L’OGGETTO DEL MESE del Museo civico di Bolzano

2
L’OGGETTO DEL MESE del Museo civico di Bolzano Nr. 4 - maggio 2012 –Servizio di leva con risate sotto i baffi Oggetto del mese Exponat des Monats Exhibit of the Month Volksleben in 170 Gemälden und Zeichnungen von Albert Stolz, Bozen 1951, Abb. 27-31. Carl Kraus, Guerra senza orrore – Umorismo dal fronte, in: Massimo Libardi, Ferdinando Orlandi, Carl Kraus (a.c.d.), Kriegsmaler. Pittori al fronte nella Grande Guerra. Catalogo mostra Lavarone 2004, pp. 133-135. Albert Stolz, I miei dolori e affanni negli Standschützen a Tombio sotto il capitano Krahovetz, 1918 Si tratta di 39 tavole tra acquarelli, carboncini, gessetti, tutte a tema umoristico e disegnate su carta da pacco marrone, ognuna circa delle dimensioni 44,5 x 63 cm. Dall‘anno 2003, il Museo civico possiede 34 tavole, su lascito dell‘autore stesso. Le restanti 5 tavole mancanti, raffigurate nel volume di Karl Theodor Hoeniger „Südtiroler Volksleben“, fanno parte di una collezione privata. Albert Stolz (Bolzano 1875-1947), esponente della nota famiglia bolzanina di artisti pittori, fu assegnato, a partire da fine maggio 1915, insieme al fratello Rudolf e ad Albin Egger-Lienz, a Forte Tombio sul fronte del Lago di Garda, come addetto ai lavori di mimetizzazione e di trinceramento. La serie di immagini ci mostra Albert Stolz nel suo ruolo di gaio narratore popolare, che non da ultimo può sorridere compiaciuto della sua piccola statura. Le tavole sono tutte numerate e sul retro della prima è visibile la scritta: „ I miei dolori e affanni negli Standschützen a Tombio sotto il capitano Krahovetz”. N.1 (in alto) il testo dice: “Per prima cosa fu ordinato: via i riccioli. E questi finirono senza pietà sotto le imperial-regie forbici” N.15 (in alto a sinistra): “Qui sono stato introdotto a sua Eccellenza, che dopo avere preso informazioni su di me, mi ha detto Brav Stolz! schiacciandomi il capello sul naso”. Nr.21 (a destra): “Una volta sono stato trascinato in una carica e dotato di carta e piombo: mi avevano affibiato il ruolo di pittore di guerra. Al ronzio delle prime pallottole nemiche, mi venne un’idea”. Testi: Stefan Demetz, Antonella Arseni Longhin. Materiale fotografico: Archivio del Museo civico

description

L’OGGETTO DEL MESE del Museo civico di Bolzano Nr. 4 - maggio 2012 –Servizio di leva con risate sotto i baffi. Bibliografia: Karl Theodor Hoeniger, Südtiroler Volksleben in 170 Gemälden und Zeichnungen von Albert Stolz, Bozen 1951, Abb. 27-31. - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of L’OGGETTO DEL MESE del Museo civico di Bolzano

Page 1: L’OGGETTO DEL MESE del Museo civico di Bolzano

L’OGGETTO DEL MESEdel Museo civico di Bolzano

Nr. 4 - maggio 2012 –Servizio di leva con risate sotto i baffi

Oggetto del meseExponat des MonatsExhibit of the Month

Bibliografia: Karl Theodor Hoeniger, Südtiroler Volksleben in 170 Gemälden und Zeichnungen von Albert Stolz, Bozen 1951, Abb. 27-31.Carl Kraus, Guerra senza orrore – Umorismo dal fronte, in: Massimo Libardi, Ferdinando Orlandi, Carl Kraus (a.c.d.), Kriegsmaler. Pittori al fronte nella Grande Guerra. Catalogo mostra Lavarone 2004, pp. 133-135.

Albert Stolz, I miei dolori e affanni negli Standschützen a Tombio sotto il capitano Krahovetz, 1918Si tratta di 39 tavole tra acquarelli, carboncini, gessetti, tutte a tema umoristico e disegnate su carta da pacco marrone, ognuna circa delle dimensioni 44,5 x 63 cm. Dall‘anno 2003, il Museo civico possiede 34 tavole, su lascito dell‘autore stesso. Le restanti 5 tavole mancanti, raffigurate nel volume di Karl Theodor Hoeniger „Südtiroler Volksleben“, fanno parte di una collezione privata.Albert Stolz (Bolzano 1875-1947), esponente della nota famiglia bolzanina di artisti pittori, fu assegnato, a partire da fine maggio 1915, insieme al fratello Rudolf e ad Albin Egger-Lienz, a Forte Tombio sul fronte del Lago di Garda, come addetto ai lavori di mimetizzazione e di trinceramento.La serie di immagini ci mostra Albert Stolz nel suo ruolo di gaio narratore popolare, che non da ultimo può sorridere compiaciuto della sua piccola statura.Le tavole sono tutte numerate e sul retro della prima è visibile la scritta: „ I miei dolori e affanni negli Standschützen a Tombio sotto il capitanoKrahovetz”.

N.1 (in alto) il testo dice: “Per prima cosa fu ordinato: via i riccioli. E questi finirono senza pietà sotto le imperial-regie forbici”N.15 (in alto a sinistra): “Qui sono stato introdotto a sua Eccellenza, che dopo avere preso informazioni su di me, mi ha detto Brav Stolz! schiacciandomi il capello sul naso”.Nr.21 (a destra): “Una volta sono stato trascinato in una carica e dotato di carta e piombo: mi avevano affibiato il ruolo di pittore di guerra. Al ronzio delle prime pallottole nemiche, mi venne un’idea”.

Testi: Stefan Demetz, Antonella Arseni Longhin. Materiale fotografico: Archivio del Museo civico

Page 2: L’OGGETTO DEL MESE del Museo civico di Bolzano

DAS EXPONAT DES MONATSim Stadtmuseum Bozen

Nr. 4 - Mai 2012 – Schmunzeln über den Kriegsdienst

Oggetto del meseExponat des MonatsExhibit of the Month

Albert Stolz, Leiden und Kümmernisse bei den Standschützen am Tombio, 1918. Insgesamt 39 humorvolle Darstellungen. Kohle, Farbkreiden, Aquarell auf braunem Packpapier, je ca. 44,5 x 63 cm. 2003 konnte das Stadtmuseum 34 Blätter aus dem Nachlass des Künstlers erwerben. Die 5 fehlenden, bei Hoeniger (vgl. unten) abgebildeten Blätter galten lange als verschollen, befinden sich aber noch in Privatbesitz.Albert Stolz (Bozen 1875 – 1947), Mitglied der Bozner Malerfamilie Stolz, war 1915, bald nach Kriegsbeginn (23.Mai: Kriegerklärung Italiens an Österreich-Ungarn), als Standschütze des Bozner Battaillons am Monte Tombio (841m) im NW von Riva del Garda eingesetzt, zusammen mit seinem Bruder Rudolf und mit Albin Egger-Lienz. Nur wenige Jahre später hielt er die sicherlich kaum positiven Erinnerungen von der Front in humorvollen, groß-formatigen Zeichnungen fest, frei von jeder bissigen Satire, wie es seiner grundsätzlich friedfertigen und geselligen Natur entsprach. Die Blätter sind num-meriert und mit Kommentaren versehen. Rückseitig auf Blatt Nr. 1 steht in altdeutscher Kurrentschrift der Titel der Blattserie: “Meine Leiden und Kümmernisse

bei den Standschützen am Tombio unter Hauptmann Kahovetz”.

Nr.1 (ganz oben): ”Zuerst hieß es: fort mit den Locken! Und sie fielen unter der K.K.Schere, ohne pardon.”Nr. 15 (oben links): “Hierauf wurde ich Seiner Exzellenz vorgestellt. Er erkundigte sich verschiedenes über mich. Zum Schlusse sagte: Brav Stolz! – und drückte mir die Kappe über die Nase.”Nr.21 (rechts): “Einmal musste ich bei einem Angriff als Kriegs-maler mitziehen. Mit Blei und Papier wurde ich ausgerüstet. Als die feindlichen Kugeln sausten – kam ich auf einen guten Gedanken.”

Literatur: Karl Theodor Hoeniger, Südtiroler Volksleben in 170 Gemäldenund Zeichnungen von Albert Stolz, Bozen 1951, Abb. 27-31. Carl Kraus, Guerra senza orrore – Umorismo dal fronte, in: Massimo Libardi, Ferdinando Orlandi, Carl Kraus (a.c.d.), Kriegsmaler. Pittori al fronte nella Grande Guerra. Catalogo mostra Lavarone 2004, pp. 133-135. Text: Stefan Demetz Bildmaterial: Fotoarchiv Stadtmuseum Bozen.