VITE DI SCARTO | W a s t e d L i v e s U n d e r s k i n | performerbrera.wordpress.com

!

MAESTRI IN OMBRA

VISIONI & presentazione del catalogo Wasted Lives Underskin Mappa intercontinentale di un percorso performativo visuale

al 9° allestimento site specific

venerdì 18 novembre h 17 Piccolo Teatro Grassi | Chiostro Nina Vinchi | via Rovello 2 !

intervengono il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera FRANCO MARROCCO

gli storici e curatori ANTONIO D’AVOSSA GIACINTO DI PIETRANTONIO !Concept LOREDANA PUTIGNANI !

Edito da Accademia Belle Arti Brera | Projection GIULIA INES SIMONETTI | Editing YOUSSEF TAYAMOUN !Dedicato a Sayed, l'afghano in fuga dalla guerra, ultimo disperso di Amatrice ed a tutti i terremotati !

_______________________________________________________________________________________________

VITE di SCARTO

w a s t e d l i v e s IX u n d e r s k i n evento performativo !

ex chiesa SAN CARPOFORO | Brera | via Formentini 12 19 > 20 NOVEMBRE h 19 + 21>23 novembre h19 !

“…Abbiamo perso il rapporto con il firmamento…” Gillo Dorfles 1 Maggio 2016 !Dopo il debutto al CRT Teatro dell’Arte della Triennale di Milano e al Castello Sforzesco torna per la terza volta in un nuovo allestimento site-specific a Milano Bookcity, VITE di SCARTO | SOTTO PELLE. Un percorso multidisciplinare, sonoro/performativo che vede raccolti giovani artisti, musicisti e perfor-mer confluenti a Brera dai quattro angoli del mondo: dalla Siria al Pakistan, dalla Sardegna alla Sicilia, da Panama a Trieste, da Atene a Cipro, dall’Iran alla Russia, da Sofia al Mar Rosso, da Shanghai a Milano, insieme al Sud del Sud dei Santi italiano, nella migrazione milanese. !!!!!! Drammaturgie Intercontinentali | Orient&Occidente | performersbrera@gmail.com expedito L Φ r e d a n a P u t i g n a n i performerbrera.wordpress.com

VITE DI SCARTO | W a s t e d L i v e s U n d e r s k i n | performerbrera.wordpress.com IX allestimento performativo del nucleo di giovani artisti scelto da Marina Abramović per l’anteprima mondiale del Rice Counting tenutosi alla Statale di Milano nell’aprile 2014. Ri-attraversando la poetica cor-porea Neiwilleriana del Teatro dei MutaMenti, sapiente eredità sulla presenza dei corpi e delle superfici che li determinano. Uno studio sui problemi dello spazio e l’atmosfera che circonda ogni essere e cosa. Gli spettacoli, nati dopo un lungo seminario, indagano sulle soglie tra culture e molteplici linguaggi artistici su piattaforma globale. Osservatorio corporeo/spaziale, che ridefinisce i tragitti aperti dai maestri dell’avanguardia scenica del se-condo ’900 nella ricerca necessaria dell’atto originario, nell’azzeramento della rappresentazione. Uno scavo attento ai nuovi assestamenti europei ed alle forme contemporanee di drammaturgie intercontinentali. La provvisorietà di qualsiasi insediamento | La nuova idea di non spazio | Non produciamo scarti | Non rifiuti materiali | La performance si svolge con pile siriane ricaricabili. Un processo di lavoro che parte da lontano, restituendo consapevolezza all’atto performativo, per sconfinare dalla bidimensionalità delle immagini del nostro tempo, oltre una cultura televisiva della velocità e del disimpegno della soddisfazione istantanea, del pronto all’uso. In bilico tra novità e pattumiera, oltre le gerarchie e le sale d’attesa dei luoghi di potere… !Giunto al decimo anno, il percorso attivato all’interno del corso di Regia dell’Accademia di Belle Arti di Brera, segnala un processo didattico pluridisciplinare, si relaziona con l’esterno e con molteplici forme d’indagine performativa nella creazione di spettacoli e performance; dai laboratori di frontiera, agli incontri con Maestri della scena da Baliani, Biasiucci, Braucci, Libeskind, Martone, Ovadia, Ronconi, Scaparro, Servillo, Quadri, dalle scuole della Bausch, Grotowski e Kantor, fino a Marina Abramovic, attraversando soglie e fron-tiere con giovani allievi, artisti del futuro. !!

OMAR ABU FAKHER | CHEN LI CHAO | SILVIA CURRELI | COSIMO D’AGNESSA YU DUAN | HUANG YUNLONG | JIN HAOLIN

KONG XIANGZHENG | RENATO VALERIO MARZANO | ALESSANDRA PIGA FEDERICO SCIBILIA | GIULIA INES SIMONETTI | MARGHERITA TURCHI | MARCO VELLI | !

musicisti Cosimo D’Agnessa live sound Federico Scibilia proiezioni e immagini video Giulia Ines Simonetti

composing audio editing Youssef Tayamoun assistenti alla regia Cosimo D’Agnessa Giulia Ines Simonetti ! !

Progetto di Ricerca nell’ambito delle Cattedre di Regia | Pratica e Cultura dello Spettacolo del Triennio e Biennio Specialistico Accademia Belle Arti Brera | SEMINAR ROOMS ∞ 33 !

expedito CONCEPT L Φ r e d a n a P u t i g n a n i ! !VITE DI SCARTO SOTTO LA PELLE W A S T E D L I V E S U N D E R S K I N ⽆无⽤用的⽣生活 ⽪皮之不存 تحتت االجلدد االحيیاةة االظظائعة ОТПАЛИ ЖИВОТИ ИСПОД КОЖЕ Σ Π Α Τ Α Λ Η Μ Έ Ν Ε Σ Ζ Ω Έ Σ Κ Ά Τ Ω ΑΠΌ ΤΟ Δ Έ Ρ Μ Α BOŞA GİTMİŞ HAYATLAR DERİNİN ALTINDA VIDAS DESPER-DIÇADAS EMBAIXO DA PELE 無駄な命 ⽪皮の下 !

Posti Limitati | Prenotazione obbligatoria RSVP performersbrera@gmail.com !!!!

Ex Chiesa di San Carpoforo Via Formentini 12 | MM1 Cairoli | MM2 Lanza Brera | MM3 Montenapoleone | Tram 2,12,14 | Bus 61 Piccolo Teatro Grassi Via Rovello 2 | MM1 Cordusio | Tram 1,2,12,14,16,27

!!!!!! Drammaturgie Intercontinentali | Orient&Occidente | performersbrera@gmail.com expedito L Φ r e d a n a P u t i g n a n i performerbrera.wordpress.com

VITE DI SCARTO | W a s t e d L i v e s U n d e r s k i n | performerbrera.wordpress.com

!!Hanno scritto su Vite di scarto Sotto pelle: “…per il nostro paese questa esperienza interculturale è una eccezione, e tuttavia dovrebbe essere assolu-tamente normale, in un momento storico e culturale come quello che stiano vivendo…’ Oliviero Ponte di Pino !‘..linee traccianti che illuminavano scampoli del presente, con ribaltamenti di punti di vista, dove i performer cercavano di uscire dal buio, dai chiaroscuri, portando con sé il mistero del corpo stesso, la sua geniale e dinamica struttura. Leggendo del dramma della giovane curda ho visto quegli spiragli dilatarsi e aprirsi sul corpo di chi leva in alto le braccia e grida “ehi, io esisto!” Lì dove il buio, l’oscuro, il retrivo schiacciano e ammutoliscono tutto ciò che è fragile e delicato, il poema, il femminile, il divenire, il movimento. Una lotta im-pari, ma inevitabile, per esistere che mi ha ricordato cosa è o dovrebbe essere il teatro..” Maurizio Braucci “in questa performance tutto è primo epifanico, per questo sono così vicine le esperienze delle energie ele-mentari di Beuys o di quelle primarie dell’interrelazione della Abramović. Ma è soprattutto così presente Kan-tor ad accompagnare e guidare sulla scena quel suo gioco, quei suoi girotondi: un palcoscenico perpetuo che ha origini remote, ma certamente non ha fine…Quando [i performer] ci conducono dentro la scena per guardare dove eravamo come pubblico, è sconvolgente non vedersi più là in quei posti vuoti.” Pietro Bellasi “…Le vite di scarto sono vite senza, vite emarginate che ha l’arguzia di servirsi dell’arte, anzi delle arti, fa-cendole dialogare, in quanto l’interdisciplinarietà è pratica di fondazione, fondazione del linguaggio. Un’opera densa che si serve di riferimenti alti come quello del Living Theatre di Julian Beck soprattutto, di Joseph Beuys e di Pasolini che hanno fatto del limite esistenziale il loro campo d’azione che si compie nel e per il mondo, dove le vite di scarto diventano gli elementi primari su cui e per cui creare e fondare arte esistenza e mondo…”. Giacinto di Pietrantonio !“…c’è il pubblico coinvolto a partecipare, infine ci sono le voci e i corpi (certamente anche le anime) dei gio-vani allievi dell’Accademia di Brera che dimostrano un controllo relazionale e temporale inaspettato e sor-prendente, se solo si pensa che da pietre grezze, quali erano, sono stati abilmente trasformati (dopo ore ed ore di insegnamento e prove) in diamanti splendenti…” Antonio D’Avossa “Vite di scarto, una riflessione sulla condizione esistenziale attuale di una generazione sacrificata, ma resa qui protagonista: se Zygmunt Bauman guarda la cosa dall’alto, Loredana Putignani dal basso. Con rabbia, forza, poesia. E con lei i suoi allievi. L’edificio chiesastico in rovina, mai restaurato (Gott sei dank!), contribui-sce in modo essenziale alla costruzione di un ambiente scenico allo stesso tempo chiuso e urbano, come un vicolo metropolitano. Con la sua vita. Lo stuolo dei protagonisti prorompe con energia ed è un susseguirsi di danze e movimenti che si intrecciano e restituiscono l’intreccio tra condizione individuale e di gruppo. Con mezzi poveri, carte, brani di tessuti e di voci, poche luci. Senza tregua, senza pausa…’ Sandro Scarrocchia !“Vite di scarto è, innanzitutto, – per dirla con Leo de Berardinis – spazio della memoria: non ricordo fossile di un mondo remoto, ma memoria attiva che cerca di superare lo schermo mimetico della rappresentazione per trasformare il luogo dell’azione in uno spazio di vita con la comunità degli spettatori. Nella messinscena in-terpretata da suoi straordinari performer, si ha poi chiara la sensazione che lo spazio dell’azione ideato da Loredana Putignani è nient’altro che luogo dell’Essere; un non luogo dove tutto – a partire dalla drammatur-gia spaziale, in cui gli oggetti, i corpi, le visioni, che come in Kantor hanno la funzione di “Retrocedere il tem-po” – contribuiscono a fondare la vita interiore e spaziale della piattaforma performante …” Antonio Grieco

Drammaturgie Intercontinentali | Orient&Occidente | performersbrera@gmail.com expedito L Φ r e d a n a P u t i g n a n i performerbrera.wordpress.com