Londra 1900 - 1940

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Londra 1900 - 1940 Nel marzo del 1920, il Comitato per le Aree Insalubri, presieduto da Mr. Neville Chamberlain, rese pubblico un rapporto di massima che riguardava specificamente le aree londinesi, e nell’aprile del 1921 fu pubblicato il rapporto finale. La Raccomandazione 11 di questo rapporto stabiliva che una persona o alcune persone competenti, fossero autorizzate a redigere un piano per la ricostruzione di Londra e della campagna circostante, incluse le Home Counties così come i Distretti di Polizia cittadina e metropolitana.

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Londra 1900 - 1940. Nel marzo del 1920, il Comitato per le Aree Insalubri, presieduto da Mr. Neville Chamberlain, rese pubblico un rapporto di massima che riguardava specificamente le aree londinesi, e nell’aprile del 1921 fu pubblicato il rapporto finale. - PowerPoint PPT Presentation

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Londra 1900 - 1940Nel marzo del 1920, il Comitato per le Aree Insalubri,

presieduto da Mr. Neville Chamberlain, rese pubblico un rapporto di massima che riguardava specificamente le aree

londinesi, e nell’aprile del 1921 fu pubblicato il rapporto finale.

La Raccomandazione 11 di questo rapporto stabiliva che una persona o alcune persone competenti, fossero autorizzate a

redigere un piano per la ricostruzione di Londra e della campagna circostante, incluse le Home Counties così come i

Distretti di Polizia cittadina e metropolitana.

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Tra le due guerre, durante i vari tentativi abortiti di pianificare unitariamente la crescita di Londra, una corsa sfrenata allo sviluppo edilizio stava procedendo al galoppo nelle Home Counties, praticamente incontrollata dai cosiddetti controlli urbanistici, che nei migliori casi erano solo superficiali, in assenza di poteri per preservare i terreni agricoli senza incorrere in enormi richieste di indennizzo.

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•La relazione fra abitazioni e industria era quasi completamente ignorata.

•Le autorità locali attuavano enormi piani di residenza decentrata, e l’impresa privata creava grandi quartieri, mentre senza alcuna relazione gli insediamenti industriali, o “parchi” industriali da un lato, o fabbriche isolate dall’altro, in gran parte abbandonando le localizzazioni industriali tradizionali, guazzavano nel mare della residenza suburbana.

•La mancanza di punti di riferimento per la nuove vita comunitaria divenne tragicamente evidente. •Le due tendenze opposte producevano solo confusione; l’industria, trovando residenze già esistenti, le seguiva nella speranza di reclutare manodopera locale, mentre altrove le fabbriche arrivavano per prime e le case si sparpagliavano attorno.

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• Abitazioni e Trasporti Anche qui, un dilemma simile al precedente;

• I trasporti moderni attirano la gente a vivere lontano dal posto di lavoro, dove l’abitazione costa di meno, e così si incoraggia l’espansione suburbana; ma troppo spesso l’espansione residenziale, arrivando per prima, crea una ulteriore domanda di trasporto; e in ciascun caso, la ruota compie sempre un completo, vizioso giro.

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• Miglioramenti stradali Su un altro lato della questione trasporti, il miglioramento delle vie di grande comunicazione, si iniziò a lavorare energicamente durante l’ultima guerra, con il risultato di qualche migliore strada radiale, la realizzazione della North Circular Road e l’abbozzo di una South Circular Road, e i più ampi progetti da cento miglia della North Orbital Road (in parte costruita nell’Hertforfshire) e della South Orbital Road

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• Usi agricoli del suolo È stato, sinora, trascurato un aspetto dell’affrettata estensione di Londra.

• Se la terra era disponibile per le costruzioni, poca o nessuna attenzione era riservata alle sue qualità su base agricola; la differenza fra i migliori terreni coltivabili e quelli poveri era sovrastata dai valori edificatori, e anche i terreni a orti, con il loro spesso insostituibile valore nel fornire alimenti freschi per i Londinesi, non sono stati immuni da insistenti richieste di costruzioni, come fonte di maggiore profitto.

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Greater London Regional Planning Committee

Poco dopo, si formava il Greater London Regional Planning Committee, su iniziativa del Ministero della Sanità, di cui fu nominato Consulente Tecnico generale il Dr. Raymond Unwin. Questo Comitato, composto da un gran numero di persone rappresentanti le autorità locali di piano, non riuscì sfortunatamente a giungere ad alcuna decisione di ampio respiro. I rapporti pubblicati consistettero principalmente in una serie di validi contributi del Dr. Unwin, e se su queste basi si fosse intrapresa qualche azione, i problemi di pianificazione della Greater London sarebbero ora più ampiamente inquadrabili oggi.

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• Nel 1941 il Ministero dei Lavori Pubblici e dell’Edilizia chiese al London County Council di preparare un Piano (pubblicato l’anno scorso come County of London Plan 1943) e nel 1942 chiese alla Conferenza Permanente se fosse d’accordo (e lo fu) sulla nomina di un esperto per preparare un Piano di Massima e Rapporto sulla Grande Londra.

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• La Cintura Verde La grandiosa concezione di una Cintura Verde attorno a Londra, perseverantemente coltivata dalla London Society per molti anni e attivamente ripresa da Raymond Unwin nel suo Rapporto sugli Spazi Aperti, pubblicato nell’ambito del Greater London Regional Planning Committee, iniziò a prendere forma negli anni seguenti al 1931; si deve al London County Council l’iniziativa per un Green Belt Scheme nel 1935, e nel 1938 il Green Belt Act divenne legge.

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• Servizi Pubblici Servizi come l’acqua potabile, le fognature, l’elettricità, il gas, la raccolta della spazzatura, la manutenzione delle strade ecc., furono in generale ben gestiti, all’altezza di una importante area extra-metropolitana.

• I servizi agiscono, in questa regione, non come fattori determinanti della pianificazione, ma piuttosto al seguito della crescita.

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• L’immagine di Londra è ben riassunta nel paragrafo 352 del Rapporto Barlow: “L’ovvia attrazione che la Grande Londra possiede in quanto mercato, centro di potenziale manodopera, di distribuzione, area in cui l’energia elettrica è universalmente disponibile, inevitabilmente tende ad attirare molte industrie rivolte al consumo, che si collocano all’interno o nelle vicinanze.

• L’occupazione aggiunta dalle nuove fabbriche, aumenta ulteriormente l’importanza dell’area in quanto mercato. In questo modo si inducono tassi più alti di attività industriale e maggiore potere di acquisto. (Loop successivi)

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• Assunto 1 Il primo assunto, è la raccomandazione contenuta nel Rapporto Barlow, che nessuna nuova industria debba essere ammessa a Londra e nelle Home Counties, eccetto in casi speciali.

• Assunto 2 Inseparabile dalla questione del futuro industriale di Londra, esiste quella del decentramento di industrie e popolazione dal centro congestionato, già raccomandato nel County of London Plan, e questa raccomandazione costituisce il secondo assunto.

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• Assunto 3 Il terzo assunto, già implicito negli altri due, è che come risultato delle raccomandazioni Barlow, e in assonanza alle tendenze nazionali, la popolazione totale dell’area non si incrementerà.

• Assunto 4 È necessario un assunto riguardo al futuro di Londra come Porto. Se il Porto di Londra cessasse i suoi traffici, Londra decadrebbe. Si assume di conseguenza che, per gli obiettivi di questo Rapporto, il Porto di Londra continuerà ad essere uno dei maggiori del mondo.

• Assunto 5 Si assume che saranno messi a disposizione nuovi poteri di pianificazione, inclusi quelli per il controllo dei valori fondiari.

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STRUTTURA DEL PIANO: ZONING, I QUATTRO ANELLI

Riguardo allo zoning in senso lato, questi anelli concentrici devono essere definiti a grandi linee secondo le quantità e densità di popolazione, la localizzazione industriale e l’uso di spazi aperti per l’agricoltura e il tempo libero.

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l’Anello Interno

• L’Anello Interno include aree che, per via dell’alta densità e carenza di sufficienti spazi aperti, richiedono un decentramento: non c’è terreno inedificato a sufficienza.

• Sono state definite due densità nette massime di popolazione, di 75 e 100 persone per acro, per diverse parti di quest’area.

• Su questa base, 415.000 persone devono essere decentrate, in aggiunta alla cifra prevista nel piano di Contea per le aree sovraffollate all’interno dei suoi confini.

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Il Secondo Anello• Questo anello, riguardo alla popolazione e all’industria,

deve essere considerato come una zona di staticità, non è un’area adatta a ricevere popolazione, né industria; e nemmeno, in generale, richiede che ne sia decentrata, eccetto che per le sacche di sovraffollamento che esistono al suo interno, e che possono essere risistemate entro il perimetro dello stesso Anello. Non deve essere consentito alcun incremento di popolazione da altre fonti, visto che molti dei lotti residui inedificati saranno necessari per la popolazione spostata.

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Il Terzo Anello

In senso ampio, si tratta dell’area che include la maggior parte dei terreni acquisiti ai sensi del Green Belt Act (1938).

Con questo titolo, piuttosto tautologico, di “Green Belt Ring”, si intende qui includere molto più spazio aperto, non necessariamente di proprietà pubblica, ma permanentemente salvaguardato dall’edificazione da poteri cogenti almeno quanto quelli raccomandati dal Comitato Uthwatt.

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l’Anello Rurale Esterno

• L’anello contiene ben distinte comunità collocate in un territorio con caratteristiche aperte e prevalentemente ad uso agricolo.

• Anche se questo carattere generale sarà conservato, si intende consentire dentro questo anello una più generosa espansione dei centri esistenti,

• Prevedere le localizzazioni per nuove città satellite: • sia l’espansione dei vecchi che la crescita dei nuovi

centri sarà determinata dalla popolazione e industria decentrate dalle aree interne di Londra.