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1 Dipartimento di Economia e Diritto Commissione paritetica docenti-studenti Relazione nov. 2015 La commissione paritetica del dipartimento di Economia e Diritto è composta da: Stefano Perri (docente, presidente) Tommaso Febbrajo ( docente ) Andrea Fradeani (docente) Barbara Malaisi (docente) Elisabetta Michetti (docente) Nicolò Cammoranesi (rappresentante studenti) Lorenzo Di Tommaso (rappresentante studenti) Eni Dumi (rappresentante studenti) Maria Francesca Gerardi (rappresentante degli studenti) Gabriele Sacchi (rappresentante studenti)* *Lo studente Gabriele Sacchi risulta laureato, ma non ancora sostituito da un nuovo rappresentante degli studenti. La commissione paritetica del Dipartimento di Economia e Diritto (DED) ritiene di dover confermare le osservazioni contenute nella relazione del precedente anno accademico circa l’oggettiva difficoltà incontrata, viste le ridotte dimensioni del dipartimento, nell’esercizio delle sue funzioni. Per favorire la partecipazione degli studenti, la commissione implementerà una pagina web per consentire a tutti gli interessati di esprimere idee e proposte sulle questioni inerenti al DED di loro interesse: una ulteriore modalità “tecnologica” per stimolare suggerimenti “positivi” (non reclami, per i quali esistono altri canali). Sezione A Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze del sistema economico e produttivo. Premessa. L’osservazione e l’analisi delle esigenze occupazionali espresse dal mercato del lavoro è un impegno che il Dipartimento di Economia e Diritto svolge con costanza e assiduità; particolare attenzione è stata rivolta, ovviamente, al monitoraggio della dinamica dei prerequisiti formativi e professionalizzanti che devono caratterizzare i percorsi di studio offerti. Nel corso dell’anno sono stati organizzati, anche in considerazione dei profondi mutamenti imposti dall’attuale congiuntura al tessuto sociale e produttivo marchigiano, momenti istituzionali di confronto con le parti sociali (citiamo, ad esempio, la riunione dello scorso 9 ottobre 2014), in particolare con gli interlocutori più rappresentativi dei vari sbocchi professionali. Ciò per allineare i contenuti dell’offerta formativa con le aspettative del mercato del lavoro, favorendo così il placement dei nostri laureati. Costanti i contatti, limitandoci ai casi più significativi, con Confindustria, Banca d’Italia e Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili (con cui sono in essere sia una laurea in convenzione, per agevolare l’iter di accesso alla professione, che uno specifico corso post-laurea di preparazione all’esame di Stato). Il legame con il territorio, e la volontà di fornire risposte alle sue esigenze, è pure stigmatizzato sia dai numerosi seminari che dal Career Day. I primi, grazie all’equilibrio e sinergia fra i relatori accademici e gli operatori aziendali, hanno non solo integrato l’offerta didattica ma soprattutto

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Dipartimento di Economia e Diritto

Commissione paritetica docenti-studenti

Relazione nov. 2015

La commissione paritetica del dipartimento di Economia e Diritto è composta da:

Stefano Perri (docente, presidente)

Tommaso Febbrajo ( docente )

Andrea Fradeani (docente)

Barbara Malaisi (docente)

Elisabetta Michetti (docente)

Nicolò Cammoranesi (rappresentante studenti)

Lorenzo Di Tommaso (rappresentante studenti)

Eni Dumi (rappresentante studenti)

Maria Francesca Gerardi (rappresentante degli studenti)

Gabriele Sacchi (rappresentante studenti)*

*Lo studente Gabriele Sacchi risulta laureato, ma non ancora sostituito da un nuovo rappresentante degli studenti.

La commissione paritetica del Dipartimento di Economia e Diritto (DED) ritiene di dover

confermare le osservazioni contenute nella relazione del precedente anno accademico circa

l’oggettiva difficoltà incontrata, viste le ridotte dimensioni del dipartimento, nell’esercizio delle sue

funzioni.

Per favorire la partecipazione degli studenti, la commissione implementerà una pagina web per

consentire a tutti gli interessati di esprimere idee e proposte sulle questioni inerenti al DED di loro

interesse: una ulteriore modalità “tecnologica” per stimolare suggerimenti “positivi” (non reclami,

per i quali esistono altri canali).

Sezione A Analisi e proposte su funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo

personale e professionale, tenuto conto delle esigenze del sistema economico e produttivo.

Premessa.

L’osservazione e l’analisi delle esigenze occupazionali espresse dal mercato del lavoro è un

impegno che il Dipartimento di Economia e Diritto svolge con costanza e assiduità; particolare

attenzione è stata rivolta, ovviamente, al monitoraggio della dinamica dei prerequisiti formativi e

professionalizzanti che devono caratterizzare i percorsi di studio offerti.

Nel corso dell’anno sono stati organizzati, anche in considerazione dei profondi mutamenti imposti

dall’attuale congiuntura al tessuto sociale e produttivo marchigiano, momenti istituzionali di

confronto con le parti sociali (citiamo, ad esempio, la riunione dello scorso 9 ottobre 2014), in

particolare con gli interlocutori più rappresentativi dei vari sbocchi professionali. Ciò per allineare i

contenuti dell’offerta formativa con le aspettative del mercato del lavoro, favorendo così il

placement dei nostri laureati. Costanti i contatti, limitandoci ai casi più significativi, con

Confindustria, Banca d’Italia e Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili (con cui sono

in essere sia una laurea in convenzione, per agevolare l’iter di accesso alla professione, che uno

specifico corso post-laurea di preparazione all’esame di Stato).

Il legame con il territorio, e la volontà di fornire risposte alle sue esigenze, è pure stigmatizzato sia

dai numerosi seminari che dal Career Day. I primi, grazie all’equilibrio e sinergia fra i relatori

accademici e gli operatori aziendali, hanno non solo integrato l’offerta didattica ma soprattutto

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avvicinato gli studenti alle realtà produttive (si rinvia, per l’elenco degli eventi, alla specifica

appendice). Il secondo, organizzato in collaborazione con l’Università di Camerino nei giorni 21 e

22 ottobre 2015, ha permesso ad un gran numero di studenti di avere colloqui diretti con i manager

e i responsabili delle risorse umane delle tante aziende presenti.

Le aspettative del contesto produttivo di riferimento hanno ispirano la progettazione dei corsi di

laurea triennale e magistrale che, in accordo con i requisiti ministeriali, si propongono di formare

laureati da inserire nel mondo aziendale, per lo svolgimento di funzioni manageriali o

imprenditoriali, nelle banche e più in generale nel campo degli intermediari finanziari, nelle

amministrazioni pubbliche e nelle libere professioni economiche. L’organizzazione della didattica e

dei piani di studi ha tentato di contemperare, per non “destabilizzare” l’offerta formativa e

disperdere il lavoro fatto nel passato, l’innovazione richiesta dalle dinamiche socio-economiche con

l’esigenza di consolidamento dei percorsi formativi offerti.

1) Corso di laurea triennale: «Economia: banche, aziende e mercati».

Sbocchi Occupazionali.

I laureati in «Economia: banche, aziende e mercati» sono capaci di applicare, grazie agli strumenti

metodologici acquisiti attraverso il corso nonché alle numerose esperienze applicative svolte,

conoscenze e capacità di comprensione in diversi ambiti professionali:

- in attività di promozione e di consulenza finanziarie;

- in aziende industriali, commerciali, di servizi e finanziarie;

- in banche, assicurazioni, società di intermediazione mobiliare e società di gestione del risparmio;

- in società di revisione e di consulenza;

- nella libera professione come esperti contabili;

- nella pubblica amministrazione;

- nelle sedi estere di imprese italiane e nelle sedi italiane di imprese estere;

- nelle società di consulenza all’export.

Il corso prepara alle professioni di:

- specialista della gestione e del controllo nelle imprese private;

- specialisti in contabilità;

- fiscalista e tributarista;

- specialista in attività finanziarie;

- specialista nell’acquisizione di beni e di servizi;

- specialista nella commercializzazione di beni e servizi;

- analista di mercato;

- specialista in economia aziendale.

Obiettivi formativi.

I laureati in «Economia: banche, aziende e mercati» acquisiscono una solida preparazione di base

nelle discipline economiche e aziendali nonché un’adeguata conoscenza degli strumenti matematico-

statistici e dei principi/istituti dell’ordinamento giuridico. Possono inoltre applicare le conoscenze

apprese nell’ambito dell’operatività degli economico-finanziaria delle imprese declinandole tanto

per aree funzionali (la gestione, l’organizzazione, l’amministrazione, la rilevazione, il controllo),

quanto per classi di aziende dei vari settori (manifatturiero, finanziario, commerciale, dei servizi,

della pubblica amministrazione) anche con riferimento all’operatività in mercati globalizzati.

Durante il percorso formativo sono previste, in relazione a obiettivi specifici di formazione

professionale e agli sbocchi occupazionali, attività esterne di tirocinio formativo (stage) presso

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aziende ed organizzazioni pubbliche e private, nazionali ed internazionali, finalizzate alla concreta

applicazione delle conoscenze apprese.

Il corso in «Economia: aziende, banche, mercati» prevede tre curricula di approfondimento i cui

specifici obiettivi formativi si sviluppano nella maniera seguente:

- «Curriculum Economia bancaria, finanziaria e assicurativa»: il percorso di studi, oltre a fornire

una solido background sui temi inerenti la finanza, è focalizzato sulla conoscenza della gestione

degli intermediari finanziari e sull’operatività dei mercati finanziari. Sono inoltre affrontate le

tematiche del risk management, delle principali tipologie di strumenti finanziari, della gestione dei

portafogli di attività finanziarie nonché degli aspetti giuridici che regolano l’attività degli

intermediari e dei mercati finanziari;

- «Curriculum Economia aziendale»: il percorso è strutturato in modo da fornire competenze utili

per operare nelle aziende manifatturiere e di servizi, in particolare nelle funzioni di amministrazione

e controllo e nell’ambito gestionale in genere; alla costruzione di una solida base conoscitiva sui

temi della rilevazione, del bilancio, della revisione e delle tecniche di analisi e controllo economico-

finanziario, sono affiancate le tematiche di marketing, logistica, innovazione, diritto d’impresa con

l’obiettivo di formare operatori aziendali e imprenditori capaci di affrontare e risolvere i problemi

con una visione globale, interdisciplinare e integrata;

- «Curriculum Economia e commercio internazionale»: il percorso intende sviluppare la conoscenza

dell’economia applicata e dell’economia aziendale inerenti i processi d’internazionalizzazione delle

imprese e dei mercati nell’ambito del processo di globalizzazione. Sono inoltre affrontate, oltre alle

questioni giuridiche caratterizzanti gli scambi con l’estero, sia le problematiche della

delocalizzazione che le modalità d’analisi dei mercati reali e finanziari internazionali.

Soddisfazione dei laureati e loro occupazione.

Un’importante testimonianza, seppure indiretta, tanto della coerenza fra obiettivi formativi e

caratteristiche del tessuto produttivo locale (caratterizzato, come noto, dalla presenza di PMI)

quanto dell’adeguatezza dei corsi offerti viene dai dati AlmaLaurea: ripeterebbero la scelta di

«Economia: banche, aziende e mercati» il 77% dei laureati intervistati, contro il 73% della media

delle risposte positive di tutti gli atenei italiani nella classe di laurea di riferimento. Inoltre, si

iscriverebbero allo stesso corso di laurea, ma in un altro ateneo il 9% dei laureati, contro il 12%

della classe di riferimento. Peraltro rispondono positivamente alla domanda sulla soddisfazione

complessiva rispetto al corso frequentato il 91% degli intervistati (stessa percentuale della classe di

laurea di riferimento).

2) Corso di laurea magistrale in: «Consulenza e direzione aziendale».

Sbocchi Occupazionali.

Le competenze e le conoscenze acquisite nel corso di laurea consentono l’inserimento in numerosi

contesti professionali quali:

- le aziende industriali, commerciali e di servizi;

- le professioni di dottore commercialista e revisore legale;

- le società di revisione e di consulenza;

- la pubblica amministrazione;

- banche e società finanziarie.

I laureati in «Consulenza e direzione aziendale» possiedono competenze adeguate sia per risolvere

problemi operativi attinenti all’economia aziendale, sia per proporre e sostenere rigorose

argomentazioni di carattere pratico e teorico.

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Il corso prepara alle professioni di:

- imprenditore;

- manager in aziende private e pubbliche;

- specialista del controllo nella pubblica amministrazione;

- specialista della gestione e del controllo nelle imprese private;

- specialista dell’organizzazione del lavoro;

- specialista in contabilità e bilancio;

- dottore commercialista e revisore legale;

- specialista in attività finanziarie;

- specialista nell’acquisizione di beni e servizi;

- analista di mercato;

- specialista in economia aziendale;

- ricercatori e tecnici laureati nelle scienze aziendali.

Obiettivi formativi.

L’obiettivo del corso di laurea magistrale in «Consulenza e direzione aziendale» è quello di formare

figure professionali con ampie conoscenze di amministrazione e gestione aziendale, in modo da

rivestire, internamente alle imprese, posizioni di vertice nelle aree amministrativo-finanziaria,

tributaria e del controllo di gestione nonché svolgere l’attività di consulenza quale dottore

commercialista e revisore legale o componente di società di revisione e consulenza. Nel biennio si

approfondiscono infatti tutte le materie aziendali professionalizzanti: le teorie e gli strumenti

economico finanziari, vale a dire i diversi sistemi, metodi e procedimenti di contabilità e bilancio; i

principi contabili nazionali ed internazionali; le tecniche professionale per l’ordinaria e la

straordinaria gestione; l’economia dei gruppi aziendali; le strategie e le politiche aziendali, la

revisione ed il controllo di gestione. Ugualmente importanti le materie strumentali alla governance

aziendale, vale a dire quelle di tipo giuridico: gli aspetti evoluti di diritto societario; il diritto e le

procedure delle crisi d’impresa; il diritto fiscale legato al reddito d’impresa; gli aspetti di

regolamentazione delle nuove forme contrattuali, il diritto della regolamentazione antitrust ecc.

Il corso in «Consulenza e Direzione Aziendale» prevede due curricula: il «Curriculum

professionale» e il «Curriculum gestionale». Il primo, grazie alla convenzione sottoscritta con gli

ordini dei dottori commercialisti di Macerata e Camerino, Fermo e Ascoli Piceno, consente agli

studenti intenzionati ad esercitare la professione di dottore commercialista di svolgere parte del

tirocinio obbligatorio in concomitanza con il percorso formativo universitario (ottenendo, peraltro,

l’esonero dalla prima prova scritta dell’esame di Stato). Il DED offre inoltre, a completamento del

percorso abilitante, il più importante corso di preparazione post laurea all’esame di Stato

(sostenibile, quest’ultimo, presso l’Università di Macerata).

Soddisfazione dei laureati e loro occupazione.

Anche per questo corso si riportano i dati sulla soddisfazione degli studenti e sulla condizione

occupazione ad un anno dalla laurea. Si iscriverebbero nuovamente al corso l’88% dei laureati

contro il 75% della classe di riferimento mentre solo l’8%, contro il 10% della classe di riferimento,

sceglierebbe lo stesso corso ma in un altro ateneo. Rispondono positivamente alla domanda sulla

soddisfazione complessiva rispetto al corso frequentato il 91% degli intervistati, contro l’87% della

classe di riferimento.

Proposte ed indicazioni degli studenti.

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Gli studenti presenti nella commissione paritetica esprimono l’esigenza di qualificare ulteriormente

l’offerta formativa del dipartimento attraverso approfondimenti sulle problematiche giuridiche,

economiche e tributarie delle start-up (anche innovative), sulle reti d’impresa e sugli strumenti

aziendali atti a monitorare, analizzare e confrontare i costi e la performance aziendali.

3) Corso di laurea magistrale in: «Mercati e intermediari finanziari».

Sbocchi occupazionali.

Grazie all’acquisizione di strumenti metodologici e alle numerose esperienze applicative condotte

durante il corso, i laureati in «Mercati e intermediari finanziari» sono in grado di applicare

conoscenze e capacità di comprensione in diversi ambiti professionali:

- direzione finanziaria e amministrativa di società operanti in contesti internazionali;

- country manager/direzione di controllate estere di gruppi commerciali;

- banche;

- compagnie assicurative;

- SIM, SGR e altre società finanziarie;

- attività di promozione e di consulenza finanziaria;

I laureati in «Mercati e intermediari finanziari» si caratterizzano altresì per conoscenze e

competenze adeguate sia per risolvere problemi operativi attinenti all'economia aziendale e

bancaria, sia per proporre e sostenere rigorose argomentazioni di carattere pratico e teorico.

Il corso prepara alle professioni di:

- specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private;

- specialisti in risorse umane;

- specialisti dell’organizzazione del lavoro;

- specialisti in attività finanziarie;

- specialisti nell’acquisizione di beni e servizi;

- analisti di mercato;

- specialisti dei sistemi economici;

- specialisti dell’economia aziendale;

- ricercatori e tecnici laureati nelle scienze economiche e statistiche.

Obiettivi formativi.

I laureati in «Mercati e intermediari finanziari» si caratterizzano per conoscenze e competenze

adeguate sia per risolvere problemi operativi attinenti all’economia aziendale e bancaria, sia per

proporre e sostenere rigorose argomentazioni di carattere pratico e teorico. Devono pertanto

possedere conoscenze specialistiche nell’area della gestione degli intermediari finanziari e

dell’operatività dei mercati finanziari, oltre a una solida base conoscitiva dei temi inerenti il settore

della finanza.

Il percorso formativo attribuisce una particolare rilevanza alle tematiche della gestione e del

controllo dei rischi; della microstruttura e del funzionamento dei mercati finanziari; degli strumenti

finanziari; della gestione dei portafogli di attività finanziarie; delle esigenze finanziarie degli

operatori economici e delle molteplici modalità di soddisfacimento ad opera degli intermediari e dei

mercati finanziari; della valutazione delle performance aziendali; degli aspetti giuridici che

regolano l’attività degli intermediari e dei mercati finanziari.

Durante il percorso formativo è prevista, in relazione ad obiettivi specifici di formazione

professionale ed agli sbocchi occupazionali, l’applicazione delle conoscenze apprese con attività

esterne di tirocinio formativo (stage) presso istituzioni finanziarie e private nazionali ed

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internazionali. Si auspica, in tal senso, una maggiore mobilità di docenti e studenti sia in entrata che

in uscita.

Da quest’anno il corso in « Mercati e intermediari finanziari » prevede due curricula: il

«Curriculum Banca e Mercati» e il «Curriculum International Finance and Economics». Il primo è

in continuità con i corsi dei passati anni accademici. Il secondo, di nuova attivazione, è interamente

in lingua inglese e prevede il seguente piano di studi.

Il «Curriculum in International Finance and Economics» si propone di sviluppare competenze

avanzate, sia teoriche che pratiche, che permettano ai laureati di lavorare in un ampio spettro di

contesti internazionali. Principali opportunità di impiego, come riportato nel sito web dedicato al

corso, possono essere riferite ai seguenti ambiti:

- Banks & Financial Intermediaries;

- Asset Management Companies;

- Insurance Companies;

- Consulting & Auditing Companies;

- Export Oriented & International Companies;

- International Trade Agencies;

- Central Banks;

- International Organizations;

- Universities;

- Research Centers.

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L’istituzione del curriculum a vocazione internazionale, scelta auspicata anche dagli studenti e

caldeggiata nella relazione della commissione paritetica dello scorso anno, vuole contribuire alla

internalizzazione degli studi universitari (una priorità nell’ambito del processo di globalizzazione).

Il corso è partito in questo anno accademico, una sua analisi critica sarà possibile solo in futuro. Le

sue prospettive dipenderanno, in ogni casi, anche dalla capacità del DED di stringere relazioni

proficue con università e istituzioni straniere, sia all’interno che all’esterno dell’Unione Europea.

Soddisfazione dei laureati e loro occupazione.

Per quanto riguarda i dati sulla soddisfazione dei laureati e sulla occupazione (ovviamente riferibili

solo al primo curriculum), si iscriverebbero nuovamente al corso il 67% dei laureati contro il 75%

della classe di riferimento mentre solo l’11%, contro il 10% della classe di riferimento, sceglierebbe

lo stesso corso ma in un altro ateneo. Rispondono positivamente alla domanda sulla soddisfazione

complessiva rispetto al corso frequentato il 100% degli intervistati, contro il 91% della classe di

riferimento (decisamente soddisfatti il 67% dei laureati contro il 39% della classe di riferimento).

Sezione B Analisi e proposte su efficacia dei risultati di apprendimento attesi in relazione alle funzioni e

competenze di riferimento (coerenza fra le attività formative programmate e gli specifici obiettivi

formativi programmati).

1) Corso di laurea triennale: «Economia: banche, aziende e mercati».

Il raggiungimento degli obiettivi formativi previsti è perseguito, durante il percorso degli studi,

attraverso la didattica frontale e l’uso di materiali avanzati e aggiornati; il percorso formativo è

inoltre integrato dalla partecipazione di esperti provenienti dal mondo degli operatori aziendali. Ai

tradizionali corsi sono affiancati, inoltre, i laboratori (istituiti per gran parte degli ambiti scientifici

coinvolti nel corso di laurea): si vuole consentire agli studenti, in tal modo, l’applicazione concreta

delle conoscenze teoriche apprese.

Durante il percorso formativo è prevista, in relazione agli obiettivi specifici di formazione

professionale e agli sbocchi occupazionali, la possibilità di applicare le conoscenze apprese con

attività esterne di tirocinio formativo (stage) presso aziende, studi professionali, organizzazioni

pubbliche e private, nazionali ed internazionali.

Gli studenti sono incoraggiati a sviluppare capacità comunicative attraverso lavori e presentazioni

di gruppo, così da ben divulgare informazioni, idee, problemi e soluzioni ad interlocutori specialisti

e non. Devono saper utilizzare opportunamente, inoltre, la terminologia tecnico-economica ed

essere in grado di esemplificare concetti per gli interlocutori non esperti. Lo sviluppo di tali abilità

deriva dall’impegno richiesto, durante il corso, nella triplice prospettiva: (i) dell’apprendimento

disciplinare; (ii) dell’inquadramento dei problemi in un contesto di collegamenti interdisciplinari;

(iii) della rigorosa spiegazione di situazioni, concetti e risultati.

Gli strumenti di verifica delle abilità comunicative non possono che essere l’ascolto e la guida dello

studente durante le lezioni, ma anche in sede di esame.

Il Dipartimento di Economia e Diritto nell'a.a. 2015-2016 offre alcuni corsi di insegnamento con un

supporto didattico on line tramite la piattaforma Olat. L'attività on line si distingue dai corsi a

distanza perché è un supporto allo studio e costituisce un approfondimento dei temi trattati durante

le lezioni del corso in presenza sviluppandosi parallelamente a quest'ultimo.

Il supporto on line è previsto, per il presente anno accademico, per i seguenti corsi del I e II anno:

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ECONOMIA AZIENDALE (I semestre, Prof.ssa Paolini Antonella, area aziendale) ECONOMIA E STRUMENTI DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI (II semestre,

Prof. Grasso Alessandro, area aziendale) INFORMATICA (I semestre, Prof. Ciclosi Francesco, area matematico-statistica) ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO (I semestre, Prof. Damiani Enrico, area

giuridica) ISTITUZIONI DI DIRITTO PUBBLICO (II semestre, Prof. Giulio Salerno, area

giuridica) MACROECONOMIA (I semestre, Prof.ssa Coppier Rafaella, area economica) MATEMATICA FINANZIARIA (I semestre, Prof.ssa Michetti Elisabetta, area

matematico-statistica) MATEMATICA GENERALE (I-II semestre, Prof.ssa Mammana Cristiana, area

matematico-statistica) MICROECONOMIA mod. a (6 cfu) (I semestre, Prof. Perri Stefano, area

economica) MICROECONOMIA mod. b (6 cfu) (II semestre, Prof. De Benedictis Luca, area

economica) RAGIONERIA (I-II semestre, Prof. Zigiotti Ermanno, area aziendale) STATISTICA (II semestre, Prof.ssa Scaccia Luisa, area matematico-statistica)

Pur non essendo strutturato come corso a distanza, il supporto didattico on line si propone anche di

venire incontro alle esigenze degli studenti lavoratori che trovano difficoltà nel frequentare le

lezioni in assiduamente.

Il supporto on line è iniziato in questo anno accademico e occorrerà attendere che l’esperienza si

consolidi per poter formulare una analisi critica e proposte migliorative, soprattutto dal punto di

vista degli studenti.

2) Corso di laurea magistrale in: «Consulenza e direzione aziendale».

I laureati in «Consulenza e direzione aziendale» conseguono conoscenze e capacità di

comprensione, nell’ambito dei meccanismi di gestione e di governance aziendale, che estendono e

rafforzano quelle tipicamente acquisite durante il percorso triennale e consentono di elaborare e

applicare idee originali, anche in un contesto di ricerca.

Lo studente ha la possibilità, in funzione del percorso formativo selezionato, di approfondire la

propria preparazione in ambito gestionale, professionale e pubblico. Il livello di formazione include

pure la conoscenza di temi importanti e attuali attinenti al sistema aziendale; in relazione sia alla

cura dei contenuti didattici, che all’uso di testi avanzati e aggiornati e al frequente confronto con

esperti provenienti dal mondo delle professioni d’azienda.

I laureati nel corso di laurea magistrale devono inoltre essere in grado di utilizzare fluentemente,

tanto in forma scritta quanto orale, la lingua inglese (con particolare riferimento alla terminologia

economico-finanziaria).

3) Corso di laurea magistrale in: «Mercati e intermediari finanziari».

I laureati in «Mercati e intermediari finanziari» devono conseguire conoscenze e capacità

specialistiche nell’ambito dell’economia degli intermediari e dei mercati finanziari; devono

possedere abilità metodologiche idonee al risk management, alla valutazione degli strumenti

finanziari, alla gestione dei portafogli di attività finanziarie, alla valutazione delle performance

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aziendali. Il percorso formativo mira anche ad approfondire temi di frontiera attinenti agli ambiti

sopra indicati.

Il frequente confronto con esperti provenienti dalle istituzioni e dai mercati finanziari, le attività

seminariali con accademici italiani e stranieri, rendono possibile il conseguimento delle conoscenze

e capacità in oggetto.

La realizzazione di lavori di gruppo, nella forma di casi aziendali e business game, insieme alle

relative presentazioni, rappresentano un importante strumento impiegato per sviluppare le capacità

comunicative degli studenti.

Il percorso formativo prevede inoltre, in via obbligatoria, un tirocinio formativo (stage) durante il

quale applicare le conoscenze apprese, ciò con riferimento sia agli sbocchi occupazionali desiderati

dallo studente che agli specifici obiettivi di formazione.

Gli strumenti di verifica delle abilità comunicative non possono che essere, quindi, l’ascolto e la

guida dello studente sia durante le lezioni che in sede di esame.

L’acquisizione di metodiche di analisi e di interpretazione critica delle problematiche e dinamiche

relative ai mercati e agli intermediari finanziari, nonché ai principali temi della finanza moderna,

consente ai laureati in «Mercati e intermediari finanziari» di sviluppare solide capacità di

apprendimento così da consentirgli di avviarsi, con un alto grado di autonomia, a studi successivi

quali i dottorati di ricerca in università italiane o straniere.

In generale per tutti i corsi di laurea e laurea magistrale i contenuti del corso sono coerenti con gli

obiettivi formativi proposti, anche in considerazione dei limiti posti dai cosiddetti “requisiti

minimi” ad una ulteriore articolazione e diversificazione. Non emergono particolari proposte, se

non quelle riportate di seguito, da parte degli studenti su questo tema. Anche i questionari

somministrati agli studenti mostrano una sostanziale soddisfazione degli studenti per quanto

riguarda l’ interesse agli argomenti trattati.

Si ritiene di inserire ora le osservazioni su alcuni indicatori “sentinella”.

Il primo indicatore riguardante la condizione occupazionale ad un anno dalla laurea è stato

analizzato precedentemente, l’ultimo è analizzato nelle sezioni che seguono.

Restano gli indicatori sentinella relativi al tempo medio di laurea e alla percentuale dei laureati in

corso.

Per quanto riguarda il corso di laurea triennale il corso EBAM ha questi risultati

EBAM 2012 2013 2014

3 anni e 8 mesi 3 anni e 11 mesi 4 anni e tre mesi

Il tempo di laurea tende ad allungarsi con il trascorrere del tempo. Nella stessa direzione vanno i dati circa la percentuale degli studenti laureati in corso:

EBAM 2012/13 2013/14 2014/15

26,4 21,25 17,2

In questo caso il dato dell’AA 2014-215 non è significativo, perché le sessioni di laurea di questo AA non sono concluse. Dopo le due sessioni rimanenti il dato del 2014/15 potrebbe risultare vicino a quelli degli anni passati. In ogni caso la percentuale dei laureati in corso appare bassa. Occorrerebbe però verificare le ragioni: quale è il peso degli studenti lavoratori e quali potrebbero essere gli altri motivi, differenti dalle difficoltà di studio, che determinano questo risultato? La tendenza all’aumento del tempo di laurea deve essere costantemente verificata anche per il futuro. In questo senso occorre analizzare attentamente il percorso della nuova organizzazione del tutorato, i cui scopi sono sia la limitazione degli abbandoni, sia la

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diminuzione dei tempi di laurea e la crescita delle lauree all’interno della durata del corso di studi. La nuova organizzazione del tutorato da parte del dipartimento sta partendo in questi giorni e avviene nell’ambito del programma di Ateneo I care. Per quanto riguarda i corsi di laurea magistrale il corso CDA ha questi risultati

CDA 2012 2013 2014

2 anni e 6 mesi 2 e 8 mesi 2 anni e 11 mesi

Il tempo di laurea tende ad allungarsi con il trascorrere del tempo. Tuttavia, in questo caso, il dato appare meno preoccupante se considerato accanto a quello dei laureati in corso:

CDA 2012/13 2013/14 2014/15

48,4 49,23 17,65

Almeno per l’anno 2013-14 si registra un miglioramento dei laureati in corso, che si avvicinano al 50%. Anche in questo caso il dato dell’AA 2014-215 non è significativo, perché le sessioni di laurea di questo AA non sono concluse. La tendenza all’aumento del tempo di laurea deve essere costantemente verificata anche per il futuro. Per quanto riguarda i corsi di laurea magistrale il corso MIF ha questi risultati

MIF 2012 2013 2014

2 anni e 10 mesi 2 e 8 mesi 2 anni e 11 mesi

Il tempo di laurea tende ad oscillare senza indicare una chiara tendenza. Anche la percentuale dei laureati in corso tende a diminuire:

CDA 2012/13 2013/14 2014/15

80 38,89 18

Anche in questo caso il dato dell’AA 2014-215 non è significativo, perché le sessioni di laurea di questo AA non sono concluse. Per quanto riguarda la percentuale di laureati in corso si registra nell’AA 2012-2013 una percentuale altissima, che crolla nell’AA 2013/14. In questo caso può influenzare sulla variazione dei dati anche il caso, legato al numero relativamente esiguo degli iscritti e dei laureati al corso. Per l’anno 2012/13 il numero di laureati in corso è stato di 12 su 15 iscritti, mentre essi sono stati nel 2013/14 di 7 su 18 iscritti. L’anno accademico “magico” del 2012/13 può essere una eccezione non ripetibile, così come può essere casuale la forte diminuzione del 2013/14. In ogni caso, le tendenze dell’andamento del tempo di laurea e della percentuale dei laureati in corso debbono essere costantemente verificate anche per il futuro. Soprattutto occorrerà conoscere la percentuale definitiva dei laureati del 2014/15 per capire se si delinea una vera tendenza negativa o alla fine si avrà un recupero. Probabilmente, e l’osservazione vale per tutti i corsi di laurea, i dati della durata media della laurea andrebbero espressi in relazione all’anno accademico anziché all’anno solare, in modo da renderli omogenei ai dati sulle percentuali dei laureati in corso. Per entrambe le lauree magistrali i risultati sono influenzati anche dall’incidenza degli studenti lavoratori sul numero degli iscritti.

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Infine sarebbe opportuno omogeneizzare le due serie di dati per avere un quadro più leggibile, ad esempio considerando la durata media del percorso di laurea per anno accademico anziché per anno solare.

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Seminari organizzati dal Dipartimento di Economia e Diritto Nel periodo luglio 2014 a luglio 2015 sono stati organizzati dal Dipartimento di Economia e Diritto i seguenti seminari

16-07-2014 Veblen e la rivoluzione industriale dei markers

08-07-2014. La cooperativa come risposta alla disoccupazione giovanile - L’innovazione nelle

cooperative

16-07-2014. Presentazione del Rapporto Banca d'Italia su "L'economia delle Marche"

25-07-2014 Incontro annuale con la Banca d'Italia. Nuove sfide per la politica monetaria unica

29-10-2014 Introduzione ai servizi bibliotecari e alla ricerca bibliografica

31-10-2014 Premio "Paesaggi di pace" a DON LUIGI CIOTTI

07-11-2014. La sfida ambientale della Cina

11-11-2014. Equity Crowdfunding: l'evoluzione del capitale di rischio

13-11-2014 La redazione del bilancio consolidato nel gruppo FINTEL

13-11-2014 Investimenti in società di Stato in crisi. Criteri e modalità di valutazione

14-11-2014 Il finanziamento delle PMI alternativo al Credito Bancario

17-11-2014 Le criticità legate alla redazione del bilancio consolidato e alla determinazione delle

differenze di consolidamento

24-11-2014 La Costituzione dei gruppi di impresa tra scelta strategica e necessità operative

02-12-2014 CONTINUOUS TIME DYNAMICAL MODELS AND APPLICATIONS

10-12-2014. Operatività e criticità dei fondi comuni immobiliari

12-12-2014. I dati e le informazioni di mercato immobiliare

14-01-2015 BibliOrienta - Seminari per laureandi

05-02-2015 Corso di preparazione alle professioni di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile:

giornata di presentazione del Corso Praticanti 2015

05-02-2015. Il bilancio d’esercizio: ruolo del commercialista e nuovi principi contabili

18-02-2015 Strategie di sviluppo sostenibile costiero: il ruolo delle organizzazioni di gestione delle aree

marine protette

03-03-2015. Perché andare in ERASMUS ? Motivi e vantaggi della scelta

09-03-2015. Le obbligazioni strutturate. Profili di rischio e metodologie di pricing

11-03-2015. "Modelli a scelta discreta: prospettiva di ricerca"

13-03-2015. La gestione complessa di una impresa multinazionale operante nel settore chimico: il caso

UNIVAR

16-03-2015 Future e opzioni nella gestione del portafoglio

18-03-2015. La performance oltre i confini organizzativi

25-03-2015 Matematica e Diritto: due mondi disgiunti ?

26-03-2015 L'ALFABETIZZAZIONE FINANZIARIA

27-03-2015. L'educazione finanziaria tra modelli istituzionali e mondo reale

27-03-2015. Mobile marketing nell'era delle "app": il caso JUST EAT

01-04-2015 Professione promotore finanziario. VI Career Day con ANASF

09-04-2015. DISCRETE TIME DYNAMICAL MODELS AND APPLICATIONS

14-04-2015 Il mercato del risparmio gestito

21-04-2015. Accedere al credito

22-04-2015. Mentoring e affiancamento nel mondo del lavoro. L’esperienza MENTOR4U

28-04-2015. Le operazioni di cartolarizzazione

29-04-2015 Come cambia la Costituzione

05-05-2015 IL Crowdfunding: vincoli, opportunità, strategie

08-05-2015 "Progetta il tuo futuro in Alleanza"

12-05-2015 "Polymorphic crisis". Un approccio interdisciplinare alla crisi

13-05-2015 “Il Diritto dei consumatori tra tutela del contraente debole ed esigenze del mercato"

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14-05-2015 "Processi di selezione del personale e internazionalizzazione"

06-07-2015 “Un quadro sulle opportunità dei nuovi fondi Europei fra gestione diretta e gestione regionale

Sezione C

Analisi e proposte su qualificazione dei docenti, metodi di trasmissione della conoscenza e delle

abilità, materiali ed ausili didattici, laboratori, aule, attrezzature, in relazione al potenziale

raggiungimento degli obiettivi di apprendimento desiderato.

Valutazione della didattica da parte degli studenti

Le strutture di governo dei Corsi di Laurea offerti dal Dipartimento di Economia e Diritto

traggono informazioni sul grado di soddisfazione degli utilizzatori finali (studenti) verso la didattica

offerta, mediante la somministrazione di un questionario on-line che gli studenti devono

necessariamente compilare al momento dell’iscrizione alla prova d’esame del singolo.

La somministrazione dei questionari negli scorsi anni ha evidenziato dei punti di criticità che

sono stati affrontati al punto F. Premessi questi limiti, si procede ad una analisi delle informazioni

che risultano dalle rilevazioni per l’a.a. 2014 - 2015 (quindi con un certo ritardo di cui si deve tener

conto sia in fase interpretativa sia in fase di suggerimento delle azioni correttive).

Il 60% degli studenti iscritti frequenta i corsi offerti (mostrando quindi una netta

diminuzione rispetto all’80% dello scorso anno) si ribadisce inoltre che chi non frequenta lo fa

principalmente per motivi personali o di lavoro. Data la numerosità degli studenti lavoratori (circa

24% fra part time e full time), sono stati attivati corsi fruibili on-line per tutte le materie del primo

anno e per gran parte di quelle del secondo anno del corso di laurea triennale in Economia: Banche,

Aziende e Mercati (l’elenco è riportato nella sezione B). A tal proposito gli studenti richiedono che

i corsi on-line vadano ad aggiungersi a quelli VS attualmente offerti visto che la frequenza è molto

elevata e la didattica a distanza ha un costo alle volte considerevole. Si rimanda il dibattito al tavolo

della didattica.

Si ribadisce che dei frequentanti quasi due terzi sostengono l’esame nello stesso anno in cui

hanno frequentato (per cui sembra che riescano di norma a rispettare i programmi pianificati).

Questa evidenza trova ulteriore conferma nella valutazione globalmente positiva della didattica

offerta (circa il 91% degli studenti è soddisfatto o pienamente soddisfatto, un aumento rispetto

all’85% dello scorso anno), come anche rilevato nell’ambito del riesame. Ad esempio risulta che i

docenti siano reperibili per chiarimenti e spiegazioni in aula e negli orari di ricevimento. Inoltre il

giudizio positivo è riferito anche alla chiarezza dei docenti nell’esposizione degli argomenti trattati

e alle modalità di svolgimento degli esami, alla puntualità e al rispetto degli orari delle lezioni.

Volendo considerare le criticità, è possibile distinguere fra criticità lievi (quelle manifestate

da meno del 20% degli studenti) e criticità forti (manifestate da più del 20% degli studenti).

Criticità lievi: le conoscenze preliminari risultano inadeguate e il carico di studio è eccessivo

sia rispetto ai crediti assegnati, sia rispetto alla tempistica della didattica. Si sottolinea che tali

criticità debbano essere affrontate solo dopo aver individuato i corsi nei quali esse si riscontrano

maggiormente, si incaricano quindi gli studenti rappresentanti nei vari organi e commissioni di

individuare i casi concreti e proporre azioni correttive. Altra criticità lieve è rappresentata dalla

valutazione delle aule, che sono state ritenute non soddisfacenti dal 16% degli studenti. Ciò sarebbe

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dovuto principalmente all’assenza di un’altra aula da oltre 100 posti come l’aula F e da alcuni

banchi e sedie – specialmente nelle aule E e 03 – danneggiati e/o obsoleti.

Criticità forti riguardano invece il carico di studio e l’organizzazione della didattica nel suo

complesso nel periodo di riferimento. Secondo gli studenti il problema si è creato a seguito della

concentrazione in un solo semestre di insegnamenti da 12 CFU. Si rimanda il dibattito al tavolo

della didattica per quanto riguarda il corso di Diritto Commerciale (a+b+c) e Diritto Bancario che

pur essendo di 12 cfu si svolge ancora in un solo semestre.

Si sottolinea che le criticità esposte sono manifestate nell’ambito del corso di laurea

triennale, mentre sono assenti nei corsi di laurea specialistica. Pertanto, i dati principali riassuntivi

dei giudizi medi rilevati per il corso di laurea triennale EBAM, da cui emerge quanto sopra esposto,

sono di seguito riportati nei due anni a confronto (si ricorda che lo scorso anno si era registrato un

sostanziale miglioramento per tutti gli indicatori).

QUESITO VOTO MEDIO EBAM 2014-

2015

VOTO MEDIO EBAM 2013-

2014

Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d'esame?

7,25 7,17

Il carico di studio dell'insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?

7,58 7,41

Il materiale didattico (indicato e disponibile) è adeguato per lo studio della materia?

7,92 7,77

Le modalità di esame sono state definite in modo chiaro?

8,56 8,37

Gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre eventuali attività didattiche sono rispettati?

8,60 8,26

Il docente stimola/motiva l'interesse verso la disciplina?

7,95 7,80

Il docente espone gli argomenti in modo chiaro? 8,07 7,98

Le attività didattiche integrative (esercitazioni, tutorati, laboratori, etc...) sono utili all'apprendimento della materia?

7,60 7,58

Il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?

8,47 8,33

Le attività didattiche diverse dalle lezioni (esercitazioni, chat, forum, etc...), ove presenti

sono state utili all'apprendimento della materia? 8,56 6,59

E' interessato/a agli argomenti trattati nell'insegnamento?

8,18 7,92

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A seguito di quanto emerso dalla analisi svolta si suggeriscono/ribadiscono le seguenti

azioni di miglioramento che gli studenti richiedono vengano affrontate nel tavolo della didattica.

1. Offrire la didattica a distanza a prezzo ridotto per gli studenti lavoratori già iscritti prima

dell’anno accademico 2015/2016.

2. Suddividere in due semestri gli insegnamenti di: Diritto Commerciale (a+b+c) e Diritto

Bancario, Programmazione, Controllo e Analisi dei Costi, Economia Gestione delle Imprese e

Marketing ed Economia Internazionale che attualmente si svolgono in un solo semestre pur

essendo da 12 cfu.

3. Si richiede di provvedere all'acquisto di nuove sedie con scrittoio ribaltabile da inserire

nelle aule E e 03 ove si riscontrano le maggiori criticità. Si richiede inoltre che il Consiglio si

attivi presso gli organi superiori per l’individuazione di un’altra aula capiente almeno quanto

l’aula F.

Sezione D. Analisi e proposte sulla validità dei metodi di accertamento delle conoscenze e abilità acquisite

dagli studenti in relazione ai risultati di apprendimento attesi

Premesso il limite insito nelle informazioni reperibili dall’indagine mediante il questionario,

come rilevato nel punto C della presente relazione, si evidenzia come l’indagine effettuata in merito

al punto in oggetto abbia riguardato essenzialmente due questioni cruciali: l’organizzazione degli

esami e la capacità della valutazione data di rispecchiare l’effettiva preparazione dello studente.

Si rileva come, per tutti i corsi di laurea offerti, la maggioranza degli studenti risulta

soddisfatto dell’organizzazione degli esami (appelli, orari, metodi di valutazione, prenotazioni etc.)

e ritiene che la valutazione finale rispecchi l’effettiva preparazione dello studente. Ciononostante,

gli studenti si sono fatti portavoce delle seguenti richieste di ulteriore miglioramento relativamente

alle modalità d’esame, con relativa motivazione.

Nel seguito un’analisi più dettagliata sarà riferita a ciascun CDL.

Corso di Laurea Triennale: Economia: Aziende, Banche, Mercati

Gli strumenti di verifica della conoscenza e della capacità di comprensione consistono negli

esami di profitto somministrati alla fine degli insegnamenti. Le modalità degli esami di profitto

possono essere di tipo tradizionale (in forma scritta e/o orale) ma anche prevedere, nelle fasi

intermedie, prove preliminari per una verifica continua dell'apprendimento. La prova finale consiste

nella discussione di un elaborato scritto, preparato dallo studente dietro la guida di un relatore. La

dimensione dell’elaborato è di norma contenuta per consentire il rispetto dei tempi di laurea previsti

e coerentemente con il numero dei crediti formativi associati alla prova finale e con il meccanismo

di attribuzione del relativo punteggio. L’elaborato deve possedere contenuti originali di natura

applicativa (o di rielaborazione teorica) relativi ad un tema specifico e deve mostrare l'acquisizione,

da parte dello studente, di specifiche competenze professionali e capacità di rielaborazione critica.

Quanto alle azioni di miglioramento gli studenti propongono quanto segue: 1. Che l’esame di Macroeconomia sia somministrato o solo in forma scritta o solo in forma orale, perché nello

scritto non c’è una parte pratica, ma sono domande teoriche del tutto simili a quelle dell’orale.

2. Di rivedere la modalità d’esame di Economia Aziendale, perché lo scritto comprende sia domande aperte, sia

esercizi e l’orale il giorno dopo sembra piuttosto una riproposizione delle domande aperte nello scritto

precedente. Pertanto si richiede di rendere l’esame solo scritto o, in alternativa, lasciare allo scritto la sola

valutazione della capacità di risoluzione degli esercizi e all’orale la verifica delle conoscenze.

3. Di rivedere il contenuto del corso di Informatica: esso dovrebbe essere finalizzato – più che a dare

conoscenze generalissime sull’informatica – a fornire le competenze per l’utilizzo delle tecnologia

informatiche in ambito economico; si suggerisce quindi di prediligere l’insegnamento pratico di software

utilizzati in ambito economico.

4. Per rendere più agevole l’utilizzo delle aule informatiche d’ateneo, si suggerisce di spostare Informatica al

terzo anno e insegnando l’utilizzo di un diverso software agli studenti dei 3 curriculum (uno per EA, uno per

EBFA, uno per ECI).

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5. Contestualmente si suggerisce di spostare Storia Economica al primo anno, per fornire un approccio più

graduale dell’economia agli studenti che iniziano per la prima volta un corso di studi di questo tipo.

6. Il corso di Lingua Inglese dovrebbe essere interamente in lingua, così come i lettorati del Prof. Harper:

potrebbe essere una buona idea basare il corso su un argomento generico deciso di anno in anno (es. le crisi

finanziarie, il mercato del lavoro ecc…)

7. L’esame di Matematica Generale, nella forma in cui è attualmente, è considerato iniquo perché diverso

rispetto agli altri esami da 12 cfu presenti in programma. Pertanto sarebbe auspicabile passare dall’attuale

sistema (preappello unico per lo scritto della prima parte, orale facoltativo da poter sostenere massimo due

volte e nella sessione invernale e scritto nella sessione estiva da sostenere massimo due volte; in caso

contrario, esame intero in forma scritta e orale facoltativo) ad un sistema suddiviso in due moduli, l’uno

propedeutico all’altro, con prova scritta e orale, da potersi sostenere in ogni appello disponibile come gli altri

esami in piano di studi.

Tali proposte sono rimandate al tavolo della didattica che le valuterà e si esprimerò in merito. Corso di Laurea Magistrale in Consulenza e Direzione Aziendale

Gli strumenti di verifica della capacità di applicare la conoscenza e la comprensione sono quelli

interattivi utilizzati dal docente al momento dell'ascolto della presentazione da parte degli studenti

dei lavori personali e di gruppo, nei laboratori ed anche nel corso delle lezioni ed, ovviamente,

anche in sede di esami di profitto. Tra gli strumenti di verifica importante è la stesura di una tesi di

laurea che, per tempo e crediti maturati, deve essere per lo studente momento decisivo per la

verifica delle conoscenze apprese ma anche per il docente che, tramite il lavoro, può valutare la

capacità di apprendimento del laureando.

Corso di Laurea Magistrale in Mercati e Intermediari Finanziari

Gli strumenti di verifica dell'autonomia di giudizio consistono nel prendere visione dei lavori

d'indagine assegnati agli studenti. La verifica dell’apprendimento viene svolta attraverso gli esami

di profitto. Si possono prevedere, nelle fasi intermedie, prove preliminari.

Tra gli strumenti di verifica della capacità di apprendimento, importante è la stesura di una tesi di

laurea che, per tempo e crediti maturati rappresenti per lo studente un momento decisivo di verifica

delle conoscenze apprese, ma allo stesso tempo consenta al docente-relatore, ed ai commissari in

sede di laurea, di valutarne la capacità di apprendimento.

Sezione E

Analisi e proposte sulla completezza e sull’efficacia del Riesame e dei conseguenti interventi di

miglioramento

Il riesame annuale si compone di tre sezioni:

-L’Ingresso, il percorso e l’uscita dal Cds

-L’esperienza dello studente

-L’accompagnamento al mondo del lavoro

La Commissione paritetica ritiene particolarmente importante focalizzare la propria attenzione sulle

criticità emerse dal rapporto di riesame 2014, al fine di esaminare gli interventi successivamente

posti in essere dal Dipartimento per porvi rimedio.

Il Dipartimento ha provveduto alla costituzione del “tavolo della didattica”, strumento necessario al

fine di valutare gli opportuni interventi in tema di organizzazione della didattica all’interno della

struttura.

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E’ stata avviata la sperimentazione della didattica on-line, con la predisposizione dei materiali

relativi ai corsi coinvolti, e la nomina dei tutor che affiancheranno docenti e studenti in questa

nuova modalità di interazione.

Permane il problema della disponibilità di spazi didattici adeguati, alla risoluzione del quale deve

tuttavia provvedere l’Amministrazione centrale.

Uno dei punti critici rilevati consisteva nel fornire risposte adeguate a esigenze formative che

richiedono la creazione di profili professionali caratterizzati da un bagaglio di conoscenze

multidisciplinari e fortemente orientate all'internazionalizzazione. A tale problematica si è risposto

mediante l’istituzione del nuovo curriculum in International Finance and Economics.

Si segnala l’ottimo operato sul fronte del problema – che interessa tutti i corsi di studio – della

prevenzione e del contenimento del numero degli studenti fuori corso, grazie al continuo

interessamento del delegato alla funzione del tutorato, opportunamente coadiuvato dal CUCS.

Per quanto attiene all’esperienza dello studente, i questionari di valutazione della didattica fanno

emergere un’opinione globalmente positiva dei corsi di laurea. Un giudizio più che positivo è

formulato sul personale docente in termini di reperibilità, di disponibilità, di puntualità, di

professionalità e sul personale tecnico-amministrativo.

Specifica attenzione va posta sull’accompagnamento dei laureati al mondo del lavoro.

Relativamente alla situazione occupazionale ad un anno dalla laurea, indicatore della qualità e della

rispondenza alle esigenze del mercato del lavoro della formazione professionale fornita dai corsi di

laurea, dei laureati EBAM lavora ad un anno dalla laurea il 24,1% del totale. Non lavora, ma è alla

ricerca di un lavoro il 24,1%, mentre non lavora e non cerca il 51,9% All’apparenza questi dati

sembrerebbero mostrare, per quanto riguarda l’occupazione, che il corso EBAM abbia una

performance peggiore rispetto alla media dei corsi che afferiscono alla stessa classe di riferimento

degli atenei italiani. Infatti in questo caso lavorano ad un anno dalla laurea il 35,3% dei laureati, non

lavora, ma è alla ricerca di un lavoro il 27,5%, mentre non lavora e non cerca il 37%. In realtà, una

percentuale molto più alta dei laureati triennali di Macerata (il 75,9%) prosegue gli studi e risulta

iscritta ad una laurea magistrale rispetto alla media italiana (64,3%) e per questo motivo i dati relativi

all’occupazione del nostro ateneo appaiono peggiori. Questa condizione non è di per sé negativa.

Relativamente a CDA, per quanto riguarda la condizione dell’occupazione, lavora ad un anno dalla

laurea il 31,7% dei laureati, contro il 53,4% della classe di riferimento. Non lavora e non cerca il

26,8%, contro il 13,8% della classe di riferimento, mentre non lavora ma cerca il 41,5% contro il

32,8%. Anche in questo caso i dati vanno però interpretati. Infatti il confronto è fatto con tutte i

corsi di studio afferenti alla stessa classe magistrale, mentre il corso CDA ha specificamente come

uno dei suoi sbocchi lavorativi principali la professione di dottore commercialista, che richiede un

periodo di praticantato successivo alla laurea. Anche per questo motivo è molto maggiore la

percentuale dei laureati di Macerata che indica di essere in attesa di chiamata dal datore di lavoro

(il 18,2% dei laureati contro il 9,5% della classe di riferimento). Una parte non trascurabile di

laureati non occupati non lavora ad un anno dalla laurea, ma lavorerà nel vicino futuro. Questa

conclusione è confermata considerando che a tre anni dalla laurea il tasso dei laureati magistrali

occupati sale al 92% contro l’84% della classe di riferimento. Quindi mentre nel breve periodo la

performance occupazionale di CDA appare peggiore della media nazionale, nel medio periodo la

sua performance è decisamente migliore.

Per ciò che riguarda MIF, i dati AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei relativi laureati

mostrano che lavora ad un anno dalla laurea il 62,5% del totale, contro il 53,4% della classe di

riferimento. Non lavora e non cerca il 12,5%, contro il 13,8% della classe di riferimento, mentre

non lavora ma cerca il 25% contro il 32,8%. Peraltro il 100% dei laureati MIF che non lavorano e

non cercano motivano la loro condizione perché continuano gli studi. I dati sull’occupazione di MIF

sono quindi senz’altro positivi.

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Sezione F.

Analisi e proposte su gestione e utilizzo dei questionari relativi alla soddisfazione degli studenti

La soddisfazione degli studenti nello scorso anno accademico è stata valutata principalmente con i

questionari compilati per ciascun insegnamento e ha rilevato, soprattutto secondo l’opinione degli

studenti, i seguenti aspetti.

1. Gli studenti devono obbligatoriamente rispondere ai questionari per iscriversi all’esame.

Sono, però, esonerati dalla compilazione gli studenti che non abbiano frequentato il corso

tenuto dal docente nel corrente anno accademico. Tuttavia, sono esclusi dall’obbligo di

compilazione del questionario un cospicuo numero di studenti, ovvero quelli che sostengono

l’esame in un anno accademico successivo rispetto al proprio piano di studio. Questa

categoria comprende anche gli studenti fuori corso. Se da una parte i dati escluderanno una

parte degli studenti iscritti, dall’altra questo metodo permette di avere un’indicazione della

valutazione più precisa, in quanto utilizza come punto di riferimento l’anno accademico in

cui il docente presenta il corso.

2. Gli studenti possono compilare i questionari una volta che siano trascorsi i due terzi delle

lezioni. In questo modo si cerca di prevenire il rischio che le risposte ai questionari siano

frettolose e qualche volta non veritiere: un rischio che poteva incontrarsi più spesso quando

lo studente aveva la possibilità di compilare il questionario solo al momento dell’iscrizione

all’esame. Si rende necessario che gli studenti siano informati e incentivati. Si richiede perciò

una continua ed adeguata azione di informazione da parte del Dipartimento, da parte dei

singoli docenti e dei rappresentanti degli studenti, utilizzando qualsiasi canale di

comunicazione controllato dal Dipartimento di Economia e Diritto.

3. Il numero delle domande è stato limitato per evitare di rendere la compilazione dei

questionari complessa e dispendiosa, in termini di tempo. Si ripropone di affiancare al

questionario un ulteriore questionario da compilare al momento dell’iscrizione agli anni

successivi al primo anno di corso, riguardante gli aspetti più generali e comuni ai singoli

corsi di studio (es. qualità delle strutture, aule ecc.). E’ stato, invece, superato il problema

della differenziazione di domande tra frequentanti e non, che falsava la valutazione, in

quanto ai non frequentati erano somministrate le stesse domande di chi partecipava alle

lezioni.

4. Rispetto allo scorso anno accademico, viene data la possibilità al corpo dei docenti di

monitorare il livello delle valutazioni dei questionari inerenti alla propria disciplina durante il

corso delle lezioni e non più al termine dell’anno, quando i corsi terminavano. Questo

correttivo implica l’opportunità per il docente di cambiare il metodo di insegnamento in corso

d’opera. Secondo gli studenti, un’ ulteriore azione di miglioramento sarebbe quella di

chiedere la pubblicazione dei risultati della valutazione sulla soddisfazione sia a livello

aggregato, sia, ai fini della trasparenza, individualmente, ovvero di poter visionare le singole

valutazioni di ogni docente del corso di studio. Ovviamente tale proposta non può che essere

inoltrata all’Ateneo che la valuterà tenendo in considerazione i relativi problemi di carattere

etico e di privacy.

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Sezione G. Analisi e proposte sull’effettiva disponibilità e correttezza delle informazioni fornite nelle parti pubbliche della SUA-CdS

Le informazioni fornite nelle parti pubbliche della SUA-CdS sono consultabili all’interno del sito

internet del Dipartimento di Economia e Diritto, all’interno della sezione dedicata ai Corsi di laurea,

al seguente indirizzo http://economiaediritto.unimc.it/it/didattica/offerta-didattica/corsi-di-laurea.

La loro collocazione all'interno del sito del Dipartimento ne garantisce una facile visibilità ed

accessibilità. Per ogni corso di laurea è disponibile una versione della Sua-Cds “completa” ed una

“sintetica”. In questa ultima versione, in particolare, è possibile visualizzare in maniera facile ed

immediata le principali informazioni relative ai diversi corsi di laurea, alla sede, ai docenti ed ai

tutor disponibili per gli studenti. Di questi ultimi vengono forniti i nominativi, ma potrebbe essere

utile inserire anche un contatto, almeno e-mail. Particolarmente ricca di dati aggiornati e, per ciò,

molto utile, è la sezione relativa alla condizione occupazionale dei laureati dei diversi Corsi di

laurea. In generale, le informazioni fornite nella SUA-CdS appaiono corrette.