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Macro 1 Marco Grazzi Economia Politica 2010/11

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Macro 1

Marco Grazzi Economia Politica 2010/11

Introduzione alla Macroeconomia

La MACROECONOMIA è lo studio dell’economia intesa comesistema

Non si tratta solo di definire un oggetto d’analisi differente, ma ancheuno scopo differente:

la microeconomia enfatizza la conoscenza di un singolo mercatoma per far questo trascura la sua interazione con gli altri mercati

la macroeconomia semplifica il sistema economico in alcunifenomeni fondamentali (macrovariabili) per potersi concentraresu quali interazioni s’instaurano tra di loro.

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Le macrovariabili

1 Tasso di disoccupazione: la quota della forza lavoro che non halavoro

2 Prodotto Interno Lordo - PIL: misura il reddito complessivo diun sistema economico ed è associato al valore dei beni e serviziche quel sistema economico può acquistare. Crescita del PIL.

3 Tasso d’inflazione: indica l’aumento percentuale, nell’arcotemporale di un anno, del prezzo medio dei beni e servizi

Che cosa causa la disoccupazione? Che cosa causa l’inflazione? Sonoin grado i Governi di influire sull’andamento di queste variabili?

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Il flusso circolare del reddito

Un sistema economico moderno comprende molti milioni di unità didecisione economica: famiglie, imprese ed enti pubblici.

Per semplicità cominciamo trascurando il ruolo degli enti pubblici.

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Il flusso circolare del reddito

Sono proprietari dei fattoridella produzione (lavoro, terrae capitale) che offrono alle imprese

Ricevono redditi dalle impresein cambio dei fattori che forniscono

Spendono i redditi ricevuti per i beni e i servizi prodotti dalleimprese

FAMIGLIE

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Il flusso circolare del reddito

FAMIGLIE IMPRESE

Sono proprietari dei fattoridella produzione (lavoro, terrae capitale) che offrono alle imprese

Ricevono redditi dalle impresein cambio dei fattori che forniscono

Spendono i redditi ricevuti per i beni e i servizi prodotti dalleimprese

Utilizzano i fattori dellaproduzione forniti dallefamiglie per produrrebeni e servizi

Pagano le famiglie per iservizi offerti con o senzal’obbiettivo del profitto

Vendono beni e servizialle famiglie

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Il flusso circolare del reddito

Lo schema appena visto può essere utilmente descritta nei termini delcosiddetto FLUSSO CIRCOLARE DEL REDDITO

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Il flusso circolare del reddito

Fattori dellaproduzione

Reddito

IMPRESEFAMIGLIE

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Il flusso circolare del reddito

Spesa perbeni e servizi

Beni e servizi

IMPRESEFAMIGLIE

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Il flusso circolare del reddito

Spesa perbeni e servizi

Fattori dellaproduzione

Beni e servizi

Reddito

IMPRESEFAMIGLIE

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Il flusso circolare del reddito

Spesa perbeni e servizi

Fattori dellaproduzione

Beni e servizi

Reddito

IMPRESEFAMIGLIE

Flussi monetari Flussi reali

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Misurazioni dell’attività produttiva

Il flusso circolare suggerisce che esistono 3 modi per misurare illivello dell’attività produttiva di un Paese:

1 il valore dei beni e servizi prodotti

2 il reddito totale ottenuto dalle famiglie per la cessione dei fattoridella produzione

3 il valore della spesa per i beni e servizi

Se assumiamo che tutti i pagamenti vengano spesi per acquistarerisorse o beni e servizi reali ecco che le 3 misure coincidono

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Misurazioni dell’attività produttiva

Ma cosa succede se:

le imprese non vendono tutto quello che producono?

le imprese non vendono i loro prodotti solo alle famiglie maanche ad altre imprese?

le famiglie non spendono interamente tutto il loro reddito?

La conclusione che il livello dell’attività economica può esseremisurato valutando alternativamente la SPESA COMPLESSIVA, ilVALORE DELLA PRODUZIONE o il REDDITO TOTALE restavalida

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Contabilità Nazionale

PIL: misura il valore dei beni e servizi prodotti dai fattori dellaproduzione localizzati in un sistema economico,indipendentemente dalla nazionalità dei proprietari dei fattori

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Contabilità Nazionale

Se allarghiamo il flusso circolare del reddito ammettendo che siverifichino degli scambi anche tra imprese e imprese abbiamo ilproblema dei doppi conteggi

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Contabilità Nazionale

PIL: misura il valore dei beni e servizi prodotti dai fattori dellaproduzione localizzati in un sistema economico,indipendentemente dalla nazionalità dei proprietari dei fattori

Beni Finali e Beni Intermedi: i beni finali sono quelli acquistatidall’utilizzatore finale (beni di consumo per le famiglie e benicapitali per le imprese). I beni intermedi sono i beniparzialmente finiti che costituiscono gli input per altre impreseche li utilizzeranno per altri processi produttivi

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Contabilità Nazionale

PIL: misura il valore dei beni e servizi prodotti dai fattori dellaproduzione localizzati in un sistema economico,indipendentemente dalla nazionalità dei proprietari dei fattori

Beni Finali e Beni Intermedi: i beni finali sono quelli acquistatidall’utilizzatore finale (beni di consumo per le famiglie e benicapitali per le imprese). I beni intermedi sono i beniparzialmente finiti che costituiscono gli input per altre impreseche li utilizzeranno per altri processi produttivi

Valore Aggiunto: rappresenta l’incremento di valore ottenuto dauna merce quando questa esce da un processo produttivo. Siottiene sottraendo al valore del bene finito il costo dei beniintermedi che sono stati necessari per produrlo

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Una semplice economia

Bene Venditore Compratore Valore Valore Spesa per Redditotransazione aggiunto beni finali

Acciaio Prod acc. Prod macch. 1000 1000 - 1000

Acciaio Prod acc. Prod auto 3000 3000 - 3000

Macch. Prod macch. Prod auto 2000 1000 2000 1000

Gomme Prod gommme Prod auto 500 500 - 500

Auto Prod auto. Consumatori 5000 1500 5000 1500

Valore tot. delle transazioni 11500

PIL 7000 7000 7000

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Investimenti e risparmi

Il PIL, cioè il valore dei beni e servizi finali prodotti nella nostrasemplice economia ammonta a 7000. Tuttavia le famiglie spendonosolo 5000

Che fine hanno fatto gli altri 2000?

Chi altro può spendere nella nostra semplice economia?

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Investimenti e risparmi

Abbiamo bisogno di due nuovi importanti concetti

INVESTIMENTO: rappresenta la spesa fatta dalle imprese inbeni capitali e beni strumentali

RISPARMIO: rappresenta quella parte del reddito delle famiglieche non viene spesa per acquistare beni e servizi di consumo

Riprendiamo il nostro flusso circolare del reddito ed estendiamolo perconsiderare risparmi e investimenti

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Flusso circolare con S e I

Fattori dellaproduzione

FAMIGLIE IMPRESE

Y=Reddito

C=Spesa famiglie

Beni e servizi per famiglie

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Flusso circolare con S e I

Fattori dellaproduzione

Beni di investimento

FAMIGLIE IMPRESE

Y=Reddito

C=Spesa famiglie

Beni e servizi per famiglie

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Flusso circolare con S e I

Fattori dellaproduzione

Beni di investimento

FAMIGLIE IMPRESE

S I2000 2000

Y=Reddito

C=Spesa famiglie

Beni e servizi per famiglie

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Flusso circolare con S e I

Ogni anno l’economia percorre una volta sia il circuito interno(produzione di beni di consumo e beni d’investimento) che quelloesterno (flussi monetari riguardanti spesa e redditi).

Nel circuito monetario abbiamo

PRELIEVI: flussi monetari che fuoriescono dal circuitoriducendo la spesa per beni nazionali. Risparmio

IMMISSIONI: flussi monetari che entrano nel circuitoaumentando la spesa per beni nazionali. Investimento

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Risparmio e investimento

Dovrebbero esservi sorte due domande (almeno una):

si tratta solo di un caso che il risparmio delle famiglie siaesattamente uguale all’investimento delle imprese?

se non fosse un caso come vengono trasferiti alle imprese irisparmi delle famiglie?

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Risparmio e investimento

Si tratta solo di un caso che il risparmio delle famiglie sia esattamenteuguale all’investimento delle imprese?

Sia Y =PIL

Y ≡ C + S ⇒ S ≡ Y − C

Y ≡ C + I ⇒ I ≡ Y − C

quindiS ≡ I

indipendentemente dai numeri dell’esempio analizzato. Si tratta diun’ identità contabile.

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Risparmio e investimento

Visto che non è un caso come vengono trasferiti alle imprese irisparmi delle famiglie?

Le famiglie ricevono redditi per 7000 ma spendono per beni diconsumo solo 5000 risparmiando il rimanente. Le imprese, ricevendosolo 5000, non hanno risorse per comprare i beni capitali ma possonochiedere a prestito alle famiglie i loro risparmi.

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Investimenti e scorte

Se le imprese non vendono tutti i beni che hanno prodotto allora ilPIL misurato in termini di output e quello misurato in termini di spesasaranno diversi. Quale dei due dobbiamo considerare?

I beni non venduti dalle imprese resteranno nei loro magazzini sottoforma di SCORTE. Cosa rappresentano le scorte?

Il valore delle scorte dal punto di vista della contabilità nazionale è daconsiderarsi come una spesa in beni finali dato che non entrerà innessuna contabilità successiva.

Aumento delle scorte = InvestimentoDiminuzione delle scorte = Disinvestimento

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Il ruolo dello Stato

1 ENTRATE:

imposte dirette sul reddito e sui patrimoni, Td

imposte indirette che colpiscono i movimenti di beni e ricchezza,Ti

2 USCITE

spesa pubblica per beni e servizi, G

trasferimenti alle famiglie e alle imprese, B

B e G sono due tipologie diverse di uscite statali

Tasse e trasferimenti non entrano nel calcolo del PIL: servonosemplicemente a redistribuire reddito e potere d’acquisto da alcuniindividui ad altri individui

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Il ruolo dello Stato

L’esistenza di un settore pubblico può generare un divario tra il prezzopagato per un bene dai cittadini e quello ricevuto dalle imprese

PIL ai prezzi di mercato

spesa beni finali ≡ C + I + G

Cosa succede se aumentano le Ti?

PIL al costo dei fattori

Y ≡ C + I + G− Ti

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IMPRESEFAMIGLIE

C

S

I

Y

C+I

C+I

Y

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IMPRESESTATOFAMIGLIE

CG Ti

C+I+G−Ti

C+I+GS

I

YY

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B−Td

IMPRESESTATOFAMIGLIE

CG Ti

C+I+G−Ti

C+I+GS

I

YY+B−Td

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Il ruolo dello Stato - Contabilità nazionale

L’esistenza dello Stato impone alcune modifiche. Si definisce ilreddito disponibile

YD ≡ Y − Td + B

e di conseguenza il risparmio

S ≡ YD− C ≡ Y − Td + B− C ⇒ Y ≡ S + C + Td − B . (1)

D’altra parte la spesa per beni finali C è ora integrata non solo dagliinvestimenti ma anche dall’intervento dello Stato

Y ≡ C + I + G− Ti . (2)

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Il ruolo dello Stato - Contabilità nazionale

Combinando l’identità (1) e (2) si ha

S + Ti + (Td − B)︸ ︷︷ ︸ ≡ I + G︸ ︷︷ ︸ . (3)

Prelievi totali Immissioni totali

L’identità (3) può essere riscritta come

Ti + Td − B− G︸ ︷︷ ︸ ≡ I − S︸ ︷︷ ︸ . (4)

Deficit dello Stato Deficit del settore privato

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Il settore estero

Consideriamo un’economia aperta e definiamo

ESPORTAZIONI - X: misurano il valore delle merci prodotteall’interno del sistema economico ma vendute all’estero

IMPORTAZIONI - Z: misurano il valore delle merci prodotteall’estero ma acquistate per essere impiegate nell’economianazionale

Le importazioni non fanno parte del prodotto nazionale e non dannoorigine a redditi per i fattori nazionali. Tuttavia le importazionidevono comparire dal lato della spesa finale

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Il settore estero - Contabilità nazionale

Prendiamo le identità contabili (3) e (4) e modifichiamole per tenereconto del settore estero

S + Ti + (Td − B) ≡ I + G .

S + Ti + (Td − B) + Z ≡ I + G + X . (5)

Come prima l’identità (5) può essere riscritta come

Ti + Td − B− G + Z − X ≡ I − S . (6)

L’identità (6) ci dice che il deficit del settore privato devecorrispondere alla somma dei surplus del settore pubblico e di quellocommerciale dei paesi esteri.

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PIL, PNL e RNL

Finora si è assunto che tutti i fattori della produzione siano nazionali⇒ tutto il valore della produzione nazionale accresce il reddito dellefamiglie italiane che sono proprietarie di quei fattori. Non è semprecosì

Reddito netto dall’estero: differenza tra reddito ricevuto dallefamiglie italiane per fattori della produzione forniti all’estero ereddito corrispondente a fattori usati in Italia ma speditoall’estero

Prodotto nazionale lordo - PNL: misura il reddito complessivoottenuto dai fattori nazionali indipendentemente dal Paese nelquale questi fattori sono stati utilizzati

Relazione Contabile

PNL = PIL + (redditi netti dall’estero)

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PNL e PNN

Un’ultima complicazione deriva dal trattamento contabile dei benicapitali e strumentali usati dalle imprese nella produzione. Tali benisono soggetti ad usura.

Per tener conto delle risorse necessarie a ricostituire l’integrità deibeni capitali usurati si definisce

Prodotto nazionale netto - PNN:

PNN = PNL− (ammortamenti)

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Contabilità nazionale - Schema Riassuntivo

PNLai prezzi di

mercato

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Contabilità nazionale - Schema Riassuntivo

G

I

C

NX

Redditi netti

dall’estero

PNLai prezzi di

mercato

Composizionedel PNL

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Contabilità nazionale - Schema Riassuntivo

G

I

C

NX

Redditi netti

dall’estero

Redditi netti

PNLai prezzi di

mercato

PIL

dall’estero

ai prezzi dimercato

Composizionedel PNL

Definizionedi PIL

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Contabilità nazionale - Schema Riassuntivo

G

I

C

NX

Redditi netti

dall’estero

Redditi netti

PNLai prezzi di

mercato

PIL

dall’estero Ammortam.

ai prezzi dimercato

ai prezzi di

PNN

mercato

Composizionedel PNL

Definizionedi PIL

Definizionedi PNN

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Contabilità nazionale - Schema Riassuntivo

G

I

C

NX

Redditi netti

dall’estero

Redditi netti

PNLai prezzi dimercato

PIL

dall’estero Ammortam.

Imposteindirette

PNNal costo deifattori

ai prezzi dimercato

ai prezzi di

PNN

mercato

Composizionedel PNL

Definizionedi PIL

Definizionedi PNN

Definizionedi reddito naz.

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Contabilità nazionale - Schema Riassuntivo

G

I

C

NX

Redditi nettidall’estero

Redditi netti

PNLai prezzi di

mercato

PIL

dall’estero Ammortam.

Imposteindirette

PNNal costo dei

fattori

Rendite

Profitti

Redditi dalavoro auto.

Salari

ai prezzi dimercato

ai prezzi di

PNN

mercato

Composizionedel PNL

Definizionedi PIL

Definizionedi PNN

Definizionedi reddito naz.

Redditi deifattori

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