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Lo scenario economico provinciale
Lo scenario economico provinciale 2011-2014: il bilancio della crisi
Il volume è stato realizzato a cura dell’Ufficio
Studi della Camera di Commercio di Roma.
Direzione e coordinamento:
Maria Forte
Hanno collaborato:
Alessandra Mazzilis
Antonio Spensieri
Camera di Commercio Industria Artigianato e
Agricoltura di Roma
Area VII – Studi e Sistemi informativi
Dirigente: Barbara Cavalli
Ufficio Studi
Tel. 06.5208.2456 / 2077 / 2063
E-mail: [email protected]
2014 Camera di Commercio di Roma
Via de’ Burrò 147 – 00186 Roma
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I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,
di riproduzione e di adattamento, totale o parziale,
con qualsiasi mezzo, sono riservati esclusivamente
alla Camera di Commercio Industria Artigianato e
Agricoltura di Roma.
Sommario
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Lo scenario economico provinciale
SOMMARIO
1. PREMESSA ................................................................................................................................................................... pag. V
2. 2011-2014: IL BILANCIO DELLA CRISI - OVERVIEW ........................................................................................................... pag. 1
3. 2011-2014: IL BILANCIO DELLA CRISI - IL SISTEMA ECONOMICO PROVINCIALE ...................................................................... pag. 9
Lo scenario internazionale.......................................................................................................................................... pag. 11
Il sistema produttivo................................................................................................................................................... pag. 13
Le forme giuridiche d’impresa................................................................................................................................... pag. 15
I settori produttivi .................................................................................................................................................... pag. 16
L’artigianato............................................................................................................................................................ pag. 19
Il mercato del lavoro................................................................................................................................................... pag. 47
Il commercio con l’estero ........................................................................................................................................... pag. 51
Il credito .................................................................................................................................................................... pag. 59
Il turismo.................................................................................................................................................................... pag. 63
4. IL FOCUS: I BILANCI DELLE SOCIETÀ ................................................................................................................................. pag. 65
Premessa
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Lo scenario economico provinciale
PREMESSA
Secondo gli ultimi dati Istat l’economia italiana ha continuato a contrarsi nel terzo trimestre 20141:
dall’estate 2011 sono, pertanto, tredici i trimestri consecutivi di mancata crescita che, come
sottolineano i tecnici dell’Istat “hanno determinato un arretramento dell’economia nazionale ai livelli
del 2000”.
Solo nel 2015 sarebbe previsto il ritorno ad una variazione di segno positivo del Pil, che, seppur
debole, chiuderà la lunga recessione del triennio precedente.
Per tali motivi, si è ritenuto opportuno estendere l’ampiezza dell’analisi economica – tradizionalmente
annuale – condotta dall’Ufficio Studi della Camera, focalizzando l’attenzione sul periodo giugno
2011 - giugno 2014 al fine di indagare i caratteri strutturali e l’evoluzione delle variabili economiche
più significative del tessuto produttivo provinciale2, in costante confronto con gli omologhi dati
nazionali.
L’intervallo temporale in esame risulta, infatti, caratterizzato, ancor più che gli anni 2008-2009, da
condizioni di scenario particolarmente avverse: una dinamica del PIL segnata da una significativa
contrazione dei consumi e degli investimenti, sia pubblici che privati, che il contributo positivo,
anche rilevante, fornito dalla domanda estera netta (supportato dalla caduta delle importazioni), non
è stato sufficiente a bilanciare una forte riduzione dell’occupazione; una costante caduta del potere
di acquisto (reddito disponibile misurato in termini reali) delle famiglie; una dinamica in discesa dei
prezzi determinata, oltre che dalla continua diminuzione delle componenti di fondo in ragione della
debole domanda interna, anche dalla flessione dei prezzi dei prodotti energetici.
1 Secondo le stime Istat (“Conti economici trimestrali”, 1° dicembre 2014) il Pil è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% rispetto al terzo
trimestre 2013. Il Pil acquisito per il 2014, quello che si otterrebbe cioè se nel quarto trimestre si registrasse crescita zero, è pari a -0,4%.
2 Declinate con riferimento a: sistema imprenditoriale, mercato del lavoro, commercio con l’estero, mercato del credito, turismo.
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Lo scenario economico provinciale
2011-2014: il bilancio della crisi
OVERVIEW
Overview
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Lo scenario economico provinciale
99,4
104,6
108,7
112,4
116,1
120,0
124,5
94,596,1 96,5
95,697,5
98,9 98,2 97,9 98,6 99,9
92,4 92,2 92,994,2
100,0
60,0
70,0
80,0
90,0
100,0
110,0
120,0
130,0
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Mondo Italia Area Euro
LO SCENARIO INTERNAZIONALE
Nell’aggiornamento di ottobre 2014 del World Economic Outlook, il Fondo Monetario Internazionale giudica “mediocre” l’attuale crescita
globale e sempre più “differenziata” l’evoluzione tra le diverse economie nazionali. La crescita mondiale è stimata al +3,3% a fine 2014
(limata di un decimo di punto percentuale rispetto alla previsione di luglio) e al +3,8% per il 2015. Persiste l’incertezza relativamente
all’Eurozona nella quale si rileva un arresto della ripresa nel secondo trimestre del 2014, principalmente a causa di bassi livelli di
investimenti ed esportazioni. Il relativo incremento del PIL è previsto in crescita non oltre lo 0,8% nel 2014 e all’1,3% l’anno successivo.
Andamento e previsione 2015 del PIL mondiale su base 2008=100,0
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati FMI – World Economic Outlook “Legacies, Clouds, Uncertainties”, October 2014
Overview
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Lo scenario economico provinciale
4,6%
-1,3%
-0,3%
-5,0%-6,0%
-4,0%
-2,0%
0,0%
2,0%
4,0%
6,0%
Registrate Artigiane
Roma Italia
IL SISTEMA PRODUTTIVO
Al 30 giugno 2014 la consistenza delle imprese della provincia di Roma si attesta a 468.323 unità. Rispetto al corrispondente periodo del
2011 la base produttiva locale cresce del 4,6%, a fronte di un dato nazionale negativo (-1,3%) aumentando, di conseguenza, il suo peso in
quota sul totale nazionale (7,8%).
Il comparto Artigiano, colpito duramente dalla crisi, perde, rispetto al 30 giugno 2011, 243 imprese (-0,3%) a fronte di una variazione positiva del
sistema produttivo nel suo complesso. Più grave ancora la situazione a livello nazionale dove le imprese artigiane subiscono una contrazione del 5,0%.
Variazione percentuale delle imprese REGISTRATE e delle imprese ARTIGIANE nel periodo 30 giugno 2011 - 30 giugno 2014
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
Overview
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Lo scenario economico provinciale
Serie storica del TASSO DI DISOCCUPAZIONE
AREA EURO 18: 11,6%
AREA EURO 18 :9,9%
ITALIA: 12,5%
ITALIA: 8,0%
LAZIO: 11,9%
LAZIO: 7,3%
ROMA(1): 11,1%
ROMA(1): 6,8%
6,0
7,0
8,0
9,0
10,0
11,0
12,0
13,0
2° trimestre 2011 2° trimestre 2012 2° trimestre 2013 2° trimestre 2014
AREA EURO 18 ITALIA LAZIO ROMA
IL MERCATO DEL LAVORO
L’analisi dell’andamento del tasso di disoccupazione nel triennio in esame evidenzia come Roma abbia perso la posizione di favore che
aveva caratterizzato il proprio mercato del lavoro negli anni precedenti alla crisi.
Le condizioni di impiego peggiorano nettamente, con un tasso di disoccupazione stimato(1) che, pur restando inferiore al dato nazionale,
aumenta a un ritmo relativamente più sostenuto di quello calcolato per la media del Paese.
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Eurostat (Unemployment rate by sex and age groups - quarterly average, % [une_rt_q]): Area Euro 18 e Italia (dati
destagionalizzati); ISTAT: Lazio e Roma.
(1) Non essendo disponibili i dati trimestrali relativi alla provincia di Roma, i valori del grafico sono stati stimati utilizzando le medie annuali provinciali e i dati trimestrali
del Lazio (data la significativa incidenza della provincia di Roma sul totale regionale).
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Lo scenario economico provinciale
4.522,8
4.511,7
4.320,3
4.839,0
4.401,5
3.964,2
3.803,4
2,41% 2,39%
2,21%
2,49%
2,26%
2,03%1,93%
0,0
500,0
1.000,0
1.500,0
2.000,0
2.500,0
3.000,0
3.500,0
4.000,0
4.500,0
5.000,0
5.500,0
6.000,0
1° semestre
2011
2° semestre
2011
1° semestre
2012
2° semestre
2012
1° semestre
2013
2° semestre
2013
1° semestre
2014
0,00%
1,00%
2,00%
3,00%
Milioni di euro Incidenza su totale Italia
IL COMMERCIO CON L’ESTERO
Frutto di performance trimestrali entrambe al di sotto delle aspettative, il valore cumulato delle esportazioni a prezzi correnti della provincia
di Roma al 1° semestre 2014 non va oltre la quota dei 3,8 miliardi di euro, facendo segnare il risultato più basso da quattro anni a questa
parte. Confrontando tale dato con quello relativo al 1° semestre 2011, si registra una variazione negativa del 15,9%, pari a una perdita nel
valore delle vendite oltreconfine di circa 720 milioni di euro. Come diretta conseguenza, perde quota il peso di Roma sul totale dell’export
nazionale scendendo sotto la soglia del 2% (1,93% contro il 2,41% registrato dopo i primi sei mesi del 2011).
Valore semestrale delle esportazioni a prezzi correnti della provincia di Roma
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Istat
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Lo scenario economico provinciale
87,2
86,5
92,8
96,3
104,4
102,6
104,2
16,715,7
12,6
10,99,69,2
8,5
50,0
60,0
70,0
80,0
90,0
100,0
110,0
120,0
giugn
o 2014
dicem
bre 2
013
giugn
o 2013
dicem
bre 2
012
giugn
o 2012
dicem
bre 2
011
giugn
o 2011
Valo
ri in m
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rdi di euro
0,0
2,0
4,0
6,0
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16,0
18,0
20,0
Valo
ri p
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ali
Impieghi alle imprese Indice di rischio (%)
IL CREDITO
A giugno 2014 l'ammontare complessivo della raccolta (€ 152,2 mld) è stato nettamente inferiore al valore dei prestiti alla clientela
residente in provincia di Roma (€ 353,9 mld). Circa 1/4 delle somme erogate è stato stanziato a favore di imprese (€ 87,2 mld) in
decrescita del 16,3% rispetto a giugno 2011. A seguito del perdurare della crisi economica e dei relativi effetti reali, la rischiosità dei
prestiti alle imprese in provincia di Roma è ulteriormente cresciuta: a giugno 2014 le sofferenze si attestavano a € 14,6 mld con il rapporto
sofferenze/impieghi che, salito al 16,7% (Italia: 14,2%), nel giro di tre anni ha quasi raddoppiato il proprio valore.
Impieghi alle imprese e indice di rischio % (sofferenze / impieghi) del credito alle imprese in provincia di Roma
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Banca d'Italia
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Lo scenario economico provinciale
4.170.4794.613.806
2.777.2593.195.567
7.616.134
9.024.521
1.057.554 1.225.110
0
1.000.000
2.000.000
3.000.000
4.000.000
5.000.000
6.000.000
7.000.000
8.000.000
9.000.000
10.000.000
1° semestre 2011 1° semestre 2014 1° semestre 2011 1° semestre 2014
Alberghieri Complementari
Pre
senze
turist
iche
Italiani Stranieri
35,4%
64,6%
33,8%
66,2%
27,7%
72,3%
27,6%
72,4%
IL TURISMO
Nel periodo in esame, il comparto del Turismo si conferma trainante per l’economia della provincia di Roma: gli arrivi crescono,
complessivamente, del 18,2% mentre le presenze continuano a far rilevare un trend più modesto nella dinamica: +15,6% (Tav. 43). Per
entrambe le variabili considerate, risulta determinante l’apporto della clientela straniera che, in particolare, fa rilevare una propensione alla
“permanenza” più spiccata (+18%) rispetto alla performance omologa degli italiani, che cresce “solo” del 12,4%. Quanto alla preferenza
rispetto al tipo di sistemazione, gli stranieri rappresentano più dei 2/3 della clientela che sceglie gli esercizi alberghieri, connotazione
quest’ultima che si ribalta specularmente in riferimento agli esercizi complementari, scelti dagli italiani in percentuali superiori al 72% per
tutto il periodo di riferimento.
Presenze turistiche negli esercizi ricettivi della provincia di Roma per nazionalità
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Ente Bilaterale del Turismo della Regione Lazio
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Lo scenario economico provinciale
2011-2014: il bilancio della crisi
IL SISTEMA ECONOMICO PROVINCIALE
Lo scenario internazionale
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Lo s
cenario e
conom
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rovi
ncia
le
LO SCENARIO INTERNAZIONALE
Tav. 1 – Andamento e previsione del PIL mondiale (variazioni % annue)
Proiezioni TERRITORIO 2011 2012 2013
2014 2015
Mondo 4,1 3,4 3,3 3,3 3,8
Economie Avanzate 1,7 1,2 1,4 1,8 2,3
tra cui: Stati Uniti 1,6 2,3 2,2 2,2 3,1
Giappone -0,5 1,5 1,5 0,9 0,8
Regno Unito 1,1 0,3 1,7 3,2 2,7
Canada 2,5 1,7 2,0 2,3 2,4
Australia 2,6 3,6 2,3 2,8 2,9
Area Euro 1,6 -0,7 -0,4 0,8 1,3
tra cui: Germania 3,4 0,9 0,5 1,4 1,5
Francia 2,1 0,3 0,3 0,4 1,0
Italia 0,4 -2,4 -1,9 -0,2 0,8
Spagna 0,1 -1,6 -1,2 1,3 1,7
Grecia -7,1 -7,0 -3,9 0,6 2,9
Economie Emergenti 6,2 5,1 4,7 4,4 5,0
tra cui: Russia 4,3 3,4 1,3 0,2 0,5
Cina 9,3 7,7 7,7 7,4 7,1
India 6,6 4,7 5,0 5,6 6,4
Brasile 2,7 1,0 2,5 0,3 1,4
Messico 4,0 4,0 1,1 2,4 3,5
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati FMI – World Economic Outlook “Legacies, Clouds, Uncertainties”, October 2014
Secondo le analisi condotte dal Fondo Monetario
Internazionale ed esposte nell’edizione di ottobre 2014 del
World Economico Outlook, il quadro di crescita dell’economia
globale si presenta debole e diseguale con una variazione
annuale del PIL mondiale prevista al +3,3% a fine 2014 e in
salita del 3,8% (in ribasso di 2 decimi di punto percentuale
rispetto alla stima del +4% contenuta nell’Outlook di luglio)
nel 2015.
In questa fase di congiuntura, a fare da traino per l’economia
mondiale si confermano gli Stati Uniti che accelerano del
2,2% quest’anno e del 3,1% nella proiezione relativa al
2015.
Rallenta l’area delle economie emergenti il cui Prodotto
Interno Lordo complessivo dovrebbe crescere del 4,4% nel
2014, che si traduce in quasi 2 punti percentuali in meno
rispetto all’espansione registrata nel 2011. Con riferimento
all’anno in corso spiccano le previsioni di crescita di Cina
(+7,4%) e India (+5,6%); di contro, risultano pressoché
stagnanti le economie di Russia e Brasile.
I segnali di maggiore preoccupazione, tuttavia, provengono
dall’Eurozona dove – secondo l’organizzazione diretta da
Christine Lagarde – non tendono ad esaurirsi i rischi di
recessione e il timore che una bassa inflazione si tramuti in
deflazione. Le attuali stime del FMI prevedono, infatti, che
all’interno dell’Area Euro l’inflazione si attesterà in media
attorno allo 0,5% nel 2014 e allo 0,9% l’anno successivo; nel
contempo vengono riviste al ribasso le proiezioni di crescita
Lo scenario internazionale
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Lo s
cenario e
conom
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per l’area della moneta unica con il PIL che crescerà dello 0,8% nel 2014 e dell’1,3% nel 2015 a fronte dei rispettivi +1,1% e +1,5%
previsti nel World Economic Outlook Update dello scorso mese di luglio.
Nel dettaglio, si registra un’inattesa frenata della crescita tedesca che si attesterà al +1,4% nel 2014 e +1,5% nel 2015 con un
ridimensionamento rispetto alle previsioni di luglio rispettivamente di -0,5% e -0,2%; si prospetta poco incoraggiante anche la situazione
della Francia il cui Prodotto Interno Lordo è previsto fermarsi a +0,4% nell’anno in corso per poi risalire al +1,0% nel 2015.
In un contesto internazionale con più ombre che luci si inserisce la spirale negativa del PIL italiano la cui variazione annuale sarà preceduta
dal segno meno per il terzo anno consecutivo. Il FMI stima, infatti, che la ricchezza del nostro Paese calerà nel 2014 dello 0,2% (contro il
+0,3% stimato nelle previsioni di luglio) e tornerà ad espandersi nella misura dello 0,8% a fine 2015.
Timidi segnali positivi, invece, per Spagna e Grecia - anch’esse, come l’Italia, cadute in un vortice negativo nel recente passato - le cui
economie cresceranno nel 2014 rispettivamente di 1,3% e 0,6%, per poi consolidare e dare slancio alla ripresa nel 2015.
Il sistema produttivo
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447.867 450.463456.176 457.875 461.205
464.986 468.323
7,32%7,37%
7,49% 7,51%7,60%
7,67%7,75%
400.000
420.000
440.000
460.000
480.000
1° semestre
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2° semestre
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2° semestre
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1° semestre
2013
2° semestre
2013
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6,00%
7,00%
8,00%
Imprese registrate Incidenza su totale Italia
IL SISTEMA PRODUTTIVO
Graf. 1 – ROMA: Andamento del numero delle IMPRESE REGISTRATE e INCIDENZA % sul totale Italia
Al 30 giugno 2014 la
consistenza delle imprese
della provincia di Roma si
attesta a 468.323 unità
(Tav. 2).
Rispetto al corrispondente
periodo del 2011 la base
produttiva locale cresce del
4,6%, a fronte di un dato
nazionale negativo (-1,3%,
Tav. 3) aumentando, di
conseguenza, il suo peso in
quota sul totale nazionale
(7,8%).
Nel triennio in esame, di
particolare significato si
è rivelato l’apporto
dell’imprenditoria straniera: con una variazione, in valore
assoluto, di 13.414 imprese
(+33,4%; Italia: +15,2%) la
componente immigrata ha
contribuito, infatti, per il
65,6% alla variazione complessiva (+20.456 unità) fatta rilevare dall’intera base imprenditoriale (Tav. 2; per l’Italia v. Tav. 3). Più specificatamente
l’apporto degli imprenditori stranieri si è mostrato fondamentale nelle performance delle imprese giovanili la cui variazione positiva (+1.411 unità,
+3,5%; Italia: -9,2%) è imputabile esclusivamente alla componente immigrata (+3.432 imprese “giovani straniere” a fronte di una variazione
negativa delle imprese “giovani non straniere” di 2.021 unità).
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
Il sistema produttivo
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Lo scen
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9,1 9,0
10,910,0
21,7
19,9
23,4
21,4
9,0
11,4
7,28,4
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
1° semestre 2011 1° semestre 2014 1° semestre 2011 1° semestre 2014
Roma Italia
Quo
ta %
GIOVANILI FEMMINILI STRANIERE
In conseguenza degli andamenti rilevati, è cresciuta l’incidenza delle imprese straniere sulla base produttiva locale (11,4%, 2,4 punti percentuali in
più; Italia: 8,4%), mentre è diminuita, seppur di poco, quella delle imprese giovanili (9,0%; Italia: 10,0%), in linea con la tendenza nazionale (Tavv. 6-7).
Graf. 2 - Quota percentuale sul totale delle imprese registrate per TIPOLOGIA
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
Il sistema produttivo
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Lo scen
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nom
ico provinciale
Con riferimento alle imprese femminili, pari al 30 giugno 2014, a 93.332 unità (il 19,9% del sistema produttivo locale; Italia: 21,4%), è, infine,
interessante notare come il peso della componente straniera risulti persino maggiore (11,9%, 4 decimi di punto percentuale in più) rispetto a quanto
rilevato per il sistema produttivo considerato nel suo complesso.
L’analisi delle variabili di flusso (Tav. 14) evidenzia per il triennio in esame (giugno 2011-giugno 2014) quanto la performance della provincia
romana sia stata migliore rispetto a quella nazionale: il saldo, positivo, tra iscrizioni e cessazioni, al netto delle cancellazioni di ufficio, è stato, infatti,
pari a +26.864 unità, per un tasso di crescita delle imprese romane pari a +6,0%, a fronte di un dato medio nazionale pari appena al +0,9%.
Di particolare rilevanza è stato il contributo apportato dalle imprese giovanili e straniere al risultato finale: con un saldo, rispettivamente, di 20.362 e
13.417 imprese, il segmento giovanile ha contribuito per più di tre quarti al saldo complessivo, mentre la componente straniera per circa la metà.
Tale fenomeno risulta ancora più accentuato in ambito nazionale dove il segno positivo del saldo (53.620 unità) risulta determinato proprio dalla
dinamica delle imprese giovanili e straniere (Tav. 14).
In particolare, degna di nota è la vivacità del tasso di crescita delle imprese giovanili (Roma: +49,8%; Italia: +31,7%), da mettere, verosimilmente, in
relazione con l’acuirsi delle difficoltà occupazionali per i giovani.
Le forme giuridiche d’impresa
Nel periodo in esame (giugno 2011-giugno 2014) sono state le società di capitale a sostenere lo sviluppo della base produttiva della provincia di
Roma: in crescita del 9,0% (+17.100 unità) rispetto al 30 giugno 2011 (Tav. 9), hanno aumentato progressivamente la propria incidenza sul
totale arrivando a rappresentarne il 44,4% (1,8 punti percentuali in più, Tav. 8).
Una tendenza analoga si riscontra a livello nazionale, sebbene con valori più contenuti: +6,6%, a fronte di un’incidenza media delle società di
capitale sul totale delle imprese nettamente inferiore a quella provinciale e pari al 24,3%.
La maggior strutturazione delle imprese romane rispetto alla base produttiva nazionale si riflette, ovviamente, anche sui diversi segmenti
imprenditoriali, trasversali al sistema produttivo: le imprese giovanili, femminili, e straniere.
In particolare, con riferimento all‘imprenditoria straniera e a quella femminile, la dinamica positiva delle società di capitale si è presentata anche
con maggiore intensità rispetto a quanto rilevato per la generalità delle imprese1: le società di capitale straniere sono cresciute del 20,6% (+1.609
imprese) pur rappresentando solo il 17,6% dell’imprenditoria immigrata; le società di capitale femminili, pari al 37,9% della base produttiva
“rosa”, dell’11,3% (+3.584 unità). Positiva, seppur molto più contenuta, è stata anche la variazione delle società di capitale giovanili, in aumento
del 2,8% (+317 unità), per una incidenza sul totale delle imprese “giovani” pari al 27,4%.
1 Poiché l’adozione, dal primo trimestre 2014, del nuovo algoritmo di calcolo delle imprese femminili ha interessato le sole società di persone è possibile, per le altre forme
giuridiche, continuare a confrontare dati afferenti ad anni diversi.
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Un andamento analogo si osserva in ambito nazionale dove la dinamica positiva appare ancora più accentuata (società di capitale straniere:
+23,1%; società di capitale femminili: +11,4%; società di capitale giovanili: +4,1%).
Positiva è stata anche la variazione delle imprese individuali romane (+5,4%; +9.432) - per una quota, in lieve crescita sul totale, del 39,0% - in
controtendenza con il dato nazionale (-3,1%) (Tav. 9).
Tale organizzazione d’impresa rappresenta la forma giuridica di elezione dei giovani e degli stranieri (Tav. 8), che la scelgono, rispettivamente, nel
63,7% (Italia: 73,2%) e nel 74,6% dei casi (Italia: 80,6%).
Focalizzando l’attenzione sulla nazionalità dei titolari d’impresa, si osserva, in particolare, come sia stata esclusivamente la componente straniera
(+39,3%) ad aver sostenuto la crescita delle imprese individuali a Roma: il saldo positivo di 9.432 unità è, infatti, la risultante di un +11.279
relativo ad imprese straniere a fronte di una variazione negativa di 1.847 unità con titolare italiano2.
In decisa contrazione nel periodo sia la consistenza delle società di persone (-6,7%; -4.208 unità) che quella delle “Altre forme”3 (-8,7%; -1.868),
più marcata in ambito locale rispetto al dato nazionale (rispettivamente -5,2% e -3,6%).
La contrazione delle società di persone e delle “Altre forme” (Tav. 9) ha coinvolto, peraltro, a Roma tutti i diversi segmenti imprenditoriali con la sola
eccezione dell’imprenditoria straniera, in crescita, rispettivamente del 13,2% (+374 unità) e del 18,3% (+152 unità).
I settori produttivi
L’analisi della struttura e delle dinamiche del sistema produttivo provinciale (composizione, variazioni intervenute nella consistenza delle diverse
attività economiche, saldi e tassi di crescita) non può prescindere dalla considerazione del peso che il fenomeno delle imprese prive di classificazione
merceologica assume in provincia di Roma.
Al 30 giugno 2014 la quota di imprese prive di classificazione merceologica è pari al 12,0% (contro il 6,4% rilevato a livello nazionale) mentre, nel
corso del triennio in esame, la suddetta “distorsione” ha interessato più della metà del totale delle iscrizioni (Italia: 37,9%).
Con riferimento all’analisi delle consistenze (Tavv. 2-4) tale circostanza comporta, da una parte, che il “peso” dei vari settori possa non corrispondere
esattamente a quello reale, dall’altra, che l’entità delle variazioni settoriali rilevate in provincia di Roma risulti sicuramente sottodimensionata rispetto
ai corrispondenti valori medi nazionali.
Ciò premesso, l’articolazione della struttura produttiva provinciale al 30 giugno 2014 evidenzia la tradizionale preferenza degli imprenditori verso le
attività dei Servizi (Tav. 4): ben il 65,5% delle imprese si colloca, infatti, in tale comparto (Italia: 56,3%, Tav. 5), con l’assoluta prevalenza delle
2 Più correttamente la variazione negativa di 1.847 unità comprende anche 30 imprese di cui non risulta classificato lo Stato di nascita del titolare.
3 Le “Altre forme” sono rappresentate prevalentemente da società cooperative e forme consortili.
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attività del Commercio (26,7%), seguite, a distanza, dalle Attività di alloggio e ristorazione (7,1%).
Il comparto industriale romano assorbe il 19,7% delle imprese (Italia: 24,6%) con una netta prevalenza delle attività legate all’edilizia (14,0%),
mentre all’agricoltura, attività marginale in ambito locale, si dedica appena il 2,8% delle unità produttive (Italia: 12,8%).
Come ragionevole aspettarsi (Tavv. 10-12), la società di capitale è la forma organizzativa maggiormente ricorrente nell’Industria (45,6% delle
imprese; Italia: 29,0%); di contro l’impresa individuale è la forma giuridica preferita dalle imprese del comparto agricolo, scelta da quasi 4 imprese
su 5 (Italia: 88,3%). Le scelte degli imprenditori dei servizi appaiono, invece, bipolarizzate tra le due forme estreme: società di capitale (40,2%;
Italia: 24,1%) e impresa individuale (43,0%; Italia: 52,1%).
E’ interessante notare, peraltro, come la stragrande maggioranza delle imprese non classificate romane (quasi 3 imprese su 4) sia rappresentata da
società di capitale (Tav. 10); in proposito, si fa presente che per le società di capitale la dichiarazione di inizio attività - da cui deriva l’attribuzione del codice di classificazione ATECO - può avvenire in un momento successivo rispetto all’iscrizione, con funzione costitutiva, al Registro delle Imprese.
Graf. 3 - Distribuzione percentuale delle imprese per MACROATTIVITA' ECONOMICA al 30 giugno 2014
ROMA
Agricoltura,
silvicoltura
pesca
3%
Industria
20%
Servizi
65%
Imprese non
classificate
12%
ITALIA
Agricoltura,
silvicoltura
pesca
13%
Industria
25%
Imprese non
classificate
6%
Servizi
56%
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Con riferimento alle diverse componenti imprenditoriali (imprese giovanili, femminili, straniere) si possono evidenziare le rispettive “inclinazioni”
delle stesse a svolgere determinati tipi di attività rispetto alla generalità delle imprese (Tav. 4):
• l’imprenditoria giovanile mostra, rispetto alla media provinciale, una concentrazione maggiore nei settori Commercio (27,1; +0,4 punti
percentuali); Alloggio e ristorazione (8,8%; +1,7 punti percentuali); e Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (9,7%;
+4,4 punti percentuali);
• le imprese femminili appaiono prediligere maggiormente, oltre le attività commerciali (30,6%; +3,9 punti percentuali), tradizionalmente, i
servizi di cura alla persona (12,3%; +4,6 punti percentuali) ed i servizi di Alloggio e ristorazione (9,1%, +2,0 punti percentuali);
• gli imprenditori stranieri si dedicano in misura maggiore rispetto alla generalità delle imprese al Commercio (33,7%, +7,0 punti percentuali),
alle attività di Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (13,8%, +8,5 punti percentuali) ed alle Costruzioni (18,1%, +4,1
punti percentuali).
L’analisi delle variazioni delle consistenze consente di evidenziare come nel periodo in esame sia il Terziario a far registrare le performance migliori
(Tav. 2), con incrementi che, nei settori Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese, nelle attività di Alloggio e ristorazione e nelle
Attività professionali, scientifiche e tecniche raggiungono valori decisamente superiori alla variazione complessiva rilevata nel sistema produttivo
provinciale (+4,6%), grazie al contributo determinante dell’imprenditoria straniera e giovanile.
In particolare:
• i servizi di Noleggio, agenzie di viaggi, servizi di supporto alle imprese registrano un vero e proprio boom (+22,8%; +4.617 unità; Italia:
+10,8%), sostenuto per l’83,0% da imprese straniere (cresciute addirittura del 107,4% in questo settore pari a +3.833 unità, di cui,
peraltro, 1.631 imprese “giovani”);
• i servizi di Alloggio e ristorazione crescono dell’8,8% (+2.700 unità di cui 659 straniere; Italia: +6,7%);
• le Attività professionali, scientifiche e tecniche registrano un aumento del 7,3% (+1.311 unità, di cui ben 543 straniere; Italia: +1,7%).
Risultati negativi caratterizzano, invece, l’andamento nei settori Agricoltura (-6,6%; Italia: -8,9%) e Industria (-1,2%; Italia: -4,5%).
Nel comparto industriale variazioni positive vengono segnate esclusivamente dalla componente straniera (Tav. 2): in particolare, con riferimento alle
Costruzioni, è proprio l’incremento delle imprese straniere (+1.455 unità, +17,6%) a permettere di “contenere” la contrazione provinciale del settore
a sole 321 unità.
In conseguenza degli andamenti rilevati, rispetto al 30 giugno 2011 (Tav. 4), crescono in quota le attività di noleggio, agenzie di viaggi, servizi di supporto alle imprese (+8 decimi di punto percentuali), le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+3 decimi di punto percentuali) e, seppur di
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23,0%23,9%15,0%15,7%0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
1° semestre2011
1° semestre2014
1° semestre2011
1° semestre2014
Roma Italia
ARTIGIANE
poco, anche le attività professionali, scientifiche e tecniche (+1 decimo di punto percentuale)4, mentre i settori il cui peso risulta maggiormente
ridimensionato sono l’Industria (1,2 punti percentuali in meno; in particolare le Costruzioni: 7 decimi di punto percentuale in meno), ed il Commercio
(7 decimi di punto percentuale in meno).
L’artigianato
Graf. 4 - Incidenza percentuale delle imprese ARTIGIANE sul totale delle imprese registrate
Al 30 giugno 2014 risultano iscritte all’Albo delle
imprese artigiane di Roma 70.044 imprese, pari al 5,0%
dell’artigianato nazionale e al 15,0% della base
produttiva romana (Tav. 15).
Il comparto, colpito duramente dalla crisi, perde, rispetto
al 30 giugno 2011, 243 imprese (-0,3%) a fronte di una
variazione positiva del sistema produttivo nel suo
complesso (Tav. 17).
Più grave ancora la situazione a livello nazionale dove le
imprese artigiane subiscono una contrazione del 5,0%
(Tav. 18).
L’analisi dei dati di flusso (Tavv. 25-26) evidenzia un saldo negativo (pari a 209 unità) per un tasso di crescita
pari a -0,3% (Italia: -4,4%).
La differenza nella performance tra i due ambiti
territoriali è spiegata sia da un più basso quoziente di
mortalità (Roma: 23,0; Italia: 23,9) che, in via
principale, dalla maggiore propensione ad intraprendere
mostrata dagli artigiani romani (Qn Roma: 22,7; Qn Italia: 19,5). La provincia di Roma registra nel triennio una contrazione di tutte le forme
4 Le imprese non classificate, nella provincia di Roma, risultano cresciute, in quota, nel periodo in esame di 1,9 punti percentuali.
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giuridiche5 con la sola eccezione rappresentata dalle società di capitale (Tav. 19, per l’Italia v. Tav. 20).
In particolare:
• le società di capitale crescono del 15,2% (+371 unità; Italia: +15,0%), in controtendenza con la dinamica generale del comparto, per una
incidenza sul totale pari al 4,0% (5 decimi di punto percentuale in più rispetto al 2011, Tavv. 21-22);
• le imprese individuali, pari alla quasi totalità della base produttiva artigiana (83,8%, un decimo di punto percentuale in più rispetto al 2011)
diminuiscono dello 0,2% (-108 unità; Italia: -5,6%). Si osserva, peraltro, come sia stata la buona performance della componente straniera,
pari a +1.748 unità, ad aver permesso il contenimento della perdita a sole 108 unità;
• le società di persone (12,0% del totale) registrano una contrazione del 5,6% (-500 unità; Italia: -6,8%).
Al 30 giugno 2014 i settori a maggiore incidenza artigiana risultano, nell’ordine (Tav. 15):
• Altre attività di servizi (55,0%);
• Trasporto e magazzinaggio (48,7%);
• Attività manifatturiere (45,5%);
• Costruzioni (40,3%).
I suddetti comparti, ad eccezione delle Costruzioni, fanno registrare, nel periodo in esame, una contrazione che risulta allineata come “segno” con
quanto rilevato nelle rispettive sezioni economiche di riferimento e peggiore per intensità con riferimento alle Attività manifatturiere e alle Altre attività
di servizi (Tav. 17).
Per quanto riguarda le Costruzioni si registra invece, rispetto al 2011, una variazione positiva (+1,5%; +383 unità), in controtendenza con il dato
nazionale (Italia: -7,4%, Tav. 18), il cui segno risulta determinato, come ragionevole aspettarsi, dall’incremento delle imprese individuali (+533
unità). Degno di nota, peraltro, è l’essenziale contributo apportato dai titolari di origine straniera al risultato complessivo del settore (+1.119 unità).
Significativa, inoltre, è la variazione che ha interessato attività in cui la presenza artigiana è tradizionalmente meno incisiva (Tavv. 17 e 18):
• +332 unità registrate (+13,0%) nei servizi di Noleggio, agenzie di viaggio e supporto alle imprese (Italia: +13,5%);
• +138 unità (+4,4%) nelle attività di alloggio e ristorazione (Italia: +3,1%).
5 Si nota come il fenomeno delle imprese “non classificate” interessi solo marginalmente l’imprenditoria artigiana (Roma: 0,1% del totale; Italia: 0,1%) in ragione della
natura stessa dell’attività e delle modalità organizzative scelte in via preferenziale dagli artigiani (Tav. 15).
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Tav. 2 – ROMA: Consistenza e variazione percentuale delle imprese per TIPOLOGIA ed ATTIVITÀ ECONOMICA al 30 giugno 2014
IMPRESE REGISTRATE di cui GIOVANILI di cui FEMMINILI di cui STRANIERE ATTIVITA’ ECONOMICA
V.A. Var. %(1) V.A. Var. %(1) V.A. Var. %(1) V.A. Var. %(1)
Agricoltura, silvicoltura pesca 13.142 -6,6 828 -13,7 4.085 -8,4 289 4,0
Industria 92.426 -1,2 6.043 -14,5 9.276 -15,9 11.740 16,1
Industria in senso stretto 27.061 -2,9 1.066 -17,3 4.149 -16,1 2.011 9,4
Costruzioni 65.365 -0,5 4.977 -13,9 5.127 -15,8 9.729 17,6
Servizi 306.545 3,9 28.315 2,8 69.084 -5,5 36.794 35,3
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di
autoveicoli e motocicli 125.033 1,9 11.477 -2,6 28.546 -8,4 18.088 27,3
Trasporto e magazzinaggio 16.304 -2,4 970 -13,2 1.524 -13,4 670 7,9
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 33.230 8,8 3.725 2,1 8.479 -5,2 3.450 23,6
Servizi di informazione e comunicazione 18.461 3,8 1.351 -3,2 2.990 -7,6 1.661 11,1
Attività finanziarie e assicurative 11.584 -1,0 953 -11,8 2.277 -7,4 283 2,5
Attività immobiliari 24.062 1,5 897 -19,8 4.786 -1,2 603 8,1
Attività professionali, scientifiche e tecniche 19.168 7,3 1.600 6,2 3.461 -8,1 1.907 39,8
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle
imprese 24.875 22,8 4.092 63,9 5.532 2,0 7.402 107,4
Altro 33.828 0,2 3.250 -4,2 11.489 -0,2 2.730 18,4
Imprese non classificate 56.210 24,2 7.109 33,7 10.887 24,7 4.785 82,8
Totale 468.323 4,6 42.295 3,5 93.332 -4,1 53.608 33,4
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
(1) Rispetto al 30 giugno 2011
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Tav. 3 – ITALIA: Consistenza e variazione percentuale delle imprese per TIPOLOGIA ed ATTIVITÀ ECONOMICA al 30 giugno 2014
IMPRESE REGISTRATE di cui GIOVANILI di cui FEMMINILI di cui STRANIERE ATTIVITA’ ECONOMICA
V.A. Var. %(1) V.A. Var. %(1) V.A. Var. %(1) V.A. Var. %(1)
Agricoltura, silvicoltura pesca 772.778 -8,9 49.778 -16,8 221.623 -10,6 13.947 4,9
Industria 1.483.284 -4,5 136.074 -23,0 149.743 -18,9 168.619 3,9
Industria in senso stretto 617.153 -4,2 37.396 -18,8 99.362 -16,6 42.289 7,0
Costruzioni 866.131 -4,6 98.678 -24,5 50.381 -23,1 126.330 2,9
Servizi 3.398.768 1,5 363.277 -4,2 845.861 -7,8 299.623 21,6
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 1.546.498 -0,3 171.615 -6,3 371.195 -10,4 180.535 19,6
Trasporto e magazzinaggio 173.099 -4,0 11.674 -13,5 15.929 -19,0 11.668 7,0
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 414.819 6,7 57.331 5,0 120.102 -4,5 37.237 28,6
Servizi di informazione e comunicazione 128.287 2,7 13.037 -3,6 23.259 -15,8 7.481 3,9
Attività finanziarie e assicurative 119.471 2,2 14.956 -0,3 25.201 -4,9 2.568 7,6
Attività immobiliari 283.261 0,5 10.178 -25,2 55.815 -15,4 4.927 6,9
Attività professionali, scientifiche e
tecniche 195.815 1,7 15.898 -8,8 34.600 -17,3 8.794 16,6
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di
supporto alle imprese 171.993 10,8 23.812 12,6 46.129 -0,8 25.320 50,0
Altro 365.525 2,7 44.776 -5,1 153.631 3,3 21.093 24,2
Imprese non classificate 385.007 3,4 55.083 11,3 77.653 -4,5 26.697 34,9
Totale 6.039.837 -1,3 604.212 -9,2 1.294.880 -9,5 508.886 15,2
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
(1) Rispetto al 30 giugno 2011
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Tav. 4 – ROMA: Distribuzione percentuale delle imprese per TIPOLOGIA ed ATTIVITÀ ECONOMICA
IMPRESE REGISTRATE di cui GIOVANILI di cui FEMMINILI di cui STRANIERE
ATTIVITA’ ECONOMICA % Al 30.06.2014
% Al 30.06.2011
% Al 30.06.2014
% Al 30.06.2011
% Al 30.06.2014
% Al 30.06.2011
% Al 30.06.2014
% Al 30.06.2011
Agricoltura, silvicoltura pesca 2,8 3,1 2,0 2,3 4,4 4,6 0,5 0,7
Industria 19,7 20,9 14,3 17,3 9,9 11,3 21,9 25,2
Industria in senso stretto 5,8 6,2 2,5 3,2 4,4 5,1 3,8 4,6
Costruzioni 14,0 14,7 11,8 14,1 5,5 6,3 18,1 20,6
Servizi 65,5 65,9 66,9 67,4 74,0 75,1 68,6 67,6
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 26,7 27,4 27,1 28,8 30,6 32,0 33,7 35,3
Trasporto e magazzinaggio 3,5 3,7 2,3 2,7 1,6 1,8 1,2 1,5
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 7,1 6,8 8,8 8,9 9,1 9,2 6,4 6,9
Servizi di informazione e comunicazione 3,9 4,0 3,2 3,4 3,2 3,3 3,1 3,7
Attività finanziarie e assicurative 2,5 2,6 2,3 2,6 2,4 2,5 0,5 0,7
Attività immobiliari 5,1 5,3 2,1 2,7 5,1 5,0 1,1 1,4
Attività professionali, scientifiche e
tecniche 4,1 4,0 3,8 3,7 3,7 3,9 3,6 3,4
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di
supporto alle imprese 5,3 4,5 9,7 6,1 5,9 5,6 13,8 8,9
Altro 7,2 7,5 7,7 8,3 12,3 11,8 5,1 5,7
Imprese non classificate 12,0 10,1 16,8 13,0 11,7 9,0 8,9 6,5
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
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Tav. 5 – ITALIA: Distribuzione percentuale delle imprese per TIPOLOGIA ed ATTIVITÀ ECONOMICA
IMPRESE REGISTRATE di cui GIOVANILI di cui FEMMINILI di cui STRANIERE
ATTIVITA’ ECONOMICA % Al 30.06.2014
% Al 30.06.2011
% Al 30.06.2014
% Al 30.06.2011
% Al 30.06.2014
% Al 30.06.2011
% Al 30.06.2014
% Al 30.06.2011
Agricoltura, silvicoltura pesca 12,8 13,9 8,2 9,0 17,1 17,3 2,7 3,0
Industria 24,6 25,4 22,5 26,6 11,6 12,9 33,1 36,7
Industria in senso stretto 10,2 10,5 6,2 6,9 7,7 8,3 8,3 8,9
Costruzioni 14,3 14,8 16,3 19,6 3,9 4,6 24,8 27,8
Servizi 56,3 54,7 60,1 57,0 65,3 64,1 58,9 55,8
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 25,6 25,4 28,4 27,5 28,7 29,0 35,5 34,2
Trasporto e magazzinaggio 2,9 2,9 1,9 2,0 1,2 1,4 2,3 2,5
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 6,9 6,4 9,5 8,2 9,3 8,8 7,3 6,6
Servizi di informazione e comunicazione 2,1 2,0 2,2 2,0 1,8 1,9 1,5 1,6
Attività finanziarie e assicurative 2,0 1,9 2,5 2,3 1,9 1,9 0,5 0,5
Attività immobiliari 4,7 4,6 1,7 2,0 4,3 4,6 1,0 1,0
Attività professionali, scientifiche e
tecniche 3,2 3,1 2,6 2,6 2,7 2,9 1,7 1,7
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di
supporto alle imprese 2,8 2,5 3,9 3,2 3,6 3,2 5,0 3,8
Altro 6,1 5,8 7,4 7,1 11,9 10,4 4,1 3,8
Imprese non classificate 6,4 6,1 9,1 7,4 6,0 5,7 5,2 4,5
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
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Tav. 6 – ROMA: Incidenza percentuale sul totale delle imprese registrate per TIPOLOGIA ed ATTIVITÀ ECONOMICA
di cui GIOVANILI di cui FEMMINILI di cui STRANIERE
ATTIVITA’ ECONOMICA % su totale imprese registrate
Al 30.06.2014
% su totale imprese registrate
Al 30.06.2011
% su totale imprese registrate
Al 30.06.2014
% su totale imprese registrate
Al 30.06.2011
% su totale imprese registrate
Al 30.06.2014
% su totale imprese registrate
Al 30.06.2011
Agricoltura, silvicoltura pesca 6,3 6,8 31,1 31,7 2,2 2,0
Industria 6,5 7,6 10,0 11,8 12,7 10,8
Industria in senso stretto 3,9 4,6 15,3 17,8 7,4 6,6
Costruzioni 7,6 8,8 7,8 9,3 14,9 12,6
Servizi 9,2 9,3 22,5 24,8 12,0 9,2
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 9,2 9,6 22,8 25,4 14,5 11,6
Trasporto e magazzinaggio 5,9 6,7 9,3 10,5 4,1 3,7
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 11,2 12,0 25,5 29,3 10,4 9,1
Servizi di informazione e comunicazione 7,3 7,8 16,2 18,2 9,0 8,4
Attività finanziarie e assicurative 8,2 9,2 19,7 21,0 2,4 2,4
Attività immobiliari 3,7 4,7 19,9 20,5 2,5 2,4
Attività professionali, scientifiche e tecniche 8,3 8,4 18,1 21,1 9,9 7,6
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di
supporto alle imprese 16,5 12,3 22,2 26,8 29,8 17,6
Altro 9,6 10,0 34,0 34,1 8,1 6,8
Imprese non classificate 12,6 11,7 19,4 19,3 8,5 5,8
Totale 9,0 9,1 19,9 21,7 11,4 9,0
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Tav. 7 – ITALIA: Incidenza percentuale sul totale delle imprese registrate per TIPOLOGIA ed ATTIVITÀ ECONOMICA
di cui GIOVANILI di cui FEMMINILI di cui STRANIERE
ATTIVITA’ ECONOMICA % su totale imprese registrate
Al 30.06.2014
% su totale imprese registrate
Al 30.06.2011
% su totale imprese registrate
Al 30.06.2014
% su totale imprese registrate
Al 30.06.2011
% su totale imprese registrate
Al 30.06.2014
% su totale imprese registrate
Al 30.06.2011
Agricoltura, silvicoltura pesca 6,4 7,1 28,7 29,2 1,8 1,6
Industria 9,2 11,4 10,1 11,9 11,4 10,5
Industria in senso stretto 6,1 7,1 16,1 18,5 6,9 6,1
Costruzioni 11,4 14,4 5,8 7,2 14,6 13,5
Servizi 10,7 11,3 24,9 27,4 8,8 7,4
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 11,1 11,8 24,0 26,7 11,7 9,7
Trasporto e magazzinaggio 6,7 7,5 9,2 10,9 6,7 6,0
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 13,8 14,1 29,0 32,4 9,0 7,5
Servizi di informazione e comunicazione 10,2 10,8 18,1 22,1 5,8 5,8
Attività finanziarie e assicurative 12,5 12,8 21,1 22,7 2,1 2,0
Attività immobiliari 3,6 4,8 19,7 23,4 1,7 1,6
Attività professionali, scientifiche e tecniche 8,1 9,1 17,7 21,7 4,5 3,9
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di
supporto alle imprese 13,8 13,6 26,8 29,9 14,7 10,9
Altro 12,2 13,3 42,0 41,8 5,8 4,8
Imprese non classificate 14,3 13,3 20,2 21,8 6,9 5,3
Totale 10,0 10,9 21,4 23,4 8,4 7,2
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Tav. 8 - Consistenza e distribuzione percentuale delle imprese per TIPOLOGIA e FORMA GIURIDICA al 30 giugno 2014
FORMA GIURIDICA
Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme Totale TIPOLOGIA
V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %
Roma
IMPRESE REGISTRATE 207.880 44,4 58.292 12,4 182.599 39,0 19.552 4,2 468.323 100,0
di cui GIOVANILI 11.585 27,4 2.640 6,2 26.955 63,7 1.115 2,6 42.295 100,0
di cui FEMMINILI 35.348 37,9 8.948 9,6 45.737 49,0 3.299 3,5 93.332 100,0
di cui STRANIERE 9.426 17,6 3.203 6,0 39.995 74,6 984 1,8 53.608 100,0
Italia
IMPRESE REGISTRATE 1.467.516 24,3 1.101.207 18,2 3.265.511 54,1 205.603 3,4 6.039.837 100,0
di cui GIOVANILI 91.857 15,2 56.508 9,4 442.354 73,2 13.493 2,2 604.212 100,0
di cui FEMMINILI 232.609 18,0 178.711 13,8 847.782 65,5 35.778 2,8 1.294.880 100,0
di cui STRANIERE 51.925 10,2 37.832 7,4 410.341 80,6 8.788 1,7 508.886 100,0
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Tav. 9 - Variazione percentuale delle imprese per TIPOLOGIA e FORMA GIURIDICA
FORMA GIURIDICA
Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme Totale TIPOLOGIA Var. %
30.06.2014 / 30.06.2011 Var. %
30.06.2014 / 30.06.2011 Var. %
30.06.2014 / 30.06.2011 Var. %
30.06.2014 / 30.06.2011 Var. %
30.06.2014 / 30.06.2011
Roma
IMPRESE REGISTRATE 9,0 -6,7 5,4 -8,7 4,6
di cui GIOVANILI 2,8 -23,5 8,1 -10,2 3,5
di cui FEMMINILI 11,3 -48,7 2,5 -7,0 -4,1
di cui STRANIERE 20,6 13,2 39,3 18,3 33,4
Italia
IMPRESE REGISTRATE 6,6 -5,2 -3,1 -3,6 -1,3
di cui GIOVANILI 4,1 -23,8 -9,3 -9,5 -9,2
di cui FEMMINILI 11,4 -44,4 -2,1 2,3 -9,5
di cui STRANIERE 23,1 9,2 15,0 10,4 15,2
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
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Tav. 10 – ROMA: Consistenza e distribuzione percentuale delle imprese registrate per FORMA GIURIDICA e ATTIVITÀ ECONOMICA al 30 giugno 2014
FORMA GIURIDICA
Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme TotaleATTIVITA’ ECONOMICA
V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %
Agricoltura, silvicoltura pesca 1.372 10,4 976 7,4 10.459 79,6 335 2,5 13.142 100,0
Industria 42.162 45,6 10.235 11,1 35.967 38,9 4.062 4,4 92.426 100,0
Industria in senso stretto 11.795 43,6 4.681 17,3 10.116 37,4 469 1,7 27.061 100,0
Costruzioni 30.367 46,5 5.554 8,5 25.851 39,5 3.593 5,5 65.365 100,0
Servizi 123.196 40,2 41.166 13,4 131.828 43,0 10.355 3,4 306.545 100,0
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 40.291 32,2 17.163 13,7 66.937 53,5 642 0,5 125.033 100,0
Trasporto e magazzinaggio 3.679 22,6 1.134 7,0 9.682 59,4 1809 11,1 16.304 100,0
Attività dei servizi alloggio e
ristorazione 12.706 38,2 8.112 24,4 12.003 36,1 409 1,2 33.230 100,0
Servizi di informazione e
comunicazione 11.667 63,2 1.927 10,4 4.047 21,9 820 4,4 18.461 100,0
Attività finanziarie e assicurative 3.778 32,6 1.243 10,7 6.416 55,4 147 1,3 11.584 100,0
Attività immobiliari 18.667 77,6 2.789 11,6 2.377 9,9 229 1,0 24.062 100,0
Attività professionali, scientifiche e
tecniche 11.229 58,6 1.938 10,1 4.748 24,8 1.253 6,5 19.168 100,0
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi
di supporto alle imprese 9.606 38,6 1.968 7,9 11.338 45,6 1.963 7,9 24.875 100,0
Altro 11.573 34,2 4.892 14,5 14.280 42,2 3.083 9,1 33.828 100,0
Imprese non classificate 41.150 73,2 5.915 10,5 4.345 7,7 4.800 8,5 56.210 100,0
Totale 207.880 44,4 58.292 12,4 182.599 39,0 19.552 4,2 468.323 100,0
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Tav. 11 – ROMA: Consistenza e distribuzione percentuale delle imprese registrate per FORMA GIURIDICA e ATTIVITÀ ECONOMICA al 30 giugno 2011
FORMA GIURIDICA
Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme TotaleATTIVITA’ ECONOMICA
V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %
Agricoltura, silvicoltura pesca 1.274 9,1 926 6,6 11.422 81,2 450 3,2 14.072 100,0
Industria 40.892 43,7 11.459 12,3 35.954 38,4 5.237 5,6 93.542 100,0
Industria in senso stretto 11.415 41,0 5.254 18,9 10.624 38,1 563 2,0 27.856 100,0
Costruzioni 29.477 44,9 6.205 9,4 25.330 38,6 4.674 7,1 65.686 100,0
Servizi 114.760 38,9 44.302 15,0 124.342 42,2 11.574 3,9 294.978 100,0
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 37.753 30,8 18.643 15,2 65.506 53,4 780 0,6 122.682 100,0
Trasporto e magazzinaggio 3.406 20,4 1.291 7,7 10.039 60,1 1971 11,8 16.707 100,0
Attività dei servizi alloggio e
ristorazione 10.748 35,2 8.122 26,6 11.224 36,8 436 1,4 30.530 100,0
Servizi di informazione e
comunicazione 10.932 61,5 2.151 12,1 3.758 21,1 945 5,3 17.786 100,0
Attività finanziarie e assicurative 3.752 32,1 1.406 12,0 6.382 54,5 166 1,4 11.706 100,0
Attività immobiliari 18.209 76,8 3.021 12,7 2.107 8,9 359 1,5 23.696 100,0
Attività professionali, scientifiche e
tecniche 10.086 56,5 2.211 12,4 4.097 22,9 1.463 8,2 17.857 100,0
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi
di supporto alle imprese 8.956 44,2 2.129 10,5 7.242 35,7 1.931 9,5 20.258 100,0
Altro 10.918 32,3 5.328 15,8 13.987 41,4 3.523 10,4 33.756 100,0
Imprese non classificate 33.854 74,8 5.813 12,8 1.449 3,2 4.159 9,2 45.275 100,0
Totale 190.780 42,6 62.500 14,0 173.167 38,7 21.420 4,8 447.867 100,0
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
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Tav. 12 – ITALIA: Consistenza e distribuzione percentuale delle imprese registrate per FORMA GIURIDICA e ATTIVITÀ ECONOMICA al 30 giugno 2014
FORMA GIURIDICA
Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme TotaleATTIVITA’ ECONOMICA
V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %
Agricoltura, silvicoltura pesca 15.003 1,9 60.963 7,9 682.479 88,3 14.333 1,9 772.778 100,0
Industria 430.190 29,0 248.365 16,7 760.715 51,3 44.014 3,0 1.483.284 100,0
Industria in senso stretto 219.987 35,6 139.438 22,6 246.085 39,9 11.643 1,9 617.153 100,0
Costruzioni 210.203 24,3 108.927 12,6 514.630 59,4 32.371 3,7 866.131 100,0
Servizi 818.418 24,1 699.438 20,6 1.769.963 52,1 110.949 3,3 3.398.768 100,0
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 287.983 18,6 265.513 17,2 982.461 63,5 10.541 0,7 1.546.498 100,0
Trasporto e magazzinaggio 35.578 20,6 23.266 13,4 99.299 57,4 14956 8,6 173.099 100,0
Attività dei servizi alloggio e
ristorazione 71.889 17,3 153.907 37,1 183.584 44,3 5.439 1,3 414.819 100,0
Servizi di informazione e
comunicazione 57.702 45,0 23.528 18,3 40.743 31,8 6.314 4,9 128.287 100,0
Attività finanziarie e assicurative 21.856 18,3 15.062 12,6 80.945 67,8 1.608 1,3 119.471 100,0
Attività immobiliari 151.400 53,4 98.506 34,8 29.578 10,4 3.777 1,3 283.261 100,0
Attività professionali, scientifiche e
tecniche 88.003 44,9 32.315 16,5 61.752 31,5 13.745 7,0 195.815 100,0
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi
di supporto alle imprese 46.849 27,2 24.935 14,5 83.858 48,8 16.351 9,5 171.993 100,0
Altro 57.158 15,6 62.406 17,1 207.743 56,8 38.218 10,5 365.525 100,0
Imprese non classificate 203.905 53,0 92.441 24,0 52.354 13,6 36.307 9,4 385.007 100,0
Totale 1.467.516 24,3 1.101.207 18,2 3.265.511 54,1 205.603 3,4 6.039.837 100,0
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
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Tav. 13 – ITALIA: Consistenza e distribuzione percentuale delle imprese registrate per FORMA GIURIDICA e ATTIVITÀ ECONOMICA al 30 giugno 2011
FORMA GIURIDICA
Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme TotaleATTIVITA’ ECONOMICA
V.A. % V.A. % V.A. % V.A. % V.A. %
Agricoltura, silvicoltura pesca 13.267 1,6 58.494 6,9 760.544 89,7 15.577 1,8 847.882 100,0
Industria 413.669 26,6 270.047 17,4 819.116 52,8 49.597 3,2 1.552.429 100,0
Industria in senso stretto 214.844 33,3 152.945 23,7 264.144 41,0 12.566 1,9 644.499 100,0
Costruzioni 198.825 21,9 117.102 12,9 554.972 61,1 37.031 4,1 907.930 100,0
Servizi 758.140 22,6 723.648 21,6 1.757.078 52,5 108.592 3,2 3.347.458 100,0
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 267.407 17,2 281.891 18,2 991.111 63,9 11.070 0,7 1.551.479 100,0
Trasporto e magazzinaggio 32.458 18,0 24.911 13,8 107.768 59,8 15183 8,4 180.320 100,0
Attività dei servizi alloggio e
ristorazione 59.375 15,3 153.153 39,4 171.295 44,1 4.799 1,2 388.622 100,0
Servizi di informazione e
comunicazione 53.610 42,9 25.386 20,3 39.572 31,7 6.344 5,1 124.912 100,0
Attività finanziarie e assicurative 20.916 17,9 16.297 13,9 77.873 66,6 1.802 1,5 116.888 100,0
Attività immobiliari 150.110 53,3 97.608 34,6 29.448 10,5 4.547 1,6 281.713 100,0
Attività professionali, scientifiche e
tecniche 82.111 42,7 35.015 18,2 61.557 32,0 13.802 7,2 192.485 100,0
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi
di supporto alle imprese 41.587 26,8 25.728 16,6 72.497 46,7 15.429 9,9 155.241 100,0
Altro 50.566 14,2 63.659 17,9 205.957 57,9 35.616 10,0 355.798 100,0
Imprese non classificate 191.049 51,3 109.447 29,4 32.099 8,6 39.611 10,6 372.206 100,0
Totale 1.376.125 22,5 1.161.636 19,0 3.368.837 55,0 213.377 3,5 6.119.975 100,0
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
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Tav. 14 - Dinamica delle imprese registrate per TIPOLOGIA. Periodo: 1 luglio 2011 – 30 giugno 2014
Iscrizioni Cessazioni totali Cessazioni non d’ufficio TIPOLOGIA
V.A. V.A. V.A. Saldo
Tasso di crescita
Roma
IMPRESE REGISTRATE 93.159 73.258 66.295 26.864 6,0
di cui GIOVANILI 30.069 9.812 9.707 20.362 49,8
di cui FEMMINILI 22.968 18.719 17.607 5.361 5,5
di cui STRANIERE 21.027 7.912 7.610 13.417 33,4
Italia
IMPRESE REGISTRATE 1.129.686 1.215.142 1.076.066 53.620 0,9
di cui GIOVANILI 387.587 181.615 176.937 210.650 31,7
di cui FEMMINILI 314.593 321.488 298.061 16.532 1,2
di cui STRANIERE 191.270 127.832 114.933 76.337 17,3
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
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Tav. 15 – ROMA: Consistenza e distribuzione percentuale delle imprese ARTIGIANE per ATTIVITÀ ECONOMICA
Al 30.06.2014 Al 30.06.2011
ATTIVITA’ ECONOMICAV.A. %
% ARTIGIANE su totale IMPRESE REGISTRATE
V.A. % % ARTIGIANE su totale IMPRESE REGISTRATE
Agricoltura, silvicoltura pesca 118 0,2 0,9 108 0,2 0,8
Industria 37.973 54,2 41,1 38.153 54,3 40,8
Attività manifatturiere 11.571 16,5 45,5 12.133 17,3 45,9
Costruzioni 26.350 37,6 40,3 25.967 36,9 39,5
Altro 52 0,1 3,2 53 0,1 3,7
Servizi 31.872 45,5 10,4 31.957 45,5 10,8
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 4.463 6,4 3,6 4.565 6,5 3,7
Trasporto e magazzinaggio 7.933 11,3 48,7 8.076 11,5 48,3
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 3.261 4,7 9,8 3.123 4,4 10,2
Attività professionali, scientifiche e
tecniche 962 1,4 5,0 984 1,4 5,5
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di
supporto alle imprese 2.879 4,1 11,6 2.547 3,6 12,6
Altre attività di servizi 11.510 16,4 55,0 11.761 16,7 55,2
Altro 864 1,2 1,3 901 1,3 1,4
Imprese non classificate 81 0,1 0,1 69 0,1 0,2
Totale 70.044 100,0 15,0 70.287 100,0 15,7
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Tav. 16 – ITALIA: Consistenza e distribuzione percentuale delle imprese ARTIGIANE per ATTIVITÀ ECONOMICA
Al 30.06.2014 Al 30.06.2011
ATTIVITA’ ECONOMICAV.A. %
% ARTIGIANE su totale IMPRESE REGISTRATE
V.A. % % ARTIGIANE su totale IMPRESE REGISTRATE
Agricoltura, silvicoltura pesca 10.039 0,7 1,3 10.375 0,7 1,2
Industria 872.408 62,7 58,8 938.165 64,1 60,4
Attività manifatturiere 326.933 23,5 55,3 349.059 23,8 56,0
Costruzioni 542.159 39,0 62,6 585.634 40,0 64,5
Altro 3.316 0,2 12,8 3.472 0,2 16,2
Servizi 506.752 36,4 14,9 513.562 35,1 15,3
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 86.858 6,2 5,6 89.833 6,1 5,8
Trasporto e magazzinaggio 93.942 6,8 54,3 101.731 6,9 56,4
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 49.716 3,6 12,0 48.206 3,3 12,4
Attività professionali, scientifiche e
tecniche 24.478 1,8 12,5 24.883 1,7 12,9
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di
supporto alle imprese 46.343 3,3 26,9 40.828 2,8 26,3
Altre attività di servizi 184.105 13,2 79,5 186.973 12,8 81,1
Altro 21.310 1,5 3,2 21.108 1,4 3,3
Imprese non classificate 1.575 0,1 0,4 2.220 0,2 0,6
Totale 1.390.774 100,0 23,0 1.464.322 100,0 23,9
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Tav. 17 – ROMA: Variazioni (1) assolute e percentuali delle imprese REGISTRATE e delle imprese ARTIGIANE per ATTIVITÀ ECONOMICA al 30 giugno 2014
IMPRESE REGISTRATE di cui IMPRESE ARTIGIANE ATTIVITA’ ECONOMICA
Variazione assoluta Var. % Variazione assoluta Var. %
Agricoltura, silvicoltura pesca -930 -6,6 10 9,3
Industria -1.116 -1,2 -180 -0,5
Attività manifatturiere -1.009 -3,8 -562 -4,6
Costruzioni -321 -0,5 383 1,5
Altro 214 14,9 -1 -1,9
Servizi 11.567 3,9 -85 -0,3
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 2.351 1,9 -102 -2,2
Trasporto e magazzinaggio -403 -2,4 -143 -1,8
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 2.700 8,8 138 4,4
Attività professionali, scientifiche e tecniche 1.311 7,3 -22 -2,2
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 4.617 22,8 332 13,0
Altre attività di servizi -370 -1,7 -251 -2,1
Altro 1.361 2,1 -37 -4,1
Imprese non classificate 10.935 24,2 12 17,4
Totale 20.456 4,6 -243 -0,3
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(1) Rispetto al 30 giugno 2011
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Tav. 18 – ITALIA: Variazioni (1) assolute e percentuali delle imprese REGISTRATE e delle imprese ARTIGIANE per ATTIVITÀ ECONOMICA al 30 giugno 2014
IMPRESE REGISTRATE di cui IMPRESE ARTIGIANE ATTIVITA’ ECONOMICA
Variazione assoluta Var. % Variazione assoluta Var. %
Agricoltura, silvicoltura pesca -75.104 -8,9 -336 -3,2
Industria -69.145 -4,5 -65.757 -7,0
Attività manifatturiere -31.702 -5,1 -22.126 -6,3
Costruzioni -41.799 -4,6 -43.475 -7,4
Altro 4.356 20,3 -156 -4,5
Servizi 51.310 1,5 -6.810 -1,3
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli -4.981 -0,3 -2.975 -3,3
Trasporto e magazzinaggio -7.221 -4,0 -7.789 -7,7
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 26.197 6,7 1.510 3,1
Attività professionali, scientifiche e tecniche 3.330 1,7 -405 -1,6
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 16.752 10,8 5.515 13,5
Altre attività di servizi 1.297 0,6 -2.868 -1,5
Altro 15.936 2,5 202 1,0
Imprese non classificate 12.801 3,4 -645 -29,1
Totale -80.138 -1,3 -73.548 -5,0
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(1) Rispetto al 30 giugno 2011
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Tav. 19 – ROMA: Variazioni (1) assolute e percentuali delle imprese ARTIGIANE per ATTIVITÀ ECONOMICA e FORMA GIURIDICA al 30 giugno 2014
Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme Totale ATTIVITA’ ECONOMICA Var.
assoluta Var. %
Var. assoluta
Var. % Var.
assoluta Var. %
Var. assoluta
Var. % Var.
assoluta Var. %
Agricoltura, silvicoltura pesca 0 0,0 0 0,0 10 10,0 0 n.c. 10 9,3
Industria 202 12,1 -455 -9,5 77 0,2 -4 -6,5 -180 -0,5
Attività manifatturiere 79 15,3 -184 -8,0 -458 -4,9 1 10,0 -562 -4,6
Costruzioni 120 10,4 -265 -10,7 533 2,4 -5 -9,8 383 1,5
Altro 3 75,0 -6 -35,3 2 6,5 0 0,0 -1 -1,9
Servizi 169 22,6 -46 -1,1 -204 -0,8 -4 -5,6 -85 -0,3
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 41 23,2 -29 -2,5 -114 -3,5 0 0,0 -102 -2,2
Trasporto e magazzinaggio 17 24,3 -39 -13,0 -119 -1,5 -2 -12,5 -143 -1,8
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 43 30,5 54 8,2 42 1,8 -1 -16,7 138 4,4
Attività professionali, scientifiche e
tecniche 3 12,0 -15 -11,1 -10 -1,2 0 0,0 -22 -2,2
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di
supporto alle imprese 34 40,0 -3 -1,1 302 13,8 -1 -10,0 332 13,0
Altre attività di servizi 30 13,9 -11 -0,8 -269 -2,7 -1 -25,0 -251 -2,1
Altro 1 2,9 -3 -2,9 -36 -4,9 1 4,3 -37 -4,1
Imprese non classificate 0 0,0 1 2,4 9 81,8 2 100,0 12 17,4
Totale 371 15,2 -500 -5,6 -108 -0,2 -6 -4,4 -243 -0,3
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Tav. 20 – ITALIA: Variazioni (1) assolute e percentuali delle imprese ARTIGIANE per ATTIVITÀ ECONOMICA e FORMA GIURIDICA al 30 giugno 2014
Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme Totale ATTIVITA’ ECONOMICA Var.
assoluta Var. %
Var. assoluta
Var. % Var.
assoluta Var. %
Var. assoluta
Var. % Var.
assoluta Var. %
Agricoltura, silvicoltura pesca 34 35,8 -132 -8,7 -236 -2,7 -2 -10,5 -336 -3,2
Industria 5.773 12,7 -14.507 -8,8 -57.133 -7,9 110 4,4 -65.757 -7,0
Attività manifatturiere 3.347 13,9 -8.496 -8,8 -16.965 -7,5 -12 -1,8 -22.126 -6,3
Costruzioni 2.335 11,3 -5.930 -8,7 -40.001 -8,1 121 6,6 -43.475 -7,4
Altro 91 19,8 -81 -6,9 -167 -9,2 1 5,0 -156 -4,5
Servizi 2.631 24,9 -2.761 -3,0 -6.566 -1,6 -114 -5,8 -6.810 -1,3
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 856 29,1 -744 -3,0 -3.051 -5,0 -36 -12,7 -2.975 -3,3
Trasporto e magazzinaggio 407 18,1 -979 -7,5 -7.214 -8,4 -3 -0,5 -7.789 -7,7
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 338 30,2 124 0,9 1.051 3,1 -3 -6,3 1.510 3,1
Attività professionali, scientifiche e
tecniche 118 16,5 -281 -6,9 -213 -1,1 -29 -7,3 -405 -1,6
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di
supporto alle imprese 388 35,7 37 0,7 5.109 14,9 -19 -7,9 5.515 13,5
Altre attività di servizi 277 17,4 -709 -2,8 -2.441 -1,5 5 5,8 -2.868 -1,5
Altro 247 29,1 -210 -4,2 188 1,3 -29 -9,1 196 0,9
Imprese non classificate 0 0,0 -211 -23,2 -428 -45,7 -6 -14,0 -645 -29,1
Totale 8.438 15,0 -17.611 -6,8 -64.363 -5,6 -12 -0,3 -73.548 -5,0
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Tav. 21 – ROMA: Consistenza e distribuzione percentuale delle imprese ARTIGIANE per FORMA GIURIDICA e ATTIVITÀ ECONOMICA al 30 giugno 2014
FORMA GIURIDICA
Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme Totale ATTIVITA’ ECONOMICA
V.A. % V.A % V.A % V.A % V.A %
Agricoltura, silvicoltura pesca 1 0,8 7 5,9 110 93,2 0 0,0 118 100,0
Industria 1.878 4,9 4.340 11,4 31.697 83,5 58 0,2 37.973 100,0
Attività manifatturiere 596 5,2 2.121 18,3 8.843 76,4 11 0,1 11.571 100,0
Costruzioni 1.275 4,8 2.208 8,4 22.821 86,6 46 0,2 26.350 100,0
Altro 7 13,5 11 21,2 33 63,5 1 1,9 52 100,0
Servizi 917 2,9 3.988 12,5 26.900 84,4 67 0,2 31.872 100,0
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 218 4,9 1.114 25,0 3.128 70,1 3 0,1 4.463 100,0
Trasporto e magazzinaggio 87 1,1 262 3,3 7.570 95,4 14 0,2 7.933 100,0
Attività dei servizi alloggio e
ristorazione 184 5,6 710 21,8 2.362 72,4 5 0,2 3.261 100,0
Attività professionali, scientifiche e
tecniche 28 2,9 120 12,5 805 83,7 9 0,9 962 100,0
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi
di supporto alle imprese 119 4,1 264 9,2 2.487 86,4 9 0,3 2.879 100,0
Altre attività di servizi 246 2,1 1.419 12,3 9.842 85,5 3 0,0 11.510 100,0
Altro 35 4,1 99 11,5 706 81,7 24 2,8 864 100,0
Imprese non classificate 15 18,5 42 51,9 20 24,7 4 4,9 81 100,0
Totale 2.811 4,0 8.377 12,0 58.727 83,8 129 0,2 70.044 100,0
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Tav. 22 – ROMA: Consistenza e distribuzione percentuale delle imprese ARTIGIANE per FORMA GIURIDICA e ATTIVITÀ ECONOMICA al 30 giugno 2011
FORMA GIURIDICA
Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme Totale ATTIVITA’ ECONOMICA
V.A. % V.A % V.A % V.A % V.A %
Agricoltura, silvicoltura pesca 1 0,9 7 6,5 100 92,6 0 0,0 108 100,0
Industria 1.676 4,4 4.795 12,6 31.620 82,9 62 0,2 38.153 100,0
Attività manifatturiere 517 4,3 2.305 19,0 9.301 76,7 10 0,1 12.133 100,0
Costruzioni 1.155 4,4 2.473 9,5 22.288 85,8 51 0,2 25.967 100,0
Altro 4 7,5 17 32,1 31 58,5 1 1,9 53 100,0
Servizi 748 2,3 4.034 12,6 27.104 84,8 71 0,2 31.957 100,0
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 177 3,9 1.143 25,0 3.242 71,0 3 0,1 4.565 100,0
Trasporto e magazzinaggio 70 0,9 301 3,7 7.689 95,2 16 0,2 8.076 100,0
Attività dei servizi alloggio e
ristorazione 141 4,5 656 21,0 2.320 74,3 6 0,2 3.123 100,0
Attività professionali, scientifiche e
tecniche 25 2,5 135 13,7 815 82,8 9 0,9 984 100,0
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi
di supporto alle imprese 85 3,3 267 10,5 2.185 85,8 10 0,4 2.547 100,0
Altre attività di servizi 216 1,8 1.430 12,2 10.111 86,0 4 0,0 11.761 100,0
Altro 34 3,8 102 11,3 742 82,4 23 2,6 901 100,0
Imprese non classificate 15 21,7 41 59,4 11 15,9 2 2,9 69 100,0
Totale 2.440 3,5 8.877 12,6 58.835 83,7 135 0,2 70.287 100,0
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Tav. 23 – ITALIA: Consistenza e distribuzione percentuale delle imprese ARTIGIANE per FORMA GIURIDICA e ATTIVITÀ ECONOMICA al 30 giugno 2014
FORMA GIURIDICA
Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme Totale ATTIVITA’ ECONOMICA
V.A. % V.A % V.A % V.A % V.A %
Agricoltura, silvicoltura pesca 129 1,3 1.394 13,9 8.499 84,7 17 0,2 10.039 100,0
Industria 51.108 5,9 151.220 17,3 667.475 76,5 2.605 0,3 872.408 100,0
Attività manifatturiere 27.495 8,4 88.195 27,0 210.600 64,4 643 0,2 326.933 100,0
Costruzioni 23.063 4,3 61.925 11,4 455.230 84,0 1.941 0,4 542.159 100,0
Altro 550 16,6 1.100 33,2 1.645 49,6 21 0,6 3.316 100,0
Servizi 13.183 2,6 88.653 17,5 403.070 79,5 1.846 0,4 506.752 100,0
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 3.798 4,4 24.411 28,1 58.402 67,2 247 0,3 86.858 100,0
Trasporto e magazzinaggio 2.653 2,8 12.008 12,8 78.697 83,8 584 0,6 93.942 100,0
Attività dei servizi alloggio e
ristorazione 1.456 2,9 13.509 27,2 34.706 69,8 45 0,1 49.716 100,0
Attività professionali, scientifiche e
tecniche 832 3,4 3.780 15,4 19.497 79,7 369 1,5 24.478 100,0
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi
di supporto alle imprese 1.476 3,2 5.278 11,4 39.367 84,9 222 0,5 46.343 100,0
Altre attività di servizi 1.871 1,0 24.874 13,5 157.269 85,4 91 0,0 184.105 100,0
Altro 1.097 5,1 4.792 22,5 15.127 71,0 288 1,4 21.304 100,0
Imprese non classificate 331 21,0 699 44,4 508 32,3 37 2,3 1.575 100,0
Totale 64.751 4,7 241.966 17,4 1.079.552 77,6 4.505 0,3 1.390.774 100,0
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
Il sistema produttivo
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Lo scen
ario eco
nom
ico provinciale
Tav. 24 – ITALIA: Consistenza e distribuzione percentuale delle imprese ARTIGIANE per FORMA GIURIDICA e ATTIVITÀ ECONOMICA al 30 giugno 2011
FORMA GIURIDICA
Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme Totale ATTIVITA’ ECONOMICA
V.A. % V.A % V.A % V.A % V.A %
Agricoltura, silvicoltura pesca 95 0,9 1.526 14,7 8.735 84,2 19 0,2 10.375 100,0
Industria 45.335 4,8 165.727 17,7 724.608 77,2 2.495 0,3 938.165 100,0
Attività manifatturiere 24.148 6,9 96.691 27,7 227.565 65,2 655 0,2 349.059 100,0
Costruzioni 20.728 3,5 67.855 11,6 495.231 84,6 1.820 0,3 585.634 100,0
Altro 459 13,2 1.181 34,0 1.812 52,2 20 0,6 3.472 100,0
Servizi 10.552 2,1 91.414 17,8 409.636 79,8 1.960 0,4 513.562 100,0
Commercio all'ingrosso e al dettaglio;
riparazione di autoveicoli e motocicli 2.942 3,3 25.155 28,0 61.453 68,4 283 0,3 89.833 100,0
Trasporto e magazzinaggio 2.246 2,2 12.987 12,8 85.911 84,4 587 0,6 101.731 100,0
Attività dei servizi alloggio e
ristorazione 1.118 2,3 13.385 27,8 33.655 69,8 48 0,1 48.206 100,0
Attività professionali, scientifiche e
tecniche 714 2,9 4.061 16,3 19.710 79,2 398 1,6 24.883 100,0
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi
di supporto alle imprese 1.088 2,7 5.241 12,8 34.258 83,9 241 0,6 40.828 100,0
Altre attività di servizi 1.594 0,9 25.583 13,7 159.710 85,4 86 0,0 186.973 100,0
Altro 850 4,0 5.002 23,7 14.939 70,8 317 1,5 21.108 100,0
Imprese non classificate 331 14,9 910 41,0 936 42,2 43 1,9 2.220 100,0
Totale 56.313 3,8 259.577 17,7 1.143.915 78,1 4.517 0,3 1.464.322 100,0
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
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Tav. 25 – ROMA: Dinamica delle imprese ARTIGIANE per ATTIVITA’ ECONOMICA. Periodo: 1 luglio 2011 – 30 giugno 2014
Iscrizioni Cessazioni totali Cessazioni non d’ufficio ATTIVITA’ ECONOMICA
V.A. V.A. V.A. Saldo
Tasso di crescita
Agricoltura, silvicoltura pesca 25 28 28 -3 -2,8
Industria 9.301 9.388 9.364 -63 -0,2
Attività manifatturiere 1.781 2.261 2.251 -470 -3,9
Costruzioni 7.510 7.110 7.096 414 1,6
Altro 10 17 17 -7 -13,2
Servizi 6.594 6.777 6.767 -173 -0,5
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione
di autoveicoli e motocicli 582 793 791 -209 -4,6
Trasporto e magazzinaggio 1.179 1.308 1.307 -128 -1,6
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 1.041 906 904 137 4,4
Attività professionali, scientifiche e tecniche 260 278 278 -18 -1,8
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto
alle imprese 1.020 684 684 336 13,2
Altre attività di servizi 2.235 2.461 2.456 -221 -1,9
Altro 277 347 347 -70 -7,8
Imprese non classificate 63 33 33 30 43,5
Totale 15.983 16.226 16.192 -209 -0,3
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
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Tav. 26 – ITALIA: Dinamica delle imprese ARTIGIANE per ATTIVITA’ ECONOMICA. Periodo: 1 luglio 2011 – 30 giugno 2014
Iscrizioni Cessazioni totali Cessazioni non d’ufficio ATTIVITA’ ECONOMICA
V.A. V.A. V.A. Saldo
Tasso di crescita
Agricoltura, silvicoltura pesca 1.833 3.896 3.832 -1.999 -19,3
Industria 178.490 238.997 232.732 -54.242 -5,8
Attività manifatturiere 57.928 76.608 74.602 -16.674 -4,8
Costruzioni 120.183 161.772 157.532 -37.349 -6,4
Altro 379 617 598 -219 -6,3
Servizi 100.232 113.991 111.890 -11.658 -2,3
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione
di autoveicoli e motocicli 11.212 18.653 18.267 -7.055 -7,9
Trasporto e magazzinaggio 11.458 18.688 18.072 -6.614 -6,5
Attività dei servizi alloggio e ristorazione 17.635 16.128 15.916 1.719 3,6
Attività professionali, scientifiche e tecniche 6.249 6.855 6.749 -500 -2,0
Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto
alle imprese 16.448 11.567 11.351 5.097 12,5
Altre attività di servizi 31.153 33.317 32.823 -1.670 -0,9
Altro 6.077 8.783 8.712 -2.635 -12,5
Imprese non classificate 4.523 1.764 1.734 2.789 125,6
Totale 285.083 358.648 350.188 -65.105 -4,4
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati InfoCamere
Il mercato del lavoro
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Lo scenario econom
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IL MERCATO DEL LAVORO
Si riportano di seguito i dati relativi al mercato del lavoro di Lazio e Italia, non essendo disponibili dati trimestrali a livello provinciale che
consentano di effettuare un’analisi in linea con il triennio oggetto d’esame.
I valori sono comunque indicativi della situazione della provincia di Roma, considerato il peso preponderante della stessa sull’economia del
Lazio e sul relativo mercato del lavoro.
In tre anni gli occupati diminuiscono dell’1,8%, meno che nel resto del Paese e con una difficoltà che si manifesta con particolare evidenza
nel bacino di impiego maschile (Tav. 27).
Andamento opposto, a livello di genere, si rileva nel caso del trend degli inattivi che vedono la maggiore variazione negativa rilevata in
corrispondenza della componente femminile, su base nazionale in misura quasi doppia rispetto al dato provinciale.
Tav. 27 – FORZE DI LAVORO e INATTIVI per genere (valori in migliaia(1))
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Istat
(1) I totali risentono degli arrotondamenti in migliaia (2) Rispetto al 2° trim. 2011
Maschi Femmine Totale LAZIO
2° trim. 2014 Var. %(2) 2° trim. 2014 Var. %(2) 2° trim. 2014 Var. %(2)
Occupati (15+) 1.294 -2,6 961 -0,7 2.255 -1,8
Persone in cerca di occupazione (15+) 156 79,4 147 58,1 303 68,4
Forze di lavoro (15+) 1.450 2,4 1.108 4,4 2.558 3,3
Inattivi (15-64) 461 -0,1 831 -3,5 1.292 -2,4
Maschi Femmine Totale ITALIA
2° trim. 2014 Var. %(2) 2° trim. 2014 Var. %(2) 2° trim. 2014 Var. %(2)
Occupati (15+) 13.096 -4,4 9.350 -0,5 22.446 -2,8
Persone in cerca di occupazione (15+) 1.697 66,6 1.448 55,9 3.144 61,5
Forze di lavoro (15+) 14.793 0,5 10.798 4,6 25.591 2,2
Inattivi (15-64) 5.216 -2,3 9.093 -6,0 14.309 -4,7
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Il tasso di disoccupazione regionale aumenta di 4,6 punti percentuali rispetto al 2° trimestre 2011 restando comunque inferiore al tasso
medio del Paese (Tav. 28).
Tav. 28 – Principali INDICATORI DEL LAVORO per genere (valori percentuali)
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Istat
La collocazione degli occupati nei diversi settori di attività economica (Tav. 29), nel triennio in esame non può che confermare la strutturale e schiacciante preponderanza del bacino d’impiego costituito dal Terziario. Anzi, la relativa quota regionale si presenta in leggero aumento,
in linea con il trend nazionale che comunque resta meno “sbilanciato” nella propensione alle attività di servizio.
Diminuiscono, rispetto al 2011, le quote di composizione delle altre attività regionali, con un solo altro aumento in quota che si registra in
capo all’agricoltura, attività che invece resta stabile come bacino d’impiego a livello nazionale.
Maschi Femmine Totale LAZIO
2° trim. 2014 2° trim. 2011 2° trim. 2014 2° trim. 2011 2° trim. 2014 2° trim. 2011
Tasso di occupazione (15-64) 67,1 70,3 49,2 50,1 58,0 60,1
Tasso di disoccupazione (15-74) 10,8 6,2 13,3 8,8 11,9 7,3
Tasso di attività (15-64) 75,4 75,0 56,9 55,0 66,0 64,8
Maschi Femmine Totale ITALIA
2° trim. 2014 2° trim. 2011 2° trim. 2014 2° trim. 2011 2° trim. 2014 2° trim. 2011
Tasso di occupazione (15-64) 64,8 67,8 46,7 46,7 55,7 57,3
Tasso di disoccupazione (15-74) 11,5 6,9 13,4 9,0 12,3 7,8
Tasso di attività (15-64) 73,4 73,0 54,0 51,4 63,7 62,1
Il mercato del lavoro
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Tav. 29 - OCCUPATI (15 anni e più) e distribuzione percentuale dell’occupazione per MACROATTIVITÀ ECONOMICA
LAZIO ITALIA
V.A. (Valori in migliaia) Quota % V.A. (valori in migliaia) Quota % MACROATTIVITA' ECONOMICA
2° trim. 2014 2° trim. 2011 2° trim. 2014 2° trim. 2011 2° trim. 2014 2° trim. 2011 2° trim. 2014 2° trim. 2011
Agricoltura 50 33 2,2 1,4 815 838 3,6 3,6
Industria 385 449 17,1 19,5 6.098 6.578 27,2 28,5
- di cui Industria in senso stretto 234 244 10,4 10,6 4.568 4.659 20,4 20,2
Servizi 1.819 1.815 80,7 79,0 15.533 15.678 69,2 67,9
Totale 2.255 2.297 100,0 100,0 22.446 23.094 100,0 100,0
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Istat
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IL COMMERCIO CON L’ESTERO
Al 1° semestre 2014 il valore dell’export delle imprese romane si attesta su una soglia di poco superiore ai 3,8 miliardi di euro, valore che
incide per l’1,9% sul totale esportato dall’Italia. Operando un confronto triennale risulta ancor più marcata la fase critica che l’export
romano sta attraversando: rispetto alle vendite oltreconfine registrate nel 1° semestre 2011, si rileva una contrazione del 15,9% (Tav. 30),
variazione che equivale a una perdita di 720 milioni di euro.
Prosegue, altresì, la costante flessione delle importazioni che, sfiorando gli 8,3 miliardi di euro al 30 giugno 2014, fanno segnare una
variazione negativa di ben 39,6 punti percentuali rispetto al valore registrato alla stessa data del 2011.
In considerazione della caduta vertiginosa delle importazioni avvenuta nel corso degli ultimi anni, l’ormai strutturale deficit commerciale
della provincia di Roma si va riducendo progressivamente e risulta, infatti, più che dimezzato se comparato con il saldo ottenuto a distanza
di tre anni.
L’analisi dei flussi a livello nazionale evidenzia una maggiore resilienza agli shock esogeni. Infatti, nonostante le ripercussioni dovute alle
attuali tensioni geo-politiche e alle svalutazioni competitive messe in atto da parte delle più rilevanti economie mondiali l’export nazionale fa
rilevare – nei primi sei mesi dell’anno - una variazione positiva del 5,1% rispetto al dato cumulato di giugno 2011.
Benché in misura percentuale più modesta rispetto a quanto registrato in provincia di Roma, anche sul fronte nazionale non si arresta il calo
delle importazioni, che si attestano a quasi 179,6 miliardi di euro, risultato inferiore di circa 30 miliardi rispetto al 1° semestre 2011.
Va evidenziato il deciso cambio di segno del saldo commerciale nazionale che si realizza nel triennio considerato: il saldo negativo di oltre
20 miliardi di euro al 30 giugno 2011 si annulla nel corso del 2012 per crescere e successivamente consolidarsi in un surplus di oltre 17,3
miliardi di euro nella prima metà dell’anno in corso.
Tav. 30 - Commercio con l’estero (valori a prezzi correnti, in migliaia di euro)
ESPORTAZIONI IMPORTAZIONI TERRITORIO
1° sem. 2014 1° sem. 2011 Var. % ’14 / ‘11 1° sem. 2014 1° sem. 2011 Var. % ’14 / ‘11
SALDO
1° sem. 2014
SALDO
1° sem. 2011
Roma 3.803.409,1 4.522.755,2 -15,9 8.277.949,7 13.715.844,2 -39,6 -4.474.540,5 -9.193.089,0
Italia 196.920.277,9 187.401.547,4 5,1 179.572.093,9 208.063.175,4 -13,7 17.348.184,1 -20.661.628,0
Roma / Italia (%) 1,9 2,4 - 4,6 6,6 - - -
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Istat
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Tav. 31 - Commercio con l’estero per AREA GEOGRAFICA (valori a prezzi correnti, in migliaia di euro)
ESPORTAZIONI IMPORTAZIONI SALDO
ROMA ITALIA ROMA ITALIA ROMA ITALIA AREA GEOGRAFICA
1° sem. 2014 Var.%(1) 1° sem. 2014 Var.%(1) 1° sem. 2014 Var.%(1) 1° sem. 2014 Var.%(1) 1° sem. 2014 1° sem. 2014
UE 28 2.050.611,5 -8,0 109.618.548,0 1,0 4.818.592,4 -32,0 101.721.233,9 -9,7 -2.767.980,9 7.897.314,1
Altri Paesi europei 271.035,0 -30,3 22.975.940,8 1,2 1.239.970,3 -13,3 21.206.498,7 -1,2 -968.935,3 1.769.442,0
Africa settentrionale 89.547,1 -44,5 7.150.097,6 29,5 374.689,6 -47,7 7.103.201,4 -32,7 -285.142,5 46.896,1
Altri Paesi africani 56.331,0 -19,0 2.840.151,6 20,6 195.768,4 -79,7 4.117.447,4 -13,2 -139.437,4 -1.277.295,8
America settentrionale 349.104,6 -30,5 15.776.380,1 23,0 587.992,5 -25,3 7.568.143,9 0,2 -238.887,9 8.208.236,2
America centro-meridionale 115.065,8 8,8 6.614.900,0 0,3 233.198,4 -17,0 4.812.670,3 -21,6 -118.132,6 1.802.229,8
Medio Oriente e Asia centrale 289.753,9 -53,1 11.900.589,3 -0,7 312.456,9 -68,8 13.255.778,7 -31,6 -22.703,1 -1.355.189,4
Asia orientale 478.115,0 50,7 16.683.019,3 19,3 507.563,4 -64,9 18.881.951,6 -22,9 -29.448,4 -2.198.932,2
Oceania e altri territori 103.845,4 -21,1 3.360.651,2 16,3 7.717,8 53,5 905.168,0 -18,0 96.127,6 2.455.483,2
Totale 3.803.409,1 -15,9 196.920.277,9 5,1 8.277.949,7 -39,6 179.572.093,9 -13,7 -4.474.540,5 17.348.184,1
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Istat
(1) Rispetto al 1° semestre 2011
Focalizzando l’attenzione sulle direttrici geografiche dell’export romano, si registra una flessione pressoché generalizzata se si effettua un
confronto tra i dati ottenuti nella prima metà di quest’anno con quelli dei primi sei mesi del 2011; le uniche eccezioni positive sono
rappresentate dal +8,8% di merci vendute verso l’America centrale e meridionale (Tav. 31) e, soprattutto, dal significativo +50,7% nei
confronti dell’Asia orientale: se, a giugno 2011, il Giappone si posizionava al 17° posto nella graduatoria dei principali partner, dopo il
primo semestre 2014 diventa il 5° partner con 163,4 milioni di euro (Graf. 5) spesi in prodotti “made in Italy”.
In conseguenza dei flussi rilevati, aumenta l’incidenza dei Paesi dell’Est Asiatico sull’export totale romano e arriva a toccare quota 12,6%
contro il 7,0% relativo al primo semestre 2011 (Graf. 7).
Opposto è lo scenario nazionale dove, a distanza di tre anni, la variazione delle esportazioni assume segno positivo (Tav. 31), in tutte le
macroaree geografiche, fatta eccezione per una minima contrazione (-0,7%), relativa alla ripartizione “Medio Oriente e Asia centrale”,
riconducibile principalmente al calo delle vendite verso l’India per un ammontare che sfiora i 500 milioni di euro.
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Top 10 - 1° semestre 2014
80,6 ; 2,1%
112,2 ; 3,0%
126,1 ; 3,3%
139,6 ; 3,7%
160,7 ; 4,2%
163,4 ; 4,3%
173,3 ; 4,6%
328,8 ; 8,6%
533,8 ; 14,0%
569,0 ; 15,0%
0,0 200,0 400,0 600,0 800,0 1.000,0
Germania
Francia
Stati Uniti
Spagna
Giappone
Regno Unito
Paesi Bassi
Cina
Svizzera
Hong Kong
Top 10 - 1° semestre 2011
102,5 ; 2,3%
105,0 ; 2,3%
106,6 ; 2,4%
110,0 ; 2,4%
140,0 ; 3,1%
161,0 ; 3,6%
227,3 ; 5,0%
335,7 ; 7,4%
481,5 ; 10,6%
678,4 ; 15,0%
0,0 200,0 400,0 600,0 800,0 1.000,0
Germania
Stati Uniti
Francia
Regno Unito
Spagna
Grecia
Paesi Bassi
Turchia
Malta
Svizzera
Graf. 5 – ROMA: Primi 10 PARTNER internazionali per valore delle esportazioni (valori in milioni di euro e quota % sul totale export)
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Istat
L’analisi del flusso degli scambi commerciali delle imprese romane conferma, a distanza di tre anni, il primato della Germania nella
graduatoria dei principali partner internazionali per valore delle esportazioni (Graf. 5): le vendite dirette verso il Paese tedesco, nonostante
una diminuzione in valore assoluto equivalente a 109,4 milioni di euro, rappresentano il 15,0% dell’export totale (quota identica assunta
dopo il 1° semestre 2011).
In notevole aumento l’importanza della Francia come destinazione dell’ export romano, tanto che il suo peso è quasi raddoppiato a distanza
di tre anni, passando dal 7,4% al 14,0%. Cala, invece, l’appeal del “made in Italy” nei confronti dell’economia statunitense, la cui quota
percentuale sulle esportazioni complessive si attesta all’8,6% (1,8 punti percentuali in meno rispetto al peso fatto registrare dopo i primi sei
mesi del 2011).
Da porre in evidenza la progressiva rilevanza che assumono i due colossi dell’Asia orientale, Giappone e Cina, (pesano rispettivamente il
4,3% e 3,3% sull’export totale), le cui domande si rivolgono principalmente alle imprese romane operanti nel settore dei medicinali e
preparati farmaceutici.
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Top 10 - 1° semestre 2014
235,8 ; 2,8%
332,3 ; 4,0%
385,3 ; 4,7%
428,1 ; 5,2%
472,3 ; 5,7%
538,6 ; 6,5%
564,0 ; 6,8%
605,2 ; 7,3%
777,1 ; 9,4%
1.243,6 ; 15,0%
0,0 500,0 1.000,0 1.500,0 2.000,0 2.500,0
Germania
Spagna
Regno Unito
Stati Uniti
Svizzera
Francia
Russia
Paesi Bassi
Belgio
Cina
Top 10 - 1° semestre 2011
330,5 ; 2,4%
469,9 ; 3,4%
618,0 ; 4,5%
663,6 ; 4,8%
728,6 ; 5,3%
755,1 ; 5,6%
767,0 ; 5,6%
846,1 ; 6,2%
903,3 ; 6,6%
2.034,4 ; 14,8%
0,0 500,0 1.000,0 1.500,0 2.000,0 2.500,0
Germania
Regno Unito
Spagna
Russia
Stati Uniti
Belgio
Francia
Paesi Bassi
Svizzera
Algeria
Graf. 6 – ROMA: Primi 10 PARTNER internazionali per valore delle importazioni (valori in milioni di euro e quota % sul totale import)
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Istat
Sulla scia della contrazione di investimenti e consumi interni, l’import della provincia di Roma attraversa una fase di costante riduzione che
si interessa inevitabilmente la maggioranza dei mercati di approvvigionamento.
Nonostante la diminuzione, in valore assoluto, di oltre 790 milioni di euro rispetto al 1° semestre 2011, le importazioni dalla Germania
rafforzano la propria incidenza percentuale sul totale e confermano il ruolo del Paese tedesco quale primo partner di Roma per valore
dell’import (Graf. 6).
Si confermano nella prima terna di posizioni Spagna e Regno Unito, mentre gli acquisti dalla Russia subiscono una variazione negativa del
44,2% pari a 339 milioni di euro, percentuale destinata a crescere a fine anno a causa delle limitazioni e sanzioni economiche imposte a
dall’UE nei confronti di importanti compagnie russe operanti nei settori dell’energia, della finanza e della difesa.
Cresce, sia in valore assoluto che in quota sul totale, l’import dalla Svizzera che si attesta a 538,6 milioni di euro a prezzi correnti, valore
poco inferiore rispetto alla spesa di Roma nei confronti del mercato statunitense (564 milioni di euro).
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Tav. 32 - Commercio con l’estero per MACROSETTORE (valori a prezzi correnti, in migliaia di euro)
ESPORTAZIONI IMPORTAZIONI SALDO
ROMA ITALIA ROMA ITALIA ROMA ITALIA MACROSETTORE
1° sem. 2014 Var.%(1) 1° sem. 2014 Var.%(1) 1° sem. 2014 Var.%(1) 1° sem. 2014 Var.%(1) 1° sem. 2014 1° sem. 2014
Agricoltura e pesca 11.777,9 -55,8 2.994.857,3 -1,4 179.252,8 -22,4 6.407.554,9 -5,1 -167.474,9 -3.412.697,6
Alimentari 116.046,0 -5,0 13.499.310,7 17,1 625.931,1 -54,8 14.195.768,2 6,0 -509.885,1 -696.457,5
di cui Tabacco 53,7 -97,2 17.701,3 105,4 234.808,0 -76,1 925.836,1 -9,3 -234.754,3 -908.134,9
Sistema moda 192.441,4 3,5 22.864.694,8 11,6 278.304,0 0,6 13.989.129,9 -3,6 -85.862,6 8.875.564,9
Legno e carta 90.113,6 42,2 3.991.980,8 5,1 123.392,2 -7,3 4.778.907,2 -11,0 -33.278,6 -786.926,4
Chimica, gomma, plastica 1.623.485,7 -29,8 37.380.715,4 4,1 2.898.941,6 -2,5 37.543.037,3 -3,8 -1.275.455,9 -162.321,9
Metalmeccanico, elettronica 1.432.149,0 -2,6 95.324.045,8 2,0 3.506.901,1 -37,0 64.126.614,3 -19,9 -2.074.752,0 31.197.431,4
Altro industria 234.903,6 6,1 18.201.886,4 8,3 660.748,8 -78,9 36.228.828,3 -22,5 -425.845,2 -18.026.941,8
Provviste di bordo, varie 102.492,0 -14,2 2.662.786,6 9,4 4.478,1 -74,1 2.302.253,7 6,3 98.013,9 360.532,9
Totale 3.803.409,1 -15,9 196.920.277,9 5,1 8.277.949,7 -39,6 179.572.093,9 -13,7 -4.474.540,5 17.348.184,1
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Istat
(1) Rispetto al 1° semestre 2011
Osservando il quadro che riassume l’interscambio con l’estero delle merci articolate in macrosettori, emerge la significativa e perdurante
contrazione che interessa le esportazioni di merci afferenti alla categoria “Chimica, gomma e plastica”che, nel confronto triennale analizzato
in Tav. 32, vede ridurre il proprio ammontare del 29,8%, perdendo ben 8,4 punti percentuali come incidenza sul totale dell’export della
provincia di Roma (Graf. 7).
E’ evidente la brusca frenata che ha interessato le vendite oltreconfine di “Prodotti petroliferi” che, se al 1° semestre 2011 rappresentavano
i beni più esportati (24,2% sul totale dell’export), a distanza di tre anni pesano solo per l’8,1%, scendendo al terzo posto nella graduatoria
delle prime merci per valore delle esportazioni (Tav. 33).
Si conferma per la provincia di Roma l’alta propensione all’export di merci afferenti al “Settore Moda”, in aumento del 3,5% rispetto alla
prima metà del 2011 (Italia: +11,6%); in evidente crescita anche i comparti “Legno e carta” (+42,2%) e il macrosettore “Altro industria”
(6,1%).
Quanto all’import, l’analisi dei flussi consente di evidenziare come a giugno 2014, oltre il 42% delle importazioni (3,5 miliardi di euro) sia
da ascrivere al macrosettore “Metalmeccanico/Elettronica”, trainato dal mercato degli “Autoveicoli” che, con un ammontare di oltre 1,8
miliardi di euro, rappresentano la merce più importata in valore (Tav. 34).
Il commercio con l’estero
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Tav. 33 – ROMA: Prime 10 MERCI per valore delle esportazioni (valori in milioni di euro)
ESPORTAZIONI
MERCE 1° semestre 2014 % MERCE 1° semestre 2011 %
Medicinali e preparati farmaceutici 454,2 11,9 Prodotti petroliferi 1.093,9 24,2
Prodotti chimici 349,3 9,2 Prodotti chimici 457,3 10,1
Prodotti petroliferi 306,6 8,1 Saponi, detergenti, profumi ecc. 284,6 6,3
Aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi 285,7 7,5 Medicinali e preparati farmaceutici 249,5 5,5
Saponi, detergenti, profumi ecc. 276,6 7,3 Strumenti di misurazione, prova; orologi, ecc. 224,0 5,0
Strumenti di misurazione, prova; orologi, ecc. 201,4 5,3 Aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi 219,2 4,8
Altre macchine di impiego generale 164,3 4,3 Altre macchine di impiego generale 187,3 4,1
Armi e munizioni 154,3 4,1 Armi e munizioni 160,2 3,5
Provviste di bordo; merci varie 102,5 2,7 Provviste di bordo; merci varie 119,5 2,6
Altri prodotti chimici 96,3 2,5 Altri prodotti chimici 109,3 2,4
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Istat
Tav. 34 – ROMA: Prime 10 MERCI per valore delle importazioni (valori in milioni di euro)
IMPORTAZIONI
MERCE 1° semestre 2014 % MERCE 1° semestre 2011 %
Autoveicoli 1.856,52 22,4 Autoveicoli 2.738,1 20,0
Prodotti petroliferi 1.030,52 12,4 Petrolio greggio 2.086,9 15,2
Medicinali e preparati farmaceutici 949,35 11,5 Medicinali e preparati farmaceutici 1.246,6 9,1
Prodotti chimici 475,49 5,7 Tabacco 983,2 7,2
Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi,
combustibili nucleari 320,68 3,9 Prodotti petroliferi 766,5 5,6
Apparecchiature per le telecomunicazioni 258,65 3,1 Componenti elettronici e schede elettroniche 579,9 4,2
Tabacco 234,81 2,8 Prodotti chimici 463,0 3,4
Antracite 204,44 2,5 Aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi 379,7 2,8
Strumenti e forniture mediche e dentistiche 139,15 1,7 Apparecchiature per le telecomunicazioni 347,7 2,5
Articoli di abbigliamento, escluso pelliccia 135,46 1,6 Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi,
combustibili nucleari 286,1 2,1
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Istat
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Graf. 7 – Quota % sul totale delle ESPORTAZIONI a prezzi correnti per AREA GEOGRAFICA e MACROSETTORI
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Istat
Il credito
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Lo scenario economico provinciale
IL CREDITO
Le performance del mercato del credito hanno risentito pesantemente degli effetti congiunturali indotti dalla crisi.
A partire dal 2008, il progressivo deterioramento del contesto economico e l’acuirsi della crisi finanziaria hanno inciso in modo significativo
sui risultati delle banche causando da una parte, il deterioramento degli attivi creditizi e un incremento del costo del rischio, dall’altra un
innalzamento dei costi di approvvigionamento della raccolta e quindi una forte riduzione degli spread sui tassi di interesse. Infine, gli
impegni di rafforzamento patrimoniale cui sono stati soggetti gli istituti bancari, oltre a drenare ulteriori risorse economiche, hanno
comportato un ulteriore effetto negativo sui ritorni economici sul capitale dei medesimi.
Tav. 35 - BANCHE e SPORTELLI (1)
Banche Sportelli
TERRITORIO Al 30.06.2014
Var. %
I sem.'14 / I sem.'11 Al 30.06.2014
Var. %
I sem.'14 / I sem.'11
Roma 42 -6,7 45 -5,9
Lazio 61 -7,6 66 -5,0
Italia 678 -10,3 756 -6,9
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Banca d'Italia
(1) Tav. TDB10207 della “Base Dati Statistica” (BDS), 10 ottobre 2014 (Bollettino Statistico, ed. III-2014)
Tav. 36 - DEPOSITI BANCARI e RISPARMIO POSTALE per localizzazione della clientela (valori in milioni di euro) (1)
Depositi bancari e risparmio postale Quota % su livello territoriale superiore
TERRITORIO Al 30.06.2014 Al 30.06.2011
Var. %
I sem.'14 / I sem.'11 Al 30.06.2014 Al 30.06.2011
Roma 152.208,0 146.727,5 3,7 86,7 - 87,2 -
Lazio 175.478,3 168.291,9 4,3 100,0 13,3 100,0 14,2
Italia 1.317.150,2 1.182.120,7 11,4 100,0 100,0
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Banca d'Italia
(1) Tav. TDB10163 della “Base Dati Statistica” (BDS), 10 ottobre 2014 (Bollettino Statistico, ed. III-2014)
Il credito
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Lo scenario economico provinciale
In tale scenario di riduzione dei margini e di pressione sui costi, gli istituti di credito si sono mossi intraprendendo un percorso di
razionalizzazione delle reti degli sportelli, il cui numero, nel triennio in esame, subisce una contrazione, sia in ambito locale che nazionale
(Roma: -5,9%; Italia: -6,9%), in linea con il fenomeno di concentrazione proprio del settore, già in atto da tempo (Tav. 35).
Con riferimento alle variabili “dinamiche” del sistema del credito, i dati della raccolta bancaria evidenziano, per la provincia di Roma, una
certa criticità a livello locale nel conferire risorse al sistema (Tav. 36): la variazione dei depositi e dei risparmi postali, seppur positiva,
(+3,7%), si rivela, infatti, piuttosto contenuta, ed inferiore di circa 3 volte al dato nazionale (+11,4%).
Tav. 37 - IMPIEGHI TOTALI per localizzazione della clientela (valori in milioni di euro)
Impieghi (1) Quota % su livello territoriale superiore
TERRITORIO Al 30.06.2014 Al 30.06.2011
Var. %
I sem.'14 / I sem.'11 Al 30.06.2014 Al 30.06.2011
Roma 353.884,0 357.964,7 -1,1 94,1 - 94,0 -
Lazio 376.068,8 380.967,1 -1,3 100,0 20,5 100,0 19,6
Italia 1.836.436,7 1.944.743,4 -5,6 100,0 100,0
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Banca d'Italia
(1) Tav. TDB10236 della “Base Dati Statistica” (BDS), 10 ottobre 2014 (Bollettino Statistico, ed. III-2014)
Tav. 38 - IMPIEGHI ALLE IMPRESE per localizzazione della clientela (valori in milioni di euro)
Impieghi alle imprese (1) Impieghi alle imprese / Impieghi (%)
TERRITORIO Al 30.06.2014 Al 30.06.2011
Var. %
I sem.'14 / I sem.'11 Al 30.06.2014 Al 30.06.2011
Roma 87.246,8 104.212,4 -16,3 24,7 29,1
Lazio 98.030,7 115.807,2 -15,4 26,1 30,4
Italia 916.092,0 1.003.153,5 -8,7 49,9 51,6
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Banca d'Italia
(1) Tav. TDB10295 della “Base Dati Statistica” (BDS), 10 ottobre 2014 (Bollettino Statistico, ed. III-2014
Il credito
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Lo scenario economico provinciale
Le difficoltà nella raccolta sembrano aver penalizzato
in particolare le imprese romane (Tav. 38): gli
impieghi alle attività produttive, pari, al 30 giugno
2014, a circa 87 miliardi, fanno registrare, infatti, un
crollo del 16,3% rispetto al 2011, segnando una
performance di gran lunga peggiore non solo di quella
riferita agli impieghi provinciali nel loro complesso,
comunque negativa (-1,1%; Italia: -5,6%, Tav. 37)
ma anche di quella segnata dall’omologo dato
nazionale (-8,7%).
La causa è da ricondursi, principalmente, al
peggioramento delle condizioni di offerta praticate
dalle banche - sia in termini di più elevati tassi di
interesse che, soprattutto, di una più severa selezione
della clientela - indotto dalla c.d. crisi del debito
sovrano che, come noto, ha caratterizzato il periodo in
esame e in particolare l’anno 2011.
Di conseguenza diminuisce significativamente il peso
degli impieghi alle imprese sul totale degli impieghi
complessivamente erogati che, al 30 giugno 2014, si
attesta al 24,7% (4,4 punti percentuali in meno rispetto al 2011; Italia: 49,9%).
Tav. 39 - SOFFERENZE bancarie per localizzazione della clientela (valori in milioni di euro)
Sofferenze (1) Sofferenze / Impieghi (%)
TERRITORIO Al 30.06.2014 Al 30.06.2011
Var. %
I sem.'14 / I sem.'11 Al 30.06.2014 Al 30.06.2011
Roma 17.653 11.231 57,2 5,0 3,1
Lazio 20.593 13.362 54,1 5,5 3,5
Italia 162.238 95.245 70,3 8,8 4,9
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Banca d'Italia
(1) Tav. TDB30211 della “Base Dati Statistica” (BDS), 10 ottobre 2014 (Bollettino Statistico, ed. III-2014
-16,3 -15,4
-8,7
-1,1 -1,3
-5,6
-20,0
-18,0
-16,0
-14,0
-12,0
-10,0
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
Roma Lazio Italia
Impieghi alle imprese Impieghi totali
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Banca d'Italia
Graf. 8: Variazione % 1° sem. 2014 / 1° sem. 2011 degli impieghi totali e alle imprese
Il credito
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Lo scenario economico provinciale
La crisi degli ultimi anni ha reso, d’altra
parte, fragili le condizioni di bilancio delle
imprese. L’accresciuta fragilità finanziaria
del sistema produttivo si è riflessa, tra le
altre cose, nelle difficoltà di rimborso dei
debiti bancari.
Con riferimento alla qualità del credito del
sistema bancario, si evidenzia, infatti,
nel triennio in esame, un significativo
incremento delle sofferenze delle imprese
pari a +65,4% (Italia: +78,7%), per un
indice di rischiosità del credito che
schizza al 16,7% (Tav. 40), quasi
doppiando il dato del 2011 e
posizionandosi su un valore che è più di
tre volte maggiore di quello riferito alla
clientela locale considerata nel complesso
(Tav. 39). Un analogo andamento si
rileva, peraltro, a livello nazionale dove,
però, l’indice di rischiosità delle imprese
si presenta leggermente più contenuto
(Italia: 14,2%).
Tav. 40 - SOFFERENZE DELLE IMPRESE per localizzazione della clientela (valori in milioni di euro)
Sofferenze delle imprese (1) Sofferenze / Impieghi (%)
TERRITORIO Al 30.06.2014 Al 30.06.2011
Var. %
I sem.'14 / I sem.'11 Al 30.06.2014 Al 30.06.2011
Roma 14.579 8.814 65,4 16,7 8,5
Lazio 16.790 10.399 61,5 17,1 9,0
Italia 130.275 72.921 78,7 14,2 7,3
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Banca d'Italia
(1) Tav. TDB30211 della “Base Dati Statistica” (BDS), 10 ottobre 2014 (Bollettino Statistico, ed. III-2014
8,5
16,7
7,3
14,2
9,0
17,1
0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 14,0 16,0 18,0
Al 30.06.2011
Al 30.06.2014
Roma Lazio Italia
Graf. 9: Indice di RISCHIO del credito alle IMPRESE: sofferenze / impieghi (%)
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Banca d'Italia
Il turismo
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Lo scenario economico provinciale
IL TURISMO
Tav. 41 - NUMERO dei VIAGGIATORI STRANIERI a destinazione per località visitata (valori in migliaia)
TERRITORIO Gennaio – Luglio 2014 Gennaio – Luglio 2011 Var. %
Gen.-Lug. 2014 / Gen.–Lug. 2011
Roma 6.265 6.030 3,9
Lazio 6.441 6.243 3,2
Italia 58.618 55.601 5,4
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Banca d'Italia
Tav. 42 - SPESA TURISTICA dei VIAGGIATORI STRANIERI a destinazione per località visitata (valori in milioni di euro)
TERRITORIO Gennaio – Luglio 2014 Gennaio – Luglio 2011 Var. %
Gen.-Lug. 2014 / Gen.–Lug. 2011
Roma 3.490 3.154 10,7
Lazio 3.583 3.268 9,6
Italia 19.510 18.060 8,0
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Banca d'Italia
Il turismo
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Lo scenario economico provinciale
Tav. 43 - ROMA: ARRIVI e PRESENZE per tipologia di esercizi ricettivi e residenza della clientela
RESIDENZA DELLA CLIENTELA
Italiani Stranieri Totale TIPOLOGIA
Arrivi
1° sem.'14
Var. %
‘14-‘11
Presenze
1° sem.'14
Var. %
‘14-‘11
Arrivi
1° sem.'14
Var. %
‘14-‘11
Presenze
1° sem.'14
Var. %
‘14-‘11
Arrivi
1° sem.'14
Var. %
‘14-‘11
Presenze
1° sem.'14
Var. %
‘14-‘11
Alberghieri 2.485.148 13,6 4.613.806 10,6 3.555.744 20,5 9.024.521 18,5 6.040.892 17,5 13.638.327 15,7
Complementari 1.032.585 21,6 3.195.567 15,1 478.641 19,6 1.225.110 15,8 1.511.226 21,0 4.420.677 15,3
Totale 3.517.733 15,8 7.809.373 12,4 4.034.385 20,4 10.249.631 18,2 7.552.118 18,2 18.059.004 15,6
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Ente Bilaterale del Turismo della Regione Lazio
Tav. 44 - ROMA CAPITALE: ARRIVI e PRESENZE per tipologia di esercizi ricettivi e residenza della clientela
RESIDENZA DELLA CLIENTELA
Italiani Stranieri Totale TIPOLOGIA
Arrivi
1° sem.'14
Var. %
‘14-‘11
Presenze
1° sem.'14
Var. %
‘14-‘11
Arrivi
1° sem.'14
Var. %
‘14-‘11
Presenze
1° sem.'14
Var. %
‘14-‘11
Arrivi
1° sem.'14
Var. %
‘14-‘11
Presenze
1° sem.'14
Var. %
‘14-‘11
Alberghieri 1.901.125 13,9 3.492.108 11,0 3.111.967 19,8 8.260.306 18,2 5.013.092 17,5 11.752.414 16,0
Complementari 787.165 22,2 2.577.875 14,5 377.058 18,8 992.356 15,1 1.164.223 21,1 3.570.231 14,6
Totale 2.688.290 16,2 6.069.983 12,5 3.489.025 19,7 9.252.662 17,8 6.177.315 18,1 15.322.645 15,6
Elaborazione Ufficio Studi CCIAA di Roma su dati Ente Bilaterale del Turismo della Regione Lazio
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Lo scenario economico provinciale
Il Focus:
I BILANCI DELLE SOCIETÀ
I bilanci delle società
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Lo scenario economico provinciale
IL CRUSCOTTO DEGLI INDICATORI STATISTICI: I BILANCI DELLE SOCIETA’
Premessa
I trend che hanno interessato nel triennio esaminato il tessuto produttivo locale possono essere analizzati anche attraverso l’osservazione di
alcuni valori ed indici di bilancio elaborati ad hoc nel “Cruscotto degli indicatori statistici” predisposto da Infocamere.
I bilanci delle società della provincia di Roma
L’universo di riferimento è costituito dalle società di capitale (società per azioni, società a responsabilità limitata, cooperative e consorzi),
che risultano aver presentato il bilancio in tutti e tre gli anni in esame, e che hanno registrato nell’ultimo anno un “valore della produzione1”
maggiore di 100.000 Euro.
I bilanci esaminati2 sono stati, per la provincia di Roma, 38.119, pari a circa il 40% dei bilanci 2013 depositati dalle società di capitale3 (e
circa il 44% di quelli utilizzabili a fini statistici) e, per l’Italia, 405.029 pari a circa il 47% dei bilanci 2013 depositati dalle società di
capitale3 (e circa il 51% di quelli utilizzabili a fini statistici).
L’analisi dei dati, a livello aggregato, conferma gli effetti negativi della difficile situazione economica complessiva4 sulle performance
reddituali delle imprese.
Nel dettaglio, le imprese del panel evidenziano tra il 2011 ed il 2013 una crescita del valore della produzione del 2,0% (Italia: -0,7%) per
un valore che si attesta, nel 2013, a 193,5 miliardi di euro (circa l’84% di quello prodotto dal totale delle società di capitale che hanno
depositato il bilancio 20135); il valore risulta, però, determinato esclusivamente dall’andamento rilevato nel 2012 (+4,9%), in buona parte
eroso dal dato negativo del 2013 (-2,8%).
Il segno positivo rilevato - a livello aggregato - per il valore della produzione non viene confermato con riferimento al valore aggiunto: nella
provincia di Roma il valore aggiunto decresce progressivamente attestandosi sui 27,9 miliardi (-0,8% rispetto al 2011), a testimonianza
1 E’ dato dal fatturato incrementato dal valore delle giacenze della produzione di esercizio e diminuito del valore delle giacenze delle produzioni passate.
2 Elaborazioni al 10/10/2014.
3 Alla data del 22 dicembre 2014.
4 Ai fini di una corretta interpretazione dei dati è importante sottolineare che i dati aggregati e gli indici presentati si riferiscono ai risultati economici e finanziari realizzati
dalle imprese registrate nella provincia di Roma; essi non corrispondono pertanto a quelli realizzati nell’ambito del territorio di riferimento, essendo in buona parte dei casi
realizzati anche al di fuori della provincia.
5 Alla data del 22 dicembre 2014
I bilanci delle società
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Lo scenario economico provinciale
della difficoltà del sistema produttivo locale nel mantenere i volumi di ricchezza realizzati in passato, in controtendenza con il dato
nazionale (+0,6%).
In progressiva, e decisamente più marcata contrazione, il valore degli altri tre indicatori (EBIT6, Risultato ante imposte7, Risultato netto). In
particolare, si segnala l’inversione di segno del risultato netto che, nel 2013, diventa negativo, a differenza del dato nazionale che permane
positivo.
Con riferimento agli indici di economicità si registra, quindi, nella provincia di Roma, un significativo deterioramento della redditività degli
investimenti: il ROI arretra, infatti, nel 2013, all’1,2% a fronte di un dato stabile al 2,7% per l’Italia (Tavv. 50-51).
In particolare l’andamento del ROI delle imprese romane appare imputabile, nel 2013, ad una caduta del ROS8, ovverosia del reddito
operativo medio generato per ciascuna unità di prodotto, a fronte di una sostanziale stabilità del tasso di rotazione del capitale investito9.
Con riferimento alla redditività del capitale proprio (ROE), il tasso di remunerazione diventa negativo, attestandosi a -1,4% a livello
aggregato (Italia: +1,7%). In particolare, si evidenzia la crescita, nel periodo, del numero delle società in perdita che, con un incremento di
553 unità rispetto al 2012 (+4,7%; Italia: +2,8%), rappresentano nel 2013 circa il 32% delle imprese del panel (Italia: 31,2%); mentre il
ROE si attesta mediamente, nel 2013, all’11,2% (Italia: 9,1%) per le imprese che, nonostante la congiuntura, riescono a contrastare le
avverse condizioni del mercato realizzando un utile.
L’analisi per settori di attività economica (Tav. 47) conferma, infine, la forte terziarizzazione dell’economia romana, che incide sul totale del
valore della produzione delle imprese del panel per il 53,5% (Italia: 49,8%), per salire al 67,7% con riferimento al totale della ricchezza
creata (Italia: 48,2%). Nell’ambito dei Servizi, il primo settore per peso sul valore della produzione risulta essere quello del Commercio
(30,1% del totale; Italia: 30,6%), seguito a distanza dai Servizi alle imprese (12,9%; Italia: 10,2%) e dai trasporti (6,0%; Italia: 4,9%); il
discorso cambia con riferimento al valore aggiunto in relazione al quale la quota maggiore di ricchezza creata risulta imputabile al settore dei
Servizi alle imprese (28,7% del totale; Italia: 16,7%), seguito a distanza dai Trasporti (14,7%; Italia: 6,6%) e dal Commercio (13,5%;
Italia: 17,0%).
6 EBIT: “Earning Before Interest and Tax” è l’indicatore reddituale che misura il risultato prima delle imposte e degli oneri finanziari.
7 Noto anche con l’acronimo EBT (“Earnings Before Taxes”) rappresenta l’imponibile su cui calcolare le imposte societarie.
8 Il ROS è pari al rapporto Reddito Operativo su Ricavi delle Vendite. Il ROS, quando positivo, indica la parte di ricavo netto – o margine unitario di prodotto – disponibile
alla copertura dei costi di esercizio non direttamente attribuibili alla gestione caratteristica. Tra di essi i più rilevanti sono gli oneri finanziari, nel caso in cui l’azienda
opera con capitale di terzi, gli oneri tributari, nonché il costo per la remunerazione del capitale proprio impiegato.
9 Il tasso di rotazione del capitale investito (ROT) è definito pari al rapporto Ricavi delle Vendite su Capitale Investito.
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Tav. 45 – ROMA: Valori dei principali aggregati economici delle società di capitale(1)– Anni 2013, 2012 e 2011
2013 2012 2011 AGGREGATO ECONOMICO
V.A. V.A. V.A.
Valore della produzione 193.523.812.537 199.050.954.477 189.780.523.525
Valore aggiunto 27.950.165.651 28.105.958.707 28.183.096.686
EBIT 2.875.676.434 4.006.242.961 4.836.631.718
Risultato ante imposte 1.255.688.920 2.821.726.299 3.553.577.710
Risultato netto -892.103.163 158.561.310 1.060.528.599
Fonte: archivio bilanci XBRL-inbalance Infocamere: elaborazioni su 38.119 bilanci dell'anno 2013, 38.119 bilanci dell'anno 2012 e 38.119 bilanci dell'anno 2011.
Stesso insieme di bilanci nei tre anni. Elaborazioni al 10/10/2014.
(1) Non sono comprese le società quotate, IAS e le non obbligate XBRL.
Tav. 46 – ITALIA: Valori dei principali aggregati economici delle società di capitale(1)– Anni 2013, 2012 e 2011
2013 2012 2011 AGGREGATO ECONOMICO
V.A. V.A. V.A.
Valore della produzione 1.653.943.844.702 1.667.862.195.949 1.665.053.244.786
Valore aggiunto 336.126.666.013 332.311.162.716 333.988.297.607
EBIT 50.400.885.039 50.684.822.183 62.335.701.774
Risultato ante imposte 35.817.662.492 37.298.887.481 47.479.243.916
Risultato netto 10.916.457.474 12.595.742.374 20.311.264.529
Fonte: archivio bilanci XBRL-inbalance Infocamere: elaborazioni su 405.029 bilanci dell'anno 2013, 405.029 bilanci dell'anno 2012 e 405.029 bilanci dell'anno 2011.
Stesso insieme di bilanci nei tre anni. Elaborazioni al 10/10/2014.
(1) Non sono comprese le società quotate, IAS e le non obbligate XBRL.
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Tav. 47 – ROMA: Valori dei principali aggregati economici delle società di capitale(1) per settore economico – Anno 2013
Valore della produzione Valore aggiunto EBIT Risultato ante
imposte Risultato netto
SETTORE ECONOMICO V.A. % V.A. % V.A. V.A. V.A.
Agricoltura e attività connesse 237.085.820 0,1 70.544.153 0,3 6.554.184 -3.774.607 -9.736.738
Attività manifatturiere, energia,
minerarie 76.769.062.830 39,7 6.071.184.634 21,7 1.519.707.275 1.156.032.004 385.218.452
Costruzioni 10.367.147.475 5,4 2.481.798.965 8,9 460.518.411 124.389.119 -95.687.549
Commercio 58.215.221.119 30,1 3.770.651.229 13,5 63.278.007 357.757.023 92.311.799
Turismo 2.955.342.773 1,5 1.077.160.821 3,9 82.011.665 25.305.156 -33.197.447
Trasporti e Spedizioni 11.591.884.223 6,0 4.098.927.413 14,7 -540.150.886 -888.401.091 -957.079.483
Assicurazioni e Credito 617.071.387 0,3 153.118.624 0,5 15.561.756 -270.733.248 -302.385.444
Servizi alle imprese 24.983.650.732 12,9 8.023.985.661 28,7 1.113.495.684 818.258.676 216.605.760
Altri settori 5.885.173.666 3,0 1.795.691.741 6,4 58.967.427 -75.172.564 -157.955.938
Totale Imprese Classificate 191.621.640.025 99,0 27.543.063.241 98,5 2.779.943.523 1.243.660.468 -861.906.588
Totale Imprese Non Classificate 1.902.172.512 1,0 407.102.410 1,5 95.732.911 12.028.452 -30.196.575
Totale Imprese Registrate 193.523.812.537 100,0 27.950.165.651 100,0 2.875.676.434 1.255.688.920 -892.103.163
Fonte: archivio bilanci XBRL-inbalance Infocamere: elaborazioni su 38.119 bilanci dell'anno 2013. Elaborazioni al 10/10/2014.
(1) Non sono comprese le società quotate, IAS e le non obbligate XBRL.
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Tav. 48 – ITALIA: Valori dei principali aggregati economici delle società di capitale(1) per settore economico – Anno 2013
Valore della produzione Valore aggiunto EBIT Risultato ante
imposte Risultato netto
SETTORE ECONOMICO V.A. % V.A. % V.A. V.A. V.A.
Agricoltura e attività connesse 20.444.565.198 1,2 3.131.672.747 0,9 441.800.549 230.362.717 107.463.722
Attività manifatturiere, energia,
minerarie 702.432.803.689 42,5 143.178.581.673 42,6 25.168.249.595 19.868.988.848 8.455.220.861
Costruzioni 92.873.828.871 5,6 22.958.319.417 6,8 3.400.438.226 591.346.853 -1.144.673.750
Commercio 505.965.217.138 30,6 57.137.292.408 17,0 8.492.050.296 6.097.212.327 1.628.221.134
Turismo 22.606.668.840 1,4 8.728.445.685 2,6 503.049.100 147.445.350 -253.427.536
Trasporti e Spedizioni 81.443.282.153 4,9 22.123.973.831 6,6 1.097.526.860 434.220.189 -466.512.400
Assicurazioni e Credito 6.191.888.796 0,4 2.079.026.708 0,6 287.327.818 193.239.341 -9.018.958
Servizi alle imprese 169.354.563.455 10,2 56.221.292.036 16,7 8.201.411.225 6.777.474.824 2.501.081.723
Altri settori 38.384.616.262 2,3 15.813.620.010 4,7 817.657.205 442.406.674 -245.145.582
Totale Imprese Classificate 1.639.697.434.402 99,1 331.372.224.515 98,6 48.409.510.874 34.782.697.123 10.573.209.214
Totale Imprese Non Classificate 14.246.410.300 0,9 4.754.441.498 1,4 1.991.374.165 1.034.965.369 343.248.260
Totale Imprese Registrate 1.653.943.844.702 100,0 336.126.666.013 100,0 50.400.885.039 35.817.662.492 10.916.457.474
Fonte: archivio bilanci XBRL-inbalance Infocamere: elaborazioni su 405.029 bilanci dell'anno 2013. Elaborazioni al 10/10/2014.
(1) Non sono comprese le società quotate, IAS e le non obbligate XBRL.
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Tav. 49 – ROMA: Incidenza percentuale dei principali aggregati economici delle società di capitale(1) – Anno 2013
AGGREGATO ECONOMICO % su regione % su prima provincia
della regione
% su prima provincia
dell’area(2) % su prima provincia
Italia % su media Italia
Valore della produzione 92,1 100,0 100,0 59,6 1.228,6
Valore aggiunto 89,0 100,0 100,0 42,7 873,1
EBIT 87,1 100,0 100,0 30,8 599,1
Risultato ante imposte 81,4 100,0 100,0 17,1 368,1
Risultato netto 107,6 n.c.(3) n.c.(3) n.c.(3) n.c.(3)
Fonte: archivio bilanci XBRL-inbalance Infocamere: elaborazioni su 38.119 bilanci dell'anno 2013. Elaborazioni al 10/10/2014.
(1) Non sono comprese le società quotate, IAS e le non obbligate XBRL.
(2) Area: Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio).
(3) n.c. = dato non calcolabile.
Tav. 50 – ROMA: Indicatori caratteristici delle società di capitale(1) – Valori in %
2013 2012 INDICATORE
Totale società Società in utile(2) Totale società Società in utile(2)
ROI 1,2 3,5 1,7 3,3
ROS 1,5 4,1 2,0 3,2
Capital Turnover 0,8 0,8 0,8 1,0
ROE -1,4 11,2 0,3 9,5
Indipendenza finanziaria 25,1 23,8 25,3 23,3
Fonte: archivio bilanci XBRL-inbalance Infocamere: elaborazioni su 38.119 bilanci dell'anno 2013 e 38.119 bilanci dell'anno 2012. Elaborazioni al 10/10/2014.
(1) Non sono comprese le società quotate, IAS e le non obbligate XBRL.
(2) Sono considerate società in utile se il valore è ≥ 0; in perdita se < 0.
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Lo scenario economico provinciale
Tav. 51 – ITALIA: Indicatori caratteristici delle società di capitale(1) – Valori in %
2013 2012 INDICATORE
Totale società Società in utile(2) Totale società Società in utile(2)
ROI 2,7 5,2 2,7 5,0
ROS 3,0 5,4 3,0 5,1
Capital Turnover 0,9 1,0 0,9 1,0
ROE 1,7 9,1 1,9 9,2
Indipendenza finanziaria 33,0 36,1 32,5 35,2
Fonte: archivio bilanci XBRL-inbalance Infocamere: elaborazioni su 405.029 bilanci dell'anno 2013 e 405.029 bilanci dell'anno 2012. Elaborazioni al 10/10/2014.
(1) Non sono comprese le società quotate, IAS e le non obbligate XBRL.
(2) Sono considerate società in utile se il valore è ≥ 0; in perdita se < 0.
LEGENDA:
ROI: indicatore della redditività operativa del capitale investito
ROS: indicatore del margine di reddito operativo realizzato sulle vendite
Capital Turnover: indicatore della capacità del capitale investito di generare vendite
ROE: indicatore della remunerazione del capitale di rischio
Indipendenza finanziaria: indicatore della proporzione di attivo finanziato attraverso capitale proprio