L’opinione di Mediolanum #02 - Banca Mediolanum - Costruita … · Durerà il volo dei mercati?...

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PAGINA 1 [ SEGUE ] L’opinione di Mediolanum #02 Maggio 24, 2013 D icono i contadini sloveni “kdor visoko leti, nizko nizko prleti”: chi vola molto in alto, cade molto in basso. Dopo aver volato nell’alta finanza grazie ad Austria e Germania, ora la Slovenia cade ri- schiando il fallimento. Alenka Bratusek, il primo ministro, dice “farò quanto è in mio po- tere per risolvere la crisi senza chiedere inter- venti dell’Eurozona”. Dopo Cipro è la Slovenia il nuovo ostacolo nel percorso di crisi dell’Euro? Ljubljana la nuova Nicosia? 22 anni fa era la perla della sgangherata Jugo- slavia socialista, la sua locomotiva celebre per rigore e produttività, oggi, dopo essere caduta nelle tentazioni dei vizi della finanza facile, è la nuova falla dell’Euro, un’imbarcazione che cerca di uscire dalla tempesta economico/fi- nanziaria e che ancora non trova tregua. Nulla di tutto ciò, i mercati hanno deciso di ve- dere il bicchiere mezzo pieno. Solo qualche mese fa, una notizia come quella del “bubbone sloveno” avrebbe mandato a picco le Borse e lanciato alle stelle gli Spread della periferia, oggi no, le Borse risalgono, alcune addirittura si lanciano su re- cord storici e gli Spread di quelli che volgarmente furono chiamati Pigs (Portogallo, originaria- mente Irlanda poi diventata Italia, Grecia e Spa- gna) si riducono, tutti compreso il nostrano BTP. Il Sentiment, l’umore è decisamente cambiato, la bella stagione si affaccia su un panorama di cre- scita e ottimismo, nonostante ogni giorno i media ci ricordino che l’economia reale si trovi ancora in fase di degenza. Superata la sala operatoria e la fase di rianimazione, ora sembra avvicinarsi il ritorno all’attività, questo grazie anche alla pos- sibile spinta della finanza, quasi in un senso di riconoscenza, visto che proprio a causa della spe- SI PUO’ OSARE DI PIÙ Analisi di contesto ......................................................................................................... pag 1 Portafoglio .....................................................................................................................pag 2/5 “Non c’è spina senza rosa” ...................................................................................... pag 5 IL MERCATO AZIONARIO GLOBALE

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L’opinione di Mediolanum #02

Maggio 24, 2013

D icono i contadini sloveni “kdor visoko leti, nizko nizko prleti”: chi vola molto in alto, cade molto in basso.

Dopo aver volato nell’alta finanza grazie ad austria e germania, ora la Slovenia cade ri-schiando il fallimento. alenka Bratusek, il primo ministro, dice “farò quanto è in mio po-tere per risolvere la crisi senza chiedere inter-venti dell’Eurozona”. Dopo Cipro è la Slovenia il nuovo ostacolo nel percorso di crisi dell’Euro? Ljubljana la nuova nicosia?22 anni fa era la perla della sgangherata Jugo-

slavia socialista, la sua locomotiva celebre per rigore e produttività, oggi, dopo essere caduta nelle tentazioni dei vizi della finanza facile, è la nuova falla dell’Euro, un’imbarcazione che cerca di uscire dalla tempesta economico/fi-nanziaria e che ancora non trova tregua.nulla di tutto ciò, i mercati hanno deciso di ve-dere il bicchiere mezzo pieno. Solo qualche mese fa, una notizia come quella del “bubbone sloveno” avrebbe mandato a picco le Borse e lanciato alle stelle gli Spread della periferia, oggi no, le Borse risalgono, alcune addirittura si lanciano su re-cord storici e gli Spread di quelli che volgarmente furono chiamati Pigs (Portogallo, originaria-mente irlanda poi diventata italia, grecia e Spa-gna) si riducono, tutti compreso il nostrano BTP. il Sentiment, l’umore è decisamente cambiato, la bella stagione si affaccia su un panorama di cre-scita e ottimismo, nonostante ogni giorno i media ci ricordino che l’economia reale si trovi ancora in fase di degenza. Superata la sala operatoria e la fase di rianimazione, ora sembra avvicinarsi il ritorno all’attività, questo grazie anche alla pos-sibile spinta della finanza, quasi in un senso di riconoscenza, visto che proprio a causa della spe-

SI PUO’ OSARE DI PIù

Analisi di contesto .........................................................................................................pag 1Portafoglio .....................................................................................................................pag 2/5“Non c’è spina senza rosa” ......................................................................................pag 5

Il mERcAtO AzIOnARIO glObAlE

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PORtAFOglIOUn rally in incognito, ha maggiori possibilità di durata

pronti a salire in paradiso, dunque? Ma in cosa consiste il paradiso per la politica economica? Crescita sicura e stabile, inflazione bassa e piena occupazione. Un miraggio per noi Euro-pei, una promessa con l’Euro ancora non man-tenuta. nel mondo però c’è chi vuole provarci, il Giappone è il temerario, fino a oggi un paese statico e affaticato, dove il “Sole non si leva da ormai molti anni”, il buio economico è durato fin troppo e ora ha deciso di reagire. Il pro-blema principale del Giappone è l’inflazione che dovrebbe essere come una minestra: “né troppo calda né troppo fredda”. Invece oggi è troppo fredda e si chiama deflazione, i prezzi di domani saranno più bassi di quelli di oggi, que-sto spinge i consumatori a rinviare gli acquisti sine die. Stanco di questo stallo, il paese ha deciso di prendere delle misure straordinarie, stracciando l’ortodossia monetaria (la Bunde-sbank lo definirebbe un oltraggio), il Governo e la Banca del Giappone (il suo braccio opera-tivo) sono pronte ad agire con un preciso piano d’azione che si riassume in due punti: una massiccia espansione monetaria (BoJ) contem-poraneamente a un aumento della spesa pub-blica in deficit (azione del Governo). L’hanno soprannominata “Abenomics” da Abe il corag-gioso primo ministro. Un’impresa molto ardita, ma con al fianco la potente Fed capitanata da Bernanke che già da molti mesi è in opera con il suo QE (stimolo monetario), seguono la cele-

lA bcE gUARDA AllA gERmAnIA

culazione l’economia ha pagato pegno, ora grazie alla forza della speculazione l’economia potrà ri-alzarsi in piedi e tornare a correre.Durerà il volo dei mercati? Il proverbio sloveno è un monito a non farsi troppe illusioni, di contrasto ce n’è un altro molto popolare, quello di Bertoldo:

in Europa dobbiamo attenerci al detto “mal comune mezzo gaudio”, perché paradossal-mente è grazie all’indebolimento dell’economia tedesca che la BCE ha avuto la possibilità di limare ulteriormente il tasso di sconto, non è la mossa vincente, ma simbolicamente un atto storico, mai l’Europa si era spinta su tassi così bassi, segno che la Bundesbank sta perdendo consensi e Mario Draghi è pronto ad assurgere alle divinità mondiali. Wall Street, tra le borse, rimane sempre il faro dei mercati, da poco sono stati raggiunti massimi storici, un punto d’ar-rivo? Sembra invece un punto di partenza per nuovi rally ben più ambiziosi.

“tutto quello che scende, prima o poi risale” e noi proprio a questo vogliamo dare maggiore credito e fiducia. Pochi giorni fa la conferma di Warren Buf-fett: “probabilmente nella mia vita e sicuramente nella vostra vita, vedrete i mercati molto più alti di adesso”. Più efficace di qualsiasi proverbio.

bre Banca d’Inghilterra e la Banca Centrale Svizzera. E la BCE? Immaginando il cielo greco, possiamo definire BoJ, Fed, BoE e Bns come degli Dei, la BCE un po’ sotto, tra i semi-dei, pronta al salto di qualità: a Francoforte si lavora su nuovi e più efficaci stimoli monetari per l’economia e le aziende europee.

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ObblIgAzIOnI: “Arrivano i nostri”

Dal grafico si potranno notare i livelli storici raggiunti dal Dow Jones - tecnicamente terra incognita - e quanto sia bassa la fiducia degli investitori nonostante i livelli raggiunti, ri-spetto ai precedenti riferimenti storici. Questo vuol dire che si sale, ma con scetticismo, e di solito lo scetticismo è il miglior carburante per il Toro. Molto denaro è ancora ai margini e più le borse saliranno, più questi capitali saranno allettati dall’investimento azionario, contri-buendo ad alimentare ulteriore rialzo.Un rialzo che sembra poggiare su solide basi e sulla spinta della mano invisibile della Fed, la quale ha recentemente dichiarato che man-terrà una politica monetaria accomodante fin-ché il tasso di Disoccupazione non scenderà sotto il 6,5% e finché l’inflazione rimarrà sotto quota 2,5%, aumentando o riducendo gli sti-moli monetari a seconda dell’avvicinamento o allontanamento degli obiettivi sopra indicati. Di surriscaldamento dei prezzi tuttavia non vi è ombra, mentre l’obbiettivo sul tasso di disoc-cupazione è ancora lontano.

I mercati, confidando nello stimolo del Giap-pone e del conseguente shopping alla ricerca di alti rendimenti, ha deciso di anticipare com-prando Bond periferici, facendo calare sensi-bilmente gli spread, ma questa fiducia sem-brava mal riposta, perché di samurai all’orizzonte ancora non se ne vedevano. in-tanto nessuno ha venduto, la pazienza e l’at-tesa sono state ripagate, i giapponesi stavano semplicemente aspettando l’inizio del nuovo anno fiscale, per loro inizia ad Aprile, per atti-vare i massicci acquisti: “arrivano i nostri” il giappone attirato dai buoni rendimenti ha ini-ziato a comprare Europa, BTP compreso, una notevole iniezione di stimoli e fiducia.

Un “RAlly” In IncOgnItO

Dovesse migliorare lo stato economico, la Borsa ne sarebbe rinfrancata, dovesse peggio-rare, interverrà la Fed con nuovi sostegni. “Tanto peggio, tanto meglio” direbbe il saggio, come potete notare, si dorme su due guanciali.

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VAlUtE: Uno stimolo dalla valuta

Tassi BCE a 0,5%, un piccolo taglio che entra nella storia, mai la Banca Centrale Europea

Un EURO DEbOlE è PIù chE nEcESSARIO

I bUnD SOnO ARRIVAtI A FOnDO cORSA....

E’ la fine di un’epoca? Fino a qualche mese fa, pur di preservare il proprio capitale, gli inve-stitori erano disponibili a comprare i solidi Bund tedeschi a rendimento zero, quando ad-dirittura non debordava sotto. Oggi, raggiunti

livelli che sembrano incomprimibili, arriva la svolta, la chiamano “risk on”, accensione del rischio, caccia al rendimento anche se questo comporta qualche pericolo in più, il mercato sembra maturo e proiettato alla crescita.

aveva portato i tassi così in basso. i motivi: in-flazione inesistente, come la crescita, con l’ag-giunta di un indebolimento tedesco, il carico che ha inibito i falchi della Buba.Dall’altra parte dell’atlantico, un’economia USa che continua a produrre, in modo soste-nuto, nuovi posti di lavoro. per l’Euro si aprono nuovi spazi di svalutazione, finalmente econo-mia e imprese europee, potranno tirare un so-spiro di sollievo. Non avendo sostegno dalle spese dei governi, né dai consumi interni e nemmeno dagli investimenti, la leva del cam-bio rimane l’unico pilastro per sostenere la cre-scita. Torna a soffiare il vento dell’export, gra-zie a un Euro indebolito, i prodotti “made in italy” saranno ancora più allettanti.

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nOtA DI REDAzIOnE : gli argomenti, le immagini e i grafici sono frutto di elaborazione interna

cOlOPhOn

“nOn c’è SPInA SEnzA ROSA”

Shale gas: è il gas naturale ricavato da partico-lari rocce sedimentarie, per lo più a base di ar-gilla. Le rocce hanno imprigionato il gas e, frat-turandole, si può estrarlo, con tecnica denominata “hydraulic fracturing”, o “fracking”: consiste nello sparare ad alta pressione acqua e additivi per frammentare la roccia e far uscire il gas. E’ grazie anche a questa innovativa tecnica di estrazione che gli USA - è notizia di questi giorni - hanno aumentato le esportazioni di pe-

E’ stato il decennio del super ciclo delle mate-rie prime, oltre a Oro e petrolio, ha fatto storia il Rame, con rialzi esponenziali dei prezzi che l’hanno portato a essere oggetto di furti in ogni

mAtERIE PRImE: “Mr. Copper, assente ingiustificato?”

Mr.Copper e la Borsa: Chi ha ragione?

sua forma, tanto era salito il suo valore. Rame salito grazie alla forte importazione del gi-gante cinese, un rialzo che nel precedente ciclo ha seguito parallelamente, a volte amplifican-dolo, quello dei mercati azionari. Oggi non più così, osservando il grafico sopra, noterete la divergenza in atto. Un segnale di pericolo? Possono i mercati correre senza il sostegno del rame e quindi senza quello che era stato l’indi-catore principe della crescita dei mercati emer-genti?Ci sono dei casi che hanno fatto scuola e che sembrano tutt’altro che delle eccezioni: negli anni ’50 e ’80 a ribassi delle Materie Prime, sono seguiti potenti rialzi delle azioni.E’ probabile che l’anomalia sia nei nostri tempi, piuttosto che nelle correlazioni del passato.

trolio. Grazie allo “shale gas” e lo “shale oil” (estrazione di petrolio dalle rocce) gli Stati Uniti sembrano pronti a raggiungere qualcosa che sino a pochi anni fa sembrava impensabile: l’in-dipendenza energetica. Una notizia che non solo potrebbe risolvere problemi di tipo geopoli-tico (addio sudditanza dai capricci mediorien-tali) e di deficit. L’enorme deficit commerciale è sempre stato una delle spine nel fianco del cor-paccione economico americano. azzerando le importazioni di petrolio e addirittura arrivando all’esportazione, si va a tagliare con la scure la quota di deficit: un motivo in più per accumu-lare Dollari e azioni quotate a Wall Street.