Lo Studio e La Pratica Dei Kata

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LO STUDIO E LA PRATICA DEI KATA La differenza la fa il cantante, non la canzone. -ANONIMO-

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un abbozzo di traduzione dell'ultimo capitolo del libro di Draeger

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LO STUDIO E LA PRATICA DEI KATA

La differenza la fa il cantante, non la canzone.-ANONIMO-

Il Kata come Metodo di Allenamento

Se il Kata non riesce ad appassionarti ed inoltre non riesci a trovare abbastanza informazioni sui libri per migliorare la tua esecuzione e semplificare il tuo studio, allora questo il libro che stavi cercando. Ma prima di proseguire la lettura devi tenere a mente alcune cose.Innanzitutto, Nage e Katame No Kata costituiscono la "grammatica" di ogni judoista. La capacit di "espressione" e "fraseggio" del tuo "linguaggio"-Judo (vale a dire il tuo livello di abilit) dipendono in gran parte dalla padronanza di ci che contenuto in questo libro. Il Kata era inteso da Jigoro Kano come uno strumento per conoscersi e realizzarsi attraverso il Judo. Egli lo considerava il timone dello sviluppo tecnico a disposizione di ogni judoista. Ma il Kata, proprio in quanto "grammatica" e base teorica, ha bisogno di essere affiancato da una parte pratica di allenamento, affinch diventi efficace. Per ottenere ci bisogna innanzitutto imparare a separare il cerimoniale dal kata. stato difficile, per usare un eufemismo, far accettare ai judoisti occidentali che lo studio e la pratica dei Kata fossero un elemento indispensabile dei loro allenamenti. significativo, al riguardo, notare che generalmente il kata considerato inutile al raggiungimento della piena maturit tecnica di un judoista. Si tratta di un grave errore di valutazione che continuer a pesare sulla qualit del Judo occidentale finch non verr corretto. Il Kata pu essere capito e apprezzato da ogni judoista, a patto che venga interpretato correttamente e applicato con utilit all'allenamento.La cosa pi importante, per gli scopi di questo capitolo, che tu abbia consapevolezza che il kata innanzitutto un metodo di allenamento. Tutto ci che otterrai o non otterrai attraverso di esso dipender dal modo in cui saprai applicare il kata al tuo allenamento e non dal kata in s. Ricorda che il valore e i benefici della pratica dei kata sono stati dimostrati di volta in volta dall'esperienza di migliaia di judoisti prima di te. Tu, in quanto attuale utilizzatore del kata, potrai ricevere benefici analoghi se saprai farne buon uso, affiancandolo alla pratica del randori come suo valido supplemento. Per aiutarti a fare ci, vediamo di capire quando studiare il kata, quanta pratica necessaria e quali metodi specifici adottare per renderlo efficace.

Quando iniziare a studiare i KataC' un momento nel quale tu, come praticante, sarai pi pronto e pi in grado di raccogliere i benefici derivanti dallo studio del kata. Questo momento riguarda principalmente l'aver maturato un'esperienza di Judo sufficiente per permetterti di iniziare a studiare il kata sensatamente, con interesse e una ragionevole probabilit di praticarlo con successo. Si diventa pronti a fare esperienza del kata nel momento in cui si capisce che ci che si sta per imparare ha uno scopo pratico. Quando iniziare a studiare il kata dipende, dunque, non dall'et o dal livello tecnico raggiunto, ma dalla volont di imparare che ci si mette. Se non c' desiderio di imparare, non importa quanti anni si abbiano o che livello tecnico si sia raggiunto, apprendere il kata non sar facile.Il kata pu essere imparato con successo in qualsiasi momento della carriera di un judoista. pi importante considerare la capacit di eseguire le ukemi che il grado raggiunto, quando si tratta di valutare se si pronti per studiare il kata. In genere, comunque, una pratica regolare del kata non ha inizio prima del grado sankyu (cintura Marrone). ovvio che, se stai studiando sotto la guida di un istruttore qualificato, sar lui a scegliere, in base alle sue considerazioni, quando verr il momento di studiare il kata. Se per qualsiasi motivo non avessi avuto modo di ottenere un grado riconosciuto a livello nazionale, il momento in cui iniziare la pratica del kata potr essere scelto in base alla tua esperienza di Judo. Se la tua pratica stata costante, potresti iniziare a studiare il kata in un periodo compreso tra il decimo e il quattordicesimo mese di Judo. Diciamo che il primo periodo si riferisce a chi pratica quotidianamente mentre il secondo a chi si allena solo una o due volte a settimana. Si tratta, ovviamente, di indicazioni di massima che devono lasciare il posto ad una valutazione individuale.

Quanto tempo dedicare al kata?

Lo studio del kata deve essere portato avanti con una pratica sufficiente durante l'intera vita Judoistica. L'intensit con la quale dedicarcisi dipender molto dai vari stadi di sviluppo tecnico del praticante ed difficile pertanto stabilire una percentuale di tempo, riferita alla totalit dell'allenamento da dedicare al kata, che sia valida per tutti. In ogni caso qualche generalizzazione potr aiutarti a stabilire quanto tempo dedicare al kata.Tra gli insegnanti e i maestri del Kodokan c' unanimit sul fatto che il tempo da dedicare al kata sia da distribuire tra randori e shiai. La priorit va data al randori; kata e shiai seguono in ordine di importanza. Il grafico qui sotto riassume la distribuzione raccomandata tra questi tre metodi di studio.

Vediamo di capire ora quanto tempo effettivo dell'allenamento dovresti dedicare ai kata. La tabella qui sotto riassume esattamente questo, indicando approssimativamente i tempi di pratica raccomandati. La tabella basata sul numero di giorni di allenamento settimanale: calcolando che una sessione media di allenamento di circa due ore, ti sar possibile ricavare il giusto tempo da dedicare ai kata. Se le sessioni di allenamento del tuo dojo durano meno di due ore, dovrai fare qualche semplice calcolo per adattare la tabella al tuo caso.

TEMPO DI ALLENAMENTO RACCOMANDATO DA DEDICARE AI KATA

Allenamento complessivoKataStudio e pratica del Kata

giornia settimanaorealmeseorealmeseoreasettimana

7

56

11.2

2.8

3 o 4 sessioni da 45/60 minuti a settimana; in giorni consecutivi o intervallati

6

48

9.5

2.5

3 o 4 sessioni da 40/50 minuti a settimana; in giorni consecutivi o intervallati

5

40

8.0

2.0

2 o 3 sessioni da 40/60 minuti a settimana; in giorni consecutivi o intervallati

4

32

6.5

1.5

2 sessioni da 45 minuti a settimana; in giorni consecutivi o separati

3

24

4.8

1.2

2 sessioni da 35 minuti a settimana; in giorni consecutivi o separati

2

16

3.2

0.8

Una sessione da 45 minuti a settimana; nel giorno di allenamento leggero

181.60.4

Una sessione da 30 minuti a settimana; nel giorno di allenamento leggero

Questo grafico e questa tabella sono basati su dati reali dei tempi di allenamento dei campioni giapponesi di Judo degli ultimi 35 anni. Se ne deduce chiaramente che questi schemi di pratica abbiano portato giovamento nell'allenamento di judoisti di alto livello agonistico.Questa tabella non pu di certo stabilire le necessit di ogni judoista nell'arco della sua evoluzione, n considerare eventuali limitazioni di tempo. Va pertanto usata solo come un utile riferimento, da modificare a seconda delle circostanze. Potremmo aggiungere che numerose piccole sessioni di pratica distribuite in pi giorni producono migliori risultati rispetto a una sessione inusualmente lunga che copra lo stesso quantitativo di tempo totale. Con un approccio intelligente, teso a sviluppare il Judo nel miglior modo che ti possibile, si possono adottare altri schemi altrettanto validi e pratici per trarre beneficio dall'allenamento del kata. Eccone un esempio:Molti campioni giapponesi sono cresciuti con una lunga esposizione alla pratica del kata, praticamente quotidiana, durante i loro giorni di studenti liceali e universitari. Nonostante ci, la pratica era strutturata in modo da non risultare n noiosa n eccessivamente complicata: il tempo dedicato ai kata era di qualche minuto al giorno. Tenendo presente che un'esecuzione completa di Nage o Katame no Kata dura intorno ai sette minuti (e molti meno se se ne pratica solo una sezione), alcuni istruttori richiedevano che gli studenti eseguissero il kata due volte durante ogni allenamento. Nella prima parte dell'allenamento, dopo il riscaldamento (e possibilmente le ukemi), i praticanti venivano divisi in coppie che dovevano eseguire il kata continuamente per una serie di minuti, ognuno con un ruolo fisso. Successivamente, alla fine della dura sessione di randori giornaliera, gli studenti venivano divisi nelle stesse coppie di prima e dovevano eseguire nuovamente il kata per un'altra serie di minuti, questa volta invertendo i ruoli. Ripetendo questa procedura ad ogni sessione di allenamento, alcune volte col Nage e altre volte col Katame no Kata, gli studenti acquisivano rapidamente una comprensione delle meccaniche dei kata, diventando anche capaci di estenderne l'applicazione ad un gran numero di tecniche di Judo. Per nessuno di questi studenti quei pochi minuti di allenamento venivano percepiti come una perdita di tempo; capita invece che molti di essi siano oggi degli istruttori che usano un metodo simile con i loro allievi.

Come iniziare ad apprendere il Kata

Il modo migliore per iniziare lo studio del Kata quello di studiare, non di praticare. Non andare alla tua prima lezione di kata "a freddo". Prima di iniziare quella lezione dovresti gi aver studiato con dovizia il soggetto. Memorizza con cura i nomi di tutte le tecniche del kata, la loro sequenza e il gruppo a cui appartengono. Queste informazioni sono inestimabili e alleggeriranno di molto il tuo carico mentale quando dovrai iniziare la pratica vera e propria: gi abbastanza difficile imparare il kata che vale la pena non complicarsi ulteriormente la vita. Conoscere ogni tecnica nel suo ordine esatto, dove posizionarti e cosa succede dopo, se rimanere vicino al tuo partner o allontanarti da lui, se sdraiarsi, sedersi o alzarsi in piedi costituisce una bella fetta dell'apprendimento del kata. Una volta assorbita, questa conoscenza ti permette di focalizzarti meglio sull'esecuzione delle tecniche stesse. Questo studio preliminare dunque il minimo essenziale.Faresti anche bene a leggere qualsiasi tipo di informazione sul background del kata a cui riesci ad accedere. Ti aiuter a capire meglio cosa sia il kata e in che modo pu giovarti la sua pratica. Se leggerai tutta la descrizione tecnica del kata prima di metterlo in pratica per la prima volta, molte di quelle informazioni ti rimarranno impresse. Con il procedere delle lezioni di kata, sar utile rileggere le porzioni di spiegazioni tecniche corrispondenti, in modo da rinfrescarti la memoria e migliorare la tua esecuzione. importante, per un proficuo studio dei kata, trovare un insegnante qualificato. Non si tratta di una cosa semplice come trovare un istruttore di Judo in grado di insegnarti i rudimenti, completamente concentrato su randori e competizione. Il Kata, come avrai capito, una specialit nella quale soltanto gli insegnanti pi esperti possono aspirare a qualificarsi. Il problema di trovare un valido insegnante di Kata potrebbe essere un problema molto serio; potrebbero non essercene affatto. In quel caso dovrai affidarti unicamente a del materiale scritto, come il presente libro, ma anche in quel caso non smettere di cercare un buon insegnante finch non l'hai trovato.Un insegnante di kata qualificato non ha soltanto la padronanza tecnica ma in grado di instaurare la giusta relazione allievo-discepolo. Ti verr richiesto, come vuole il metodo tradizionale, di dimostrare una grande motivazione ad imparare il kata, un'accettazione acritica del maestro e una menta scevra da dubbi. Non ti sar richiesto niente di pi di seguire ci che il maestro dimostra. Egli, pur evitando spiegazioni eccessivamente verbose, fornir la spiegazione del kata con un livello di dettaglio maggiore di quello a cui eri abituato con lo studio di altri aspetti del Judo. Nonostante non ci si aspetta che tu metta in discussione l'abilit tecnica del tuo insegnante potrai certamente esporgli i tuoi dubbi se qualcosa non ti chiaro o nei momenti di confusione. Il tuo insegnante osserver le tue goffaggini con impassibilit e aspetter pazientemente la tua crescita e lo sviluppo della tua completa maturit nel kata. Non ci dovrebbe essere nessuna fretta di imparare il kata, perch imparare il kata in fretta semplicemente impossibile. L'insegnante non ti sovraccaricher, n tu dovresti chiedere al tuo insegnante pi informazioni di quante te ne dia. All'inizio egli ti fornir solo un canovaccio, al partire dal quale tu potrai diventare abbastanza abile nel controllo dell'esecuzione delle singole tecniche. Ci si aspetta da te una costante e instancabile attenzione al dettaglio nella ripetizione dei movimenti. Col tempo ti accorgerai che le sottigliezze tecniche del kata, che prima sembravano imprigionarti, iniziano a diventare liberatorie e finalmente il tuo kata raggiunger quello stato in cui non saprai dire se a praticare il corpo o la mente.

Quali Kata praticareIl Kata, inteso come parte integrante del metodo di allenamento del Judo, fa parte di un processo educativo. Il posto da assegnare al Kata nel tuo programma di allenamento complessivo deve essere tale da espandere la tua pratica del Judo completandola: in questo modo che otterrai dal Judo i massimi risultati educativi. Questo significa che se ti trovi ad un punto della tua carriera judoistica in cui il tuo interesse, studio e pratica ruotano principalmente intorno a randori e shiai, il kata non dovr relazionarsi solo con queste attivit ma con il Judo nella sua totalit, che include anche altri aspetti come l'educazione fisica e la difesa personale. A questo grado di maturit sei incline a dedicarti solo a quei kata che si rivolgono allo sviluppo di abilit significative per ci che al momento ti riesce meglio e forse semplicemente a quei kata che ti sembra assomiglino di pi al randori e allo shiai. Il tuo interesse tutto qui. Se il Nage e il Katame no Kata sono effettivamente sufficienti per raggiungere tali obbiettivi, dovresti non di meno provare a espandere le tue abilit e la tua pratica anche attraverso altri kata, e soprattutto: Seiryoku Zen'yo, Ju, Kime o Goshin-jutsu no kata. Tutti questi kata, se studiati e praticati correttamente, contribuiranno ulteriormente allo sviluppo delle tue abilit nel randori e nello shiai, molto di pi di quanto succederebbe se limitassi il tuo studio ai soli Nage e Katame no Kata. Ma non fraintendere questo consiglio: la maggior parte della tua pratica dovrebbe comunque concentrarsi su Nage e Katame no Kata.

Come praticare il KataLa pratica del kata pu essere approcciata in tre modi diversi; importante distinguerli chiaramente per ottenere i risultati migliori.Il primo approccio consiste nella pratica del kata secondo gli schemi di esecuzione ufficiali del Kodokan. Si tratta di esecuzioni di un Judo standardizzato, di cui questo libro offre gli esempi rappresentativi di Nage e Katame no Kata. Nel secondo capitolo di questo libro, inoltre, presente l'elenco completo di tutti i kata ufficiali del Kodokan. Sviluppati dalla direzione tecnica del Kodokan, pi che da un singolo individuo, questi kata riassumono lo spirito e la tecnica di tutto il Judo Kodokan. La tua performance di kata tradizionale, quindi, dovr essere in linea con i requisiti tecnici che troverai descritti in questo libro o secondo le direttive di un istruttore qualificato.Il secondo approccio costituito dalla pratica di kata che seguono libere variazioni personali. Anche in questo caso la tua pratica dovr affidarsi ad un insegnante competente. Poich infatti in questi kata sono presenti numerosi elementi di personalizzazione stilistica, materiale serio, completo e autorevole in forma scritta praticamente inesistente. Non rientra negli scopi di questo libro trattare questo tipo di kata, ma sono comunque menzionati alle pagine 33 e 431. Il terzo approccio alla pratica del kata quello interpretativo. L'origine di questo tipo di pratica nasce dall'uso del kata che ne fa l'esecutore o l'istruttore che ne guida la pratica.