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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERE Teorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante Le nuove conoscenze,gli approfondimenti e le sempre più esigenti richieste del calcio di oggi ha portato negli ultimi anni a progressivi cambiamenti nella gestione degli spazi di gioco e, di conseguenza, anche i tempi a disposizione di ogni singolo calciatore per giocare la palla sono sensibilmente diminuiti. E' cambiato radicalmente il modo di pensare in campo e di riflesso il modo di agire del calciatore. Negli anni passati l'ordine del pensiero dell'atleta sul terreno di gioco era di creare la soluzione dopo avere controllato la palla; nel calcio di oggi, invece, bisogna avere tempi di gestione rapidissimi e la soluzione va trovata prima ancora che si entri in possesso della sfera. Ne consegue che il protagonista del calcio moderno deve essere sì molto dotato sotto l'aspetto strutturale ed atletico, ed in grado di esprimere una qualità tecnico-tattica importante, ma soprattutto deve essere in grado di percepire e reagire molto velocemente agli stimoli di varia natura a cui viene sottoposto durante le varie situazione di gioco. Per far fronte a tali richieste l'atleta dovrà fornire una risposta motoria, la più precisa e consona possibile, che deriverà da una veloce elaborazione mentale basata sulle esperienze e sulle abilità preacquisite. Pertanto nella preparazione del calciatore moderno sarà opportuno inserire con lo stesso criterio di importanza sia le esercitazione cosiddette tradizionali ( preparazione coordinativa, tecnica di base, aspetto condizionale ecc. ) sia quelle attinenti i processi mentali che si orienteranno verso lo sviluppo della capacità di adattamento e trasformazione, alla percezione visiva, al livello attentivo, alla percezione dello spazio e del tempo ed alla capacità di analisi- valutativa della situazione. Per cui risulta intuitivo giungere alla conclusione che il calciatore al termine del proprio periodo formativo dovrà essere in grado di produrre una reattività mentale importante, una velocità di pensiero quasi palpabile, capace di risolvere rapidamente e nel modo più adeguato ed efficace le situazioni di gioco e che il tutto dovrà essere di costante supporto alla strutturazione del cosiddetto pensiero tattico. In tale contesto, per il raggiungimento di questi obiettivi, potremo applicare in modo efficace i vari principi che si basano su metodologie di lavoro con indirizzi psicocinetici, ovvero quei percorsi di sviluppo nell'atleta delle capacità di esecuzione motoria voluta, in totale coscienza e giustificata in rapporto alla richiesta. Redatto dall’ Istruttore: PRATO STEFANO Allenatore diplomato UEFA B Istruttore Primo Livello Scuola Calcio CONI – F.I.G.C. Referente Ufficiale A.P.PORT. Pag.1 AZIONE SCELTA ESECUZIONE Lo sviluppo tattico del calcio IERI SCELTA AZIONE ESECUZIONE Lo sviluppo tattico del calcio OGGI

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Le nuove conoscenze,gli approfondimenti e le sempre più esigenti richieste del calcio di oggi ha portato negli ultimi anni a progressivi cambiamenti nella gestione degli spazi di gioco e, di conseguenza, anche i tempi a disposizione di ogni singolo calciatore per giocare la palla sono sensibilmente diminuiti.E' cambiato radicalmente il modo di pensare in campo e di riflesso il modo di agire del calciatore. Negli anni passati l'ordine del pensiero dell'atleta sul terreno di gioco era di creare la soluzione dopo avere controllato la palla; nel calcio di oggi, invece, bisogna avere tempi di gestione rapidissimi e la soluzione va trovata prima ancora che si entri in possesso della sfera.Ne consegue che il protagonista del calcio moderno deve essere sì molto dotato sotto l'aspetto strutturale ed atletico, ed in grado di esprimere una qualità tecnico-tattica importante, ma soprattutto deve essere in grado di percepire e reagire molto velocemente agli stimoli di varia natura a cui viene sottoposto durante le varie situazione di gioco.

Per far fronte a tali richieste l'atleta dovrà fornire una risposta motoria, la più precisa e consona possibile, che deriverà da una veloce elaborazione mentale basata sulle esperienze e sulle abilità preacquisite. Pertanto nella preparazione del calciatore moderno sarà opportuno inserire con lo stesso criterio di importanza sia le esercitazione cosiddette tradizionali ( preparazione coordinativa, tecnica di base, aspetto condizionale ecc. ) sia quelle attinenti i processi mentali che si orienteranno verso lo sviluppo della capacità di adattamento e trasformazione, alla percezione visiva, al livello attentivo, alla percezione dello spazio e del tempo ed alla capacità di analisi-valutativa della situazione.Per cui risulta intuitivo giungere alla conclusione che il calciatore al termine del proprio periodo formativo dovrà essere in grado di produrre una reattività mentale importante, una velocità di pensiero quasi palpabile, capace di risolvere rapidamente e nel modo più adeguato ed efficace le situazioni di gioco e che il tutto dovrà essere di costante supporto alla strutturazione del cosiddetto pensiero tattico.In tale contesto, per il raggiungimento di questi obiettivi, potremo applicare in modo efficace i vari principi che si basano su metodologie di lavoro con indirizzi psicocinetici, ovvero quei percorsi di sviluppo nell'atleta delle capacità di esecuzione motoria voluta, in totale coscienza e giustificata in rapporto alla richiesta.

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AZIONE SCELTA ESECUZIONE

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SCELTA AZIONE ESECUZIONE

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

L' efficacia del lavoro sul campo di quanto ideato e programmato dipende in larga parte dall' adeguata metodologia di lavoro assunta, essa può essere considerata come una scelta con cui operare per il raggiungimento degli obiettivi preposti.

Elementi che costituiscono la Metodologia

Leadership

E' rappresentata dal tipo di rapporto che l' allenatore intende instaurare con il proprio gruppo di lavoro. Si può suddividere in:

- autoritaria;

- autorevole;

- permissiva.

Socialità Si riferisce principalmente alle dinamiche che caratterizzano i rapporti e la convivenza tra gli elementi del gruppo.

ComunicazioneIl linguaggio utilizzato dall' allenatore che deve essere semplice, chiaro ed univoco con quello utilizzato dagli altri tecnici.

Metodo

E' il modo con cui si propongono le esercitazioni sul campo; generalmente si può distinguere in:

- deduttivo, quando l'allenatore richiede l'esecuzione di compiti chiusi, ovvero fa eseguire delle attività fornendo la soluzione al gruppo di lavoro;

- induttiva, quando agli allievi viene richiesta un azione di ricerca della soluzione ad un problema affinchè un obiettivo di lavoro possa essere raggiunto.

Tipo di proposta

Le esercitazioni potranno essere di tipo:

- analitico, quando sia il gesto che l'obiettivo da raggiungere vengono analizzati, corretti e riproposti. L'azione tecnica è fine a se stessa.

- globale, quando durante l'esercitazione intervengono i vari aspetti di tipo mentale, fisico, tecnico e tattico per il raggiungimento di uno o più obiettivi. In questo caso il gesto tecnico è il mezzo per il raggiungimento dello scopo.

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Affinchè il giovane portiere possa raggiungere nel tempo le caratteristiche di un modello di atleta pensante è necessario che la metodologia di intervento adottata sia indirizzata verso un apprendimento di tipo intelligente, non di tipo meccanico, ma bensì supportato da una reale presa di coscienza su ciò che si stà eseguendo e perchè; quindi il tipo di proposta dovrà trasformarsi gradualmente da deduttiva e analitica a induttiva e globale.

Gli step di apprendimento richiedono la cosiddetta messa in situazione e possono essere individuati nel seguente modo:

– fase esplorativa, è il momento che determina la comprensione dei contenuti del problema; in essa si attua un processo di verifica che permetterà al portiere di coniugare le informazioni acquisite con il proprio bagaglio esperienzale;

– fase di razionalizzazione, quando il portiere ha ben chiaro il problema ed il relativo l'obiettivo da raggiungere esprimendo così una concreta presa di coscienza; in questa fase viene avviato un processo motorio di soluzioni più o meno precise ed efficaci;

– fase di stabilizzazione, per mezzo della ripetività d'azione nella situazione il portiere fissa quegli automatismi che favoriscono l'espressione di risposte adeguate ed efficaci alla soluzione del problema.

Altro principio operativo da tenere sempre ben presente consiglia di proporre attività che vadano sempre dal conosciuto allo sconosciuto , dal semplice al complesso : ciò favorirà una scelta appropriata, sempre in linea con il livello cognitivo dell' allievo, poiché terrà costantemente in considerazione e sotto controllo un apprendimento intelligente degli aspetti tecnici e tattici; la tecnica è un fondamento determinante, mai fine a se stessa, ma sempre considerata come il mezzo per concretizzare il pensiero tattico che la situazione richiede.

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Il calcio moderno, per come si evolve come gioco di squadra, è uno sport di situazione ad alta velocità di azione e di pensiero, un sistema aperto determinato da molteplici varietà di momenti di gara, le cui dinamiche, sia di tipo tecnico che tattico, devono adeguarsi in maniera applicata e costante alle situazioni stesse che si determinano.

In tutto ciò è di primaria importanza che gli attori che partecipano al gioco posseggano buone capacità di acquisizione delle informazioni, che sappiano distinguersi attraverso un importante capacità di lettura della situazione, che evidenzino efficaci qualità di anticipazione motoria; queste sono vere e proprie abilità, in gran parte dipendenti da fattori genetici, ma che comunque possono e devono essere stimolate contemporaneamente ed in maniera integrata attraverso progressioni di lavoro che includano tecnica, tattica e preparazione atletica.

In questo modo, il nostro portiere, svilupperà in modo graduale quelle abilità che lo faciliteranno durante la ricerca delle soluzioni alle situazioni di gioco; così facendo egli sarà in grado di esprimersi con efficacia e sarà preparato a:

– elaborare soluzioni in continuazione;– comprendere e riconoscere le varie situazioni di gioco già vissute;– scegliere nella propria mente la soluzione giusta e proporre la risposta motoria più

adeguata.

Quindi, un programma di lavoro specifico, dovrà per forza di cose, tenere in forte considerazione durante la sua stesura di tutti quei processi mentali che intervengono precedentemente all' espressione di un gesto motorio.

Dal punto di vista pratico la psicocinetica inciderà particolarmente sul rafforzamento e sul consolidamento delle capacità specifiche del calciatore per mezzo del controllo e della sincronia delle gestualità individuali, di reparto e di squadra; le metodiche di lavoro psicocinetico, inoltre, stimoleranno l'acquisizione dei giusti tempi di gioco, favoriranno un miglior controllo del proprio corpo in situazione sia statica che dinamica, svilupperanno efficacemente le capacità di attenzione e memorizzazione del portiere.

Pertanto una continuativa proposta di contenuti di tipo psicocinetico favorirà l'affinamento di tali capacità stimolando le rielaborazioni costanti di schemi motori acquisiti e, dove non vi fossero, creandone di nuovi, formando così livelli sempre più importanti di abilità nei vari aspetti.

Nello schema seguente si può osservare come si articola la progressione dei meccanismi che intervengono durante l'acquisizione e l'elaborazione delle informazioni provenienti dall'esterno, le quali produrranno una conseguente azione correlata alla situazione che si dovrà affrontare.

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Si evince come siano adeguate le metodiche di allenamento che stimolino a livello mentale il portiere e che concentrino in esse tutte le caratteristiche necessarie per giocare a calcio.La psicocinetica è una risposta a queste esigenze, favorisce la pianificazione di un determinato tipo di lavoro sul campo che permette uno sviluppo completo del calciatore sotto i diversi profili: essa concentra in se tutto ciò che lega un movimento ad un ragionamento.Si possono costruire modelli di esercitazioni psicocinetiche creando situazioni che inducano un

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INGRESSO STIMOLO ESTERNO

Processi sensoriali e di percezione: ricezione e codifica

Individuazione dello stimolo esterno

Determinazione delle risposte possibili

RISPOSTA MOTORIA

Scelta del programma motorio

Processi motori

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comportamento cosciente e di conseguenza la finalizzazione all'atto motorio ed al pensiero tattico; la capacità di raccogliere informazioni in modalità cosciente, l'analisi e lo studio delle situazioni con la relativa ideazione di un modello di risposta anche in base alle precedenti esperienze, la valutazione della risposta motoria ed i suoi aggiustamenti, la memorizzazione della risposta elaborata, sono attività tutte favorite e stimolate da esercizi di tipo psicocinetico.

Definiremo:

– tecnica: il rapporto più conveniente ed efficace che intercorre tra il calciatore e la palla in funzione delle situazioni di gioco;

– tattica: l'insieme degli accorgimenti e dei comportamenti che interverranno per l'impiego ottimale delle proprie capacità in linea con i propri compiti e con l' avversario.

Il calcio moderno sarà sempre meno dipendente dall' aspetto puramente tecnico in favore di una tecnica tatticizzata che verrà esaltata da atleti il cui comportamento sarà innanzitutto di tipo intelligente.

Il calciatore, il portiere deve progressivamente formarsi come atleta attraverso un percorso di crescita che gli permetta innanzitutto di essere consapevole di quanto esprime sul terreno di gioco conoscendo il come, il quando ed il perchè delle azioni di cui è fautore e con le quali partecipa a livello individuale.Nel momento in cui riceverà la richiesta di eseguire esercitazioni psicocinetiche dovrà manifestare estremo interesse ai lavori che di volta in volta chiediamo di affrontare, questo perchè la motivazione, essenzialmente intrinseca, è alla base di ogni serio apprendimento.

E' giusto ricordare che il gesto tecnico è il pilastro portante di qualsiasi azione sviluppata dal portiere durante la gara, occorre quindi far presente che sarebbe inutile e forse controproducente allenare i numeri uno in funzione di aspetti tattici collettivi prima ancora di avere acquisito la padronanza tecnica necessaria: l' obiettivo del preparatore deve focalizzarsi, inizialmente, verso la maturazione nei propri allievi delle abilità tecniche, sia di base che applicate .

In seguito, nascerà l'esigenza di stimolare mentalmente il portiere con proposte ed esercitazioni che lo pongano nelle condizioni di scegliere tra più soluzioni, in modo ragionato e sufficientemente rapido; obbligare a risolvere un problema fa si che si debba ragionare in modo immediato, spesso personalizzato, senza disinteressarsi degli altri elementi che costituiscono la situazione.

Sul campo, inizialmente, gli esercizi prevederanno la proposta di giochi a confronto in modo tale che l'attenzione sia accentuata solo sul fare in modo semplice, il programma progredirà inserendo periodicamente sempre nuove variabili e di crescente difficoltà, proporzionalmente ai progressi

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evidenti ed al livello di apprendimento dimostrato. Lo sviluppo mdi queste esercitazioni non verterà nella verifica dell' esecuzione automatica della richiesta, ma nella comprensione e nell' interpretazione, tenendo sempre presente l'obiettivo prefissato inizialmente e che ci siamo posti di raggiungere.

Come già accennato per la buona riuscita di queste attività condizione fondamentale sarà il clima che si instaurerà tra i portieri ed il tecnico, quest'ultimo dovrà porsi con un atteggiamento sempre propositivo, mai oppressivo, richiamando l'attenzione su precisi particolari, non numerosi, per evitare inutili sovraccarichi a livello mentale. Il preparatore non dovrà svelare le soluzioni ma attendere e guidare i propri allievi ad elaborare ipotesi di soluzione al problema.Lo scopo principe della psicocinetica, infatti, è quello di contribuire a stimolare il portiere affinchè riesca a percepire il contesto di gioco con il proprio corpo e con la propria mente, che riesca a comprendere in anticipo le situazioni, selezionare un programma motorio corrispondente alla risposta più adeguata alle contingenti condizioni spazio-temporali. Ciò sarà possibile solo attraverso una graduale conoscenza e percezione del proprio corpo, dello spazio e del tempo.

Lo schema corporeo può essere considerato come una intuizione d' insieme che si ha del proprio corpo, sia in posizione statica che dinamica, in rapporto alle diverse parti fra loro e soprattutto nei rapporti con lo spazio e con gli oggetti che lo circondano.Questo insieme che forma lo schema corporeo si sviluppa e si evolve molto lentamente nell ' individuo, e di norma il processo si completa attorno ai 10-11 anni dei nostri giovani portierini.

Uno schema corporeo incerto o mal strutturato può tradursi spesso in deficit che andranno ad interessare :

– la percezione, quindi deficit della strutturazione spazio-temporale;– la motricità che porterà a goffaggine, incoordinazione ed atteggiamenti scorretti;– la relazione con il prossimo.

I contenuti delle esercitazioni saranno svolti a corpo libero, interesseranno la graduale scoperta dello schema corporeo e saranno indirizzate prevalentemente a giovani portieri della Scuola Calcio, quindi in età sino allo stadio pre-puberale: queste stimoleranno la presa di coscienza dei diversi segmenti corporei e l' orientamento dello schema corporeo, implicheranno spostamenti segmentari, assunzione di posture statiche e dinamiche in associazione ad un adeguato lavoro respiratorio; si orienteranno verso l' affinamento in forma integrata dei movimenti fondamentali:

– camminare: questo movimento verrà utilizzato per esercitare diverse forme di equilibrio, per valutare spazio e distanze, per orientarsi e per avvertire il senso ritmico;

– correre: la completa padronanza di questo movimento diventerà uno strumento naturale per l'espressione di quasi tutte le gestualità motorie proprie del portiere;

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– saltare: è fondamentale esercitare sin da subito questa capacità, ciò favorirà il miglioramento della lateralità, dell' equilibrio in volo, la coordinazione in varie forme ed il senso ritmico;

– afferrare e lanciare: è uno degli schemi motori più difficili da acquisire, oltre che buon equilibrio, richiede buona mira, coordinazione oculo-manuale, capacità di valutare con esattezza le distanze e le traiettorie;

– strisciare e rotolare: è un' attitudine che si sviluppa molto rapidamente. Questo schema è fondamentale per la percezione del proprio corpo; il rotolare si può intendere come una evoluzione dello strisciare ma a differenza di quest'ultimo sviluppa molto di più la capacità di orientamento in situazioni non abituali;

– arrampicarsi: questo gesto comporta un' attività globale ricca di sollecitazioni di vario tipo, in particolare permette di abituarsi ad equilibri continuamente variati, accresce il senso di orientamento, fa acquistare il controllo degli arti superiori e degli arti inferiori in forma coordinata, associata e dissociata.

Le esercitazioni imporranno ai giovani portieri posizioni del corpo in senso globale e segmentario, inconsuete e non abituali, e potranno essere organizzate come segue:

– esercizi per la presa di coscienza delle varie escursioni articolari e dei rapporti tra i vari segmenti corporei: spalle-braccia, bacino-tronco, bacino-coscia, coscia-gamba;

– esercizi per sperimentare il rapporto del corpo con lo spazio cenestesico , cioè il rapporto tra il corpo ed il terreno, tra il corpo e lo spazio. Prevederanno quindi dei lavori da eseguire in stazione eretta, seduti, supini, proni ecc.

– esercizi per coscientizzare l'ingombro del corpo nello spazio ed avranno il loro effetto attraverso l'esecuzione di percorsi atrezzati con birilli, cerchi, aste ecc.

La corretta esecuzione di quanto sopra descritto permetterà al giovane portiere la giusta acquisizione e la concreta percezione del proprio corpo e fungeranno da fondamento nella successiva fase di introduzione alla coordinazione dinamica.

Tante volte abbiamo sentito dire che un portiere agisce in modo efficace con il cosiddetto senso della posizione, questa è una qualità fondamentale che ogni portiere moderno dovrebbe affinare e corrisponde alla capacità di posizionarsi sul campo in una zona utile in rapporto alla palla ed agli altri giocatori.

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Altra caratteristica di rilevante importanza riguarda la capacità di osservazione delle variazioni del gioco sul campo: saper osservare significa mettersi nella condizione di esprimere la miglior risposta.La percezione dello spazio è il miglior presupposto per sviluppare l'intelligenza di gioco.

Queste qualità che vengono definite genetiche sono in realtà educabili nel tempo perchè dipendono dalle capacità di percezione motoria; esse sono migliorabili attraverso lo sviluppo del senso visivo e della sua indipendenza dal controllo della palla.

Il gioco del calcio si svolge su un terreno di ampie dimensioni, i protagonisti sono la palla, i giocatori con cui il portiere collabora e gli avversari da cui il portiere ed i suoi compagni, in un sistema collaborativo, devono difendersi.Si pone quindi l'esigenza di creare proposte di lavoro su superfici tali che permettano di ampliare il campo visivo, attraverso giochi e situazioni che:

– offrano degli spunti visivi vicini e lontani tra loro, situabili anche al limite della visibilità;

– favoriscano la rotazione della testa per integrare più campi visivi tra loro.

La percezione delle dimensioni del campo da gioco e della zona di azione del portiere non deve essere mai data per scontata, soprattutto quando si opera con portieri in età evolutiva, e questa può essere lavorata attraverso una serie di proposte esplorative dello spazio che prevedano:

– il movimento su tutto il campo o su parte di essa spingendo l'allievo a cambiare costantemente zona;

– l' esecuzione di un' esplorazione su parte del campo sia senza palla, sia in guida palla o palleggi o trasmissione della palla o attraverso esercitazioni proprie della tecnica del portiere;

– l' esecuzione di tecnica del portiere o tecnica podalica in differenti zone di azione più specifiche ( area piccola, area di rigore, al di fuori dell' area di rigore, centralmente e sulle fasce laterali ) in modo da permettere al numero uno di verificare e conoscere i punti del terreno e percepirlo nel contesto spaziale;

– a gruppi di tre o quattro portieri realizzare equidistanze esercitative con giocatori statici o in movimento, su diverse forme ( linee, triangolo, quadrato ), che variano secondo uno stimolo acustico o visivo, con o senza palla.

Abituare i portieri ad eseguire esercitazioni in cui la richiesta è l'organizzarsi con il compagno in posizioni equidistanti stimola in loro lo sviluppo del principio dell' ordine, li aiuta a comprendere ed a percepire lo spazio per non lasciare zone troppo ampie e libere oppure zone troppo affollate e ristrette in rapporto alle richieste che la situazione esprime.

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Proposta psicocinetica – percezione spazio

M trasmette vocalmente a P1 le coordinate spaziali che dovrà percorrere tra i paletti per giungere alla zona di arrivo delimitata con due birillini. Posizione di attesa di P1, quindi M, sempre vocalmente, indica vocalmente il colore del cinesino verso il quale P1 effettuerà un gesto tecnico con la palla precedentemente posta.

Varianti:- variare le posture di partenza di P1;- dare diversi tipi di nomenclatura ai paletti, tipo numerico, punti cardinali, letterali ecc- P1 effettua gesto tecnico sulla palla dopo segnalazione cromatica di M;- P1 durante gesto tecnico urla colore cinesino sulla sua direzione di azione.

Proposta psicocinetica – percezione spazio

P1 rapidamente nella base di partenza. Posizione di attesa di P1, M indicherà vocalmente coordinata spaziale da percorrere per raggiungere M, quest'ultimo farà eseguire immediatamente gesto tecnico da P1.

Varianti:- variare le posture di partenza di P1;- dare diversi tipi di nomenclatura ai birillini, tipo numerico, punti cardinali, letterali ecc- M varia costantemente il tipo di traiettoria della palla;- M nomina con dei colori i birillini ed effettua la richiesta di spostamento a P1 con segnalatori cromatici.

Proposta psicocinetica – percezione spazio

P1, P2, P3 rapidamente, verso secondo cinesino, M effettuerà richiesta di spostamento veloce verso le coppelle poste a terra con l'uso di segnalatori cromatici,; P1, P2 e P3 a gara a chi recupera per primo il pallone corrispondente.

Varianti:- variare le posture di partenza di P1;- dare diversi tipi di nomenclatura alle coppelle a terra tipo numerico o sx/centro/dx o letterale;- P1 comanda lo spostamento, P2 e P3 si dirigono verso le rimanenti due posizioni e tutti effettuano gesto tecnico sulla palla;- tra i primi due cinesini variare il tipo di andatura che verrà comandata da un portiere.

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Proposta psicocinetica – percezione spazio

In un quadrato posizionare tre portieri ai vertici. P1 comanda movimenti verso uno dei vertici a lui prossimi, P2 e P3 dovranno muoversi in modo che i vertici laterali a P1 siano sempre coperti.

Varianti:- i portieri fanno girare una palla, i portieri devono muoversi in modo che i vertici laterali della palla siano sempre coperti;- posti 4 palloni in corrispondenza dei vertici, P1 comanda effettuando un gesto verso una palla, P2 e P3 dovranno coprire i vertici laterali a P1 ed effettuare il suo stesso gesto tecnico;- P1 può fare un taglio in diagonale, in questo caso P2 e P3 restano fermi sulle loro posizioni.

Proposta psicocinetica – percezione spazio

Marcati due rombi a terra e contrapposti, porre i palloni in corrispondenza dei vertici. P1 e P2 effettueranno un gesto tecnico verso il colore chiamato da M

Varianti:- P1 e P2 andranno in direzione opposta al colore chiamato da M;- M nomencla i vertici dei rombi con numeri, lettere, punti cardinali ecc ;- P1 comanda ed effettua un gesto tecnico che P2 ripeterà contemporaneamente sullo stesso lato, opposto o speculare;- P1 comanda ed effettua uno spostamento prima del gesto tecnico che P2 dovrà ripetere contemp..

Proposta psicocinetica – percezione spazio

P1 rapidamente verso M attraversando la zona colorata chiamata vocalmente da M. Posizione di attesa e gesto tecnico di P1 sulla calciata di M.

Varianti:- M varia il tipo di traiettoria della palla;- M stimola la lettura di P1 calciando direttamente o effettuando trasmissioni palla per uscite basse di P1;- M indica con segnalatori cromatici la zona colorata che P1 dovrà attraversare;- P1 urla il colore della zona attraversata durante il gesto tecnico;- P1 attraversa una zona diversa da quella chiamata da M.

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Percezione spazio

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Attraverso la percezione del tempo il portiere esprime la qualità dell' apprendimento motorio, sia per quanto riguarda gli automatismi dell' azione motoria, sia per quanto riguarda le evoluzioni nello spazio, e si presenta sotto forma di :

– durata ( tempo );

– momento ( spazio );

– ritmo.

Il portiere abile e con buone qualità coordinative sarà in grado di esprimere una ritmicità importante, saprà determinarne la durata e sarà in grado di cogliere i tempi di movimento degli avversari e della palla cosicchè possa affrontare le situazioni con successo; inoltre costruirà la propria intelligenza calcistica sulla capacità di percepire il momento giusto in cui eseguire ciò che l' esercitazione o la situazione richiede.

La proposta percettiva consiste nella presa di coscienza degli elementi temporali più caratteristici e dei ritmi di gioco, in forma individuale e collettiva, per poter apportare modifiche intelligenti e più efficaci alle situazioni di gioco.

Sostanzialmente è caratterizzata da due aspetti principali:

– la capacità di trovare la giusta posizione ( senso della posizione ) in campo in rapporto ai tempi dei compagni, degli avversari e della palla ( qui ci possiamo riallacciare alle esercitazioni sulla percezione spaziale relativa alle equidistanze );

– la capacità di percepire la traiettoria della palla.

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Proposta psicocinetica – percezione tempo

a) P1 e P2 si trasmettono il pallone che dovrà essere colpito dopo un predeterminato numero di rimbalzi della palla stessa.b) P3 lancia la palla verso P4; dopo un predeterminato numero di rimbalzi P4 potrà trasmettere la propria palla a P3 con una traiettoria a piacere

Varianti:- P1 e P3 indicano con le mani il numero di balzi che dovrà fare la palla;M con un numero di battiti di mano indicherà il numero di balzi della palla.

Proposta psicocinetica – percezione tempo

a) P2 effettuerà un battito delle mani quando la traiettoria della palla lanciata da P1 raggiungerà il punto più alto.b) P3 effettuerà un battito delle mani quando la palla lanciata da P4 effettuerà il primo rimbalzo a terra.

Varianti:- P1/P2 e P3/P4 si lanciano contemporaneamente una palla;- P3 effettuerà un battito di mani sia sul punto più alto che raggiungerà la palla e sia al momento del primo rimbalzo;- P1 effettua un guida palla podalico e dietro lo seguirà P2 che ad ogni tocco della palla effettuerà un battito delle mani.

Proposta psicocinetica – percezione tempo

a) P1 autolancerà la palla in avanti e dopo avere effettuato un rapido spostamento dovrà recuperare la stessa in presa alta nella zona di caduta.b) P2 autolancerà la palla in avanti e dopo che questa avrà effettuato un rimbalzo dovrà recuperarla in presa alta nella zona di caduta e dopo avere fatto una rotazione del corpo verso la direzione di arrivo.

Varianti:- P1 e P2 possono porre a terra un cerchio in corrispondenza della zona di caduta della palla;- P1 e P2 possono recuperare la palla effettuando un tuffo, schiacciando la sfera a terra o effettuando una presa al volo;- prima di effettuare la presa P1 e P2 possono effettuare una capovolta frontale.

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Percezione tempo sotto forma della durata

Percezione tempo sotto forma della durata

Percezione tempo sotto forma della durata

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Proposta psicocinetica – percezione tempo

M effettua una richiesta vocale a P1, quest'ultimo raggiungerà la zona di arrivo segnalata da quattro cinesini colorati attraverso aggiramenti dei birillini. Posizione di attesa e gesto tecnico di P1 sulla palla in corrispondenza della coppella dichiarata da M con segnalazione cromatica.

Varianti:- P1 varia le posture di partenza;- P1 effettua gli spostamenti con vari tipi di skip e passi accostati;- M nomencla le due coppelle colorate con numeri pari/dispari derivati anche da operazioni, vocali/consonanti;P1 effettua un spostamento su coppella dichiarata da M ed effettua gesto tecnico lato opposto.

Proposta psicocinetica – percezione tempo

M effettua una richiesta vocale a P1, quest'ultimo raggiungerà la zona di arrivo segnalata da quattro cinesini colorati attraverso spostamenti e cambi di direzione sui cinesini. Posizione di attesa e gesto tecnico di P1 sulla palla calciata da M urlando il colore della coppella sulla direzione di azione.

Varianti:- P1 varia le posture di partenza;- P1 effettua gli spostamenti con vari tipi di skip , passi accostati, balzelli;- M varia le traiettorie della palla;- M può inserire una seconda palla calciata sul lato opposto e di traiettoria differente.

Proposta psicocinetica – percezione tempo

a) P1 comanda e propone un esercizio, di mobilità, o skip o slanci, P2 deve eseguirlo al medesimo ritmo. In corrispondenza di ogni cinesino P1 varia l'esercizio. Si può andare anche in retroavanzamentob) P1 comanda e propone esercizi di skip ad 1,2,3,4 tocchi che P2 dovrà eseguire con il medesimo ritmo. Prevedere anche movimenti laterali o retroavanzamento.

Varianti:- vers.a) P1 e P2 uno dietro l'altro; si può prevedere un gruppo di tre portieri;- vers.b) prevedere over, cerchi o bastoni posti a distanze non equidistanti;- all' uscita del circuito M indirizzerà delle palle contemporanee con traiettorie diverse.

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Percezione tempo sotto forma del momento

Percezione tempo sotto forma del momento

Percezione tempo sotto forma del ritmo

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Proposta psicocinetica – percezione tempo

a) P1 trasmette palla con le mani a P2, quest'ultimo effettua la presa e si sposta nella posizione B e trasmetterà la palla a P3 e così via.b) P1 trasmette palla con le mani a P3 e si cambia di posizione con P2; P3 trasmette palla a P2 nella posizione B; P2 trasmette palla a P1 nella posizione A e si cambia di posizione con P3 e così via.

Varianti:- variare il tipo di traiettoria della palla lanciata con le mani e quindi il gesto tecnico di risposta;- effettuare trasmissione podalica della palla;- effettuare gli spostamenti nelle posizioni aggiungendo anche uno spostamento in avanzamento del gruppo dei portieri.

Proposta psicocinetica – percezione tempo

Traccio a terra una sorta di torello lasciando una porticina vuota. Trasmissione della palla di P1 verso P2 e spostamento verso la posizione del ricevente e così via.

Varianti:- proporre vari tipi di traiettorie con trasmissione manuale o podalica;- trasmissione della palla e chiamata vocale del ricevente;- trasmissione palla e chiamata di un portiere che non riceve e con cui farò il cambio di posizione;- durante l'esercitazione movimento rotatorio dei portieri- due palloni contemporanei;

Proposta psicocinetica – percezione tempo

M chiama un colore: i riferimenti sull' asse orizzontale saranno finalizzati con gesto tecnico a terra mentre quelli sull' asse verticale con prese o respinte o deviazioni alte. P1 dovra bloccarsi in posizione di attesa dopo lo spostamento se verranno chiamati i riferimenti laterali; dopo l'aggiramento riferimenti asse verticale dovrà opportunamente scavalcare degli over prima dell'esecuzione del gesto tecnico.

Varianti:- aumentare o diminuire distanze tra riferimenti in base al tipo di spostamento richiesto a P1;- spostarsi verso lato opposto chiamato da M;- variare tipo skip sugli over;- M chiama consecutivamente due colori.

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Percezione tempo sotto forma durata/momento/ritmo

Percezione tempo sotto forma durata/momento/ritmo

Percezione tempo sotto forma durata/momento/ritmo

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

E' utile ribadire come questo tipo di esercitazioni debbano essere proposte ai portieri in modo graduale, mantenendo un atteggiamento aperto alla spiegazione, verificando la risposta individuale a determinate sollecitazioni mentali e rispettando i seguenti principi operativi:

– l' ambiente di lavoro dovrà presentare atteggiamenti di solo tipo costruttivo, mai oppressivo da parte del preparatore; se da parte degli allievi dovesse mancare la necessaria partecipazione ed il necessario entusiasmo è consigliabile abbandonare o perlomeno accantonare momentaneamente questa metodica di allenamento;

– occorre procedere passo dopo passo nell' ottica del raggiungimento di conquiste progressive, avendo sempre presente quale sia l'obiettivo finale e che sarà chiaro e condiviso sin da subito dai portieri;

– i tempi complessivi di lavoro non saranno troppo lunghi, 20-25 minuti a seduta possono essere sufficienti, e dovranno prevedere adeguati recuperi.Quest' ultimi saranno utilizzati per valutare, e confrontare le eventuali difficoltà riscontrate; è importante instaurare un clima di confronto con i portieri, ciò favorirà in loro il progressivo radicamento di quella presa di coscienza necessaria alla scelta e all' utilizzo della risposta motoria;

– è sconsigliabile proporre esercitazioni a contenuti psicocinetici in vicinanza della gara, tranne quelli già consolidate ed acquisiti in maniera completa. In questo caso l'obiettivo sarà in funzione dei processi attentivi e della concentrazione.

Le esercitazioni verranno ideate dal preparatore in modo da renderle gradualmente sempre più impegnative, rispettando gli obiettivi di questa specifica metodica di allenamento: essa mira al miglioramento delle qualità di elaborazione concettuale e mentale che precedono la risposta motoria che è invece condizionata dalla coordinazione, dall' abilità e dallo stato fisio-psichico degli avversari.Questo tipo di lavoro rappresenterà un valido punto di partenza per un cammino graduale, fatto di piccole acquisizioni, quasi quotidiane, verso conquiste sempre nuove che peraltro non prevedono punti di arrivo in quanto le capacità intellettive dell' essere umano possono essere considerate senza limite.

Osservare, studiare ed analizzare i progressi compiuti in tempi relativamente brevi da un gruppo di lavoro ben motivato può produrre risultati importanti.La stessa esercitazione che inizialmente aveva creato delle difficoltà dopo appena qualche seduta verrà eseguita a velocità fino a poco tempo prima impensabili. Questo è il momento in cui il preparatore può procedere all' inserimento di difficoltà crescenti, ma sempre rispettando quella politica di gradualità precedentemente menzionata.I margini di miglioramento progressivo sono notevoli, a patto che il gruppo dei portieri lavori con entusiasmo ed affronti le singole esercitazioni come una sorta di sfida lanciata a se stessi, alle proprie capacità ed attitudini.

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Inserire attività psicocinetiche nell' allenamento da parte del preparatore comporta attenzione particolare relativamente alla cura della progressione didattica e dei carichi di lavoro: un eccessivo carico di sollecitazioni del sistema nervoso centrale potrebbe portare scompensi attitudinali nei portieri od insicurezza nei propri mezzi e nelle proprie capacità.I portieri devono vivere in maniera consapevole ciò che fanno ed i motivi per cui sono chiamati ad esprimersi in specifiche esercitazioni: la consapevolezza è determinante per la buona riuscita dei lavori psicocinetici perchè solo attraverso di essa si ottiene la motivazione necessaria per migliorarsi e l'entusiasmo indispensabile affinchè un allenamento di qualsiasi natura sia produttivo.

Inizialmente le esercitazioni devono essere semplici affinchè i numeri uno stiano attenti a percepire e capire la situazione rendendo più facile e veloce la costruzione della risposta motoria; ogni lavoro deve comprendere un periodo fatto di tentativi per trovare la soluzione ai problemi di relazione psicomotoria ( fase esplorativa ) seguito da un periodo di recupero che servirà per analizzare opinioni ed eventuali difficoltà insorte ( fase di razionalizzazione ) ed un periodo finale per l'approfondimento ( fase di stabilizzazione ).

Nelle successive sedute il preparatore dovrà badare a fornire un filo logico alla progressione del lavoro così come proposto, si cercherà di migliorare l'apprendimento dei concetti; l' acquisizione ed il consolidamento di quest' ultimi serviranno per interpretare e risolvere in maniera creativa e indipendente le diverse situazioni e gli eventuali esiti positivi saranno il preludio che indirizzerà alla strutturazione progressiva del pensiero tattico nel nostro portiere.Ripetere le esercitazioni più volte consentirà di memorizzare gli stessi concetti come via via elaborati e quindi la possibilità connessa di utilizzarli in ulteriori contesti, analoghi o diversi. Permetterà di velocizzare ed ottimizzare le capacità di comprensione della situazione, di scelta mentale della soluzione, di creazione dell' atto motorio.

Di seguito uno schema esemplificativo di progressione di lavoro con contenuti di tipo psicocinetico, dove l'obiettivo principale riguarda l' apprendimento delle uscite basse, dall' analitico al situazionale, mentre gli obiettivi intermedi sono rappresentati dagli spostamenti nelle varie forme e dalle prese a terra.Si possono studiare e proporre delle progressioni didattiche organizzandole su due livelli operativi ben distinti, che in base al progressivo miglioramento del portiere prevederanno sempre maggiori difficoltà, e cioè:

– esercitazioni di base: dove gli obiettivi saranno la percezione dello spazio, la percezione del tempo, la percezione dello spazio-tempo, la percezione del proprio corpo;

– esercitazioni complesse: dove l'obiettivo sarà l'aggiustamento tecnico-tattico specifico nella situazione di gara.

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Proposta psicocinetica – esercitazione di base

P1 in posizione d'attesa tra due palloni posti a circa 5 mt uno dall' altro. In corrispondenza di ogni pallone porre un cinesino colorato. M chiama dx o sx al cui comando P1 effettua una parata a terra sulla sfera corrispondente.

Varianti:- M chiama i colori corrispondenti ai cinesini;- M definisce i palloni con dei numeri pari o dispari;- M definisce i palloni con dei numeri pari o dispari e propone delle operazioni matematiche da svolgere il cui risultato verrà urlato da P1 durante il gesto;- M chiama un colore e P1 effettua parata a terra sul lato opposto al cinesino indicato.

Proposta psicocinetica – esercitazione di base

P1 in posizione di attesa al centro di un rombo formato da palloni ed attigui cinesini colorati. M in corrispondenza di quattro cinesini allineati posa il piede su un colore; P1 effettua parata a terra sul colore indicato dal gesto di M.

Varianti:- P1 andando a terra urla il colore chiamato;- P1 effettua parata a terra in direzione opposta da quella indicata da M;- P1 esegue uno spostamento verso il colore indicato da M ed effettua una parata a terra sul lato opposto.- M tiene due cinesini in mano e due a terra.

Proposta psicocinetica – esercitazione di base

P1 a difesa della porta in posizione di attesa e con gli occhi chiusi. M si pone a circa 15 mt. ed effettuerà leggere calciate verso la porta che progressivamente aumenteranno di intensità. P1, udito il rumore del calcio, aprirà gli occhi, valuterà e difenderà la porta proponendo un rapido gesto tecnico.

Varianti:- M lancerà dei palloni con traiettoria a palombella, P1 dovrà opporsi con interventi ad uscita bassa;- M indirizzerà dei palloni con intensità variabili;- P1 di spalle dovrà girarsi dal lato di provenienza della palla;

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Esercitazione di base

Esercitazione di base

Esercitazione di base

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Proposta psicocinetica-esercitazione complessa

Posti due palloni a 5mt uno dall' altro ed al limite area piccola. P1 ed M si scambiano il pallone con gesti podalici. M fermerà il pallone e P1 effettuerà una rapida parata a terra sul pallone corrispondente al piede di arresto di M.

Varianti:- P1 effettuerà parata a terra su palla lato opposto al piede di arresto di M;- durante lo scambio podalico della palla M potrà improvvisamente calciare in porta;- durante lo scambio podalico della palla M potrà creare improvvisamente una situazione di 1c1.

Proposta psicocinetica–esercitazione complessa

P1 a difesa della porta in posizione di attesa e con occhi chiusi. P2 con funzione di attaccante, con gli occhi chiusi e pronto a partire. M lancia una palla più o meno a metà strada tra P1 e P2 che una volta udito il balzo della palla apriranno gli occhi, valuteranno e creeranno una situazione di gioco ( 1c1 o tiro diretto )

Varianti:- M può effettuare un leggero tiro direttamente in porta;- P1 si posiziona in attesa dando le spalle ad M;

Proposta psicocinetica–esercitazione complessa

P1 a difesa della porta in posizione di attesa e voltato verso P2 che indicherà un numero con le dita appoggiate al petto. P1 si volterà verso P4 che rapidamente effettuerà un passaggio filtrante verso gli attaccanti P3 o P5. P1 valuterà e si opporrà con un gesto tecnico ed al contempo urlerà il numero proposto da P2. In caso di presa P1 effettuerà una ripartenza veloce manuale o podalica verso la porticina indicata da M con un cinesino colorato.

Varianti:- P4 potrà calciare direttamente in porta o creare una situazione di 1c1;- in caso di conquista P3 e P5 possono trasmettersi il pallone.

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Esercitazione complessa

Esercitazione complessa

Esercitazione complessa

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Il preparatore deve valutare come procedono le acquisizioni da parte dei portieri e decidere se ripetere la seduta precedente o se aumentare il carico elaborativo ed allargare gli obiettivi già precedentemente posti. Comprendere se il carico di lavoro è adeguato alle capacità dei propri portieri, se diminuirlo od aumentarlo gradualmente, se porre obiettivi nuovi a quelli già posti, è compito esclusivo del preparatore, come è suo compito quello di favorire un clima di collaborazione, disponibilità ed attenzione all' interno del gruppo di lavoro.

Lo scopo delle esercitazioni/progressioni situazionali di tipo psicomotorio è quello di creare una modalità di apprendimento cosciente e consapevole, che consenta ai nostri portieri di acquisire concetti necessari per una migliore e più rapida comprensione delle situazioni e per costruire, prima a livello mentale e quindi a livello muscolare, una risposta motoria adeguata al singolo momento di gioco.

Per concludere il preparatore deve porsi e porre obiettivi difficili da raggiungere, ma sicuramente raggiungibili, con un' appropriata gradualità di carichi elaborativi alternando nella giusta misura lavoro e riposo attivo.

Con questo termine si vuole definire la capacità di un giocatore a percepire, valutare, decidere ed eseguire l'azione motoria più idonea in relazione alla reale situazione di gioco, per cui, il pensiero tattico, è possibile inquadrarlo come una capacità generale trasferibile ad ogni situazione. Ciò scaturisce dalla convinzione che l'attività intellettuale lavora in strettissima relazione con l'attività motoria, produrremmo un grossolano errore se non indirizzassimo le nostre attenzioni in tale direzione, la fisicità di un atleta, del portiere non è uno strumento a se stante ma un mezzo di comunicazione che favorisce il dialogo con le situazioni che regolano il mondo esterno.

Si pone come base concettuale il presupposto che ogni atleta basa parte delle proprie abilità sul talento che la natura gli ha concesso e quindi fortemente influenzate da fattori genetici: il talento favorisce l'applicazione naturale e semplice del gesto tecnico adatto a risolvere con fantasia e creatività soluzioni di gioco spesso complicate. Più sarà importante il livello talentuoso del portiere e maggiore sarà la capacità di dimostrare interessanti abilità motorie, tecnico-tattiche e psicologiche che si evidenzieranno positivamente tanto quanto il nostro numero uno sarà cosciente dei propri mezzi e dei propri limiti.Pur essendo il fattore genetico determinante nell' economia del processo di formazione è possibile aiutare in questo senso anche quegli atleti che evidenziano minor doti sotto questo aspetto stimolando l'attività celebrale attraverso l'esperienza pratica ed il ragionamento.

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Importanti qualità di supporto alla generazione di un pensiero tattico e che costantemente dovrebbero essere valutate in un portiere sono:

– fantasia: che è la capacità di elaborare conoscenze ed esperienze cognitive e motorie già possedute al fine di ottenere un risultato assolutamente originale;

– immaginazione: che è la capacità di ottenere risultati originali senza avere conoscenze specifiche;

– creatività: che è la capacità di utilizzare il pensiero al fine di ottenere risultati originali e flessibili.

Il loro costante ricorso durante le fasi di maturazione favorirà progressivamente ad acquisire una cultura e una preparazione tale da renderli

– fantasiosi;– creativi;– intelligenti;– efficaci;– adatti alla situazione tattica.

Nell' apprendimento intelligente l'automatismo della gestualità è fissato in modo dinamico, non standardizzato o ancorato a modelli prestativi fissi, e ciò permette di riutilizzarlo o modificarlo in situazioni diverse. E' importante finalizzare e rendere cosciente ogni movimento per trasferire il riflesso e l'automatismo all' intelligenza e il gesto all' azione.

Il portiere deve utilizzare al meglio i fondamentali tecnici, tattici, fisici e le caratteristiche della personalità in situazioni acicliche, e quindi variabili, influenzate dalla presenza dei compagni di reparto e degli avversari.L' azione motoria non è altro che l'estrinsecazione pratica del pensiero tattico: spesso sorge spontanea la domanda se sia possibile formare sistematicamente giocatori con queste capacità o se sia addirittura possibile strutturare il proprio intervento su portieri già evoluti agendo sul pensare calcio dell' individuo.

Di seguito, leggendo lo schema sottoriportato, si può provare a dare una risposta su come si possa intervenire sul pensiero tattico del portiere e come la sua strutturazione sia articolata:

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

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RISOLVERE I RAGGIUNGEREPROBLEMI GLI OBIETTIVI

1 – Tecnici Tecnicaindividuale

2 – Comunicativi Tecnicaindividuale

3 – Situazionali Tatticaindividuale

4 – Cooperativi Tatticadi reparto

5 – Tattici Tatticadi squadra

ESERCIZIO

SITUAZIONE

GESTO

AZIONE

FACILE

DIFFICILE

Riferite ai principi della:

- fase di possesso palla

- fase di non possesso palla

- fase di transizione

PREPARAZIONE FISICA

PENSIERO TATTICO

MOTIVAZIONE

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Dallo schema si rileva immediatamente che la risoluzione dei problemi ed il conseguente raggiungimento degli obiettivi è strettamente correlato ad aspetti di formazione individuale che progressivamente vanno ad interessare aree di intervento di tipo collettivo :

– aspetto tecnico: è un pilastro fondamentale, non deve essere mai fine a se stesso ma sviluppato come un mezzo che permetta l'espressione dell' intenzione tattica che la situazione richiede. L' impostazione del lavoro quotidiano, la programmazione dei percorsi formativi dovrà costantemente incentrarsi su esercitazioni i cui contenuti dovranno direzionarsi su prestabiliti obiettivi di natura tattica, portando il portiere ad un tipo di azione ragionata e cosciente.

– aspetto comunicativo: può essere di tipo verbale o gestuale, è fondamentale durante la regolazione dei tempi di gioco e degli spazi.

– aspetto situazionale: il calcio è un gioco caratterizzato da situazioni di tipo illimitato, è necessario che il portiere venga sottoposto ad un lavoro che gli permetta di riconoscerne il numero più elevato possibile, in questo modo sarà messo nella condizione di opporre sempre una soluzione intelligente e verificata oltre che efficace. Ciò interesserà molto da vicino il processo di formazione del giovane portiere, la strutturazione di progressioni situazionali basate sui gesti tecnici stimoleranno nel portiere la conoscenza ed il consolidamento dei momenti di gioco dove l'utilizzo della risposta più appropriata porterà ad una soluzione intelligente.

– aspetti collettivi: saper cooperare durante le varie fasi con il reparto ( offensiva, difensiva, transizione ) o rendersi parte attiva nello sviluppo della trama tattica collettiva è una qualità che il portiere deve sviluppare gradualmente negli anni affinchè possa rivelarsi componente in causa durante la soluzione delle situazioni di gioco attuando delle tattiche comuni.

Affinchè il preparatore possa ideare un percorso di apprendimento significativo verso la strutturazione di un pensiero tattico sarà necessario che il portiere si trovi costantemente in una condizione interrogativa il cui obiettivo sarà il rafforzamento della capacità di riflessione e , quindi, di possibilità di indagine e scoperta di quei comportamenti, di quelle risposte che di volta in volta valuterà se efficaci o meno.

Attraverso l'uso di questi tipi di feedback l'obiettivo sarà principalmente:

– stimolare la capacità di riflessione e di comprensione oltre a quella decisionale , queste risulteranno abilità di estrema importanza per lo svolgimento dei compiti che il ruolo del portiere richiede e saranno decisamente più efficaci rispetto a quelle che spesso vengono stimolate per mezzo di modelli prestativi standardizzati;

– convertire il feedback esterno ( indicazioni del preparatore sul come ha eseguito e sul come doveva essere eseguita l'esercitazione per essere risolta efficacemente ) in un feedback interno ( valutazione intrinseca del portiere sulla propria azione e come avrebbe dovuto essere per risultare maggiormente efficace e produttiva ).

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Il programma di lavoro di formazione di un portiere pensante si può strutturare prevalentemente in tre aree ben distinte così come esposto nella tabella seguente:

Tipo Caratteristiche, contenuti, obiettivi

Portiere – Allenatore( esercitazioni di base )

- portiere e preparatore;- utilizzo di una porta;- obiettivo di lavoro prettamente tecnico- ripetitività del gesto in modalità ragionata;- stimolo delle capacità di percezione;- opposizione con utilizzo di oggetti statici.

Portiere – Opposizione( esercitazioni complesse )

- portiere e preparatore;- utilizzo di una porta;- obiettivo di lavoro prettamente tecnico- stimolo delle capacità di percezione;- opposizione con utilizzo di oggetti statici e dinamici.

Portiere – Giocatori/Collettivo( esercitazioni globali )

- portiere e giocatori;- utilizzo di due o più porte;- utilizzo del portiere come elemento dinamico, come avversario o come compagno situazionale ( portiere neutro );- utilizzo del portiere come posizione specifica all' interno di un contesto tattico;- utilizzo del portiere come giocatore di movimento;- allenamento di tipo tecnico-tattico ( ad es. posizione di partenza, spostamenti in base all' angolo di tiro, organizzazione del reparto ecc. );- allenamento della capacità di reazione specifica nel gioco.

Come già esposto più volte in precedenza il portiere pensante fonderà la propria intelligenza tattica su un allenamento che si trasformerà gradualmente da analitico/individuale ad uno di tipo prevalentemente globale, dove verranno sviluppate sessioni di lavoro fedeli alla realtà della situazione in gara e dove il portiere potrà sperimentare le proprie risposte di tipo tecnico-tattico avendo così modo di valutare quale sia la più efficace.

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Metodo analitico Metodo globale

Caratteristichepresenta un' azione isolata di gioco facente parte di una

situazione di gara

presenta una situazione di gioco dove intervengono le variabili

rappresentate dai compagni, dagli avversari e dal pallone.

Vantaggi migliora singolarmente gli obiettivi specifici del ruolo.

vengono sviluppati in modo integrato gli aspetti mentali, tecnici,

tattici e fisici e quindi migliorano simultaneamente.

Grado di incidenza dei meccanismi che

influenzano il movimento

1 – meccanismi di esecuzione;2 – meccanismi decisionali;

3 – meccanismi di percezione;

1 – meccanismi di percezione;2 – meccanismi decisionali;

3 – meccanismi di esecuzione;

Gli obiettivi che si pone la metodologia globale sono:

– stimolare il portiere a pensare in modo tattico costringendolo ad utilizzare costantemente il processo decisionale;

– aiutare il portiere a comprendere gradualmente il gioco di squadra , come le fasi difensive, le fasi offensive e le transizioni che richiederanno comportamenti diversi tra loro;

– migliorare le qualità tecniche del portiere in situazione, dove la presenza dell' avversario varierà costantemente gli spazi di azione e ridurrà i tempi di percezione e decisione per attuare la propria risposta ; il portiere, inoltre, stimolerà la propria capacità di adattamento alla velocità di esecuzione che la situazione richiederà sviluppando in questo modo il proprio livello qualitativo di tecnica applicata o tattica individuale.

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Tenendo ben presente i principi sino a qui esposti avendo sempre ben chiari quali dovranno essere gli obiettivi finali da raggiungere andremo a progettare un percorso di lavoro che potrà essere caratterizzato dalle seguenti variabili:

– numero dei partecipanti all' esercitazione e livello di opposizione;– spazio di gioco utilizzato;– utilizzo diversificato delle porte;– azione condizionata da vincoli tecnici e/o tattici;– modifica del tempo di giocata.

A priori si ipotizza che l'unica variabile che potrà essere modificata per aumentare o diminuire il grado di difficoltà delle esercitazioni in base al numero di giocatori sarà quella di proporre situazioni di inferiorità o superiorità numerica.

Per chi effettuerà la fase offensiva ( mentre sarà il contrario per chi si opporrà in fase difensiva ) :

– la difficoltà di sviluppo della trama tattica sarà minima se il possesso palla verrà supportato dalla superiorità numerica;

– la difficoltà di sviluppo della trama tattica si potrà definire paritaria se non esiterà superiorità numerica da ambo i lati;

– la difficoltà di sviluppo della trama tattica sarà difficoltosa se il possesso palla sarà supportato da inferiorità numerica.

Tuttavia ciò non è concettualmente completo, perchè la situazione di gioco è influenzata anche dai livelli di collaborazione-opposizione che modificano l'intensità, fisica, tecnica e tattica, e quindi ne determinano il grado di difficoltà della stessa,

In questo senso gli allenatori della squadra spesso tendono ad inserire regole operative per lo svolgimento della situazione, che di solito limitano l'azione difensiva, puntando ad accompagnare l' attaccante verso il raggiungimento dell' obiettivo a patto che il gesto tecnico-tattico venga eseguito in modo corretto: in tutto quest'ottica, il difensore, per quanto possa sforzarsi, non parteciperà con un grado di motivazione ed efficacia reale ed in linea con il clima della gara.

Per ovviare a tutto questo è pensabile proporre l'utilizzo di strumenti e di variabili che utilizzate in modo singolo o combinato ci permetteranno di manipolare il grado dell' esercitazione situazionale: ciò indirizzerà verso la creazione di vissuti realistici e stimolerà il portiere a sviluppare quelle capacità percettive e quei processi decisionali che progressivamente creeranno un efficace pensiero tattico.

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

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1 vs 0 2 vs 1 3 vs 1 .....

1 vs 1 2 vs 2 3 vs 2 .....

- +

PORTIERE

opposizione statica

VARIABILI

AVVERSARIO DIRETTO

+

+

SITUAZIONE

opposizione dinamica

opposizione situazionale

collaborazione situazionale

risposta condizionata

attacco condizionato1 - vincoli tecnici2 – vincoli tattici

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Opposizione statica Invece di utilizzare giocatori che stanno immobili si piazzano oggetti statici sul terreno di gioco ( tipo sagome, paletti, birilli, ecc ) che stimoleranno l'azione tecnico-tattica del giocatore in totale assenza di opposizione-collaborazione.

esempio di esercitazione situazionale con oggetti staticiSituazione ….............Descrizione …...........

Obbiettivo ….............Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

2 vs 2 con portiere neutro con utilizzo di oggetti statici;all' interno dell' area grande vengono piazzate più sagome in posizioni casuali che potranno incidere sulla traiettoria della palla indirizzata verso la porta. Il portiere dovrà assumere atteggiamenti adeguati sui tiri e sulle palle filtranti;aumentare l'incertezza migliorando la percezione negli spostamenti e della traiettoria della palla;1 - quando intervenire se la traiettoria è modificata da un oggetto statico ?2 - se e quanto influiscono gli oggetti statici sullo spostamento e sulla traiettoria della palla?

Opposizione dinamica incompleta Consiste nell' utilizzo di elementi dinamici che attuano un opposizione incompleta: in questo modo è possibile esprimere un gesto tecnico più o meno complesso. Gli elementi dinamici sviluppano nel giocatore la percezione costante degli spazi di gioco e della traiettoria della palla stimolandolo a proporre risposte motorie ragionate.

esempio di esercitazione situazionale con oggetti dinamiciSituazione ….............Descrizione …...........

Obbiettivo ….............

Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

2 vs 0;in uno spazio delimitato due coppie si trasmettono la palla manualmente o con gesti podalici, la terza coppia dovrà eseguire diversi tipi di blocchi nello spazio di gioco evitando collisioni con gli altri giocatori e la palla;migliorare la qualità di trasmissione della palla, migliorare i blocchi, migliorare la percezione della traiettoria e velocità della palla, migliorare la percezione degli spazi di gioco, libero od occupati;1 – quando è il momento per effettuare la trasmissione della palla ?2 – come il gesto tecnico utilizzato influisce sulla traiettoria della palla ?

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Opposizione situazionale E' il giocatore che non agisce direttamente su un opponente ma valuta e decide su quale agire affinchè la sua azione abbia successo. La soluzione della situazione non deriverà esclusivamente dal confronto diretto con l'opponente ma sarà determinata anche dalla capacità di percezione di azione dello stesso e dall' esecuzione della risposta nei tempi opportuni.

esempio di esercitazione con avversario ( portiere ) situazionaleSituazione ….............Descrizione …...........

Obbiettivo ….............Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

2 vs 1 con 2 portieri;all' interno di una zona delimitata le coppie effettuano una trasmissione di palla, l' avversario di situazione ( portiere ) agirà nel tentativo di intercettare la palla;miglioramento del piazzamento e degli spostamenti, miglioramento della fase di intercettazione della palla;1 – dove ed in quale misura posizionarsi per effettuare una intercettazione di successo ?2 – in che modo influisce la distanza dall' opponente al momento di fare un passaggio basso o alto ?

Collaborazione situazionale In questo caso si prevede un giocatore che collabora in modo permanente con un altro, con una coppia o con un terzetto, che può agire con uno di essi quando in possesso della palla.

esempio di esercitazione con collaborazione di situazioneSituazione ….............Descrizione …...........

Obbiettivo ….............

Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

1 vs 1 + 2 portieri;in uno spazio delimitato si creano situazioni di 1 vs 1 in cui il portiere ( collaboratore situazionale ) agirà con il portatore di palla – il portiere può trasmettere la palla sia con i piedi o con le mani, a seconda della richiesta di M;migliorare la posizione e lo spostamento, migliorare lo smarcamento in appoggio al portatore di palla, migliorare la trasmissione manuale e podalica della palla;1 – dove ed in quale misura ci si posiziona per il sostegno e l'appoggio, in relazione alla posizione dell' avversario ed al portatore di palla ?

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Risposta condizionata Situazione in cui l'atleta è condizionato da una o più regole che ne limitano la possibilità d'azione, ma non intacca la possibilità di concludere positivamente il proprio compito.

esempio di esercitazione con avversario condizionatoSituazione ….............Descrizione …...........

Obbiettivo ….............Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

3 vs 3 + 2 portieri ( si può aumentare o diminuire i giocatori di movimento, con superiorità o meno e adeguando gli spazi);in uno spazio delimitato e con due porte le squadre giocano una gara – i portieri non possono effettuare spostamenti prima di un gesto tecnico a difesa della porta e la zona d'azione e delimitata a centro porta;miglioramento del tuffo con presa o deviazione, miglioramento forza esplosiva arti inferiori;1 – non poter effettuare spostamenti quali limitazioni porta alla fase di difesa della porta ?2 – sono in grado di diminuire l'angolo di tiro senza effettuare spostamenti ?

Attacco condizionato La fase offensiva dovrà rispettare alcune richieste per raggiungere l'obiettivo della situazione di gioco.

esempio di esercitazione attaccante condizionatoSituazione ….............Descrizione …...........

Obbiettivo ….............

Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

3 vs 3 + 2 portieri( si può aumentare o diminuire i giocatori di movimento, con superiorità o meno e adeguando gli spazi);in uno spazio delimitato e con due porte si disputa una gara, il portiere sulle ripartenza può effettuare solo lanci lunghi, manuali o podalici;migliorare il lancio lungo, manuale o podalico;

1 – in quale zona del campo effettuerò il lancio affinchè la mia azione risulti efficace ?2 – quanto influisce la velocità della mia azione sulla finalizzazione offensiva della mia squadra ?3 – in quale situazione è opportuno effettuare una ripartenza alla massima velocità d'azione ?

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Vincoli di sviluppo o finalizzazione La squadra che effettua la fase offensiva deve costruire una trama di gioco costituita da soli passaggi rasoterra, nessun lancio lungo, massimo tre tocchi per giocatore.

esempio di esercitazione con vincolo tecnicoSituazione ….............Descrizione …...........

Obbiettivo ….............

Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

3 vs 3 + 2 portieri( si può aumentare o diminuire i giocatori di movimento, con superiorità o meno e adeguando gli spazi);in uno spazio delimitato e con due porte le squadre giocano una gara – i portieri sono condizionati nell' azione, sul tiro dell' avversario non possono bloccare il pallone, effettuare solo deviazioni o respinte;miglioramento della respinta di pugno e delle deviazioni a una o due mani, miglioramento della posizione di partenza e degli spostamenti in base alla posizione della palla;1 – in quale direzione devo deviare o respingere la palla in base alla zona di provenienza della palla ?2 – che differenze percepisco tra la deviazione ad una mano e quelle a due mani?3 – quale mano devo utilizzare nelle deviazioni se la palla proviene da zone laterali o centrali del campo ?

Vincoli di sviluppo o finalizzazione L'attaccante può segnare esclusivamente con il colpo di testa.

esempio di esercitazione con vincolo tecnicoSituazione ….............Descrizione …...........Obbiettivo ….............Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

3 vs 3 + 2 portieri( si può aumentare o diminuire i giocatori di movimento, con superiorità o meno e adeguando gli spazi);in uno spazio delimitato e con due porte si disputa una gara, il portiere può difendere quanto più spazio riesce esclusivamente con la presa , la respinta o la deviazione su palla alta;migliorare la percezione delle traiettorie aeree, migliorare il gioco aereo, collaborazione portiere-difensore sulle palle alte;1 – in quale posizione devo pormi quando un attaccante colpisce di testa verso la porta ?2 – quando sento di dover intercettare la palla in volo ?3 – quando devo bloccare la palla in volo e quando devo respingerla ?

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Per quanto riguarda la gestione degli spazi ed in base all' obiettivo che il tecnico si propone di raggiungere è possibile stimolare una risposta ideando situazioni come segue: Gestione libera dello spazio Lo spazio viene gestito liberamente senza alcun vincolo di tipo individuale o collettivo.

esempio di esercitazione con con gestione libera dello spazioSituazione ….............Descrizione …...........Obbiettivo ….............Valutaz. Riflessiva …

3 vs 3 + 2 portieri( si può aumentare o diminuire i giocatori di movimento, con superiorità o meno e adeguando gli spazi);in uno spazio delimitato e con due porte le squadre giocano una gara utilizzando lo spazio in forma libera;gestione simile alla gara, verifica aspetti tecnici e tattici;verifica percettiva e valutazione delle risposte

Gestione dello spazio proibito Spazio che alcun giocatore di movimento può occupare durante lo sviluppo e finalizzazione.

esempio di esercitazione con gestione dello spazio proibitoSituazione ….............Descrizione …...........

Obbiettivo ….............Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

3 vs 3 + 2 portieri( si può aumentare o diminuire i giocatori di movimento, con superiorità o meno e adeguando gli spazi);in uno spazio delimitato e con due porte si disputa una gara, le zone proibita, evidenziate con coppelle, non possono essere occupate da alcun giocatore di movimento, sia difendenti che attaccanti;miglioramento della presa e della deviazione in tuffo su tiri dalla distanza, miglioramento posizionamento e spostamenti;1 – in quale posizione devo pormi rispetto all' angolo di tiro ed in base alla traiettoria della palla ?2 - a quale distanza dalla porta idevo stare in rapporto alla posizione della palla ed al tipo di traiettoria che assumerà ?

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Gestione dello spazio semi-proibito Lo spazio che può essere sfruttato solo dall' offendente o dal difendente.

esempio di esercitazione con gestione dello spazio semi-proibitoSituazione ….............Descrizione …...........

Obbiettivo ….............Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

3 vs 3 + 2 portieri( si può aumentare o diminuire i giocatori di movimento, con superiorità o meno e adeguando gli spazi);in uno spazio delimitato e con due porte si disputa una gara, le zone proibite, evidenziate con coppelle, non possono essere occupate da alcun difendente, verrà stimolato il gioco offensivo sulle fasce laterali con cross verso la porta;aumentare il numero di cross verso la porta per migliorare il gioco aereo del portiere ( prese alte, respinte e deviazioni ), migliorare la percezione visiva nel calcolo delle traiettorie, migliorare la collaborazione con il reparto difensivo;1 – verso che zona del campo devo deviare la palla in rapporto alla provenienza ?2 – qual'è la posizione iniziale di partenza a seconda della posizione della palla ?3 – che tipo di spostamento devo effettuare prima di effettuare la ricezione della palla ?

Gestione dello spazio condizionato L'utilizzo dello spazio delimitato è vincolato da azioni condizionate che il giocatore deve eseguire durante lo sviluppo della manovra o immediatamente prima della finalizzazione in porta.

esempio di esercitazione con gestione dello spazio condizionatoSituazione ….............Descrizione …...........

Obbiettivo ….............

Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

3 vs 3 + 2 portieri( si può aumentare o diminuire i giocatori di movimento, con superiorità o meno e adeguando gli spazi);in uno spazio delimitato e con due porte si disputa una gara, le zone condizionate, evidenziate con coppelle, possono essere occupate solo dall' attaccante che si proporrà con un taglio sul passaggio filtrante di un compagno;migliora l' approccio 1 vs 1 quando l'attaccante guadagna spazio sul difensore, migliora gli spostamenti nel lavoro tattico di difesa dello spazio, miglioramento della tecnica sulle uscite basse, con o senza contrasto;1 – in quale posizione devo pormi e che tipo di postura devo assumere in base alla posizione della palla ?2- quando devo temporeggiare sul portatore di palla e quando devo attaccare ?

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Per quanto riguarda la quantificazione del numero di porte da utilizzare in determinate esercitazioni situazionali varierà in base agli obiettivi che si vorranno raggiungere; le casistiche di scelta dipenderanno da:

– dimensioni della porta variando l'altezza e la larghezza;1. minima difficoltà per il portiere quando le dimensioni verranno sensibilmente ridotte.2. massima difficoltà quando si mantengono le dimensioni originarie o addirittura si tende ad aumentarle.

– numero di porte inserite nell' esercitazione situazionale;1. minima o normale difficoltà per il portiere quando si utilizza una sola porta.2. Massima difficoltà per il portiere quando verranno utilizzate due o più porte.

– ubicazione delle porte che potranno essere ai limiti della zona di gioco o all' interno di una prestabilita zona in cui si svolgerà l'esercitazione;

– funzionalità dell' esercizio in cui la difesa di due o più porte verrà fatta su lati diversi.

Utilizzo di porte con dimensioni variate

esempio di esercitazione con porte di dimensioni ridotteSituazione ….............Descrizione …...........

Obbiettivo ….............

Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

3 vs 3 + 1 portiere neutro( si può aum. o diminuire i giocatori di movimento, con superiorità o meno e adeguando gli spazi);in uno spazio delimitato si disputa una gara; in corrispondenza di un limite perimetrale della zona di gioco vengono poste due porte di dimensioni ridotte una a fianco all'' altra e distaccate tra loro;migliorare il posizionamento e gli spostamenti in larghezza, migliorare la parata a terra con diversi tipi di traiettorie della palla;1 – che tipo di traiettoria prenderà la palla verso la porta ( sia quella difesa e quella non difesa ) in base alla zona da cui verrà calciata ?2 – quando la palla si trova in una posizione laterale posso in qualche modo difendere contemporaneamente le due porte ?

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Utilizzo di una o più porte

esempio di esercitazione con utilizzo di tre porteSituazione ….............Descrizione …...........

Obbiettivo ….............

Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

3 vs 3+1 portiere neutro( si può aum. o diminuire i giocatori di movimento, con superiorità o meno e adeguando gli spazi);in uno spazio delimitato si disputa una gara, al centro del campo verranno poste tre porte che verranno difese da un solo portiere;miglioramento degli spostamenti frontali, in retroavanzamento, laterali e su percorsi curvilinei, miglioramento della percezione spaziale;1 – che tipo di traiettoria prenderà la palla verso la porta ( sia quella difesa e quella non difesa ) in base alla zona da cui verrà calciata ?

Posizionare una o più porte in una zona perimetrale dell' area di gioco

esempio di esercitazione con porte poste su un lato del campoSituazione ….............Descrizione …...........

Obbiettivo ….............

Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

3 vs 3 + 2 portieri( si può aumentare o diminuire i giocatori di movimento, con superiorità o meno e adeguando gli spazi);in uno spazio delimitato si disputa una gara; in corrispondenza dei limiti perimetrali della zona di gioco vengono poste due coppie di porte contrapposte di dimensioni ridotte una a fianco all'' altra e distaccate tra loro;migliora la tecnica del tuffo con traiettorie di vario tipo, migliora il posizionamento e gli spostamenti in base alla posizione della palla;1 – in quale posizione devo pormi rispetto alle due porte e che tipo di postura devo assumere in base alla posizione della palla ?

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Posizionare una o più porte all' interno dell'area di gioco

esempio di esercitazione con porte all' interno del campoSituazione ….............Descrizione …...........Obbiettivo ….............

Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

3 vs 3+1 portiere neutro( si può aum. o diminuire i giocatori di movimento, con superiorità o meno e adeguando gli spazi);in uno spazio delimitato si disputa una gara, al centro del campo verranno poste due porte difese da un solo portiere;miglioramento degli spostamenti frontali, in retroavanzamento, laterali prima del tuffo con presa o deviazione, miglioramento della percezione spaziale, stimolazione dinamica della capacità di orientamento;1 – che tipo di tuffo devo eseguire in base alla traiettoria della palla e che tipo di risposta, presa o deviazione laterale ?2 – quando effettuo uno spost. prima del tuffo e che tipo di spost. effettuo in base alla distanza della palla da intercettare ?

Difesa di una o più porte condizionando il lato dove si può segnare la rete

esempio di esercitazione con difesa di tre porte condizionataSituazione ….............Descrizione …...........

Obbiettivo ….............

Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

3 vs 3+1 portiere neutro( si può aum. o diminuire i giocatori di movimento, con superiorità o meno e adeguando gli spazi);in uno spazio delimitato si disputa una gara, al centro del campo verranno poste tre porte di dimensioni ridotte che verranno difese da un solo portiere, M vocalmente indicherà in quale porta si potrà segnare la rete;miglioramento degli spostamenti sulle distanze brevi come sui rapidi cambiamenti di orientamento del corpo, miglioramento dell' attenzione;1 – quale posizione valuto più efficace in base alla posizione dell'attaccante in possesso palla ?2- che tipo di spostamenti eseguo sulle brevi e medie distanze, e sui cambi di fronte ?

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

A seconda degli obiettivi da raggiungere si eseguiranno delle esercitazioni situazionali la cui soluzione da raggiungere sarà vincolata dall' utilizzo di varianti tecniche e tattiche, che potranno essere:

– utilizzo determinato gesto tecnico che potrà essere manuale ad una o due mani, podalico, colpo di testa;

– numero di tocchi con gesto podalico in a fase offensiva;1. minima difficoltà di sviluppo con gioco libero o massimo tre tocchi.2. massima difficoltà di sviluppo con gioco a due od un tocco.

– numero di tocchi con gesto podalico in a fase difensiva;1. minima difficoltà quando l' intercettamento della palla avviene dopo due o più interventi tecnici.2. massima difficoltà quando l'azione avversaria viene chiusa dopo un solo intervento tecnico.

– elementi tattici;1. sostegno.2. appoggio.3. cambi di direzione.4. velocità del gioco.5. ripartenza.6. temporeggiamento, ecc .

Sviluppo della trama tattica vincolata da una o più richieste di natura tecnico-tattica

esempio di esercitazione con obbligo di azione tecnico-tatticaSituazione ….............Descrizione …...........

Obbiettivo ….............

Valutaz. Riflessiva …( presa coscienza )

3 vs 3 + 2 portieri( si può aumentare o diminuire i giocatori di movimento, con superiorità o meno e adeguando gli spazi);in uno spazio delimitato si disputa una gara; dopo la riconquista della palla è obbligatorio giocare almeno una volta con il portiere durante la costruzione della fase offensiva e prima della finalizzazione;utilizzo del portiere nello sviluppo del gioco offensivo, miglioramento delle abilità podaliche in situazioni più o meno complesse;1 – come devo comportarmi in fase di sostegno e che tipo di gesto tecnico utilizzo in fase di appoggio in base alla posizione dei compagni e degli avversari ?2 – come devo comportarmi per effettuare degli intercetti palla quando non posso usare le mani ?

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L' EVOLUZIONE DEL PENSIERO TATTICO NEL PORTIERETeorie e forme di apprendimento per educare il Portiere come atleta pensante

Utilizzo di limiti temporali che vincolino lo sviluppo più o meno veloce di una azione offensiva e che favoriscano lo stimolo della percezione del tempo in fase difensiva.

– minima difficoltà quando si dispone di quattro o più secondi per rispetto della regola;1. gesto manuale.2. gesto podalico.

– massima difficoltà quando si dispone di quattro o meno secondi per rispetto della regola;1. gesto manuale.2. gesto podalico.

La capacità di lettura della situazione da parte del portiere evoluto e quindi l'elaborazione dei dati informativi che provengono dall' esterno sono aspetti di primaria importanza per l' interpretazione del ruolo, aspetti che vengono esaltati da un efficace utilizzo dei gesti tecnici nel rispetto dei tempi e degli spazi a disposizione.

Lo sviluppo di metodiche analitiche e l'integrazione graduale in percorsi di allenamento situazionale/globale necessari alla formazione ed al consolidamento di queste capacità, si possono realizzare attraverso esercitazioni e progressioni su vari livelli nelle quali si affrontano, si verificano, si correggono e si consolidano passo dopo passo problematiche di tipo tecnico, comunicativo, situazionale, collaborativo e strategico.

La periodizzazione e la successione così organizzata permette , quindi, di formare nella sintesi conclusiva la capacità di adattarsi al momento e risolvere i problemi stimolando la fantasia, la creatività e l'autonomia, mettendo in gioco le esperienze precedenti in riferimento ai messaggi comunicativi recepiti dall' azione motoria-pensiero tattico.

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