Luca12,1D12 14/10/2016 263 … la verità, o Spirito d'amor, è acqua che zampilla infiamma col tuo...

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14/10/2016 Commento di p. Bruno SECONDIN Testi paralleli: Matteo 10,19-20.26-27.32-33;16,6-11; Mc 3,28-29. - 12,1 lievito dei farisei Mt 16,6.11; Mc 8,15. - ipocrisia Lc 6,42. - 12,2 segreto svelato Mt 10,27; Mc 4,22; Lc 8,17. - 12,5 temere Dio Lc 1,50; 8,2.4; 23,40; At 9,31; 10,2.22.35. - 12,7 i vostri capelli Lc 21,18; At 27,34. - non abbiate paura Mt 28,5; Mc 16,6. - molti passeri Lc 12,24. - 12,8 dichiararsi per Gesù Mt 10,32s; Ap 3,5. - 12,9 rinnegare Gesù Mc 8,38; Lc 9,26. - 12,10 contro il Figlio dell'uomo Dan 7,13-14;Lc 23,34; At 3,17; 13,27. - bestemmiare contro lo Spirito Mt 12,32; Mc 3,29; At 13,46; 18,6; 28,24-28. - 12,11-12 come difendersi Mt 10,20; Mc 13,11; Lc 21,12-15; At 4,8; 5,32; 7,55. ... 52 «Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». 53 Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, 54 tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca. 1 Intanto si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. 2 Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. 3 Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze. 4 Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. 5 Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. 6 Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. 7 Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri! 8 Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; 9 ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. 10 Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato. 11 Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, 12 perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire». PER RICONOSCERE GESÙ (Luca 12,112) 263 Parola viva ed efficace: “Quanto desidera, il Signore, che la sua Parola parli a ogni tua giornata, che il suo Vangelo diventi tuo, e che sia il tuo navigatore sulle strade della vita!” (Papa Francesco, Ai giovani, omelia alla Messa conclusiva GMG di Cracovia, 31 luglio 2016).

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14/10/2016  

 

     

                                                     Commento  di  p.  Bruno  SECONDIN  

Testi paralleli: Matteo 10,19-20.26-27.32-33;16,6-11; Mc 3,28-29. - 12,1 lievito dei farisei Mt 16,6.11; Mc 8,15. - ipocrisia Lc 6,42. - 12,2 segreto svelato Mt 10,27; Mc 4,22; Lc 8,17. - 12,5 temere Dio Lc 1,50; 8,2.4; 23,40; At 9,31; 10,2.22.35. - 12,7 i vostri capelli Lc 21,18; At 27,34. - non abbiate paura Mt 28,5; Mc 16,6. - molti passeri Lc 12,24. - 12,8 dichiararsi per Gesù Mt 10,32s; Ap 3,5. - 12,9 rinnegare Gesù Mc 8,38; Lc 9,26. - 12,10 contro il Figlio dell'uomo Dan 7,13-14;Lc 23,34; At 3,17; 13,27. - bestemmiare contro lo Spirito Mt 12,32; Mc 3,29; At 13,46; 18,6; 28,24-28. - 12,11-12 come difendersi Mt 10,20; Mc 13,11; Lc 21,12-15; At 4,8; 5,32; 7,55.

... 52«Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». 53Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, 54tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

 

1Intanto si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. 2Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. 3Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.

 

4Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. 5Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. 6Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. 7Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!

 

8Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; 9ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.

 

10Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato. 11Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, 12perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

 

PER  RICONOSCERE  GESÙ  (Luca  12,1-­‐12)  

   263  

Parola viva ed efficace: “Quanto desidera, il Signore, che la sua Parola parli a ogni tua giornata, che il suo Vangelo diventi tuo, e che sia il tuo navigatore sulle strade della vita!” (Papa Francesco, Ai giovani, omelia alla Messa conclusiva GMG di Cracovia, 31 luglio 2016).

 

 

1. All'intronizzazione: LUCE IN NOI (F. Buttazzo-A. Beltrami)

Rit. Luce in noi sarà questa tua Parola, Signore e ci guiderà con sapienza e verità.

1. Beato l'uomo che ascolterà la tua Parola, Signore: nella tua legge cammina già e conforme al tuo cuore vivrà. Rit. (x2)

2. MARANATHÀ, SOFFIO DI DIO (G. Sanfratello)

1. Spirito Santo scendi su di me 2. Dai quattro venti soffia su di noi e donami un cuore puro, e sana ogni ferita col tuo amore, apri i miei occhi con la tua luce, scendi dal cielo, Spirito di Dio solleva le mie braccia verso te, e semina la sua Parola in noi, rivelami la verità, o Spirito d'amor, è acqua che zampilla infiamma col tuo fuoco il mio cuore. questo canto che leviam,

Rit. Maranathà, vieni Signor, battezzaci nel tuo eterno amore. Rit. (x2) maranathà, vieni in me Signor. [ ... vieni in noi Signor... Vieni Signor]

3. LO SPIRITO VI GUIDERÀ (F. Mastroddi)

4. O SPIRITO DI DIO (M. Frisina)

Rit. O Spirito di Dio scendi su di noi e ricolma il cuore di grazia.

1. Tu sciogli il nostro cuore dal dubbio e dal dolore, e dona pace ed unità, rafforza in noi la fede, ravviva la speranza e dona la tua carità. Rit.

2. Tu donaci sapienza, che guidi il nostro cuore per compier la tua volontà, ricolmaci di grazia perché possiamo sempre servirti nella carità. Rit.

5. ASCOLTA E VIVRAI (D. Branca)

Rit. Ascolta e vivrai, Ascolta e vivrai. Ascolta e vivrai.

1. Il Signore ha qualcosa da dire, il Signore ti vuole parlare. Nel silenzio disponi il tuo cuore se il tuo Dio vorrai ascoltare. Rit.

2. Il Signore ti chiede di amare con la mente, le forze e il cuore A lui solo dovrai obbedire se la vita vorrai ottenere. Rit. (x2)

INCONTRI FINO A DICEMBRE 2016

28 ottobre: Zaccheo, scendi subito! (Lc 19,1-10): guida mons. Angelo De Donatis, vescovo ausiliare di Roma 11 novembre: Annuncio di persecuzionj (Lc 21,5-19): guida p. Giulio Albanese mccj - giornalista missionario 25 novembre: Vigilanti nell'attesa (Mt 24,37-51): guida p. Bruno Secondin ocarm - teologo - P.U. Gregoriana 9 dicembre: Mando il mio messaggero (Mt 11,2-15): guida prof. Lidia Maggi, teologa - pastora battista - Varese

 

 

Commento di p. Bruno SECONDIN

PER RICONOSCERE GESÙ (Lc 12,1-12)

Riprendiamo il nostro cammino dopo la lunga interruzione estiva. Come sempre il ritmo della nostra lectio divina prevede quattro momenti principali: la lettura del testo e la sua specificità; l'approfondimento (meditazione) sui temi principali; l'applicazione alla nostra vita; la risposta (orante) al Signore che ci ha parlato. Tra le varie parti momenti di silenzio, musica e canto. Questa pagina di Luca mostra una forte tensione fra Gesù e i capi: che lo trattano in modo ostile, cercando di insidiarlo con domande capziose. Tutta la settimana abbiamo sentito i toni nella lettura feriale: veramente il clima era di scontro.

Intronizzazione: Luce in noi - Invocazione: Maranathà - Proclamazione: Luca 12,1-12

1. Leggere la Parola

1. La testimonianza: si tratta di una serie di affermazioni che Luca pone tutte insieme qui, lungo il viaggio verso Gerusalemme. Sono legate insieme dal tema della testimonianza. Per capire bisogna tener presente il c. 11, contrassegnato dalla ostilità minacciosa nei confronti di Gesù. I capi si sentono minacciati dalla autorevolezza di Gesù nel parlare, e cercano di ostacolarlo; mentre la gente è affascinata.

2. Una suddivisione: possiamo distinguere queste parti: 1-3: ambientazione e prima affermazione sul lievito/ipocrisia; 4-7: invito a non temere (verbo ripetuto 5 volte) e fidarsi di Dio che provvede; 8-9: riconoscere/rinnegare davanti agli uomini (persecuzioni);10-12: il ruolo dello Spirito Santo.

3. Alcune particolarità: notare la frequenza della parola temere/paura (5x: phobèomai)); lievito (zùmes): fermenta la ipocrisia; il tema dell'ipocrisia, Gesù ritorna tante volte, con espressioni anche graffianti. L'espressione amici miei, che si ritrova solo in Gv 15,15, con altro intento. Riconoscere/rinnegare, vuol indicare la pubblica testimonianza; mentre il bestemmiare (non tanto esprimere volgarità contro Dio), si riferisce al negare la rivelazione in Cristo, per opera dello Spirito, della pienezza della rivelazione.

Ritornello: Lo Spirito vi guiderà - Rilettura personale: Luca 12,1-12 2. Meditare la Parola

1. Il clima polemico. I farisei e gli esperti delle tradizioni stanno creando tensione, provocando,

controllando, criticando. Gesù risponde in vari modi: sia giustificandosi e spiegando le sue ragioni e il perchè dei suoi gesti, sia discutendo con il loro stesso metodo. Sia con l'attacco diretto e frontale: buona parte del c. 11 è proprio una recriminatoria, con la ripetizione di parole forti (stolti, ipocriti, avidi, cattivi...). Uno sbeffeggiamento pubblico, ma Luca ha anche presente la situazione ecclesiale posteriore. Questo modo di fare è presentato come un lievito di malizia e di formalismo, che tutto inquina e corrompe. Una ipocrisia ammantata di sacro, che nasconde realtà per niente positive (cf. sepolcri imbiancati).

2. L'annuncio in pubblico: potrebbe essere la continuazione della frase precedente. Quanto i farisei e i dottori dicono e tramano di nascosto si manifesterà alla luce: e allora si vedranno le miserie e le reali situazioni (appunto nascoste dall'ipocrisia). Oppure potrebbe riferirsi alla attività di evangelizzazione nei decenni successivi: per quanto ostacolati e obbligati a parlare con prudenza e circospezione, la Parola tuttavia si propagherà, se ne parlerà in pubblico, e sulle terrazze: luoghi di conversazione pubblica. Potrebbe avere anche un legame con Mt 25, 31-46: riconoscere Gesù nei piccoli ed emarginati, per servirlo. È il sigillo della benedizione di Dio: "Lo avete fatto a me". Questo riconoscimento, più che le affermazioni verbali, è fondamentale per sentirsi dire: "Venite benedetti del Padre mio", davanti agli angeli (Mt 25,40).

3. Paura e fiducia: è l'affermazione dei 4 versetti centrali (vv. 4-7), dove per cinque volte si ripete la parola temere/paura (phobethête) con una espressione rafforzativa: "Sì, ve lo dico, temete costui". La Geenna, o valle di Hinnon, dove ci bruciavano i rifiuti con fuoco continuo, e a volte anche i cadaveri. Nel NT è simbolo dei peggiori castighi, è nella vallata in basso sotto Gerusalemme. Passa poi alla affermazione positiva: per quanto si sentano fragili e nelle angustie, Dio non li dimentica: come non dimentica i passeri

 

Lectio divina (14-10-2016) - Lc 12,1-12 (B. Secondin) 2

che si vendono quasi per niente e neppure i capelli del capo a lui sono sconosciuti, li ha contati tutti (e si dice che siano in tempi floridi 120 mila). Da tutto si può imparare e trovare tracce di Dio.

4. La testimonianza: attraversa di per sé tutto il brano; qui c'è da chiarire: riconoscere e rinnegare, vengono messi insieme. Con altri sviluppi subito sul parlare contro e bestemmiare: di cosa si tratta? In sostanza si tratta del riconoscere che Gesù è il figlio di Dio (Figlio dell'uomo: è la figura in Dan 7,13-14), la sua uguaglianza col Padre. Quando Gesù era vivente in Palestina poteva anche essere difficile capirlo: perché troppo "umano", perché amico di peccatori e emarginati, perché fuori norma. E quindi questa fatica a riconoscerlo poteva anche essere perdonata. Ma chi bestemmierà, cioè si rifiuterà con disprezzo e arroganza, di stare in ascolto e rispetto dello Spirito Santo, che attesta la natura divina di Gesù, taglia alla radice la stessa fede: la sua fede è solo chiacchiera, pura fantasia, religione fai da te. Positivamente poi lo Spirito è quello che accompagna e irrobustisce la nostra testimonianza, anche se abbiamo tanta paura, anche se siamo ignoranti (cf. At 12,13: "ubriachi"; At 4,13: "persone semplici e senza istruzione").

Ritornello: Lo Spirito vi guiderà - Silenzio - Musica

3. Vivere la Parola 1. La forza della Parola: anche se ci sono ostacoli essa è viva, penetrante. Non siamo noi a darle

forza, ma essa porta in se stessa - perché è Dio stesso che la guida e la fa potente - una libertà contro ogni ostacolo, provoca, si diffonde. Una irradiazione luminosa che abbiamo visto in tante circostanze, nei missionari, nelle persone semplici. È come "avere il sole dentro" (cf. Lc 11,34). Noi crediamo a questa forza della Parola: oppure facciamo calcoli e ricorriamo a mezzi strani?

2. Via ogni calcolo pauroso: il testo riflette il clima di persecuzione e di paura in un mondo pagano. Esperienza quotidiana che provocava anche frequente apostasia. Luca insiste sul non avere paura, ma anche sulla fiducia nella vigilanza di Dio. Non cade foglia che Dio non voglia, non cade un capello che Dio non lo sappia. Noi crediamo a Dio che ci è vicino? Compriamo forse la sua protezione?

3. Il lievito dell'ipocrisia: nel capitolo 11 Gesù aveva descritto in varie forme questa ipocrisia, che inquinava tutto. Li rendeva falsi, ma anche rigidi. Come dice Papa Francesco: chi è rigido è ipocrita. E che dire di chi in Chiesa si mostra tanto pio poi durante la settimana si scorda del tutto del Vangelo? Roma così cattolica e così corrotta... Questa situazione potrebbe dirci qualche cosa?

4. La realtà intima che sia limpida: Dio la conosce, quello che siamo è palese ai suoi occhi. A lui non sfuggono le nostre ipocrisie, la nostra intima realtà: se oltre al martirio del corpo, perdiamo anche l'autenticità interiore, quello sì è da temere. Chi di noi si preoccupa ancora di salvarsi l'anima?

5. Riconoscere il Signore: non si tratta solo di dichiararsi legati a lui, accettare la sua identità divina, la sua missione di Salvatore, la sua glorificazione. Ma anche di conoscerlo con la ricchezza di riflessione e terminologia attuale. Molte volte è un Gesù vecchio, stantio, ripetitivo, perfino noioso, il solito. Sappiamo migliorare anche il linguaggio, oltre che i gesti? E sappiamo riconoscerlo nella carne del povero?

6. Invocare lo Spirito: egli viene in nostro aiuto, ma se davvero cerchiamo di essere discepoli di Gesù, secondo il Vangelo, e non secondo le nostre fantasie. Quante volte manipoliamo la presenza dello Spirito, per cose molto umane, banali, meschine. Lo Spirito dona amore e intelligenza, fortezza ma anche prudenza, pazienza ma anche audacia. Lo ascoltiamo davvero, o seguiamo messaggi pseudoreligiosi?

Silenzio - Musica - Canto: O Spirito di Dio

  4. Condividere... 5. Pregare la Parola

1. Gesù, Figlio dell'uomo, insegnaci ad agire sempre con lealtà, senza ipocrisie, senza paura, senza

perdere le fiducia nel Padre. 2. Gesù, Figlio dell'uomo, che hai lavato i piedi dei discepoli, fa che ti riconosciamo davanti agli

uomini attraverso gesti di solidarietà, una cultura dell'incontro, la prossimità. 3. O Spirito di sapienza, sostienici nei momenti di difficoltà, insegnaci le parole e i gesti di coerenza,

per testimoniare con cuore fermo la nostra fede in Gesù Cristo. 4. O Padre, guida la tua Chiesa per le strade del mondo, perché annunci il Vangelo con gioia e diventi

fermento e modello di fraternità, dove si serve e si incoraggia al bene.

Canto finale: Ascolta e vivrai