Lo spreco alimentare, paradosso globale · Lo spreco alimentare, paradosso globale Ovunque...

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GIUGNO 2017 18 18 Supplemento di Vivere Sostenibile - giugno 2017 - n°40 EDITORIALE di Silvano Ventura [email protected] TEMPO DI LETTURA: 4 min Lo spreco alimentare, paradosso globale Ovunque guardiamo, c’è molto più cibo di quello che pos- siamo consumare! Lo spreco alimentare a livello mondiale, raggiunge cifre spaventose. Secondo i dati delle Nazioni Unite un terzo del cibo prodot- to viene sprecato, perso o buttato via, nell’intera filiera che va dalla produzione al consumo finale sulle nostre tavole. Il paradosso sta nel fatto che attualmente, oltre 800 milioni di persone, soffrono la fame! Basterebbe circa la metà del cibo sprecato e buttato in Occi- dente, a spegnere il problema della fame nel mondo. Sarebbe bello spedire il cibo che abbiamo in più nella no- stra dispensa ai “poveri affamati” e risolvere così il pro- blema, ma viviamo in un mondo complesso, che richiede soluzioni articolate, intelligenti e... semplici! La produzione del cibo mondiale è principal- mente rivolta ai mercati ricchi. Produrre cibo, richiede risorse: prima di tutte acqua (oltre il 60/70% di quella che consumiamo serve a questo scopo), carburanti fossili e produce emissioni di CO2, che contribu- iscono al surriscaldamento globale. Nel 2050, sulla Terra, ci saranno oltre 9 MLD di persone e, nell’anno dell’EXPO, tutti si dicono preoccupati di come nutrirle. Si parla di aumentare la produzione di cibo. Di raddoppiarla! Questo grazie al largo uso di OGM e con un apporto mas- siccio di agenti chimici di vario tipo. Contesto questa tesi! Credo che si debba pensare e agi- re in termini di efficienza nell’intera filiera ali- mentare; dalla produzione, alla conservazione, distri- buzione fino all’uso finale del cibo. Se nei paesi in via di sviluppo l’efficienza in questo campo passa dal fornire loro le macchine, le tecnologie e gli impianti di trasformazione e conservazione del cibo, perché gli sprechi maggiori sono nella parte iniziale della filiera alimentare, noi “occidentali” possiamo e dobbiamo essere più consapevoli e accorti nelle ® Anche mangiare BIO è una delle buone abitudini e pratiche quotidiane da adottare per contribuire a contenere il problema nostre scelte di acquisto e di consumo quotidiano. Ecco qualche idea che può contribuire alle nostre scelte con- sapevoli: Autoproduci una parte (anche piccola) del tuo cibo. Orti condivisi, angoli del giardino anche condominiale, co- operative di cittadini bio-agricoltori (come Arvaia a Bolo- gna), ma anche il balcone va benissimo per auto-prodursi una parte del proprio cibo e trarre da ciò anche una buona dose di autostima! Mangia BIO più che puoi. I prodotti BIO, non contengo- no agenti chimici e hanno utilizzato meno risorse del piane- ta per essere prodotti. • Acquista prodotti a km0 da agricoltori locali. Rivitalizzerai così l’economia locale, mangiando prodotti sani, buoni, di stagione e appena colti! • Compra meno! Abituati ad acquistare meno cibo e impara ad utilizzarlo tutto. Ogni spreco è immorale ed insostenibile per il pianeta. • Compra sfuso! Gli imballaggi spesso sono inutili e di certo vanno ad aumentare i rifiuti del nostro pianeta. • Avvia un’iniziativa di “food-sharing”. Scambia il cibo in più con i tuoi vicini di casa o con i tuoi amici. Oltre a risparmiare, assaggerai piatti nuovi e avrai bellissime occasioni di socialità e di condivisione. Buona lettura del ricco numero di giugno di Vivere Sosteni- bile in Romagna! #ilnostrolatobio naturasi.it Seguiamo la nostra filiera dal seme alla tavola. SCOPRI IL NOSTRO LATO BIO nel tuo SUPERMERCATO NATURASÌ. DALLE SPIGHE AGLI SPAGHI. Riccione via Santorre di Santarosa, 32 Rimini via Marecchiese, 19

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giugno 2017 1818Supplemento di Vivere Sostenibile - giugno 2017 - n°40

EDITORIALE

di Silvano Ventura [email protected]

tempo di lettura: 4 min

Lo spreco alimentare, paradosso globale

Ovunque guardiamo, c’è molto più cibo di quello che pos-siamo consumare! Lo spreco alimentare a livello mondiale, raggiunge cifre spaventose.Secondo i dati delle Nazioni Unite un terzo del cibo prodot-to viene sprecato, perso o buttato via, nell’intera filiera che va dalla produzione al consumo finale sulle nostre tavole. Il paradosso sta nel fatto che attualmente, oltre 800 milioni di persone, soffrono la fame! Basterebbe circa la metà del cibo sprecato e buttato in Occi-dente, a spegnere il problema della fame nel mondo. Sarebbe bello spedire il cibo che abbiamo in più nella no-stra dispensa ai “poveri affamati” e risolvere così il pro-blema, ma viviamo in un mondo complesso, che richiede soluzioni articolate, intelligenti e... semplici! La produzione del cibo mondiale è principal-mente rivolta ai mercati ricchi. Produrre cibo, richiede risorse: prima di tutte acqua (oltre il 60/70% di quella che consumiamo serve a questo scopo), carburanti fossili e produce emissioni di CO2, che contribu-iscono al surriscaldamento globale. Nel 2050, sulla Terra, ci saranno oltre 9 MLD di persone e, nell’anno dell’EXPO, tutti si dicono preoccupati di come nutrirle. Si parla di aumentare la produzione di cibo. Di raddoppiarla! Questo grazie al largo uso di OGM e con un apporto mas-siccio di agenti chimici di vario tipo.

Contesto questa tesi! Credo che si debba pensare e agi-re in termini di efficienza nell’intera filiera ali-mentare; dalla produzione, alla conservazione, distri-buzione fino all’uso finale del cibo. Se nei paesi in via di sviluppo l’efficienza in questo campo passa dal fornire loro le macchine, le tecnologie e gli impianti di trasformazione e conservazione del cibo, perché gli sprechi maggiori sono nella parte iniziale della filiera alimentare, noi “occidentali” possiamo e dobbiamo essere più consapevoli e accorti nelle

®

Anche mangiare BIO è una delle buone abitudini e pratiche quotidiane da adottare per contribuire a contenere il problema

nostre scelte di acquisto e di consumo quotidiano. Ecco qualche idea che può contribuire alle nostre scelte con-sapevoli:

• Autoproduci una parte (anche piccola) del tuo cibo. Orti condivisi, angoli del giardino anche condominiale, co-operative di cittadini bio-agricoltori (come Arvaia a Bolo-gna), ma anche il balcone va benissimo per auto-prodursi una parte del proprio cibo e trarre da ciò anche una buona dose di autostima!

• Mangia Bio più che puoi. I prodotti BIO, non contengo-no agenti chimici e hanno utilizzato meno risorse del piane-ta per essere prodotti.

• Acquista prodotti a km0 da agricoltori locali. Rivitalizzerai così l’economia locale, mangiando prodotti sani, buoni, di stagione e appena colti!

• Compra meno! Abituati ad acquistare meno cibo e impara ad utilizzarlo tutto. Ogni spreco è immorale ed insostenibile per il pianeta.

• Compra sfuso! Gli imballaggi spesso sono inutili e di certo vanno ad aumentare i rifiuti del nostro pianeta.

• Avvia un’iniziativa di “food-sharing”. Scambia il cibo in più con i tuoi vicini di casa o con i tuoi amici. Oltre a risparmiare, assaggerai piatti nuovi e avrai bellissime occasioni di socialità e di condivisione.Buona lettura del ricco numero di giugno di Vivere Sosteni-bile in Romagna!

#ilnostrolatobionaturasi.it

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Seguiamo la nostra fi liera dal seme alla tavola.

SCOPRI IL NOSTRO LATO BIO nel tuo SUPERMERCATO NATURASÌ.

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ModenaeReggioEmiliaModenaeReggioE.

Marche

2giugno 2017

SCELTE SOSTENIBILI pag 3

ALImENTAzIONE CONSApEVOLE pag 4-5

ACquA BENE prEzIOSO pag 6

BAmBINO NATurALE pag 7

BENESSErE COrpO E mENTE pag 8

ITALIA SOSTENIBILE pag IX-XII

ECO ABITArE pag 13

VACANzE ECO pag 14 -15

ESSErE VEgANI pag 16

EVENTI pag 17

AppuNTAmENTI gIugNO pag 18

EVENTI pag 19

Hanno Collaborato a questo numero

Riccardo GalliBarbara MazzoccoDaniela LorizzoLinda Maggiori

Renata BalducciIsabella AloisiBelinda Pagano

Matt PerrodEdoardo GagliardiBeatrice Calia

Elisa CardinaliStefania RossiniJo Gabel

16/05/21017

Redazione RomagnaVia Ariete n. 67 - 47923 Riminiwww.viveresostenibile.net

ModenaeReggioEmiliaModenaeReggioE.

Marche

3giugno 2017

tempo di lettura: 3 min

tempo di lettura: 8 min

Non far vincere la paura

Tutto il bello (e il buono) dell’ecoturismo

Spesso le scelte finanziarie ci vedono spinti verso strategie e comportamenti errati che continuiamo a reiterare come assorbiti da una strana nube tossica.Il paradosso è che, a volte, ne siamo anche consapevoli, ma è come se qualcosa di più forte si impossessasse delle nostre azioni. Perché quando si tratta di risparmi e denaro molto spesso non usiamo le regole del buon senso? Perché quasi sempre vince l’emotività rispetto alla ragione? Perché non si adottano i “giusti” comportamenti?La risposta a queste domande si racchiude in una parola: paura. Così come scappiamo davanti a un pericolo o a quello che riteniamo tale, anche di fronte alle crisi di merca-to tendiamo a fuggire. E così si “svendono” prodotti acquistati quando la borsa saliva, molto spesso spinti dal “così fan tutti”, e allo stesso ritmo di frase si è disposti a perdere importanti cifre rispar-miate con anni di lavoro. Eppure sappiamo tutti che le scelte fatte per paura sono destinate a essere fallimentari. Daniel Kah-neman nel 2002 ha vinto il premio Nobel per l’economia, per aver integrato i risultati della ricerca psicologica nelle

scienza economica. Da dove arriva questa paura? Dalla mancanza di con-sapevolezza, di conoscenza, dall’assenza di maturità.Gli studi ci dicono che gli italiani sono tra coloro che hanno una maggior propensione al risparmio e una minor cono-scenza in campo finanziario, un paradosso!Non c’è finanza comportamentale che tenga se non si agi-sce sul livello di educazione finanziaria.Oggi più che mai, in questo momento di confusione finan-ziaria, con tassi ai minimi e un numero sempre maggiore di strumenti finanziari di difficile comprensione.Motivo per cui si fa fatica a trarne i giusti comportamenti: non si conosce quello che si compra.Come far fronte a questa paura? Forse potrebbe essere utile partire dall’emozione: muovere fuori.E’ importante scoprire, prima di prendere decisioni che po-trebbero risultare dannose e inopportune, capire cosa ci muove. Quale stato d’animo ci sta spingendo a vendere o comprare.Eccesso di paura o di euforia possono essere compagne di viaggio pericolose. Affrontare quello che percepiamo come

complesso, ma che con un po’ di tempo e pazienza può diventare semplice, potrebbe darci le chiavi per adottare il comportamento adatto alle nostre personali propensioni.Perché naturalmente non esiste un prodotto adatto a tutti o migliore rispetto ad altri, ma certamente esiste un modo migliore per ognuno di noi per affrontare qualunque scelta, anche quella finanziaria.

Alzi per primo la mano chi, ai primi tepori della primavera, non desideri allontanarsi dai luoghi cittadini, alla ricerca di paesaggi naturali, di destinazioni esotiche o solo di un po’ di riposo dalle fatiche invernali. Se poi si aspetta il cielo dei gemelli, quando il sole vola verso il solstizio d’estate, allora la voglia di partire sarà alle stelle.L’assalto ai parchi cittadini ne è la prova: una ricerca di verde e di quiete, essenziale per la mente in tutte le sta-gioni, ma che, all’approssimarsi delle ferie estive, diventa indispensabile. Oggigiorno la scelta delle destinazioni verdi è quella prediletta da molte famiglie: i pochi agriturist degli anni settanta, sono divenuti più numerosi, altrettanto i b&b rurali, con una scelta pressoché sterminata di destinazioni, in Italia ed all’estero. Quello che cerchiamo, consapevol-mente o meno, in un periodo di ferie, è pace interiore, relax e divertimento e l’ecoturismo è di certo la soluzione più ido-nea a soddisfare quest’istanza.Quando lo scrittore Hector Ceballos Lascurain, nel 1988, coniò il termine “ecoturismo”, vi si riferì come ad un viaggio in luoghi incontaminati o selvaggi, per apprezzare un posto e la sua cultura; attualmente il rapporto aspira a divenire ancora più autentico, perché ci si dovrebbe riconoscere cit-tadini del mondo. Potremmo decidere di spendere i nostri soldi per sostenere progetti nella natura, piccole realtà rurali ed ecovillaggi: le nostre scelte si farebbero così sostenibli ed anche utili alle comunità che ci ospitano; in altre parole, serviranno alla salvaguardia del patrimonio ambientale.Il termine “ecoturismo”, per fortuna, come ogni realtà dell’e-sperienza umana, accoglie sempre più significati ed è in continua evoluzione: così, anche un soggiorno in città, può essere vissuto come una vacanza ecologica.Ma la parola d’ordine deve essere rispetto, nelle scelte e nel modo di accostarci al luogo; come affermò la Dichiarazione di Quebec, nel 2002, anno internazionale dell’ecoturismo: “La tutela delle comunità locali e la soddisfazione del turista divengono requisiti indispensabili di una ecovacanza”. Purtroppo tutte le destinazioni green non lo sono davvero e, per la famiglia che voglia praticare, anche in vacanza, un’e-cologia dell’ambiente, una pianificazione può somigliare ad una strada ferrata, più che ad un viottolo di montagna.Ma basta cercare con attenzione oltre i richiami altisonanti

della rete, per scoprire luoghi pieni di armonia, dove la ri-cettività ritorna ad avere lo spirito di un tempo. Quello che di solito consiglio agli amici, è di provare a fermarsi oltre il rumore, lo scalpiccio continuo della no-stra vita 4.0 e, anziché agire d’impulso, scegliere col cuore.Per solito le piccole realtà rurali possono offrire meno servizi sofisticati (anche se troviamo condizionatori e frigo in came-ra anche nei piccoli b&b di campagna...), ma se quello che cerchiamo è emozione, maggiore comfort, contatto umano, avremo le nostre gratificazioni assicurate. Di proposte per liberare la nostra mente dalla zavorra, ne troveremo tantissime. A piedi, in sella o in bici, potremo destreggiarci in percorsi ad hoc, anche se per raggiungerli, all’automobile, è sempre preferibile il treno.In realtà, l’arte di viaggiare ha molto in comune con l’arte epicurea del buon vivere e se tutto l’anno ci si lamenta per la mancanza di tempo e di denaro, in vacanza è d’obbligo abolire la fretta e riscoprire le vere cose belle della vita, che non possono essere comperate: l’entusiasmo per i nuovi po-sti e l’emozione pura che ne traiamo.Il fine dell’ecoturismo è proprio questo: non più il sac-cheggio mordi e fuggi, ma la pace ambrata dei boschi, la riscoperta dei cibi, l’attenzione per gli usi, i co-stumi, la storia dei posti che visitiamo, e non solo le passeg-giate naturalistiche. Potremmo decidere di alloggiare in ridenti villaggi, o ad-dirittura in yurte (abitazioni mongole opportunamente pre-disposte all’accoglienza), in casette hobbit o nelle cosidette “bolle” trasparenti, in mezzo alla natura, dormendo avvolti dal cielo stellato; invece, per chi voglia vivere davvero il con-tatto con gli elementi, il campeggio in tenda è una riscoperta esaltante. L’ecoturista diviene parte egli stesso delle mete che raggiunge, perché rimarranno per sempre vive nella sua memoria, anche quando crederà di averle dimenticate.E perché allora non pensare anche di dilettarsi nell’appren-dere nuove abilità?Molti centri turistici offrono una vasta gamma di attività da svolgere, oltre all’equitazione tradizionale degli agriturismi, ci sono corsi di autoproduzione (pane, formaggi, saponi, orto sinergico, coloreria naturale), ma pure di autocostru-zione (pannelli solari, forni in terra cruda, cesteria...).

Si possono seguire corsi di cucina creativa, vegana, frutta-riana: per reinventarsi uno stile di vita, la vacanza è spes-so ideale. Senza contare i comuni italiani “virtuosi”, con le realtà dell’economia solidale, del commercio equo, delle associazioni culturali, dei produttori biologici. il bello di venire a contatto con le popolazioni locali, offre il vantaggio di condividerne i ritmi e ci consente di apprende-re molto di più, che non nuotando in una piscina.Perché ad incidere sulla qualità della vacanza, non è tanto il conto in banca, quanto la disposizione a ritrovare il senso delle proprie azioni, dato che la scelta di un buon itinerario, non è secondaria allo stato d’animo del viaggiatore. A tutti costoro che vogliano ri-trovarsi, praticare l’ecoturismo offrirà un’avventura autentica. E allora, che aspettate a farvi sorprendere dalle meraviglie del mondo?

SCELTE SOSTENIBILI

di Daniela Lorizzo - [email protected] Banking Trainer e Consulente di Economia Consapevole

di Jo Gabel

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Marche

4giugno 2017

ALImENTAzIONE CONSApEVOLE

Homebrewers - Come la birra diventa passione

L’antica Trattoria del Teatro a Lugo (rA) fra tradizione e nuovi sapori

Molto spesso ci troviamo ad uscire con gli amici per bere una birra... Sì, ma quale birra bere? Oggi giorno quasi tutti i bar ed i risto-ranti propongono una scelta più ampia della solita “birra chiara”, termine orribile (che non vuol dire nulla peraltro), e abbiamo iniziato a chiederci da un paio di anni a questa parte che cosa stessimo bevendo e quali differenze ci fossero tra una birra e l’altra. Da qui è nata la nostra passione, abbiamo ini-ziato a documentarci e a scoprire un mondo fino a quel giorno totalmente ignoto. Inizial-mente si trattava solo di assaggiare birre che non fossero delle lager anonime e industria-li. Piccola parentesi: la grande divisione che spacca a metà gli stili birrari sta tra birre “Ale” ad alta fermentazione e birre “Lager” a bassa fermentazione; le prime fermentano a tempe-rature intorno ai 20° C circa mentre le seconde intorno ai 10-12°C. Da questa distinzione poi ci si inoltra nel fantastico mondo nerd della bir-ra, dove si scoprono stili mai sentiti nominare prima, tutti diversi fra di loro anche se con pic-cole differenze negli ingredienti di partenza. Sulla nostra strada abbiamo incontrato molte

birre, dalle affumicate alle speziate, dalle IPA alle Stout, fino ad arrivare alle trappiste, eccel-lenti birre con quasi 500 anni di storia, prodot-te in abazia e note per i particolari aromi ad esempio cioccolato e caffè. Vien da sé che la fame di conoscenza, o meglio la sete, ci ha portato verso la birra artigianale e, di conseguenza, la birra fatta in casa. Il no-stro approccio è stato semplice ed è alla por-tata di tutti. Abbiamo comprato un kit per fare la birra, una sorta di torta pronta da infornare e con qualche pentola abbiamo prodotto la nostra birra fatta in casa! Il risultato è stato ab-bastanza soddisfacente, ma come detto è stato troppo facile. Sì, perché se mai proverete e lo sperimenterete su voi stessi, inspiegabilmente vi assalirà una voglia matta di complicare tutto quanto, anche se magari non vi porta ad un risultato migliore… Strane bestie siamo, vero? Comunque, dicevamo, è stato facile e qui è scaturita l’idea di partorire una birra partendo dalla macinazione del malto immergendolo in acqua calda, per creare un mosto da bollire con il luppolo ed infine darlo in pasto al lievito. Ecco, questi sono i quattro ingredienti con cui

si fa una birra. Semplice vero? Eppure vedete voi stessi quante possibili varianti si possono ottenere con soli 4 elementi di base. Straordi-nario dicemmo all’ora e tutt’ora continuiamo a stupirci. Con 2 pentole, qualche fermentatore ed altre attrezzature, anche auto costruite, in un anno abbiamo “cucinato” circa 250 litri di birra. C’è una nota dolente però in questo fan-tastico hobby che serve da monito a chiunque voglia cimentarsi. Oltre a doversi armare di tanta pazienza, si può sbagliare poco. C’è la possibilità di infettare la birra qualora non si presti attenzione alla procedura e alla perfetta sanitizzazione degli strumenti. Questo accade quando qualche micro-organi-smo finisce nel nostro mosto andando a fer-mentare al posto del lievito e rendendo così la birra più acida, oppure con gusti strani che poco c’entrano con l’obbiettivo prefissato e la bevanda che siamo abituati a bere.É il rischio del mestiere, a differenza di una birra industriale che trattata chimicamente ra-ramente presenterà difetti, e possiamo definirla quindi un prodotto fotocopia uguale in tutto il mondo. “La birra artigianale è qualcosa di di-

verso rispetto a quello che la gente solitamente beve” è una bevanda con tanti pregi e alcuni difetti, come il prezzo relativamente più eleva-to, ma ciò rende questo prodotto decisamente interessante. Sapere che dietro tutto questo ci sono la passione e lo studio di persone che, come noi, per gioco si sono addentrate in que-sto fantastico mondo, è solo uno dei tanti motivi per i quali non rinunciamo ad una buona birra artigianale, specialmente se in compagnia.

L’Antica Trattoria del Teatro è un piccolo risto-rantino da 50 posti a sedere, situato nel cen-tro di Lugo (RA), in un vicolo storico e pedo-nale. Questo locale è stato riaperto nel 2015 per cominciare un nuovo capitolo portando con se una storia, vecchia più di 200 anni, e la tradizione verso un futuro sano ed ecoso-stenibile. L’interno è stato ristrutturato da noi, è arredato con mobili vintage a cui abbiamo dato una nuova vita e alle pareti ospitiamo opere di pittori o fotografi per riscoprire in-sieme ai nostri clienti la bellezza delle arti. Ogni piatto da noi proposto viene creato all’interno della nostra cucina senza l’utilizzo di alcun preparato, usando ingredienti fre-schi. Sforniamo pane fresco, streghette, paste fresche, marmellate e dolci. Accanto al menù della tradizione romagnola abbiamo affiancato piatti vegetariani e ve-gani per far scoprire nuovi sapori anche ai più scettici. La nostra carta cambia seguendo le stagioni, dando l’opportunità di gustare il vero sapore di prodotti maturati con le giuste cure, il sole e il tempo necessario. Durante i mercoledì di luglio nel centro storico di Lugo, si tiene un mercatino con spettacoli (quest’anno il tema sarà la magia) chiamato “I Mercoledì Sotto Le Stelle”. In queste giornate proporremo un piatto uni-co per degustare 5 golosità vegane. Con questa iniziativa vorremmo avvicinare sempre più persone a questa alimentazione mostrando che mangiare vegano non vuol dire nutrirsi solo di insalata. Se cercate sa-pori autentici, un servizio cordiale e un ambiente tranquillo, venite a tro-varci a Lugo in Vicolo del Teatro n.6.RicettaPrima ho citato le streghette, una specie di cracker molto sfizioso, facile da preparare di cui vi scrivo le dosi.ingredienti450g farina 00100g olio d’oliva extra vergine75g vino bianco vegan

75g acquaErbe varie tritate (timo, rosmarino, salvia e maggiorana)1 cucchiaio di curcuma1 cucchiaino di paprikaPreparazioneMescolare insieme tutti gli ingredienti otte-nendo un impasto morbido, elastico e omo-geneo. Far riposare il composto coperto per 20 minuti. Scaldare il forno a 180 gradi.Stendere l’impasto fino ad uno spessore di 2mm e adagiarlo in una teglia spennellata di olio extravergine. Spennellare la sfoglia, tagliarla a rombi o quadrati di circa 7/8 cm per lato e cospargere di sale grosso a pia-cimento. Cuocere a 180 gradi per 8 minuti.Si conservano anche per una settimana chiu-se in un contenitore ermetico.

tempo di lettura: 5 min

tempo di lettura: 3 min

di Matt Perrod e Edoardo Gagliardi

a cura della Redazione

Gnocchetti di patate con semi di sesamo tostati su fondente di piselli

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Marche

5giugno 2017

ALImENTAzIONE CONSApEVOLE

IL mIO CASALE, fattoria aperta!

ricetta andalusa: ceci con spinaci

mangiare i fiori

“Il Mio Casale” è un’azienda Agricola e Agrituristica specia-lizzata in coltivazioni intera-mente biologiche. Situata a Monte Colombo, sulle colline dell’entroterra ri-minese dove il paesaggio in questo tratto si affaccia lungo la media valle del Conca ca-ratterizzata per le sue dolci e morbide colline, ove la natura, a tratti ancora selvatica, convi-ve armoniosamente con l’agri-coltura e le coltivazioni tipiche della vite e dell’ulivo. I 32 ettari di terreno de “Il Mio Casale” si affacciano sulla valle verso San Marino e verso il mare.“il Mio Casale” aderisce anche quest’anno all’iniziativa

regionale FATToRiE APER-TE e a giugno, nelle do-meniche del 4 e dell’11 propone- Visita guidata in cantina - Giochi nella casa sull’albero- Visita guidata all’orto e alle serre- Carezze agli asinelli e alle caprette- Burattini nel teatrino nel verdeun’occasione in più per degustare gli oltre 40 prodotti biologici dell’a-zienda. Possibilità di pernottare o di pranzare prenotando per tempo. Immersi nella tranquil-lità del verde e lontano dal traffico urbano, da qui si pos-

sono raggiungere, in soli 15 minuti, le famose spiagge del-le conosciute Rimini, Riccione, Cattolica oppure addentrarsi nel ricco entroterra scopren-do le storiche località Urbino, San Leo, Gradara, San Marino

fino a raggiungere i suggestivi monti della Carpegna dell’Ap-pennino Tosco-Emiliano.Un mondo sano e virtuoso, quello de “Il Mio Casale”, che aspetta solo di essere esplo-rato!

I fiori portano sempre una speciale nota di bellezza, e in cucina coi loro colori, profumi, e sapori inaspettati possono donare un tocco di classe alle nostre preparazioni, con sem-plicità ed eleganza. Ogni stagione ci dona fiori diversi, primule, violette, borragine, la-vanda, rose, girasoli, le fioriture di tutte le aromatiche, e poi ancora robinia, nasturzi, camomilla, margherite. Quelli più semplici da reperire sono proprio quelli che nascono da odori, verdure e piante aromatiche.

Da sempre portiamo sulla nostra tavola, ca-volfiori, carciofi, broccoli, fiori di zucca, ma esistono oltre 40 fiori edibili che possiamo utilizzare in cucina, non solo come decora-zione, ma come valore aggiunto ai nostri piatti. Un fiore nel piatto porta il sorriso sui volti e stimola ad accogliere il cibo ispirati dalla bellezza di cui i fiori sono portatori. Ecco alcuni esempi: Calendule - potete uti-lizzarle spetalate da unire a creme o guarnire risotti, insalate, dolci o gelati. Io amo metterle nelle mie acque profumate. Fanno parte dei fiori della donna. nasturzi - Se soffrite di leggera insonnia il nasturzio vi darà una mano. È anche un leg-gero afrodisiaco. Il suo sapore è leggermen-te piccante, caratteristica per cui è ottimo in insalata, nelle zuppe o salse, ma anche nelle bevande e nei dolci. Io lo adoro!!

Rose - sono speciali per creare piatti mera-vigliosi e sensuali. I petali di rosa sono famosi per la preparazione di gustose marmellate, sciroppi e liquori, preparazioni dolci e salate. Negli ultimi anni mi son ritrovata a preparare interi pranzi a base di rose, ed è stato bellis-simo! Panzè - bellissime, colorate e un poco altezzose. Perfette per guarnire un piatto o per completare macedonie e insalate. È il fiore che comprava sempre la mia nonna Tecla… mi raccomando si utilizzano solo se coltivate da voi, i fiori devono essere bio bio bio! Se volete conoscerli e imparare ad usarli vi aspetto il 14 giugno alla Scuola di Gusto.it con “I fiori nel piatto”. Insieme faremo un bellissimo viaggio senso-riale alla scoperta dei fiori eduli. Come utiliz-zarli, dove comprarli, proprietà, usi e segreti. Vi mostrerò come fiori, erbe e spezie possono

creare piatti speciali, completare splendide misticanze, finire torte salate sopraffini, ma possono essere utilizzati in tisane, marmella-te, conserve, dolci e gelati. Vi invito a sfoglia-re le pagine del mio sito www.beatricecalia.itUn abbraccio dall’Erbana, Chef di Cucina Natural Green, specializzata in cucina im-preziosita dall’uso di erbe e fiori spontanei. Sperimentate sempre ed abbiate cura di voi che siete l’ingrediente principe della Vita!

Garbanzos con espinacas è uno dei piatti che ho più amato nel mio recente viaggio in terra Andalusa (vedi reportage in Italia Sostenibile di questo numero). Fa parte delle ricette della Spagna del sud, un gustoso e inaspettato piatto lasciato in eredità dai Mori a Siviglia e zone limitrofe.

ingredienti per 4 porzioni400 gr. di ceci cotti (si possono prendere an-che in vasetto già cotti controllando il peso)400 gr. di spinaci una ciabattina-pane da 70 gr. circa raffermo da almeno un giornoda 1 a 3 spicchi di aglioun cucchiaino di semi di cumino1 mazzetto di origano fresco1 peperoncino secco piccante1 cucchiaio di aceto di vino rosso8 - 10 stimmi di zafferano, 4 cucchiaini di pa-prika affumicata detta anche pimentonolio, sale e pepe qb.

PreparazioneAmmollate 200 gr. di ceci secchi per una notte, scolateli, portateli a ebollizione e cuocete per 3 minuti schiumandoli, poi continuate per 15 mi-nuti in pentola a pressione lasciandoli intiepidire nella pentola, oppure prendete due vasetti da 200 gr. di ceci già cotti, sciacquateli e scolate-li. Tagliate a cubetti il pane e fatelo rosolare in 4 cucchiai di olio, affettate l’aglio e sfogliate i rametti di origano, aggiungete tutte e due più il peperoncino e i semi di cumino al pane in pa-della e lasciate un paio di minuti a fuoco basso a rosolare. Ora mettete tutto nel mixer con il cuc-chiaio di aceto e frullate, rimettete la mistura di pane in padella e aggiungetevi i ceci lasciando che si insaporiscono con tutti gli odori, salate e pepate. Mettete gli stimmi di zafferano in infu-sione in 5 cucchiai di acqua bollente, dopo qual-che minuto versate sui ceci. Dopo aver lavato bene gli spinaci o erbette, mettete le foglioline tagliuzzate in una padella senza coperchio così manterranno il loro colore verde, con 4 cucchiai di olio e a fuoco medio. Salate e non aggiungete acqua, basterà quella che rilasceranno, quando saranno ben appassite trasferitele nella padella con i ceci e rimescolate ben bene, lasciate a fuo-co basso per circa 10 minuti in modo che tutto si insaporisca regolando di sale e pepe. Impiattate e spolverate con la paprika affumica-ta, aggiungete un filo di olio e per finire qualche cubetto di pane fritto, vedrete che gusto!

tempo di lettura: 2 min

tempo di lettura: 3 min

tempo di lettura: 3 min

di Beatrice Calia

di Veronica Ventura

di Maddalena Nardi

ModenaeReggioEmiliaModenaeReggioE.

Marche

6giugno 2017

ACquA BENE prEzIOSO

La salute degli oceani studiata da 80 scienziati

Le mie 12 ecofatiche #9. L’acqua che mangiamo

Abbattere del 50% i consumi d’acqua potabile? E’ possibile utilizzando quella piovana

8 giugno: la giornata mondiale degli Oceani

Pubblicato il primo Rapporto Annuale sullo Stato degli Oceani, analisi a 360° dello stato di salute dei mari e dei principali cambia-menti dal 1993-2015.

Il livello dei mari si sta alzando sia globalmente che su scala regionale. Le temperature delle acque superficiali stanno aumen-tando così come sta crescendo la dilatazione termica degli oce-ani (contributo termosterico), mentre i ghiacci dell’Artico diven-tano sempre più sottili. È un quadro sconfortante ma non troppo sorprendente quello che viene fuori dal primo Rapporto Annuale sullo Stato degli Oceani, realizzato attraverso il Copernicus Ma-rine Environment Monitoring Service (CMEMS). Ottanta scienziati provenienti da oltre 25 Istituzioni Europee han-no analizzato e compilato dati derivanti da decenni di ricerca. Il documento finale fornisce indicazioni su variabili essenziali,

cambiamenti su larga scala ed eventi specifici relativi allo stato fisico degli oceani nel corso del periodo 1993-2015. Lo stato di salute degli oceani in 4D. Gli oceani stanno attirando una quota in continua crescita del dibattito pubblico. Poiché le-gislatori e decision-maker acquistano consapevolezza di quanto c’è in gioco, è essenziale per loro avere accesso a dati di facile utilizzo - informazioni non ostacolate dalle agende politiche - al fine di prendere le migliori decisioni a livello politico e legislati-vo. Nel 2014, la Commissione Europea ha affidato a Mercator Ocean l’implementazione di un corposo servizio operativo per il monitoraggio dello stato degli oceani in tutto il mondo quale appunto il CMEMS. In questo contesto, Mercator Ocean ha lan-ciato e coordinato una valutazione completa dello stato e della salute degli oceani nel mondo, inclusi i mari regionali europei. Il lavoro è culminato nel Rapporto sullo Stato degli Oceani, per

review che fornisce una visione in 4D-3D plus delle acque del Pianeta. Il documento mostra le anomalie oceaniche nel corso dell’anno 2015 e le tendenze in termini di estensione del ghiaccio marino, l’aumento regionale e globale del livello dei mari, e il riscaldamento della superficie e subsuperficie dei nostri oceani. ‘L’UE - spiega Pierre Bahurel, CEO di Mercator Ocean - ha scelto Mercator Ocean per fornire a cittadini, ricercatori, climatologi, imprenditori e istituzioni, dati e informazioni oceaniche affidabili e aggiornate, siano esse osservazioni del passato o simulazioni nel passato e del futuro - gratuitamente. Grazie ai dati del Servizio Marino Copernicus e alle competenze degli scienziati coinvolti, questo rapporto offre una visione senza precedenti degli oceani del nostro pianeta’. Fonte: www.rinnovabili.it

Se dovessi chiedervi consigli su come limitare gli sprechi d’acqua probabilmente mi rispondereste di chiudere il rubinetto quando lavo i denti, di preferire la doccia alla vasca o di riciclare l’ac-qua di cottura delle verdure per bagnare le piante. Tutti ottimi e utili consigli, ma nessuno che prenda in considerazione l’acqua consumata (o sprecata) per produrre ciò che uso o che mangio. Nemmeno a me e venuto in mente quando ho deciso di portare avanti la mia nona eco-fatica, senza sprechi d’acqua. Ognuno di noi infatti quando pensa all’acqua che viene utilizzata nel corso della giornata, pensa solo ai 200-250 litri che escono dal rubinetto per le necessità domestiche e per l’igiene personale: lavarsi, pulire casa, bagnare l’orto, fare il bucato o usare la lavastoviglie sono probabilmente le attività che ci fanno usare direttamente più acqua e duecento litri di acqua sono un numero enorme, ma le cifre relative all’acqua che “man-giamo” sono ancora più alte, e di molto.Ecco qualche noioso ma utile dato sull’acqua che non vediamo ma che viene utilizzata ogni giorno per produrre ciò che portiamo a tavola: per produrre l’alimentazione giornaliera di una

sola persona occorrono tra i duemila e i cinquemila litri d’acqua; il numero e molto variabile perché per produrre un chilo di grano sono necessari 1500 litri di acqua, mentre per la produzione di un chilo di carne di manzo ne servono addirittura 15 mila litri, dieci volte di più. La carne non e il solo alimento ad avere una così alta impronta idrica: per un hamburger di carne servono circa 2400 litri di acqua, mentre per una tavoletta da 100 grammi di cioccolato ne occorrono 2700 litri; per una tazzina di caffè si sprecano invece 140 litri di acqua, tantissimi. Quando si parla di alimentazione ci si riferisce quasi esclusivamente al cibo e davvero molto raramente all’acqua, ma dovendo sfamare circa sette miliardi di persone, non e difficile intuire come il fabbisogno di cibo sia un’importante causa della carenza idrica. Oltre al fabbisogno, non dimentichiamo poi gli sprechi: ogni volta che gettiamo nell’immondizia un alimento, stiamo buttando via anche litri e litri di acqua. Per concludere, un regime alimentare dovrebbe tutelare la salute di consumatori e lavoratori e il benes-sere degli animali ma anche preservare l’ambiente in cui viviamo e le risorse naturali che abbiamo a disposizione.

Ancora poco diffusi, i sistemi di recupero e riuso delle acque me-teoriche garantiscono risparmi sia economici che ambientali. Sono semplici da istallare e molto economici. Vediamo come funzionano. Dati statistici affermano che ogni italiano consuma in media 150 litri d’acqua potabile al giorno. Di questi, ne beviamo solo un paio, mentre i restanti vengono impiegati per la cura del corpo (39% del totale), la pulizia della casa (12%), l’utilizzo dei sanitari (20%) e la preparazione di vivande (6%). Se alcune di queste attività richie-dono acqua potabile, per altre non è un requisito indispensabile: per lavare casa, scaricare i sanitari, caricare la la-vatrice, ad esempio, potremmo utilizzare tranquilla-mente acque meno depurate e provenienti da fonti diverse rispetto agli acquedotti comunali. Una delle alternative possibili è quella generata naturalmente dalle cosiddette acque meteori-che, ovvero piogge e temporali. I sistemi di raccolta e riuso delle acque piovane, infatti, consentono di abbattere i consumi di acqua

potabile fino a circa la metà delle utenze domestiche, garantendo un forte risparmio sulle spese mensili e soprattutto una riduzione di spreco di risorse preziose. Facili da installare e relativamente economici, tali impianti si compongono di quattro elementi: una superficie di raccolta (nelle normali case, il tetto), un sistema di convoglio (le grondaie), un condotto di drenaggio e un contenitore di stoccaggio (generalmente una cisterna interrata). L’acqua piova-na raccolta può essere utilizzata senza ulteriori lavorazioni per le pulizie domestiche e l’irrigazione di orti, giardini o balconi, mentre va trattata con un debatterizzatore nel caso venga impiegata per la lavatrice o la scarico del wc. Un sistema che oltre ad un impatto immediato sugli importi delle bollette, genera ulteriore guadagno indiretto dal momento che garantisce una vita più lunga per elet-trodomestici come la lavatrice: le acque piovane sono infatti più “dolci” rispetto a quelle potabili e riducono la formazione di cal-care. Pensati appositamente per un uso intensivo, i sistemi di riuso

delle acque meteoriche richiedono poca manutenzione: a parte una puntuale pulizia delle grondaie, i serbatoi di raccolta sono generalmente dotati di un filtro che impedisce il passaggio di elementi ostruttivi ed elimina parte dei batteri contenuti, mentre i detriti normalmente presenti su tetti e gocciolatoi non finiscono nei serbatoi dal momento che il sistema, nella maggior parte dei casi, non raccoglie la pioggia di prima acqua (i primi 5mm di pioggia per metro quadro).

L’idea di istituire questa giornata nasce nel 1992, durante la Con-venzione sulla Biodiversità di Rio de Janeiro e condivisa nel 2008 dalle Nazioni Unite, rappresenta ormai un’indelebile realtà che si rinnova di anno in anno. L’acqua ha qualcosa di speciale e miste-rioso, tutte le creature viventi hanno un elevato contenuto di acqua, che ricopre inoltre il 72% della superficie del nostro pianeta. Negli oceani la vita ha avuto inizio e senza di loro potrebbe cessare. Eppure oggi l’acqua evoca immagini di morte e di degrado se pen-siamo alle vere e proprie isole di plastica che galleggiano negli oce-ani... Uno studio pubblicato sul World Economic Forum segnala che nel 2050 negli oceani ci sarà più plastica che pesci! La causa di questa grave situazione ambientale dipende in gran parte dagli oggetti di plastica monouso che non vengono riciclati in

modo adeguato. Attualmente infatti il 32% del totale degli oggetti di plastica finisce per disperdersi in natura. Queste sterminate distese di acqua salata, apparentemente immutabili ma mai uguali a sé stesse, come un gigantesco fiocco di neve, regolano il clima, pro-ducono la maggior parte dell’ossigeno che respiriamo, forniscono sostentamento a milioni di persone ogni anno e ospitano un’incre-dibile biodiversità: coprono tre quarti del nostro pianeta, sosten-tano il 40% della popolazione mondiale, generano il 5% del Pil globale; eppure, gli oceani sono sempre più minacciati dall’azione dell’uomo. L’invito lanciato dall’Onu in occasione della giornata Mondiale degli oceani è proprio quello di portare consa-pevolezza a questo tema, a una risorsa preziosa che va tutelata.Info su: www.worldoceansday.org

di Tatiana Maselli,Blogger di Idee tascabili

a cura della Redazione

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7giugno 2017

BAmBINO NATurALE

prevenzione primaria Naturale

Agopungimi

Un valido aiuto alla gravidanza e alla salute dei genitori e del bambino.

Stile di vita e alimentazione giocano un ruolo essen-ziale nella possibilità di essere genitori. La Prevenzione Primaria naturale come percorso per migliorare la salute, supe-rare i problemi di infertilità e prepararsi ad una gravidanza felice. Le cause dell’infertilità e Sono sempre più numerose le coppie con problemi di infertilità. Secondo le ultime stime ISTAT, solo in Italia sono ogni anno tra le 60.000 e le 80.000.Un dato confermato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sa-nità (OMS) che attesta il fenomeno in circa il 15-20% di coppie nei paesi industriali avanzati. Le cause dell’infertilità, sia femminile che maschile, sono numerose e di diversa natura. Possono essere correlate a specifiche patologie, quali obesità, infezioni da malattie a trasmissione sessuale (sifilide, gonorrea, chlamydia), endometriosi, policisti ovarica, o allo scorretto stile di vita (l’uso di droghe, l’abuso di alcool, il fumo, le condizioni lavorative, l’inquinamento). Fra quest’ultima serie di fattori, un ruolo importante ha anche l’a-limentazione. Come migliorarla, che dieta seguire per prevenire e superare l’infertilità? Superare l’infertilità femminile.Per favorire la fertilità, non si può prescindere dallo stile di vita e dall’alimentazione, che sono le basi non solo per la salute gene-rale e ginecologica della donna, ma anche, in caso di gravidanza, per la salute ed il corretto sviluppo del feto. La Prevenzione Pri-maria naturale punta su una corretta alimentazione, anche per-

ché il peso corporeo gioca un ruolo fondamentale. Avere un peso corporeo ottimale rappresenta infatti una delle condizioni ideali per portare avanti la gravidanza; di contro donne sottopeso o co-loro che praticano un’intensa attività fisica possono avere difficoltà di ovulazione, e dunque di concepimento, con ricadute sui rischi per la crescita del feto. Quando si è alla ricerca di un figlio, l’alimenta-zione va studiata con grande attenzione, per favorire al meglio la fertilità. Superare l’infertilità maschile.In Italia un giovane su tre è a rischio di infertilità, confermando l’evi-denza di un problema non solo sanitario ma anche sociale ed eco-nomico. In età infantile e durante lo sviluppo puberale, un ruolo im-portante è volto dall’eccessivo aumento ponderale (spesso causa di uno squilibrio ormonale con riduzione del principale ormo-ne maschile, il testosterone, e un aumento degli ormoni “femminili” gli estrogeni) e dalla sedentarietà, associati ad abitudini alimentari non appropriate. Anche nell’uomo, una dieta equilibrata, completa e ricca di antiossidanti, e il conteni-mento dei fattori di rischio - mantenere un peso adeguato, attività fisica moderata e costante, stile di vita salubre, assenza di consumo di sostanze d’abuso e dopanti - rappresentano poche e semplici re-gole utili per ottimizzare la fertilità e la sessualità, e per preservare l’organismo in salute. La PREVEnZionE come supporto e consulenza preconcezionale, è un servizio che offriamo per prepararvi al meglio al concepimento di un figlio. In questa occasione saranno individuati i comportamenti e le abitudini di vita da migliorare. La PREVENZIONE vi propone sane abitudini e un

corretto STILE DI VITA: è una scelta intenzionale e consapevole. Signi-fica non solo vivere una vita senza malattie, ma condurre un’esisten-za nel pieno delle nostre forze ed energie psicofisiche, partendo dalla conoscenza di sé stessi, per guidarci con tutte le energie disponibili verso il benessere e la realizzazione di ciò che desideriamo.I BEnEFiCi DELLA PREVENZIONE: Benessere dell’organismo; Au-mento della possibilità di concepimento; Miglioramento della salute di ovuli e Spermatozoi; Bilanciamento nutrizionale; Contributo al ri-equilibrio ormonale. A CHi È RiVoLTo il percorso: Alle coppie che desiderano prepararsi in maniera adeguata e consapevole al concepimento e alla gravidanza; alle persone con problemi di inferti-lità; a tutti coloro che desiderano intraprendere un percorso di salute e benessere.

Non c’era nulla da fare. Con la prima figlia, complice la gio-vane età e un’ampia dose di inesperienza, tutto è filato più liscio del non-previsto, dal momento che al parto non ci ave-vo mai pensato. Con la seconda figlia invece le ansie si sono sentite quasi da subito, in particolare il mio chiodo fisso era una possibile induzione. Io l’induzione proprio non la volevo, mi angosciava profondamente solo l’idea e potete immaginare il mio sconforto quando il giorno esatto del termine, mi sono sentita rasserenare in questo modo: “Ah Signora, qui siamo indietro... la bambina è molto alta ancora. Ma non si preoccupi eh, al massimo le facciamo l’induzione”. Ecco. Morale a terra, felicità sotto i piedi. Immediatamente il mio cervello ha iniziato a lavorare e mi sono ricordata di una cara amica che, con la bambina che non voleva saperne di uscire, si fece pungere da suo marito e alla seconda seduta le si ruppero le acque. Nel giro di mezz’ora ho preso appuntamento, ma la sorte è strana e dopo cinque minuti dalla telefonata sono iniziate le prime contrazioni e in meno di sei ore avevo una meravigliosa crea-tura fra le braccia. Vi posso assicurare, tuttavia, che con alcune sedute di agopuntura mirata è possibile che il travaglio parta in modo del tutto naturale e privo di controindicazioni.

E questo ve lo dico poiché lavoro in una scuola di Agopuntura e medicina cinese e ho provato sulla mia pelle l’efficacia di queste tecniche alternative. Noi scettici occidentali possiamo anche non crederci del tutto, io stessa ero molto sospettosa fin-ché non mi son ritrovata faccia a faccia con la realtà (soffrivo di fortissime emicranie che mi duravano circa quattro giorni e riuscivo a sopportare il dolore solo a letto, al buio e in silenzio; con una seduta di agopuntura ad hoc mi passa in meno di trenta minuti). La prima cosa da sapere a riguardo è che da Febbraio 2013 un accordo Stato-Regioni stabilisce che zl’ago-puntura possa essere praticata solamente da medici per cui è consigliabile documentarsi prima di scegliere da chi andare. In seconda battuta bisogna prepararsi psicologicamente perché, se ci si rivolge ad un esperto di medicina cinese, è possibile che non utilizzi l’agopuntura vera e propria. Altre tipologie di tecniche di medicina orientale infatti, quali moxa, riflessologia plantare, tuina, possono essere altrettanto efficaci a seconda della situazione della donna incinta. Ben vengano, dunque, tecniche alternative per far partire il travaglio, evitando ossito-cina e prostaglandine, sostanze di sintesi ben poco naturali non prive di controindicazioni.

di Isabella Aloisi - [email protected]

di Belinda Pagano

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Isabella Aloisi, Referente a San Marino ANPPN.Operatrice in prevenzione primaria naturale, naturopata formatasi presso l’istituto Riza psicosomatica di Bologna. Coach olistica, operatrice reiki e conduttrice di gruppi Yoga della Risata® e meditazioni attive.Cell. 339-7467471 - Email [email protected]

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Marche

8giugno 2017

BENESSErE COrpO E mENTE

I sei esercizi di rudolf Steiner

Noccioli di albicocca: una sorpresa per la pelle secca

Eco-cosmetici: bellezza a zero rifiuti

Premetto che non sono né buddista né antroposofa, ma nel mio cammino sono stati fondamentali sia gli insegnamenti di Gautama il Budda sia quelli di Rudolf Steiner.Ultimamente un mio insegnante ha presentato nell’ambito di una sua lezione i sei esercizi di Steiner e questo mi ha motivata a ri-proporli nel mio gruppo di lavoro. Con piacere e gratitudine li passo anche in questo articolo con la speranza che vi possano essere utili nel cammino evolutivo che state percorrendo.Questi esercizi hanno come finalità l’apertura del 4° chakra non-ché la conquista degli stati Alfa.

ogni esercizio si esegue tutti i giorni per un mese.

1°mese/1°esercizio: scegliere un oggetto possibilmente bana-le (un bicchiere, uno spillo ecc.) da cambiare ogni giorno e per 10 minuti concentrare l’attenzione su di esso. Se la mente tende a divagare riportare gentilmente l’attenzione sullo stesso. Facilita l’esercizio giocare con l’oggetto, quindi toc-carlo, odorarlo...Questo esercizio ci aiuta a sviluppare la capacità di stare nel qui ed ora e a imparare ad innamorarci di ciò che facciamo.

2°mese/2°esercizio: fare qualcosa di NON-NECESSARIO e ‘DIVERSO’ da ciò che si fa abitualmente, se si riesce più o meno la stessa ora, per la durata di almeno 10 minuti. Per esempio si può ascoltare una canzone che non si è mai sentita o fare una strada che non abbiamo mai fatto, si può spostare l’orologio nell’altro braccio o scrivere con la sinistra se si è destrorsi ecc.

Questo ci aiuta a capire che possiamo sempre portare nuova lin-fa, nuovo ossigeno nella nostra vita, nelle nostre attività, nei nostri rapporti.

3°mese/3°esercizio: evitare gli eccessi emozionali sia positivi che negativi. Ciò che ci fa perdere la CENTRATURA è da conside-rarsi non funzionale. Ad esempio se qualcuno ci fa perdere la cal-ma usare il Respiro, uscire dalla stanza, bere un bicchiere d’acqua ecc. Questo esercizio ci fa acquisire la giusta distanza osservativa e ci permette di non essere agiti dalle Emozioni Reattive.Dal 3° mese si tratta non tanto di fare esercizi quanto di effettuare un cambio di atteggiamenti.

4°mese/4°esercizio: contemplare situazioni che sembrano in-sopportabili e sforzarsi di trovare elementi di perfezione senza ‘se’ e senza ‘ma’.Questo esercizio è illustrato egregiamente dal seguente famoso apologo: “Un giorno Gesù mentre passeggia con i suoi discepoli incontra la carogna imputridita di un cane. Gli apostoli si allonta-nano disgustati, ma presto si accorgono che Gesù non è più con loro. Alcuni tornano indietro a cercarlo e lo trovano estasiato da-vanti alla carogna del cane, allibiti lo chiamano e Gesù uscendo da un stato contemplativo esclama: Che denti meravigliosi aveva questo cane!”. Questo esercizio risveglia la Coscienza Cristica che coglie aspetti di perfezione ovunque.

5°mese/5°esercizio: sforzarsi di vivere le cose come se le af-frontassimo per la prima volta e cercare di scoprire ogni volta qualcosa di nuovo, qualcosa che prima non si era notato.

Questo esercizio ci porta a capire come l’assenza di pregiudizi permetta di sperimentare nuove cose ed emozioni anche in ciò che pensiamo di conoscere benissimo e che diamo per scontato.

6°mese/6°esercizio: applicare tutti e cinque gli esercizi nella vita quotidiana.Senza programmare nulla si cerchi di applicare l’atteggiamento più adatto, a seconda delle circostanze in cui ci veniamo a trovare.In questo modo si crea una “risonanza armonica tra il mondo interiore dell’Anima ed il mondo sensibile”.

Secondo il mio insegnante questi 5 esercizi Steineriani + uno, pos-sono considerarsi un Corso completo di Autoiniziazione.Anch’io ritengo che questi sei esercizi uniti alla meditazione ‘Vi-passana’ (‘Mindfulness’ nella versione occidentale), rappresentino un Modello di riferimento completo per chiunque voglia intrapren-dere un percorso evolutivo di crescita interiore e consapevolezza.

Per approfondire il pensiero di Rudolf Steiner, si veda il libro: “La filosofia della libertà” editrice antroposofica Milano.Per i sei esercizi, si veda: “L’iniziazione” di Rudolf Steiner editrice antroposofica Milano.

Di solito buttiamo una delle parti più importanti dell’albicocca: i noccioli spremuti a freddo hanno delle ottime proprietà cosmetiche soprattutto per le pelli delicate

L’olio di noccioli di albicocca è idratante, nutriente, antios-sidante e protettivo, sono queste le sue principali qualità co-smetiche. Ottenuto dalla spremitura a freddo dei noccioli dei frutti della pianta, contiene vitamine A ed E considerate responsabili della bellezza e della elasticità della pelle, acido oleico e linoleico (acidi grassi essenziali), e fitosteroli.L’albicocco, Prunus armeniaca, è un albero da frutto della famiglia delle rosacee; originario della Cina, è giunto in Europa dall’Arme-nia durante l’Impero romano.L’olio di noccioli di albicocca viene utilizzato nella cosmesi natu-rale principalmente perché ha delle proprietà protettive ed emollienti: è capace di stimolare la produzione di sebo nelle pelli secche e delicate. Inoltre idrata a fondo la pelle e combatte i radicali liberi, ha quindi un’azione elasticizzante, che serve a prevenire rughe e smagliature. I fitosteroli aiutano la pelle anche a proteggersi dai raggi UV. Come se non bastasse, l’olio di albicoc-

ca ha un effetto calmante sulla cute infiammata o irritata, aiuta a ridurne lo stress e può essere usato come struccante naturale. L’olio è molto delicato, si assorbe rapidamente e non unge. Mescolandolo con oli essenziali o creme, è possibile ottenere anche cosmetici per la cura completa del corpo e per massaggi drenanti profondi.Molto valido per fare impacchi e maschere, rende morbidi e lucenti i capelli: si unisce l’olio di albicocca all’olio di lino, si applica sui capelli leggermente inumiditi prima di fare lo sham-poo, si lascia agire dai 20 ai 30 minuti. Questo rimedio naturale è adatto a chi ha i capelli sfibrati e spenti. L’olio di colore giallo tenue, dal sapore dolce simile a quello delle mandorle, è molto buono da usare anche come alimento. In commercio esistono diversi marchi che commercializzano olio di semi di albicocca biologico spremuto a freddo.

Anche nel campo della bellezza si può contribuire alla riduzio-ne dei rifiuti da imballaggi e a dare la propria impronta ambientale con una scelta ecologica. Vi sarà capitato di cesti-nare pacchetti e cartoncini di prodotti cosmetici a pochi mi-nuti dall’acquisto. Sebbene molte aziende abbiano già optato per l’eliminazione del foglietto illustrativo (stampato ora direttamente sul contenitore) o per l’utilizzo di astucci in cartone riciclato o, an-cora, per la limitazione di imballaggi secondari, c’è ancora molta strada da fare. Per fortuna ciascun consumatore può as-sumersi la responsabilità durante gli acquisti in campo cosmetico e forse questa edizione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti potrà farci cittadini più virtuosi.Per essere ecologici anche quando ci si prende cura di sé, infatti, si può optare per diverse soluzioni:1 – Scegliere supermercati senza imballaggi e negozi alla spinaSono sempre più diffusi franchising di supermercati o botteghe di prodotti per la cura della persona che selezionano articoli con mi-nor impatto sull’ambiente. Le aziende che optano per la riduzione del waste packaging contribuiscono a limitare la produzione di rifiuti che, sebbene differenziabili, si rivelano decisamente inutili e superflui.2 – Autoprodurre e riciclare i contenitoriPer chi vuole cimentarsi con il fai-da-te, sono numerosi i tutorial

on-line e i corsi con cui imparare a produrre creme per il viso, scrub, detergenti e struccanti. Una volta acquistati gli ingredienti e i materiali necessari, si potrà abbattere la produzione di imbal-laggi riciclando i contenitori che già si possiedono.3 – Acquistare saponi solidiUn’altra valida alternativa per l’igiene personale priva di imbal-laggi superflui e senza sprechi prevede l’acquisto di saponi solidi. Ritornare alla classica saponetta per lavarsi permette di risparmia-re e limitare confezioni in plastica. Anche alcuni tipi di shampoo sono ormai disponibili in formato solido, rivelandosi perfetti da portare in viaggio.4 – optare per cosmetici eco-bioNella scelta di articoli per il make-up si ha un vasto ventaglio di prodotti eco-bio, che si contraddistinguono per il rispetto dell’am-biente e la selezione di ingredienti provenienti da agricoltura bio-logica. Alcune certificazioni, come iCEA, in particolare, garan-tiscono l’impiego di materie prime a basso impatto ambientale; anche per gli imballaggi si fa attenzione ad evitare materiali come il polivinilcloruro (e derivati) e altri materiali in grado di liberare tossine nell’aria durante la combustione.Insomma, anche quando ci si prende cura di sé e della propria bellezza si può fare attenzione e imparare ad essere green e a zero rifiuti (o quasi).Fonte: www.menorifiuti.org

di Giovanna Visentini - [email protected] di lettura: 5 min

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giugno 2017

ECO ABITArE13

Collezione riciclo OLTrEmATErIA

gli abiti larghi… le abitazioni

Pavimenti e rivestimenti da materiali di recupero

La collezione riciclo si basa su uno studio innovativo, finalizza-to alla creazione di un nuovo vero e proprio sistema di rivesti-mento sia a pavimento che a parete, che pone come centrale e indispensabile il tema del reinserimento, all’interno del ciclo produttivo, di materiali recuperati dalle varie fasi di scarto e raf-finazione nei più svariati campi e settori.La collezione è innovativa ed ecologica, realizzata in ECOMAL-TA® e con minerali e inerti di riciclo certificati, derivati da pro-cessi di lavorazione e di recupero di marmo, cotto, di madreper-la, di vetro, di specchi, bottiglie e lampadine.Ogni texture della collezione è colorabile con la palette colori OLTREMATERIA®.

Prendiamo coscienza: siamo sconnessi. Siamo staccati da quello che il nostro sentire più profondo ci racconta. Sovrac-caricati di informazioni, non lasciamo la possibilità di chie-derci: ma IO dove e come vo-glio che sia il luogo dove dor-mo, mangio, vivo? Le periferie urbane non rispondono certo a bisogni di benessere e comfort. Rispondono a pure necessità di costruire da parte di un’impresa edile. C’è da ammettere che ab-biamo sbagliato strada. Abbia-mo pensato che fosse normale creare distese di monoculture edilizie senza valutare il luo-go, l’esposizione, la capacità di auto sussistere e soprattutto quanto profondo sarebbe stato il nostro passo mentre poggia-vamo il piede su quel terreno. Distese di asfalto e cemento che possono sopravvivere solo con immissioni di erbicidi, pesticidi, concimi chimici, continui inter-venti su sistemi innaturali ener-givori. Qui una pianta nasce e

cresce povera e malata, come i nostri corpi allergici e biso-gnosi di cure fin da piccoli. Gli “abiti più larghi”, le abitazioni, stanno rispecchiando la pazzia della nostra vita, attaccata ad un rubinetto da cui sgorga li-quido nero, ormai gocciolante. Il petrolio ha fatto raggiungere livelli di benessere ad una parte dell’umanità mai conosciuti fi-nora. Ubriacati di questi effluvi abbiamo perso il buon senso che fino a cent’anni fa impre-gnava il nostro agire, rispettoso dei ritmi ciclici della natura. An-tichi saperi, tecniche e materiali locali, soppiantati dal veloce “già pronto” dell’industria edili-zia per non chiederti com’è fat-to e, a caratteri invisibili: “così diventi eternamente dipendente da noi”. La civiltà del consumo ha ben predisposto tutto, dagli alimenti ai rimedi, tutto com-prabile. Abbiamo sbagliato strada. Ma localmente possia-mo essere motore di cambia-mento. Le periferie urbane non

vanno ristrutturate! Non devono proprio esistere periferie, tanto meno quelle che degradandosi diventano squallidi ammassi di spazzatura. Servono concreti progetti di demolizione e di rea-lizzazione di nuovi modi di abi-tare e vivere. I materiali vanno trovati intorno, e presi nel pro-cesso di vita naturale, che poi, il tempo se ne riapproprierà, senza danneggiare dove è nato. Le nuove tecnologie e sco-perte scientifiche permettono di usare in modo più efficiente le risorse e al contempo possia-mo permetterci di aumentare i livelli di comfort proprio grazie ad un uso sapiente anche dei prodotti che arrivano da scarti dei processi agricoli. Un Homo Sapiens considera ogni aspet-to che produce la sua azione e, consapevole di essersi com-portato da cellula sconnessa dall’Organismo Gaia, pone ri-medio e torna indietro a curare le ferite che le ha causato.

tempo di lettura: 1 min

tempo di lettura: 3 min di Sarah Gracci, Presidente di A.R.I.A. familiare (Associazione Rete Italiana Autocostruzione)

a cura della Redazione

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VACANzE ECOgiugno 2017

14

Il mio cammino verso Santiago de Compostela

DAY 1 - Arrivo in aereo a SantiagoStorie diverse, destini comuni che uniscono vite apparen-temente scollegate. Ognuno con un nome diverso, ognuno con una motivazione diversa, ad esempio chi per slegar-si da una vita troppo frenetica e da un lavoro opprimente (Franco), chi invece ha il cuore spezzato e vorrebbe ritrova-re se stesso (Gustavo), chi perché semplicemente aveva un periodo di vacanza e non voleva ritornare a casa (Sergio).La notte è cara a tutti i cuori per la sua capacità di risveglia-re sentimenti profondi lasciando la mente in disparte, piani futuri e domande si posano tra i miei oggi e le stelle che guardo: e perché io sono qui? Che cosa sto cercando? Io sto cercando il coraggio, la sicu-rezza o più semplicemente un giusto spirito con cui affronta-re la vita che è in procinto di presentarmisi.Chiuso il capitolo in cui tutto è prestabilito su un sentiero sicuro, in queste prime pagine si deve abbozzare la propria trama, in quanto il foglio, in bianco non si può lasciare.Piccola riflessione: “immortalare un momento” vuol dire ren-derlo immortale.

DAY 2 - AstorgaIl viaggio in treno verso Astorga ci regala indizi di ciò che vedremo per i seguenti 10 giorni, senza però svelarcene i segreti. La vita del pellegrino inizia a mostrarcisi, intorno a noi la gente non guarda la tv: scrive; non si isola dal mondo con il cellulare: cerca di coglierlo parlando e os-servando; non passa le ore dopo la doccia a pettinarsi, truccarsi e decidere come vestirsi: semplicemente mette i vestiti puliti che ha e inizia a lavare quelli sporchi. In cu-cina poi ci si aiuta, il rispetto è alla base, i gesti d’amore sono un regalo.Conosco un ragazzo Fiammingo, studente di teologia, fa il cammino perché è un’esperienza necessaria alla sua for-mazione e ai suoi studi.Ore 22,45 – Il sole è appena tramontato sugli alberi ac-compagnato dal ballo e dal coro degli uccelli. Muoversi senza sapere dove si andrà a finire, quali volti si incontre-ranno, che parole ci si scambierà. Gli insegnamenti sono tanti come i pensieri che sfuggono.Tre zaini avanti a me, l’indispensabile per vivere e più di una decina di persone, da ogni parte del mondo, sdraiate nei propri letti nella mia stessa stanza; l’importante è ricor-darsi che siamo tutti fratelli indipendentemente dalle colpe della torre di Babele.

DAY 3 - Rabanal del CaminoPrima mattina da pellegrina, 22 km, la tensione nei musco-li, il peso dello zaino sulle spalle, motivata dal desiderio dell’esperienza, inizio il cammino ancora prima che il sole sorga, questo mi fa vivere sulla pelle che mezzogiorno è veramente la metà del giorno.Nonostante avessi seguito l’universale “regola del 3” per fare lo zaino, in questo primo giorno il suo peso non è indifferente. Ma da cosa dipende veramente quel peso? Sono le incertezze, tutte le prevenzioni, le precauzioni, le paure, perché se uno avesse il coraggio di essere essenzia-le, sapendo sfruttare tutto ciò che ha, la stessa concezione di “peso” non sussisterebbe; a parer mio questa è una del-le più concrete transizioni delle proprie insicurezze in peso fisico. C’è così tanto da imparare!Incontro: una famiglia spagnola il cui padre mi dice: “Fac-cio il cammino perché è una bella esperienza per me e per l’educazione dei miei figli, sono partito credendo che avrei passato quasi tutto il viaggio a spronarli per poi scoprire di far fatica a tenere il loro passo.”DAY 4 - MolinasecaOggi a far da protagonista è la fatica presentatasi in tutta la sua pesantezza (25 i km percorsi oggi!). Addirittura le pa-role oggi hanno un fare pigro e non è semplice convincerle

a posarsi sul foglio.Valeria, mia compagna di cammino, sostiene di aver avuto pensieri omicidi nei miei confronti, ma anche suicidi, valu-tando la possibilità di buttarsi da un burrone.Da ricordare: la Tortilla in Spagna è un panino con dentro una frittata alta 3 cm… stoppa!Molinaseca ci regala una piscina naturale che rigenera cor-po e pensieri, la sera manda i suoi messaggeri Norvegesi con tanto di birra. Incontro: Mads: “Faccio il cammino per-ché mi hanno chiesto se volevo farlo e ho subito pensato fosse una buona idea.” Magnus, Sebastian: “ci piace cam-minare e vogliamo conoscere nuova gente.”

DAY 5 - CacabelosOggi New York entra un po’ nelle nostre vite grazie ad Han-nah che incrociamo sul sentiero, nata in Corea, ma vive ne-gli Usa ci regala la possibilità di confrontare due mondi così lontani, la strada è lunga e le parole si susseguono parallele ai passi. “Faccio il cammino perché mi sono lasciata con il mio ragazzo e poi mi sono fatta convincere da mia mamma a fare questa esperienza.” Il pranzo a Cacabelos diventa una sfida Umans VS Octopus, conosciamo anche Giulio e Andrea due fratelli fiorentini (Giulio utilizza il passato remo-to molto spesso), Andrea ha già fatto il cammino e ha deciso di rifarlo portando però il fratello più piccolo.L’albergue di questa notte è quello della chiesa, le camere

sono da 2 e Hannah decide di passare la notte con noi, così da 3 diventiamo 4 e non è una cosa da poco. Prima della cena ci ritroviamo a confrontare con altri pellegrini le pro-prie impressioni e i propri vissuti: Signora Olandese di 62 anni: “Nella mia vita ho sempre avuto un ruolo: prima ho studiato, poi ho iniziato a lavora-re, poi mi sono sposata, ho avuto figli e ora sono in pensio-ne quindi ho deciso di andare prima in India e poi di fare il cammino di Santiago” Hilton (Brasiliano): “Dove vivo io non puoi sempre scegliere, il mio è un desiderio di indi-pendenza.” La domanda è questa: “Cosa racconterete ai vostri amici\cari una volta tornati a casa?” C’è chi pensa che non possa essere raccontato in quanto lo si può capire solo se lo si ha fatto; C’è chi crede di aver capito che nella propria vita sia importante imparare a distinguere ciò che è necessario da ciò che è superfluo, e che ciò che è superfluo pesa sulle spalle; C’è chi crede che questa esperienza in comune annulli tutte le differenze, in particolare l’età, i paesi di provenienza poiché l’unica cosa veramente importante è essere lì in quel determinato momento. Mi rimane impres-so il discorso che fa la donna Olandese in cui ci dice che probabilmente lei tornerà a casa in pullman e non in aereo in quanto sarebbe “traumatico” dopo il suo viaggio di 4/5 mesi in due ore essere di nuovo a casa. Il primo pensiero che mi sorge è: “chi cavolo li ha inventati gli aerei? Anche io ho bisogno del mio tempo per tornare a casa!”

DAY 6 - TrabadeloIl cammino è così, un tocca e fuga di paesaggi, pensieri, parole, sapori, emozioni e persone. E ogni volta che incontri qualcuno o ti fermi a osservare qualcosa devi pensare di avere una sola chance e cercare di vivertela al meglio per-ché non puoi sapere se ci ritornerai o se rivedrai mai quel volto e questo ti costringe a Esserci, sempre.Negli ultimi km della giornata trepido all’idea di star per vedere il posto in cui vivrò fino alla mattina dopo, l’impor-tante è non dare ascolto alla stanchezza che sicuramente opterebbe per il posto più vicino, ma quella non è mai una buona idea, meglio fermarsi un secondo, mangiare, ripren-dere le forze e mettersi a cercare il posto in cui pensi di poter star bene. E’ il momento di salutare Hannah. Donna Italiana: “Mi piace viaggiare da sola, lo faccio da quando ho 20 anni. Non sono credente voglio solo fare questa esperienza.” Guardando il paesaggio davanti a noi, sedute sul balcone al finire della giornata troviamo la nostra colonna sonora: “Society, have mercy on me I hope you’re not angry if I disagree society, crazy and deepI hope you’re not lonely without me” La canzone di Eddie Vedder.

Continua nel prossimo numero…

Diario di viaggio di Hélène Carlotta Lupatini, ragazza di 20 anni che qualche estate fa ha compiuto a piedi parte del Cammino più noto del mondo. Seguiamo il suo sguardo, camminiamo con lei…

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VACANzE ECOgiugno 2017

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Vacanze senz’auto e a rifiuti zero

1 luglio 2017 il primo DIgITAL DETOX DAY per una giornata off-line

Voli low cost: effetti collaterali

Autostrade intasate, spiagge affollate, montagne brulicanti di Suv, navi da crociera che solcano i mari, aerei che inquinano i cieli. “Tutti vogliono tornare alla Natura ma pochi ci vogliono andare a piedi” lessi una volta su un cartello. E’ proprio vero, il turismo spesso porta più devastazione che benesse-re. Cerchiamo di fare turismo veramente ecologico, oltre che rilassante! Evitiamo il più possibile i grandi stabilimenti e villaggi turistici che hanno di fatto cementificato la costa: in Italia il 56,2% delle coste è stato cementificato. Dal 1985 sono stati cancellati dal cemento circa 222 km di paesag-gio costiero, a un ritmo di quasi 8 km all’anno. Le tartarughe marine non sanno più dove fare il nido. Stessa sorte per i piccoli fratini e le beccacce di mare. Un tempo le spiagge pullulavano di arbusti, cespugli, fiori, ondeg-giavano di dune. Ora se chiedete ai bambini: “Com’è la spiaggia?”, la maggior parte risponde: “Un deserto piatto con tanti ombrelloni”.Preferiamo i piccoli alloggi familiari, non i grandi alber-ghi, preferiamo lidi raggiungibili coi mezzi pubblici, o con la bici.Evitiamo le crociere, hanno un impatto devastante sulla vita marina: le enormi eliche e i fortissimi rumori disturbano i cetacei, che perdono l’orientamento e rischiano di spiaggiare. Le onde erodono le fondamenta di città fragili come Venezia, sempre

in lotta con l’acqua alta.In montagna senz’auto è possibile? Assolutamente sì! Nel mio libro Impatto Zero-Vdemecum per Famiglie a Rifiuti Zero (Dissensi Editore) troverete una lista di luoghi montani raggiungibili coi mezzi pubblici. Perché andare in auto nei luoghi più ameni, incontaminati, inqui-nando la natura con l’obiettivo di respirare aria pura...non ha molto senso. Se imparassimo a scegliere, laddove possibile, mete raggiun-gibili col treno, col bus, in bici, o a piedi, la natura ci ringrazierebbe.In Europa ci sono bellissime ciclovie turistiche, per fortuna stanno fiorendo anche in Italia.E come fare a ridurre i rifiuti anche in vacanza? Quando andiamo in vacanza, noi in valigia mettiamo la pasta ma-dre, e qualche ingrediente fondamentale per fare auto produzione a costo praticamente zero: bicarbonato, acido citrico, saponetta, pasta, riso e zucchero di canna, una boccetta d’olio e un sacchettino di sale. Andiamo nei forni locali per comprare sfusa la farina, con cui fare il pane. Raccogliamo la frutta selvatica dagli alberi e compriamo ver-dura nei mercatini locali, portandoci dietro le sporte.Si possono scegliere agriturismi o alberghi che fanno un’at-tenta raccolta differenziata, che riducono i rifiuti, sono i cosid-detti “alberghi a rifiuti zero”, consultabili al link: www.hotelristorantizerowaste.com

E’ poco virtuale ma molto virtuosa l’idea che ha avuto Carla Soffritti di Ella - Ufficio Stampa e Digital PR - per una giornata all’insegna del benessere psico-fisico. Sempre più on-line addicted la nostra testa ha bisogno di staccare spine e wi-fi e “connettersi” invece con la natura, almeno per un giorno. Il primo Digital Detox Day, indetto per sabato 1° luglio 2017, punta a detossinarsi dall’eccessivo uso della tecnologia e a riprendere coscienza di sé. Sono diverse le ricerche scientifiche che dimostrano che l’uso compulsivo del cellulare causi problemi alla salute: vista of-fuscata, mal di testa, irritazione agli occhi, dolore al collo, alla schie-

na, fino ad arrivare a depressione e infertilità. Ecco perché Ella ha chiesto a tutti gli hotel di cui è consu-lente, dislocati su tutto il territorio nazionale, di dotarsi di una scatola (la Digital Detox Box) e chiedere ai propri ospiti (quasi 2000 tra tutte le strutture) di riporvi il proprio dispositivo per qualche ora. In un giorno di vacanza, invece di isolarsi navigando in rete, ci si concentra su se stessi, sui rapporti con le persone che si hanno intorno e sui panorami da ammirare, per una volta, non attraverso una lente.Bella idea! Concediamoci tutto questo ogni tanto, sarà vera vacanza!

Alcuni mesi fa, il governo e la stampa hanno accolto con toni trionfalistici il nuovo piano di investimenti di una nota compagnia aerea inglese e molti tra noi si sono rallegrati per la possibilità di avere un ventaglio più ampio di destinazioni con voli low cost e una valanga di biglietti aerei a 8 euro.Duemila nuovi posti di lavoro sono un bel numero, soprattutto di questi tempi, senza contare che questo determinerà verosimil-mente, un maggior afflusso di turisti nel nostro Paese.Peccato però che ancora una volta le valutazioni vengano fatte

esclusivamente in termini economici, trascurando ad esempio la componente ambientale, le esternalità. Questa offerta a prezzi stracciati porteranno ad un abuso di tali voli. Anziché la gita fuori porta o la passeggiata in montagna, andre-mo alle Canarie o in Islanda nel fine settimana. Tutto ciò farà incrementare enormemente i km percorsi da ciascu-no di noi utilizzando mezzi inquinanti. 8 euro, ma anche 20 o 30 euro, non sono nulla rispetto al reale costo ambientale che questo proliferare di voli, di consumo di energia non rinnova-

bile, di emissioni di gas serra e altre sostanze inquinanti determinerà. Chi pagherà per tutto questo?Un tale abuso di low cost, porterà allo stesso effetto della dispo-nibilità di oggetti inutili in negozi cinesi, svedesi o danesi parti-colarmente appetibili e ben diffusi: “non mi serve, ma costa così poco”. Forse sarebbe auspicabile il petrolio a 500 dollari al ba-rile: la terra, il nostro pianeta, è un sistema chiuso ed ha risorse e capacità di regolazione limitate.

di Linda Maggiori

di Ciro Gardi - [email protected]

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di Maddalena Nardi

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giugno 2017

ESSErE VEgANI16

di Renata Balducci,presidente dell’Associazione Vegani Italiani Onlus

Coltiviamo il nostro cibola rubrica di Renata

L’estate è arrivata e con essa la grande quantità di frutta e verdura fresche e saporite che in questi mesi vedremo invadere le nostre case.Pomodori, zucchine, melanzane di tutte le varietà, meloni, pesche, angurie e chi più ne ha, più ne metta. Questa è sicuramente la stagione durante la quale preferiamo consumare tutti questi alimenti soprattutto a crudo, molti sono però gli scarti che inevitabilmente il cibo porta con sé. La buona notizia è che, in un mondo in cui la raccolta differenziata e il riciclo fanno sempre di più parte delle nostre abitudini, è possibile riutilizzare tutto ciò che non ci serve più di frutta e verdura.La passione per il giardinaggio è qualcosa che noi italiani portiamo dentro, grazie al clima favorevole che ci ritroviamo ad avere nel nostro paese, e gli orti sul balcone non sono più realtà così isolate. il piacere di piantare un seme, far crescere una piantina e raccoglierne i frutti maturi è ineguagliabile. La grande soddisfazione di preparare piatti a tutti gli effetti a chilometro zero, sani e ricchi di sapore è una bella sensazione.Non è importante possedere un grande terreno per coltivare le nostre piante, se dedicheremo loro un po’ di tempo e amore cresceranno anche in balcone. Lasciando loro l’accesso al sole, il riparo dal vento, innaffiandole e aggiungendo il concime alla terra nella quale cresceranno, le aiuteremo a rinforzarsi.Il compost, ovvero il miglior nutriente per le nostre piante, lo possiamo ottenere nel giro di poco più di un paio di mesi, grazie agli scarti organici della cucina, come bucce e scarti di frutta e verdura, fondi di caffè e tè, pane raffermo, oppure fiori appassiti, erba, foglie, ramaglie, cenere ecc.Se avete tempo e passione, costruire una compostiera fai-da-te per il vostro bal-cone non sarà difficile, vi costerà pochissimo e vi permetterà di riutilizzare dei materiali di cui probabilmente siete già in possesso a casa. Internet in questi casi

è di grandissimo aiuto e di tutorial sul come costruire la vostra compo-stiera da balcone, ne esistono a decine.Tre piccoli accorgimenti: è assolutamente sconsigliato buttare alimenti di origine animale all’interno del compost, nota forse superflua per una rubrica dedicata al mondo vegan, ma è meglio ricordarlo a chi non è vegan o vive con un’altra persona onnivora; ricordarsi di posizionare la compostiera a riparo dal sole cocente e dal gelo; ricordarsi di dosare bene le parti secche e quelle umide, cercando di alternarle.Riutilizzare ciò che altrimenti finirebbe nella spazzatura è l’ideale per chi non sopporta lo spreco.

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giugno 2017

EVENTI17

green Social Economy Summit: il Network dell’intraprendenza Civile

Il GreenSocialFestival chiude l’edizione 2017 con il pri-mo Green Social Economy Summit che riunirà a Rimini, il 6 giugno prossimo, gli imprenditori, le associazioni, gli esponenti economici, culturali, sociali e istituzionali del Paese per raccontare “il saper fare” sostenibilità. Focus degli incontri, a partire dalle ore 9.00 presso il Teatro Galli, saranno la green e blue economy, il rispar-mio energetico e l’educazione ambientale ma anche la responsabilità civile, l’etica sociale e la legalità.La rivoluzione sostenibile che prende vita dalle prati-che del “fare”. Questo sarà il tema del primo green So-cial Economy Summit il 6 giugno prossimo a Rimi-ni, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e sostenuto da ASViS. Le istituzioni, gli imprendito-ri, gli stakeholder e i “visionari” che operano day by day nel sistema di sviluppo di un’economia civile si incontreranno per illustrare le idee e raccontare alla pla-tea le buone pratiche del pensare e fare economia civile, che possono essere applicate allo sviluppo sostenibile del Paese. Tanti gli ospiti che si alterneranno sul palco: dal Ministro dell’Ambiente gianluca galletti al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Mauri-zio Martina, dal Presidente della Fondazione Global Network Italia Marco Frey al Presidente del Gruppo Tecnico Industria e Ambiente di Confindustria Claudio Andrea Gemme. E ancora Rossella Muroni Presiden-te Nazionale di Legambiente, Ermete Realacci, Presi-dente Fondazione Symbola, Stefano Bonaccini, Presi-dente Regione Emilia Romagna, Virginio Carnevali,

Presidente Transparency International Italia, Daniele Vaccarino Presidente CNA, Domenico Arcuri Am-ministratore delegato Invitalia, ivan Lobello Presidente Unioncamere, Francesco Morace sociologo, giorna-lista e autore, Stefano Zamagni, economista ed ex presidente dell’Agenzia per il terzo settore e tanti altri.L’Economy Summit, a cura di The Best Solution group, azienda con esperienza nell’Exhibition Design, nella progettazione museale e di eventi, si svilupperà in due differenti momenti.La prima parte, a partire dalle ore 9.00, sarà dedi-cata ai “Vision Show” condotti da Maria Latella: 8 appuntamenti da 40’ ciascuno con i grandi nomi della new e della green economy, i protagonisti dei network che operano nella sostenibilità d’impresa e nel tessuto imprenditoriale di valore del Made in Italy, in prima fila nella lotta alla corruzione, in nome di un concetto di tra-sparenza che si traduce in azioni concrete.La seconda, dalle ore 17, sarà focalizzata sugli “Storytelling Show”, presentati da Antonella Zan-garo e Enrico Fontana: 10 case history, esperienze virtuose che raccontano il volto sostenibile e pulito di quel laboratorio permanente che si chiama Made in Italy, spa-ziando dall’ agricoltura alla food economy, dal fashion sostenibile alle energie rinnovabili, dalle infrastrutture al design e gestione del territorio, attraversati da un fermen-to innovatore e green. Tutte le info su: www.gseconomysummit.com

di Barbara Mazzocco

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giugno 2017

AppuNTAmENTI DI gIugNO18Da giovedì 1 a domenica 4 giugnoEVENTOArtisti in PiazzaXXI edizione del Festival Internazionale di Arti Performative: il cen-tro storico di Pennabilli accoglie le perfomances di 60 compagnie internazionali fra teatro, musica, nouveau cirque, danza, teatro di fi-gura, giocoleria, magia, face painting, walking act e tutte le forme di spettacolo riproducibili all’aperto, incantando la cittadina. Circa 400 repliche di spettacoli in 24 punti del centro storico, all’aperto, per le vie, piazze e giardini del borgo medievale. Il festival si svolgerà anche in caso di maltempo. Per informazioni: Ass. Cult. Ultimo Punto 0541-928003 e [email protected] - Pennabilli (RN)www.artistiinpiazza.com

Domenica 4 giugno - Ore 14.30LABORATORIODomeniche in famiglia: CeramicamenteCaccia al tesoro in famiglia alla scoperta del MIC attraverso enigmi, prove da risolvere, giochi di logica e attività ricreative. Costo indivi-duale 5 €, biglietto famiglia 12 € (2 adulti+2 bambini). Informazioni o prenotazioni (entro il giorno che precede l’incontro) al 335 1209933 e [email protected] - Museo Internazionale delle Cerami-che, Viale Baccarini 19 – Faenza (RA) - www.micfaenza.org

Domenica 4 e 25 giugno - Ore 10ESCURSIONETorrenti, mulini e “Grotta Urlante”Torrenti, piscine, cascate e mulini delle Foreste Casentinesi fanno da magnifica cornice di un trekking acquatico all’interno Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e poco distante da qui si incontrerà un muli-no ad acqua perfettamente restaurato. Obbligatorio un bagno ristora-tore alla splendida Grotta Urlante e alle sue piscine naturali. Merenda in agriturismo con prodotti tipici. Ritrovo c/o Museo Fauna del Crinale Romagnolo e punto informazioni, Via Roma 37 a Premilcuore (FC). Co-sto 28 € Info e iscrizioni: 0721482607, 3337435749 e [email protected] www.ilponticello.net

Lunedì 5 giugno - Ore 17.30 – 19.30INCONTROFingers Voice Style: Il Senso dell’Amore - Stringimi ForteCon Cinzia Contarini. Ci sono due sistemi emotivi fondamentali: Amore e Stress, attraverso i quali si sviluppa la nostra vita. Nella Me-dicina Cinese si definisce SHOU CHANG lo stato di una persona che gode di una vita lunga e felice. Non basta vivere a lungo secondo la Medicina Cinese, ma l’obiettivo è permettere alla persona di mante-nere il vigore fisico della giovinezza attraverso il sentirsi soddisfatta, equilibrata emotivamente e progredita spiritualmente, e questo si ottiene se si coltiva l’Amore | Per informazioni e prenotazioni: [email protected] - Sala Eventi, Via Emilia Ponente 1705 - Diegaro di Cesena (FC) - www.macrolibrarsi.it

Domenica 5 giugno - Ore 9 – 14EVENTOConsapevol-mente in fattoria!Risveglio corporeo, bharatha yoga, camminata meditativa in natura, meditazione e condivisione. Con Osvaldo e Francesca. Laboratorio per bambini “Dal seme all’albero” (dai 3 ai 12 anni): mattina dedi-cata al seme e alla semina, a noi come micro/macro contenitori di vita, all’importanza del radicamento e alla luna nuova che ci aiuta nei nuovi intenti e progetti. Metodologia: storie animate da posizio-ni yoga, giochi di consapevolezza, laboratori esperienziali, attività espressive e motorie. Conduce Carmen Valbonetti. A seguire pranzo insieme. Per informazioni e prenotazioni: Francesca 3473038027 Or-ganizzazione a cura dell’Ass. Les Simples Ames - Fattoria didattica Az. Agr. Filippi, Via Trabalza 1 - Località Petrignone, Forlì

Da lunedì 5 a giovedì 8 giugnoEVENTOBeaches Brew Festival 2017Quattro giorni di musica internazionale che vedranno alternarsi - sul palco di uno dei principali festival musicali europei - alcuni artisti della nota agenzia di concerti olandese Belmont Bookings. La Line up: King Gizzard & The Lizard Wizard, Thee Oh Sees, Shellac, Weyes Blood, Preoccupations, Kaitlyn Aurelia Smith, Moon Duo, The Coa-thangers, King Khan And The Shrines, Kikagaku Moyo, Death Valley Girls, Operators, BLUE CRIME, DECIBELLES, KING AYISOBA, Alt’n Gün, Mandolin Sisters, Dj Fitz, LAME, MOOD, THE DEVILS, GOMMA, Matteo Vallicelli. Hana-bi beach, Spiaggia 72, Viale delle Nazioni 72 - Marina di Ravenna (RA) .Ingresso gratuito. Info: www.beachesbrew.com

Giovedì 8 giugno - Ore 18 – 20INCONTROMeditazione TrascendentaleCon Raffaella Martini. La Meditazione Trascendentale viene insegna-ta secondo antichi metodi che in modo naturale permettono alla mente di sperimentare lo stato più appagante nella sua vera natura. Non c’è bisogno di un lungo periodo di pratica, perché il processo è naturale e intuitivo. Per informazioni e prenotazioni: [email protected] - Sala Eventi, Via Emilia Ponente 1705 - Diegaro di Cesena (FC) - www.macrolibrarsi.it

Venerdì 9 giugno - Ore 18 – 19.30INCONTROLa Radionica: una porta sul futuroCon Alessandra Previdi. Cosa ci riserva il futuro? Come ci occupe-remo della nostra salute? Continueremo ad affidarci alla chimica o potremo ricorrere ad altri validi tipi di cure? Continueremo ad inqui-nare e a distruggere il nostro habitat insieme alla altre creature che lo abitano, oppure sarà possibile ricorrere ad altri metodi meno inva-

sivi, ma egualmente efficaci? L’incontro cercherà di fare chiarezza su questi temi e illustrerà metodi di intervento già collaudati, se pure innovativi, per l’avvenire di questo pianeta. Per informazioni e pre-notazioni: [email protected] - Sala Eventi, Via Emilia Ponente 1705 - Diegaro di Cesena (FC) www.macrolibrarsi.it

Da venerdì 9 a domenica 11 giugno - Ore 16.30ESCURSIONETrek e meditazioneA Badia di Sasso (prov. FC). Weekend residenziale. Ritrovo all’entrata Est della Stazione FS (Via Barozzi 5, Bologna). Sabato si toccheranno Badia di Sasso, Mandriolo di Sotto, Val della Chiara, Poggio Penna, Rif. della Fratta, Mandriolo di Sopra, Fabbreria, Badia di Sasso. Dura-ta 6 ore, difficoltà media. Domenica: Badia di Sasso, M. Pianaccione, Badia. Ci si recherà all’Abbazia di Badia di Sasso, luogo accogliente e non nuovo alla meditazione, per una nuova occasione di pratica con Gianfranco Bertagni, e di cammino silenzioso. Viaggio con auto proprie, pernottamento in agriturismo, mezza pensione. Informazio-ni allo 051-222788 e [email protected] www.trekkingitalia.org

Sabato 10 giugno - Ore 10 – 18CORSOCorso di radionica e radiestesiaCon Alessandra Previdi. La radiestesia e la radionica ci parlano di come è fatta la nostra realtà e di come sia possibile non solo ana-lizzarla ma anche manipolarla. Quello che noi vediamo come realtà quotidiana non è infatti che il risultato di energie e forze invisibili che tessono la trama della materia. Ed è proprio su questi campi invisibili che l’essere umano può intervenire, usando la sua sensibilità e il suo intento aiutati dai semplici strumenti messi a disposizione dalla ra-diestesia e dalla radionica. Per informazioni e prenotazioni: [email protected] - Sala Eventi, Via Emilia Ponente 1705 - Diegaro di Cesena (FC) - www.macrolibrarsi.it

Sabato 10 giugno - Ore 21EVENTONotte al castello… la scuola è finita!Per bambini e ragazzi coraggiosi: una intera notte da trascorrere all’interno dell’antica Rocca di Riolo Terme, tra letture animate e giochi nella suggestione dell’oscurità e del mistero. Un’esperienza indimenticabile! Per info e prenotazione obbligatoria: 0546 71025 – 3351209933 e [email protected] - Rocca di Riolo, Piazza Ivo Mazzanti - Riolo Terme (RA) - www.atlantide.net

Da sabato 10 a sabato 17 giugnoCORSOVinyasa yoga weekUna settimana di vinyasa yoga - livello intermedio - sull’appenino tosco-romagnolo con Gabriela Morini nella splendida casa in pietra ristrutturata con il marito Cornelis Rijken, scultore olandese. Corso in inglese, attivita’ sportive e culturali, aperto ai partner che non prati-cano yoga. piccoli gruppi (da 4 a 8). Formula prezzo tutto compreso. Per info e prenotazioni: 3473622772.Porcaticcio Di Sopra, Via San Lorenzo 5 - Casola Valsenio (RA)

Domenica 11 giugnoEVENTOFesta di RemediaMomento di condivisione, approfondimento e celebrazione. Info allo 0547 95352 e [email protected] - Remedia, Via dei Laghetti 38 - Sarsina (FC) - www.remediaerbe.it

Domenica 11 giugno - Ore 7 – 19EVENTOMercatino del RiusoGirando tra le bancarelle colme di oggetti curiosi, a volte dimenticati, per dare nuova vita agli oggetti: monete e banconote, bigiotteria, bronzi, calendari, carte geografiche, cartoline, quadri, ceramiche e vetri, chiavi, dischi in vinile, filatelia e storia postale, fotocamere, fumetti, giocattoli, libri antichi, macchine da scrivere, orologi, por-cellane,stampe d’epoca, strumenti musicali, carte telefoniche radio a valvole, ecc. Ogni seconda domenica del mese, informazioni allo 0541601031 (Sig. Torquato Pasolini) Riccione (RN) - www.comune.riccione.rn.it

Martedì 13 giugno - Ore 19 - 22CORSOPanino GourmandProdotti di qualità, idee particolari e gustose, una combinazione di ingredienti che rendono il piatto più semplice che c’è un’esplosione di gusto. Costo 60 €, min 18 partecipanti, max 24. Tutte le preparazio-ni vengono degustate dai corsisti. Info e prenotazioni: 0547 642570 e [email protected] - Cook Academy, Via Leopoldo Lucchi 285 - Cesena (FC) - www.cookacademy.it

Giovedì 15 giugno - Ore 21 – 22.30INCONTROIl Rapporto Mente CiboPerchè abbiamo voglia di un alimento piuttosto di un altro, o lo pre-feriamo perchè associamo un odore ad una persona? Siamo davvero padroni delle nostre scelte alimentari? Primo evento all’interno dei “Mercoledì culturali”. Per informazioni: 0541 345066Hotel Villa Claudia, Via Bolzano 16 - Bellaria-Igea Marina (RN)www.hotelvillaclaudia.it

16 giugno 2017 - Ore 21 - 00EVENTOSalina sotto le stelleSerata con un esperto astrofisico per osservare le stelle nella sugge-

stiva atmosfera notturna dei bacini salanti raggiunti in barca elettri-ca. Costo 12 € Per info e prenotazione obbligatoria: 0544 973040 e [email protected] - Centro Visite Salina di Cervia, Via Bova 61 - Cervia (RA) - www.salinadicervia.it

Da venerdì 16 a domenica 18 giugno - Ore 17:30CORSOCorso estivo di Autoproduzione e AutosufficienzaCon Lucia Cuffaro. Torna alla Fattoria dell’Autosufficenza dopo il sold out delle precedenti edizioni, il corso di tre giorni in cui si svolge-ranno una serie di laboratori pratici di autoproduzione con Lucia Cuffaro, esperta di autoproduzione e scrittrice, per imparare a far da sé molti prodotti da utilizzare e consumare direttamente sul posto e da portare via in regalo. In modo allegro e conviviale si sperimente-ranno tante ricette su tematiche di consumo quotidiano: autoprodu-zione in tavola, cosmesi, igiene personale, pulizie naturali, riciclo cre-ativo, rimedi per la salute. Per informazioni e prenotazioni: [email protected] - La Fattoria dell’Autosufficienza, Località Paganico - Bagno di Romagna - www.macrolibrarsi.it

Sabato 17 e domenica 18 giugnoCORSOMicologia di baseDue lezioni teoriche e due escursioni micologiche. La raccolta indivi-duale è subordinata al regolamento del Parco. Con Stefano Belacchi. Info e prenotazioni allo 3664565228 e [email protected] www.quota900.com

Martedì 21 giugno - Ore 21.15PRESENTAZIONEUn altro mondoIn attesa della nuova produzione (Food Revolution), a grande richie-sta, il film documentario che ci ha aperto gli occhi e fatto cambiare la nostra visione del mondo: UN ALTRO MONDO di Thomas Torelli, regista indipendente. Per info: 0541.787643, 335.5419107 e [email protected] - Bagni 49-50, Riccione (zona Terme) (RN) - www.lespiaggedelbenessere.it

Giovedì 22 giugno - Ore 20.30 – 22INCONTROVentre Di MammaIncontro per mamme in attesa. Insieme a Giorgia Brunetti ed Ales-sandra Fabbri esploreremo attraverso all’ascolto e la concentrazione il fatato mondo acquatico in cui è custodito il nostro bambino. At-traverso l’acqua e i colori naturali ogni mamma potrà dar vita ad un magico mandala, simbolo di questo prezioso e unico momento di contatto con il proprio figlio. Costo della serata 15 €. Per prenotazio-ne 0543.542795 whatsapp 380.5216211Fabula Giochi e Storie, Viale dell’Appenino 112 - Forlìwww.facebook.com/pg/fabulagiochiestorie

Giovedì 22 e venerdì 23 giugnoEVENTODarbar Festival in RavennaDimostrazione di musica carnatica con Ranjani & Gayatrie. Concerto “Escape into Night Ragas” (Debasmita Bhattacharya, sarod. Gurdain Rayatt, tabla). Lezione dimostrativa rudra veena con Usad Bhud-din Dagar. Concerto “Escape Ragas”. Info eprenotazioni allo e 0544 249211 e [email protected] - Sala Corelli, Teatro Alighieri, Via Angelo Mariani 2 - Ravenna - www.ravennafestival.org

Sabato 24 giugno - Ore 10EVENTOGiornata della LavandaGiornata didattica divulgativa legata alla coltura della lavanda. La-boratorio di preparazione di cosmetici con l’impiego della lavanda. (su prenotazione max 25 persone, contattare il Giardino delle Erbe 054673158); visita guidata con raccolta del fiore della lavanda; distil-lazione della lavanda. Info e prenotazioni: 0546 73158 e [email protected] - Giardino delle erbe “A. Rinaldi Ceroni”, Via del Corso 6 - Casola Valsenio (RA) - www.ilgiardinodelleerbe.it

Sabato 25 e domenica 26 giugno - Ore 17 - 00EVENTOSALUTE!Mostra-Mercato delle Qualità: Natura, Salute, Benessere Cupola dei desideri - Percorso emozionale - Spazio Wellness Food - Spazio dei Bimbi Felici. Info allo 0541 704587 e 0541 53399Piazza Pascoli, Rimini Viserba - www.riminiturismo.it

Martedì 27 Giugno - Ore 21.15CONCERTOThe CranberriesIl gruppo musicale rock irlandese più famoso al mondo. The Cranber-ries hanno venduto oltre 40 milioni di album e si sono esibiti per mi-lioni di fan in tutto il mondo. Il loro tour del 2016 ha registrato sold-out in Europa e Perù, dimostrando di essere anche uno dei gruppi più popolari al mondo. Biglietti su www.ticketone.it Arena Della Regina, Piazza della Repubblica 1 (RN)

Mercoledì 29 giugno - Ore 21.15 - 23PRESENTAZIONETempo di guarireincontro con Beata Bishop, autrice del libro “Tempo di guarire” (Ver-dechiaro Edizioni), la sua testimonianza di guarigione dal melanoma maligno e co-autrice del libro Guarire con il Metodo Gerson e con Margaret Straus, nipote del dottor Max Gerson, che parleranno della Terapia Gerson. Per info: 0541.787643, 335.5419107 e [email protected] - Bagno 76 Zaffiro, Rimini Lagomaggio - www.lespiaggedelbenessere.it

ALFONSINE

OGNI MERCOLEDì dalle 16.30 alle 19.30MERCATO BIOLOGICO, ANChE A “kM 0”.Prodotti da agricoltura e allevamento bio-logico. Verdura e frutta, carne, formaggio, uova di allevamento, prodotti da forno, miele e vino. Tutti i primi mercoledì del mese bio aperitivo. Piazza Monti - Alfon-sine.

OGNI VENERDì dalle 3 alle 13MERCATO CONTADINOVendita di prodotti del territorio diretta-mente dal produttore al consumatore: frutta, verdura e altri prodotti (formaggi e latticini, salumi, marmellate e confetture, miele, uova) provenienti esclusivamente da aziende della provincia di Ravenna, nel pieno rispetto della filosofia “slow” del “prodotto a Km 0”, biologico e non. Ex mercato coperto, nel centro cittadino - Alfonsine

CERVIA

OGNI MARTEDìdalle 18 alle 23FARMER MARkETMercato estivo a km zero nell’ambito della rassegna “Lume di candela”.Corso Mazzini - angolo Piazza - Cervia

FAENZA

OGNI LUNEDì dalle 16.30 alle 20BIO MARChèVendita diretta di prodotti biologici certi-ficati - Centro Commerciale Cappuccini Via Canal Grande, 44 - Faenza

OGNI VENERDì dalle ore 16 alle 19.30FARMER MARkET “Mercato del contadino”Vendita diretta di frutta e verduraPiazzale Pancrazi lato Est - Faenza

FOGNANO

OGNI DOMENICAdalle 8 alle 13E MERChè IL MERCATO DEL CONTADINO e dei Prodotti della Nostra Terra Al mercato è possibile acquistare diretta-mente dalle aziende produttrici numero-si prodotti agricoli, quali frutta, verdura, formaggi, salumi, miele, marmellata, ecc., provenienti esclusivamente dalle colline di Brisighella. Fognano

FORLì

OGNI SABATO dalle 8.00 alle 13.00MERCATO CONTADINO Si trova in pieno centro cittadino e offre la possibilità di fare rifornimento di pro-dotti freschi per tutta la settimana portati direttamente dalle aziende agricole del territorio. In piazza c’è ampia disponibilità di parcheggio per chi vuole utilizzare la macchina anche se non sarebbe male uti-lizzare la bicicletta e approfittare per farsi un giretto nei dintorni. Piazza Dante Forlì

FORLIMPOPOLI

OGNI GIOVEDì dalle 7.30 alle 12.30MERCATO CONTADINO DEL BIOTutti i prodotti venduti sono biologici e biodinamici. Mercato organizzato dall’as-sociazione Antichi sapori e vecchi mestieri di Romagna in collaborazione con Prober ed il Comune di Forlimpopoli. In Piazza Pa-olucci, Forlimpopoli (FC)

LIDO DI CLASSE

OGNI VENERDì dalle 18 alle 23MERCATO DI CAMPAGNA AMICA A kM ZEROOffre prodotti provenienti dagli allevamenti e dalle aziende agricole del territorio. Si tie-ne all’aperto e raggruppa produttori del ter-ritorio provinciale che vendono orto-frutta, conserve vegetali e prodotti trasformati, miele. - Viale Caboto - Lido di Classe

LUGO

OGNI VENERDìdalle 17.30 alle 20BIOMARChèLa Natura in piazza Mercatino dei prodotti biologici ed erboristici. Logge del Pavaglio-ne - Lugo

OGNI SABATO dalle 8.30 alle 13.30MERCATO CONTADINO I produttori agricoli del Mercato del Con-tadino offrono una ricca varietà di prodotti del nostro territorio, di alta qualità e a basso impatto ambientale.Piazza 1° Maggio - Lugo

RAVENNA

OGNI LUNEDì EOGNI GIOVEDì dalle 15 alle 18MERCATO CONTADINO Il mercato contadino ribadisce l’esigenza di un’agricoltura costruita dal basso, nel rispetto della terra e della dignità di chi ci vive e lavora, e la necessità di creare un mer-cato senza mercanti, che abbia come base un rapporto vero e immediato tra produt-tori e consumatori. - Piazza della Resistenza - Ravenna

OGNI MARTEDì dalle 15 alle 19MERCATO CONTADINO Il mercato contadino che si svolgeva ogni mar-tedì pomeriggio alla darsena di Ravenna, dal 3 maggio 2016 e’ stato spostato in viale Farini.

OGNI MARTEDìdalle 16.30 alle 20MERCATO BIOMARChé DEI PRODUTTORI BIOLOGICI Mercato settimanale dei produttori biologi-ci del territorio. Prodotti di stagione certifi-cati biologici secondo le norme europee ed internazionali e controllati dagli organismi riconosciuti dal Ministero dell’Agricoltura.Piazza San Francesco – Ravenna

OGNI MARTEDìdalle 17 alle 20MERCATINO DEL GRASDa più di sei anni a Ravenna esiste il GRAS, Gruppo Ravennate d’Acquisto Solidale:  un gruppo di persone che acquistano in gruppo direttamente dai produttori. - Centro Sociale Spartaco, Via Chiavica Romea, 88 - Ravenna

OGNI 3° SABATO E3A DOMENICA DEL MESE MOSTRA MERCATO DEL NATURALE E DEL BIOLOGICOPer fare la spesa in modo sostenibile e re-sponsabile, acquistando prodotti agricoli di stagione, selezionati con cura, sempre freschi e di origine garantita.Piazza Giovanni XXIII Castel S. P. T. (BO)www.campagnamica.it

RUSSI

OGNI GIOVEDìdalle 8.30 alle 13.30 IL MERCATO DEL CONTADINOOffre prodotti provenienti direttamente dalle aziende agricole del territorio di Russi e dintorni.Piazza Farini - Russi

MERCATiConTADini

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Marche

giugno 2017

EVENTI19

maratona Fotografica DISTurbo on the beach a riccione

L’undicesima edizione del Festival delle Culture a ravenna è vicina

Il 17 giugno prenderà vita una diver-tentissima caccia al tesoro per le vie di Riccione, da giocare con la macchina fo-tografica al collo. Chi sarà il più veloce? Ma per vincere non basta essere rapidi, bisogna essere anche creativi, fantasiosi e un po’ eccentrici, per dare ai propri scatti quella giusta dose di originalità. Quella di Riccione è la prima edizione estiva della maratona, già fatta da anni a Bologna, ma anche a Parma e Milano, ma questa sarà piena di sorprese perché gli obiettivi coinvolgeranno non solo il centro del paese ma anche il porto, il lungoma-re e la spiaggia. Alcune azioni saranno da fare sulla sabbia e altre addirittura in acqua! Una versione estiva, fresca e diver-tente della maratona.Il format è semplice: all’inizio del gioco verrà consegnata a tutti i partecipanti, di-

visi in team di due persone, una lista di 30 obiettivi da fotografare in vari luoghi di Riccione, in un tempo massimo di 3 ore. Tra questi compariranno luoghi d’interesse culturale, oggetti da cercare e azioni insolite da compiere, nelle quali si dovrà spesso e volentieri ricorrere all’aiu-to di amici e passanti. Per spostarsi è con-sentito solo l’uso di mezzi di trasporto pubblici e di tutto ciò che sia eco-frien-dly e non inquinante (biciclette, mono-pattini, rollerblade, ecc.). In palio ci sono numerosi premi, cene, viaggi, buoni per voli internazionali e gadget offerti dai prestigiosi sponsor che sostengono l’ini-ziativa. Partenza e arrivo della maratona saranno da Piazzale Roma a Riccione.Tutte le info su: www.disturbo.net e pagina face book dell’evento: www.facebook.com/disturbo/?fref=ts

Dal 9 all’11 giugno 2017 si terrà, nella Darsena di Città a Ravenna (Artificerie Al-magià e banchina del Canale Candiano), il Festival delle Culture: la consueta tre giorni di musica, danze, incontri, laborato-ri, mostre, giochi e cibo dal modo. I gruppi di lavoro formati dalle associazioni e dai

singoli cittadini che hanno partecipato per il quinto anno consecutivo al tavolo di pro-gettazione partecipata hanno lavorato sul tema dell’accoglienza per diverse settima-ne e “Diritto al futuro” è il titolo di questa edizione del festival. Info su: www.festivaldelleculture.org

di Riccardo Gallitempo di lettura: 2 min

tempo di lettura: 1 min

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