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Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale e MeccanicaDipartimento di Ingegneria Aerospaziale e Meccanica
Corso diCorso di
COSTRUZIONE DI MACCHINECOSTRUZIONE DI MACCHINECOSTRUZIONE DI MACCHINECOSTRUZIONE DI MACCHINEParte XII Parte XII –– Ruote dentateRuote dentate
11
Trasmissione del moto per attrito (ruote di frizione)Trasmissione del moto per attrito (ruote di frizione)
212211
RRRv =ω
=τ⇒⋅ω=⋅ω=
In assenza di slittamento si ha:
122211 R
RRvω
τ⇒ωω
1nmaxtnmaxt1t RFfMFfFRFM ⋅⋅=⇒⋅=⋅=
Pertanto – a parte considerazioni legate all’usura delle parti a contatto – in generale la coppia trasmissibile per attrito risulta esigua per la maggior
d ll li i iparte delle applicazioni.E’ più proficuo, pertanto, ricorrere ad altri tipi di trasmissione, ovvero a quelle positive, che sfruttano l i t it t t d fi ila spinta esercitata tra due superfici.
22
Profili coniugatiD ti i t i l’i t l l itàDati i centri, l’interasse e le velocità angolari, per la trasmissione positiva del moto occorre:•Che le normali ai profili nel punto di contatto abbiano la stessa direzione (N1-N2)1 2•Che il punto di contatto si sposti lungo tale normale con velocità uguale per i due profilig p p
222111
2211n
cosrcosrcosvcosvv
ϑ⋅ω=ϑ⋅ω⇒ϑ=ϑ=
2211 ρ⋅ω=ρ⋅ω⇒
Rapporto di trasmissione realizzato:
1
2
1
2
2
1
RR
=ρρ
=ωω
=τ
33
Esiste strisciamento tra i profili?iiii ϑϑϑϑ
( ) ( )( )
22112211s
2221112211s
eCNCNv
CPCNCPCNPNPNv
sinrsinrsinvsinvv
ω+ω+ω−ω=⇒
−ω−+ω=ω−ω=⇒
ϑ⋅⋅ω−ϑ⋅⋅ω=ϑ⋅−ϑ⋅=
( )212211s eCNCNv ω+ω+ωω=⇒
D’altra parte risulta
( ) ( ) 0tantantantanCNCN
122211
22112211
=−⋅=⋅−⋅==⋅−⋅=−
αττρωαρωρωαρωαρωωω
E quindi
( ) ( )eev ωωωω +( ) ( )2121s eev ωωωω −=+=
Ovvero non c’è strisciamento solo quando il contatto avviene in C
44
Se in C non c’è strisciamento, evi-dentemente ivi v1 = v2 ovvero:
2
112222111 R
RRvRv ω=ω⇒⋅ω=≡⋅ω=
21
RR
=ωω
=τ⇒12 Rω
Il sistema è quindi equivalente ad u-na coppia di ruote di frizione carat-t i t d li t i i hterizzate dagli stessi raggi che ven-gono detti primitivi.L’inclinazione della normale comu-ne ai due profili in C rispetto allane ai due profili in C rispetto alla tangente alle circonferenze primiti-ve individua l’angolo di spinta.
I profili coniugati più comunemente impiegati sono costituiti da archi di evolvente di circon-ferenza e sono caratterizzati dall’avere la stessa normale comune N1N2 quale che sia il punto nel quale avviene il contatto; viene così definita la retta di spinta, ed individuate le circonfe-q prenze di raggio O1N1 ed O2N2 che vengono dette “di base” dei profili.
τ==ρρ⇒α⋅=ρ=α⋅=ρ= 121222221111 RRcosRNOcosRNO
55( ) ( )τ+⋅=τ+=αρ+ρ
=+= 1zm211R
cosRRI 11
2121
G t i d ll’ l tGeometria dell’evolvente
=∩
PNAN( )
ϑ=ϑ−ϑ=ϕ⇒ϑ⋅ρ=ϑ+ϕρ⇒
evtantan
PNAN
ϕ
⎪⎨⎧ ρ
=r
⎪⎩
⎪⎨
ϑ=ϕϑ
evcos
( )
( )⎪
⎪⎨
⎧ ==
ρ
ϑϑ
ρϕ evsincos
sinrx
( )⎪⎩
== ϑϑ
ρϕ evcoscos
cosry
66
Equazione invariantiva del profilo
tss cost.r2
r2
r =⋅
+ϕ=ψ⇒ψ⋅=+ϕ⋅
Se R = raggio della primitivaz = numero di denti della ruotaz = numero di denti della ruota
zR2m
zR2p ⋅
=⋅π⋅
= ⎥⎦
⎤⎢⎣
⎡==τ⇒
1
2
1
2zz
RR
Per ricavare ψ possiamo osservare che sul-la primitiva risulta
pϑ
2ps =α=ϑ
z2ev
R22pev
⋅π
+α=⋅⋅
+α=ψ⇒
z2ev
r2s
⋅π
+α=⋅
+ϕ⇒
I lt ti i id h l t id l t i fi hi 0 i di hiIn alternativa, possiamo considerare che nel punto cuspidale tra i fianchi s = 0; se indichiamo con γ l’angolo corrispondente a ψ possiamo scrivere: ( ) ( )ϑγϕψ evevr2r2s −⋅=−⋅=
77
O1
1
Circonferenza di base
Circonferenza ditroncatura interna
Costa
FiancoN1
Ang. accesso Ang. recesso
A2e
1
Circonferenzeprimitive
Circonferenza di base
Circonferenza ditroncatura esterna
N 2
C
A
2e
1e
Circonferenza ditroncatura interna
CostaFianco
Ang. accessoAAng. recesso
2
O2
2
Ruote di assortimento ⇒Costa: a = ka·m = mFianco: f = kf·m = 1.25·m
( )⎧ ° '301661 α
2
88( )( )( )( )⎪
⎩
⎪⎨
⎧
°=°=°=
≥⇒>−⋅⇒⋅>⋅
−>⋅−=25272042
'301661z5.2cos1zcosr
zr2
25.1r?m25.1rr pp
ppi
ααα
ααρ
Linea di imbocco
99
Grado di ricoprimento
1AA e2e1
⎟⎟⎞
⎜⎜⎛
≠ε
>=ε
∩BCD
1pb
e2e1
⎟⎟⎠
⎜⎜⎝
≠εp
( ) ( )( ) ( )( ) ( )
αρ+ρ
=−ρ−+ρ−=+−+=
=−+−=
sinIRR
NNRRCNCNNANA
CNNACNNAAA
2222
2122
2e2
21
2e1212e21e1
22e211e1e2e1
α⋅⋅πα⋅−ρ−+ρ−
=ε⇒
α⋅−ρ−+ρ−=
cosmsinIRR
sinIRR22
2e2
21
2e1
2e21e1
pressione massima di contatto tra i denti
EP418.0p0 = con ⎟⎟⎞
⎜⎜⎛
+=⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛+=
R1
R1
R1
E1
E1
21
E1
1010
Rbp0 con ⎟
⎠⎜⎝
⎟⎠
⎜⎝ pr2pr121 RRREE2E
1111
Esempio. Supponiamo di avere una trasmissione costituita da due ruote dentate, con z1 = 19 e z2 = 37 denti; siano α = 20° ed m = 3.5 mm; caratterizzare la geometria del rotismo ed osserva-re le conseguenze di un errore di montaggio per il quale l’interasse aumenta del 2%re le conseguenze di un errore di montaggio per il quale l interasse aumenta del 2%.
rapp. di trasmissione 947.11937
zz
1
2 ===τ passo mm996.105.3mp =⋅π=⋅π=1
diam. primitivi ed interasse: ( ) mm00.982ddImm50.129zmdmm50.66zmd 212211 =+==⋅==⋅=
geometria dei denti: mm375.4m25.1fmm5.3ma =⋅===
altezza del dente: mm875.7fah =+= gioco (franco): mm875.0afg =−=
diam. troncatura esterna ed al piede dei denti:
mm75.57f2dh2ddmm50.73a2dd 1e1i11e1 =⋅−=⋅−==⋅+=
mm75.120f2dh2ddmm50.136a2dd 2e2i22e2 =⋅−=⋅−==⋅+=
grado di ricoprimento:
diam. base: ( ) ( ) mm845.60cos2dmm245.31cos2d 2211 =α⋅=ρ=α⋅=ρ
g p
( ) ( ) ( ) ( )mm747.16518.33918.30347.19
sin00.98845.6025.68245.3175.36sinIRRAA 222222
2e2
21
2e1e2e1
=−+=
=⋅−−+−=⋅−−+−= ααρρ
1212621.1
332.10747.16mm332.10cosmpb ==⇒=⋅⋅= εαπ
Cosa accade se cambia l’interasse? Nel nostro caso diventa I’ = 1.02*0.98 = 99.96 mm.I raggi base non mutano, perché su di essi sono state tracciate le evolventi dei denti, che evi-d bi i di h i bbidentemente non possono cambiare, quindi anche in questo caso abbiamo:
mm845.60mm245.31 21 =ρ=ρ
Q ll h è bi t è l’ l di i t h lQuello che è cambiato è l’angolo di spinta, che vale:
888.22I
coscos
I 2121 °=α′⇒′ρ+ρ
=α′⇒α′ρ+ρ
=′
Conseguentemente, i diametri primitivi valgono ora:
mm090.132cos2dmm831.67cos2d 2211 =α′ρ⋅=′=α′ρ⋅=′
E’ facile controllare che il rapporto di trasmissione non è cambiato (e non lo poteva, non essen-do variato il numero dei denti, ma, attenzione, d = mz non è più verificata, perché i pieni ed i vuoti sulle primitive non sono più uguali; non essendo cambiato il diametro esterno, né l’altezza dei denti, abbiamo:
mm6700.5ahbmm2050.22
ddamm0405.5ahbmm8345.22
dda 222e2
2111e1
1 =′−==′−
=′=′−==′−
=′
P t i d il d di i i t bbiPer quanto riguarda il grado di ricoprimento, abbiamo:( ) ( ) ( ) ( )
1021387.11mm33210p
mm387.11878.38918.30347.19sin96.99845.6025.68245.3175.36AA 2222e2e1
==⇒=′
=−+=′⋅−−+−=
ε
α
(il passo base ovviamente non è cambiato)
1313
102.1332.10
mm332.10pb ==⇒= ε
Quindi la trasmissione è ancora possibile, ma con margini assai ridotti.
(il passo base ovviamente non è cambiato)
Esempio. Siano R1 = 42.5 mm; R2 = 52.5 mm; m = 5 mm; z117 21 20° t t 39 9369 = 17; z2 = 21; α = 20° e conseguentemente ρ1 = 39.9369 mm;
ρ2 = 49.3339 mm; I = 95 mm; R1e = 47.5 mm; R2e = 57.5 mm
Procedendo nell’ordine abbiamo:Procedendo nell ordine abbiamo:
mm580632.11956058.1753669.29sinRRCNNACA
mm179784.11535856.1471564.25sinRRCNNACA
222
2e222e2e2
121
2e111e1e1
=−=α⋅−ρ−=−=
=−=α⋅−ρ−=−=
mm760657.14cos707963.15cosz
R2cospp
PPmm760416.22CACAAA
1
1b
21e2e1e2e1
=α⋅=α⋅⋅π⋅
=α⋅=
==+=⇒∩
541965.1pAA
b
e2e1 ==ε⇒
Alcuni sostengono che il grado di ricoprimento è anche dato da:
pBCD
∩
=ε
Ma ciò non è vero; verifichiamo col calcolo, osservando che l’arco BCD è sotteso dai due angoli ϕ1 e ϕ2; allora valutiamoli come segue:
1414
g ϕ1 ϕ2; g
77774.12547
cos179784.11arcsinR
cosCAarcsinR
XAarcsin e11e11 °=
α⋅=
α⋅==ϕ
767982.15sinCAR
cosCAarctanCXCOXAarctan
XOXAarctan
5.47RR
e21
e2
21
2e2
21
2e22
e1e1
°=α⋅−
α⋅=
−==ϕ
mm174216.21RDCB545722.28 121 =ϕΔ⋅=⇒°=ϕ+ϕ=ϕΔ)
E quindi:q
ε≠== 347992.1707963.15174216.21
pDCB)
Che dimostra l’errore; esso dipende dal fatto che i punti B e D non corrispondono a condizioni di contatto, quindi la loro p , qdistanza d’arco non ha nulla a che vedere con il grado di ricoprimento.
1515
( ) ( )1121
21 1zm211R
cosRRI τ+⋅=τ+=
αρ+ρ
=+=
1
2
1
2
zz
RR
2cos
==τ
α
Numero minimo di denti
( )12
2
122
2e2 2cosCNR2CNRR α+π⋅⋅−+= ( )
11
a22e2
1212e2
sinRCN
mkRR
α=
⋅+=
ii zm21R ⋅=
( )+ kzk4 ( )
( ) ατ⋅++τ+τ=
=α+⋅
++−=⇒
22
2a22a22
22min1
sin21k2
sinkzk4zzz
( ) ατ⋅+⋅= 2a2 sin21k2
Per l’accoppiamento con dentiera di assortimento (R2 = ∞; τ = ∞) si ha
1616α= 2min1 sin
2z
Nella costruzione la dentieradeve presentare le altezza dicosta e fianco invertite per cuideve risultare per la costruzione
α=
α⋅
= 22min1 sin5.2
sin25.12z
14z'2522z'2031z'3016
min1
min1
min1
=→°=α=→°=α=→°=α
Se si accetta un lieve sottotaglio in e-secuzione ma si vuole escludere la interferenza in esercizio, deve essere ,in ogni caso:
17z'2025z'3016
min1
min1
=→°=α=→°=α
Se si ricorre ad altri metodi esecutivi allora z1 i dipende11z'25 min1
min1
=→°=αSe si ricorre ad altri metodi esecutivi, allora z1min dipende, come abbiamo visto, da τ:
24z23z21z18z'301610421====→°=α
=τ=τ=τ=τ
171711z11z10z9z'2517z16z15z13z'2024z23z21z18z3016
min1min1min1min1
min1min1min1min1
min1min1min1min1
====→°=α====→°=α====→=α
Correzione delle dentature
P hé i d bb d id id i d l d i d ti? E i t di i ti iPerché si dovrebbe desiderare una riduzione del numero dei denti? Esistono diversi motivi:a) a parità di modulo la riduzione corrisponde ad una riduzione dei raggi delle primitive, e
quindi delle dimensioni complessive del riduttore;b) a parità di dimensioni delle primitive la riduzione corrisponde ad un aumento del modulob) a parità di dimensioni delle primitive, la riduzione corrisponde ad un aumento del modulo
e quindi della robustezza dei denti;c) in ogni caso, il tempo macchina necessario per la costruzione delle ruote ovviamente
diminuisce col numero dei denti;
1818
diminuisce col numero dei denti;d) L’unico svantaggio è che all’aumentare del modulo si riduce l’arco d’azione ed il grado di
ricoprimento
Correzione delle dentature
Se vogliamo ridurre il numero di denti del pignone al di sotto del minimo che abbiamo giàSe vogliamo ridurre il numero di denti del pignone al di sotto del minimo – che abbiamo già calcolato – dobbiamo variare la geometria adottata.Il modo più semplice è quello di spostare la dentiera generatrice di una quantità ‘xm’ in maniera tale da ottenere denti dell’altezza abituale ma disposti diversamente rispetto alla primitiva Setale da ottenere denti dell altezza abituale, ma disposti diversamente rispetto alla primitiva. Se avanziamo la primitiva di taglio di ‘xm’ verso la punta della dentiera per il pignone e di ‘-xm’ per la ruota, le primitive non cambiano e quindi abbiamo la “correzione senza variazione di interasse” ⎧ ⎧ =+= xmaaxmaa
1919
interasse .
⎪⎩
⎪⎨
⎧
⎪⎩
⎪⎨
⎧
+=+=−=
+=−=+=
rrrc
rrc
rrc
pppc
ppc
ppc
fahxmffxmaa
fahxmffxmaa
Tuttavia in corrispondenza delle primitive i denti non hanno più lo stesso spessore; infatti, misuran-do lo spessore attraverso la dentiera, a causa dello spostamento abbiamo:
α⋅⋅⋅+= tanmx2ps1 (pignone)
α⋅⋅⋅−= tanmx22ps
2
2
1 (p g )
(ruota)
i i d d h lIn ogni caso, si vede da quanto sopra che la som-ma degli spessori sulle primitive è ancora uguale al passo.
Come cambia il numero dei denti? Riferendoci evidentemente al caso della dentiera abbiamo:
( ) ( ) ( )x1zzzx1zx1k2z i1)c(i1
)c(i2i1
da)c(i1 −⋅=⋅=−=−
⋅= ττ( ) ( ) ( )x1zzzx1zx1
sinz min1min1min2min12min1 ττ
αNaturalmente, con tale correzione per pignone A2e si allontana da N1 ma A1e si avvicina ad N2 e quindi alle condizioni di interferenza; conseguentemente, tenuto conto del segno di x per la q g g pruota, per la somma dei numeri di denti ed il rapporto di trasmissione devono valere le seguenti diseguaglianze:
( ) ( ) ( ) ( )( ) x1z21c
i2ccc +
2020
( ) ( ) ( ) ( )( ) x1
x1zzz2zzx1zz c
min1
min2maxmin1
cmin2
cmin1min1
cmin2 −
+≤≤⋅≥+⇒+≥ τ
Ad esempio, è molto usata la correzione con x = 0.5; da ciò discende:
⎧
⎪⎩
⎪⎨
⎧
⎪⎩
⎪⎨
⎧
⋅=⋅=
⋅=
⋅=⋅=
⋅=
m25.2hm75.1f
m5.0a
m25.2hm75.0f
m5.1a
rc
rc
rc
pc
pc
pc( ) ( ) ( ) ( ) 0.3
5.05.1z2zzz5.1zz5.0z maxmin1
cmin2
cmin1min1
cmin2min1
cmin1 =≤⋅≥+⇒⋅≥⋅≥ τ
Ma qual è la correzione minima da apportare se vogliamo passare da zmin a z(c)min denti per il
pignone,? La posizione limite di taglio è definita dal punto N1, ove la linea di testa della dentiera incontra la retta di azionedentiera incontra la retta di azione.
( )xkmxmmkCH adad −=−=
e la condizione limite vale
αα 2p1lim sinRsinCNCH ⋅=⋅=
e la condizione limite vale
tt d t t
( ) sinRxkmCHCH 2pdalim α≤−⇒≤
ottenendo pertanto
msinR
kx2
pda
α−≥⇒
2121
C
NN
z = 25
O
C
N
O
z = 21
interferenzaC
N
z = 17
2222O
Esempio. Supponiamo di avere una coppia con z1 = 21 e z2 = 43 denti e con m = 4 mm, con α = 20°. Esaminando le ruote, abbiamo nell’ordine:
mm81356580cosRmm4670939cosR
0476.2mm128Imm862zmRmm42
2214
2zmR
2211
22
11
=⋅==⋅=
===⋅
==⋅
=⋅
=
αραρ
τ
mm90aRRmm46aRRmm9afhmm5m25.1fmm4ma
mm813565.80cosRmm46709.39cosR
2e21e1
2211
=+==+==+==⋅===
αραρ
mm81fRRmm37fRR 2i21i1 =−==−=
Supponiamo ora di voler ridurre il numero dei denti del pignone a z1c = 15; anzitutto, in questo caso il numero dei denti della ruota deve essere portato a z2c = z1c·τ = 30 ≈ 31 perchéquesto caso il numero dei denti della ruota deve essere portato a z2c z1c τ 30 31 perché siano primi tra loro (con ciò è τeff = 2.067); quale deve essere la correzione da impiegare?Se 22 denti è il minimo teoricamente ottenibile con una dentiera, risulta:
( ) 318202215111 ⇒( ) 3182.022151zz1xx1zz min1c1min1c1 =−=−=⇒−⋅=
Ed anche l’interasse viene a ridursi corrispondentemente:
( ) ( ) ( )zm i1⋅( ) ( ) ( ) mm00.923182.0112zmx1II min1
minc =−⋅+=−⋅= τ
Si noti che Imin non è il nostro interasse di partenza, poiché già in quel caso avevamo assunto z = 21 e non pari a z = 22
2323
z1 = 21 e non pari a z1min = 22.
In ogni caso, mantenendo il modulo m = 4 mm, possiamo rapidamente calcolare R1c = 30 mm ed R2c = 62 mm, trovando conferma del nuovo interasse.
P i i di l l di i i d i d i d ll dPossiamo quindi valutare le nuove dimensioni dei denti e delle ruote, ottenendo:a) pignone:
a1c = a+xm = 5.273 mm f1c = f-xm = 3.727 mmR R + 35 273 R R f 26 273R1ec = R1c+a1c = 35.273 mm R1ic = R1c-f1c = 26.273 mm
b) ruota:a2c = a-xm = 2.727 mm f2c = f+xm = 6.273 mmR = R +a = 64 727 mm R = R f = 55 727 mmR2ec = R2c+a1c = 64.727 mm R2ic = R2c-f2c = 55.727 mm
2424
Esempio. Riprendiamo l’esempio precedente e ricordiamo che lo schema di partenza era il se-guente:
214
0476.2mm128Imm862zmR43z
mm422214
2zmR21zmm4m
2rr
1pp
===⋅
==
=⋅
=⋅
===
τ
90RR46RRmm9afhmm5m25.1fmm4ma
mm813565.80cosRmm46709.39cosR2
rrpp
=+==⋅===
=⋅==⋅= αραρ
mm81fRRmm37fRR
mm90aRRmm46aRR
rrippi
rreppe
=−==−=
=+==+=
Questo rotismo è del tutto corretto; supponiamo però di voler realizzare zp = 15, mantenendo leQuesto rotismo è del tutto corretto; supponiamo però di voler realizzare zp 15, mantenendo le dimensioni del gruppo costanti, per quanto possibile; in tal caso dovremmo avere
mm6.515
422zR2
m p =⋅
=⋅
=15zp
Tale valore non è normalizzato; scegliamo quindi m = 5.5 mm (che non è tra quelli preferibili), col che abbiamo, supponendo di non eseguire alcuna correzione:
mm10880.80cosRmm76232.38cosR
0667.2mm50.126Imm25.85R3171.30zz
mm25.41R15zmm5.5m
rrpp
rpr
pp
=⋅==⋅=
===≈=⋅=
===
αραρ
ττ
2525mm375.78Rmm75.90Rmm375.34Rmm75.46R
mm375.12afhmm875.6m25.1fmm5.5ma
rirepipe
rrpp
=====+==⋅===
ρρ
Domandiamoci ora se sia possibile realizzare tale nuovo rotismo senza ricorrere alla correzione e limitandoci a prendere in esame il pignone, che si trova in condizioni più vicine a quelle limi-p p g , p qte; le coordinate del punto Np, valutate rispetto al centro del pignone, valgono:
mm42467.36cosymm25749.13sinx pp =⋅==⋅= αραρ ρρ
mentre il punto di intersezione tra la circonferenza di troncatura esterna della ruota e la retta di a-zione è dato da:
⎧⎪⎫)( 222
⎩⎨⎧
==
⇒⎪⎭
⎪⎬⎫
+⋅−==−+
mm63872.36ymm66938.12x
RtanxyR)Iy(x
p
2re
22
α
Questo punto è posto più in alto di Np e quindi è certamente ammissibile, se pensiamo di realiz-zare le ruote con una fresa di forma; se però, com’è oggi abituale, impieghiamo una dentiera, il filo inferiore del tagliente ha una coordinata y = Rp-1.25⋅m = 34.375 mm e conseguentemente ta-
li l di i d di (R ) 18 8889 i è l di di Ngli la retta di spinta ad una coordinata x = (Rp-y)⋅ctanα = 18.8889 mm, cioè al disotto di Np: con-seguentemente in questo caso – ovvero abitualmente – dobbiamo operare la correzione.Evidentemente lo spostamento minimo xm da impiegare è quello che porta il filo della dentiera a
N i di è i d 36 42467 34 375 2 04967 d i 0 37267 hpassare per Np e quindi è pari ad xm = 36.42467-34.375 = 2.04967 mm, da cui x = 0.37267, che corrisponde alla diseguaglianza precedente:
20sin25.41sinR 22p °⋅⋅ α
2626
37267.05.5
20sin25.4125.1m
kx pad =−=−≥
D’altra parte, la correzione da apportare per avere zp = 15 varrebbe x = 1-15/21 = 0.28571; cosa vuole dire? Ciò significa semplicemente che il numero di denti da realizzare con la correzione non può essere assegnato a piacere; infatti, con zp = 15 avremmo:
( ) ( ) mm303575x251mfmm071437x1mamm57141.1mx28571.0xmm5.5m
=−⋅==+⋅==⋅==
( ) ( )( ) ( )
mm946.35fRRmm321.48aRRmm66463.8x25.1mfmm92857.3x1ma
mm30357.5x25.1mfmm07143.7x1ma
pppipppe
rr
pp
=−==+==+⋅==−⋅=
===+=
mm804.76fRRmm179.89aRR rrrirrre =−==+=
Ripetendo gli stessi calcoli precedenti, poiché le circonferenze base, quelle primitive e l’angolo di i t bi ti bbispinta non sono cambiati, abbiamo:
- Coordinate di Np: mm42467.36cosymm25749.13sinx pp =⋅==⋅= αραρ ρρ
- Intersezione retta di spinta/circ. troncatura esterna della ruota:
mm82058.37ymm42224.9x ==
- Intersezione filo dentiera/retta di spinta:
mm946.35Rymm57262.14x ip ===
2727
In definitiva, non si è raggiunto il risultato desiderato; a questo punto le possibilità sono:
a) – si impiega la correzione minima necessaria (x = 0.372667) che conduce a zp = 21(1-x) = 13.174 denti, ovvero 13 denti, regolando poi di conseguenza gli altri parametri;b) – se per qualche motivo desideriamo sia zp = 15, dobbiamo alterare modulo e primitive.
2828
Un’altra possibilità è quella di allontanare la dentiera di quantità x ed x’ (tra loro indipendenti) dai centri di entrambe le ruote; distinguendo col pedice “0” le grandezze relative alla fase di taglio s pponiamo di oler reali are delle r ote caratteri ate da n meri di denti pari a etaglio, supponiamo di voler realizzare delle ruote caratterizzate da numeri di denti pari a zp e zrrispettivamente e di impiegare una dentiera di passo πm0; evidentemente dovremmo realizzare ruote costituite da primitive
2zmR
2zm
R r00r
p00p ==
2929
Tuttavia, se scegliessimo dei numeri di denti inferiori a quello minimo, si verificherebbe q ,l’interferenza; per evitarla, possiamo allontanare la dentiera dai centri delle primitive di quantità x ed x’ rispettivamente, ottenendo su tali circonferenze di taglio spessori pari ordinatamente a:
0mπ ⋅
000
0r
000
0p
tanmx22ms
tanmx22ms
απ
απ
⋅⋅′⋅+⋅
=
⋅⋅⋅+=
Poiché (per il momento) x ed x’ sono stati scelti in modo arbitrario, la somma degli spessori sulle primitive (primitive “di taglio”) non è più pari al passo, sicchè non sarebbe garantita l’assenza di
t i i i hi t l ti d bbi t i t i d ll i iti di
2
compenetrazioni o giochi; per tale motivo dobbiamo spostare i centri delle primitive di una quantità Δ in modo da portare ad essere tangenti due altre circonferenze (primitive “di lavoro”), sulle quali la somma degli spessori sia pari al nuovo passo (ed al nuovo modulo).Attenzione! Tali quantità (passo e modulo) sono ora cambiati perché sono cambiate a parità diAttenzione! Tali quantità (passo e modulo) sono ora cambiati, perché sono cambiate – a parità di numero di denti – le circonferenze sulle quali le misuriamo.In ciò consiste la “correzione con variazione di interasse” che si differenzia da quella studiata precedentemente proprio per questo motivo; è evidente che il problema principale è quello di
3030
precedentemente proprio per questo motivo; è evidente che il problema principale è quello di valutare l’ampiezza di tale variazione e la nuova geometria dei denti.
Ovviamente, le circonferenze base non cambiano, perché su di esse sono stati generati i denti, ma, poiché mutano le primitive di lavoro, cambia l’angolo di spinta, che diventa α:
( )αα
αα
αα
ααρααρ
coscosRRRRI
coscosRR
coscosRR
cosRcosRcosRcosR
00r0prp
00rr
00pp
r00rrp00pp
+=+=⇒==
⇒====
αα
ααπ
ααπππ
coscosmm
coscos
zR2
coscos
zR2
zR2
zR2
p 00
0
r
0r0
p
0p
r
r
p
p =⇒====
S ll i iti di l l d li i d i l t t i dSulle primitive di lavoro la somma degli spessori deve essere pari al passo; pertanto, scrivendo per ciascuna ruota l’equazione invariantiva dell’evolvente e ponendo pari a γ e γ’ i corrispondenti angoli cuspidali abbiamo:
( ) ( ) ( )( ) ( ) ( ) αγγπαγαγπ evzzevzevzevevR2sevevR2smss rprprrpprp +−′⋅+⋅=⇒−′⋅=−⋅=⋅=+
Si deve osservare che gli angoli cuspidali non vengono alterati dalla correzione e quindi, riferen-doci alle primitive di taglio possiamo scrivere ad esempio con riferimento al pignone:doci alle primitive di taglio, possiamo scrivere ad esempio, con riferimento al pignone:
( ) ( ) ⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ ⋅++=⇒−⋅=−⋅=⋅⋅⋅+
⋅= 0
p000p00p00
00p tanx
4z2evevevevmzevevR2tanmx2
2ms απαγαγαγαπ
e quindi in definitiva dopo alcuni passaggi otteniamo:e quindi in definitiva dopo alcuni passaggi otteniamo:
0rp
0 tanzzxx2evev ααα
+′+
+=
3131
rp
che costituisce la relazione fondamentale che occorreva.
In definitiva abbiamo:
00 tanzzxx2evev ααα
+′+
+=rp zz +
αα
=αα
=αα
=coscosmm
coscosRR
coscosRR 0
00
0rr0
0pp
e quindi il nuovo interasse valeq
( ) ( )αα
+=αα
+=+=coscosmzz
21
coscosRRRRI 0
0rp0
0r0prp
In effetti, i parametri che caratterizzano le nuove dentature sono zp, zr, x, x’ e α; se supponiamo assegnati zp e zr, la prima pequazione ci consente di valutare il nuovo angolo di spinta una volta dati x ed x’. Esistono diversi metodi per fare ciò, ma
i li i à i di l lqui per semplicità ricordiamo le sole Nor-me DIN che per α0 = 20° suggeriscono:
17z14x
17z14
x rp −=′
−=
17z14x
17z14
x rp −=′
−=
3232
Qual è la distanza tra la primitiva di lavoro e quel-la di taglio? Esaminiamo ad esempio il pignone:g p p g
( ) 000p
0p
0pp m1coscos
2mz
mm2z
RRy ηαα
=⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ −=−=−=
e per la ruota, similmente,
000r m1cos
2mzy ηα ′=⎟
⎠⎞
⎜⎝⎛ −=′
cos2 α ⎠⎝
Pertanto in condizioni di lavoro la distanza tra le primitive di taglio è data da:primitive di taglio è data da:
( ) 00 mmyy ξηη =′+=′+
E i i l i d i d i i hé ( d il i ) i i i diEsaminiamo ora la geometria dei denti; poiché (ad es. per il pignone) ci siamo spostati di xm0rispetto alla linea dei dati, l’altezza del fianco, misurata dalla primitiva di taglio, risulta pari ad (1.25m0-xm0) e quindi le coste presentano altezze, rispetto alle primitive di lavoro, pari a:
( ) ( )( ) ( ) 00r
00p
mx25.1ymx25.1
mx25.1ymx25.1
η
η′+′−=′+′−=Δ
+−=+−=Δ
3333
( ) ( )( ) ( ) 00r
00p
mx25.1ymx25.1
mx25.1ymx25.1
η
η′+′−=′+′−=Δ
+−=+−=Δ
( ) ( ) 00r y η
Se, come sempre, desideriamo un gioco pari a 0.25m0 tra la testa di un dente e la base di quello corrispondente dell’altra ruota, le altezze dei fianchi, misurate dalle primitive di lavoro, devono
lvalere:( ) ( ) ( ) ( )
0c
r0r0c
p0p mkmx0.1amkmx0.1a =+−==′+′−= ηη
Tuttavia atteso lo spostamento della linea dei dati e la distanza tra le primitive di taglio e di la-Tuttavia, atteso lo spostamento della linea dei dati e la distanza tra le primitive di taglio e di lavoro, con denti di altezza abituale si avrebbe:
( ) ( ) ( ) 0r000p mx0.1amx0.1mx25.1m25.2a ηηη ′−′+=′−+=+−−=′
Pertanto dobbiamo ridurre l’altezza dei fianchi (ovvero i denti devono essere più piccoli) di:
( ) ( ) ( ) ( )[ ] r000ppp mxxmx0.1mx0.1aa δηηηηδ =′−−′−=−+−′+′−=′−=
Poiché i denti, quindi, presentano altezze inferiori all’abituale, viene a ridursi anche l’arco di a-zione e quindi il grado di ricoprimento, come si può verificare dalla già nota relazione:
απαρρ
εcosm
sinIRR 22
2e2
21
2e1
⋅⋅⋅−−+−
=
3434
Esempio. Supponiamo che dobbiamo realizzare un riduttore caratterizzato da un rapporto τ ≅1.4, che per motivi di ingombro debba essere I ≅ 45 mm e che infine per garantire la necessaria1.4, che per motivi di ingombro debba essere I ≅ 45 mm e che infine per garantire la necessaria robustezza dei denti debba risultare m0 ≅ 4 mm.
Con tali valori abbiamo evidentemente:
125.13zz375.9mR2
zmm25.26RRmm75.181
IR pr0
0pp0p0r0p =⋅==
⋅=⇒=⋅==
+= ττ
τ
Rendendo interi i numeri dei denti, abbiamo quindi:
44.1mm44Imm0.262mz
Rmm0.182mz
R13z9z 0p0r
0p0prp ==⇒=
⋅==
⋅=⇒== τ
Tali valori sono troppo esigui: i numeri dei denti sono inferiori ai minimi ed infatti, valutando i raggi dei cerchi base per un angolo di spinta α = 20°, abbiamo ρp = 16.914 mm e ρr = 24.432 mm; con un’altezza dei denti pari ad h = 2 25 m = 9 0 mm un semplice calcolo mostra che lemm; con un altezza dei denti pari ad h = 2.25⋅m0 = 9.0 mm, un semplice calcolo mostra che le circonferenze di troncatura esterna incontrano la retta di spinta all’esterno del segmento Np0Nr0.
Assumiamo quindi di dover correggere le dentature; impiegando i dati consigliati dalle DIN leAssumiamo quindi di dover correggere le dentature; impiegando i dati consigliati dalle DIN, le ampiezze di correzione risultano essere:
05882301314z14x294120914z14x rp =
−=
−=′=
−=
−=
3535
058823.01717
x29412.01717
x ======
e quindi, risolvendo l’equazione fondamentale della correzione, ricaviamo il nuovo angolo di spinta:p
( ) ( ) 05945.2420tan139
058824.029412.0220evtanzzxx2evev 0
rp0 =⇒°
++
+°=+
′++= αααα
Da tale valore possiamo quindi ricavare il nuovo modulo e gli altri valori che interessano; in par-ticolare abbiamo:
cos 0α mm28029.45Imm75654.26Rmm52376.18Rmm11639.4coscosmm corrrcpc
00 =====
αα
Ora dobbiamo ricavare la nuova geometria dei denti (ovvero i raggi delle circonferenze di tronca-i hé l l i bi ) ll’ di bbitura, poiché le evolventi non sono cambiate); nell’ordine abbiamo:
Distanze tra le primitive di lavoro e quelle di taglio:
320073.0m18913.0mym130939.0m1coscos
2mz
y 000000p =′+==′=′==⎟
⎠⎞
⎜⎝⎛ −= ηηξηη
αα
Alt d ll t d i d tiAltezza delle coste dei denti:
( ) ( ) 0cfr00r0
cfp00p mkm3803.1mx25.1mkm0868.1mx25.1 ==′+′−=Δ==+−=Δ ηη
3636
Altezza dei fianchi dei denti (per evitare interferenza con la circonferenza di fondo dell’altra ruota:
( ) ( ) ( ) ( )0
car00r0
cap00p mkm8368.0mx0.1amkm13031.1mx0.1a ==+−===′+′−= ηη
Altezza complessiva dei denti (uguali per le due ruote):Altezza complessiva dei denti (uguali per le due ruote):
( ) ( ) mm86853.8mkkmkkhh 0car
cfr0
cap
cfp
cr
cp =+=+==
Raggi significativi e grado di ricoprimento:Raggi significativi e grado di ricoprimento:2515.1mm235.21Rmm104.30Rmm176.14Rmm045.23R corr
cir
cer
cip
cep ===== ε
R (i f )Ruote non corrette (interferenza) Ruote corrette
3737
Carichi sui denti
1t111 RFcosRSSM ⋅=α⋅⋅=ρ⋅=
Mα⋅=α⋅==⇒ sinSFcosS
RMF R
1
tt
τ⋅=⋅=ρ⋅= 1222 MRFSM τρ 12t22 MRFSM(rendimento unitario)
hρ ⎟⎞
⎜⎛
(caso reale)
11
2122
Mhf1M
hfMhSfSM
ηττ
ρρρρ
⎟⎟⎞
⎜⎜⎛
=⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛−=⋅⋅−⋅=
p12
1 Mf1M ητρ
τ ⋅⋅=⎟⎟⎠
⎜⎜⎝
−⋅=
Se consideriamo tutto il segmento diimbocco otteniamo mediamenteimbocco, otteniamo mediamente
+⎟⎞
⎜⎛
η⋅τ⋅=22
12
ee11f
MM
3838α+
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛+
π−=η 22
21
21 cosmee
z1
z1f1
Esempio. Il rotismo con ruota oziosa, rappresen-p pptato in figura, trasmette una potenza P = 15 kW e la velocità entrante è di n1 = 2500 giri/min; altri dati significativi sono: τ = 3.5, α = 20°, m = 3.5 mm, z1 = 17 e z2 = 21. Calcolare i parametri si-gnificativi ed i carichi trasmessi.
3323221
zzz==τ⋅τ=τ
22082mm0.210zmdmm5.73zmdmm5.59zmd
529.3zz605.59175.3zz
332211
13eff13
=⋅==⋅==⋅===τ⇒→=⋅=⋅τ=
1213221 zzz−−
mm25.208RR2RI 321 =+⋅+=⇒
2211321
111
min/giri807.2023nsec/rad933.211sec/m789.7RvvvmN296.57Msec/rad799.261min/giri2500n
=⇒=ω⇒=⋅ω====⇒=ω⇒=
13113131132232112
33
2211321
ddMzzMMmN223.202MMmN777.70MMmin/giri332.708nsec/rad176.74
g
⋅=⋅=ωω⋅==ωω⋅==ωω⋅=⇒=⇒=ω⇒
[ ]
FFN976.700tanvPtanFF
.d.d.cmN223.2022dFMFFN916.1925vPdM2F
3r2r11t1r
33t33t2t11
11t
===α⋅=α⋅=
=⋅=⇒====⋅=
3939N517.2049FFcosFS 2
1r21t1t =+=α=
Scelta dell’angolo di spinta
A parità di coppia trasmessa, la spinta, e quindi sia le sollecitazioni sui denti sia quelle sui supporti aumen-tano al crescere di α:
α⋅⋅
=α
=cosdM2
cosFS
p
tt
Analogamente al crescere di α aumenta l’interasse:Analogamente, al crescere di α aumenta l interasse:
αρ+ρ
=+=cos
RRI 2121
Tuttavia, com’è facile verificare, a parità di rapporto di trasmissione diminuisce il numero dei denti.Per tale motivo nei Paesi che accettano l’ISO si èPer tale motivo nei Paesi che accettano l’ISO si è scelto α = 20°, negli USA 20° o 25° e nel solo UK si insiste ad impiegare 16°30’
In realtà il dimensionamento delle dentature viene riferito ad una Ft maggiorata:
FF ⋅ξ⋅ξ=′
4040
tei FF ⋅ξ⋅ξ=
Calcolo a rottura (Lewis)
(b rappresenta la lunghezza del dente)
sbcosP
6sbacosP
sbsinP
2fn ⋅γ
=τ⋅
⋅γ=σ
⋅γ
−=σ
( ) ( )
=⎥⎤
⎢⎡ −=⇒
+≈⋅++=
γγσ
σστσσσ
sincosa6P
3 maxfn2
fneq
⎥⎦⎤
⎢⎣⎡ −
⋅⋅=
⎥⎦⎢⎣⋅⇒
γγα
γγσ
sincossa6
cossbF
sincosssb
t
eq
⎦⎣α scossb
ψ⋅=σ⇒
1mb
Fteq
γ−γ
α=ψ
sincossa6
cosms
4141
s
sπr2z2
evL ⋅+ϕ=
⋅+α=ϕ
t ϑϑϑ
LaLAa
aaaA
tantanev
ϕ−ϑ=ϕ−ϕ+ϑ=γϑ−ϑ=ϑ=ϕ
( )( ) α=ρ=ϑ+⇒
+=
R
cosRcosmR
mRR
pAp
pe
α+
=α+
=ϑ⇒ cosz2
zcosmR
Rcos
p
pA
Fb
mbmbF
tei
ammeqtei
ξ⋅ξ=⇒
σ⋅ψ⋅⋅=σ⋅ψ⋅⋅=⋅ξ⋅ξ
)d/b(zM2d
mb
p3 eitp
amm
=βσ⋅β⋅ψ
ξ⋅ξ⋅⋅⋅=⇒
σ⋅ψ⇒
4242
ammσβψ
4343
Metodo AGMA di proporzionamento a rottura
TR
LeammIBs
V
matf KK
KKKKK
KKJmb
F⋅
⋅σ′=σ≤⋅⋅⋅
⋅⋅=σ
b = larghezza del dente;J = coefficiente di Lewis modificato;J coefficiente di Lewis modificato;KV = coefficiente dinamico;Ka = fattore di sovraccaricoKm = fattore di precisione di montaggio (distrib. del carico);m o e d p ec s o e d o gg o (d s b. de c co);Ks = fattore di grandezza (rispetto alle prove, abit. = 1-1.25);KB = fattore corona (abitualmente = 1);KI = fattore ruota oziosa (abitualmente = 1; pari ad 1.42 per ruote oziose);I ( ; p p );σ’n = tensione limite di fatica pubblicata da AGMA;KL = fattore di durata;KR = fattore di affidabilità;KT = fattore di temperatura (= 1.0 per T < 160 °F e = 620/(460+T) per T>160 °F);
4444
Applicazione Qv Molazze 3-5 Trasmissioni per Fonderie 5-6 Gru 5-7Presse 5-7 Convogliatori per miniere 5-7 Piccole foratrici 7-9 Lavatrici 8-10 Presse per stampa 9 11Presse per stampa 9-11Trasmissioni automobilistiche 10-11 Comandi antenne radar 10-12 Trasmissioni per prop. Navali 10-12 Trasmissioni per prop. Aereon. 10-13 Giroscopi 12-14
12 14 17 21 26 35 55 135 Z2 P R P R P R P R P R P R P R P R
p
Vel. Per.(m/sec) Qv
0 4 00 6 8
12 = = 14 = = = = 17 = = = = = = 21 = = = = = = 0.24 0.24 26 = = = = = = 0.24 0.25 0.25 0.25 35 0 24 0 26 0 25 0 26 0 26 0 26
0-4.00 6-84.00-10.00 8-10
10.00-20.00 10-12 > 20.00 12-14
35 = = = = = = 0.24 0.26 0.25 0.26 0.26 0.26 55 = = = = = = 0.24 0.28 0.25 0.28 0.26 0.28 0.28 0.28
135 = = = = = = 0.24 0.29 0.25 0.29 0.26 0.29 0.28 0.29 0.29 0.29
12 14 17 21 26 35 55 135
Z2 P R P R P R P R P R P R P R P R
α=20°- Carico in punta
Z2 P R P R P R P R P R P R P R P R
12 = = 14 = = = = 17 = = = = = = 21 = = = = = = 0.33 0.33 26 = = = = = = 0.33 0.35 0.35 0.35
α=20°- Carico su di una sola coppia di denti
4545
35 = = = = = = 0.34 0.37 0.36 0.38 0.39 0.39 55 = = = = = = 0.34 0.40 0.37 0.41 0.40 0.42 0.43 0.43 135 = = = = = = 0.35 0.43 0.38 0.44 0.41 0.45 0.45 0.48 0.49 0.49
50
( )⎪⎪⎧ −
=
⋅+=⇒=
32V
VV
Q12B
v2005050K5Q
( )
⎪⎪⎪
⎩
⎪⎪⎨
⎟⎠
⎞⎜⎝
⎛+
=
−+=⇒>B
V
V
v200AAK
B15650A4
B
5Q
⎪⎩ ⎠⎝ ⋅+ v200A
Utilizzatrice Largh.dente
(mm) Km
<50 1.6
50.00-150.00 1.7
Motrice Uniforme Sovracc. moderati Sovracc. elevati Uniforme (turbina, m.elettrico) 1.00 1.25 >1.75
Sovracc. moderati ( i l i ili d i ) 1.25 1.50 >2.00
150.00-250.00 1.8 > 500.00 2.0
(m.c.i. pluricilindrico)Sovraccarichi medi (m.c.i. monocilindrico) 1.50 1.75 >2.25
4646Ka
eσ′
Affidabilità % KR
90 0 8590 0.8599 1.00
99.9 1.25 99.99 1.50
4747
Esempio. Dimensionare a flessione i denti del rotismo di cui all’esempio precedente, nell’ipotesi di assenza di sovraccarichi ed ipotizzando una qualità QV = 6, di una temperatura di esercizio di 90°C e col requisito della durata di 5 anni su di un sol turno di lavoro90 C e col requisito della durata di 5 anni su di un sol turno di lavoro.
529.3zz60z21z17z 13321 ==τ⇒===Riepiloghiamo i dati ed i risultati acquisiti:
mm25.208Imm0.210dmm5.73dmm5.59dmm5.3m 321 =====
mN77770Mmin/giri8072023nsec/m7897vvvmN296.57Mmin/giri2500nkW15P
22321
11
==⇒====⇒==
N517.2049SN976.700FN916.1925F20mN223.202Mmin/giri332.708n
mN777.70Mmin/giri807.2023nsec/m789.7vvv
rt
33
22321
==⇒=°=α==⇒
⇒
Scegliamo una larghezza di primo tentativo; poiché è usualmente 8m≤b≤16m, assumiamo:
mm425.312m12b =⋅=⋅=
Con tali valori abbiamo, nell’ordine:)2ruota(42.1)3e1(0.1K0.1K0.1K0.1K6.1K IsBam ======
( ) ( ) 658.0v200A
AK744.59B15650A826.04Q12B
B
V
32V =⎟
⎠
⎞⎜⎝
⎛⋅+
=⇒=−+==−
=
4848
Il fattore geometrico J viene trovato per interpolazione sulle tabelle; si noti che per la ruota ozio-sa troviamo 2 valori (per i due accoppiamenti) ed evidentemente assumiamo il valore inferiore:
40.0J33.034.033.0
J33.0J gop =→⎭⎬⎫
⎩⎨⎧
==
Possiamo calcolare ora le tensioni affaticanti al piede dei denti:
Pignone: MP538961116.11916.1925KKKKKF mat ⋅⋅Pignone: MPa538.96111658.033.05.342
KKKKJmb IBs
V
matf =⋅⋅
⋅⋅=⋅⋅
⋅⋅=σ
Ruota oziosa: MPa085.13742.1116580
6.113305342
916.1925f =⋅⋅
⋅=σ
658.033.05.342 ⋅⋅
Ruota: MPa644.79111658.0
6.1140.05.342
916.1925f =⋅⋅
⋅⋅⋅
=σ
Passiamo al calcolo delle tensioni ammissibili; per il limite di fatica, supponendo si tratti di ruote in acciaio di buona qualità, assumendo HB = 250 kp/mm2, dalla curva otteniamo:
( ) MP336288HB*1260HB1746235108886 23′ − ( ) MPa336.288HB*126.0HB174623510888.6 23e =−+⋅=σ′ −
Inoltre risultano: 0.1KK RT ==
4949
Dobbiamo quindi calcolare KL, per la quale dobbiamo valutare il numero di cicli per ciascuna ruota:
cicli1068.1512808602500N 9p ⋅=⋅⋅⋅⋅⋅=
cicli1072.251280860807.20232N 9o ⋅=⋅⋅⋅⋅⋅⋅=
cicli1076.451280860332.708N 8r ⋅=⋅⋅⋅⋅⋅=
Possiamo quindi calcolare KL:
( ) 929.0N3558.1K 0178.0pLp =⋅= −
( ) 921.0N3558.1K 0178.0oLo =⋅= −( )oLo
( ) 950.0N3558.1K 0178.0rLr =⋅= −
e quindi valutare la tensione ammissibile ed il coefficiente di sicurezza per ciascuna ruota:
Pignone:
Ruota oziosa:
( ) 775.2538.96864.267nMPa864.267
11929.0336.288
KKK
oTR
Lepamm ==⇒=
⋅⋅=
⋅⋅σ′=σ
( ) 937.1085137557.265nMPa557.265
11921.0336.288
KKK
oL
epamm ==⇒=⋅=⋅σ′=σ
Ruota:
( )085.13711KK o
TRepamm ⋅⋅
( ) 439.3644.79919.273nMPa919.273
11950.0336.288
KKK
oTR
Lepamm ==⇒=
⋅⋅=
⋅⋅σ′=σ
5050
Calcolo ad usura (resistenza al “pitting”)
RE
bP418.0p0 = con
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛+=⎟⎟
⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛+=
pr2pr121 R1
R1
R1
E1
E1
21
E1
poniamoτ
ατζζζ
+⋅⋅
=+⋅
=⋅=1
sinRRRRR
RR 1
c2c1
c2c1c τ++ 1RR c2c1
( )ατ
τζ
ξξατζ
τα
ξξ2sinb
F1dE7.0
sinR1E
cosbF
418.0p t
p
ei
1
tei
220 ⋅
+⋅≈
⋅⋅⋅+
⋅⋅⋅=⇒
p1
α⋅ζξ⋅ξ
=χ⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛+=
⋅=
2sinK1
EE
121K
E7.0pK
0p
ei
r
p0p
20
0pζ⎠⎝ pr
( )3 t 1M2d τ+χ⋅⋅
=⇒( )
t
3p
dF1b
d
ττ+
χ=⇒
β⋅τ=⇒
5151
pdτ
Teoria di Stribeck
Ep2418.0RE
bP418.0p
bR2Pp r0r ⋅==⇒
⋅⋅=Pressione di rotolamento:
RbbR2
0p2
20
r K2E41802
pp ⋅=⋅⋅
=⇒ (già nota)E418.02 ⋅⋅
Secondo Stribeck2DH68p ⋅
=HD = durezza Brinnell (kp/mm2);W = durata in milioni di cicli = 60·n·h·10-6;Seco do St bec
31r WEp
⋅ h = durata in ore per singolo contatto;n = numero di giri al minuto
DH874p =⇒ 610 W87.4p =⇒
Quindi, se usiamo materiali diversi per le due ruote, per avere la stessa durata in ore Q p poccorre che sia:
6161
pDD HW
HHHH⇒⎟
⎞⎜⎛
⎟⎞
⎜⎛
5252
61Dr61
r
pDrDp
r61
D
p61
D HW
HHWW
τ⋅==⇒⎟⎠
⎜⎝
=⎟⎠
⎜⎝
Metodo AGMA di proporzionamento ad usura
Si considera il contatto nel punto di tangenza delle primitive, per il quale è:
( )⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛+
⎟⎟⎞
⎜⎜⎛ −
+−
⋅⋅
⋅=
p2p122
21
t0 R
1R1
E1
E12sinb
F2564.0p
ννα( ) ⎟⎠
⎜⎝ 21 EE
Ponendo: ( )2sinJ15640C τα=′=o e do:
12J
E1
E1
564.0C
2
22
1
21
p +τ=
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛ ν−+
ν−=
Si utilizza la tensione di contatto modificata
fsv
matpH KK
KKK
JdbFC ⋅
⋅′⋅⋅
=σ
5353
e quindi imponendo sia
RT
HLffs
v
matpH KK
CCKKK
KKJdb
FC⋅⋅
σ′≤⋅⋅
′⋅⋅=σ
b = larghezza del dente;d = diametro primitivo;d diametro primitivo;J’ = coefficiente geometrico;KV = coefficiente dinamico;Ka = fattore di sovraccaricoa o e d sov cc coKm = fattore di precisione di montaggio (distrib. del carico);Ks = fattore di grandezza (rispetto alle prove, abit. = 1-1.25);Kf = fattore di finitura superficiale (abitualmente = 1);f p ( );KI = fattore ruota oziosa (abitualmente = 1; pari ad 1.42 per ruote oziose);σ’n = tensione limite di fatica pubblicata da AGMA;CL = fattore di durata;CH = fattore di durezza;KT = fattore di temperatura (= 1.0 per T < 160 °F e = 620/(460+T) per T>160 °F);KR = fattore di affidabilità;
5454
⎪⎪⎨
⎧⋅⋅−−⎟⎟
⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛⋅+=
⎞⎛=′
2p
2
ap*
p cosmkm2
dconcosJ απρρα dp, ρp = pignone
⎪⎪⎩
⎨
⋅=⎠⎝
⋅⎟⎟
⎠
⎞
⎜⎜
⎝
⎛+ p
*gp*
g*p
sinI2
d11ραρ
ρρm
′fσ′
( )( )
⎪
⎪⎨
⎧
−⋅→≤≤→<
=
−τ+=
00829.0HBHB00898.07.1HBHB2.102.1HBHB
A
1A1C
gpgp
gp
H
⎪⎩ →> 00698.07.1HBHB gp
Per indurimento superficiale >48HRC
( )R0520
gH HB450B1C −+=qR052.0e00075.0B −⋅=
Rq = rugosità superficiale rms in μ
5555
Esempio. Verificare al pitting i denti del rotismo di cui all’esempio precedente, nell’ipotesi di assenza di sovraccarichi ed ipotizzando una qualità QV = 6, di una temperatura di esercizio di 90°C e col requisito della durata di 5 anni su di un sol turno di lavoro90 C e col requisito della durata di 5 anni su di un sol turno di lavoro.
mm42b529.3zz60z21z17z 13321 ===τ⇒===Riepiloghiamo i dati ed i risultati acquisiti:
mm25.208Imm0.210dmm5.73dmm5.59dmm5.3m 321 =====
mN77770Mmin/giri8072023nsec/m7897vvvmN296.57Mmin/giri2500nkW15P
22321
11
==⇒====⇒==
N517.2049SN976.700FN916.1925F20mN223.202Mmin/giri332.708n
mN777.70Mmin/giri807.2023nsec/m789.7vvv
rt
33
22321
==⇒=°=α==⇒
⇒
RT
HLfammfs
v
matpH KK
CCKKK
KKJdb
FC⋅⋅
σ′=σ⋅⋅
′⋅⋅=σ
Abbiamo già calcolato alcuni dei coefficienti che ci servono:
0.1K0.1K0.1K658.0K0.1K6.1K RTsVam ======
2122
21
p MPa371.19011
1564.0C =
⎟⎟⎞
⎜⎜⎛ ν−
+ν−
=Considerando le ruote tutte in acciaio possiamo calcolare anzitutto Cp:
565621 EE ⎟⎟
⎠⎜⎜⎝
+
Valutiamo quindi il coefficiente geometrico J’ per ciascuna coppia:a) Coppia pignone/ruota oziosa:a) Coppia pignone/ruota oziosa:
mm668.720cos5.320cos2
5.595.32
5.59cosmkm2d 22
2p
2
a1*
p =°⋅⋅−⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ °−⎟
⎠⎞
⎜⎝⎛ +=⋅⋅−−⎟
⎠⎞
⎜⎝⎛ ⋅+= παπρρ
0803020coscosJ °′ α
mm076.15668.720sin5.66sinImm5.662
5.735.592
ddI *p
*g
21 =−°⋅=−⋅=⇒=+
=+
= ραρ
0803.0
076.151
668.715.59d11
J
1*g
*p
=⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ +⋅
=
⋅⎟⎟
⎠
⎞
⎜⎜
⎝
⎛+
=
ρρ
b) Coppia ruota oziosa/ruota:
mm343.1020cos5.320cos5.735.35.73cosmkmd 222p
2
a2*
p =°⋅⋅−⎟⎞
⎜⎛ °−⎟
⎞⎜⎛ +=⋅⋅−−⎟
⎞⎜⎛ ⋅+= παπρρ
mm138.38343.1020sin75.141sinImm75.1412
2105.732
ddI
mm343.1020cos5.320cos2
5.32
cosmkm2
*p
*g
32
pap
=−°⋅=−⋅=⇒=+
=+
=
⎟⎠
⎜⎝
⎟⎠
⎜⎝
+⎟⎠
⎜⎝
+
ραρ
παπρρ
104.0
138.381
343.1015.73
20cos
d11
cosJ
2*g
*p
=⎟⎠⎞
⎜⎝⎛ +⋅
°=
⋅⎟⎟
⎠
⎞
⎜⎜
⎝
⎛+
=′
ρρ
α
5757
gp ⎠⎝
Ammettendo che le ruote siano di buona fattura e che le loro dimensioni non comportino parti-colari difficoltà, possiamo porre Kf = 1.0Dunque possiamo valutare le tensioni da fatica superficiale come segue:Dunque possiamo valutare le tensioni da fatica superficiale come segue:
Coppia pignone/ruota oziosa:
MPa652.9190.10.1658.0
6.10.10803.05.5942
916.192537.190KKK
KKJdb
FC fsv
matpH =⋅
⋅⋅⋅
=⋅⋅
′⋅⋅=σ
Coppia r ota o iosa/r ota:Coppia ruota oziosa/ruota:
MPa075.7270.10.1658.0
6.10.1104.05.7342
916.192537.190KKK
KKJdb
FC fsv
matpH =⋅
⋅⋅⋅
=⋅⋅
′⋅⋅=σ
v
Passiamo ora alla valutazione delle tensioni ammissibili
RT
HLfamm KK
CC⋅⋅
σ′=σ
Per quanto riguarda la tensione limite considerando come in precedenza che le ruote siano ese
( ) MPa784812HB36427000108886 3 =+⋅=σ′ −
Per quanto riguarda la tensione limite, considerando come in precedenza che le ruote siano ese-guite in acciaio di durezza HP = 250 kp/mm2, abbiamo
5858
( ) MPa784.812HB3642700010888.6e =+⋅=σ
Ricordando le durate richieste alle varie ruote:
cicli1076.4Ncicli1072.2Ncicli1068.1N 9r
9o
9p ⋅=⋅=⋅=
otteniamo:( ) ( ) ( ) 9150N44881C8790N44881C8890N44881C 023.0
L023.0
L023.0
L =⋅==⋅==⋅= −−−( ) ( ) ( ) 915.0N4488.1C879.0N4488.1C889.0N4488.1C pLrpLopLp
e quindi valutare la tensione ammissibile ed il coefficiente di sicurezza per ciascuna ruota:
Pignone: ( ) 786.0652.919565.722nMPa565.722
0.10.10.1889.0784.812
KKCC
oTR
HLepamm ==⇒=
⋅⋅
⋅=⋅⋅
⋅σ′=σ
Ruota oziosa:
R t
( ) 777.0652.919437.714nMPa437.714
0.10.10.1879.0784.812
KKCC
oTR
HLepamm ==⇒=
⋅⋅
⋅=⋅⋅
⋅σ′=σ
( ) 0231697.743MP6977430.1915.0784812CC HL ⋅⋅′Ruota: ( ) 023.1075.727
nMPa697.7430.10.1
784.812KK o
TR
HLepamm ==⇒=
⋅⋅=
⋅⋅σ′=σ
Pertanto la coppia pignone/ruota oziosa è decisamente insufficiente per assicurare la resistenza al pitting per la durata prevista, ma neppure l’altra coppia dà sufficiente affidamento; conse-guentemente le ruote vanno ridisegnate.
5959
Ruote cilindriche a denti elicoidali
6060
b
eeatan
cosbb
210
eff
+=γ
γ=
batan0γ
6161
I i ili d i d ti li id liIn una coppia cilindrica a denti elicoidali le eliche sulle due ruote hanno senso di avvolgimento opposto, ovvero:
ruota motrice destrorsa e ruota mossa- ruota motrice destrorsa e ruota mossa sinistrorsa;- ruota motrice sinistrorsa e ruota mossa destrorsadestrorsa.
Questo può lasciare perplessi, ma occor-re considerare dove sia posizionata lare considerare dove sia posizionata la zona di contatto; tenuto conto della reale ubicazione, quando i denti si toccano, l’area di contatto si estende per tutta la plunghezza dei denti.
Invece, il verso di rotazione determina le coppie di fianchi dei denti che vengono a contatto.
62
γ=γ=ti
cospcospp fn
γ⋅=γ⋅= ctanpsinpp na
γ⋅α=α costantan n
Numero di denti equivalente
⎞⎛22
⋅⋅⋅
γ=⎟⎟
⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛γ
==
nnn
2
22
n
zr2r2r2cos
rr1
cosr
bar
( )
( ) ( )τ+γ
=τ+⋅=+=
γ=
γ⋅=
γ⋅π==
1n
121
3nn
n
nn
1zcosm
211zm
21rrI
coscosmcospmz
αγ⋅⋅
=α⋅
⋅⋅=
α⋅⋅
=
γ
2D
2f
nD2
f
Dmin1 sin
cosk2sinm
mk2sinma2z
cos22
( )15.1m
bm
tanbpb
aaa >
π⋅=
π⋅γ⋅
==ε
6363
Azioni tra i dentiAzioni tra i denti
α⋅=α⋅= sinSFcosSF nrnn
γ⋅=γ⋅= sinFFcosFF nant
α⋅γ=
γ=⇒=
coscosFS
cosFF
rMF tt
nt
t
α⋅=γα⋅
=α⋅=γ⋅=
αγγ
tanFcostanFsinSFtanFF
coscoscosr
tnt
nrta
np
6464
Le eliche ed il senso di rotazione determinano il verso delle forze che si scambiano le ruote;- Riquadro di sinistra: ruota motrice sinistrorsa;q ;- Riquadro di destra: ruota motrice destrorsa;In ciascun riquadro:- Prima colonna: ruota motrice con velocità angolare antioraria;g- Seconda colonna: ruota motrice con velocità angolare oraria.
65
Metodi AGMA di proporzionamento per ruote cilindriche a denti elicoidali
IBsV
matf KKK
KKK
JmbF
⋅⋅⋅
⋅⋅=σTens. max calcolo a rottura
fsv
matpH KK
KKK
JdbF
C ⋅⋅
′⋅⋅=σTens. max calcolo ad usura
Tali espressioni sono proprio quelle già impiegate per le ruote a denti diritti, ma in realtà J e J’ assumono in questo caso valori diversi.Per il calcolo a rottura occorre riferirsi ai manuali specializzati od alle tabelle AGMA;
cosα
Per il calcolo a rottura, occorre riferirsi ai manuali specializzati od alle tabelle AGMA;Per il calcolo ad usura, si può valutare J’ come:
Np*g
*p
md11
cosJ
⋅⋅⎟⎟
⎠
⎞
⎜⎜
⎝
⎛±
=′
ρρ
α
gp ⎠⎝ ρρ
ove mN è il cosiddetto rapporto di ripartizione del carico.
6666
mN è definito come min
N Lbm =
Nella quale Lmin rappresenta la lunghezza minima della linea di contatto e richiede una valu-tazione alquanto elaborata; definiamo nr ed na come le parti frazionarie rispettivamente di ε e di ε ; allora si ha:di εa; allora si ha:
( ) ( )b
araminra
11bcos
pnnbLn1n
γ⋅⋅−⋅ε
=⇒−≤
( ) ( )b
araminra cos
pn1n1bLn1n
γ⋅−⋅−−⋅ε
=⇒−>
è l’ l d ll’ li i l ili d b d è d i f i dγb è l’angolo dell’elica misurato sul cilindro base, ed è dato, a conti fatti, da
αα
γ=γcos
coscoscos nb αcos
Anche ρ*p e ρ*g devono essere rielaborati, e valgono, a conti fatti:
( ) ( )⎪
⎪⎪⎨
⎧
⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛−⎟⎟
⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛ −−±+=
2p
2gp*
p cos2
d2
m2dIm2dαρ
6767⎪⎪⎩ −⋅= p
*g sinI ραρ
Esempio. Con i dati dell’esempio precedente, valutare il coefficiente di sicurezza al pitting per la coppia pignone/ruota oziosa, supponendo ora si tratti di ruote a denti elicoidali, con γ =25°.
mm50.66Imm5.73dmm5.59dmm5.3mmm42b21z17z
21
21
=======
mN777.70Mmin/giri807.2023nsec/m789.7vvmN296.57Mmin/giri2500nkW15P
2221
11
==⇒===⇒==
N976.700FN916.1925F20 rt =⇒=°=α
Inoltre, sempre dall’esercizio precedente sappiamo che le durate e le tensioni ammissibili per le due ruote valgono:
cicli1068.1N 9p ⋅= ( ) MPa565.722pamm =σ
( )
le due ruote valgono:
Pignone:
( ) MPa437.714pamm =σRuota oziosa: cicli1072.2N 9o ⋅=
Infine, sappiamo anche:
C 190 37 MP 1/2 K K K 1 0 K 1 6 K 0 658Cp = 190.37 MPa1/2 Ka = Ks = Kf = 1.0 Km = 1.6 Kv = 0.658
6868
Ciò premesso, la lunghezza del segmento di imbocco vale:
2222
mm932.15sinIcos2
dm2
dcos2dm
2dAA
22
22
21
21
e2e1 =α⋅−⎟⎠
⎞⎜⎝
⎛ α−⎟⎠
⎞⎜⎝
⎛ ++⎟⎠
⎞⎜⎝
⎛ α−⎟⎠
⎞⎜⎝
⎛ +=
e quindi il grado di ricoprimento vale:
542.1932.15AAAA e2e1e2e1 ====εcos5.3cosmpb α⋅π⋅α⋅π⋅
ε
mentre il grado di ricoprimento assiale ed il passo assiale sono dati da:
γ⋅==ε==π⋅
γ⋅==ε ctanp582.23bp781.1
mtanb
pb
faaa
a
Abbiamo ancora bisogno dell’angolo di pressione normale e dell’angolo dell’elica base:
( ) 662.23coscosacos256.18costanatan nbn °=⎟
⎠
⎞⎜⎝
⎛ αγ=γ°=γ⋅α=α ( )
cosb⎠⎝ α
Pertanto, 781.0ned542.0n ar ==
6969
Poiché na > 1-nr possiamo calcolare la lunghezza minima di contatto come
( ) ( ) ( ) ( )
42b
mm126.68662.23cos
582.23542.01781.0142542.1cos
pn1n1bL
b
aramin =
°⋅−⋅−−⋅
=γ
⋅−⋅−−⋅ε=
6165.0126.68
42L
bmmin
N ===⇒
Restano quindi da calcolare i raggi di curvatura dei denti, dati da:
( ) ( )⎪⎪⎧
⎟⎟⎞
⎜⎜⎛
⎟⎟⎞
⎜⎜⎛ −−++
mm17510cosdm2dIm2d 2
p2
gp* αρ
⎪⎪⎩
⎪⎪⎨
=−⋅=
=⎟⎟⎠
⎜⎜⎝
−⎟⎟⎠
⎜⎜⎝
=
mm569.12sinI
mm175.10cos22
p*g
pgpp
ραρ
αρ
e quindi in definitiva J’ vale:
144.06165.05.59
569.121
175.101
20cos
md11
cosJ
Np**
=⋅⋅⎟
⎠⎞
⎜⎝⎛ +
°=
⋅⋅⎟⎟
⎠
⎞
⎜⎜
⎝
⎛±
=′
ρρ
α
7070
gp⎠⎝⎟
⎠⎜⎝ ρρ
Conseguentemente, la tensione massima di contatto vale:
MPa752.6860.10.1658.0
6.10.1144.05.5942
916.192537.190KKK
KKJdb
FC fs
v
matpH =⋅
⋅⋅⋅
=⋅⋅
′⋅⋅=σ
Pertanto, i nuovi coefficiente di sicurezza valgono:
040.1752.686437.714n052.1
752.686565.722n sOsP ====
li ffi i i i i ffi i i li f i lliTali coefficienti sono sicuramente ancora insufficienti, ma, se li confrontiamo con quelli otte-nuti per il caso dei denti diritti (nsP = 0.786 nsO = 0.777) il vantaggio dell’impiego dei denti elicoidali è evidente.
7171
Ruote coniche
V
Tt
1
1O1
C
T
t
1
2
cos p
cos c
V
O
2 O1O2
CRpb
S O2
p
c
Rcb
O2
7272
O1
Rp COpccccc
ccpp
sinz2zpR
RR
γ==
π⋅⋅==
ω=τ
⇒⋅ω=⋅ω
O O2
cos p
cos c
Rcp
c
O Oc
ppppp sinzzp2R γ==
⋅π⋅==
ω=τ
( )p
cp
sinsin
se
γ−δγ
γ+γ=δ
S
O1
O
2
C
p
c
Rpb
Rcb
( )
p
pp
p
p
c
cotan90pere
coscotansinsin
sinsinsin
γ=τ⇒°=δ
δ−γ⋅δ=γ
γδ=
γγ
=τ
S O2
Sui coni complementari si ha invece:
ppccbccb
ppb
coscosRR
RR*RR
RR
γτ=
γ==τ⇒==
ccppbccb
ppb coscosRRcoscos γγγγ
E quindi, se δ = 90°, p22 cotan* γ=τ=τ
Sui coni complementari, per la costanza del passo, anche il numero di denti risulta diverso:Sui coni complementari, per la costanza del passo, anche il numero di denti risulta diverso:
c
ccb
p
ppb cos
zzcos
zz
γ=
γ=
( ) ( )2( ) ( )( ) p2*
2*2**
a2minp cossin21
sin21k2z γ
ατ⋅+
ατ⋅++τ+τ⋅=⇒ oppure, nel caso, p2minp cos
sin25.12z γα
⋅=⇒
7373
Esempio. Supponiamo di avere una coppia di ruote coniche inserite in un rinvio a 90°, caratte-rizzate da m = 5 mm (misurato sulla base maggiore), zp = 21 e zc = 25 denti, con α = 20°.( gg ), p c ,I raggi primitivi sulla base maggiore valgono:
19048.1zz
RRmm5.62
2zmRmm5.52
2zm
Rp
c
p
ccc
pp ===⇒=
⋅==
⋅= τ
pp
e quindi gli angoli di semiapertura dei coni sono dati da:( ) 96983.499003017.401atan pcp °=−°=°== γγτγ
Sui coni complementari poi abbiamo:Sui coni complementari poi abbiamo:
31091R42564R
cotan4173.1RRmm17.97
cosRRmm56.68
cosR
R p2
pb
cb*
c
ccb
p
ppb ===⇒==== γτ
γγ
mm310.91cosRmm425.64cosR cbcbpbpb =⋅==⋅= αραρ
Per quanto riguarda il numero dei denti, infine, abbiamo
⇒ ddc41731zmm8738zzmm4327z
z cb*cp τ
( ) ( )( )⎪
⎪⎨
⎧≈=
⋅+⋅+++
=
==⇒====
1019.10cossin21
sin212
z
.d.d.c4173.1z
mm87.38cos
zmm43.27cos
z
p2*
2*2**
pb
cb
c
ccb
p
ppb
γατ
ατττ
τγγ
( )⎪⎪⎩
⎨≈=
⋅+=
1636.16sin
cos5.2sin21z
2p
pmin
αγ
ατ
Si può anche facilmente mostrare, ricorrendo alle ruote complementari, che una coppia conica
7474
ha un grado di ricoprimento maggiore di quello di una coppia cilindrica di pari numero di denti; ad esempio, nel nostro caso abbiamo ε = 1.67058 contro ε = 1.5903 della coppia cilindrica.
cosz
zr2r2
mr2
zcos
rr p
pbpbp
bp
bp γ=
⋅
⋅=
⋅=
γ=
zr2m
cosr2mcos
mm
ppp
⋅=
γ⋅γ
γ
γ===τ
sinsin
rr
zz ggg
( )δ
=γ⇒
γ−δ=γ⋅τ⇒γ+γ=δ
γ
sintan
sinsin
sinrz
ppgp
ppp
δ+τ=γ⇒
costan p
Se pctan2
γ=τ⇒π
=δ p2γ
7575
F
FF
acrc
Reazioni della coronasul pignone
Azioni del pignonesulla corona
S
S Ftc
Fnc
SF
F F
tp
ap
Fnp
76
Frpap
76
Azioni tra i denti
( l di i t )(ϕ = angolo di spinta)
Azioni del pignone
S F
FF
tc
acrc
Reazioni della coronasul pignone
p gsulla corona
F
SFtp
Fnp
Fnc
Considerando la ruota cilindrica equivalente si ha
F Frp
ap
np
γγϕϕ cosFFsinFFsinFFcosFF nrnant ⋅=⋅=⋅=⋅=
FFM
γ⋅ϕ=γ⋅=γ⋅ϕ=γ⋅=
ϕ=ϕϕ
=ϕ
=⇒=
sintanFsinFFcostanFcosFF
tanFsincos
FFcos
FFr
MF
tnatnr
tt
nt
p
tt
7777
tnatnr
Coppia vite-ruota
•p = passo della ruota•L = passo della vite•n = numero di principi della vite•n = numero di principi della vite•Δ = distanza tra i principi della vite•nr = num. giri ruota•n = num. giri vitenv num. giri vite
R2Lp ⋅π⋅=⇒=Δ
Condizione di ingranamento
znp =⇒=Δ
Rapporto di trasmissione:
nz
Lzp
nnzpnLn
r
vrv =
⋅==τ⇒⋅⋅=⋅
τ < 6 < 10 < 15 < 30
7878
τ 6 10 15 30n 4 3 2 1
λ = angolo di inclinazione dell’elica:
dLtan =λ
vd⋅π
deve essere uguale a quello della
7979inclinazione dei denti sulla ruota
⎧ λλϕ sinFfcoscosFFF
⎪⎩
⎪⎨
⎧
ϕ==λ⋅+λϕ==λ⋅−λϕ==
nnrvrr
nnntvar
nnnavtr
sinFFFcosFfsincosFFFsinFfcoscosFFF
⎩ ϕnnrvrr
λ+λϕλ−λϕ
=cosfsincossinfcoscos
FF ntr
λ+λϕ cosfsincosF ntv
=λ−λϕ
ϕ==
sinfcoscossinFFF
n
ntrrvrr
λ+λϕϕ
=cosfsincos
sinFn
ntv
( )
λλ
=⋅
λ⋅=
⋅⋅
==η
ifvFtanvF
vFvF
NN
vtv
vtr
vtv
rtr
i
u
λ⋅−ϕ
=λλ⋅+λϕλ⋅−λϕ
=
tanfcos
tancosfsincossinfcoscos
n
n
n
8080λ⋅+ϕ
ϕ=
ctanfcos n
n
Rotismi epicicloidali
SACSAP
SACSAP z2zz
zzzR2RR
RRR⋅+=⇒⎨
⎧ +=⋅+=⇒⎨
⎧ +=SAC
SPCSAC
SPC
z2zzzzz
R2RRRRR
+⇒⎩⎨ +=
+⇒⎩⎨ +=
8181
Rotismo ordinario
Supponiamo che l’ingresso sia dal solare:Esprimiamo il rapporto con
tiSupponiamo che l ingresso sia dal solare:
uCPiA 0 ω=ω=ωω=ω
RRRvRv ⋅ω=ω⇒⋅ω==⋅ω=
un numero negativo per evidenziare che le ruote girano nel medesimo verso.
( ) ( )ACAACCCAAC
CSSAACSSCCCCSSS
SAASSSSAAA
vvRRRRRRRRRRRvRv
RRRvRv
=⇒⋅ω=⋅ω⇒⋅ω=ω⇒⋅⋅ω=⋅ω=ω⇒⋅ω==⋅ω=
⋅ω=ω⇒⋅ω==⋅ω=
Considerando che le ruote presentano necessariamente lo stesso modulo, abbiamo:
AAACu zzR−=−=−=
ω=
ω=τ
SACCAi z2zzR ⋅+ωω
=
8282
Esempio. Supponiamo di avere il seguente rotismo epicicloidale: zA = zS = 20; m = 3 mm; ni = 1440 giri/min; P = 10 kW, nst = 3 - che useremo per tutti gli esempi - ed analizziamone per iniziare il comportamento a portatreno bloccato.
A it tt i hmm60RRRmm30zm
21RR SAPASA =+=⇒===
Anzitutto si ha: 60
mR2zmm90RRR
2C
CSPC =⋅
=⇒=+=
Supponiamo che l’ingresso sia dal solare:
RSAAAAA vvsec/m524.4Rvsec/rad796.150n602
===⋅ω=⇒=π
=ω
⎪⎧
−=−=ω
−31
796150265.50C
min/giri480nsec/rad265.50Rvmin/giri1440nsec/rad796.150Rv
CCCC
SSSS
=⇒==ω=⇒==ω
⎪⎪
⎪⎪⎪
⎨ −=−=−
ω
=ωω
−=τ
120z31
9030
RR
3796.150
A
R
C
A
i
u
⎪⎪
⎩−=−=
⋅+−
31
6020
z2zz
SA
A
N831736MFmN31566PMM A ==⇒=ω==
[ ].d.d.cPkW10MPmN944.198RFnMFF0M
N831.736Rn
FmN315.66PMM
iCCu
CCstCACS
AstAAiAi
==ω⋅=⇒=⋅=⇒=⇒=
==⇒=ω==
8383
Rotismo epicloidale Se ci portiamo nello spazio delle velocità relative al portatreno, il ro-tismo diventa ordinario e ne possiamo facilmente valutare il rapporto di i idi trasmissione:
( )⎪⎨
⎧ τ−τ⋅ω+τω=ω⇒
ω−ω=
ω=τ⇒⎨
⎧ ω−ω=ω 00P0CAPCPCPAPA ovvero
1
( )⎪⎩
⎨τω−ω=ω−ω
⇒ω−ω
=ω
=τ⇒⎩⎨ ω−ω=ω
0PCPAPAPA
0PCPC
ovvero
ASAPC zzzωFormula del Willis
C
A
C
S
S
A
PA
PC0 z
zzz
z−=−=
ω=τ
Caso A) Funzionamento a solare bloccatoCaso A) – Funzionamento a solare bloccatoCaso A.1) – Ingresso dal portatreno
( )0PCA 10 −τ⋅ω−=ω⇒=ω ( )
( )C
CA0
P
C
0PCA
zzz1
10+
=−τ−=ωω
=τ⇒
τωω⇒ω
C
CA
C
P
C
PPC
PPPCCCPPP
zzz
RR2
RR2
R2v2RvRv+
=⋅
=τ⇒⋅
ω=ω⇒
⋅ω⋅=⋅=⋅ω=⋅ω=
8484S
PP
S
P
S
PCS R
RRv
Rvv
ω==−
=ω
Per quanto riguarda i carichi, abbiamo:
MMMMPRFMM
CCstP
CPC
PCCCPPPPstPi
RFnR2
RMM
MMMMPRFnMM
⋅⋅=⋅
=⇒
τ=⇒⋅ω=⋅ω=⇒⋅⋅==
PCP
CPPstCCst F
21F
R2RRFnRFn =⇒⋅
⋅⋅=⋅⋅⇒
Pertanto, per l’equilibrio di ciascun satellite, sul solare si scarica la forza PCPA F1FFF =−=Pertanto, per l equilibrio di ciascun satellite, sul solare si scarica la forza PCPA F2
FFF
e pertanto il momento vincolare che il solare deve esplicare vale:
AAA RRR
C
Au
P
Ai
APstAAstAV R
RMR2
RM2
RFnRFnMM =⋅
=⋅=⋅⋅==
Esempio A.1). Con i dati a disposizione, risulta 316020zz CA0 −=−=−=τ
( ) 33.1796.150061.201min/giri1920nsec/rad061.20110
P
CC0PCA ==
ωω
=τ⇒=⇒=−τω−=ω⇒=ω
/096182/0489 N415368FN31566MM
min/giri2880nsec/rad592.301RR
sec/m096.18v2vsec/m048.9Rv
SS
PPS
PCPPP
=⇒=ω=ω
=⋅==⋅ω=
mN579.16MMN208.184FN208.184FmN736.49MMN415.368FmN315.66MM
AVA
CCu
PPi
==⇒==⇒===⇒==
8585
Caso A.2) – Ingresso dalla corona. In questo caso il rapporto di trasmissione vale
11
CA
C
0C
P
0CP zz
z1
11
1+
=−τ
−=ωω
=τ⇒−τ
ω−=ω
e quindi tutte le relazioni precedenti si invertono ottenendo:e quindi tutte le relazioni precedenti si invertono, ottenendo:
S
CC
S
PCS
CA
C
P
C
P
CCP R2
RR
vvzz
zR2
RR2
R⋅
ω=−
=ω⇒+
=⋅
=τ⇒⋅
ω=ω⇒
PCP
CCstPPstPPstP
CP
CPPPCCCCstCi
F21F
RR2RFnRFnRFn
RR2MM
MMMMPRFnMM
=⇒⋅
⋅⋅=⋅⋅⇒⋅⋅=⋅
=⇒
τ=⇒⋅ω=⋅ω=⇒⋅⋅==
CC 2RR
Esempio A.2). In questo caso risulta (essendo τ0 = -1/3)750min/giri1080nsec/rad0971133 P =
ω=τ⇒=⇒=ω=ω
min/giri720nsec/rad398.75602
90
75.0min/giri1080nsec/rad097.1134
SCS
CPCP
=⇒=ω⋅
=ω⇒
=ω
=τ⇒=⇒=ω=ω
sec/m786.62vvsec/m572.13Rv CPCCC ==⇒=⋅ω=⇒
N222.491FmN420.88MMN611.245FmN315.66MM
PPu
CCi
=⇒===⇒==
8686mN105.22MMN611.245F AVA
PPu
==⇒=
Caso B) – Funzionamento a corona bloccataCaso B.1) – Ingresso dal portatreno
CA0Au
0
0PAC
zz1
10
+−τωωτ−τ
ω=ω⇒=ω
A
CA
0
0
P
A
i
u
z=
τ=
ω=
ω=τ
CAPP
PPPAAAPPP
zzR2R2R2v2RvRv
+⋅⋅⋅ω⋅=⋅=⋅ω=⋅ω=
S
PP
S
P
S
APS
A
CA
A
P
A
PPA
RR
Rv
Rvv
zzz
RR2
RR2
ω==−
=ω
+==τ⇒ω=ω⇒
SSS RRR
PAA
PPstAAstAAstA
PA
PAAAPPPPstPi
F21F
R2RRFnRFnRFn
R2RMM
MMMMPRFnMM
=⇒⋅
⋅⋅=⋅⋅⇒⋅⋅=⋅
=⇒
τ=⇒⋅ω=⋅ω=⇒⋅⋅==
PP 2R2R2 ⋅⋅
Esempio B.1). In questo caso risulta (essendo τ0 = -1/3)
( ) 4410 PAP00PAC =ωω=τ⇒ω⋅=τ−τω=ω⇒=ω
min/giri2880nsec/rad592.301RRsec/m096.18R2vsec/m048.9Rv
SSPPS
PPAPPP
=⇒=ω=ω=⋅ω⋅==⋅ω=
mN579.16MMN417.368MFRFnMM PAP
PPPstPi =τ=⇒==⇒⋅⋅==
8787mN736.49RFnMMN209.184FFN209.1842FFRn
CCstCVACPA
PAPst
PPPstPi
=⋅⋅==⇒==⇒==⇒⋅
Caso B.2) – Ingresso dal solareAnche qui le varie relazioni si invertono, avendo nell’ordine:
( )A0Pu
00APC
z10
=τ
=ω
=ω
=τ
−ττω=ω⇒=ω
CA
A
P
A
P
AAP
AAAPPPAAA
zzz
R2R
R2R
2/R2vRvRv
+=
⋅=τ⇒
⋅ω=ω⇒
⋅ω==⋅ω=⋅ω=
( ) CA0Ai zz1 +=
−τ=
ω=
ω=τ
S
PP
S
P
S
PAS
CAPP
RR
Rv
Rvv
ω==−
=ω
MMMMPRFMM ⇒⇒
PAA
PAAstPPstPPst
A
PAP
APAAPPAAstAi
F21F
RR2RFnRFnRFn
RR2MM
MMMMPRFnMM
=⇒⋅
⋅⋅=⋅⋅⇒⋅⋅=⋅
=⇒
τ=⇒⋅ω=⋅ω=⇒⋅⋅==
Esempio B.2). In questo caso risulta (essendo τ0 = -3)
( ) 25.025.010 APP00PPC =ωω=τ⇒ω⋅=−ττω=ω⇒=ω
min/giri720nsec/rad398.75RRsec/m262.2R5.0vsec/m524.4Rv
SSPPS
AAPAAA
=⇒=ω=ω=⋅ω⋅==⋅ω=
M
mN945.198RFnMMN833.736FFN667.1473F2F
mN260.265MMN833.736Rn
MFRFnMM
CCstCVACAP
APAst
AAAAstAi
=⋅⋅==⇒==⇒=⋅=⇒
=τ=⇒=⋅
=⇒⋅⋅==
8888
Come abbiamo visto, con un rotismo epicicloidale si può realizzare un’intera gamma di rapporti di trasmissione, in corrispondenza di 1+<|τ0 |<∞; ad esempio, e con riferimento ai casi esaminati:
( )0zzz1 SAC0 →≈→τ +
+→ 21.A
( )∞→>>∞→τ SAC0 zzz
∞→1.A
+
−
−
→→→
5.02.B21.B
5.02.A
−
+
+
→→→
12.B11.B02.A
→ 5.02.B → 12.B
Per contenere le dimensioni del gruppo e per estendere il campo dei rapporti si possonoPer contenere le dimensioni del gruppo e per estendere il campo dei rapporti si possono realizzare dei rotismi a due corone di satelliti:
8989
A titolo di esempio, esaminiamo il caso A.1 (solare bloccato, ingresso dal portatreno)
C
AS
C
SB
SA
A
PA
PC0 z
zKzz
zz
−=−=ω
ω=τ
SBPSBSAAC RRRRRR +=++=
( ) PSASPestSAP
PP
SPPP v2RvvRR
RvRv ⋅=⋅ω+=⇒ω==ω⇒⋅ω= ( )
( ) ( ) CCCSPSA
SBP
SA
SBPSBSPestSB
PSASPestSASA
PSA
SPPP
RvK1vzz1v
RR1vRvv
RR
⋅ω==+=⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛+=⎟⎟
⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛+=⋅ω+=⇒
( )C
SP
P
C
RK1R +⋅
=ωω
=τ⇒
PCCCPPPPstPi MMMMPRFnMM τ=⇒⋅ω=⋅ω=⇒⋅⋅==
( )
( ) SBPCC
PPstCCst
CCstSP
CP
C
PPC
FF1FRRFnRFn
RFnK1R
RMMM
==⇒⋅⋅=⋅⋅⇒
⋅⋅=+
=ωω
=⇒
( )
AS
SP
SPSBPSA
SBPS
CSP
PPstCCst
FK1
KFK1
11FFFF
K1K1R
=+
=⎟⎟⎠
⎞⎜⎜⎝
⎛+
−=−=⇒
++
9090( )SP
ASP
S
ASPstAAstAV K1R
RKMK1RKFnRFnMM
+⋅
=+
⋅⋅=⋅⋅==⇒
Esempio. Per questo esempio modifichiamo leggermente i dati precedenti, ponendo RA = 30 mm ed m = 3 mm, da cui zA = 20 ed ancora Pi = 10 kW con ni = 1440 giri/min. Esamiano il caso d ll’i d l l bl d i i i l i idell’ingresso dal portatreno a solare bloccato ed esaminiamo varie soluzioni.
zSA =20 - zSB = 30 zSA =30 - zSB = 30 zSA =30 - zSB = 20 K 1 500 1 000 0 667KS 1.500 1.000 0.667RSA mm 30.00 45.00 45.00RSB mm 45.00 45.00 30.00RC mm 105.00 120.00 105.00R mm 60 00 75 00 75 00RP mm 60.00 75.00 75.00zC 70 80 70τ0 -0.429 -0.250 -0.190ωP rad/sec 150.796 150.796 150.796nP giri/min 1440 00 1440 00 1440 00nP giri/min 1440.00 1440.00 1440.00vP m/sec 9.048 11.310 11.310ωS rad/sec 301.593 251.327 251.327nS giri/min 2880.00 2400.00 2400.00vC m/sec 22.619 22.619 18.850vC /sec .6 9 .6 9 8.850ωC rad/sec 215.423 188.496 179.520nC giri/min 2057.143 1800.000 1714.286τ 1.429 1.250 1.190MP mN 66.315 66.315 66.315FP N 368.414 294.731 294.731FC N 147.366 147.366 176.839MC mN 46.420 53.052 55.704FA N 221.049 147.366 117.893
9191
MV mN 19.894 13.263 10.610
Rotismi epicloidali compensatori
Sono caratterizzati dall’avere tutti gli elementi mobili, prevalentemente con ingresso dal g , p gportatreno (movente) ed uscite da entrambi gli altri elementi (cedenti); l’applicazione più diffusa è quella del differenziale.
⎪⎧ ω
ρ++
ω=ω B 1
( )
⎪⎪
⎩
⎪⎪
⎨
ω+
+ω+ρ
=ω
ω⋅ρ++ω⋅ρ−=ω
ωρ
+ρ
=ω
⇒ω−ωω−ω
=ρ−=τ
BA
PAB
PA
PR
PAO
11
1
1
⎪⎩ ρ+ρ+ 11
( )( ) ( )PBAPAB11 ω−ω
ρρ+
=ω−ωρ+=ω−ω⇒
⎩⎨⎧
ω=ω+ω=+
PPBBAA
PBA
MMMMMM
⎪⎪
⎪⎪⎨
⎧
=ω−ω
=
ρ+ρ
=ω−ωω−ω
=⇒ 1MMM
1MMM
BP
PAB
PAPA
⎪⎪⎩ ρ+
=ω−ω
=1
MMM PAB
PB
Se poi, come avviene di solito, è ρ = 1, abbiamo:
⎪⎪⎨
⎧
ω⋅+ω−=ωω+ω=ω
PAB
PBA
22
( ) ( )22 ωωωωωω⇒MMM P==⇒
9292⎪⎪⎩
⎨
ω+ω=ω BA
PAB
21
21
( ) ( )PBAPAB 22 ω−ω=ω−ω=ω−ω⇒2
MM BA ==⇒