Little Miss Sunshine_Federica Rossi

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ama: la sua famiglia odia: la sua famiglia ama: concorsi di bellezza odia: litigare ama: Nietzsche odia: tutti ama: Proust odia: la sua vita ama: vincere odia: perdere ama: donne, pornografia odia: pollo Sheryl Frank Dwayne Olive Nonno Richard PERSONAGGI

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Page 1: Little Miss Sunshine_Federica Rossi

ama: la sua famiglia

odia: la sua famigliaama: concorsi di bellezza

odia: litigare

ama: Nietzsche

odia: tutti

ama: Proust

odia: la sua vita

ama: vincere

odia: perdere

ama: donne, pornografia

odia: pollo

Sheryl Frank Dwayne Olive Nonno Richard

PERSONAGGI

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tRAmA

LIttLE mISS SUNSHINERegia Jonathan Dayton, Valerie Faris Origine Usa, 2006 Durata 101’ Distribuzione 20th Century Fo

Tragicomica avventura degli Hoover, modesta e stravagante famiglia senza obiettivi, protagonisti di un folle viaggio alla volta del concorso di bellezza di “Little Miss Sunshine”.

La strampalata famiglia si compone di sei membri. La piccola Olive di sette anni, alienata e insicura; rapita dal mondo tutto rosa e diamanti di Miss California, sogna con ingenuità la corona di baby miss. Richard il padre, è un inascoltato life-coach che insegna la strategia dei “9 passi“ per diventare vincenti in classi deserte o quasi. Mamma Sheryl, incline al buonismo educativo e in costante preoccupazione per le sorti della famiglia. Zio Frank, fratello di Sheryl è un superstite da tentato suicidio, primo tra gli studiosi di Proust degli Stati Uniti ma riconosciuto come secondo. Dwayne, primogenito scisso tra superomismo e ribellismo, idolatra Nietzsche e non parla con nessuno da oltre nove mesi. Infine il nonno, padre di Richard è un libertino pornomane, espulso dalla casa di riposo per uso di stupefacenti; si promuove preparatore della piccola Olive insegnandole una coreografia stupefacente e spiazzante.

welcome to hell

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PRAtIcA SOcIALE: cULtO dELLA bELLEzzA E ScALAtA SOcIALE

Il film prende in esame le esagerazioni e le sregolatezze dell’America consumista, evidenziando il netto divario che esiste in una società votata al successo e che

tende ad emarginare i falliti.

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VALUtAzIONE dELL’INdIVIdUO IN bASE ALLE SUE AbILItà dI cONSUmO

Illuminante è la sequenza iniziale della pellicola, dove la piccola Olive viene presentata come una bimba grassoccia ipnotizzata dalla TV e dalla premiazione di Miss California. Ebbene ci si ritrova ad osservare un personaggio costruito esattamente su un modello di persona succube dei valori imposti dalla società.Un concorso di bellezza, per sua natura non può che promuovere valori totalmente superficiali, valori a cui si appiglia una società votata al consumismo e all’apparenza. Olive osserva e imita come un automa i gesti e le movenze della Miss vincitrice. Coglie le emozioni della trionfatrice e le fa proprie. Dunque si tratta del vendere la propria fisicità e la propria immagine al fine di vedersi confermare come migliori per qualcosa che non si è ottenuto ma per qualcosa che già si possedeva. Quindi ecco come in un soffio vengono resi vani il valore e l’importanza dell’impegno. “Little Miss Sunshine“ è il concorso per bambine dai 6 ai 7 anni che emula esattamente quello di Miss California. La sequenza che mostra la presentazione delle baby miss è assolutamente carnevalesca e ridicola. Appaiono una serie di piccole bambole truccate e vestite come adulte. Provocanti e bellissime le bambine vengono fatte esibire in numeri da circo, con movenze forzate e del tutto inadatte all’età delle piccole.Alla fine Olive si esibirà esaltando un modello di donna assolutamente più maturo delle copie riempite di mascara e rossetto, ciglia finte e scarpe con il tacco che le altre concorrenti promuoveranno. Olive andrà a negare in una tragicomica danza tutti i valori della società dell’apparenza, esibendosi come una donna libertina e noncurante evidenziando gli istinti e le vere emozioni dell’adulto ed evitando i fronzoli e le maschere che le altre donne utilizzano per nascondere quello che in verità è il fine. Dunque un consumo che si instaura dall’infanzia, segnandola e impostandola verso un tipo di società omologante e punitiva nei confronti di coloro che rifiutano determinati valori.

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ASSENzA RESPONSAbILItà NEI cONfRONtI dI cHIUNqUE tRANNE cHE dI Sé

Durante il film, la piccola Olive è costantemente preoccupata per la buona riuscita del numero di abilità che ha preparato per il concorso di bellezza. Per farle coraggio e supportarla ogni membro della famiglia le sta vicino a suo modo, ma il personaggio che ha il maggior spicco in questo contesto è di certo il padre Richard. Con l’assoluta convinzione che nella vita si debba essere vincenti ed evitare a tutti i costi di lasciarsi travolgere dagli eventi divenendo così dei perdenti, incita continuamente la bambina a lottare e sforzarsi per riuscire nel proprio scopo.“Non centra la fortuna, ma la voglia di vincere. Il perdente da questo nome alle proprie sconfitte. Bisogna imporre a se stessi di vincere, volerlo più di chiunque altro“Essendo ingenua e confusa, Olive vive una condizione di tormento nella continua paura di deludere il padre. Richard è infatti tanto radicato nelle proprie convinzioni da non riuscire a vedere e comprendere quello che le sue parole stanno causando all’innocente figlia. L’uomo tenta di attuare una conversione mentale nella piccola, inneggiando a fronteggiare con orgoglio una società schiava di valori effimeri quanto superficiali in cui paradossalmente egli crede ciecamente.Dunque Richard, fallito riconosciuto, con tanta forza di volontà e seria convinzione spera che almeno qualcuno possa riuscire a dimostrare che la sua teoria dei “nove passi per diventare un vincente“ sia efficace sul serio e che dunque il suo lavoro non sia stato vano.Naturalmente tutto ciò equivarrà a mettere a repentaglio la stabilità e la sicurezza di una piccola bambina desiderosa solo di compiacere i propri cari.Ecco quindi come in modo tanto ipocrita il personaggio di Richard conferma la noncuranza verso gli altri e anzi evidenzia come servendosene sia in qualche modo possibile sperare nell’espiazione delle proprie colpe e nell’affermazione del proprio impegno.

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SPARIzIONE dI cOERcIzIONI SOcIALI E VISIONE mERcIfIcAtA dEI RAPPORtI UmANI

La chiave sta proprio nel personaggio della bambina. Ignara di tutto, influenzabile e manipolabile a piacimento, la piccola Olive diventa il feticcio di ogni membro della strampalata famiglia. Olive è un cucciolo che può ancora imboccare la strada giusta, che può evitarsi un futuro degradante e poco dignitoso come quello che l’aspetta, ed è per questo che gli Hoover vedono in lei il riflesso di quello che non sono riusciti a diventare durante la propria vita. Effettivamente il personaggio diventa il simbolo del riscatto per ciascuno di loro, ma i casi più degni di nota sono certamente quelli del padre e del fratello.Richard, il padre, incita di continuo Olive nel perseverare e nel credere in se stessa, in modo però tanto estremo che la piccola arriva alla convinzione inconscia che il non trionfare equivarrà per lei all’abbandono da parte dello stesso. Inequivocabilmente Olive non è una bella bambina, è invece in sovrappeso, insicura, inadatta e davvero poco portata al danzare e all’apparire.Per riscattarsi Richard è disposto a sacrificare e segnare per sempre l’infanzia ancora immacolata della figlia, volendola a tutti i costi vincente e fiera.All’inverso il fratello, cerca di fermare l’esibizione della sorella proprio prima che il concorso abbia inizio, avendo compreso che Olive non potrà mai essere uguale alle bambine/donne che già si vendono come modelli da emulare. Dwayne cerca quindi di fermare la folle conversione della bambina incoraggiandola a rinunciare ad un posto nella società che la costringerebbe già da ora ad indossare una maschera.Dunque ecco come l’entità dei rapporti viene mercificata e investita del valore della rivalsa. Veicolo ignaro è Olive che alla fine affermerà la propria volonta. Agirà esibendosi come stabilito per compiacere il nonno e quindi sorprendendo tutti per un bene diverso dal rendiconto personale o dall’affermazione, quanto piuttosto con l’obiettivo di concretizzare l’affetto per un insegnante bizzarro ma sincero e depositario di valori liberi dai confini e dalle regole di un sistema malato.