Maestro decoratore L'artigiano che fa rinascere l'antica ... · Giovani, il trentesimo compleanno...

1
Corriere della Sera Giovedì 9 Novembre 2017 CRONACA DI ROMA RM 11 Festa per i 30 anni dell’Erasmus Tre feste in un solo giorno, anzi due: ieri ed oggi si festeggiano, al Tempio di Adriano, i dieci anni di attività dell’Agenzia Nazionale Giovani, il trentesimo compleanno del programma di mobilità europeo Erasmus e il sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma. Un’occasione per riparlare del successo del programma di studio e del suo futuro, che ora coinvolge anche chi non è laureato. Dopo i saluti del direttore generale Ang, Giacomo D’Arrigo, e del capo del Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale, Calogero Mauceri, Fabio Zaffagnini, ideatore del progetto Rockin 1000, la più grande rock band al mondo, ha aperto il pomeriggio parlando di sogni e dando le tre regole per realizzarli: non sognare in grande, ma in piccolo, non pianificare, e non avere nessuna regola. L’evento è stato l’occasione per mostrare i numeri raggiunti dall’Agenzia: oltre 4.500 progetti presentati, più di 92 milioni di euro investiti sulle nuove generazioni, 110 mila partecipanti al programma (20,9% con minori opportunità, età media 18-25 anni), 62 mila stranieri accolti (53,3% di sesso femminile), 100% delle risorse Ue impegnate, 11 mila partecipanti per 17 milioni di euro destinati all’area del Mediterraneo. «Lo studio ed il lavoro all’estero sono un’occasione di arricchimento che nessun giovane dovrebbe perdere - spiega l’assessore allo Sport del Comune di Roma, Daniele Frongia -. Ma noi siamo interessanti anche al ritorno dei giovani romani che sono andati fuori, per questo stiamo promuovendo un bando che sostenga chi torna nella Capitale dopo un periodo di studio fuori dal nostro paese». Il pomeriggio è proseguito tra i racconti del dj Claudio Coccoluto e del conduttore televisivo Andrea Pezzi, del cantante dei TheGiornalisti Tommaso Paradiso e del giornalista e commentatore sportivo, Pierluigi Pardo. Fino ad oggi, nell’ambito delle celebrazioni, sarà possibile visitare al Maxxi un murales realizzato per i 30 anni di Erasmus dal diciassettenne venezuelano Santiago Di Gennaro. Presenti alla prima giornata di celebrazioni, insieme a circa 200 giovani, anche il ministro della Coesione Territoriale, Claudio De Vincenti e il sottosegretario al ministero del Lavoro, Luigi Bobba. L’iniziativa, promossa dall’Ang, ha l’obiettivo di raccontare i risultati ottenuti e le storie dei protagonisti di questi dieci anni. Maria Rosaria Spadaccino © RIPRODUZIONE RISERVATA L’artigiano che fa rinascere l’antica pittura con la cera Michele Paternuosto ha una bottega a Monti, ma rischia di chiuderla Passeggiando per il rione Monti diretti al Colosseo, può capitare d’imbattersi nella pic- cola bottega di una maestro ar- tigiano che ha studiato sul Na- turalis Historia di Plinio e il De architectura di Vitruvio per ri- portare alla luce l’Encausto, un’antica tecnica di pittura a ce- ra utilizzata dai romani, ma co- nosciuta anche sulle sponde del Nilo e all’ombra del Partenone. Ha provato a riprodurla e dice di essere riuscito dove anche Leo- nardo avrebbe fallito mentre di- pingeva la battaglia di Anghiari nel 1503: la cera si sciolse e l’opera andò perduta. Almeno così racconta lui, Michele Pater- nuosto, decoratore autodidatta studiato e apprezzato da impor- tanti critici d’arte per l’ applica- zione delle sue scoperte su into- naco, legno, tela, cotto e marmo dove prendono vita ritratti, mo- tivi floreali e statue classiche. Purtroppo anche il maestro Michele, com’è già avvenuto con altri artigiani del quartiere, non naviga nell’oro e, se qualco- sa non cambia, non resisterà a lungo: «Mi sono dato un anno di tempo – spiega - poi chiude- rò bottega. Qui non passa più nessuno per giornate intere da quando hanno bloccato l’acces- so alle auto. Un paio di anni fa con le mie due figlie abbiamo aperto una partita Iva e tra com- mercialista, tasse e permessi abbiamo già speso 20 mila eu- ro». Ma non è solo un problema economico: «In casa nessuno vuole più sentir parlare di pittu- ra e anche io sono molto demo- ralizzato. Vorrei poter trasmet- tere ai giovani quello che ho studiato, ma le tante promesse non si sono mai concretizza- te...». Eppure, Claudio Strinati, nel 2000, quando era sovrintenden- te del Polo museale di Roma scriveva: «Nel lavoro di Pater- nuosto competenza artigianale e spirito di ricerca hanno trova- to un interessante punto di equilibrio. Alla maniera di certi antichi che ci hanno lasciato in- segnamenti preziosissimi». Fulminato a soli 5 anni dagli af- freschi di Pompei dove il padre lo aveva portato in gita da Toro, nel Molise, Michele promise a se stesso che un giorno sarebbe riuscito a riprodurre quelle me- raviglie. Ha cercato ovunque la cera giusta, in Spagna, Grecia, Turchia, per poi scoprire che la migliore era egiziana: la scalda nel colore e ottiene una miscela liscia e brillante con cui decora e dipinge. Insieme al fratello Luciano ha restaurato chiese e basiliche romane ma ha anche lavorato a Palazzo Spada, alla Galleria Corsini e a Palazzo Ve- nezia. Il suo percorso, se le isti- tuzioni non interverranno, è de- stinato a concludersi senza la- sciare traccia. E senza che il mi- stero dell’Encausto, che Paternuosto non ha mai svelato fino in fondo, possa diventare una tecnica nota e riproducibile per tutti gli artisti. Scrive ancora Strinati, un giorno che andò a trovarlo in via del Cardello: «Mi accorsi che lui stesso lavorava come gli antichi e non aveva alcun timore reve- renziale verso chi ci ha precedu- to». Poi l’allora sovrintendente approfondisce l’analisi del per- sonaggio: «Aveva soltanto il giusto atteggiamento, misto di reverenza e fiducia, di riuscire a capire cosa accadde veramente Celebrazioni Un gruppo di giovani al Tempio di Adriano Maestro decoratore Michele Paternuosto ha riportato alla luce l’«Encausto», un’antica tecnica di pittura a cera utilizzata dai romani Degrado Imbrattata pista ciclabile a Monte Ciocci «Ecco come si presenta la pista ci- clabile di Monte Ciocci». A lanciare l’allarme su Facebook in merito al degrado di questo percorso riserva- to alle due ruote nei pressi della Bal- duina è l’assessore capitolino ai Tra- sporti, Linda Meleo che aggiunge: «Questa è un’opera nuova che ab- biamo riqualificato dopo che era ca- duta nell’incuria e nell’abbandono». Ma un intervento delle istituzioni pubbliche ha permesso di recupera- re la ciclabile: «Grazie al lavoro del- l’amministrazione e del XIV Munici- pio è tornata di diritto ai cittadini - ricorda Meleo -. Un bene comune che è stato danneggiato da vandali, irrispettosi e incivili. Questo è un gesto che si commenta da solo». Ma gli amanti della bicicletta aspettano con ansia la fine dei lavori per il Natale 2018 del «Grab», il Grande raccordo anulare delle bici, anello di 45 chilometri, pensato per ricucire centro e periferia. Il proget- to è stato promosso da una rete di associazioni, soggetti istituzionali e partner tecnici: a finanziarlo ci ha pensato il ministero delle Infrastrut- ture, con la legge di Stabilità 2015. Si tratta di 23 chilometri in meno del fratello maggiore, il Gra. Si prevede, tra l’altro, la pedonalizzazione per percorso archeologico Colosseo- Appia Antica. Potrebbe attrarre non meno di 600 mila turisti stranieri ogni anno. © RIPRODUZIONE RISERVATA Agenzia nazionale giovani al tempo dei romani, visto e considerato che quegli uomini erano come noi, non erano do- tati di superpoteri, ma avevano una competenza e una dedizio- ne assolutamente straordina- ri». Forse erano meglio di noi. Flavia Fiorentino © RIPRODUZIONE RISERVATA Origini L’artigiano è nato a Toro, nel Molise Balduina Una delle scritte sulla ciclabile

Transcript of Maestro decoratore L'artigiano che fa rinascere l'antica ... · Giovani, il trentesimo compleanno...

Corriere della Sera Giovedì 9 Novembre 2017 CRONACA DI ROMA RM11

Festa per i 30 anni dell’Erasmus

Tre feste in un solo giorno, anzi due: ieri edoggi si festeggiano, al Tempio di Adriano, idieci anni di attività dell’Agenzia NazionaleGiovani, il trentesimo compleanno delprogramma di mobilità europeo Erasmus e ilsessantesimo anniversario dei Trattati diRoma. Un’occasione per riparlare delsuccesso del programma di studio e del suofuturo, che ora coinvolge anche chi non èlaureato.

Dopo i saluti del direttore generale Ang,G i a c o m o D ’ A r r i g o , e d e l c a p o d e lDipartimento della gioventù e del serviziocivile nazionale, Calogero Mauceri, FabioZaffagnini, ideatore del progetto Rockin 1000,la più grande rock band al mondo, ha aperto ilpomeriggio parlando di sogni e dando le treregole per realizzarli: non sognare in grande,ma in piccolo, non pianificare, e non averenessuna regola.

L’evento è stato l’occasione per mostrare inumeri raggiunti dall’Agenzia: oltre 4.500progetti presentati, più di 92 milioni di euroinvestiti sulle nuove generazioni, 110 mila partecipanti al programma (20,9% con minoriopportunità, età media 18-25 anni), 62 milastranieri accolti (53,3% di sesso femminile),100% delle risorse Ue impegnate, 11 milapartecipanti per 17 milioni di euro destinati all’area del Mediterraneo.

«Lo studio ed il lavoro all’estero sonoun’occasione di arricchimento che nessun giovane dovrebbe perdere - spiega l’assessoreallo Sport del Comune di Roma, Daniele Frongia -. Ma noi siamo interessanti anche alritorno dei giovani romani che sono andatifuori, per questo stiamo promuovendo unbando che sostenga chi torna nella Capitaledopo un periodo di studio fuori dal nostro paese». Il pomeriggio è proseguito tra iracconti del dj Claudio Coccoluto e delconduttore televisivo Andrea Pezzi, delcantante dei TheGiornalisti TommasoParadiso e del giornalista e commentatoresportivo, Pierluigi Pardo. Fino ad oggi,nell’ambito delle celebrazioni, sarà possibile visitare al Maxxi un murales realizzato per i 30anni d i Erasmus da l d ic iasset tennevenezuelano Santiago Di Gennaro. Presentialla prima giornata di celebrazioni, insieme acirca 200 giovani, anche il ministro dellaCoesione Territoriale, Claudio De Vincenti e ilsottosegretario al ministero del Lavoro, LuigiBobba. L’iniziativa, promossa dall’Ang, hal’obiettivo di raccontare i risultati ottenuti e lestorie dei protagonisti di questi dieci anni.

Maria Rosaria Spadaccino© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’artigiano che fa rinascere l’antica pittura con la ceraMichele Paternuosto ha una bottega a Monti, ma rischia di chiuderla

Passeggiando per il rioneMonti diretti al Colosseo, puòcapitare d’imbattersi nella pic-cola bottega di una maestro ar-tigiano che ha studiato sul Na-turalis Historia di Plinio e il Dearchitectura di Vitruvio per ri-portare alla luce l’Encausto,un’antica tecnica di pittura a ce-ra utilizzata dai romani, ma co-nosciuta anche sulle sponde delNilo e all’ombra del Partenone.Ha provato a riprodurla e dice diessere riuscito dove anche Leo-nardo avrebbe fallito mentre di-pingeva la battaglia di Anghiarinel 1503: la cera si sciolse el’opera andò perduta. Almenocosì racconta lui, Michele Pater-nuosto, decoratore autodidattastudiato e apprezzato da impor-tanti critici d’arte per l’ applica-zione delle sue scoperte su into-naco, legno, tela, cotto e marmodove prendono vita ritratti, mo-tivi floreali e statue classiche.

Purtroppo anche il maestroMichele, com’è già avvenutocon altri artigiani del quartiere,non naviga nell’oro e, se qualco-sa non cambia, non resisterà alungo: «Mi sono dato un annodi tempo – spiega - poi chiude-rò bottega. Qui non passa più nessuno per giornate intere daquando hanno bloccato l’acces-so alle auto. Un paio di anni facon le mie due figlie abbiamoaperto una partita Iva e tra com-mercialista, tasse e permessiabbiamo già speso 20 mila eu-ro». Ma non è solo un problemaeconomico: «In casa nessunovuole più sentir parlare di pittu-ra e anche io sono molto demo-ralizzato. Vorrei poter trasmet-tere ai giovani quello che hostudiato, ma le tante promessenon si sono mai concretizza-te...».

Eppure, Claudio Strinati, nel2000, quando era sovrintenden-te del Polo museale di Romascriveva: «Nel lavoro di Pater-nuosto competenza artigianalee spirito di ricerca hanno trova-to un interessante punto diequilibrio. Alla maniera di certiantichi che ci hanno lasciato in-segnamenti preziosissimi».Fulminato a soli 5 anni dagli af-freschi di Pompei dove il padrelo aveva portato in gita da Toro,nel Molise, Michele promise ase stesso che un giorno sarebberiuscito a riprodurre quelle me-raviglie. Ha cercato ovunque lacera giusta, in Spagna, Grecia,Turchia, per poi scoprire che lamigliore era egiziana: la scalda nel colore e ottiene una miscelaliscia e brillante con cui decorae dipinge. Insieme al fratelloLuciano ha restaurato chiese ebasiliche romane ma ha anchelavorato a Palazzo Spada, allaGalleria Corsini e a Palazzo Ve-nezia. Il suo percorso, se le isti-tuzioni non interverranno, è de-stinato a concludersi senza la-

sciare traccia. E senza che il mi-s te ro d e l l ’ E n ca u s to , c h ePaternuosto non ha mai svelatofino in fondo, possa diventareuna tecnica nota e riproducibileper tutti gli artisti.

Scrive ancora Strinati, ungiorno che andò a trovarlo in viadel Cardello: «Mi accorsi che lui

stesso lavorava come gli antichie non aveva alcun timore reve-renziale verso chi ci ha precedu-to». Poi l’allora sovrintendenteapprofondisce l’analisi del per-sonaggio: «Aveva soltanto ilgiusto atteggiamento, misto direverenza e fiducia, di riuscire acapire cosa accadde veramente

Celebrazioni Un gruppo di giovani al Tempio di Adriano

Maestro decoratore Michele Paternuosto ha riportato alla luce l’«Encausto», un’antica tecnica di pittura a cera utilizzata dai romani

Degrado

Imbrattata pista ciclabile a Monte Ciocci«Ecco come si presenta la pista ci-

clabile di Monte Ciocci». A lanciarel’allarme su Facebook in merito aldegrado di questo percorso riserva-to alle due ruote nei pressi della Bal-duina è l’assessore capitolino ai Tra-sporti, Linda Meleo che aggiunge:«Questa è un’opera nuova che ab-biamo riqualificato dopo che era ca-duta nell’incuria e nell’abbandono».Ma un intervento delle istituzionipubbliche ha permesso di recupera-re la ciclabile: «Grazie al lavoro del-l’amministrazione e del XIV Munici-pio è tornata di diritto ai cittadini -ricorda Meleo -. Un bene comuneche è stato danneggiato da vandali,irrispettosi e incivili. Questo è un gesto che si commenta da solo».

Ma gli amanti della biciclettaaspettano con ansia la fine dei lavoriper il Natale 2018 del «Grab», ilGrande raccordo anulare delle bici,anello di 45 chilometri, pensato perricucire centro e periferia. Il proget-to è stato promosso da una rete diassociazioni, soggetti istituzionali epartner tecnici: a finanziarlo ci hapensato il ministero delle Infrastrut-ture, con la legge di Stabilità 2015. Sitratta di 23 chilometri in meno delfratello maggiore, il Gra. Si prevede,tra l’altro, la pedonalizzazione perpercorso archeologico Colosseo-Appia Antica. Potrebbe attrarre nonmeno di 600 mila turisti stranieriogni anno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Agenzia nazionale giovani

al tempo dei romani, visto econsiderato che quegli uominierano come noi, non erano do-tati di superpoteri, ma avevanouna competenza e una dedizio-ne assolutamente straordina-ri». Forse erano meglio di noi.

Flavia Fiorentino© RIPRODUZIONE RISERVATA

OriginiL’artigiano è nato a Toro, nel Molise

Balduina Una delle scritte sulla ciclabile