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Copertina di Serena Basciani

MADDALENACORVAGLIA

SARÒ PRESTO MA RIMANGO “SARÒ PRESTO MA RIMANGO

Foto di S

tefano

Guind

ani

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MAMMA UNA DONNA

“Maddalena Corvaglia! Senatrice dello squadrone di Antonio Ricci, velina per nascita,donna con una personalità fortissima per scelta… o per natura!In lei la totale incapacità di assecondare dei clichè sembra congenita.Bellissima, e “parlante”, “pensante”.Donna e femmina ma con la passione per il paracadutismo.

Si professa donna indipendente ma poi in pochi mesi la troviamosposata e incinta.La favola d’amore con Stef Burns ha appassionato tutti… il matrimo-nio celebrato da Vasco Rossi, la sposa, stupenda, che arriva in sella aduna Ducati e le sposo che arrangia una versione della marcia nuzialesolo per quel giorno…

MAMMA UNA DONNA

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”Èstrano, è moltostrano perché perme chiaramente èprima di tutto unevento per quel

che riguarda la mia vita. Da quel momento inavanti sono diventata una moglie, diventeròuna mamma… cosa che peraltro non potevomai immaginare succedesse così velocemente”.

Maddalena la gente vi ama, ama questa cop-pia, dai giornali al web sembra che la gentestia vivendo questo sogno con voi…Si questa è una cosa molto bella perché disolito quando c’è una notizia che riguarda unagravidanza o una nuova unione c’è sempre unaparte di persone che non è positiva. Una cosa bella che ho visto per me e per Stefinvece è che, oltre ad essere cliccatissimi sulweb come dicevi tu, siamo benvoluti dallagente, tutti i commenti ed i pareri sono davveropositivi. Vedo anche quello che mi scrivonosu Facebook, tutti sono felici per me, per noi,e credono in questo amore.Ci descrivono come una bella coppia, chiun-que ci incontra ci dice che si vede dai nostriocchi quanto siamo innamorati, quindi questaè un’ulteriore gioia.

Siete la parte pulita del gossip?Si, perché siamo davvero molto innamoratima… sai non pensavo arrivasse così alla gente,che fosse così visibile il nostro amore. Questoè bellissimo, mi fa molto piacere.

Qual è la vita che immagini di avere, che haigià fin da ora, con un uomo come Stef, unmusicista di fama mondiale? E quanto c’èdella sua vena artistica, della sua musica, in-torno a lui anche quando è a casa?Stef è un mostro da palco, quando ha unachitarra in mano cambia espressione, cambiafaccia, si perde nelle note, e questo è ciò che lorende un artista. Ma è sbagliato pensare cheun musicista sia diverso da qualsiasi altro uomonel momento in cui torna a casa; e così ancheStef quando è a casa è un ottimo marito e saràun meraviglioso padre, presente. Non è un ar-tista quando è a casa. E fondamentalmente seè stato l’artista a colpirmi poi mi sono inna-morata dell’uomo che ho in casa.

E la passione nota che hai per Vasco Rossiquanto ha influenzato l’inizio di questa storiad’amore?Ma, influenzato zero. Provocato assolutamentesi, perché è stato l’anello che ci ha congiunti,nel senso che ci siamo incontrati là.

Stef è un mostro da palco, quando ha unachitarra in mano cambia espressione, cambiafaccia, si perde nelle note, e questo è ciò che lo

rende un artista. Ma è sbagliato pensare che unmusicista sia diverso da qualsiasi altro uomonel momento in cui torna a casa; e così anche

Stef quando è a casa è un ottimo marito e saràun meraviglioso padre, presente.

Copertina di Serena Basciani

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Hai un tatuaggio che riporta una frase di“Sally”, una canzone di Vasco, appunto.È la tua preferita in assoluto?No, una delle tante.

Le altre quali sono?“Gli Angeli”, assolutamente.

Dopo questo momento così tanto con-centrato sulla tua vita personale, che spa-zio rimane per il tuo lavoro?In questo momento i miei progetti lavora-tivi sono molto legati a dei cambiamentidel mio fisico che non riesco a prevedere.Sto lavorando comunque presentando epresenziando eventi e serate, perché fortu-natamente per ora sono ancora guardabile(sorride di gusto n.d.r.) perché ho una pan-cettina che se vogliamo è anche carina, perònon so come cambierà il mio corpo neiprossimi mesi quindi… vediamo quello chesuccede… poi c’è anche da dire che dovrògestire gli spostamenti anche legati al lavorodi Stef, che per il momento lavora qui inItalia e quindi se ci sarà da lavorare sonoqui, ad Agosto invece io sicuramente nonlavorerò e quindi credo che andremo a SanFrancisco.

Giorgia Palmas ha vinto l’Isola Dei Fa-mosi, e questa vittoria è arrivata dopo unlungo stop dovuto ai due anni che Giorgiaha voluto dedicare alla sua bambina. Tuche scelta pensi di fare da questo puntodi vista?Ora qualunque cosa ti dico è preceduta dal“credo”, perché secondo me si può diremolto di quel che si ha intenzione di fare,ma solo quando ti trovi una creaturina trale mani capisci cosa vuoi fare veramente.Quello che vorrei, almeno per i primi duemesi, è dedicarmi totalmente alla bambina,anche perché io non ho molta confidenzacon “la materia”… non so nemmeno comesi cambia un pannolino, detto tra noi…Quindi per i primi due mesi vorrei esseretotalmente Mamma. Poi mi piacerebbeperò poter anche lavorare, magari cercheròun aiuto in modo da poter essere presentema libera di lavorare o di uscire e passareuna serata con mio marito… insommaquello che vorrei è poter continuare ad es-sere donna oltre che mamma.

Ed in questo momento, dal punto di vistalavorativo e quindi nella televisione ita-liana, dove ti vedresti?Quello che mi piace sono i talk show, i

Quello che vorrei,almeno per i primi

due mesi, èdedicarmi

totalmente allabambina, ancheperché io non ho

molta confidenzacon “la materia”…non so nemmeno

come si cambia unpannolino

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Copertina di Serena Basciani

programmi tipo “Le Iene”… però è molto diffi-cile dire dove mi vedrei perché il quadro televi-sivo italiano in questo momento è molto strano,ed è anche difficile seguire un percorso e por-tarlo avanti; quindi secondo me bisogna cercaredi capire quello che succede ed inserirsi al postogiusto nel momento giusto, ma non è facile…non è più come un tempo quando si poteva se-guire un percorso, come ti dicevo prima, e por-tarlo avanti.

E quali sono i cambiamenti in positivo ed innegativo che hai visto in questi anni nella no-stra televisione?… in negativo, credo che si sia abbassata nontanto la qualità quanto la professionalità deiconduttori, nel senso che quelli bravi sono bravi,

e tanti altri non dico che non siano bravi maforse dovrebbero fare un po’ di più di pratican-tato… di gavetta, diciamo. Le prima serate ven-gono assegnate forse con un po’ troppa faci-lità… tanti programmi anche a causa di questoiniziano, poi vengono chiusi. In positivo c’èstato l’arrivo del digitale e del satellite che dannomodo di avere più scelta.

Tornando invece al discorso che ti riguardain rete, ovvero la vasta community che ti seguetramite il tuo sito, le tue pagine facebook,vedo che c’è una piccola famiglia che ti so-stiene? In modo positivo, affettuoso… hoavuto una sensazione giusta?È la stessa sensazione che ho io ed è una cosabellissima, era già una piccola famiglia prima

del mio matrimonio, ora sposandomi con Stefqueste famiglie di eternauti si sono unite; lepersone che volevano bene a me hanno accoltolui e tutti i suoi fans, e quelli di Vasco, mi scri-vono tramite la rete “Benvenuta nella nostrafamiglia”… sono come una coperta calda, mihanno accolta in questa gigante famiglia che èquella di Vasco e di tutto il suo entourage.Ieri ero allo stadio (fa riferimento al concertodi Vasco Rossi allo Stadio Meazza del 16 Giu-gno) ed oltre ai soliti coretti che mi dedicano,che mi fanno tanto ridere, ad un certo puntomi sono sentita davvero a casa: ha iniziato apiovere ed io non mi sono schiodata da sottoil palco, c’era mio marito, c’era Vasco, stavaavvenendo la cosa più bella del mondo, e nonme ne sarei andata nemmeno se fosse venutagiù acqua a secchiate, nemmeno se mi avesserotirato le freccette sarei andata via; e quindiero lì, ed è partito un coro a San Siro “Una dinoi, Maddalena una di noi” … è stato bellis-simo!!!

Tu sei bellissima, ma, dimmi se sbaglio, nonhai mai puntato sulla tua bellezza. Anchel’immagine che volutamente dai sui giornali,ma soprattutto in tv, è sempre incentratasulla personalità; è una scelta o è una cosanaturale che hai solo assecondato?Sai che non lo so, io credo di essere molto cosìanche nella vita. Non ho l’atteggiamento dabellona, magari ho più l’atteggiamento da ma-schiaccio. Poi mi piace, come a tutte le donne,vestirmi in modo sexy, mi piace truccarmi, mipiace tutto quello che riguarda l’universo fem-minile però non mi pongo come una bellona,come una femme fatale e questa si, è una sceltache riguarda il modo in cui mi comporto nellavita di tutti i giorni. Dal punto di vista lavora-tivo ho sempre pensato di puntare su pro-grammi in cui avrei potuto aggiungere qual-cosa di mio perché la bellezza comunque,prima o poi, sfiorisce. Ad oggi posso dirti chenon so se sia stata la scelta giusta o sbagliata,quella è stata la mia scelta però (sorride dinuovo, divertita ed orgogliosa n.d.r.) tra unadecina d’anni tirando le somme ti saprò direse è stata la scelta giusta…

Gli sport estremi sono una delle cose che ticaratterizzano…Se ti riferisci al paracadutismo, è una delle cosepiù belle che abbia scoperto nella mia vita.

Mi riferivo proprio a quello. Non voglio essere ridondante nel riferimentoa Pietro Taricone ma nei servizi andati su tve giornali nei giorni seguenti all’incidente diPietro sei stata spesso richiamata come altro

Stef Burns

Stef Burns (Oakland, California (USA), 26 giugno 1959) è un chitarrista statu-nitense cresciuto a Walnut Creek. Sono abbastanza rare le apparizioni di StefBurns in programmi o trasmissioni televisive. Uno di questi fu il “VH-1 Honors”

dove Stef si esibì con Stevie Wonder, Steve Winwood, James Taylor, Sheryl Crow,Nile Rodgers, e Narada. Un altro fu in Giappone in occasione del “Super ProducersTour 1995” con Narada, Michael Walden, nel quale furono presenti anche Patti Au-stin, Sheila E., Mickey Thomas, Shanice Wilson, Tevin Campell, T.M. Stevens, e imembri dei “Weather Report” Joe Zawinul e Alfonso Johnson. Nel 2004 suonò aCatanzaro con Vasco, davanti a 400.000 spettatori in onda su Italia 1. Nel 1999 enel 2009 suonò con Vasco durante il concerto del Primo Maggio in onda sulle retiRai. L'ultima apparizione video di Stef è stata al Jimmy Kimmel Live show, sulla ABC,sul palco con i News, Novembre 2009. Dal 1989 Stef ha una sua band, “Stef BurnsGroup". I membri sono stati negli anni molti dei musicisti menzionati prima, hannocompreso anche Myron Dove al basso (Santana/Robben Ford) e Billy Johnson allabatteria (Santana/Robben Ford). Nel 2004, durante il "Buoni o Cattivi Tour" di Vasco,Stef è stato invitato a suonare al G3 con Joe Satriani, Steve Vai e Robert Fripp. Par-lando di quella notte Stef la descrive come una delle più belle della sua vita.

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volto noto che pratica il paracadutismo,quindi volevo chiederti cosa ne pensi e cheidea ti sei fatta riguardo a quell’incidente…Mi fa molto piacere questa domanda, mi fapiacere poterne parlare bene e chiaramenteperché al riguardo si parla sempre troppo asproposito, sia in generale riguardo il paraca-dutismo, che nello specifico di quel che è suc-cesso a Pietro. Guarda io in quei giorni sonostata malissimo, un po’ perché conoscevo Pie-tro un po’ perché sapevo perfettamente la di-namica di quello che è accaduto e quindi anchetutte le cose sbagliate che sono state dette fannoancora più male. Pietro era una persona cheaveva un grande amore per la vita, non mettevaa repentaglio la sua vita nè tantomento avrebbemai pensato di farlo in quel momento con labambina che lo guardava. Il paracadutismo èuno sport estremo e rischioso, è vero… ma èrischioso nella misura in cui non sei attento enon fai esattamente quello che devi fare; inquesto caso, sì, rischi la vita. Perché il paraca-dutismo diventi uno sport sicuro non devi la-sciare nulla al caso, e c’è bisogno di istruttoriaffidabili, come è stato il mio per esempio. Pie-tro era una persona che lo faceva con coscienza,

amava volare ma non per l’adrenalina come siè detto… cioè, il bungee jumping è uno sportche ti da adrenalina, il paracadutismo quandoinizi a praticarlo ed inizi a muovere il corponell’aria ti da una sensazione diversa, di libertà.Il paracadute è uno strumento che ti permettedi gestire il tempo di volo, il tempo in aria, epoi di atterrare in piedi senza nessun problema.Se fai tutto bene con coscienza, non incorri innessun rischio, e non incorrere in rischi vuoldire anche prevenire… quindi se ci sono le nu-vole, o se c’è vento non ti lanci, punto.

Di Taricone è stato detto da molti: “avevauna bambina, non doveva lanciarsi più”.Cosa pensi di queste affermazioni e soprat-tutto, adesso che stai per diventare mamma,pensi che continuerai a lanciarti?A tutti quelli che hanno detto questa cosa ri-spetto all’incidente di Pietro dico: non andatepiù in macchina allora, perché è molto più pe-ricoloso. È molto più pericoloso prendere unoscooter a Milano piuttosto che lanciarsi con ilparacadute, perché potrebbe piovere, quandopiove si solleva il fango e quando si solleva ilfango scivoli. Quasi nessuno scooterista hauna patente A, quindi non sa come guidarecorrettamente uno scooter sull’asfalto bagnato(io per esempio quella patente ce l’ho quindiparlo con cognizione di causa). Guidare unoscooter quando piove senza avere la patentespecifica è molto più incosciente del lancio, telo assicuro perché io faccio tutte e due le cose.Pietro non ha rischiato la vita, a Pietro hanfatto fare una cosa che non era in grado difare. Quindi, a mio parere, l’errore in quel casoè stato dell’istruttore.

Cosa ha spinto te verso il paracadutismo?Io ho sempre guardato verso il cielo, fin dabambina. C’è chi è attratto dalla montagna,dal fuoco… io per esempio ho tantissima pauradel fuoco senza essermi però mai bruciata. Lecose che invece non mi hanno mai spaventatasono l’acqua e l’aria. Mi hanno sempre attrattale nuvole, quindi per me attraversare poter at-traversare una nuvola col corpo è una sensa-zione che non ti so descrivere… di apertura,di libertà… e di calma… perché quando sei lìsu ed apri il paracadute non senti nulla, ci seisoltanto tu tra le nuvole… è b e l l i s s i m o!

E adesso ditemi che non avete avuto la sensa-zione di sentire “Gli Angeli” di Vasco Rossi,mentre leggevate di Maddalena Corvaglia chesi racconta da sola in mezzo al cielo e alle nu-vole!

Dal punto di vistalavorativo ho semprepensato di puntare

su programmi in cuiavrei potuto

aggiungere qualcosadi mio perché la

bellezza comunque,prima o poi, sfiorisce