Litografia - Le Pietre dell'isola d'Ischia e la...

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Periodico di ricerche e di temi turistici, culturali, politici e sportivi Dir. responsabile Raffaele Castagna Anno XXXVII N. 3 Giugno - Luglio 2016 Euro 2,00 Ex libris Rassegna Mostre Rassegna Libri Meristema 2016 Tra Oriente e Occidente la Pithecusa degli Eubei Fonti archivistiche Parrocchie e cappelle sul Castello d'Ischia (II) Nel mondo si parla di Pithecusa e dei suoi reperti a Ischia (Lacco Ameno) non si sa che farsene e si studia come involgerla nell'oblio come per tutto ciò che nell'isola è cultura Litografia - Le Pietre dell'isola d'Ischia e la religiosità dei primi abitanti Motivi A Lacco Ameno (e non solo)

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Periodico di ricerche e di temi turistici, culturali, politici e sportiviDir. responsabile Raffaele Castagna

Anno XXXVIIN. 3 Giugno - Luglio 2016

Euro 2,00

Ex librisRassegna Mostre

Rassegna Libri

Meristema 2016

Tra Oriente e Occidentela Pithecusa degli Eubei

Fonti archivistiche Parrocchie e cappelle

sul Castello d'Ischia (II)

Nel mondo si parla di Pithecusa e dei suoi repertia Ischia (Lacco Ameno) non si sa che farsene

e si studia come involgerla nell'oblio come per tutto ci che nell'isola cultura

Litografia - Le Pietre dell'isola d'Ischiae la religiosit dei primi abitanti

MotiviA Lacco Ameno (e non solo)

La Rassegna dIschiaIn questo numero

3 Motivi

5 Ischia in Enciclopedia dell'Arte Antica - Treccani

8 Casamicciola attende ancora

9 Ex libris -Dizionariogeografico....1843 -ViaggiodiH.Swinburnenel1777... -Guidadelgiovaneviaggiatore...1878

16 TraOrienteeOccidente laPithecusadegliEubei

25 Galway-Convegno SiparlaanchediPithecusa...

27 ComunediLaccoAmeno(Deliberan.34) "Manfestazione di interesse" per liberarsi diPithecusa 31 RassegnaLibri -Oltrefrontiera - Inarime - Ischia, che emozioni - Broccolincollina -L'altramadre 34 Ischia L'isolasmarritaedaritrovare

35 RassegnaMostre -GiorgioMariaGriffa -LuigiPagano -Suggestioniinlith -MitoeNatura - Come ferite

41 Fontiarchivistiche ParrocchieeCappellesulCastello(II)

46 Litolatria-LePietredell'isolad'Ischia

51 GiardiniRavino Meristema2016:Ilcoloredelparadiso

57 EnzoMartinoalTorrionediForio

58 Ischia Film Festival Programma

Periodico bimestrale di ricerche e di temi turistici, culturali, politici e sportivi

Anno XXXVII - n. 3Giugno / Luglio 2016

Euro 2,00

Editore e Direttore responsabile Raffaele Castagna

La Rassegna dIschiaVia IV novembre 19

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Chiuso in redazione il 23 maggio 2016

La Rassegna dIschia n. 3/2016 3

Lacrisimoraleprofondacheilmondoci-vilizzatosubisceinquestomomento-scrive-va nel 1973 Raymond Lemaire in un docu-mentopreparatoperilConsigliodEuropa-siesprimefralaltroattraversoundialogonuo-votraluomoeilsuopassato.Sapere dove si diretti,inuntempoincuilescopertedellascienza e della tecnica ci proiettano ad anda-tura vertiginosa verso un avvenire segnatotantodallapaurachedallasperanza,non si pu se non si sa da dove veniamo...Luomoscopre ilpropriopassatononpicomeunafontedarricchimento culturaleodevasioneromantica,maanchecomeunelementoco-stitutivo del proprio esserementale e comeun fattoredequilibrioper il suo spiritoe lasuasensibilit. Ma, perch possa mantenere e approfondi-re ildialogoconilsuopassato, luomodevenon solo instancabilmente scoprirlo e son-darlo; deve anche saperlo conservare (dallIn-troduzionediLe pietre da salvarediVitoSansone,SEITorino1978,pag.9).

A Lacco Ameno (ma non solo)(testocompostosullafalsarigadellapoesiaAllItalia(Canti)diGiacomoLeopardi

Paesemio,vedoisimulacrieillauroDiquandofostileuboicacittade,Dei vivi dimora in Monte Vico e lorNecropoliinSanMontanoplaga;VdotipoiancoculladelmessaggioCristiano,quandoaccogliestialtuolidoEraclio,deigiglifioritoebelloChe colser in gran copia popolaniOperosisullaterraesulmare,RestitutamartirequalprotettriceTuapeisecoliavenir,ManondibuongovernoGarantesempreaicivituoi,CuimancatalorilsennodisceglierMinistriavvedutieaccortialorguida.

VedouominicurviallavangaanziCon la man scavar a cercar cimeliDelleetpassate,lemuraanticheDeitemplipagani,sucuifuronoErettilimoderni.

ManonvedochiplaudaacotantoBen, chi in loco se ne vanti e sesaltiE sadopri a rinnovare i fastigiPei posteri delloggi e di domani,PerlaLacco,allecuiplacideriveFeceapprodarlesuenavileroeDIliogifuggiasco.

Leggodifavole,ditradizioni,DimitichesonripetutidagliAntichi classici, in versi e prose;LeggodicolorchesifanvantoDospitare,orqui,orl,inlormostreLatuaCoppaeilCrateredinaufraghi,Matu,isolamia,tu,paesemio,perchSietesordiemutiacodestagloria?EascrollardaVoimiratequelcheDiteestimateunpeso?QuasiavelarelamemoriadichiVi trassero dalle tenebre tetre eVi fecero andar noti Persconosciutilidi?

M O T I V I Raffaele Castagna

LaccoAmeno-Scavi e Museo S. Restituta-chiusodaanni

4 La Rassegna dIschia n. 3/2016

EppurripeterpotrebbesisempreAguisadaltropoeticoverso:Se voi sapeste quante le glorie, quai Le virt e le bellezzePremon le spalle vostre, forse, consci, direste:- Pi bel di quel dAtlante il nostrano pondo -.

Chipu,impunemente,Dimenticar i fasti del passatoTempo?ChihatraditoEtradisceilpaese?Qual arte o qual fatica o qual possanzaVal a spogliarti il manto e lauree bende?Come cadesti o quando Da tanta altezza in cos basso loco,Comecantilvaterecanatese?

Isola(Lacco),fostiPitecusa,Gidisimieritrovo,adirdimolti,AbitatapoiinqueldiVico,patriaDei vivi, e con la valle ad esser inveceDeidefuntiriposoepace,luoghiInver di cemento or profanatiPerscopivoltiinutiliassillanti.

FostiancheAenariadetromana,dopochetidisserogiInarime,E tempo venne che di te non pagoTiscambiconCapriAugustoimperator,Pria che taccrebbero di rinomanzaLeleggiadredonnedeltuoCastello,ElospitalitoffertaachigiunseStranieroachiederpaceesalute.

Letuepietresonostoria,imagoDicultura,discrittura,delettaArtevasariaediqueimonumentiChefurongigloriaeonordestriPoetici,dicantordiquestaterra.

Te,terrachefostiLacco,ipatriarchiVolleroAmenoacoronartuopregio,Ma sei pi rinomata per la PietraChe di fronte ti sta ad ornar il paese,ma,ahim,oscurataspessoeascosaFratantinaviglidigrandestazzaVoltiaportar,dicono,benessere.Te, Ischia, terra che avesti sede SulCastellodiCostanzaeVittoria,ituoimaggiorifecerodircitt,Delborbonicoportovaisfiera.ECasamicciolasaggiunseTerme

Alsuonome,avantodiquandofuSullisolalareginadelleacqueSalutari,cuitantiaccorrevano:Fluunt ad eam omnes gentes.EForio,laTurritaeancordelRaggioVerde detta, tanto ha da celebrareInogniistante,siccomequelluogoChe, col favore divino, proteggeLAngelochecaccidalcielogliangeliRibelli,elaltro,ovescorreNitroli,Lapibellatralefontiisolane.RidondaancorlisoladileggiadroVerde, e al centro lEpopeo tra le nubiOcculta la vetta dalle alti rupi.

Ma,ahim,neppurquestohaquelpregiochesuscitiattenzioneestimasempreIntuttigliisolaniabitatori,Che sian primi o secondi, per accrescerRisorsenaturaliederivate.Perdifendereeproteggerlisola.

Sefosserogliocchiduefontivive,Mai non potrebbe il piantoAdeguarsialdannoedalloscorno.

CisonoqueichesaprannoovorrannoRisollevarvillaggi,citt,paesiAifastigidiunturismochevideLisoladIschiaesserdonnaeregina?Schedessaognunparlandoescrivendo,e rimembrando il passato vanto, Nondica:gi fu grande, or non quella.

ChisaprtenerfedeesaldoimpegnoPernontornaraquellagivolgataNotazionchefeceildottoMaiuri:Del tutto ignota l'isola d'Ischia?

*

LaccoAmeno-MuseodiPithekusaeModellodicarrofittiletrainatodaunmuloedaunamula

(fineVIII-iniziVIsecoloa.C.)

La Rassegna dIschia n. 3/2016 5

Ischia in Enciclopedia dellArte Antica Treccani

di Giorgio Buchner

Isola di origine vulcanica che li-mitaadoccidenteilGolfodiNapoli.Sulla collina delCastiglione, situa-ta sulla costa tra Porto dIschia e Casamicciola, stato rinvenuto daG. Buchner un abitato preistoricodellEt del Bronzo e della primaEtdelFerro.LostratodellEtdelBronzo ha restituito la ceramicacaratteristicadellaCiviltAppenni-nica, tra cui anche begli esemplaricon decorazione incisa a spirale e meandro.Particolarmentenotevole,nello stesso strato, il rinvenimento di tre frammenti di ceramica mice-nea,appartenentiadunafasepiut-tostoanticadelMiceneoIIIA(circa1425-1375a.C.).Altridueframmen-timiceneisonostatirinvenutiinunaltro abitato appenninico del vicino isolotto di Vivara.SideveaW.Tay-lourlapubblicazioneeclassificazio-ne particolareggiata dei frammenti micenei di Castiglione e Vivara, la cui importanza per la cronologiadella Civilt Appenninica ovvia.Isola che, secondo le conoscenze odiernecostituiscelalocalitdItaliapi distante dai centri dorigine in cuisiastatatrovataceramicamice-nea,ebbequindicontatticolmondoegeogibenpidimezzomillennioprimadellacolonizzazioneellenica.LostratodellEtdelFerrodellasta-zione di Castiglione appartiene alla stessa facies dello stanziamento pre-ellenicodiCuma.Ilvillaggiostatoabbandonatoinseguitoadunaeru-zionevulcanicaavvenutanellimme-diata vicinanza, poco dopo la fon-dazione della colonia ellenica, come rivela la presenza di qualche raroframmento di ceramica geometrica greca.

Secondo Strabone (V, 247), lostanziamento di Pitecusa stato fon-dato da coloni di Eretria e di Calcide inEubea che vissero in prosperit,finchunapartediessiabbandonlisola, prima per dissidi interni, poi

spaventati da eruzioni vulcaniche.Eglinonforniscenessunaindicazio-ne cronologica, tuttavia il fatto cheEretriesi e Calcidesi vi presero par-te unitamente, insegna che la fon-dazione devessere avvenuta primadellinizio della guerra Lelantina.LostessoStrabone(V,243)affermacheCumasarebbestatalapianticacoloniagrecadItaliaediSicilia.Li-vio(VIII,22,5)riferisceinvececheiCalcidesi,primadi fondareCumasulloppostaspondadelcontinente,si sarebbero stabiliti nellisola di Pi-tecusa.Sipotrebberodunquecom-binarequestiduetestiededurnechesiaesistitaunatradizionesecondolaquale Pitecusa sarebbe stata la piantica colonia greca del Mediterra-neooccidentale.Questipotesivieneavvalorata dal fatto che negli scavi recenti apparsa ceramica greca pi antica di quella sinora rinvenuta aCuma,enellealtrecolonieellenichedItaliaediSicilia. Ilsitodellacittanticaedellasuanecropolistato identificatogidaFrancesco De Siano, dotto localedellafinedel700,colpromontoriodi Monte di Vico e con la sottostante Valle di S. Montano, presso lodier-nopaesediLaccoAmeno,allangoloN-Odellisola.Praticamentelimita-teaquantoerastatogiriconosciutodalDeSianorimaseroleconoscenzeche si avevano dellarcheologia dI-schia, prima dellinizio delle ricerche sistematichediG.Buchner.Soltantoristrettisaggisonostatiintrapresifi-norasullacropolidiMontediVico.Ilpromontorio,giprecedentemen-teoccupatodaunvillaggioindigenodelle Et del Bronzo e del Ferro, stato poi ininterrottamente abita-todallVIIIalliniziodelIsec.a.C.,come insegna il materiale raccoltovi, tra cui anche numerosi frammentidi terrecotte architettoniche del VI, VeIVsecolo. Lo scavo sistematico della ne-cropoli stato iniziato nel 1952 eda allora annualmente proseguito.Lamaggioranzadelle tombefinora

scoperte (complessivamente circa6oo) appartiene allVIII e VII sec.a.C. Fino allinizio delVI sec. nonvi sono cambiamenti sostanziali nei tipi delle sepolture. Cremazione edinumazione furono praticate con-temporaneamente.Ilprocedimentodella sepoltura a cremazione era sempreilmedesimo.Ilrogovenivaacceso su un ustrinum, fuori dellazona finora scavata, mai sul postostesso della tomba; i suoi avanzi,ceneri con molto legno carbonizzato contenentiallarinfusaframmentidiossa calcinate, ceramica e ornamenti personalibruciati, venivanoportatisulluogodisepolturaeammucchia-tiinsuperficie.Inoltre,unoinoche intera,nonbruciata,eraspessopo-sata sulmucchio di ceneri. Questopoi si ricopriva con un tumulo dipietre grezze, del diametrodi 1,5-3m.Per lopi il tumuloeracopertointeramentedipietre,mentrealcunidiquellipirecentiavevanosoltan-tounmurocircolare,destinatoevi-dentemente, in origine, a contenere untumuloditerra.Spessoitumulisono intenzionalmente innestati in altri preesistenti, o anche parzial-mente sovrapposti, a modo di sca-gliedipesce. interessantenotarelastrettacorrispondenzadeitumulipitecusaniconletombedescrittedaOmero, specie con la tombadiPa-troclo(Iliade,XXIII,255s.),apre-scindere,comenaturale,daquelledifferenze, tuttavia non sostanziali,che necessariamente dovevano di-stinguere la tomba di un eroe daquelle di poveri comuni mortali.Anchelafunzionedelloinoche non bruciata viene spiegata da Iliade, XXIII,250:labroccacheeraser-vita a spegnere col vino le braci del rogo. Lesepolture ad inumazione sono perlopiafossaconcassadilegno.Alcune grosse pietre grezze furonodiregolaposatesulcoperchiodellacassa, alle due estremit e talvol-ta anche inmezzo.Meno frequentisono tombe a fossa con rincalzo di

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pietre, in cui queste furono posteintorno e sopra il cadavere in modo da riempire interamenteoquasi laparte inferiore della fossa. Moltofrequenti sono le tombe di infantiinanforevinariecon,oppureanchesenza, protezione di pietre di rincal-zo.PerlopiletombeafossasonoorientatedaS-EaN-O,conlatestaaS-E,maleeccezionisonofrequenti.Come non c una sostanziale dif-ferenzanei tipi di sepolturafino alprincipio del VI sec., cos non cnemmeno una notevole differenzanei generi degli oggetti del corredo durante questo periodo. (Notevo-li differenze appaiono soltanto neisecoli seguenti, quando cambianoanche i tipi di sepolture). Pratica-mente senza eccezione, anche in tombe di piccoli bambini, si trovano unoinoche eunakotle o altro tipo di potrion, cio la brocca da vino e una tazza per bere. Ugualmentegenerale anche lusanza di porrenellatombapiccolivasidaprofumo,arballoi o altri simili vasetti, spes-so in numero considerevole.Abba-stanza frequenti, ma soltanto nelperiodo protocorinzio antico, sono le lkythoi acorpoconico.Pirara-mente si trovano pissidi e leknai. Armi mancano del tutto (ad ecce-zionediduesauroktres da tombe a cremazione del Protocorinzio me-dio).Piuttostorariglistrumentidalavoro(alcunicoltellidiferro,inunatombaunaccettaeunoscalpellodiferro,fusaiolediterracottaoanchedipastiglia egiziana,unagoda cu-ciredibronzo).Perquantoriguardagli ornamenti personali da osser-varechefibulesitrovanonellamag-giorpartedelletombe.Generalmen-testannoinmodosimmetricosulleduespalle,conlapuntainalto.Sonodamenzionareinoltreorecchiniplu-rispirali di argento e armille e anel-li da dito di bronzo. Di particolareinteresse sonogli amuleti, scarabeie sigilli scarabeoidi orientali, che si trovanopostisulpetto furono,cio,portatiappesialcolloe,salvorarissime eccezioni, soltanto in tom-bedibambiniogiovanetti.

Ceramica. La ceramica loca-le, fabbricata dai coloni greci con lottimaargillafigulinache si trova

nellisola stessa, rappresenta in ge-nereunaprecisaimitazionedellace-ramicaprotocorinzia.Tralacerami-caimportataquestaultimamoltofrequenteepresentefindalletombepi antiche finora scavate. Tutta-via, nel periodo pi antico, vasi da profumocretesiarballoi oppurepiccole lkythoi sono pi frequentidegli arballoi globulariprotocorin-zi. Soltanto verso la fine del perio-do protocorinzio antico prevalgono questiultimi.Ilpirecentearbal-los cretese stato trovato associa-to con un arballos protocorinzio ovoidale di sagoma ancora relativa-mentearcaica.Menofrequentemen-te,matuttaviainnumeroconsidere-vole, si trovano piccoli vasi del tipo cosiddetto monocromo argivo. Siaggiungeungruppomiscellaneodiceramica sporadicamente importa-ta,trailuoghidoriginedellaquale,spesso non ancora identificati, sipossonocitare,peresempio,RodieCipro,mentreunapiccolaanforettadibuccherodelnoto tipo condop-pia spirale incisa proviene dallItalia centrale. La ceramica greca pi antica fi-nora rinvenuta a Pitecusa rap-presentata da quel pi antico tipodi kotle protocorinzia che divenne meglio conosciuto e giustamenteapprezzato quale tipo iniziale del-la serie evolutiva di questa formadivaso,attraverso lapubblicazionedel ricco materiale di Aetos a Itaca (M.RobertsoneS.Benton).Tombecontenenti questo tipo di kotle, o anche la forma tipologicamente pre-cedente con labbro sagomato, sono ancora molto rare nella necropoli di S.Montano. Soltanto quattro sonostatescopertefinora.Tuttavia, fra icocci sporadici trovati tra le tombe o nella terra di riempimento delle fos-se,sonovenutialla luce frammentidi parecchie dozzine di esemplari.Digranlungapifrequentisonoleimitazioni locali, cui appartengonoancheiquattroesemplaritrovatiintombe. Ma anche i pezzi protoco-rinzi genuini non sono affatto rari(frammenti di almeno una dozzinadiesemp,dicuiuno,quiriprodotto,sipotutoricostruirequasiintegral-mente).Lascopertadiquestotipodikotle haunimportanzastoricano-

tevole:infatti,essononstatofinoramaitrovatoinItaliaeinSicilia. Sono da notare ancora due vasidi particolare interesse. Il primo uncratere tardo-geometrico,moltoprobabilmente di fabbricazione lo-cale, con la rappresentazionediunnaufragio.Suunlatodelvasocam-peggia la grande nave capovolta, al disottodellaquale,traipesci,sonoraffigurati due naufraghi. Sullaltrolato un enorme pesce sta divoran-dounuomo,dicuihagi inboccala testa, mentre intorno si vedono unamoltitudinedipesciealtrinau-fraghi.Ilcraterenonstatotrovatoinunatomba,mafuricompostodaframmentisporadici.Unimportanteindizio cronologico costituito tut-taviadalfattochealcunisuoifram-menti sono stati trovati al di sotto di unatombaacremazionecontenen-te arballoi protocorinzi globula-ri.Nonsi sbaglierquindidatandonellultimoquartodellVIIIsec.a.C.questocraterepitecusano,checosti-tuisce un unicum nella pittura va-scolaregeometrica.(Siconosceunasola altra rappresentazione geome-tricadiunnaufragio,suunoinoche atticaoranellaAntikensammlungdiMonaco, che per molto diversa,nella composizione e nello stile; v.R.Hampe,Die Gleichnisse Homers und die Bildkunst seiner Zeit, fig.7-11,eArch. Anz.,1954). Laltrovasounacoppageometri-carodia, rinvenuta inuna tombaacremazione,cherecaincisauniscri-zionemetricaintrerighe.Nelprimoverso, che pu essere interpretatocome trimetro giambico, lepigram-maalludeallafamosacoppadiNe-store.Neiseguentidueesametridat-tilici si paragona invece la presente coppa: chi beva da questa, subitosar preso dal desiderio della bencoronataAfrodite.Nonpotendoquientrare nei particolari dei problemi filologicicheiltestoelasuarestitu-zionesollevano,bastiquestoaccen-noalcontenutodellepigramma,nelqualesembradipoterscorgereunaarguta contrapposizione: da unaparte lepico Nestore, vecchio e gra-ve, dallaltra gli spensierati bevitori conlacoppadargilla.Leletteresi-nistrorsedelgraffito,disorprenden-te calligrafica regolarit, hanno le

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caratteristiche dellalfabeto calcide-se.LiscrizionefuquindiappostainPitecusa, o comunque in ambienteeuboico.Gliindizicronologicioffertidallo scavo stesso (gli altri vasi delcorredoelastratigrafiaorizzontale)e quelli che indipendentemente sipossonoraccogliere sulletdique-sto ben noto tipo di coppe, concor-demente fanno assegnare il vaso al terzo venticinquennio dellVIII sec.a.C.Ilgraffitoappartienequindiaipiantichiesempdiscritturagrecachesiconoscano.

Fibule.Lenumerosefibule,dibronzo,argentoeferro(conlasolaeccezione di due esemplari di tipogrecoorientale)appartengonotutteai tipi recenziori, con staffa lunga,dellefibulecomunementedetteita-liche. Che queste fossero usate daiGrecidiSicilia,eraginotoattraver-so i rinvenimenti fatti nelle tombe di Siracusa.Rispettoaquesti,lefibuledi Pitecusa completano e allargano considerevolmente le nostre cono-scenze,siaperlaccresciutonumerodei tipi, sia perch le tombe risalgo-noaperiodipiantichi.(...)

Scarabei.Sonostatistudiatiepubblicati 31 esemplari (S. Bostic-co), altri, rinvenuti successivamen-te, sono ancora inediti. La grandemaggioranza proviene da tombe della seconda met dellVIII sec.,soltanto due sono stati trovati intombedellaprimametdelVIIeal-tridueintombedelliniziodelVIse-colo.Soltanto405esemplarisonoimitazioni, gli altri sono originali egiziani, certamente provenienti dal Delta. Sopra 19 esemplari ricorrelinvocazione aAmon. Per lo pi iltrigramma componente il nome del dio tebano si trova espresso median-te le pi svariate forme crittografi-che,quasiasignificaregraficamenteladefinizionedeldiostessoColuiilcui nome nascosto. La serie de-gli scarabei egiziani restituita dalletombepitecusanecertolapinu-merosafinoratrovatainunanecro-poligrecaelalorofrequenzaproprioesoltantonelletombedellVIIIsec.apparemoltosignificativasesitiene presente che le relazioni tra la GreciaelEgittoduranteisecoliIXeVIIIappaionomoltolimitate.

Sigilli orientali. Usati comeamuletiportatisulpettoallostessomododegliscarabei,einalcunicasiconquestiassociatipressolostessoindividuo, furono trovati numerosisigilli scarabeoidi, sempre in tombe appartenentiancoraallVIII secolo.Sitrattadiunaserieomogenea,perlo pi di serpentina rossa, apparte-nenteauntipodistilemoltocaratte-ristico,mafinora rimastopiuttostonegletto e soltanto di recente mono-graficamente studiatodaEdithPo-rada. Vi sono rappresentate figurequasisempremaschiliindiversiat-teggiamenti, sempre espresse con la stessa, inconfondibile stilizzazione, animali (uccelli, leoni, cervi, stam-becchi, pesci), alberi sacri e segnisimbolicivari.(...) Duranteunbreveperiodosoltan-to,ma proprio durante un periododi straordinario rilievo per la forma-zionedellanostraciviltlVIIIsec.a.C.Pitecusastatauncentroim-portante,doveconvergevanoitraffi-ci dalla Grecia e dalle isole dellEgeo, daCipro,dallaSiriaedallEgitto, ilporto base greco pi avanzato per il commercio con lEtruria. La sco-perta che la fondazionediPitecusarisalgaallaprimametdellVIIIsec.spiega ora il fenomeno della maggio-reantichitdellaceramicagrecapivetustatrovatanellenecropolietru-sche, rispetto alla pi antica cerami-cadiCuma,senzabisognodiricor-rereallipotesiditrafficiprecoloniali(cfr.ancheBrard,op. cit.,p.283).Lafrequenzainsolitadioggettisiria-ni e egiziani nelle tombe di Pitecusa indica chiaramente quale sia statolultimoporto di scalo attraverso ilquale le importazioni dallOrientearrivavanoinEtruria. Bisogna aggiungere ancora chelimportanza della necropoli di Pite-cusaaumentataconsiderevolmen-tedalfattochelanecropolidiCuma stata scavata, nel secolo scorso, senza alcun criterio scientifico esembraessereormaiesaurita. I re-stidelmaterialecumanocheoggisiconservano,limitatiinpraticaaunapartedellaceramica,sonocosmu-tili, e non si conosce pi lassociazio-ne dei corredi nelle singole tombe, tantocheil lorovalorescientificopurtroppobenscarso.

FindalVIIsec.limportanzadiPi-tecusa deve essere sempre pi dimi-nuitadifrontealcrescentesviluppodiCuma,del cui territorio fecepoiparte. Infattinonconimaimone-teproprie.QuandoCuma cadde inmanoaiSanniti(versoil421a.C.),NapolisubentrnelpossessodiPi-tecusa(Strab.,V,248),chepotcosconservarelasuaciviltellenicafin-ch fu occupata nell82 a. C., dalletruppediSilla.Inetsillanaappareanche per la prima volta il nome di Aenaria, che lisolaportda alloraabitualmente. InetromanaIschianonebbepialcuna importanza. Nellisola, purcos ricca di sorgenti termali e di bellezze naturali,mancano del tut-to avanzi di costruzioni romane diqualcheentit.Questofatto,aprimavista, pu recare meraviglia, se sipensa ai grandiosi impianti termali dellavicinazonaflegrea,aBaiaprin-cipalmente,ealleinnumerevolivilleromanediquella regione,dellape-nisolasorrentina,diCapri.Laragio-ne apparsa tuttavia con evidenzadalle ricerche abbinate di geologia ed archeologia, che hanno rivelato comeproprio in et romana impe-rialeeruzionivulcanicheeterremotiaccompagnati da grandi frane e sol-levamenti locali della costa fossero statifrequentinellisola,assaipidiquantononavessefattoimmaginarelalacunosatradizioneletteraria. Che le sorgenti termali ischitane non fossero ignorate nellantichit,oltre alla loro menzione presso al-cuniautori,loinsegnaungruppodirilievivotiviscopertinel1757pressola sorgentediNitroli.Le loro iscri-zioni rendono grazie dellottenutaguarigioneadApolloealleninfeNi-trodesoNitrodiae, il cuinomesiconservatoquasiinalteratoinquelloodiernodellafonte. da ricordare infine un sarcofa-go paleocristiano di et teodosianaconservato nellepiscopio dIschia.Sitrattadiunesemplareinteramen-teconservatodelcelebregruppodisarcofagideltipoBethesda.sullacuifronte campeggia, al centro, la scena della guarigione del paralitico allapiscinacoschiamata.

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8 La Rassegna dIschia n. 3/2016

Il Gazzettino dellisola dIschian. 2 15-31 gennaio 1985

Casamicciola : si proceder alla ristrut-turazione del Pio Monte della Misericordia Un complesso alberghiero termale e pinete at-trezzate per passeggiate e attivit artistiche

Nuove terme e verde pubblico

***

ma

il paese attende ancora

Una grande realizzazione in corso con la trasformazione dellormai fatiscente edificio PioMonte della Misericordia in ungrande complesso alberghiero ter-male,chesarcertamente ilfioreallocchiello delComunediCasa-micciola. Promotori di questa splendidaed intelligente, nonch coraggiosa iniziativa, sono tre operatori eco-nomici di Casamicciola, esperti nel campo alberghiero e termale, at-tivitacuisidedicanodasvariatianniconsuccesso. Veramente, Casamicciola, vera capitale del termalismo isolano, in questultimo ventennio era stataquasisopraffattadaicolossiischi-tani (vedi Yolly e Continental) elacchesi(tuttolostupendogruppotermo-alberghieroqualilaRegina

lodell'architettoUgoCacciapuoti.Nel plaudire al coraggio dei treoperatori economici, ci congratu-liamo con la lungimiranza delllaamministrazionecomunalediCa-samicciola che, senza strombaz-zamenti elettorali, ha approvato una realizzazione che certamenterilancer la vecchia capitale ter-maledellisolaversotraguardichele competono sia per lindiscus-se qualit terapeutiche delle sueacque sia per la fama ultracente-naria dei suoi miracolosi fanghi;famaunpoappannatadalgrandebattage pubblicitario, che da unventennio a questa parte Rizzoliper Lacco Ameno, Marzotto perIschia, hanno sovvenzionato per rilanciaresemprepiefficacemen-teiloroalberghitermali. Ma la riutilizzazione dellanti-co complesso (ilPio Monte della Misericordia unentemoralediassistenza e beneficenza costitui-tonel1604)vavistaancheinunaprospettivadiinteressesociale.Leduepinetecherecingonoilmanu-fatto (larea complessiva di 24milametriquadrati,quellacopertadi60milametriquadrati)sarannoattrezzateaverdepubblicoecosti-tuirannounpolmonediverdepro-prionelcentrodiCasamicciola.IIComunepotrutilizzareunmutuodi 300 milioni, una somma cer-tamentebastevoleper labisogna.Delleduepinete,laprimadiformaallungatasardestinataaunper-corso-passeggiata, che diventercosilrifugiodiquantipreferisco-nometteredapartelautooilmo-torino per camminare con piacere nel bosco. Della seconda pineta,invece,sisfrutter la formaallar-gata per creare uno spazio-teatrodelqualedatemposiavvertivalanecessit. Una realizzazione importante,dunque,unanuovagustosaoffertaperilturista,masenzaalterarelabellezzanaturaledelsito,comehaavutomododidichiarareilsinda-coGiuseppeIacono.

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Isabella, loSportinge laReginel-la) e dagli impianti di Poseidon(Forio).Unicarealizzazionevalidae moderna per Casamicciola sono i bellissimiBagni del Castiglione.Ben poca cosa rispetto allorganiz-zazionealberghieracitata. Il progetto di trasformazione ha avuto il benestare della Ammini-strazione comunale di Casamic-ciola che in data 19 gennaio hadeliberato di accettare la richiesta avanzatadaitreoperatori,costitu-itisiinSocietperazioni.Siamoaconoscenza che il progetto di tra-sformazione stato il tema che ha attivatovariprofessionistiogrup-pi di tecnici, che hanno passato alla commissione giudicatrice glielaborati che sono stati sottoposti alla commissione giudicatrice: ilprogettovincentesembrasiaquel-

CasamicciolaTerme-Ilfatiscenteedificiodel Pio Monte della Misericordia

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Ex LIBRIS

Dizionario geografico universale tratto e compendiato dalle opere pi ac-

creditate e recenti di geografi insigni di G. B. Carta, Napoli 1843

Barano Villaggi 2 del Re-gno di Napoli; uno in AbruzzoUlter., nella diocesi dellAquila;laltro nella provincia di Napoli, distrettodiPozzuoli,circondarioe diocesi dellisola dIschia, daria salubre.Abitanti1.100.

Casamicciola Villaggio del regno e provincia di Napoli, di-strettodiPozzuoli,circondariodiForio,diocesidIschia,nellisoladiquestonome.Abitanti2.560.Esso vanta molta antichit evuolsi abitatoanticamentedagliEritresi, essendovi una collinachiamata per ancora Eritreste.Nei dintorni avanzi di antiche fabbriche, fra le quali unanti-ca fortezza edificata da Greci,che in oggi dicesi di Castiglione, donde calando verso il mare sca-turisconodue fonti le cui acquediconsi di Castiglione, quivi unospedale mantenuto dal mon-te della misericordia di Napoli, sullacuiportaleggesi:Fluunt ad eum omnes gentes; laria di Ca-samicciola, detto anche Casaniz-zula,saluberrima,edilsuoter-ritorio feracissimo; molta argilla peroperedifigulinarozzedicuifassioperosaindustria.

Forio - Grande terra del re-gno di Napoli, nella provincia di Napoli, distretto di Pozzuoli,capoluogo di circondario, dio-cesidIschia,nellisoladiquestonome.Lecasesondispostesudiunalinguaditerracheaggettasinelmare ed intorno a due senidi esso.Prodotti abbondevolidi

prima necessit; ricca pescagio-ne.Abitanti5.200.

IschiaCittcapoluogodelli-soladiquestonomenelregnodiNapoli,postasullacostagrecalediessa,neldistrettodiPozzuoli.fabbricatasopraunarocciadibasalto,altapressoche600pie-di, e riunita allisolamercdigaartificiale.Viendifesadavecchiocastello,chequelmedesimoincui ripar Ferdinando II allor-chCarloVIIIinvaseilreame.sede di un vescovo suffraganeodellarcivescovo di Napoli. Abi-tanti2.700.

Ischia isola - Isola del regno di Napoli e allingresso del golfo di questo nome, divisa dal con-tinentemerccanalelargo6mi-glia,incuisorgelisoladiProcida.FapartedellaprovinciadiNapo-li e del distretto di Pozzuoli, dicuiformaduecircondari:Ischia e Forio.Postasottoilgrado4043 di latitudine settentrionale,edi34di longitudinemeridio-nale, dessa fra le pi rinomate isolediquestoreame. In temporemotissimoedanoisconosciu-to emerse dalle onde per violenta esplosione vulcanica. Corre in-torno24miglia,4 in largo,8 inlungo.QuifavoleggiaronoipoetiaverGiove abbattuto i giganti eimprigionatovi Tifeo, per rabbia costui vomitar fiamme.Materievulcaniche e calcinate incon-transidappertutto,ovesuquestaterra si volge il piede. IlMonteEpomeo che noccupa il mezzo,

estollendoilcapoallaltezza1800piedi insulmare,parchepossariguardarsicomemodoecentrodi altri dodici minori vulcani.PrimiadabitarlafuronogliEri-tresi e Calcidesi venuti dallEu-bea, oggid Negroponte nellarci-pelago; s che anche al d doggi sonovi colline col nominate leEritrese.Dagliantichivariamen-tevenneappellata.Fraipicontisuoinomiattribuisconlesiquellidi Oinaria, Aenaria e Pithecusa, secondochodallestabilitevifi-gulineodallapprodarvidiEneavuolsi la etimologia loro far ri-montare.Nemezzitempifudet-ta Isclaediqui(nondalfranceseIsle,comeperisbagliohatalunomantenuto)ilpresentesuonomeacquist e mantenne. Gravi espaventose eruzioni hanno inpitempiquellaterrasconvolta,acominciardaquellaaccennatadaStrabone,givenendoinsinoallaltradel 1301, laqualedura-ta costantemente per ben duemesi,arseedevastbuonapartedellisola,seppellendo lacittdiGeronda,emutandodeltuttolasuperficie della contrada, stataper linnanzi coltivata e fertilissi-ma.Altromontenonvesiste,chelEpomeo suddetto o altrimen-ti S.Michele (!), sul cui sommoosservasi tuttavia il crateredunvulcano.Nelrimanentenonsonoche colline, feracissime in dar frutta e vino di sapore squisito,non meno che il restante coltiva-biledellisola. Sorgenti termali sorgono davarii punti della terra, appre-stando medicina meravigliosa a non poche specie di malanni s chequeibagni,venutiingrandenominanza, divengono frequen-tatissimi nei mesi estivi per la gente che vi trae, non che dal re-gno, da paesi estrani a cavar da

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essimiglioramentooguarigione.Tra lespeciediquesteacquevenhaunacheviencredutacapacedifecondareledonnesterili! Il soggiorno dIschia tra i pi bellicheinEuropaesistano;cie-lo presso che sempre sereno, aria dolceesalubretantonellabuonache nella malvagia stagione; ve-getazionericcaerigogliosa.Oltreaci,haquestisolaunlago,mi-niere di oro, di ferro, di zolfo, di allume.RicoverFerdinandoIIeFedericosuozioperleinvasionifrancesinelreame,nelqualtem-pofunotevolissimaladifesachedi essa fece Costanza dAvalos.RisiedeviunvescovosuffraganeodellarcivescovodiNapoli.Oltrela citt che porta il suo nome,sonoinquestisolaparecchieter-reevillaggi.Gliabitatori innu-merodi25.000,oinqueltorno,sonopressoche tuttimarinai,oagricoltori. Ci ha non di meno

pure qualche industria, in spe-cialitquelladi fabbricareegualmaniera di vasi, mattoni, embri-ci, tegoliedaltresiffattecosediargilla.Ledonneuniversalmentetessonoalcunetelevelate,efan-no ventagli, ed anche cappelli di paglia.

Lacco Piccola terra del re-gno di Napoli in sullisola dI-schia, nella cui diocesi posta,provincia di Napoli, circonda-rio di Forio. Sorge in posizioneamenissima, sopra terra fertile invinie fruttadi saporesquisi-to.InunluogocoldettoPietra della Trigliafassibuonapescaditonniedibarboni.Sonoviacquetermali grandemente decantate.Vuolsi che il nome ne derivas-se dal greco laas, lapis, essendo il suo territorio tuttogremitodigrossimassidi tufobianco,unodeiqualidegnodiosservazione

per la figura di unFungo assai grande, posto in mare non molto lungidallido.Servediormeggioe riparo alle navi e vien chiamato dataluniassolutamenteilLacco.Per monumenti rinvenuti parchequestaterrasiastatalaprin-cipal sede delle greche colonie venuteinIschia.Fustanzaezian-diodiRomani.Oracontaabitan-ti1.350.

SerraraComunedelregnodiNapolinellaprovinciadiquestonome,sullisoladIschia,distret-todiPozzuoli,circondarioedio-cesidIschia.Abitanti1.050.

Testaccio Villaggio del regno di Napoli nella provincia omoni-ma,distrettodiPozzuoli,circon-darioediocesidIschia.Abitanti1.100.

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Viaggio di Henry Swinburne nelle Due Sicilie nel 1777, 1778, 1779 e 1780, tradotto dallinglese da un viaggiatore francese Tomo IV, Parigi 1786

Voyage de Henry Swinburne dans les Deux Siciles en 1777, 1778, 1779 et 1780, traduit de lAn-glois par un voyageur franois Tome quatrime, Paris 1786

L'isledeProcidaestsitueentrecelledIschiaetlepromontoiredeMisene,galedistancedeluneetdelautre,etpeutavoirsepthuitmillesdecir-cuit.Strabon(Liv.VI)etPline(Liv.III)nousdisentformellementqu'ellefaisoitpartiedel'isled'Ischia,etenfutspareparuntremblementdeterre.Sonsol fertileestcouvertdeverdure,de jardins,etdemaisonsdecampagne;lesraisinsetlesfigues,qu'onyrecueilleenquantit,ysontdelameilleureespce:partout on voit des sources d'eau jaillir dumilieudessables.Lesfaisansysontensigrandeabondan-ce,qu'onlesyvoitsouventparmilliers; lachasseen est rservepour le roi, et conserve avec tantdesoin,qu'ilyaquelquesannesonytuoittousleschats:lesratss'ymultiplirenttellementquetouty toit dvor par ces animaux voraces, jusqu'auxmortsqu'ilsdterraientd'abordaprsleurinhuma-tion;lespaysans,ruinsetdsols,allrentsejetter

L'isola di Procida si trova tra Ischia e il promontorio di Mi-seno, a eguale distanza dallunae dall'altro, e pu avere sette ootto miglia di circuito. Strabo-ne (lib. VI) e Plinio (lib. III) cidicono formalmente che faceva parte dell'isola di Ischia,enefuseparatadaunterremoto.Ilsuofertilesuolocopertodiverde,digiardini e di case di campagna; luva e i fichi, che sono raccoltiin quantit, sono dellamigliorespecie:dovunquesivedonosor-gentid'acquascaturiredallasab-bia.Ifagianicisonointantaab-bondanza, che spesso si vedono a migliaia; la caccia riservata al re, emantenuta con tanta cura,chealcuniannifasiucciserotuttiigatti:irattivisimoltiplicaronoin modo che tutto veniva divo-rato dai voraci animali, persino

imorticheprimaeranoesumatidopo linumazione; i contadini,rovinati e desolati, andarono a gettarsiaipiedidelre,cherevocl'ordine proposto contro i gatti, e nediedeunaltroperladistruzio-nedeiratti.Cisonoanchemoltelepriinquestaisola,elequaglieabbondanoinprimaveraeinau-tunno. Gli abitanti di Procida passano per i migliori marinai dItalia, e in generale l'aria cos buona,cheessiallunganolalorocarrie-rafinoinetavanzata.Hamiltonpensa che la sua formazione fudovuta principalmente ad unaesplosione vulcanica, essendo ilsuosuoloevidentementesimileaquellodiBaiaediPozzuoli. Lapigrandeepiimportantedelle isole del Golfo di Napoli quelladIschia; a lungo fu chia-

mata Pythecusa, che in greco significascimmia.Glistudiosisisono vanamente molto sforza-ti di capire perch portasse tale nome.OmeroePindarolachia-mano Inarime: nessuno sa dadove venga questo. Poi stataanche detta Aenaria; ma i cri-tici trionfalmente affermaronochel'originediquestonomefuilsoggiorno di Enea che, arrivando in Italia, vi si ferm con la suaflotta. Cimi sembra dimostra-to.Perquanto riguarda ilnomedi Ischia, che porta ora, anche se non damolto tempo, nessu-nosipreoccupatodiinformar-si chi ebbe a chiamarla cos; le antichitdidueo trecento anninon sono degne di occupare imomenti preziosi di antiquarifamosi; hanno bisogno di mi-gliaiadisecoli,dirovinedeltutto

auxpiedsduroi,quirvoqualordreportcontreleschats,etenprononaunnouveaupourladestruc-tiondesrats.Ilyaaussibeaucoupdelivresdanscetteisle,etlescaillesyabondentdansleprintempsetdanslautomne. Les habitants de Procida passent pour lesmeil-leursmarins de l'Italie, et en gnral lair y est sibon,qu'ilspoussentleurcarrirejusqu'ungetrsavanc.M.Hamiltonpensequesaformationestdueprimitivementuneexplosionvolcanique,sonsoltantvidemmentsemblableceluideBaiesetdePouzzol. Laplusgrandeetlaplusconsidrabledesislesdugolfe de Naples est celle d'Ischia :longtempsonlanomma Pythecuse,quiengrecveutdiresinge.Lessavantss'efforcerontlongtempsenvaindedevinerpourquoi elle a port ce nom.Homre et Pindarelappellent Inarime:onnesaitpasdavantaged'oluivintcelui-l.EnfinelleeutencoreceluidAena-ria;maislesdissertateurstriomphentennousaffir-mantqueloriginedecenomfutlesjourqu'Ene,arrivantenItalie,yfitavecsaflotte.Celameparoitdmontr.Quantaunomd'Ischia,celuiqu'ellepor-temaintenant,quoiqu'iln'yaitpaslongtempsqu'el-le en soit en possession, personne ne s'est avis de

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cancellate, di tradizioni prive di autorit, e persino improbabili;allora la loro immaginazione la-vora, essi vedono chiaramente in unaquantitdibranidautoriciche non mai esistito, e dispoti-camentedannodeigiudizidicuinessunohacercatodivalutarelavalidit. Strabone ci assicura che gliEretriesi furono i primi abitantidi Ischia,ma che i suoi vulcanisempre attivi e le loro terribili eruzioni, avendoli costretti a la-sciarla, l'isola rimase inabitata fino all'anno 464 a. C quandoIerone, re di Siracusa, vi inviuna colonia che non potette ri-manervi chepochissimo tempo.InfineiRomani,piaudaci,visistabilirono,elamantennerofinoaltempodiAugusto.Questoim-peratore, essendo innamorato di Capri, scambi questisola con iNapoletani, che, da allora, ritor-narono in possesso di Ischia. Il

suocircuitodidiciottomiglia.Nelcentrodell'isolasielevaune-norme montagna di nome Epo-meo: una volta era un vulcano;madalXIII secolo i suoi fuochisono spenti o, per meglio dire, non ci sono state altre eruzio-ni,perchnonsipumettereindubbio il fatto che essi ci sonoancora,agiudicaredaifrequentiterremoti che vi si provano, cos comedal caloredelle sueacquemineraliedeisuoibagni. Vi sono a Ischia molti impor-tanti borghi, e una citt episco-pale.L'isolacircondatadapro-montori, e diversi piccoli porti, concuiilsitoselvaggioeausteroformaiquadripibelli. Un'altrapartedell'isolaha l'a-spetto pi ridente e piacevole per la sua fertilit e l'eccellenza deisuoiprodotti. MacicheharesoIschia sem-pre molto famosa sono le suesorgentimineralieibagnicaldi.

Cisonoanchedellestufedisab-biaspecialidiquestisola:illoroeffettomoltosalutarepermoltemalattie. L'eruzione pi terribi-le dellEpomeo che si conosce quelladel13o2:l'isolafuinfiam-meperduemesi interi, e i suoiabitanti ebbero un tale terrore,chemolti fuggironoenonritor-naronopi. Si trovano nell'isola di Ischia undici sorgentidi acqua fredda,e trentacinque dacque calde eminerali. Inapoletani sostengo-no che non vi specie di malattia cui queste acque non fornisca-nounrimedio.Hamilton,chevitrascorse tre settimane, ci dice chevifucostruitoundegnosta-bilimentoutileperl'umanit.Vicurano ogni stagione trecentomalati poveri. Questi sfortunatiiniziano con il bagno; poi sono immersi nella sabbia calda, che, anchesotto l'acqua,simantienemoltocalda.LautoredelViaggio

s'informerquiapuleluidonner:lesantiquitsdedeuxoutroiscentsansnesontpasdignesd'occu-perlesprcieuxmomentsdesillustresantiquaires;il leur faut de bonsmilliers de sicles, des ruinesentirement effaces, des traditions sans autorit,etmmeinvraisemblables ;alors leur imaginationtravaille, ils voient clairement dans une foule depassagesd'auteurscequin'yajamaisexist,etren-dentdespotiquementdesarrtsdontpersonnen'esttentd'attaquerlavalidit. Strabonnousassureque lesErtriens furent lespremiers habitants dIschia,mais que ses volcanstoujours allums, et leurs terribles ruptions, lesayantobligsd'ensortir,l'islerestadsertejusqu'lan 464 avant J. C. qu'Hiron, roi de Syracuse, yenvoyaunecoloniequineputyresterquefortpeudetemps.EnfinlesRomains,plushardis,s'ytabli-rent, et la conserverent jusqu'au tempsd'Auguste.Cetempereur,s'tantpluCapre,fitl'changedecetteisleaveclesNapolitains,qui,depuiscetemps,sont demeurs en possession d'Ischia. Son circuitestdedix-huitmilles.Aumilieudelisles'lveunemontagne considrable nomme Epomeo : c'toitjadisunvolcan;maisdepuisletreizimesiclesesfeuxsontteints,ou,pourmieuxdire,iln'yapointeud'ruption,caronnepeutdoutercequ'ilsn'exi-stenttoujours,sionenjugeparlesfrquentstrem-blementsdeterrequ'onyprouve,ainsiqueparla

chaleurdeseseauxminralesetdesesbains.OntrouveIschiaplusieursbourgsconsidrables,et une ville piscopale. L'isle est entoure de pro-montoires,etdeplusieurspetitsports,dontlesitesauvageetaustreformelestableauxlespluspitto-resques. Uneautrepartiedel'isleprsentel'aspectleplusriantetleplusagrableparsafertilitetl'excellencedesesproductions. Mais ce qui a rendu de tout temps Ischia fort clbre,cesontsessourcesd'eauxminralesetsesbainschauds.Ilyaaussidestuvesdesableparti-culirescetteisle:leureffetesttrssalutairepourungrandnombredemaladies.Laplusterriblerup-tionconnuedelEpomeo estcellede13o2:l'islefutenfeupendantdeuxmoisentiers,etseshabitantseurentunteleffroi,queleplusgrandnombrepritlafuite,etn'yestjamaisrevenu).(JournaldeM.deNon) Ontrouvedansl'isledIschiaonzesourcesd'eauxfroides,ettrente-cinqd'eauxchaudesetminrales.LesNapolitainsprtendentqu'iln'yapointdemala-dielaquelleceseauxnefournissentunremde.M.Hamilton,quiypassatroissemaines,nousapprendqu'onyafaituntablissementaussihonorablequ'u-tilepourl'humanit.Onyentretientchaquesaisontroiscentspauvresmalades.Cesmalheureuxcom-mencentparlesbains;ensuiteonlesplongedansle

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sablechaud,qui,mmesousl'eau,estd'unechaleurbrlante.Le rdacteurduVoyagedesdeuxSicilesassure que ce sable (qui est demme nature queceluideProcida)estremplideparcellesdeplomb:maisilsetrompe;c'estdufer,puisqueM.Hamiltonl'a trouvattirable l'aimant.Prsde lapartiedel'isleosontcesbains,ilyaunrocherd'anciennelave, formantunepetitecaverne,ol'onrafrachitlesfruitsetlesliqueursaussifortementqu'avecdelaglace,etiln'estpaspossibled'yresterplusieursminutessanssouffrirdesdouleursinsupportables.Cefroidestd'autantplustonnant,qu'iln'estjamaisaccompagndevent,etlonsaitquedanslescaver-nesdel'EtnaetduVsuvelefroidestvidemmentproduitparunventsouterrain.Ilyaapparencequecefroiddoitsanaissancelaprodigieusequantitdenitredonttoutleterrainabonde. Les anciennes laves dIschia prouvent que lesruptionsyontt formidables : ilyaunedeceslavesquiaplusde200piedsdeprofondeur.LE-pomeo (nomm maintenant le mont S. Nicolas)estaussihautqueleVsuve,s'ilnelestdavantage;les cellules des hermites, qui y demeurent depuislongtemps, sont tailles dans la montagne mme, etc'estlqu'ondistingueclairementquelamatirequi la compose est absolument lammeque cellequicouvreHerculanum,etaformMonteNuovo.Il

n'yapointdetracesdecratresurlesommetdelamontagne,quis'lveenformantunepointeaigu:mais il fautbienqu'il y enait euun; carStrabon,parlantdecette isledanssoncinquimelivre,citeTimaeuscommeayantrapportque,peudetempsavant lui, unemontagnenommeEpomeo, situeau centredePythecusa, avoit t branleparuntremblementdeterre,etvomissoitdesflammes. PrsduvillagedeCastiglione, dans cette isle, on voitunemontagneformesrementparuneexplo-siondeplusfrachedate,puisqu'elleaconservsaformeconiqueetsoncratre:cependantlesouvenirdecetteruptionnes'estpasconserv;onnevoitpaslamoindremarquedevgtationsurlalavede13o2,etelleestdanslemmetatquelaplusfrachelaveduVsuve.Siellerestecinqcentsans,etpeut-tre mille, dans cet tat d'inaction entire, combien lui faut-ildoncdesiclespourdevenirvgtative?M.Hamiltonnepensepasquel'isledIschia ait t spareducontinentparquelque tremblementdeterre;maisilpensequ'elleaprisnaissanceaufonddelamer,ets'estaccrueaupointoelleestpardi-versesexplosionspostrieures.Procidadoitavoireulammeorigine.(Notedutraducteur,tireenpartiedesmmoiresdeM.Hamilton)

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delleDue Sicilie assicura che lasabbia(chelastessanaturadiquelladiProcida)contieneparti-celledipiombo:masisbaglia;sitratta di ferro, poich Hamilton lha trovato che attratto dal ma-gnete.Vicinoallapartedell'isoladovesonoquestibagni,viunaroccia di antica lava, che forma una piccola grotta dove si raf-freddano la frutta e lacqua coscome avviene con il ghiaccio, e non possibile sostarvi molti minuti senza soffrire dolori in-sopportabili.Questofreddoan-cora pi sorprendente, per il fat-to che non mai accompagnato da vento, e si sa che nelle grotte dellEtnaedelVesuvioilfreddoovviamenteprodottodaunventosotterraneo.Sembrache il fred-do sia causato dalla prodigiosaquantitdinitrodicuiabbondatuttoilterreno. Le antiche lave dIschia pro-vano che le eruzioni sono state

grandi:unadiquestelavehapidi 200piedi di profondit.L'E-pomeo(orachiamatoMonte San Nicola) alto come il Vesuvio,se non pi; le celle degli eremiti, che vi dimorano da molto, sono tagliate nella stessa montagna, edquichesidistinguechiara-mente che la materia che la com-poneassolutamentelastessadiquella che copreErcolano, e haformatoilMonteNuovo.Nonvisonotraccedicrateresullacimadella montagna, che si eleva a forma di una punta acuminata,ma bisogna invero che ce ne deve esserestatauna;perchStrabo-ne,apropositodiquestaisolanelsuo quinto libro, cita Timeo diaver riferito che "poco prima del suo tempo, un monte di nomeEpomeo, situato nel centro diPythecusa,erastatoscossodaunterremoto,evomitavafiamme". Vicino al villaggio di Castiglio-ne, in questa isola, si vede una

montagna formata sicuramen-te da un'esplosione di data pirecente, dal momento che ha conservato la sua forma conicae il suocratere;comunque il ri-cordodi questa eruzionenon si conservato; non si vede alcunsegno di vegetazione sulla lavadel 13o2 ed nello stesso statodellapifrescalavadelVesuvio.Se restatacinquecentoanni,eforsemigliaia,inquestostatodicompleta inazione,quantisecolioccorrono per diventare vege-tativa? Il signor Hamilton nonpensa che l'isola di Ischia sia sta-ta separata dalla terraferma da qualche terremoto; ma ritieneche essa sia nata sul fondo delmare,edcresciutaallostatoat-tualeaseguitodivarieesplosio-ni successive.Procidadeveaveravuto la stessa origine (Nota deltraduttore, in parte ricavata dai ri-cordiM.Hamilton).

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Italie Guide du jeune voyageur par M. labb Moyne, aumonier du Li-ce imperial dAvignon, Rouen 1878 . Nous entrons dans les eaux de Pouzzoles et deBaies, dont les rivages mornes et malsains ne conserventquelestracesd'uneprofondedsolation.NousdpassonsBaies,Baccola et les collinesquienferment les champs Elyses. On peut faire unehaltecharmantedansl'ledeProcida,lunedesplusagrables du golfe, renommepour ses perdrix etsesfaisans.Lesruinesquis'lventaumilieudel'Ileappartiennent aumanoir de Jean de Procida. quiourditlevastecomplotdumassacredesFranaisenSicileconnusouslenomdeVpressiciliennes.Cesmursdmantelsnesontplusqu'unrendez-vousdechasse.Maiscetteleintressepeu,encomparaisonde celle dIschia, lareinedugolfe,que lesNapoli-tainscomparentunvaisseaudehautbordarrtsursesancresetdontProcidaseraitlachaloupe. Ischia portait anciennement les noms de Pyth-cuse, InarinaouAenaria.Lesfrquentesruptionsde l'Epomelarendirentlongtempsinhabitable.Cenefutquedanslesdernierstempsdelarpublique

Italia - Guida del giovane viaggiato-re del Rev. Moyne, cappellano imperiale della Scuola statale dAvignone, Rouen 1878 .... Entriamo nelle acque di Poz-zuoliediBaia,lecuirivetetreemalsane conservano solo le trac-cediunaprofondadesolazione.Passiamo Baia, Baccola e le col-line che racchiudono i CampiElisi.Sipufareunaffascinantesosta nell'isola di Procida, unadelle pi belle del Golfo, nota per lesuepernicieisuoifagiani.Lerovine che si ergono nel mezzo dell'isola appartengono al ma-niero di Giovanni da Procida, che ordlagrandecongiuradelmas-sacrodeiFrancesiinSiciliadet-ta Vespri Siciliani. Questi murismantellatisonoorasoltantounluogo di caccia. Ma questa iso-la di scarso interesse, rispetto a quella di Ischia, la regina del Golfo, che i Napoletani parago-nanoadunvascellodialtobordo

fermoall'ancoraedicuiProcidasarebbelascialuppa. Ischia era precedentemente chiamata Pythecusa, Inarina o Aenaria. Le frequenti eruzionidellEpomeo la resero a lungoinabitabile. Fu solo negli ultimitempi della Repubblica romanache si tent, secondo Plinio, difondarvi qualche insediamento.Pi tardi la dolcezza del cielo, la ricchezzadelsuolo,elevirtdel-lesueacquetermalinefecerounsoggiorno di delizie per i padroni delmondo. Ischia,daallora,haseguitolesortidiNapoli,conlaparticolarit che ebbe sempremolto a soffrire dalle incursionideipiratiafricani.Alfonsod'Ara-gonaproscrisse tuttigli abitantidisessomaschile,elisostitucoisoldatispagnoli.Ladinastiaara-

gonese non mai stata popolare a Napoli, perch seppe o volle go-vernaresolonelsuointeresse;lefamiglie reali di origine francese, al contrario, sono state sempre amate dalla gente, perch, no-nostante i loro difetti, cercarono sempre la gloria e la felicitdelpaese. L'isola d'Ischia, estremamente fertile,acausadelfuocosotterra-neocheimprimeallasuavegeta-zioneuna sorprendente attivit, abitata da unapopolazione di25.000animesparsesuifianchidellEpomeo. Se si vuole goderedi unadelle pibelle prospetti-ve del golfo, bisogna salire finoalla cima di questa montagna.Unsentieropraticatonelbosco,dovealoe e cactus simescolanoconigranati,ilaurieglialberidimontagna, vi mostra nel percor-sounacquedotto romano, tuttoadornodimirtiediericheinfio-re,chesiprotendetraduerocceper portare al borgo di Ischia lacquadiAbucetto. Il cammino

romainequelonsehasarda,selonPline,yfonderquelques tablissements. Plus tard la douceur duciel,larichessedusol,etlesvertusdeseseauxther-malesenfirentunsjourdedlicespourlesmatresdumonde.Ischia,depuislors,asuivilafortunedeNaples,aveccetteparticularitqu'elleeuttoujoursbeaucoupsouffrirdesincursionsdespiratesafri-cains.Alphonsed'Aragonenproscrivitleshabitantsmles, et les remplaa par des soldats espagnols.La dynastie aragonaise ne fut jamais populaire Naples,parcequ'ellenesutounevoulutgouvernerquedansson intrt; les famillesroyalesd'originefranaise, au contraire, furent toujours chries dupeuple,parceque,malgrleursfautes,ellesnere-cherchrentquelagloireetlebonheurdupays. L'le d'Ischia, excessivement fertile, cause desfeuxsouterrainsquiimprimentsavgtationuneactivitsurprenante,esthabiteparunepopulationde25.000mes rpandue sur lesflancsde l'Epo-me. Si l'on veut jouir d'une des plus belles pers-pectivesdugolfe,ilfautmonterausommetdecettemontagne.Unsentierpratiqudanslesbois,olesalos et les cactus se mlent aux grenadiers, auxlaurierse1auxarbresdesmontagnes,vousmontreau passage un aqueduc romain, tout festonn de

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diventapoipirude,lalavapiabbondante; invece di sorgenti di acquacaldachesonostatetrova-tenellapiana,delle fumaroledivapore ardente scaturiscono dauna terra tormentata dal fuocosotterraneo. Il cratere dellEpomeo, estin-to fin dal XIV secolo, non offrenulla di curioso oltre l'asprezzadelsuosito;mascopreagliocchiun orizzonte di cui le difficoltdellascesa non lasciano presen-tirelemeraviglie.Dalpromonto-riodiCirceaquellodiSorrento,la vista spazia su un panoramaincantevole. Nellisola di Ischia una natura feconda e adornatacon tutto il suo fascinosoddisfaampiamente le esigenze dei resi-denti.Costorohannoconservatoilgustodell'antichitpreservan-dosi dai suoi vizi: il cristianesi-mo ha fatto dIschia un'oasinelmare. I viaggiatori che si accontenta-

myrtes et de bruyres fleuries, qui slance entredeuxrocherspourporterauvillaged'Ischialeseauxdel'Abucetto.Lechemindevientensuiteplusrude,lalaveplusabondante;aulieudessourceschaudesque l'on trouvaitdans laplaine,des fumerollesdevapeursbrlantesjaillissentd'unsoltourmentparlesfeuxsouterrains. LecratredelEpome,teintdepuisleXIVsicle,n'offre par lui-mme rien de curieux que l'pretdesonsite;mais ildcouvreauxregardsunhori-zon dont les accidents de la monte ne laissent pas pressentirlesmerveilles.DepuislepromontoiredeCircjusqu'celuideSorrente,lavues'tendsurunpanoramadlicieux.Dansl'Iled'Ischiaunenaturefcondeetparedetoussescharmesfournitlarge-mentauxbesoinsdeshabitants.Ceux-ciontconser-v les gots de lantiquit en se prservant de sesvices:lechristianismeafaitd'Ischiauneoasisdanslesmers. Les voyageurs qui se contentent d'admirer lesavantagesextrieursdel'leetlasuprioritdesesproduits, oublient sa plus noble gloire, celle quelareligion luia faite.Demandezces jeunesgensqui,nu-pieds etheureux, vont aux champset auxvignes, ce qu'ils estiment le plus dans leur belleIschia. Ils vous apprendront qu'autrefois, lorsquel'empereur Valrien perscutait les chrtiens en

Afrique,uneviergenommeRestitutasubitdiverstourmentspourlenomdeJsus-Christ.Abandon-ne ensuite, lorsqu'elle n'avait plus que quelquesinstantsvivre,dansunebarque lance lamer,remplied'toupeetderesinesallumes,ellemourutsansavoirtatteinteparlesflammes.Labarque,portantlesrestesprcieuxdelasaintemartyre,futconduiteparlamaindeDieuaurivaged'Ischia, o lesfidleslesrecueillirentetlesontdepuisconstam-mentvnrs.Naplesabtiunegliseensonhon-neur;touteslesvillesdugolfe,pieusementjalousesdecetrsor,invoquentavecconfiancelasaintequiestvenuedemanderIschiasontombeau.Protgeparcesreliques,Ischianecraintrienduvolcan;ill'enrichitsansluinuire;admirablereligionquifaitbrillerlesprancedanstoutesnospreuvesetnousmontretoujourslaprotectionctdudanger! Paruntempscalme,quatreheuressuffisentpourla traverse d'Ischia a Capri. L'ile n'est accessiblequeparunseulpoint,dumoinsonlecroyaitavantlehardicoupdemaindugnralLamarque.Ilparvintavecunepoignedebravesgrimperderochersenrochers jusqu' lapartiesuprieurede l'le,end-busqualesAnglaiscommandsparHudsonLowe,etassura ladominationdeMuratdans legolfedeNaples.

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no di ammirare i vantaggi este-rioridell'isolaelasuperioritdeisuoiprodotti,dimenticanolasuapinobilegloria,quellacheDiole ha dato.Domandate a questigiovaniche,apiedinudiefelici,vannoneicampieneivigneti,ciche apprezzano di pi nella loro bella Ischia.Essividirannochein passato, quando l'imperatoreValeriano perseguitava i cristia-niinAfrica,unaverginedinomeRestituta sub varie torture nelnomediGesCristo.Poi,lascia-ta,quandoavevasolopochiistan-tidavivere,inunabarcapienadistoppa e resina in balia del mare einpredaallefiamme,morsen-zaesserestatatoccatadallefiam-me. La barca, che trasportava ipreziosi resti della santa martire, fu condotta dalla mano di Dioalla riva di Ischia, dove i fedeli li raccolsero e da allora li hanno sempre venerati. Napoli costruunachiesainsuoonore;tuttele

citt del Golfo, piamente gelosedi questo tesoro, invocano confiducialasantachevenneachie-derelasuatombaadIschia.Pro-tetta da queste reliquie, Ischia nontemepinulladalvulcano;esso larricchisce senza danneg-giarla, religione ammirevole che fabrillarelasperanzaintuttelenostreproveeassicurasemprelaprotezionedifrontealpericolo! Con un tempo calmo, quattrooresonosufficientiperlatraver-sata da Ischia a Capri. L'isola accessibilesolodaununicopun-to, almeno cos si pensava prima dellardito colpo di mano del ge-neraleLamarque.Egliriuscconun pugno di coraggiosi a saliredi roccia in roccia sino alla par-tesuperioredell'isola,nesloggigliInglesicomandatidaHudsonLowe,eassicurladominazionediMuratnelGolfodiNapoli.

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Estratto da Gli Eubei in Occidente.AttideldiciottesimoconvegnodistudisullaMagnaGrecia,Taranto8-12ottobre1978,Napoli1984

Tra Oriente e Occidentela Pithecusa degli Eubei

di David Ridgway * * Nota dellautore --RinnovolamiagratitudinealComitatoorganizzatoreperavermiaffidatoquestarelazione,dellaqualehoritenutoopportunomantenereilcaratterenettamentediscorsivonellepaginecheseguono.UnaggiuntarispettoallaversionestampatainMagna Grecia,XIII,fasc.11-12,1978,pp.14-18,rappresentanolenotebibliografiche,ampliateeaggiornatefinoaluglio1980.Perillustrazionideirepertipithecusanipassatiinrassegna,rimandoalladocumentazionegraficaefotograficadelvolumePithekoussai I(dicuiallanota5,infra);perulterioriinformazionieapprofondimentidialcuneposizionipreserimandoai miei scritti The eighth century pottery at Pithekoussai: an interim report(1976)eThe foundation of Pithekoussai(1980),imminentineivolumiActes du colloque:La cramique grecque ou de tradition grec-que au VIIIe sicle avant notre re en Italie centrale et meridionale e Nouvelle contribution ltude de la socit et de la colonisation eubennes,curatidalCentreJeanBrarddiNapoli.

IlXVIIIConvegnodiStudisullaMagnaGreciatuttaltrocheilprimoincontrochetrattagliEubeidOccidente1. Il fenomeno delle riunioni euboi-

1 Incontro di studi sugli inizi della colonizzazione greca in Occidente, Dial.diArch.III,1969,pp.3-234;Contribu-tion ltude de la socit ou de la colonisation eubennes, Cahiers du Centre Jean Brard II, 1975; La cramique grecque ou de tradition grecque au VIIIe sicle avant notre re en Italie centrale et meridionale, Napoli,CentreJeanBrard,1976:incorsodistampa;eoraNouvelle contribu-tion ltude de la socit et de la colonisation eubennes Napoli,Centre JeanBrard 1980: in corsodi stampa.Lapresenza degli Eubei nellOccidente, e in particolare aPithecusa, stata inoltre discussa durante alcuni incon-tri recentisu temipivasti,qualiLazio arcaico e mondo greco, Par. Pass. XXXII, 1977; Lideologia funeraria nel mondo antico, Napoli - Lacco Ameno, 1977: in corso distampa; Die phnizische Expansion im westlichen Mittel-meerraum,Kln1979:incorsodistampa;Salento arcaico, Universit di Lecce, Quaderni dellIstituto di Archeologia e Storia Antica1,1979;Grecia, Italia e Sicilia nellVIII e VII sec. a. C,Atene1979:incorsodistampa.Moltopertinential tema della presente relazione sono: linquadramentostoricodiM.W.Frederiksen,The Etruscans in Campania, D.eF.R.Ridgway(redd.),Italy before the Romans,Lon-don -NewYork, 1979,pp.277-311; il volumediA.Mele,Il commercio greco arcaico: prexis ed emporie, Napoli, CentreJeanBrard, 1979;e il trattamentodella societedelcommercioeuboicinellepaginesuccintediO.Murray,Early Greece,London1980,pp.69-79.Perlabibliografiaprecedente,v.G.Buchner,Nuovi aspetti e problemi posti dagli scavi di Pithecusa..., Contributioncit.,pp.59-86;D.Ridgway,The first Western Greeks: Campanian coasts and Southern Etruria,inC.eS.Hawkes(redd.),Greeks, Celts and Romans:Studies in Venture and Resistance,London1973,pp.5-38;Id.,Rapporti dellEtruria meridionale con la Campania: prolegomena pithecusana, Aspetti e proble-

che,infatti,unodeirisultatipienamentepositividellemergenza degli Eubei alla luce nellEubeastessa,nelVicinoOrienteenellOccidente:emer-genza che risale sostanzialmente al periodo che possiamo denominare non solo post-bellico ma anchepost-Blakeway.PrimadiBlakeway,cerainpraticasoloCuma:eperluiCumafulunicacolo-nia fondata nel periodo pre-coloniale2. Ora, a cento anni di distanza dallinizio degliscavi compiuti a Cuma da Emilio Stevens, sap-piamomoltodipi.Senparlatoeseneparle-rabbondantemente.Intanto,siiniziataanchelapubblicazionedefinitivadellamole ingentedinuove materie prime sia dalla madrepatria siadallItaliameridionale. I colleghi svizzeri hannodato un esempio veramente splendido con i seivolumidellacollanaEretria:Ausgrabungen und Forschungen / Fouilles et recherchesuscitifrail1968eil19783.Sonostatiinoltreportatiatermi-

mi dellEtruria interna, Atti dellVIII Convegno Nazionale diStudiEtruschiedItalici,Orvieto1972:1974,pp.281-92;Id.,Composition and provenance of Western Geometric pottery: a prospectus, Papers in Italian Archaeology I: The Lancaster Seminar, British Archaeological Reports, Suppl. Ser.41,1978,pp.121-8.2A.Blakeway,BSAXXXIII, 1932-33,p. 200.Cfr. oraG.Buchner,Cuma nellVIII secolo a.C, osservata dalla pros-pettiva di Pithecusa, in I Campi Flegrei nellarcheologia e nella storia,AttideiConvegniLincei33,1977,pp.131-48.3 Di particolare respiro per il periodo che qui interessasono: C. Brard, LHron la porte de louest, Eretria III,1970:periconfronticumani,cfr.C.AlboreLivadie,G.BuchnereB.DAgostino,Contributioncit.; icontributidi

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neiduevolumidelrapportosugliscaviinglesidiLefkandi(Xeropolis:proto-Eretria)4. Perquanto riguarda lOccidente,ho lonoredicomunicare che il 2 ottobre 1979 stato conse-gnatoallAccademiaNazionaledeiLinceiaRomailmanoscrittodelvolumePithekoussai I,curatodaGiorgioBuchneredamestesso,completodelrelativomateriale illustrativo,per lasuapubbli-cazione nella seriemonografica deiMonumenti Antichi5.Colgoquestoccasioneperassociarmiaiviviringraziamentipubblicamenteespressialtro-ve(Atene1979)dalcollegaBuchneralComitatodiRedazioneditaleserie,einmodoparticolarealprof.MassimoPallottinoche,conestremage-nerosit,havolutoche il testodiPithekoussai I venissecorredatoda fotografiedei2860oggettidescritti;questacoperturaintegralefotograficasiaggiungeai1320disegni(su278tavole),alle353fotografiedidocumentazionediscavo,allesezionieallepiantedelleareescavate.Daquesteultimesarpossibiledesumerelecaratteristichedique-gli appezzamenti familiari6 che fanno del nostro primovolumeuninscindibileunitdicremazioniatumulo(normalmentediadulti)ediinumazio-niafossaconesenzacorredo(rispettivamentedibambiniediadultidiinfimorangosociale)eaen-chytrismos(dineonati).Unostudiostatisticodel-la composizione dei corredi associati con i diversi riti ha portato lo scrivente7apostularelesisten-zaaPithecusadiunadivisioneinclassidietanalogaaquelladelineatanellasocieteretriesearcaicadaA.Mele8.

J.-P. Descoeudres sulla ceramica pre-classica,Eretria V, 1976esualcuniframmentidiceramicaeuboicadaAlMina,oraconservatiinAustralia,Eretria VI,1978;elimminentevolume,curatodaL.Kahil,sullaceramicageometrica(sullaqualev.anche lemagnifichepresentazionidiA.Andreio-menou,Archaiologike Ephemeris:1975,pp.206-29;1977,pp.128-63).4V.oraletavoledelprimovolume,usciteseparatim:M.R.Popham,L.H.Sackettetal.,Lefkandi I: The Iron Age, BSA Suppl. Vol. 11, London 1979: Plates. Fra i problemi postidaP.Auberson,Contributioncit.apropositodellosposta-mentoLefkandi-Eretriavameditatoinnanzituttolultimo,o.c,p.14:entrePithcussesetCumes,fondationsointer-viennent de faon ingale les Chalcidiens et les Ertriens, comment situermaintenant ce phnomne insolite dunemtropole qui se dplace elle-mme, aumoment le plusdensedesapoikiai?5G.BuchnereD.Ridgway,Pithekoussai, Scavi della So-printendenza alle Antichit di Napoli, I. La Necropoli: tombe 1-723, scavate dal 1952 al 1961 da G. Buchner; con contributidiJ.Close-Brooks,F.DeSalvia,C.F.Russo,F.R.SerraRidgwayedaltri;illustrazionegraficadiF.Gehrke.6G.Buchner,Contributioncit.,pl.ii.7D.Ridgway,La cramique grecque...cit.8 A.Mele, I caratteri della societ eretriese arcaica, in Contributioncit.,pp.15-26.

Sisonogi iniziati i lavoriperPithekoussai II (acuradiD.Ridgway),dedicatoalmaterialedel-loscarico trovatosullacropoli,MontediVico,eper Pithekoussai III (a curadiG.Buchner eD.Ridgway), che comprender le circa 700 tombesuccessivamente scavate nella necropoli di SanMontanodal1965al19809.

Fra non molto, quindi o almeno cos ci siaugurasarpossibilealimentare lenostredi-scussioniconquelleprecisazionisuquestitresiti-chiaveEretria, Lefkandi-Xeropolis, Pithecusachesoloapubblicazioneavvenutasipotrannoutilizzaresensatamente:comehoavutooccasionediribadirealprimoincontroeuboico,mentre un privilegio accompagnare uno scavatore aisuoimagazzini,vedereilsuomateriale,ementremoltointeressantesentireeancheleggerelesueinterpretazioni,discussionieconclusioni,tuttoun altro conto aver inmano una pubblicazionedefinitiva di corredi schedati ed illustrati; solocos c la speranza di poterli capire, nonch di va-lutarne lesegesi10.Nel frattempo,hodaoffrirequalcheriflessioneforsenondeltuttosconclu-sionata sul fenomeno euboico occidentale ingeneraleecampanoinparticolare.

In pratica, opportuno tenere presente chegliEubeisonodiventatidimodacon i relati-visvantaggiperquellasobriaeoggettivaanalisicheilnostrocompito.Nonsarioachiedere(ecertamentenoninquestaoccasione):Ma questi Eubei che saranno stati mai?Per,nonpossofareamenodideplorare latendenzadiattribu-ire tutto agliEubei: tendenza simbolizzatadallavoglia di chiamare tuttigliskyphoicoppecicla-diche.Nellaprimastoriamediterranea, infatti,gliEubeistannoraggiungendoavistadocchiolostatuscheunsecolofaspettavaaiFenici. Levecchieesagerazionidelruolofenicioaveva-nounabasenellefontiantiche,daErodotoeTu-cididefinoaglistoriciromani.Che,suquestatra-dizionedellagrandezzafenicia,sisiavolutaalloracostruireunapresenzafeniciaatappetodallaCor-novagliaaZimbabwe,unaltraquestione:comanchequella, anchessa tipica del secolo scorso,

9J.N.ColdstreamhaaccettatoilnostroinvitodioccuparsidellesegesidellaceramicaeuboicadelloScaricodiMonte-vico,dove,nelcorsodiunprimoesamepiattentocom-piutodurante lestate 1979, lo scriventehapotuto indivi-duare(perlaprimavoltaaPithecusa)alcuniframmentidiskyphoiimportatidelMedioGeometricoeuboicoecorinzio(D.Ridgway,Nouvelle contributioncit.)10D.Ridgway,Dial di Arch. III,1969,p.23.

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delloriginefeniciadiquasituttoquantoceradibuononellastessaciviltgreca.Comesappiamotutti, conSchliemann la civilt grecaacquistavaunorigineautoctona:eiFenicifuronoestromessidalle sintesi con la ferocia che spetta prima o poi atuttelemanifestazionidipuraesemplicemoda.SalomonReinachpubblicavailsuofamosolibret-to Le mirage oriental nel 1893; Julius Beloch,allepocadellasecondaedizionedelsuoGriechi-sche Geschichte (1913),avevasmantellato linte-ratradizioneclassicasullagrandezzadeiFenici,negandosialimportanzasialaprioritcronolo-gicadellalorooperacolonizzatricenellOccidenterispettoaquellagreca11.Eadeccezionesenonerro, lunicadiEduardMeyer, cos fu (a li-vellomanualistico)peralmenomezzosecolo.Nelfrattempo, invece, nei primi anni trenta, vennero gliscrittidiAlanBlakeway, lascopertaeffettua-tadaSirLonardWoolleydiunapresenzagreca(ulteriormente definita euboica) adAlMina, gliscavidiGiorgioBuchner aPithecusadagli annicinquanta a oggi, i primi scritti euboici di JohnBoardmanelaripresadegliscaviinEubea:nondifficile ricostruire le tappe attraverso lequalilesegesimodernariuscitaeffettivamenteacol-mareconmaterialeeuboicoilvuotolasciatodaiFenici. Ma inquestiultimianni, sonosemprepi in-sistentilevocicheinvitanoallarivalutazionedelfilone orientale, e del suo rapporto con quelloeuboico,cherimanediindiscutibileimportanza.ComescrisseMartinFrederiksennel1977,The Phoenicians are on the way back12. PrendiamoadesempioilcasodellaSardegna,isola prettamente anellenica, e chiaramente og-getto di interesse orientale da tempi ben anteriori alla presenza euboica in acque occidentali.NondiconientendeifamosilingottiapelledibuediSerraIlixiealtrove,chetrovanoconfrontidi-retti (eunadata intornoal 1200a.C.) fraquellidelnaufragiodiCapoGelidonya(Turchia):ndeibronzetti di provenienza sarda, autorevolmenteconsiderati di fattura siro-palestinese della finedelIImillennioedaricollegarequindialmon-do post-miceneo; e nemmeno della brillantissima esegesidel ripostigliodelNuragheFlumenelon-gu,effettuatadaFulviaLoSchiavolaqualelo

11 J. Beloch,Griechische Geschichte I, capp. VII e XXII;E.Meyer,Geschichte des Altertums II: 2, p. 77 sgg. Cfr.in generaleW.F.Albright,Bull. Am. Schools of Oriental ResearchLXXXIII,1941,pp.14-22;C.R.Whittaker,Proc. Cambridge Philological Soc.CC,1974,pp.58-79.12M.W.Frederiksen,Archaeological Reports for 1976-77, p.41.

metteinrapporto,tralafinedelXegliinizidelIXsecolo,proprioconquellaviadellostagnoche parte dallEgeo, tocca Cipro, e passando per la Sicilia, le coste tirreniche e la Sardegna rag-giunge la Spagna e perfino le coste atlantiche13.Oso invece fermare lattenzione su una nuovainterpretazionedeltestoiscrittosullacelebreste-lediNora,offertadaduestudiosiamericani,B.PeckhameF.M.Cross.Riferisco,semplicemente,chelalorotraduzionevorrebbelapresenzadiunesercitoinSardegna,speditoappositamentedallaTirodiPumyatan(Pygmalione)perproteggerelesueminiereelasuaindustriametallurgicanellasecondametdelIXsecolo14.Questainterpreta-zione, a mio avviso, va meditata in rapporto con lipotesidiun interessamentoconcretoai centrimetalliferi anche dellEtruria da parte di FenicipartendodagliantichiscaliinSardegna.Talein-teressamentostatoabbinatodaG.ColonnaconilfattochelapianticatombaacameraintuttalEtruriastaaPopulonia,chehalaformadipseu-do-cupoladichiaraascendenzasarda,echerisaleallafinedelIXsecolo15.

13 N.K. Sandars,The Sea Peoples, London 1978,p. 101fig. 58; L. Vagnetti, Proc. Prehist. Soc. XXXIX, 1973, p.467 sg.;F.LoSchiavo, Il ripostiglio del Nuraghe Flume-nelongu (Alghero-Sassari), Soprintendenza alle Antichit per le Province di Sassari e Nuoro, Quaderni 2,1976.Perulterioriprecisazionisui ritrovamentiegli sviluppichesisonosuccedutiinquestiultimianninellaSardegna,v.oraJ.Thimhe(red.),Kunst und Kultur Sardiniens vom Neo-lithikum bis zum Ende der Nuraghenzeit,Karlsruhe1980;catalogodellamostraomonimatenutaaKarlsruheeBer-lino,aprile-settembre1980;eD.Ridgway,Archaeological Reports far 1979-80sullaSardegnaelEtruria1974-79:incorsodi stampa. Segnalo inoltre la relazione sulla Sarde-gnaarcaicatratradizionieuboicheeattiche,presentata il13maggio1980daL.BregliaPulciDomaalCentreBrarddiNapoli(imminenteinNouvelle contributioncit.).14SullastelediNora:B.Peckham,OrientaliaXLI,1972,pp.457-68;F.M.Cross,Bull Am. Schools of Oriental Re-searchCCVIII,1972,pp.13-19.Perlepigrafefeniciarecatadal meno celebre frammento di Nora, il Cross ha proposto unadatazioneaddiritturaentro lXIsec:Catholic Biblical QuarterlyXXXVI:4,1974(Patrick W. Skehan Festschrift),pp.490-3.Perdiscussioneinproposito,eperquestultimasegnalazione,sonodebitoreallaprof.MiriamS.Balmuth15G.Colonna,Contributi introduttivi allo studio della mo-netazione etrusca, (Supplemento Annali XXII dellIstituto Italiano di Numismatica),Napoli1975,p.5.SullefibuledelIX-VIIIsec.importatedallItaliacentralenellaSardegnaedivi imitate, v. ora F. Lo Schiavo,St. Etr.XLVI, 1978, pp.2546.IrapportifralEtruriaelaSardegnasonostatitrat-tatiinoltreinconferenze(incorsodistampa)tenutedallastessaautriceedaM.CRAS,rispettivamentealConvegnodiStudiEtruschidel1979eallaRiunioneScientificadellI-stitutoItalianodiPreistoriaeProtostoriadel1978.V.ancheG.BartolonieF.Delfino,St. Etr.XLIII,1975,p.41sg.(conbibliografiaprecedente).

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Datuttaunaltrapartedellapenisolaitalianaab-biamoleinteressantiscoperteeleesemplaripub-blicazionidiP.ZancaniMontuoroaFrancavillaMarittima,nellaprovinciadiCosenza.DaultimoabbiamovistotrenobiliEnotridellaprimametdellVIIIsecolo,seppelliticonnumerosiprodottidiunametallotecnicastraordinariamenteprogre-ditadicuilispirazionevacercatasenzaltronelmondo fenicio16.NonuncasocheFrancavillacihadatounacoppafenicia,ilcuicontestoat-tribuitodallaZancaniallametdellVIIIsecolo;quindigrossomodocontemporaneoaunsimilerepertoidentificatoaVetulonia17.Laposizionege-ograficadiFrancavillasiprestamoltofacilmentesia a scambi marittimi col mondo esterno sia allo sfruttamentodellevieinterne,fralealtrequellacheattraversalistmodalloIonioalTirreno.No-tiamopurecheFrancavilladaunaparteeVetu-loniadallaltra sono fra ipochi siti italiani fuorilaCampania euboica chehanno restituito sigillideltiponord-sirianodenominatodelgruppodelliricine (Lyre-Player Group)18. Inoltre, in unabrevecomunicazione fattaalConvegnodiStudiEtruschidel1972,ilColonnahaparlatodellace-ramica geometrica enotria nellEtruriameridio-nale.Comenelcasodeipochirepertisardinellastessaarea,nonsappiamochi laportava:ma lasuadistribuzionecoincideconquelladellecop-pecicladicheedelleloroprimeimitazioniedcosindicativadiunasituazioneconcorrenzialedifficilmenteimmaginabiledopolafondazionediPithecusa, data lazione monopolizzatrice eser-citatadaquelcentroversoicommercidelTirre-no19. Prima della fondazione di Pithecusa, invece,questidueesempiquellosardoequellocala-brese devono bastare per dimostrare la pre-

16 P. Zancani Montuoro, Atti e Memorie della Societ Magna GreciaXV-XVII,1974-76,pp.9-82.17EAD.,ibid.XI-XII,1970-71,pp.9-33;cfr.A.Maggiani,St. Etr.,XLI,1973,pp.73-95.V.oraF.Canciani, Coppe fe-nicie in Italia,inArch.Anz.1979,pp.1-6.18 P.ZancaniMontuoro,o.c.allanota16, tav.XXIIsg.;M.G.GuzzoAmadasi,ibid.,pp.60-64.PerG.Garbini,Par.Pass. fasc.CLXXXIII,1978,pp.424-6, isegnidiscritturarecatidalsigillodiFrancavilladifatturafeniciaoara-maicasonolafirmadellartigianoincisorediunproto-tipo,distintodatuttiglialtriesemplariperlesuemaggioridimensioni. Vetulonia: G. Buchner e J. Boardman, Seals from Ischia and the Lyre-Player Group, in Jdl LXXXI,1966,p.26no.43bis(contesto:fineVII-inizioVIsec).19G.Colonna,Aspetti e problemicit.,pp.297-302.Cfr.D.Ridgway,La cramique grecque... cit., e (suipochi fram-menti di ceramica del Medio Geometrico ora identificatinelloScaricodiMontevicoaPithecusa)inNouvelle contri-butoncit.

senzaindipendentediorientaliinacqueocciden-tali. Non sappiamo se gli Eubei, allinizio dellaloro carriera occidentale, si sentivano di agire con altrettanta indipendenza. I primi segni diattivit euboica nellOccidente sarebbero infat-ti le coppe a semicerchi pendenti di Veio nellE-truriameridionaleediVillasmundonellaSiciliasud-orientale20, seguite dalle ben note coppe achevrons di Veio e delle necropoli precoloniali dellaCampania.Quandotroviamotipidigingil-liorientaliassociaticonquestaceramicaeuboicanei contesti indigeni della primamet dellVIIIsecolo,usiamofareduecose.Primo,ricordiamoche nellEubea stessa, gi prima delle spedizio-ni alla Siria costiera, c una certa abbondanzadi oro e di periammata orientali nelle tombe di Lefkandidal900circa21; e poi, diciamo che i tipi analoghitrovatinellOccidentefuronoportaticon lecoppecicladicheaddirittura,comstatopivoltedetto,nellestessenaviprecoloniali.Maperch(devoquestadomandaallacollegaAnnet-teRathje) dobbiamoprendere per scontato chequestenavieranosempreeuboicheemaiorien-tali?Comunquesia,diventa semprepidifficilediintravedereunachiaraeschematicaspartizio-nediinteressinellOccidente.Insistosolochesiariconosciuto,evalutato,ilfattochegliEubeinonerano n i primi n gli unici merchant-ventu-rersaiqualidovutalaperturadellOccidente.Se vogliamo ricordare lipotesi di Robert Cooksullasopravvivenza(finoallaprimaetdelferro)dellinformazionemarittimaacquisitanellepocamicenea22, lesperienza sarda indica chiaramente che tale fenomenonon si verificato esclusiva-menteinambienteellenico. Ci non toglie, per, che la fondazione di ungrandeemporioeuboicosulGolfodiNapolioffri-vadeivantaggiaqualsiasicapitanodilungocorsovantagginondeltuttodissimilidaquellioffertiaimercantieuboicidallemporiodiAlMinaallafocedellOrontes,lunicosboccodalriccohinter-land arameo della Siria settentrionale. Non cdubbiochePithecusasiastatafondatadaEubei:nonstomeditandounoscrittointitolatoLe mira-

20Veio:O.T.P.K.DickinsoneD.Ridgway,BSALXVIII,1973,pp.191-2;E.FabbricottieF.Healey,Not.Scavi1972,p.246fig.36.Villasmundo:G.Voza,La cramique grec-que...cit.21 J.N.Coldstream,Geometric Greece,London1977,pp.64sg.,224.cfr.V.Desborough,The background to Euboe-an participation in early Greek maritime enterprise, in Tribute to an Antiquary: Essays presented to Marc Fitch, London1976,pp.25-40.22 R.M.Cook, Greek Painted Pottery, London 1960,p.34sg

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David Ridgway studiosodell'archeologia di Pithecusa

gna Grecia, Il mondo dei primi etruschi, I pi antichi insedia-menti greci in Occidente: funzioni e modi dellorganizzazione politica e sociale. Scritti in onore di Giorgio BuchneresoprattuttoPithekous-sai I, che d conto dellimmensolavoro di scavo di Buchner. Fran-cescaSerraeDavidRidgwayhannocondotto insieme importanti studisuglietruschiesullapresenzagrecainItaliatral'VIIIeilVsecolo.

SullaRivistaForma Urbis(annoXVIIn.6/giugno2012,coninco-pertinaunavedutaaereadelsitodiPithekoussaipressoLaccoAmenoaIschiaesullosfondoilMonteEpo-meo),larcheologoValentinoNizzocosricordilgrandestudioso: La notte del 20 maggio 2012 David Ridgway ci ha improvvisa-mente lasciati. Era ad Atene per partecipare a un congresso sugli scavi australiani del sito di et ge-ometrica di Zagora ad Andros nel loro pi ampio contesto mediterra-neo e sarebbe dovuto intervenire in quella sede due giorni dopo, insie-me a F. Mermati, con una relazio-ne intitolata:NewThoughtsonPi-

thekoussaiandtheAegean.In quei NewThoughts si condensa, forse, lesperienza di una vita spesa per la ricerca, con una entusiastica ten-sione che lo accomunava alla sua amata Francesca Serra Ridgway (1936-2008) e che gli aveva fatto scrivere, in un accalorato ricordo della moglie, di come fino a pochi giorni prima della morte avesse ancora molti eccitanti progetti per il futuro. Al futuro della ricerca, ancora una volta, aveva guardato nel suo intervento al convegno di Taranto del 2010, sottolineando, con la sua straordinaria ironia, come per quelli della sua genera-zione fosse pi interessante soffer-marsi su ci che sarebbe avvenuto piuttosto che guardare a come si era arrivati allo stato attuale del-le nostre conoscenze. Una battuta di spirito pi che una constatazio-ne reale visto che, fino agli ultimi anni, egli aveva saputo spaziare con il consueto acume dalletru-scheria settecentesca di James Byres fino allesperienza di uno dei fondatori della moderna paletno-logia, V. Gordon Childe. Guardando alla sua esperienza personale Ridgway amava ricor-dare come, in occasione del suo primo soggiorno in Italia, visi-tando i magazzini di Tarquinia,

Larcheologo inglese DavidRidgway (11 maggio 1938 20maggio 2012), appassionato stu-diosodellarcheologiadiPithecusaedelletruscologia,eraconsideratounodeipiautorevoli studiosinelcampodellericerchesullItaliapre-romanaedhalegatoilsuonomeallagrandeimpresadellapubblicazionedelle iscrizioni della necropoli greca dellisoladiIschia(Pithecusa),por-tataallalucedalcelebrearcheologotedesco Giorgio Buchner, che dal1952al1961scav723tombe. DopoglistudiclassiciallUniver-sityCollege di Londra,Ridgway sispecializz in archeologia del Me-diterraneo ad Oxford con il pro-fessoreC. F. C.Hawkes.Nel 1968ottenne la cattedra di archeologia allUniversit di Edimburgo, doveconobbelasuafuturamoglie,Fran-cesca Romana Serra, etruscologaautricediscaviaTarquinia,scom-parsanel2008.Dal2003Ridgwaysi era trasferitoaLondra, chiama-to dallInstitut of Classical StudiesdellUniversityofLondon,dicuieraseniorfellow. Tra i suoi librifigurano LItalia prima di Roma, Lalba della Ma-

ge euben(laReinach),n(laBeloch)vorreisminuirelatestimonianzadiStraboneediLivioinproposito.Nulla, infatti,dicichehodadirecambiaunfattofondamentaledellastoria:lelle-nizzazione dellOccidente prende fiato a Pithecu-sa, e si avvia definitivamente a Cuma.Vanotato,comunque,chelaposizionediPithecusaanchesenonproprioquelladiunisolacostierarichia-maappuntoquellapreferitapergliscalifeniciinSardegnaeinSicilia(cfr.Thuc.VI,2):osservazio-nechedevoallastuziadiEttorePais,ilcuicapi-tolosullaprimastoriadiIschia,stesoalprincipiodiquestosecolo,straordinariamenteprofetico23.Perquesto,eperglialtrimotivibrevementede-lineati sopra,non fameraviglia che aPithecusaabbiamoevidenzainequivocabilenonsolodifitticontatticommercialiconlOriente,maanchee

23E.Pais,Ancient Italy: historical and geographical inve-stigations in central Italy, Magna Grecia, Sicily and Sar-dinia,Chicago1908,cap.XVI.

dalprimomomentodialcuniresidentiorienta-li.

Alcuniresidentiorientali:conquestadicituraalludo,comovvio,allanforaadibitaaenchytri-smos recentemente pubblicata e discussa daGiorgioBuchneredaGiovanniGarbini24.Sitrat-ta,comormainoto,diunanforaditipogreco,nonfattaaPithecusa,cherecatreiscrizionisemi-tiche.Laprimaelaseconda(aramaiche)riguar-dano la destinazione primaria dellanfora come contenitorediduecentounitdimisura-base,chesarebberoildoppio(KPLN)diunaquantitstandarddiliquido.Questasegnalazionehatuttala vivacit letteraria di una dichiarazione doga-nale.Dovefuincisa?Presumibilmentenelpaese

24G.Buchner,Testimonianze epigrafiche semitiche a Pi-thekoussai, in Par. Pass. fasc. CLXXIX, 1978, pp. 130-37(lafig.2dip.133vacapovolta);G.Garbini,Uniscrizione aramaica a Ischia, ibid.,pp.143-50.V.oraBuchner,Die phnizische Expansioncit.

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il suo arrivo: Pithekoussai, 1. Lanecropoli.Tombe1-723scavatedal1952al1961,Roma 1993. Il ritardo che segn lapparizione del volume (pronto sin dal 1979) costitu una delle maggiori amarezze in una carriera dedicata pi allo studio e alla ricerca che al perseguimento di incarichi accademici. Dal 1968 fino al suo pensionamento nel 2003 egli tenne linsegnamento di Ar-cheologia Europea e Mediterranea presso lUniversit di Edimburgo divenendo, sin dalla fine degli anni 60, insieme alla sua amatissima moglie e collega, uno dei princi-pali portavoce dellarcheologia mediterranea e italiana in Gran Bretagna; un merito indiscusso che varr per entrambi la dedica di una poderosa raccolta di studi, segno di riconoscenza e di stima per una carriera scientifica che, in primo luogo, aveva saputo varca-re molte frontiere: E.Herring,I.Lemos,F.LoSchiavo,L.Vagnetti,R.Whitehouse, J.Wilkins, AcrossFrontiers:Etruscans,Greeks,Pho-enicians and Cypriots: Studiesin honour of David Ridgway andFrancescaRomanaSerraRidgway,London 2006. Un amore, quello per la nostra Penisola, che lo por-t a pubblicare in italiano prima che in inglese quella che ancora

un anziano funzionario si fosse intrattenuto con lui tutto il tempo scambiandolo (non si sa come, chiosava Ridgway) per il suo cele-bre connazionale Alan Blakeway scomparso, addirittura, due anni prima della sua nascita. Per ri-spetto e, forse, per imbarazzo Da-vid Ridgway non ebbe in quelloc-casione il coraggio di palesargli lequivoco che, paradossalmente, si rivela essere una vera e propria profezia. Ridgway, infatti, nella sua lunga e brillante carriera, riu-sc a compiere quel progetto che la morte prematura aveva impedito di realizzare a Blakeway, divenen-do uno dei massimi, se non il mag-giore, esperto della prima coloniz-zazione greca in Italia; egli seppe infatti coniugare magistralmente la prospettiva indigena peninsula-re (attraverso una conoscenza di-retta e accurata di tutte le impor-tazioni e imitazioni greche presenti in Italia e, in particolare, in am-bito etrusco, dove, giovanissimo, aveva preso parte agli scavi plu-riennali del sepolcreto dei Quattro Fontanili a Veio) con quella gre-ca, affiancando Giorgio Buchner (1914-2005) a Ischia negli scavi di Pithekoussaie curando poi con lui la monumentale edizione delle campagne che avevano preceduto

oggi una delle pi brillanti e coin-volgenti sintesi scritte sullarcheo-logia della prima colonizzazione: Lalba della Magna Grecia (Mila-no 1984). Nel 2005, allindomani della morte del suo compagno di avventura, Giorgio Buchner, ave-va scritto privatamente a Mario Torelli: Mario: la fine di un'epo-ca.... Con la sua scomparsa, pre-ceduta di poco da quella di un altro protagonista di quella avventura, Nicholas Coldstream (1927-2008), si pu dire davvero che sia finita unepoca. Unepoca che egli avreb-be senzaltro voluto fosse scandita dallapparizione del frutto dei suoi scavi pithecusani che giace anco-ra inedito. Un tale auspicio egli lo aveva rimarcato in alcuni dei suoi ultimi scritti e in molte sue esternazioni private. Speriamo che una nuova epoca possa aprirsi con la realizzazione di questo sogno; un pegno doveroso alla memoria di un Maestro indimenticabile, scomparso poche ore dopo aver toccato per lultima volta il suolo dellEubea e aver visitato gli scavi di Lefkandi con la sua amica e col-lega Irene Lemos. Un Nostos che, non ne dubitiamo, avr scaldato il suo infectious enthusiasm for everything that is still good in our subject(ValentinoNizzo).

dondefuspeditalanfora:masipresumepurecheladichiarazionedelcontenutoeracomprensibileanchenelpaesedestinatario.Comepaeseperlaspedizione, si pensa subito alla Siria settentrio-nale: il linguaggio delle due iscrizioni primarie,come ci insegna ilGarbini, le porta a una zonache, pur partecipando allevoluzione della scrit-turaaramaica,conservavaanchedeitrattiredo-lentidiunnotevoleimpattoconlaculturafenicialoscrittore,cio,venivadallastessazonacheha mandato tanti sigilli del Lyre-Player Groupa Pithecusa,per lopicontemporanei (ca.750-725)conlanostraanfora.LaqualecoscisarebbepervenutaverosimilmentedaAlMina. Ma questa ipotesi suscita due problemi. Dalmomento chequestanforadaAlMinafiniva inunacoloniaeuboicadOccidente,sipensachefos-sespeditadaunconsorzioeuboicodeltipocheadAlMinacertamentenonmancava.Ealloraperchladichiarazionedelcontenutoscrittainsemiti-

co?Poi,tutticidiconochelanforaditipogreco,e limpasto certamente non pithecusano.Ora,lapresenzadifiguligreciadAlMinatuttaltroche impossibile, come sappiamo, per la ceramica fine25:mavogliamopensarechecerabisognodelfiguloimportatoperfabbricareunanforagrezza?Oppure vogliamo pensare a unanfora riusata?Faccioquestedomandesemplicementeperchcisarebbelapossibilitseconsentitalinguistica-menteetipologicamenteditoglierequestopez-zodallaSiriasettentrionale,ediassegnarloinve-ceadunpostodovelefonticiparlanodiunaco-munitfeniciastabilitainunambientegreco(noneuboico),edovelarcheologiaciindicachequestimetoikoi fenici si dedicavano al commercio di unguenti,prevalentementeversolOccidente.MiriferiscoaIalysosnellisoladiRodi.NehascrittopivolteJ.N.Coldstream,sianeisuoilibrisiainunarticolospecificointitolatoappuntoThe Pho-

25J.Boardman,Anatolian Studies IX,1959,pp.163-69.

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enicians of Ialysos26;bastaricordarequi,allora,chelostudiosoinglesefarisalirelinteressamentofenicionelcommerciodioliieprofumifinoallametdelIXsecolo,echepoiattribuisceallener-gia commercialepropriodeiFenicidi Ialysos ladiffusionedopoil725degliaryballoiKreis-undWellenbandstilospaghettistyle27dicuicen unottantina nel volume Pithekoussai I nei corredidelventicinquenniosuccessivo(725-700)aquello(750-725)dellanforaiscritta. Nonmipareimpossibileche,pocodopolametdellVIIIsecolo,lacomunitfeniciadiRodiaves-seistituitounlegameconPithecusaalpuntoal-menodispedireunanforapienadiolioaqualchecompatriota l per commercio, o anche per usoproprio.Certochelaterzaiscrizionesullanforainquestioneunsegno triangolare, identificatocomeunplurivalentesimboloreligiososemitico,bennotoincontestifenicio-punici.Questosegno,semplice ma inconfondibile, riguarda la desti-nazione secondaria (cio funeraria) dellanforacomecontenitoredeipateticiossicinidiuninfan-te: eperci fu incisoaPithecusa,daunochecitenevaechenonfucertouneuboico.Intornoal740questanfora,recantequestosimbolo,fude-postainunappezzamentofamiliarenellanecro-poli di Pithecusa.ineccepibilelaconclusioneallaquale,per,nonsaremmomaiarrivatisenzalatestimonianzaepigraficachealmenounodeigenitorideldefuntoinfantefuorientalediosser-vanzaequindiverosimilmenteanchediorigine.Ilfattodellusoallogenosenzaltrostrano:manonmi sembrapi stranodellapresenzadiunurnadiformaitalica,dipintaeuboicamente,neltophetfeniciodiSulcisinSardegna,sempreprimadellafinedellVIIIsecolo28.

26 J.N. Coldstream, Greek Geometric Pottery, London1968, pp. 275-77; ID., Bull. Inst. Classical Studies XVI, 1969,pp.1-8;Id.,Geometric Greececit.,pp.68,249,267.27Si trattadel tipo(Coldstream,Greek Geometric Potte-rycit.,tav.626;ID.,Geometric Greececit.,p.251fig.79d)spessochiamatorodio-cretese:maconCretanonhanul-laachevedere.Gliesemplarioccidentali(fuoriPithecusa)sonostatiraccoltidaD.Ridgway,Aspetti e problemicit.,p.284nota9edaM.CristofaniMartelu,CVA Gela II(IID:s.v. tav.33,1-4);v.oraEAD,Les cramiques de la Grece de lEst et leur diffusion en Occident,Paris/Napoli:CNRS/CentreJeanBrard1978.pp.151-53.APithecusa,nelperio-do725-700,questotipo(con80esemplariin34corredinelvolumePithekoussai I)superagliaryballoidelProtocorin-zioAntico(70esemplariin30corredi),edancorainusonelProtocorinzioMedio(17esemplariin9corredi).Inoltre,pocodopolaripresadegliscavinellanecropolipithecusana(1977),latomba1116(725-700)neharestituitiben40.28Questurna(Coldstream,Greek Geometric Potterycit.,p.388)stata trattatasuccessivamentenellinterventodiCarloTronchettiallostessoConvegno(infra,p.149sg.).

Sorgono spontanee le domande: come sono icorredidiquestafamigliapithecusana,diosser-vanza in parte orientale? In particolare, comquellodiquelpadreorientalecheavrebbegraffitoilplurivalentesimboloreligiososemiticosullan-fora? Lafamigliacompostadiuntumuloacrema-zione(199)sovrappostoaunafossa(574)cheta-gliailpiedeallanforaiscritta(575);inoltre,sottolo stesso tumulo, che sempredel terzoquartodellVIIIsecolo,cisonounaltrafossa(577)senzacorredoeunaltroenchytrismos(578;anchessosenza corredo), in unanfora del consueto tipolocale. In ordine di deposizione, i corredi sono:nellanforaiscritta575:unanellinodibronzo;unpendentedossoa formadibipenne;unoscara-beo.Lafossa574ch