LO SCOPO DEL NOSTRO NOTIZIARIO - apaweb.it · corso dei vent'anni trascorsi. ... le premiazioni...

13

Transcript of LO SCOPO DEL NOSTRO NOTIZIARIO - apaweb.it · corso dei vent'anni trascorsi. ... le premiazioni...

LO SCOPO DEL NOSTRO NOTIZIARIO

IN QUESTO NUMERO 20° Incontro ALPE ADRIA – Relazione finale ........................................... pag. 2 Tanto per rinfrescare le idee: Insiemistica .................................................... pag. 4

Piccolo dizionarietto dei principali termini astronomici .............................. pag. 7

Una serata sula Lago di Barcis ..................................................................... pag. 10

Le curiosità di De Giusti .............................................................................. pag. 11

Notiziario stampato in proprio e distribuito a soci e simpatizzanti

Gli articoli e le relazioni sono ad uso interno e riservate ai soci Per questo numero hanno collaborato: Carrozzi Giampaolo – Abate Dino – Luigi De Giusti

Andrea Berzuini – Stampa curata da Luigi De Giusti

IL DIRETTIVO DELL’ASSOCIAZIONE PER IL BIENNIO 2009 – 2010 1. PRESIDENTE: Giampaolo Carrozzi

2. VICE PRESIDENTE: Zanut Stefano

3. DIRETTORE OSSERVATORIO: Salamon Franco

4. SEGRETARIO: Abate Dino

5. MEMBRI:

- Berzuini Andrea

- Cauz Omar

- De Giusti Luigi

- Degli Innocenti Dante

- Gasparotto Mauro

- Vanzella Piermilo

PORDENONE

MONTEREALE VALCELLINA

20° INCONTRO GRUPPO ASTRONOMICO ALPE ADRIA

- 14 GIUGNO 2009 –

La Relazione finale del coordinatore Paolo Corelli

Un cordiale saluto a tutti voi.

Innanzitutto un grazie per il lavoro svolto agli amici del Gruppo Astronomico "La Polse di Cougnes" e in

particolare al loro presidente Gianni Cetrulo, che ha presenziato a tutta la manifestazione offrendo un

prezioso appoggio logistico per la perfetta riuscita del 20mo incontro > del Coordinamento Alpe - Adria

al quale hanno partecipato dieci rappresentanze di varie associazioni di appassionati provenienti da tutta

la regione e dalla Croazia.

La manifestazione, che è stata caratterizzata da una splendida giornata > con un Sole brillante e un'atmo-

sfera tersa e pulita, si è svolta nella > suggestiva cornice della Fondazione "La Polse di Cougnes", non

lontano dalla pieve di San Pietro, la madre di tutte le chiese del Friuli.

In apertura, dopo gli interventi di ri-

to è stato dedicato un minuto di si-

lenzio, per ricordare tutti gli amici di

tutte le associazioni, scomparsi nel

corso dei vent'anni trascorsi.

Durante il Convegno, si sono svolte

le premiazioni degli appassionati

che hanno partecipato al concorso di

Astrofotografia, dedicato alla me-

moria di Luigi Venturini e Corrado

Caravello, pionieri negli anni 60 e

70 di questo appassionante settore

dell'Astronomia. Durante la giorna-

ta, Dina Lasaponare dell'AFAM, ha

presentato il progetto, già in fase di

avanzata esecuzione, di costituire un

archivio fotografico completo di

tutto il materiale prodotto da Corra-

do Caravello nel corso degli anni,

oltre 2000 immagini, all'interno del

SIRPAC, Sistema Informatico Re-

gionale del Patrimonio Culturale del

F.V.G così da renderlo di accesso

pubblico . Alla cerimonia erano pre-

senti in rappresentanza anche com-

ponenti della famiglia Caravello.

Una apposita commissione ha visio-

nato le numerose immagini, perve-

nute dai Gruppi, sia sotto il profilo

estetico che quello scientifico ed ha

assegnato il primo premio a Ro-

lando Ligustri (CAsT) con l'im-

magine della Cometa Holmes, il

secondo a Mario Candotti (CAsT)

con la Luna a colori, il terzo a Rai-

mondo Sedrani (GAP) con il pianeta

Saturno. Un premio speciale è stato consegnato ad Andrea Olivieri (CCAF) per una spettacolare imma-

gine della Via Lattea ripresa a 180 gradi. Per coloro che non sono potuti intervenire invio in allegato le

immagini premiate. ( I soci possono ammirare la altre nel sito dell’APA).

2

Vi sarei inoltre grato se vorrete farmi pervenire foto scattate durante l'incontro e la cerimonia per poterle

così condividere sia fra i partecipanti che fra coloro che non hanno potuto essere presenti.

Tutte le relazioni presentate sono state di alto livello e ricche di interessanti spunti e idee da sviluppare e

approfondire.

A margine dell'incontro, l'intervento di Alessandro Di Giusto, dell'Associazione "Cielo Buio"e strenuo

sostenitore della battaglia per la Legge Regionale sull'inquinamento luminoso, che ha portato all'attenzio-

ne dei vari Gruppi Astrofili dell'Alpe Adria il problema del crescente inquinamento luminoso a causa

dell'inosservanza delle normative vigenti da parte dei Comuni, e degli sprechi energetici derivanti da

un'illuminazione selvaggia e insensata. Lamenta inoltre l'assoluta indifferenza di amministratori e tecnici

verso questo delicato problema al quale si sommano anche le forti resistenze da parte di privati. Alessan-

dro ha lanciato un grido d'allarme invitando tutti, ciascuno per il proprio territorio ad intervenire, per

quanto possibile, per arginare questa pericolosa deriva.

Le relazioni scientifiche sono iniziate con quella di Gregor Srdoc, del Gruppo croato di Vidulini che ha

messo in luce come le potenzialità di una normale macchina fotografica digitale abbinata ad un buon

teleobiettivo e a un adeguato software, permettano di ottenere incredibili risultati nella ricerca di nuove

stelle variabili, in particolare quelle con periodi al di sotto di un giorno, e nello studio dei pianeti extraso-

lari, riuscendo a scoprire ben 73 nuove stelle variabili in soli sei mesi.

Gojko Vincic per il gruppo di Fiume, ha illustrato l'imponente struttura, denominata "Arca dell'astrono-

mia" che è stata inaugurata recentemente e che, oltre a contenere un osservatorio con un telescopio Mea-

de da 40centimetri, sale riunioni e un museo dell'astronomia, dispone anche di un nuovissimo planetario

digitale a multi proiezione di ultima generazione che può ospitare fino a 52 persone.

Korado Korlevic direttore dell'osservatorio pubblico di Visignano ha presentato i primi risultati di una

estesa rete di monitoraggio di bolidi e di meteoriti costituita da camere fotografiche disseminate un po’

ovunque sul territorio croato ed ha auspicato che analoghe stazioni di rilevamento vengano montate an-

che nella nostra regione così da integrare e migliorare i dati raccolti.

Rolando Ligustri del CAsT di Talmassons ha presentato i suoi lavori sulle comete analizzando le nuove

metodologie impiegate per l'elaborazione delle immagini e l'estrapolazione di dati scientifici dalle foto,

per ricavare maggiori informazioni sull'evoluzione di questi interessanti e capricciosi oggetti celesti.

Demetrio Moras per il Gruppo Astrofili Pordenonesi, continua la divulgazione delle scuole, conferenze

ed incontri programmati con relatori professionisti ed amatoriali, con l'ausilio dell'Osservatorio "Paola"

di Roveredo in Piano.

Dino Abate, per il gruppo dell'APA di Montereale ha illustrato l'attività divulgativa svolta sul territorio e

presentato un interessante filmato girato in occasione dell'eclisse totale di Sole che ha seguito personal-

mente lo scorso anno in Cina .

Luciano Bittesini del CCAF di Farra d'Isonzo, dopo aver ricordato il Socio Giuseppe Lombardi, scom-

parso recentemente, ha presentato le nuove scoperte, già 13 solo nel 2009, e conferme di asteroidi, NEO,

comete ecc. compiute presso il loro osservatorio, ha parlato del nuovo planetario digitale con cupola da

8 metri di recente dotazione e annunciato l'avvio della costruzione di un nuovo telescopio da 60 cm, otti-

ca Marcon, che sostituirà l'attuale 30 cm, messo in vendita.

Per l'AFAM di Remanzacco, è intervenuto Luca Monzo, che ha presentato lo studio completo di un si-

stema di gestione in remoto dello strumento da 45cm, attualmente il sistema verrà testato nella postazione

esistente a Remanzacco, mentre in futuro il tutto verrà trasferito nel nuovo osservatorio, già in avanzata

fase di completamento, sul monte Matajur dal quale il telescopio verrà controllato via Internet dagli ope-

ratori del gruppo direttamente da casa propria.

Al termine degli interventi, Gianni Cetrulo Presidente del gruppo ospitante, ha illustrato i piani di attività

del suo osservatorio che, recentemente, si è anche dotato di un spettrografo.

In conclusione, è stato annunciato che, il prossimo incontro del coordinamento Alpe - Adria previsto nel

2010, si terrà presso l'osservatorio pubblico di Visnjian, in Croazia.

Un arrivederci quindi a tutti in Croazia nel 2010.

Paolo Corelli

Coordinatore A-A

3

TANTO PER RINFRESCARE LE IDEE!!!

Riepiloghiamo alcuni concetti fondamentali di “Insiemistica”, sistema di calcolo ormai universal-

mente accettato, ed i cui concetti di base è bene non dimenticare.

CAPITOLO 1

Insiemistica e Sistemi di numerazione

La classificazione Classificare significa ordinare una molteplicità di oggetti secondo due o più partizioni finalizzate; in tal modo ogni

oggetto trova una precisa collocazione in una delle classi che sono state generate.

Per criterio s'intende una regola o norma che detta il modo di procedere o selezionare.

Un criterio oggettivo è chiaro ed univoco per tutti. Un'interrogazione su base oggettiva genera degli elenchi sempre

uguali tra loro, anche se la domanda e posta a soggetti diversi.

Un criterio soggettivo, come dice la parola stessa, è legato alla persona singola e quindi non è utilizzabile in am-

biente matematico. Un'interrogazione su base soggettiva genera elenchi diversi, anche se talvolta alcuni potranno

essere uguali, a causa delle inevitabili differenze tra i soggetti indagati.

La partizione casuale è la suddivisione di un gruppo di oggetti che non tiene conto di un criterio predefinito.

La partizione finalizzata è una suddivisione di un gruppo di oggetti che tiene conto di un criterio predefinito.

La classificazione funzionale è una suddivisione di un gruppo di oggetti che tiene conto di due o più criteri, quindi

due o più partizioni finalizzate.

Il concetto di insieme è un concetto primitivo. Non è possibile, quindi, darne una sua definizione esplicita, ma si

definisce un insieme in modo implicito, riferendosi agli oggetti che lo compongono.

Nel linguaggio matematico è, comunque, importante definire in modo rigoroso e preciso un insieme in modo tale

che si possa stabilire, in modo oggettivo, se un oggetto appartiene o non appartiene all'insieme.

Un insieme in senso matematico deve, quindi soddisfare ai seguenti tre criteri:

1. oggettività;

2. chiara distinguibilità dei suoi elementi;

3. appartenenza o meno di un qualsiasi elemento dato all'insieme.

Gli insiemi sono indicati con lettere maiuscole dell'alfabeto. Alcune lettere assumo in insiemistica e matematica un

significato particolare e sono pertanto da ritenersi riservate (N = insieme dei numeri naturali; Q = insieme dei nu-

meri razionali; ecc.).

Un elemento è uno dei componenti un insieme.

Gli elementi di un insieme sono indicati con lettere minuscole.

Un insieme si può rappresentare in tre modi diversi:

Per caratteristica descrivendone la proprietà

caratterizzante i suoi elementi.

A= x|x è una vocale

(si legge: l’insieme A formato dagli elementi x tali che x è)

Per elencazione riportando la lista degli

elementi componenti

B= a; e; i; o; u; e

Graficamente con Eulero-Venn

(ellissi con rappresentati all'interno i diversi

Esistono insiemi matematici finiti, infiniti e vuoti.

Un insieme si dice finito quando contiene un

numero limitato di elementi. A= x|x è un alunno della 1A

Un insieme si dice infinito quando contiene un

numero illimitato di elementi. B= x|x è un numero dispari

Un insieme si dice vuoto quando non contiene

alcun elemento. C= x|x è un alunno alto più di 3 metri

Euler Leonard (1701-1783), nato a Basilea, fu matematico, fisico, astronomo e filosofo, ed è considerato lo scien-

ziato più grande dopo la generazione di Newton. Fece studi importanti e introdusse una nuova teoria la "Teoria

dei grafi".

4

Venn (1834-1923) matematico inglese diede un apporto geniale allo studio della logica matematica e sostituì i

cerchi di Eulero a delle regioni ellittiche che meglio si prestano a rappresentare gli insiemi.

La potenza di un insieme, detta anche cardinalità, indica il numero di elementi in esso contenuti.

La potenza di un insieme s'indica con n(A).

Insiemi equipotenti hanno lo stesso numero di elementi (n(A) = n(B)) e tra essi si può stabilire una corrispondenza

biunivoca.

Due insiemi equipotenti si dicono invece uguali (A = B) se hanno gli stessi elementi.

Si ha quindi:

1. la cardinalità dell'insieme vuoto è zero: n( ) = 0

2. la cardinalità degli insiemi infiniti è infinito: n(N) =

3. la cardinalità di tutti gli altri insiemi è un numero naturale: n(A) = a con a N

Si dice che B è un sottoinsieme di un insieme A quando tutti gli elementi di B appartengono anche ad A.

esempio di sottoinsieme (B A)

Si dice sottoinsieme proprio un sottoinsieme B di A che non coincide con A e non è vuoto.

Esempio: dato l’insieme N e l’insieme P= x|x è un numero pari , allora (P A)

Si dicono sottoinsiemi impropri di un insieme A, l'insieme A stesso (A A) e l'insieme vuoto ( A).

Si definisce insieme delle parti di un insieme A, e si indica con PA, l'insieme formato da tutti i possibili sottoin-

siemi (propri e impropri) di A.

Esempio: dato l’insieme A= a;b si ha PA= ; a ; b ; a;b

La teoria degli insiemi fu elaborata dal matematico tedesco Georg Cantor (1845-1918) e trovò subito notevole

impulso nella matematica moderna. Dobbiamo a Cantor una nuova e rigorosa teoria dei numeri irrazionali, la di-

mostrazione classica dell'esistenza dei numeri trascendenti ed il postulato della continuità.

Operazioni con gli insiemi Unione

A B

E’ l’insieme formato da tutti gli elemen-

ti degli insiemi dati, presi quelli comuni

una e una sola volta

Proprietà commutativa

A B = B A

Proprietà associativa

(A B) C = A ( B C)

Proprietà distributiva rispetto all'interse-

zione

A (B C) = (A B) (A C) Intersezione

A B

E’ l’insieme formato da tutti gli elemen-

ti comuni ai due insiemi. Proprietà commutativa

A B = B A

Proprietà associativa

(A B) C = A ( B C)

Proprietà distributiva rispetto all'unione

A (B C) = (A B) (A C)

Insiemi privi di elementi comuni si dicono disgiunti: A B = insiemi disgiunti

Differenza

A - B

L’insieme A-B (anche A/B) è formato da

tutti gli elementi di A diversi da B

La differenza di insiemi uguali è l'insieme vuo-

to: A - A =

da cui si ha: A - = A

La differenza tra insiemi non è commutativa

A - B B - A

Differenza

Simmetrica

A B

E’ l’insieme formato da tutti gli elementi

degli insiemi dati esclusi quelli comuni

La differenza simmetrica tra insiemi è

commutativa

A B = B A

5

Complementazione

Stabilito un insieme universo cui fare riferimento si può calcolare il complemento ad un insieme, intendendo con

questo gli elementi dell'universo che non appartengono all'insieme dato. L'insieme complementare si indica con la

lettera maiuscola dell'insieme con un trattino sovrastante.

Insieme universo = (lettere alfabeto)

allora C(vocali) = (consonanti)

Prodotto cartesiano: A x B

serie di tutte coppie ordinate degli elementi di A e B:

A= a;b B= 1;2

C = A x B = (a;1); (a;2); (b;1); (b;2)

AxB 1

a (a;1) (a;2)

b (b;1) (b;2)

Il prodotto cartesiano non gode della proprietà commutativa:

A x B B x A

Per definizione si ha:

A x = x A =

x =

Il prodotto cartesiano gode della proprietà distributiva:

A x (B C) = (A x B) (A x C)

A x (B C) = (A x B) (A x C)

Partizione di un insieme:

Si dice partizione di un insieme A l'insieme dei sottoinsiemi di A che soddisfano le tre seguenti condizioni

nessun sottoinsieme vuoto;

ogni elemento di A appartiene ad un solo sottoinsieme;

l'unione dei sottoinsiemi coincide con A.

Esempio:

L'insieme unione dei sottoinsiemi delle parti dà l'insieme di partenza: A= (P1 P2 ... Pn

I simboli dell'insiemistica

x|x elementi x tali che x è un ...

A, B, C ... lettere maiuscole insiemi

a; b; c; ... lettere minuscole elementi

e Appartiene e Non appartiene

o Insieme vuoto

e E’ incluso e Non è incluso

contenuto o uguale ad

= e Uguale e Diverso

Corrispondenza biunivoca

Equipotente

qualsiasi

Intersezione

Unione

6

Dobbiamo al matematico italiano Giuseppe Peano (1858-1932) l'introduzione del simbolo di appartiene a ( e ),

il quale nel suo "Formulario Mathematico" propose quasi tutti i simboli dell'algebra degli insiemi che ancora oggi

usiamo.

L'insieme dei numeri naturali (N) I numeri che fine dalle origini sono serviti all'uomo per "contare" gli elementi di un insieme si dicono numeri natu-

rali e costituiscono un l'insieme numerico N.

I numeri qualsiasi appartenenti a N si indicano, in ossequio alla scrittura formulata per gli insiemi, con lettere mi-

nuscole dell'alfabeto. Alcune lettere sono più usate di altre: ricordiamo:

n: numero ennesimo o qualsiasi

i: numero iesino

x, y, z: usati come incognite o numeri qualsiasi e per le coordinate cartesiane 2D e 3D

L'insieme N è infinito [n(N)= ] ed ordinato. Per ogni numero naturale n qualsiasi si può stabilire il suo preceden-

te (n-1) e il suo successivo (n+1)

In generale, dato un numero n si ha (n-1) < n < (n+1)

Unica eccezione lo zero che non ha precedente.

Noi ci occuperemo solamente dei numeri cardinali, mentre gli ordinali (primo, secondo, ...) non sono utilizzati per

il calcolo aritmetico.

L'insieme presenta due sottoinsiemi particolari e noti: l'insieme dei numeri pari, che terminano con cifra pari, e dei

numeri dispari, terminano con cifra dispari.

L'insieme N si dice chiuso riferendosi ad un'operazione quando questa dà come risultato un numero che appartiene

all'insieme N. Si dice anche che questa operazione è interna.

Altri insiemi numerici Oltre all'insieme N dei numeri naturali esistono altri insiemi numerici.

L'insieme dei numeri razionali (Q): frazioni e numeri con la virgola, sia decimali finiti (1 2=0,5 resto 0) che pe-

riodici (1 3 = 0,33333... = 0,3 ), sia semplici sia misti, tutti comunque riconducibili a frazioni.

L'insieme dei numeri relativi (Z): numeri positivi e negativi.

I numeri privi di segno sottintendono un segno positivo. Sono tipici risultati di sottrazioni dove in sottraendo è

maggiore del minuendo. (+) 3 + (-) 8 = 3 - 8 = -5

L'insieme dei numeri irrazionali (I): numeri illimitati non periodici non riconducibili ad una

frazione generatrice. In generale dati dalla radice di un numero non potenza perfetta (es. 2 ).

L'insieme dei numeri reali (R) che comprende gli insiemi numerici precedenti.

L'insieme dei numeri algebrici e trascendenti (sono famosi ed e).

L'insieme dei numeri complessi.

UN PICCOLO DIZIONARIETTO DEI PRINCIPALI TERMINI ASTRONOMICI

ALTITUDINE O ALTEZZA: Altezza di un corpo celeste posto sopra l'orizzonte.

Partendo dall'orizzonte (0°), la distanza angolare di un corpo celeste si misura verticalmente in gradi, primi e

secondi lungo il grande circolo che cade perpendicolarmente sull'orizzonte passando per lo zenit (90°), il nadir e

l'oggetto celeste preso in considerazione. Insieme all'azimut, l'altezza determina la posizione di un corpo celeste

secondo un punto qualsiasi di osservazione sulla Terra con il sistema altazimutale, detto anche di coordinate o-

rizzontali. ASCENSIONE RETTA: Equivale alla longitudine sulla Terra ma proiettata sulla sfera celeste e corrisponde al

tempo che intercorre tra la culminazione del primo punto di Ariete (Equinozio di primavera) e la culminazione del

corpo in oggetto per effetto della rotazione terrestre.

Si misura in ore, minuti e secondi di tempo in senso crescente verso Est dal Primo Punto di Ariete, conosciuto an-

che come punto gamma o punto vernale, preso come intersezione dell'equatore celeste e dell'eclittica.

Un'ora di ascensione retta, che equivale a 15 gradi d'arco, è l'angolo attraverso cui la sfera celesta sembra girare

in un'ora di tempo siderale a causa della rotazione terrestre. L'ascensione retta, con la declinazione, costituisce

il sistema equatoriale.

ANNO LUCE: La distanza che la luce, o qualsiasi altra radiazione elettromagnetica, percorre in un anno

nel vuoto. E' pari a circa 63.240 Unità Astronomiche e corrisponde a 9.460,704 miliardi di chilometri (una distan-

za sufficiente per potervi allineare 800 sistemi solari l'uno accanto all'altro). Per misurazioni di piccole distanze,

l'Anno Luce si divide in frazioni di tempo più brevi come il minuto-luce e in secondo-luce. 8 minuti-luce e poco più

di 19 secondi-luce è il tempo impiegato dalla luce a percorrere la distanza Sole-Terra, ma per questa misura si usa

abitualmente l'Unità Astronomica. La distanza che la luce, o qualsiasi altra radiazione elettromagnetica, percorre

in un anno nel vuoto.

7

AZIMUT: La direzione orizzontale di un corpo celeste misurata a partire dal punto nord o sud dell'orizzonte.

L'angolo di direzione (distanza angolare) di un oggetto si misura normalmente partendo dal punto Sud sull'oriz-

zonte verso Ovest in gradi, primi e secondi in senso orario lungo l'orizzonte stesso fino al punto in cui quest'ultimo

viene intersecato dal cerchio massimo passante per l'oggetto preso in considerazione e i poli del sistema (zenit e

nadir). L'azimut, insieme all'altezza, determina la posizione di un corpo celeste secondo un punto qualsiasi di os-

servazione sulla Terra con il sistema altazimutale, detto anche di coordinate orizzontali.

CONGIUNZIONE: Allineamento con la Terra di due corpi nel Sistema Solare in cui essi appaiano, visti dalla

Terra, prospetticamente (anche se solo approssimativamente) nello stesso luogo nel cielo.

Si dice che un pianeta è in congiunzione quando è alla stessa longitudine eclittica del Sole o pressoché in linea con

esso. I pianeti Mercurio e Venere possono formare tale linea quando sono o dietro il Sole (congiunzione superio-

re), dunque invisibili dalla Terra, o fra la Terra e il Sole (congiunzione inferiore) e, quindi, altrettanto impossibili

da osservare. Le congiunzioni possono verificarsi anche fra pianeti o fra uno o più pianeti e la Luna o fra pianeti e

le loro lune se visti dalla Terra, ma, in molti casi, il termine congiunzione è spesso usato in modo improprio per

indicare un avvicinamento di corpi celesti entro pochi gradi. COORDINATE CELESTI: Sistemi di coordinate usati per descrivere la posizione di un oggetto sulla sfera cele-

ste. In astronomia vengono usati diversi tipi di coordinate per differenti applicazioni. Le coordinate comunemente

usate sono quattro:

coordinate equatoriali,

coordinate orizzontali,

coordinate eclittiche e

coordinate galattiche.

COORDINATE EQUATORIALI: Sistema di coordinate celesti costituito dall'ascensione retta e dalla declina-

zione che, essendo coordinate indipendenti dalla posizione dell'osservatore, è maggiormente usato dagli astronomi

per indicare la posizione di un qualsiasi corpo celeste. Nel sistema equatoriale, il piano di riferimento è il piano

che passa per l'equatore celeste e i poli celesti definiti dalle intersezioni Nord e Sud della proiezione dell'asse di

rotazione terrestre sulla sfera celeste. I cerchi massimi passanti per i poli, quindi, perpendicolari all'equatore cele-

ste, sono chiamati cerchi orari o meridiani celesti e sono l'equivalente della latitudine della Terra proiettata sulla

sfera celeste

La distanza angolare dal piano equatoriale misurata lungo il cerchio orario si chiama declinazione e si misura in

gradi da 0° a + 90° nell'emisfero boreale, da 0° a - 90° in quello australe. L'angolo complementare, ossia la di-

stanza di un corpo celeste dal polo prende il nome di distanza polare.

La seconda coordinata è la distanza angolare misurata lungo l'equatore celeste dal punto scelto come origine al

punto dove cade il cerchio orario passante per l'oggetto celeste. Per il punto di origine si può scegliere fra il Mez-

zocielo e il primo punto di Ariete (vedi equinozio di primavera).

La coordinata che ha origine dal Mezzocielo, ossia il punto d'intersezione fra il cerchio orario (meridiano) che

passa per lo zenit dell'osservatore e il punto dove questo cade sull'equatore celeste, si chiama angolo orario e si

misura in ore, minuti e secondi in senso crescente verso 0vest (1h = 1/24 dei 360° della rotazione terrestre, quindi,

1h = 15°). Se si sceglie il Mezzocielo come punto di origine per l'angolo orario, si deve tener presente che questa

coordinata varia a seconda del momento in cui si osserva e della longitudine del luogo di osservazione a causa

della mobilità dello zenit sulla sfera celeste. Se invece si sceglie come punto di origine sul piano dell'equatore cele-

ste il Primo punto di Ariete, noto anche come punto gamma o punto vernale, l'inconveniente non si presenta per-

ché, partecipando al moto rotatorio apparente della sfera celeste, tale punto è indipendente dalla posizione geo-

grafica dell'osservatore. Partendo dal punto gamma, la coordinata corrispondente, che si misura in ore, minuti e

secondi in senso crescente verso Est, prende il nome di ascensione retta che equivale alla longitudine della Terra.

A causa della precessione, il punto gamma si sta lentamente muovendo lungo l'equatore. Nelle coordinate equato-

riali che lo utilizzano come punto zero si deve perciò fare riferimento ad una particolare epoca.

COORDINATE ORIZZONTALI: Sistema di coordinate celesti le cui coordinate (altezza e azimut) variano con

il variare della latitudine e della longitudine dell'osservatore. Detto anche sistema altazimutale, il suo piano di ri-

ferimento è quello che contiene l'orizzonte dell'osservatore, sul quale il punto di origine è la direzione Nord o Sud

della bussola sul piano dell'orizzonte, mentre i due poli di riferimento nella sfera celeste sono lo zenit e il nadir. La

coordinata lungo l'orizzonte prende il nome di azimut e si misura normalmente in gradi da Sud verso Ovest par-

tendo dal punto Nord o Sud scelto come origine fino al punto in cui il cerchio massimo passante per lo zenit, il na-

dir e l'oggetto celeste in esame, chiamato cerchio verticale, interseca perpendicolarmente l'orizzonte. La seconda

coordinata si misura lungo lo stesso cerchio verticale passante per lo zenit, il nadir e l'oggetto celeste preso in e-

same. Per questa coordinata si può scegliere o l'altezza che si misura in gradi a partire dall'orizzonte fino all'og-

getto celeste, o la distanza zenitale che corrisponde alla distanza in gradi dal cerchio parallelo all'orizzonte che

passa per l'oggetto celeste, chiamato parallelo di altezza o almucantar, e lo zenit, quindi, corrisponde all'angolo

complementare dell'altezza che separa l'oggetto dallo zenit. Il sistema altazimutale presenta però l'inconveniente di

essere legato alla posizione geografica dell'osservatore e di avere riferimenti variabili anche nel tempo a causa

della rotazione terrestre.

8

COORDINATE ECLITTICHE: Sistema di coordinate celesti, costituito dalle longitudini e latitudini eclittiche,

adatto allo studio della dinamica planetaria e del Sistema Solare.

Nel sistema eclitticale il piano di riferimento è il piano dell'eclittica inclinato di 23°,5 rispetto al piano dell'equato-

re celeste. I due piani si intersecano nei punti corrispondenti ai due equinozi, uno dei quali è l'equinozio di prima-

vera che viene adottato come punto d'origine della longitudine eclittica, coordinata che si conta in gradi, minuti e

secondi nel senso del modo apparente del Sole. La precessione sta facendo lentamente cambiare nel tempo il punto

d'intersezione, pertanto i valori sono sempre riferiti ad una particolare epoca in cui essi sono stati corretti. La se-

conda coordinata è la latitudine eclittica che viene misurata sui cerchi massimi, chiamati cerchi di longitudine o

coluri, che passano per i poli dell'eclittica (non per i poli celesti), quindi, che cadono perpendicolarmente sul pia-

no dell'eclittica. La distanza angolare dei cerchi di longitudine nelle latitudini settentrionali è positiva, mentre nel-

le latitudini meridionali è negativa, ossia da 0° a + 90° nell'emisfero boreale (emisfero nord), da 0° a - 90° in

quello australe (emisfero sud).

COORDINATE GALATTICHE: Sistema di coordinate celesti detto anche sistema galattico che, costituito dal-

la latitudine galattica e dalla longitudine galattica, si usa nello studio della struttura della Via Lattea.

Il piano di riferimento è il piano orbitale della nostra Galassia detto equatore galattico e le coordinate sono la la-

titudine galattica, che misura l'altezza di una stella sull'arco di cerchio massimo che cade perpendicolarmente

sull'equatore galattico, e la longitudine galattica che si misura sull'equatore galattico a partire dal punto origine

corrispondente alla direzione prospettica verso il centro galattico.

COSTELLAZIONE: Una delle aree designate nel cielo o configurazione di stelle luminose al suo interno, alle

quali sono state attribuite dalle antiche culture in tutto il mondo molteplici interpretazioni simboliche a causa delle

pittoresche, mitologiche o anche familiari raffigurazioni che, prospetticamente, disegnano nella sfera celeste.

Molte simbologie delle costellazioni sono in uso ancora oggi, ma ebbero origine in Mesopotamia e furono ulte-

riormente sviluppate dai Greci. Tolomeo ne elencò 48 nel secondo secolo d.C. e altre, dal 1600 circa, ne sono state

aggiunte in seguito. Le costellazioni acquistarono gradualmente utilità per riconoscere le stelle nelle loro posizio-

ni, ma, prima del 1930, non esistevano definizioni standard per le costellazioni e ciò comportava difficoltà nell'i-

dentificazione delle stelle più deboli, soprattutto dove la concentrazione era più scarsa. La stipulazione in questa

data di un accordo internazionale fra astronomi permise finalmente di sopperire a tale confusione: la volta celeste

fu quindi suddivisa nelle attuali 88 aree confinanti lungo linee di ascensione retta e declinazione.

CULMINAZIONE: Momento in cui un oggetto celeste incrocia il meridiano dell'osservatore.

Per culminazione superiore s'intende il momento in cui un oggetto celeste si trova nel suo punto più alto del cielo

durante la rotazione terrestre. Se il corpo è circumpolare (così vicino ai poli da essere visibile per tutto l'anno) è

possibile osservare anche la sua culminazione inferiore, ossia, quando incrocia il meridiano dell'osservatore dodi-

ci ore dopo quella superiore.

DECLINAZIONE: Equivale alla latitudine terrestre ma proiettata nella sfera celeste ed è la distanza angolare di

un corpo celeste misurata in gradi verso nord o verso sud a partire dall'equatore celeste.

Le declinazioni che vanno verso nord sono positive, quindi, nell'emisfero boreale si misurano da 0° all'equatore

celeste, a + 90° al polo nord, mentre quelle che vanno verso sud tagliando l'emisfero australe sono negative e si

misurano da 0°, sempre all'equatore celeste, a - 90° al polo sud. La declinazione, insieme all'ascensione retta, co-

stituisce il sistema equatoriale.

DISTANZA ANGOLARE:La lunghezza di un arco espressa in misura angolare.

Ipotizzando un arco in tensione di cui le due proiezioni della corda tesa coincidano una su un punto del piano di

riferimento, sul quale l'arco è posto perpendicolarmente, e l'altra sul corpo celeste preso in considerazione, l'ango-

lo della corda in tensione determina la distanza angolare. La lunghezza si esprime in misura angolare, ossia in ra-

dianti, gradi, minuti d'arco o secondi d'arco, che corrispondono alla porzione del cerchio massimo che passa per i

due punti.

ECLITTICA: Traiettoria apparente lungo la quale il Sole in un anno attraversa tutte le costellazioni dello zodia-

co, meglio definita come proiezione sulla sfera celeste dell'orbita terrestre. Nel corso della rivoluzione terrestre, la

dinamica apparente del Sole fa sembrare che sia la stella a ruotare attorno al pianeta, ma non è così. La causa di

questo moto illusorio è dovuta all'obliquità dell'eclittica (ossia all'inclinazione dell'asse di rotazione terrestre per-

pendicolare al piano dell'equatore celeste) rispetto al piano di rivoluzione attorno al Sole che corrisponde al piano

dell'eclittica. Il valore approssimativo attuale dell'inclinazione dell'eclittica è di 23° 26', ma gli effetti di precessio-

ne e nutazione lo fanno variare fra i valori estremi di 21° 55' e 24° 18'. Ad eccezione di Plutone che segue un'orbi-

ta molto inclinata, tutti gli altri pianeti del Sistema Solare sono sempre vicini all'eclittica a causa del loro moto

apparente inclinato su tale piano solo di angoli molto piccoli. Alla tradizionale fascia di 12 costellazioni, nota co-

me zodiaco, che, durante l'anno è prospetticamente attraversata dal moto apparente del Sole lungo l'eclittica, per

gli effetti della precessione e della precisa definizione dei confini delle stesse, da molto tempo si è aggiunta anche

la costellazione Ofiuco.

Continua al prossimo notiziario

9

UNA SERATA SUL LAGO DI BARCIS

Anche quest’anno ci siamo ritrovati sul lun-

golago di Barcis per la serata osservativa, di-

ventato ormai un legame tradizionale tra noi e

la Pro Loco di Barcis.

Per la verità la serata era in programma la se-

ra del 7 agosto, ma dopo aver trasferito armi e

bagagli sulle rive del lago, montati gli stru-

menti ci si è dovuti arrendere alle ferree leggi

della meteorologia che ci ha beneficiato di

una bella serata tutta nuvole.

D’intesa con la Pro Loco, essendo questo un

incontro molto atteso dagli appassionati e cu-

riosi di astronomia, si è concordato di trasferi-

re l’incontro a venerdì 28 agosto. Tra l’altro

eravamo stati contattati anche dal responsabi-

le di una colonia di ragazzi – prof. Modena – per farli avvicinare alla strumentazione e quindi alle bellez-

ze del cielo stallato.

Questa volta il tempo ci è stato amico. Anzi

una bella fetta di Luna alta sul ponente ha

consentito di poter ammirare le bellezze del

nostro pianeta con lo strumento Dobson di

Mauro Gasparotto. Verso le 22,00 poi ha

fatto capolino il gigante Giove che puntato

negli strumenti di Dino ha riscosso la mera-

viglia dei tanti presenti alla serata.

Anche se ormai i festeggiamenti per l’estate

di Barcis volgono alla fine e molti turisti so-

no rientrati abbiamo fatto il pieno di grandi e

meno grandi come risulta dalle immagini

della serata.

L’appuntamento è stato fissato per il pros-

simo anno con la speranza che il tempo ci

dia una mano ….

10

IL NOTIZIARIO VIVE

SOLO SE TUTTI I SOCI

COLLABORANO ALLA SUA

STESURA CON NOTIZIE e/o

ARTICOLI

Inviare all’indirizzo:

[email protected]

CCAALLEENNDDAARRIIOO DDEEGGLLII IINNCCOONNTTRRII::

- Serate Osservative aperte al pubblico:

secondo o terzo venerdì di ogni mese (aggiornamento sul sito apaweb)

-- Incontri mensili in sede: il 1° venerdì di ogni mese (conferma via EMail)

ATTENZIONE!!!!

http://www.apaweb.it

SI RICORDA A TUTTI I COLORO CHE NON VI AVESSERO ANCORA PROVVEDUTO DI RINNOVARE

LA QUOTA ASSOCIATIVA PER L’ANNO 2009: € 25,00 da versare sul c.c. postale n. 11530599 (allegato)

Presidente: Giampaolo Carrozzi - Via Manzoni, 18 – 33085 Maniago - tel. 0427 71133

Segretario: Dino Abate – Via Corva, 36 – 33088 Tiezzo - tel. 0434 646371

Direttore Osservatorio: Salamon Franco – Via Amman,14 33170 Pordenone – tel.349 1746003

ASSOCIAZIONE PORDENONESE DI ASTRONOMIA Via della Croce

Indirizzo postale: Casella Postale 2 – Montereale Valcellina

33086 MONTEREALE VALCELLINA PN