Ludus Danielis

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Il Ludus Danielis ci è pervenuto in un solo manoscritto (Egerton 2615 del British Museum di Londra) databile tra il 1227 e il 1234; ma ci sono forse buoni argomenti per far risalire la sua composizione a un secolo prima. Composto a Beauvais (Belvaco nel testo) da giovani appartenenti alla Schola della Cattedrale il Ludus nasce nell?ambito di quelle compagnie di goliardi (i clerici vagantes) la cui arte ci è giunta, tra l?altro, attraverso opere come i Carmina Burana. Vive dell?atmosfera di quelle manifestazioni studentesche del periodo compreso tra Natale e l? Epifania: vi si celebrava tra l?altro la festa dei folli e quella degli asini. Di quest?ultima il Ludus conserva una traccia nell? esclamazione di Dario ?o hez?! che vuole rappresentare appunto il raglio dell?asino. Il Dramma di Daniele e però una rappresentazione tutt?altro che burlesca. Tra l?altro il Te Deum con cui termina, indica che veniva rappresentato dopo l?ufficio del Mattutino negli ampi spazi della Cattedrale che ben si prestavano -nella forma scenica- ai maestosi o giulivi canti corali processionali. E? un capolavoro di musica medievale. C?è la ricerca di caratterizzazione dei personaggi, sicché a buon diritto si potrebbe azzardare per esso il termine di opera. Il dramma offre una grande varietà di ritmi metrici rivestiti di affascinanti melodie solistiche e corali: il culmine è raggiunto, forse, nel lamento di Daniele dopo la sua condanna ai leoni. La notazione usata è la sola allora disponibile: quella del canto liturgico che rende esattamente la linea melodica. Per il ritmo bisogna ricorrere, oltre che al ritmo libero o a quello metrico del verso, ai cosiddetti modi ritmici. E? il metodo usato per l? interpretazione dei canti trobadorici e altre musiche monodiche del periodo. La combinazione intelligente tra la scelta di un modo ritmico e l?istinto artistico conducevano l?esecutore alla migliore soluzione. E? il compito a cui oggi è chiamato il trascrittore: è evidente che questo metodo lascia un margine di differenza tra le possibili interpretazioni. La trascrizione usata in questa esecuzione è stata condotta su fotocopia del manoscritto originale. Si è fatto spesso ricorso ad un ritmo libero discorsivo quando questo e apparso più efficace a rendere il vigore espressivo dei personaggi, come nel caso dei due sovrani. In alcuni casi la melodia, e perfino frammenti di testo, sono ? citazioni? liturgiche. I brani del Ludus sono monodici, ma questo non vuol dire che le voci, sia del coro che dei solisti, non potessero avere un supporto strumentale che poteva essere o un raddoppio del canto o una nota tenuta come pedale. Probabilmente venivano improvvisati brevi preludi o interludi strumentali. Il diffuso uso di strumenti nel sec. XII e XIII è documentato

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Transcript of Ludus Danielis

Il Ludus Danielis ci pervenuto in un solo manoscritto (Egerton 2615 del British Museum di Londra) databile tra il 1227 e il 1234; ma ci sono forse buoni argomenti per far risalire la sua composizione a un secolo prima. Composto a Beauvais (Belvaco nel testo) da giovani appartenenti alla Schola della Cattedrale il Ludus nasce nell?ambito di quelle compagnie di goliardi (i clerici vagantes) la cui arte ci giunta, tra l?altro, attraverso opere come i Carmina Burana. Vive dell?atmosfera di quelle manifestazioni studentesche del periodo compreso tra Natale e l?Epifania: vi si celebrava tra l?altro la festa dei folli e quella degli asini. Di quest?ultima il Ludus conserva una traccia nell?esclamazione di Dario ?o hez?! che vuole rappresentare appunto il raglio dell?asino. Il Dramma di Daniele e per una rappresentazione tutt?altro che burlesca. Tra l?altro il Te Deum con cui termina, indica che veniva rappresentato dopo l?ufficio del Mattutino negli ampi spazi della Cattedrale che ben si prestavano -nella forma scenica- ai maestosi o giulivi canti corali processionali. E? un capolavoro di musica medievale. C? la ricerca di caratterizzazione dei personaggi, sicch a buon diritto si potrebbe azzardare per esso il termine di opera. Il dramma offre una grande variet di ritmi metrici rivestiti di affascinanti melodie solistiche e corali: il culmine raggiunto, forse, nel lamento di Daniele dopo la sua condanna ai leoni. La notazione usata la sola allora disponibile: quella del canto liturgico che rende esattamente la linea melodica. Per il ritmo bisogna ricorrere, oltre che al ritmo libero o a quello metrico del verso, ai cosiddetti modi ritmici. E? il metodo usato per l?interpretazione dei canti trobadorici e altre musiche monodiche del periodo. La combinazione intelligente tra la scelta di un modo ritmico e l?istinto artistico conducevano l?esecutore alla migliore soluzione. E? il compito a cui oggi chiamato il trascrittore: evidente che questo metodo lascia un margine di differenza tra le possibili interpretazioni. La trascrizione usata in questa esecuzione stata condotta su fotocopia del manoscritto originale. Si fatto spesso ricorso ad un ritmo libero discorsivo quando questo e apparso pi efficace a rendere il vigore espressivo dei personaggi, come nel caso dei due sovrani. In alcuni casi la melodia, e perfino frammenti di testo, sono ?citazioni? liturgiche. I brani del Ludus sono monodici, ma questo non vuol dire che le voci, sia del coro che dei solisti, non potessero avere un supporto strumentale che poteva essere o un raddoppio del canto o una nota tenuta come pedale. Probabilmente venivano improvvisati brevi preludi o interludi strumentali. Il diffuso uso di strumenti nel sec. XII e XIII documentato ampiamente da testimonianze pittoriche e letterarie, compreso il testo del Ludus. Nella presente esecuzione si fatto uso discreto di strumenti. Essi hanno un compito di supporto armonico o di colore ambientale, tale per da lasciare intatta l?intelligibilit del testo e la bellezza della melodia. Gli anonimi autori del dramma, oltre che una mirabile intelligenza e abilit musicale, dimostrano una profonda conoscenza biblica, teologica e liturgica. Il risultato una sintesi che pot servire -come le rappresentazioni pittoriche- ad istruire i fedeli, in maggioranza ignari di lettere. In questa sintesi la profezia scavalca i limiti temporali della storia. Cos al suo posto la lode della saggia regina di Balthazar, fatta con le parole del libro della Sapienza (Solvitur in libro Salomonis) o l?annunzio della nascita di Cristo. Proprio alla fine del dramma, Daniele ne annunzia la prossima venuta, mentre un Angelo ne proclama solennemente la nascita avvenuta in Bethlemme di Giudea.

Valente Gori

Il protagonista del Ludus Danielis un Ebreo che, deportato giovanissimo a Babilonia nel 605 a.C., fu posto da Nabucodonosor tra i paggi della sua corte. Daniele ebbe ben presto l?occasione di svelare, insieme ad una ineguagliabile acutezza di spirito - frutto di dono divino - la sua profonda fede nel Dio d?Israele. Per questa sua fede eroica soffr non poche persecuzioni giunte tutte, per assistenza divina, ad un fine vittorioso. Pot anche svelare ai diversi sovrani succedutisi sul trono di Babilonia il significato profetico di sogni e di visioni premonitorie. Gli ultimi due capitoli del libro di Daniele (13, 14) considerati aprocrifi da Ebrei e Protestanti, sono invece ritenuti rivestiti di ispirazione e autorit divina dalla Chiesa Orientale e Occidentale.tale. Il Ludus fa riferimento agli episodi contenuti in questi capitoli nei quali Daniele protagonista: la liberazione dell?innocente Susanna, la vittoriosa lotta col drago di Bel, il cibo recatogli da Abacuc trasportato a volo da un Angelo dalla Palestina a Babilonia. Queste notizie ci vengono dal libro di Daniele posto dai cristiani tra i quattro profeti maggiori. Gli Ebrei lo pongono invece tra i libri storici. In passato stato considerato come un libro storico-profetico composto durante l?esilio babilonese (VI sec. avanti Cristo). Oggi si impone sempre pi l?ipotesi che si tratti di un libro compilato all?epoca della lotta di liberazione condotta in Palestina dai fratelli Maccabei (ca 160 a.C.), utilizzando anche scritti o tradizioni riferentisi al periodo babilonese. Il libro comunque destinato a sostenere la fede e la speranza dei Giudei perseguitati, si tratti di quelli deportati a Babilonia o di quelli del tempo dei Maccabei. Dopo le tentazioni e le prove il persecutore sar spazzato via. Si avr cos la fine delle sventure e del peccato e l?avvento del regno dei Santi governato da un figlio di uomo il cui impero non passer. Questa speranza del regno attraversa tutto il libro: per i Cristiani il regno dei Santi si instaurato con l?avvento di Cristo, figlio dell?uomo. E? logico quindi che in questa ottica gli anonimi autori del Ludus facciano, in fine, annunziare da Daniele e poi da un Angelo la nascita di Cristo. Nella luce di un Dio che ?alterna tempi e stagioni? (Dan. 2,21) tutto visto come profezia, in una visione insieme temporale e extratemporale che rivela il senso profetico della storia.Il Ludus termina col canto del Te Deum.

01. In tuo onore, Cristo,la giovent di Beauvaisha scritto questo dramma,di DanieleAll?arrivo del Re Balthazar i suoi nobili canteranno questa sequenza:

02. A colui che gli astri governa,Perch Danieleall?Onnipotente,con tenace fedeinnalza la lode questa assembleaha affrontato e superatodi fanciulli e di grandi.immani prove.

Il re convoca i sapienti perch gli svelino il significato delle misteriose parole scritte da quella mano. Ma i sapienti, incapaci a spiegarle, ammutolirono davanti al re. A Daniele invece si apr subito il senso rimasto oscuro ai sapienti. Sappiamo che Daniele, vittorioso sulla loro incapacit, fu rivestito di potere al cospetto della Corte. A causa di ingiusta accusa, poi condannato ad essere divorato dai leoni. Ma per Tuo volere, o Dio, i crudeli leoni divennero all?improvviso mansueti davanti a Daniele. Perch non perisse di fame, fu poi da te mandato a volo un profeta che gli portasse il cibo. Il Re salga sul Trono mentre i Satrapi dicono:

03. A te lunga vita, o Re!E il Re dir:

04. Voi che attendete pronti ai miei comandi,andate a prendere i vasi che mio padre tolse al tempioquando annient la Giudea con severa sconfitta:voglio che siano usati per la festa.Mentre portano i vasi, i Satrapi canteranno in lode del Re questa sequenza:

05. Inni di gioia innalziamo al nostro Re grande e potente!Solenni canti si alzino dalla Turba festante!Suonino le arpe, mani applaudano,echeggino mille voci di lode.Il padre grande impresa condussedistruggendo il tempio dei Giudei,e il figlio regna sull?esempio di lui.Il padre saccheggi il regno dei Giudeie il figlio orna con questi vasi le sue splendide feste.Sono questi i vasi di cui Gerusalemme fu spogliataper ornare Babilonia.Presentiamoli al nostro re Balthazarche ha ornato i suoi servitori di preziose vesti di porpora.Egli il potente, il forte, il glorioso, retto,sovrano bello e magnifico.Canti di giubilo innalziamo a questo grande re;Tutti insieme facciamo risuonare lodi.Giubilante applaude Babilonia, piange Gerusalemme;questa spogliata, quella trionfante adora Balthazar.Su, esultanti per tanta potenza,offriamo i vasi alla sua maest.Allora i nobili dicano:

06.?Ecco i vasi?.Intanto apparir una mano, davanti al Re, a scrivere sul muro:?Mane, Techel, Phares?. A quella vista il Re sbigottito grider:

07. Chiamate i matematiciCaldei e gli indovini;consultate gli aruspici,conducete i maghi.Saranno introdotti i Maghi, che diranno al Re:

08. A te lunga vita o Re!Eccoci a Te davanti.E il Re:

09. Chi riuscir a decifrare questo scrittoe svelarne il significatoavr poteresu Babilonia,sar vestito di porporae avr una collana d?oro.Essi, non potendo capire il senso delle parole, diranno al Re:

10. Non riusciamo a spiegare la scrittura,n a trovare la chiave del suo mistero.Canto processionale della Regina che viene dal Re:

11. L?assemblea dei sapienti e dei maghi cerca senza trovarla la soluzione della misteriosa visioneEcco la prudente, nobile, potente, consorte del Re in vesti d?oro.Lei indicher uno sconosciuto profeta che sar capace di fornire al Rela spiegazione che gli annunzier la rovina.Voci di giubilo accompagnino la sua venuta con canti e strumenti.Allora la regina giunta davanti al re lo ossequier dicendo:

12. A Te lunga vita, o Re!Ascolta il consiglio che ti doper scoprire il significato dello scritto.Il Re si volter verso la Regina, che gli dir:

13. Con la sua vittoria tuo padre strapp dalla sua patria, insieme ai prigionieri di Giudea, Daniele, esperto in oracoli e profezie.Egli vive sotto il Tuo dominio: saggio che tu lo faccia cercare.Perci comanda senza indugio che ti sia condotto per spiegarti cosa si nasconde sotto questa visione.Allora il Re dir ai suoi nobili:

14. Cercate Daniele,e conducetemelo.E i nobili, trovato Daniele, gli diranno:

15. Uomo profeta di Dio, vieni dal Re.Vieni, perch vuole parlarti.E? preso da timore e si turba, Daniele, vieni dal Re.Vorrebbe che tu gli spiegassi quello che ci rimane oscuro.Ti riempir di doni, Daniele, vieni dal Re,se tu gli potrai svelare il senso di quelle parole.E Daniele a loro:

16. Mi domando cosa vuole da meil Re con questo suo comando.Verr e svelergratuitamente il mistero.Canto processionale di Daniele che va dal Re:

17. Ecco il vero servo di Dio,lodato da tutto il popolo;la sua fama arrivata alla reggia.Il Re lo convoca per mezzo di noi.Daniele:Povero ed esule vengo con voi dal Re.Nobili:Nello splendore della giovinezza,ripieno di grazia divina,sopravanza tuttiin virt, vita, onest.Il Re lo fa condurre da noi.Daniele:Povero ed esule vengo con voi dal Re.Nobili:Col suo aiutosar svelatoil senso della visionedi quella mano che ha sconvolto il Re,che ci ha mandato a cercarlo.Daniele:Povero ed esule vengo con voi dal Re.Giunto Daniele al cospetto del Re, gli dica:

18. A te lunga vita, o Re!E il Re a Daniele:

19. Non sei tu colui chiamato Daniele condotto qui con gli sventurati Giudei?Dicono che Tu possiedi lo spirito divino e che puoi interpretare qualsiasi mistero.Se dunque potrai spiegare il significato di questa scritta sarai ricoperto di immensi doni.E Daniele al Re:

20. O Re, non voglio i tuoi doni: ti spiegher gratuitamente la scritta.Questo il significato: afflizione ti attende.Tuo padre gi potente tra tutti i potenti, gonfio di superbia, fu privato della sua gloria.Disobbediente a Dio, fattosi dio lui stesso, tolse i vasi dal Tempio, per farne suo proprio uso.Ma divenuto insano, perse le ricchezze e privato di apparenza d?uomo, si cibava d?erba.Ma anche tu, suo figlio, di lui non meno empio, segui il suo esempio e fai lo stesso uso dei vasi: per questa tua offesa a Dio giunto il tempo della vendetta.La scritta ti annunzia il gastigo: Mane, dice il Signore che il Tuo regno giunto alla fine.Techel, significa che sei stato pesato e trovato scarso.Phares, divisione: il Tuo regno sar dato ad altri.E il Re:Lui che ha svelato il segreto sia ornato di veste regale.Mentre Daniele, vestito di paramenti regali, siede accanto al Re, questi comander al capo della milizia:

21. Porta via i vasi, capo della milizia, perch non mi siano causa di disgrazia.I satrapi lasciano la reggia portando via i vasi, e anche la Regina se ne andr:

22. Nel libro di Salomone viene sciolto un canto di lode alle donne virtuose.Il prezzo di una sposa virtuosa superiore alla fatica di andare a cercarla fino alle regioni pi remote.Confida in lei il cuore di un marito, anche se pieno di ricchezze.Una donna cos l?aiuto del suo Re.La saggezza del suo ragionare supera quella dei dotti.E noi, a cui e data l?occasione di questo spettacolo, in questo giorno solenne, cantiamole lodi, e anche i lontani si uniscano a noi devotamente.Canto processionale di coloro che portano i vasi procedendo davanti a Daniele:

23. Portando indietro i vasi del Re tanto temuto dai Giudei, mentre acclamiamo Daniele esultiamo;proclamiamo le lodi che gli sono dovute! Profet la caduta del Re, interpretando la scritta.Dimostr che i Testimoni erano falsi e liber Susanna. Esultiamo;proclamiamo le lodi che gli sono dovute! Babilonia lo esili, quando prese prigionieri i Giudei, ma fu onorato da Balthazar. Esultiamo:proclamiamo le lodi che gli sono dovute!E? il santo profeta di Dio, gli rendono onore Caldei, gentili e Giudei.Perci acclamandolo esultiamo, proclamiamo le lodi che gli sono dovute!Subito apparir il Re Dario con i suoi nobili preceduti da suonatori di cetra. I Principi canteranno:

24. Ecco il Re Dariocon la sua corte,nobile tra i nobili.La sua corte risuona di canti di gioia e di danze.Dario ammirato,da tutti venerato.Interi imperi gli sono soggetti.Tutti onorano e adorano il Re.Egli, temuto da Babilonia e da tutto il paese.Con le sue schiere armateassalt e distrusse le coorti,e perfino i pi forti spezz.Onore e nobilt lo venerano.E? Dario il nobile Re di Babilonia.Con danze lo onori quest? assemblea:canti gioiosa le sue lodi,le sue valorose e ammirabili gesta.Tutti insieme rallegriamoci;suonino i timpani;i citaristi tocchino le corde;tutti gli strumenti echeggino in suo onore.Prima che il Re raggiunga il Trono due correranno a cacciarne Balthazar con tanta violenza che quasi lo uccidono. E quando Dario si sar assiso sul Trono, la Corte grider:

25. Lunga vita a te, o Re!E due, inginocchiati davanti al Re, gli dicano sommessamente di trovare e far venire Daniele. Quindi comandino agli altri:

26. Ascoltate, Principi della Corte,voi che siete responsabili delle leggi del paese.C?e in Babilonia un uomo sapiente,capace di svelare tutti i segretiper grazia degli dei.Il Re desidera avere il suo consiglio,di lui che svel a Balthazaril significato della scritta.Su presto, andate senza indugio,noi vogliamo avere il suo consiglio.Quando verr sar consigliere del Re,e avr il terzo posto nella gerarchia del regno.I messi, trovato Daniele, gli diranno da parte del Re:

27. La nostra delegazione, o servo di Dio, viene da te per comando del Re.La tua probit e stata magnificata al Re,il tuo mirabile potere di giudizio parla di te. Siamo stati testimoni quando hai svelato il segreto di quella mano che scriveva.Il Re ti vuole alla reggia per rendersi ragione della Tua saggezza.Sarai, come dice Dario, il suo privilegiato consigliere.Vieni, pergh tutta la corte si prepara ad accoglierti con gioia.E Daniele:

28. Vengo dal Re.Canto processionale di Daniele:

29. Con gioia celebriamo il Natale;la sapienza di Dio ci ha redento da morte.E? nato uomo,prendendo la carnecolui che ha creato l?universo,quello che le parole del profetaavevano annunciato.Con la profezia di Danielesono cessate le antiche unzioni;cessa ormai la supremazia del regno dei Giudei.In questo giorno di Natale,o Daniele,ti rende lode questa assemblea.Tu liberasti Susannada accusa mortale,quando Dio ti ispircol santo consiglio.Provasti che le accuse dei testierano false.Uccidesti il drago di Beldavanti alla folla.E Dio ti liber dalla fossa dei leoni.Diamo quindi lode al Verbo di Diogenerato dalla Vergine.E Daniele al Re:

30. Lunga vita a Te,o Re!E il Re a lui:

31. Perch so che tu sei sagace,ti eleggo custodedi tutto il mio popolo, Daniele,e ti innalzo alla pi alta carica.E Daniele al Re:

32. O Re, se mi darai ascolto,col mio aiuto non farai nulla di male.Allora il Re lo far sedere accanto a s. Alcuni consiglieriinvidiosi di Danieleperch il prediletto del Reincitano altri a far uccidere Daniele.Diranno quindi al Re:

33. A te Lunga vita, o Re!Poi diranno:

34. Nella tua corte,da coloro che hanno le redini del comando,fu stabilito chesull?autorit del tuo nome,per trenta giorni,trascurati tutti gli altri dei,tu venga adorato come Dio di tutti.O Re!E chiunque osi calpestare il tuo comando,e adorare altra divinit,con irrevocabile condannasia gettato nella fossa dei leoni.Sia noto a tutta la corte, O Re!E il Re dica:

35. Ordino,e ancora rinnovo il mio ordineche venga osservatoquesto decreto.O hez!Daniele udito ci si ritirer in casa ad adorare il suo Dio; i suoi emuli, che l?hanno spiato, correranno a dire al Re:

36. Non hai tu, Dario,stabilito per tuttiche chi voglia pregareo chiedere qualcosa agli dei,se non si rivolge unicamente a tecome a un dio,sia condannatoalla fossa dei leoni?Questo l?editto proclamato dai principi.E il Re non comprendendo il perch di questo discorso dir:

37. E? vero:sono stato io a comandare di essere adorato da tutti.Allora porteranno Daniele e diranno al Re:

38. Abbiamo trovato questo Giudeo, Daniele,in atto di pregare e adorare il suo Dio,in disprezzo delle tue leggi.Ma il Re, che vuole liberare Daniele dir:

39. Non vi sia assolutamente permessodi condannare quest?uomo.Sentendo questo, i Satrapi gli ricorderanno la legge:

40. La legge dei Parti e dei Medicomanda che chi sprezzai decreti del Revenga gettato ai leoni.Il Re, a queste parole, incerto dir:

41. Se ha sprezzato la mia legge,sia punito secondo la legge.Allora i Satrapi afferreranno Daniele, che rivolto al Re dir:

42. Ohim!Per quale mala sortesono condannato a morire?Ohim! Inaudito crimine!Perch questa turba ferocemi condanna ad essere lacerato dalle fiere?E cos, o Re,tu mi condanni alla morte.Ohim!A qual sorta di morte tu mi condanni!Risparmiami la tua collera!Ma il Re, non riuscendo a salvarlo, gli dir:

43. Quel Dio che tu servicos fedelmentemiracolosamente ti salver.Allora getteranno Daniele nella fossa dei leoni. E subito apparir un Angelo che, brandendo la spada, impedir ai leoni di toccare Daniele il quale, entrando nella fossa, dir:

44. Non sono reo di quello di cui sono accusato;piet di me, o Dio,eleyson!Mandami, o Dio, un protettoreche fermi la violenza dei leoni,eleyson!Intanto un altro Angelo dir ad Abacuc, profeta, di portare a Daniele nella fossa dei leoni il pranzo preparato per i mietitori.

45. Abacuc, pio vecchio,porta il mangiare a Daniele,nella fossa dei leoni a Babilonia.E? il comando del Dio dell?Universo.E Abacuc a lui:

46. Dio sache io non conosco Babilonian la fossa dei leonidove si trova Daniele.Allora l?Angelo, presolo per i capelli lo poter nella fossa, e Abacuc offrendo il pasto a Daniele gli dir:

47. Alzati, fratello, prendi il cibo;Dio ha visto la tua afflizionee ha mandato me:rendi grazia a Dio,tuo Creatore.E Daniele, preso il cibo, dir:

48. Ti sei ricordato di me, Signore;nel tuo nome prender il cibo,alleluia!E l?Angelo riporter in patria Abacuc. Ma il Re, sceso dal Trono, verr alla fossa dei leoni, e lacrimando far questo lamento:

49. Non credi Danieleche colui che tu adori cos fedelmenteti salver,liberandoti dalla mortea cui sei stato destinato?E Daniele al Re:

50 Te Lunga vita, o Re!E ancora:

51 Mi mand,secondo la sua misericordia,un Angelo protettore,che in tempo chiusela bocca ai leoni.Allora il Re esultante grider:

52. Tirate fuori Daniele, e al suo posto gettate i suoi accusatori.Spogliati dei loro abiti e portati davanti alla fossa, diranno:

53. Ce lo siamo meritatoperch abbiamo commesso ingiustiziacontro il santo di Dio,ingiustizia e iniquit.Gettati nella fossa saranno immediatamente sbranati dai leoni; il Re allora dir:

54. Comando che sia adorato da tuttiil Dio di Daniele,Iddio che regna in eterno.Daniele, restituito al suo grado, profeter cos:

55. Ecco viene il santo,il santo dei santi,che questo Re comanda di venerare, potente e fortissimo.Cessano i templi degli idoli,finir il regno,anche l?unzione del Re cesser,perch prossimala fine del regno dei Giudei.Allora apparir all?improvviso un Angelo ad annunziare:

56. Vi porto un annunzio dall?alto: nato Cristo, dominatore del mondo,in Bethleem di Giuda, cos come prima ha annunziato il profeta.A questo annunzio i cantori intoneranno ?Te Deum laudamus?.Finisce Daniele.

(Traduzione dall?originale a cura di Valente Gori)

Valente Gori ha diretto per anni la Cappella della SS. Annunziata di Firenze che dai tempi di Lorenzo il Magnifico giunto fino a noi. Ha fondato e dirige il Pro musica

Il Complesso Pro Musica di Firenze esegue in formazioni diverse (dal solo al piccolo coro) con o senza strumenti. Il suo vastissimo repertorio va dal Canto gregoriano -attraverso il Medioevo (francese, spagnolo, italiano), la Polifonia e Madrigale- arriva fino al Settecento. Del primo periodo barocco ha curato con particolare insistenza e attenzione autori come Monteverdi, Carissimi, Schtz. E? interessato per anche all?esecuzione di autori contemporanei.

Il Consort Fontegara formato da musicisti che operano da molti anni nel campo della musica antica. Si affermato in importanti concorsi nazionali ed internazionali ed ha al suo attivo numerosi concerti presso importanti istituzioni (Estate Fiesolana, Musicus Concentus, RAI, Centro Ars Nova di Padova, Teatro Comunale di Firenze, Lombardia Europa Musica). L?accurata preparazione storico-filologica e l?uso espressivo e tecnicamente rigoroso di strumenti originali sono alla base della filosofia interpretativa del gruppo. Fra gli impegni pi significativi del Consort si segnalano: la partecipazione con la delegazione italiana al Festival Internazionale di Cultura ?V Babilon Festival? (Iraq), ottobre ?93; l?incisione del CD ?Il giardino dell?amore? Musiche per flauti nell?Europa del Medioevo e del Rinascimento (ed. Bongiovanni, Bologna); la prima incisione completa delle ?Canzoni e sonate per sonar con ogni sorte de instrumenti? di Giovanni Gabrieli, (ed. Tactus, Bologna), sotto la direzione del M Ren Clemencic.

Complesso vocale ?Pro Musica Firenze?Soprani/Sopranos:Elisabetta Braschi, Ester Castriota, Lorena Giacomini,Sabrina GuidottiMezzosoprani/Mezzosopranos:Elena Cavini, Tiziana Somigli, Anna ZinanniTenori/Tenors:Daniele Loddo, Umberto Nizzi, Francesco Sclaverano,Bassi/Bass: Umberto Baldini, Franco Viciani, Gabriele Zorn

Consort ?Fontegara?Flauti dolci, flauto traverso, geemshorn, cromorni, cornamusa, chalomeau, bombarda, fiscaletto, ciaramella, dara bukka, tamburo, cimbali, arpa, viella, ribeca, ud, marranzano, daf, zarb/Recorders, cross flute, geemshorn, cromornes, bagpipe, chalomeau, shawm, fiscaletto, ciaramella, dara bukka, drum, cymbals, harp, fiddle, rebec, ud, marranzano, daf, zarb.Andrea Carmagnola, Salvatore Dell?Atti, Ugo Galasso,Donato Sansone, Gabriela Soltz, Fabio Tricomi