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Relatore / Prof. Stefano Rizza /Operatore Elettronico / III info B /

Le linee guida da osservare nella realizzazione di un

Anno Scolastico 2019/2020

L O G O T I P Odi Emerico Mendoza

2 3d i E m e r i c o M e n d o z a ©

S O M M A R I OC A P I T O L O01

C A P I T O L O02

C A P I T O L O03

Chiarezza sui termini

Uso del logo nel mondo reale

Nascita e vita del logo

C o n c l u s i o n e

S i t o g r a f i a

I n t r o d u z i o n e

1.1 Cosa è un logo?

1.2 Il pittogramma.

1.3 Il monogramma.

1.4 Il payoff.

2.1 L’importanza di osservare le linee guida.

2.2 L’importanza del logo nel mondo del lavoro.

3.1 Come ho sviluppato questo logo?3.2 Storia di loghi più noti oggigiorno.3.3 Attualità: Come un grande brand ci invita a rimanere a casa.


Le linee guida da osservare nella realizzazione di un

logotipo. Questo argomento lo ho scelto perché volevo sapere e

conoscere l’importanza di un logo. Visto che in questi tre anni

scolastici mi sono appassionato di grafica volevo incuriosirmi ed

espandere al meglio le mie conoscenze su questo tipo di

specialità, nel quale ci si occupa della comunicazione visiva.

Nell’argomento che ho scelto, ho la possibilità di po-

ter parlare di una piccola parte nel settore grafico, di come

un grafico può esprimere idee e messaggi attraverso un logo.

Penso che ci sia una forte relazione tra il creare un logo e usare la creatività,

perché possiamo sfruttare la sensibilità artistica e competenze tecnologiche

per realizzare i loghi e altri prodotti visivi di vario tipo come i: banner,

insegne pubblicitarie, locandine, poster e volantini.

I N T R O D U Z I O N E


Il logo può essere formato esclusivamente dal logotipo

e quindi essere rappresentato da un lettering che

riproduce un espressione come ad esempio:

Nike, Apple, Samsung e Coca Cola

Cosa è un logo?Un logo è la scritta, che solitamente rappresenta un prodotto, un servizio,

un’azienda, un’organizzazione, una band musicale o altro ancora.

Tipicamente è costituito da un simbolo o da una versione o rappresentazione

grafica di un nome o di un acronimo che prevede l’uso di un lettering ben preciso.

Capitolo 1

Il Pittogramma

Oppure il logo può essere formato esclusivamente da un Pittogramma, di un

Monogramma, un acronimo o Payoff, oppure da una combinazione di due o più di

questi con il logotipo.

Chiarezza sui termini

La pittografia è una forma di scrittura in cui il segno

grafico rappresenta la cosa vista e non la cosa udita.

Possiamo definire un pittogramma un’immagine crea-

ta dall’uomo per comunicare in modo rapido e chiaro

senza l’uso della parola per attrarre l’attenzione su qualche cosa.

Deve essere trovato un simbolo che in qualche modo sia facilmente associabile ad

esso tramite l’esperienza condivisa del target di riferimento; l’alto livello di astrazio-

ne è quindi necessario per indicare nel modo più rapido possibile e in uno spazio

limitato.

Il contenuto del simbolo rappresentato deve essere chiaramente comprensibile, ma

anche la sua rappresentazione grafica deve essere semplice, diretta abbastanza da

rendere possibile una veloce e chiara identificazione; i pittogrammi sono attual-

mente utilizzati per esprimere comunicazioni che possono essere comprese anche

da popoli che parlano lingue diverse.


I monogrammi possono essere utilizzati al posto dei loghi, oppure possiamo tro-

varli sulle sciarpe e sulle lenzuola di casa, al giorno d’oggi i monogrammi man-

tengono quella loro aria elegante e retrò ed è quindi comune trovarne in ambien-

ti ricchi o comunque che puntano molto alla tradizione. Un

altro settore nel quale è comune trovare questa tipologia di

marchi è la moda. Sono tantissimi i marchi d’alta moda che

utilizzano dei monogrammi per identificare i propri prodotti.

Il monogramma

Quando si parla di branding e di identità è facile che esca anche l’argomento

monogrammi.La parola monogramma può essere tradotta in “formato di una solo

lettera”, questo infatti ci fa capire che non è un’invenzione recente. I monogrammi

venivano utilizzati per marchiare i prodotti degli artigiani, come sorta di marchio

di qualità, infatti si sono trovati dei monogrammi risalenti a migliaia di anni fa.

Il payoffS’intende una frase breve posizionata sotto al logo che rappresenta l’azienda, ne

esplicita la sua identità rendendo riconoscibile il brand in qualsiasi circostanza.

Il payoff ha il ruolo diriassumere i valori aziendali

e lasciare una promessa al pubblico.

Chiarezza sui terminiChiarezza sui termini

PRIMA

DOPO


Capitolo 2

L’importanza di osservare le linee guidaPartire dalla carta

Ogni logo di qualità parte sempre da una grande

quantità di idee. Per avere una grande quantità

di idee bisogna avere una grande base di cono-

scenze da cui partire. Partendo sempre a proget-

tare dal foglio di carta le nostre idee escono in modo naturale dalla nostra

mente. Per far uscire le idee in modo ancora più efficace possiamo utilizza-

re delle tecniche, come le mind map o le associazioni di immagini e parole.

Non affidarsi ai trend del momento

Un errore abbastanza comune, infatti penso che sia la cosa più sbagliata da

fare. Molti infatti vedono che in un determinato periodo vanno di moda

i loghi con le sfumature sovrapposte piuttosto che con determinate ca-

ratteristiche e allora iniziano ad applicare quella tendenza, ma poi con il

passare del tempo la tendenza svanisce e cambia.

Questo è sbagliato perché i trend vanno a cambiare molto rapidamente, men-

tre un logo invece per funzionare dovrebbe durare nel tempo. L’obbiettivo è

quello di creare un’identità unica per il cliente ignorando completamente le

tendenze del momento. La leggibilità

La buona leggibilità di un logo è un punto cardine molto importante, specialmente

quando un brand è poco conosciuto. Un esempio è quello dei tanti loghi costruiti

su una firma o una scritta manuale: possono apparire belli ed eleganti ma, spesso,

sono di difficile lettura e comprensione, quindi, se possibile, si bisognano evitare.

È infatti assodato e riconosciuto che i loghi più efficaci sono quelli più semplici ed

immediati.

X

Uso del logo nel mondo reale


Abbinare il font

Se invece si progetta un logo che comprende un pittogramma come immagine

principale è fondamentale l’importanza che il font utilizzato per scrivere la parte

di logotipo sia coerente con l’immagine del pittogramma. Quindi abbinare il font

che utilizzi nel logotipo al pittogramma. L’abbinamento può essere di molte

tipologie diverse ma l’importante è che abbia lo stesso spirito del pittogramma.

Il font scelto non deve solamente contribuire a trasmettere lo stesso messaggio in

modo univoco. Deve essere parte del logo in modo armonico e coerente.

Non sempre richiede un pittogramma

Un logo può essere di diverse tipologie: può es-

sere solo il logotipo, può essere un pittogram-

ma o può essere una combinazione di entrambi. Questo perché certe aziende o

certi prodotti hanno necessità a livello marketing di distribuire in modo diretto

e immediato il proprio nome e non l’idea dello stesso attraverso un pittogram-

ma. E questo vale in modo particolare quando si parla di loghi per prodotti

commerciali come ad esempio prodotti da vendere o anche film, libri e fumetti.

Non dimenticare di considerare le correzioni ottiche

Uno degli aspetti da cui si distingue un logo progettato bene da uno progettato da

un principiante è la cura dei dettagli. In particolare, i dettagli che più influenzano

l’esperienza, sono l’utilizzo o meno delle giuste correzioni ottiche. Per correzioni

ottiche si intende tutti quegli accorgimenti, quelle modifiche che vengono fatte ad

alcuni elementi grafici per garantire una maggior armonia, un allineamento più

preciso o un effetto ottico più piacevole alla vista.

Uso del logo nel mondo realeUso del logo nel mondo reale


Capitolo 3Uso del logo nel mondo reale

Innanzitutto partiamo dal fatto che il

logo è la carta d’identità dell’azienda.

Un marchio forte e riconoscibile può

aiutare il business ad avere più successo,

motivo per cui la creazione di un’identità

di marca efficace è essenziale.

Nel momento in cui si crea un’identità di

marca, sostanzialmente i valori del brand

vengono applicati a tutti gli elementi visivi che verranno

utilizzati per promuovere la propria attività. Ciò significa che l’identità di un

marchio è più di un semplice logo e consiste in una varietà di materiali di

marketing, tra cui il sito web, che rappresenta uno dei più fondamentali e

completi canali di comunicazione.

Altri possono essere brochure, confezione del prodotto, biglietti da visita.

L’importanza del logo nel mondo del lavoro

Ho scelto di crearmi il mio logo personale perché volevo sperimenterare come

un logo potesse essere riconosciuto da altre persone. La scritta rappresenta il mio

nome e la parola “artworks”, che sta per opera d’arte. Per crearmi il logo ho usato

come guida quello che ho imparato scrivendo questa tesi.

I colori scelti, sono una combinazione che apprezzo molto. Nel scegliere il colore

giallo, ho applicato la teoria del colore in modo analogo, quindi scegliendo un co-

lore compreso tra il giallo e l’arancio.

Per il pittogramma invece, ho voluto mostrare di cosa mi occupavo ovvero il dise-

gno digitale. Il pittogramma rappresenta la punta della penna, lo strumento prin-

cipale per il disegno!

Mentre per il font, ho deciso di prenderne uno che aveva linee curve e lineari come

il pittogramma li presente.

Come ho creato questo logo?

ARTWORKSEM ER I C O



Fare degli sketch di vari loghi...

Prima di tutto ho iniziato a fare alcuni schizzi su Adobe Photoshop, dove disegnavo

e immaginavo su come poteva essere il mio logo.

In totale ne ho creati 9, dove la maggior parte dei disegni hanno come elemento

centrale la penna stilografica della tavoletta.

Chiedere a delle persone dei feedback riguardo i loghi...

Dopo aver disegnato, ho chiesto ad alcuni dei miei compagni e amici quale logo

preferivano e dopo la scelta, ho cercato di rendere al meglio quelli scelti aggiun-

gendo forma e colore ai loghi usando comunque Photoshop.

Scelta del logo finale...

Arrivati fin qui, ho trasportato i 3 loghi scelti su Adobe Illustrator, così che i loghi

non possono perdere qualità e definizione. Ho deciso poi di mischiare gli elementi

grafici di ognuno per poi creare il logo finale.


Il processo di come ho creato il logo è iniziato tutta da:


La scritta “I’M LOVIN IT” è stata scritta nel 2003, quando il famigerato

colosso dei fast food e i suoi pubblicitari decidono di dare una

rinfrescata all’immagine dell’azienda, contattò Timberlake e Pharell.

Pharrell all’epoca stava lavorando ad un pezzo a cui

serviva un autore e tra le varie proposte scelse un rapper, Pusha T.

Che cantò una strofa che finì per accompagnare l’intero spot.

Storia di loghi più notioggigiorno


Il suo logo inizialmente era composta

da due strisce parallele in

corrispondenza della parola “famous”.

E verso gli anni ‘50 la società cambiò il

proprio nome e da allora la

forma del logo cambiò che oggi tutti

conosciamo, in sostanza venne elimina-

to anche il nome della società rendendo

il logo totalmente minimalistico.


Il logo di Google è stato realizzato con l’aiuto del software di foto ritocco GIMP.

Successivamente venne modificato in seguito da un designer utilizzando un certo

font e facendolo diventare il logo graziato che oggi ricordiamo.

I Doodle che certe volte vediamo, sono i vari loghi ispirati agli avvenimenti

speciali e che possono anche essere interattivi.

Oggi il logo introduce un nuovo linguaggio visivo, più minimale e “mobile” avendo

anche lo scopo di funzionare meglio sui device più piccoli, ad esempio smartphone

e tablet. Inoltre il nuovo font, essenziale e senza grazie acquisisce un linguaggio che

a parere di molti si adatta alla nuova era di internet.

Come è nato il logo Google? X


In questo momento di pandemia, la comunicazione dei vari brand è cambiata.

Infatti, i marchi noti hanno saputo cogliere l’occasione per restare in contatto con il

pubblico, comunicandoci di rimanere a casa.

Ho voluto anche parlare di uno dei tanti brand noti su come ha gestito questa situa-

zione di pandemia.

Nike, invita a fare la propria parte in maniera attiva, e fa leva sulle emozioni che

ognuno di noi prova quando compete in uno sport.

Dandoci questo messaggio: “IF YOU EVER DREAMED OF PLAYING FOR MIL-

LIONS AROUND THE WORLD, NOW IS YOU CHANCE”. Lo scopo di questo

messaggio è offrire sostegno a atleti, sportivi e amanti dello sport in tutto il mondo,

motivandoli e fornendo loro consigli e strumenti utili per allenarsi, rimanendo in

casa.


Attualità: Come un grande brand ci invita a rimanerea casa

C O N C L U S I O N EL’argomento “le linee guida da osservare nella realizzazione di un logotipo”

mi ha suscitato un interesse, anche se per me era un mondo tutto nuovo e

che non ho affrontato a scuola.

Questa opportunità di poter cercare cosa sta dietro un logo, mi ha dato co-

noscenze che potrò usare e sperimentare in futuro.

Nel creare questa tesi ho avuto piccole difficolta ma anche interesse riguardo

questo settore. La parte più complessa è stato creare il logo, infatti questo

argomento non lo abbiamo trattato in questi tre anni scolastici.

Era pure la mia prima volta che usavo il programma Adobe Illustrator, ma

grazie a Photoshop sono riuscito ad ambientarmi facilmente visto che erano

presenti alcuni strumenti che sapevo già usare.

S I T O G R A F I AC O S A È U N LO G O ?

I L P I T T O G R A M M A

I L M O N O G R A M M A

I L PAY O F F

L ’ I M P O R TA N Z A D I O S S E R VA R E L E L I N E E G U I D A

L ’ I M P O R TA N Z A D E L LO G O N E L M O N D O D E L L AV O R O

C O M E H O C R E AT O Q U E S T O LO G O ?

S T O R I A D I LO G H I P I Ù N O T I O G G I G I O R N O

AT T U A L I TÀ : C O M E U N G R A N D E B R A N D C I I N V I TA A R E S TA R E A C A S A

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