come segue:

• Per selezionare il testo di una cella, trascinate all’interno della cella.

• Fate clic due volte per selezionare una parola, tre volte per selezionare unariga e quattro volte per selezionare un paragrafo.

• Per selezionare l’intero testo di una cella o quello di celle collegate, fate cliccinque volte oppure scegliete Comp./Modifica Þ Seleziona tutto.

Per selezionare il testo di righe o colonne, procedete come segue:

• Per selezionare tutto il testo di una riga, fate clic esternamente al bordo destroo sinistro della tabella.

Quando vi trovate al di fuori del contorno di una tabella, il puntatore si convertein una freccia e potete quindi selezionare un’intera riga o un’intera colonna.

• Per selezionare tutto il testo di una colonna, fate clic esternamente al bordosuperiore o inferiore della tabella.

• Per selezionare tutto il testo distribuito su svariate righe o colonne, trascinatelungo il bordo della tabella.

• Per selezionare un testo su righe o in colonne non adiacenti, premete Maiusc +fate clic sulle righe o sulle colonne specifiche.

• Per selezionare un testo distribuito su varie righe o colonne, utilizzate leopzioni nel sottomenu Seleziona del menu Tabella. Le opzioni includonoCella, Riga, Righe dispari, Righe pari, Colonna, Colonne dispari, Colonnepari, Tutte le celle, Righe dell’intestazione, Righe pié di pagina e Righecorpo del testo.

MODIFICA E FORMATTAZIONE DEL TESTO DI UNA TABELLA

164 | CAPITOLO 6: TABELLE

Page 203: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

I comandi Seleziona del menu Tabella sono utili per applicare diversi tipi diformattazione a righe e colonne alternate.

Il sottomenu Seleziona del menu Tabella offre opzioni per la selezione di diverseparti di una tabella. A destra del sottomenu, potete vedere i risultati di una sceltadi Tabella Þ Seleziona Þ Righe pari.

TAGLIA/COPIA E INCOLLA IL CONTENUTO DI UNA TABELLAPotete tagliare/copiare e incollare testo e immagini nelle celle di una tabellacosì come copiate e incollate normalmente altri contenuti. Per tagliare/copiare eincollare delle celle, procedete come segue:

Selezionate le righe, colonne o celle utilizzando lo strumento Contenuto equindi scegliete Comp./Modifica Þ Taglia oppure Comp./Modifica Þ Copia.

Potete osservare quanto segue:

• Si può copiare soltanto una cella immagine per volta. Se si selezionano molte-plici celle immagine, i comandi Taglia, Copia e Incolla (menu Comp./Modifica)diventano disponibili.

• Se copiate più celle di testo di quelle che possono essere contenute nella tabellao nelle celle di destinazione, le celle verranno incollate (utilizzando lo stessoordine della tabella originale) da sinistra verso destra e dall’altro verso il bassofino a quando non riempiono l’area di incollatura. Le celle di testo rimanentinon verranno incollate.

• Se selezionate delle celle con un contenuto misto (in altre parole alcune cellecon immagini, alcune celle con testo e alcune celle con un contenuto ditipo Nessuno), i comandi Taglia, Copia e Incolla (Comp./Modifica) nonsaranno disponibili.

MODIFICA E FORMATTAZIONE DEL TESTO DI UNA TABELLA

CAPITOLO 6: TABELLE | 165

Page 204: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

COLLEGAMENTO DELLE CELLE DI UNA TABELLALe celle della tabella possono essere collegate una all’altra esattamente comecollegate le finestre di testo e i percorsi di testo. Quando le celle sono colle-gate, il testo che viene digitato, importato o incollato in una cella riempie laprima cella di testo della storia collegata e quindi scorre nella cella collegatasuccessiva. Come con il testo nelle finestre collegate, il carattere Colonnasuccessiva (tasto Enter in Mac OS e tasto Invia in Windows) aiuta a gestirelo scorrimento del testo nelle celle collegate. Oltre a collegare le celle dellatabella tra di loro, potete collegare le celle a finestre di testo e a percorsi ditesto e viceversa.

Per collegare le celle di una tabella, potete procedere in diversi modi:

• Per collegare tutte le celle di una tabella, selezionate Collega le celle dallafinestra di dialogo Proprietà della tabella, al momento della creazione dellatabella. Potete anche specificare un Ordine di collegamento che potete inseguito modificare dal nella scheda Tabelle della finestra di dialogo Modifica(menu Oggetti).

• Per collegare le celle di una tabella, scegliete Tabella Þ Collega le celle di testo.Tutte le celle della selezione devono essere vuote ad eccezione della prima. Cosìcome con le finestre di testo e i percorsi, non potete applicare un collegamentoa oggetti che contengono già un testo.

• Per collegare manualmente le celle di una tabella, utilizzate lo strumentoCollegamento. Così come con il collegamento delle finestre di testo, fateclic per selezionare la cella iniziale e fate quindi clic sulla cella che volete siala cella successiva. Per ridefinire i collegamenti esistenti, premete il tastoMaiusc e fate clic con lo strumento Collegamento. Quando collegate dellecelle manualmente, potete collegarle nell’ordine che preferite.

Quando collegate manualmente delle celle di testo, potete saltare delle celle,collegarle in un ordine qualunque e collegarle ad oggetti esterni come adesempio un percorso di testo.

MODIFICA E FORMATTAZIONE DEL TESTO DI UNA TABELLA

166 | CAPITOLO 6: TABELLE

Page 205: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Per rompere il collegamento delle celle di una tabella, utilizzate lo strumento diRottura del Collegamento e fate clic sull’estremità piatta della freccia situatatra le celle collegate. Quando rompete il collegamento delle celle, il testo rima-nente riscorre nella prima cella della catena. Se il testo non può essere contenutonella cella, viene visualizzato il simbolo di fuoriuscita del testo.

• Per collegare le celle di una tabella e le finestre di testo o i percorsi di testo,utilizzate lo strumento di Collegamento.

Se unificate delle celle di testo collegate (Tabella Þ Unisci celle), le celle uni-ficate vengono rimosse dalla catena del testo; il resto dei collegamenti rimaneinalterato. Se una cella unificata viene suddivisa (Tabella Þ Dividi la cella), icollegamenti vengono mantenuti e il testo scorre in base alle specifichedell’Ordine di collegamento.

FORMATTAZIONE DEL TESTO DI UNA TABELLALa procedura di formattazione del testo di una tabella è analoga alla proceduraadottata per la formattazione di qualsiasi altro testo: selezionate il testo con lostrumento Contenuto e applicate le opzioni dal menu Stile, inclusi i fogli distile del paragrafo e i fogli di stile del carattere. Per portare il testo nelle celleselezionate, utilizzate il nella scheda Testo della finestra di dialogo Modifica(menu Oggetto).

Il nella scheda Testo della finestra di dialogo Modifica per le tabelle (menu Oggetti)è analogo al riquadro Testo delle finestre di testo, ed offre controlli di Distanzatesto/fin. e Allineamento verticale, ed altri ancora.

MODIFICA E FORMATTAZIONE DEL TESTO DI UNA TABELLA

CAPITOLO 6: TABELLE | 167

Page 206: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

AGGIORNAMENTO DI UNA TABELLA DI EXCELSe importate una tabella da Excel utilizzando la funzionalità Collega allatabella esterna della finestra di dialogo Proprietà della tabella, la tabellaverrà gestita in modo analogo alle immagini. Questo accerta che veniate noti-ficati nel caso la tabella d’origine venga modificata e che disponiate quindidei dati più recenti della tabella quando siete pronti per l’output del layout,sia che si tratti di stamparlo, di raccogliere dati per la stampa, di salvare il filecome PDF o di esportarlo in HTML. Per verificare lo stato di una tabella, sceglieteUtilità Þ Uso e fate quindi clic sul nella scheda Tabelle.

Il nella scheda Tabelle della finestra di dialogo Utilizzo (menu Utilità) tiene tracciadelle tabelle Excel importate e vi notifica se i dati d’origine sono stati modificati.

Così come con le immagini, il nella scheda Tabelle elenca ciascun uso di unatabella del layout e ne visualizza lo stato come OK, Modificato o Mancante.Al contrario delle immagini, tuttavia, lo stato Mancante di una tabella nonincide sul suo output. QuarkXPress stamperà la tabella esattamente come apparenel layout. Uno stato Modificato, tuttavia, potrebbe indicare che i dati dellatabella sono stati modificati. In questo caso, se volete importare dei nuovi dati,selezionate un’istanza della tabella nella scheda Tabelle e fate clic su Aggiorna.Quando aggiornate, potete presumere che si verifichi quanto segue:

• Se selezionate Includi formati della finestra di dialogo Collegamento tabellaquando create la tabella, viene mantenuta l’intera formattazione del file Excel,inclusa l’aggiunta di righe per intestazioni e pié di pagina.

• Se la struttura della tabella di Excel è stata modificata, come ad esempio mediantel’aggiunta o l’eliminazione di righe, le modifiche apportate alla struttura nonverranno riflesse nella tabella aggiornata. Soltanto le celle della struttura dellatabella originale verranno aggiornate. Se state utilizzando una tabella la cuistruttura è stata modificata in Excel, potreste voler cancellare la tabella dallayout di QuarkXPress e importare nuovamente la tabella Excel modificata.

• Se una cella è stata rimossa dal file Excel, viene reperito un valore nullo perquella cella nella tabella QuarkXPress.

MODIFICA E FORMATTAZIONE DEL TESTO DI UNA TABELLA

168 | CAPITOLO 6: TABELLE

Page 207: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Gli attributi di testo o della geometria della tabella specificati in QuarkXPresspotrebbero venire ignorati durante l’aggiornamento della tabella a secondadelle opzioni selezionate quando la tabella era stata inizialmente importata.

In Windows, potete automaticamente aggiornare tutte le tabelle modificate neilayout quando aprite un progetto premendo Ctrl e facendo clic sul pulsante Apridella finestra di dialogo Apri (Archivio/File).

FORMATTAZIONE DELLE TABELLE

Così come con qualunque altro oggetto di QuarkXPress, le tabelle hanno laloro versione della finestra di dialogo Modifica (menu Oggetti) per la format-tazione degli attributi della tabella. I riquadri disponibili nella finestra di dialogoModifica dipendono dalle selezioni eseguite; ad esempio, potete selezionate l’in-tera tabella con lo strumento Oggetti, potete selezionare singole celle o gruppidi celle tramite lo strumento Contenuto o potete selezionare specifiche griglie,celle immagine o celle di testo. Le opzioni della palette Misurazione e dellapalette Colori riflettono le selezioni della tabella consentendovi di eseguiredeterminate regolazioni.

Nella finestra di dialogo Modifica, le opzioni del nella scheda Circonda e delnella scheda Ombreggiatura sono le stesse per le tabelle come per gli altri oggetti.Questa sezione tratta degli attributi specifici delle tabelle.

CORNICI DELLE TABELLEQuando selezionate un’intera tabella con lo strumento Oggetti, potete utiliz-zare il nella scheda Cornice della finestra di dialogo Modifica per specificare lospessore della cornice, lo stile e il colore della linea e il colore dell’interspazio.Per i colori, potete specificare la sfumatura e l’opacità. Le cornici vengonosempre collocate al di fuori dei bordi della tabella.

Il nella scheda Cornici della finestra di dialogo Modifica viene visualizzato quandoun’intera tabella viene selezionata con lo strumento Oggetti. Potete utilizzare il nellascheda Cornice per contornare i bordi esterni di una tabella.

MODIFICA E FORMATTAZIONE DEL TESTO DI UNA TABELLA

CAPITOLO 6: TABELLE | 169

Page 208: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CREAZIONE DELLO SFONDO DI UNA TABELLAIn QuarkXPress, l’intera tabella può avere una sfumatura o un colore specificiapplicati allo sfondo. Potete tuttavia vedere questo sfondo solo se le singolecelle della tabella hanno un colore impostato su Nessuno o su Opacità, conun valore inferiore a 100% che rende le celle trasparenti. In caso contrario, losfondo delle celle della tabella ha priorità sullo sfondo della tabella. Per speci-ficare uno sfondo per la tabella selezionata, utilizzate il nella scheda Tabelladella finestra di dialogo Modifica.

Se volete usare un’immagine per lo sfondo di una tabella, portate la tabella sopral’immagine e accertatevi che lo sfondo della tabella e le celle siano trasparenti.

Il nella scheda Tabella è dove potete specificare la posizione, le dimensioni e losfondo di una tabella.

SPECIFICA DELLA TRASPARENZA DI UNA TABELLAPotete alterare l’opacità di un’intera tabella, incluso sfondo, cornice, griglie econtenuto. Per fare questo, utilizzate il campo Opacità della tabella nella schedariquadro Tabella della finestra di dialogo Modifica. Il valore di questa opacitàverrà applicato oltre agli altri valori di opacità specificati per gli elementi e ilcontenuto della tabella come ad esempio sfondi, griglie, testo e immagini.

FORMATTAZIONE DELLE TABELLE

170 | CAPITOLO 6: TABELLE

Page 209: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

FORMATTAZIONE DELLE GRIGLIELe griglie sono le linee orizzontali poste tra le righe e le linee verticali poste trale colonne. Le griglie possono venire formattate in diversi modi, ad esempiopotete usare una griglia più spessa direttamente sotto la riga dell’intestazionedella tabella. Una volta selezionate le griglie, potete utilizzare il nella schedaGriglie della finestra di dialogo Modifica per specificare stile, spessore, colore,interspazio, intensità e opacità della linea.

1 Per formattare le linee della griglia, selezionatele nel modo seguente:

• Nel caso di una linea singola di griglia, fate clic su di essa con lostrumento Contenuto.

• Nel caso di molteplici linee di griglia, premete il tasto Maiusc e fate clic su ognilinea della griglia.

• Nel caso dell’intera tabella, ossia tutte le linee orizzontali e verticali della griglia,selezionate la tabella con lo strumento Oggetti. Potete quindi specificare unaselezione nella finestra di dialogo Modifica.

• Scegliete un’opzione dal sottomenu Seleziona del menu Tabella: Griglieorizzontali, griglie verticali, Bordo o Tutte le griglie.

2 Una volta selezionate le linee della griglia desiderate, scegliete Oggetti Þ

Modifica e fate quindi clic sulla scheda Griglia.

Il nella scheda Griglia della finestra di dialogo Modifica è dove potete specificarespessore, stile, colore ed altri attributi da applicare alla griglie selezionate.

3 Se nessuna griglia è selezionata nella tabella attiva, fate clic su uno dei pulsantia destra dell’area Anteprima. Dall’alto verso il basso, i pulsanti selezionanoTutte le griglie, Griglie orizzontali o Griglie verticali.

4 Modificate i valori disponibili nella scheda Griglia della e utilizzando l’areaAnteprima e il pulsante Applica valutate il risultato delle modifiche apportate.

La palette Misure (menu Finestra) offre anche un riquadro per la formattazionedelle griglie selezionate.

FORMATTAZIONE DELLE TABELLE

CAPITOLO 6: TABELLE | 171

Page 210: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

FORMATTAZIONE DI CELLE, RIGHE E COLONNEQuarkXPress offre controlli di precisione per la formattazione delle celle di unatabella. Per formattare una riga o una colonna, selezionate semplicemente tuttele celle di quella riga o di quella colonna. Per selezionate le celle da modificare,utilizzate lo strumento Contenuto per eseguire una delle operazioni seguenti:

• Per selezionare una cella, fate clic su di essa.

• Per selezionate tutte le celle di una tabella, fate clic su una cella e sceglieteTabella Þ Seleziona Þ Tutte le celle.

• Per selezionare una riga o una colonna singola, puntate al di fuori del contornodella tabella fino a quando non viene visualizzata la freccia di selezione. Fateclic sulla freccia per selezionare quella riga o quella colonna. Potete anchescegliere Tabella Þ Seleziona Þ Riga o Tabella Þ Seleziona Þ Colonna.

• Per selezionare svariate righe o colonne adiacenti, trascinate il puntatore afreccia lungo il bordo della tabella per estendere la selezione.

• Per selezionare un testo in righe o colonne non adiacenti, premete Maiusc efate clic sul puntatore a freccia.

• Per selezionare un motivo di righe o colonne, scegliete un’opzione dalsottomenu Seleziona del menu Tabella: Righe dispari, Righe pari, Colonnedispari o Colonne pari. Se state lavorando con le righe dell’intestazione e lerighe del pié di pagina di una tabella che si estende su diverse sezioni del layout,potete anche scegliere Righe dell’intestazione, Righe del pié di pagina o Righecorpo del testo.

La selezione di un motivo di righe e di colonne semplifica l’applicazione di unaformattazione alternata, come ad esempio un’ombreggiatura applicata a unacolonna sì e una colonna no, per semplificare l’identificazione di determinatidati distribuiti in una tabella.

Il sottomenu Seleziona del menu Tabella è dove potete selezionare un motivo dirighe e di colonne come ad esempio Colonne pari.

FORMATTAZIONE DELLE TABELLE

172 | CAPITOLO 6: TABELLE

Page 211: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Quando le celle sono selezionate, potete usare il nella scheda Celle della fine-stra di dialogo Modifica per modificare lo sfondo di ogni cella. Utilizzate learee Cella e Sfumatura per specificare un colore, una sfumatura e un’opacitàper le celle. I colori e le sfumature di sfondo che applicate all’interno di unacella vengono sovrapposti allo sfondo specificato per la tabella. Ad esempio,se le celle sono trasparenti, potete vedere lo sfondo della tabella.

Le aree Cella e Sfumatura del nella scheda Celle della finestra di dialogo Modificaè dove potete specificare un colore e una sfumatura per le celle selezionate.

La palette Colori (menu Finestra) è un altro punto da cui potete applicarecolori e sfumature di sfondo alle celle selezionate.

REGOLAZIONE DELLE TABELLE

La flessibilità delle tabelle QuarkXPress vi permette di modificare facilmentela sua posizione all’interno di una pagina, modificare il numero delle sue righe ecolonne, la loro larghezza e altezza ed altro ancora. Potete unificare e dividerele celle come necessario per contenere vari dati, accertare che una tabellamantenga le stesse dimensioni e regolare automaticamente righe e colonneaffinché contengano un determinato testo.

POSIZIONAMENTO DELLE TABELLA IN UNA PAGINACosì come con altri oggetti, le tabelle possono essere spostate e ruotate con pre-cisione o liberamente. Potete selezionare una tabella e immettere dei nuovi valoriper Origine X, Origine Y, o Ruota nella scheda Classic della palette Misure onella scheda Tabella della finestra di dialogo Modifica. Oppure potete riposizio-nare una tabella trascinandola con lo strumento Contenuto o con lo strumentoRotazione. Se la tabella su cui state lavorando è più grande di una pagina o diun documento disteso, vedere la sezione “Tabelle estese su più sezioni del layout”più avanti in questo capitolo.

FORMATTAZIONE DELLE TABELLE

CAPITOLO 6: TABELLE | 173

Page 212: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

INSERIMENTO DI RIGHE O COLONNEPotete inserire righe e colonne in qualunque punto della tabella. Fate clic inuna cella immediatamente sopra o sotto il punto dove volete aggiungere lanuova riga. Oppure fate clic a destra o a sinistra dl punto in cui volete aggiun-gere la nuova colonna. Scegliete quindi Tabella Þ Inserisce Þ Riga o Tabelle Þ

Inserisci Þ Colonna.

Nella finestra di dialogo Inserisci righe nella tabella o Inserisci colonne nellatabella visualizzata, immettete il numero di righe o di colonne da inserire.Per le righe, fate clic su Inserisci sopra la selezione o Inserisci sotto la selezioneper specificare dove inserire le nuove righe; per le colonna fate clic su Inseriscia sinistra della selezione o Inserisci a destra della selezione. Se volete che lenuove righe o le nuove colonne abbiano gli stessi attributi, come ad esempiolo sfondo delle celle e la formattazione della griglia, delle righe e delle colonneselezionate, selezionate Mantieni gli attributi. Se state lavorando con celle col-legate, potete usare lo strumento Collegamento per ridefinire i collegamentiverso e dalle nuove celle. Così come con il collegamento delle finestre di testo,utilizzate Maiusc. e fate clic per ridefinire i collegamenti.

Aggiungete righe adiacenti alla selezione corrente utilizzando la finestra didialogo Inserisci righe della tabella.

Se Mantieni la geometria è selezionata nel menu Tabella, le dimensioni dellecolonne o delle righe esistenti vengono ridotte per contenere le righe o colonneinserite. Se Mantieni la geometria non è selezionata, la tabella si allarga o siallunga, come necessario.

ELIMINAZIONE DI RIGHE O COLONNECosì come con l’inserimento, potete eliminare a piacere righe o colonne dallatabella. Questa azione eliminerà testo o immagini contenuti nelle celle interes-sate a meno che queste celle non siano collegate ad altre celle che rimangononella tabella. Non potete eliminare singole celle da una tabella in quanto ciòaltererebbe la geometria della tabella.

Per selezionare righe o colonne da eliminare, trascinate il puntatore della frecciasopra il bordo di una tabella e premete quindi Maiusc e fate clic sul puntatore

REGOLAZIONE DELLE TABELLE

174 | CAPITOLO 6: TABELLE

Page 213: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

a freccia o utilizzate i comandi del sottomenu Seleziona del menu Tabella(come ad esempio, Righe dispari). Scegliete quindi Tabella Þ Elimina Þ

Riga o Tabelle Þ Elimina Þ Colonna.

Se Mantieni la geometria è selezionata nel menu Tabella, le dimensioni dellecolonne o delle righe esistenti vengono aumentate per riempire lo spazio dellerighe o colonne eliminate. Se Mantiene la geometria non è selezionata, latabella si restringe, come necessario.

UNIFICAZIONE DELLE CELLEPotete unificare una selezione rettangolare di celle adiacenti di una tabella,incluso intere righe o colonne, in una singola cella. Ad esempio, potreste defi-nire che l’intestazione di una tabella si estenda su tre celle piuttosto che una.Se riunite delle celle di testo collegate, il testo scorrerà nelle celle rimanenti.Se unificate delle celle non collegate contenenti testo o immagini, ilcontenuto della cella superiore-sinistra della selezione, viene mantenuto perla cella unificata.

Per unificare delle celle, premete il tasto Maiusc e fate clic su una selezionerettangolare di celle con lo strumento Contenuto. Scegliete Tabella Þ

Unisci celle. Per riportare le celle unificate al loro stato originale, in modo dafarle corrispondere alle altre celle della tabella, selezionate le celle unificate escegliete quindi Tabella Þ Dividi le celle.

In questa tabella, le quattro celle superiori sono state unificate per creare unasingola cella per l’intestazione della tabella.

MANTENIMENTO DELLA GEOMETRIA DELLA TABELLAQuando inserite o eliminate righe o colonne, potete determinare se le modifichedevono incidere sulla larghezza e altezza dell’intera tabella. Per impedire chela larghezza e l’altezza di una tabella vengano alterate, selezionate la tabella equindi Mantieni la geometria nel menu Tabella o nella scheda Tabella dellafinestra di dialogo Modifica (menu Oggetti). Quando Mantieni la geometria èselezionato, le righe e le colonne all’interno della tabella vengono ridimensio-nate proporzionalmente per accomodare le modifiche. Quando Mantieni lageometria è deselezionato, la tabella diventa più grande o più piccola mano amano che le righe e le colonne cambiano.

REGOLAZIONE DELLE TABELLE

CAPITOLO 6: TABELLE | 175

Page 214: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

REGOLAZIONE AUTOMATICA DI RIGHE E COLONNE PER ILCONTENIMENTO DEL TESTOSe state digitando o importando un testo dentro le celle, potreste volere chele celle si espandano automaticamente per contenere tutto il testo digitato.La funzionalità di Contenim. autom. vi consente di specificare questa azioneper le righe o le colonne selezionate o per l’intera tabella. Quando applicateConten. autom. le dimensioni delle celle aumentano se si aggiunge un testo ose si aumentano le dimensioni font del testo; le celle non si riducono se un testoviene eliminato o se le dimensioni delle font vengono ridotte. Per specificareil Conten. autom., procedete come segue:

• Quando create una tabella con lo strumento Tabelle, potete attivare Conten.autom. selezionando Righe e/o Colonne nell’area Conten. autom. dellafinestra di dialogo Proprietà della tabella.

• Nel caso di una tabella esistente, potete attivare Conten. autom. per le righe ele colonne selezionate o per l’intera tabella. Per fare questo, scegliete Oggetti Þ

Modifica Þ il riquadro Celle. Nell’area Larghezza e/o Altezza, selezionateConten. autom.

• Quando Conten. autom. è selezionato, potete immettere dei valori nei campiMassimo per l’Altezza delle righe e nel campo Larghezza per le colonne.Una volta che le celle sono state automaticamente ridimensionate alla loromassima altezza e larghezza, il testo potrebbe fuoriuscire.

• Se selezionate Conten. autom. sia per le righe che per le colonne, la larghezzadelle colonne viene alterata per prima. La larghezza delle celle aumenta al suovalore massimo e quindi aumenta l’altezza delle celle.

Nelle aree Larghezza e Altezza del nella scheda Celle potete selezionare Conten.autom. e specificare il limite Massimo di espansione delle colonne o delle righe.

Ogni volta che volete modificare il funzionamento di Conten. autom. potetecambiare le impostazioni di Conten. autom. o quelle di Massimo nelle areeAltezza e Larghezza del nella scheda Celle (Oggetti Þ Modifica).

REGOLAZIONE DELLE TABELLE

176 | CAPITOLO 6: TABELLE

Page 215: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Se state lavorando sulle celle collegate, il testo che non può essere contenutoin una cella verrà fatto scorrere nella cella collegata successiva evitando quindiun ridimensionamento della cella eseguito da Conten. autom.

RIDIMENSIONAMENTO NUMERICO DI TABELLE, RIGHE E COLONNEPotete ridimensionare in modo esatto tabelle, righe e colonne specificandoaltezza e larghezza esattamente come fareste con gli altri oggetti. Ad esempio,se avete ridimensionato manualmente diverse colonne di una tabella e voleteriportare tutte le colonne alla stessa larghezza, potete farlo automaticamente.

Per immettere un valore di Altezza e di Larghezza per la tabella selezionata,utilizzate il nella scheda Tabella della finestra di dialogo Modifica. Le colonnee le righe possono venire ridimensionate in base alle nuove dimensioni dellatabella. Per ridimensionare le righe e le colonne selezionate, utilizzate i controllidel riquadro Celle della finestra di dialogo Modifica, nel modo seguente:

1 Selezionate le righe o le colonne che volete ridimensionare.

2 Scegliete Oggetti Þ Modifica Þ il nella scheda Celle.

• Per specificare una dimensione fissa per le righe e per le colonne selezionate,immettete un valore nel campo Altezza e nel campo Larghezza.

• Per creare righe o colonne delle stesse dimensioni che possano venire contenutenell’area selezionata, fate clic su Distribuito uniform.

3 Fate clic su Applica per confermare le modifiche e fate quindi clic su OK.

RIDIMENSIONAMENTO MANUALE DI TABELLE, RIGHE E COLONNECome per gli altri oggetti di QuarkXPress, potete trascinare per ridimensionarerighe, colonne e tabella. Per ridimensionare una riga o una tabella, fate clicsulla griglia fino a visualizzare il puntatore di ridimensionamento. Trascinateil puntatore verso il basso o verso l’alto per ridimensionare una riga e versodestra e verso sinistra per ridimensionare una colonna. Per ridimensionareun’intera tabella, premete i comandi da tastiera indicati di seguito, mentretrascinate una maniglia di ridimensionamento.

Potete trascinare le griglie per modificare la larghezza delle colonne(come mostrato nell’illustrazione qui sopra) e per modificare l’altezza delle righe.

REGOLAZIONE DELLE TABELLE

CAPITOLO 6: TABELLE | 177

Page 216: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

EFFETTI COMANDO IN COMANDOSULLA TABELLA MAC OS IN WINDOWS

Contenuto ridimensionato Tasto Mela Ctrlinsieme alle celle

Tabella forzata Maiusc Maiusca un quadrato

Celle e contenuto Tasto Mela+Option+Maiusc Ctrl+Alt+Maiuscridimensionati mantenendone le proporzioni

CONVERSIONE DI TABELLE IN TESTOSe dovete esportare i dati correnti da una tabella, ad esempio per salvare i daticome un file Word, potete convertire i dati in un testo. Il testo viene copiatoesternamente alla tabella e posto in una finestra di testo delle stesse dimensionidella tabella. Quando convertite una tabella, potete scegliere i caratteri diseparazione da porre tra le colonne e le righe dei dati che costituivano la tabellanonché specificare l’ordine in cui i dati devono venire estratti. Per convertireuna tabella in un testo:

1 Utilizzate lo strumento Oggetti o lo strumento Contenuto e selezionateuna tabella.

2 Scegliete Tabella Þ Converti la tabella Þ In testo per visualizzare la finestradi dialogo Converti la tabella in testo.

La finestra di dialogo Converti tabella in testo (menu Tabella) vi consente diesportare i dati in una nuova finestra di testo.

3 Scegliete un’opzione dal menu a discesa Specifica separazione colonneper specificare il carattere inserito tra le colonne (solitamente il caratteredi tabulazione).

4 Scegliete un’opzione dal menu a discesa Specifica separazione righe perspecificare il carattere inserito alla fine di ogni riga (solitamente il carattere diritorno a capo).

REGOLAZIONE DELLE TABELLE

178 | CAPITOLO 6: TABELLE

Page 217: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

5 Scegliete un’opzione dal menu a discesa Ordine di estrazione del testo perspecificare l’ordine in cui il testo deve venire estratto dalla tabella (l’impostazionedi default è Da sinistra a destra, Dall’alto in basso).

6 Per eliminare la tabella dopo averla convertita in testo, selezionate Eliminatabella. Se volete conservare la tabella nel layout, deselezionate questa opzione.

7 Fate clic su OK per convertire la tabella in testo. Viene creata una finestradi testo contenente il testo convertito, a una determinata distanza dallatabella originale.

UTILIZZO DELLE TABELLE E DEI GRUPPI

Per motivi di flessibilità, potete raggruppare delle tabelle con altri oggettiusando il comando Gruppo (menu Oggetti). Potete inoltre decomporre unatabella convertendo le sue celle in una serie di finestre di testo e di finestreimmagine raggruppate, o entrambe. Questo metodo vi consente di separaregli elementi di una tabella e di utilizzare questi elementi in un’altra sezionedel layout. Per ottenere ciò, selezionate una tabella e scegliete Tabella Þ

Converti tabelle Þ In gruppo. Per lavorare su singole finestre, sceglieteOggetti Þ Separa.

Dopo aver convertito una tabella in un gruppo, potete separare gli oggetti elavorare con essi individualmente.

Per conservare una tabella ma riutilizzare parti della stessa in altre sezioni dellayout, usate l’opzione Duplica (menu Oggetti) per duplicare prima l’interatabella e quindi per convertire il duplicato in un gruppo.

REGOLAZIONE DELLE TABELLE

CAPITOLO 6: TABELLE | 179

Page 218: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

TABELLE ESTESE IN VARIE SEZIONI DEL LAYOUTPoiché le tabelle non possono essere sempre contenute in una pagina o in undocumento disteso, o nello spazio disponibile di un particolare design, letabelle possono estendersi automaticamente in altre sezioni del layout.Quando le tabelle si estendono su diverse pagine, potreste aver bisogno diuna legenda che spieghi il contenuto della tabella. Potete aggiungere unalegenda in forma di righe di intestazione e di pié di pagina, automaticamentecreate e sincronizzate.

SPECIFICA DELLA DIVISIONE DI UNA TABELLAPer continuare la tabella in un’altra sezione del layout, potete specificare unpunto di divisione specifico. Il punto di divisione della tabella rappresenta ledimensioni massime che la tabella può raggiungere prima che venga divisa indue tabelle distinte e collegate. Nelle tabelle estese in varie sezioni, qualsiasimodifica apportata alla tabella, come ad esempio l’inserimento di colonne,viene riflessa lungo l’intera tabella. Per creare un’istanza di tabella che si estendain varie sezioni, procedete come segue:

1 Selezionate una tabella.

2 Scegliete Tabella Þ Divisione tabella per visualizzare la finestra di dialogoDivisione tabella.

La finestra di dialogo Divisione tabella (menu Tabella) è dove specificate ledimensioni massime che una tabella può raggiungere prima di venir suddivisain molteplici tabelle.

3 Selezionate Larghezza per dividere la tabella quando la sua larghezza superail valore immesso nell’apposito campo. Per default, la larghezza corrente dellatabella viene visualizzata nel campo Larghezza; la riduzione di questo valorecomporterà la divisione della tabella.

4 Selezionate Altezza per dividere la tabella quando la sua altezza supera il valoreimmesso nell’apposito campo. Per default, l’altezza corrente della tabella vienevisualizzata nel campo Altezza; la riduzione di questo valore comporterà ladivisione della tabella.

5 Fate clic su OK. Se l’altezza o la larghezza della tabella rientra nei criteri diDivisione della tabella, la tabella viene separata in due o più tabelle collegate.Potete portare le parti divise della tabella in altre sezioni del layout. Se la tabellarientra nei criteri di Divisione della tabella, potrebbe venire suddivisa in unsecondo tempo quando la regolate modificandone le dimensioni o inserendovidelle nuove righe o colonne.

UTILIZZO DELLE TABELLE E DEI GRUPPI

180 | CAPITOLO 6: TABELLE

Page 219: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Il programma della tournée è alto circa 18 cm. Se dividiamo la tabella a circa 6 cm,otteniamo tre istanze della tabella.

La funzionalità della divisione della tabella funziona in modo bidirezionale: facontinuare la tabella, utilizzando sottotabelle, se necessario, nel caso la tabelladiventi più larga e unifica le tabelle, se necessario, nel caso la tabella diventipiù piccola.

SEPARAZIONE DI TABELLE ESTESE E CREAZIONE DI TABELLE DISTINTEPotete spezzare il collegamento definito per tabelle estese su varie sezioni dellayout in modo che ciascuna tabella diventi un’entità distinta. Ciò impedisceche delle modifiche apportate a una parte della tabella vengano applicate alleistanze delle pagine successive. Per rompere i collegamenti di una tabella,selezionate un’istanza della tabella estesa e scegliete Tabella Þ Crea tabelleseparate. Tutti i “segmenti” della tabella estesa su diverse sezioni del layoutvengono convertiti in tabelle separate, indipendenti una dall’altra.

AGGIUNTA DI RIGHE DI INTESTAZIONE E DI PIÉ DI PAGINA AUNA TABELLASe una tabella si estende in diverse sezioni del layout, potrebbe essere utileduplicare eventuali righe di intestazione o di pié di pagina utilizzate comedescrizione dei dati contenuti nella tabella. Potete specificare che le righe diintestazione e di pié di pagina vengano ripetute automaticamente nelle istanzedella tabella poste in altre sezioni del layout. Ancor meglio, le righe di intesta-zione e di pié di pagina possono venire automaticamente sincronizzate in modoche ogni modifica apportata al testo venga riprodotta in tutte le istanze dellatabella estesa nelle varie sezioni del layout.

Per specificare righe di intestazione e di pié di pagina di una tabella, procedetecome segue:

1 Selezionate una tabella.

2 Accertatevi che l’Altezza sia stata selezionata nella finestra di dialogo Divisionetabella. (menu Tabella)In caso contrario, non potete specificare righe diintestazione e di pié di pagina automatiche.

UTILIZZO DELLE TABELLE E DEI GRUPPI

CAPITOLO 6: TABELLE | 181

Page 220: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

3 Selezionate la prima riga della tabella e scegliete Tabella Þ Ripeti come intesta-zione per specificare che la prima riga debba costituire una riga di intestazioneautomatica. Potete anche selezionare molteplici righe in cima ad una tabella inmodo che vengano duplicate come intestazione.

4 Selezionate l’ultima riga della tabella e scegliete Tabella Þ Ripeti come pié dipagina per specificare che l’ultima riga debba costituire la riga di pié di paginaautomatica. Potete selezionare anche in questo caso molteplici righe come piédi pagina.

Potete deselezionare in qualsiasi momento l’opzione Ripeti come intestazioneo Ripeti come pié di pagina dal menu Tabella per rimuovere le righe diintestazione o di pié di pagina dalla tabella estesa su varie sezioni del layout.

In questa tabella estesa, le prime due righe, l’intestazione della tabella e le inte-stazioni delle colonne, vengono duplicate come righe di intestazione nelle istanzesuccessive della tabella.

Se si aggiungono automaticamente righe di intestazione e di pié di pagina, lerighe rimanenti della tabella vengono considerate “righe del corpo della tabella”.Le opzioni del sottomenu Seleziona del menu Tabella vi consente di selezio-nare tutte le Righe dell’intestazione, Righe del pié di pagina e Righe corpodella colonna.

UTILIZZO DELLE TABELLE E DEI GRUPPI

182 | CAPITOLO 6: TABELLE

Page 221: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

UTILIZZO DEI MENU CONTESTUALI CON LE TABELLE

Se utilizzate i menu contestuali, a cui si può accedere premendo Control+facendoclic/o facendo clic con il pulsante destro del mouse in qualsiasi punto dell’og-getto, avrete disponibili i menu contestuali per le tabelle. In pratica, poteteaccedere a qualsiasi tipo di formattazione della tabella, delle celle e delle gri-glie tramite la finestra di dialogo Modifica. Il menu contestuale costituisce unsottogruppo del menu Tabella.

UTILIZZO DEI MENU CONTESTUALI CON LE TABELLE

CAPITOLO 6: TABELLE | 183

Page 222: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Capitolo 7: Job JacketsLa funzionalità Job Jackets di rappresenta un passo rivoluzionario per il pre-flight

in quanto dà la certezza che un lavoro di stampa aderisca alle sue specifiche dal

momento della sua creazione e che continui ad aderire a tali specifiche fino al

momento in cui esce dalle presse di stampa. Job Jackets estende il concetto di

imposizione delle specifiche a un lavoro di stampa oltre la sfera dell’utente

singolo, associando progetti a specifiche di design dinamicamente aggiornabili

che includono tutti gli elementi necessari, dai fogli di stile e colori alle dimensioni

e numeri di pagine, consentendo in tal modo ai gruppi di lavoro di mantenere

uniformità tra progetti correlati anche quando le specifiche vengono modificate.

NOZIONI GENERALI SUI JOB JACKETS

I Job Jackets conseguono due obiettivi fondamentali:

• Consentono in fase di definizione del progetto di creare specifiche dettagliateper layout di stampa e i layout Web.

• Consentono al grafico responsabile del layout di creare progetti e layoututilizzando specifiche già definite, condividerle con altri responsabili dellayout nonché verificare che un layout segua le specifiche assegnate.

I Job Jackets sono stati realizzati in quanto la creazione e la realizzazionedi un layout e il suo invio alla stampa possono costituire un processoestremamente complesso.

Consideriamo ad esempio alcune delle difficoltà che il creatore del layout distampa deve affrontare quotidianamente. Diverse presse di stampa dispongonodi svariate funzionalità e le applicazioni moderne del layout della pagina devonoessere sufficientemente versatili per poter supportare tutte queste funzionalità.Ne consegue che le cose possono andare in modo diverso dal previsto special-mente quando si considera la possibilità di inevitabili errori umani. Alcuniesempi pratici potrebbero essere:

• Un grafico di layout potrebbe usare colori o importare immagini grafiche inun layout che non possono venire riprodotte accuratamente dalla pressa distampa a cui sono destinati.

NOZIONI GENERALI SUI JOB JACKETS

184 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 223: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Un documento che si prevedeva fosse di 100 pagine, viene inviato alla stampacon un totale di 112 pagine.

• Un progetto potrebbe venire inviato al dispositivo di stampa senza i necessarifile grafici o font.

• Un layout con un testo in un colore piatto potrebbe venire inviato a una pressadi stampa a quattro colori, risultando di conseguenza illeggibile.

• Le impostazioni della gestione del colore potrebbero venire erroneamenteimpostate per il dispositivo di uscita, causando risultati indesiderati.

Una comunicazione inadeguata, specifiche ambigue e semplicemente erroriin cui si può facilmente incorrere, possono essere la causa di regolazioni daapportare in fase di stampa o possono addirittura comportare il ritorno dellavoro al grafico di layout in modo che questi possa risolvere i problemi distampa emersi, con il rischio di superare il budget stanziato o di superare itempi di esecuzione previsti. Lavori di stampa complessi comportano ancorapiù possibilità di errore e il costo di tali errori sale in misura proporzionale.

Problemi simili possono esistere anche per i creatori di layout Web. Ad esem-pio, come si può mantenere uniformità di design nell’ambito di un grande sitoWeb quando 10 o 12 grafici di layout producono simultaneamente pagine peril sito? Come è possibile verificare che tutti stiano usando gli stessi colori, stilie impostazioni di font e che stiano osservando le stessi dimensioni di schermo?E che cosa accade quando viene richiesta una modifica stilistica daapportare globalmente?

Per risolvere alcune di queste problematiche, Quark ha implementato lafunzionalità “Raccolta dati per la stampa”. E intere applicazioni sono statesviluppate nell’ambito del “preflight” del layout, ossia verifiche eseguite auto-maticamente per accertare che un layout sia conforme ai requisiti di output edi stampa in funzione delle presse a cui è destinato. Sebbene Raccolta dati perla stampa e procedure di preflight siano ottimi strumenti per la verifica di unjob (o lavoro) dopo che è stato completato, non sono sicuramente in grado diprevenire la creazione di un progetto che risulterà non stampabile o che verràstampato in modo incorretto.

L’obiettivo principale della funzionalità Job Jackets è di consentire una verificache il layout soddisfi tutti i requisiti definiti, dal momento della sua creazionefino a quando non raggiunge il formato finale, sia che si tratti di un documentostampato, o di una pagina in formato HTML o XML/XSL, un PDF o qualsiasialtro formato di output supportato da QuarkXPress.

NOZIONI GENERALI SUI JOB JACKETS

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 185

Page 224: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CHE COSA SONO I JOB JACKETS?Da un punto di vista tecnico, i Job Jackets sono strutture XML che includonospecifiche e regole per la creazione e la verifica dei layout QuarkXPress. Da unpunto di vista concettuale, la struttura di un Job Jackets può essere paragonataa una cartella contenente “job tickets”che descrivono vari tipi di progetto e dilayout, oltre a contenere altri tipi di dati.

I Job Jackets sono basati sull’ultima versione dello schema JDF (Job DefinitionFormat). JDF è uno standard basato su XML, sviluppato e mantenuto dal CIP4(International Cooperation for the Integration of Processes in Prepress, Press andPostpress Organization). JDF intende standardizzare il processo di avanzamentodi un lavoro di stampa lungo le varie fasi di stampa, dal layout al pre-press, allastampa, fino a ritaglio, rilegatura e consegna. JDF è supportato da una granvarietà di dispositivi e costituisce un ottimo metodo per introdurreautomatizzazione in un workflow di produzione di stampa.

Oltre a consentirvi di regolare le specifiche definite in QuarkXPress, Job Jacketsvi consente anche di definire valori per varie altre specifiche supportate da JDF,come ad esempio impostazioni di rilegatura. Quando inviate un layout perl’output, avete la possibilità di includere i dati JDF del layout in modo che isistemi che entrano in azione successivamente possano utilizzare quei dati ascopo informativo e di automazione. Inoltre, poiché le specifiche di Job Jacketssono estensibili, gli sviluppatori di sistemi compatibili con JDF possono incor-porare le loro impostazioni, specifiche di una data implementazione, in JobJackets prima di trasmettere i Job Jackets alla prima fase del ciclo, ossia al gra-fico responsabile del layout. Queste impostazioni possono essere preservatenel file Job Jackets e utilizzate da software XTensions, da applicazioni abilitateper JDF o da altri sistemi, per automatizzare e semplificare una gran varietàdi processi.

Job Jackets può inoltre agevolare la collaborazione nell’ambito di un workgroup.Svariati grafici responsabili del layout che lavorano su dei layout che condivi-dono lo stesso set di specifiche, possono associare i loro progetti a un file JobJackets condiviso, in modo che se un grafico di layout apporta una modifica adesempio ad un foglio stile, la stessa modifica viene automaticamente propagataagli altri grafici di layout.

I Job Jackets sono strumenti potenti e di conseguenza complessi. Questo capitoloinizia con una spiegazione dei concetti di base di Job Jackets, senza analizzarein dettaglio l’interfaccia utente, e prosegue quindi con una spiegazione su comesi può accedere e come si possono usare i vari componenti che costituiscono iJob Jackets.

LA STRUTTURA DEI JOB JACKETSCome accennato sopra, i Job Jackets sono strutture XML contenenti specifichee regole. Questa sezione descrive il modo in cui queste specifiche e regolevengono organizzate nei Job Jackets.

NOZIONI GENERALI SUI JOB JACKETS

186 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 225: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

RISORSEJob Jackets contiene delle Risorse che includono quanto segue:

1 Risorse a livello di progetto: Elementi applicabili a un particolare progetto, comead esempio fogli stile, colori, stili di output e impostazioni di gestione del colore.

2 Risorse a livello di layout: Elementi applicabili a un particolare layout, comead esempio:

• Specifiche di layout: Impostazioni che possono essere utilizzate per assegnare aun layout particolari dimensioni, orientamento e così via.

• Specifiche di output: Impostazioni che possono venire utilizzate per configurareun progetto in modo che il suo output venga eseguito correttamente su undeterminato dispositivo.

• Regole e set di regole: Prove che possono essere condotte per valutare la conformitàdi un layout alle specifiche definite.

In aggiunta alle Risorse descritte sopra, Job Jackets può contenere una serie dirisorse informative, tra cui:

• Descrizione del job: Questa categoria include il numero del job (o lavoro),revisione, istruzioni, note e parole chiave.

• Contatti: Informazioni su come contattare le persone che hanno definito i jobe altre persone associate al job. L’aggiunta di contatti può semplificare la ricercadella persona più indicata a risolvere un problema che potrebbe verificarsi.

JOB TICKETLe Risorse del Job Jackets sono organizzate in uno o più Job Ticket. CiascunJob Ticket contiene un set di Risorse particolari che possono venire applicatea un progetto QuarkXPress.

Nell’ambito di un Job Ticket, le Risorse sono raggruppate come segue:

1 Impostazioni del progetto: Un set di Risorse a livello progetto che possonovenire applicate a un singolo progetto. Le impostazioni di un progettoincludono elementi come fogli di stile, colori, stili di output e impostazioniper la gestione del colore. Ciascun Job Ticket contiene un set di impostazioniper il progetto.

2 Definizioni di layout: Svariati set di Risorse a livello di layout, ciascuno dei qualipuò essere applicato a un singolo layout. Ciascun Job Ticket può contenerenessuna o diverse definizioni applicabili al layout. Ciascuna definizione dilayout può includere quanto segue:

• Specificazioni di layout (dimensioni pagine, orientamento, e così via)

• Nessuna o diverse specifiche di output (configurazioni per un particolaredispositivo di output)

NOZIONI GENERALI SUI JOB JACKETS

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 187

Page 226: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Nessuno o diversi set di regole (per la verifica del layout)

• Un tipo di media di destinazione (stampa o Web)

• Impostazioni per la gestione del colore (Impostazioni d’origine e Impostazionidi output)

• Specifiche di revisione (Output di prova e Intento della prova)

• Risorse informative (descrizione, descrizione del job e istruzioni)

Le Risorse vengono definite e archiviate nella struttura del Job Jackets. Il JobTicket contiene un set di impostazioni del progetto per un particolare tipo di defi-nizioni del progetto e del layout, applicabili a nessuno o a diversi layout. Tenetepresente che le definizioni delle Risorse non “vivono” nel Job Ticket; i Job Ticketsi riferiscono o “puntano” alle definizioni delle Risorse che vivono nella strutturadel Job Jackets.

JOB TICKET E MODELLI DEI JOB TICKETSono disponibili tre tipi di Job Ticket:

• Il modello del Job Ticket è sostanzialmente un Job Ticket “master”. In un certosenso, il modello del Job Ticket è simile a una pagina master o a un filemodello di QuarkXPress.

• Un Job Ticket attivo è la copia di un modello del Job Ticket associato a unparticolare progetto.

• Un Job Ticket differito è la copia di un modello del Job Ticket che era statoassociato a un progetto ma non è più associato a quel progetto (ad esempio,se il progetto è stato chiuso senza essere stato salvato).

Struttura del Job Jackets

Fogli di stile Job Ticket

Colori

Specifiche di layout

Specifiche di output

Regola 1Set di

regole 1

Set diregole 2

Regola 2

Regola 3

Regola 4

Impostazionidel progetto

Definizionedi layout 1

Definizionedi layout 2

NOZIONI GENERALI SUI JOB JACKETS

188 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 227: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Il file Job Jackets può contenere dei modelli di Job Ticket (contenenti definizioniper i Job Ticket), Job Ticket attivi (ossia associati a un particolare progetto) edifferiti (ossia che erano stati associati a un progetto ma non sono più associati aquel progetto).

Ciascun modello di un Job Ticket può essere utilizzato per generare dei JobTicket per uno o più progetti. Ogni Job Ticket può essere applicato a un soloprogetto. Quando un Job Ticket viene applicato a un progetto, le Risorse diquel Job Ticket diventano disponibili nel progetto (ad esempio, il progettoeredita tutte le definizioni relative a colore, fogli di stile e layout elencate nelJob Ticket).

Sono disponibili due modalità di applicazione di un Job Ticket a un progetto:

• Quando create il progetto, scegliete Archivio/File Þ Nuovo Þ Progetto dalTicket e selezionate quindi un modello di Job Ticket. QuarkXPress copia leinformazioni contenute nel modello del Job Ticket in un nuovo Job Ticketper il nuovo progetto. Il nuovo progetto contiene automaticamente un layoutpre-configurato per ciascuna definizione di layout contenuta nel modello del JobTicket, oltre alle impostazioni del progetto definite nel modello del Job Ticket.

• Create o aprite un progetto esistente e scegliete quindi Archivio/File Þ

Job Jackets Þ Collega il progetto e selezionate un modello di Job Ticket.QuarkXPress copia le informazioni contenute nel modello del Job Ticket inun nuovo Job Ticket per questo particolare progetto. Il progetto acquisiscetutte le impostazioni del progetto definite nel modello del Job Ticket e vienecreato un nuovo layout pre-configurato per ciascuna definizione di layoutinclusa nel modello del Job Ticket.

Il Job Ticket non mantiene alcun collegamento con il modello del Job Ticketdal quale era stato creato. Le modifiche apportate al modello del Job Ticketd’origine non vengono propagate ai Job Ticket esistenti.

Progetto 1

Layout1

Layout2

Layout3

Job Jackets file

JobTicketattivo

Modello delJob Ticket

JobTicket

differito

NOZIONI GENERALI SUI JOB JACKETS

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 189

Page 228: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

JOB JACKETS COLLEGATI E INCORPORATICiascun progetto QuarkXPress è associato a una struttura di un Job Jackets.La struttura del Job Jackets di un progetto può venire incorporata nel progettoo può venire memorizzata in un file XML di Job Jackets nel file system locale.Il percorso di una struttura del Job Jackets di un progetto è determinato dalmetodo usato per creare il progetto; per ulteriori informazioni, vedere“Applicazione di un modello di Job Ticket a un progetto”.

La struttura di un Job Jackets può esistere in un file XML, nel file system, oppurepuò venire incorporato nel file del progetto.

Per impostazione di default, i file Job Jackets vengono memorizzati nel per-corso specificato nel riquadro Job Jackets della finestra di dialogo Preferenze(“QuarkXPress/menu Modifica”)

Potete tuttavia memorizzare i file Job Jackets nel percorso preferito. Ad esempio,se un file Job Jackets è condiviso tra diversi grafici di layout (vedere “Condivisionedei Job Jackets” più avanti in questo capitolo) potreste decidere di inserire quelfile Job Jackets in un server di file a cui chiunque può accedere tramite la rete.

Per modificare il percorso di default dove sono memorizzati i Job Jackets,andate al riquadro Job Jackets della finestra di dialogo Preferenze(“QuarkXPress/menu Modifica”), fate clic su Seleziona il percorso, fateclic sul pulsante Seleziona e navigate alla directory di destinazione.

JOB JACKETS CONDIVISILa struttura incorporata di un Job Jackets può essere utilizzata soltanto in unprogetto, ossia nel progetto in cui è incorporata. Ma un file Job Jackets auto-nomo, può essere condiviso da più di un progetto. (Più precisamente, un fileJob Jackets condiviso dispone di definizioni delle Risorse utilizzabili da più diun progetto.)

File Job Jackets collegati Progetto 1

Layout1

Layout2

Layout3

File Job Jackets

JobTicket

Modello delJob Ticket

Struttura incorporata del Job Jackets

Progetto 1

Layout1

Layout2

Layout3

Struttura incorporata del Job Jackets

JobTicket

Modello delJob Ticket

NOZIONI GENERALI SUI JOB JACKETS

190 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 229: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Un file Job Jackets condiviso consente a molteplici progetti di condividere le Risorse.

Quando due progetti condividono un file Job Jackets, possono sincronizzarequalsiasi Risorsa contenuta in entrambi i loro Job Ticket. Se ad esempio ilresponsabile del Progetto 1 modifica una definizione di colore che esiste inentrambi i Job Ticket, questa definizione del colore può venire automaticamenteaggiornata nel progetto 2.

Per ulteriori informazioni sui Job Jackets condivisi, vedere “Collaborazione coni Job Jackets condivisi”.

WORKFLOW DI ESEMPIO DI UN JOB JACKETSQuesta sezione descrive il workflow di un Job Jackets a titolo esemplificativo.Tenete presente che questo non soltanto è un workflow possibile, ma è ancheun esempio che intende illustrare come i Job Jackets vanno utilizzati. Vengonoadottate le seguenti definizioni:

• Definitore del progetto: La persona che conosce i dettagli di stampa del progetto,ad esempio, il numero di pagine, le dimensioni, i colori, e così via.

• Esperto di output: La persona che sa come un lavoro di stampa deve essere creatoe configurato per una stampa corretta nella pressa di stampa di destinazione.

• Grafico di layout: La persona che crea il layout in QuarkXPress.

Il workflow del Job Jackets è il seguente:

1 L’esperto di output e il definitore del progetto collaborano nella definizionedelle specifiche di output e delle regole più appropriate per un lavoro di stampa(o per una serie di lavori di stampa correlati), come ad esempio dimensionidella carta, numero di pagine, colori, impostazioni di trapping, fogli stile,spessore delle linee e spazi cromatici validi per le immagini importate.

2 Il definitore del progetto usa queste specifiche e regole per creare un modellodi Job Ticket in un file Job Jackets. Il modello del Job Ticket descrive un parti-colare progetto e può includere diverse specifiche e regole per ciascun layoutin quel progetto (supponiamo che soltanto un layout sia stato definito nelmodello del Job Ticket). Quando il file Job Jackets è completo, il definitore delprogetto passa il file al grafico di layout.

3 Il grafico di layout crea un progetto dal modello del Job Ticket utilizzando ilcomando Archivio/File Þ Nuovo Þ Progetto dal Ticket. QuarkXPress creaautomaticamente un Job Ticket dal modello del Job Ticket e associa il Job Ticket

Progetto 2

Layout1

Layout2

Layout3

Progetto 1

Layout1

Layout2

Layout3

File Job Jackets condiviso

JobTicket

2

JobTicket

1

Risorsecondivise

NOZIONI GENERALI SUI JOB JACKETS

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 191

Page 230: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

al progetto. QuarkXPress legge il Job Ticket e inserisce automaticamente tuttele Risorse del Job Ticket nel progetto (come ad esempio colori, fogli di stile eimpostazioni sulla gestione del colore). QuarkXPress crea automaticamente ilayout definiti nel Job Ticket.

4 Utilizzando il Job Ticket come una serie di linee guida, il grafico di layout cos-truisce il layout. Periodicamente il grafico di layout sceglie Archivio/File Þ

Job Jackets Þ Valuta il layout per accertarsi di rimanere entro le linee guidadefinite nel Job Ticket. Durante questa verifica, una finestra di dialogo consenteal grafico di identificare e di navigare agli elementi di design che sono in viola-zione delle regole definite nel Job Ticket. Ciò consente al grafico di layout dirisolvere problemi non appena si verificano anziché scoprirli in fase di pre-press.

5 Quando il layout è completo, il grafico lo invia all’output tramite uno dei varimetodi disponibili, tra cui stampa diretta, Raccolta dati per la stampa o espor-tazione in PDF o PDF/X. Se il Job Jackets include Specifiche di output, questeSpecifiche di output possono venire utilizzate per inviare il job a un output informati specifici e con impostazioni specifiche. Poiché il layout è stato sviluppatoentro le specifiche definite nel modello del Job Ticket, il layout è presumibilmentecorretto quando arriva alle presse di stampa.

VANTAGGI DEL JOB JACKETSJob Jackets offre numerosi vantaggi, tra cui:

• Poiché i requisiti del job vengono codificati all’inizio del progetto, vengonopreservati anche se il job viene completato da qualcuno che non prevedeva dilavorare su quel progetto.

• Se è necessario apportare modifiche dopo che il grafico di layout ha già ini-ziato a lavorare su un progetto, è possibile apportarle al Job Ticket del progetto.Il grafico di layout può quindi semplicemente usare il comando Archivio/File Þ

Job Jackets Þ Valuta il layout per verificare se una delle modifiche hanno unimpatto sul suo lavoro.

• Se più di un grafico di layout sta lavorando su progetti correlati, si può collocareun file Job Jackets che descrive questi progetti in un percorso condiviso su rete acui tutti i grafici di layout possono accedere simultaneamente quando ne hannobisogno. Se un grafico di layout aggiorna una Risorsa del progetto su cui stalavorando, questo aggiornamento può venire applicato agli altri progettiche utilizzano lo stesso file Job Jackets.

• I provider di output possono creare proattivamente dei Job Jackets che descrivonole funzionalità delle loro presse di stampa, inclusi i profili di gestione del colore,e possono consegnare questi Job Jackets a qualsiasi grafico di layout che intendastampare su quelle presse di stampa. Anche se l’intero job non è catturato in unJob Jackets, il grafico di layout può almeno evitare che si verifichino alcuni degliinconvenienti più frequenti, utilizzando le impostazioni d’origine, impostazionidi output e specifiche di output preparate dal provider di output.

NOZIONI GENERALI SUI JOB JACKETS

192 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 231: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

JOB JACKETS IN AZIONEQuesta sezione illustra le operazioni di un progetto d’esempio che utilizza lafunzionalità Job Jackets. Non preoccupatevi se alcuni dettagli non sono facil-mente comprensibili; verranno infatti descritti più estesamente nelle sezionisuccessive del capitolo. Questa sezione intende dare soltanto un’idea generaledei vantaggi che derivano dall’uso di Job Jackets.

Giulia ha deciso di inviare un notiziario bimensile ai suoi clienti, con ladescrizione delle nuove chitarre in vendita nel suo negozio. Giulia decide cheil notiziario dovrà avere quattro pagine e che verrà stampato su carta pesante,in quattro colori e con fotografie di alta qualità. Per essere certa che il notizia-rio soddisfi i più alti standard dei suoi clienti, Giulia seleziona personalmenteuna tipografia che gode di un’ottima reputazione. Per risparmiare, decide dicreare lei stessa il design.

Avendo sentito storie orrende dai suoi amici sul costo strabiliante di errori chepotrebbero verificarsi nella stampa a 4 colori, Giulia chiede direttamente allatipografia se dispone di un Job Jackets che può utilizzare per essere certa di crearecorrettamente il suo layout in QuarkXPress. La tipografia non sa nulla dei JobJackets, ma quando Giulia spiega la loro funzione, il tipografo realizza immedia-tamente che è suo interesse utilizzarli. “Sono interessato a qualsiasi strumentoche possa impedire ai miei clienti di inviarmi un lavoro che non è possibilestampare” sostiene il tipografo.

Giulia e il tipografo discutono a fondo del progetto e decidono insieme lapressa di stampa più adatta per quel lavoro. Il tipografo contatta quindi ilcostruttore della pressa di stampa e scopre che il costruttore possiede un fileJob Jackets che la tipografia può scaricare dal suo sito Web. Il file Job Jacketscontiene delle regole che aiutano il grafico di layout nella creazione di unlayout stampabile, tra cui un profilo di output per la gestione del colore, unaspecifica dei colori piatti non supportati, l’indicazione della risoluzione minimaper i file di immagine e un limite di dimensioni del layout di 11" x 17" o inferiori.Il tipografo aggiunge le sue informazioni di contatto al file Job Jackets e inviaquindi il file via e-mail a Giulia.

Giulia modifica il file Job Jackets adattandolo ai requisiti del suo progettomediante l’aggiunta di specifiche relative alle dimensioni della pagina,all’orientamento, al numero di pagine e ai colori. Per essere certa di nonusare in qualche punto del progetto la font sbagliata, Giulia aggiungedelle regole che specificano le font da utilizzare. Per finire, raggruppatutte le specifiche rilevanti in un modello di Job Ticket all’interno delfile Job Jackets.

NOZIONI GENERALI SUI JOB JACKETS

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 193

Page 232: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Quando Giulia è pronta a creare il notiziario, lancia semplicemente QuarkXPresse sceglie Archivio/File Þ Nuovo Þ Progetto dal Ticket e utilizza il modello diJob Ticket appena creato. Una volta completato il primo numero del notiziario,Giulia sceglie Archivio/File Þ Job Jackets Þ Valuta il layout e QuarkXPresssegnala dove riscontra dei problemi, consentendo così a Giulia di risolvere tuttele istanze di font errate, immagini grafiche con colori cromatici non supportatio altri tipi di problemi. Terminata anche questa operazione, invia il progettoal tipografo il quale a sua volta lo invia per l’ouptut utilizzando le Specifichedi output incluse nel file di Job Jackets e quindi alla pressa di stampa senzapreoccuparsi dell’esistenza di eventuali problemi.

Con il passare del tempo, l’attività di Giulia continua a crescere. Giulia non hapiù tempo di occuparsi direttamente del notiziario e assume quindi un graficodi layout, Andrea, che sarà incaricato di preparare il notiziario. Giulia consegnaad Andrea il file Job Jackets contenente il modello del Job Jackets che ha definitoe usato, e istruisce Andrea di utilizzarlo quando crea il notiziario, accertandosiin questo modo che se Andrea non dovesse aver capito alcune istruzioni verbali,Job Jackets lo aiuterà ad evitare errori, come ad esempio creare un notiziariodi otto pagine anziché quattro.

Con la crescita del business, Giulia considera la possibilità di creare un altronotiziario, più specializzato, da inviare periodicamente ai suoi clienti dellafascia più alta. Insieme ad Andrea, Giulia crea un altro Job Ticket da includerenel file Job Jackets che contiene il primo notiziario in modo da mantenere glistessi criteri definiti per la pressa di stampa che verrà utilizzata e per mantenereuniformità di design con regole di colori e di font applicate al primo notiziario.

Mano a mano che il business continua a crescere, Giulia decide di esplorarealcune funzionalità di automatizzazione acquisibili in sistemi che supportanolo standard JDF. Nel frattempo il tipografo ha modernizzato il suo workflowed è ora in grado di creare un sistema quasi completamente automatizzato distampa e post-stampa. Quando è pronto ad includere dati JDF nel suo workflow,incorpora i campi JDF necessari a contenere questi dati anche nel suo Job Jackets.Grazie a questa procedura, il tipografo consente ai suoi clienti di specificare,direttamente in QuarkXPress, determinati requisiti, come ad esempio specifi-che di rilegatura e quindi di trasferire a lui questi dati in un file JDF di outputautomaticamente generato.

Andrea è particolarmente coinvolto nella funzionalità Job Jackets, dopo tuttonon è creativamente interessante come le nuove funzionalità di trasparenza, mail tipografo, Giulia e lui stesso trarranno un enorme beneficio da un workflowlineare ed efficiente che la funzionalità Job Jackets consente di acquisire.

NOZIONI GENERALI SUI JOB JACKETS

194 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 233: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

UTILIZZO DEI JOB JACKETS

Come descritto prima, i dati di Job Jackets vengono memorizzati in formatoXML. QuarkXPress offre tuttavia un’interfaccia globale che consente di crearee di modificare il file Job Jackets. Le sezioni che seguono descrivono in dettagliol’interfaccia utente di Job Jackets.

MODALITÀ DI BASE E MODALITÀ AVANZATALa finestra di dialogo Manager di Job Jackets (Utilità Þ Manager di Job Jackets)offre un’interfaccia unificata dove il definitore del progetto può creare econfigurare Job Jackets e i componenti che lo costituiscono.

Come impostazione di default, la finestra di dialogo Manager di Job Jacketsmostra i Job Jackets nella cartella Job Jackets (vedere “Percorso dei file JobJackets”) inclusi i Job Jackets associati ai progetti attualmente aperti. Se unprogetto è attivo, viene visualizzato in grassetto e con un asterisco.

La finestra di dialogo Manager di Job Jackets offre due modalità:

• La modalità di base è rivolta ai grafici di layout e ai definitori del progetto, chenon hanno bisogno di utilizzare le funzionalità avanzate JDF di Job Jackets.La modalità di base offre tutti i comandi necessari a creare, gestire e condividerei Job Jackets.

• La modalità avanzata è rivolta agli amministratori di produzione che voglionoutilizzare le funzionalità JDF per automatizzare e integrare parte del loro work-flow. La modalità avanzata utilizza un’interfaccia utente diversa che consentedi accedere a tutte le funzionalità della modalità di base oltre che a tutte leRisorse, come ad esempio regole e risorse specifiche di JDF, come nel caso dispecifiche per la rilegatura.

Per utilizzare la modalità avanzata, aprite la finestra di dialogo Manager diJob Jackets (menu Utilità) e fate clic sul pulsante Impostazioni avanzate.Per ritornare alla modalità di base, fare clic sul pulsante Impostazioni di base.

UTILIZZO DEI JOB JACKETS

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 195

Page 234: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

La finestra di dialogo Manager di Job Jackets (Utilità Þ Manager di Job Jackets)consente al definitore di un progetto di lavorare con Job Jackets e con i suoi com-ponenti. Questa finestra di dialogo offre una modalità di base (a sinistra) e unamodalità avanzata (a destra).

In questo capitolo, le sezioni che trattano soltanto della modalità avanzatahanno i titoli che terminano con “modalità avanzata”, mentre le sezioni chetrattano soltanto della modalità di base, hanno i titoli che terminano con“modalità di base”.

Le operazioni relative all’uso della modalità di base rispetto a quelle relativealla modalità avanzata, vengono considerate separatamente nelle sezioni cheseguono. Si consiglia di cercare di raggiungere i propri obiettivi utilizzando primala modalità di base e passando alla modalità avanzata soltanto se si ritiene dinon poter acquisire gli obiettivi prefissati con la modalità di base.

CREAZIONE DEI JOB JACKETSPrima di tutto, quando e perché il definitore di un progetto crea un nuovo fileJob Jackets? Non c’è una risposta unica a questo tipo di domanda: se volete,potete infatti raccogliere tutti i Job Ticket creati per i vostri lavori di stampa,in un unico file Job Jackets. Esistono tuttavia alcuni principi da tenerepresente quando si vogliono mantenere dei Job Jackets separati.

• Se volete creare una serie di lavori di stampa che condividano le stesse Risorse(come ad esempio colori, fogli di stile, impostazioni di trap, impostazioni digestione del colore, dimensioni carta, ecc.) potrebbe essere utile creare un unicofile Job Jackets che raccoglie tutti questi lavori di stampa. Ma se fate parte, adesempio, di uno studio grafico che serve una serie di clienti diversi ognuno deiquali ha la propria identità visiva, potrebbe essere più indicato creare un JobJackets per ciascun cliente.

UTILIZZO DEI JOB JACKETS

196 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 235: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Se avete alle vostre dipendenze un gruppo di grafici di layout e volete esserecerti che ogni grafico che lavora su un particolare progetto (come ad esempiouna campagna promozionale), utilizzi le stesse Risorse, potrebbe essere utilecreare un file Job Jackets e un modello di Job Ticket contenenti queste Risorsee richiedere a tutti i grafici di layout di condividere lo stesso file Job Jackets.

• Se lavorate in una tipografia e disponete di una pressa di stampa particolare conrequisiti specifici, potrebbe essere utile creare un file Job Jackets che catturi irequisiti della pressa di stampa da passare ai vostri clienti (evitando errori deri-vati da una mancata conoscenza dei requisiti della pressa di stampa). È anchepossibile poter a volte scaricare direttamente dal costruttore della vostra pressadi stampa, un file Job Jackets con i requisiti di stampa già specificati.

CREAZIONE DI UN FILE JOB JACKETS: MODALITÀ DI BASEPer creare un file Job Jackets usando la modalità di base, procedete come segue:

1 Aprite la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (Utilità Þ

Manager di Job Jackets).

2 Se nella finestra di dialogo viene visualizzato più di un elenco, fate clic suImpostazioni di base per aprire il riquadro di base.

3 Fate clic sul pulsante Nuovo Job Jackets . Viene visualizzata la finestra didialogo Nuovo Job Jackets.

4 Immettete un nome per il file Job Jackets nel campo Nome. Poiché il file JobJackets intende includere modelli di Job Ticket per una serie di progetti corre-lati, scegliete un nome che descriva tutti i progetti che volete basare su questofile Job Jackets. Ad esempio, se questo file Job Jackets verrà utilizzato per crearetutti i progetti Big Loud Guitar di Giulia, potete immettere il nome “Job Jacketsdi Giulia”.

5 Se volete che molteplici utenti condividano questo file Job Jackets, selezionateCondividi questo Jacket. Se non selezionate questa casella di selezione, il fileJob Jackets verrà incorporato al progetto attivo (se esiste). Tenete presente chese non condividete il file Job Jackets adesso, potete condividerlo in seguitoutilizzando la finestra di dialogo Impostazione di collaborazione (menuArchivio/File). Vedere “Collaborazione con Job Jackets condivisi” più avantiin questo capitolo.

6 Se avete selezionato Condividi questo Jacket come descritto al punto prece-dente, specificate dove volete archiviare il file Job Jackets scegliendo un’opzionedal menu a discesa Salva in:

• Per utilizzare il percorso di default (vedere Job Jackets collegati e incorporati),scegliete Cartella Jacket di default.

• Per archiviare il file Job Jackets nella stessa cartella del progetto attivo, sceglieteCartella del progetto.

• Per archiviare in un altro percorso il file Job Jackets condiviso, scegliete Altri enavigate alla directory di destinazione (come ad esempio un volume su retedisponibile a tutti i grafici di layout).

UTILIZZO DEI JOB JACKETS

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 197

Page 236: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

7 Fate clic su Impostazioni per visualizzare le schede Tickets, Impostazioni distile, Contatti e Specifiche di layout.

La finestra di dialogo Nuovo Job Jackets consente di aggiungere Risorse a un fileJob Jackets nuovo.

8 Utilizzate la scheda Tickets per aggiungere i modelli dei Job Ticket al file JobJackets. Per ulteriori informazioni, vedere “Creazione di un modello di JobTicket: modalità di base.”

9 Utilizzate la scheda Impostazioni di stile per aggiungere Risorse al file JobJackets. Potete aggiungere delle Risorse a livello di progetto, da una varietà difonti e utilizzando l’opzione Aggiungi da.

• Per aggiungere Risorse dai valori di default dell’applicazione, fare clicsu Applicazione.

• Per aggiungere delle Risorse da un file del progetto o da un altro file JobJackets, fate clic su Altri e fate quindi clic su Seleziona e navigate al filedi destinazione.

Per copiare delle Risorse nel template del Job Ticket, usate i tre elenchi visua-lizzati nell’area inferiore della finestra di dialogo. Scegliete un tipo di risorsadal primo elenco e quindi scegliete delle risorse specifiche dal secondo elenco efate clic sul pulsante per copiare queste risorse nel terzo elenco (che visualizzale risorse di questo tipo nel modello del Job Ticket).

UTILIZZO DEI JOB JACKETS

198 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 237: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Per eliminare delle Risorse da un file Job Jackets, scegliete un tipo di risorsadal primo elenco e scegliete quindi delle risorse specifiche nel terzo elenco efate clic sul pulsante Elimina.

10 I Contatti facilitano le persone che stanno lavorando sullo stesso file QuarkXPressdi rivolgersi al definitore del progetto se si verificano dei problemi. Per aggiun-gere informazioni di contatto al file Job Jackets, fate clic sulla scheda Contatti equindi sul pulsante Nuova voce per aggiungere un contatto. Fate clic sul pulsante di espansione adiacente al nuovo contatto per aprire i relativi campi equindi immettere i dettagli necessari in ciascun campo.

11 Le Specifiche di layout vi consentono di definire attributi come le dimensionidella pagina e il conteggio delle pagine necessari per la generazione del layout.Per aggiungere le Specifiche di layout al file Job Jackets, fate clic sulla schedaSpecifiche di layout e quindi sul pulsante Nuova voce per aggiungere lenuove Specifiche di layout. Fate clic sul pulsante di espansione adiacentealle Specifiche di layout nuove per aprire i relativi campi e quindi immettere inecessari dettagli in ciascun campo.

12 Fate clic su OK.

CREAZIONE DI UN FILE JOB JACKETS: MODALITÀ AVANZATAPer creare un file Job Jackets usando la modalità avanzata:

1 Aprite la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (menu Utilità).

2 Se nella finestra di dialogo viene visualizzato soltanto un elenco, fate clic suImpostazioni avanzate per aprire il riquadro avanzato.

3 Fate clic sul pulsante Nuovo Job Jackets . Viene visualizzata la finestra didialogo Nuovo Job Jackets.

4 Immettete un nome per il file Job Jackets, navigate alla directory di destina-zione e fate clic su Salva. Se volete consentire a molteplici grafici di layout diaccedere allo stesso file Job Jackets, potrebbe essere utile scegliere una directorydalla quale tutti i grafici di layout possono accedere al file Job Jackets tramite rete.

5 Aggiungete le Risorse al file Job Jackets, come descritto nella sezione successiva.

AGGIUNTA DI RISORSE A UN FILE JOB JACKETS:MODALITÀ AVANZATALa procedura descritta di seguito è utile se volete creare un file Job Jackets uti-lizzando le risorse di un progetto esistente. Ad esempio, se possedete la copiadi un dépliant creato l’anno scorso e volete utilizzare tutti i fogli stile, colori, ecc.di quel progetto in un nuovo file Job Jackets, potete adottare questa procedura.Potete usare questa procedura anche per copiare le risorse da un file Job Jacketsa un altro.

UTILIZZO DEI JOB JACKETS

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 199

Page 238: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Per aggiungere delle risorse a un Job Jackets usando la modalità avanzata,procedete come segue:

1 Aprite la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (menu Utilità).

2 Se nella finestra di dialogo viene visualizzato soltanto un elenco, fate clic suImpostazioni avanzate per aprire il riquadro avanzato.

3 Specificate da dove volete copiare le Risorse:

• Per copiare le Risorse da una struttura del Job Jackets, da un modello di JobTicket o da un Job Ticket, selezionate l’origine dall’elenco a sinistra.

• Per copiare le risorse da un progetto aperto, selezionate il progetto dall’elencoa sinistra.

• Per copiare le risorse dalle impostazioni di default dell’applicazione, fate clic sulpulsante Carica risorse applicazione .

4 Selezionate una categoria di risorse nell’elenco in alto a destra.

5 Trascinate e copiate delle singole risorse dall’elenco in basso a destra sull’iconadel Job Jackets di destinazione nell’elenco a sinistra.

Potete anche trascinare le risorse in un Job Ticket o in un progetto.

Per informazioni su come modificare la posizione delle risorse in un Job Ticket,vedere “Specifiche sul percorso delle risorse: modalità avanzata.”

UTILIZZO DEI JOB TICKET

Il Job Ticket consiste in una serie di risorse (specifiche e regole) che può essereapplicata a uno o a più progetti QuarkXPress. Ciascun Job Ticket ha un nomee viene memorizzato nella struttura di un determinato Job Jackets. Il Job Ticketcontiene risorse applicabili a livello di progetto (come ad esempio colori, foglidi stile e impostazioni di gestione del colore) e risorse applicabili a livello dilayout (come ad esempio specifiche di layout e definizioni di layout).

Sono disponibili tre tipi di Job Ticket:

• Il modello di un Job Ticket è sostanzialmente un Job Ticket “master”. In un certosenso, il modello di un Job Ticket è simile alla pagina master o a un file modellodi QuarkXPress.

• Il Job Ticket attivo è la copia di un modello di Job Ticket associato a unparticolare progetto.

• Il Job Ticket differito è la copia di un modello di Job Ticket che era stato associatoa un progetto ma non è più associato a quel progetto (ad esempio, se il progettoè stato chiuso senza essere stato salvato).

UTILIZZO DEI JOB JACKETS

200 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 239: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CREAZIONE DI UN MODELLO DI JOB TICKETPrima di tutto, quando e perché il definitore di un progetto crea un modello diJob Ticket? Ecco alcune linee guide al proposito:

• Se avete un lavoro di stampa ricorrente, come un notiziario o una rivista, è utilecreare un modello di Job Ticket per quel lavoro.

• Se prevedete di creare diversi tipi di layout (come ad esempio un poster, unacartolina, un sito Web e una presentazione in Flash) e tutti questi progettifanno parte della stessa campagna pubblicitaria, potrebbe essere utile creareun modello di Job Ticket per ciascun layout e memorizzare tutti i modelli inun singolo file Job Jackets. In questo modo, tutti i layout condividono glistessi fogli stile, colori e così via

• Se disponete di un formato standard utilizzato da una serie di persone, comead esempio il formato di un avviso pubblicitario, un modello di Job Ticketpotrebbe essere utile per aiutare i vostri clienti a costruire i loro avvisipubblicitari in base alle guide linea da voi definite.

• Se un gruppo di grafici di layout deve essere certo che tutti i partecipanti algruppo utilizzino gli stessi fogli di stile, colori o altre risorse, e per mantenerequeste risorse sincronizzate tra i vari grafici di layout nel caso una di questerisorse venga modificata, potrebbe essere utile archiviare le risorse in unmodello di Job Ticket in modo che tutti i grafici di layout possano accedervitramite un file Job Jackets condiviso. Questa metodologia può aiutarvi arispettare gli standard di branding aziendale definiti per una grandeorganizzazione.

CREAZIONE DI UN MODELLO DI JOB TICKET: MODALITÀ DI BASEPer aggiungere un modello di Job Ticket a una struttura del Job Jackets,utilizzando la modalità di base:

1 Aprite la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (Utilità Þ

Manager di Job Jackets). Se nella finestra di dialogo viene visualizzato piùdi un elenco, fate clic su Impostazioni di base per aprire il riquadro di base.

Potete creare dei modelli di Job Ticket nel riquadro di base della finestra didialogo Manager di Job Jackets (menu Utilità).

UTILIZZO DEI JOB TICKET

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 201

Page 240: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

2 Selezionate la struttura del Job Jackets in cui volete inserire il modello diJob Ticket.

3 Fate clic sul pulsante Nuovo modello di Ticket . Viene visualizzata la finestradi dialogo Nuovo Job Ticket.

Potete assegnare le risorse a un nuovo modello di Job Ticket dalla finestra didialogo Nuovo Job Ticket.

4 Configurate il muovo modello di Job Ticket come descritto nella sezione“Utilizzo delle Risorse in un Job Ticket: modalità di base.”

MODIFICA DI UN JOB TICKET: MODALITÀ DI BASEPotrebbe essere necessario dover modificare un Job Ticket attivo di undeterminato progetto per diverse ragioni, tra cui le seguenti:

• Se il progetto attivo contiene delle risorse che volete aggiungere alla strutturadel Job Jackets, potete farlo aggiungendo queste risorse al Job Ticket attivo delprogetto. (Se volete aggiungere una risorsa a un Job Ticket, questa risorsa vieneautomaticamente aggiunta al Job Ticket principale della struttura del Job Jackets.)

• Se il Job Ticket attivo di un progetto attivo si trova nella struttura di un JobJackets che contiene una risorsa di cui avete bisogno, ma tale risorsa non è almomento inclusa nel Job Ticket attivo, potete facilmente aggiungerla al JobTicket attivo.

Per modificare il Job Ticket attivo di un progetto, aprite il progetto e sceglieteArchivio/File Þ Job Jackets Þ Modifica Job Jackets. Viene visualizzata lafinestra di dialogo Modifica Job Ticket. Per informazioni su come utilizzarela finestra di dialogo Modifica Job Ticket, vedere “Utilizzo delle Risorse in unJob Ticket: modalità di base”.

UTILIZZO DEI JOB TICKET

202 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 241: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

UTILIZZO DELLE RISORSE CONTENUTE IN UN JOB TICKET:MODALITÀ DI BASEQuesta sezione descrive come aggiungere e come eliminare le risorse incluse inun Job Ticket o in un modello di Job Ticket, utilizzando la finestra di dialogoNuovo Job Ticket o Modifica Job Ticket. Queste due finestre di dialogo sonomolto simili, eccetto per il fatto che la finestra di dialogo Modifica Job Ticketha un aspetto leggermente diverso a seconda che si riferisca a un Job Ticket oun modello di Job Ticket.

Potete aggiungere delle risorse a un modello di Job Ticket o a un Job Tickettramite le finestre di dialogo Nuovo Job Ticket e Modifica Job Ticket.

Per assegnare delle risorse tramite la finestra di dialogo Nuovo Job Ticket oModifica Job Ticket, procedete come segue:

1 Per aggiungere o eliminare delle risorse a livello di progetto, utilizzate icomandi della scheda Impostazioni di stile (per i modelli di Job Ticket) odella scheda Impostazioni del progetto (per i Job Ticket attivi o differiti).

Potete aggiungere delle risorse a livello di progetto, da una varietà di fonti,utilizzando il menu a discesa Aggiungi da.

• Per aggiungere delle risorse dalla struttura del Job Jackets da cui il Job Ticketdipende, scegliete Jacket corrente.

• Per aggiungere delle risorse dal progetto attivo, scegliete Progetto collegato.

• Per aggiungere delle risorse dall’applicazione corrente, scegliete Applicazione.

• Per aggiungere delle risorse da un file del progetto o da un file Job Jackets, fateclic su Altri e fate quindi clic su Seleziona e navigate al file di destinazione.

Per copiare delle risorse nel Job Ticket, usate i tre elenchi visualizzati nell’areainferiore della finestra di dialogo. Scegliete un tipo di risorsa dal primo elencoe quindi scegliete delle risorse specifiche dal secondo elenco e fate clic sul pul-sante per copiare queste risorse nel terzo elenco (che visualizza le risorse diquesto tipo nel Job Ticket).

UTILIZZO DEI JOB TICKET

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 203

Page 242: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Per eliminare delle risorse dal Job Ticket, scegliete un tipo di risorsa dal primoelenco e scegliete quindi delle risorse specifiche nel terzo elenco e fate clic sulpulsante Elimina.

2 La presenza di una definizione di layout significa che QuarkXPress creeràautomaticamente un layout quando questo Job Ticket viene applicato a unprogetto. Quando create una definizione di layout, potete definire le specifichedel layout (con dati del tipo dimensioni della pagine e numero totale di pagine),la destinazione (stampa o Web), i set di regole e le specifiche di output.

Per aggiungere una definizione di layout al Job Ticket, fate clic sulla schedaImpostazioni di layout e fate quindi clic sul pulsante ; la nuova definizionedi layout viene aggiunta all’elenco.

Per configurare la definizione di layout selezionata, fate prima clic su Proprietàdel layout per visualizzare i comandi delle proprietà del layout e quindi:

• Per assegnare un nome alla definizione di layout, immettete un nome nelcampo Nome del layout. Questo nome verrà applicato al layout generatoautomaticamente.

• Per specificare informazioni come le dimensioni della pagine e il numerototale di pagine, scegliete un’opzione dal menu a discesa Specifiche dilayout. (Tenete presente che le specifiche di layout devono essere inclusenella struttura del Job Jackets prima di scegliere qui le specifiche di layout;per ulteriori informazioni vedere “Creazione dei Job Jackets”.

• Per indicare il tipo di layout da creare automaticamente in base a questadefinizione di layout, scegliete un’opzione dal menu a discesa Tipodi destinazione.

• Per copiare i set di regole e le specifiche di output dalla struttura del Job Jacketsprincipale nella definizione di layout, utilizzate i tre elenchi disponibili nell’areainferiore della finestra di dialogo. Scegliete un tipo di risorsa dal primo elencoe quindi scegliete delle risorse specifiche dal secondo elenco e fate clic sul pul-sante per copiare queste risorse nel terzo elenco (che visualizza le risorse diquesto tipo nella definizione di layout).

Per eliminare una definizione di layout, selezionatela e fate clic sul pulsante .

3 Una volta terminata la configurazione del Job Ticket, fate clic su OK.

CREAZIONE DI UN MODELLO DI JOB TICKET: MODALITÀ AVANZATAPer aggiungere un modello di Job Ticket a una struttura del Job Jackets,utilizzando la modalità avanzata, procedete come segue:

1 Aprite la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (Utilità Þ

Manager di Job Jackets). Se nella finestra di dialogo viene visualizzato soltantoun elenco, fate clic su Impostazioni avanzate per aprire il riquadro avanzato.

2 Per indicare dove volete archiviare il nuovo modello del Job Ticket, create oselezionate l’icona di un Job Jackets dall’elenco di sinistra.

UTILIZZO DEI JOB TICKET

204 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 243: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

3 Fate clic sul pulsante Nuovo modello di Ticket . Alla struttura del Job Jacketsselezionata viene aggiunto il nuovo modello di Job Ticket.

4 Configurate il muovo modello del Job Ticket come descritto nella sezione“Utilizzo delle risorse in un Job Ticket: modalità avanzata.”

UTILIZZO DELLE RISORSE IN UN JOB TICKET: MODALITÀ AVANZATAPotrebbe essere necessario lavorare con le risorse di un Job Ticket indiverse situazioni:

• Potete usare la procedura descritta di seguito per creare un file Job Ticket uti-lizzando le risorse di un progetto esistente. Ad esempio, se possedete la copiadi un dépliant creato l’anno scorso e volete includere tutti i fogli stile, colori,ecc. di quel progetto in un nuovo modello di Job Ticket oppure in un Job Ticketattivo di un progetto esistente, potete adottare la procedura descritta di seguito.

• Potete usare questa procedura anche per copiare le risorse da un Job Ticket aun altro.

• Potete usare questa procedura per copiare le risorse da una struttura delJob Jackets o da un progetto a un Job Ticket.

Per aggiungere delle risorse a una struttura del Job Jackets usando la modalitàavanzata, procedete come segue:

1 Aprite la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (menu Utilità).

2 Se nella finestra di dialogo viene visualizzato soltanto un elenco, fate clic suImpostazioni avanzate per aprire il riquadro avanzato.

3 Specificate da dove volete copiare le risorse:

• Per copiare le risorse da una struttura del Job Jackets, da un modello diJob Ticket o da un Job Ticket, selezionate l’origine dall’elenco disponibilenell’area superiore sinistra.

• Per copiare le risorse da un progetto aperto, selezionate il progetto dall’elencoa sinistra.

• Per copiare le risorse dalle impostazioni di default, fate clic sul pulsanteCarica risorse applicazione .

4 Selezionate una categoria di risorse nell’elenco in alto a destra.

5 Trascinate e copiate delle singole risorse dall’elenco in basso a destra nel modellodi Job Ticket o nel Job Ticket di destinazione, nell’elenco a sinistra.

Per informazioni su come modificare la posizione delle risorse in un Job Ticket,vedere “Specifiche sul percorso delle risorse: modalità avanzata.”

UTILIZZO DEI JOB TICKET

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 205

Page 244: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

AGGIUNTA DI UNA DEFINIZIONE DI LAYOUT A UN JOB TICKET:MODALITÀ AVANZATALa definizione di layout consiste in una serie di specifiche che descrivono undeterminato layout. La definizione di layout include risorse come ad esempioil mezzo di destinazione (stampa o Web), specifiche di output e set di regole.

Quando create un progetto dal modello di un Job Ticket, QuarkXPress crea auto-maticamente un layout per ciascuna definizione di layout inclusa nel modellodel Job Ticket. Se una definizione di layout non contiene le Specifiche del layout,QuarkXPress visualizza la finestra di dialogo Nuovo progetto in modo che siapossibile specificare le dimensioni della pagina, i margini e così via.

Quando aggiungete una definizione di layout a un Job Ticket attivo,dalla definizione del layout viene creato il nuovo layout il quale vieneautomaticamente aggiunto al progetto di appartenenza.

Per aggiungere una definizione di layout a un modello di Job Ticket o a unJob Ticket, procedete come segue:

1 Aprite la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (Utilità Þ

Manager di Job Jackets) e selezionate il Job Ticket di destinazionedall’elenco di sinistra.

2 Per visualizzare i comandi delle risorse, fate clic sul pulsanteImpostazioni avanzate.

3 Selezionate Layout nell’elenco in alto a destra. Le definizioni di layoutincluse nel Job Ticket, vengono visualizzate nell’elenco in basso a destra.

4 Fate clic sul pulsante Nuova voce sopra l’elenco in basso a destra. Vieneaggiunta una definizione di layout dal nome “Layout”. (Il nome assegnatoalla definizione di layout è il nome assegnato al layout stesso in fase di crea-zione del progetto.) Per assegnare un nome diverso alla definizione di layout,fate doppio clic sul suo nome ed immettete quindi il nuovo nome.)

5 Fate clic sul pulsante , sul pulsante di espansione adiacente al nome delledefinizione di layout, per visualizzare i relativi campi.

6 Specificate o immettete un valore per ciascun campo che volete utilizzare.

7 Fate clic su Salva.

Per ulteriori informazioni sull’uso delle definizioni di layout, vedere“Applicazione di una definizione di layout a un progetto”.

APPLICAZIONE DI UN MODELLO DI JOB TICKET A UN PROGETTOPotete applicare un modello di Job Ticket a un progetto in uno dei duemodi seguenti:

• Create un progetto dal modello di Job Ticket.

• Collegate un progetto esistente a un modello di Job Ticket.

UTILIZZO DEI JOB TICKET

206 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 245: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

In entrambi i casi, un Job Ticket viene creato dal modello di Job Ticket e lanuova istanza del Job Ticket viene applicata al nuovo progetto. La sezione chesegue descrive entrambi i metodi.

CREAZIONE DI UN PROGETTO DAL MODELLO DI JOB TICKET.Quando create un progetto da un modello di Job Ticket, QuarkXPress creasempre un Job Ticket dal modello di Job Ticket. Potete scegliere dove voletearchiviare il Job Ticket: in un file Job Jackets condiviso o in una strutturaincorporata del Job Jackets, contenuto nel file del progetto

Per creare un progetto dal modello di Job Ticket, procedete come segue:

1 Scegliete Archivio/File Þ Nuovo Þ Progetto dal Ticket Viene visualizzata lafinestra di dialogo Nuovo progetto da Ticket.

Utilizzate la finestra di dialogo Nuovo progetto dal Ticket per selezionare unmodello del Job Ticket da usare in un nuovo progetto.

2 Se la struttura del Job Jackets che volete non viene visualizzata, fate clic suSfoglia per navigare al file Job Jackets e fate quindi clic su Apri.

3 Selezionate il modello del Job Ticket di destinazione dall’elenco. (Tenete presenteche potete anche selezionare un Job Ticket differito.)

4 Selezionate o deselezionate la casella di selezione Condividi Jacket come segue:

• Per archiviare il Job Ticket attivo di questo progetto in un file Job Jackets esternoin modo che il Job Jackets possa condividere delle risorse con altri utenti del fileJob Jackets, selezionate Condividi Jacket. (Per ulteriori informazioni, vedere“Collaborazione con i Job Jackets condivisi”.)

• Per archiviare il Job Ticket di questo progetto in una struttura incorporata delJob Jackets incluso nel file del progetto, deselezionate Condividi Jacket.

5 Fate clic su Seleziona. Il nuovo progetto eredita le impostazioni del progettoassociato al modello di Job Ticket e QuarkXPress crea automaticamente deilayout per ciascuna definizione di layout contenuta nel modello di Job Ticket.

Non potete archiviare un Job Ticket nella struttura del Job Jackets di default.Ne consegue che, se create un progetto da un modello di Job Ticket che si trovanella struttura di un Job Jackets di default e selezionate Condividi Jacket, verràvisualizzato un messaggio che vi richiede di salvare il nuovo file Job Jackets nelfile system.

UTILIZZO DEI JOB TICKET

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 207

Page 246: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

COLLEGAMENTO UN PROGETTO ESISTENTE A UN FILEJOB JACKETS.Quando collegate un progetto esistente a un file Job Jackets, rimuovete in pra-tica il Job Ticket attivo di questo progetto e collegate il progetto a un nuovoJob Ticket creato da un modello di Job Ticket contenuto in un altro file JobJackets. Potete scegliere di procedere in questo modo, se, ad esempio voletecollegare un progetto esistente a un file Job Jackets dove un altro grafico dilayout ha un Job Ticket attivo e quindi sincronizzare alcune o tutte le risorseche state entrambi usando. (Per ulteriori informazioni, vedere “Collaborazionecon i Job Jackets condivisi”.)

Per applicare un Job Jackets a un progetto esistente, procedete come segue:

1 Create o aprite il progetto.

2 Scegliete Archivio/File Þ Job Jackets Þ Collega il progetto. Viene visualizzatala finestra di dialogo Collega il progetto.

3 Se il file Job Jackets che volete non viene visualizzato, fate clic su Sfoglia pernavigare al file e fate quindi clic su Apri.

4 Selezionate il modello del Job Ticket di destinazione dall’elenco.

5 Selezionate o deselezionate la casella di selezione Condividi Jacket come segue:

• Per archiviare il Job Ticket di questo progetto nel file Job Jackets contenente ilmodello di Job Ticket di destinazione, selezionate Condividi Jackets.

• Per archiviare il Job Ticket di questo progetto in una struttura incorporata delJob Jackets incluso nel file del progetto, deselezionate Condividi Jacket.

6 Fate clic su Allega. Il nuovo progetto eredita le impostazioni del progettoassociato al modello di Job Ticket e vengono creati automaticamente deilayout per ciascuna definizione di layout contenuta nel modello di Job Ticket.

Se utilizzate un modello di Job Ticket che si trova nella struttura di un Job Jacketsdi default e selezionate Condividi Jacket, verrà visualizzato un messaggio chevi richiede di salvare il nuovo file Job Jackets nel file system. Il motivo è chenon potete archiviare un Job Ticket in una struttura del Job Jackets di default.

VISUALIZZAZIONE DELLE RELAZIONI DEI JOB TICKETPotete osservare le relazioni tra i Job Jackets, i modelli di Job Tickets, i Job Ticketse i progetti nella finestra di dialogo Manager di Job Jackets (menu Utilità).Le icone visualizzate in questa finestra di dialogo sono le seguenti:

• Struttura del Job Jackets (collegato)

• Struttura del Job Jackets (incorporato)

• Template del Job Ticket

UTILIZZO DEI JOB TICKET

208 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 247: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Job Ticket attivo o differito

• Progetto (un nome di progetto in grassetto indica il progetto attivo)

Un progetto collegato a un Job Ticket attivo viene visualizzato come segue:

Un Job Ticket differito è indicato dall’icona , ma non è collegato ad alcunprogetto. Questo può significare che il progetto è stato spostato, eliminato onon è mai stato salvato.

APPLICAZIONE DI UNA DEFINIZIONE DI LAYOUT A UN PROGETTOLa definizione di layout consiste in una serie di impostazioni che descrivonoun determinato layout. Queste impostazioni possono includere un tipo didestinazione (stampa o Web), un set di regole, delle impostazioni di output eimpostazioni relative alla gestione del colore. La definizione di layout includeanche delle specifiche di layout che a loro volta includono dati come ad esem-pio le dimensioni di una pagina e il numero totale di pagine (tenete presenteche le specifiche di layout devono venire create a livello di Job Jackets).

Quando associate un progetto a un modello di Job Ticket, QuarkXPress creaautomaticamente un nuovo layout per ciascuna definizione di layout inclusa nelmodello del Job Ticket. Questi layout hanno lo stesso nome della definizionedi layout sulla quale si basano.

Potete applicare una definizione di layout a un progetto in uno dei duemodi seguenti:

• Create un progetto dal Job Ticket contenente la definizione di layout, comedescritto nella sezione “Creazione di un progetto da un Job Ticket”.

• Collegate il Job Ticket al progetto attivo dopo che il progetto è stato creato,come descritto nella sezione “Collegamento di un progetto esistente a unJob Ticket”.

Qualunque metodo adottiate, i layout definiti verranno creati automaticamente.

COLLABORAZIONE TRAMITE I JOB JACKETS CONDIVISILe risorse di un file Job Jackets condiviso possono essere condivise da qualsiasiprogetto che utilizzi i Job Ticket contenuti nello stesso file Job Jackets. Quandoun progetto aggiorna una risorsa condivisa, la modifica viene automaticamentetrasmessa a tutti gli altri progetti che stanno usando quella risorsa.

Ad esempio, supponiamo che due grafici di layout dal nome Andrea e Robertostiano lavorando separatamente su due progetti. Ciascun progetto utilizzaun Job Ticket situato in un file Job Jackets dal nome “Job Jackets di Giulia”.

UTILIZZO DEI JOB TICKET

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 209

Page 248: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

(Non importa se i due Job Ticket sono basati o meno sullo stesso modello,purché entrambi i Job Ticket risiedano nel “Job Jackets di Giulia”.)

Supponiamo ora che entrambi i Job Ticket includano un foglio stile dal nome“Sottotitolo del logo”. Poiché questo foglio stile è incluso in un Job Ticket, ladefinizione del foglio stile viene archiviata nel file Job Jackets. E poiché entrambii Job Ticket dei grafici di layout includono questo foglio di stile, entrambi i pro-getto possono utilizzare soltanto la definizione di foglio stile archiviata nel fileJob Jackets condiviso. Per cui se Andrea, il grafico di layout primario, decide dimodificare una font utilizzata e definita nel foglio stile “Sottotitolo del logo”,quella modifica può venire automaticamente comunicata al layout su cui Robertosta lavorando e la font definita nel suo foglio di stile cambierà di conseguenza.In altre parole, la risorsa del foglio di stile “Sottotitolo del logo” può veniresincronizzata tra i due progetti.

Nell’ambito di un file Job Jackets condiviso, ci può essere soltanto una definizioneper ogni risorsa, indipendentemente da quanti Job Ticket usano quella risorsa.Per cui se i Job Ticket di due progetti utilizzano la stessa risorsa (in questo casoun foglio di stile), quella risorsa può venire sincronizzata automaticamente tra idue progetti.

È importante rilevare come la copia di una risorsa inclusa nel file di un pro-getto sia collegata, pur essendo di fatto separata, alla copia di quella stessarisorsa contenuta nel Job Ticket. Se la copia di una risorsa di un progetto cam-bia, ad esempio se Andrea modifica la font del foglio di stile “Sottotitolo dellogo”, QuarkXPress non aggiorna automaticamente la copia di quella risorsanel progetto di Roberto a meno che sia stata attivata una collaborazione tra ilprogetto di Andrea e il progetto di Roberto (Archivio/File Þ Impostazione dicollaborazione). Se avete attivato la collaborazione per Andrea, QuarkXPresscomunica automaticamente la modifica apportata dal progetto di Andrea al suoJob Ticket attivo, e quindi aggiorna automaticamente la copia della risorsa nel“Job Jackets di Giulia”. Se la collaborazione è stata attivata anche per Roberto,la sua copia di QuarkXPress legge la definizione aggiornata nel “Job Jackets diGiulia” e inserisce la nuova definizione nel progetto di Roberto.

Progetto 2

Layout1

Definizionedel foglio distile per il

"Sottotitolodel logo"

del Progetto 2

Roberto

Progetto 1

Andrea

Layout1

Definizionedel foglio distile per il

"Sottotitolodel logo"

del Progetto 1

File “Job Jackets di Giulia”

JobTicket

2

JobTicket

1

Definizione delfoglio di stile peril "Sottotitolo del

logo" del fileJob Jackets

UTILIZZO DEI JOB TICKET

210 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 249: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Quando Andrea modifica la definizione della risorsa del foglio di stile condiviso,la sua copia di QuarkXPress trasmette quella modifica (tramite il Job Ticket attivodel progetto) al file Job Jackets condiviso. La copia di QuarkXPress di Robertolegge quindi la definizione aggiornata del foglio di stile dal file Job Jackets eaggiorna la definizione nel progetto di Roberto.

Le impostazioni che regolano questi aggiornamenti sono disponibili nellafinestra di dialogo Impostazione di collaborazione (menu Archivio/File).

Nella scheda Aggiornamenti, le caselle di selezione All’apertura,Prima dell’output e Durante il lavoro regolano quando il progetto deveaggiornare le definizioni delle risorse trasmesse dal file Job Jackets condiviso,ossia quando il progetto viene aperto, prima di inviarlo all’output o mentresi sta lavorando sul progetto.

Per regolare la periodicità con cui modifiche apportate a risorse condivise devonovenire scritte nel file, o lette dal file, Job Jackets condiviso, utilizzate la schedaAggiornamenti della finestra di dialogo Impostazione di collaborazione(menu Archivio/File).

Progetto 2

Layout1

Definizionedel foglio distile per il

"Sottotitolodel logo"

del Progetto 2

Roberto

Progetto 1

Andrea

Layout1

Definizionedel foglio distile per il

"Sottotitolodel logo"

del Progetto 1

File “Job Jackets di Giulia”

JobTicket

2

JobTicket

1

Definizione delfoglio di stile peril "Sottotitolo del

logo" del fileJob Jackets1.

Andrea modificala definizione delfoglio di stile per

“Sottotitolo del logo”

3.La copia di QuarkXPress

di Roberto legge la nuovadefinizione del foglio

stile nel progettodi Roberto.

2.QuarkXPress invia la

modifica al file Job Jackets

UTILIZZO DEI JOB TICKET

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 211

Page 250: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

La scheda Job Jackets di questa finestra di dialogo mostra il nome della strut-tura del Job Jackets del progetto attivo, lo stato (condiviso o non condiviso),il percorso al file Job Jackets (se esistente) e il nome del Job Ticket attivo delprogetto. I pulsanti nell’area inferiore della scheda sono i seguenti:

• Modifica Jacket: Utilizzate questo pulsante per collegare il progetto a unJob Ticket di un file Job Jackets diverso.

• Cambia Ticket: Utilizzate questo pulsante per collegare questo progetto a unJob Ticket diverso.

• Esegui l’aggiornamento: Se le opzioni di aggiornamento automatico nell’areasuperiore di questa finestra di dialogo sono disattive, potete utilizzare questopulsante per eseguire un aggiornamento manuale.

• Attiva la condivisione/Disattiva la condivisione: Utilizzate questo pulsanteper separare il progetto attivo dal file Job Jackets condiviso. Il Job Ticket delprogetto viene spostato in una struttura incorporata del Job Jackets nell’ambitodel file del progetto.

Potete regolare la condivisione della struttura di Job Jackets del progetto attivonella scheda Job Jackets della finestra di dialogo Impostazione di collaborazione(menu Archivio/File).

È importante notare che un collegamento tra due Job Tickets non significache tutte le risorse vengano automaticamente sincronizzate tra i progetti cheutilizzano questi Job Tickets. Una risorsa viene sincronizzata tra due progettisoltanto se in presenza delle tre condizioni seguenti:

• La risorsa esiste in entrambi i progetti.

• La risorsa esiste nei Job Ticket di entrambi i progetti.

• I Job Ticket di entrambi i progetti si trovano nello stesso file Job Jackets.

ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE DI JOB TICKETPotrebbero verificarsi situazioni in cui il definitore di un progetto abbia bisognodi copiare un modello di Job Ticket o un Job Ticket da un file Job Jackets a unaltro oppure di importare tutti i modelli di Job Ticket o i Job Ticket da una strut-tura del Job Jackets in un’altra struttura del Job Jackets. Potete eseguire entrambequeste azioni utilizzando le funzionalità di esportazione e di importazione diJob Ticket.

UTILIZZO DEI JOB TICKET

212 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 251: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

ESPORTAZIONE DI UN MODELLO DI JOB TICKET O DI UN JOB TICKETPer esportare un modello di Job Ticket o un Job Ticket da una struttura delJob Jackets, procedete come segue:

1 Aprite la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (menu Utilità) e selezionateil Job Ticket (o i Job Ticket) di destinazione dall’elenco di sinistra.

2 Fate clic sul pulsante Esporta Ticket sopra l’elenco di sinistra. Vienevisualizzata la finestra di dialogo Nuovo Job Jackets.

3 Specificate un nome e un percorso e fate clic su Salva. Tutti i Job Ticketselezionati vengono salvati in un file Job Jackets con il nome di filespecificato, insieme alle risorse necessarie.

IMPORTAZIONE DI UN MODELLO DI JOB TICKET O DI UN JOB TICKETPer importare un modello di Job Ticket o un Job Ticket in una struttura delJob Jackets, procedete come segue:

1 Aprite la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (menu Utilità) e selezionatel’icona del Job Jackets di destinazione dall’elenco di sinistra.

2 Fate clic sul pulsante di Importazione sopra l’elenco di sinistra. Vienevisualizzata la finestra di dialogo Seleziona file Job Jackets.

3 Selezionate un file Job Jackets e fate clic su Apri. Tutti i modelli di Job Ticket ei Job Ticket contenuti nel file selezionato vengono importati nella strutturadel Job Jackets selezionato, insieme a tutte le risorse necessarie.

IL FILE JOB JACKETS DI DEFAULT

Quando QuarkXPress è installato, viene anche installato un file JobJackets di default (contenente un modello di Job Ticket di default dal nome“DefaultJacket.xml”), nel percorso specificato nel riquadro Job Jackets dellafinestra di dialogo Preferenze (“QuarkXPress/Modificia”):

Quando create un progetto scegliendo Archivio/File, si verifica quanto segue:

• QuarkXPress esegue una copia del file Job Jackets di default (dal nome“Default Job Jackets”) e lo incorpora nel nuovo progetto. La strutturaincorporata del Job Jackets assume il nome di “[nome del file] Job Jacket.”

• Nella struttura incorporata di Job Jackets, QuarkXPress crea un Job Ticket dalmodello di Job Ticket di default (dal nome “Default Job Ticket”) Il nuovo JobTicket assume il nome “[nome di file] Ticket.”

• QuarkXPress associa il Job Ticket contenuto nella struttura incorporata delJob Jackets al nuovo progetto.

UTILIZZO DEI JOB TICKET

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 213

Page 252: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Potete utilizzare il file Job Jackets di default per regolare le risorse da utilizzarenei nuovi progetti QuarkXPress. Potete anche modificare il modello di Job Ticketdi default utilizzato dai progetti creati tramite Archivio/File Þ Nuovo progetto.Questa sezione descrive entrambe le procedure.

Non potete archiviare un Job Ticket nuovo nel file Job Jackets di default.Per ulteriori informazioni, vedere “Creazione di un progetto da un modellodi Job Ticket”

MODIFICA DEL MODELLO DI DEFAULT DI UN JOB TICKETIl modello di default di un Job Ticket viene utilizzato dai nuovi progetticreati con Archivio/File Þ Nuovo Þ Progetto. Per modificare il modellodi default di un Job Ticket, procedete adottando uno dei due metodi descrittidi seguito.

Per modificare un modello di default di Job Jackets dal menu Archivio/File:

1 Chiudete i progetti aperti.

2 Per aprire il modello di default del Job Ticket nella finestra di dialogo ModificaJob Ticket, scegliete Archivio/File Þ Job Jackets Þ Modifica Job Ticket.

3 Utilizzate i comandi della finestra di dialogo Modifica Job Ticket perconfigurare il modello di default del Job Ticket e fate quindi clic su OK.

Per modificare il modello di default di Job Tocket dalla finestra di dialogoManager di Job Jackets, procedete come segue:

1 Visualizzate la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (menu Utilitàà)

2 Fate clic sul pulsante Apri Jacket , navigate al file Job Jackets di default e fateclic su Apri.

3 Espandete la struttura del Job Jackets di default e selezionate il modello di JobTicket dal nome “Job Ticket di default” dall’apposito elenco.

4 Fate clic su Comp./Modifica . Viene visualizzata la finestra di dialogoModifica il Job Ticket.

5 Utilizzate i comandi disponibili nella finestra di dialogo Modifica il Job Ticketper configurare il modello di Job Ticket di default.

6 Fate clic su OK.

Il prossimo progetto che create tramite Archivio/File Þ Nuovo Þ Progettoutilizzerà il modello di default del Job Ticket modificato.

IL FILE JOB JACKETS DI DEFAULT

214 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 253: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

MODIFICA DEL FILE JOB JACKETS DI DEFAULTPotete utilizzare il file Job Jackets di default per regolare le risorse da utilizzarenei nuovi progetti QuarkXPress. Per modificare il file Job Jackets di default,procedete come segue:

1 Aprite la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (menu Utilità).

2 Fate clic sul pulsante Apri Jacket , navigate al file Job Jackets di default efate clic su Apri.

3 Selezionate la struttura Job Jackets dal nome “Default Job Jackets” dell’elenco.

4 Utilizzate i comandi della finestra di dialogo Manager di Job Ticket perconfigurare la struttura del Job Jackets di default e fate quindi clic su OK.

Per informazioni sulla gestione delle risorse, vedere “Utilizzo delle Risorse:modalità avanzata”.

UTILIZZO DELLE RISORSE: MODALITÀ AVANZATA

“Risorse” è un nome di categoria generico che descrive la maggior parte deicomponenti che costituisce i Job Jackets e i Job Ticket. Le risorse includonoqualsiasi tipo di attributo, dalle specifiche dei fogli di stile al numero totaledelle pagine. Questa sezione descrive come accedere alle risorse, come crearlee aggiornarle nel riquadro avanzato della finestra di dialogo Manager diJob Jackets (menu Utilità).

I definitori dei progetti utilizzeranno questa procedura per motivi diversi.I grafici di layout, tuttavia, potrebbero non aver mai bisogno di usarequesta procedura.

ACCESSO ALLE RISORSE: MODALITÀ AVANZATAPer poter utilizzare una risorsa, occorre potervi accedere. Per accedere a unarisorsa, procedete come segue:

1 Aprite la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (menu Utilità).

2 Se nella finestra di dialogo viene visualizzato soltanto un elenco, fate clic suImpostazioni avanzate per aprire il riquadro avanzato.

3 Nell’elenco di sinistra, aprite o create un file Job Jackets. Le categorie delleRisorse del file Job Jackets vengono elencate in ordine alfabetico nell’elenco inalto a destra.

4 Per gestire le risorse specifiche di una struttura di Job Jackets, selezionate lastruttura Job Jackets di destinazione dall’elenco a sinistra. Tenete presente chele categorie che appaiono non selezionabili, rappresentano le Risorse che devonoessere specificate a livello di Job Ticket.

IL FILE JOB JACKETS DI DEFAULT

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 215

Page 254: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

5 Per lavorare con le risorse specifiche di un Job Ticket, espandete la strutturadel Job Jackets; create , duplicate o importate un Job Ticket ed accertateviquindi che il Job Ticket di destinazione sia selezionato nell’elenco a sinistra.Tenete presente che le categorie che appaiono non selezionabili, rappresentanole Risorse che devono essere specificate a livello di Job Jackets.

6 Selezionate un tipo di risorsa dall’elenco in alto a destra. Le risorse esistenti deltipo selezionato vengono elencate nell’elenco in basso a destra.

Utilizzate la finestra di dialogo Manager di Job Jackets per visualizzare, duplicare,eliminare, importare e esportare le risorse.

CONFIGURAZIONE DELLE RISORSE: MODALITÀ AVANZATADopo aver navigato a una risorsa nella finestra di dialogo Manager di JobJackets, potete configurarla. Sono disponibili varie opzioni per diversi tipi dirisorse in questa finestra di dialogo:

• Potete specificare un percorso per la maggior parte delle risorse.

• Potete eliminare la maggior parte delle risorse.

• Potete creare e modificare alcuni tipi di risorsa, ma altri devono venire creati emodificati utilizzando altre parti dell’interfaccia utente di QuarkXPress.

• Potete creare, duplicare, eliminare e configurare definizioni di layout, specifichedi output, specifiche di layout, descrizioni di job, contatti, regole e set di regolein una struttura di Job Jackets.

UTILIZZO DELLE RISORSE: MODALITÀ AVANZATA

216 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 255: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Se una risorsa lo consente, potete creare e configurare quella risorsa nellafinestra di dialogo Manager di Job Jackets nel modo seguente:

1 Per creare una risorsa del tipo selezionato nell’elenco in alto a destra, fate clicsul pulsante Nuovo oggetto nell’elenco in basso a destra. Per assegnare unnuovo nome alla risorsa, fate clic sul suo nome.

2 Se una risorsa dispone di un’icona di espansione , fate clic su quell’icona perespanderla e quindi configurate i campi che diventano disponibili. Alcunicampi delle risorse includono menu a discesa mentre altri vi consentono diimmettere manualmente i valori.

3 Se una risorsa dispone di un pulsante , fate clic su quel pulsante per crearealtre istanze della risorsa. Ad esempio, quando create le specifiche di un layout,potete fare clic su questo pulsante nella risorsa Colore piatto per creare altricolori piatti.

SPECIFICA DEL PERCORSO DELLE RISORSE: MODALITÀ AVANZATALe risorse possono esistere in diversi percorsi:

• Nel Jacket: Archiviate in una struttura del Job Jackets, ma non utilizzate in alcunmodello di Job Ticket o in alcun Job Ticket di quella struttura del Job Jackets;

• Nel Ticket: Archiviate in una struttura del Job Jackets e associate a unmodello di Job Ticket o a un Job Ticket. Se una risorsa “Nel Ticket” si trova inun modello di Job Ticket associato a un progetto, quella Risorsa è disponibileanche nel progetto.

• Nel progetto: Archiviate in un progetto, ma NON associate a una struttura delJob Jackets o a un Job Ticket.

Potete specificare il percorso delle Risorse nel modo seguente:

1 Accedete a una risorsa usando la finestra di dialogo Manager di Job Jackets,come descritto nella sezione ”Accesso alle risorse: modalità avanzata”.

2 Selezionate la risorsa nell’elenco in basso a destra.

3 Scegliete un percorso dal menu a discesa della colonna Stato:

• Se la voce selezionata nell’elenco a sinistra è una struttura del Job Jackets,potete scegliere soltanto Nel Jacket.

• Se la voce selezionata dall’elenco di sinistra è un modello di Job Ticket o unJob Ticket, potete specificare se la risorsa va associata o meno a quel modellodel Job Ticket o a quel Job Ticket, scegliendo Nel Jacket o Nel Ticket.

• Se la voce selezionata dall’elenco di sinistra è un progetto, potete specificarese la risorsa va definita soltanto nel progetto (Stato = Nel Progetto) o se deveusare la definizione nel Job Ticket attivo del progetto (Stato = Nel Ticket).

UTILIZZO DELLE RISORSE: MODALITÀ AVANZATA

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 217

Page 256: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Utilizzate la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (menu Utilità) perspecificare dove devono venire archiviate le risorse.

UTILIZZO DELLE SPECIFICHE DI LAYOUT

Le Specifiche di layout vi consentono di definire i parametri da applicare allayout come ad esempio le dimensioni della pagina, il numero totale di pagine,i margini, informazioni sul documento disteso, sulle aree al vivo, sulla rilegaturae così via.

La procedura standard per applicare le specifiche del layout sono:

1 Create le specifiche dei layout (vedere “Creazione delle specifiche di layout:modalità avanzata”). Questa parte del lavoro viene di solito eseguita daldefinitore del progetto.

2 Associate le specifiche di layout a un layout tramite il modello di Job Ticket oil Job Ticket. Questo è di solito compito del grafico del layout.

Questa sezione descrive in dettaglio le procedure specificate sopra.

CREAZIONE DELLE SPECIFICHE DI LAYOUT: MODALITÀ AVANZATALa specifiche di layout sono risorse e devono quindi venire creare nellafinestra di dialogo Manager di Job Jackets, come descritto nella sezione“Utilizzo delle risorse”.

UTILIZZO DELLE RISORSE: MODALITÀ AVANZATA

218 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 257: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Potete usare la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (menu Utilità) percreare le specifiche di layout.

APPLICAZIONE DELLE SPECIFICHE DI LAYOUT A UN LAYOUTPotete associare le specifiche di layout a un layout nei due modi seguenti:creando il layout da un modello del Job Ticket oppure applicando le specifichedi layout al Job Ticket attivo di un layout esistente.

Il definitore del progetto aggiunge normalmente le specifiche di layout auna definizione di layout in un file Job Jackets prima che il progetto e il layoutvengano creati. Poiché le specifiche di layout sono una risorsa, potete aggiun-gerle a una definizione di layout esattamente come fareste con le altre risorse(vedere “Utilizzo delle risorse: modalitàà avanzata”).

Per configurare un modello di Job Ticket in modo che crei automaticamente unlayout conforme a determinate specifiche di layout, associate le specifiche di layoutalla definizione di layout utilizzando la finestra di dialogo Manager di Job Jackets.

UTILIZZO DELLE SPECIFICHE DI LAYOUT

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 219

Page 258: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Un grafico di layout può applicare le specifiche di layout al Job Ticket attivodi un layout dopo che il progetto e il layout sono stati creati utilizzandola finestra di dialogo Modifica Job Ticket (Archivio/File Þ Job Jackets Þ

Modifica Job Ticket). Per aggiungere le specifiche di layout a un Job Ticketattivo, fate clic sulla scheda Impostazioni di layout, selezionate il layoutdall’elenco dei layout e scegliete un’opzione dal menu a discesaSpecifiche layout.

Potete utilizzare la finestra di dialogo Modifica Job Ticket (Archivio/File Þ

Job Jackets Þ Modifica Job Ticket) per assegnare le specifiche di layout aun layout del progetto attivo.

UTILIZZO DELLE SPECIFICHE DI OUTPUT

Le specifiche di output vi consentono di specificare parametri specifici dell’out-put come ad esempio spazio cromatico e risoluzione di un’immagine, formatodi un file grafico, copertura di inchiostro, frequenza dei mezzi toni, livello Post-Script, conformità a PDF/X e così via. Come le regole, le specifiche di output sonoin pratica dei test che vengono eseguiti sul layout attivo quando un grafico dilayout sceglie (Archivio/File Þ Job Jackets Þ Valuta il layout)

La procedura standard per gestire le specifiche dell’output sono:

1 Create le specifiche di output (vedere “Creazione delle specifiche di output:modalità avanzata”). Questa parte del job viene praticamente svolta da undefinitore del progetto insieme a un esperto di output.

UTILIZZO DELLE SPECIFICHE DI LAYOUT

220 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 259: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

2 Associate le specifiche di output a un layout tramite una definizione di layoutin un modello di Job Ticket. Questo compito viene solitamente svolto daldefinitore del progetto e a volte, ma più raramente, dal grafico di layout.

Questa sezione descrive in dettaglio le procedure specificate sopra.

3 Utilizzate, in fase di output, le Specifiche di output (Archivio/File) Þ

Output del job) per assicurare che il job vanga stampato correttamente.Per ulteriori informazioni vedere "Utilizzo delle specifiche di output conun job di output”.

Questa sezione descrive in dettaglio le procedure specificate sopra.

CREAZIONE DELLE SPECIFICHE DI OUTPUT: MODALITÀ AVANZATALa specifiche di output sono risorse e devono quindi venire creare nellafinestra di dialogo Manager di Job Jackets, come descritto nella sezione“Utilizzo delle risorse: modalitàà avanzata”.

Potete usare la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (menu Utilità) percreare le specifiche di ouptut.

APPLICAZIONE DELLE SPECIFICHE OUTPUT A UN LAYOUTPotete associare le specifiche di output a un layout nei due modi seguenti:creando il layout da un modello del Job Ticket oppure applicando le specifichedi output al Job Ticket attivo di un layout esistente.

Il definitore del progetto aggiunge normalmente le specifiche di output a unadefinizione di layout di un file Job Jackets prima che il progetto e il layoutvengano creati. Poiché le specifiche di output sono una risorsa, potete aggiun-gerle a una definizione di layout esattamente come fareste con le altre risorse(vedere “Utilizzo delle risorse: modalitàà avanzata”).

UTILIZZO DELLE SPECIFICHE DI OUTPUT

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 221

Page 260: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Per configurare un modello di Job Ticket in modo che crei automaticamente unnuovo layout conforme a determinate specifiche di output, associate le specifichedi output alla definizione di layout utilizzando la finestra di dialogo Manager diJob Jackets.

Il grafico di layout può associare le specifiche di output a un layout dopo cheil progetto e il layout sono stati creati. Per ulteriori informazioni su questoargomento, vedere “Modifica di un Job Ticket: modalitàà di base”.

Potete utilizzare la finestra di dialogo Modifica Job Ticket (Archivio/File Þ

Job Jackets Þ Modifica Job Ticket) per assegnare le specifiche di output aun layout del progetto attivo.

UTILIZZO DELLE SPECIFICHE DI OUTPUT

222 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 261: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

UTILIZZO DELLE SPECIFICHE DI OUTPUT CON IL JOB DI OUTPUTUna specifica di output puòò contenere regole precise sulla modalitàà di inviodi un job all’output, inlcuse regole che occorre valutare oltre a direttive sul tipodi output a cui il job èè destinato. Ad esempio, una specifica di output puòò defi-nire che un layout non deve includere immagini con una risoluzione inferiorea 150 dpi e che deve essere inviato a un output in formato PDF.

Se la struttura del Job Jackets del layout attivo include una Specifica di output(vedere: “Crezione di una Specifica di output: modalitàà avanzata”), potete uti-lizzare quella Specifica di output per inviare il job all’output. In questo caso,procedete come segue:

1 Scegliete Archivio/File Þ Job di output. Viene visualizzata la finestra didialogo Job di output.

2 Selezionate una Specifica di output.

3 Fate clic su Output.

Potete usare la finestra di dialogo Job di output (menu File in Windows e Archivioin Mac OS) per inviare il layout attivo all’output utilizzando una Specifica di outputinclusa nella struttura del Job Jackets del layout.

Un file JDF èè sempre incluso quando inviate un job all’output tramite Jobdi output.

UTILIZZO DELLE SPECIFICHE DI OUTPUT

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 223

Page 262: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

UTILIZZO DELLE REGOLE E DEI SET DI REGOLE

La Regola è un test che viene eseguito su un layout attivo quando sceglieteArchivio/File Þ Job Jackets Þ Valuta il layout.

Ciascuna regola può verificare una condizione soltanto. Ad esempio, unaregola può definire che tutti i caratteri di un testo devono essere impostatiper la sovrastampa. Le regole possono anche includere descrizioni, normative(ad esempio, possono indicare al grafico di layout se una determinata condi-zione è obbligatoria, consigliata o proibita) nonché istruzioni per rimediarea situazioni problematiche.

La procedura standard per l’utilizzo delle regole e dei set di regole è laseguente:

1 Create le regole (vedere “Creazione delle regole: modalità avanzata”) e aggiun-getele al set di regole (vedere “Aggiunta di regole a un set di regole: modalitàavanzata”). Questo è tipicamente compito del definitore del progetto,possibilmente in collaborazione con un esperto di output.

2 Associate il set di regole a un layout tramite un modello di Job Ticket (vedere“Applicazione di un set di regole a un layout”). Questo è di solito compito deldefinitore del progetto.

3 Utilizzate il set di regole per valutare il layout (vedere “Valutazione di un layout”.)Questo è di solito compito del grafico del layout.

Questa sezione descrive in dettaglio le procedure specificate sopra.

CREAZIONE DELLE REGOLE: MODALITÀ AVANZATAPer creare una regola, navigate per prima cosa alle risorse della regola nella fine-stra di dialogo Manager di Job Jackets, come descritto nella sezione “Utilizzodelle risorse: modalità avanzata”. Utilizzate quindi la creazione guidata delleregole, come segue:

1 Fate clic sul pulsante Nuovo . Viene visualizzata la finestra di dialogoModifica la regola (la prima parte della creazione guidata delle regole).

2 Immettete un nome per la regola nel campo Nome.

3 Per indicare il tipo di oggetto cui la regola va applicata, scegliete un’opzionedal menu a discesa Oggetto. Gli oggetti disponibili includono tutte le finestre,finestre di testo, caratteri del testo, linee, percorsi di testo, immagini e font.

UTILIZZO DELLE REGOLE E DEI SET DI REGOLE

224 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 263: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Utilizzate la finestra di dialogo Modifica la regola per creare le regole.

4 Per specificare quello che volete che la regola verifica, selezionate un’opzionenell’area Condizioni. Le condizioni disponibili sono determinatedall’oggetto selezionato.

Ripetete questa operazione per ogni condizione che volete includere nellaregola. Le condizioni vengono combinate con un operatore logico AND.Ad esempio, per creare una regola che specifichi che le finestre di testodevono avere uno sfondo 50% blu, scegliete Finestre di testo e quindiSfondo e Intensità.

5 Fate clic su Successiva per visualizzare la finestra di dialogo successiva dellacreazione guidata delle regole. In questa finestra di dialogo, potete specificarele condizioni che devono azionare quella data regola (ad esempio “non è unasovrastampa” o “è inferiore a 10 punti”). Per configurare ciascuna condizione,fate clic su sul pulsante di espansione per espandere la voce dell’elenco escegliete quindi le opzioni desiderate e immettete valori nei campi disponibili.

Utilizzate la seconda finestra di dialogo della creazione guidata delle regole perconfigurare una regola.

UTILIZZO DELLE REGOLE E DEI SET DI REGOLE

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 225

Page 264: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Se una condizione dispone di un pulsante , potete fare clic su questo pulsanteper aggiungere altre clausole alla condizione. Le clausole vengono combinatetramite un operatore logico OR. Ad esempio, per specificare che la voce indicatadeve avere un colore CMYK o un colore piatto, configurate la prima riga in modoche venga eseguita una verifica CMYK ed aggiungete quindi una seconda rigae configuratela per la verifica dell’Inchiostro piatto.

6 Fate clic su Successiva per visualizzare la terza e l’ultima finestra di dialogodella creazione guidata delle regole. Utilizzate questa finestra di dialogo perspecificare una Descrizione della regola, una Linea direttiva (che determinail tipo di icona va visualizzata se la regola non viene osservata) e Istruzioniper risolvere il problema. Le informazioni immesse nelle Istruzioni vengonovisualizzate quando un grafico di layout sceglie Valuta il layout nel caso unaregola non sia stata osservata.

Utilizzate la terza finestra di dialogo della creazione guidata delle regole perdefinire quello che deve accadere nel caso una regola non venga osservata.

AGGIUNTA DI REGOLE A UN SET DI REGOLE MODALITÀ AVANZATALe regole devono venire raggruppate in un Set di regole, denominate anche“raccolte di regole”. Il definitore di un progetto può includere uno o più setdi regole nella definizione di un layout creata per un modello di Job Ticket. Ilgrafico di layout che sta lavorando su un layout basato su quelle definizionedi layout può quindi valutare il layout utilizzando le regole incluse in quei setdi regole (vedere “Valutazione di un layout”). Per aggiungere una regola a unset di regole, procedete come segue:

1 Aprite la finestra di dialogo Manager di Job Jackets (menu Utilità).

2 Se nella finestra di dialogo viene visualizzato soltanto un elenco, fate clic suImpostazioni avanzate per aprire il riquadro avanzato.

3 Create o selezionate una struttura del Job Jackets.

UTILIZZO DELLE REGOLE E DEI SET DI REGOLE

226 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 265: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

4 Selezionate Set di regole dall’elenco in alto a sinistra.

5 Fate clic sul pulsante Nuovo per creare un set di regole. Viene visualizzata lafinestra di dialogo Modifica il set di regole.

Utilizzare la finestra di dialogo Modifica il set di regole per lavorare con il setdi regole.

6 Immettete un nome per il set di regole nel campo Nome.

7 Selezionate le regole che volete applicare dall’elenco Disponibili e fate clicsul pulsante oppure fate clic su Includi tutto per aggiungere tutte le regoleall’elenco Disponibili del set di regole attivo.

8 Fate clic su OK.

APPLICAZIONE DI UN SET DI REGOLE A UN LAYOUTUna volta associato il set di regole a un modello del Job Ticket di un datolayout, il grafico di layout può valutare il layout in base al set di regoledefinito (vedere “Valutazione di un layout”). Potete associare un set diregole a un layout nei due modi seguenti:

Il definitore del progetto aggiunge normalmente il set di regole a unadefinizione di layout di un file Job Jackets prima che il progetto e il layoutvengano creati. Poiché il set di layout è una risorsa, potete aggiungerlo auna definizione di layout esattamente come fareste con le altre risorse(vedere “Utilizzo delle risorse: modalità avanzata”).

UTILIZZO DELLE REGOLE E DEI SET DI REGOLE

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 227

Page 266: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Per rendere disponibile un set di regole in un layout, non appena questo vienecreato, associate il set di regole alla definizione di layout utilizzando la finestra didialogo Manager di Job Jackets.

Il grafico di layout può aggiungere us set di regole a un layout dopo che il pro-getto e il layout sono stati creati. Per informazioni su questo argomento, vedere“Utilizzo delle risorse in un Job Ticket: modalità di base”.

Il grafico di layout può utilizzare la finestra di dialogo Modifica Job Ticket(Archivio/File Þ Job Jackets Þ Modifica Job Ticket) per assegnare il set diregole a un layout del progetto attivo.

UTILIZZO DELLE REGOLE E DEI SET DI REGOLE

228 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 267: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

VALUTAZIONE DI UN LAYOUT

I set di regole, le specifiche di layout e le specifiche di output sono sostanzial-mente dei test condotti per valutare l’aderenza di un layout alle specifichecreate dal definitore del job. Il comando di Valuta il layout vi consente dieseguire questi test e di determinare se (e dove) si sono verificate discordanze.Questo comando verifica anche il layout in base alla definizione del layout,per verificare il tipo di supporto (Stampa o Web) e le impostazioni di gestionedel colore. Una volta identificate queste discordanze, il grafico di layout puòdecidere (se necessario) le azioni da intraprendere.

Prima di cercare di valutare un layout, accertatevi che il progetto sia associatoa un Job Ticket che definisce i set di regole e le specifiche di output per illayout attivo.

La funzionalità Valuta il Layout intende rilevare eventuali problemi di layoute indicare la soluzione da adottare. Non può tuttavia impedire a un grafico dilayout di apportare modifiche in violazione delle specifiche e delle regole definitein un Job Ticket.

Per valutare un layout, procedete come segue:

1 Scegliete Archivio/File Þ Job Jackets Þ Valuta il layout. Viene visualizzata lafinestra di dialogo Valutazione layout, con un elenco dei set di regole, speci-fiche di layout e specifiche di output applicabili. Per espandere un set di regole,le specifiche di layout o le specifiche di output e valutare le regole componenti,fate clic sull’icona di espansione ad essi adiacente.

Utilizzate la finestra di dialogo Valutazione layout per valutare il layout attivo inbase ai set di regole, alle specifiche di layout e alle specifiche di output.

2 Per modificare la regola selezionata, fate clic sul suo nome e quindi sul pulsanteModifica la regola. Le modifiche apportate alle regole vengono scritte nel fileJob Jackets e applicate ad altri progetti che utilizzando quello stesso Job Jackets.

VALUTAZIONE DI UN LAYOUT

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 229

Page 268: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

3 Per indicare che una determinata regola deve essere verificata, selezionate lacasella ad essa adiacente. Per indicare che tutte le regole di un set di regole, dispecifiche di layout e di specifiche di output devono venire verificate, selezionatela casella adiacente al nome del set di regole, delle specifiche di Layout o dellespecifiche di output.

4 Per valutare il layout attivo in base alle regole selezionate, fate clic su Valuta.La colonna Casi viene aggiornata per indicare se il documento passa la verificadi ogni regola.

5 Per visualizzare informazioni più dettagliate su una regola violata, fate clicsul suo nome e quindi selezionate le caselle Istruzioni e Dettagli. La finestraIstruzioni visualizza le istruzioni scritte dal creatore della regola e la finestraDettagli visualizza informazioni sul progetto (come ad esempio se è statomodificato dall’ultima verifica).

La finestra di dialogo Valutazione layout visualizza le regole osservate e le regoleche sono state violate.

6 Per scorrere lungo il layout e identificare le regole che sono state violate,fate clic sui pulsanti Mostra il caso. Questo semplifica la riparazione dellaregola violata. (Tenete presente che questa funzionalitàà non èè disponibileper tutte le violazioni; ad esempio, non esiste un “percorso” per un tipo disupporto incorretto).

Potete configurare QuarkXPress in modo che valuti automaticamente ciascunlayout quando il progetto viene aperto, quando viene salvato, quando vienechiuso e quando il layout viene inviato all’output. Per ulteriori informazioni,vedere “Preferenze di Job Jackets”.

VALUTAZIONE DI UN LAYOUT

230 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 269: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

PROTEZIONE DEL JOB JACKETS

Per evitare che due persone tentino di modificare una Risorsa simultaneamente,QuarkXPress consente di proteggere i file Job Jackets condivisi nel modo seguente:

• Quando l’utente di un progetto che condivide un file di Job Jackets visualizzala finestra di dialogo Modifica Job Ticket (Archivio/File OS Þ Job Jackets Þ

Modifica Job Ticket), QuarkXPress protegge quel file Job Jackets.

• Quando un utente visualizza la finestra di dialogo Manager di Job Jackets(menu Utilità) QuarkXPress protegge tutti i file Job Jackets visualizzati nellafinestra di dialogo Manager di Job Jackets.

• Quando l’utente di un progetto che condivide un file Job Jackets crea, duplica,modifica o ellimina una Risorsa che si trova in un file Job Jackets condiviso,QuarkXPress protegge il file Job Jackets. Ad esempio, se Tara sta lavorando suun progetto che condivide il file di Job Jackets “Lista di prodotti” e sceglieComp./Modifica Þ Colori e inizia a modificare un colore che si trova nel JobTicket del progetto, QuarkXPress protegge tutte le Risorse condivise del file “Listadi prodotti” di Job Jackets in modo che solo Tara puòò apportarvi modifiche.

Quando un file Job Jackets è protetto:

• Non potete creare un progetto dal modello del Job Ticket in quel particolarefile Job Jackets

• Non potete collegare un progetto al file Job Jackets

• Non potete visualizzare la finestra di dialogo Modifica Job Ticket(Archivio/File Þ Job Jackets Þ Modifica Job Ticket) per un progettoche condivide il file Job Jackets

• Non potete modificare una Risorsa condivisa nel file di Job Jackets. Ad esem-pio, se Tara ha protetto il file “Lista di prodotti” del Job Jackets e Sam sceglieComp./Modifica Þ Colori e cerca di modificare un colore che si trova nelJob Ticket del progetto, il colore diventa non selezionabile fino a quandoTara non elimina la protezione del file Job Jackets.

• Non potete aggiungere un layout o modificare il nome di un layout esistentein un progetto che condivide il file Job Jackets.

• Non potete modificare una regola dalla finestra di dialogo Valutazionedel layout (Archivio/File Þ Job Jackets Þ Valuta il layout).

Un file Job Jackets protetto diventa non protetto nelle seguenti situazioni:

• Quando l’utente con la protezione chiude la finestra di dialogo ModificaJob Ticket

• Quando l’utente con la protezione chiude la finestra di dialogo Manager delJob Jackets

• Quando l’utente con la protezione termina di modificare una Risorsa che si trovanel file condiviso di Job Jackets. In base all’esempio utilizzato prima, questoavviene quando Tara fa clic su Salva o Annulla nella finestra di dialogo Coloridopo aver cambiato il colore condiviso.

PROTEZIONE DEL JOB JACKETS

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 231

Page 270: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

A causa della protezione del Job Jackets, è importante visualizzare le finestredi dialogo Modifica Job Ticket e Manager del Job Jackets soltanto quandonecessario e di chiuderle non appena avete finito di lavorare di utilizzarle.

Se visualizzate la finestra di dialogo Manager del Job Jackets (menu Utilità)e scoprite che non potete modificare il file Job Jackets associato al progetto,significa che quel file Job Jackets è stato probabilmente protetto da unaltro utente.

STAMPA CON UN OUTPUT JDF

Quando inviate un progetto all’output, potete indicare se un file JDF debba veniregenerato e archiviato dove viene salvato il file di output. (Tenete presente chese state stampando direttamente al dispositivo di output, non viene generatoun file JDF.)

Utilizzate il riquadro JDF della finestra di dialogo Stampa per specificare che leinformazioni del Job Jackets vengano incluse, in fase di output, come un file XMLcompatibile con JDF.

PROTEZIONE DEL JOB JACKETS

232 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 271: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

PREFERENZE DEI JOB JACKETS

Potete usare il riquadro Job Jackets della finestra di dialogo Preferenze(QuarkXPress/menu Modifica) per specificare le preferenze da applicare allavalutazione automatica del layout e al percorso di default dei file Job Jackets.

Utilizzate il riquadro Job Jackets della finestra di dialogo Preferenze (QuarkXPress/menu Modifica in Windows o Comp. in Mac OS) per specificare le preferenze daapplicare alla valutazione automatica del layout e al percorso di default dei fileJob Jackets.

VALUTAZIONE DEL LAYOUTUtilizzate le opzioni dell’area Valutazione del layout per determinare quandoQuarkXPress deve eseguire automaticamente il comando Archivio/File Þ

Valuta il layout. Ad esempio, selezionando All’output, potete accertarviche un layout venga sempre valutato prima che l’output venga eseguito.Le opzioni sono:

• All’apertura

• Al salvataggio

• All’output

• Alla chiusura

PREFERENZE DEI JOB JACKETS

CAPITOLO 7: JOB JACKETS | 233

Page 272: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

PERCORSO DEI FILE JOB JACKETSUtilizzate le opzioni dell’area Percorso per specificare dove i file Job Jacketsvanno archiviati. Per impostazione di default, i file Job Jackets vengonomemorizzati nei seguenti percorsi:

• Mac OS: Cartella “Documenti”

• Windows: Cartella “I miei documenti”

Per utilizzare il percorso sopra indicato, fate clic su Utilizzare il percorso didefault per i Jacket condivisi. Per modificare il percorso dove i Job Jacketsvengono archiviati come impostazione di default, fate clic su Specifica ilpercorso, fate clic sul pulsante Seleziona e navigate alla directory di destinazione.

PREFERENZE DEI JOB JACKETS

234 | CAPITOLO 7: JOB JACKETS

Page 273: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Capitolo 8: Composition ZonesCon QuarkXPress 7, i membri di un gruppo di lavoro possono creare design ed

eseguire funzioni editoriali simultaneamente nello stesso layout. Questo capitolo

illustra come le Composition Zones possono ottimizzare i workflow esistenti

consentendo ai membri di un gruppo di lavorare sullo stesso progetto

QuarkXPress simultaneamente.

NOZIONI GENERALI SULLE COMPOSITION ZONES

La Composition Zones è un layout o un’area del layout definita dall’utente chepuò venire condivisa con altri utenti di QuarkXPress. Le funzioni di sincroniz-zazione disponibili in QuarkXPress 7 offrono un metodo di utilizzo di testo,immagini e altri oggetti finalizzato al mantenimento di coerenza nell’ambitodi un progetto. Quando modificate un’istanza di un contenuto sincronizzato,tutte le istanze di quel contenuto vengono aggiornate. Le Composition Zonesportano questa funzionalità a un livello più alto in quanto espandono il con-cetto di contenuto sincronizzato fino ad includere un intero layout o un’areadefinita dall’utente nell’ambito di un layout.

Per lavorare con le Composition Zones in QuarkXPress, dovete avere il softwareCompositionZone XTensions caricato

LE COMPOSITION ZONES IN AZIONEProvate a immaginare un grafico di layout incaricato della gestione dei file diun progetto QuarkXPress 7 per una rivista. Il grafico di layout può utilizzarele Composition Zones per condividere un determinato contenuto con autori,revisori di testo, grafici e collaboratori remoti che utilizzano QuarkXPress 7.

Prima di QuarkXPress 7, l’artista di layout doveva designare uno spazio specificodel layout alla pubblicità e riempire questo spazio con l’artwork ricevuto, possibil-mente costituito da file EPS e PDF. Ma se l’avviso pubblicitario conteneva unerrore di battitura o altri problemi, il grafico di layout era tenuto a notificare ilcreatore del file affinché questi apportasse le necessarie correzioni e inviasse unnuovo file.

Utilizzando QuarkXPress 7, il grafico di layout può delineare l’area del progettodestinata all’avviso di pubblicità utilizzando lo strumento Composition Zonese quindi esportare quella Composition Zones come un file separato. Questo fileinclude le relative specifiche e con questo si elimina la necessità di determinateoperazioni che il creatore remoto dell’avviso di pubblicità deve eseguire quando

NOZIONI GENERALI SULLE COMPOSITION ZONES

CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES | 235

Page 274: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

riceve il file. Il creatore dell’avviso utilizza QuarkXPress 7 per creare e aggiungereil contenuto e quindi ritorna il file al grafico di layout, insieme alle immaginie alle font necessarie. Il grafico di layout inserisce quindi il file aggiornato nel-l’apposita cartella e il layout viene aggiornato automaticamente in modo daincludere l’avviso di pubblicità. E poiché la Composition Zones funziona esatta-mente come un layout di QuarkXPress, il grafico di layout può aprire il file percorreggere gli errori di battitura o apportare altre modifiche.

Nel frattempo il grafico di layout può designare un’altra Composition Zones perun articolo da inserire sulla stessa pagina dell’avviso. Il grafico di layout delineatre finestre: una per la testata, una per il testo dell’articolo e una per l’immagine.Utilizzando il tasto Maiusc. per selezionare tutte e tre le finestre, il grafico dilayout crea un nuovo file della Composition Zones con queste tre finestre,esporta il file e quindi notifica l’autore del testo che il file è disponibile nellacartella condivisa su rete. Parallelamente al lavoro che l’autore del pezzo eseguesul file e al salvataggio che esegue di ogni versione aggiornata, gli aggiornamentiappaiono nel progetto del grafico di layout. E come per l’avviso di pubblicità,l’articolo può venire modificato in seguito una volta inserito nel progetto.

In alto: Il grafico di layout principale esporta alcune parti di un progetto comeComposition Zones ed invia quindi un file via e-mail a un artista grafico remotoper la creazione del design e colloca un altro file in un server locale su rete.Centro: Il grafico di layout principale, l’autore del pezzo editoriale e il designerdell’avviso lavorano simultaneamente nella parte della pagina a loro assegnata.In basso: Il designer dell’avviso pubblicitario invia una e-mail con il lavoro com-pletato al grafico di layout principale, la pagina viene automaticamente aggiornatae il layout è praticamente completato.

Computer del graficodell’avviso pubblicitario

in remoto

ProgettoQuarkXPress

Computer del disegnatoregrafico del layout

Copia di QuarkXPressdel disegnatoregrafico

del layout

ProgettoQuarkXPress

Volume surete locale

ProgettoQuarkXPress

Computer del graficodell’avviso pubblicitario

in remoto

Copia di QuarkXPressdel grafico dell’avvisopubblicitario in remoto

ProgettoQuarkXPress

TITOLO 1

Computer del disegnatoregrafico del layout

Copia di QuarkXPressdel disegnatoregrafico

del layout

ProgettoQuarkXPress

TITOLO 1

Volume surete locale

Copia diQuarkXPressdel redattore

ProgettoQuarkXPress

Computer del graficodell’avviso pubblicitario

in remoto

ProgettoQuarkXPress

TITOLO 1

Computer del disegnatoregrafico del layout

Copia di QuarkXPressdel disegnatoregrafico

del layout

ProgettoQuarkXPress

TITOLO 1

Volume surete locale

ProgettoQuarkXPress

WOW!

WOW! WOW!

E-Mail

E-Mail Rete

Rete

Rete

NOZIONI GENERALI SULLE COMPOSITION ZONES

236 | CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES

Page 275: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Lo scenario illustrato sopra mostra gli utenti principali che traggono vantaggiodalle Composition Zones, ma questa funzionalità risolve anche altre problema-tiche tipiche di un workflow di collaborazione. Ad esempio, le CompositionZones possono essere limitate al progetto in cui vengono definite e ciò potrebbeessere utile per una serie di ragioni. Può darsi che il grafico di layout voglia usareun avviso in diversi punti del progetto e l’avviso potrebbe includere molteplicifinestre di testo e di immagine. Non potete utilizzare la palette Contenutocondiviso per sincronizzare un gruppo di oggetti, ma se il grafico di layoutcrea una Composition Zones basata su una selezione di molteplici oggetti,quella Composition Zones diventa sincronizzata e disponibile per l’uso indiversi punti del progetto. Può darsi che il grafico di layout designi un layoutper la rivista stampata e un altro layout nello stesso progetto per una paginaWeb, comprendente anche l’avviso di pubblicità. Il grafico di layout può limi-tare l’uso di questa Composition Zones a questo singolo progetto ma l’avvisodi pubblicità può apparire allo stesso modo sia in forma stampata che nel Web.

TERMINOLOGIA DELLE COMPOSITION ZONESI termini che seguono identificano diversi componenti e condizioni della fun-zionalità delle Composition Zones in QuarkXPress 7. Le Composition Zonessono elementi della pagina unici in quanto hanno la caratteristica di oggettiquando vengono inseriti in un layout ma si comportano come layout quandosi modifica il loro contenuto.

• Composition Zones: Un oggetto che mostra il contenuto di un layout che esistealtrove. Potete considerare la Composition Zones come una “finestra” attra-verso la quale potete vedere il contenuto di un determinato layout. Il layoutvisualizzato in una Composition Zones viene chiamato layout di composizione(vedere la definizione che segue). Ciascuna Composition Zones prende il suocontenuto da uno ed esclusivamente un layout di composizione. Le CompositionZones vengono visualizzate in un colore blue.

• Layout di composizione: Un tipo speciale di layout utilizzato soltanto per fornireun contenuto a una Composition Zones. Potete considerare il layout di compo-sizione come il layout che è visibile tramite la “finestra” di una CompositionZones. Molteplici Composition Zones sincronizzate possono visualizzare ilcontenuto di un singolo layout di composizione. Il layout di composizionepuò tuttavia venire modificato soltanto da una persona per volta.

Quando create una Composition Zones, QuarkXPress crea automaticamente unlayout di composizione che deve fornire il contenuto a quella Composition Zones.

NOZIONI GENERALI SULLE COMPOSITION ZONES

CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES | 237

Page 276: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Quando aggiungete un contenuto a un layout di composizione, tutte le CompositionZones corrispondenti vengono aggiornate. Gli aggiornamenti vengono visualizzatinelle Composition Zones in base alle preferenze definite per i layout contenenti leComposition Zones (immediatamente, al momento della stampa o all’aperturadel progetto).

• Composition Zones d’origine: Il layout iniziale o l’area definita dall’utente dai qualiviene creata una Composition Zones

• Composition Zones posizionata: Una Composition Zones che è stata posizionatain un layout utilizzando la palette Contenuto condiviso.

I layout di composizione vengono riportati in un elenco nella palette Contenutocondiviso. Potete utilizzare questa palette per posizionare i layout di composizionein molteplici layout, sia nello stesso progetto che in diversi progetti.

• Layout host d’origine: Il layout in cui si era creata una Composition Zones.

• Layout host: Qualsiasi layout nel quale sia stata posizionata unaComposition Zones.

ProgettoQuarkXPress

NOZIONI GENERALI SULLE COMPOSITION ZONES

238 | CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES

Page 277: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Layout di composizione esterno: Un layout di composizione esportato come unprogetto QuarkXPress separato. Un altro utente può modificare un layout dicomposizione esterno e le modifiche apportate da questo utente vengonoriprodotte in tutti gli altri layout host.

Quando esportate un layout di composizione, un altro utente può modificare quellayout. Le modifiche di questo utente possono venire automaticamente visualizzatoin qualsiasi layout host che contiene le Composition Zones basate sul layout dicomposizione esterno.

• Layout di composizione collegabile: Quando designate un layout di composizionecollegabile nell’ambito del vostro progetto, altri utenti di QuarkXPress possonocollegarsi al progetto e utilizzare quel layout di composizione per collocareComposition Zones nei loro layout. È possibile tuttavia apportare modifiche aun layout di composizione collegabile soltanto dall’interno del layout di com-posizione stesso (e potete farlo sia voi sia gli altri utenti che accedono al layouthost d’origine). I layout di composizione collegabili vengono visualizzati nellascheda Layout condivisi della finestra di dialogo Impostazione dicollaborazione (Archivio/menu File).

• Layout di composizione di un singolo progetto: Un layout di composizione chepuò essere posizionato e modificato soltanto nel progetto in cui il layout dicomposizione era stato creato.

• Layout di composizione collegato: Un layout di composizione a cui poteteaccedere tramite il collegamento a un progetto che contiene un layout dicomposizione collegabile.

I layout di composizione collegabili vengono visualizzati nella schedaLayout condivisi della finestra di dialogo Impostazione di collaborazione(Archivio/menu File). Potete trascinare i layout di composizione collegatida una palette Contenuto condiviso al vostro layout dove potete quindiposizionare le Composition Zones.

ProgettoQuarkXPress

Copia diQuarkXPressdel redattore

Composizioneesterna del layout

ProgettoQuarkXPress

Copia di QuarkXPress del disegnatoregrafico del layout COLLEGATO

NOZIONI GENERALI SULLE COMPOSITION ZONES

CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES | 239

Page 278: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Libreria di contenuto condiviso: Una parte “invisibile” di un file di progettoQuarkXPress che contiene testo, immagini, linee e Composition Zones ealtri oggetti che possono essere utilizzati in diversi layout all’interno diun progetto.

In alto a destra: La Composition Zones viene visualizzata come un oggetto conmaniglie in un layout host. In fondo a destra: Quando modificate il contenutodi una Composition Zones, dovete aprire il layout di composizione. Sinistra:La palette Contenuto condiviso riporta un elenco delle Composition Zones.

Dopo aver imparato a creare una Composition Zones per un singolo progetto,nella sezione successiva imparerete a rendere una Composition Zones accessibileper altri utenti e verranno descritti gli attributi che differenziano le CompositionZones e i layout di composizione da altri oggetti e da altri layout.

CREAZIONE DI UNA COMPOSITION ZONES

Potete adottare tre metodi per la creazione di una Composition Zones (e i suoilayout corrispondenti):

• Potete selezionare molteplici oggetti e quindi scegliere Oggetti Þ

Composition Zones Þ Crea.

• Potete designare un intero layout come Composition Zones.

• Potete selezionare lo strumento Composition Zones e delineare manualmentel’area della vostra Composition Zones.

Gli esempi che seguono dimostrano tutti e tre i metodi utilizzati per la creazionedi una Composition Zones, in questo caso per un uso esclusivo nell’ambito diun progetto (ossia, un layout di composizione per un singolo progetto). Nelle sezionisuccessive di questo capitolo, imparerete come designare un layout dicomposizione per l’uso in altri progetti da parte di altri utenti.

Ad Composition Zone

Computer del disegnatoregrafico del layout

Copia di QuarkXPressdel disegnatoregrafico

del layout

ProgettoQuarkXPress

Ad Composition Layout

Ad in the Shared Content palette

NOZIONI GENERALI SULLE COMPOSITION ZONES

240 | CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES

Page 279: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CREAZIONE DI UNA COMPOSITION ZONES DA UNA SERIE DIOGGETTI SELEZIONATIPer creare una Composition Zones in base a una serie di oggetti selezionati,procedete come segue:

1 Selezionate lo strumento Oggetti o Contenuto, premete il tasto Maiusc eselezionate più di un oggetto.

2 Scegliete Oggetti Þ Composition Zones Þ Crea. Una cornice blu delinea laComposition Zones e le maniglie di quella cornice sono simili alle maniglieapplicate ad un gruppo di oggetti.

3 Per terminare la creazione di una Composition Zones, scegliete Oggetti Þ

Condividi o visualizzate la palette Contenuto condiviso (menu Finestra) efate clic su Nuovo . In entrambi i casi, viene visualizzata la finestra di dialogoProprietà oggetto condiviso.

Utilizzate la finestra di dialogo Proprietà oggetto condiviso per assegnare unnome al layout di composizione e per definire la sua disponibilità.

4 Immettete un nome per il layout di composizione nel campo Nome.

5 Scegliete Soltanto questo progetto dal menu a discesa Disponibilità.

Imparerete più avanti come utilizzare l’opzione Disponibilità nella sezione“Condivisione di un layout di composizione”.

6 Selezionate Mostra scheda nella finestra progetto per offrire accesso al layoutdi composizione dalla scheda di layout disponibile nell’area inferiore dellafinestra del progetto.

7 Fate clic su OK per salvare il layout di composizione.

Se la posizione di uno o più degli oggetti selezionati è protetta (Oggetti Þ

Blocca Þ Blocca la posizione) non potete creare una Composition Zones.Potete tuttavia creare una Composition Zones se il contenuto è bloccato inuno o più degli oggetti selezionati (Oggetti Þ Blocca Þ Blocca il contenutodella storia oppure Oggetti Þ Blocca Þ Blocca il contenuto dell’immagine).

CREAZIONE DI UNA COMPOSITION ZONES

CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES | 241

Page 280: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CREAZIONE DI UNA COMPOSITION ZONES DA UN LAYOUTPer creare una Composition Zones basata su un intero layout, procedetecome segue:

1 Visualizzate il layout che volete designare come Composition Zones (in questoesempio, “layout 1”).

2 Scegliete Layout Þ Proprietà di layout avanzate.

3 Selezionate Condividi layout.

Utilizzate la finestra Proprietà di layout avanzate per specificare la condivisionedi un layout di composizione basato su un intero layout.

4 Scegliete Soltanto questo progetto dal menu a discesa Disponibilità.

5 Selezionate Mostra scheda nella finestra progetto per visualizzare il layout dicomposizione, in modo da potervi accedere rapidamente, nella scheda di layoutnell’area inferiore della finestra del progetto. Se deselezionate Mostra schedanella finestra progetto, potete accedere al layout di composizione selezionandola Composition Zones e scegliendo Oggetti Þ Composition Zones Þ Modifica.

6 Fate clic su OK. Il layout di composizione viene visualizzato nella paletteContenuto condiviso.

Il layout di composizione potrebbe contenere molteplici pagine. Potete utilizzareil menu Pagina della palette Layout della pagina per aggiungere, eliminare ospostare nuove pagine.

CREAZIONE DI UNA COMPOSITION ZONES TRAMITE LOSTRUMENTO COMPOSITION ZONESPer definire manualmente una Composition Zones, procedete come segue:

1 Selezionate lo strumento Composition Zones nella palette Strumenti.

2 Trascinate per disegnare la Composition Zones.

3 Per terminare la creazione di una Composition Zones, scegliete Oggetti Þ

Condividi oppure visualizzate la palette Contenuto condiviso (menu Finestra)e fate clic su Nuovo . In entrambi i casi, viene visualizzata la finestra di dialogoProprietà oggetto condiviso.

CREAZIONE DI UNA COMPOSITION ZONES

242 | CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES

Page 281: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Utilizzate la finestra di dialogo Proprietà oggetto condiviso per assegnare unnome al vostro layout di composizione, designarne la disponibilità e specificare seuna scheda deve venire visualizzata nell’area inferiore della finestra del progetto.

4 Immettete un nome per il layout di composizione nel campo Nome.

5 Scegliete Soltanto questo progetto dal menu a discesa Disponibilità.

6 Fate clic su OK. Il layout di composizione viene visualizzato nella paletteContenuto condiviso.

COLLOCAZIONE DI UNA COMPOSITION ZONES

Dopo aver aggiunto un layout di composizione alla palette Contenutocondiviso, potete collocare una Composition Zones basata su quel layout dicomposizione in un pagina. Per collocare una Composition Zones, procedetecome segue:

1 Visualizzate la palette Contenuto condiviso (menu Finestra).

La palette Contenuto condiviso elenca i layout di composizione e altricontenuti condivisi.

2 Selezionate il layout di composizione che volete posizionare.

3 Trascinate il layout di composizione dalla palette Contenuto condiviso nellayout. Dopo aver collocato la voce trascinata nel punto desiderato, poteteriposizionare nel punto desiderato la Composition Zones.

CREAZIONE DI UNA COMPOSITION ZONES

CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES | 243

Page 282: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

GESTIONE DI MOLTEPLICI PAGINE IN UNACOMPOSITION ZONES POSIZIONATAIl layout di composizione potrebbe contenere molteplici pagine. UnaComposition Zones, tuttavia, basata su quel layout di composizione può visua-lizzare soltanto una pagina per volta. Se volete visualizzare molteplici pagine daun layout di composizione contenente molteplici pagine, dovete posizionareuna Composition Zones per ciascuna pagina. Ad esempio, un layout di compo-sizione a tre pagine necessita che la Composition Zones venga collocata per trevolte e che si specifichi una pagina per ciascun posizionamento. Per indicare lapagina da visualizzare in una Composition Zones, procedete come segue:

1 Selezionate la Composition Zones.

2 Scegliete Oggetti Þ Modifica e fate clic sulla scheda Layout.

3 Scegliete una pagina dal menu a discesa Pagina.

Utilizzate il menu a discesa Pagina nella scheda Layout della finestra di dialogoModifica per visualizzare una pagina specifica del layout di composizione nellaComposition Zones che avete posizionato.

4 Fate clic su OK.

COLLOCAZIONE DI UNA COMPOSITION ZONES

244 | CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES

Page 283: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CONDIVISIONE DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE

Quando create un layout di composizione potete specificare una condivisione epotete anche modificare in seguito le impostazioni della condivisione. Le opzionidi condivisione includono:

• Condivisione sincronizzata e modificabile tra vari progetti: Potete esportare unlayout di composizione in un file di progetto separato che può essere apertoe modificato liberamente, chiamato layout di composizione esterno. Altri pro-getti possono venire collegati a un file di progetto contenente un layout dicomposizione esterno e gli utenti possono utilizzare quel layout per creareComposition Zones.

• Condivisione sincronizzata e collegata tra vari progetti: Potete ora rendere i layoutdi composizione interni collegabili tra di loro. Ciò significa che altri progettipossono venire collegati al progetto contenente il layout di composizioneinterno e utilizzare quel layout per creare Composition Zones.

• Condivisione a livello di progetto singolo: Potete limitare l’uso del layout dicomposizione al progetto che lo contiene (chiamato layout di un progetto singolo).

Collegamento o apertura? Quando definite il collegamento a un progetto, potetecreare delle Composition Zones da qualsiasi layout di composizione condivisoin quel progetto. Ma non potete modificare un layout di composizione a menoche non apriate il progetto che contiene il layout. Molteplici utenti possono col-legarsi a un progetto contenente un layout di composizione simultaneamentema soltanto una persona alla volta può aprire quel progetto e modificarneil layout.

I controlli di condivisione sono disponibili in molteplici finestre didialogo e le modifiche apportate mediante i vari controlli vengonouniformemente integrate.

CONDIVISIONE DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE PERLA MODIFICASe volete che altri utenti siano in grado di modificare il loro layout dicomposizione come un file separato, potete creare un layout di composizioneesterno. Quando un utente modifica questo layout di composizione esterno,il contenuto viene aggiornato nel layout host d’origine dal quale era statocreato il layout di composizione (e eventuali altri progetti collegati al layoutdi composizione esterno vengono ugualmente aggiornati). Gli aggiornamentivengono visualizzati nelle Composition Zones in base alle preferenze definite peri layout che contengono le Composition Zones (immediatamente, al momentodella stampa o dell’apertura del progetto).

CONDIVISIONE DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE

CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES | 245

Page 284: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Lo strumento per la creazione di tutti i layout di composizione esterni è ilpulsante Rendi esterno della finestra di dialogo Proprietà oggetto condiviso.La finestra di dialogo Proprietà oggetto condiviso viene visualizzata quandocreate un layout di composizione basato su una molteplice selezione oppureutilizzando lo strumento Composition Zones quando fate clic su Nuovo nellapalette Contenuto condiviso oppure scegliendo Oggetti Þ Condividi. Per ilayout di composizione esistenti, potete accedere al pulsante Rendi esternomediante la palette Contenuto condiviso.

Per creare un layout di composizione esterno dalla palette Contenuto condiviso,procedete come segue:

1 Visualizzate la palette Contenuto condiviso.

2 Selezionate il layout di composizione nella palette Contenuto condiviso.

3 Fate clic sul pulsante Modifica .

4 Nella finestra di dialogo Proprietà oggetto condiviso fate clic su Rendi esterno.Viene visualizzata la finestra di dialogo Salva con nome.

Dopo aver fatto clic su Rendi esterno, utilizzate le finestra di dialogo Salva con nomeper specificare un nome e un percorso per il file del layout di composizione esterno.

5 Immettete un nome di file, scegliete un percorso e fate clic su Salva. Il layoutdi composizione esterno viene creato come un progetto QuarkXPress separato.

Quando selezionate la vostra Composition Zones esterna dalla paletteContenuto condiviso e fate clic su Modifica, viene visualizzato il pulsanteRendi interno.

CONDIVISIONE DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE

246 | CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES

Page 285: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CONDIVISIONE DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE PER ILPOSIZIONAMENTO (MA NON PER LA MODIFICA)Per usare uniformemente un contenuto in vari progetti ma limitando la funzionedi modifica al layout host d’origine, potete specificare questa condizioneadottando uno dei due metodi descritti di seguito.

Per specificare una condivisione dalla palette Contenuto condiviso,procedete come segue:

1 Visualizzate la palette Contenuto condiviso (menu Finestra).

Utilizzate la palette Contenuto condiviso per condividere un layout di composizioneper il suo posizionamento.

2 Selezionate il layout di composizione e fate clic su Modifica per visualizzarela finestra di dialogo Proprietà oggetto condiviso.

Il menu a discesa Disponibilità è lo stesso delle finestre di dialogo Proprietà dilayout avanzate e Proprietà oggetto condiviso.

3 Scegliete Tutti i progetti dal menu a discesa Disponibilità.

4 Fate clic su OK.

CONDIVISIONE DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE

CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES | 247

Page 286: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Per specificare la condivisione dal layout di composizione, procedetecome segue:

1 Visualizzate il layout di composizione e scegliete Layout Þ

Proprietà di layout avanzate. Oppure, premete Control+clic (Mac OS) o fateclic con il pulsante destro del mouse (Windows) sulla scheda del layout di com-posizione nell’area inferiore della finestra del progetto e scegliete Proprietà dilayout avanzate. La scheda del layout è disponibile se selezionate Mostra schedanella finestra progetto nelle finestre di dialogo Proprietà oggetto condivisoe Proprietà di layout avanzate.

Utilizzate il menu a discesa Disponibilità della finestra di dialogo Proprietà dilayout avanzate per specificare l’accesso.

2 L’elenco Disponibilità include Tutti i progetti e Questo progetto soltanto.Scegliete Tutti i progetti in modo che gli altri utenti possano collegarsi al pro-getto attivo e inserire questa Composition Zones. Per ulteriori informazioni,vedere “Collegamento al layout di composizione in un altro progetto” nellasezione successiva.

3 Fate clic su OK.

COLLEGAMENTO A UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE IN UNALTRO PROGETTOQuando un layout di composizione possiede l’impostazione Disponibilitàdefinita su Tutti i progetti, significa che è un layout di composizione collegabile.Altri utenti possono quindi collegarsi al layout di composizione collegabile daun altro progetto e portare il layout di composizione collegabile in uno deilayout di quel progetto come una Composition Zones.

Per stabilire un collegamento a un progetto contenente dei layout dicomposizione collegabili, procedete come segue:

1 Con un progetto aperto, scegliete Archivio/File Þ

Impostazione di collaborazione per visualizzare la finestra didialogo Impostazione di collaborazione.

2 Fate clic sulla scheda Layout collegati.

CONDIVISIONE DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE

248 | CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES

Page 287: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

]Utilizzate la scheda Layout collegati della finestra di dialogo Impostazione dicollaborazione per accedere ai layout di composizione collegabili in altri progetti.

3 Fate clic sul pulsante Collega il layout Viene visualizzata la finestra di dialogoCollega il layout.

Utilizzate la finestra di dialogo Collega il layout per selezionare un progetto dalquale potete accedere a dei layout di composizione collegabili.

4 Selezionate il progetto contenente i layout di composizione collegabili chevolete aggiungere al vostro progetto e fate clic su Apri.

5 I layout di composizione collegabili contenuti nel progetto al quale vi sietecollegati vengono visualizzati nella finestra di dialogo Impostazione dicollaborazione della palette Contenuto condiviso.

La scheda Layout collegati della finestra di dialogo Impostazione di collaborazioneriporta un elenco dei layout di composizione collegabili da altri progetti.

CONDIVISIONE DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE

CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES | 249

Page 288: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Potete posizionare qualsiasi layout di composizione collegato nei layout delprogetto attivo. Quando posizionate un layout di composizione collegato,la Composition Zones che ne risulta assomiglia a un’immagine importata inquando potete visualizzare la Composition Zones ma non potete modificarneil contenuto. Potete tuttavia modificare gli attributi della Composition Zonesesattamente come fate normalmente per modificare gli attributi di unafinestra immagine.

Per ulteriori informazioni vedere “Utilizzo dell’impostazione di collaborazione”riguardo la condivisione di controlli della finestra di dialogo Impostazionidi collaborazione.

GESTIONE DELLA ZONA DI CONDIVISIONE PERGLI AGGIORNAMENTIQuarkXPress gestisce le Composition Zones adottando lo stesso metodo digestione delle immagini importate.

• Se spostate un layout di composizione esterno in una cartella diversa, visua-lizzate quindi un progetto collegato al layout di composizione e sceglieteUtilità Þ Utilizzo, viene visualizzata la finestra di dialogo “Mancante” nelriquadro Composition Zones. Potete tuttavia navigare al file corretto peraggiornare ancora il collegamento.

• Se deselezionate tutte le opzioni di aggiornamento disponibili nella schedaAggiornamenti della finestra di dialogo Impostazioni di collaborazionee modificate il layout di composizione esterno collegato al vostro progettoQuarkXPress, la finestra di dialogo Utilizzo visualizza “Modificato” nellascheda Composition Zones. Come avviene per le immagini, potete aggiornarelo stato.

• Se il layout di composizione rimane lo stesso ed è situato nella stessa cartelladel progetto QuarkXPress o all’interno della cartella dalla quale il layout dicomposizione era stato originato, viene visualizzata la finestra di dialogo OKnel requadro Composition Zones.

Nel requadro Composition Zones della finestra di dialogo Utilizzo (menu Utilità)visualizza le Composition Zones contenute nel layout attivo.

CONDIVISIONE DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE

250 | CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES

Page 289: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Non collegato indica che Disponibilità è stato cambiato da Tutti i progetti aQuesto progetto soltanto nel layout host d’origine.

• Disponibile indica che la Composition Zones non può essere aggiornata forseperché il tipo di layout è stato convertito da Stampa a Web.

RECUPERO DEL CONTENUTO DI UN LAYOUT DICOMPOSIZIONE ESTERNOSe perdete un layout di composizione esterno (qualcuno potrebbe averlo rimossodalla rete), le Composition Zones basate su quel layout di composizione verrannovisualizzate come Mancanti nel riquadro Composition Zones della finestra didialogo Utilizza (menu Utilità). Continuerete tuttavia ad avere accesso al con-tenuto e potrete creare un nuovo layout di composizione da qualsiasi layouthost che utilizzi il layout di composizione mancante. Per recuperare il contenutodi un layout di composizione esterno perso, procedete come segue:

1 Visualizzate un layout con una zona di compensazione basata sul layout dicomposizione mancante.

2 Scegliete Archivio/File Þ Impostazione di collaborazione.

3 Fate clic sulla scheda Layout collegati.

4 Selezionate il layout di composizione mancante.

5 Fate clic su Rompi collegamento.

Utilizzate il pulsante Rompi il collegamento della scheda Layout collegatidella finestra di dialogo Impostazione di collaborazione per interrompere ilcollegamento al layout host d’origine dal quale avete stabilito il collegamento.

6 Il layout di composizione viene rimosso dalla scheda Layout collegati e unnuovo layout di composizione viene aggiunto alla scheda Layout condivisidella finestra di dialogo Impostazione di collaborazione. Sebbene il nome diquesto layout di composizione sembri lo stesso di quello nella palette Contenutocondiviso, il layout si trasforma in effetti in un nuovo layout di composizionecon l’opzione Disponibilità impostata su Questo progetto soltanto. Potetequindi posizionare e modificare il layout di composizione.

Per ulteriori informazioni sulla rottura e sull’eliminazione dei collegamenti dellayout di composizione, vedere “Desincronizzazione e modifica dei collegamentiper le Composition Zones e per i layout di composizione”.

CONDIVISIONE DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE

CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES | 251

Page 290: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

MODIFICA DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE

Quando modificate un layout di composizione, potete modificare il contenutoe regolare gli attributi a livello di layout.

Per modificare il contenuto di un layout di composizione, procedetecome segue:

1 Per un file di layout di composizione esterno, scegliete Archivio/File Þ Apri.

2 Se si tratta di un layout di composizione nell’ambito del vostro progettoQuarkXPress, fate clic sul nome del layout nella scheda di layout nell’areainferiore della finestra del progetto (disponibile se Mostra scheda nellafinestra progetto è selezionato).

Se il nome del layout di composizione non viene visualizzato nella scheda dellayout, dovete selezionare una Composition Zones già posizionata e basata sullayout di composizione (o la Composition Zones d’origine) e scegliere Oggetti Þ

Composition Zones Þ Modifica.

3 Quando viene visualizzato il layout di composizione, tutti i contenuti del layoutdi composizione sono disponibili per la modifica. Potete utilizzare i comandidel menu e della palette per alterare testo, grafica e oggetti e potete usare gliappositi strumenti per aggiungere un contenuto.

4 Scegliete Archivio/File Þ Salva affinché le modifiche vengano duplicate nellayout host d’origine (e in altri layout ai quali il layout di composizione esternoè stato collegato e in cui è stato posizionato).

Se state modificando un layout di composizione di un singolo progetto, sem-plicemente chiudendo la finestra si aggiorna automaticamente il contenutodella Composition Zones.

Per modificare gli attributi di un layout di composizione, procedetecome segue:

1 Aprite il file del layout di composizione esterno (Archivio/File Þ Apri) oppureattivate il layout di composizione tramite la scheda di layout o tramite Oggetti Þ

Composition Zones Þ Modifica.

2 Scegliete Layout Þ Proprietà del layout per visualizzare la finestra di dialogoProprietà del layout.

MODIFICA DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE

252 | CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES

Page 291: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Utilizzate la finestra di dialogo Proprietà del layout per alterare le dimensioni el’orientamento della pagina (e impostare un layout a pagine affiancate).

3 Per i tipi di layout di stampa, confermate o modificate le dimensioni,l’orientamento e le impostazioni delle pagine affiancate e fate clic su OK.

4 Per i layout di tipo Web, confermate o modificate i colori del background e deicollegamenti, le dimensioni del layout e l’immagine del background (se inclusa)e fate clic su OK.

Potete modificare il tipo di layout nella finestra di dialogo Proprietà di layout,ma in questo caso potreste perdere contenuto e impostazioni. E questo renderàil layout di composizione Non disponibile dalla finestra di dialogo Utilizzo(menu Utilità) di altri progetti QuarkXPress collegati al layout di composizione.

Il layout di composizione può contenere molteplici pagine.

MODIFICA DEL CONTENUTO DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE DIUN PROGETTO SINGOLOIl layout di composizione di un progetto singolo è ristretto al progetto nel quale èstato creato. Il metodo adottato per accedere a un layout di composizione per lasua modifica è determinato dalle impostazioni di Mostra scheda nella finestraprogetto della finestra di dialogo Proprietà di layout avanzate. Quando sele-zionate Mostra scheda nella finestra progetto, potete accedere al layout dicomposizione dalla scheda di layout disponibile nell’area inferiore della fine-stra del progetto. Fate semplicemente clic sulla scheda per attivare il layout dicomposizione e modificare il contenuto e gli attributi del layout.

Se non selezionate Mostra scheda nella finestra del progetto, doveteselezionare la Composition Zones d’origine e scegliere quindi Oggetti Þ

Composition Zones Þ Modifica. Viene visualizzato il layout di composizione.

MODIFICA DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE

CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES | 253

Page 292: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Per un layout di composizione creato da un intero layout, selezionate Mostrascheda nella finestra progetto della finestra di dialogo Proprietà di layoutavanzate in modo che possiate accedere al layout facilmente. In caso contrario,dovete selezionare il layout di composizione dalla palette Contenuto condiviso,fare clic su Modifica e quindi selezionare Mostra scheda nella finestra progetto.

Una volta visualizzato il layout di composizione, potete modificare il suocontenuto come descritto in “Modifica dei un layout di composizione” piùindietro in questo capitolo.

MODIFICA DEGLI ATTRIBUTI DI UNA COMPOSITION ZONES

Le Composition Zones sono praticamente degli oggetti. Sono molto simili alleimmagini importate in quanto potete specificare attributi simili tramite la finestradi dialogo Modifica (menu Oggetti). Ma come nel caso di un’immagine impor-tata, il layout di composizione rimane inalterato. Ad esempio, potete definireun valore di Angolo nella scheda Finestra e potete creare un’ombreggiaturaper una Composition Zones particolare. Tuttavia, il layout di composizione noncambia e altre Composition Zones possono avere valori diversi. Per modificaregli attributi di una Composition Zones, procedete come segue:

1 Selezionate una Composition Zones.

2 Scegliete Oggetti Þ Modifica.

Utilizzate la finestra di dialogo Modifica per modificare gli attributi di unaComposition Zones.

3 Utilizzate la scheda Finestra della finestra di dialogo Modifica per specificareposizione, dimensioni, allineamento, colore, opacità e funzioni di stampa.

MODIFICA DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE

254 | CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES

Page 293: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

4 Utilizzate le schede Cornice, Circonda e Ombreggiatura per apportare altrecorrezioni strutturali.

5 Utilizzare la scheda Layout per navigare lungo le pagine, sopprimere o attivarela stampa e per regolare l’opacità del layout.

6 Dopo aver apportato le modifiche, fate clic su OK.

DESINCRONIZZAZIONE E MODIFICA DEI COLLEGAMENTI PER LE

COMPOSITION ZONES E I LAYOUT DI COMPOSIZIONE

Potete desincronizzare Composition Zones singole o potete desincronizzareun layout di composizione per rompere il collegamento tra quel layout dicomposizione e qualsiasi altra Composition Zones compresa nel progetto.

DESINCRONIZZAZIONE DI UNA COMPOSITION ZONESQuando desincronizzate una Composition Zones, il layout di composizione acui appartiene rimane disponibile nel vostro progetto. Per desincronizzare unaComposition Zones, procedete come segue:

1 Selezionate la Composition Zones nella finestra del layout.

2 Scegliete Oggetti Þ Desincronizza. I layout di composizione rimangononella palette Contenuto condiviso e nella scheda Layout condivisi dellafinestra di dialogo Impostazione di collaborazione per poter essere utilizzatiin futuro. Tenete presente tuttavia che modifiche apportate successivamentealla Composition Zones desincronizzata contenuta nella finestra del layout,non verranno sincronizzate.

DESINCRONIZZAZIONE DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONEQuando desincronizzate un layout di composizione, QuarkXPress rompe illegame tra quel layout di composizione e tutte le Composition Zones esistentiin base a quel layout di composizione. Per desincronizzare tutte le istanze diuna Composition Zones in un progetto, selezionate il layout di composizionedella palette Contenuto condiviso e fate clic sul pulsante Desincronizzatutto . Se tuttavia modificate il layout di composizione e inserite una nuovaComposition Zones basata su di esso, la nuova Composition Zones rifletterà lamodifica apportata.

ROTTURA DEL COLLEGAMENTO A UN LAYOUT DI COMPOSIZIONESe il vostro progetto QuarkXPress contiene una Composition Zones collegataa un layout di composizione contenuto in un altro progetto, potreste volerusare la Composition Zones per uno scopo diverso e non ricevere aggiorna-menti quando vengono apportate delle modifiche nel progetto che contieneil layout di composizione. Quando rompete il collegamento, la CompositionZones rimane nella libreria di contenuto condiviso e rimane disponibile nellapalette Contenuto condiviso.

MODIFICA DEGLI ATTRIBUTI DI UNA COMPOSITION ZONES

CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES | 255

Page 294: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Per rompere il collegamento tra la Composition Zones e il layout dicomposizione corrispondente, procedete come segue:

1 Scegliete Archivio/File Þ Impostazione di collaborazione.

2 Selezionate il layout di composizione nella scheda Layout collegati e fateclic su Rompi il collegamento.

3 Fate clic su Chiudi. Il layout di composizione viene rimosso dalla schedaLayout collegati e un nuovo layout di composizione viene aggiuntoalla scheda Layout condivisi della finestra di dialogo Impostazione dicollaborazione. Il layout di composizione viene visualizzato nella libreriadi contenuto condiviso.

ELIMINAZIONE DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONE COLLEGATOLa rimozione di un layout di composizione collegato è simile alla rottura di uncollegamento con un layout di composizione collegato. La differenza è chequando rimuovete un layout di composizione collegato, il layout di composi-zione viene rimosso dalla libreria di contenuto condiviso e quindi non vienepiù visualizzato nella palette Contenuto condiviso. Potete usare il pulsanteRimuovi della finestra di dialogo Impostazione di collaborazione per rom-pere il collegamento al layout di composizione collegato e potete quindi usareil pulsante Elimina, disponibile nella palette Contenuto condiviso, per rimuo-vere dalla palette Contenuto condiviso qualsiasi Composition Zones collegata.In entrambi i casi, il layout di composizione viene rimosso dalla paletteContenuto condiviso.

Per rimuovere un layout di composizione collegato, procedete come segue:

1 Scegliete Archivio/File Þ Impostazione di collaborazione.

2 Selezionate il layout di composizione nella scheda Layout collegati.

3 Fate clic su Rimuovi.

Potete usare il pulsante Rimuovi soltanto per i layout di composizione collegati.

Dopo aver rimosso un layout di composizione collegato, la Composition Zonesrimane nella pagina del layout e potete quindi scegliere Oggetti Þ Condividiper riportare la Composition Zones nella palette Contenuto condiviso.

ELIMINAZIONE DI UN LAYOUT DI COMPOSIZIONEPer eliminare un layout di composizione, procedete come segue:

1 Visualizzate la palette Contenuto condiviso.

2 Selezionate il layout di composizione dalla palette e fate clic su Elimina .

DESINCRONIZZAZIONE E MODIFICA DEI COLLEGAMENTI PER LE COMPOSITION ZONES E I

LAYOUT DI COMPOSIZIONE

256 | CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES

Page 295: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Il pulsante Elimina della scheda Layout collegati ha lo stesso effetto delpulsante Elimina della palette Contenuto condiviso. Entrambi i controllirimuovono il layout di composizione dalla palette del progetto Contenutocondiviso, ma è possibile sempre riportare il layout di composizione dallafinestra del layout alla palette Contenuto condiviso scegliendo Oggetti Þ

Condividi e specificando Disponibilità.

Se eliminate una Composition Zones dalla finestra del layout (Oggetti Þ

Elimina), il layout di composizione a cui apparteneva rimarrà nella paletteContenuto condiviso.

CONVERSIONE DI UNA COMPOSITION ZONES IN UN’IMMAGINEPer creare un file di immagine esterno da una Composition Zones, sceglieteOggetti Þ Composition Zones Þ Converti in immagine. Ciò utilizza lo stiledi output EPS di default per creare un file EPS nella cartella del progetto esostituisce la Composition Zones posizionata con quel file EPS.

Prima di convertire una Composition Zones in immagine, la Composition Zonesviene visualizzata nel riquadro Composition Zones della finestra di dialogoUtilizzo (menu Utilità). Ma quando scegliete Oggetti Þ Composition Zones Þ

Converti in immagine, viene visualizzato un messaggio che indica che laComposition Zones verrà desincronizzata. L’immagine che ne risulta vienevisualizzata nel requadro Immagine della finestra di dialogo Utilizzo. Il layoutdi composizione rimane tuttavia nella palette Contenuto condiviso.

UTILIZZO DELL’IMPOSTAZIONE DI COLLABORAZIONE

La finestra di dialogo Impostazione di collaborazione (Archivio/menu File)include impostazioni di collaborazione definite a livello di progetto. Poteteutilizzare queste impostazioni per un’esecuzione delle azioni seguenti:

• Stabilire collegamenti ai layout di composizione residenti in progetti esterni.

• Visualizzare informazioni sui layout di composizione condivisi nelprogetto attivo.

• Condividere i Job Jackets.

• Importare testo o immagini nella libreria di contenuto condiviso.

• Eliminare testo o immagini importati tramite la finestra di dialogo Impostazionedi collaborazione.

• Specificare la frequenza dell’aggiornamento del progetto attivo con modificheapportate a un contenuto collegato o alle impostazioni di Job Jackets.

DESINCRONIZZAZIONE E MODIFICA DEI COLLEGAMENTI PER LE COMPOSITION ZONES E I

LAYOUT DI COMPOSIZIONE

CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES | 257

Page 296: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

COLLEGAMENTO AD ALTRI PROGETTIIl concetto di collaborazione è bidirezionale. Potete creare layout di composi-zione e rendere questi layout di composizione disponibili ad altri membridel gruppo e potete stabilire collegamenti a progetti contenenti layout dicomposizione collegabili.

Utilizzate la scheda Layout collegati della finestra di dialogo Impostazione dicollaborazione per stabilire un collegamento ad altri progetti contenenti layoutdi composizione collegabili, per rompere collegamenti a layout di composizionecollegabili residenti in altri progetti e per rimuovere dal progetto layout dicomposizione collegati.

Per ulteriori informazioni sui collegamenti ad altri progetti, vedere“Collegamento a un layout di composizione di un altro progetto”, più indietroin questo capitolo. Per ulteriori informazioni sui pulsanti Rompi collegamentoe Rimuovi, vedere “Desincronizzazione e modifica dei link per le CompositionZones e i layout di composizione” più indietro in questo capitolo.

La colonna Nome riporta il nome del layout di composizione come designatonella palette Contenuto condiviso e la colonna Nome originale riporta ilnome d’origine del layout di composizione come designato nel layout hostd’origine. L’inclusione di entrambi i nomi nell’elenco, aiutano a monitorarei layout di composizione se assegnate un nuovo nome a un layout dicomposizione nella palette Contenuto condiviso.

VISUALIZZAZIONE DI INFORMAZIONI SUI LAYOUT DICOMPOSIZIONE COLLEGABILIUtilizzate la scheda Layout condivisi per visualizzare layout di composizionecollegabili all’interno del progetto.

Utilizzate la scheda Layout condivisi della finestra di dialogo Impostazione dicollaborazione per identificare i layout di composizione collegabili di altri progetti.

UTILIZZO DELL’IMPOSTAZIONE DI COLLABORAZIONE

258 | CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES

Page 297: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

La colonna Nome riporta il nome del layout di composizione incluso nellapalette Contenuto condiviso e la colonna Nome originale riporta il nomeassegnato al layout di composizione come specificato nella finestra di dialogoProprietà di layout.

Per ulteriori informazioni sulla condivisione del layout di composizione, vedere“Condivisione di un layout di composizione” più indietro in questo capitolo.

IMPORTAZIONE E GESTIONE DI UN CONTENUTO CONDIVISOLa scheda Contenuto consente di importare testo e immagini e la relativa schedariporta un elenco di testo sincronizzato e di immagini comprese nel progetto.

Utilizzate la scheda Contenuto della finestra di dialogo Impostazione dicollaborazione per importare testo e immagini.

Quando utilizzate la scheda Contenuto per importare immagini e testo, il conte-nuto va direttamente nella palette Contenuto condiviso. Vedere il “Capitolo 2”:Sincronizzazione e contenuto condiviso” per ulteriori informazioni sulla schedaContenuto della finestra di dialogo Impostazione di collaborazione.

SPECIFICA DELLE OPZIONI DI AGGIORNAMENTOPotete specificare la frequenza dell’aggiornamento delle Composition Zonesbasate su layout collegati.

Specificate le opzioni di aggiornamento nella scheda Aggiornamenti della finestradi dialogo Impostazione di collaborazione.

• All’apertura: L’aggiornamento avviene all’apertura del progetto.

• Prima dell’output: Visualizza un messaggio per gli aggiornamenti quandoeseguite un output del progetto.

• Durante il lavoro: Esegue gli aggiornamenti in base all’Intervallo diaggiornamento specificato.

UTILIZZO DELL’IMPOSTAZIONE DI COLLABORAZIONE

CAPITOLO 8: COMPOSITION ZONES | 259

Page 298: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Capitolo 9: Gestione del coloreQuark è del tutto consapevole dell’importanza del processo del colore nell’ambito

di un workflow, dalla selezione del colore e dalle prove del colore su schermo

alle prove composite e separazioni cromatiche. A causa delle problematiche

inerenti alla gestione del colore prodotto dai vari hardware e software coinvolti

nel processo editoriale, la gestione del colore in generale si è conquistata la

reputazione di un compito estremamente difficoltoso e con lunghi tempi di

esecuzione quando messo in rapporto a risultati di natura spesso imprevedibile.

QuarkXPress 7 affronta la difficoltà di produrre colori prevedibili con degli stru-

menti di gestione del colore basati su ICC che richiedono poco o quasi nessun

intervento da parte dell’utente. QuarkXPress 7 offre tuttavia agli esperti del

colore la possibilità di un totale controllo su ogni aspetto della gestione del

colore. Per completare con successo un workflow, gli utenti possono imple-

mentare con estrema facilità impostazioni fornite da un esperto del colore.

Se non volete approfittare delle nuove funzionalità di gestione del colore, non

dovete farlo: potete infatti impostare QuarkXPress in modo da utilizzare le stesse

impostazioni della gestione del colore utilizzate nelle versioni 3.3, 4.0 o 6.0.

Oltre a una semplificazione dell’implementazione della gestione del colore,

QuarkXPress 7 offre ora la possibilità di eseguire efficaci prove del colore su

schermo tramite anteprime che simulano l’output su diversi dispositivi. Ad

esempio, potete visualizzare in anteprima immagini e elementi della pagina

in RGB quando eseguite un output su un dispositivo CMYK o in scala di grigi.

Per ottenere i migliori risultati con i controlli della gestione del colore diQuarkXPress, accertatevi di calibrare correttamente i monitor e gli altrihardware coinvolti nella riproduzione del colore.

IMPOSTAZIONI DI ORIGINE E IMPOSTAZIONI DI OUTPUT

260 | CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE

Page 299: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

IMPOSTAZIONI DI ORIGINE E IMPOSTAZIONI DI OUTPUT

L’implementazione della gestione del colore in QuarkXPress 7 consente agliesperti del colore di creare e sintonizzare “pacchetti” di impostazione dellagestione del colore chiamati “impostazioni d’origine e impostazioni di ouptut.”Le impostazioni d’origine specificano profili individuali e l“intento di rendering”,ossia i criteri di corrispondenza tra un gamut d’origine e un gamut di destina-zione, per colori interi e immagini in RGB, CMYK, LAB oltre che per spazicromatici in scala di grigio; specificano inoltre spazi cromatici d’origine perdeterminati colori e indicano gli spazi cromatici sottostanti per gli inchiostri.Le impostazioni di output specificano i profili di output e i modelli cromatici econfigurano opzioni di prove per simulare sullo schermo i diversi tipi di output.Se siete interessati ad incaricare un esperto del colore della creazione di impo-stazioni d’origine e impostazioni di output specifiche per il vostro workflow,consultatevi con il vostro tipografo o provider di output per raccomandazionial proposito.

ESPERIENZA DELLA GESTIONE DEL COLORE

Per la maggior parte degli utenti, i controlli della gestione del colore inQuarkXPress 7 sono stati realizzati per un lavoro nel background con pocoo nessun intervento da parte dell’utente. Esistono tuttavia diverse alternativeriguardo alla modalità di impostazione della gestione del colore: potete lavo-rare con impostazioni di default già utilizzate, potete ricorrere a un espertodel colore per definire impostazioni d’origine o impostazioni di ouptut oppurelavorare in un ambiente di gestione del colore delle versioni precedentidi QuarkXPress.

AMBIENTE DI GESTIONE DEL COLORE DI DEFAULTQuando create dei nuovi progetti QuarkXPress 7, anche se scegliete di nonfare nulla in termini di gestione del colore, potrete comunque trarre vantag-gio dalle impostazioni d’origine e dalle impostazioni di ouptut di default. Leimpostazioni di default intendono offrire delle anteprime accurate e un ottimooutput nella maggioranza delle situazioni. Non avete in altre parole bisognodi impostare nulla, ma se volete verificare le impostazioni di default, poteteselezionare il profilo del monitor, le impostazioni d’origine e le opzioni diprova del colore su schermo, dalla finestra di dialogo Preferenze(QuarkXPress/Modifica).

IMPOSTAZIONI DI ORIGINE E IMPOSTAZIONI DI OUTPUT

CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE | 261

Page 300: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Utilizzate il riquadro Gestione colore della finestra di dialogo Preferenze(QuarkXPress/Modifica).

Se state aprendo dei file da una versione precedente di QuarkXPress, vedere lasezione “Ambiente di gestione del colore delle versioni precedenti” più avantiin questo capitolo.

SPECIFICA DI UN MOTORE DI COLOREIl menu a discesa Motore colore consente di scegliere il motore di colore dautilizzare per trasformare i colori ai fini della gestione del colore. Le opzionidisponibili includono LogoSync CMM, Kodak CMM e le impostazionidi sistema.

Se Usa compensazione valori di nero è selezionata, QuarkXPress regoleràà ivalori del nero per riempire lo spazio cromatico di output.

SPECIFICA DEL PROFILO DI UN MONITORL’area Monitor del riquadro Display visualizza il profilo del monitor inuso. L’impostazione di default, Automatico, si riferisce al monitor correntericonosciuto da Mac OS o da Windows. Potete selezionare un profilo diversodal menu a discesa Profilo. Potete modificare il profilo del monitor di default,ad esempio, se avete un profilo personalizzato per il vostro monitor o se statepassando da un computer laptop a un computer desktop e volete simulare lostesso ambiente di visualizzazione.

ESPERIENZA DELLA GESTIONE DEL COLORE

262 | CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE

Page 301: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

SPECIFICA DELLE IMPOSTAZIONI D’ORIGINEIl riquadro Gestione colore dell’area Opzioni d’origine visualizza leimpostazioni d’origine di default, ossia QuarkXPress 7.0, che rappresentanol’ambiente più recente e convalidato della gestione del colore. Se preferitelavorare nell’ambiente di gestione del colore di una versione precedente diQuarkXPress, potete selezionare QuarkXPress 3.3, QuarkXPress 4.0 oQuarkXPress 6.0 dal menu a discesa Impostazioni d’origine.

Per specificare i profili e l’intento di rendering, immagine per immagine,selezionate Attiva l’accesso ai profili immagine nell’area Opzioni d’origine.Per ulteriori informazioni, vedere la sezione “Sintonizzazione della gestionedel colore per immagini singole” in questo capitolo.

SPECIFICA DI UN’IMPOSTAZIONE DI OUTPUT DI DEFAULT PERLA PROVAPer specificare un’impostazione di output di default per una visualizzazionedei colori nei layout di stampa, scegliete un’opzione dall’elenco a discesaOutput di prova. Questa impostazione di output saràà selezionata per defaultnel sottomenu Visualizza Þ Output di prova e quindi i colori del vostrolayout verranno visualizzati in base a questa impostazione di output a menoche non la modifichiate.

SPECIFICA DI UN INTENTO DI RENDERINGIl menu a discesa Intento di rendering del riquadro Gestione del coloremostra il metodo utilizzato per la conversione dei colori da uno spazio croma-tico all’altro. L’impostazione di default, Colorimetria assoluta, renderizza inmodo preciso i colori in gamut e fuori gamut. A seconda del tipo di lavoro chesvolgete, ad esempio con un’enfasi sull’arte al tratto e sui colori Pantone piut-tosto che su fotografie, è probabile che dobbiate scegliere un’opzione diversadal menu a discesa Intento di rendering. QuarkXPress offre gli intenti direndering seguenti:

• Percettivo scala tutti i colori del gamut d’origine in modo che rientrino nelgamut di destinazione. L’intento di rendering Percettivo è applicabile afotografie e alla maggior parte delle immagini in quanto preserva il rapportodefinito tra i colori.

• Colorimetria relativa conserva i colori che si trovano sia nel gamut d’origineche nel gamut di destinazione. Gli unici colori d’origine che vengono modificatisono quelli non compresi nel gamut di destinazione. Con questo intento direndering, il punto bianco viene mappato sul punto bianco della stampante.Sebbene Colorometria relativa riproduca più accuratamente i colori instampa, il loro aspetto su schermo potrebbe preoccupare alcuni utenti.

ESPERIENZA DELLA GESTIONE DEL COLORE

CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE | 263

Page 302: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Saturazione considera la saturazione dei colori d’origine e li modifica incolori con la stessa saturazione relativa nel gamut di destinazione. L’intentodi rendering Saturazione potrebbe sacrificare tonalità e luce ed è quindi piùadatto alle immagini grafiche che richiedono un alto contrasto piuttosto checolori particolari.

• Colorimetria assoluta conserva i colori che si trovano sia nel gamut d’origineche nel gamut di destinazione. I colori fuori dal gamut di destinazione sonoregolabili in termini del loro aspetto quando stampati su carta bianca. Questointento di rendering preserva il punto bianco. Colorometria assoluta riproducemeglio il colore su schermo rispetto alla Colorometria relativa, ma è menoaccurato nel caso della stampa del colore.

• Definito in base alle origini applica ad ogni colore e immagine l’intento direndering definito nel profilo associato. (Un profilo viene associato a un coloremediante un’impostazione di origine; un profilo viene associato a un’immaginemediante un’impostazione di origine o tramite un profilo incorporato.)

Oltre a specificare un intento di rendering globale nella preferenze, QuarkXPressvi consente di selezionare un intento di rendering immagine per immagine.Per ulteriori informazioni, vedere la sezione “Sintonizzazione della gestionedel colore per singole immagini” in questo capitolo.

GESTIONE DEL COLORE PER IMMAGINI EPS E PDF CON SPAZI MULTI-COLOREAlcuni file EPS e PDF possono contenere elementi che utilizzano diversi spazicromatici. Ad esempio, un file PDF o EPS potrebbe contenere un’immagineche utilizza lo spazio cromatico RGB e un colore che utilizza lo spazio croma-tico CMYK. Per consentire a QuarkXPress di gestire questi vari elementi in modoappropriato utilizzando l’impostazione di output specificata, selezionateGestione colore di EPS/PDF importati nel layout.

UTILIZZO DI IMPOSTAZIONI D’ORIGINE E IMPOSTAZIONI DIOUTPUT DEFINITE DA UN ESPERTO DEL COLORESe un esperto del colore crea impostazioni d’origine e di output personalizzatespecifiche del vostro workflow o specifiche di un determinato progetto o cliente,potete facilmente applicare queste impostazioni tramite le preferenze, le opzionidi visualizzazione, le opzioni di output e il Jobs Jackets. Ad esempio, un ser-vice per la stampa o una tipografia potrebbero definire per voi le impostazionidi stampa da utilizzare al fine di garantire l’output migliore dai loro impianti.

AGGIUNTA DELLE IMPOSTAZIONI D’ORIGINESe le impostazioni d’origine sono state create per un progetto specifico sulquale state lavorando, è possibile applicarle in seguito anche ad altri progetti.Usate il pulsante Aggiungi della finestra di dialogo Impostazioni d’origine(Comp./Modifica Þ Impostazioni colore Þ Origine) per navigare e per sele-zionare un’impostazione d’origine. Le impostazioni d’origine vengono salvatecon il progetto attivo e rimangono disponibili nei menu della gestione del colore.

ESPERIENZA DELLA GESTIONE DEL COLORE

264 | CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE

Page 303: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

IMPORTAZIONE DELLE IMPOSTAZIONI DI OUTPUTSe le impostazioni di ouptut sono state create specificatamente per voi,potete importarle tramite la finestra di dialogo Impostazioni di output(Comp./Modifica Þ Impostazioni colore Þ Output) Utilizzate il pulsanteImporta per navigare e selezionare i file delle impostazione di output. Leimpostazioni vengono salvate con la vostra copia di QuarkXPress e rimangonodisponibili nei menu della gestione del colore.

SELEZIONE DI IMPOSTAZIONI DI ORIGINE E IMPOSTAZIONIDI OUTPUTPer utilizzare le impostazioni d’origine personalizzate e le impostazioni di output,selezionatele dai vari menu della gestione del colore nel modo seguente:

• Origine del colore: Per utilizzare un’impostazione d’origine, selezionatela dalmenu a discesa Impostazioni d’origine del riquadro Gestione colore dellafinestra di dialogo Preferenze (QuarkXPress/Modifica). Questo indica aQuarkXPress l’origine del colore.

• Visualizzazione del colore: Per utilizzare le impostazioni di output per la provadel colore, sceglietele dal sottomenu Output di prova del menu Visualizza.

• Output del colore: Per utilizzare le impostazioni di output per la stampa o peraltri tipi di output, sceglietele dal menu a discesa Impostazioni del riquadroColori della finestra di dialogo Stampa (Archivio/File Þ Stampa).

Utilizzate il riquadro Colori della finestra di dialogo Stampa (Archivio/File Þ Stampa)per selezionare impostazioni di output personalizzate.

UTILIZZO DI IMPOSTAZIONI D’ORIGINE E DI OUTPUT INJOB JACKETSQuando create un nuovo progetto dal file Job Jackets, le impostazioni d’originee di output appropriate vengono incluse e selezionate per voi. Potete sempreimportare, aggiungere e creare nuove impostazioni e quindi selezionarle perla loro visualizzazione e il loro output.

ESPERIENZA DELLA GESTIONE DEL COLORE

CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE | 265

Page 304: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

UTILIZZO DELL’AMBIENTE DI GESTIONE DEL COLORE DELLEVERSIONI PRECEDENTIChe tipo di impatto hanno le funzionalità di gestione del colore diQuarkXPress 7 sui vostri progetti e documenti esistenti? La risposta è — nessunimpatto a meno che non siate voi a sceglierlo. Potete aprire documenti daQuarkXPress 3.3, 4 o 5 o progetti da QuarkXPress 6 ed essere certi che il coloreverrà visualizzato e stampato come in passato. Ad esempio, potete verificare que-sto quando aprite un progetto creato e salvato in QuarkXPress 6.5. Nel riquadroDisplay della finestra di dialogo Preferenze (QuarkXPress/Modifica), il Profiloselezionato nell’area Monitor è RGB di default di QuarkXPress 6. Anchealtre impostazioni della gestione del colore riflettono i profili di defaultdi QuarkXPress 6.

Potete continuare a lavorare in un ambiente di gestione del colore delle versioni di QuarkXPress 3.3, 4.0 o 6.0 (QuarkXPress 5 utilizza lo stessoambiente di QuarkXPress 4). Se volete modificare determinate impostazionidel colore, vedere la sezione “Sintonizzazione della gestione del colore persingole immagini” più avanti in questo capitolo. Se scegliete di lavorare inun ambiente di gestione del colore delle versioni precedenti di QuarkXPress,potete approfittare comunque delle funzionalità di prova del colore suschermo di QuarkXPress 7.

Non siete tuttavia ristretti ad utilizzare l’ambiente di gestione del colore di unprogetto o di un documento pre-esistente. Potete infatti facilmente aggiornareil metodo di gestione del colore utilizzato a quello di QuarkXPress 7 definendole Impostazioni d’origine su QuarkXPress 7.0 (o sulle opzioni personalizzate)nelle preferenze Gestione colore (QuarkXPress/Modifica Þ Preferenze).Poiché le Impostazioni d’origine sono specifiche di un determinato layout, seaprite un progetto con molteplici layout, potete modificare le impostazionid’origine definite per ciascun layout. Accertatevi quindi che le impostazionidi output utilizzate (Comp./Modifica Þ Impostazioni del colore Þ Ouptut)specifichino i profili di QuarkXPress 7.0 piuttosto che i profili di altre versioni.

PROVA DEL COLORE SU SCHERMOIndipendentemente dalla metodologia adottata per la definizione dell’ambientedi gestione del colore, QuarkXPress 7 offre una simulazione sullo schermo suffi-cientemente accurata per una prova del colore di vari tipi di ouptut. Utilizzandole informazioni delle impostazioni d’origine, delle impostazioni di output e dialtre impostazioni personalizzate (come ad esempio diversi profili applicati alleimmagini), le opzioni di simulazione mostrano l’aspetto di un determinatolayout in diversi media di output e in base a diversi metodi di stampa. Adesempio, se avete un avviso pubblicitario che verrà pubblicato in un sito Web,in una sezione degli avvisi economici in bianco e nero su un giornale e in unarivista a quattro colori su carta lucida, potete visualizzare su schermo tuttequeste opzioni di output.

ESPERIENZA DELLA GESTIONE DEL COLORE

266 | CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE

Page 305: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

L’accuratezza della simulazione su schermo sarà strettamente legata alla qualità dicalibrazione del monitor. Altri fattori, come ad esempio la luce dell’ambiente eil riflesso dei colori, potrebbe incidere sulla percezione dei colori su schermo.

Per eseguire una prova del colore su schermo, scegliete un’opzione dal sottomenuOutput di prova dal menu Visualizza. Il menu elenca tutte le impostazioni dioutput disponibili nel layout, per cui se dovete importare delle impostazioni dioutput personalizzate definite da un esperto del colore, le troverete elencate qui.Dopo aver scelto l’opzione desiderata, l’intero layout viene visualizzato in quellospazio cromatico, incluso la palette Colori (menu Finestra) e tutti i campionidi colore disponibili in QuarkXPress.

Il sottomenu Output di prova (menu Visualizza) offre opzioni di simulazione suschermo in modo che possiate vedere come i colori appariranno nell’output definito.Ad esempio, se pianificate di convertire i colori piatti in colori di quadricromia o sevolete un output in scala di grigi di un intero layout RGB, potete visualizzare inanteprima l’aspetto finale della vostra scelta.

QuarkXPress simula una visualizzazione su schermo delle opzioni Outputdi prova in base alle impostazioni del menu a discesa Intento di renderingdell’area Prova del colore su schermo delle preferenze di Gestione colore(QuarkXPress/Modifica). L’impostazione di default, Colorimetria assoluta,renderizza in modo preciso i colori in gamut e mappa i colori fuori gamut sullatonalità disponibile più vicina. Molti esperti del colore considerano il rende-ring Colorometria assoluta l’opzione migliore quando il dispositivo di provadel colore ha un gamut più esteso del dispositivo di output, come ad esempionel caso di un monitor e di una stampante composita.

ESPERIENZA DELLA GESTIONE DEL COLORE

CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE | 267

Page 306: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Il riquadro Manager colore della finestra di dialogo Preferenze(QuarkXPress/Modifica) dispone di un’area Prova del colore su schermoutilizzata per una simulazione personalizzata su schermo.

CONTROLLO DELLE GESTIONE DEL COLORE DA PARTE DI ESPERTI

Per quanto QuarkXPress 7 offra ottimi colori applicabili a un intero workflow,un esperto del colore può sempre personalizzare e sintonizzare le impostazionidella gestione del colore in modo specifico per determinati lavori, impianti distampa e processi di output. Se possedete una buona comprensione della teoriadel colore e della terminologia relativa alla gestione del colore, come ad esempioprofili e intento di rendering, potete creare impostazioni d’origine e impostazionidi output personalizzate che riflettono workflow specifici. Le impostazioni sonotrasferibili e potrete quindi condividerle con altri utenti per evitare sorprese,sia su schermo che in stampa.

CREAZIONE DI IMPOSTAZIONI D’ORIGINELe impostazioni d’origine descrivono i colori di un layout prima dell’output, inaltre parole descrivono la loro origine. Le impostazione d’origine contengonoprofili e intenti di rendering sia per i colori pieni che per le immagini in RGB,CMYK, LAB e scala di grigi. Includono inoltre informazioni sullo spazio croma-tico sottostante per determinati colori (come ad esempio colori Pantone ProcessCoated) e inchiostri (come cyan, magenta, giallo, nero e multi-ink). Potete creareimpostazioni d’origine per determinati clienti in base al loro workflow standardoppure potete creare impostazioni d’origine per un progetto specifico.

Per creare le impostazioni d’origine, dovete avere una certa conoscenzadell’hardware e del software utilizzati dal workflow del cliente, ossia il tipo dicamera digitale e scanner utilizzati, e avrete bisogno di accertarvi che i profilinecessari siano disponibili. Potrebbe anche essere utile vedere dei progetti diesempio in modo da avere un’idea del tipo di immagini, colori, inchiostri edispositivi con sui si dovrà lavorare, ad esempio logo, grafici e diagrammi,fotografie, immagini multitonali, ecc, output in SWOP o visualizzazionesul Web.

ESPERIENZA DELLA GESTIONE DEL COLORE

268 | CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE

Page 307: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

QuarkXPress 7 offre impostazioni d’origine di default per descrivere l’inputdel colore per le versioni 3.3, 4.0, 6.0 e 7.0 di QuarkXPress insieme a.

Per creare impostazioni d’origine, procedete come segue:

1 Scegliete Comp./Modifica Þ Impostazioni colore Þ Origine.

2 Fate clic su Nuovo. Se volete modificare delle impostazioni esistenti, come adesempio l’impostazione di default che non è consentito modificare, selezionatequell’impostazione e fate clic su Duplica.

3 Immettete un nome appropriato e riconoscibile nel campo Nome. Se l’imposta-zione dell’origine è specifica di una campagna pubblicitaria, ad esempio, poteteassegnare il nome della campagna pubblicitaria.

4 Nelle schede RGB, CMYK, LAB e Grigio, verificate e apportate le modifichenecessarie a Profilo e Intento di rendering, selezionati per Colori pienie Immagini.

Utilizzate i schede RGB, CMYK, LAB e Grigio della finestra di dialogo Modifical’impostazione d’origine (Comp./Modifica Þ Impostazioni d’origine Þ Nuovo)per specificare i profili e gli intenti di rendering per i colori pieni e per leimmagini importate.

5 Nelle schede RGB e CMYK, se volete che vengano eseguite trasformazionianche all’interno dello stesso spazio cromatico, selezionate rispettivamenteGestione del colore da RGB d’origine a RGB di destinazione o Gestione delcolore da CMYK d’origine a CMYK di destinazione.

6 Nella scheda Colori con nome, specificate lo spazio cromatico d’origine per cia-scun colore di quadricromia nella finestra di dialogo Colori (Comp./Modifica).A questo proposito, selezionate un colore e scegliete un’opzione dal menu adiscesa Spazio d’origine LAB, RGB o CMYK. L’impostazione di defaultAutomatico utilizza lo spazio cromatico più esteso disponibile per descrivereil colore.

CONTROLLO DELLE GESTIONE DEL COLORE DA PARTE DI ESPERTI

CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE | 269

Page 308: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

7 Nella scheda Inchiostri, specificate lo spazio cromatico d’origine per ciascuninchiostro destinato a un output dal layout. A questo proposito, selezionate uninchiostro e scegliete un’opzione dal menu a discesa Sovrapposizione spaziocromatico. LAB, RGB o CMYK. Non potete modificare Nero, Cyan, Magenta eGiallo in quanto i loro spazi cromatici d’origine saranno sempre CMYK. Potetetuttavia modificare l’impostazione di Qualsiasi nuovo inchiostro o di qualsiasialtro inchiostro creiate, come ad esempio una pellicola di vernice (varnish) perso-nalizzata. L’impostazione Automatico utilizza lo spazio cromatico più esteso perdescrivere il colore, considerando per primo LAB, quindi RGB e infine CMYK.

Utilizzate il riquadro Inchiostri della finestra di dialogo Modifica l’impostazioned’origine (Comp./Modifica Þ Impostazioni di colore Þ Origine Þ Nuovo) perspecificare lo spazio cromatico di colore per ciascun inchiostro (o pellicola)necessario per le separazioni di output.

8 Per completare le impostazioni d’origine, fate clic su OK. Per salvare leimpostazioni d’origine con il layout corrente, fate clic su Salva.

È consigliabile sperimentare con le impostazioni d’origine prima di condividerlecon gli altri utenti.

CREAZIONE DI UN’IMPOSTAZIONE DI OUTPUTLe impostazioni di output descrivono le funzionalità di vari tipi di dispositivi dioutput e determinano come verranno gestiti i colori in vari scenari di output. Inparole semplici, le impostazioni di output gestiscono la “destinazione dei colori”.Le impostazioni di output specificano se si tratta di un output composito o diseparazione, di una modalità di output e di un profilo di output. Potete crearedelle impostazioni di output sia per una simulazione su schermo utilizzandoVisualizza Þ Output di prova che per un output effettivo di stampa, in PDFe in altri formati.

CONTROLLO DELLE GESTIONE DEL COLORE DA PARTE DI ESPERTI

270 | CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE

Page 309: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Come per le impostazioni d’origine, per creare delle impostazioni di outputavete bisogno di conoscere in dettaglio lavori tipici, metodi di output e dispo-sitivi. Ad esempio, sarebbe molto utile sapere il nome e i profili di ciascundispositivo di stampa composita. QuarkXPress 7 dispone di impostazioni dioutput di default per vari workflow: Così com’è, CMYK composito, CMYKcomposito e piatto, Hexachrome® composito, RGB composito, Converti inquadricromia, Scala dei grigi, Separazione in-Rip, e Colori quadricromia eColori piatti.

Per creare le impostazione di output, procedete come segue:

1 Scegliete Comp./Modifica in Mac OS Þ Impostazioni del colore Þ Output.

2 Fate clic su Nuovo. Se volete modificare delle impostazioni esistenti, come adesempio le impostazioni di default che non si possono modificare, selezionatelee fate clic su Duplica.

3 Immettete un nome appropriato e riconoscibile nel campo Nome. Se leimpostazioni di output sono specifiche di un determinato lavoro di stampa,ad esempio, potete assegnare il nome del lavoro di stampa.

4 Scegliete un’opzione dal menu a discesa Modalità per specificare il tipo dioutput: Composito o Separazioni.

5 Se selezionate la modalità Composito, potete specificare uno spazio croma-tico di output dal menu a discesa Modello: Scala dei grigi, RGB, CMYK,Così com’è o DeviceN. Se selezionate la modalità Separazioni, poteteselezionare Separazioni basate sull’host o Separazioni In-RIP dal menu adiscesa Modello.

La finestra di dialogo Modifica impostazioni di output (Comp./Modifica Þ

Impostazioni di output Þ Nuovo/Modifica) offre diversi modelli di output aseconda della modalità di output scelta. A sinistra, quando è selezionata la modalitàComposito, il menu a discesa Modello offre dei modelli di colore dai quali potetescegliere. A destra, quando è selezionata la modalità Separazione, il menu a discesaModello vi consente di scegliere il tipo di separazione desiderato.

CONTROLLO DELLE GESTIONE DEL COLORE DA PARTE DI ESPERTI

CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE | 271

Page 310: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

6 In base al Modello specificato, selezionate un profilo di output dal menu adiscesa Profilo. Se avete bisogno di caricare profili personalizzati, utilizzate lafinestra di dialogo Gestione profili (menu Utilità).

7 Per completare le impostazioni di output, fate clic su OK. Per salvare leimpostazioni di output con il layout corrente, fate clic su Salva.

È consigliabile sperimentare con le impostazioni di output prima di condividerlecon altri utenti.

CONDIVISIONE DELLE IMPOSTAZIONI DI ORIGINE E IMPOSTAZIONIDI OUTPUTLe impostazioni d’origine e di output sono trasferibili e gli esperti del colorepossono quindi distribuirle a utenti e a gruppi di lavoro. Le impostazionid’origine possono essere ricavate da altri progetti e le impostazioni di outputpossono essere esportate come file individuali e salvate negli stili di output.Entrambi i tipi di impostazione, sia d’origine che di output, possono venirecondivisi tramite la loro inclusione in Job Jackets. Prima di distribuire le impo-stazioni a gruppi di lavoro o a clienti, accertatevi di sperimentare con leimpostazioni definite utilizzando dei lavori tipici. Per condividere leimpostazioni, procedete come segue:

• Aggiunta delle impostazioni d’origine: Per condividere un’impostazioned’origine, createne innanzi tutto una in un progetto QuarkXPress e quindidistribuite il file del progetto ad altri utenti QuarkXPress. Altri utenti possonoutilizzare il pulsante Aggiungi della finestra di dialogo Impostazioni d’origine(Comp./Modifica Þ Impostazioni del colore Þ Origine) per accedere aimpostazioni d’origine personalizzate.

• Esportazione e importazione di impostazioni di output: Potete condividerele impostazioni di output esportandole come file individuali. Distribuite ifile delle impostazioni di output agli utenti QuarkXPress che possono quindiimportare i file. I pulsanti Esporta e Importa da utilizzare per la condivisionedelle impostazioni sono nella finestra di dialogo Impostazioni di output(Comp./Modifica Þ Impostazioni del colore Þ Output).

• Incorporazione delle impostazioni in Job Jackets: Per specificare le impostazionid’origine e le impostazioni di output utilizzate in una struttura Job Jackets o jobTicket, fate clic sul pulsante Impostazioni avanzate della finestra di dialogoManager di Job Jacket (menu Utilità), selezionate un progetto che contieneimpostazioni d’origine o di output dall’elenco a sinistra e quindi trascinate leimpostazioni di origine o di output nella struttura di Job Jackets o nel Job Ticket.Potete anche scegliere uno stile di output che includa impostazioni specifichedi output. Per ulteriori informazioni, vedere il capitolo 7, “Job Jackets”.

CONTROLLO DELLE GESTIONE DEL COLORE DA PARTE DI ESPERTI

272 | CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE

Page 311: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Utilizzate l’area Impostazioni d’origine della finestra di dialogo Manager diJob Jacket (menu Utilità) per selezionare le impostazioni d’origine dei layout inprogetti basati sulla struttura di Job Jackets o sul Job Ticket selezionati.

• Inclusione delle impostazioni di output agli stili di output: Per utilizzare le impo-stazioni di output per la stampa o per altri tipi di output, sceglietele dal menua discesa Impostazioni del riquadro Colori della finestra di dialogo degli stilidi output (Comp./Modifica Þ Stili di stampa Þ Nuovo/Modifica).

SINTONIZZAZIONE DELLA GESTIONE DEL COLORE PER SINGOLE IMMAGINI

Se volete specificare dei profili e degli intenti di rendering per singole immagini,potete farlo esattamente come facevate nelle versioni precedenti di QuarkXPress.Queste definizioni assumono carattere prioritario rispetto alle impostazioni didefault di QuarkXPress 7 o alle impostazioni d’origine selezionate. Ad esempio,può darsi che vogliate cambiare l’intento di rendering di un logo EPS insaturazione ma che vogliate lasciare il resto delle immagini di un layout,particolarmente fotografie, in modalità di percezione.

Per accedere ai controlli della gestione del colore per immagini singole, rendeteinnanzi tutto disponibili le relative funzionalità selezionando Attiva l’accessoai profili immagine nel riquadro Gestione colore della finestra di dialogoPreferenze (QuarkXPress/Modifica) Per applicare e modificare i profili diimmagini, procedete come segue:

• Importazione di immagini: La finestra di dialogo Importa immagini (menuArchivio/File) offre il riquadro Gestione colore che vi consente di specificareun Profilo e l’Intento di rendering per l’immagine selezionata. Vedrete inoltreuna casella di selezione specifica per l’immagine selezionata, come ad esempioGestione del colore a CMYK di destinazione per un TIFF CMYK, Gestione del

CONTROLLO DELLE GESTIONE DEL COLORE DA PARTE DI ESPERTI

CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE | 273

Page 312: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

colore a RGB di destinazione per un file JPEG RGB o Gestione del colore aigrigi di destinazione per un TIFF grigio. Selezionate queste opzioni per applicarela gestione del colore anche quando lo spazio cromatico d’origine e lo spaziocromatico di output sono gli stessi.

Utilizzate il riquadro Gestione colore della finestra di dialogo Importa immagini(menu Archivio/File) per personalizzare le impostazioni di gestione del coloredurante l’importazione di singole immagini.

• Modifica dei profili: La palette Informazioni sul profilo (menu Finestra)visualizza informazioni sul tipo di immagine e sullo spazio cromaticoselezionati. Potete utilizzare questa palette per modificare rapidamente leimpostazioni Profilo, Intento di rendering e Gestione colore su[tipo di dispositivo] da applicare all’immagine.

Utilizzate la palette Informazioni sul profilo (menu Finestra) per visualizzaree modificare rapidamente le informazioni di gestione del colore perl’immagine selezionata.

SINTONIZZAZIONE DELLA GESTIONE DEL COLORE PER SINGOLE IMMAGINI

274 | CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE

Page 313: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Attiva l’accesso ai profili immagine è una preferenza basata sul layout edè disattiva per default. Se avete bisogno di utilizzare regolarmente questefunzionalità di gestione del colore, impostate le preferenze per tutti i tipi dilayout quando nessun progetto è aperto. A questo proposito, fate clic suAttiva l’accesso ai profili immagine, nel riquadro Gestione colore diLayout di stampa di default e di Layout Web di default della finestra didialogo QuarkXPress/Modifica).

GESTIONE DEI PROFILI

La gestione del colore si basa fondamentalmente sui profili. Con l’adozionedi nuovi workflow, l’acquisizione di nuovi dispositivi e la diagnostica dell’out-put, potreste aver bisogno di installare dei nuovi profili, verificare i profilidisponibili e determinare i profili da utilizzare nell’ambito di un layout. Poteteeseguire questi compiti utilizzando le funzionalità di Gestione profili e diUtilizzo profili.

Le funzionalità Gestione profili e Utilizzo profili sono considerate funzionalitàavanzate della gestione del colore. Per accedere al comando Gestione profilidel menu Utilità e al riquadro Profili della finestra di dialogo Utilizzo, doveteselezionate Attiva l’accesso ai profili immagine del riquadro Manager coloredella finestra di dialogo Preferenze (QuarkXPress/Modifica).

Attiva l’accesso ai profili immagine è una preferenza basata sul layout edè disattiva per default. Se avete bisogno di utilizzare regolarmente questefunzionalità di gestione del colore, impostate le preferenze per tutti i tipi dilayout quando nessun progetto è aperto. A questo proposito, fate clic suAttiva l’accesso ai profili immagine, nel riquadro Gestione colore diLayout di stampa di default e di Layout Web di default della finestra didialogo QuarkXPress/Modifica).

INSTALLAZIONE DEI PROFILISe acquisite nuovi profili dal fabbricante e questi profili non vengono automa-ticamente installati a livello di sistema, potete trascinarli nella cartella “Profili”,situata a sua volta nella cartella dell’ applicazione QuarkXPress. La prossimavolta che lanciate QuarkXPress, i profili diverranno disponibili nei relativimenu a discesa della gestione di colore. Utilizzando la finestra di dialogoGestione profili (menu Utilità), potete specificare una cartella di nuoviprofili, se necessario.

SINTONIZZAZIONE DELLA GESTIONE DEL COLORE PER SINGOLE IMMAGINI

CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE | 275

Page 314: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CARICAMENTO DI PROFILISe disponete di vari profili che volete utilizzare per un workflow particolare,potete ottimizzare i profili disponibili in QuarkXPress. A questo proposito,utilizzate la finestra di dialogo Gestione profili (menu Utilità). La finestra didialogo Gestione profili funziona come segue:

• Elenco Profili: L’area superiore della finestra di dialogo visualizza un elencodi tutti i profili disponibili nel sistema. Per rimuovere un profilo dai menu adiscesa della gestione del colore, deselezionate quel profilo nella colonnaIncludi. Ciò contribuisce ad impedire che gli utenti possano compiere scelteinappropriate quando assegnano i profili immagine per immagine o dispositivoper dispositivo.

• Area Informazioni: Per dettagli relativi a un profilo, fate clic sul nomedel profilo dell’elenco e verificate le informazioni nei campi Posizione,Nome del file e Spazio cromatico.

• Area Cartella di profili ausiliari: Per specificare un’altra cartella per i profili,come ad esempio per i profili specifici di determinate pubblicazioni o clienti,potete specificare un’altra cartella per la loro archiviazione. Per aggiornarel’elenco dei profili ai fini di includerli nella cartella ausiliaria corrente, fateclic su Aggiorna.

Utilizzate la finestra di dialogo Gestione profili (menu Utilità) per specificarei profili del colore da caricare con QuarkXPress e per specificare una cartellaausiliaria per i profili stessi.

GESTIONE DEI PROFILI

276 | CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE

Page 315: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

VERIFICA DELL’USO DEL PROFILOSe state lavorando su dei layout creati da altri utenti, potete verificare rapida-mente come questi utenti hanno implementato la gestione del colore, osservandoil riquadro Profili della finestra di dialogo Utilizzo (menu Utilità). Analogamenteall’Utilizzo immagini e all’Utilizzo font, mediante le funzionalità di Utilizzoprofili potete verificare dove sono disponibili i profili nel layout e se sonostati specificati nelle impostazioni d’origine/di output o se sono stati applicatialle immagini. Per i profili applicati alle immagini, potete sostituire un profilocon un altro. Il riquadro Profili funziona come segue:

• Menu a discesa Profili: Questo menu a discesa elenca tutti i profili chepossono venire usati nel layout attivo. Scegliete un profilo per visualizzarneil tipo di uso.

• Colonna Oggetto: Questa colonna descrive quello che il profilo gestisce,ossia il tipo di colore, come ad esempio Colore CMYK o CMYK compositoo un’immagine importata. Nel caso di un’immagine, viene visualizzato ancheil percorso del file.

• Colonna Tipo: Questa colonna descrive come viene applicato il profilo:a Impostazioni d’origine, a Impostazioni di output o a un tipo specificodi file di immagine (TIFF, EPS, ecc).

• Pulsante Mostra: Se l’oggetto selezionato è un file di immagine, potete fare clicsu Mostra per visualizzare l’immagine alla quale è stato applicato il profilo.

• Pulsante Sostituisci: Se l’oggetto selezionato è un file di immagine, potete fareclic su Sostituisci per applicare un profilo diverso all’immagine.

Il riquadro Profili della finestra di dialogo Utilizzo (menu Utilità) mostra i profili inuso tramite le impostazioni d’origine, le impostazioni di output o le immagini.

GESTIONE DEI PROFILI

CAPITOLO 9: GESTIONE DEL COLORE | 277

Page 316: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Capitolo 10: Altrenuove funzionalità

Questo capitolo offre una panoramica della gestione potenziata delle palette,

di migliorie apportate alla palette delle Misure, modifiche di terminologia e

altri potenziamenti realizzati in QuarkXPress 7.

GESTIONE POTENZIATA DELLE PALETTE

Gli utenti di software parlano spesso scherzosamente della necessità didisporre di monitor sempre più grandi per poter contenere tutte le palettenecessarie per il loro lavoro e QuarkXPress 7 ha risposto offrendo una solu-zione pratica ed efficace per la gestione delle palette. Per un contenimentoefficace di ben 17 palette di default, e di un numero significativamente piùalto se si contano le librerie e i software XTensions, QuarkXPress 7 offre duenuove funzionalità:

• La funzionalità di raggruppamento delle palette che consente di raggrupparediverse palette in una singola palette.

• La funzionalità del set di palette che consente di archiviare e richiamare laposizione e lo stato di tutte le palette e le librerie aperte in modo che si possafacilmente passare da una configurazione di palette a un’altra.

Questa sezione descrive in dettaglio entrambe le funzionalità, oltre a presentareun elenco di potenziamenti inerenti alle palette, apportate a questa versionedi QuarkXPress.

AGGIUNTA DI PALETTE: CREAZIONE DI UN GRUPPO DI PALETTELa configurazione di default per le palette Fogli di stile, Colori e Layout dellapagina, nell’area destra del monitor, diviene visualizzata come un’unica grandepalette con un bordo di contorno che separa una palette dall’altra. Potete iden-tificare ciascuna palette dal suo nome e da una piccola linea divisoria, ma tutte etre le aree sono unite in modo da costituire un unico gruppo.

GESTIONE POTENZIATA DELLE PALETTE

278 | CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ

Page 317: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Questa illustrazione mostra le palette Fogli stile, Colori e Layout della paginaraggruppate in un’unica palette con un immediato risparmio di spazio sulloschermo e la possibilità di un facile accesso alle funzioni delle rispettive palette.

AGGIUNTA DI UNA PALETTE AL GRUPPO DELLE PALETTEPer aggiungere una palette al gruppo delle palette, procedete come segue,procedete come segue:

1 Premete il tasto Control e fate clic con il mouse/clic con il pulsante destro delmouse sulla barra del titolo di un gruppo di palette per visualizzare il menucontestuale. Potete anche premere Control e fare clic oppure fare clic/ con ilpulsante destro del mouse per visualizzare un menu contestuale analogo.

2 Scegliete un nome di palette non selezionato.

Quando aggiungete una palette che è già visualizzata, la palette si sposta perdiventare parte del gruppo di palette.

SEPARAZIONE DI UNA PALETTE DAL GRUPPO DELLE PALETTEPer separare una palette dal gruppo delle palette, procedete come segue:

1 Premete il tasto Control e fate clic con il mouse/clic con il pulsante destro delmouse sul nome di una palette specifica per visualizzare il menu contestuale.

2 Scegliete Separa <nome palette>. La palette viene automaticamente eliminatadal gruppo di palette e riposizionata sul monitor.

GESTIONE POTENZIATA DELLE PALETTE

CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ | 279

Page 318: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

SET DI PALETTE: SALVATAGGIO DI UNA CONFIGURAZIONEDELLE PALETTELa funzionalità del set di palette consente di archiviare e richiamare la posizionee lo stato di tutte le palette e le librerie aperte in modo che si possa facilmentepassare da un gruppo di palette e librerie ad un altro.

I vari set di palette possono allinearsi alle varie fasi del vostro workflow. Adesempio, se create un testo in QuarkXPress all’inizio di un progetto, è probabileche vogliate avere disponibili soltanto le palette Strumenti e Misure mentrestate digitando il testo. In una fase successiva del progetto, avrete probabilmentebisogno delle palette Fogli stile e Elenchi, seguiti da una fase in cui vi servi-ranno strumenti per librerie e strumenti di colore e gestione dell’immagine dautilizzare per la creazione di grafici.

CREAZIONE DI UN SET DI PALETTEPer creare un set di palette, procedete come segue:

1 Visualizzate le palette di cui avete bisogno per un dato compito, come adesempio la redazione o la revisione di un testo o la creazione di immaginigrafiche. Posizionate e raggruppate le palette.

2 Nascondete tutte le altre palette.

3 Scegliete Finestra Þ Set di palette Þ Salva il set di palette come.

4 Nella finestra di dialogo Salva il set di palette come, immettete un nome e(se volete accedere al set dalla tastiera) assegnate una combinazione ditasti della tastiera.

Utilizzate la finestra di dialogo Salva il set di palette come per assegnare unacombinazione di tasti funzione e per assegnare un nome al nuovo set delle palette.

UTILIZZO DI UN SET DI PALETTEPer reperire un set di palette, scegliete Finestra Þ Set di palette Þ

[nome del set delle palette] oppure premete la combinazione di tastidefinita per quel set di palette.

GESTIONE POTENZIATA DELLE PALETTE

280 | CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ

Page 319: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

ALTRE CONSIDERAZIONI SUI SET E SUI GRUPPI DI PALETTEOltre ad utilizzare lo spazio disponibile in modo molto più efficiente,QuarkXPress 7 esegue regolazioni automatiche per migliorare ulteriormentel’uso dello spazio disponibile.

• Quando lanciate QuarkXPress 7, il software rileva le dimensioni del monitor e inbase a queste posiziona le palette.

• Quando spostate una palette e la portate vicino alle barre di scorrimento, lapalette che state spostando scatta in posizione senza sovrapporsi alla barra discorrimento o all’altra paletta.

• Una palette può venire visualizzata soltanto in un gruppo di palette per volta.

• Potete visualizzare molteplici gruppi di palette simultaneamente e un set dipalette può contenere molteplici gruppi di palette.

• Quando aggiungete e separate delle palette da un gruppo, le altre palette delgruppo vengono automaticamente ridimensionate.

• Potete ridurre o espandere una palette che fa parte di un gruppo di palettefacendo clic sul triangolo a sinistra del suo nome o facendo doppio clic sullabarra del suo titolo.

• Potete ridurre o visualizzare tutte le palette che fanno parte di un gruppo pre-mendo il pulsante Mela e facendo clic/premendo Control e facendo clic sulnome di una palette qualsiasi all’interno del gruppo.

• La palette più larga all'interno di un gruppo di palette definisce la larghezzamassima del gruppo.

• La librerie possono fare parte di un set di palette. Tuttavia, se una libreriacontenuta in un set di palette viene archiviata in un server inaccessibile,quella libreria non verrà visualizzata quando scegliete il set di palette in cuiè contenuta.

• Non potete includere i libri in un set di palette.

• Se volete utilizzare l’intero monitor per il vostro progetto, potrebbe essere utilecreare un set di palette con nessuna palette o libreria visualizzata.

• I set di palette possono contenere palette che non possono essere raggruppate(ad esempio le palette Strumenti e Misure).

• Il gruppo di palette si comporta esattamente come una palette singola. Fatedoppio clic sulla sua barra superiore per comprimere la visualizzazione fino avisualizzare soltanto la barra superiore. Potete fare clic sulla casella di chiusuraper nascondere il gruppo delle palette.

• Potete comprimere o espandere la visualizzazione di ciascuna palette all’internodel gruppo di palette facendo clic sul suo nome.

• Potete comprimere o visualizzare tutte le palette di un gruppo premendo iltasto Mela e facendo clic/premendo Ctrl e facendo clic/sul nome di unapalette qualsiasi all’interno di un gruppo.

GESTIONE POTENZIATA DELLE PALETTE

CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ | 281

Page 320: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Potete visualizzare il menu di una determinata palette facendo clic sulle frecce adestra del suo nome. Ad esempio, il menu della palette Fogli di stile visualizzai controlli per la modifica e la gestione dei fogli di stile.

• Potete riposizionare una palette all’interno di un gruppo di palette facendo clicsul suo nome e trascinandola in una nuova posizione nel gruppo. Prima di rila-sciare il pulsante del mouse, viene visualizzata una linea sottile nella posizionedi destinazione.

• I set di palette vengono salvati come singoli file XML nella cartella “Set dipalette”, situata nella cartella Preferenze di QuarkXPress. Potete definire lavostra gerarchia di palette creando cartelle all’interno della cartella “Set di palette”situata nella cartella Preferenze di QuarkXPress. Queste cartelle diventerannosottomenu del sottomenu Finestra Þ Set di palette. Portate semplicemente ilfile XML di un set di palette nella cartella appropriata uscite da QuarkXPress erilanciatelo per visualizzare quel set di palette nel sottomenu desiderato. Poteteanche creare delle cartelle nidificate per creare sottomenu nidificati.

• Gli sviluppatori di software XTensions possono decidere di utilizzare le funzionidei gruppi di palette in QuarkXPress 7. Se lo sviluppatore decide di adottarequesto metodo, può aggiungere le palette dei software XTensions ai gruppi eai set di palette.

DESIGN POTENZIATO DELLA PALETTE DELLE MISURE

Potete ora utilizzare la palette delle Misure per accedere virtualmente a tutti icomandi disponibili tramite le finestra di dialogo. Una fila di icone raggruppatein una scheda di navigazione viene visualizzata sopra il centro della palette delleMisure. Potete specificare di visualizzare la scheda di navigazione in qualsiasimomento oppure di visualizzarla quando si fa scorrere il mouse sopra la paletteoppure di non visualizzarla mai. Quando la scheda di navigazione è attiva,scegliete un’icona per modificare le informazioni visualizzate. Scoprirete diavere a disposizione un notevole gruppo di controlli in uno spaziorelativamente limitato.

La scheda di navigazione viene visualizzata sopra il centro della palette delle Misure.

VISUALIZZAZIONE DELLA PALETTE DELLE MISURE STANDARDQuando uno o più elementi della pagina sono attivi, la scheda di navigazionevisualizza sempre le icone seguenti: Impostazioni di default di QuarkXPress(indicate dall’icona dell’applicazione), Spazio/Allinea e Ombreggiatura

• Fate clic sull’icona di default di QuarkXPress per visualizzare informazionisugli elementi della pagina o sul contenuto in funzione dello strumento edell’oggetto selezionato.

GESTIONE POTENZIATA DELLE PALETTE

282 | CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ

Page 321: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Fate clic sull’icona Spazio/Allinea per visualizzare i controlli di allineamentodegli elementi della pagina (uno in relazione all’altro o in relazione alla paginao al documento disteso).

• Fate clic sull’icona Ombreggiatura per visualizzare i controlli di aggiunta diun’ombreggiatura agli elementi della pagina attivi.

Oltre alle tre icone standard, altre icone della palette delle Misure cambiano inbase all’elemento della pagina attivo e allo strumento selezionato.

CONTROLLI DI SPAZIO/ALLINEAQuando scegliete Oggetti Þ Spazia/Allinea Þ Spazia/Allinea(Tasto Mela+,/Ctrl+,), i controlli di Spazia/Allinea della palette delleMisure diventano attivi.

Oltre ad aggiungere i controlli di Spazia/Allinea alla palette delle Misure,QuarkXPress 7 offre scelte più ampie per Spazia/Allinea. Potete infatti orascegliere tra otto opzioni di spaziatura e sei opzioni di allineamento nellapalette delle Misure e potete specificare un allineamento relativo agli ele-menti della pagina selezionati o (per i layout di stampa con pagine affiancate)relativi ai documenti distesi. I sei comandi nel sottomenu Spazia/Allinea(menu Oggetti) sono disponibili nella palette della Misure, ma le nuovemodalità di allineamento relativo (ossia, a oggetti, alla pagina o al documentodisteso) vengono definite soltanto nella palette delle Misure e presentano uncomportamento leggermente diverso dalle versioni precedenti del software.

MODALITÀ RELATIVA ALL’OGGETTO I controlli di Spazia/Allinea delle versioni precedenti di QuarkXPress utilizza-vano una modalità relativa all’oggetto. Ciò significa che quando selezionavatepiù di un oggetto della pagina, potevate usare le opzioni di Spazia/Allineaper definire la spaziatura tra gli oggetti. In QuarkXPress 7, la modalità relativaall’oggetto è una delle tre modalità relative.

MODALITÀ RELATIVA ALLA PAGINA Nuova in QuarkXPress 7, la Modalità relativa alla pagina posiziona gli oggetti infunzione dei parametri definiti per la pagina (sinistra, destra, in alto o in basso).

MODALITÀ RELATIVA AL DOCUMENTO DISTESO Nuovo in QuarkXPress 7, la modalità relativa al documento disteso è disponibileper i layout di stampa attivi che includono pagine affiancate. Supponiamo cheabbiate aperto un layout con pagine affiancate e che selezioniate un oggettodella pagina sinistra e un altro oggetto della pagina destra. Se fate clic sull’iconaModalità relativa al documento disteso nella palette delle Misure e sceglieteSpazia centri orizzontali , gli oggetti selezionati si posizionano da séall’estrema sinistra e all’estrema destra.

DESIGN POTENZIATO DELLA PALETTE DELLE MISURE

CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ | 283

Page 322: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

CONTROLLI DI SPAZIATURAI controlli di spaziatura seguenti sono disponibili per tutte le modalitàdi Spazia/Allinea:

• Spazio bordi superiori

• Spazio centri verticali

• Spazio bordi inferiori

• Spazio verticale

• Spazio bordi sinistri

• Spazio centri orizzontali

• Spazio bordi destri

• Spazio orizzontale

CONTROLLI DI ALLINEAMENTOI controlli di allineamento seguenti sono disponibili per tutte le modalitàdi Spazia/Allinea:

• Allineamento bordi sinistri

• Allineamento centri orizzontali

• Allineamento bordi destri

• Allineamento bordi inferiori

• Allineamento centri verticali

• Allineamento bordi superiori

Nuovo in QuarkXPress 7, potete ora scegliere Oggetti Þ Spazia/Allinea Þ

Applica l’ultimo.

ALTRE NOTE SULLA PALETTE DELLE MISURE• Quando è attivo un layout Web, la palette delle Misure include l’icona

Esporta utilizzata per visualizzare i controlli di esportazione.

• Quando selezionate molteplici oggetti dello stesso tipo (come ad esempiotre finestre di immagine distinte), i controlli della palette Misure vengonoapplicati a tutti gli oggetti selezionati.

• Potete passare ciclicamente da una all’altra icona della scheda di navigazionedella palette delle Misure premendo il tasto Mela+Option+;/Ctrl+Alt+;. Poteteretrocedere (da destra verso sinistra) premendo Tasto Mela+Option+,/Ctrl+Alt+,.

• Per visualizzare sempre la scheda di navigazione, usate Control+clic/fate cliccon il pulsante destro del mouse sulla barra del titolo della palette delle Misuree scegliete Mostra sempre la barra della scheda.

• Per nascondere permanentemente la scheda di navigazione, usate Control+clic/oppure fate clic con il pulsante destro del mouse sulla barra del titolo dellapalette delle Misure e scegliete Nascondi sempre la barra delle schede.

DESIGN POTENZIATO DELLA PALETTE DELLE MISURE

284 | CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ

Page 323: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Potete anche visualizzare la barra della scheda di navigazione interattivamente.Premete Control+clic/fate clic con il pulsante destro del mouse sulla barra deltitolo della palette delle Misure e scegliete Mostra la barra della schedacon rollover.

• La palette delle Misure ricorda l’icona e la visualizzazione selezionate per undeterminato tipo di oggetto. Ad esempio, se visualizzate l’icona Tabulazioni per il testo e successivamente fate clic su una finestra di testo, quando fate ancoraclic su una finestra di testo, i controlli di tabulazione vengono visualizzati.

• Quando un layout Web è attivo, la palette delle Misure e la finestra di dialogoModifica (menu Oggetti) includono la casella di selezione Converti la tabellain immagine durante l’esportazione per una conversione automatica dellefinestre di testo in elementi grafici quando esportate il layout. Rappresentatada una piccola icona di macchina fotografica sopra una casella di selezionenella palette delle Misure, l’impostazione di Converti la tabella in immaginedurante l’esportazione visualizza la macchina fotografica anche in tutte lefinestre di testo per le quali è stata contrassegnata la casella di selezione.

PROTEZIONE DI OGGETTI E CONTENUTI

La funzionalità di protezione di QuarkXPress 7 è applicabile agli oggetti e alcontenuto della pagina. Potete proteggere con facilità il vostro lavoro di design,le immagini grafiche create e il vostro testo utilizzando queste funzioni diprotezione, ma potete anche ritornare alla gestione delle modifiche utilizzandoil menu Oggetti.

• Ancorate la posizione di un oggetto scegliendo Oggetti Þ Proteggi Þ

Proteggi la Posizione. I controlli di protezione dell’oggetto delle versioniprecedenti di QuarkXPress prevenivano movimenti inavvertiti degli oggettitramite il mouse, ma consentivano di modificarne le coordinate dalla palettedelle Misure o dalla finestra di dialogo Modifica. Con la nuova funzionalitàdi protezione, un oggetto non può essere spostato fino a quando non vieneannullata la sua protezione.

• Potete anche proteggere il contenuto di un oggetto scegliendo Oggetti Þ

Proteggi contenuto storia o Oggetti Þ Proteggi contenuto immagine.

Il sottomenu Oggetti Þ Proteggi visualizza un contrassegno accanto alle posizionio ai contenuti protetti. Scegliete ancora l’opzione di deselezione (e annullamentodella protezione) di una posizione o del contenuto di un oggetto attivo.

DESIGN POTENZIATO DELLA PALETTE DELLE MISURE

CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ | 285

Page 324: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Se duplicate un oggetto completamente protetto (ossia, con la sua posizionee contenuto protetti), potete riposizionare ed eliminare il duplicato ma nonpotete sostituire il suo contenuto senza annullarne prima la protezione.

INCORPORAZIONE AUTOMATICA DI FONT NEI FILE EPS ESPORTATI

Quando scegliete Archivio/File Þ Salva la pagina in EPS, potete fare clicsu Opzioni, scegliere Font e quindi incorporare selettivamente delle font nelvostro file EPS.

NUOVE OPZIONI DI OUTPUT PER QUARKXPRESS 7

Output era un termine utilizzato in passato come sinonimo di stampa. Oggiviene utilizzato in riferimento a una serie di opzioni di esportazione. Tramitel’esportazione, la stampa e altri comandi, QuarkXPress 7 può eseguire unoutput dei file nei formati seguenti:

• PostScript (PS)

• Encapsulated PostScript (EPS)

• Portable Document Format (PDF), con o senza verifica PDF/X

• Personalized Print Markup Language (PPML)

• HyperText Markup Language (HTML)

• Extensible HyperText Markup Language (XHTML)

• Extensible Markup Language (XML)

• Extensible Stylesheet Language (XSL)

• Extensible Stylesheet Language Translator (XSLT)

I punti analizzati di seguito si riferiscono a specifici aspetti del processo di output.

• Il vostro tipo di layout attivo determina le opzioni di esportazione diQuarkXPress. Ad esempio, quando viene visualizzato un layout di stampa,il comando per l’esportazione di un layout Web in formato HTML(Archivio/File Þ Esporta Þ HTML) non è disponibile.

• In QuarkXPress 7, PostScript Level 1 non è più supportato. Tuttavia essendol’output di QuarkXPress totalmente compatibile con tutti i dispositivi Level 2e Level 3, copre anche le funzionalità di PostScript Level 1 e aggiunge ladisponibilità di altre opzioni (come ad esempio la possibilità di includereinchiostri di colori piatti nei file EPS).

• QuarkXPress 7 offre molte opzioni per specificare la larghezza e lunghezza dellemarcature da applicare agli output di stampa, EPS, PDF e PPML. La possibi-lità di esercitare un controllo diretto sulla posizione e sugli attributi dellemarcature semplifica la comunicazione con i tipografi nonché la definizionedell’allinemento per le pellicole di separazione del colore.

PROTEZIONE DI OGGETTI E CONTENUTI

286 | CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ

Page 325: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

SALVATAGGIO DI UNA PAGINA IN FORMATO EPSQuando esportate la pagina di un layout come un file Encapsulated PostScript(EPS), potete specificare un nome di file e un percorso e potete definire molte-plici parametri di esportazione dell’EPS (tramite controlli personalizzati o laselezione di uno stile di output EPS). Per usare i controlli di esportazione EPSdi base, procedete come segue:

1 Scegliete Archivio/File Þ Salva la pagina in EPS. Viene visualizzata la paginaSalva la pagina in EPS.

Utilizzate la finestra di dialogo Salva la pagina in EPS per salvare una pagina informato EPS.

2 Immettete un nome di file.

NUOVE OPZIONI DI OUTPUT PER QUARKXPRESS 7

CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ | 287

Page 326: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

3 Specificate la pagina da salvare nel campo Pagina.

4 Se avete già creato uno stile di output EPS (vedere “Output styles”), scegliete ilsuo nome dal menu a discesa Stile EPS.

5 Per specificare manualmente o per modificare le opzioni per l’esportazioneEPS, fate clic su Opzioni. Viene visualizzata la finestra di dialogo Opzioni disalvataggio della pagina come EPS.

• Per usare uno stile di output EPS, scegliete un’opzione dal menu a discesa StileEPS. Per creare un stile di output EPS utilizzando le impostazioni correnti,scegliete Nuovo stile.

• Per specificare un formato per il file EPS, scegliete un’opzione dal menua discesa Formato. Le opzioni disponibili includono EPS Standard, Filemultipli in DCS e File DCS singolo. (Tenete presente che entrambi i formatiDCS usano lo standard DCS 2.0; QuarkXPress non supporta più i file in formatoDCS 1.0).

• Utilizzate il riquadro Generale per specificare la scala del file EPS e il formatodell’anteprima del file EPS e per specificare se trattare le aree bianche della paginacome trasparenti o opache nel file EPS e se definire l’output del file EPS comedocumento disteso.

• Utilizzate il riquadro Colore per scegliere un’impostazione di output per il fileEPS e per selezionare le pellicole da includere nell’output.

• Utilizzate il riquadro Font per specificare le font da incorporare nel fileEPS esportato.

• Utilizzate il riquadro Marcature per specificare la posizione, la larghezza e lalunghezza dei marchi di registrazione nel file EPS.

• Utilizzate il riquadro Trasparenza per attivare o disattivare la trasparenza e percontrollare la risoluzione di oggetti appiattiti nel file EPS.

• Utilizzate il riquadro OPI per specificare le opzioni relative all’inclusionedi immagini originali ad alta risoluzione nel file EPS e per controllareindividualmente le opzioni TIFF e EPS.

• Utilizzate il riquadro JDF per indicare se un file Job Definition Format (JDF)deve venire creato simultaneamente al file EPS. Questa scelta è disponibile sestate usando Job Jackets in un workflow JDF.

• Utilizzate il riquadro Avanzato per scegliere se l’EPS aderisce al PostScriptLevel 2 o a PostScript Level 3.

• Per conservare le impostazioni correnti senza creare un file EPS, fate clic suConserva le impostazioni.

NUOVE OPZIONI DI OUTPUT PER QUARKXPRESS 7

288 | CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ

Page 327: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Utilizzate la finestra di dialogo Opzioni di salvataggio della pagina come EPS perspecificare opzioni dettagliate per il salvataggio di una pagina come un file EPS.

6 Fate clic su OK.

7 Fate clic su Salva.

ESPORTAZIONE DI UN LAYOUT IN FORMATO PDFPDF è diventato lo standard cross-platform per la condivisione delle informa-zioni. I file PDF sono di dimensioni relativamente piccole e possono venirevisualizzate su schermo o stampate a tutti i livelli di qualità (ossia, dal desktopo presso una tipografia professionale). Possono anche includere controlli divisualizzazione, link ipertestuali interni e esterni, annotazioni e funzionalitàdi sicurezza.

PDF/X è un sotto-gruppo di specifiche PDF rivolte alla gestione del colore, dellefont e delle variabili di trapping che hanno un impatto sui risultati di stampa.Le prime versioni di PDF/X hanno eliminato semplicemente le funzionalità PDFnon rilevanti per il workflow pre-press (come ad esempio, commenti, annota-zioni e colori RGB). Sviluppi successivi dello standard affrontano problemi digestione del colore e altri problematiche di stampa.

PDF/X non è un formato di file, ma piuttosto un set di limiti definiti per ilformato di file PDF. Quando esportate un file nel formato PDF, potete sceglierese il file deve aderire alle limitazioni delineate nelle specifiche PDF/X. Tramitela creazione di un PDF che aderisce allo standard PDF/X, potete evitare numerosiproblemi di output e di pre-press. Per ulteriori informazioni su PDF/X, rivolgetevialla vostra tipografia di fiducia.

NUOVE OPZIONI DI OUTPUT PER QUARKXPRESS 7

CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ | 289

Page 328: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Per esportare il layout attivo in formato PDF, procedete come segue:

1 Scegliete Archivio/File Þ Esporta Þ Layout come PDF. Viene visualizzata lafinestra di dialogo Esporta come PDF.

Utilizzate la finestra di dialogo Esporta come PDF per esportare un layout informato PDF.

2 Immettete un nome di file.

3 Specificate le pagine da esportare nel campo Pagina.

4 Se non avete già creato uno stile di output PDF (vedere “Output styles”),scegliete il suo nome dal menu a discesa Stile PDF.

5 Per specificare manualmente o per modificare le opzioni per l’esportazione inPDF, fate clic su Opzioni. Viene visualizzata la finestra di dialogo Opzioni diesportazione PDF.

• Per utilizzare uno stile di output PDF, scegliete un’opzione dal menu a discesaStile PDF. Per creare un stile di output PDF usando le impostazioni correnti,scegliete Nuovo stile.

• Per utilizzare la verifica PDF/X, scegliete un’opzione dal menu a discesa Verifica.Le opzioni disponibile includono PDF/X 1a e PDF/X 3. Tenete presente chela verifica PDF/X1a accetta soltanto CMYK e colori piatti, mentre la verificaPDF/X 3 consente di includere colori e immagini che utilizzano altri spazicromatici nonché i profili di colore ICC (già definiti nelle impostazioni diorigine e di output per la gestione del colore).

NUOVE OPZIONI DI OUTPUT PER QUARKXPRESS 7

290 | CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ

Page 329: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Utilizzate il riquadro Colori per specificare se creare un output composito odelle separazioni, per scegliere un’impostazione di output per il file PDF e perselezionare le pellicole da includere nell’output.

• Utilizzate il riquadro Compressione per specificare le opzioni di compressioneper i diversi tipi di immagine contenute nel file PDF.

• Utilizzate il riquadro Pagina per specificare se esportare o meno i documentidistesi, se esportare queste pagine some file PDF separati, se includere paginebianche e se incorporare una miniatura del file PDF.

• Utilizzate il riquadro Marcature per specificare il posizionamento, la larghezzae la lunghezza dei marchi di registro nel file PDF.

• Utilizzate il riquadro Link ipertestuli per specificare come i link, gli elenchidell’esportazione del layout e i link ipeterstuali devono venire visualizzati nelPDF. Potete anche utilizzare questo riquadro per specificare lo zoom di defaultdel file PDF.

• Utilizzate il riquadro Meta dati per fornire i dettagli da visualizzare nellascheda Descrizione della finestra di dialogo Proprietà documento inAdobe Acrobat Reader®.

• Utilizzate il riquadro Font per specificare le font incorporate nel filePDF esportato.

• Utilizzate il riquadro Al vivo per specificare come le aree al vivo devono veniregestire nel file PDF.

• Utilizzate il riquadro Livelli per specificare i livelli da includere nel file PDF.

• Utilizzate il riquadro Trasparenza per attivare o disattivare la trasparenza e percontrollare direttamente le risoluzione di oggetti appiattiti nel file PDF.

• Utilizzate il riquadro OPI per specificare opzioni relative all’inclusione di imma-gini originali ad alta risoluzione nel file PDF (non disponibile quando sceglietePDF/X 1a o PDF/X 3 dal menu a discesa Verifica).

• Utilizzate il riquadro JDF per indicare se un file JDF (Job Definition Format) devevenire creato simultaneamente al file PDF. Potete scegliere di fare questo se stateusando Job Jackets in un workflow JDF.

• Utilizzate il riquadro Sommario per visualizzare un sommario delle opzioni diesportazione PDF selezionate.

• Per catturare le impostazioni correnti senza creare un file PDF, fate clic suConserva le impostazioni.

NUOVE OPZIONI DI OUTPUT PER QUARKXPRESS 7

CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ | 291

Page 330: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Utilizzate la finestra di dialogo Opzioni di esportazione PDF per specificare opzionidettagliate per l’esportazione di un layout come PDF.

6 Fate clic su OK.

7 Fate clic su Salva.

PPML (PRINT MARKUP LANGUAGE) PERSONALIZZATOPPML (Personalized Print Markup Language) è uno standard basato su XMLcreato da PODI (Print On Demand Initiative), un’organizzazione di vendore di clienti coinvolti nell’editoria personalizzata. L’obiettivo dello standardPPML è di promuovere un output ottimizzato per lavori editoriali personalizzati.PPML include tre punti chiave:

• Standardizzazione: Poiché PPML è uno standard aperto, può essere supportato dauna varietà di applicazioni e di dispositivi di output con uno sforzo minimo. Ciòcontribuisce a facilitare l’interazione tra tali applicazioni e i dispositivi ed evitaagli editori di rinchiudersi in soluzioni editoriali proprietarie e personalizzate.

• Personalizzazione: Lo standard PPML supporta la personalizzazione consentendol’uso di “elementi non ripetitivi” che sono diversi su ogni copia di un pezzo per-sonalizzato. Tali elementi provengono tipicamente da una fonte di dati come adesempio un database o un file XML.

• Ottimizzazione: Lo standard PPML ottimizza le dimensioni dei file di output e itempi di eleborazione consentendo l’uso di “elementi ripetitivi” che fanno partedi un lavoro di stampa e che sono identici per ogni copia che esce dalle presse distampa. Un elemento ripetitivo viene definito soltanto una volta in un file PPML,eleaborato soltanto una volta dal dispositivo di output e quindi memorizzato eriutilizzato, con il risultato di un enorme risparmio sia nelle dimensioni dei fileche nei tempi di esecuzione.

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292 | CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ

Page 331: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Le funzionalità di personalizzazione e di ottimizzazione di PPML vengono abbi-nate per asicurare un’efficienza altamente potenziata. Ad esempio, supponiamoche inviate una lettera a 1000 clienti e che ogni lettera abbia bisogno di avereil nome del cliente inserito. Supponiamo inoltre che la lettera includa una fotoe un logo che devono venire stampati in modo identico su ciascuna pagina. Sedoveste creare questo tipo di documento in un’applicazione di layout dellapagina come ad esempio QuarkXPress e quindi stamparlo su un dispositivo dioutput PostScript, vi ritrovereste con un file di output di dimensioni moltograndi in quanto la stessa foto e lo stesso logo dovrebbero venire ripetuti millevolte. Se tuttavia create questo documento in un’applicazione di layout dellapagina come ad esempio QuarkXPress e quindi lo esportate in un formato PPML,otterrete un file proporzionalmente molto più piccolo che contiene soltanto unacopia della fotografia e del logo più una copia del nome di ciascun cliente.Questo file PPML può quindi essere inviato a un dispositivo di output PPMLche memorizzerà tutti gli elementi ripetitivi anziché renderizzarli numerosevolte e organizzerà le pagine istantaneamente prima di inviarle al dispositivodi imaging.

PPML non è un linguaggio di descrizione della pagina completo come PostScript,ma piuttosto una struttura che può contenere riferimenti a oggetti stampabili inuna varietà di formati. Ad esempio, un file PPML può contenere indicatori a fileSVG, PostScript e TIFF che possono essere unificati per la renderizzazione deldocumento finale. Questi file esterni possono essere inviati all’output insiemeal file PPML, che fa riferimento ad essi o ai quali il file può fare riferimentotramite un URL e che sono accessibili direttamente su rete da parte undispositivo di output.

Il lettore di dati PPML è un dispositivo in grado di leggere e renderizzare un filein formato PPML. Potrebbe accadere di sentir parlare del lettore di dati PPMLcome di un “RIP PPML”. È importante notare che non tutti i lettori di dati PPMLsono uguali; come indicato prima, un file PPML può fare riferimento ad altrerisorse in una varietà di formati e un determinato lettore di dati PPML può onon può essere in grado di rasterizzare tutti questi formati.

UTILIZZO DEI LETTORI DI DATI PPMLQuarkXPress consente di archiviare e di modificare configurazioni per diversilettori di dati PPML. Il modo migliore di interagire con questi lettori è di chiederealla vostra tipografia di fiducia se dispone di un file di configurazione del lettoredi dati PPML per QuarkXPress e quindi di importare e di usare quel file. Se que-sto tipo di file non è disponibile, potete utilizzare la configurazione di defaultdel lettore di dati PPML oppure potete creare la vostra.

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CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ | 293

Page 332: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

Se sapete già le funzionalità che un dispositivo di output PPML supporta, potetecreare la vostra configurazione per il lettore di dati PPML. Per creare questaconfigurazione, procedete come segue:

1 Scegliete Utilità Þ Modifica lettore di dati PPML. Viene visualizzata la finestradi dialogo Lettori di dati PPML.

Utilizzate la finestra di dialogo Lettori di dati PPML per creare, modificare,eliminare, duplicare, importare e esportare lettori di dati PPML.

2 Fate clic su Nuovo, Viene visualizzata la finestra di dialogo Lettori di dati PPML.

Utilizzate questa finestra di dialogo per configurare una definizione del lettore didati PPML.

3 Utilizzate i riquadri di questa finestra di dialogo per selezionare le funzionalitàsupportate dal vostro dispositivo di output PPML.

4 Fate clic su OK.

5 Accertatevi di utilizzare questo lettore di dati PPML quando esportate il file informato PPML (see “Exporting a layout in PPML format”).

Potete anche utilizzare la finestra di dialogo Lettori di dati PPML per importarei lettori di dati PPML forniti dalla vostra tipografia.

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294 | CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ

Page 333: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

ESPORTAZIONE DI UN LAYOUT IN FORMATO PPMLPer esportare un file in formato PPML, procedete come segue:

1 Scegliete Archivio/File Þ Esporta Þ Layout come PPML. Viene visualizzatala finestra di dialogo Esporta come PPML.

La finestra di dialogo Esporta come PPML vi consente di esportare un layout in unformato adatto a un dispositivo di output PPML.

2 Immettere un nome per il file.

3 Specificate le pagine da esportare nel campo Pagina.

4 Se avete già creato uno stile di output PPML (vedere “Output styles”), sceglieteil suo nome dal menu a discesa Stile PPML.

5 Per specificare manualmente o modificare le opzioni per l’esportazione PPML,fate clic su Opzioni. Viene visualizzata la finestra di dialogo Opzioni di lavoro:

• Per utilizzare uno stile di output PPML, scegliete un’opzione del menu a discesaStile PPML. Per creare un stile di output PPML utilizzando le impostazionicorrenti, scegliete Nuovo stile.

• Per utilizzare una definizione del lettore di dati PPML, scegliete un’opzione dalmenu a discesa Lettori di dati.

• Utilizzate il riquadro Dispositivo per specificare dettagli sul dispositivo di outputdi destinazione.

• Utilizzate il riquadro Pagine per specificare il numero di copie,ridimensionamento in scala, sequenza, orientamento e opzioni correlate.

• Utilizzate il riquadro Immagini per specificare le opzioni di compressione e dirisoluzione per le immagini.

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CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ | 295

Page 334: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

• Utilizzate il riquadro Colori per specificare se creare un output composito odelle separazioni, per scegliere un’impostazione di output per il file PPML,per specificare opzioni di mezzzi toni e per selezionare le pellicole daincludere nell’output.

• Utilizzate il riquadro Marcatori per specificare il posizionamento, la larghezzae la lunghezza dei marchi di registrazione nell’output PPML.

• Utilizzate il riquadro Avanzato per scegliere se l’output deve aderire a PostScriptLevel 2 o a PostScript Level 3.

• Utilizzate il riquadro Al vivo per specificare come le aree al vivo devono esseregestire nell’output PPML.

• Utilizzate il riquadro Livelli per specificare i livelli da includere nell’output PPML.

• Utilizzate il riquadro JDF per indicare se un file Job Definition Format (JDF) deveessere creato simultaneamente all’output PPML. Potete scegliere di fare questose state utilizzando Job Jackets in un workflow JDF.

• Utilizzate il riquadro Sommario per visualizzare un sommario delle opzioni diesportazione PPML.

Utilizzate la finestra di dialogo Opzioni di lavoro per specificare opzioni dettagliateper l’esportazione di un layout in un formato PPML.

6 Fate clic su OK.

7 Per catturare le impostazioni correnti senza creare un output PPML, fate clic suImpostazioni di cattura.

8 Per eseguire un output di documenti distesi anziché pagine singole, selezionateDocumenti distesi.

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296 | CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ

Page 335: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

9 Per raccogliere copie di tutte le immagini utilizzate nel layout in una cartella dalnome “Images”, selezionate Raccogli immagini. In caso contrario, le immagininon verranno incluse nell’output PPML.

10 Fate clic su Salva.

STILI DI OUTPUTSe si considerano le numerose opzioni disponibile per l’invio di un contenutoQuarkXPress all’output, gli stili di output possono aiutarvi a semplificare le ope-razioni di produzione finale. In aggiunta all’uso degli stili di stampa (disponibilinelle versioni precedenti di QuarkXPress), potete catturare delle impostazionidi output nei formati PDF, EPS e PPML. QuarkXPress 7 include impostazioni didefault per tutte le opzioni di output che possono servire come base per unapersonalizzazione in funzione delle proprie esigenze. Oppure è possibile crearedegli stili di output partendo da zero.

Per creare uno stile di output, procedete come segue:

1 Scegliete Comp./Modifica Þ Stili di output. Viene visualizzata la finestra didialogo Stili di output.

Utilizzate la finestra di dialogo Stili di output per creare, importare, esportare,modificare e rimuovere gruppi di impostazioni per output di Stampa, PPML, EPSe PDF.

2 Fate clic su Nuovo e scegliete una delle quattro opzioni disponibili. Viene visua-lizzata una finestra di dialogo che vi consente di costruire uno stile di output. Leopzioni specifiche disponibili in questa finestra di dialogo per un determiantoformato sono le stesse di quelle disponibili quando stampate o esportate unlayout in quel formato.

• Per informazioni sulle opzioni EPS, vedere “Saving a page in EPS format.”

• Per informazioni sulle opzioni PDF, vedere “Exporting a layout in PDF format.”

• Per informazioni sulle opzioni PPML, vedere “Exporting a layout in PPML format.”

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CAPITOLO 10: ALTRE NUOVE FUNZIONALITÀ | 297

Page 336: MANUALE QuarkXPress 7 ITA

ALTRE MODIFICHE DELL’INTERFACCIA

Oltre a significative modifiche apportate all’architettura del software inQuarkXPress 7, sono state apportate leggere modifiche anche a termini,icone ed elementi dell’interfaccia che potrete osservare con l’uso del software.

I have been asked this many times! It is skipped because in italian “get” forpictures and text has always been translated as “importa”. So this sentencedoes not apply.

Con lo strumento di collegamento o di rottura del collegamento selezionato, ilsimbolo della coda di una freccia indicante il termine di una catena di testo vienerappresentata in QuarkXPress 7 semplicemente come l’estremità di una linea.

ALTRE MODIFICHE DELL’INTERFACCIA

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