Luce & Vita Giovani n.78
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valentina-de-leonardis -
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giovani 78
Linserto curato da: VINCENZO DI PALO - Responsabile, Silvia Ayroldi,
Vincenzo Bini, Mauro Capurso, Mariella Cuocci, Gian Paolo de Pinto,
Valeria Lauciello, Giuseppe Mancini, Maria Isa Pia Marinelli, Vincenzo
Marinelli, Annarita Marrano, Fedele Marrano, Maria Teresa Mirante, Antonio
Tamborra, Giusy Tatulli, Alessandra Tedone, Fabio Tedone, Carmela Zaza.
Grafica: Valentina de Leonardis, Lucrezia Annese.
Collaboratori allestimento: Donato Magarelli, Milena Soriano.
N ERT S LE IN O M NE I S O MEN I DI F R AZIO E
U C E M G ANCOM NI AZION DEL ONDO IOV ILE
CE 3 D M 2 1A LU & VITA N.1 EL 27 ARZO 0 1
P Z GI - 0 5IA ZA OVENE 4 7 0 6 MOLFETTA
w l t i nSITO: w w. ucevi ag ova i.it
APOST : ev m l [email protected]
c r co touo eimma la [email protected]
te
rza p
arte
avir non amava i mezzi finisce col negare se stessa e
termini, tanto nel gioco non garantisce il pieno rispetto Sq u a n t o i n u n a dell'altro. Una volont che si conversazione, e cos ruppe il crede radicalmente incapace di
suo silenzio in maniera quasi ricercare la verit e il bene non
violenta e improvvisa: "La ha ragioni oggettive n motivi
libert religiosa di cui parlate va per agire, se non quelli imposti
intesa non solo come immunit dai suoi interessi momentanei e
dalla coercizione, ma anzitutto contingenti , non ha una
come capacit di ordinare le "identit" da custodire e
proprie scelte secondo la costruire attraverso scelte
verit". Abbassando poi il tono, veramente libere e consapevoli.
continu: "Da un punto di vista Non pu dunque reclamare il
filosofico, un'analisi di che cos' rispetto da parte di altre
la persona viene prima delle "volont", anch'esse sganciate
soluzioni giuridiche. La persona dal proprio essere pi profondo,
ordinata alla verit ed dotata che quindi possono far valere
di libert per la verit. Il libero altre ragioni o addirittura
arbitrio consente certamente il nessuna ragione". La partita
cattivo uso della libert, contro andava avanti allo stesso ritmo
la verit e addirittura contro Dio. con cui i pensieri di ognuno di
Ma in questo caso, la libert loro venivano condivisi; la loro
e r o d e i l s u o s t e s s o coscienza fluiva liberamente in
fondamento". Khali l , che perfetta adesione con la loro
conosceva bene i trascorsi del profonda amicizia. Si andava
suo amico, si ricord di aver gi pian piano definendo l'idea che,
udito queste parole in una delle l ' i l lusione di trovare nel
manifestazioni a cui aveva relativismo morale la chiave per
partecipato con Savir, quindi una pacifica convivenza, in
spinto da un autentico slancio realt l'origine della divisione e
empatico: "Una libert nemica o della negazione della dignit
indifferente verso Dio - disse- degli esseri umani. Tutti erano
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giuseppe mancini
sempre pi convinti che, la dimensione
pubblica della religione deve essere
sempre riconosciuta e le leggi e le
istituzioni di una societ non possono
essere configurate ignorando la
dimensione religiosa dei cittadini o in
modo da prescinderne del tutto. Non
essendo questa dimensione religiosa
della persona una creazione dello Stato,
non pu esserne manipolata, dovendo
piuttosto riceverne riconoscimento e
rispetto. Tutto questo riassunto in
un'espressione molto forte di Habib:
"Anche la societ, dunque, poich
espressione della persona e dell'insieme
delle sue dimensioni costitutive, deve
vivere ed organizzarsi in modo da
favorirne l'apertura alla trascendenza; i
principi della morale naturale - continu -
valgono per tutti, credenti e non
credenti". L'ultimo conteggio dei punti
dichiar ai quattro amici, i vincitori; il
rumore della saracinesca, che aveva
aperto i giochi, adesso ne sanciva la fine.
Guardandosi sorridenti prima del saluto,
i quattro ospitavano ora nella loro mente
un ' idea tanto sempl ice quanto
coraggiosa: il mondo ha bisogno di Dio.
Ha bisogno di valori etici e spirituali,
universali e condivisi, per la costruzione
di un ordine sociale giusto e pacifico. "La
pace" un dono di Dio, non semplice
assenza di guerra, non mero frutto del
predominio militare o economico.
Occorre innanzi tutto dare alla Pace altre
armi, che non quelle destinate ad
uccidere e a sterminare l'umanit.
Occorrono soprattutto le armi morali. La
libert religiosa un'autentica arma della
pace, con una missione storica e
profetica, quella di cambiare e rendere
migliore il mondo.
continua dalla prima pagina
Tu sei Via,
Verit
e Vita
Ges Cristo Re, facci comprendere fino in fondo questa
verit cos grande che i nostri balbettamenti non sanno oggi percepire in tutta la sua interezza. Facci capire che davvero tu solo sei il Santo, tu solo sei il Signore, tu solo
l'Altissimo. Facci capire che tutta la storia converge verso di
te, tutto questo tumulto delle nazioni, tutto questo sospiro di
poveri converge verso di te. Facci capire fino in fondo che
queste alluvionalit delle spinte della storia convergono
verso quest'unico letto del fiume che sei tu, Signore Ges. E
allora forse sar pi facile, anche per noi, polarizzare tutta la
nostra vita attorno a te (don Tonino Bello)
e non fossi in dovere di
scrivere qualcosa, mi Ss e m b r e r e b b e assolutamente superfluo e inutile
aggiungere altro alla straordinaria
profondit e bellezza delle parole
di don Tonino Bello. Parole che
oggi pesano come un macigno:
tutta la storia converge verso di
te, tutto questo tumulto delle
nazioni, tutto questo sospiro di
poveri converge verso di te.
Probabilmente se non fossimo
veri cristiani, faremmo fatica a
riconoscere la mano invisibile di
Cristo nella storia. Faremmo
fatica a credere che la direzione
del nostro tempo sia sempre e
solo una: tu Signore che sei la Via,
la Verit e la Vita. Quella Via che
spesso smarriamo, altre volte
facciamo fatica a percorrere, in
alcuni casi confondiamo con altre
viuzze che ci portano da nessuna
parte. Mi rendo conto che
soprattutto per noi giovani,
spesso disillusi e scoraggiati dalle
cose di questo mondo, sia
diff ici le mantenere viva la
speranza e la fiducia che nulla sia
mai perduto, che anche quando il
mondo, la
s o c i e t
sembrino
regredire
di secoli,
c' e ci
s a r
s e m p r e
per tutt i
un'ancora di salvezza, quel
salvagente che nella tempesta ci
aiuta a non affogare e a non
desistere: Tu! Se don Tonino
potesse parlare ora, alla luce di
quanto sta accadendo nel mondo,
sono s i cu ra che d i rebbe
incessantemente e a gran voce di
continuare a pregare e a sperare,
di convertire le nostre vite
tenendo gli occhi rivolti in alto e i
piedi ben saldi a terra. Sono
sicura che le sue parole
sarebbero per tutti gli uomini, in
qualsiasi luogo e tempo, parole di
speranza, pace e amore,
quell'amore verso noi stessi e il
prossimo che mai dovrebbe
mancare nelle nostre esistenze
perch solo l'Amore salva, solo
l'Amore la guida e il cammino.
mariella cuocci
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Diciassette febbraio, gioved, primo suo appello risuona quasi sacrilego alle alla formazione degli individui, non
pomeriggio. Appena tornata da mie orecchieC' da capire se questo perch lo dica io, che ho avuto la fortuna scuola. Mi chiedo spesso se ai giorni sfogo sia dettato solo da un risentimento di approfondirne la conoscenza, ma nostri valga o no la pena di insegnare la personale dell'insegnante verso il perch rappresentano l'essenza stessa
letteratura e, nel mio caso, il latino. Per sistema scuola (che non riesce ad della cultura. L'amarezza verso una
me come docente, in quanto precaria e assicurarle un posto fisso ed una condizione soggettiva, per, non pu
in quanto docente di lettere, la risposta altrettanto fissa remunerazione) o se permettersi di influenzare cos tanto la
no. Alla luce della mia esperienza parte da considerazioni un po' pi lucidit del nostro pensiero. E' vero, la
personale posso dire che il latino, la profonde. Gli anni passati a studiare il nostra societ non ci permette di essere
letteratura e la filosofia non servono a pensiero di grandi uomini, le loro gesta, liberi di pensare senza condizionamenti,
nulla. Con queste parole, Repubblica.it la loro politica, e quelli dedicati come in questo caso pu essere la
ha raccolto lo sfogo di Olga Ravelli, all'insegnamento possono essere condizione di precariet, ma ci non
un'insegnante precaria 40enne in un davvero considerati tempo perso? Con toglie che non debba essere la pancia a
liceo dell'hinterland milanese. Sono tutto il rispetto nei confronti di chi si trova, parlare, ma la testaQuesta per non
parole dure, che colpisconoSono come la prof.ssa Ravelli, a dover neanche la societ degli eroi, del
parole di difficile interpretazione, ma combattere ogni giorno per stabilizzare sacrificio solo dalla parte dei lavoratori e
soprattutto, difficili da accettare e da la propria condizione lavorativa, mi degli insegnanti che hanno anch'essi
condividere. Cosa pu aver spinto permetto di fare una considerazione in diritto alla stabilit. Se tutti ragionassimo
questa insegnante (la cui lettera vi risposta a quanto sostenuto nella lettera. come la prof.ssa Ravelli, e, d'altro lato,
consiglio di leggere per intero) a Qualunque sia la motivazione alla base se il mondo della scuola continuasse
considerare fallimentari le sue scelte di dello sfogo, comunque triste leggere ancora per molto a subire questa
vita e ad esprimere un giudizio cos poco che, un esperto arrivi a queste situazione di mera sopravvivenzache
gratificante verso se stessa e verso la considerazioni. Questo perch fuori fine faremmo?
Cultura che tutto il mondo ci invidia? Il dubbio che il latino e la filosofia siano utili mauro capurso
Che mondo sarebbe senza...
latino!
LA LETTERA: http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/02/18/news/io_prof_precaria_e_delusa_vi_dico_che_insegnare_il_latino_non_serve-12589672/
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Eluana Englaro (Lecco, 25 cuore e il mio respiro. Basta s i f e r m a t o l ' i n d i c e .
novembre 1970 Udine, 9 questo per definirmi viva? Se Probabilmente, anche Eluana febbraio 2009) stata una apro la finestra, ascolto i clacson qualche volta si sar fermata a donna italiana che, a seguito di degli automobilisti arrabbiati e le pensare a ci che d ad una vita
un incidente stradale, ha vissuto urla del fruttivendolo sotto casa. dignit, senza minimamente
in stato vegetativo per 17 anni, Osservo i passanti . Due immaginare cosa sarebbe
f i no a l l a mor te na tu ra le f i d a n z a t i c a m m i n a n o successo per la sua vita. Non
s o p r a g g i u n t a a s e g u i t o abbracciat i : le i g l i par la avr mai pensato che la sua
dell'interruzione della nutrizione velocemente e lui la ascolta storia sarebbe diventata una
a r t i f i c i a l e . Ques ta l a sorr idendo. Una mamma canzone, che avrebbe animato i
definizione che Wikipedia, indaffarata afferra il braccio di talk show domenicali, che
l'enciclopedia libera, consultata sua figlia, mentre cerca di sarebbe diventata argomento di
da tutti gli studenti, d di Eluana, attraversare distratta. La discussione durante le cene del
un nome che probabilmente rimprovera, ricordandole che venerd. Non avr sicuramente
ricorderemo sempre, come deve sempre guardare a destra programmato quell'incidente e i
difficilmente dimenticheremo il e a sinistra prima di attraversare. suoi ultimi 17 anni. diventata
suo ritratto, con cui entrata nelle Un anziano signore, con il un'icona della vita, senza
nostre case e ha girato tutto il giornale sotto il braccio, entra s a p e r l o . Q u e l s o r r i s o
mondo: il suo cappello bizzarro svogliato nel panificio. La vita smagliante, energico, passato
ed uno splendido sorriso sulle questo? Potersi innamorare e a l la stor ia. Opposi tor i e
labbra. Mentre scorro la pagina di perdere la ragione; lasciarsi sostenitori del testamento
Wikipedia, rispolvero la sua trasportare dai sentimenti, biologico, laici e cattolici lo
storia, la lotta giudiziaria di suo senza pensare se sia giusto o difendono. Pareri diversi e un
padre, il signor Englaro, l'articolo meno? mettere al mondo un unico sorriso. Ha smosso le
32 della costituzione italiana e la f ig l io: crescer lo, curar lo, coscienze di molti, soprattutto
corsa del governo per approntare preoccuparsi per lui? avere nei palazzi alti di Roma, dove un
una legge sull'alimentazione una lite furibonda con tua madre, argomento di cos rilevanza
artificiale e sul testamento sbattere la porta, ritornare dopo spesso soppiantato da gossip
biologico, mentre Eluana moriva qualche ora e parlare come se da soap opera. Molti dei nostri
nella sua stanza ad Udine. non fosse mai successo? interrogativi sulla vita restano
Mentre leggo le sentenze della fermarsi a ricordare il tuo irrisolti. Tutto avvolto in un velo
Cor te d i Cassaz ione , l e compagno di infanzia e ridere da di incertezza. Forse proprio
polemiche sollevate da oppositori soli dei guai combinati insieme? questo velo a rendere la vita
e sostenitori, mi interrogo sulla Il ricordo vita? Se ci fosse una a f fasc inante , mis te r iosa ,
dignit della vita. Quando un scala graduata ad indicare complicata ed adrenalinica.
uomo e/o una donna sono degni quanto io sia viva, quanto la mia Forse proprio questo a
di vivere? Che significa avere una vita sia degna, sarebbe tutto pi renderla degna di essere vissuta
vita e, soprattutto, che cosa la semplice. Mi metterei accanto al appieno.
rende degna? Nel silenzio della muro e chiederei a mia madre di
mia stanza sento i battiti del mio segnare con un pennarello dove annarita marranoINCONSAPEVOLMENTE DEGNADEGNA
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fabio tedone
a prima cosa che l'uomo comunicazione (anche l dove ma quanto? Tanto da capirne
ha imparato a fare non magari si sta dicendo la stessa l'importanza, tanto da vedere il Lappena si accorto di cosa, ma con parole diverse) loro essere dono per noi e noi non essere solo comunicare. e, nei casi peggiori, rottura del per loro. Proprio come fanno
Prima con semplici gesti, poi rapporto tra le persone. Da due innamorati consapevoli di
con suoni disarticolati, fino ad notare inoltre la possibile essere necessari l'uno all'altra
arrivare a frasi di senso presenza nel tempo di rancori. e viceversa, al punto da
compiuto e maestosi comizi. E pensare che la cura non comunicare col cuore pi che
Si direbbe che di strada ne cos sconosciuta: pi amore con le parole. Sembra ancora
a b b i a m o f a t t a o c o s verso l'altro e maggior umilt. cos difficile quella frase? Non
sembrerebbe guardando gli Se mi fermassi qui non avrei penso. Se Dio ha concesso
enormi dizionari in casa o i detto niente che voi gi non agli animali di capire le parole
sempre pi discutibili discorsi sappiate: la solita frase da di San Francesco intrise di
pubblici. In fin dei conti, tipico parrocchiano, ottima in amore, tanto pi permetter a
abbiamo davvero imparato a teoria ed estremamente poco noi di comunicare davvero se
comunicare? Ultimamente, pratica. Cos mi dilungo un po' solo impostiamo lo scopo della
alcune riunioni parrocchiali mi e vi esprimo il mio pensiero comunicazione sul donarci
hanno spinto a pensare personale c i rca questa all'altro piuttosto che ricevere
f o r t e m e n t e a q u e s t a famosa e fastidiosa frase. Mi e basta. Volendo riassumere
domanda. Ci che ho notato capit tra le mani un passo si pu prendere esempio da
la grande difficolt che delle fonti francescane in cui si Sant'Agostino: Se taci, taci
abbiamo quando si tratta di parla di un regalo fatto a S. per amore. Se parli, parla per
ascoltare chi non la pensa Francesco: una pecora, che amore. Se correggi, correggi
esattamente come noi; e poco lui ammonisce affinch non per amore. Se perdoni,
importa se siamo al bar, in disturbi gli altri frati. Ci che perdona per amore. Metti in
mezzo alla strada, in un succede in seguito ha del fondo al cuore la radice
dibattito o in chiesa. Sembra miracoloso. La pecora segue dell'amore. Da questa radice
quasi una malattia: il morbo la vita francescana senza non pu che maturare il bene.
della non comunicazione. I creare disagi, cantando con gli Quindi la prossima volta che
sintomi sono relativamente altri frati ed inginocchiandosi par lando con qualcuno
semplici da identificare e sono dinanzi all'Eucarestia. Eccolo penseremo a cosa dire per
mol to var i : ipocr is ia e un esempio di comunicazione avere ragione, o qual i
menzogna per i pi freddi; riuscita. San Francesco, ragionamenti fare per essere
grida, accuse, critiche e parole penso, non guard la pecora applauditi o come usare la
ingiuriose per i meno razionali. come animale, bens come voce e i gesti per essere
L e c o n s e g u e n z e s o n o creatura di Dio, dono del ascoltati o quali errori nel
e s t r e m a m e n t e g r a v i . Signore al mondo. Avete discorso dell'altro evidenziare
Innanzitutto stress, tra l'altro capito? a questo che si o peggio ancora cosa criticare
molto contagioso, seguito da riferisce Ges quando parla di per screditarlo, pensiamo ad
una brusca interruzione della amare gli altri. Amarli certo, amarlo: il resto ce lo dar Dio.
COMUNICARE SENZA PARLARE
PARLARE SENZA COMUNICARE
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carmela zaza
on servono tante Sono le parole di un uomo che
p a r o l e p e r crede nell'amore e propone i Ncommentare ci che le sent iment i e la natura nostre orecchie hanno udito. del l 'uomo stesso come
Sono le parole di un uomo del antidoto alla decadenza e alla
nostro tempo che osserva ci povert dei tempi moderni.
che sta accadendo intorno a Sono le parole di un artista
noi, a chilometri di distanza che crede ancora che una
come a due metri da casa. C' poesia o una canzone
chi perde il lavoro, chi scappa p o s s o n o s c u o t e r e l e
dal proprio paese per ritrovare coscienze. Sono le parole di
una speranza di libert, chi un professore che dice ai suoi
rimane invece nelle prigioni ragazzi di credere nella
del deserto, chi non pu cultura per una vita migliore.
coltivare un sogno, chi non sa Sono poche parole che ci
nemmeno cosa significhi la fanno pensare. Aprite gli occhi
libert, chi muore da bambino adesso e guardatevi intorno.
durante un viaggio in mare e Non sar cambiato niente. Ma
non sa nemmeno perch. ora c' una canzone in pi e ci
Sono le parole di uomo che sono del le paro le che
contro il male e l'egoismo possono cambiare chi le
propone il coraggio delle idee ascolta a cuore aperto, che
o la forza dei sogni, deboli possono smuovere gli animi e
strumenti derisi da chi ha nelle rompere quell' indifferenza
mani il potere, ma che in che uno dei peggiori mali del
passato si sono rivelati tanto nostro tempo.
forti da cambiare il mondo.
Chiamami
ancora
Amore
Chiudete gli occhi, liberate la vostra mentre da tutti gli
altri pensieri e rilassatevi un momento per l'ascolto di
questa canzone:
Chiamami
ancora
Amore
E per la barca che volata in cielo che i bimbi ancora
stavano a giocare
che gli avrei regalato il mare intero pur di vedermeli
arrivare
Per il poeta che non pu cantare, per l'operaio che non
ha pi il suo lavoro
per chi ha vent'anni e se ne sta a morire in un deserto
come in un porcile
e per tutti i ragazzi e le ragazze che difendono un libro,
un libro vero
cos belli a gridare nelle piazze perch stanno uccidendo
il pensiero
per il bastardo che sta sempre al sole, per il vigliacco che
nasconde il cuore
per la nostra memoria gettata al vento da questi signori
del dolore
Chiamami ancora amore, chiamami sempre amore
Che questa maledetta notte dovr pur finire
perch la riempiremo noi da qui di musica e di parole
Chiamami ancora amore, chiamami sempre amore
In questo disperato sogno tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanit anche restasse un solo uomo
Chiamami ancora amore, chiamami ancora amore,
chiamami sempre amore
Perch le idee sono come farfalle che non puoi togliergli
le ali
perch le idee sono come le stelle che non le spengono i
temporali
perch le idee sono voci di madre che credevano di
avere perso
e sono come il sorriso di Dio in questo sputo di universo
Chiamami ancora amore, chiamami sempre amore
Che questa maledetta notte dovr pur finire
perch la riempiremo noi da qui di musica e parole
Chiamami ancora amore, chiamami sempre amore
Continua a scrivere la vita tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanit che cos vera in ogni uomo
Chiamami ancora amore, chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore, chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Che questa maledetta notte dovr pur finire
perch la riempiremo noi da qui di musica e parole
Chiamami ancora amore, chiamami sempre amore
In questo disperato sogno tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanit anche restasse un solo uomo
Chiamami ancora amore, chiamami ancora amore,
chiamami sempre amore
Perch noi siamo amore
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Discussione e democrazia
luned 21 febbraio 2011
ondividendo l'affermazione di Buchanan che
Cconsidera la democrazia "governo solo attraverso la discussione", non azzardato
affermare che un Governo che piega la sua attivit
politica ai voleri e agli interessi di uno o di una
minoranza e non al bene comune, un governo
antidemocratico. Decreti e riforme a colpi di
maggioranza sottraggono i temi della politica alla
discussione pubblica compromettendo la salute
della nostra democrazia.
C' la rivoluzione. Si, ma fate con calma
venerd 25 febbraio 2011
ilaga la rivolta in Libia, decine di migliaia
Dmassacrati. Onu, USA e UE scoprono che Gheddafi un dittatore colpevole di crimini contro
l'umanit e, dopo aver preso tempo, meditano
eventuali sanzioni. Con calma, "Senza disturbare".
Lunedi, assonnati dopo il week end, scopriranno
che il regime crollato, e bisogner affrontare il
"Problema immigrati" respingendo i sopravvissuti
che intanto avranno abbatuto il regime. Da SOLI
Galeotta fu la tesi plagiata
marted 1 marzo 2011
opo le dimissioni di Guttenberg a pi di
Dqualcuno sar venuto in mente di spulciare negli archivi della "Statale di Milano" per sfogliare la
tesi di laurea di Berlusconi. Chiss che dove non
hanno potuto prescrizioni, accuse di ogni sorta
(dalla corruzione allo sfruttamento della
prostituzione), possa una tesi copiata. Tempo perso
se pensate che Silvio arriverebbe ad affermare che
Dante gli ha copiato la Divina Commedia e Manzoni
i Promessi Sposi.
Lo sbarco dei Mille
luned 7 marzo 2011
ncora clandestini, ancora profughi, ancora
Arespingimenti? No, centocinquant'anni dopo...tornano! Sono ancora Mille, sbarcano
ancora una volta sulle coste siciliane e la mia
preghiera esaudita. Da tempo invocavo l'arrivo
dello straniero liberatore e forse arrivato il
momento. Non chiudeteli nei CPT, lasciatemeli liberi
di camminare sul nostro territorio e facciamoci
conquistare dal coraggio di chi alza la testa e chiede
libert.maria teresa mirante
Vestale Nera, il Direttore. n una sera
Ognuno di loro aiuter come tante in
Toms a ricomporre il Icu i Toms puzzle della sua vita, a pensava che la
dargli finalmente un senso, vita non avesse
a perdonare sua madre per p i nul la da
essere morta cos presto, d i r g l i i n i z i a
suo padre per non essere inconsapevole il
sopravvissuto al dolore suo viaggio simbolico in un
della perdita e s stesso, luogo mistico e incantato,
per essersi addormentato una sorta di universo
quando, in quella stessa p a r a l l e l o i n c u i ,
notte in cui sarebbe morta, attraversando le onde del
sua madre g l i s tava mare e senza nemmeno
leggendo una favola, ma lui accorgersene, finiscono
si addorment proprio quegli uomini che dietro una
prima dell'ultima riga senza patina di ostentato cinismo,
avere mai poi il coraggio di incapaci di amare s stessi
sapere come andava a prima ancora che gli altri,
finire. Conoscere la propria non conoscono la propria
anima render Toms anima, il proprio talento n il
pronto ad aprirsi agli altri proprio sogno, ma sono l
senza paura di essere perch, anche se ancora
abbandonato come sempre non lo sanno, desiderano
gli era successo con tutte le scop r i r l i . A l l e Te rme
persone che aveva amato dell'Anima ambientata
nella sua vita, libero di tirare questa favola moderna in
quella stecca senza senso cui Toms, in un percorso
che ti permette di sentirti impervio pieno di tappe e
vivo senza pensare troppo prove ardue, affronter quel
alle conseguenze del tuo dolore che affonda le radici
lasciarti andare. Massimo n e l l ' i n f a n z i a , m a s i
Gramell ini racconta i l riattualizza ogni giorno nella
viaggio iniziatico alla ricerca sua incapacit di amare e
di un senso a questa vita f idarsi completamente
compiuto da un uomo che dell'altro senza difese. Alle
n o n s a p e v a a m a r e , T e r m e i n c o n t r e r
ricordandomi i percorsi l ' A l l e n a t r i c e c h e g l i
mistici di Paulo Coelho e il insegner a lanciare il
s u o i n d i m e n t i c a b i l e p r o p r i o s o g n o , i l
Alchimista che, in una realt Cantastorie con le sue
dove conta solo il dato ballate che evocano le
concreto, a ricordarci storie lontane del poeta De
quanto pi di ogni altra Andr, il Medico delle
cosa, concreti siano i sogni Acque, la Massaggiatrice
e la voglia che abbiamo di d'Anime che riavvolger il
realizzarli. nastro della sua vita per
dare un senso a ci che si
voluto dimenticare, la
Sottovuotofatti pensati
senza conservantidi gian paolo de pinto
Lultima riga
delle favole
Lultima riga
-
fedele marrano So
no
te s
tesso
So
no
te s
tesso
variabili del sistema relazionale.
Quanto di me, veramente viene
colto dagli altri? Posso essere
silenzioso e percepito come
scontroso, una battuta malriuscita
potrebbe qualificarmi come poco
brillante, una parola difficile
potrebbe presentarmi come dotto,
un'espressione dialettale forse
come volgare. Tutto questo a cosa
porta? Di sicuro quando si parla di
percezione, ci si riferisce pi
propriamente alle impressioni che
possiamo dare nei nostri primi
incontri. Andando pi a fondo per,
credo non sia scandaloso dire che
esistono relazioni, anche di lunga
d u r a t a e , s e v o g l i a m o ,
consuetudinarie, che si basano su
un ruolo ricoperto nella relazione.
Spesso tali rapporti sussistono
proprio nel rispetto dei ruoli. Cosa
significa essere se stessi? Lasciare
che una relazione ci lasci uguali a
prima? Ho l'impressione, partendo
proprio da me, che spesso si abbia
paura di porre una dialettica sui
nostri atteggiamenti, sulle nostre
convinzioni, sulla nostra stessa
storia. L'essere se stessi in realt
maschera la poca voglia di mettersi
a disposizione di un dialogo che
non ci lascia indifferenti, ma che
permette di arricchirci, anche
perdendo qualcosa. Mi piace
pensare che io abbia dentro di me
molto delle persone che ho
incontrate e che continuo a vivere,
cos come non mi fa specie parlare
del mio essere diffuso negli altri,
mischiato alle loro vite. Credo sia
pi propriamente umano sentirsi
responsabile di ci che della vita
altrui in me. L'essere se stessi, in
maniera quasi irrevocabile, mi
suggerisce l'idea di un uomo solo,
ch iuso nel la c i rconferenza
tracciata dal suo naso. Un
addendo che nell'operazione
r i m a n e s e m p r e u g u a l e e
riconoscibile. Sentire l'altro non
significa perdere la propria
individualit, tutt'altro, potrebbe
essere un'esaltazione del nostro
essere originale. L'uomo un
animale sociale, ci ripetevano i
docenti a scuola. L'uomo se
stesso nella misura in cui fonde il
suo essere con gli altri. Azzardo
addirittura che si comprende solo
entrando nella vita degli altri.
L'uomo che si conosce sa dire:
sono te stesso.
i scuserete se ancora una
volta mi concedo un Mvaneggiamento a ruota libera. Negli ultimi tempi mi
capitato spesso di riflettere su
u n ' e s p r e s s i o n e c h e d e v o
riconoscere come ricorrente in
taluni autoritratti, presentazioni o
semplici descrizioni di s. La frase
in questione : sono sempre me
stesso, con le varianti alleggerite
cerco di esserlo o le aspirazioni
presunte tipo: mi piace perch
sempre se stesso. Mi sono chiesto
cosa significhi essere se stessi,
per lo meno se si possa veramente
avere una concezione di s cos
precisa ed immutabile. Di primo
acchito credo che non sarebbe
azzardato dire che di sicuro
ciascuno di noi ha dei caratteri che
lo del ineano, specie negl i
atteggiamenti. Ci sono le passioni, i
modi di porsi che sicuramente ci
permettono di riconoscerci, di
dare alla nostra concezione una
c e r t a f o r m a c o e r e n t e e
giustificabile. Tutto questo basta?
C' di sicuro una connotazione
situazionale che contestualizza il
nos t ro esse re ne l l e va r ie
circostanze della vita. Gi le
coordinate spazio-temporal i
suggeriscono un'idea non poi cos
assoluta o riconoscibile. Ci sono
situazioni in cui orientiamo i nostri
atteggiamenti in un certo modo e
maga r i i n a l t r e poss iamo
percorrere vie diametralmente
opposte. Ci sono tempi in cui ci
riscopriamo a vivere stati d'animo e
comportamenti mai immaginati o
vissuti in precedenza. Andando
oltre la contestualizzazione che
potrebbe anche essere una
notazione banale, rimane da
affrontare il punto centrale del
nostro discorso: la percezione
altrui. Vale a dire, ci che
comunico con il mio modo di
essere, atteggiamenti, espressioni
e quant 'a l t ro , come v iene
compreso e accolto dagli altri? Si
pu essere se stessi nella
relazione? Credo che spesso si
confonda la propr ia auto-
definizione con la sincerit
nell'esprimere le proprie esigenze, i
propri bisogni. Quante volte
capitato di ascoltare parole come:
son fatto cos, un po' come per
dire: prendere o lasciare!.
Sembra quasi che il nostre essere,
per essere vero debba essere
immutabile, una sorta di vincolo
attorno al quale far ruotare le altre
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