Made In Brianza 04 aprile 2013

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Renato Mariani è un brianzolo di quelli di un tempo, un uomo di un’al- tra generazione. A 78 anni, «un’età che non cambierei per niente al mondo», trascorre ancora le giornate correndo da una all’altra delle sue concessiona- rie, tra Seregno, Monza, Milano, Ber- gamo, Sondrio e Lecco, gestendo in prima persona gli affari, rincuorando e trasmettendo fiducia ai suoi colla- boratori e ai dipendenti, magari spos- sati dal momento di difficoltà. Mem- bro di Giunta della Camera di Com- mercio di Monza e Brianza, è insom- ma un emblema di quella Brianza Eco- nomica, che quest’anno giunge alla sua sesta edizione per premiare im- prese storiche del territorio e celebra- re quei dipendenti con 25 anni di la- voro nella stessa azienda che, con la loro abnegazione e dedizione al lavo- ro, ne hanno permesso la crescita e lo sviluppo. Mariani, quanto è importante il pre- mio Brianza Economica in un mo- mento così difficile come quello che attualmente stanno vivendo impre- se e lavoratori? Cosa significa per il nostro territorio? È un’iniziativa che serve per conferire un riconoscimento, seppur simboli- co, a quelle aziende che sono state un esempio per la storia dell’imprendito- ria brianzola, una realtà economica che ancora oggi continua a rivestire un’importanza rilevante. Personal- mente vedo che i brianzoli continua- no a lavorare con fiducia e proprio l’ot- timismo brianzolo sarà capace di far- ci voltare pagina: senza di questo, in- vece, non ci sarà più spazio per nessu- no. Eppure in molti si chiedono quante imprese, un domani, riusciranno a ta- gliare i traguardi di longevità che Brianza Economica premia: uno stu- dio della Camera di Commercio, ad esempio, sottolinea l’altissimo tasso di mortalità tra le start-up dopo soli due anni di vita, come fare? La Camera di Commercio mette a di- sposizione delle imprese molti servi- zi di supporto e di sostegno, ma anche di internazionalizzazione, come ad esempio Promos: penso che sia neces- sario aiutare i brianzoli a conoscere e ad utilizzare questi canali, perchè ai bandi e alle iniziative non c’è ancora quella partecipazione di massa che in- vece vorremmo vedere. Se i brianzoli si impegnano in prima linea, gli altri non saranno in grado di restare al pas- so con loro. Sul nostro stesso territo- rio abbiamo visto multinazionali o grandissime imprese nel settore del le- gno-arredo, ad esempio, rilevare le no- stre attività e fallire nei loro intenti per- ché non hanno l’artigianato nelle pro- prie corde. Come è cambiato il lavoro in Brianza negli ultimi cinquant’anni? «L’esperienza paterna si è trasferita su una buona percentuale di figli, in al- cuni casi bravi più dei padri; in altri in- vece, i figli sono volati fuori dalle gab- bie tradizionali e hanno fatto investi- menti che poi non sono andati bene. Realtà come quelle che avevano Me- da e Giussano una volta erano il fiore all’occhiello della Brianza, oggi inve- ce si leggono le insegne “Vendesi” op- pure “Affittasi”. Mi viene il magone a guardarli: erano siti produttivi, men- tre ora rischiano di finire nelle mani degli speculatori edilizi. Qual è il segreto dell’imprenditoria brianzola? La passione. Ho avuto la fortuna, in gioventù, di frequentare sempre uo- mini dell’età di mio padre, che mi ono- ravano di tenermi tra loro: da quelle persone ho imparato tanto, era gen- te che faceva quattro giorni di vacan- za all’anno, io ne faccio cinque. L’im- prenditore non lo si deve fare per de- naro, ma per passione. Come definirebbe i dipendenti? Insostituibili. Il rapporto umano è fon- damentale: i bilanci devono tornare, ma bisogna anche interessarsi ai di- pendenti, alle loro famiglie, ai loro pro- blemi. Senza i dipendenti cosa farem- mo?. Molte grandi aziende non la pensano così. «Purtroppo esistono grandi realtà in cui i dipendenti vengono remunerati quasi per compassione, ma io dico che puoi avere la tecnologia più all’avan- guardia, ma senza i dipendenti non si va da nessuna parte». Luca Scarpetta IN COLLABORAZIONE CON LA CAMERA DI COMMERCIO MONZA E BRIANZA Made in Brianza MADE IN BRIANZA/2 La Brianza del mobile alla 52° edizione dei Saloni MADE IN BRIANZA/3 «Il Made in Italy è ancora un valore, ma va sostenuto» MADE IN BRIANZA/4 Conciliazione fami- glia-lavoro: a bando 430 mila Euro Passione e sacrificio in azienda «Ecco il segreto della Brianza» Al via le candidature per la sesta edizione del Premio dedicato alle imprese << I dipendenti sono un bene insostituibile, per questo valorizziamoli>> RENATO MARIANI Giunta CCIAA MB IL RICONOSCIMENTO DELLA CCIAA Fedeltà e dedizione i criteri per partecipare Organizzato dalla Camera di Commercio di Mon- za e Brianza, il premio Brianza Economica 2013 si rivolge alle imprese e ai loro dipendenti, come ri- conoscimento per l’attività pluriennale svolta a fa- vore dello sviluppo socioeconomico del territorio provinciale. Il Bando di questa sesta edizione asse- gna fino a un massimo di 100 premi a imprese di qualsiasi forma giuridica e di qualunque settore economico e fino aun massimo di 100 premi a la- voratori dipendenti di impresa o di associazione con sede di lavoro nella provincia di Monza e Brian- za, distintisi per diligenza e dedizione al lavoro. Pos- sono partecipare al concorso le imprese con sede legale nel territorio della Provincia di Monza e Brianza, iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Monza e Brianza, che svolgano ininterrottamente il medesimo tipo di attività sul territorio di Monza e Brianza da almeno 25 anni. Possono invece partecipare alla sezione del Ban- do riservata ai lavoratori, quei dipendenti che han- no prestato servizio ininterrotto per almeno 20 an- ni presso la medesima impresa. Il servizio sarà con- siderato ininterrotto anche qualora l’impresa o l’as- sociazione abbia subito modifiche (come ad esem- pio cessioni di rami aziendali, incorporazioni, fu- sioni) nonché nei casi di interruzione per malattia, maternità e adempimento degli obblighi militari. Le domande possono essere presentate fino a lu- nedì 6 maggio 2013. Il bando si può scaricare su www.mb.camcom.it. Lo scorso anno la quinta edizione di Brianza Econo- mica aveva premiato 80 im- prese della Brianza con al- meno venticinque anni di attività e 40 dipendenti con almeno venticinque anni di lavoro nella stessa impresa, tuti insigniti di una meda- glia d’oro del conio camera- le, raffigurante la chioccia con i pulcini, opera dell’ore- ficeria longobarda risalente al V e VI secolo e un attesta- to personalizzato. Con 158 imprese per chilometro quadrati, il premio celebra la Brianza come terra d’im- presa, si tratta di un omag- gio insomma a quell’opero- sità diffusa che è da sempre un valore per il territorio, oltre alla tenacia di mante- nere la propria attività an- che nei periodi più difficili. Come il premio Brianza Economica dimostra, il ra- dicamento territoriale e il “saper fare” continuano dunque ad essere due ele- menti innati nel dna degli imprenditori di Monza e Brianza, tanto che la tra- smissione dei saperi tecnici dentro le mura della fabbri- ca secondo gli imprenditori avviene da un lato attraver- so gli insegnamenti dei ge- nitori e della famiglia pro- prietaria (38,7%), dall’altro attraverso processi “on the job” tra generazioni diverse con l’insegnamento dei la- voratori più anziani (39%). L’EDIZIONE 2012 45 Giovedì 4 aprile 2013

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Made In Brianza 04 aprile 2013

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■ Renato Mariani è un brianzolo diquelli di un tempo, un uomo di un’al-tra generazione. A 78 anni, «un’età chenon cambierei per niente al mondo»,trascorre ancora le giornate correndoda una all’altra delle sue concessiona-rie, tra Seregno, Monza, Milano, Ber-gamo, Sondrio e Lecco, gestendo inprima persona gli affari, rincuorandoe trasmettendo fiducia ai suoi colla-boratori e ai dipendenti, magari spos-sati dal momento di difficoltà. Mem-bro di Giunta della Camera di Com-mercio di Monza e Brianza, è insom-ma un emblema di quella Brianza Eco-nomica, che quest’anno giunge allasua sesta edizione per premiare im-prese storiche del territorio e celebra-re quei dipendenti con 25 anni di la-voro nella stessa azienda che, con laloro abnegazione e dedizione al lavo-ro, ne hanno permesso la crescita e losviluppo.Mariani, quanto è importante il pre-mio Brianza Economica in un mo-mento così difficile come quello cheattualmente stanno vivendo impre-se e lavoratori? Cosa significa per ilnostro territorio?È un’iniziativa che serve per conferireun riconoscimento, seppur simboli-co, a quelle aziende che sono state unesempio per la storia dell’imprendito-ria brianzola, una realtà economicache ancora oggi continua a rivestireun’importanza rilevante. Personal-mente vedo che i brianzoli continua-no a lavorare con fiducia e proprio l’ot-timismo brianzolo sarà capace di far-ci voltare pagina: senza di questo, in-vece, non ci sarà più spazio per nessu-no.Eppure in molti si chiedono quanteimprese, un domani, riusciranno a ta-gliare i traguardi di longevità che

Brianza Economica premia: uno stu-dio della Camera di Commercio, adesempio, sottolinea l’altissimo tassodi mortalità tra le start-up dopo solidue anni di vita, come fare?La Camera di Commercio mette a di-sposizione delle imprese molti servi-zi di supporto e di sostegno, ma anchedi internazionalizzazione, come adesempio Promos: penso che sia neces-sario aiutare i brianzoli a conosceree ad utilizzare questi canali, perchè aibandi e alle iniziative non c’è ancoraquella partecipazione di massa che in-vece vorremmo vedere. Se i brianzolisi impegnano in prima linea, gli altrinon saranno in grado di restare al pas-so con loro. Sul nostro stesso territo-rio abbiamo visto multinazionali ograndissime imprese nel settore del le-gno-arredo, ad esempio, rilevare le no-stre attività e fallire nei loro intenti per-ché non hanno l’artigianato nelle pro-prie corde.Come è cambiato il lavoro in Brianzanegli ultimi cinquant’anni?«L’esperienza paterna si è trasferita suuna buona percentuale di figli, in al-cuni casi bravi più dei padri; in altri in-vece, i figli sono volati fuori dalle gab-bie tradizionali e hanno fatto investi-menti che poi non sono andati bene.Realtà come quelle che avevano Me-da e Giussano una volta erano il fioreall’occhiello della Brianza, oggi inve-ce si leggono le insegne “Vendesi” op-pure “Affittasi”. Mi viene il magone aguardarli: erano siti produttivi, men-tre ora rischiano di finire nelle manidegli speculatori edilizi.Qual è il segreto dell’imprenditoriabrianzola?La passione. Ho avuto la fortuna, ingioventù, di frequentare sempre uo-mini dell’età di mio padre, che mi ono-

ravano di tenermi tra loro: da quellepersone ho imparato tanto, era gen-te che faceva quattro giorni di vacan-za all’anno, io ne faccio cinque. L’im-prenditore non lo si deve fare per de-naro, ma per passione.Come definirebbe i dipendenti?Insostituibili. Il rapporto umano è fon-damentale: i bilanci devono tornare,ma bisogna anche interessarsi ai di-pendenti, alle loro famiglie, ai loro pro-blemi. Senza i dipendenti cosa farem-mo?.Molte grandi aziende non la pensanocosì.«Purtroppo esistono grandi realtà incui i dipendenti vengono remuneratiquasi per compassione, ma io dico chepuoi avere la tecnologia più all’avan-guardia, ma senza i dipendenti non siva da nessuna parte».

Luca Scarpetta

IN COLLABORAZIONE CON LA CAMERA DI COMMERCIO MONZA E BRIANZAMade in Brianza

MADE IN BRIANZA/2La Brianza del mobile

alla 52° edizione dei

Saloni

MADE IN BRIANZA/3«Il Made in Italy è

ancora un valore, ma

va sostenuto»

MADE IN BRIANZA/4Conciliazione fami-

glia-lavoro: a bando

430 mila Euro

Passione e sacrificio in azienda«Ecco il segreto della Brianza»Al via le candidature per la sesta edizione del Premio dedicato alle imprese<< I dipendenti sono un bene insostituibile, per questo valorizziamoli>>

RENATO MARIANIGiunta CCIAA MB

IL RICONOSCIMENTO DELLA CCIAA

Fedeltà e dedizione i criteri per partecipare■ Organizzato dalla Camera di Commercio di Mon-za e Brianza, il premio Brianza Economica 2013 sirivolge alle imprese e ai loro dipendenti, come ri-conoscimento per l’attività pluriennale svolta a fa-vore dello sviluppo socioeconomico del territorioprovinciale. Il Bando di questa sesta edizione asse-gna fino a un massimo di 100 premi a imprese diqualsiasi forma giuridica e di qualunque settoreeconomico e fino aun massimo di 100 premi a la-voratori dipendenti di impresa o di associazionecon sede di lavoro nella provincia di Monza e Brian-za, distintisi per diligenza e dedizione al lavoro. Pos-sono partecipare al concorso le imprese con sedelegale nel territorio della Provincia di Monza eBrianza, iscritte al Registro Imprese della Camera

di Commercio di Monza e Brianza, che svolganoininterrottamente il medesimo tipo di attività sulterritorio di Monza e Brianza da almeno 25 anni.Possono invece partecipare alla sezione del Ban-do riservata ai lavoratori, quei dipendenti che han-no prestato servizio ininterrotto per almeno 20 an-ni presso la medesima impresa. Il servizio sarà con-siderato ininterrotto anche qualora l’impresa o l’as-sociazione abbia subito modifiche (come ad esem-pio cessioni di rami aziendali, incorporazioni, fu-sioni) nonché nei casi di interruzione per malattia,maternità e adempimento degli obblighi militari.Le domande possono essere presentate fino a lu-nedì 6 maggio 2013. Il bando si può scaricare suwww.mb.camcom.it.

Lo scorso anno la quintaedizione di Brianza Econo-mica aveva premiato 80 im-prese della Brianza con al-meno venticinque anni diattività e 40 dipendenti conalmeno venticinque anni dilavoro nella stessa impresa,tuti insigniti di una meda-glia d’oro del conio camera-le, raffigurante la chiocciacon i pulcini, opera dell’ore-ficeria longobarda risalenteal V e VI secolo e un attesta-to personalizzato. Con 158imprese per chilometroquadrati, il premio celebrala Brianza come terra d’im-presa, si tratta di un omag-gio insomma a quell’opero-sità diffusa che è da sempreun valore per il territorio,oltre alla tenacia di mante-nere la propria attività an-che nei periodi più difficili.Come il premio BrianzaEconomica dimostra, il ra-dicamento territoriale e il“saper fare” continuanodunque ad essere due ele-menti innati nel dna degliimprenditori di Monza eBrianza, tanto che la tra-smissione dei saperi tecnicidentro le mura della fabbri-ca secondo gli imprenditoriavviene da un lato attraver-so gli insegnamenti dei ge-nitori e della famiglia pro-prietaria (38,7%), dall’altroattraverso processi “on thejob” tra generazioni diversecon l’insegnamento dei la-voratori più anziani (39%).

L’EDIZIONE 2012

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Made in Brianza

«India e Brasile rappresentano nuove chance»L’apertura a nuovi orizzonti non è più solo rivolta al Far East, ma guarda a tutto il globo

■ (s.a.) Punta tutto sul classico e sull'altissi-ma qualità la F.lli Allievi di Meda, alla sua 34ªpartecipazione al Salone internazionale delmobile di Milano. <<Le aspettative sono tut-te concentrate sui mercati esteri, alcuni deiquali già esplorati per noi come Cina e Rus-sia, altri invece nuovi ma in espansione comeIndia e Brasile - commenta Anna Allievi -.Aprirsi, però, a nuovi mercati comporta sem-pre qualche incognita: infatti i russi, per esem-pio, hanno un gusto classico perché in fondoessendo in Europa conoscono le linee cui lanostra produzione si ispira. Diverso, invece,è per altri Paesi in cui la clientela è totalmen-te nuova o addirittura appartiene a una cul-tura lontana dalla nostra. In questi casi la pro-duzione è un po' più complicata. E poi biso-gna anche tenere in considerazione che spes-so questi clienti di alto livello desiderano chei loro mobili siano completamente persona-

lizzati. Per un'azienda come la nostra, quin-di, diventa di fondamentale importanza pen-sare a linee che consentano questo tipo di cu-stomizzazione, tenendo però ben fisso nellamente il problema che comporta la realiz-zazione di una nuova collezione, in terminidi costi di progettazione, di realizzazione, e dieffettivo sfruttamento>>. In breve, il merca-to oggi richiede cambiamenti continui che inuna produzione alta come quella classica ri-chiedono agli artigiani uno sforzo eccessivose si valutano i costi sostenuti per l'ideazionee la revenue a distanza di un solo anno, quan-do poi i clienti puntano già qualcosa di nuo-vo e diverso. Anche questo aspetto del mer-cato dell'arredo, quindi, rischia di minare lasopravvivenza di molti artigiani. <<Resta so-lo da aggrapparsi al valore del Made in Italy,finché dura, e alla nostra passione di impren-ditori che producono qualità>> .

I NUMERI

1400Sono gli espositori che nei pa-diglioni del Salone internazio-nale del mobile presenterannoa tutto il mondo le novità del-l'abitare oggi. Non solo design,ma anche tantissimi nuovi ma-teriali , spesso mutuati dal mon-do dell'industria, che entranoa pieno titolo nella casa. Più del10% di questi espositori sonobrianzoli.

450Sono gli espositori che parte-cipano all'edizione biennale diEuroluce, manifestazione de-dicata al mondo dell'illumino-tecnica e giunta alla 27ª edizio-ne. Anche in questo caso mol-tissima tecnologia e soprattut-to tanto rispetto per l'ambien-te nelle creazioni di designerprovenienti da tutto il globo.L'evento si articolerà su 38mi-la metri quadri espositivi.

101Sono le imprese brianzole chefino a questo momento hannorichiesto il passaporto del mo-bile, un'iniziativa promossa dal-la Camera di commercio diMonza Brianza e che in un an-no è andata fortemente cre-scendo. I motivi sono da ricer-care nel desiderio degli impren-ditori di utilizzare uno stru-mento che consenta di dimo-strare al pubblico il carattere diunicità e qualità di ciascun pro-dotto al quale associato il docu-mento.

36,7E’ la percentuale delle impre-se attive nel settore del legno-arredo operanti nella provin-cia di Monza e Brianza sul tota-le delle imprese manifatturie-re. Nel 4° trimestre 2012 ne ri-sultavano registrate 2373, in lie-ve calo rispetto al passato, maancora una presenza forte suun territorio tuttora provatodalla crisi.

■ Resta sempre un evento imperdibi-le l'edizione annuale del Salone inter-nazionale del mobile, quest'anno giun-to alla 52ª edizione. La Brianza conser-va il suo feeling di vecchia data con lamanifestazione che ha assunto un ca-rattere mondiale e proprio per questaragione continua a costituire una for-te attrazione per i produttori di arredodi qualità. Quel segmento che è anco-ra parte dell'ossatura del territorio eche continua a generare fatturato oggipiù oltre confine e che non nel mer-cato interno. Alcune delle circa 150 im-prese che partecipano ai Saloni 2013sono state presenti fin dall'inizio, fin daquando l'esposizione aveva ancora uncarattere circoscritto e cominciava adestare l'attenzione dei ricchi del Me-dioriente. Oggi l'evento è globale e tan-to grande da essere contenuto con fa-tica negli oltre 200 mila metri quadria disposizione dei 2650 espositori, traproduttori e designer ai quali sonoaperte le porte del salone satellite, datempo la culla dell'arredo del futuro.Il Salone internazionale del mobile, in-fatti, deborda anche negli eventi del'Fuorisalone' fino a coinvolgere tuttala città di Milano, dove trovano spaziomoltissime iniziative che hanno comeprotagonisti gli artigiani brianzoli, dasempre capaci di sorprendere con la lo-ro tecnica e la loro esperienza e in gra-do di raggiungere, proprio grazie all'e-vento, ogni angolo del mondo. Bastiqualche dato per ricordarlo: nel 2012

Design e mobili protagonisti:a Milano è l’ora dei SaloniOltre 2400 espositori sfilano sulla passerella mondiale dell’arredoAl centro dell’attenzione i mercati esteri e la salvaguardia del brand

l'interscambio commerciale di Monzae Brianza con il mondo nei settori del-la lavorazione del legno e della fabbri-cazione di mobili ha raggiunto quasi900 milioni di euro, con un import pa-ri a 90 milioni e un export che inveceha superato gli 800 milioni di euro. Edè da sottolineare il fatto che rispetto al2011 i valori siano complessivamenteaumentati quasi del 13%. Addiritturail solo export è cresciuto del 14%. Sononumeri di tutto rispetto, specie in una

fase congiunturale tormentata comequesta, dove le imprese sanno beneche il mercato interno è ancora in stal-lo e dunque la corsa verso l'estero sem-bra l'unica via di sopravvivenza. Que-st'anno al Salone si terranno anche ledue manifestazioni biennali a rotazio-ne e cioè Euroluce e il SaloneUfficio.Altre due opportunità per le aziendedel territorio di mostrare a che livello èarrivata la ricerca di innovazione co-niugata con un'esperienza maturata

in decenni di lavoro, sempre alla ricer-ca della qualità. E proprio perseguen-do questo cammino gli imprenditoribrianzoli scommetteranno anche que-st'anno nei padiglioni in cui sfilerannoi nuovi clienti, coloro che non hannoperso il potere di acquisto. I nuovi ric-chi. Non più solo i mediorientali o i rus-si, ma anche ucraini, cinesi, e sudafri-cani. La Brianza rilancia e parla sem-pre più le lingue del mondo.

Sabrina Arosio

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Guardare lontano, ma in frettaMercato interno in affanno e necessità di ricombinare gusti e stili classici<<Innovare oggi è sempre più difficile anche perché manca la manodopera>>

F.lli ConsonniL’ologramma4G per i nostriclienti cinesi■ (s.a.) Non è tutto oro quel che luc-cica anche per i mercati esteri. E’quanto pensa Paolo Consonni, del-la storica azienda F.lli Consonni diLazzate, presente al Salone del mo-bile da 24 edizioni. <<Cerchiamo diessere positivi, ma non abbiamoaspettative alte. La presenza alla ma-nifestazione è più legata al fatto checi vedano coloro che già si conosco-no e soprattutto notino le novità cheabbiamo creato. Certo la ricerca dinuovi clienti e mercati ci interessaanche se noi siamo già presenti inPaesi come Russia, Kazakistan, Turk-menistan e Azerbaijan, Cina, Repub-blica Ceca e Stati Uniti. Ciò che stia-mo toccando con mano, però, è co-munque un calo del fatturato anchein questi Stati. Prima, infatti, si trat-tava di economie in rapida espansio-ne. Lo sono state per anni, a dire laverità, adesso però le cose sono cam-biate anche lì: il picco del 13,6% dicrescita della Cina fino a due anni faadesso è sceso all'8% e quindi diven-ta sempre più difficile capire qualestrada prendere>>. Vista la familia-rità con la Cina viene naturale do-mandare a Consonni se la sua azien-da ha mai avuto problemi con le co-pie: <<Sinceramente non ci è capi-tato, forse perché abbiamo comin-ciato davvero tanti anni fa cercandopiù che altro di conoscere le poten-zialità di questo mercato, piuttostoche esserne intimoriti. Noi abbiamocapito le persone conversandoci equesto approccio ha pagato. Noi ab-biamo richiesto l'etichetta digitale4G alla Camera di commercio diMonza Brianza non tanto per tute-larci dalla copia dei nostri prodotti,ma perché i nostri clienti, special-mente i cinesi, ci hanno più volte do-mandato di marchiare ciascuno deinostri modelli in modo tale da mo-strare che si tratta di un prodotto ri-gorosamente italiano. Addirittura ciavevano chiesto di marchiare a fuo-co i nostri orologi. Con l'ologrammaabbiamo cercato di rispondere aquesta loro esigenza. I nostri clientisanno che per creare una linea civuole molto tempo, dall'idea alla rea-lizzazione e quindi ne riconosconoil valore>>. Al Salone del mobile l'a-zienda porterà una nuova linea diprodotto più minimal che ha richie-sto due anni di sviluppo.

Competitività estera in agguatoIl Made in Italy è ancora un valore, ma deve essere sostenuto

■ (s.a.) Il Made in Italy è ancora un cer-tificato di garanzia. Per alcuni sì, ma perqualche azienda occorre fare delle di-stinzioni e stare molto attenti, perchéaltrimenti si rischia che ciò che può es-sere considerato un valore, con il tem-po scompaia. <<Io credo che il poten-ziale in termini di creatività e capacitàdi produrre che si raccoglie sotto il no-me di Made in Italy esista ancora. Quel-lo che è cambiato rispetto al passato èche noi non abbiamo più la capacità divenderlo, come invece altre nazioni so-no in grado oggi di presentare i loromarchi – spiega Luca Radice di Radi-ce Arte, azienda di Lentate sul Seveso -. Le imprese di questo settore hanno bi-sogno di un sistema che le aiuti. Qui in-vece, oggi, è come andare in guerra colmoschetto. Ho partecipato a tantissi-

me missioni in tutto il mondo, proprioper esplorare nuove possibilità di espor-tare i miei prodotti e ho visto come sipresentano anche i nostri competitor.Perché ci sono dei concorrenti stranie-ri in grado di reggere quanto noi creia-mo. Sto parlando di turchi, cinesi, perfare un esempio, capaci di produrre ar-redi di qualità>>. Un'affermazione chemette in guardia coloro che si trincera-no dietro al brand che ha reso grandenostro Paese e anche il nostro piccoloterritorio, ma che ha bisogno oggi di unsupporto per essere rafforzato. <<Nondobbiamo dimenticare che il livello dibravura che alcuni produttori del FarEast hanno raggiunto è solo merito no-stro – prosegue Radice -. Basti pensa-re a quanto nei due decenni preceden-ti abbiamo delocalizzato, finendo per

insegnare a loro anche i piccoli trucchiche ci consentivano di essere diversi sulmercato. Quanto alle macchine, anchequeste gliele abbiamo vendute noi. Enon bisogna dimenticare che la produ-zione oggi avviene grazie a macchine acontrollo numerico che noi impren-ditori europei, se vogliamo evolverci,dobbiamo pagare di tasca nostra, men-tre in Cina è il governo che le sovven-ziona per dare lavoro alla gente. Cosamanca, quindi? Chi le fa funzionare:sempre prendendo come esempio laCina diamo uno sguardo al numero deiloro laureati che è esponenziale. Ebbe-ne il 10% di loro saranno in grado di far-le funzionare, non è vero? Ecco perchédiventa sempre più difficile restare a gal-la, anche con un marchio che è espres-sione di bellezza e qualità>>.

AL SALONESono quasi 150 leimprese monzesi ebrianzole cheesporranno i loroprodotti, dal 9 al14 aprileprossimi.

■ Presente da oltre quarant'anni alSalone del mobile la Vismara Desi-gn di Seveso si aspetta per questa edi-zione la possibilità di aprire il propriobusiness a nuovi mercati, consape-vole che, però, la situazione è radi-calmente cambiata rispetto all'esor-dio. <<In questi ultimi anni bisognadire che funziona solo l'estero - spie-ga Pino Vismara, titolare -. Purtrop-po in Italia la fascia media non ha piùla possibilità di comprare perché èdrasticamente diminuito il suo pote-re d'acquisto e quindi a noi produtto-ri non resta che guardare fuori dai con-fini del nostro Paese. Anche se questo,talvolta, può anche non bastare, dalmomento che se è vero che i ricchi cisono negli altri Paesi, è altrettanto ve-ro che in Italia abbiamo una grossaproduzione e sta diventando sempre

più difficoltoso riuscire a rispondere aifabbisogni delle nostre imprese. Le no-stre aspettative sono un po' quelle ditutti: abbiamo dei mercati che per noisono già consolidati, che però stannosoffrendo. Altri invece crescono>>. Ec-co ancora la conferma che guardare al-l'estero è un’ancora di salvezza: <<Loè, ma più che altro per coloro che han-

no visto lungo in passato – prosegueVismara -. I mercati non è che si co-struiscono dall'oggi al domani: biso-gna capire il gusto del Paese cui ci si starivolgendo e progettare e realizzareprodotti che rispondono alle loroaspettative. Se uno ha fatto solo mer-cato italiano finora diventa quindi dif-ficile adattarsi. Ci vuole tempo per co-

noscere, comprendere, ideare, pro-gettare e realizzare. Alla fine può an-che essere tardi>>. Una cosa è certa,la creatività non deve mai mancare sianella ricerca di nuovi sbocchi sia, so-prattutto, nella creazione di nuovi pro-dotti: <<È difficile improvvisare colle-zioni nuove perché le esigenze deinuovi clienti sono molto particolari.Noi veniamo da un gusto moderno,tendenzialmente minimalista, chenon incontra quasi mai il gusto dei

nuovi mercati come la Russia, i Paesidell'ex Unione Sovietica, l'India, la Ci-na o il Medioriente. In questi casi il pro-dotto deve essere eclettico e una rivi-sitazione delle linee classiche, risultaspesso difficile da combinare. Senzacontare che oggi è sempre più difficiletrovare manodopera specializzata>>.

s.a.

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Made in BrianzaIN BREVE

ESTEROMISSIONE IN CINAE INCONTRI B2BUna missione imprenditoriale inCina dedicata al comparto BeniStrumentali, Automotive, Mecca-nica ed Energia. L’iniziativa tar-gata Promos/CCIAA Milano, e fis-sata per i giorni 1–4 luglio 2013,si propone come strumento peresplorare le opportunità commer-ciali offerte da questo mercato,sviluppare nuovi contatti e crea-re relazioni/collaborazioni conpartner locali accuratamenteidentificati. Nell’interscambiocommerciale con la Cina, l’Ita-lia ha accresciuto nell’ultimobiennio le proprie quote di mer-cato con riferimento al compar-to beni strumentali. La missio-ne prevedrà un programma di in-contri b2b, visite dirette con ope-ratori economici e controparti lo-cali, selezionati in base al set-tore di appartenenza delle azien-de partecipanti. Info: Promos Monza, MatteoAnnon [email protected], Simona De Musso039.2807439, [email protected], fax 039-2807441.

ADEMPIMENTINUOVE MODALITÀPER IL MUD 2013Novità per il Mud 2013 , che nonpotrà più essere presentato allosportello della Camera di Com-mercio competente per territorio,ma per via telematica. Nei casi incui è prevista la presentazionecartacea, la trasmissione può av-venire mediante spedizione po-stale a mezzo di raccomandatasenza avviso di ricevimento. Leseguenti Comunicazioni devonoessere presentate esclusivamen-te per via telematica: Comunica-zione Rifiuti Speciali; Comunica-zione Veicoli fuori uso; Comuni-cazione Rifiuti da apparecchiatu-re elettriche ed elettroniche; Co-municazione Imballaggi. La spe-dizione telematica deve essereeffettuata tramite il sitowww.mudtelematico.it . Info perla compilazione e presentazio-ne del Mud: [email protected] 02.85152090.

La conciliazione famiglia - lavorochiave di volta per le impreseIl bando promosso dalla regione Lombardia incentiva politiche di WelfareOltre 430 mila euro a disposizione delle aziende di Monza e della Brianza

■ La conciliazione famiglia-lavoronon è solo una questione di rispet-to delle pari opportunità. Negli ulti-mi anni, è emerso che un giusto equi-librio tra tempi di lavoro e tempi del-la persona va a favore dell’aziendastessa, non solo in termini organiz-zativi, ma anche e soprattutto eco-nomici, garantendo maggior efficien-za a tutta la struttura aziendale. Pro-prio per informare e formare le azien-de del territorio sui vantaggi dellaconciliazione, la Camera di commer-cio di Monza e Brianza in collabo-razione con Formaper, organizza l’in-contro “La conciliazione famiglia-la-voro: una chiave di competitività perle aziende”. L’incontro sarà l’occasio-ne per presentare il nuovo bando re-gionale “Welfare aziendale”, attivo fi-no al 30 settembre, che mette a di-sposizione del territorio di Monza eBrianza oltre 430 mila euro da desti-nare alle imprese che mettano in at-to politiche e azioni di welfare inazienda. Il bando si inserisce nel pia-no di attività, coordinate dalla ASLMonza e Brianza, che la Camera dicommercio di Monza e Brianza ha at-tivato per incentivare le politiche diconciliazione sul territorio. Lo scor-so anno è stato attivato presso l’entecamerale lo Sportello Dote Concilia-zione, a cui le pmi brianzole si pos-sono rivolgere per ottenere informa-zioni circa i bandi attivi in tema diconciliazione famiglia-lavoro. «Que-sta iniziativa – ha commentato MinaPirovano, presidente del ComitatoImprenditoria Femminile della Ca-mera di commercio di Monza eBrianza - va nella direzione di sup-portare le nostre imprese nell’attiva-zione di una cultura organizzativapiù flessibile e responsabile, con l’o-biettivo di fare della conciliazione vi-ta-lavoro (work life balance) uno deicardini della mission aziendale deltessuto imprenditoriale brianzolo».La crescente partecipazione delledonne al mondo del lavoro, infatti,obbliga a un profondo ripensamen-to dei modelli organizzativi azienda-li: «È compito della Camera di com-mercio – ha aggiunto Pirovano - aiu-

L’INTERVISTA CARLO EDOARDO VALLI

tare le imprese in questo percorso.Per questo, la Dote Welfare Azienda-le di Regione Lombardia mette a di-sposizione risorse da destinare al-le imprese di Monza e Brianza chemettano in atto politiche e azioni diwelfare a supporto dei loro dipen-denti, ad esempio attraverso l’avviodi progetti che incentivino il benes-sere dei dipendenti in azienda, lacreazione di asili nido e centri diur-ni aziendali, i servizi di cura degli an-ziani e il sostegno al rientro dei di-pendenti dalla maternità o i conge-di parentali».

«All’estero vince sempre il nostro brand territoriale»■ Il Salone del Mobile e il Fuori Salone,che stanno per aprire i battenti rappre-sentano l’occasione per rafforzare il po-sizionamento delle imprese del legno-arredo a livello internazionale. Milano e la Brianza: che benefici porta-no questa vicinanza e sinergia, soprat-tutto in un contesto come quello del Sa-lone del Mobile?All’insegna del design Milano e la Brian-za, vicine ma diverse per storia e caratte-ristiche imprenditoriali, si incontrano evengono percepite come un tutt’uno sim-bolo di qualità, un connubio che si raffor-za proprio in occasione del Salone. La ricerca del bello – sottesa a tutti i pro-dotti di design – diventa la protagonistadi questa settimana in un contesto di re-spiro internazionale dove si incontranoimprenditori, designers, giovani e si con-taminano esperienze e culture.

Nel nome del design Milano e la Brian-za, la moda e il mobile, imprenditori elavoratori, “maestri” e giovani sfidano ledifficoltà e investono tempo ed energieper formarsi, per capire le nuove ten-denze e diventarne autentici interpreti.Passione, impegno, che il mondo ha sa-puto apprezzare e riconoscere . Quanto è importante per il manifattu-riero del legno arredo Made in Brianzafar leva sui mercati internazionali peraffrontare questa difficile crisi?Come la Camera di commercio di Mon-za e Brianza supporta le imprese e la lo-ro riconoscibilità ?L’internazionalizzazione è oggi un per-corso obbligato per tutte le nostre azien-de, ancor più per quelle del legno arre-do che soprattutto ora vista la situazio-ne di difficoltà del mercato interno nonpossono prescindere dai mercati inter-

nazionali.In questi processi siamo vicini alle azien-de brianzole, le accompagniamo conPromos Monza all’estero alle fiere, allemissioni e studiamo, insieme a loro, lesoluzioni migliori per iniziare ad approc-ciare e “coltivare” i mercati internazio-nali, per arrivare in Paesi lontani o com-plessi per rimanerci. Per andare sui mercati internazionali ab-biamo pensato che i nostri prodotti Ma-de in Brianza avessero bisogno di un do-cumento che li tutelasse e li qualificas-se, e quindi abbiamo assegnato alle no-stre eccellenze del legno arredo il Passa-porto del Mobile Made in Brianza, ri-lasciando in un anno oltre 100 passapor-ti “moderni” per rendere disponibili at-traverso gli smartphone, tutti i numero-si contenuti informativi digitali relativiai prodotti del legno arredo e design.

Carlo Edoardo ValliPresidente Cameradi commerciodi Monza e Brianza

INCONTRO IN CAMERA DI COMMERCIO

Sul tavolo dei relatori il progetto‘smart welfare’ e i ticket■ “La conciliazione famiglia–lavoro: una chiave di competitività per le aziende”,è il titolo dell’incontro che si terrà martedì 16 aprile 2013 dalle 15 alle 17.30 in Ca-mera di Commercio Monza Brianza . Dopo l’apertura del lavori da parte di MinaPirovano si parlerà di progetto “Smart Welfare” con Sergio Mazzini, coordina-tore Ufficio di Piano dei Servizi Sociali - Ambito territoriale di Seregno, quindidi conciliazione famiglia-lavoro: nuovi bisogni e opportunità per la creazionedi valore condiviso, con Alessia Coeli – ALTIS – Università Cattolica del Sacro Cuo-re. A seguire Monica Boni, direttore Welfare Benefits Edenred, parlerà del “ticketconciliazione” mentre alle 16.30 sarà presentato il Bando regionale “Sostegno ainiziative di welfare aziendale ed interaziendale” da Barbara Piotti, dirigente Se-de Territoriale di Monza e Brianza Regione Lombardia. Info su BandoWelfare: www.famiglia.regione.lombardia.it.

Sede di Monza➔ Piazza Cambiaghi, 920052 Monzatel. 039 28071 - fax 039 2807508 9.00 - 13.00 da lunedì a giovedì 9.00 - 12.30 venerdì

➔ Ufficio PromozioneSportello per informazioni su bandi e contributiPiazza Cambiaghi,5 - 20052 Monzaorari sportello: 9.00 - 13.00 da lunedì a venerdì tel. 039.2807455 [email protected]

➔ Ufficio Studitel. 039.2807466 fax 039.2807458

➔ Servizio di Conciliazioneper la risoluzione di controversieVia Cernuschi, 2 - 20052 Monzatel. 039.2807558 - fax [email protected]

➔ Promos Monzaper l'attività internazionale delle piccole e medie impreseVia Cernuschi, 2 - 20052 Monzatel. 039.2807494 - fax [email protected]

➔ Formaperper la formazione imprenditorialePiazza Cambiaghi, 5 - 20052 Monzatel. 039.2807446 - fax [email protected]

➔ Punto Nuova Impresaper l'assistenza gratuita agli aspiranti imprenditoritel. 039.2807445

➔ Innovhubper il sostegno all'innovazione e al Trasferimento TecnologicoVia Cernuschi, 2 - 20052 Monzatel. [email protected]

Desio➔ Via Monsignor Cattaneo, 7 ang. Via Matteotti tel. 0362 48031fax 0362 480338 da lunedì a giovedì dalle 9.00 alle 13.00 venerdì dalle 9.00 alle 12.30

Vimercate➔ Via Torri Bianche n. 6 Edificio Tiglio tel. 039.685631fax 039.6856330 da lunedì a giovedì dalle 9.00 alle 13.00 venerdì dalle 9.00 alle 12.30

TACCUINO

48Giovedì 4 aprile 2013