L'uso del condizionale ad apprendenti rumeni

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tesina di Lingua Italiana a Stranieri, Prof. Katerinov

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Barberis Laura matr.1338000080

L’uso del condizionale

ad apprendenti rumeni

Lingua Italiana per Stranieri Prof. Katerinov

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Premessa

Il modo condizionale, nelle sue forme di presente e passato, assente in latino, è invece presente sia in italiano che in rumeno, due delle sue lingue figlie, seppure con alcune differenze di tipo morfologico e d’uso. L’obiettivo di questo lavoro è determinare quali siano gli aspetti dell’uso del condizionale in italiano che si differenziano maggiormente rispetto all’uso del modo stesso nella lingua rumena, in modo da evidenziare le possibili difficoltà per un apprendente di italiano L2 di madrelingua rumena. E’ necessario comunque accennare alla formazione del condizionale nelle due lingue, dato che la differenza esistente potrebbe essere fonte di interferenze rilevanti nell’interlingua dell’apprendente: mentre in italiano, infatti, la forma verbale si presenta semplice al tempo presente e composta al passato, in rumeno entrambi i tempi sono caratterizzati da una forma composta. In rumeno il condizionale presente si forma con un ausiliare (derivante probabilmente dal verbo avere) più l’infinito del verbo, e l’apprendente si troverà a dover sostituire questa forma analitica con la forma sintetica dell’italiano, la cui formazione è simile a quella del futuro semplice del modo indicativo; per quanto riguarda il condizionale passato, invece, in entrambe le lingue è analitico: in rumeno l’ausiliare è essere, coniugato al condizionale presente, a cui si aggiunge il participio passato del verbo, e similarmente in italiano all’ausiliare proprio del verbo, coniugato al condizionale presente, segue il participio passato del verbo.In ambito contrastivo si dovrà quindi mettere in risalto, oltre a una differenza di tipo sintetico/analitico tra i due tempi presenti, il fatto che l’ausiliare usato è quello di riferimento del verbo, non una conseguenza diretta del tempo e del modo usati.

Es. Farei colazione Aş face micul dejunAvrei fatto colazione Aş fi facut micul dejun

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Usi del condizionale

Semplice

Il condizionale semplice in entrambe le lingue può indicare un desiderio, un’intenzione espressa nel presente:

Leggerei qualcosa A ş citi ceva

L’idea di intenzione, di azione desiderata implica un impedimento (1), una proiezione nel futuro dell’azione, che può essere compiuta (2), o una condizione necessaria al compimento (3):

(1) Leggerei un romanzo poliziesco, ma non ho tempo A ş citi un roman poliţist, dar nu am timp

(2) Leggerei un romanzo poliziesco ed è esattamente questo che farò più tardi

A ş citi un roman poliţist şi exact asta voi face mai târziu

(3) Leggerei un romanzo poliziesco se avessi tempo A ş citi un roman poliţist dacă aş avea timp

Nell’ultimo esempio si nota che chi parla può presentare ciò che dice come una possibilità realizzabile a patto che si verifichi una certa condizione, in italiano espressa dal congiuntivo (se avessi tempo), mentre in rumeno il modo condizionale è usato sia per esprimere l’azione desiderata (aş citi), sia la necessaria condizione per l’adempimento dell’azione (dacă aş avea timp).Questa è la principale differenza nell’uso del modo condizionale tra i due sistemi linguistici presi in considerazione, quindi è su questo aspetto che bisognerebbe focalizzare maggiormente l’attenzione durante l’apprendimento. Il verbo che designa la condizione è preceduto e segnalato, come in italiano, dalla congiunzione dacă (se):

Se avessi tempo, leggerei un romanzo poliziescoDac ă a ş avea timp, a ş citi un roman poliţist

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Con i verbi che esprimono di per sé desiderio, preferenza, necessità, come a dori – desiderare, a vrea – volere, a plăcea (impersonale) – piacere, a trebui (impersonale) – dovere, e con i verbi di richiesta (a ruga chiedere, a putea potere), il condizionale anche in rumeno è usato al posto del presente indicativo per rendere una richiesta, un invito o una frase più gentili:

Vorrei che non fumaste più in casa A ş vrea să nu mai fumaţi în casă

Dovreste andare Ar trebui să placaciPotresti aiutarmi? Ai putea să mă ajuţi?

Dopo le strutture ca şi cum come se, de parcă come se, il verbo è in italiano al congiuntivo, mentre in rumeno la comparativa ipotetica richiede l’uso del condizionale:

Ti sei vestito come se fossi in Siberia!Te-ai îmbrăcat de parcă am fi în Siberia!

Si comporta come se i suoi colleghi fossero suoi schiavi!Se comportă ca şi cum colegii ar fi sclavii lui!

Il condizionale ha anche valore di potenzialità, probabilità o incertezza, senza alcuna differenza tra le due lingue:

Non si direbbe che sei ingrassata N-a ş zice că te-ai îngrăşat

Non potrei essere più felice di adesso! N-ar putea fi mai fericită decât acum!

Ho sentito che la partenza dovrebbe ritardareAm auzit că plecarea s-ar amâna

Il condizionale presente è usato in rumeno anche in alcune frasi idiomatiche caratterizzate dall’inversione del verbo, per esprimere diversi tipi di coinvolgimento emotivo in una situazione, come ad esempio nelle imprecazioni. Anche in questo caso in italiano si usa il congiuntivo:

Che il diavolo ti prenda! Lua-te-ar dracu!

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Con la stessa inversione (o anche senza) in rumeno il condizionale presente si usa, generalmente alla prima persona singolare, per esprimere dubbio (con verbi come a se mira stupirsi e a se îndoi dubitare) e similarmente in italiano:

Mi stupirei se fosse così M-a ş mira să fie aşa – Mira-m-a ş

Dubiterei se fosse così Μ -a ş îndoi să fie aşa – Îndoi-m-a ş

Composto

Mentre il condizionale presente si usa per esprimere un desiderio o una volontà realizzabile nel presente o nel futuro, al contrario, in italiano come in rumeno, il condizionale passato serve per esprimere una azione desiderata, ma non realizzata nel passato e non realizzabile nel futuro:

Avrei letto qualcosa A ş fi citit ceva

L’azione non realizzata implica un impedimento (1) o una condizione imposta da un’altra azione (2) sempre nel passato:

(1)Avrei letto un romanzo, ma non ho avuto tempo Aş fi citit un roman poliţist, dar nu am avut timp

(2)Avrei letto un romanzo se avessi avuto tempo Aş fi citit un roman poliţist dac ă a ş fi avut timp

Il modo condizionale, come precedentemente illustrato, è usato in rumeno anche per esprimere la condizione:

Se avessi avuto tempo, avrei letto un romanzo poliziesco

Dac ă a ş fi avut timp , aş fi citit un roman poliţist

Quindi, come per il presente, in rumeno sia l’azione principale che la condizione per cui l’azione è o meno compiuta sono espresse da verbi al condizionale.

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Anche la comparazione ipotetica al passato richiede l’uso del modo condizionale, al contrario di quanto avviene in italiano:

Si è vestito come se fosse stato in Siberia!S-a îmbărcat de parc ă ar fi fost în Siberia!

Il valore di potenzialità, probabilità o incertezza del condizionale si esprime anche nel passato:

Non avrei detto che lei fosse tua figliaN-a ş fi zis că ea este fiica ta

Il condizionale passato dei verbi che in rumeno normalmente richiedono il congiuntivo (a trebui - dovere, a vrea - volere, a putea - potere, a fi bine – stare bene, a fi necesar – essere necessario, etc.) è usato in abbinamento al modo stesso nelle proposizioni dove il congiuntivo passato esprime necessità e desiderio nel passato. Quindi anche in questo caso l’apprendente non dovrebbe incontrare particolari difficoltà, data la similarità dell’uso:

Sarebbe stato bello se avessimo abitato in questo appartamento ancora un

annoAr fi fost bine s ă mai fi locuit în acest apartament încă un an

Il condizionale passato del verbo a putea – potere seguito dal congiuntivo presente è una struttura usata in entrambe le lingua per esprimere appunti e riproveri:

Avresti potuto telefonarmi!Ai fi putut s ă -mi telefonezi!

Saresti potuto arrivare in tempo!Ar fi putut s ă vin ă la timp!

Il condizionale passato si usa nelle frasi dipendenti per esprimere posteriorità (futuro nel passato) rispetto alla frase principale (con verbo al passato prossimo, al imperfetto o al passato remoto), in entrambe le lingue:

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Ho pensato che tu avresti finitoM-am gandit că ai fi terminat

Ho saputo che Paolo sarebbe arrivato più tardiAm stiut că Paul ar fi ajuns mai târziu

L’uso del condizionale di dissociazione (in caso di notizie non confermate) sembra essere assente nella lingua rumena, mentre il largo utilizzo dello stesso nella comunicazione di tipo soprattutto giornalistico nella lingua italiana rende necessaria una spiegazione puntuale da parte del docente o un approfondimento in sede di studio individuale.

Secondo fonti interne il buco nelle casse dello Stato ammonterebbe a 20 miliardi di euro

Bibliografia

Lingua italiana per stranieri, corso intermedio, Katerin Katerinov, Guerra, 1985.

Italiano, grammatica, sintassi, dubbi, di Luca Serianni, Garzanti, 2002.

Grammatica italiana con nozioni di linguistica, di Maurizio Dardano e Pietro Trifone, Zanichelli, 1999.

Româna cu sau fără Professor, Liana Pop, Editura Echinox, 1993