Lo sviluppo dei Servizi integrati alla Persona - Corrado Franci

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Lo sviluppo dei Servizi integrati alla Persona Corrado Franci Roma, Centro Congressi Frentani 9 Febbraio 2015

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Lo sviluppo dei Servizi integrati alla Persona

Corrado Franci

Roma, Centro Congressi Frentani9 Febbraio 2015

Forti necessità di innovare, creare, evolvere

Forte impegno per superare con fatica abitudini, impostazioni organizzative e convinzioni consolidate

Caf, Inac, Anp: un quadro di forte cambiamento

Dal 2016 è certa la riduzione del numero dei Patronati e dei Caf riconosciuti e quindi autorizzati ad operare

Ridisegno dell’attuale situazione: i Patronati e i Caf che sapranno riorganizzarsi potranno

consolidarsi e crescere i Patronati e i Caf «inerziali» chiuderanno o perderanno

molte posizioni e una parte dei loro operatori dovrà ricollocarsi

Con «l’uscita» di alcuni soggetti una parte dell’utenza migrerà verso gli Istituti meglio organizzati e più «presenti»

Nuovi equilibri finanziari, sia per i Patronati che per i Caf

Conseguenze del cambiamento

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Non riuscire a cogliere le opportunità. In particolare il cambiamento richiede di attivare al meglio

le varie fonti di finanziamento: il fondo per l’attività dei patronati, il compenso ai Caf per la dichiarazione dei redditi, le convenzioni, la compartecipazione dei cittadini

Sottovalutare le conseguenze delle riforme

Innescare la diminuzione delle risorse se non si adegua il modello organizzativo

Innescare una minore rappresentatività

Rischi del cambiamento

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Si tratta della nostra attività, della nostra professionalità e del

mantenimento del nostro lavoro

Innovare e sviluppare in modo integrato i nostri servizi alla Persona e il nostro funzionamento

Rispondere meglio ai fabbisogni di assistenza e di tutela ancora più presenti e urgenti per i cittadini

Unire le nostre forze per una risposta integrata e più efficiente

La nostra scelta è quella di innovare e riorganizzare

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E’ stato identificato, condiviso, approvato il modello a tendere per la riorganizzazione dei servizi integrati alla persona

Sono stati coinvolti i Direttori Cia e sono stati nominati i Coordinatori Regionali dei Servizi alla persona

1° fase completata

2° fase da realizzare

Si avvia una seconda fase in cui promuovere e realizzare la riorganizzazione dei servizi integrati sul territorio, migliorando i supporti nazionali

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Come «facciamo» per sviluppare i Servizi alla Persona? Due fasi di lavoro

Con il coordinamento del Direttore Nazionale Cia, il modello a tendere è stato discusso, condiviso e approvato da:

Board nazionale dei servizi alla Persona composto da Caf, Inac, Anp (rispettivi direttori)

Direttori Regionali Cia che hanno approfondito il tema, sia nell’ambito delle riunioni periodiche di coordinamento, sia attraverso alcune giornate specifiche di approfondimento in Ottobre e Novembre, finanziate con specifico progetto ForAgri. I Direttori sono stati chiamati a discutere con i Direttori provinciali Cia di queste esigenze evolutive

È stata richiesta la nomina dei Coordinatori regionali dei Servizi alla Persona

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Prima fase: modello a tendere (1 di 2)

Il modello a tendere ha preso come riferimenti le più importanti esperienze di successo sul territorio e ha utilizzato moltissimi contributi dei colleghi Caf, Inac, Anp «del territorio» e dei colleghi delle strutture nazionali

Stiamo identificando e mettendo a punto «sedi pilota» in cui aggiungere alla formazione in aula percorsi di esperienza sul campo, affiancamento e confronto, con sedi di successo e con il loro funzionamento.

Riteniamo importante poter maturare esperienze di confronto diretto soprattutto perché i cambiamenti da attuare sono di carattere prettamente organizzativo e la testimonianza dei colleghi è fondamentale per «il convincimento a cambiare»

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Prima fase: modello a tendere (2 di 2)

Si apre ora una seconda fase in cui tutti noi, Organi, Direzioni, responsabili e collaboratori siamo chiamati a riorganizzare i servizi alla Persona

Siamo tutti coinvolti, indistintamente dal ruolo, perché ognuno deve maturare non solo le esigenze del cambiamento, ma approfondire con responsabilità e competenza i possibili nuovi assetti

Seconda fase: riorganizzare

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Caf-cia

Inac-cia

Anp-cia

Il vantaggio di essere in tre, la capacità di apparire

uno, la forza di essere il «Sistema Cia»

Seconda fase: riorganizzare impegno comune

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Il «polo integrato dei servizi alla persona» non modifica l’autonomia e le responsabilità di ogni struttura rispetto ai servizi che gli sono affidati dalle normative

Caf, Inac, Anp hanno assetto giuridico, regole normative, statuti, organi di gestione, esigenze e responsabilità operative che devono essere rispettate, pena la perdita del riconoscimento, sanzioni ecc. … pertanto continueranno ad avere gestioni separate ed autonome.

Seconda fase: riorganizzare insieme nel rispetto delle funzioni

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Il Polo è il coordinamento organizzativoche consente di raccordare in modo efficiente

i fabbisogni della persona assistitacon specifiche professionalità

e specifici ambiti normativi

Le professionalità sono distinte e vanno rafforzateLe attività di ciascuno hanno continuità annuale e parallelaCi si organizza insieme, ma evitando il «tutti fanno tutto»

Riorganizzare come sistema Cia

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Un coordinamento comune di professionalità, processi, ambiti normativi specifici per rispondere in modo migliore e più efficiente ai nostri assistiti e al nostro futuro

Sistema Cia per la Persona

La riorganizzazione dei servizi alla persona richiede di affrontare i seguenti ambiti critici:

1. Integrazione dei servizi: governance e organizzazione

2. Marketing

3. Assetti più efficienti: i poli

4. Investimenti

5. Reportistica

Riorganizzare i Servizi alla Persona

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Governance: unico coordinamento delle strutture e degli uffici territoriali e zonali per allocare meglio attività e risorse umane, gestendo i Servizi alla Persona in modo meno parcellizzato (superando situazioni di uffici sul territorio poco connessi e non differenziati tra loro, parcellizzati nei settori fiscali, di Patronato, di Associazioni di persone)

Organizzazione: coordinatore di riferimento sul territorio per allocare meglio e in modo più flessibile il gruppo di risorse umane dedicate ai Servizi alla Persona. Potrà meglio tener conto di: esigenze degli utenti, valorizzazione della professionalità degli operatori, stagionalità dei servizi, attenzione alla community Anp, attenzione al rispetto delle norme

1. Integrazione dei servizi: governance e organizzazione

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Le attività di marketing “alla Persona”:

aggregano le proposte dei singoli istituti e associazioni Cia (Inac, Caf, Anp) rispondendo in modo integrato ai fabbisogni dei cittadini

richiedono la collaborazione tra livelli locali, regionali, nazionale

Le attività di marketing più urgenti sono:

Data Marketing e campagne a programma: l’utilizzo dei sistemi informativi per individuare fabbisogni di servizio consente di costruire campagne promozionali molto efficienti, gestibili anche a livello regionale e nazionale, in modo da supportare al meglio l’operatività territoriale, con campagne facilmente programmabili lungo l’arco annuale

2. Marketing (1 di 2)

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Marketing Operativo: definizione dei percorsi di accoglienza e di attesa presso gli uffici, arredamenti, insegne, cartellonistica / manifesti, monitor, comunicazione operativa, materiale di prima comunicazione. Il Board Nazionale ha già disponibili: format grafico per insegne, targhe, monitor, video promozionale sui servizi alla Persona Cia prodotto con la regia dell’Area Comunicazione e Immagine

Marketing di Segmento: proposta di package personalizzati per segmenti. In particolare è importante la proposta di un package di servizi specifico per l’imprenditore agricolo e la sua famiglia

Web marketing. E’ ormai matura l’esigenza di disporre un’operatività on line interattiva di Patronato e Caf (web 2.0), connessa all’utilizzo on line del “fascicolo del cittadino”, oltre ad un informativa web con la proposta integrata di Caf, Inac Anp. La riorganizzazione territoriale verificherà la disponibilità di queste funzioni (a cura delle strutture nazionali), diffondendola nei propri ambiti

2. Marketing (2 di 2)

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La riorganizzazione richiede:

L’approfondimento di assetti più efficienti e con migliori livelli di servizio. L’esigenza di differenziare le attività svolte nei diversi uffici richiede sedi focalizzate in precisi ambiti:

“Poli” in cui accentrare le fasi di elaborazione della pratiche, di programmazione e gestione dei collaboratori, di esercizio della consulenza, di supporto medico e legale (con significative economie di scala e di scopo)

“Satelliti/Recapiti/Permanenze” in cui focalizzare attività informative/di relazione/commerciali, di raccolta pratiche, nonché informazioni per lo strumento “fascicolo del cittadino”

Un’operatività che recuperi pienamente i nuovi strumenti: gestione documentale, firma grafometrica, conservazione sostitutiva, «fascicolo del cittadino» per eliminare la carta e conservare documenti per conto del cliente

3. Assetti più efficienti: i poli di servizi

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La riorganizzazione prende in esame:

Apertura nuove permanenze: le esperienze dimostrano la possibilità di investire con successo in iniziative con il superamento del punto di pareggio entro ambiti di breve periodo. Le modalità e i percorsi sono stati già ampiamente predisposti e saranno resi disponibili dal Board Nazionale per i Servizi alla Persona

Incorporazione di unità locali di Patronato e Caf. I recenti DM e legge di stabilità innescano l’insostenibilità dei Patronati e dei Caf più piccoli. Questa situazione innesca l’opportunità molto interessante (da realizzare a breve) di avvicinare e incorporare attività e uffici locali di Patronato e Caf, incrementando le proprie quote di mercato

4. Investimenti

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5. Reportistica

L’intervento di riorganizzazione è affiancato dallo sviluppo della reportistica dedicata ai servizi integrati alla persona in modo da verificarne la sostenibilità e l’incremento dei risultati, a livello complessivo e rispetto agli ambiti territoriali, di servizio, di tipologia di assistiti.

La progettazione della reportistica potrà recuperare un’impostazione già sperimentata in ambito Board nazionale e sul territorio e sarà attenta a definire un quadro informativo equilibrato, capace di recuperare una visione di sintesi per orientare i nuovi interventi di cambiamento, evitando un’informativa di eccessivo dettaglio, “paralizzante” dal punto di vista organizzativo

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Sviluppo dei Servizi integrati alla Persona

=

«LA NOSTRA SFIDA PER UN FUTURO

ALL’ALTEZZA DI CIO’ CHE RAPPRESENTIAMO»