Madach - Umana Tragedia

102
L’UMANA TRAGEDIA (olasz/Italian) file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach1.htm[17/02/2010 17.25.11] PRIMO QUADRO NEI CIELI. IL SIGNORE, CIRCONDATO D’AUEROLA, SUL TRONO. UNA SCHIERA DI ANGELI, IN GINOCCHIO. PRESSO IL TRONO, IN PIEDI, I QUATTRO ARCANGELI. IMMENSO FULGORE CORO DEGLI ANGELI Gloria nell’alto al Dio nostro: esaltino la terra e il vasto cielo quegli che con una sua parola ha fatto vivere il tutto e che il tutto può disperdere con uno sguardo solo. Egli è l’integra forza, la saggezza, il gaudio. Noi altro non siamo che l’ombra ch’egli getta su noi, e l’adoriamo per l’infinita grazia d’averci concesso d’essere ombra del suo splendore! L’eterna idea s’è fatta corpo, la creazione è ormai compiuta. E il Signore attende da tutto ciò che per lui vive l’esaltazione degna. IL SIGNORE Sì, la grande opera è compiuta. Il creatore riposa, gli universi si muovono. E gireranno sui loro perni per milioni d’anni avanti che un solo raggio sia sviato. Su, dunque, geni tutelari degli astri, su! Avviate nell’infinito il vortice senza fine, ed io gioisca nel veder roteare ai miei piedi i mondi. <I GENI TUTELARI DEGLI ASTRI> (corrono, e fanno roteare globi di più grandezze, singoli o a coppie, comete e nebulose pur esse diverse nell’entità misurabile e nel colore, il tutto con veloce transito accosto al trono. Sommessa musica nelle sublimi sfere.) CORO DEGLI ANGELI Come superbo del suo gran risplendere passa quel fiammante globo! E dona la sua luce, senza che se n’avveda, a un esiguo grappolo di stelle. Una di esse, per il debole lucore che riceve, la crederesti piuttosto una fioca fiammella; invece, è un immenso mondo popolato di milioni di vite . Ecco due globi che paiono lottare l’uno contro l’altro: ora si avvicinano, ora si respingono… E l’alterna vicenda è per essi la mirabile guida perché sia esatta la loro orbita nei celesti spazi. E un’altra sfera s’avventa giù con fragore di tuono. Trema l’animo nel vederla allontanarsi colma di rombo; eppure vivono in essa, in dolce pace, innumerabili creature felici! E quanto è modesta quella che un giorno diventerà la stella dell’amore… Oh, sia sempre su lei una benigna mano protettrice per la consolazione in eterno del genere umano! Ecco: laggiù c’è il sorgere di nuovi mondi, quaggiù il sepolcrale buio dei mondi morti… Conforto, gli uni, agli scorati; monito, gli altri, ai vanitosi. Come per voler turbare l’ordine arcano, s’appressa la spaventosa forma di una cometa… Ma tosto che il verbo del Signore si fa intendere, la sua corsa obliqua si rifà armoniosa. E ora vieni, tu, diletto giovane spirito, col tuo alterno imbrunire e risplendere, col tuo ammantarti or di bianco or di verde… Che l’alto cielo ti benedica! Vieni innanzi sicuro, non cedere mai allo sgomento! Nei tuoi brevi limiti si porranno in lotta idee di trasfiguratrice potenza. E il bello e l’orrido e il riso e il pianto in te si susseguiranno tal quale la primavera e l’inverno; e la luce e l’ombra appariranno come l’alternanza della gioia e della collera del Signore. (Qui, terminato il loro compito, i geni tutelari degli astri scompaiono.) L’ARCANGELO GABRIELE A te, che hai circoscritto l’infinito creando in esso la materia; a te che con una sola parola hai generato l’immensità della distesa e della lontananza: osanna a te, o Idea! (S’inginocchia.) L’ARCANGELO MICHELE A te, che unisci il perpetuo mutevole al tutto immutabile, creando insieme il tempo che scorre e l’infinito eterno, i singoli individui e le generazioni: osanna a te, o Forza! (S’inginocchia.)

description

Madach - Umana Tragedia

Transcript of Madach - Umana Tragedia

LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)

PRIMO QUADRONEI CIELI. IL SIGNORE, CIRCONDATO DAUEROLA, SUL TRONO. UNA SCHIERA DI ANGELI, IN GINOCCHIO. PRESSO IL TRONO, IN PIEDI, I QUATTRO ARCANGELI. IMMENSO FULGORECORO DEGLI ANGELI

Gloria nellalto al Dio nostro: esaltino la terra e il vasto cielo quegli che con una sua parola ha fatto vivere il tutto e che il tutto pu disperdere con uno sguardo solo. Egli lintegra forza, la saggezza, il gaudio. Noi altro non siamo che lombra chegli getta su noi, e ladoriamo per linfinita grazia daverci concesso dessere ombra del suo splendore! Leterna idea s fatta corpo, la creazione ormai compiuta. E il Signore attende da tutto ci che per lui vive lesaltazione degna.IL SIGNORE

S, la grande opera compiuta. Il creatore riposa, gli universi si muovono. E gireranno sui loro perni per milioni danni avanti che un solo raggio sia sviato. Su, dunque, geni tutelari degli astri, su! Avviate nellinfinito il vortice senza fine, ed io gioisca nel veder roteare ai miei piedi i mondi.(corrono, e fanno roteare globi di pi grandezze, singoli o a coppie, comete e nebulose pur esse diverse nellentit misurabile e nel colore, il tutto con veloce transito accosto al trono. Sommessa musica nelle sublimi sfere.)CORO DEGLI ANGELICome superbo del suo gran risplendere passa quel fiammante globo! E dona la sua luce, senza che se navveda, a un esiguo grappolo di stelle. Una di esse, per il debole lucore che riceve, la crederesti piuttosto una fioca fiammella; invece, un immenso mondo popolato di milioni di vite . Ecco due globi che paiono lottare luno contro laltro: ora si avvicinano, ora si respingono E lalterna vicenda per essi la mirabile guida perch sia esatta la loro orbita nei celesti spazi. E unaltra sfera savventa gi con fragore di tuono. Trema lanimo nel vederla allontanarsi colma di rombo; eppure vivono in essa, in dolce pace, innumerabili creature felici! E quanto modesta quella che un giorno diventer la stella dellamore Oh, sia sempre su lei una benigna mano protettrice per la consolazione in eterno del genere umano! Ecco: laggi c il sorgere di nuovi mondi, quaggi il sepolcrale buio dei mondi morti Conforto, gli uni, agli scorati; monito, gli altri, ai vanitosi. Come per voler turbare lordine arcano, sappressa la spaventosa forma di una cometa Ma tosto che il verbo del Signore si fa intendere, la sua corsa obliqua si rif armoniosa. E ora vieni, tu, diletto giovane spirito, col tuo alterno imbrunire e risplendere, col tuo ammantarti or di bianco or di verde Che lalto cielo ti benedica! Vieni innanzi sicuro, non cedere mai allo sgomento! Nei tuoi brevi limiti si porranno in lotta idee di trasfiguratrice potenza. E il bello e lorrido e il riso e il pianto in te si susseguiranno tal quale la primavera e linverno; e la luce e lombra appariranno come lalternanza della gioia e della collera del Signore. (Qui, terminato il loro compito, i geni tutelari degli astri scompaiono.)LARCANGELO GABRIELEA te, che hai circoscritto linfinito creando in esso la materia; a te che con una sola parola hai generato limmensit della distesa e della lontananza: osanna a te, o Idea! (Singinocchia.)LARCANGELO MICHELEA te, che unisci il perpetuo mutevole al tutto immutabile, creando insieme il tempo che scorre e linfinito eterno, i singoli individui e le generazioni: osanna a te, o Forza! (Singinocchia.)file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach1.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)LARCANGELO RAFFAELEA te, che spargi la beatitudine donando alle creature la coscienza della tua saggezza per cui luniverso intero sillumina: osanna a te, o Bont! (Singinocchia. Pausa.)IL SIGNOREE tu Lucifero, taci, immobile e presuntuoso? Non trovi, tu, alcuna parola desultanza? O forse non c nulla che ti piaccia in ci che io ho creato?LUCIFEROE che cosa dovrebbe piacermi? Dovrebbe piacermi che con un po di materie dotate di varie peculiarit quali forse, prima del loro manifestarsi, neppure tu supponevi, e che in ogni modo non avresti pi avuto animo di mutare, hai messo insieme alla rinfusa una quantit di sfere grandi e piccole, che si attirano, si incalzano, si respingono? Io dico che se anche la materia sveglier la coscienza in qualche verme, a lungo andare la coscienza andr smarrita, si estinguer del tutto, fino a lasciar dietro di s una inutile impassibile scoria roteante. Luomo, poi, il giorno in cui carpir questo tuo segreto, sadoperer a giungere al tuo stesso risultato con i suoi alambicchi. Sei tu che hai ammesso luomo nella tua grande fucina; e cos dovrai tollerare che si metta ciabattando a preparare intrugli, e per di pi perdonargli se farnetica di sentirsi anchesso un dio. E se alla fine, maldestro, guaster irrimediabilmente ogni cosa, ti adirerai con stizza del tutto vana perch, che altro puoi aspettarti da un dilettante? E, in definitiva, che scopo ha questa creazione? Hai composto un inno per la tua gloria, e lo hai immesso in uno strumento di incerta risonanza e non ti annoi a sentir suonare sempre e poi sempre il medesimo ritornello? degno effettivamente di un vegliardo pari tuo questo gioco che pu attrarre al pi il cuore di un fanciullo? Un gioco in cui una piccola scintilla sprizza nel fango ed imita il Signore, senza sapere che del Signore limmagine svisata e non affatto limmagine vera. Un gioco in cui destino e libert si perseguitano a vicenda anzich comporsi in armonia.IL SIGNOREA me dovuta la venerazione, non la critica vana!LUCIFEROE io altro non posso darti che ci di cui son fatto (addita gli angeli.) Ti loda gi abbastanza quella schiera sottomessa e daltronde conviene chessa ti esalti. Per questo lhai creata, come la luce crea lombra, Ma io esisto fin dalleternit.IL SIGNOREAh, impudente! Non sei nato anche tu dalla materia? Doverano mai, prima, il tuo regno e la tua forza?LUCIFERO una domanda, questa, che anchio potrei farti, uguale.IL SIGNOREDallinfinito del tempo gi viveva in me, concepito, il tutto che ora qui splende.LUCIFEROE nou hai sentito il vuoto che saggirava intorno alle tue idee? Il vuoto chera ostacolo alla vita, cos che, infatti, sei stato costretto a creare? Io, io Lucifero, ero quellimpedimento. Io, che sono leterno spirito della negazione. Mi hai vinto, perch io non posso che soccombere nella lotta. Cadere sempre il mio destino; ma per risorgere di volta in volta con forza rinnovellata. Tu desti una forma alla materia, ma io non smisi mai di guadagnare spazio. E accanto alla vita ora la morte, accanto alla felicit lo scoramento, lombra accanto allafile:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach1.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)luce; e il dubbio sguita la speranza. Ecco, vedi: io sono dove tu sei: dappertutto. Sicch ti conosco bene. E conoscendoti bene dovrei in pi piegar la fronte per riverirti?IL SIGNOREVia da me, spirito ribelle, via! Potrei annientarti, ma non voglio. Per ti dico che relegato di l da ogni legame spirituale, estraneo odioso dovunque tu sia, lotterai sempre fra la scoria. Ti accompagner nella implacata solitudine lossessivo pensiero di scuotere inutilmente la tua pesante catena terrestre: perch vana la tua battaglia contro il Signore!LUCIFERONo: non puoi respingermi da te con tanta facilit, come strumento diventato superfluo. Fu dentrambi la creazione, e ora pretendo la mia parte.IL SIGNORE (con ironia)Sia come tu vuoi. Volgi lo sguardo gi sulla terra. Fra gli alberi dellEden, proprio nel mezzo ve n due altissimi chio ora maledico: quelli son tuoi.LUCIFEROS, sei gran Signore, ma misuri con mani avare. Tuttavia, a me basta un palmo di terra: perch vi metta piede la mia negazione. Da l rovescer il tuo mondo. (Si avvia.)CORO DEGLI ANGELIVia, via dal cospetto di Dio, maledetto! E osanna a te, Signore, datore della Legge.file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach1.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)SECONDO QUADRONEL PARADISO TERRESTRE. AL CENTRO LALBERO DEL SAPERE E LALBERO DELLA VITA ETERNA, VENGONO INNANZI ADAMO ED EVA ACCOMPAGNATI DA VARI ANIMALI DI MITE DOMESTICHEZZA. DA UNO SQUARCIO DEL CIELO, SIMILE A UNA GRANDE PORTA APERTA, IRROMPE IL FULGORE DELLA LUCE, GLORIA INESAUSTA DEL SIGNORE, GIUNGE IL SOMMESSO ARMONIOSO CORO DEGLI ANGELI. GIORNO DI GRAN SOLEEVAVivere! Ah, che cosa dolce e bella!ADAMOE aver tutto per noi!EVAE sentirsi protetti, e altro noi non dovere che parole di gratitudine a chi ci dona questa grande gioia.ADAMOVedo fin dora che per te la soggezione regola di vita. Ho sete, Eva. Guarda come ammiccano allettanti verso di noi quei frutti.EVANe colgo uno.LA VOCE DEL SIGNOREFermati! Fermati! Tutta la terra tua, Adamo: ma quei due alberi devi evitarli. Un altro spirito domina nei loro frutti seducenti, e chi li assaggia muore. Vedi? Laggi dove rosseggiano i filari delluva una dolce ombra si offre alla tua quiete, se ti assale larsura di questo acceso meriggio.ADAMOStrano divieto Tuttavia, sembra assai severoEVAPerch mai questi due alberi sono pi belli degli altri? E perch la proibizione proprio per essi?ADAMOPerch Ma ti chiedi forse perch azzurro il cielo e perch verde il bosco? cos, e tanto basta. Ubbidiamo al divieto. Sguimi, Eva. (Vanno a sedersi dove il frascame fa ombra.)EVAPosa il capo sul mio petto, Adamo. Con la mano mover laria per darti refrigerio di frescura.(Una gran folata di vento, e Lucifero, non visto dai due, appare tra le fronde.) ADAMOChe mai questo, donna? Non mi accadde ancora di sentire una cosa simile Come se una estranea forza ostile si fosse scagliata contro di noi.EVAIo tremo. Anche le celesti armonie non si odono pi.file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach2.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)ADAMOPer, qui sul tuo petto, a me sembra di udirle ancora.EVAAnchio, se si offusca quellalto raggio di gloria, subito lo ritrovo ne tuoi occhi, Adamo. E dove altrimenti potrei trovarlo se non in te, io che fui chiamata alla vita dal tuo caldo desiderio? Cos come il sublime disco solare per non essere solo nelluniverso si specchia sullacqua e gioca con essa, pien di giubilo davere in lei una compagna, scordando magnanimo che quella soltanto un povero riflesso del suo fuoco ardente, destinato a sparire assieme a lui, col tramontare di lui.ADAMONon parlare cos. Eva, chio sento darrossire. Che importa aver voce se non c chi la intende? Che sarebbe un raggio se un colore non lo ravvivasse? E che sarei io stesso se, come in una eco o come in un fiore, non si spandesse in te ogni volta pi bello lessere mio, fino a condurmi allamore di me stesso?LUCIFEROMa perch sto ad ascoltare queste sdolcinature? Meglio se risolvo dandarmene: c pericolo altrimenti che la mia fredda ragione finisca per invidiare quelle puerili sentimentalit. E grande sarebbe allora la mia vergogna. (Un fringuello prende a cinguettare da un ramo vicino.)EVASenti, Adamo? E dimmi: comprendi il canto damore di quella giubilante creatura?ADAMOAscoltavo or ora il mormorio del ruscello un canto uguale.EVAQuale meravigliosa armonia mai questa! Voci dissimili, ma il senso sempre uno solo.LUCIFEROMa perch indugio ancora? Ors, allopera! Ho pur giurato la loro perdizione, e sia dunque cos Tuttavia, mi sento sullorlo del dubbio. Mi chiedo se non lotto invano contro di loro con le armi ingannevoli ed allettanti del sapere e dellambizione. Essi hanno come riparo, per far s che il cuore non ceda e ritrovi vigore nelle cadute, il sentimento. Ma perch mi arrovella? Solo chi osa vince! (Una folata di vento, come la prima.) (compare davanti alla coppia atterrita, con una risata, mentre la gran luce sinfosca)Che state sognando? (Ad Eva che sta per sfuggire) Fermati, vezzosa creatura. Concedi anche a me di ammirarti per un attimo! (Eva si ferma e a mano a mano si rinfranca.) (a parte)Questa la vanit che vedremo rinnovarsi per milioni e milioni di volte (Forte, alluomo) E tu, Adamo, hai paura?ADAMOPaura di te, miserabile forma?LUCIFERO(a parte) Davvero un degno prototipo dellorgoglioso genere umanofile:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach2.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)(Ad alta voce) Ti saluto, spirituale fratello!ADAMOMa chi sei, tu? E dimmi: vieni dagli sprofondi o dalle altezze?LUCIFEROCome vuoi: per me uguale.ADAMONon sapevo che altri esseri umani esistessero, in pi di noi.LUCIFEROEh, molte e molte altre cose esistono, che tu non sai e che non potrai sapere. Credi forse che quel buon vecchio ti abbia creato dalla polvere per poi spartire con te il mondo? A te il compito di lodarlo perch lui ti sostenta. Ti dice: Prendi questo e non aver timore di questaltro. Ti protegge e ti guida come si fa con una pecora. Non hai neppur bisogno di riffettere, di conoscere.ADAMODi conoscere? E non conosco io gi, poich lo sento, il benefico raggio del sole? E non sono gi in me la dolcezza dellesistere e linfinita grazia del Signore che ha fatto di me il padrone di questa terra?LUCIFEROTale probabilmente si ritiene anche il minuscolo verme che intacca il frutto prima che tu lo mangi: e anche laquila che piomba sul fringuello. Che cos che ti fa pi nobile di loro? Riluce in te soltanto una scintilla, atomo duna forza infinita: lo stesso del trascorrere duna spuma di ruscello che brilla un attimo prima di cadere sperduta nel fondo grigio dellalveo comune. Forse, s, un qualcosa che ora dorme inconsapevole nel tuo cuore potrebbe emanciparti e consentirti la forza di scegliere fra il bene e il male, disponendo cos del tuo destino, sciolto da colui che ti protegge. E questo qualcosa il pensiero. Ma forse, come il verme nello strame, preferisci vegetare nel molle cerchio che ti serra e condurre nellignoranza la tua vita. Assai comodo acquietarsi in una fede. Faticoso, invece, ma nobile, reggersi da s.ADAMODici cose troppo grandi; che mi stordiscono.EVACose nuove e belle; che mi entusiasmano.LUCIFEROPer il sapere non basta a realizzare le opere meravigliose. Ci vuole anche limmortalit. Che cosa pu esser compiuto, infatti, nei limiti duna sola vita tanto breve? Questi due alberi celano i due beni supremi: e proprio questi ti sono vietati dal tuo creatore. Ma se tu assaggi i frutti delluno saprai tutto ci che sa il tuo Dio, e se cogli i frutti dellaltro avrai leterna giovinezza.EVADavvero spietato il nostro creatore!ADAMOMa se cinganni? (Torna a ravvivarsi un po la luce del cielo.)CORO CELESTEGuai a te, o terra: sei tentata dalla negazione primordiale.file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach2.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)LA VOCE DEL SIGNOREAttento, uomo, attento!ADAMOChe voce , daccapo, questa?LUCIFERO il vento che scuote i rami Aiutatemi, elementi, a far vostro luomo. (Folate e folate di vento. Di nuovo sinfosca la luce.) Questi due alberi sono miei!ADAMOChi sei, dunque? Non sembri diverso da noi.LUCIFEROGuarda lass laquila che rotea fra le nubi, guarda qui sotto la talpa che scava nel terriccio. Ben dissimile il loro orizzonte. Il mondo degli spiriti si trova di l del cerchio del tuo sguardo, e cos tu credi luomo la creatura di pi alta elezione. Ma anche per il cane un cane rappresenta lideale pi alto, e crede di onorarti scegliendoti per compagno. E allo stesso modo che tu invece lo disprezzi e gli stai sopra a segnarne il destino, che puoi renderglielo benigno o tristo, cos noi, partecipi superbi del mondo degli spiriti, stiamo su voi con uguale alterezza.ADAMOSaresti tu, allora, uno di quegli spiriti?LUCIFEROS; e il pi forte tra i forti. Stavo sul trono dappresso al Signore, col diritto daver per me una parte del suo serto di gloria.ADAMOCome mai non sei rimasto nel raggiare dei cieli? Perch sei disceso qui, in questo mondo di polvere?LUCIFEROOrmai ero stanco di sentirmi al secondo posto. Mi noiava la monotonia di quellesistere nel mai smesso ritmo uguale di quel celeste coro di voci fanciullesche che tutto loda e nulla disapprova. Per me si conviene piuttosto la lotta; ambisco il contrasto che crea forze sempre nuove, slancio di mondi nuovi dove lanima saccresce e dove pu seguirmi solo chi possegga ardimento.ADAMODio ha detto che ci punir se seguiamo altra via che non sia quella segnata da lui.EVAPerch dovrebbe punirci? Se ha tracciato la via per la quale vuole che si vada, ci ha creati al tempo stesso tali che tendenze perverse non ci sviino. Perch mai ci avrebbe posti sullorlo dun abisso, preda delle vertigini, cos votandoci alla dannazione? Se poi il peccato nei suoi disegni, come il turbinare della tempesta a lato dei giorni sereni, chi potr mai asserire che la tempesta col suo rombare pi colpevole del sole che, scaldandoci, tien desta la vita?LUCIFEROEcco: gi c il primo filosofo! Ne verr dopo di te, mia leggiadra sorella, una schiera lunga lunga che in milioni di modi sarroveller sullo stesso tema. Molti impazziranno, altri indietreggeranno, nessuno toccher lapprodo. Dunque, smettete questi ragionamenti. Ogni cosa si mostra in cos tanti aspetti che se uno volessefile:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach2.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)considerarli tutti non solo non arriverebbe mai a una conclusione, ma, peggio, finirebbe per saperne meno di prima. Il ragionamento sottintende la morte dellazione.EVAAllora io colgo uno di quei frutti.ADAMONo: il Signore li ha maledetti (Poich Lucifero ride, Adamo prorompe:) Ebbene, fai pure donna. Cogli, e avvenga quel che vuole avvenire. Intanto acquisteremo la stessa sapienza di Dio. (Prima Eva e poi Adamo assaggiano il frutto del sapere.)EVAE poi, la giovinezza eterna.LUCIFEROQui, venite qui. Lalbero dellimmortalit questo Spicciatevi! (Sospinge i due verso il secondo albero. Ma un Cherubino si para loro davanti, con in mano la spada fiammeggiante.)IL CHERUBINOPeccatori, indietro!LA VOCE DEL SIGNOREAdamo, Adamo, mhai abbandonato: e tabbandono anchio. Ora vedrai, rimasto solo, ci di cui sei capace.EVAAh, siamo perduti!LUCIFEROGi vi scoraggiate?ADAMONon pensarlo! solo il brivido del risveglio. Via di qua, mia donna. Dobbiamo andare; dovunque si sia portati! Via! Ormai straniero per noi, e squallido, questo luogo.CORO CELESTEPiangete lacrime fraterne. Ha vinto la menzogna: e la terra perduta.file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach2.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)TERZO QUADROPAESAGGIO AMENO, CON PALME, FUORI DEL PARADISO TERRESTRE. UNA PICCOLA ROZZA CAPANNA DI LEGNO. ADAMO STA CONFICCANDO DEI PALI NEL TERRENO PERCH SERVANO DI RECINTO. DA PARTE SUA, EVA ASSESTA UN PERGOLATO. PRESENTE ANCHE LUCIFEROADAMOQuesto spiazzo mio: sar esso la mia dimora, in cambio delluniverso. E lo difender dagli animali protervi e lo costringer a darmi i suoi frutti.EVAEd io far s che questa pergolato sia uguale a quello che avevamo prima, onde a noi torni lincanto dellEden perduto.LUCIFEROQuali grandi parole, le vostre! La famiglia e la propriet: perni propulsori del mondo, cagione di ogni letizia e di ogni pena. Questi due concetti si dilateranno continuamente e diventeranno la patria e lindustria, generatrici di grandi e provvide cose, ed insieme divoratrici dei loro stessi figli.ADAMOParli enigmaticamente. Tu mi hai promesso il sapere ed io per acquistarlo ho rinunciato ai piaceri dellistinto accettando la lotta pur di esser grande. E qual il risultato?LUCIFERONon lo senti?ADAMOSento che come Dio mi ha abbandonato gettandomi nella solitudine con le mani vuote, anchio ho abbandonato lui. E ora sono il dio di me stesso, e ci che nella lotta ottengo meritatamente mio. In questo risiedono la mia forza e il mio orgoglio.LUCIFERO (a parte)Presuntuoso fantoccio, ora ti ridi del cielo. Ma vorr vederti il cuore non appena nel cielo vi sia il guizzo dei lampi.EVAQuanto a me, il mio orgoglio riposto nel fatto che sar la madre del genere umano.LUCIFERO (ancora a parte)Magnifico ideale quello che riempie il cuore della donna: eternare la miseria del peccato!ADAMODi che dovrei gratitudine a Dio? Del mio semplice esistere? Ma questa vita, se pur metta conto di portarne il peso, non che la resultante del mio travaglio. Il piacere dun sorso dacqua devo pagarlo col tormento dellarsura; il miele di un bacio ha per prezzo labbattimento che lo segue. Tuttavia, per essere sciolto da ogni vincolo di soggezione e trovarmi libero di creare e anche di distruggere la mia sorte, e con la sorte quantaltro scaturisce dai miei progetti, dico che forse non avrei avuto neppur bisogno del tuo aiuto: sarebbero bastate le mie sole forze. Tu non mi hai liberato dallopprimente viluppo che costringe il mio corpo a strisciare sulla polvere della terra. E sento che la mia anima fiera fermata da un qualcosa di cui non so il nome. Un qualcosa che forse sottile come un capello, e di ci dunque maggiormente mi vergogno. Vedi? Se mi slancio in alto, ilfile:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach3.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)mio corpo ricade; se spio i segreti delle lontananze, locchio e lorecchio si rifiutano di servirmi; e se la fantasia ascende, la fame mi costringe subitamente a ridiscendere, meschino, sulla materia calpestata.LUCIFEROQuel qualcosa che ti lega pi forte di me.ADAMOAh, s? Allora sei uno spirito ben debole se quellinvisibile ragnatela, quel niente di cui, a milioni, gli esseri neppur saccorgono, dibattendovisi con la credulit desser liberi, fatta eccezione per pochi spiriti superiori, se quel niente, ripeto, pu contendere con te.LUCIFEROSolo quel niente pu contendere con me: perch anchesso uno spirito. E tu certo credi che, in quanto agisce di nascosto e in silenzio, esso non sia forte. Errore. Quegli che pu creare un mondo e pu anche distruggerlo, si ravvolge nellombra: perch la sua vista darebbe le vertigini. Solo ci che fa luomo, la cui vita fuggitiva, risplende e fa chiasso.ADAMOLascia dunque chio assista almeno per un istante allopera sovrumana. Sai che il mio petto racchiude forza bastevole. Vorrei vedere in qual modo essa agirebbe su me: che sono libero e saldo.LUCIFEROSono: che parola insensata! Fosti e sarai. Eterno divenire ed eterno perire: cos ogni vita. Guarda invece attorno: e cerca di vedere con gli occhi dello spirito.ADAMO(Tutto quello a cui accenna si andr facendo di mano in mano visible.) Quale mai onda quella intorno a me che sale incessante verso lalto e si sdoppia e savventa precipite verso i poli con voce duragano?LUCIFERO il calore che porta vita alle plaghe ghiacciate.ADAMOE questi due flutti di fiamma che mi corrono accanto rombando, e m fatica non lasciarmi trascinare mentre ne sento tuttavia leffetto vivificante al pari dunebbrezza, che cosa sono?LUCIFEROLa forza magnetica.ADAMOSotto di me la terra trema. Quel che io ho finora ritenuto compatto e informe diventato materia in ebollizione: che lotta, irresistibile, per esistere, e per darsi una forma, laggi come cristallo, quaggi come germoglio Oh, in mezzo a questo caos, dove se nandr la mia individualit? Che ne sar del mio corpo in cui, stolto, tanto fidai, credendolo saldo, per realizzare i miei grandi progetti, cresciuti nella mia grande ambizione? Fanciullo viziato, che in me ora sussisti per darmi gioie e dolori parimente, altro non sarai che una manciata di polvere; e ci che ti animava diventer acqua ed aria senza peso. Lacceso colore della gioiosa vita vaporer sperso come nuvola. Ogni mia parola e ogni idea del mio cervello consumeranno or questa or quellaltra parte del mio essere. Arder. Ed il fuoco vorace sar forse attizzato da un misterioso spirito che vorr scaldarsi durante il mio incenerimento Via da me, visioni che mi conducete alla follia! Come lottare contro centinaia di elementi, sapendosi abbandonati? una tortura orrenda! Perch respinsi la provvidenza? Il mio istinto laveva avvertita senza per apprezzarla. Adesso la mia ragione la vorrebbe ma ormai tutto inutile, inutile.file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach3.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)EVADici giusto, Adamo. Sento anchio come te Quando lotti con le belve o quando io mi sento stanca del lavoro nel nostro giardino, se getto uno sguardo nel mondo n in cielo n in terra mi appare un sol viso fraterno ed amico; nessuno che incoraggi e protegga. Ah, non era cos una volta, nel tempo felice.LUCIFERO (beffardo)Ma se avete anime cos miserine che vi prendono i brividi freddi se non c una mano che vi sostiene; se avete tanto bisogno di star sottomessi, vuol dire che evocher per voi un dio ben pi pietoso che non laspro vecchio: lo spirito della terra. Lo conosco: fa parte del coro celeste: un fanciullo bello e modesto Su, spirito, appari: invano resisteresti: ti chiama, e chi altri loserebbe?, la primordiale negazione! (Dalla terra si sprigionano fiamme; una nuvola nera e densa si forma - solcata dallarcobaleno - che terribilmente romba.)LUCIFERO (arretrando)Chi sei tu, visione paurosa? Non ho chiamato te. Il genio tutelare della terra ha sembianze di mansuetudine.LA VOCE DELLO SPIRITO DELLA TERRAQuegli che nel coro celeste ti appare mansueto, nella sfera sua propria invece forte ed infinito. Son qui perch m fatto obbligo di ubbidire se uno spirito chiama. Per, ricordati: altro levocarmi, altro il dominarmi. Se assumessi il mio vero aspetto, quei due poveri vermi sarebbero annientati, e tu stesso schianteresti a terra.LUCIFEROAllora dimmi come potr avvicinarsi, a te cos fiero, luomo che vuole accettarti per suo dio.LA VOCE DELLO SPIRITO DELLA TERRAMi trover commisto allacqua, sparso nel nembo, steso sui prati: dappertutto dovegli guardi con forte desiderio e con elevato pensiero. (Scompare.) (Leggiadre ninfe popolano i boschetti e le fontane.)EVAGuarda questi gentili volti fraterni! Guarda con quanta grazia ci salutano. Non siamo pi soli e abbandonati. Con loro arrivata la felicit in mezzo a noi. Ci conforteranno nel dolore, ci consiglieranno per il meglio nei nostri dubbi.LUCIFEROCerto, migliori consiglieri non potevate avere di queste leggiadre figurazioni, voi che nel chiedere gi sapete ci che volete: la loro risposta corrisponde sempre al vostro desiderio. Guardano sorridendo i cuori ignari, e con sembiante di orribile mostro quelli che disperano. Vi appariranno in cento forme, mutevoli sempre: ombra fresca al filosofo indagatore, ideale perpetuo dei sempre giovani cuoriADAMOChe significa questa rutilante fantasmagoria che mi si svolge davanti? Io non la capisco. Per me, essa un aggiuntivo mistero. Non tenermi pi a bada, Lucifero. Fa chio sappia tutto, cos come hai promesso.LUCIFERO (a parte)Un giorno ti sar amaro questo sapere Rimpiangerai la tua ignoranza. (A voce alta) Abbi pazienza. Sai pure che anche un solo attimo di gioia devi meritarlo con la lotta. Navrai di cose da imparare, navrai di delusioni da subire prima di capire tutto.ADAMOfile:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach3.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian) facile, a te, parlare di pazienza: ti davanti leternit. Ma io non ho potuto mangiare i frutti della vita. La mia esistenza, perch tanto breve, mi sprona ad affrettarmi.LUCIFEROTutto ci che vive, lalbero secolare come linsetto effimero, vive ugualmente a lungo. Vive, gioisce, ama, e soccombe quando, compiuta la sua giornata, ha soddisfatto i suoi desideri. Non il tempo che cammina: siamo noi che cambiamo; e un secolo e un giorno sono suppergi la stessa cosa. Non temere: anche tu raggiungerai il tuo fine. Per non devi credere che in questo corpo di fango sia racchiusa lessenza umana. Hai visto le formiche e le api? A migliaia e migliaia le operaie vanno e vengono stupidamente, sincalzano alla cieca, si smarriscono, scompaiono. Ma la totalit vive come un unico individuo imperituro, e lavora con fermezza per realizzare il piano prestabilito. Finch non venga la fine estrema per cui anche il tutto perisce. Lo stesso per il tuo corpo: che si dissolver in polvere. Ma risorgerai in cento forme, senza che nulla tu debba ricominciare. I peccati li sconterai nel tuo figliolo. Continuer in lui persino la tua gotta. E ci che avrai provato e sentito ed appreso rimarr tuo per milioni di anni.ADAMOCi pu forse consolare un vegliardo. Ma il mio cuore giovane anela a ben altro. Anela ad unocchiata nel futuro: fa dunque che veda perch devo lotfare e quel che dovr sofirire.EVAAnchio vorrei vedere se in queste tante tramutazioni non perisca o diminuisca la mia grazia.LUCIFEROE sia. Chiamo su voi un incantesimo per il quale vedrete lavvenire fino al suo termine negli aspetti fuggevoli del sogno. Ma se quel termine poi vi apparir come inutile, e troppo ardua la lotta che vi aspetta, non lasciatevi abbattere: non disertate la lotta. Vi dar un breve raggio del cielo, e per esso crederete che tutto quanto avrete visto non fu che visione menzognera Quel lieve raggio la speranza! (Intanto conduce Adamo ed Eva nella capanna: dove i due saddormentano.)file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach3.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)QUARTO QUADROIN EGITTO. DAVANTI SAPRE UN PORTICO. ADAMO, NELLASPETTO DI UN GIOVANE FARAONE, SIEDE SUL TRONO. GLI ACCANTO, IN VESTE DI SUO MINISTRO, LUCIFERO. A RISPETTOSA DISTANZA, UNO SPLENDIDO CORTEGGIO. NELLO SFONDO, SCHIAVI LAVORANO ALLA COSTRUZIONE DI UNA PIRAMIDE, SORVEGLIATI DA GUARDIANI LE CUI FRUSTE SONO GARANZIA DI RIGOROSA DISCIPLINA. GIORNO CHIAROLUCIFEROMaest, il tuo popolo, che darebbe felice il suo sangue per te, ti domanda ansioso quale sia mai langustia che non lascia riposare sui cuscini del trono il gran Faraone. Perch eludi le gioie del giorno e i sogni arridenti della notte e non affidi la cura dei tuoi grandi progetti allo schiavo cui un tal compito spetta, quando gi tua ogni gloria del mondo, e cos il potere e quanti sono i piaceri a disposizione delluomo? Ti appartengono gli immensi tesori di cento province; per te saprono i calici dei pi fragranti fiori, per te maturano i pi dolci frutti Verso di te sospirano i cuori di migliaia di donne: la bionda bellezza dagli occhi languidi, vagheggiata immagine della gentilezza e del delicato sentire, ugualmente che la belt della bruna dagli occhi incendiati di ardore e dalle anelanti labbra; tutte, tutte sono tue. La loro sorte dipende dal tuo capriccio. Esse sanno che la loro missione si compie sol con lallietare un tuo momentoADAMONiente di ci mi attira, perch mi offerto come obbligato tributo. Mi giunge senza chio debba lottare e dunque non ho ragione di compiacermene. Osserva invece lopera che sto innalzando: credo daver trovato, con essa, la strada pi giusta per arrivare alla vera grandezza. tale opera che la natura medesima non potr non piegarsi ad ammirarla: essa far vivere il mio nome nei millenni. N terremoti n uragani riusciranno mai ad abbatterla. Ormai luomo pi forte di Dio.LUCIFEROSii sincero, Faraone: una mano sul cuore e dimmi se sei davvero felice in questo tuo miraggio.ADAMONo. Sento lo stesso un vuoto, un vuoto indicibile Ma non importa. Io non vado in cerca della felicit, bens della gloria. E la gloria mi davanti. Mi basta che la folla non savveda del mio tormento. Compiangendomi, cesserebbe di adorarmi.LUCIFEROMa se un giorno taccorgessi che la gloria un luminello tanto vano quanto stolto?ADAMONon possibile.LUCIFEROTuttavia, se fosse cos?ADAMONe morrei, maledicendo il mondo del futuro.LUCIFEROAnche se convinto, non ne morirai. Viceversa, ricomincerai daccapo, con lo stesso risultato di prima. (I guardiani percuotono con tale violenza uno degli schiavi che questi, urlando di dolore, irrompe, inseguito, nel portico, e si accascia ai piedi del trono.)file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach4.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)LO SCHIAVOAiuto, mio signore! (Eva, nellaspetto di moglie dello schiavo, esce dalla schiera dei lavoranti e si getta sul marito, con un grido dambascia.)EVAInutilmente lo supplichi. Chi non soffre non capisce il patire altrui. La voce del dolore si abbatte troppo in basso per un trono cos alto. Chiama me, piuttosto. Ti far scudo e quei colpi cadranno sul mio corpo.ADAMO(ai guardiani che, avventandosi, vorrebbero trascinare via lo schiavo e la moglie) Lasciateli. E andatevene. (I guardiani sallontanano.) Quale ignoto sentimento minvade lanima? E chi questa donna? Che magia in lei da incatenare a s il grande Faraone mentre essa si contorce tutta nella polvere? (Si alza.)LUCIFERONiente pi che uno dei tanti fili coi quali, irridendo, ti avvolge il tuo Signore per costringerti a ricordare di essere non pi che un bruco anche se, presuntuoso, cerchi di levarti a volo come se di gi farfalla. Hai visto or ora quant forte quel filo sottile sottile Sfugge dalle dita, e proprio per questo io non posso strapparlo.ADAMO(scende i gradini del trono) E non tentare neppure. Pi mi serra e pi m gradito.LUCIFEROMa non risponde a dignit che un sovrano, o un sapiente, soffra e gema entro quel filo.ADAMOChe dovrei fare, allora?LUCIFERONullaltro che questo: metterti a negare col tuo sapere lesistenza di quel filo; come daltronde ne ridono la forza e la materia.ADAMOIo non so n deriderlo n negarlo.EVA (allo schiavo)Caro, il sangue scorre Ma lo fermer. Ti fa male?LO SCHIAVOSolo il vivere mi fa male. Ma non pi per molto, ormai.EVANon dir cos. Saresti vissuto invano fino a questi giorni se tu morissi ora che mhai ritrovato.LO SCHIAVOPerch vive lo schiavo? Per portar pietre alla piramide del potente. Poi, messa anche la sua prole sotto lo stesso giogo, muore. Milioni per uno.ADAMOfile:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach4.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)Tremende parole, Lucifero.LUCIFEROParole di uno che delira.ADAMOChe altro ha detto?LUCIFERONon te ne curare, Faraone. Gran cosa davvero, questa di uno schiavo di meno sulla terra!EVAPer te, un numero insignificante; per me, invece, tutto un mondo. (Allo schiavo) Come potr riavere, caro, il tuo amore?LO SCHIAVOIl mio non pi. Dimenticami, mia compagna, per sempre. (Muore.)ADAMOTi accolgo io, donna. Portate via il morto. (Viene sollevata la spoglia.) Ascendi i gradini, donna, fino a me. Il tuo posto sul trono. Siamo tutte due sovrani: io della forza e tu della grazia. Prima o poi dovevamo incontrarci.EVAGran Faraone, so bene ch in te decidere la sorte di una schiava; e non mi oppongo. Solo ti chiedo: lasciami un po di tempo tutto mio, e poi comanda.ADAMONon dir questa parola! Il mio potere, dunque, non va pi in l del mio comando?EVATi basti ora conoscere che il tuo comando non mi d pena. Ma non invidiare al morto le lacrime di questi momenti. Vedi com bello, anche spento? Dio, quanta bellezza, pur nella morte! (Si getta sulla spoglia.)ADAMOMorte e bellezza! Quale contrasto Tanta composta serenit si fa scherno delle nostre mire o un pietoso concedere alle nostre vanit?LUCIFEROLo schiavo liberato dalla morte ti dice a sfida: Ora sono pi forte delle tue catene.ADAMOPace ai morti e gioia a chi vive. Lui non sente pi il tuo pianto, donna, ed io soffro se non ho il tuo sorriso. (La spoglia portata via. E Adamo conduce Eva sul trono.) Al mio fianco, donna! (Si levano lamenti fra gli schiavi. Eva trasale.) Che hai, mio amore?EVAfile:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach4.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)Non senti i gemiti del popolo?ADAMOLi sento, per la prima volta! Ah, non davvero una musica che possa dar piacere. Ma tu non farci caso. Baciami e scordati del mondo. (A Lucifero) Fai tacere quel lamento.LUCIFERONon posso. un diritto del popolo. Lo ha ereditato insieme col giogo. (Si odono daccapo i gemiti. Eva manda un grido. Adamo balza in piedi.)ADAMOTu soffri, donna, e io non so come aiutarti. Il molteplice dolore mi giunge attraverso il tuo cuore per colpirmi a somiglianza di saetta. E ora a me pare che lintero mondo invochi aiuto.EVAAnnientami, Faraone, ma perdonami se il doloroso invocare del tuo popolo mi strazia. So bene di essere la tua schiava e che lo scopo della mia vita di dar gaudio alla tua. Devo dimenticare, lo so, tutto ci che fuori di me: la miseria, la grandezza, i miraggi, quegli che non pi, cos che sia per te il mio sorriso e ardente ti sia la mia bocca. Ma se il popolo, che ha milioni di braccia ed tuttuno, geme sotto la sferza, allora su me, che sono parte di quel corpo, se ne ripercuote uguale la sofferenza.ADAMOE anche su me, nel tuo stesso modo, Milioni per uno. Lha pur detto quegli che non pi.EVAGran Faraone, ora sei triste, per causa mia Scacciami, oppure insegnami ad esser sorda.ADAMOAd ammaestrare tu sei la pi brava. Mhai insegnato a cogliere quei lamenti. Ma ormai non li voglio pi sentire. Sia libero il popolo! Che vale la gloria di un solo essere se ottenuta a prezzo del patire e della morte di milioni di creature nelle quali spira il mio stesso alito umano? Milioni di volte mi saddentrerebbe la sofferenza a petto di una gioia sola.LUCIFEROVaneggi, Faraone. La sorte della folla quella di essere aggiogata alla macina in cui vrtica ogni ordine sociale. Fu creata per questo. Se oggi la liberi, ci che tu perdi non va a suo vantaggio: perch essa andr subito in cerca di un nuovo padrone. Credi forse che lavresti potuta avere al tuo guinzaglio se non sentisse la necessit di un padrone, o se avesse in cuore una sua propria coscienza?ADAMOAllora, se non le pesa il servaggio, perch si lamenta?LUCIFEROSi lamenta, ma non sa precisamente di che cosa. Ogni uomo anela a dominare: ed questo anelito, e non la fratellanza, a spingere la moltitudine sotto la bandiera della libert. Tuttavia, di questo la folla non ha vera coscienza: il suo impulso, unicamente istintivo, rivolto a tutto ci che, apparendole nuovo, spera realizzi i suoi sogni di felicit. Da qui, la negazione nei confronti di quel che gi esiste. Il popolo simile a un mare profondo; e non v luce che possa attraversare lenorme massa dacqua. Essa rimane sempre scura, ad eccezione dellonda che sopravanza. E quellonda, forse, ora, sei tu.ADAMOfile:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach4.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)E come mai proprio io?LUCIFEROTu, o un tuo simile, che, in chiaro di quel certo istinto, riesca, in sembiante di ammirato eroe della libert, a prendere il tuo posto. Con ci, il padrone avr mutato soltanto di nome. E rimane, senza alcun beneficio per il popolo.ADAMOIl tuo contorto ragionamento vorrebbe mostrare che non c via duscitaLUCIFEROInvece una via c. Dai a pochi prescelti delle catene, anelli e altri ninnoli ancora, e di loro: Ecco, vi pongo pi in alto della folla anonima, vi faccio nobili. Ti crederanno, e, subito disprezzando la folla, accetteranno su di s il tuo disprezzo.ADAMONon tentarmi con ingannevoli sofismi. Non voglio pi saperne di schiavi! Siano liberi tutti! Proclama tu stesso questo mio ordine, e fa presto. Affrettati: cos che se mi pentissi, sia gi tardo il pentimento.LUCIFERO (A parte)Vai pure innanzi su tale strada, presuntuoso che credi di percorrerla per tuo volere, mentre invece londa del destino che ti trascina. (Sallontana.)ADAMOQuestopera resti incompiuta. E sia monito, cos come rimane, a chi ambisce a cose troppo grandi; sia limmenso interrogativo dellumana forza e dellumana debolezza. (Clamori di giubilo da poco lontano. Gli schiavi si disperdono. E Lucifero torna.)Esulta, popolo! Davanti a te il grande s inchinato. Ma non credere che tu ve labbia costretto.EVAGioisci anche tu, caro. Che vale la gelida gloria? Essa viscida serpe che striscia fra di noi.ADAMOTuttavia, la gloria bellaEVASe ne stia lontana! Senti? Nessuno geme. Ormai non c pi nulla a turbare la nostra felicit. Che altro desideri se puoi riposare sul mio seno?ADAMOCom limitato il tuo orizzonte, donna! Ma vero: proprio ci attira verso di te il maschio, fiero per sua natura. Il forte spinto ad amare il debole, cos come la madre serra fra le braccia con affetto maggiore il figlio pi inetto.EVAForse, Faraone, gi ti ho noiato con questo mio sciocco discorrere. Perdonami. Non so che farci se non sono sapiente.ADAMOE non devi desiderare di esserlo, mia donna. Di acume ne ho gi io in me quanto basta. Non mi chino sul tuo petto in cerca di forza, di grandezza, di scienza. Tali cose le trovo nei miei libri. Tu non devi che parlare. Chefile:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach4.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)io oda soltanto la tua voce: essa vibra per infiniti raggi nel pi profondo del mio essere. Qualunque cosa ti piaccia dire, m ugualmente cara. Non ci domandiamo perch canta e cos che canta lusignolo quando estasiati ne ascoltiamo i trilli. Sii soltanto un fiore, un gioiello magari inutile ma col vanto essenziale della bellezza. (A Lucifero) Nondimeno, un desiderio incrina la mia gioia. Un desiderio forse insensato Accontentami: fa chio possa dare una sola ardita occhiata nella trama del futuro, onde io veda che cosa rimarr della mia fama fra qualche millennio.LUCIFEROMentre vi baciavate, non hai sentito una lieve brezza sfiorarti il viso e subito svanire? Essa lascia, dove trascorre, una sorta di pulviscolo sottilissimo. In un anno lo strato sar gi simile a una ruga, e in un secolo alto un cubito. Nel corso di pi millenni, poi, esso seppellir le tue piramidi assieme al tuo nome sotto le dune sabbiose. Lo sciacallo ululer nei tuoi giardini ora tanto ameni, e nel deserto andr ramingo un popolo di accattoni e di schiavi. (Ci che Lucifero dice si render visibile di mano in mano.) E tutto questo non per effetto di uragani sconvolgitori e di terremoti pieni di rombo, bens per effetto di quella lieve brezza che ti ha sfiorato e che non cessa mai.ADAMOSpettacolo tremendo!LUCIFERO (con ironia)Non aver paura: sar soltanto il tuo spirito a sperdersi; il corpo rimarr, fatto mummia; per servire al curioso indagare degli studenti Le tue fattezze sfigurate non diranno se tu fosti un re oppure uno schiavo. (D un calcio a una mummia nel frattempo apparsa davanti al trono; e quella ruzzola gi sui rimanenti gradini.)ADAMO (balza in piedi, prorompendo:) Visione terrificante, via insieme con te! Vane mire e stolte ambizioni, via! Non odo che un grido: Milioni per uno!. Debbo dare a questi milioni di creature il loro posto in uno stato libero: altro non possibile. Il singolo sparisca, e rimanga solamente il popolo ch la totalit dei singoli. EVAE lascerai anche me, il tuo amore?ADAMOTe, il trono, tutto. Guidami, Lucifero, guidami incontro a nuove mte. Ho perso gi gran tempo valido lungo la strada sbagliata. (Prende ad avviarsi, con la spada in pugno.)EVAMio re, se un giorno tornerai deluso, il tuo cuore trover asilo nel mio.ADAMOS. Ho il presentimento che ritrover anche te, purificata essenza. E non mabbraccerai, allora, per ubbidienza di schiava, ma, fatta uguale a me, con impulso di vera gioia. (Via.)LUCIFERONon c bisogno di correre tanto! Arriverai sempre in tempo alla mta, e forse anche prima che tu non speri. E piangerai nellaccorgerti quanto sia stato inutile il viaggio e io rider di te. Ma andiamo, ora. Avanti!file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach4.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach4.htm[17/02/2010 17.25.11]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)QUINTO QUADROIN ATENE. LAGOR, CON NEL CENTRO UNA TRIBUNA. SU UN LATO DELLA PIAZZA IL PORTICO ANTERIORE DI UN TEMPIO CON STATUE DI DI, GHIRLANDE DI FIORI E UNARA. EVA, IN ASPETTO DI LUCIA, MOGLIE DI MILZIADE, INSIEME COL FIGLIO CIMONE E ALCUNE ANCELLE CHE RECANO OGGETTI SACRIFICALI, SI AVVIA VERSO IL PORTICO DEL TEMPIO. NELLA PIAZZA SAGGIRA IL POPOLO CENCIOSO. MATTINO SOLEGGIATOEVADi qui, figlio mio, di qui. Vedi? Da quella parte, laggi, tuo padre part su una veloce nave per combattere in lontani lidi, ai confini della patria, contro un popolo selvaggio che, audace, si lev a minacciare la libert del nostro paese. Preghiamo, figlio mio, a che il cielo sorregga la giusta causa di questa terra e a noi riconduca sano e salvo il tuo eroico genitore.CIMONEMa perch mio padre andato in luoghi tanto lontani a difendere questo popolo cencioso e inetto lasciando nellafflizione la sua cara sposa?EVANon giudicare il tuo buon padre. Gli di puniscono i figli che a ci sattentano. Solamente la moglie amorosa pu chiudere in s il lamento per le imprese che il consorte affronta. Ma segli non andasse gli cadrebbe addosso la vergogna: tuo padre ha fatto quel che un uomo deve fare.CIMONETu temi, madre mia, chegli non abbia bastante valore e sia sconfitto?EVANo, no. Tuo padre un prode, e vincer. Una sola cosa temo: che non sappia vincere se stesso.CIMONEChe vuoi dire?EVALanima ha una voce potente: lambizione. Nello schiavo essa dorme, e se mai avvenga che si svegli, la stessa limitata sfera dazione di chi la nutre pu condurre al delitto. Se invece nutrita dal fiotto vermiglio della libert, lambizione appare come cosa degna e onorevole, fino a diventare espressione di virt civile. Proprio questa virt crea tutto ci che bello e grande. Ma quando lambizione eccede, allora si volge ad assaltare la matrice stessa da cui nacque, e combatte contro di lei fino a che o luna o laltra soccombe, svenata. Ecco: se in tuo padre lambizione trasmodasse, se tradisse questa sua e nostra patria sacra, io lo maledirei Oh, preghiamo, figlio mio. (Entrano sotto il prstilo del tempio, mentre la piazza sempre pi si affolla.)PRIMO POPOLANOMa insomma, nessuna notizia dun qualche interesse. Come se il nostro esercito non riuscisse neppure a sapere dove si trova il nemico.SECONDO POPOLANOE qui tutti dormono. Non c pi, come invece una volta, qualcuno che abbia delle idee da concretare, dei piani che poi a portarli in fondo si richieda la voce del popolo sovrano. Da stamattina mi aggiro per la piazza, e ancora non ho trovato chi voglia comprare il mio voto.file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach5.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)PRIMO POPOLANOUh, che vita noiosa! Che si potrebbe fare?TERZO POPOLANOUn po di torbidi non ci starebbero male, dico. (Intanto Eva, acceso il fuoco sullara e lavatesi le mani, si prepara allatto del sacrificio propiziatorio; le ancelle intonano un inno, che, strofa dopo strofa, sinterseca nello svolgersi della scena che segue: la quale simpernia in due demagoghi che, nella piazza ormai gremita, si contendono la tribuna.)PRIMO DEMAGOGOGi di qui: questo posto mio. La patria corre pericolo se io non parlo! (Dal popolo si levano urli di approvazione.)SECONDO DEMAGOGOInvece in pericolo se parli tu! Vattene, ch sei un venduto. (Il popolo ride e batte le mani.)PRIMO DEMAGOGOTu non sei un venduto perch non c nessuno che ti voglia comprare. Cittadini: io vi parlo con dolore perch un cuore generoso non pu non soffrire se costretto a buttar gi un grande dal carro del trionfo per trascinarlo davanti al vostro tribunale.SECONDO DEMAGOGOCominci bene, ribaldo! Infiori la vittima gi da te destinata al sacrifizio.PRIMO DEMAGOGOVia di qui!VOCI DAL POPOLOMa perch si sta a sentire questo buffone? (Taluni, ormai sulla tribuna, spingono via, percuotendolo, il secondo demagogo.)PRIMO DEMAGOGOQuantunque il cuore mi dolga, parler lo stesso. Perch pi su di qualsiasi capo desercito io pongo te, o degnissimo popolo sovrano.SECONDO DEMAGOGOE sovrano sarebbe questo famelico branco di gente venale che al pari dei cani si serra attorno alla tavola del padrone per averne le briciole? Non invidio, vile, il tuo gusto.VOCI DAL POPOLOAbbasso! Abbasso! Anche lui un traditore! (Il secondo demagogo viene di nuovo e pi violentemente percosso.)EVA(sacrifica due colombe e sparge incenso sullara) Sacra Afrodite, accogli questo incenso votivo, ascolta la mia preghiera. Non verde alloro invoco per la fronte del mio sposo, bens la domestica quiete per il suo cuore di prode. (Fra le spire del fumo appare Eros sorridente. Lo attorniano le Criti, e gli gettano rose. Tutto il gruppo si prostra devotamente.)LE ANCELLEEsaudiscila.file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach5.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)EROSSia benedetto il tuo puro cuore, o donna.LE CRITIE sia su te la protezione delle Criti.LE ANCELLESiano rese grazie a te, Afrodite.PRIMO DEMAGOGOPopolo, ascolta dunque laccusa: il grande Milziade ha venduto la patria.SECONDO DEMAGOGOMentisci! Mentisci! State a sentire me o ve ne vergognerete e ve ne pentirete quando sar troppo tardi.PRIMO POPOLANOVia di l, insolente! (Lo trascinano in mezzo alla folla.)PRIMO DEMAGOGOPopolo, egli ha nelle sue mani il fiore della tua giovent. Colui che seppe prendere Lemno dun sol colpo, ora se ne sta inerte davanti a Paro. S venduto!TERZO POPOLANOA morte!PRIMO CITTADINOOh, gridate, su! O vi scaccio senza paga dai miei campi. (Il sacraficio terminato. Le deit scompaiono.)EVA (alzandosi) Che vociare questo, l fuori? Figlio mio, andiamo a vedere. CIMONEStanno giudicando un traditore, madre.EVA (mentre scende i gradini del prstilo) Mi si stringe il cuore ogni volta che vedo il popolo affamato giudicare i grandi. Quando un magnanimo cade nel fango, il volgo ne gode con maligna gioia, e lo copre dimproperi come a legittimare la sua propria bassezza. SECONDO POPOLANOVorrei gridare, padrone, ma sono rauco.SECONDO CITTADINOEcco di che ungerti la gola.SECONDO POPOLANOE ora che cosa devo gridare?SECONDO CITTADINO A morte, grida!file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach5.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)SECONDO POPOLANOA morte! A morte!EVAInfine, di chi si tratta?SECONDO DEMAGOGO (avvicinandosi a lei)Di chi altri se non di quegli che duna testa tutti li sopravanza, ed questa la cosa per loro intollerabile?EVAMilziade? Oh, sommi di! E anche tu, vecchio Crispo, che mio marito liber dalla schiavit, anche tu gli gridi a morte?CRISPOCompatiscimi, signora. Di noi due solo uno pu vivere Chi me lha ordinato, d da mangiare a me e ai miei tre figlioli.EVASciagurato! Quanto in basso sei sceso! Pure, ti compatisco, perch fu la fame a spingerti. Ma tu, Tersite, e voialtri qui, che siete ricchi, e che potete dormire tranquilli perch mio marito respinge i nemici alle porte Oh, che ingratitudine!TERSITEAnche se tanta lamarezza, che possiamo fare di diverso? Cos vuole il popolo. Chi rischierebbe ogni suo avere sfidando il mare quando il mare un solo immenso clamore di spaventose ondate?PRIMO DEMAGOGOEcco: ora bandisco la sentenza del popolo!LUCIFERO(in veste di guerriero, con le fattezze stravolte, entra di corsa) Gran pericolo! Il nemico alle porte!PRIMO DEMAGOGOAssurdo. Non pu essere che il nostro valoroso capo non labbia respinto.LUCIFEROMa proprio lui il nemico! Ha saputo delle trame orditegli contro da voialtri, e una giusta ira gli si scatenata dentro. Cos, mentre qui si sta concionando, egli avanza col ferro e col fuoco.SECONDO DEMAGOGODobbiamo a voi, traditori, questa sciagura.VOCI DAL POPOLOUccidiamo i traditori! Viva il nostro condottiero Guai a noi. Si salvi chi pu. la fine di tutto.PRIMO DEMAGOGONo! Rendiamogli onore: tutti alle porte!EVAOh, di! Dolorosa la sentenza che ti strappava a me, mio sposo. Ma pi amara ancora, anche se potr riaverti, che tu labbia giustificata col tuo ritorno.file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach5.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)PRIMO POPOLANOImpadronitevi della moglie! E se la nostra citt patir danno, muoia lei col suo figliolo.EVAMorr volentieri per te, sposo adorato, purch la maledizione della patria non si abbatta sulla mia creatura.CIMONENon temere per me, madre. Vieni, vieni. Questo santuario ci salver da ogni offesa. (Si rifugiano nel prstilo del tempio, tuttavia inseguiti. Ma due ninfe distendono un nastro di rose davanti alla folla, la quale perci subito retrocede. Or ecco di lontano squilli di tromba. Il popolo, fra grida sgomentate, si disperde in disordine. Le ninfe scompaiono.)LUCIFERO (si frega le mani ridendo)Non c che dire, un bello scherzo! A volte piace allintelletto ghignare l dove i cuori si schiantano. (Rivolto al tempio) Vorrei soltanto che non mi turbasse di continuo la vista di quella belt che perpetuamente rifiorisce Sento di tremare nellalone del suo fascino, che tuttavia dovrebbe essermi estraneo; che fa casta la nudit e nobile il peccato; che solo col roseo sfiorare delle sue pure labbra rende sublime il destino. Ma perch il mio regno, co suoi orrori e con lansia tremenda del dubbio, tarda tanto a comparire e a disperdere questo incantesimo capace di rialzare ogni volta luomo proprio mentre sul punto di soccombere nella lotta impegnata con me? Vedremo, per, quando fra non molto si lever lorrore della morte, se non avr fine questo vostro uggioso gioco di ombre. (Adamo, in figura di Milziade, ferito, viene trasportato sulla piazza, in testa a una schiera armata. Gli si prostrano dinnanzi in atto supplichevole il popolo e i demagoghi.)VOCI DAL POPOLOViva il condottiero! Perdonaci, magnanimo.ADAMOChe accaduto per chiedermi clemenza? Che cosa pu chiedere il forte al dehole? E come mai non mi vengono incontro la mia sposa e il mio figliolo? Forse subirono maltrattamenti?EVAMilziade, perch sei tornato se neanche tua moglie pu rallegrarsi del tuo ritorno? Sorreggimi, caro figlio mio, perch le forze mi mancano Ah, tuo padre non ti lascer neppure un nome onorato.ADAMOChe significa tutto ci? Non capisco. Il popolo mi scongiura, mia moglie mi maledice E intanto il mio petto sanguina per la patria.EVAMa pi sanguina la patria ed il mio cuore con essa. Perch, dimmi, ritorni e sei tuttora a capo darmati?ADAMOForse non spetta al mio grado una onorevole scorta? Sono tornato perch questa grave ferita non mi permette pi di conservare il comando. Sono qui per rimettere il potere al popolo sovrano che me lo diede, e a cui dar conto. E ora vi congedo, miei prodi: avete ben meritato il riposo del focolare domestico. Anchio appendo la mia spada sullara; e la consacro a te, Pallade Atena. (Si fa condurre su per i gradini del tempio. I suoi armati poi si disperdono in varie direzioni.)EVA (allaciandosi al collo del marito)Oh, Milziade, mio valoroso e nobile Milziade, non pu esservi donna pi felice della tua donna. Guarda,file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach5.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)guarda tuo figlio come ti somiglia: come s fatto grande e bello!ADAMOMiei cari!CIMONESapevo bene che quel che fa mio padre sempre benfatto.EVANon farmi vergognare: ci la sposa doveva saperlo anche meglio.ADAMO Figlio: appendi tu la spada di tuo padre. CIMONE (appende larma)Custodisci, dea, questa lama sacra, fintanto che io stesso un giorno non torni a riprenderla.EVASu questo duplice voto, io, sposa e madre, spargo lincenso. Assistici, Pallade. (Lincenso si leva.)PRIMO DEMAGOGO (nel frattempo salito sulla tribuna)Non ho visto giusto dicendo che era un traditore? Che si venduto a Dario? La ferita non che un pretesto: per smettere di combatterlo.VOCI DAL POPOLOA morte!ADAMOChe cos che si grida laggi?EVAOh, Milziade, parole tremende. Di nuovo la folla ti accusa desser traditore.ADAMORidicola accusa. Traditore io che vinsi a Maratona?EVACos, cos. un mondo ben tristo quello che qui ritrovi.PRIMO DEMAGOGOPerch tardate a impadronirvi di lui? (La folla saccalca davanti ai gradini del tempio. Tra la folla c anche Lucifero.)EVAMilziade, non muoverti. Qui, nellinviolabile tempio, sei al sicuro. Perch hai sciolto lesercito? Perch non hai fatto un rogo di questa tana di ribaldi? Gente tanto ignobile non merita che catene. Essa sente che tu sei nato per dominarla, che sei pi nobile di tutti loro insieme, e vuole ucciderti per non cadere ai tuoi piedi inginocchiata.PRIMO DEMAGOGOAvete sentito come parla la moglie di un traditore?file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach5.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)EVASe una moglie ha diritto di difendere lo sposo anche se colpevole, tanto pi deve farlo se esso leale e lavversario vile. Vile come voi.PRIMO DEMAGOGOPerch il popolo sovrano si lascia offendere fino a tal punto?PRIMO POPOLANOE se invece avesse ragione?PRIMO CITTADINOChi parteggia per loro sospetto. Urlate, anime di pecora, o creperete di fame!VOCI DAL POPOLOA morte!ADAMOFai riparo al nostro figliolo perch non veda il mio sangue. E tu, sposa, scostati dal mio petto. Il fulmine che si abbatte sulla rupe non deve colpire anche te. Che io solo muoia. E perch poi dovrei vivere quando vedo come sia stato fallace il miraggio di quella libert per la quale combattei lungo tutta la mia vita?PRIMO DEMAGOGOE ancora indugiate?VOCI DAL POPOLOA morte!ADAMONon maledico questo popolo vile. Non ha colpa. suo destino che la miserabilit lo faccia schiavo e che la schiavit lo riduca a farsi strumento sanguinario di uomini biecamente faziosi. Solo io fui pazzo a credere che a un tale popolo si convenisse la libert.LUCIFERO (a parte)Hai dettato la tua epigrafe. Che andr bene anche per moltaltre tombe di grandi.ADAMOPortatemi gi. Non voglio pi essere protetto dal santuario. (Si fa trasportare gi dai gradini, dopo aver sospinto Eva fra le braccia delle ancelle con dolce tenerezza.) Eccomi: sono pronto.SECONDO DEMAGOGODifenditi: non perso tutto ancora.ADAMOSe parlassi per difendermi, troppo, e anche di pi, mi dorrebbe la ferita.SECONDO DEMAGOGOFallo! Hai pur visto che dianzi questo popolo si strisciava davanti a te, nella polvere.ADAMOProprio per questo inutile. La folla non perdona mai a se stessa la propria vergogna.LUCIFEROfile:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach5.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)Sei deluso, dunque?ADAMOOh, tanto, tanto!LUCIFEROTi sei accorto di essere stato per la folla stolta un signore troppo pi nobile di quel che essa si meriti?ADAMOPu darsi. Ma sia una cosa che laltra comportano una pena. Seppur con nomi diversi, il destino uno solo. Ed inutile contrastare il destino. N io vorr farlo. E poi, perch un cuore che abbia grande fervore deve ambire al pi alto, sempre al pi alto? Ciascuno viva per se stesso, e cerchi solo i piaceri coi quali riempie la sua vita effimera. E dopo savvii, ebbro, verso lAde. Guidami su una nuova strada, Lucifero, e guarder ridendo nelle virt e nei patimenti degli altri, nullaltro curando che la conquista di gioie tutte mie. E anche tu, o donna, che, cos come parve al mio cuore, alzasti per me nel deserto lincantata delizia di un pergolato, saresti ora pazza se tu, donna onesta, volessi fare del tuo figliolo un cittadino onesto. Ben a ragione ti schernirebbe dal lupanare la meretrice ubriaca col viso tinto e le labbra avide di baci. Godi, dunque, e nel tripudio rinnega ogni virt. Al patibolo ora, alla punizione, non per aver compiuto qualcosa di spregevole, bens perch animato da unidea grande. (Nel frattempo stato portato davanti ai gradini un ceppo. Accanto al ceppo s posto Lucifero con la scure. Adamo piega il capo.)PRIMO DEMAGOGOSia fatta giustizia. Viva la patria!LUCIFERO (sussurrando allorecchio di Adamo)Un belladdio, non vero? Prode signor mio, non ti mette uno strano brivido addosso lalito gelido della morte dal volto grottescamente orrendo?EVAOh, Pallade, non hai dato ascolto alla mia preghiera. (Dal tempio scende il genio della morte, in sembianze di giovane mite e malinconico. Porta con s una corona di fiori e una fiaccola capovolta. Si accosta a Adamo.)ADAMOPallade ti ha ascoltato, Lucia. Il cielo con te, e il mio cuore colmo di pace.LUCIFEROSiate voi maledette, vane illusioni che ancora una volta guastate il mio momento pi bello.EVATi maledico, popolo dellanimo abietto. Hai spezzato brutalmente la mia felicit, gettandone nella polvere lancor rorido fiore. Ma non ti sar mai tanto dolce la libert quanto dolorosa stata per me.file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach5.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)SESTO QUADROA ROMA. UN PORTICATO A COLONNE, CON STATUE DI DI E VASI DORNAMENTO NEI QUALI BRUCIANO PROFUMI. SULLO SFONDO, LA VISTA DEGLI APPENNINI LONTANI. IN MEZZO, UNA TAVOLA IMBANDITA COL TRICLINIO ATTORNO. ADAMO NELLASPETTO DI SERGIOLO, E LUCIFERO NELLA FIGURAZIONE DI MILONE, CON LORO C CATULO: TUTTE TRE NEL TRIPUDIO DELLA CRAPULA. LE CORTIGIANE EVA (NELLASPETTO DI GIULIA), IPPIA E CLUVIA, VESTITE IMPUDICAMENTE, GOZZOVIGLIANO ANCHESSE. SU UNA SORTA DI PODIO SI SVOLGE UNA LOTTA DI GLADIATORI, ALCUNI SCHIAVI IN ATTESA DI ORDINI, FLAUTISTI SUONANO. CREPUSCOLO; E POI NOTTECATULOSergiolo, guarda com svelto e agile quel gladiatore con la faccia rossa. Scommetterei che vince.ADAMONo, per Ercole!CATULODici per Ercole Ma c ancora qualcuno che crede negli di? Di piuttosto per Giulia: e ti creder di pi.ADAMOAllora: per Giulia!LUCIFEROProprio una base forte al tuo giuramento. Una falsa dea al posto di un falso iddio Eppoi, come intenderlo? Ti riferisci alla sua bellezza o al tuo amore? Oppure alla sua fedelt verso di te?CATULOLa bellezza fugace. E se anche non fosse cos, quel che oggi piace domani tannoia. Una donna meno bella ti attrae con leccitazione del nuovo.ADAMOIntendevo la fedelt, io. C forse qualcheduno pi prodigo di me con la sua donna?IPPIAAh, sciocco. Puoi forse abbracciarla allinfinito? E se pur lo potessi, tu che non hai tregua nellinseguire il piacere, tu che non smetti mai di cercarlo, e inutilmente perch in una donna sola non puoi trovare che un frammento di volutt, tu che perci hai sempre dinanzi lirraggiungibile miraggio della perfetta bellezza e del godimento assoluto, come puoi sapere che anche lei non sia una volta o laltra sedotta da un capriccio, da un sogno, da una illusione? Se gi non attratta dai muscoli di un gladiatoreADAMO vero, Ippia, vero. Non proseguire. Ma perch questa perpetua attrazione nel gorgo della volutt, uguale allarsura inconclusiva di Tantalo, se poi non ho la forza di Ercole e non posso tramutarmi al pari di Proteo? Meglio allora lo schiavo dispregiato che dopo una settimana di triboli gusta unora di godimento, cos intensa che neppure pu sognarsela il padrone. Sarebbe dunque il piacere il sorso dacqua dellassetato, mentre chi simmerge nei flutti vi annega?LUCIFEROQuale splendido corso di morale si sta tenendo qui, sul seno di belle ragazze, davanti alle coppe infiorate! Mafile:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach6.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)la vostra scommessa, dunque?ADAMOSe perdo, Giulia tua.CATULOE se vinci?ADAMOMi prendo il tuo cavallo.CATULOFra quattro settimane potrai riaverla, la tua Giulia. Se no, la butto nella vasca delle murene.LUCIFEROGuarda quel bel pesce grasso, Giulia. Mangialo, perch c la probabilit che tu debba ingrassarne un altro!EVAE non credi di diventare anche tu cibo di vermi immondi? Chi vive goda, e se non sa godere, almeno rida. (Beve.)ADAMO (al gladiatore) Oh, animo! CATULOAvanti! Coraggio! (Il gladiatore di Catulo cade e implora per la propria vita alzando una mano. Adamo vorrebbe far segno di grazia, ma Catulo gli afferra la mano, glielabbassa e serrando il suo stesso pugno piega il pollice verso il gladiatore.) Recipe ferrum, bastardo vile. Ne ho gi abbastanza di schiavi e non sono un esoso. Eppoi, non voglio affatto privarvi, belle ragazze, di questa stuzzicante scenetta. Lo so che un bacio tanto pi dolce e il desiderio tanto pi caldo se sprizza un po di sangue. (Il gladiatore cade morto sotto i colpi dellavversario.)ADAMOIl cavallo mio. Giulia, vieni: abbracciami Portate via, voialtri, questa spoglia. Venite, danzatrici. Vogliamo uno spettacolo di danza. Basta, ormai, con la lotta. (Si porta via il gladiatore ucciso. Sul palco rialzato salgono le danzatrici.)CATULOVieni qui, Cluvia. Non mi piace davvero rimaner fermo a rimirare gli altri che sabbracciano.LUCIFEROE noi due, Ippia, non vorremmo seguire il loro esempio? Prima per bagnati le labbra: che non vi sia veleno Ecco, cos va bene. Divertiamoci, colomba mia.ADAMOPerch il tuo cuore batte cos forte, Giulia? Tanto forte che mi sembra di non trovarci riposo sopra (Tuttun seguito di bisbigli fra Adamo e Eva.)LUCIFEROHai sentito? Quel pazzo parla ancora del cuorefile:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach6.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)CATULOInvece a me, cara, non minteressa il tuo cuore. Fai con esso tutto ci che vuoi, pur che io non sappia che cosa, e pur che non abbiano pause per me i tuoi baci caldi.CLUVIAMio generoso amante, bevo alla tua salute! (Beve.)CATULOVa bene, Cluvia. Ma non ritrarre, da sotto, il morbido braccio, n il tenero seno. Vedi che gi m caduta dal capo la corona? (Alle danzatrici) Che eccitanti movenze nel vostro ballo! Quale voluttuoso fuoco e, insieme, quale dolce grazia!CLUVIAMa io ti copro gli occhi! Non voglio che tu cerchi in loro quel che so fare anchio e che tu non lodi mai. (Indicando Lucifero) Guarda piuttosto quella faccia agra. Che gli serve la bella ragazza accanto se al pi riesce a farla addormentare, e intanto commenta coi sorrisi beffardi e il gelo degli occhi le cento sciocche ma dolci paroline che danno profumo alla festa?CATULOHai ragione. Un ceffo simile capace di raggelare lempito poetico di una intera brigata. Se uno non avverte lincanto dellora che trascorre, e non vi si abbandona, non un uomo come si deve e farebbe meglio a non muoversi di casa.IPPIADavvero ho paura che quel poveraccio abbia gi addosso il morbo nero che infierisce sulla citt.ADAMOVia questa lugubre visione! Qui ci vuole una canzone gioconda. Chi sa la pi bella?IPPIA (cantando)N vino n amore ci bastino mai: di ogni bicchiere diverso il sapore. Questa dolcissima ebbrezza la nostra esistenza indora siccome il sole la tomba. N vino n amore ci bastino mai: di ogni fanciulla diverso lincanto. Questa dolcissima ebbrezza la nostra esistenza indora siccome il sole la tomba.CATULOBella! E tu, Cluvia, quale canzone conosci?CLUVIA (cantando)file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach6.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)Fu pazzo un tempo il mondo. Di Lucrezia al vedovo talamo saccost cavaliere vaghissimo Ma anzich donar fiamme allintruso, essa, non donna di conio, un pugnale nel petto simmerse.TUTTIRallegriamoci di vivere oggi: ch il mondo certo da allora insavito.CLUVIAFu pazzo un tempo il mondo. Restar quieto Bruto poteva in sua magione Ma ei volle invece lottar siccome vil masnadiero a pro del volgo cencioso! E del suo sangue intrise la terra.TUTTIRallegriamoci di vivere oggi: ch il mondo certo da allora insavito.CLUVIAFu pazzo un tempo il mondo. Vanto di s avean gli eroi ed era sacro ci che d riso oggi Se di loro alcun tornasse sarebbe per noi sollazzo e nei circhi buon cibo alle belve.TUTTIRallegriamoci di vivere oggi: ch il mondo certo da allora insavito.LUCIFEROAh, Cluvia, sei stata pi brava di Ippia! Vorrei essere io lautore di questa canzone.ADAMOE tu non canti, Giulia? Perch sei triste? Attorno a noi tutto tripudio .Non trovi dolce riposare sul mio petto?EVAS s: tanto dolce Ma perdonami, Sergiolo: la felicit mi adombra. La felicit che ride non mi sembra la pi vera. Anche nel pi ineffabile dei momenti si mescola una stilla di cruccio Forse perch sentiamo che quellattimo non che un fiore che subito appassisce.ADAMODevessere vero perch anchio sento cos.EVAPi ancora, poi, se ascolto una musica, un canto. Non mimporta il senso preciso delle parole. I suoni mi cullano come le onde una barca, e mi sento posata nel sogno. I suoni savvivano, mi portano al mio tempofile:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach6.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)lontano, quando sotto i palmizi lucenti al gran sole la mia anima di fanciulla brillava anchessa, pura ed innocente. Allora io mi sentivo destinata a nobili cose Oh, perdona questo mio folle risognare Ti bacio, ed eccomi desta!ADAMOBasta con la musica, basta con la danza. Questo mare di invariabile dolcezza mi d s tanta nausea che ormai desidero qualcosa damaro. Dellassenzio nel mio vino, una spina sulle labbra rosse, un periglio sopra il mio capo (Le danzatrici vanno via. Giungono da fuori urli di dolore.) Che grida son queste? Magghiacciano il sangue!LUCIFEROStanno crocifiggendo alcuni scriteriati. Farneticavano sulla giustizia e sulla fratellanza.CATULOBenfatto! Perch non se ne stavano a casa loro badando solo a godere, senza pensare alle cose del mondo? Perch impicciarsi nelle faccende degli altri?LUCIFEROIl mendico vuole il ricco per fratello. Ma poi, a parti invertite, il primo inchioder laltro sulla croce.CATULOMeglio di tutto allora non preoccuparsi n dei poveri n dei potenti n della pestilenza che falcia la citt, e neppure di ci che vogliono gli di. (Si odono daccapo gli alti lamenti.)ADAMO (comme fra s) I suoni mi cullano come le onde una barca e mi sento posata nel sogno mi portano al mio tempo lontano quando mi sentivo destinata a nobili cose. Hai detto cos, Giulia? EVACos. (Ed sopravvenuta ormai la notte. Davanti al porticato sfila un corteo funebre al suono di tibie, con torce, con donne che piangono lamentosamente. La comitiva dei gaudenti rimane per qualche tempo irrigidita e zitta.)LUCIFERO (con una sghignazzata)A quanto vedo, il vostro buonumore s alquanto annebbiato. O forse finito il vino e larguzia se n andata, in tal misura che persino questo signore dal ceffo agro ci vede una certa esagerazione? Forse qualcuno tra noi ha paura, e magari s gi convertito?ADAMO (scaglia la sua coppa contro Lucifero) Crepa, se credi che ti convenga! LUCIFEROAllora, ecco, faccio venire un nuovo ospite che pu darsi vi riporti lallegria. Su, schiavi, hortate qui colui che passa al lume delle torce: gli offriremo un bicchiere di vino. (Il morto condotto dentro, in una bara scoperchiata, e viene deposto sulla tavola. Gli accompagnatori rimangono nel fondo. Lucifero brinda:) Su amico, bevi. Oggi a te, domani a me.IPPIAPreferisci forse un bacio?file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach6.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)LUCIFEROMa s, abbraccialo, e rubagli lobolo di bocca.IPPIASe bacio te, perch non potrei baciare lui? (Si china e bacia il morto. Dal gruppo degli accompagnatori si stacca e avanza lapostolo Pietro.)LAPOSTOLO PIETROFermati! Col bacio respiri la peste! (Tutti si alzano inorriditi.)TUTTILa peste! Orrore! Fuggiamo!LAPOSTOLO PIETRORazza abietta, gente vile! Fin quando ti sorride la fortuna sei come la mosca nei raggi del sole. Insolente e beffarda, calpesti Dio e la virt. Ma se il pericolo batte alla porta e ti minaccia la possente mano di Dio, allora ti prostri, ti fai piccola e spaurita e disperata. Non senti come grava su te il castigo del cielo? Guardati in giro: lurbe si sta sfasciando. Un rozzo popolo straniero calpesta le tue messi doro, lordine abbattuto. Pi nessuno comanda e pi nessuno ubbidisce. Ladri e assassini saggirano dovunque a testa eretta tra le pacifiche dimore, e dietro di loro sammucchiano gli affanni e gli orrori, e soccorsi e piet non arrivano n dalla terra n dal cielo. Riesci forse a soffocare nelle ebbrezze voluttuose la voce che ti percuote lanima e che invano ti sospinge a mte pi degne? Non sei soddisfatta, no. Il piacere ti si tramuta in disgusto; ti domina lapprensione e le labbra ti tremano. Tutto inutile. Non hai nessuna fede, e i tuoi vecchi di altro non sono che pietre stecchite (Le statue degli di crollano) Ecco, si riducono in polvere, e intanto tu non trovi un nuovo dio che ti sollevi dal fango. Guardati in giro. Che cos che svuota la tua citt forse pi ancora della peste? Migliaia di cittadini lasciano i loro molli giacigli e vanno in rozza veste di anacoreti nella desolazione della Tebaide a cercarvi alcunch che sospinga a nuovi impulsi i sensi ottenebrati S, razza degenere, scomparirai dalla scena del mondo ch avviato a purificarsi.IPPIA (si accascia addosso alla tavola)Ahim, che tremendo dolore! Suda freddo, e il fuoco dellOrco nelle mie vene La peste! La peste! Sono perduta! Nessuno di voi mi sorregge, nessuno a cui io diedi dovizia di gaudi?LUCIFEROOggi a te, domani a me, mia cara.IPPIAUccidetemi, dunque. O cada anche su voi la maledizione.LAPOSTOLO PIETRO (accostandosi a Ippia) Non maledire, figliola. Perdona, invece. Ci sono io ad aiutarti; e c con me Dio, leterno Dio dellamore sacro. Innalzati fino a lui! Ecco: in questacqua lanima tua si purgher dogni scoria che la intride, e a lui sinvoler. (La battezza da un vaso ch sulla tavola.) IPPIAPadre mio, come tutto lieve (Muore.)CATULO (sul punto di avviarsi)file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach6.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)Sento disgusto di questo mondo di peccati. Prender anchio oggi stesso la via della Tebaide.CLUVIAAspetta, Catulo: vengo con te. (Catulo e Cluvia dispaiono.)ADAMO (si fa innanzi pensoso, seguito da Eva)E tu, Giulia, rimani? Che cosa cerchi qui, qui dove la morte ha ucciso la gioia?EVAIl mio posto non forse dove tu sei? Ah, Sergiolo, quali e quanti nobili sentimenti avresti potuto trovare sul mio petto Invece altro non vi hai cercato che il piacere effimero.ADAMOE anche in me stesso, Giulia Che peccato che cos debba essere. Perire miseramente, tristemente: e soffrire fino ad allora. Oh, se Dio esiste (singinocchia levando le mani verso il cielo) se lui veglia davvero su noi, se la sua potenza sta su noi, ssciti un popolo nuovo, e glinfonda unidea nuova con la quale redimere tutto ci che, ora lo vedo, guasto e corrotto. Noi non abbiamola forza per creare qualcosa di pi alto Dio, ascoltami! (Nel cielo appare la croce, circonfusa daureola. Sullo sfondo dei monti guizzano i roghi delle citt in fiamme. Dalle cime discendono orde semibarbare. Si ode, di lontano, un inno sacro.)LUCIFERO (rimuginando fra s)Questa poi tal vista che mi fa rabbrividire. Ma non devo io lottare contro gli uomini? Ci che io non posso fare, lui a farlo. Ma gi altre volte ho assistito a scherzi del genere. A un certo punto scompare laureola e rimane solamente la cruda croce insanguinata.LAPOSTOLO PIETRODio ti ha esaudito. Guarda: il decrepito mondo mette germogli nuovi. Guerrieri barbari avvolti in pelli dorso gettano tizzi di fuoco sulle citt opulente; i loro cavalli calpestano le messi dei secoli trascorsi e trovano stalle fra le mura dei templi abbandonati. Ma portano un sangue fresco nelle vene impoverite. E coloro che nei circhi cantano inni sacri mentre i leoni squarciano i loro petti, traggono con s la nuova idea: lidea della fratellanza e della liberazione dellindividuo E questa idea scuoter il mondo dalle fondamenta.ADAMOLo sento: lanima ha bisogno di ben altro che la pigra volutt sui gonfi cuscini. Se crede, il lento scorrere del sangue nel cuore di per s gioia senza paragoneLAPOSTOLO PIETROSia dunque questo il tuo fine: a Dio la gloria, a te il lavoro. E luomo sia libero di far valere tutto ci che in lui, seguendo una sola legge: il vicendevole amore.ADAMOSu, allora, a combattere e a infervorarmi per questa nuova idea. Creare un mondo nuovo dove fiorisca la virt cavalleresca e, presso allaltare, la poesia della donna prescelta. (Accostandosi allapostolo Pietro, si avvia.)LUCIFEROAdamo, ti accende limpossibile? Tuttavia ci per luomo cosa degna e gloriosa. E certo piace a Dio, che cos verso il cielo ti sospinge. E piace anche al demonio per farti poi disperare. (Si pone dietro ad Adamo, per seguirlo.)file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach6.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach6.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)SETTIMO QUADROA COSTANTINOPOLI. UNA PIAZZA. CITTADINI CHE DAPPRINCIPIO PASSEGGIANO SVAGATAMENTE. NEL MEZZO, DI SFONDO, IL PALAZZO DEL PATRIARCA. A DESTRA UN CONVENTO DI SUORE; A SINISTRA UN BOSCHETTO. ADAMO, IN ASPETTO DI TANCREDI, NEL PIENO DELLET VIRILE, SI FA INNANZI CON ALTRI CAVALIERI, ALLA TESTA DI UNA SCHIERA DI CROCIATI DI RITORNO DALLASIA: BANDIERE SPIEGATE, FRA IL RULLO DEI TAMBURI. LUCIFERO IN VESTE DI SCUDIERO DI TANCREDI. SERA; POI LA NOTTEPRIMO CITTADINOAltra torma di barbari! Meglio correre a sprangare porte e finestre, ch non li prenda la voglia del saccheggio.SECONDO CITTADINONascondiamo le donne. Questa gentaglia conosce bene le delizie dei serragli.PRIMO CITTADINOE le nostre donne altrettanto bene il diritto di chi vince.ADAMOFermi tutti! Perch fuggite davanti a noi? Non vedete questa sacra insegna che ci affratella verso un unico fine? Torniamo dallaver portato in Asia la luce della nostra fede e la legge dellamore per far s che milioni di barbari, proprio laddove fu la culla di Nostro Signore, ne godessero la grazia E ora non troveremmo amore fra voialtri?PRIMO CITTADINOAbbiamo gi sentito discorsi di questo genere. E poi ci bruciarono le case. (I cittadini corrono via in pi direzioni.)ADAMO (ai cavalieri) Questo, vedete, il maledetto frutto che si ottiene allorch, senza tema di sventolare il sacro vessillo, ignobili avventurieri, lusingando con turpi mire il popolo, riescono a farsi credere condottieri degni. Miei cavalieri, fintanto che le nostre spade sono consacrate allalta gloria di Dio e alla difesa della donna e al fulgore della prodezza, la nostra missione di frenare il popolo indemoniato per poi guidarlo sulla via delle cose grandi e meritorie. LUCIFEROParli bene, Tancredi. Ma se avverr che il popolo non ti voglia pi per suo capo?ADAMOLa vittoria l dov la virt. Lo domer!LUCIFEROSupponi che possegga anchesso la virt. Ti abbasserai fino a lui?ADAMOPerch abbassarmi? Non sar cosa pi nobile che io innalzi lui fino a me? Disertare il campo di unaspra lotta per mancanza di compagni vile quanto il non voler compagni per non spartire con loro i premi.LUCIFEROMa guarda a che ridotta la grande idea per cui morirono i martiri nel circo! Sarebbe questa la liberazionefile:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach7.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)del singolo? Invero, una assai strana forma di fratellanza.ADAMONon ironizzare. Credi che io non comprenda la sublime dottrina? Essa laspirazione della mia vita, come credo lo sia per chiunque abbia in s una sacra scintilla. Chi viene verso di noi sar accolto fraternamente. Un colpo di spada pu essere bastevole a farlo riconoscere per cavaliere degno di far parte del nostro Ordine. Tuttavia, noi dobbiamo difendere i puri tesori dellOrdine contro linsanire degli istinti in ebollizione. Oh, venga alla fine, e presto, il tempo in cui sia possibile considerare compiuta la nostra redenzione, e, abbattuta ogni barriera, sia in tutti il concetto della purezza. N di ci possibile dubitare perch proprio la sublime luce di Dio ha avviato la grande opera. Avete visto, amici, le accoglienze di qui: lasciati soli, in una citt cos grande Non ci rimane che accamparci in quel bosco, come gi ci capitato fra i pagani, in attesa che le cose volgano al meglio. Andate, dunque; io vi raggiunger. Ciascun cavaliere risponde della sua schiera. (Lesercito dei crociati dispone laccampamento.)LUCIFEROUn vero peccato che le tue belle idee non abbiano per frutto che la famosa mela bacata: rossa di fuori, ma un marciume dentro.ADAMOFiniscila! Non sai credere mai a qualcosa di nobile.LUCIFEROSe anche credessi a qualcosa di nobile, a che servirebbe se poi la tua gente non ci crede? Questo Ordine di cavalieri che tu poni come un faro tra i marosi, un giorno si spegner ruinando. Diventer cos, per lardito nocchiero, uno scoglio ancor pi pericoloso daltri che mai non diedero luce. Tutto ci che sulla terra vive e spande beneficio destinato a perire nel tempo. Dissolto lo spirito, non rimane che lentit corporale, fattasi carogna, ad ammorbare di fetidi miasmi il mondo che gli cresciuto intorno. Non diversa la conclusione per tutto quanto stette a significare il passato con le sue ricorrenti grandezze.ADAMOMa forse prima che il nostro Ordine si dissolva, le sacre dottrine che ha in s avranno conquistato le folle, e nulla avremo pi da temere.LUCIFEROLe sacre dottrine Proprio quelle sono la vostra dannazione! Trovatane una, la rigirate, lassottigliate, laffilate, lacuite finch non vi diventi follia o catena. La ragione incapace di idee esatte e tuttavia luomo, presuntuoso, ne va continuamente in cerca. Osserva questa spada: potrebbe essere pi grossa o pi sottile di un capello, con ci non mutando di un nulla la sua sostanzialit. Si potrebbe andare innanzi allinfinito. Dov, insomma, il punto preciso che fa da limite? Listinto se navvede? S: ma solo quando il contrasto anche pi che appariscente. Ma perch sto qui a scervellarmi? Ci si affatica a discutere Piuttosto guarda un po in giro (Ricompaiono diversi cittadini.)ADAMOAmici: la mia gente stanca e chiede asilo. Spero che questa richiesta non sia vana nella metropoli della cristianit.TERZO CITTADINOE chi ci dice che tu non sia un eretico, peggiore dei pagani?QUARTO CITTADINOCredi all homousion o all homoiusion?file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach7.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)ADAMONon capisco.LUCIFERONon pronunciarti! Questa la cosa pi importante.QUARTO CITTADINOVedi? Dubita. un eretico anche lui.MOLTIVia via. Andiamoci a chiudere nelle nostre case. Maledetto chi dar asilo a questa gente. (Si sbandano.) (Il patriarca, in pompa principesca e col suo corteggio, esce dal palazzo; lo segue una torma di monaci, di scorta a degli eretici incatenati. Dietro, soldati e popolo.)ADAMOC da strabiliare! Ma chi quel principe che savvicina, cos altero, cos sprezzante?LUCIFERO il sommo sacerdote, il gran patriarca successore degli apostoli.ADAMOE quella plebaglia inqualificabile che, a piedi scalzi e con maligno livore e finta umilt, accompagna la gente in ceppi?LUCIFEROUno stuolo di monaci; della congrega dei cristianicinici.ADAMONon ne vidi mai di somiglianti fra i miei monti.LUCIFEROE qui invece ne vedrai ancora, e di pi. Come sai, la lebbra si propaga lentamente. Stai attento a non offenderli. gente di virt rigida, e perci appunto implacabile.ADAMODi quale virt pu menar vanto una gente siffatta?LUCIFEROLa virt del tormento e della rinuncia: la stessa che il tuo maestro avvi sulla croce.ADAMOEgli redense il mondo, mentre questi epigoni da strapazzo bestemmiano Dio perch, lo stesso che se fossero dei ribelli, ne respingono le grazie. Chi contro una zanzara impugna unarma che, adoperata con valore, servirebbe ad affrontare un orso, non pu essere che un dissennato.LUCIFEROMa essi possono farlo se scambiano una zanzara per un orso! E, sentendosi eroi, non hanno forse il diritto di condannare allinferno i gaudenti?ADAMOCome Tommaso, vedo e non credo. Voglio vederli in faccia questi che mi paiono strane apparizioni (Va incontro al patriarca.)file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach7.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)Padre, noi siamo i soldati del Santo Sepolcro e tuttavia il popolo di qui ci nega asilo dopo tanta fatica di cammino. Tu che sei cos potente, aiutaci.IL PATRIARCAFiglio mio, ora non ho tempo di occuparmi di inezie simili. La gloria di Dio e la salute spirituale del popolo mi chiamano a giudicare gli eretici che spargono veleno e crescono come la gramigna. Ci adoperiamo a distruggerli col ferro e col fuoco e, ci nonostante, linferno ce li rimanda con sempre rinnovellata assiduit. Ma se siete i prodi delle crociate, perch andate a combattere i saraceni, cos lontani? I nemici peggiori sono qui. Muovete dunque contro i loro villaggi, sterminateli quanti sono, senza risparmiare le donne, i vecchi, i bimbi.ADAMONon puoi volere che persino gli innocentiIL PATRIARCAAnche il serpente innocente quando piccolo o quando perde il dente del veleno. E lo risparmieresti per questo?ADAMODavvero devessere spropositata la loro colpa se accende di tanta ira la Chiesa che vuole amore.IL PATRIARCANon ama luomo chi ne lusinga il corpo, bens chi ne guida lanima, se anche sul filo della spada o traverso le fiamme, verso colui che disse: Non porto sulla terra pace, ma guerra. E costoro che professano una trista credenza affermano l homoiusion nel mistero della Santa Trinit, mentre la Chiesa ha fatto dell homousion un dogma della sua fede.I MONACIA morte! Il rogo gi acceso.ADAMORinunciate, amici, a quella i . Lolocausto della vostra vita sar assai pi accetto se loffrirete combattendo da valorosi per il Santo Sepolcro.UN VECCHIO ERETICONon ci tentare, Satana. Moriremo per la nostra vera fede dove Iddio ce lo comanda.UN MONACOSfrontato! Osi parlare di vera fede?IL VECCHIO ERETICOIl concilio di Rimini non forse dalla nostra parte, ed altri anche?IL MONACOTutti in errore. Il sinodo ortodosso di Nicea diede piena ragione a noialtri.IL VECCHIO ERETICOSettari, ecco. Fu gi uninsolenza voler competere con noi. Dove li avete dei padri della Chiesa come Ario e i due Eusebi?IL MONACOE voi avete forse Atanasio?file:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach7.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)IL VECCHIO ERETICODove sono i vostri martiri?IL MONACONe abbiamo pi di voi.IL VECCHIO ERETICOProprio bei martiri, guarda. Tentati dal demonio e finiti nella dannazione. Non siete altro che la grande Babilonia, la meretrice di cui san Giovanni ha scritto che scomparir dal mondo.IL MONACOE voi? Voi s che siete il drago dalle sette teste, lanticristo di cui parla san Giovanni: ignobili e vili compari del demonio.IL VECCHIO ERETICOSerpenti, ingordi, lascivi, ladri!IL PATRIARCAOra basta! Abbiamo indugiato anche troppo: al rogo, in nome di Dio!IL VECCHIO ERETICOHai detto giusto, scellerato: in nome di Dio, ecco le vittime. Siete i pi forti, e potete fare ci che volete. Ma sar il cielo a giudicarvi. Io vi dico che le ore delle vostre colpe sono contate: il nostro sangue generer sempre e sempre nuovi combattenti. Lidea vivr, la fiamma dei roghi getter luce fin nei pi tardi secoli. Andiamo, amici: ci attende la morte gloriosa.GLI ERETICI (cantando in coro)Mio Dio, mio Dio, perch mi hai abbandonato? Perch stai lontano dalla mia salvezza e dalle mie parole di fiero lamento? Mio Dio, io grido durante il giorno e tu non rispondi. Di notte ancora; e mai ho pace Eppure sei santo. (Salmo XXXV.)I MONACI (sintromettono col loro coro nel coro degli eretici)Confondi, o Signore, quelli che contendono con me, e combatti quelli che combattono me. Prendi la targa e lo scudo e levati in mio aiuto. Snuda la lancia e chiudi il passo a quelli che mi fanno guerra. (Salmo XXII.) (Intanto il patriarca e il corteo tutto quanto si allontanano. Alcuni monaci, con dei libercoli in mano, si mescolano ai crociati.)LUCIFEROPerch sei ammutolito? E perch rabbrividisci? Hai limpressione di una tragedia? Vedila come commedia e ti divertirai.ADAMONon scherzare, ti prego. possibile mai che per una i si possa affrontare la morte con tanta risolutezza? Ma allora che cosa grande e che cosa sublime?LUCIFEROProbabilmente ci che per gli altri ridicolo. Solo un filo separa i due concetti, e solo una voce del cuore giudica per luno o per laltro; impulso enigmatico che pu divinizzare oppure uccidere col sarcasmo.ADAMOE doveva capitarmi dassistere a siffatto traviamento, a questo micidiale dibattito appigliato alla presunzionefile:///C|/Documents%20and%20Settings/maccabeo/Desktop/Nuova%20cartella/madach7.htm[17/02/2010 17.25.12]LUMANA TRAGEDIA (olasz/Italian)del sapere; e vedere gli effetti del veleno estratto con arte piccosa dal pi rorido e pi illuminato dei fiori Conobbi anchio quel fiore bellissimo nei primi anni della fede perseguitata. Dov il nucleo di colpe che lha ridotto in cos malo modo?LUCIFEROGi il vincere contiene la colpa. Rompendo la compattezza, la vittoria suscita interessi disparati. E l dove il pericolo saccentua le forze di difesa si uniscono e creano i martiri. il caso di quegli eretici.ADAMOIn verit, io qui getterei la spada per tornarmene nel mio paese nordico, dove lombra delle vergini selve, lonest e i candidi sentimenti resistono ancora al veleno di questa subdola epoca: se una voce segreta non mi dicesse di continuo che a me commesso il compito di rigenerare giustappunto lepoca che ora viviamo.LUCIFEROProspettiva vana. Perch allindividuo non sar mai concesso di vincere il proprio tempo. Il tempo un fiume che trasporta o sommerge: luomo vi nuota, ma non lo comanda. Quelli che la storia chiama grandi altro non fecero e non fanno che capire il secolo del loro transito, perci influenzandolo: ma capire non dar vita a idee nuove. Non albeggia perch il gallo canta, bens il gallo canta perch albeggia. E coloro che, laggi, incatenati e scherniti, vanno verso il martirio, antivedono lavvenire delluomo: in essi albeggia lidea nuova. E muoiono per un qualcosa che poi i posteri respireranno, del tutto immemori, insieme con laria della strada. Ma ormai basta. Dai piuttosto unocchiata al tuo accampamento Che mercato vi fanno quei subdoli monaci? Di che concionano, gesticolando frenetici? Stiamo a sentire.UN MONACO (in mezzo a un gruppo di crociati radunatiglisi stretti stretti attorno)Comprate, o valorosi, comprate il libro della penitenza. la guida sicura in tutti i vostri dubbi, ed insegna quanti anni dovr patire nellinferno lomicida, e quanti il libertino, il sacrilego, il falso testimonio. In pi vinsegna come il ricco possa riscattare un anno di pena con una ventina di denari, e il povero con tre denari soli, e come chi non abbia alcun contante riesca a cavarsela con un congruo numero di frustate. Compratela questa ottima guida, compratela!I CROCIATIUno a me. Anche a me uno, padre.ADAMOIgnobile chi vende e ancor pi ignobile chi compra. Sguain