Lodi Diritti universali Numero 1 per il...

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Numero 1 Febbraio 2016 Registrazione Tribunale di Milano n. 75 del 27/01/1999. Spedizione in abb post. 45% comma 2 art. 20b legge 662/96 Filiale di Milano - Euro 2,00 Direttore responsabile Erica Ardenti Lodi www.spicgillombardia.it Parlare di benessere oggi A pagina 2 Scampoli dal 2015… A pagina 2 Ivan Pedretti nuovo segretario nazionale Spi A pagina 3 Fondo non autosufficienza: erogate le risorse A pagina 4 Le pensioni nel 2016 A pagina 9 Giochi di Liberetà: lavori in corso A pagina 10 I risultati della negoziazione A pagina 11 e 12 È utile sapere A pagina 12 Riorganizzarsi sul territorio per rispondere ai bisogni dei cittadini Convegno Spi, Fnp, Uilp sulla fusione fra piccoli Comuni In tema di riordino del terri- torio la sfida che si ha davanti è quella della fusione dei pic- coli Comuni al fine di realiz- zare anche iniziative di ge- stione associata dei servizi. Di questo si è ampiamente di- scusso durante il convegno che si è tenuto a Montanaso Lombardo, presso la Sala consiliare, lo scorso 26 gen- naio proprio sul tema Unio- ne o fusione dei piccoli co- muni? in rapporto alla real- tà del Lodigiano. Il convegno è stato realizzato da Spi, Fnp e Uilp e ha visto la parteci- pazione di Francesco Mon- temurro, Ires Morosini, che ha curato la ricerca dedica- ta alla riorganizzazione dei piccoli Comuni; di Livio Bos- si, vicepresidente Unione Ol- treAdda e sindaco di Boffa- lora d’Adda, Gianfranco Con- cordati, sindaco di Casalpu- sterlengo, Michel Marchi, Anci, Giuseppe Maggi, sin- daco di Maleo, Giuseppe Soz- zi, presidente dell’Associa- zione dei Comuni, Giovanni Tevisio, segretario generale Uilp Lombardia. A presiede- re i segretari di Spi, Fnp e Uilp lodigiane mentre Clau- dio Dossi, segretario Spi Lombardia, ha introdotto i la- vori e Valeriano Formis, se- gretario generale Fnp Lom- bardia, ha concluso. “La ricerca che verrà pre- sentata dal professor Mon- temurro – ha detto Claudio Dossi – offre importanti e in- confutabili supporti a favore della necessità di affrontare il tema dell’aggregazione tra Comuni, e delle opportunità anche economiche che il le- gislatore ha messo a dispo- sizione per incentivarle. Nel dettaglio, da quanto emerge dalla ricerca, la provincia di Lodi è composta da 61 co- muni. La maggior parte di piccole dimensioni: circa il 90% non supera i 5mila abi- tanti e sette sono sotto i 1000 abitanti. Una comunità quel- la del lodigiano dove gli stra- nieri sono circa il 20 per cen- to della popolazione e dove la crisi economica ha inciso fortemente. In questa situa- zione i comuni sono in diffi- coltà nel sostenere da soli lo sviluppo attraverso sviluppi anticiclici. Alcune criticità sono date dalle piccole di- (Continua a pagina 2) La Cgil ha dato il via a una consultazione straordinaria degli iscritti per presentare il progetto di legge di iniziativa popolare Carta dei diritti universali del lavoro, a cui sono dedicate le quattro pagine centrali del giornale. Lo scorso 29 gennaio a Bergamo si è tenuto l’attivo delle leghe dello Spi Lombardia a cui hanno partecipato i segretari generali di Spi e Cgil Lombardia – Stefano Landini ed Elena Lattuada – e il segretario nazionale Spi, Ivan Pedretti. A pagina 3 Diritti universali per il lavoro

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Numero 1Febbraio 2016

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Spedizione in abb post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96

Filiale di Milano - Euro 2,00

Direttore responsabile Erica Ardenti

Lodiwww.spicgillombardia.it

Parlare di benessere oggi

A pagina 2

Scampoli dal 2015…

A pagina 2

Ivan Pedrettinuovo segretarionazionale Spi

A pagina 3

Fondo non autosufficienza:erogate le risorse

A pagina 4

Le pensioninel 2016

A pagina 9

Giochi di Liberetà:lavori in corso

A pagina 10

I risultati della negoziazione

A pagina 11 e 12

È utile sapereA pagina 12

Riorganizzarsi sul territorioper rispondere ai bisogni dei cittadiniConvegno Spi, Fnp, Uilp sulla fusione fra piccoli ComuniIn tema di riordino del terri-torio la sfida che si ha davantiè quella della fusione dei pic-coli Comuni al fine di realiz-zare anche iniziative di ge-stione associata dei servizi.Di questo si è ampiamente di-scusso durante il convegnoche si è tenuto a MontanasoLombardo, presso la Salaconsiliare, lo scorso 26 gen-naio proprio sul tema Unio-

ne o fusione dei piccoli co-

muni? in rapporto alla real-tà del Lodigiano. Il convegnoè stato realizzato da Spi, Fnpe Uilp e ha visto la parteci-pazione di Francesco Mon-temurro, Ires Morosini, cheha curato la ricerca dedica-ta alla riorganizzazione deipiccoli Comuni; di Livio Bos-si, vicepresidente Unione Ol-treAdda e sindaco di Boffa-lora d’Adda, Gianfranco Con-cordati, sindaco di Casalpu-sterlengo, Michel Marchi,

Anci, Giuseppe Maggi, sin-daco di Maleo, Giuseppe Soz-zi, presidente dell’Associa-zione dei Comuni, GiovanniTevisio, segretario generaleUilp Lombardia. A presiede-re i segretari di Spi, Fnp eUilp lodigiane mentre Clau-

dio Dossi, segretario SpiLombardia, ha introdotto i la-vori e Valeriano Formis, se-gretario generale Fnp Lom-bardia, ha concluso.“La ricerca che verrà pre-sentata dal professor Mon-temurro – ha detto Claudio

Dossi – offre importanti e in-confutabili supporti a favoredella necessità di affrontareil tema dell’aggregazione traComuni, e delle opportunitàanche economiche che il le-gislatore ha messo a dispo-sizione per incentivarle. Neldettaglio, da quanto emergedalla ricerca, la provincia diLodi è composta da 61 co-muni. La maggior parte dipiccole dimensioni: circa il90% non supera i 5mila abi-tanti e sette sono sotto i 1000abitanti. Una comunità quel-la del lodigiano dove gli stra-nieri sono circa il 20 per cen-to della popolazione e dove lacrisi economica ha incisofortemente. In questa situa-zione i comuni sono in diffi-coltà nel sostenere da soli losviluppo attraverso sviluppianticiclici. Alcune criticitàsono date dalle piccole di-

(Continua a pagina 2)

La Cgil ha dato il via a una consultazione straordinaria degli iscritti per presentare il progettodi legge di iniziativa popolare Carta dei diritti universali del lavoro, a cui sono dedicate le

quattro pagine centrali del giornale. Lo scorso 29 gennaio a Bergamo si è tenuto l’attivo delleleghe dello Spi Lombardia a cui hanno partecipato i segretari generali di Spi e Cgil Lombardia

– Stefano Landini ed Elena Lattuada – e il segretario nazionale Spi, Ivan Pedretti.A pagina 3

Diritti universaliper il lavoro

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2Lodi

Direttivi di legaLo scorso mese di dicembre si sono svolti, in tutte le nostrecinque leghe, i direttivi.Le relazioni tenute dai segretari sono state incentrate sulleattività svolte nel corso del 2015 oltre a fare una valutazionesulla situazione organizzativa esistente nelle varie leghe eprogrammare il lavoro per il 2016.È stata anche l’occasione per rivolgere a tutti i compagni gliauguri di Buone Feste.

Natale alla BergognoneAnche quest’anno, come ormai tradizione, abbiamo voluto in-contrare gli allievi della Scuola Bergognone di Lodi nella mat-tinata dello scorso 22 dicembre.Sia con gli allievi che con i collaboratori della scuola si è or-mai instaurato un rapporto di collaborazione ed amicizia cheintendiamo sviluppare nel corso dell’anno con iniziative fi-nalizzate al loro coinvolgimento nelle nostre attività riguar-danti l’Area del Benessere e della coesione sociale.Per contribuire concretamente alla loro attività, che si svi-luppa principalmente in campo pittorico, abbiamo conse-gnato loro confezioni di acquarelli e tempere. ■

Parlare di benessere oggiLo Spi amplia il suo impegno

di Gianfranco Dragoni – Segreteria Spi Lodi

Parlare di benessere oggi,considerata la lunga stagio-ne di crisi economica, poli-tica e morale che stiamo vi-vendo potrebbe sembrareun po’ anacronistico o,quantomeno, dare un’imma-gine distorta della situazio-ne in cui vivono i pensiona-ti, costretti dalle loro sem-pre più magre pensioni, afare i conti quotidianamen-te con una realtà a lorosempre più sfavorevole.Una realtà che li consideradei privilegiati grazie a unacampagna abilmente orche-strata da quelle forze politi-che che cercano di giustifi-care il loro agire addossan-do parte delle responsabili-tà dell’attuale crisi econo-mica ai cosiddetti privilegidi cui hanno e stanno go-dendo i pensionati. Dimen-ticando troppo spesso chele pensioni che noi prendia-mo sono soldi nostri che ab-biamo versato all’Inps inquarant’anni di lavoro.Fatta questa premessa edentrando nel merito degliargomenti in discussionedevo dire, almeno per quan-to riguarda il nostro com-prensorio, che l’Area Be-nessere è sempre stata con-siderata un po’ di serie B,vuoi per le dimensioni dellanostra piccola provincia edi conseguenza per avereun numero minimo di com-pagni da poter impiegare in

questa attività. Oltre a scon-tare una formazione educa-tiva dei compagni attivistitutta sbilanciata sui servizi. Situazione che per fortunastiamo cercando di modifi-care perché anche altre so-no le funzioni che il nostrosindacato deve avere comeriferimento per il lavoroquotidiano.Ed una di queste è senz’al-tro avere la massima con-siderazione per l’Area delBenessere. Va detto per correttezzache, fino ad ora, non è cheeravamo assenti su questofronte. E ciò grazie all’impe-gno del compagno Begarelliche da anni si impegna suquesto fronte. E direi conottimi risultati.Nella programmazione deiGiochi di Liberetà 2015 èstata organizzata una mo-stra di pittura, fotografie epoesie. Allo scopo di rende-re fruibile la rassegna sonostati acquistati dei pannelliespositori che hanno con-sentito di dare vita a unamanifestazione di buon li-vello e molto apprezzata daivisitatori della mostra. Perl’edizione di quest’annocoinvolgeremo Auser cre-ando una sinergia che potràessere utile a entrambe leassociazioni sia nel campodei Giochi che in altre atti-vità socio-ricreative.Preme sottolineare l’ottimo

risultato conseguito nellapassata edizione. Alla finaleregionale, svoltasi a Cattoli-ca, è stata segnalata unapoesia scritta da una pen-sionata ospite della casa diriposo Santa Chiara di Lodi.Lo scorso anno abbiamoiniziato la permanenza incinque case di riposo conl’obiettivo principale delcontrollo delle pensionipercepite dagli ospiti, con-trollando se corrispostodall’ente pensionistico èesatto o se il pensionatopuò vantare diritti non rico-nosciuti, ma anche con lavolontà di stabilire un rap-porto di collaborazione conle varie strutture al fine dicoinvolgere i pensionatiospiti in attività renda anco-ra attivi e consapevoli che illoro stato di invalidità non liesclude e non li emarginadal contesto sociale.È pertanto necessario ren-dere strutturale l’impegno suquesta partita e di farlo rien-trare fra i compiti da svol-gere in maniera continuativae non saltuaria in occasionedello svolgimento delle sin-gole manifestazioni.Insomma creare una rete disupporto al responsabileprovinciale. Rete che dovràavere come riferimentoogni lega. In ogni lega si do-vrà individuare un compa-gno che si occupi di que-st’area. ■

Scampoli dal 2015

smo e superare, almeno inparte, gli ostacoli legati alcampanilismo. Il 2016 segnaun vero punto di svolta per gliEnti locali: per la prima vol-ta non sono previsti tagli aitrasferimenti né inasprimen-ti dei vincoli di finanza pub-blica. Anzi nel 2016 finisce

mente vengono raddoppiatigli incentivi alle fusioni fin quiprevisti, che passano dal 20%al 40% dei trasferimenti rice-vuti nel 2010 e per dieci anni.Si tratta di un’innovazionemolto importante che po-trebbe effettivamente darelo slancio all’associazioni-

l’era del Patto interno di sta-bilità e si passa al principiopiù razionale dell’equilibrio dibilancio sulla competenzarafforzata. Questo è un verocambio di paradigma per iComuni e per gli Enti localiche permetterà lo sbloccodi oltre due miliardi di eurodi pagamenti di risorse deiComuni, risorse che rimane-vano congelate in virtù deivincoli del Patto di stabilità.Ciò permetterà di rilanciareil ciclo degli investimenti a li-vello locale. Pensiamo a unapproccio pragmatico: oc-corrono nuovi schemi men-tali e culturali. Come si di-ceva troppi sono i piccoliComuni. E allora come e chideve a nostro avviso met-tersi assieme? Ci sono ele-menti imprescindibili per leaggregazioni: il territorio e lesue dimensioni, l’uniformitàterritoriale.La dimensione è un tema

importante perché, quando cisi mette al tavolo per discu-tere, ha il suo peso e se ci sisente troppo piccoli ciò nonaiuta il processo. E qui ser-virebbe un’azione comuneperché la Regione si rendaconto dell’importanza di unsuo sostegno a queste politi-che. Servono bacini adegua-ti e omogenei, serve un rea-le e complessivo ridisegnodel sistema locale, con Co-muni più forti, soprattuttodopo il superamento delleProvincie e servono gestioniassociate delle funzioni so-prattutto utili e efficienti.Qualcuno potrebbe chieder-si perché un sindacato deglianziani si occupi di questitemi ed entri in campo atti-vamente. Per un sindacato ri-formista le riforme non sonouna minaccia e noi non pos-siamo non interessarci del fu-turo del paese e allo sviluppodi tali processi”. ■

mensioni dei comuni – pres-sione tributaria elevata, altaincidenza della spesa perl’amministrazione generale,elevata quota procapite diavanzo di amministrazione,questa dovuta probabilmen-te alla bassa capacità di pro-gettazione degli investimen-ti. La ricerca ha prodotto si-mulazioni su un campione dipiccoli comuni, i risultati di-mostrano che la fusione ap-porterebbe non solo nuove ri-sorse, ma anche economie discala e maggiore qualifica-zione del personale”.Ma cosa comporterebbe ilmettersi insieme? “La recen-te Legge di stabilità – haspiegato sempre Dossi – hamesso a disposizione consi-stenti risorse per i Comuniche percorreranno questastrada, confermando l’impe-gno, che riguarda fusioni e in-centivi all’aggregazione deipiccoli Comuni. Pratica-

Dalla Prima...Riorganizzarsi sul territorio per rispondere ai bisogni dei cittadini

Sergio Pomari e Francesco Montemurro

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3Lombardia

Il futuro ci riguarda

“Uscire dalle leghe,essere agitatore sociale”

Pubblichiamo degli stralci della relazione cheStefano Landini, segretario generale SpiLombardia, ha tenuto a Bergamo lo scorso 29gennaio in occasione dell’assemblea generale del-le leghe Spi della Lombardia.

C’è ora la necessità di guardare al nostro Paese, l’esigenza dimettere a fattore comune un progetto per il Paese che par-ta dal lavoro come dice l’articolo 1 della Costituzione nata dal-la Resistenza.Già il lavoro, senza il quale non c’è dignità, quel lavoro chechiedono i giovani, i lavoratori dell’Ilva, e allora il senso diun Paese può essere racchiuso in una diapositiva: quella conuna donna, il vicequestore Maria Teresa Canessa, che sta inmezzo agli operai e i poliziotti, che compie il gesto di levar-si il casco e stringe la mano ai lavoratori. Lavoratori come lei!Utilizziamo, dunque, bene questa consultazione straordina-ria sulla Carta dei diritti universali del lavoro, andando dainostri iscritti, rinsaldando il loro legame, la loro appartenenzacon il sindacato. Dopo il 19 di marzo, conclusa la consultazione, occorrerà pro-mulgare una grande campagna di raccolta di firme con i la-voratori e i cittadini e presumibilmente anche le firme per in-dire il referendum. Serviranno milioni di firme a sostegno del-la proposta, così come credo servirà una disponibilità a nonformulare una proposta blindata, recuperando prima di tut-to un rapporto su questi temi con Cisl e Uil, non disperden-do il positivo risultato recentemente acquisito nell’essere riu-sciti finalmente a concordare una proposta sulla riforma del-la contrattazione e sul modello di relazioni sindacali, i cui con-tenuti permetteranno al sindacato unitariamente di misurarsisu temi determinanti per il proprio ruolo.Una buona intesa, che assegna al Ccnl un ruolo di regolato-re salariale, chiedendo la esigibilità universale dei minimi sa-lariali definiti dai contratti, con l’obiettivo, anche di battereil veto delle imprese rispetto alla contrattazione territoriale.Inoltre il documento costruisce un buon testo sul modello direlazioni sindacali, recuperando forme partecipative che raf-forzano il ruolo del sindacato nell’ottica della partecipazio-ne dei lavoratori al governo delle imprese.Rimane il nodo dolente delle scarse risorse destinate al-l’innovazione. Il nostro paese dovrebbe innovare per neces-sità. Il ministero dello Sviluppo economico è nei fatti “il mi-nistero della gestione delle crisi aziendali”. Nel 2015 ci sonostate 150 tavoli di crisi. Una ogni due giorni.L’innovazione funziona come un grande network tra il pae-se e la sua economia reale. Chi è leader e arriva primo si pren-de i benefici. Chi segue resta a guardare!Esiste una correlazione tra tasso di crescita e Pil. In questaclassifica il nostro paese condivide la zona retrocessione as-sieme al Portogallo.Il caos della crisi è stato il terreno fertile per nuovi sogget-ti, movimenti che mischiano ribellione e disperazione ob-bligandoci a una riflessione generale sulla democrazia e sulsuo stato di salute.Questi movimenti nascono per soppiantare un sistema e nonper concorrere a una politica, dunque hanno la necessità dimettere tutti nel mucchio, tutti da buttare, per tenere alta l’in-dignazione. Da lotta continua a indignazione continua!Politica cercasi sarebbe il sintetico cartello da esporre. Noi, che siamo di parte, continuiamo a pensare che la rispostapuò essere ritrovata solo nella efficacia della politica. Biso-gna dire la verità al Paese. Solo così si può contendere ai po-pulisti il popolo e si può passare dal popolo ai cittadini.Credo di non anticipare nulla di eclatante nel dire che la mi-glior cosa che può fare lo Spi è continuare a fare lo Spi. Confermezza, senza esagitazioni giovanili o senili fuori luogo.Lo Spi sarà a fianco della Cgil come sempre, il nostro con-tributo anche organizzativo non sarà ininfluente per gliobiettivi che ci stiamo dando.Molte delle proposte che mettiamo in campo riguardano il fu-turo. Il futuro ci riguarda. Abbiamo commesso anche deglierrori, ma non siamo stati una generazione di egoisti; lotta-re per i nostri figli e per i nostri nipoti, sono sicuro, sarà unosprone a superare tutte le titubanze. Lo abbiamo fatto altre volte. Proviamoci anche adesso! ■

Ivan Pedretti, segretario Spinazionale, concludendo i la-vori dell’Assemblea della le-ghe Spi lombarde ha invitatogli attivisti a uscire dalle sedi,a partecipare e indire as-semblee sul territorio in piùluoghi, lo Spi dovrà “essereun agitatore sociale”.Una grossa sfida quella che at-tende tutta la Cgil nella con-sultazione dei suoi iscritti perpresentare la Carta dei diritti

universali del lavoro (nel-l’inserto i contenuti principa-li, ndr). Una sfida che preoc-cupa non poco stando a quan-to emerso dal dibattito, sia per-ché bisogna coniugare questoforte impegno col lavoro quo-tidiano, con l’esserci come

sempre nelle sedi; sia perchéil dibattito sicuramente nonsarà solo sui temi posti dallaCarta ma sulla politica dellaCgil, sui bisogni e problemi piùimmediati dei nostri iscritti. LaCarta, che dovrebbe tradursiin una proposta di legge di ini-ziativa popolare, rappresentacome ha detto la segretaria ge-nerale della Cgil lombarda,Elena Lattuada: “una grandesfida, perché parlare di dirit-ti universali in un mondo dovela crisi ha cambiato idee e va-lori delle persone non sarà fa-cile”. Importanti le alleanzeche si tesseranno non solo conCisl e Uil ma con interi pezzidella società recuperando ilrapporto coi lavoratori e i cit-tadini. Pedretti ha, invece,sottolineato come la Carta

vada ‘incardinata’ all’internodei grandi mutamenti avvenutiin quest’epoca dove pochemultinazionali dettano leggepersino ai governi di grandi na-zioni. Non solo, in Italia non cisono più le grandi aziende, i la-voratori sono ‘nascosti e dif-fusi’ sul territorio e la Cgil, hadetto Pedretti non è più la

grande organizzazione dei la-vorati, più della metà dei suoiiscritti è rappresentata deipensionati, per questo: “dob-biamo capire quali sono i bi-sogni di nuovi lavoratori, dob-biamo costruire tutele indivi-duali, rapporti diretti con lepersone”. Anche il mutamen-to della società prodotto dal-l’invecchiamento della popo-lazione impone un cambio diregistro. “Quale welfare co-struisco? Noi accettiamo la sfi-da dell’innovazione. Parlaredelle case della salute – ha det-to Pedretti – è parlare di nuo-vi modi di lavorare, significaavere maggiore professiona-lità, rimodulare l’organizza-zione del lavoro, h24 significafare i turni e tutto ciò com-porta il dover andare a discu-tere coi lavoratori come ancheil cambiamento del mio esse-re sindacato e del mio mododi stare sul territorio. Cosìcome nelle grandi aree urba-ne la nostra battaglia deveessere all’insegna sia della si-curezza che dell’inclusione,altrimenti vincono i muri”. ■

Augusta Passera

Elena LattuadaSergio Pomari

Pedretti nuovo segretarioIl saluto di Carla Cantone

Con ben 278 voti a favore su 289 votanti Ivan Pe-dretti è stato eletto, lo scorso 3 febbraio dai com-ponenti dell’assemblea nazionale, segretario ge-nerale dello Spi. Alla riunione era presente ancheil segretario generale Cgil, Susanna Camusso.Le contraddizioni e le sfide che i cambiamenti lega-ti a invecchiamento, migrazioni, nuove forme di po-vertà, crescente uso della tecnologia, il ruolo del-l’Europa, uno Spi innovatore ma legato al territorioe ai bisogni che da questo emergono, l’unità con Cisle Uil e il rapporto con la Cgil sono stati alcuni dei temicentrali della dichiarazione programmatica su cui Pe-dretti ha chiesto la fiducia all’assemblea. Assemblea che ha risposto con un ampio consenso.A Ivan vanno i più calorosi auguri di buon lavoro da parte dello Spi lombardo.Il testimone a Pedretti è stato passato da Carla Cantone che aveva salutato i compagni e lecompagne dello Spi lo scorso 12 dicembre. Un saluto carico di emozione in cui Cantone hasottolineato sia l’importanza dei rapporti costruiti nei suoi anni di guida: sia l’importanza del-lo Spi nella sua azione di sindacato confederale, di pilastro della Cgil, “un sindacato che pro-pone, contratta, media, organizza mobilitazioni”. Un sindacato dei pensionati che fatto delrapporto intergenerazionale un fulcro del suo impegno anche per trasmettere ai più giova-ni i valori della libertà, solidarietà, democrazia e giustizia. A Carla Cantone ancora una vol-ta da tutto lo Spi lombardo un grande augurio per il lavoro che è stata chiamata a svolgerecon l’elezione, nel settembre scorso, a segretaria generale della Ferpa. ■

Ivan Pedretti con Carla Cantone e Susanna Camusso

Stefano Landini e Ivan Pedretti al termine dell’assemblea

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4Lombardia

Sono state assegnate alleAsl territoriali le risorse perl’attuazione del programmaoperativo del Fondo nazio-nale per la non autosuffi-cienza 2015. Ciò è stato pos-sibile anche grazie all’ope-rato svolto unitariamentedai sindacati pensionati diCgil, Cisl e Uil, che hannosvolto un importante ruolo dinegoziazione con l’assesso-rato al Reddito di autonomiae inclusione sociale (ex as-sessorato alle Politiche so-ciali e alla Famiglia).Per il 2015 sono state con-fermate le modalità di utiliz-zo dello scorso anno attra-verso la misura B1 destinataalla dipendenza vitale che

vede le risorse passare da23.271.300 del 2014 a30.322.500 del 2015 e la mi-sura B2 passare 28.442.700del 2014 a 30.322.500 del2015.In Lombardia è stata ricono-sciuta la condizione di gra-vissima disabilità e dipen-denza vitale a circa 2700 per-sone che rappresentano laquasi totalità degli aventi di-ritto, mentre è stato moltopiù complesso stabilire il nu-mero delle persone con di-sabilità gravi concentrate so-prattutto fra i minori e gli ul-tra settantenni.Elemento importante emer-so dal confronto è il manca-to utilizzo di tutti i fondi di-

sponibili; come Spi intendia-mo intraprendere a livelloterritoriale iniziative in ac-cordo con Cgil e le altre or-ganizzazioni sindacali deipensionati di Cisl e Uil ini-ziative per ridurre il più pos-sibile il fenomeno.

Questi i fondi erogati per lamisura B2:Asl Totale

Bergamo 3.106.626Brescia 3.335.283Como 1.812.125Cremona 1.170.100Lecco 1.039.013Lodi 688.537Mantova 1.345.546Milano 5.392.817Milano 1 2.740.623Milano 2 1.701.839Monza e Brianza 2.537.634Pavia 1.828.476Sondrio 1.828.476Sondrio 573.843Varese 2.745.707Valle Camonica-Sebino 304.331

Fondo non autosufficienza:erogate le risorse

Accesso alla pensione nel 2016

Come si accedeIl riferimento per questotipo di interventi è il Co-

mune di residenza o ilservizio di Ambito del

Piano di zona, che deve re-digere il Progetto indivi-duale di assistenza che deveessere sottoscritto dallapersona o dalla famiglia, darappresentanti del Co-mune/Ambito e dal respon-sabile del caso. La valutazione tiene contodell’Isee.

Per le altre misure e permaggiori informazioni vi po-tete rivolgere alle sedi delleleghe Spi e agli Sportelli so-ciali dello Spi. ■

L’opzione donna, sperimentale fino al 31.12.2015, potrà essere usufruita dalle lavoratrici che perfezionano i requi-siti di accesso entro il 31.12.2015, 35 anni di contributi e 57 e tre mesi di età per le dipendenti e 58 e tre mesi per leautonome, anche se la decorrenzadella pensione si colloca neglianni successivi. Infatti, la prima decorrenza utile èposticipata alla maturazione del-l’anno per la finestra per le di-pendenti e dei diciotto mesi per leautonome.Lo ha deciso la Legge di stabilità2016 (legge 208/2015) che ha eli-minato il requisito della matura-zione della decorrenza entro il31.12.2015. Ora, alla stessa data, èrichiesta la sola maturazione delrequisito di età e contribuzione. ■

Nel 2016, per le donne dipendenti del set-tore privato diventa più complicato l’ac-cesso alla pensione. Sul requisito di età,infatti si scaricano ben due aumenti: il pri-mo, introdotto dalla riforma Fornero, èl’incremento di 18 mesi dell’età pen-sionabile, il secondo è l’incremento delrequisito di età di ulteriori 4 mesi perl’adeguamento all’incremento delle spe-ranze di vita (è una legge del 2009).Perciò per la pensione di vecchiaia del-le donne dipendenti del settore privato,nel 2016, sono richiesti 65 anni e 7 mesi(nel 2015 erano 63 anni e 9 mesi). ■

Requisiti di età e di contribuzione

Tipologia Contributi richiesti Uomini Donne Finestra decorrenza

Pensione (Anni e mesi) (Età anni e mesi) (Età anni e mesi) Dai requisiti

Dipendenti Dipendenti Autonome

Pubblico I. private

Vecchiaia 20 anni 66 e 7 66 e 7 65 e 7 66 e 1 Mese successivoAnticipata Uomini Donne ------------- ------------- ------------- ------------- Mese successivo

42 e 10 41 e 10 ------------- ------------- ------------- -------------Assegno sociale ------------- 65 e 7 65 e 7 65 e 7 65 e 7 Mese successivo

Opzione donna

(Decorrenza pensione entro 31.12.2015)

35 ------------- 57 e 3 57 e 3 58 e 3Dipendenti 12 mesiAutonome 18 mesi

Totalizzazione

D.Lgs. 42/2006

Vecchiaia 20 Età (anni e mesi)(periodi non coincidenti)

65 e 7 65 e 7 65 e 7 65 e 7 18 mesiAnzianità 40 e 7 mesi ------------- ------------- ------------- ------------- 21 mesi

(periodi non coincidenti

e con esclusione di periodi

di disoccupazione e malattia)

Opzione donna Pensione di vecchiaia

Gli articoli relativi agli accessi alla pensione e le tabelle di pagina 9 sono a cura di Enzo Mologni, Spi Lombardia

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La Carta dei diritti universali del lavoro, ovvero nuovo statutodei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici è una proposta organica

di riscrittura del diritto del lavoro, una risposta ai legislato-

ri che negli ultimi quindici anni sono intervenuti nel mercato

del lavoro. Per dirla con Susanna Camusso “interveniamo per

ristabilire una relazione tra il lavoro e i diritti ad esso con-

nessi, sancendo l’universalità dei diritti stessi”.

Nei prossimi giorni sarete inviati a partecipare alle assem-

blee che si terranno nelle vostre leghe per esprimere il vostro

parere su questa proposta su cui la Cgil intende raccogliere le

firme necessarie a presentare una formale proposta di legge

di iniziativa popolare.

La Carta è un progetto complessivo, che esce dal singolo prov-

vedimento, che mira a riappropriarsi di una visione di in-

sieme, ricostruendo un punto di discussione con tutti i nostri

iscritti. Non si tratta di un qualcosa fatto “per noi”, piuttosto

guardiamo a tutti i lavoratori e le lavoratrici, superando an-

che quel confine labile racchiuso solo nel lavoro dipendente, an-

dando oltre e conferendo l’universalità dei diritti, appunto in

capo alle persone e non più suddivisi per tipologie contrattuali.

Lo statuto del 1970 aveva come asse portante il lavoro dipen-

dente subordinato e a tempo indeterminato, oggi questa lettura

diventa parziale e inadeguata per raffigurare il variegato “mon-

do dei lavori”.

Per questo definiamo la proposta, contenuta nella Carta, di ran-

go costituzionale, proprio per collegare la carta costituziona-

le al lavoro, ricomponendo principi costituzionali minati dai

provvedimenti che hanno destrutturato i diritti del lavoro.

La nostra proposta si articola in tre filoni principali:

• la prima parte definisce i principi: diritto a un lavoro di-

gnitoso, con condizioni chiare e trasparenti, a un compenso

equo, a condizioni lavorative e ambientali sicure, alla conci-

liazione tra vita privata e professionale, al divieto dei controlli

a distanza, al diritto all’informazione;

• la seconda parte attiene ai temi della democrazia e della

rappresentanza, della partecipazione e della contratta-

NUOVO STATUTO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORIPresentazione del progetto di legge di iniziativa popolare

Consultazione straordinaria degli iscritti alla Cgil per presentare una pro-getto di legge di iniziativa popolare: “Carta dei Diritti Universali del La-voro ovvero nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori”.

“Nuovo” in ragione dell’idea che, più che un ritorno al passato, questa pro-posta di una legge di rango costituzionale, si misura con il cambiamen-to intervenuto nel mondo del lavoro, che oggi vede molte disuguaglianze,discriminazioni e divisioni.

Lo Statuto è fatto di tre parti: • Princìpi universali; • Norme di legge che danno efficacia generale alla contrattazione

e codificano democrazia e rappresentanza per tutti; • Riscrittura dei contratti di lavoro.

Lo Statuto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e la contrattazioneinclusiva sono due gambe di una strategia che affronta il precipitare del-le disuguaglianze nel mondo del lavoro con lo strumento proprio di unsindacato. Il primo si fa carico di riscrivere il diritto del lavoro rico-struendone i princìpi di derivazione costituzionale sui quali fondare unacarta dei diritti per tutti i lavoratori, la seconda, cioè la contrattazione,ne dà effettività.

La contrattazione inclusiva è una scelta precisa: vuol dire affidare alla con-trattazione il compito di includere i soggetti che oggi ne sono esclusi, chesiano i precari o i lavoratori degli appalti, che siano i lavoratori di diver-se aziende di uno stesso sito o di una filiera, il principio è sempre lo stes-so: avvicinare attraverso la contrattazione i trattamenti e le condizioni dilavoro, cancellando disuguaglianze e divisioni tra lavoratori. Diverse leggi in questi anni hanno colpito pesantemente l’equilibrio tra lalegge e la contrattazione, tra poteri unilaterali e diritti collettivi: dal bloc-co della contrattazione nel pubblico impiego all’art.8 che ha esteso la de-rogabilità a leggi e contrattti, alle leggi che hanno moltiplicato il precariatoculminate nel jobs act, leggi che hanno cancellato le norme sul contrastoal lavoro sommerso e minato il diritto a lavorare in sicurezza. Ma c’è unmondo che neanche la contrattazione è riuscita a tutelare in pieno e al me-glio, quello della differenziazione delle forme di lavoro: subordinato, pa-rasubordinato, autonomo, nelle loro tante moltiplicazioni. Spesso sono sta-ti definiti atipici, flessibili, precari, discontinui, finti o veri autonomi, pro-fessionisti. Oggi la separazione tra garantiti e non garantiti assume tante sfumatu-re. La contrattazione inclusiva può avvicinare condizioni diverse e trovarerisposte ai bisogni di chi lavora, ma ci sono diritti soggettivi che vanno resiuniversali ed indisponibili alle deroghe e soprattutto estesi a tutti.

5Speciale CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO

Un grande progetto di democrazia economicadi Stefano Landini – Segretario generale Spi Lombardia

(continua a pag. 6)

zione. A questo pro-

posito vengono ri-

presi accordi stipu-

lati tra le parti so-

ciali che noi propo-

niamo di essere ri-

conosciuti all’interno

di una legge;

• la terza parte che

si occupa di tutela

contro i licenzia-

menti illegittimi,

ridando forza alla

tutela reintegrato-

ria e ritorna, in

caso di opzione per

il risarcimento, l’ob-

bligo di garantire

una quota di risar-

cimento che abbia un più cogente effetto di deterrenza. Inol-

tre presentiamo una proposta di riforma dei contratti e dei

rapporti di lavoro.

La Cgil intende opportunamente ispirarsi a un senso di pro-

fonda giustizia sociale che si può leggere come filo condutto-

re dell'insieme della Carta, mirando a un grande progetto di

democrazia economica, che la Cgil intende promuovere nei pros-

simi mesi con la formale proposta di una legge di iniziativa

popolare, una piattaforma di diritti sul piano individuale e

collettivo, idonea a rafforzare e consolidare, nonché a garan-

tire il rispetto soprattutto di quanto previsto, dalla Carta co-

stituzionale.

Un nuovo statuto dei lavoratori che lasci integro quanto an-

cora oggi egregiamente sancito dalla legge 300 del 1970, ma

anche che si muova su un piano più ampio, per fronteggiare

le esigenze regolative in un’epoca di grandi e complessi cam-

biamenti. ■

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Ci vuole quindi una “Carta” fatta di princìpi di rango costituzionale affinché,come fu per la legge 300/70, la “Costituzione entri nei luoghi di lavoro, ri-conoscendo diritti a chi ne è escluso”. Ma occorre anche una legge, un Nuovo Statuto dei Diritti delle Lavora-trici e dei Lavoratori che riscriva il Diritto del lavoro, rovesciando l’ideache sia l’impresa, che rappresenta il soggetto più forte, a determinare lecondizioni di chi lavora, cioè del soggetto più debole.

Estendere diritti a chi non ne ha, riscriverne di nuovi per tutti, per ga-rantire i diritti nel lavoro in un mondo che cambia velocemente e ha bi-sogno di innovazione.

Dare garanzia a tutti i lavoratori di una partecipazione attiva nella defi-nizione dei contratti collettivi ad efficacia generale, sottoscritti attraversoregole universali sulla rappresentanza e sulla democrazia nei luoghi di la-voro. Fare i conti con la precarietà e ricostruire il valore dei contratti dilavoro rendendoli appropriati al loro utilizzo. Che sia a tempo indeter-minato, determinato, autonomo o occasionale, ogni contratto deve ri-spondere ad una effettiva esigenza e non essere lo strumento con il qua-le si sacrificano i diritti dei lavoratori per ridurre i costi all’impresa.

Il lavoro va tutelato, ma anche valorizzato nella sua funzione sociale ol-tre che economica. Oggi parlare di innovazione vuol dire parlare di com-

petenze, abilità, valorizzazione professionale, perché i lavoratori non sonomeramente una parte del processo, ma i loro saperi e creatività ne de-terminano la qualità.

La Cgil vuole ridare Diritti, Democrazia e Dignità al Lavoro, guardando inavanti, con una proposta che sia capace di leggere il cambiamento, in-novando gli strumenti contrattuali, preservando quei diritti fondamenta-li riconosciuti senza distinzione a tutti i lavoratori perché inderogabili equindi universali. ■

6 Speciale CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO

CARTA DEI DIRITTIUNIVERSALI DEL LAVORO

Ci sono diritti fondati su princìpi di derivazione co-stituzionale che devono essere garantiti a tutti i la-voratori. Un lavoro senza diritti rende il lavoro unamerce, diritti universali rendono il lavoro un fat-tore di benessere e di crescita. Qualunque lavo-ro si faccia, in qualunque modo si svolga la propriaattività, qualsiasi contratto si abbia, questi dirittisaranno sempre riconosciuti ed accessibili.

Diritto al lavoro. Ogni persona ha diritto di svol-gere un lavoro o una professione liberamente scel-ti o accettati. Lo Statuto disciplinerà il diritto al-l’accesso, all’orientamento e al reinserimento lavo-rativo, tramite i servizi pubblici con carattere gratuito.

Diritto ad un lavoro decente e dignitoso.Ogni persona ha diritto ad un lavoro decente e di-gnitoso che si svolga nel rispetto della professio-nalità e con condizioni di lavoro eque.

Diritto a condizioni di lavoro chiare e tra-sparenti. Tutti i lavoratori hanno diritto a con-dizioni contrattuali chiare e trasparenti, formula-te per iscritto, e di ricevere ogni informazione uti-le per la tutela dei loro interessi e dei loro diritti.

Diritto ad un compenso equo e proporzio-nato. Ogni prestazione di lavoro deve esserecompensata in modo equo, in proporzione allaquantità e qualità del lavoro svolto e riferito a quan-to previsto dai contratti collettivi, o dagli accordicollettivi stipulati dalle associazioni di lavoratoriautonomi.

Libertà di espressione. Tutti i lavoratori, sen-za discriminazioni, hanno diritto di manifestare li-beramente il proprio pensiero, nel rispetto dei prin-cìpi della Costituzione, dello Statuto, anche nei luo-ghi dove prestano la loro opera.

Diritto alla conciliazione tra vita familia-re e vita professionale. Le lavoratrici e i la-voratori hanno diritto di scegliere i tempi e i modidella propria genitorialità, senza subire pregiudi-zio alcuno sul piano del rapporto di lavoro. I con-gedi devono essere realmente universali, anche at-traverso l’esercizio della contrattazione collettiva.

Diritto alle pari opportunità tra donna euomo in materia di lavoro e professione. LoStatuto riprende l’art. 3 della Costituzione, attua-lizzando il tema della parità come diritto in formaantidiscriminatoria.

Diritto a non essere discriminato nell’ac-cesso al lavoro e nel corso del rapporto dilavoro. Tutti i lavoratori vanno tutelati nei con-fronti della discriminazione, anche quella indiret-ta, e da tutte le forme di molestia.

Diritto di riservatezza e divieto di control-li a distanza. La tutela della privacy nei confrontidei controlli a distanza e il diritto alla riservatez-za sono riaffermati dallo Statuto, che ribadirà, raf-forzandole, le competenze delle RSA/RSU.

Divieto del trattamento dei dati ed esten-sione di tutele relative alla libertà e dignitàdei lavoratori. Tutti i lavoratori hanno diritto adessere tutelati nel trattamento dei dati personaliper ragioni che non corrispondano a finalità pro-duttive e organizzative e comunque in virtù di ac-cordi sindacali.

Diritto all’informazione. Tutti i lavoratori han-no diritto, anche attraverso le organizzazioni col-lettive alle quali aderiscano, ad essere informati sututte le vicende dell’impresa che possano riper-cuotersi sul loro rapporto di lavoro.

Diritto a condizioni ambientali e lavorati-ve sicure. Tutti i lavoratori hanno diritto a lavo-rare in condizioni ambientali e lavorative sicure,tali da garantire la protezione della propria salu-te fisica e psichica e della propria personalità.

Diritto al riposo. Tutti i lavoratori, anche auto-nomi, hanno diritto ad un riposo come periodo nelquale sia resa inesigibile la prestazione lavorativa.

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7Speciale CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO

DEMOCRAZIA, RAPPRESENTANZA,PARTECIPAZIONE, CONTRATTAZIONE

Diritto a soluzioni ragionevoli in caso di di-sabilità oppure di malattia di lunga dura-ta. Tutti i lavoratori che, a causa di una disabilitào di una malattia di lunga durata subiscano una li-mitazione, hanno diritto a soluzioni ragionevoli, ma-teriali e organizzative.

Diritto di ripensamento e diritto al congruopreavviso in caso di modifiche contrattualiunilaterali. Il lavoratore ha diritto ad essere tu-telato in caso di denuncia del patto che attribuiscepoteri unilaterali alla controparte.

Diritto ai saperi. Tutti i lavoratori hanno dirit-to all’apprendimento permanente, ad un sistemaefficace di politiche attive, all’accesso alle nuovetecnologie e all’acquisizione delle competenzenecessarie per evitare forme di esclusione socia-le dei lavoratori poco qualificati.

Diritto alla tutela delle invenzioni e delleopere dell’ingegno. Ciò che è frutto dell’inge-gno del lavoratore nello svolgimento del propriolavoro e che non sia già ricompreso nel contrattova riconosciuto al lavoratore.

Tutela dei lavoratori in caso di recesso edi mancato rinnovo di contratti successi-vi. Tutti i lavoratori hanno diritto ad essere tute-lati in caso di mancanza di giustificazione del re-cesso o mancato rinnovo, per contrastare abusi ediscriminazioni.

tività produttiva, ad avere un sistema assicurativoche garantisca un’esistenza libera e dignitosa.

Diritto ad una adeguata tutela pensioni-stica. Tutti i lavoratori hanno diritto ad un trat-tamento pensionistico che garantisca loro i mezziadeguati alle proprie esigenze di vita.

Tutela processuale dei diritti del lavora-tore e tutela del lavoratore nei confrontidei licenziamenti illegittimi. Tutti i lavoratorihanno diritto ad accesso, gratuità e durata ragio-nevole dei processi e alla congruità dei risarci-menti in caso di controversie relative ai rapportidi lavoro.

Diritto alla libertà di organizzazione sin-dacale, di negoziazione e di azione col-lettiva e alla rappresentanza degli inte-ressi del lavoro. Tutti i lavoratori hanno lapossibilità di organizzarsi liberamente, di nego-ziare e di ricorrere ad azioni collettive per la tu-tela dei propri interessi sindacali e professionali.

Contrasto al lavoro nero, all’organizza-zione dell’attività mediante violenza, mi-naccia, intimidazione e sfruttamento. Tuttii lavoratori hanno diritto ad essere tutelati controil ricorso al lavoro nero come reato penale e dachiunque organizzi e utilizzi l’attività lavorativamediante violenza, minaccia, intimidazione osfruttamento. ■

Diritto al sostegno dei redditi da lavoro.Tutti i lavoratori hanno diritto, in caso di disoc-cupazione involontaria o di sospensione dell’at-

Gli articoli 39 e 46 della Costituzione sono rimasti in parte inapplicati. Inquesti anni molti sono stati gli accordi che sono intervenuti per rafforza-re sia l’efficacia della contrattazione (da ultimo il testo unico su democraziae rappresentanza del 10 gennaio 2014 e i successivi accordi che discipli-nano regole per la rappresentanza), sia gli accordi sul tema della democraziaeconomica. Al contrario vi è stata una sottrazione di competenze alla con-trattazione e una pesante legificazione dei rapporti di lavoro e delle pre-rogative sindacali, in particolare nel lavoro pubblico. Ciò ha determinatoche nei luoghi di lavoro c’è meno partecipazione e alle imprese vengonodati sempre più poteri decisionali, spesso esplicitando che l’assenza o vio-lazioni di accordi sindacali non comporta conseguenze sanzionatorie.

Le leggi che hanno regolato il lavoro nel pubblico, come nel privato, han-no scaricato tutti i conflitti sul sacrificio dei diritti e sulla pratica dero-gatoria dei contratti e delle stesse normative. La contrattazione colletti-va in tutti i suoi aspetti, ambiti e livelli riveste una sua importanza pro-prio perché consente di regolare il rapporto tra impresa e lavoro, conci-liando i diritti dei lavoratori, i bisogni delle imprese attraverso processicollettivi che aumentano partecipazione e democrazia.

Per questa ragione il nuovo Statuto prevede l’estensione di modelli di par-tecipazione a tutti i lavoratori, regole per la rappresentanza che unifica-no pubblico/privato, aziende di grandi/piccole dimensioni, lavoratoristandard/atipici, introduce norme specifiche per i lavoratori autonomi.

Partecipare alla discussione sugli accordi ed eleggere i propri rappre-sentanti liberamente rendono i lavoratori soggetti attivi e consapevoli edanno alla contrattazione strumenti e regole che possono dare sostanzaal principio costituzionale dell’efficacia generale. Quando la maggioran-za delle organizzazioni rappresentative, in virtù di una certificazione tra-

sparente e generalizzata, sottoscrive un contratto, avendo consultato inmodo certificato i lavoratori, esso ha efficacia per tutti i lavoratori affe-renti a quell’ambito contrattuale.

Non sono i datori di lavoro a poter stabilire le regole, né possono sottrarsialla contrattazione, ma sono i lavoratori, la cui organizzazione è libera eha finalmente regole che valgono per tutti, a decidere. Le regole attual-mente contenute in accordi pattizi in materia di rappresentanza, demo-crazia e contrattazione hanno, con la proposta di nuovo Statuto, una lorotraduzione in legge.Partecipare vuol dire cooperare, collaborare al benessere delle imprese manel rispetto dei diritti dei lavoratori: per questa ragione non ci può essere al-cuna forma di partecipazione che non sia realmente democratica. La de-mocrazia economica, come strumento di informazione, verifica, controllo,sorveglianza e partecipazione diretta alle scelte sulla vita economica del-l’impresa è uno strumento utile al benessere del lavoro nella sua componentedatoriale e dei lavoratori. Per questa ragione si traducono in strumenti a di-sposizione dei rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro le normesulla partecipazione economica prevista dall’art. 46 della Costituzione.

Le organizzazioni dei lavoratori ma anche quelle dei datori di lavoro do-vranno certificarsi, beneficiando così di una rappresentatività reale e diun sistema di regole democratiche che restituiscano all’autonomia delleparti quel valore costituzionale che era contenuto nella legge 300/70 e cheil legislatore nel corso del tempo ha indebolito.

Questi princìpi, estesi a tutte le imprese e a tutti i lavoratori, possono real-mente rappresentare un cambiamento profondo delle relazioni tra orga-nizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro e imprimere al sistema pro-duttivo uno scatto di qualità attraverso una partecipazione diffusa. ■

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LICENZIAMENTITorna il princìpio fondamentale di giustizia nel lavoro: se un licenziamento è illegittimo, la sanzione per l’impresa deve avere un effetto“deterrente” e cioè scoraggiare comportamenti scorretti a danno dei lavoratori. Si prevede l’estensione del sistema sanzionatorio a tuttii datori di lavoro, indipendentemente dal numero di dipendenti; a differenza della precedente norma che differenziava il diritto al reinte-gro sopra e sotto i 15 dipendenti.Il reintegro avviene in tutti i casi di nullità (discriminazione, violazione normativa di tutela della parità e della maternità, motivi illeciti),in caso di invalidità del licenziamento individuale comminato per giusta causa o giustificato motivo soggettivo, con previsione di un si-stema risarcitorio commisurato alla retribuzione; come forma sanzionatoria generale nei casi di licenziamento individuale per giustificatomotivo oggettivo, per violazioni procedurali e sostanziali, con previsione di un sistema risarcitorio commisurato alla retribuzione; nei casidi violazione della disciplina procedurale e sostanziale (effettiva sussistenza della causale economica e criteri di scelta) in materia di li-cenziamento collettivo. In tutti i casi di reintegro, al lavoratore viene lasciata l’alternativa di scegliere tra il risarcimento congruo o il rein-tegro. Anche quando il licenziamento individuale o collettivo per giustificato motivo oggettivo è riconoscibile come legittimo, si introduceuna forte responsabilizzazione dell’impresa nei confronti dei lavoratori licenziati prevedendo una misura di politica attiva.

Per le imprese sotto i 5 dipendenti, laddove non vi sia volontà del lavoratore o condizione per l’impresa di reintegro, il giudice dispone unasoluzione equa e ragionevole. Viene rafforzata la tutela processuale, cancellato il contributo unificato e resa accessibile la giustizia del la-voro a tutti i lavoratori, ripristinato il ruolo del giudice nella valutazione della proporzionalità della sanzione. ■

A differenza dello Statuto del 1970, la nuova Carta si applica a tutti i lavoratori: subordinati, atipici e autonomi, pubblici e privati, di qual-siasi impresa. Il mercato del lavoro è iperstressato da leggi che hanno introdotto la precarietà e modificato profondamente i contratti dilavoro. C’è bisogno di ricostruire la funzione delle tipologie contrattuali: vanno cancellate tante forme di precarietà e ricondotte alcunetipologie alle modalità di svolgimento di lavoro. Occorre contrastare l’utilizzo della flessibilità fatta in questi anni dalle aziende per sva-lutare il lavoro, penalizzando vita e carriera di milioni di lavoratori e depauperando competenze e professionalità diffuse in virtù della di-scontinuità del lavoro. Per questa ragione oltre al contratto di lavoro a tempo indeterminato, si riscrivono le regole di quelle poche tipo-logie contrattuali in grado di soddisfare l’esigenze delle imprese: dai contratti a termine (ripristinando la causale e i limiti all’utilizzo), allasomministrazione (che ridiventa a termine), al part-time e all’apprendistato, si definiscono i parametri che qualificano le collaborazioni esi dà dignità al lavoro autonomo. Tutti i lavoratori avranno gli stessi diritti, la contrattazione sarà lo strumento che determinerà per tuttile condizioni di lavoro e la sua valorizzazione, tutti i lavoratori parteciperanno alle scelte con la generalizzazione delle regole su De-mocrazia e Rappresentanza.

LA PROPOSTA DELLA CGIL, QUINDI, RIUNIFICA IL MONDO DEL LAVORO OGGI PROFONDAMENTE DIVISO DA LEGGI CHE SEPARANO IL PUB-BLICO DAL PRIVATO, GLI AUTONOMI DAI SUBORDINATI, SUPERANDO TUTTE LE DISUGUAGLIANZE. ■

RIFORMA DELLE TIPOLOGIE CONTRATTUALI

8 Speciale CARTA DEI DIRITTI UNIVERSALI DEL LAVORO

Le iscritte e gli iscritti alla Cgil sono chiamati

a esprimere, con il voto, la propria opinione

sulla Carta dei diritti universali del lavoro

RICEVERAI A CASA L’INVITO A PARTECIPARE ALL’ASSEMBLEA

DELLA TUA LEGA SPIConquistando nuovi diritti per chi lavora

il sindacato difende i diritti di tutti,anche dei pensionati

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9Lombardia

La pensione minima

LE PENSIONI NEL 2016

Mensile Anno

Importo Euro 501,89 Euro 6.524,57

Maggiorazione della pensione minimaPensione minima con diritto alla maggiorazioneEtà Mensile Anno

60 Euro 527,72 Euro 6.860,3665 Euro 584,53 Euro 7.598,8970* Euro 626,33 Euro 8.142,2970 Euro 638,33 Euro 8.298,29*per titolari 14a mensilità

Limiti di reddito ed età per il dirittoEtà Limiti ind. Lim. Coniug. Imp. Magg.

60 Euro 6.860,36 Euro 12.685,27 Euro 25,8365 Euro 7.598,89 Euro 13.423,80 Euro 82,6470 Euro 8.298,29 Euro 14.123,20 Euro 136,44-124,44**per titolari 14a mensilità

Importo aggiuntivo 2016. Le pensioni al mi-nimo, che non hanno diritto alla maggiora-zione, possono beneficiare di un importo ag-giuntivo di 154,94 euro sulla 13a mensilità, adeterminate condizioni di reddito.

Chi ha diritto all’intero importo della pensione minimaEntro cui l’integrazione spetta in misura intera Oltre i quali non spetta l’integrazione

Limite individuale Limite coniugale Limite individuale Limite coniugale(in aggiunta al limite individuale) (in aggiunta al limite individuale)

Pensioni nate prima del 1994 Euro 6.524,57 - Euro 13.049,14 -Pensioni nate nel 1994 Euro 6.524,57 Euro 26.098,28 Euro 13.049,14 Euro 32.622,85Pensioni nate dopo il 1994 Euro 6.524,57 Euro 19.573,71 Euro 13.049,14 Euro 26.098,28

Assegno sociale

Pensioni Sociali

ImportoEtà Mensile Annuo

65 anni e 7 mesi Euro 448,07 Euro 5.824,91Con maggiorazioni

65 anni Euro 460,99 Euro 5.992,8770 anni Euro 638,33 Euro 8.298,29

Limiti di reddito per il dirittoLimite individuale Limite individualeper i non coniugati per i coniugatioltre il quale l’assegno oltre il quale l’assegnonon spetta non spetta

Euro 5.824,91 Euro 11.649,82

ImportoEtà Mensile Annuo

Da 65 anni Euro 369,26 Euro 4.800,38Pensione sociale con maggiorazione

70 anni Euro 638,33 Euro 8.298,29

Limiti di reddito per il dirittoentro il quale spetta la pensione intera non spetta superando anche un solo limiteLim. Individuale Lim. Coniug. Lim. Individuale Lim. Coniug.

In aggiunta a Lim. Ind.- Euro 11.751,19 Euro 4.800,38 Euro 16.539,86

Chi ha diritto alla 14a mensilitàChi ha diritto alla 14a mensilitàChi ha diritto alla 14a mensilitàAnni di contribuzione anno 2016

(soggetti nati prima del 1° gennaio 1953)Lavoratori Lavoratori Limite imponibile Somma Limite redditi totali Aumentodipendenti autonomi pensioni aggiuntiva (max) del pensionato spettante

≤ 15 anni ≤ 18 anni Euro 9.786,86 Euro 336,00 Euro 10.122,86 Limite massimo(≤780 ctr.) (≤936 ctr.) - Totale redditi pensionato>15 ≤25 anni >18 ≤28 anni Euro 9.786,86 Euro 420,00 Euro 10.206,86 Limite massimo(≤781 ≤ 1.300 ctr.) (≤937 ≤1.456 ctr.) - Totale redditi pensionato>25 anni >28 anni Euro 9.786,86 Euro 504,00 Euro 10.290,86 Limite massimo(≤ 1.301 ctr.) (≤ 1.457 ctr.) - Totale redditi pensionato

Assegni vitalizi

Assegno di Invalidità

Pensione di reversibilità

ImportoFino a anni 70 Euro 286,09con maggiorazione

oltre 70 anni Euro 638,33

Importo intero:

con reddito annuo fino a Euro 26.098,28Importo reddito compreso tra Euro 26.098,29 e 32.622,85 avrà una riduzione del 25%Importo reddito superiore a Euro 32.622,85la riduzione è del 50%Gli assegni in godimento precedentemente alla legge 335/95sono fatti salvi con riassorbimento sui futuri aumenti.

Reddito annuo % riduzione

Fino a Euro 19.573,71 nessunaDa Euro 19.573,72 a Euro 26.098,28 25%Da Euro 26.098,29 a Euro 32.622,85 40%Oltre Euro 32.622,85 50%Le riduzioni non si applicano ai beneficiari nei casi di presenzanel nucleo familiare di figli minori e inabili. I trattamentiesistenti prima della legge 335/95 sono fatti salvi conriassorbimenti sui futuri aumenti.

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10Lombardia

Redazioni locali:Romano Bonifacci, Silvia Cerri,Fausta Clerici, Simona Cremonini,Alessandra Del Barba,Lilia Domenighini, Gianfranco Dragoni,Lorenzo Gaini, Marina Marzoli, Ernesto Messere, Angela Zanardi,Pierluigi Zenoni.

Direttore responsabile

Erica Ardenti

Editore:Mimosa srl uninominalePresidente Italo FormigoniVia Palmanova, 24 - 20132 Milano

Registrazione Tribunale di Milanon. 75 del 27/01/1999.

Sped. in abb. post. 45%comma 2 art. 20b legge 662/96Filiale di Milano

Euro 2,00Abbonamento annuale euro 10,32Abbonamenti tel. 022885831

Progetto grafico e impaginazione:

A&B - Besana in Brianza (MB)

Prestampa digitale, stampa, confezione:

RDS WEBPRINTING S.r.l.Via Belvedere, 42 - 20862 Arcore (MB)

*Le quote indicate sono individuali e in camera doppia.

Una XXII edizione dei Giochidi Liberetà ancora più ricca.Se a chiusura della scorsaedizione era una promessa,oggi è una realtà che si staconcretizzando ogni giornosempre di più. Tante le novi-tà che aspettano chi verrà aCattolica dal 12 al 16 set-tembre prossimi.La grande affluenza dell’annoscorso, circa novecento pen-sionati, testimonia il gradi-mento della scelta fatta di tra-sferirsi al mare. Quest’anno ilsoggiorno è prolungato diun giorno, infatti l’arrivo è

Giochi di Liberetà: lavori in corsoper la XXII edizione

previsto nella giornata di lu-nedì con la Festa di benve-

nuto che si terrà nel pome-riggio mentre le gare inizie-ranno martedì mattina perpoi concludersi nella gior-nata di giovedì. Chi lo desi-dera potrà poi prolungare ilsoggiorno fino a domenica 18settembre.L’obiettivo è quello di favori-re momenti di socialità, didivertimento ma anche di ar-ricchimento culturale e dalpunto di visto dell’esperienzaumana, obiettivo reso possi-bile dalla realizzazione dei

progetti di coesione socialeche hanno nei Giochi regio-nali un loro punto di arrivo.Ospiteremo in appositi spazile opere dei poeti, dei foto-grafi, dei pittori e degli scultoriche arriveranno alle finali re-gionali dopo aver superato lafase provinciale; così come lospazio ricavato con la tenso-struttura ci permetterà di ave-re una gran bella pista per legare di ballo con la musica dalvivo, e non solo per quelle vi-sto la passione che questaattività suscita in tutti.Come sempre ci saranno an-che le finali delle bocce, car-te, dama, tennis, pesca … Ma

ISCHIA PortoHotel Terme San Valentino****Dal 10 al 24 aprile 2016

Euro 680*

(Viaggio in bus più trattamento di pensionecompleta con bevande ai pasti)

Tour Spagna: MADRID e CASTIGLIADal 26 aprileal 2 maggio 2016

Euro 950*

PUGLIA Porto CesareoBlu Salento Village****Dal 22 maggioal 5 giugno 2016

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STATI UNITI Tour dell'EstNew York Cascate del Niagara Washington PhiladelphiaDal 23 maggioal 2 giugno 2016

Euro 2790*

(+ tasse aeroportuali)

Le proposteViaggi della Mongolfiera2016

Agenzia e sedeC.so Porta Vittoria, 46 - Milano

Filiale di LegnanoVia Venegoni, 13 - Legnano

Filiale di ComoVia Italia Libera 15 - Como

Filiale di BresciaVia F.lli Folonari, 18 - Brescia

Per informazioni: Tel. 02 5456148 - www.etlisind.it

come ben sapete, non di solegare son fatte queste giorna-te! A Cattolica ci sarà, infat-ti, l’opportunità di fare inte-ressanti gite, di partecipare ailaboratori di pittura e scrit-tura, momenti di svago inspiaggia, a diversi eventi cul-turali come la mostra dedi-cata a 100 donne al lavoro

nel mondo, lo spettacolo tea-trale oltre che all’iniziativa dicarattere più politico orga-nizzata dallo Spi Lombardia. Vi invitiamo a leggerci anchenei prossimi numeri, l’appun-tamento è sempre su questepagine… voi intanto comin-ciate a preparare la valigia! ■

COSTA PACIFICA(Francia - Italia - Malta)Dal 10 al 17 aprile 2016

Euro 450*

(trasferimenti da/per il porto di partenza inclusi)

GRECIA-RODIEden Village Myrina BeachDal 8 al 29 maggio 2016

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(trattamento ALL INCLUSIVE)

SPAGNA-MINORCAEden Village Siesta PlayaDal 14 maggio al 4 giugno 2016

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(trattamento ALL INCLUSIVE)

PIETRA LIGUREHotel MinervaDal 31 maggio al 14 giugno 2016

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(Viaggio in bus più trattamento di pensione completa con bevandeai pasti)

Giochi diLiberetàCattolica

12-16 settembre 2016

Quota di partecipazione in camera doppia

300 euro, viaggio escluso

Sede di Lecco - Via Besonda, 11Tel. 0341 365341 - Fax 0341 286109

Filiale di Bormio - Via Roma, 135Tel. 0342 911689 - Fax 0342 919700

Filiale di Sondrio - Via Petrini, 14Tel. 0342 210091 - Fax 0342 519996

Filiale di Varese - Via Nino Bixio, 37Tel. 0332 813172 - Fax 0362 817147

Filiale di Gallarate - Via Palestro, 1Tel. 0331 784472 - Fax 0331 608404

[email protected]

SpiInsieme01.2016 Lombardia 02-04-16:Layout 1 4-02-2016 17:34 Pagina 4

Page 11: Lodi Diritti universali Numero 1 per il lavorocgillodi.weebly.com/uploads/6/6/5/7/66570041/spiinsieme... · 2019. 10. 28. · erogate le risorse A pagina 4 Le pensioni nel 2016 A

11Lodi

2015: questi i risultati raggiuntiattraverso la negoziazione coi Comuni

di Vanna Minoia – Segreteria Spi Lodi

Comuni Abitanti Addizionale irpef Tasi Tari Imu RisultatiN. comp. €/mq €/fam. contrattazione

3 per mille – detrazione da 50 a 120 €legata al valore catastale- 30 € per figlio fino a 26 anni200 € per componente con HandicapUlteriore agevolazione del 10%per mutuo prima casa- val. catastataleda € 100 a € 500.Equip. 1a casa per usufrutto e ricov.0,3 per mille case di lusso

3,3 per mille Detrazione decrescente da 100 a 15 €legato al valore catastale –30€ per figlio fino a 25 anni Equip. 1a casa per usufrutto,ricoverati RSA e handicap.

3,3 per milleDetrazioni decrescenti da €.120 a 20€Legato al valore catastale-30€ per ogni figlio minore di 26 anni150 € per portatori di handicapEquip. 1a casa per usufrutto- per rico-veri RSA, per separati assegnatari

2,5 per mille2 per mille seconde caseDetrazioni: 50 euro per ogni figliominore di 26 anni50 euro per componente conhandicap

1 per milleEquiparazione prima casaper usufrutto e ricoverati RSA

2 per milleEquiparazione a prima casaper usufrutto. Ricoverati RSAe portatori di handicap0,6 x mille seconde case

2,5 per milleEquiparazione prima casaper usufrutto. Ricoverati RSA –e per cittadini residenti all’esterogià pensionati

3 per mille con detrazione di € 50per rendite sino a 500,00€Equiparazione a prima casaper usufrutto e ricoverati RSA

2,3 per millesenza alcuna detrazione

Aliquota progressiva da0,60-0,70-0,75-0,78-0,80%Esenzionefino a € 15.000

Aliquota unica 0,80%Esenzionefino a € 12.500

Aliquota progressiva da 0,62-0,63-0,73-0,78-0,80%Esenzionefino a € 13.000

Aliquota progressiva da0,70-0,76-0,78-0,79-0,80%Esenzionefino a € 15.000

Aliquota progressiva da0,50-0,60-0,65-0,70-0,80%Esenzionefino a € 10.000

Aliquota unica 0,70%Esenzionefino a € 15.000

Aliquota unica 0,8%Esenzionefino a € 10.000

Aliquota unica 0,5%Esenzione fino a € 10.000

Aliquota unica 0,6%Esenzione fino a € 8.000

LODI 44.529

CASAL- 15.234PUSTER-LENGO

CODOGNO 15.873

CASTI- 4.818GLIONED’ADDA

SOMAGLIA 3.834

TAVAZ- 6.222ZANO

ZELO 7.177BUONPERSICO

SAN 3.653MARTINOIN STRADA

LODIVECCHIO 7.526

-Riduzione quota tassa rifiuti pern.componenti al mq .- Aumento della detrazione Tasiper rendite da 400 a 600 euro Agevolazioni del 10% per mutuoprima casa-Mantenimento delle spese sullepolitiche sociali -Attivate politiche conciliative

Riduzione quota tassa rifiuti pern. componenti al mqAttivate politiche conciliative –Mantenimento delle politiche so-ciali e assistenziali

Aumentata l’esenzione dell’addi-zionale comunaleProgetto per contrastare la di-pendenza gioco d’azzardo –Mantenimento delle spese sullepolitiche sociali. Attivate politiche conciliative

- Riduzione aliquota Addizionalecomunale - Riduzione quota Tari per com-ponenti al mq.-Nessun aumento del carico im-positivo -Garanzia dei servizi socio sanitari

Mantenimento delle spese sullepolitiche sociali e assistenzialinessun aumento di imposte e tas-sazioni comunali

Mantenimento delle spese sullepolitiche sociali e assistenzialinessun aumento di imposte e tas-sazioni comunaliFondo per il sostegno alle nuovepovertà

Aumentata l’esenzione dell’addi-zionale comunaleRiduzione della Tassa Rifiuti perle famiglieMantenimento delle spese sullepolitiche sociali e assistenzialiAttivate politiche conciliative

Aumentata l’esenzione dell’addi-zionale comunaleTari: salvaguardia delle personesingole

Mantenimento delle spese sullepolitiche sociali e assistenzialinessun aumento di imposte e tas-sazioni comunali

6 per millecase di lusso10,5 per milleseconde case

8,7 per milleAttività

10,6 per mille- Seconde casein affitto e di lusso0,76 per milleseconde casein comodato8,6 per milleper attività commer-ciali e artigianali

10,6 per mille -seconde casee di lusso9,5 per mille -attività

4,5 per millecase di lusso9,0 per milleseconde case

4,00 per millecase di lusso9,6 per milleseconde case

3,5 per millecase di lusso e pertinenze –detrazione € 200,00rapportata al periododell’anno e per ciascunsoggetto8,5 per mille seconde case

0,76 per millesu tutti i fabbricati

9,6 per millesu tutti i fabbricati

1) 1,2467 25,62552) 1,4649 70,26343) 1,6363 75,22324) 1,7765 95,47565) 1,9168 126,47416) 2,0259 147,1338Rimborsi per n. figli legatial redditoEsenzione per figli sino ad unanno di vita

1) 0,92 32,632) 1,08 97,883) 1,20 125,074) 1,31 119,635) 1,41 157,706) 1,49 184,89

1) 0,751 47,412) 0,883 85,333) 0,986 101,924) 1,070 108,085) 1,155 120,886) 1,221 130,36

1) 0,57 29,212) 0,67 68,163) 0,73 87,644) 0,79 107,115) 0,84 141,206) 0,89 165,54

1) 0,90 38,572) 1,05 69,433) 1,15 88,724) 1,24 100,295) 1,32 111,866) 1,39 131,15Rimborsi per figli (da 25 a 70 €)Agevolazioni per alcune attivitàcommerciali

1) 0,66 28,742) 0,78 67,073) 0,87 86,234) 0,95 105,395) 1,02 138,936) 1,08 162,88

1) 0,79 40,072) 0,93 93,503) 1,04 120,214) 1,13 146,935) 1,22 193,676) 1,29 227,07

1) 0,69 46,022) 0,80 76,633) 0,89 95,794) 0,95 105,905) 1,02 139,596) 1,07 163,66

Il calcolo non viene effettuatosulla base del numero deglioccupanti l’immobile ma sullasuperficie (mq)Per le abitazioni principalie pertinenze la tariffa è del 1,75%

rientrare questi cittadini tra lefasce deboli della popolazione,quelle che abbisognano di po-litiche di sostegno e di solida-rietà. L’azione del sindacatopensionati della Cgil è stata fi-nalizzata a chiedere alle am-ministrazioni, interventi e po-litiche rivolti al disagio dei cit-tadini, ma con particolare at-tenzione alle persone anziane,quelle che sono la nostra rap-presentanza, penalizzate dauna consistente perdita delreddito determinato dalla man-cata rivalutazione delle pen-sioni. Abbiamo posto atten-zione anche alle politiche ta-

tadini di comuni limitrofi han-no condizioni economiched’imposta e tutele sociali com-pletamente diverse. Lo SpiCgil si è fatto promotore diun’attività unitaria con FnpCisl e Uilp Uil per realizzare ilpiù ampio confronto con i Co-muni del lodigiano, per verifi-care, discutere e indirizzare lescelte che gli stessi stannocompiendo e per una condivi-sione delle politiche ammini-strative in una logica concer-tativa. Gli anziani sono una par-te sempre più grande dei nostriComuni, le loro condizioni so-ciali ed economiche, fanno

riffarie al loro mantenimento eallo sviluppo di interventi di ca-rattere sociale ed economicoche da una parte salvaguar-dassero il livello di coesione so-ciale e dall’altro consolidasserolo sviluppo sociale. In diversiComuni del nostro territorio,gli obiettivi sono stati rag-giunti anche attraverso accor-di importanti, che hanno de-terminato migliori condizioniper gli anziani e per le loro fa-miglie. Nella tabella che ri-portiamo in questa e nella pa-gina successiva potete vederequanto raggiunto nella con-trattazione avviata nel 2015. ■

La difesa del reddito e le poli-tiche socio-assistenziali deipensionati rappresentanol’obiettivo dello Spi Cgil nellacontrattazione sociale. Le va-rie imposte comunali (addi-zionale Irpef, Imu, Tasi, Tari)hanno raggiunto livelli eco-nomici non più trascurabilisul reddito delle persone. Aquesto va aggiunto che la di-screzionalità applicativa dellevarie imposte da parte dei Co-muni, non sempre garantiscel’equità, la solidarietà e la tutelaverso i redditi più bassi e le fa-sce più deboli, portando anchea situazioni assurde dove cit-

Scheda riassuntiva contrattazione sociale anno 2015

Lodi: la popolazionenella provinciadati Istat al 1° gennaio ‘14abitanti 229.082Divisione Totale

per abitanti Comuni: 61

Da 0 a 26 2.000da 2.000 a 3.000 17da 3.000 a 5.000 10da 5.000 a 10.000 4da 10.000 a 20.000 3Superiore a 20.000 1

(la tabella continua a pagina 12)

SpiInsieme01.2016 Lodi 02-04-16:Layout 1 4-02-2016 17:26 Pagina 5

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12Lodi

Da Pagina 11

Comuni Abitanti Addizionale irpef Tasi Tari Imu RisultatiN. comp. €/mq €/fam. contrattazione

2,5 per millesenza alcuna detrazione

1,00 per millesenza alcuna detrazione

1,00 per millesenza alcuna detrazione

2,00 x millesenza alcuna detrazione

2,00 x millesenza alcuna detrazione

2,00 per millecon detrazione fissa di € 50per ogni figlio sino a 21 anni

2,5 per mille con detrazione fissa di €25 per ogni figlio fino a 26 anni – Equi-parazione a prima casa per immobili inusufrutto a famigliari di 1 grado e perricoverati in Casa di Riposo

Aliquota unica 0,7%Esenzionefino a € 8.870

Aliquota unica 0,3%Esenzionesino a € 10.000

Aliquota unica 0,6%Esenzionesino a € 10.000

Aliquota progressiva da0,70- 0,72- 0,75- 0,78-0,80%Esenzionefino a € 10.000

Aliquota unica 0,6%Esenzionesino a € 10.000

Aliquota unica 0,6 per milleEsenzionesino a € 10.000

Aliquota progressiva da0,57 a 0,80%Esenzionesino a € 7.500

MULAZ- 576ZANO

ABBADIACERRETO 297

CRESPI- 2.243ATICA

BOFFA- 1767LORAD’ADDA

CORTE 1.556PALASIO

LIVRAGA 2609

MALEO 3180

- Mantenimento delle spese sullepolitiche sociali e assistenziali- Progetto Casa di Riposo - Mantenimento e rafforzamentoprogetto Consulta Auser

Mantenimento delle spese sullepolitiche sociali e assistenziali

Mantenimento delle spese sullepolitiche sociali e assistenzialiSi chiede criterio di progressivitàx anno 2016 per addizionale co-munale

Mantenimento delle spese sullepolitiche sociali e assistenziali

Mantenimento delle spese sullepolitiche sociali e assistenziali.Si chiede criterio di progressivitàx anno 2016 per addizionale co-munale

Mantenimento delle spese sullepolitiche sociali e assistenziali.Progetto rigenerare cibo cuci-nato e non servito e distribuito apersone con disagio sociale.

Impegno anno 2016 per aumen-tare soglia di esenzione a €10.000

4,00 per millee 9,6 per milleper seconde case

0,4 per mille

0,4 per milleAliquota ridotta0,76 per milleper immobiliuso gratuito a parenti

0,4 per milleAliquota ridotta0,76 per milleper immobiliuso gratuito a parenti

0,4 per mille

0,4 x mille per cat A/1A/8 A/99,8 x mille su altri fab-bricati e aree edificabili

0,4 per mille su tutti ifabbricati 2 per mille per case dilusso

1) 0,5484 28,3552) 0,6366 66,1633) 0,7059 85,0664) 0,7626 103,9705) 0,8193 137,0526) 0,8634 160,681

1) 0,37 66,472) 0,43 132,953) 0,48 166,184) 0,51 182,805) 0,55 240,976) 0,58 281,51

1) 0,45 58,312) 0,53 93,293) 0,58 104,954) 0,63 128,275) 0,67 169,096) 0,70 198,24

1) 0,61 60,772) 0,71 141,803) 0,79 182,314) 0,85 222,825) 0,90 293,726) 0,95 344,36

1) 0,37 66,472) 0,43 132,953) 0,48 166,184) 0,51 182,805) 0,55 240,976) 0,58 281,51

Tariffa unica �� mq.-Unità immobiliari e pertinenze1,429-Unità immobiliare unico occup.Riduzione del 30% 1,000-Unità immobiliare uso stag.Riduzione del 30% 1,00

1) 0,8353 68,592) 0,9745 154,333) 1,0740 197,204) 1,1535 222,925) 1,2331 274,366) 1,2927 317,23

È UTILE SAPERE

Secondo la normativa vigente ne hanno diritto al rilascio:• le persone con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta;• le persone non vedenti.Il contrassegno ha validità di cinque anni, anche se l’invali-dità è permanente, e va rinnovato alla scadenza.Può essere rilascio anche per un periodo di tempo determinato(inferiore dei cinque anni) a chi si trova nelle seguenti condizioni:• persone con temporanea riduzione della capacità di deam-bulazione a causa di infortunio o per altre cause patologiche;• persone in totale che hanno perso ogni autonomia funzionalee con necessità di assistenza continua per recarsi nei luoghi di cura.Il contrassegno non è limitato a uno specifico veicolo perchéha natura strettamente personale e pertanto può essere ado-perato su ogni mezzo destinato al trasporto della persona por-tatore di handicap a prescindere dalla proprietà del veicoloe deve essere utilizzato esclusivamente solo se l’invalido sitrova a bordo ed esposto in originale sul parabrezza del mez-zo di trasporto. ■

Nelle prossime settimane inizierà il secondo corso di alfabetizzazione informatica organizzato dallo Spi Cgil di Lodi incollaborazione con gli studenti dell’Istituto Tecnico ITIS Volta di Lodi.Il ciclo di lezioni si terrà presso l’aula di informatica del predetto Istituto con il coinvolgimento degli studenti che po-tranno facilitare e guidare i partecipanti all’apprendimento.Il corso sarà gratuito ed è rivolto a tutti i cittadini.Per informazioni sulle date e modalità di svolgimento delle lezioni rivolgersi alla sede provinciale dello Spi di Lodi op-pure telefonando al numero 0371/616086. ■

Anche per il 2016 Spi Cgil hastipulato delle convenzionisperando di venire incontroalle esigenze dei suoi iscritti.Centro diagnostico terapeu-tico San Felice – Centro odon-toiatrico - Via Ss. Naborre eFelice, 49 - Lodi Vecchio - Tel.0371.460661/464950Lo sconto sulle prestazioninon tariffarie è pari al 25 percento. Il tariffario è deposita-to presso le nostre sedi.Medical Center - Ss. 9 Km.298, 5 - Circonvallazione LodiSud - Tel. 0371.432391/432184/ 33761 - [email protected] tariffario è presso le nostresedi.Centro Amplifon - Piazza Za-ninelli 10/11 - Tel 0371.424554

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SpiInsieme01.2016 Lodi 02-04-16:Layout 1 4-02-2016 17:25 Pagina 2