Luigi Scordamaglia- Lo spreco alimentare: convertire un paradosso in ricchezza sociale

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Luigi Scordamaglia Presidente Federalimentare e AD INALCA

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Luigi ScordamagliaPresidente Federalimentare e AD INALCA

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“L'attività di impresa è un elemento vitale nel raggiungimento degli obiettivi di svilupposostenibile. Le AZIENDE possono contribuire tramite le loro attività e noi ovunque chiediamoloro di valutare i loro impatti, definire obiettivi ambiziosi e comunicare i risultati in modotrasparente”.

(Ban Ki-moon - Segretario Generale delle Nazioni Unite)

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Spreco e filiera alimentare

La FAO stima che ogni anno vengono sprecate 1,3 tonnellate di cibo, l’equivalente di 1/3della produzione totale destinata al consumo umano, per un valore di oltre 2000 miliardidi euro all’anno.

Le perdite alimentari nei PVS sono stimate dalla FAO tra il 15% e il 50% delle produzionidi questi Paesi, dove le perdite avvengono principalmente nella fase post-raccolto e dimagazzinaggio.

Le cause sono le limitate risorse finanziarie e strutturali nelle tecniche di raccolto, distoccaggio e nelle infrastrutture di trasporto, insieme a condizioni climatiche favorevolial deterioramento degli alimenti.

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In Italia, ogni anno si generano 6 milioni di tonnellate di eccedenze alimentari,per un valore stimato di circa 13 miliardi di Euro, pari al 16% del consumo. Ilvalore pro capite delle eccedenze alimentari è di 149 kg. Poco più della metà(54%) dell’eccedenza generata nei segmenti è di alta o medio fungibilità.

Il 55% degli sprechi alimentari sono generati dagli operatori economici delsettore, mentre il 45% dall’uso domestico.

Spreco e filiera alimentare

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Le perdite e gli sprechi alimentari avvengono a diversi livelli della filiera, dalla catena diproduzione al consumo finale ed è possibile individuare 5 livelli:

Spreco e filiera alimentare

produttori

cooperative primarie*

industrie di trasformazione alimentare

ingrosso e distribuzione al dettaglio

consumatori

*specialmente nel settore ortofrutticolo

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Un esempio concreto: Bonifiche Ferraresi

Applicazione di tecnologie a supporto di agro pratiche più efficaci e sostenibili

Partendo dall’agricoltura

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Osservazione della terra: dal dato alla geo-informazione

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SAT-FARMING 2016 monitoraggio satellitare

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SAT-FARMING Area di studio Jolanda di Savoia (~4000 ha) & dati geospaziali

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SAT-FARMING Dati satellitari utilizzati

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Concimazione fosfatica pre-semina a rateo variabileAPPROCCIO

Analisi dei dati georeferenziati dei suoli e disciplinare della regione Emilia Romagna per definire bilancio

semplificato per frumento duro e orzo

Contenuto P Cartografia dei suoli Piano colturale

Mappa prescrizione

http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/produzioni-agroalimentari/doc/disciplinari/produzione-integrata/Collezione-dpi/dpi_2016/erbacee-2016

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Concimazione fosfatica pre-semina a rateo variabileAPPLICAZIONE

1000 ha (Jolanda + Santa Caterina)

• Mappe di prescrizione caricate sui display

• Trattori con guida automatica

• Spandiconcime ISOBUS

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Piani di semina a rateo varibileAPPROCCIO

Valutazione multi sorgente dell’idoneità degli appezzamenti per la semine a rateo

variabile di frumento e orzo

Mappa prescrizione

+++Idoneità suoli Idoneità tessitura Idoneità rese Idoneità accestimento

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Piani di semina a rateo varibileAPPLICAZIONE

Semina Frumento - Orzo: 1000 ha

•Mappe di prescrizione caricate sui display

•Trattori cingolati

•Seminatrici ISOBUS

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L’industria alimentare ha individuato quattro aree strategiche di intervento per unosviluppo sostenibile della filiera agroalimentare:

• Approvvigionamento di materie prime sostenibili;

• Uso efficiente delle risorse di base;

• Ottimizzazione degli imballaggi;

• Promozione di un consumo sostenibile.

Continuando con l’industria

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Risultati percentuali raggiuntiL’Industria alimentare è impegnata a ridurre non solo il food waste, ma anche i materiali utilizzati per gli imballaggi.Negli ultimi dieci anni:

In dieci anni l’impegno congiunto dell’Industria alimentare e dei produttori di packaging ha ottenuto:

• una riduzione degli imballaggi pari a circa il 40%• una riduzione dei costi relativi al trasporto pari al 17%• un incremento del 10% di materiale riutilizzato

- 73% cartone- 30% alluminio- 60% vetro- 30/40% di plastica

• non aver immesso sul mercato 300mln di imballi primari

• un risparmio del 20% circa delleemissioni di CO2

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Un esempio concreto: INALCAL’ ECONOMIA CIRCOLARE:

RIGENERARE RISORSE, AZZERARE GLI SCARTI

Produzione industriale

1) Produzione agricola e allevamento

• Riutilizzo degli scarti derivanti dalle attività agricole• Energia verde (biogas) dalle deiezioni

2) Produzione industriale• Avvio al riciclo dei rifiuti industriali• Co-generazione energia da biomasse• Produzione di compost• Trasformazione sottoprodotti

3) Distribuzione e consumo• Riduzione degli imballi• Riciclabilità degli imballi

Produzione Agricola e Allevamento

Distribuzione e consumo

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Progetto Green Cow

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Progetto Green Cow

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Traguardi raggiunti

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Federalimentare coordina il progetto europeo LIFE-FOOD.WASTE.STAND.UP, che si focalizza su un tema distraordinaria valenza sociale e ambientale: lasensibilizzazione in materia di prevenzione degli sprechialimentari e gestione delle eccedenze lungo la filiera, al finedi aumentare il loro recupero e incrementare le donazioni.

Il progetto LIFE-FOOD.WASTE.STAND.UP si colloca inperfetta sintonia con il programma nazionale per laprevenzione dei rifiuti (PNPR), il piano Nazionale per laPrevenzione del Food Waste (PINPAS) e il “Gruppo di lavorosulle perdite alimentari e dei rifiuti" a livello europeo.

I progetti di Federalimentare

“Meno spreco, più solidarietà”

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Il progetto LIFE-Food.Waste.StandUp è co-finanziato dalla Commissione Europea nell'ambitodel programma per l’ambiente e l’azione per il clima (LIFE 2014-2020)

PARTNERFederalimentare (capofila), Federdistribuzione, Fondazione Banco Alimentare Onlus, UnioneNazionale Consumatori

STRATEGIA

1) Realizzare un’intensa campagna di sensibilizzazione e informazione diffusa su tutto ilterritorio nazionale tagliata sui tre target individuati (imprese agro alimentari, delladistribuzione e consumatori);

2) Promuovere e diffondere informazioni tra le aziende agroalimentari e distributori sulleopportunità e gli strumenti esistenti per il recupero e la donazione di prodotti alimentari nonvenduti;

Identity card

Inizio: 7 luglio 2016Fine: 30 giugno 2019

I progetti di Federalimentare

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3) Rafforzare la consapevolezza e la conoscenza delle tecniche di prevenzione deglisprechi alimentari e promuovere comportamenti responsabili dei gruppi target;

4) Sostenere l'attuazione della strategia di prevenzione degli sprechi alimentariitaliani, contribuendo all'obiettivo dell'Unione europea di ridurre i residui diprodotti alimentari del 30% entro il 2025;

5) Incoraggiare le istituzioni nazionali e locali ad introdurre incentivi per laridistribuzione degli alimenti (come ad esempio riduzioni fiscali e proceduresemplificate);

6) Assicurare il dialogo e lo scambio di conoscenze tra gli attori dellafiliera alimentare in Italia e nell’UE.

Identity card

I progetti di Federalimentare

Inizio: 7 luglio 2016

Fine: 30 giugno 2019

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Il progetto Life Citrus

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Il progetto Life Citrus

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Federalimentare detiene la vice presidenza del CLUSTERAGRIFOOD NAZIONALE CL.A.N., un partenariato di imprese,centri di ricerca, rappresentanze territoriali e rilevantistakeholder della filiera agroalimentare nato perpromuovere una crescita economica sostenibile, basatasulla ricerca e l'innovazione, e per proporsi comeinterlocutore unico delle Istituzioni nazionali ed europee.

http://www.clusteragrifood.it/it/

Cluster Agrifood nazionale CL.A.N

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Grazie per l’attenzione