Mac magazine 038 - Natale 2011

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News a domicilio Con gli aggregatori RSS MAC MAGAZINE - N° 38 - MENSILE - ANNO 3 - 2011 - 5,50 A CONFRONTO NEL DISCO I PROGRAMMI PER: OTTIMIZZARE IL DISCO FISSO ADOBE PHOTOSHOP ELEMENTS 10 NUOVO! DA PROVARE SUBITO 77 PAGINE DI GUIDE UTILI Indispensabili per chi usa il Mac IN QUESTO NUMERO Leggere su iPad libri, riviste e... logicamente Mac magazine! LA RIVISTA PIÙ VENDUTA NEL MONDO MAC M ac magazine N ° 038 2 PROGRAMMI COMPLETI NEL DVD UNICA! 10 validi motivi 200 NUOVE FUNZIONI PER IPHONE, IPAD E IPOD TOUCH SINCRONIZZAZIONE WiFi BACKUP SU ICLOUD, TWITTER EDICOLA, ASSISTENTE VOCALE per amare iOS 5 Libera spazio sul tuo Mac METTITI A DIETA PRIMA DELL’ABBUFFATA NATALIZIA DI APP E PROGRAMMI SISTEMA OPERATIVO Ricerche mirate Sfrutta al massimo Spotlight TARIFFA R.O.C. - POSTE ITALIANE SPA - SPED. ABB. POST. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004, N° 46), ART.1, COMMA 1, DCB MILANO - in caso di mancato recapito inviare al CMP di Roserio per la restituzione al mittente - Distribuzione: Press-Di, Segrate (MI) iPHOTO Mettiti in mostra Condividi le tue foto su Flickr Recensioni hardware e software 11 originali modi per riciclare il Mac ...senza metterlo in soffitta

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Un estratto del nuovo numero 038 di Mac magazine, già su iPad/iPhone e in edicola dal 2 dicembre.

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News a domicilio Con gli aggregatori RSS

MAC MAGAZINE - N° 38 - MENSILE - ANNO 3 - 2011 - ! 5,50

A CONFRONTONEL DISCO

I PROGRAMMI PER: OTTIMIZZARE IL DISCO FISSO ADOBE PHOTOSHOP ELEMENTS 10NUOVO! DA PROVARE SUBITO

77 PAGINE DI GUIDE UTILIIndispensabili per chi usa il Mac

IN QUESTO NUMERO

Leggere su iPad libri, riviste e...logicamente Mac magazine!

LA RIVISTA PIÙ VENDUTA NEL MONDO MAC

Macmagazine

N°038 2 PROGRAMMI COMPLETI NEL DVD

UNICA!

10 validi motivi

200 NUOVE FUNZIONI PER IPHONE, IPAD E IPOD TOUCH

SINCRONIZZAZIONE WiFi BACKUP SU ICLOUD, TWITTER EDICOLA, ASSISTENTE VOCALE

per amare iOS 5

Libera spaziosul tuo Mac

METTITI A DIETA PRIMA DELL’ABBUFFATA NATALIZIA DI APP E PROGRAMMI

SISTEMA OPERATIVO

Ricerche mirate Sfrutta al massimo SpotlightTA

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Mettiti in mostra Condividi le tue foto su Flickr

Recensioni hardware e software

11 originali modi per riciclare il Mac ...senza metterlo in soffitta

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IN QUESTO NUMERO

Sommario

In questo numero...News 4Uso il mio Mac per... 8La posta dei lettori 10Gadget 12Il ricordo di un mito 1611 usi per vecchi Mac 2010 motivi per amare iOS5 26Metti a dieta il tuo Mac 36Come fare 46Domande e risposte 70 Recensioni 78Leggere con l’iPad 92Guida all’acquisto 98Giochi 106Guida al DVD 110

Il nuovo sistema operativo per i dispositivi mobili di Apple porta una ventata di novità anche per i vecchi modelli: ecco le principali

Il ricordo di un mitoFondatore e vero spirito di Apple, Steve Jobs è venuto a mancare prematuramente: Mac magazine ricorda le sue imprese

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Se lo spazio sul disco fisso del tuo Mac sembra finito prima del previsto, abbiamo la soluzione per te!

Metti a dieta il tuo Mac

10 motivi per amare iOS 5!

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Recensioni 78-91Le migliori prove indipendenti

In questo numero…Test di gruppo: notizie dal Web

Duke Nukem Forever, Colin McRae: DiRT 2...Giochi 106

HARDWARE

Apple iPhone 4S 84Iomega Mac Companion Hard Drive 87LaCie Little Big Disk 87

SOFTWARE

Adobe Photoshop Elements 10 88Adobe Premiere Elements 10 89

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Numero 38 • Natale 2011

Come fare 46-68

Foto d’altri tempi

Inoltre... D&R 70-76

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E molto altro!

Nel DVD! 2 programmi completi e tanti software da utilizzare subito

Le mie stampe sono a bassa risoluzione76

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Con Photoshop o Elements puoi ottenere l’effetto che va tanto di moda nelle foto moderne

Un album da condividere 50Riempire i buchi nei video 52Si fa sul serio con i video 54Metti in moto le presentazioni 56Conti sotto controllo 58Tutta la potenza di Spotlight 60Il tocco a modo tuo 62Il Mac è ancora più bello 64Lavorare meglio con i testi 66Finestre sotto controllo 68

Hai qualche problema con il tuo Mac?

Aperture 3 si chiude dopo circa 10 secondi dall’apertura

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MAC MAGAZINE INDAGA

Con la tragica scomparsa del fondatore e indiscusso leader di Apple, molti si chiedono cosa succederà a Cupertino

Il ricordo di un mito

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Che Steve Jobs fosse l’essenza stessa di Apple, è fuori dubbio. Non solo è stato il fondatore

della società, ma è stato anche la persona che ha saputo raccoglierne i resti, quando il fallimento sembrava inevitabile, per trasformarla nell’azienda di maggior successo al mondo. Quando in agosto è giunta la notizia delle sue dimissioni dal ruolo di CEO, meno di due mesi prima della sua scomparsa, le azioni di Apple sono scese drasticamente. Probabilmente se tutto il resto della direzione se ne fosse andato, la notizia non avrebbe avuto neppure la metà di questo effetto. La lettera di dimissioni era stata succinta e al tempo stesso di ispirazione, nel classico stile di Jobs: Al Consiglio di Amministrazione Apple e alla Comunità Apple:

Ho sempre detto che se fosse mai arrivato il giorno in cui io non fossi stato più in grado di rispettare i miei obblighi e le aspettative come CEO di Apple, sarei stato il primo a farvelo sapere. Sfortunatamente quel giorno è arrivato. Ora mi dimetto da CEO di Apple.

Mi piacerebbe essere utile, se il Consiglio di Amministrazione lo ritiene opportuno, come Presidente del Consiglio, membro dello stesso e impiegato Apple.

Per quanto riguarda il mio successore, raccomando vivamente che mettiamo in atto il nostro piano di successione e nominiamo Tim Cook come CEO di Apple.

Io credo che i giorni più luminosi e innovativi di Apple debbano ancora venire. E non vedo l’ora di guardare e contribuire al suo successo in un nuovo ruolo.

Ho stretto alcune delle mie più grandi amicizie nella mia vita in Apple, e vi ringrazio tutti per i molti anni in cui sono riuscito a lavorare al vostro fianco.

Steve

Lo spettacolo deve continuareTenendo fede alle volontà di Steve Jobs, il ruolo di CEO è passato nelle mani di Tim Cook. “L’incredibile visione di Steve e la sua capacità di condurre ha salvato Apple e l’ha condotta fino a diventare l’azienda tecnologica più

innovativa e di maggior valore al mondo”, ha detto Art Levinson, Chairman di Genentech, per conto della direzione di Apple. Ma non tutti conoscono la storia dell’uomo che ha contribuito alla nascita del videogioco Breakout per Atari e che 30 anni più tardi era alla guida della più formidabile azienda informatica di tutti i tempi.

Chi era Steve Jobs?Steve Jobs, nato nel 1955 e con un patrimonio stimato di 8,3 miliardi di dollari, ha abbandonato l’università ben prima di averla conclusa. Dopo appena un semestre presso il Reed College, unico istituto scolastico con un proprio reattore nucleare gestito dagli studenti, ha deciso di volersi dedicare a qualcosa di più utile.

iMac Il computer che ha rilanciato Apple dopo un periodo di profonda crisi, abbandonando finalmente i costosi collegamenti SCSI e le porte parallele in favore dell’USB, che all’epoca era ancora una novità poco nota. Si sbarazzò anche del lettore per floppy disk. Innovativo anche il design, colorato e raffinato. L’effetto dell’iMac non fu solo quello di ribaltare la fortuna di Apple, ma diede anche una spinta innovativa a tutto il mondo dei computer, segnando la via per il futuro. Ancora oggi, gli iMac mantengono la stessa filosofia “tutto in uno” dell’originale.

iPod Contrariamente a quanto molti pensano, l’iPod non è stato il primo lettore MP3, ma è stato quello che ha portato alla ribalta tutta la categoria, in precedenza poco apprezzata dal pubblico. I 5 GB di spazio e la qualità audio di 160 Kbps, che Jobs aveva descritto come “molto elevata”, fanno sorridere in confronto agli attuali 160 GB e 256 Kbps, ma senza il primo iPod tutto questo non ci sarebbe. Presentato nel 2001, riuscì a raggiungere il traguardo dei 20 milioni di pezzi venduti solo nel 2005, grazie anche alla moda degli auricolari bianchi.

iPhone Sull’iPhone si è già detto tanto, ma forse non tutti sanno che non è stato il primo smartphone compatibile con iTunes: il primato spetta a Motorola con il ROKR E1, successivamente ribattezzato E398, realizzato in collaborazione con Apple e presentato nel 2005. A posteriori è facile capire come si fosse trattato di un banco di prova. Il suo limite era di 100 canzoni e questo ne ha limitato il successo, ma è stato sufficiente per far capire a Apple che un dispositivo simile, con maggiore capacità, aveva delle potenzialità. Due anni dopo è arrivato l’iPhone.

iPad Durante la conferenza All Things Digital del 2003, Steve Jobs disse: “Apple non intende produrre un tablet. Le persone vogliono la tastiera... guardo i tablet e penso che saranno un fallimento”. Sette anni più tardi, nel 2010, è ben diversa l’affermazione di Jobs poco prima della presentazione dell’iPad: “Questa sarà la mia opera più importante”. Entrambe erano corrette: i tablet come erano intesi prima dell’iPad sono stati un fallimento e il prodotto di Apple ha rivoluzionato non solo questa categoria, ma tutto il mondo della tecnologia e comunicazione.

Macintosh Jef Raskin è stato l’inventore del Macintosh, mentre Steve Jobs stava lavorando sul sistema Lisa. Quando nel 1982 Jobs entrò attivamente nel progetto Macintosh, Raskin lasciò Apple. Dopo una visita presso lo Xerox PARC per ammirare la rivoluzionaria interfaccia grafica del colosso delle fotocopie, Jobs chiese che venisse sviluppato qualcosa di analogo per l’interfaccia del Mac. Insieme al nuovo sistema di controllo, il mouse, anch’esso ispirato al lavoro di Xerox, fu la base del successo dei Mac, che rendevano più facile il rapporto tra uomo e computer.

TOP 5 / I PRODOTTI DI STEVE CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO

“Il primo Macintosh venne presentato con

una spettacolare pubblicità televisiva

da 1 milione di dollari durante il Superbowl“

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MAC MAGAZINE INDAGA

PAROLA DI STEVE

In realtà non tagliò del tutto i ponti con l’università e intraprese un corso di calligrafia: “Ho scoperto i caratteri serif e sans-serif, le spaziature tra le varie combinazioni di lettere e tutto ciò che rende così bella la tipografia di qualità”, disse a Stenford nel 2005. “Dieci anni più tardi, quando stavamo progettando il primo computer Macintosh, mi è tornato tutto in mente. È stato il primo computer con una ricercatezza nell’uso dei caratteri e, se non avessi preso parte a quel corso, non sarebbe stato così. Dato che Windows ha copiato questo aspetto, probabilmente nessun computer oggi avrebbe questa caratteristica”.

L’uomo che un giorno avrebbe venduto Pixar a Disney non era nato ricco. Figlio di uno studente siriano e di una ragazza americano, venne dato in adozione appena nato a Paul e Clara Jobs. Dopo avere abbandonato il college, dormiva sul pavimento in casa di amici, si guadagnava da vivere recuperando lattine usate e mangiava al tempio Hare Krishna. Si unì al gruppo Homebrew Computer Club, dove incontrò Steve Wozniak, l’amico con cui avrebbe fondato Apple, ottenendo un lavoro in Atari. Spese quindi i soldi guadagnati per un ritiro spirituale in India, dove abbracciò

la religione buddista.Di ritorno in Atari, insieme

a Wozniak lavorò a una scheda logica per migliorare l’efficienza del gioco Breakout, con un compenso di 100 dollari per ogni chip che riuscivano a eliminare. Woz, il genio dell’elettronica, riuscì a eliminare ben 50 chip, per un premio di 5.000 dollari, di cui però ricevette solo 350 dollari visto che Steve gli aveva detto che il compenso era stato di appena 700 dollari.

“Ci sono rimasto male quando, anni dopo, l’ho scoperto”, scrisse Wozniak, “ e in genere non me la prendo facilmente. È passato molto tempo e preferisco non pensarci”.

La nascita di AppleBreakout venne commercializzato a maggio del ‘76, ma i due Steve avevano lasciato Atari già da un mese. Fondarono Apple insieme a Ronald Wayne, scherzosamente chiamato “il quinto Beatle della tecnologia”, che oggi ha 77 anni. Fu lui a disegnare il primo logo della società, ma vendette

a Jobs il proprio 10 percento di quota due settimane dopo. Oggi quelle azioni varrebbero 36 miliardi di dollari. “Sapevo che sarebbe stato un successo, ma sapevo anche che sarebbe stata dura e stavo diventando vecchio”, disse nel 2005 in un’intervista al Daily Telegraph. “Era come tenere una tigre per la coda, non riuscivo a stare al passo con quei due”.

Nel ‘78 Apple assunse il proprio primo CEO, Mike Scott della National Semiconductor, sostituito cinque anni dopo da John Sculley, di Pepsi. È rimasta famosa la frase con cui Jobs lo ha convinto: “Vuoi vendere acqua zuccherata per il resto della tua vita o vuoi venire con me e cambiare il mondo?”. Una domanda profetica, visto che l’anno successivo il primo Macintosh è entrato in commercio, portando davvero una rivoluzione nel campo tecnologico. Il lancio fu accompagnato da una pubblicità dal costo di 1 milione di dollari durante l’intervallo del Superbowl, girata dal grande regista Ridley Scott. Steve Jobs dovette difendere questo progetto strenuamente, poiché molti lo ritenevano una pazzia, ma ebbe ragione: la pubblicità fu un tale successo che vinse diversi premi ed ebbe una grande risonanza, ripagando ampiamente il costo.

Questo segnò l’inizio del contrasto tra Jobs e Sculley, che portò quest’ultimo a rimuovere il rivale dal ruolo di capo della divisione Macintosh. Jobs vendette quindi tutte le proprie azioni Apple, tranne una, usando i soldi per creare una nuova

società, la NeXT, con lo scopo di creare un nuovo computer rivoluzionario. Il NeXTcube, su cui Tim Berners-Lee sviluppò i principi del Web, aveva un involucro di magnesio, la porta Ethernet integrata e un sistema operativo innovativo, il NeXTSTEP, basato su Unix. I risultati commerciali, però, non furono all’altezza delle

“Quando Jobs è tornato in Apple, nel 1996, la società era diretta verso il fallimento,

con la produzione fuori controllo…“

TIM COOK

PETER OPPENHEIMER

SCOTT FORSTALL

PHIL SCHILLER

I CAPI DI APPLETim Cook, Chief Operating Officer di Apple, è diventato CEO dopo le dimissioni ufficiali di Steve JobsScott Forstall: Vice Presidente Senior del software iOS. Peter Oppenheimer: Chief Financial OfficerPhil Schiller: Vice Presidente Senior Marketing Mondiale

“Questo è dedicato ai folli. Agli anticonformisti, ai ribelli, ai piantagrane. A tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Qualcuno li definirebbe folli, ma noi ne vediamo il genio. Poiché le persone abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo sono quelle che possono davvero farlo.” Dalla campagna pubblicitaria Think Different di Apple, 1997

“Sono tanto fiero di ciò che non facciamo quanto lo sono di quello che facciamo.”Business Week, febbraio 2006

“Praticamente tutto, tutte le aspettative esterne, tutto l’orgoglio, tutta la paura di fallire, tutte queste cose svaniscono di fronte alla morte, lasciandoci solo quello che è davvero importante. Ricordarsi che moriremo è il modo migliore per evitare l’errore di pensare di avere qualcosa da perdere.” Consegna dei diplomi 2005 a Stanford

‘Se io fossi al comando di Apple, spremerei il Macintosh il più possibile e mi dedicherei al prodotto successivo. La guerra dei PC è finita. Microsoft l’ha vinta già da molto tempo.’ Fortune, febbraio 1996

“Mi sento come se qualcuno mi avesse sferrato un pugno nello stomaco e mi avesse tolto tutta l’aria. Ho solo 30 anni e voglio avere la possibilità di continuare a creare. So di avere la capacità di realizzare almeno un altro grande computer e Apple non mi darà l’opportunità per farlo.” Playboy magazine, settembre 1987

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aspettative. Il capitale di 100 milioni di dollari che Jobs aveva ricavato dalla vendita delle azioni Apple stava quasi per esaurirsi quando esplose il successo di un’altra sua iniziativa, un piccolo gruppo di programmatori e animatori oggi noto come Pixar. Dopo l’Oscar ricevuto da Toy Story, la società venne quotata in borsa e ottenne un capitale di un miliardo e mezzo di dollari nel giro di un giorno.

Il ritorno di SteveApple, nel frattempo, stava attraversando un periodo di crisi ed era alla ricerca di un sistema operativo innovativo. Le due opzioni migliori erano NeXTSTEP e OpenStep, quindi decise di acquisire NeXT nel dicembre del ‘96, pagando 429 milioni di dollari agli azionisti e 1,5 milioni di dollari in azioni a Steve Jobs, che fece un trionfale ritorno in Apple. Dalle basi di NeXt sarebbe nato Mac OS X. Arrivati a questo punto, Apple sembrava destinata al fallimento. La produzione era fuori controllo e il sistema operativo veniva svenduto a produttori di cloni economici del Mac. Jobs prese il posto del CEO Gil Amelio, bloccò il MessagePad e modificò il contratto di licenza di Mac OS in modo che nessuno avesse più interesse ad acquistarlo per produrre i propri computer. Ridusse

drasticamente il numero di modelli disponibili: “Come possiamo spiegare i nostri prodotti agli altri, se non sappiamo neppure cosa consigliare agli amici?”, Jobs chiese mostrando la propria nuova strategia. “Tutto quello

di cui abbiamo bisogno sono quattro ottimi prodotti. Possiamo mettere la Squadra A al lavoro su ciascuno di essi, aggiornandoli ogni nove mesi invece che ogni 18 mesi e lavorando già alla generazione successiva quando presentiamo un nuovo prodotto”.

La sua strategia essenzialista ebbe un grande successo. Per primo venne l’iMac, un computer così rivoluzionario che scosse l’intero mercato e costrinse i concorrenti a cercare di sbarazzarsi dei propri orrendi scatolotti beige. L’USB, in pratica l’unica porta dell’iMac, divenne uno standard e le vendite cominciarono a riprendersi. Poi vennero AirPort, iTunes e l’iPod. Sviluppato in meno di un anno e presentato stranamente con toni moderati, sarebbe divenuto il grande capolavoro di Jobs, la base per il futuro successo dell’azienda. Da questo venne poi l’iPhone e successivamente l’iPad.

La vita dopo JobsIl nuovo CEO di Apple, Tim Cook, ha già ricoperto questo ruolo durante le assenza di Jobs per malattia. È arrivato in Apple nel 1998, da Compaq, per ricoprire il ruolo

di Chief Operating Officer. Fu lui a volere la chiusura degli stabilimenti produttivi di Apple, per passare alla produzione esterna, accorciando sensibilmente la catena dei rifornimenti e riducendo il bisogno di magazzini. Per 13 anni ha lavorato a stretto contatto con Steve Jobs ed è la persona che lo capiva meglio. Avendo trascorso 12 anni presso IBM, possiede anche un’ottima conoscenza della tecnologia al di fuori del mondo Apple. Sicuramente non possiede lo stesso occhio di Jobs per il design, ma per questo può contare sulle capacità di Jonathan Ive. Cook è anche un appassionato di ciclismo, passeggiate e sport. Nel 1996 gli fu erroneamente diagnosticata la sclerosi multipla e da allora è molto attivo sul fronte delle iniziative e delle donazioni per la ricerca contro questa terribile malattia. O

“Tim Cook ha lavorato per 13 anni a fianco di Steve Jobs ed è una delle persone che

lo conoscevano meglio in assoluto“

FRASI CELEBRI

Durante la presentazione del Macintosh originale, Steve Jobs indossava pantaloni grigi e una giacca sportiva blu. Sarebbe stato pronto per partecipare a un matrimonio, se non fosse stato per il papillon verde. Possiamo vedere la presentazione originale su http://bit.ly/bif7jB.Nel 1998, quando Apple ha presentato al mondo il primo iMac, uno Steve Jobs particolarmente in carne indossava un perfetto completo nero, che sfoggiava camminando sul palco con il suo inconfondibile stile. Il bottone

del colletto della camicia era chiuso, ma la cravatta era già scomparsa. Il video è disponibile su http://bit.ly/dCHLjn.Solo tre anni più tardi, con il debutto dell’iPod, l’abbigliamento è completamente cambiato. La giacca è rimasta a casa, a far compagnia alla cravatta, mentre sono comparsi la dolcevita, i jeans e le scarpe da tennis: http://bit.ly/gg3u1b. È interessante notare che più aumentava il successo, meno sentiva l’esigenza di presentarsi elegante e formale.

LO STILE DI STEVE JOBSSteve Jobs è diventato famoso per la dolcevita nera e i jeans, ma il suo abbigliamento non è sempre stato lo stesso

STEVE ELEGANTE STEVE SERIO STEVE CLASSICO

“One more thing...” (un’ultima cosa...)L’introduzione classica al punto finale di ogni presentazione. Utilizzata per la prima volta per annunciare il ritorno in attivo dell’azienda, ha poi introdotto iPod Shuffle, MacBook Air e iTunes Match. Nel settembre del 2006 c’è stata una doppia “ultima cosa”, ovvero iTV.

“Boom” A volte i Mac usati da Steve Jobs durante le presentazioni erano così veloci che si rischiava di perdere qualche dettaglio importante. Utilizzava il suono “Boom” per attirare l’attenzione del pubblico su un elemento in particolare. Come i migliori maghi, non ripeteva i propri trucchi, quindi un Boom voleva dire che era necessario prestare la massima attenzione.

“Pretty cool, huh”(niente male, vero?) Maestro degli eufemismi, spesso Jobs accompagnava un annuncio rivoluzionario con questa frase. È stata usata in diverse situazioni, dai nuovi processori super veloci ai filtri di iMovie. Quasi sempre era impossibile obiettare.

“Insanely great!”(follemente bello!) Questa frase, utilizzata in origine per descrivere il Macintosh originale, è entrata nella tradizione di Apple anche se Steve Jobs non ne faceva uso abitualmente. Avrebbe potuto, ma non lo faceva. È stata associata a iPhone, iPad, MacBook Air, iMac e OS X, benché nessuno abbia davvero sentito Steve Jobs pronunciarla in quelle occasioni.

“Incredible”, “amazing”, “un-be-lie-vable”(assurdo, stupefacente, in-cre-di-bi-le) Gli aggettivi abbondavano nelle presentazioni di Steve Jobs. Un video su YouTube, http://bit.ly/fl4q5G, condensa un’intera presentazione in meno di due minuti. La sfilza di aggettivi è così veloce che risulta impossibile contarli.

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Con l’arrivo di ogni nuova versione di iOS, il vecchio iPhone, iPad o iPod touch vive una seconda giovinezza ed è come avere un dispositivo tutto nuovo.

La versione 5 porta tante novità, tutte estremamente ghiotte!

10 motivi per amare iOS 5

MAC MAGAZINE INDAGA

OTTENERE IOS 5Il nuovo sistema operativo per dispositivi portatili Apple è compatibile con iPhone da 3GS in avanti, iPod touch a partire dalla terza generazione ed entrambi gli iPad. Per ottenere l’aggiornamento è sufficiente collegare il dispositivo a un Mac o PC, connesso a Internet, tramite il cavo USB. Se la procedura non si avvia automaticamente, basta aprire iTunes, selezionare l’iPhone, iPod o iPad e premere il pulsante Verifica aggiornamenti. L’aggiornamento richiede diverso tempo, in base al numero di App installate, ma comunque è bene mettere in conto almeno un’ora, durante la quale il dispositivo deve restare collegato e il computer attivo, quindi non è il caso di avviare la procedura se siamo di fretta.

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Con iOS 5 diventa ancora più facile restare in contatto con amici e colleghi, oltre ad avere subito un colpo d’occhio completo su tutte le attività che ci stanno più a cuore. Il merito

è di una nuova schermata che racchiude informazioni condensate prese dalle App che scegliamo noi. Si attiva trascinando il dito verso il basso partendo dal bordo superiore dello schermo. Di base, qui trovano posto informazioni sulle condizioni meteo, Promemoria, appuntamenti del Calendario, email, avvisi relativi al telefono e messaggi SMS ricevuti. In cambio, di norma non ci sono più le finestre che compaiono al centro dello schermo per comunicarci le notifiche, il che farà la gioia di cui gioca spesso con l’iPhone, visto che non c’è niente di più frustrante che mancare un nuovo record a causa di questa imprevista distrazione. Al contrario, le notifiche adesso compaiono discretamente nella barra superiore, senza interrompere quello che stiamo facendo, permettendoci di richiamare il Centro notifiche quando siamo più comodi. Un tocco sulla barra mostra la notifica più recente, mentre scorrendo il dito verso il basso accediamo a tutte le informazioni disponibili. Se vogliamo, possiamo comunque riattivare le classiche notifiche per ciascuna App. Non dobbiamo limitarci all’utilizzo che Apple ha progettato per il Centro notifiche: accedendo alla sezione Notifiche nelle Impostazioni di iOS, possiamo attivare e disattivare le App che preferiamo. Possiamo così togliere gli aggiornamenti sulla borsa, se non siamo interessati al valore delle azioni, mentre potremmo trovare utile avere subito sott’occhio gli annunci di eBay o le ultime notifiche di Facebook. Possiamo anche decidere se ordinare le informazioni in base alle App che le hanno generate oppure per orario, in modo da mostrare sempre in cima quelle più recenti. Affollare troppo questa schermata rischia di renderla meno utile, quindi vale la pena di fare qualche prova per regolarla al meglio.

Una delle applicazioni per iOS di maggior successo nell’ultimo anno è stata WhatsApp, per inviare messaggi stile SMS tra smartphone a costo zero, un’idea analoga al BlackBerry Messenger da tempo presente sui dispositivi

di RIM. Apple ha giustamente preso spunto da questi successi e ha aggiunto con iOS la funzione iMessage. Non si tratta di un’App a sé stante, bensì di una funzione evoluta dei Messaggi: quando inviamo un SMS a una persona che usa iOS 5 su iPhone, iPod touch o iPad, il messaggio viene spedito tramite la rete dati invece di usare quella telefonica e non lo paghiamo. Chi lo riceve deve però essere connesso a una rete dati in quel momento, che sia 3G o tramite Wi-Fi. Ci accorgiamo che iMessage è in funzione perché la barra dei messaggi diventa azzurra, invece che verde com’è normalmente. Questo significa che possiamo anche non sapere se la persona a cui scriviamo usa o meno un iPhone: se è così, il messaggio è gratuito. Funziona, però, solo da iPhone a iPhone mentre WhatsApp resta ideale per comunicare con altri dispositivi.

PROMEMORIAUna delle funzioni più utili

di un dispositivo tascabile come l’iPhone è quella di ricordarci gli impegni. La nuova App Promemoria svolge egregiamente questa funzione. Permette di creare una lista di cose da fare, eventualmente indicando anche un orario. Il pezzo forte sono gli avvisi legati alla posizione, disponibili però solo per iPhone 4 e 4S: in pratica, permettono di stabilire un luogo in cui richiamare l’avviso. Per esempio, possiamo dire all’iPhone di ricordarci di scongelare la carne appena arriviamo a casa, senza specificare un orario.

TWITTERBenché in Italia non abbia

raggiunto il successo formidabile degli Stati Uniti o di altri Paesi, l’App Twitter è un eccellente strumento di comunicazione. Con iOS 4 non era particolarmente comodo da usare, ma Apple ha integrato meglio questa App in iOS 5. Possiamo ora condividere contenuti direttamente da Foto, Safari e YouTube. Inoltre, presto anche gli altri sviluppatori potranno integrare questa funzione nelle proprie App.

Centro notifiche

iMessage

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SNELLISCI IL TUO MAC

METTI A DIETA

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Improvvisamente compare sullo schermo una finestra di errore: “Il tuo disco di avvio è pieno”. È la conferma definitiva

di ciò che temevamo, alla fine il nostro disco fisso ha terminato lo spazio e ora dobbiamo trovare una soluzione. Probabilmente, quando abbiamo avviato per la prima volta il nostro splendente Mac nuovo, non potevamo credere a quanto spazio libero ci fosse sul disco, sembrava quasi troppo: eravamo convinti che non l’avremmo mai riempito e invece eccoci qui, qualche anno o addirittura qualche mese dopo, con un messaggio che avvisa che il disco è pieno. Niente panico, però, perché nel corso delle prossime otto pagine vedremo tutto quello

che occorre sapere per risolvere il problema. Impareremo a identificare i segnali di un disco che si sta rapidamente riempiendo e a scoprire quali sono i file

responsabili di questa situazione. Troveremo anche 10 trucchi essenziali per scoprire come fare spazio nel disco. Una volta spento questo incendio, vedremo soluzioni più definitive per mantenere il disco abbastanza vuoto

affinché tutto funzioni bene, come spostare le librerie principali e altri file

su un secondo disco, aggiornare in modo sicuro il disco di sistema esistente con un modello più capiente e veloce. È tutto qui: andiamo avanti a leggere e diventeremo maghi della pulizia del disco.

NEL DVD Applicazioni e strumenti per la salute del tuo Mac

Se il disco fisso è troppo pieno, il Mac inizia ad avere problemi e mostra

messaggi d’errore, è ora di intervenire!

IL TUO MAC

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SNELLISCI IL TUO MAC

Con tutto quello spazio che sparisce rapidamente, dobbiamo capire dove sia finito e valutare

le conseguenze di un disco fisso pieno. Il primo aspetto da esplorare è perché il nostro disco si sia riempito fino a questo punto. Probabilmente abbiamo installato un po’ di applicazioni, alcune magari da provare, poi le abbiamo dimenticate lì perché pensavamo che lo spazio libero sul disco fisso sarebbe durato per sempre. Questi programmi, messi insieme, possono occupare anche alcuni GB di spazio, ma è solo la punta dell’iceberg.

Poi ci sono tutti quei file che abbiamo scaricato da Internet tramite il nostro browser o ricevuto come allegati email. Anche qui è facile lasciarli accumulare nell’improbabile possibilità che, prima o poi, ne avremo bisogno. Tutto è possibile, ma nel frattempo altri GB di spazio su disco se ne sono andati.

Il responsabile principale della mancanza di spazio, però, sono i nostri file personali e nello specifico tutte quelle foto e video che abbiamo caricato. Le immagini in alta risoluzione hanno un “costo”: ogni foto da10 megapixel consuma circa 4 MB in formato JPEG o fino a 15 MB in formato RAW. Il che equivale a uno spazio che va dai 400 MB a 1,5 GB per ogni 100 foto sul disco fisso e solitamente ne abbiamo molte di più.

È ancora peggio quando pensiamo a tutti i filmati della videocamera che abbiamo archiviato. Un filmato medio non compresso in formato HD da un’ora occupa circa 13 GB: tra film acquistati e spezzoni registrati, è facile arrivare

a occupare centinaia di GB. Ma non finisce qui: la nostra libreria di iTunes può occupare una fetta di disco fisso altrettanto importante. Oltre alla musica, infatti, il programma di Apple raccoglie anche podcast e film acquistati da iTunes Store, senza contare i file doppi, che sono sempre più di quanti potremmo immaginare. È già abbastanza brutto

avere due o tre copie di un file, ma quando questo file è un film da 10 GB possiamo comprendere come mai il nostro disco fisso, che appariva virtualmente senza fondo pochi mesi fa, sia improvvisamente pieno fino all’orlo.

Affrontare le conseguenzeDate queste premesse, si capisce che non è semplicemente una questione di dimensioni: anche il disco fisso più capiente che possiamo acquistare non sarà sufficiente se non prestiamo attenzione all’uso che ne facciamo. Spesso, infatti, tendiamo a rimandare il problema a quando lo spazio libero sarà troppo poco, promettendoci di eliminare poi tutto quello che non è strettamente necessario, ma la verità è che dopo diventa davvero difficile mettere ordine e riconoscere quello che serve da quello che si può buttare. La prima soglia critica si raggiunge quando il disco si avvicina al 90 percento della sua capienza, una situazione che il più delle volte non genera alcun tipo di avviso da parte del sistema. Il Mac necessita almeno del 10 percento di spazio libero per tenere i file in ordine, ovvero per poter eseguire il processo chiamato deframmentazione. Consiste nel riposizionare i blocchi di dati in modo che quelli relativi a un singolo file siano tutti vicini, altrimenti il computer perderà tempo a raggrupparli quando ne avremo

Scopri quali elementi hanno rubato tutto lo spazio libero sul disco del Mac

Lo spazio scomparso

Scopri quanto spazio ti restaÈ abbastanza facile scoprire quanto spazio libero è rimasto sul disco fisso: apri il menu Vai in Finder e scegli Computer. Fai clic sul disco di sistema per selezionarlo, poi premi ç + I. In alternativa fai clic con il destro sull’icona del disco fisso nella barra laterale di Finder e seleziona Ottieni informazioni. Di per sé questo non dice molto, solo quanto spazio libero è rimasto sul disco. Anche se è possibile usare l’opzione Cerca in Finder per dare la caccia ai file che rubano la maggior parte dello spazio sul disco fisso, una scelta migliore è quella di usare uno strumento come l’elegante DaisyDisk, vedi nelle prossime pagine, o Disk Inventory X per scoprire dove sono questi file ingombranti. Nel caso di Disk Inventory X, un’applicazione Power PC, quindi che non funziona su Lion, avvia il programma dopo averlo installato dal DVD di Mac magazine. Seleziona il disco dall’elenco e fai clic su Open Volume. Una volta che il disco è analizzato, puoi trovare i file ingombranti in modo semplice e veloce.

“La libreria di iTunes, oltre alla musi ca, archivia anche videoclip, film, podcast e App”

Sai di avere un problema quando non puoi copiare cartelle o file a causa della mancanza di spazio.

Disk Inventory X ti mostra dov’è finito il tuo spazio libero.

SUGGERIMENTI

Ricorda che spostare i file da un disco a un altro, o masterizzarli su un disco

prima di cancellare l’originale, non vuol dire farne il backup. Assicurati di avere almeno una copia aggiuntiva dei tuoi file oltre agli originali.

38 Mac magazine Natale 2011

Page 13: Mac magazine 038 - Natale 2011

bisogno. Senza deframmentazione, i file vengono suddivisi in tanti piccole parti, per riempire lo spazio disponibile, finendo sparsi per tutto il disco. La frammentazione dei file non rappresenta un grave problema per i dischi a stato solido, o SSD, ma quelli classici, che utilizzano una testina di lettura che si deve spostare fisicamente lungo i piatti, rallentano sensibilmente.

I sintomi di questa situazione sono cali di prestazioni quando il disco lavora e tempi più lunghi per leggere e scrivere i file. Inoltre lo stesso disco rischia

di rompersi, poiché le parti mobili devono lavorare di più, il che aumenta la temperatura e ne accorcia la vita media.

Essere a corto di spazioIl passo successivo si raggiunge quando lo spazio libero cala sotto 1 GB. Alcune applicazioni possono cominciare a mostrare messaggi di errore e le prestazioni diminuiscono. Lo stesso Mac inizierà a dirci che il disco è pieno e a esortarci a liberarlo.

Otterremo anche messaggi di errore che ci informano che sul disco non c’è abbastanza spazio per completare l’operazione, ogni volta che cercheremo di copiare file di grandi dimensioni. Senza un rapido intervento, in breve tempo lo spazio libero sarà inferiore a 100 MB e il lavoro andrà sempre peggio. Le applicazioni utilizzano infatti decine o anche centinaia di MB del disco quando

Prendi le precauzioni

sono in funzione e presto inizieranno a reclamare ad alta voce la mancanza di spazio su disco o anche a rifiutarsi del tutto di avviarsi.

Quindi raggiungeremo il punto finale: non ci sarà più spazio sul disco. Le applicazioni non potranno più avviarsi, mentre i programmi già attivi potrebbero bloccarsi improvvisamente o iniziare a chiudersi inaspettatamente.

Si spera di non arrivare mai a questo punto: il momento di agire è quando il nostro disco fisso si avvicina a essere pieno al 90 percento , prima che inizi ad apparire qualsiasi messaggio di avviso.

Diagnosticare il problemaLa prima cosa da fare è scoprire quanto spazio libero è rimasto sul disco di sistema. Quindi dovremo identificare quali file stanno occupando la maggior parte del disco. È più facile avere a che fare con una manciata di grandi file piuttosto che gestire dozzine o centinaia di file più piccoli.

Il riquadro della pagina precedente spiega come usare Finder e uno strumento gratuito, chiamato Disk Inventory X, per scoprire quanto spazio libero è rimasto sul disco di sistema e quali file sono responsabili di averne inghiottito gran parte. Chi ha Lion può selezionare ! > Informazioni su questo Mac dalla barra dei menu per avere informazioni simili. Ciò che confermerà Disk Inventory X è che la maggior parte dei nostri file risiede nella cartella Utenti all’interno della cartella Inizio. Non sorprende, visto che è dove probabilmente si trovano tutti i nostri film, foto, musica e altri file.

Ora che abbiamo riconosciuto che c’è un problema, identificato i probabili colpevoli e fatto un backup del nostro disco, siamo pronti per cominciare ad affrontarlo. Voltiamo pagina per scoprire come fare.

La tentazione è di buttarsi a capofitto e iniziare a fare pulizia nel disco fisso senza preoccuparsi delle conseguenze. Anche se ci sono molti file sul Mac di cui puoi tranquillamente fare a meno, altri saranno insostituibili, come le foto, i filmati casinghi, i documenti, le email e altri file personali. È assolutamente di vitale importanza iniziare a fare dei backup del tuo disco fisso prima di cominciare. La soluzione più veloce e semplice è usare Time Machine. Collega un dispositivo di backup se non l’hai già fatto, vedi pagina 43 per qualche suggerimento sulla scelta del modello giusto per le tue necessità: Time Machine dovrebbe entrare automaticamente in azione. Se non chiede di usare il nuovo disco esterno a scopo di backup, verifica che sia attiva e funzionante dalle Preferenze di Sistema. Nota che puoi escludere certi file nell’area Opzioni... della finestra di dialogo di Time Machine, a cui si accede facendo clic sulla sua icona nella barra del menu o nel pannello preferenze. Una volta che il primo backup è finito, sei pronto per cominciare le pulizie primaverili. Assicurati di avere almeno un backup del disco.

“Quando lo spazio libero è inferiore a 1 GB, i programmi iniziano a mostrare messaggi di errore”

Su Lion è possibile verificare lo stato dell’archivio dal menu ! > Informazioni su questo Mac.

SUGGERIMENTI

Prima di fare pulizia del disco e dopo aver fatto il backup del computer, apri Utility

Disco dalla cartella Applicazioni > Utility. Seleziona il tuo disco fisso e fai clic su Verifica disco per verificarne l’integrità e assicurarti che non ci siano errori

Natale 2011 Mac magazine 39

Page 14: Mac magazine 038 - Natale 2011

COME CERCARE MEGLIO CON SPOTLIGHT

Quando ci occorre trovare qualcosa sul Mac, ci sono diversi punti da cui partire. Quale sia più

appropriato dipende da quanto ci occorre cercare in termini generali. Le applicazioni che organizzano grandi quantità di informazioni correlate, come iCal e iTunes, hanno una barra di ricerca al loro interno. A volte, però, non abbiamo indizi di dove qualcosa sia stato archiviato ed è qui che torna utile Spotlight. Spotlight è la base per la ricerca nell’intero sistema. Funziona in silenzio sullo sfondo per indicizzare le modifiche eseguite mentre lavori. Ecco perché possiamo trovare i file quasi istantaneamente in qualsiasi momento. La forma più semplice di Spotlight è il menu Spotlight, a cui si accede facendo clic sulla lente di ingrandimento all’estrema destra della barra dei menu. Scriviamo qualcosa e appare ogni genere di elemento: file, applicazioni, email,

canzoni e altro, raggruppati per genere. Possiamo controllare che generi vengono mostrati e il loro ordine aprendo Preferenze di Sistema > Spotlight > Risultati della ricerca. Il menu Spotlight di solito funziona molto bene, ma ha spazio solo per un numero limitato di risultati. Quando ce ne sono troppi e quando è difficile distinguere file con nomi simili, scegliamo Mostra tutto nel Finder in cima al menu. Dovremo tenere testa al brusco passaggio a una finestra di Spotlight ed estrarre gli elementi di interesse

da un elenco potenzialmente molto più lungo. Potremo, però, selezionarli e premere la barra spaziatrice per vedere un’anteprima dei loro contenuti, per trovare quello corretto. Lion ci risparmia il disturbo integrando la Visualizzazione Rapida direttamente nel menu Spotlight. Quando apriamo una finestra di Spotlight, questa continua a mostrare i file che corrispondono ai criteri scritti nel menu Spotlight. Possiamo aggiungere altri criteri per controllare nel dettaglio caratteristiche aggiuntive. Quando non sappiamo proprio dov’è stato salvato un file, questo è il modo più efficiente per individuare ciò che stiamo cercando. Le ricerche di Spotlight possono essere avviate da zero, mentre quelle che pensiamo potrebbero essere di nuovo utili possono essere salvate come cartelle smart, per non ripartire da capo. C’è anche qualche trucco nascosto, più potente di quanto potremmo immaginare

Sfrutta al massimo il grande potenziale del motore di ricerca integrato in OS X

“La forma più semplice di Spotlight è il menu a cui si accede facendo clic sulla lente a destra della barra dei menu”

Tutta la potenza di SpotlightCOSA TI SERVE

! Leopard, Snow Leopard o Lion (alcune funzioni vanno anche con Tiger, ma hanno un aspetto diverso e sono spesso più lente)

! 15 minuti del tuo tempo

60 Mac magazine Natale 2011

Ricerche sempliciInizia a scrivere nella barra di ricerca e Finder cercherà immediatamente i file che corrispondono sul disco fisso del Mac.

Riutilizza le ricercheFai clic su Salva, in alto a destra, per creare una cartella smart. Aggiungila alla barra laterale per un accesso rapido.

Aggiungi criteriFai clic sul “+” per aggiungere condizioni dettagliate che i file devono soddisfare per apparire nei risultati al di sotto.

Possibilità di ricercaScegli se cercare ovunque o solo nell’ultima cartella e tra i nomi dei file o anche tra i contenuti.

Page 15: Mac magazine 038 - Natale 2011

PER GRADI Trova esattamente quello che stai cercando

Premi å+ç+[barra spaziatrice] per aprire una finestra di Spotlight, così puoi cercare i file senza limitarti alle parole chiave.

Le opzioni nella barra ti permettono di cercare ovunque o solo nella cartella Inizio. Per cercare in una cartella specifica, premi ç+F e selezionala nella barra.

01Fai clic sul “+” alla destra della barra delle opzioni per aggiungere criteri. L’elemento più a sinistra in una riga è l’attributo da esaminare.

Fai clic per avere un elenco di attributi comuni. Scegli Altro... per vederne di più. Scrivi nella barra di ricerca adiacente per cercare nomi e descrizioni.

02Alcuni attributi servono spesso. L’Etichetta, per esempio, abbina i file con l’etichetta colorata. Spunta il riquadro adiacente nella

colonna Nel menu per non doverlo cercare ogni volta. Gli attributi meno usati sono raggruppati a parte, così quelli frequenti sono di rapido accesso.

03

SUGGERIMENTIPer modificare una cartella smart, aprila, fai clic su Azione, l’ingranaggio, nella barra degli strumenti e scegli Mostra criteri di ricerca. La ottieni anche con un clic con il destro sulle ricerche della barra laterale. Per tenere anche le precedenti ricerche, duplica la cartella. Le ricerche della barra laterale sono in ~/Libreria/Saved Searches.

Al contrario, impostando l’opzione su Tutti puoi vedere file che non sai se contengono tutte le parole chiave. Per esempio, file che

contengono “suggerimenti”o “scorciatoie da tastiera”, ma non per forza entrambi. Assicurati di racchiudere le frasi tra virgolette per una perfetta corrispondenza.

07In Lion, la barra di ricerca prova a interpretare il significato delle parole chiave. Scegliere un suggerimento lo trasforma in un bollino.

Fai clic sulla parte sinistra per cambiare opzione. Fai doppio clic sulla parte destra per cambiare parola. Migliori così le specifiche dei termini di ricerca. O

08

Gli elementi a destra in una riga specificano le condizioni che i file devono soddisfare. Per le date, puoi cercare in un periodo

specifico o per giorno. Molti altri accettano testo libero. Le opzioni variano a secondo dell’attributo, ma sono facili da costruire, proprio come delle frasi.

04La ricerca per tipo funziona per categoria o quando scegli Altro. Quindi, “Microsoft” mostra sia file Word sia Excel, visto che

le descrizioni di entrambi contengono la parola. Se non sai cosa scrivere, scegli Archivio > Ottieni informazioni, copia e incolla il Tipo da Generali.

05Se distingui uno schema di risultati inutili, puoi escluderli. Premi å e il “+” cambia in puntini di sospensione, che aggiungono

un gruppo di condizioni. Impostando la riga del primo gruppo su Nessuno si possono filtrare, per dire, i file PDF quando cerchi altri documenti usati per crearli.

06

61Natale 2011 Mac magazine

Page 16: Mac magazine 038 - Natale 2011

D&R UNA RISPOSTA ALLE TUE DOMANDE

D&RCi rimbocchiamo le maniche, ci tuffiamo nella posta e ti aiutiamo a risolvere i tuoi problemi con il Mac

Hai qualche problema con il tuo Mac? Scrivi alla redazione di MacMagazine: [email protected]

|GUITAR HERO|IN GARAGEBAND,|FUNZIONERÀ|LA CHITARRA?

D Ho GarageBand e vorrei collegare una chitarra

al Mac per suonare. Ho un set wireless Guitar

Hero per l’Xbox, c’è un

modo per collegare

la chitarra o i tamburi al Mac?

Paolo Birne

R Collegare una chitarra

elettrica con GarageBand è facile:

basta utilizzare un convertitore che

va da 1/4” a 1/8” per il cavo della chitarra

e inserirlo nella porta Line in del tuo Mac, anche

se otterrai risultati migliori se passi attraverso

un preamplificatore. Imposta le preferenze audio

in GarageBand per usare Line in invece del microfono

incorporato e sei pronto a partire. Il fatto è che quella

di Guitar Hero non è affatto una vera

chitarra. È semplicemente

un dispositivo di controllo per Xbox in una sagoma di plastica a forma di chitarra. Puoi usare il driver di controllo dell’Xbox 360 che

trovi su www.tattiebogle.net per

collegare la chitarra al Mac e Gamepad Companion, disponibile sul Mac App Store per 5,99 !, per stabilire una corrispondenza tra i pulsanti del dispositivo di comando e i tasti della tastiera. Se imposti GarageBand per suonare accordi o note quando prremi questi tasti, potresti usare il dispositivo di comando per suonarli e ci sono dei video su YouTube di qualcuno che lo ha fatto. In effetti si tratta di un trucco piuttosto popolare. Ma in realtà, tutto ciò che puoi fare è creare una “Tastierachitarra” a 5 pulsanti con qualche altro tasto sparso sul corpo della chitarra. La leva del’effetto vibrato, per

esempio, non distorce realmente la musica, è solo un altro tasto. L’equipaggiamento di tamburi è più promettente, visto che i tamburi di Guitar Hero World Tour e Rock Band 2 hanno piattaforme sensibili alla velocità, che puoi suonare esattamente come faresti con un vero tamburo. Se usi un software come Osculator, 29 ! su www.osculator.net, puoi prelevare il segnale MIDI dall’equipaggiamento di tamburi e collegarlo ai suoni appropriati in GarageBand. Però devi essere realistico sulle aspettative: è sempre un dispositivo di controllo per un gioco e avrà un ritardo

maggiore di un vero kit di tamburi, quindi tenere sincronizzato il ritmo può rivelarsi difficile.

|APERTURE 3 SI CHIUDE |DOPO CIRCA|10 SECONDI |DALL’APERTURA

D Ho un rompicapo non indifferente che rigarda

Aperture 3. Dopo l’ultima importazione di 351 foto scattate in formato RAW con una Nikon D90, ha cominciato a chiudersi dopo 10 secondi dall’apertura. Ottengo un messaggio di errore che dice che è stato inviato una rapporto ad Apple,

QR CODESe vuoi scrivere alla redazione direttamente dal tuo iPhone o da un altro smartphone, utilizza questo QR Code per aprire un’email con l’indirizzo corretto. Trovi tutte le spiegazioni d’uso a pagina 6.

Ha l’aspetto di una chitarra, suona come una chitarra, ma sfortunatamente rimane solo un dispositivo di gioco.

70 Mac magazine Natale 2011

Aperture è l’applicazione di Apple per organizzare le foto. Si tratta del passo successivo dopo iPhoto.

Page 17: Mac magazine 038 - Natale 2011

Natale 2011 Mac magazine 71

EXTRA | Nuova qualità audio per il Bluetooth

A oggi, il Bluetooth non è il formato prescelto da chi si intende di streaming audio. Ma forse questo potrebbe cambiare con aptX, un codec Bluetooth che ha raggiunto il Mac l’anno scorso, con una sorprendentemente scarsa pubblicità. L’aptX è stato creato da un’azienda con sede a Belfast, l’APTX, ora parte della CSR PLC di Cambridge, specializzata in tecnologia wireless. È stato inserito nell’OS X con l’aggiornamento della Magic Trackpad, rilasciato come supplemento dell’OS X 10.6.4 alla fine del giugno 2010. Non è stato ben pubblicizzato. La pagina di suopporto Apple per l’aggiornamento non menziona neppure l’aptX. Il codec è diventato nativo per OS X dalla versione 10.6.5 a novembre dell’anno scorso, anche questa volta senza pubblicità.

Il codec aptX è progettato per trasmettere suoni di qualità CD tramite Bluetooth. Secondo Conrad Audio, che produce delle casse compatibili con aptX, “diventerà presto la prossima caratteristica tecnologica da inserire nei dispositivi audio di alta gamma con capacità Bluetooth Stereo”. Sennheiser è stata la prima sul mercato, con un paio di auricolari stereo abilitati aptX, lanciati all’inizio del 2010. Da allora sono usciti auricolari aptX di Jayburd, Samsung e Logitec of Japan. Altec Lansing sostiene aptX per l’inMotion Air e Creative Labs lo usa in modo esteso nella sua gamma wireless. Pare comunque che sempre più produttori “saliranno a bordo”. Abbiamo provato l’aptX usando il Conrad Audio Speaker Dock e abbiamo notato che

in effetti conferisce un miglioramento davvero notevole e significativo. Il suono è più completo e meglio definito, ogni strumento della banda jazz di Humphrey Lyttelton realizzato con maggior precisione e l’inimitabile voce di Ray Charles più chiara e distinta. È un po’ come sostituire un MP3 molto compresso con uno meglio codificato. Ci sono un paio di utili programmi relativi all’aptX che si possono scaricare gratuitamente dalla sezione “Enjoy your music Wirelessly” del sito di Conrad Audio, http://bit.ly/mEZRJD. Audio Codec Change ti permette di passare dal codec aptX ai più comuni codec SBC Bluetooth e posiziona un menu nella barra dei menu che mostra quale codec di streaming stai usando. Il miglioramento dovrebbe essere evidente. O

ma quando apro di nuovo Aperture, si chiude e ripete lo stesso messaggio. Ho provato a rimuovere ProApps dalla Scrivania e a reinserire il numero di serie, come consigliato nel forum di Apple, ma non funziona. Inoltre, quando ho installato il pacchetto di programmi Nikon Software, anche questo si è chiuso con un errore. iPhoto ‘11 è installato e funziona bene. Ho importato infatti 85 delle 351 immagini dell’ultimo scaricamento da Aperture a iPhoto e non ho avuto alcun problema con quelle.Giorgio Davi

R Ci sono un paio di soluzioni da provare.

Per cominciare vai sul sito http://support.apple.com/ kb/DL1315 per scaricare manualmente l’aggiornamento che ti serve e prova a reinstallarlo. Se non funziona, è possibile che ci sia qualche problema con l’ultimo gruppo di 351 immagini, che causa l’errore. Fai clic con il destro sulla Aperture Library in ~/Immagini e scegli Snow Package Contents. Copia tutto o solo l’ultima importazione in un posto sicuro come backup e poi cancellala dal pacchetto. Ora riavvia Aperture tenendo premuti ç e å.

In tal modo si aprirà la prima !nestra di aiuto e potrai riparare o ricostruire il database per rendere la libreria compatibile con le modi!che che hai appena fatto. Potrebbe volerci un po’ di tempo, sii paziente. Se, a questo punto, Aperure parte correttamente, signi!ca che c’è una foto corrotta: importale una per volta.

|RISPETTARE|LE PROPORZIONI DELLE |FOTO NELLE STAMPE |IPHOTO È DIFFICILE

D Mi dite se posso far sì che iPhoto non ritagli

le mie foto quando cerco

di stamparle? È molto fastidioso dover passare un sacco di tempo a ritoccare e comporre le immagini. C’è un metodo alternativo per stampare le foto?Brian Lupo

R Ciò accade perché le proporzioni della

cornice di una fotocamera sono 4:3, mentre le proporzioni di un foglio di carta A4 da 297x210 mm sono 4:2,8. Se stampi le foto a piena pagina, iPhoto sistema l’immagine in modo che scorra giusta lungo i margini, il che significa ritagliare i bordi in alto e in basso. Se selezioni una dimensione di stampa che abbia proporzione 4:3 vedrai che non accadrà più e che invece otterrai dei bordi oltre i margini. Purtroppo nessuna dimensione di stampa predefinita ha queste proporzioni, probabilmente perché sono state scelte per combaciare con le dimensioni delle fotografie standard. Ci sono due metodi per aggirare il problema. Puoi ritagliare tu stesso la foto anticipatamente: spunta il riquadro Vincolo e seleziona una proporzione personalizzata di 297x210. In tal modo ovviamente verrà comunque ritagliato un pezzo di foto, ma almeno avrai modo di controllare quale. In alternativa, puoi impostare una dimensione personalizzata nella finestra di stampa. La finestra

Un giorno, fotocamere, monitor e giornali avranno le stesse proporzioni. Forse...

SUGGERIMENTI

Safari 5 identifica alcune pagine piene di testo con il tag Reader nella barra degli

indirizzi. Puoi fare clic su questo tag per far passare lo schermo a una vista più lineare per una lettura facilitata. Oppure usare le scorciatoie da tastiera per questa funzione, ovvero: ç + ß + R.

Conrad Audio Speaker Dock è uno dei primi dispositivi Bluetooth con codec aptX.

Page 18: Mac magazine 038 - Natale 2011

IPAD

92 Mac magazine Natale 2010

L’iPad è uno strumento eccezionale per riprodurre al meglio i nostri contenuti audio e video, per

navigare su Internet in tutta comodità e, non ultimo, per leggere libri e riviste acquistabili direttamente dall’App Store e dall’iBookstore. Proprio recentemente, grazie all’introduzione dell’Edicola con iOS 5 e alla comparsa dei primi titoli in lingua italiana nell’iBookstore, la lettura sullo schermo dell’iPad sta migliorando giorno dopo giorno, con nuovi titoli che vanno ad aggiungersi ai libri e alle riviste già presenti. In particolare, Edicola è in pratica un raccoglitore per le App dedicate alle riviste, che ci permette in questo modo di consultare, scegliere e acquistare le testate che ci interessano

in modo più facile e ordinato. Possiamo sfogliare e gestire, per ognuna, i numeri da acquistare e valutare i vari abbonamenti. Si tratta sempre di applicazioni, quindi ciascuna può risultare diversa dalle altre, ma ad accomunarle è il fatto che sono la versione digitale di riviste che spesso esistono anche in versione cartacea, come nel caso di Mac magazine. Quasi sempre l’App è gratuita, ma abbiamo

poi bisogno di un abbonamento annuale o di acquistare le singole copie. I costi, così come il funzionamento e la tipologia degli abbonamenti, variano. I libri presenti in iBookstore, invece, sono libri digitali realizzati nel formato ePub, compatibile anche con molti altri dispositivi. iBooks è l’applicazione di iOS che permette di raggrupparli e leggerli. Con iBooks possiamo cambiare la dimensione e il tipo dei caratteri, aggiungere delle note o evidenziare dei passaggi interessanti. Inoltre, prima dell’acquisto possiamo scaricare un estratto gratuito per leggere alcune pagine introduttive. In questa guida scopriremo come acquistare e leggere al meglio libri e riviste sullo schermo del nostro iPad.

L’iPad può fare quasi tutto, ma soprattutto rivoluziona il mondo della carta stampata

COSA TI SERVEO�Un iPad con iOS 5.0 e una connessione a Internet

“Apple ha progettato l’iPad anche come strumento per leggere e acquistare libri e riviste digitali”

Libri e riviste senza carta

Page 19: Mac magazine 038 - Natale 2011

Natale 2010 Mac magazine 93

Apri la cartella Edicola sul tuo iPad e avvia lo Store con il pulsante omonimo. Edicola è una delle funzionalità esclusive di iOS 5,

quindi assicurati che il tuo iPad sia aggiornato. Cerca Mac Magazine e installa l’applicazione gratuita.

Noterai che l’applicazione si installa direttamente nella cartella Edicola, adagiandosi sullo scaffale come una rivista

vera. Terminato il download, avvia l’applicazione e naviga tra i vari numeri della rivista.

Puoi scegliere di acquistare una singola copia o leggere uno dei tanti numeri gratuiti disponibili. Il costo per copia è inferiore alla

versione cartacea, ma noterai che i contenuti sono gli stessi, a eccezione del DVD.

01 02 03

PER GRADI Leggere Mac Magazine sull’iPad

Scorri verso destra o sinistra per sfogliare le pagine e ruota l’iPad per visualizzare una o due pagine affiancate. Usa il pulsante

in basso a destra per aprire l’indice della rivista, e pizzica lo schermo per ingrandire un’area.

04Se decidi di abbonarti a una delle tante riviste presenti nello store, l’iPad provvederà a scaricare in automatico ogni nuovo

numero appena disponibile. Normalmente, il costo è più basso di un abbonamento tradizionale.

05Le condizioni e i costi degli abbonamenti variano da un’applicazione all’altra. L’abbonamento, settimanale, mensile

o annuale che sia, si rinnova in automatico alla scadenza prevista.

06

Puoi annullare il rinnovo di un abbonamento direttamente dal tuo iPad, ma non puoi disdire un abbonamento già sottoscritto.

Per gestire gli abbonamenti, tocca l’icona dell’App Store. In qualunque sezione ti trovi, noterai in basso la voce ID Apple seguita dall’indirizzo email associato al tuo account. Tocca il pulsante con il tuo ID e scegli Vedi Account. Inserisci la password se necessario e scorri la finestra fino a trovare la sezione relativa alla Gestione Abbonamenti. Qui avrai un colpo d’occhio su tutti gli abbonamenti attivi e avrai la possibilità di disattivarne il rinnovo automatico se lo desideri.

07 SUGGERIMENTIRicorda che ogni rivista è in realtà un’applicazione, che si colloca nella cartella Edicola del tuo iPad. Apple non ha mai dettato regole precise sul funzionamento di queste applicazioni, per cui ognuna è diversa dalle altre e spesso variano anche i prezzi dei singoli numeri o dei vari abbonamenti. Puoi avere una panoramica dei costi curiosando nella pagina dell’applicazione, nella barra laterale di sinistra. Sotto alla voce Top acquisti In App troverai un elenco sommario del costo di un singolo numero o dei vari abbonamenti.